2-2009 - Parco del Conero · logico del Parco del Co-nero, da proteggere e valo-rizzare...

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ISTRUZIONI PER L’USO DEL PARCO DEL CONERO Anno XV n° 2-2009 www.parcodelconero.eu [email protected] www.parcodelconero.eu 2-2009

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I S T RU Z I O N I P E R L’ U S O D E L PA RC O D E L C O N E ROAnno XV • n° 2-2009 • www.parcodelconero.eu • [email protected]

www.parcodelconero.eu

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2-2009SOMMARIO3 EDITORIALE

Sinceri auguridi buon lavoroai nuovi sindaciLanfranco Giacchetti

Ciao, CarloIl Consiglio Direttivodel Parco del Conero

4 SCOPERTAUN’INCISIONESUL MONTELa grande crocefigurata del MortaroloGiuseppe Barbone

5 BOSCO PLANIZIALEDEL MUSONEInterventi a tuteladell’erpetofaunae dell’habitat

6 ALTA VELOCITÀSULLA STRADADEL MONTEPiù controllicontro i centauriscatenati

La Banca delGermoplasma.È nata una strutturaper la conservazionedelle specieanfiadriatiche

7 “IL PARCO DA AMARE”FESTA DEL PARCODEL CONEROII EDIZIONEDALL’8 AL 12 LUGLIO ‘09Il programma

8 DICCI LA TUA… IN DIECI RIGHE

9 “CASACIRCONDARIALESOSTENIBILE”A Montacuto entral’educazione ambientaleAndrea Onofri

10 CAMERANOALLA FIERAINTERNAZIONALEDEL LIBROLa sacralitàdel Monte Conero

Come acquistarela carne di cinghialedal Parco

11 ESTATE FORESTALPScopri il Conero 2009

14 AGENDADELLA NATURADEL PARCOGilberto Stacchiotti

Bimestrale di informazione

Via Peschiera 30 - Sirolo (Ancona)Tel. 071.9331161

Comitato di Redazione:Lanfranco Giacchetti,

Marco Gallegati, Cristina Gioacchini,Vanni Leopardi, Antonio Mazzantini,Giuseppe Misiti, Umberto Moschini,Paolo Pascucci, Gilberto Stacchiotti

Reg. n° 3 del 16/1/95 Trib. di Ancona

Direttore Responsabile:Cristina Gioacchini

Editore:Ente Regionale Parco del Conero

Stampa:Aniballi Grafiche srl - Ancona

Chiuso in tipografia il 29/06/2009

I S T RU Z I O N I P E R L’ U S O D E L PA RC O D E L C O N E RO

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EDITORIALE

Sinceri auguridi buon lavoro ai nuovi sindaci

Il 6/7 giugno si sono svolte le elezioniamministrative in tre (Ancona, Numa-na e Sirolo) dei quattro comuni della

Comunità del Parco. Oltre quindi ad au-gurare buon lavoro agli amministratori elet-ti, l’Ente Parco del Conero auspica un rap-porto continuo di collaborazione con i co-muni all’interno del Parco, ma soprattuttoun confronto aperto, democratico, traspa-rente e con la finalità comune di risolvere imolteplici problemi che esistono nel territo-rio. Governare un comune non è certo faci-le, tutt’altro, ma si può garantire che anchegestire quest’area protetta è alquanto pro-blematico. Per questi motivi, la collabora-zione e fare sintesi progettuale tra EnteParco, Comuni, Provincia e Regione Marchediventa fondamentale.

Lanfranco GiacchettiPresidente Ente Regionale

Parco del Conero

Nel parco c’è sgomento per la tragica scomparsa di Carlo Colbasso, am-bientalista appassionato e profondamente innamorato del Conero e del par-co cui ha dedicato gran parte della sua vita. A tutti era noto per l’impegno, ilrigore e la generosità senza limiti. Tanti i ricordi che tornano alla mente per-ché Carlo è stato un protagonista sempre presente con il suo stile personale,inimitabile. Prima che il parco esistesse, quando ancora la difesa dell’am-biente registrava gravi ritardi nella cultura popolare, lui era già in prima fila.Facile ricordarlo negli anni 80 durante le operazioni di liberazione di rapaciferiti ai piani di Raggetti. Impossibile elencare invece le battaglie, gli allarmi,le proposte di fronte alle minacce all’ambiente o a fruitori troppo poco sensi-bili e rispettosi, in cui si è prodigato davvero senza risparmio di tempo e dienergie. Sempre schietto e deciso con tutti, senza cercare consensi o facilicompromessi. Qualche volte è rimasto solo, come all’inaugurazione dellavariante del Poggio – la cosiddetta Paolasini strasse - a protestare contro quelviadotto che ancora rappresenta uno sfregio visibile da lontano. Nonostantetutto non ha mai perso il suo entusiasmo. Ha continuato a vigilare sul Cone-ro, ad educare turisti, a seguire le migrazioni dei rapaci, a coinvolgere amici eistituzioni sulle cose da fare perché il parco fosse sempre più bello. Per tutti.

CIAO, CARLO

Il Consiglio Direttivo dell’Ente Parco del Conero

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SCOPERTA UN’INCISIONE SUL MONTE

La grande croce figuratadel Mortarolo

Èstata individuata dachi scrive, con unaesplorazione a largo

raggio condotta sul costonedel versante di Sud Est delMonte Conero, nell’area detta“del Mortarolo”, un’incisioneche costituisce forse la piùsuggestiva testimonianza de-gli antichi romitaggi sulMonte. Sulla superficie levi-gata di un masso calcareo(Formazione della Scaglia Ro-sata) di limitata estensione edandamento verticale, oc-cultato parzialmente dallavegetazione, figura incisauna notevole croce latinache, complice forse qual-che particolarità della pie-tra ma anche l’originaleconformazione, dà a chil’osserva l’impressionedella stilizzazione di unvolto. Alla base della cro-ce, infatti, una incisionecontinua a doppia conves-sità laterale con concavitàcentrale sembra riprodur-re il taglio di una bocca:secondo studiosi del setto-re potrebbe trattarsi diuna simbolica raffigura-zione del Golgota, in ognicaso anomala, in quanto ilbraccio verticale della cro-ce è in posizione ortogo-nale alla concavità centra-le sottostante, posta a cin-que centimetri di distanzae affiancata da quelli chepotrebbero essere inter-pretati come due monti-celli. Il braccio orizzonta-le, invece, presenta dueallargamenti intenzionalidel tratto inciso, a destra e

a sinistra, che creano l’effettodi due occhi. La figura occupain altezza una quarantina dicentimetri della superficie delmasso: il braccio verticale del-la croce è lungo 32 centimetri,quello trasversale 21e l’inci-sione continua concavo-con-vessa 23. Tutti i segni appaio-no notevolmente patinati. Apoca distanza, separata dauna grossa crepa, si nota sullasuperficie calcarea una cop-pella perfettamente circolare.

