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Mensile della Federazione dei Comuni del Camposampierese
Sarà il modo migliore per festeggiare la realizza-zione dei primi venti chilometri della nuova pistaciclabile dell’ex ferrovia Treviso-Ostiglia:una giornata in bicicletta aperta ai residenti,ai padovani, ai turisti, alle famiglie con bambini,associazioni e gruppi di amici.
Sabato 20 ottobreapriamo insieme il tratto della nuova pista ciclabile Piombino Dese -San Giorgio delle Pertiche
“L’Ostigliasarà la nostraSan CandidoLienz”
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La presidente Degani
Pedalandonel silenziodi una campagnamai vista
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Provato per voi
SpecialeOstiglia
Gli orarie le tappedell’inaugurazionedel 20 ottobre
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Il programma
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17Pieve di San Prosdocimo
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Speciale OstigliaII Ottobre 2012 il CAMPOSAMPIERESE
“E’ sufficiente una qualunque mappageografica per comprendere la verapotenzialità strategica del nostro territo-rio” inizia convinta Barbara Degani,Presidente della Provincia di Padova.“Padova è al centro di un sistema di per-corsi ciclabili che collega il Veneto a tuttoil Nordest”, continua. “Insomma, da noisi può viaggiare in bicicletta dalle monta-gne, ai laghi e fino al mare. Per vocazionee posizione, quindi, ci candidiamo a pro-porre un’offerta cicloturistica che in altriPaesi, specie del Nord Europa, attraequote importanti e sempre crescenti divisitatori e appassionati”.
Quali sono gli itinerari già completa-ti e quelli in via di completamento?Abbiamo concentrato le nostre forze inparticolare su tre percorsi, l’Anello deiColli Euganei da poco completato, l’itine-rario sul fiume Brenta e il percorso ciclopedonale dell’ex ferrovia militareTreviso-Ostiglia, che verrà inaugurato agiorni.
Parliamo quindi della TrevisoOstiglia, perché è così importante?Non credo di esagerare se dico che laTreviso-Ostiglia rappresenta per l’Italiaciò che la San Candido-Lienz è perl’Austria. Basti pensare che il percorsoattraversa le province di Padova,Treviso, Vicenza e Verona per complessi-vi 116 chilometri di lunghezza.Il tratto che interessa il nostro territorioè lungo 32 chilometri e tocca dieciComuni: Piombino Dese, Trebaseleghe,Loreggia, Camposampiero, SantaGiustina in Colle, San Giorgio dellePertiche, Campo San Martino,Curtarolo, Piazzola sul Brenta,Campodoro. È un tragitto per molti trat-ti alberato, quasi un lungo tunnel verdeche attraversa luoghi ancora incontami-nati del Veneto, aree di grande interesseambientale e artistico, borghi ricchi diprodotti tipici ed enogastronomici. Citoad esempio le sorgenti del Sile, il parcoagrario del Tergola, le ville venete e ilsistema naturalistico della Brenta.
La pista è quindi un’attrattiva per tutti gliamanti della natura, della storia e dellabuona cucina, che s’incontrano a miglia-ia soprattutto nei fine settimana pergodere delle bellezze del loro territorio.
Ci vuole dare qualche dettaglio sulprogetto?La sua storia e gli scorci che il percorsopropone hanno un fascino che moltiPaesi ci invidiano. L’itinerario è statoinfatti ricavato sul sedime dell’omonima
linea dell’ex ferrovia realizzata per finibellici e strategici tra il 1920 e il 1940. Fubombardata dagli Alleati nel corso dellaSeconda guerra mondiale e il ripristino,più volte annunciato dal dopoguerra inpoi, oggi diventa finalmente realtà. Ilprogetto ha quindi il merito di racconta-re una pagina di storia dell’Italia e delVeneto e, dal punto di vista architettoni-co, di valorizzare anche i sei caselli ferro-viari e i due magazzini di pregio che sitrovano lungo i binari.
Il messaggio di quest’opera qual è?La Treviso Ostiglia vuole essere il simbo-lo di una comunità che parte dal propriopatrimonio storico e naturalistico perguardare al futuro. Perché la civiltà di unpopolo sta anche nella sua capacità diricordare il passato, evitarne gli errori e,come in questo caso, trasformare un’ope-ra nata con fini bellici in motivo di fidu-cia e speranza.
