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• Nella scorsa lezione abbiamo rivisto brevemente le evidenze per un Universo omogeneo e isotropo a grande scala, e in espansione.
• Nel corso di Astrofisica abbiamo visto che e’ descritto dalla metrica di FRW e dall’ equazione di Friedmann per il fattore di scala a :
• Abbiamo visto che l’ evoluzione del fattore di scala dipende dalla composizione dell’ universo attraverso i parametri di densità. In particolare, derivando l’ eq. di Friedmann si ottiene:
da cui e’ evidente che, mentre la densità di radiazione e materia tendono a rallentare l’ espansione, una componente (che non si diluisce con l’ espansione) tende ad accelerarla.
2342
2
)1(aa
aa
aaH
aa o
oo
Moo
Roo
o
oMo
oRooo a
aaa
aaHaa
232
21
• La composizione dell’ universo viene determinata dalle osservazioni.
• La componente di radiazione R è determinata da osservazioni del fondo cosmico a microonde.
Esercizio:Dimostrare che R della CMB e’ molto maggiore di R delle stelle.
• Un corpo nero a 2.725K ha una densità di energia pari a
•
• Quindi
cT
c
dB
cBu
40
cc
CMBCMB c
u
2
• Le densità delle altre componenti (materia M , costante cosmologica ) viene determinata da altre osservazioni.
• Abbiamo studiato il redshift
• Abbiamo visto come sono collegati distanza di luminosità, di diametro angolare, e redshift
• Usando queste quantità si possono eseguire i test cosmologici classici usando oggetti più vicini della superficie di ultimo scattering della CMB: galassie, radiogalassie etc.
• Si definisce il parametro di decelerazione
)()()1(
tataz oo
1
)1(11 2/12342 ]ˆ)1(ˆˆ[ˆ
ˆz aaaa
adHc
oMoRoo
212 )1(;;)1(;
4 zDD
DdzD
DLF L
AA
LL
oo a
aaq 2
Parametro di decelerazione
utilizzando le equazioni
e valutandole per t=to e ricordando che si ottiene
a
aaHa MoRoo
232 1
211
oo a
aaq 2
RoMo
oq2
2332
2 1)1(11aaa
Haa
oMoRoo
MoRoo
Parametro di decelerazione• D’ altra parte il parametro di decelerazione si puo’ collegare
alle quantita’ misurabili.• Ad esempio per osservazioni relativamente vicine si puo’
sviluppare in serie a(t) nell’ intorno di t=to:
• E quindi
• Quindi qo descrive le deviazioni dalla linearita’ nell’ espansione. Il suo effetto si vede nel diagramma di Hubble (distanza di luminosita’ vs. redshift) :
...211
....211)(
22
2
ooooo
oooo
ttqHttH
ttattata
...1)( 2 ooooo ttHqttHta
Derivazione del Diagramma di Hubble
21)(
k
dtacdt
Dalla metrica FRW per propagazione radiale di fotoni (ds2=0) :
so
em kd
tadtc
t
t
021)(
s
kd
aadac
z
02
1
11 1
Integrando:
che può essere riscritta )(),,( smo
gzfHc
Usando l’ equazione di Friedmann si ricava in funzione di e dei parametri cosmologici :
)(ta
234 )1( aaaaHa mrmro
e quindi la relazione tra la distanza comobile della sorgente e il suo redshift (dove per z<<1000 si trascura r) :
s
kd
aaada
Hc
zmmo
02
1
11
232 1)1(
a
Risolvendo l’ integrale di destra si trova l’ espressione analitica di , che dipende da k, ovvero dal segno di omr 1)1(
)( sg
Derivazione del Diagramma di HubbleSi ha:
non è in generale integrabile analiticamente. Quindi :
Invece
111
sinharg
arcsin
1)(
02
o
o
o
s
s
s
s perk
dgs
1
11
232 )1(),,(
zmm
maaa
dazf
111
),,(sinharg
),,(
),,(sin
o
o
o
smo
mo
mo
s per
zfHc
zfHc
zfHc
• Riassumendo:
• Per z abbastanza piccolo:
)()()1(
tataz oo
1
)1(11 2/12342 ]ˆ)1(ˆˆ[ˆ
ˆz aaaa
adHc
oMoRoo
212 )1(;;)1(;
4 zDD
DdSzD
DLF L
AA
LL
Diagramma di Hubble
][ ...2
11
zqHzc o
oLD
oFzoq
oHzcLm
oFDLoFFm L
log5.2...]2
11[log54log5.2log5.2
log5.2log54log5.2log5.2/log5.2
o
o aaaq 2
Il diagramma di Hubble• Per sorgenti relativamente vicine
(z<<1) si ottiene
• E quindi
• Nella quale si riconosce la legge di Hubble nel primo termine, ed una deviazione da essa a z maggiori.