L’area del ritrovamento si ri-collega a quella della notaGrotta del Mortarolo, all’im-boccatura interna della quale,sulla sinistra, si riconosce unacroce incisa nella roccia calca-rea, ma di piccole dimensioni(pochi centimetri) e scarsa-mente significativa. Un’altrapiccola croce (greca) figuraincisa, sul Monte Conero, incorrispondenza della cosid-detta Grotta di S. Benedetto, odell’Abate, situata nel versan-

te sottostante l’area dell’anti-co monastero di S. Pietro.Per quanto riguarda la grottanaturale del Mortarolo (poimodificata significativamen-te dagli eremiti), contraria-mente a quel che si è pensatoe scritto fino a poco tempo fa,l’autore della scoperta ha po-tuto di recente dimostrareuna frequentazione del luogoanche in età preistorica, pro-babilmente fin dal Neolitico,motivata sicuramente dalle

caratteristiche favorevolidella grotta e dalla suaesposizione ottimale aSud Est.Il nuovo petroglifo è diproblematica collocazionecronologica, ma per la suafattura appare molto anti-co e forse anteriore alle fre-quentazioni di XV e XVIsecolo. Esso è, in ogni caso,un ulteriore e suggestivoarricchimento del patri-monio storico e archeo-logico del Parco del Co-nero, da proteggere e valo-rizzare adeguatamente, co-me si sta tentando di fareper le straordinarie inci-sioni rupestri preistorichedi Pian di Raggetti, a pocadistanza dalla vetta delMonte (individuate e se-gnalate dall’Autore più di35 anni fa e oggetto di re-cente di una relazione pre-liminare presentata a Tren-to ad un convegno nazio-nale di Arte Rupestre).

Giuseppe BarboneAssessorato alla Culturadel Comune di Ancona

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BOSCO PLANIZIALE DEL MUSONE

Interventi a tuteladell’erpetofauna e dell’habitatInterventi di mitiga-zione e compensazio-ne a tutela dell’erpeto-fauna e del relativohabitat a seguito del-l’avvio della procedu-ra di infrazione dellaCommissione Europea(caso 2008/4110 Pro-getto Lido Azzurro –Comune di Numana)

Il Parco del Co-nero ha recente-mente predispo-

sto il progetto preli-minare per gli inter-venti di mitigazione ecompensazione dellalottizzazione “Lido Azzurro”in un’area esterna alla stessa, aseguito della richiesta del Mi-nistero dell’Ambiente solleci-tato a sua volta dalla Com-missione Europea. Si è intesala necessità di intervenire an-che all’esterno della lottizza-zione per garantire un’efficacee durevole tutela delle specieesistenti di interesse conserva-zionistico soggette a grave ri-schio di compromissione esopravvivenza per effetto delleurbanizzazioni in atto.Infatti, durante il lungo pe-riodo di fermo lavori della lot-tizzazione Lido Azzurro, dovu-to a complesse e lunghe vicen-de giuridico amministrative, sisono create le condizioni otti-mali per l’instaurazione di unatipica vegetazione igro-idrofilanelle vasche delle fondamentaincompiute e per l’insedia-mento di popolazioni di specieanimali dulciacquicole. Con laripresa dei lavori tali ambienti

sono stati “bonificati” minac-ciando di compromettere lepopolazioni che li avevanocolonizzati.Nella Tavola A (in alto) sonorappresentate le quattro zoneoggetto del progetto prelimi-nare che rispettivamente sonocostituite da:- zona A): lottizzazione “Li-do Azzurro” in corso di realiz-zazione;- zona B): area boscata par-zialmente soggetta al vincolodi inedificabilità imposto dal-la Soprintendenza ai Beni Ar-chitettonici;- zona C): Area ProgettoStrategica “Foce del Musone”(APS 17) come individuatadalla Variante Generale alPiano del Parco del Conero;- zona D): Area agricolafunzionale al mantenimentodegli habitat, da assoggettarea regolamentazione specifica.Il progetto preliminare preve-de di intervenire nelle quattro

zone in modo graduale e pro-gressivo dal centro dell’area diinteresse verso l’esterno inmodo da creare le condizioniottimali di tutela delle specieprotette, sia internamente allastessa lottizzazione, sia in unambito territoriale sufficien-temente esteso da consentirela creazione di habitat signifi-cativi sotto il profilo floro-faunistico nonché il loro col-legamento ecologico con i

biotopi naturalisticigià esistenti nell’in-torno mediante larealizzazione di nuo-ve siepi e filari adintegrazione di quelliesistenti.In particolare nellearee A e B sono previ-sti interventi di po-tenziamento degli ha-bitat dulciacquicoli,nell’area B interventidi rinaturalizzazionedel rimboschimentodi conifere, mentrenelle zone C e D larealizzazione/poten-ziamento di siepi e

una specifica regolamentazio-ne, finalizzata ad integrare leesigenze prioritarie della tute-la con quelle più problemati-che della produzione agricola,degli usi turistici in attodurante la stagione estiva, del-le attuali e future residenze,delle attività agrituristiche in-sediate, dell’auspicabile frui-zione pubblica controllata de-gli habitat naturalistici in viadi valorizzazione.

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ALTA VELOCITÀ SULLA STRADA DEL MONTE