L’APERTURA DELLA NUOVA PISTA CICLABILE E’ UN GRANDE EVENTO CHE ESALTA
La Provincia di Padova è uno scrigno di stra-ordinaria ricchezza, città d’arte, colline, lagu-na, castelli medioevali, ville, borghi rurali,aree termali, il tutto collegato da una fitta retedi vie d’acqua. Allo scopo di favorire la letturae l’accesso a questo completo tesoro, per rilan-ciare quindi le potenzialità turistiche del terri-torio e favorirne lo sviluppo, la Provincia hapuntato sul cicloturismo dando il via alla defi-nizione di un completo piano provinciale dipiste ciclabili.Il progetto, ambizioso ed impegnativo, preve-
de la realizzazione di ciclovie per un totale dioltre 400 Km immersi nei più caratteristicicontesti naturalistici, paesaggistici e culturalidella provincia; dai Colli Euganei ai corsi deifiumi, dalle città murate alla laguna. In questo contesto si inserisce anche la“Treviso-Ostiglia” che, utilizzando il sedimedell’omonima ex ferrovia militare, collegheràle città di Treviso e Ostiglia sul fiume Po inprovincia di Mantova, attraversando le pro-vince di Padova, Vicenza e Verona, per com-plessivi 116 km di lunghezza. Il tratto che inte-
ressa la Provincia è lungo 32 km e tocca il ter-ritorio di 10 Comuni. I lavori di recupero deltratto padovano della “Treviso - Ostiglia” sonostati suddivisi in due lotti: il primo, daPiombino Dese a San Giorgio delle Pertiche,per una lunghezza di circa 19 km, mentre ilcompletamento del secondo tratto, da CampoSan Martino a Campodoro, è prevista nelcorso del 2013.L’investimento per la realizzazione di entram-bi i lotti ammonta a 4.600.000 €.
La presidente Degani:“L’Ostiglia sarà la nostraSan Candido-Lienz”
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LE PISTE CICLABILI PROVINCIALIE LA “TREVISO – OSTIGLIA”
La presidente Barbara Degani
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Sarà una pista di 116 chilometri; 32 nel padovano
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il CAMPOSAMPIERESE Ottobre 2012 Speciale Ostiglia III
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Il tracciato “Treviso-Ostiglia”, è un itinera-rio cicloturistico molto suggestivo. Levalenze turistiche dell’itinerario, sia dalpunto di vista culturale che naturalistico,sono molteplici: si spazia dalle suggestionireligiose del Santuario Antoniano diCamposampiero a quelle storiche evocatedalla vecchia ferrovia, dai paesaggi agraripadovani alla presenza di alcuni straordina-ri esempi di villa veneta. Dall’alto, specie nella stagione estiva, quan-do la vegetazione è rigogliosa, il “nastro”verde dell’Ostiglia-Treviso si distingue net-tamente sulla tessitura delle coltivazionicostituendo una immensa siepe che si colo-
ra poi, di mese in mese, con i toni di ognistagione. La nuova ciclovia rappresenta quindi unvero corridoio multifunzionale (ecologico,storico, ricreativo) che unisce i percorsiciclo pedonali, in parte già realizzati, pre-senti lungo le aste dei principali fiumi cheinterseca e si identifica come asse portantedi una rete di percorsi secondari di collega-mento ai centri storici dei comuni limitrofie delle maggiori evidenze storico-architet-toniche-religiose, naturalistiche e ambien-tali (sorgenti del Sile, parco agrario delTergola, fiume Brenta).
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Piano Ciclovie Provinciali Muson dei Sassi Km 20 Tergola Sud Km 14 Anello Fluviale PD Km 47 Battaglia Km 11 Anello Colli Euganei Km 64 Treviso-Ostiglia (1° tratto) Km 20 Treviso-Ostiglia (2° tratto) Km 12 Brenta Km 38 Bacchiglione Km 60 Città Murate Km 65 Antico Dogado Km 35 Canale Rialto Km 3 Del Sale Km 18 TOT. Km 407 �
Il programma dell’inaugurazione della nuova pista ciclabilePiombino Dese - San Giorgio delle PerticheSABATO 20 OTTOBRE, TROVIAMOCI A....
L’OSTIGLIA CONTROLUCE
ore 9.30 Ritrovo dei partecipanti presso Villa Marcello a Levada di Piombino Dese(via dei Marcello 13) e partenza della pedalata che arriverà fino in località Arsegodi S. Giorgio delle Pertiche
ore 10.00 arrivo ex stazione di Silvelle-Trebaselegheore 10.30 arrivo ex stazione di Loreggiaore 11.00 sosta presso i Santuari Antoniani di Camposampieroore 11.45 arrivo S. Giustina in Colle presso l’area verde di via San Giorgioore 12.00 arrivo in località Arsego di S. Giorgio delle Pertiche presso il campo fiera.
