1990 - anno 9 - n. 6 giugno - luglio - e-coop.it · TRADOTTE IN CIFRE I CONSIGLIERI E I SINDACI DI...

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Anno 9 - N.6 giugno/luglio 1990 mensile della Coop Lombardia Un momento dei lavori nello sede dei Consiglio comunale di Sesto San Giovanni 774 Quel piatto Voteremo di spaghetti premendo bottoni alle pagine 2 e 3 a pagina 9 Un brindisi per l'Europa a pagina La Cee per prodotti sicuri alle pagine 10 e 11 Iniziativa sconto soci n. 12 r Assoragrato jika Voiello Kg. 3 Spaghetti 2 coni. gr. 500 Farfalle 2 mal. gr. 500 Torciglioni 2 ioni. gr. 500 Sconto ai soci: L. 1000 Offerta valida dal 15 settembre al 29 settembre Cge'lh51111V10 AIGERE L DA ) Si D ELETTO IL CONSIGLIO A TEATRO CON COOP Dopo la breve esperien- za della scorsa stagio- ne, riprenderà con set- tembre il rapporto con teatri milanesi aderenti alle Associazioni regio- nali cooperative cultu- rali. Saranno dunque messi in vendita nei negozi Coop di Milano e provincia abbonamenti dei teatri Elfo Filo- drammatici Verdi, Pier LE INIZIATIVE PER I SOCI NEL 1989 TRADOTTE IN CIFRE I CONSIGLIERI E I SINDACI DI COOP LOMBARDIA Ecco l'elenco dei consiglieri eletti dall'assemblea di Coop Lombardia del 12 maggio 1990 Consiglio di Amministrazione 11 Alfieri Aldina 2) Bertolini Antonio 3) Brio Riccardo 4) Corbella 5) De Micheli Gianpietro 6) Diacci Luigi 7) Fato Antonio 8) Ferrario Sergio Lombardo Porta Roma- na. Ai soci Coop ade- renti all'Associazione Tempo Libero (rivolgen- dosi al negozio) sono ri- servati sconti interes- santi e vendite anche di biglietti su alcuni spet- tacoli particolari. Sull'iniziativa daremo più ampie informazioni sul prossimo numero di Qu ale Consumo. Riconfermati il Presidente e il Vicepresidente. Il professor Tibaldi, nel corso dei lavori dell'Assemblea annuale, ha illustrato il lavoro che si svolge in Burkina Faso nel quadro della collaborazione con i paesi in via di sviluppo. L'ASSEMBLEA DI BILANCIO L'annuale appuntamento con i delegati espressi dalle assemblee locali per l'approvazione del bi- lancia si è tenuto quest'anno a Sesto San Giovan- ni, nella sala consiliare del comune. Una scelta non casuale, ma in qualche modo dovuta ad una città che ospita l'ultimo nato della nuova genera- zione dei supermercati Coop. I delegati hanno quest'anno potuto partecipare ad un incontro particolarmente vario dal punto di vista della comunicazione; a seguito della rela- zione del presidente Bertolini è stato infatti proiettato un video sulla Coop Lombardia e il professor Tibaldi dell'Università di Milano ha il- lustrato attraverso più di 80 diapositive il lavoro, promosso dalla nostra cooperativa, in Burkina Fato per il progetto di cooperazione internazio- nale che da ormai due anni ci vede attivamente impegnati. Questo intervento, atipico in un'assemblea di bi- lancio, ha però confermato ai soci la misura e lo spessore della diversità dell'impegno dell'azienda in attività di carattere sociale. l lavori protrattisi per tutto il pomeriggio di sa- bato 12 maggio sono stati conclusi da Giuseppe Fabretti, vicepresidente dell'Associazione nazio- nale cooperative consumatori, che ha ripreso nel suo intervento i punti centrali della politica della cooperazione nei prossimi anni, soffermandosi anche sugli aspetti sociali verso i paesi in via di sviluppo. L'assemblea ha poi eletto il nuovo Consiglio d'amministrazione della cooperativa che reste- rà in carica per i prossimi due anni, riconfer- mando alla guida di Coop Lombardia il presi- dente Antonio Bertolini ed il vicepresidente Sergio Ferrarlo. Ai delegati è stato presentato anche il nuovo Consiglio generale dei soci che è chiamato nei prossimi mesi ad un impegnativo ruolo di con- fronto con l'azienda sulle tematiche dello svilup- po e della socialità della nostra impresa. Come sempre, l'appuntamento si sposta adesso al prossimo anno, alla prossima assemblea. Al nuovo Consiglio d'amministrazione, al Consiglio generale gli auguri di un buon lavoro e di un po- sitivo 1990. 23) Piseri Gianfranco 24) Poli geom. Arnitcare 25) Postorino Antonio 26) Rijoff Stefano 27) Romana Giuseppe 281 Scatarzi Giorgio 29) Straolzini Angiolino Collegio dei sindaci 1) Boni Piergiergio 2) Cavezza Dino 3) Colombi Angelo 4) Paone Vittorio 5) Romè Fiorenzo Oltre un miliardo di risparmio è stato il vantaggio che i nostri soci hanno complessivamente acquisito nel corso del 1989. Le iniziative di sconto hanno riscontrato un risultato molto positivo, tuttavia la disparità dei dati tra iniziativa e iniziativa ci induce a riflettere sulle singole proposte. Altri dati da mettere in evidenza sono le differenze tra il numero dei gettoni ritirati obliterando la tesserina e l'effettivo usufrutto delle offerte da parte dei soci. E evidente che alcuni accumulano i gettoni in attesa di qualche proposta più confacente ai loro desideri. Fin qui nulla di male essendo simile, di norma, lo sconto concesso dalla Cooperativa. Ma ciò crea problemi di gestione, con rimanenze di merci a magazzino e a volte con insufficienza di prenotazione. Difficile costruire un controllo in queste condizioni, pertanto stiamo elaborando per il futuro un programma che dovrebbe, da un lato, essere più soddisfacente per i soci e dall'altro, favorire una più mirata gestione delle singole iniziative. 9) Ferré Daniele 10) Galmozzi Alfredo 11) Garza Giambattista 12) Gianesini Giovanni 13) Giudici Bruno 14) Grossi Giuliano 15) Lozza Maurizio 16) Magnani Oddino 17) Mariani Cesare 18) Masini \riaprine 19) Mauri Leonilde 20) Nipoti Carlo 211 Paredi Andrea 22) Parzani Carlo IJN MILIARDO CON LO SCONTO jiii~~111~