Più controlli controi centauri scatenati

Più controlli di velocitàe meno centauri chesfrecciano sulla strada

del Monte. La ricetta stabilitadalla concertazione delle forzedell’ordine sta funzionando enella panoramica che collegaAncona alla Riviera del Cone-ro sempre un minor numerodi motociclisti sono tentati disuperare i limiti concessi dalcodice della strada. L’allarmealta velocità arriva da chi nelMonte vive, da residenti edoperatori che da tempo si bat-tono per questo e, prima del-l’estate, hanno indetto degliincontri con le istituzioni e leforze dell’ordine per cercare dirisolvere la questione. Po-tenziamento dei controlli ededucazione stradale al rispettodei limiti, queste le soluzioniproposte in una prima riunio-ne all’Hotel Emilia dall’asses-

sore provinciale Carla Viriliper contrastare lo sfrecciare deicentauri. ‘È assurdo che questastrada - ha così introdotto l’ar-gomento il residente del Pog-gio Andrea Fantini - sia diven-tata una delle più pericoloseper le moto che corrono fino a150-200 Km/h e che non sisiano ancora trovate misure dicontrasto efficaci’. ‘È un pro-blema culturale e di regole’secondo Giacchetti che ha an-nunciato che l’Ente Parco incollaborazione con la Provin-cia sta istallando, per compe-tenza, una cartellonistica cheinviti alla cautela data la pre-senza di fauna selvatica nell’a-rea protetta. Ha già raccolto inuna petizione nel 2007 mi-gliaia di firme Teodoro Buon-tempo, residente, che ha fattopresente come l’amministra-zione ad oggi sia stata più volte

sollecitata sul pro-blema. Si sonosucceduti poi unaserie di interventitutti volti alla ri-chiesta a gran vo-ce di cure.‘Molte soluzioninon è possibileapplicarle perchéle vieta la legge. -ha risposto la Virili - Il primoobiettivo è occuparsi del man-to che deve essere integro’. Edun milione e 600mila euro so-no stati spesi lungo il Monte.Gli autovelox fissi poi, li vieta ilcodice della strada. Lo stessovale per i dissuasori. Gli auto-velox mobili vanno bene madevono avere per legge la pat-tuglia al seguito. Infine, boccia-te le rotatorie perchè costose enon indicate come moderatoridi velocità. Comunque, entro

agosto, la Provincia avrà unamappatura delle strade pro-vinciali per vedere quali de-classare e perché non farlo conquella del Monte? Se diventas-se comunale la legge permette-rebbe molto di più. All’internodella mappatura una più refe-renziata con le statistiche degliincidenti. Il Prefetto ha co-munque subito preso in manola situazione aumentando icontrolli con pattugliamentied autovelox mobili.

Nell’attuazione dei programmi di conservazione ex situ di materiale autoctono, da utilizzare nelle misure di ricostituzione erisanamento degli habitat naturali descritti in precedenza, il Parco del Conero, non disponendo di idonee strutture proprie, si

è avvalso della collaborazione dell’Orto Botanico del-l’Università Politecnica delle Marche, un centro di ri-cerca per la conservazione della biodiversità floristica,delle specie alimentari spontanee e delle piante offici-nali del territorio anfiadriatico ed, in particolare, diquello marchigiano. Le principali strutture dell’OrtoBotanico sono: la Selva di Gallignano, cuore pulsantedell’Orto, le aiole e i campi sperimentali, in cui vengo-no conservate e propagate in vivo le specie delle colle-zioni vegetali ed allestite le prove sperimentali. L’ul-tima realizzazione, in fase di completamento, è la Ban-ca del Germoplasma (nella foto), dove si intende con-servare i semi di specie di rilievo geobotanico ed am-bientale, comprese quelle rare ed endemiche.

LA BANCA DEL GERMOPLASMAÈ NATA UNA STRUTTURA PER LA CONSERVAZIONE DELLE SPECIE ANFIADRIATICHE

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MERCOLEDÌ 8 LUGLIO

Centro Visite Parco del Conero - ore 9.00Nordic walking

Centro Visite Parco del Conero - ore 16.00Anello dei boschi del Conero

Centro Visite Parco del Conero - ore 17.00Piccoli detectives della natura

Centro Visite Parco del Conero - Anfiteatro - ore 21.00Serata natura: “I delfini del Conero” con Luca Amico

GIOVEDÌ 9 LUGLIO

Centro Visite Parco del Conero - ore 9.00Monte Colombo e l’anello della pecorara

Centro Visite Parco del Conero - ore 17.00J-trekking

Centro Visite Parco del Conero - ore 21.00Suoni nel Parco

Centro Visite Parco del Conero - Anfiteatro - ore 21.00Serata natura: “Ali del Parco” con Marco Borioni

VENERDÌ 10 LUGLIO

Centro Visite Parco del Conero - ore 9.00Bike-day giallo

Centro Visite Parco del Conero - ore 17.00Una fiaba nel bosco

Centro Visite Parco del Conero - ore 20.00Il cinghiale a tavola

SABATO 11 LUGLIO

Poggio - Campo sportivo - ore 18.00Gara Podistica

Sirolo - ex campo sportivo - ore 18.00Gimkana MTB per bambini

Centro Visite Parco del Conero - ore 20.00Serata gastronomica con i prodotti tipici del Conero

Centro Visite Parco del Conero - Anfiteatro - ore 21.00Serata musicale con gli allievi della scuola Gugliormella

DOMENICA 12 LUGLIO

Camerano - piazza Roma - ore 16.00I nuovi percorsi delle grotte di Camerano

Centro Visite Parco del Conero - Anfiteatro - ore 21.00Serata natura: “Fauna marina del Conero” con Federico Betti

PROGRAMMA

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Dicci la tuaDicci la tuaGentili signori, approfitto della vostra simpatica iniziati-

va “dicci la tua” per un “giornale aperto e partecipato”per dirvi... la mia a proposito di un articolo apparso sul nu-mero 1/2009, pagina 9, dal titolo “CACCIATORI DI FRODO,CINGHIALI NEL MIRINO”.

Sono contrario al bracconaggio (non ho mai sparato un colpodi fucile non avendo fatto il servizio militare e non avendo lalicenza di caccia) ma sono contento che ci sia qualcuno che pen-sa ad ammazzare i cinghiali visto che chi deve farlo non lo fa.Non mi sembra, infatti, che il codesto Parco abbia fatto granche: il corso per selettori è arrivato con ritardo di 10 anni edil problema era ben noto. Io stesso (con altri amici) avevoraccolto più di 200 (duecento) firme di concittadini che pro-testavano- e parlo di tre anni fa- per l’elevato numero deicinghiali ma voi non avete mosso un dito.

Dieci minuti fa (ore 20.15 per l’esattezza) ho aperto la porta dicasa per fare due passi e mi sono trovato di fronte sei piccolicon la loro madre. Ho richiuso la porta e sono rimasto in casa.Dove sono e cosa fanno i vostri selezionatori?È questo un parco vivibile?

Ricordo, qualora ce ne fosse bisogno, che nazioni molto piùavanzate di noi in fatto di ecologia (es. Inghilterra), hannoeliminato i cinghiali in libertà per i danni all’ecosistema cheprovocano, rinchiudendoli in apposite riserve.

Certamente non sarò io, quindi, a segnalarvi, come da voirichiesto “scoppi di fucili...” o a denunciare i bracconieri.La gente è proprio stufa ed è per questo che spara.