A seguire interventi delle autorità e brindisi.
L’idea di costruire unanuova linea ferroviaria cheavvicinasse il cuore dellapianura padana con ilVeneto orientale era cal-deggiata, agli inizi del‘900, dallo Stato Maggioredel-l’Esercito per l’impor-tanza strategica che essaavrebbe avuto in caso diguerra con l’Austria perintegrare le poche lineeafferenti i confini nordorientali. Una piccola tratta di quattordicichilometri fu ultimata sette anni dopo lafine della Guerra, mentre addirittura nel1941 l’intera linea poteva dirsi completata,durante il secondo conflitto mondiale.Negli anni 1944 - 1945 la linea ferroviariafu pesantemente danneggiata dai bombar-damenti aerei eseguiti dall’aviazione deipaesi Alleati e successivamente dismessa.L’Ostiglia-Treviso conserva ancor oggi
quasi intatto l’originario rilevato con sezio-ne trasversale trapezoidale, costruito conterra di campo e massicciata sommitalecon ciottoli del fiume Brenta. Numerosesono le opere originali ancora conservatelungo il tracciato, quali ponti in muratura,tombini, muri di sostegno, viadotti a trava-ta metallica ecc. Le scarpate ospitano oggi,per la maggior parte del tracciato una fittavegetazione che contribuisce a mantenernela stabilità.
LA CAPACITA’ DELLE ISTITUZIONI DI VALORIZZARE LE RISORSE DEL TERRITORIO
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Speciale Ostiglia IVil CAMPOSAMPIERESE Ottobre 2012
di Carlo Toniato
Prendetevi mezza giornata solo per voi. E’già autunno, la campagna ha colori che tol-gono il fiato. Una bici qualsiasi, non servonogioielli da corsa, o mountain bike superac-cessoriate. Due ruote, una sella e un telaio bastano eavanzano per scoprire l’Ostiglia.Alla mattina prestissimo, mentre la nebbialeggera esala dal terreno attenuando i profi-li delle cose, oppure verso sera, quando pocoa poco le strade si svuotano e la frenesiatrova pace.L’Ostiglia è lì, raggiungerla è facile, in bicima anche a piedi. Non serve bussare, néchiedere permesso. Due colpi di pedale e si è
già immersi nel verde, lontani iltraffico, lo stress, il lavoro, lon-tani la fretta, l’ansia, i rumori.Da est verso ovest o da occi-dente ad oriente, lungo l’interopercorso o finchè ne avetevoglia: San Giorgio, SantaGiustina, Camposampiero, Lo-reggia, Piombino, Trebaseleghe,i nostri paesi, stazioni reali edideali, luoghi di sosta e forsescoperta, uscite ed entrate, luo-ghi conosciuti e perciò scono-sciutissimi. Perché spesso viverrà voglia di uscire dal trac-ciato, verso quei campanili visi-bili all’orizzonte con tutta la loroforza simbolica.
Una sosta silenziosa davanti all’oratorio delNoce, una visita al giardino jappelliano, losguardo stupito si posa sulla meraviglia pal-ladiana, l’animo si rasserena alle sorgenti delSile o lungo l’argine del Muson Vecchio, gliocchi si posano su campi e rive ordinate.Andateci da soli o in compagnia, come più vigarba e magari, perché no, andateci quandoal risveglio quello strano silenzio vi dice cheè domenica.Mare, montagna, lago, collina, son talmentetante le gite che si possono fare con soloun’oretta di macchina. Ma per una volta lamacchina lasciatela in garage e provate aguardare con occhi diversi il paesaggio chetutti i giorni sfila di fronte ai nostri occhidistratti.L’Ostiglia è un punto d’osservazione privile-giato per questa riscoperta del territorio:scorci inediti, nuovi punti di osservazione, vistupirete più volte di non riconoscere luoghiche credevate arcinoti.Il paesaggio è dappertutto, basta saperloguardare… e vedere.Spegnete quel maledetto cellulare. I minuti,le ore passeranno in fretta, immersi nelverde, caldi i muscoli, sereno l’animo, pros-sima fermata una bella trattoria, profumo dicampagna e un bicchiere di quello buono.
Supplemento al numero 9 - ottobre 2012 - Direttore responsabile Francesco Cassandro
il CAMPOSAMPIERESE
Pedalando nel silenziodi una campagna mai vista
IL REPORTAGE
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