• Costruendo sperimentalmente un diagramma di Hubble è quindi possibile determinare due parametri cosmologici importanti: Ho e qo.
][ ...2
111
zqHzc o
o
][ ...2
11
zqHzc o
oLD
DL
z
qo<1
qo>1
qo=1
qui pendenza c/Ho
Il diagramma di Hubble• Per sorgenti relativamente vicine
(z<<1) si ottiene
• E quindi
• Nella quale si riconosce la legge di Hubble nel primo termine, ed una deviazione da essa a z maggiori.
• Costruendo sperimentalmente un diagramma di Hubble è quindi possibile determinare due parametri cosmologici importanti: Ho e qo.
][ ...2
111
zqHzc o
o
][ ...2
11
zqHzc o
oLD
DL oppureM-m
z
qo<1
qo>1
qo=1
qui pendenza c/Ho
The universe today is filled with Galaxies
Galaxies form a “cosmic web” of clusters and voids
SDSS
2dF
Primo diagramma di Hubble :
Si scelgono le seguenti galassie osservate dalla SDSS:
Per ciascuna si trovano dalla SDSS magnitudine e redshift
Risultato:
Secondo diagramma di Hubble :
Si scelgono le seguenti galassie osservate dalla SDSS:
Per ciascuna si trovano dalla SDSS magnitudine e redshift
Risultato:
Il diagramma di Hubble• Il problema è dovuto alla dispersione intrinseca delle luminosità
assolute delle galassie.• Le galassie non sono tutte uguali !
• Bisogna inventarsi dei trucchi per trovare galassie uguali tra loro ma poste a distanze diverse.
• Un metodo classico usa gli ammassi di galassie.
oFzoq
oHzcLm log5.2...]
21
1[log54log5.2log5.2
Il diagramma di Hubble• Gli ammassi di galassie possono essere considerati come
popolazioni di galassie. Se il processo di formazione è lo stesso ovunque, ci aspettiamo che cluster simili abbiano proprietà statistiche uguali.
• Inoltre le galassie di un ammasso sono tutte all’ incirca alla stessa distanza (la dispersione di distanza è dell’ ordine della dimensione trasversale dell’ ammasso, che può essere stimata dalla sua dimensione angolare e dalla distanza: quindi si può stimare quale sia).
• Potremmo allora considerare ammassi diversi (a diverse distanze da noi) e per ogni ammasso considerare la luminosità media delle galassie, oppure la galassia più brillante, oppure la decima galassia più brillante: probabilmente queste sono tutte intrinsecamente molto simili, indipendentemente dall’ ammasso considerato.
Abell Clusters• "A Catalog of Rich Clusters of Galaxies", Abell, G. O.,
Corwin, H. G. Jr., and Olowin, R. P. Astrophys. J. Suppl., 1989, vol 70, p1.
• Ammassi di galassie ricchi (che hanno almeno 30 membri nell’ intervallo di magnitudini da mmax a mmax+2).
• Contiene 4073 ammassi.• Puo’ essere consultato in forma digitale all’ indirizzo
http://heasarc.gsfc.nasa.gov/W3Browse/all/abell.html
A2125Le osservazioni in raggi X mostrano che negli ammassi di galassie c’è una forte emissione diffusa.