(Lettera firmata)

Premessa la mia soddisfazio-ne nel vedere come semprepiù persone che vivono nelterritorio del Parco del Co-nero leggano Nel Parco c’è,attraverso questo spazio dicorrispondenza ci è permessoun dialogo aperto e traspa-rente. Rispondo quindi a que-sta lettera cercando di farechiarezza.Il corso dei selettori non arri-va con dieci anni in ritardo inquanto in questo lungo pe-riodo attraverso un accordotra l’Ente Parco e l’Ente Pro-vincia i cinghiali venivanoabbattuti dalla Polizia Pro-vinciale coordinati dal tenen-te Leonardo Cesini, per 120capi l’anno, tenendo gli un-gulati entro un numero defi-nito rispetto alla vastità del-l’area protetta. Venuto menoquesto accordo con la Pro-vincia, l’Ente Parco si è ado-perato per risolvere la que-stione cinghiali in altro mo-do e nel giro di tre mesi haistituito un corso per seletto-ri e controllori indicati dalle

Risposta del Presidente Lanfranco Giacchetti

associazioni ambientaliste.Ora stiamo per partire salvointoppi di varia natura chenon dipendono dal nostrovolere come ad esempio l’ar-rivo di eventuali denunce econseguenti tempi della Pro-cura della Repubblica. Do-mandarsi poi se questo sia‘un parco vivibile’ lo ritengoingeneroso e comunque si-gnifica non conoscere il Par-co nel suo complesso inquanto grazie alla tutela dellabiodiversità, la presenza diflora e di fauna è in notevolecrescita così come il numerodei turisti, a dimostrazionenon solo della bellezza dellaRiviera del Conero e delMonte ma anche che questoParco è ancora ben vivibile.Di certo come Ente dobbia-mo sempre essere presenti evigili, esercitare il controlloin particolare nel campo del-l’edilizia per non consentiremaggiore consumo di suolovergine e valorizzare sempredi più l’ambiente e la vivibi-lità nel Parco.

R isiedo nella zona del Parco. In questi ultimi anni moltecose sono cambiate, alcune addirittura migliorate, ma

non si può negare che nei comuni a sud del Parco la specula-zione edlizia la faccia da padrone !Si sta costruendo ovunque… e non mi si dica nel rispetto deipiani edilizi. C’è vera e propria speculazione, quasi esclusiva-mente di seconde case !E le zone verdi si restringono e si antropizzano sempre di più.E dire che il Parco del Conero è già poco più di un fazzolettodi verde nella nostra Regione, circondato com’è da paesi, dazone industriali e da grandi vie di comunicazione, da unaparte, e dall’altra dal mare.Molto cordialmente.

(Lettera firmata)

... in dieci righe

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Risposta del Presidente Lanfranco Giacchetti

Le Sue preoccupazioni rispet-to alla cementificazione nelParco del Conero sono semprestate alla nostra attenzione finda quando mi sono insediato

come Presidente del nuovoEnte Parco in sostituzione delprecedente Consorzio.Attraverso l’adozione defini-tiva del nuovo Piano del Par-

co abbiamo cercato di inserirequelle normative che consen-tissero un controllo preventi-vo sui progetti presentati daiprivati e dagli enti pubblici;mi riferisco in particolare alcosiddetto MeVI, un metododi valutazione intergrata peril miglior inserimento paesag-gistico e ambientale delle tra-sformazioni, metodo che hadimostrato ormai da tre annia questa parte di aumentareconsiderevolmente la qualitàdegli interventi sul territorio.Certamente non è questa l’u-nica strada per ottenere l’o-biettivo di giungere, sebbeneprogressivanmente, alla com-pleta esclusione dell’uso delsuolo agricolo a scopi edifica-

tori, se non per i soli usi dellaproduzione agricola e dei ser-vizi turistici connessi.Sappiamo che è un obiettivodifficile anche perchè i comu-ni di Sirolo e Numana hannoi loro territori quasi del tuttoentro i confini del Parco e ri-chiedono quote di sviluppo.Le posso però assicurare chel’intero Consiglio Direttivo del-l’Ente che rappresento si sta giàadoperando presso la RegioneMarche affinchè siano prestoapprovate le nuove norme checonsentiranno una crescita so-stenibile senza più distruzioniingiustificate dello splendidopaesaggio di cui Lei e tutti i re-sidenti, operatori e frequenta-tori possono ancora godere.

Per un giornale apertoe partecipato…

Dicci la tuaScrivi a:[email protected]:Redazione “Nel Parco c’è”Ente Parco del Conero Via Peschiera, 3060020 Sirolo (Ancona)

... in dieci righe

Dalle finestre guardano ilConero e le campagne

del Montacuto. Le inferriateed alte mura non permettonoloro di uscire ma le idee e lavolontà del Parco sono riusci-te ad entrare. “È stata un’otti-ma iniziativa; è importantetornare ad un mondo più sanoper il bene di tutti e per il fu-turo di chi verrà” questa è unadelle dichiarazioni riguardol’iniziativa indetta dal Parco incollaborazione con la casa cir-condariale di Montacuto, rila-sciate dai detenuti per i quali siè concluso, nel mese di Giu-gno, un progetto sperimentale

sul tema della Sostenibilità.“Casa Circondariale Sosteni-bile”, questo il nome del pro-getto, finanziato dalla Pro-vincia di Ancona e realizzatodal CE del Conero, LabterParco del Conero e CE Bet-tino Padovano.É nell’autunno del 2008 chenasce la volontà di attuare leparole della Costituzione Ita-

liana riguardo il ruolo delladetenzione: “le pene devonotendere alla rieducazione delcondannato” (art 27).Da qui si è pensato che farentrare l’educazione ambien-tale in un istituto di detenzio-ne, potesse arricchire il per-corso rieducativo dei detenuticon i principi della sostenibi-lità, affinché al loro ritorno in

società fossero consape-voli dei corretti compor-tamenti, anche am-bientali, che sono richie-sti a tutti i cittadini.Le attività svolte sonostate lezioni frontali sutematiche come i rifiuti,il riciclaggio, l’acqua e ifondamenti della so-stenibilità e laboratoripratici finalizzati al rici-clo artigianale della car-ta e al riuso delle botti-

“CASA CIRCONDARIALE SOSTENIBILE”

A Montacuto entral’educazione ambientale

glie di plastica per la realizza-zione di oggetti d’arredo comesgabelli e sedie.Tra i risultati positivi di que-sto progetto c’è stata la buonapartecipazione dei detenutialle varie iniziative organizza-te e la loro volontà di appren-dere e di cambiare l’attualesituazione delle cose. Unavolontà che sta diventandorealtà. Infatti sono stati avviatii contatti con la società Anco-nambiente per il migliora-mento della raccolta differen-ziata interna all’istituto e siinizia a pensare ad una nuovaidea di educazione ambientaleancora più concreto da mette-re in opera dopo l’estate. Ladirezione della casa circonda-riale e gli attuatori di questoprogetto vogliono svilupparequesta collaborazione. Unosviluppo sì... ma uno svilupposostenibile.

Andrea OnofriForestalp

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CAMERANO ALLA FIERA INTERNAZIONALE DEL LIBRO

La sacralità del Monte Conero

Con “La Sacralità delMonte Conero. Tra-dizioni mitologiche,

religiosità popolare, presenzemonastiche” di Alberto Re-canatini, il Comune di Ca-merano ha partecipato anchequest’anno alla Fiera Inter-nazionale del Libro, tenutasi aTorino dal 14 al 18 maggio,facendo parte dello stand alle-stito dalla Regione Marche.L’interessante opera editorialeè stata scritta da Recanatini,storico locale appassionato dispeleologia e ricerche storiche.Il volume, realizzato in occa-sione del Giubileo del 2000con il contributo del Comunedi Camerano e del Parco delConero, ha dato risalto al ca-rattere di sacralità rivestito sindall’antichità dal Monte Co-nero. L’opera continua a man-tenere a distanza di anni unfascino immutato ed un estre-mo interesse da parte dei let-tori per il suo carattere diattualità e per la curiosità che

da sempre accompagna tuttociò che riguarda il Conero, ilmistero, il segreto, la mitolo-gia. Come suggerisce il sottoti-

tolo del libro, questo sito, pro-prio per le caratteristiche dimontagna sacra, è geloso cu-stode di antichissime tradizio-ni mitologiche, quali il cultodell’acqua. Nel volume vengo-no anche menzionate le pre-

senze monastiche avvenute pri-ma con i romitori o grotticelledisseminate lungo le pendicidel Conero. La permanenza

dei monaci sul Conero è statapressoché ininterrotta fino al1861. La religiosità popolare èstata sempre molto viva inquest’area proprio perché le-gata alle tradizioni di sacralitàdella zona che, non a caso, vie-

ne a trovarsi nelle vicinanze diLoreto, Santuario per eccellen-za di tutta la cultura picena.La presentazione del volumeda parte dell’Assessore allaCultura del Comune di Came-rano Ottavia Erbaggi si è svol-ta nella mattinata di sabato 16maggio, alla presenza dell’As-sessore alla Cultura della Re-gione Marche Vittoriano So-lazzi, dello staff e del Vicepre-sidente del Consiglio Regiona-le Francesco Comi, e del Di-rigente dell’Area dei processinormativi Stefano La Micelaed ha visto l’intervento delgiornalista Claudio Desideri.Un ringraziamento speciale èandato a Alberto Recanatini,autore del libro ed a SandroUrbani. Oltre alla presenta-zione dell’opera in questione,Camerano ha esposto nellavetrina dello stand altre pub-blicazioni quali: “Rime diFaustina Maratti”, “Carlucciodelle Madonne”, “C’era unavolta la fisarmonica”.

COME ACQUISTARE LA CARNE DI CINGHIALE DAL PARCO Il Parco del Conero, in attuazione del proprio Regolamento per la gestione della popolazione di cinghiale all’interno del

territorio protetto approvato con delibera del 27/05/2009, n. 115,

COMUNICA CHE:

verrà istituito un Elenco delle persone fisiche o persone giuridiche che hanno diritto ad acquistare le mezzene di cinghialefatti oggetto di abbattimento, nell’ambito dei piani annuali di controllo, approvati dagli organi direttivi dell’Ente. Le mez-zane verranno vendute direttamente dall’Ente, previo trattamento in mattatoio e verifica sanitaria al prezzo tenuto aggior-

nato dal Consiglio Direttivo dell’Ente e oggi stabilito in 2,00 (due) Euro per ogni chilogrammo di peso testa compresa.Chi abbia interesse ad acquisire le mezzane di cinghiale, deve farne domanda come specificato all’Ente Parco, previa com-

pilazione di apposita modulistica. Il pagamento dell’animale dovrà essere effettuato prontamente, con le modalità di segui-to indicate; entro 3 giorni dalla comunicazione dell’assegnazione, l’animale dovrà essere assolutamente ritirato; decorsotale termine, il richiedente decadrà, per l’anno in corso, dal diritto di acquisizione e l’animale verrà ceduto al richiedente

successivo in graduatoria. All’acquirente verrà rilasciata copia del verbale di cessione, che avrà anche la finalità di compro-vare la provenienza dell’animale e di autorizzarne la detenzione. La fattura o ricevuta di pagamento verranno inviate all’ac-quirente al domicilio dallo stesso indicato. Le somme saranno accertate a cura del Servizio Economato, introitate al bilan-cio dell’Ente nelle forme di legge e destinate alla costituzione ovvero all’integrazione di uno specifico fondo per l’indenniz-

zo dei danni provocati da detto selvatico alle colture agricole.Per ulteriori informazioni visita il sito www.parcodelconero.eu alla sezione Albo dell’Ente

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ESTATE FORESTALP

Scopri il Conero 2009CALENDARIO SETTIMANALE (dal 1 giugno al 12 settembre)

LUNEDÌ BIKE DAY VERDE: ALLE PENDICI DEL CONERO

Escursione guidata in mountain bike lungo strade minori allependici del Conero, tra vigneti e case coloniche, attraverso losplendido paesaggio agricolo delle campagne del Parco.Partenza ore 9.00 – Durata: 2,30 h – Difficoltà: * *Appuntamento: Centro Visite Parco del Conero

LUNEDÌ LA BAIA DI PORTONOVO

E LA CHIESETTA ROMANICA DI SANTA MARIA

A due passi dal mare, suggestiva passeggiata nel verde di unafitta macchia mediterranea e visita alla Chiesetta di S. Maria diPortonovo, straordinario gioiello incastonato nel parco, capo-lavoro dell’architettura romanica marchigiana.Partenza ore 17.00 – Durata: 2,00 h – Difficoltà: *Appuntamento: Piazzetta Portonovo