Red=optical emissionBlue = X-rays
Questa è dovuta a gas caldo (milioni di gradi) ionizzato.
Nel gas è contenuta una parte sostanziale (a volte dominante) della massa dell’ ammasso
Spettro X di Abell 496Spettro da ASCA, Dupke and White 2000, ApJ 537, 123
Lo spettro continuo è di free-free
Il fatto che ci siano righe di elementi più pesanti di H ed He implica che il gas è stato prodotto dalle stelle (e disperso nel mezzo IG tramite le SN).
Notare la metallicità ridotta nelle regioni più esterne.
La larghezza della riga del Fe a 8 keV (tipicamente 700 km/s) implica che la temperatura del gas è di circa 6x107K.
mag
nitu
dine
Log(redshift)o
oFLzoqzm
Hc log5.24log5.2log5.2log5...]
211[log5
),,(...21
2log5 2
ooo FLHbzqzm
Non si può misurare Ho a meno che non si abbia una stima della luminosità assoluta delle galassie. Dalle deviazioni dalla linearità si può però stimare qo.
In generale DL non è funzione solo della combinazione qo= m /2- . Quindi quello che si fa è usare la formula completa, e porre dai dati una relazione tra e m, nella forma di una regione permessa del piano , m
SN1a• Le cose sono migliorate molto con la scoperta di
nuove e migliori candele standard.• Le Supernovae di tipo Ia, le più potenti di tutte le
supernovae. La luminosità al picco, opportunamente corretta, è molto costante.
• Si accendono in poche settimane, e si spengono in alcuni mesi.
• Sono eventi rari: 2 per galassia ogni 1000 anni !• Per osservarne un numero sufficiente si devono
osservare molte galassie insieme per lungo tempo.• Strategia di osservazione per garantire la scoperta di
un numero sufficiente di SN:
Come funziona una SN di tipo 1a
E’ un fenomeno raro.Si parte da un sistema doppio, formato da
una nana bianca e una gigante rossa. Se la gigante rossa arriva ad inghiottire
con i suoi strati più esterni la nana bianca, il materiale della gigante rossa si accumula sulla nana bianca, aumentandone la massa.
Oltre un certo limite (Massa di Chandrasekhar), la massa è troppo alta per essere sostenuta dalla pressione degli elettroni compattati, e la stella esplode.
Come funziona una SN di tipo 1a
Lo spettacolo che si vede in cielo deriva dai decadimenti di tutti gli elementi radioattivi che si generano durante l’ esplosione.
Principalmente:56Ni -> 56Co + (5.6 giorni)56Co -> 56Fe + (79 giorni)
Quindi la curva di luce è perfettamente temporizzata dai tempi di decadimento nucleare di 56Ni e 56Co.
Siccome la massa iniziale è sempre la massa di Chandrasekhar, l’ energia emessa è sempre la stessa: ecco perchè sono Candele Standard.
Correlazioni
Intorno al 1994 è stato studiato un campione di SN1a in galassie vicine, delle quali si sapeva la distanza con altri metodi.
E’ stato osservato che le SN1a intrinsecamente più potenti sono anche più lente, quelle meno potenti sono più veloci.
Basta scalare il tempo per un fattore pari alla massima potenza per aggiustare tutte le curve di luce su una unica curva di luce.
La curva di luce standard !
Fitting a Redshift to the SN• Only photometric
redshift possible• Part of the PhD of
Tamas Budavári (ELTE)
1
)1(1 2/12342 ]ˆ)1(ˆˆ[ˆ
ˆ)1(
1z aaaa
adHc
zD
oMoRooA
Distanza di Diametro Angolare
J.C.Jackson, J. Cosmol. Astropart. Phys. JCAP11 (2004) 007“Ultra-compact radio sources”
m=0.24=0.76
m=0=0
• Sorgenti radio ultracompatte (diametro apparente pochi millesimi di secondo d’ arco, risolte solo con l’ uso di interferometri molto grandi, VLBI)
• a