MARTEDÌ NORDIC WALKING I LIVELLO: CORSO BASE

La camminata con i bastoncini, magnifica disciplina di sport ebenessere all’aria aperta. Un’attività adatta a tutti, per tonifica-re la muscolatura senza affaticare le articolazioni.Ai partecipanti verrà rilasciato un attestato di partecipazione alcorso base di Nordic Walking riconosciuto dalla ANWI (Asso-ciazione Nazionale Nordic Walking), integrabile con la qualifi-ca di TECNICA 1 con l’u-scita del mercoledì.Partenza ore 9.00 – Du-rata: 3,00 h – Difficoltà:

*Appuntamento: CentroVisite Parco del Conero

MARTEDÌ L’ANELLO

NORD:DA POGGIO A

PIAN GRANDE

Dalla frazione Poggio,piccolo borgo alle pendi-ci Nord del Monte Co-nero, itinerario ad anellofino allo straordinariobalcone panoramico diPian Grande, sullo sco-glio del Trave e la Baia diPortonovo.Partenza ore 16.00 –Durata: 2,30 h – Dif-ficoltà: * *Appuntamento: Centro

Visite Parco del Conero

MERCOLEDÌ ANELLO DEI BOSCHI DEL CONERO

Alla scoperta del Parco percorrendo un affascinante itinerarioad anello, toccando punti panoramici di straordinaria bellezzaattraverso la macchia mediterranea e i boschi del MonteConero.Partenza ore 16.00 – Durata: 3,00 h – Difficoltà: *Appuntamento: Centro Visite Parco del Conero

GIOVEDÌ MONTE COLOMBO E L’ANELLO DELLA PECORARA

Insolito itinerario per scoprire angoli nascosti del Parco, tra isuggestivi paesaggi delle campagne e sentieri minori immersinel verde dei boschi.Partenza ore 9.00 – Durata: 3,00 h – Difficoltà: *Appuntamento: Centro Visite Parco del Conero

GIOVEDÌ IL CONERO, LA NOTTE E LE STELLE

Il cuore del Parco del Conero, nella magica atmosfera dellenotti d’estate. Passeggiata per gustare i profumi del bosco dinotte osservando il cielo stellato.Partenza ore 21.00 – Durata: 2,30 h – Difficoltà: *Appuntamento: Centro Visite Parco del Conero

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VENERDÌ BIKE DAY GIALLO: L’ANELLO ALTO DEL MONTE CONERO

Itinerario ad anello nella parte alta del Monte Conero: per-corso nel cuore dei boschi arricchito da punti panoramici digrande suggestione.Partenza ore 9.00 – Durata: 2,00 h – Difficoltà: * *Appuntamento: parcheggio sommitale Monte Conero

TUTTI I MERCOLEDÌ

NORDIC WALKING II LIVELLO: TECNICA 1Appuntamento dedicato a quanti, dopo aver provato la cono-scenza di questa disciplina, desiderino perfezionare la tecnicadel Nordic Walking e conseguire l’attestato di tecnica 1.Partenza ore 9.00 – Durata: 2,00 h – Difficoltà: *Tariffa: € 10,00 – Numero min. partecipanti: 10 – Num. max: 20Appuntamento: Centro Visite Parco del Conero

SABATO 18-25 LUGLIO, 1-8-22 AGOSTO

ENOTREKKING

Itinerario escursionistico alla scoperta dei boschi e dei pa-norami più caratteristici del parco, abbinato ad una insolitapausa sui prati di Pian di Raggetti, aspettando il tramonto

EVENTI SPECIALI (dal 1 giugno al 12 settembre)

FRIDAY CONERO’S WOODS RING

Discover the park through a fascinating ring path that will takeyou to the most interesting and extraordinarily beautiful view-points of the Conero maquis vegetation.Departure at 16.00 – Lenght: 3,00 h – Difficulty: *Meeting point: Visit Center of the Park

dietro l’Appennino, per degustare calici di vino delle canti-ne del territorio.Partenza ore 18.00 – Durata: 3,00 h – Difficoltà: * Tariffa: € 10,00 – Numero minimo partecipanti: 15Appuntamento: Centro Visite Parco del Conero

7 LUGLIO, 6 AGOSTO, 4 SETTEMBRE

NOTTI DI LUNA PIENA

Il Parco sotto una luce insolita. Suggestiva ed indimenticabilepasseggiata notturna attraverso i boschi del Conero lungo isentieri illuminati dal bagliore della luna piena.Partenza ore 21.00 – Durata: 2,30 h – Difficoltà: *Tariffa: € 7,00 – Numero minimo partecipanti: 15Appuntamento: Centro Visite Parco del Conero

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10 AGOSTO

NOTE DI SAN LORENZO

(ESCURSIONE A PIEDI)Arte, scienza e natura si fondono magicamente nella notte diSan Lorenzo. Emozionante escursione notturna nel bosco perascoltare, sdraiati sui prati, eleganti note musicali sotto i segre-

Con uno spazio pubblicitario nel sito uffi-ciale del Parco www.parcodelconero.eue/o nel giornale Nel Parco c’è si potrannoevidenziare le caratteristiche delle atti-vità economiche operanti sia dentro chefuori l’area protetta. Lo spazio standardprevede: informazioni di base dellevarie aziende (compatibili con una lineaambientale - turistica definita dall’Entestesso) che consistono in 1 foto (nelsito), denominazione e descrizionedell’azienda, via e numero civico, città

e telefono, sito internet, mail, cellulare.Possibilità anche di visibilità nei banners.

Per ulteriori dettagli:Ente Parco del Conero via Peschiera 30 Sirolo 60020; tel. 071-9331161; mail [email protected].

www.parcodelconero.eu e “Nel Parco c’è”Vuoi visibilità nel sito ufficiale del Parco del Conero e/o nel giorna-le “Nel Parco c’è”? Contattaci perché ora si può!!!

ti del cielo stellato.Partenza ore 20.30 e 21.00 – Durata: 3,30 h e 2,30 h –Difficoltà: * e * *Tariffa: € 10,00 – Numero minimo partecipanti: 15Appuntamento: Centro Visite Parco del Conero e CampoSportivo Poggio

SCOPRI IL CONERO JUNIOR (dal 1 giugno al 12 settembre)

TUTTI I MARTEDÌ

UN POMERIGGIO A CASA DEL PARCO

Laboratori ludico didattici presso il Centro Visite del Parco delConero per trascorre insieme un pomeriggio di creatività.7 - 11 anni – Partenza ore 17.00 – Durata: 2,00 h – Diff.: *

TUTTI I MERCOLEDÌ

PICCOLI DETECTIVES DELLA NATURA

Escursione dedicata ai più piccoli, per un scoprire insieme isegreti del bosco. Una divertente attività didattica nel cuore delParco per permettere ai bambini di vivere una piacevole espe-rienza in compagnia.6 - 9 anni – Partenza ore 17.00 – Durata: 2,00 h – Diff.: *Tariffa: € 7,00 a bambino – Numero minimo partecipanti: 15

TUTTI I GIOVEDÌ

IL J-TREKKING

Entusiasmante trekking lungo i sentieri del Parco per gli escursioni-sti più piccoli. Impareremo insieme a muoverci con carta e bussolae a riconoscere tutti i segnali che il bosco continuamente ci manda.10 - 12 anni – Partenza ore 17.00 – Durata: 2,00 h – Diff.: *Tariffa: € 7,00 a bambino – Numero minimo partecipanti: 15

TUTTI I VENERDÌ

UNA FIABA NEL BOSCO

Appuntamento dedicato ai più piccoli: escursione in compagniadella fata Clorofilla per la lettura animata del Libro del Bosco.4 - 7 anni – Partenza ore 17.00 – Durata: 2,00 h – Diff.: *Tariffa: € 7,00 a bambino – Numero minimo partecipanti: 15

Legenda: * = facile / * * = medio / * * * = impegnativo

Per informazioni e prenotazioni:Centro Visite del Parco del Conero – Via Peschiera 30/A, 60020 Sirolo – Tel. 071 9331879 – mail: [email protected]

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AGENDA DELLA NATURA DEL PARCO di Gilberto Stacchiotti

ANTICHI MESTIERI DEL MARE

Sabato 23 maggio: sulla spiaggia di Nu-mana vanno in scena le antiche tradizionimarinare della fascia costiera meridionaledel parco del Conero che sopravvivonocon crescente difficoltà di fronte alla pres-sione turistica e alle strategie dei consumidi massa dei nostri tempi. Per questo nel-l’ambito di un progetto del Ministero Am-biente chiamato “sempreverdi” l’Ente Par-co – in collaborazione con Legambiente –ha organizzato un’iniziativa che vuole re-cuperare queste importanti tradizioni fa-cendo incontrare gli artigiani, i pescatori, i“lupi di mare” con le nuove generazioni.Contagiosa la passione di Romano Cre-monesi che – davanti alla vecchia barca dapesca del nonno “Stella polare” interratacome una fioriera sulla spiaggia - mostracon una manualità da prestigiatore i diversi strumenti delpescatore indicandone i materiali, le modalità d’uso, la sa-pienza artigianale da cui derivano e sottolineando come lamodernità ne abbia prodotto ben diverse imitazioni: così inpochi decenni la stoffa delle vele e la canapa del cordame sonostate soppiantate dal moderno nylon, più resistente e leggero.Ma gli antichi strumenti conservano un fascino inimitabileaccanto a nomi che evocano davvero un diverso e più rispet-toso rapporto con il mare. Per l’elevata corrente e la bassa pro-fondità il “nostro” Adriatico è il più ricco di qualità di pescirispetto all’intero bacino del Mediterraneo. E l’uomo da sem-pre ha vissuto dei prodotti del mare attraverso forme di pesca“ingegnose” nella loro semplicità quanto efficaci e soprattuttorispettose degli equilibri ecologici: nulla a che vedere con lostrascico, i compressori, il rilevamento sonar di una predazio-

ne “moderna e supertecnologica” che oltre alla memoria im-poverisce anche i fondali. Senza considerare l’inquinamentoche impatta sulla catena alimentare; un esempio fra tanti letartarughe marine vittime di sacchetti di plastica scambiatiper meduse o prese all’amo. Eppure anche ai nostri giorni difronte al Conero nuotano tonni, capodogli e delfini. Romanosi accalora, risponde alle domande, parla del suo incontro conuna balena appena 2 miglia al largo di Numana: 22 metri dilunghezza per 4 di larghezza - precisa - snocciolando i dati si-curi delle misurazioni effettuate il giorno dopo dalla fonda-zione Cetacea di fronte a S. Benedetto dell’esemplare che lanotte prima nel fascino avvolto di oscurità sembrava volessefarsi conoscere proprio da lui. I ragazzi delle scuole elementa-ri e medie dell’istituto comprensivo Sirolo-Numana ascoltanocon grande interesse. Poi c’è tempo per curiosare tra i capan-

ni dei pescatori intenti a sistemare le reti, per parla-re anche con loro e dare uno sguardo al pescato dellamattina, compreso un cavalluccio marino che fasempre tanta tenerezza. Poco oltre i fratelli Jurinistanno aspettando i giovani visitatori per mostrarecome si eseguono lavori di costruzione o riparazio-ne delle barche ancora oggi con le stesse tecnicheartigianali dei tempi passati. Fuori del cantiere ungrande scafo ha un ampio squarcio sul fianco chepresto tornerà come nuovo mentre all’interno eccouna breve dimostrazione di come lavora il maestrod’ascia per costruire nuove barche, sagomandoneogni piccola parte. Lo spettacolo degli antichimestieri del mare volge ormai al termine. Adessoragazzi e insegnanti riprendono lo scuolabus pertornare a casa. Per i partecipanti a questa iniziativac’è da scommettere che da oggi nasse, cime e “gogol-li” sono certamente un po’ più familiari.

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A CACCIA DI FARFALLE

Ancora sorprese dal mondo delle farfalle. Durante un sopralluogo alla ricerca della Zerynthia Polyxena – specie di interes-se comunitario segnalata a sud di Marcelli – l’esperto Adriano Teobaldelli ha infatti avvistato la farfalla diurna Euchloe Au-sonia (Hubner 1804), interessante specie distribuita nei Balcani, Grecia, Turchia, Israele, Giordania, Iraq, Iran, Trans-caucasia, Afganistan, Kazakistan, Tibet. In Italia è presente, localizzata e non frequente, in gran parte della nostra penisolaad eccezione delle zone alpine orientale. Frequenta preferibilmente le stazioni di pianura (lungo argini di fiumi e canali) edi collina, in luoghi incolti. Ha due generazioni annuali con chiusura in aprile e giugno-luglio.

La larva si alimenta di varie essenze erbaceecome Sinapsis arvensis, Isatis tinctaria, Isatisglauca, Iberis sempervirens, Biscutelia mollis, Bi-scutella laevigata, Alyssum saxatile ed altre.L’adulto depone le uova sui fiori delle piantineove le larve, alla chiusura, si nutrono di petali edella corolla. Sverna allo stato di pupa.L’esemplare della foto è stato rinvenuto il 25aprile 2009 su un prato incolto limitrofo allafoce del fiume Musone e rappresenta la secondasegnalazione nell’area del parco del Conero.Nelle Marche risulta sporadica e molto lo-calizzata in limitate zone di pianura e di collina,fino a 800 metri di altitudine.Il rinvenimento acquista particolare rilievosotto l’aspetto faunistico in quanto va a confer-mare la sua presenza stabile e non occasionalenell’area protetta del Conero.

SANGUE SULLE STRADE

È quello dei tanti piccoli mammiferi - soprattutto ricci ma non solo - cheanche in questa primavera sono state vittime delle strade nel parco: purtrop-po quasi una strage annunciata che ogni anno si ripropone spesso nell’indif-ferenza generale. Questo periodo per i nostri amici coincide con la fase dimaggiore dinamismo perché seguendo il naturale istinto di procreazionemaggiormente si affannano alla ricerca del cibo e del partner diventandoquindi più errabondi con maggiori rischi di terminare prematuramente lastagione della vita. Certo si potrebbero realizzare degli attraversamenti dedi-cati con dei piccoli sottopassaggi come già da anni avviene in alcune aree pro-tette del nord Italia per questi mammiferi e per gli anfibi. Ma il fattore di suc-cesso principale è il rispetto dei limiti di velocità e la sensibilità di tutti versoquesto problema. A volte a pagare con la vita sono anche i piccoli nati daqualche settimana come il leprotto “centrato” nei pressi di Sardella per cui – nonostante la proverbiale velocità della specie- non c’è stata alcuna possibilità di fuga. Stessa sorte ad una giovane istrice rimasta vittima di un incidente stradale al Coppodi Sirolo. In questo caso, nonostante il pronto intervento degli agenti del Corpo Forestale e il successivo ricovero dell’ani-male ferito al Centro Recupero Selvatici di Frasassi non è stato possibile dare un lieto fine alla vicenda. Resta comunque unottimo esempio di collaborazione tra soggetti diversi accomunati da un grande impegno per la tutela della nostra fauna.

GEOSITI E GEOPARCHI

Per complicarci un po’ il dizionario potremmo parlare anchedi geodiversità, termine questo usato per la prima volta neglianni Novanta da Sharples, Klernan e Dixon nei loro studisulla conservazione geologica e geomorfologia in Tasmaniaed Australia. In sostanza si tratta di un’interessante approccioscientifico e culturale portato avanti dalla associazione

Geologia e Turismo (www.geologiaeturismo.it) che nelleMarche ha coordinatore il prof. Piero Farabollini dell’Uni-versità di Camerino con il quale si vogliono individuare lezone caratterizzate da particolari fenomeni naturali abioticisia per la loro giusta conservazione che per un’attenta fruizio-ne. Spesso queste “creazioni” – grotte, archi naturali, gole,

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scogli - hanno impiegato milioni di anni per raggiungere labellezza attuale e magari sono delle realizzazioni uniche, cioènon presenti in altra parte del mondo oppure talmente fragi-li che un modesto cambiamento di temperatura od umiditàpossa danneggiarli per sempre. Questi aspetti già indicanoquanto sia importante una gestione attenta e consapevole maal tempo stesso anche il grande potenziale di essere propostiad un turismo davvero sostenibile. Che l’Italia oltre ad esserericca di specie viventi – biodiversità - sia anche un territoriodalle infinite sorprese del suolo e sottosuolo è una realtà. Nona caso della questione se n’è parlato il 24 maggio scorso ad unconvegno a S. Vittore di Genga, poco lontano dalle famosegrotte di Frasassi capaci di attrarre circa 300.000 visitatoril’anno. I geositi sono individuati e riconosciuti su propostadei soggetti interessati dal Servizio Geologico Nazionale che a

partire dal 2000 ne cura uno specifico inventario, oltre natu-ralmente ad assicurare le conoscenze ed il supporto scientifi-co a livello nazionale. A livello europeo, nell’ottica di unavalorizzazione del patrimonio geologico anche fini turistico-ricettivi a partire dal 1998 è stato lanciato un interessante pro-gramma denominato “UNESCO GEOPARK”. Il parco liguredel Beigua è capofila per i parchi delle ofioliti. Nelle Marcheattualmente l’interesse maggiore è stato espresso dal parcodella Gola della Rossa-Frasassi che ha recepito questa specifi-ca realtà nel proprio piano del parco, individuando e assog-gettando a specifiche norme di tutela 40 geositi, di cui ha poiprovveduto a divulgare gli aspetti turistico-culturali in un’in-teressante monografia dall’emblematico titolo “Geositi eGeoescrusionismo”. Anche il parco del Conero ha finora rea-lizzato importanti iniziative sul tema: una serie di pannelli

indicatori sono già posi-zionati nei 5 punti chiavedal punto di vista geologi-co e la loro fruizione èanche facilitata dalla cartageologico-escursionistica.Tra gli elementi di assolu-to valore geologico varicordato lo stratotipo diMassignanno e il limteK/T del vallore di S. Lo-renzo, come ben docu-menta l’interessante pub-blicazione “le rocce delConero raccontano”.Si tratta ora di dare mag-giore risalto a questo no-stro piccolo tesoro met-tendolo in rete e ponen-dolo quindi alla giustaattenzione anche a livellonazionale.

IL MESE DELLE LUCCIOLE

È maggio quando sui campi di grano ormai in avanzata fase di crescita è possibile osservare uno dei fenomeni più affasci-nanti della nostra fauna: la bioluminescienza. Nella calde serate le lucciole si riconosconofacilmente per la debole ed intermittenza luminosità con cui il coleottero – volando len-tamente e ad altezza d’uomo - lancia messaggi amorosi alla femmina. Phausis splendidulaè tra le poche specie animali capaci di produrre luce attraverso un processo chimico cheavviene nell’addome dell’insetto. La luminescenza è prodotta per ossidazione di una pro-teina cellulare (“luciferina”) grazie all’azione di un enzima detto “luciferasi”: l’intensità delprocesso dipende dall’afflusso di aria agli organi fotògeni che viene regolato da appositimuscoli addominali.Di fronte al dibattito mondiale sulle fonti energetiche, giova ricordare che l’efficienza dellalucciola supera qualsiasi lampada sinora inventata dall’uomo: il processo biochimico del-l’animale infatti produce praticamente soltanto luce mentre non è rilevante la produzio-ne di calore. È il segreto della “luce fredda”, un motivo per avvicinarci davvero con granderispetto agli spettacoli straordinari che la natura mostra nel Conero.