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Anno 9 - N.6 giugno/luglio 1990mensile della Coop Lombardia

Un momento dei lavori nello sede dei Consigliocomunale di Sesto San Giovanni

774

Quel piatto Voteremodi spaghetti premendo bottonialle pagine 2 e 3 a pagina 9

Un brindisiper l'Europaa pagina

La Cee perprodotti sicurialle pagine 10 e 11

Iniziativa sconto soci n. 12

rAssoragrato jikaVoiello Kg. 3Spaghetti 2 coni. gr. 500Farfalle 2 mal. gr. 500Torciglioni 2 ioni. gr. 500

Sconto ai soci: L. 1000

Offerta valida dal15 settembre al 29 settembre

Cge'lh51111V10AIGERE L DA

)Si D

ELETTO IL CONSIGLIO

A TEATROCON COOPDopo la breve esperien-za della scorsa stagio-ne, riprenderà con set-tembre il rapporto conteatri milanesi aderentialle Associazioni regio-nali cooperative cultu-rali. Saranno dunquemessi in vendita neinegozi Coop di Milano eprovincia abbonamentidei teatri Elfo Filo-drammatici Verdi, Pier

LE INIZIATIVE PERI SOCI NEL 1989TRADOTTE IN CIFRE

I CONSIGLIERI E I SINDACI DI COOP LOMBARDIAEcco l'elenco dei consiglierieletti dall'assemblea di CoopLombardia del 12 maggio 1990

Consiglio diAmministrazione

11 Alfieri Aldina2) Bertolini Antonio3) Brio Riccardo4) Corbella5) De Micheli Gianpietro6) Diacci Luigi7) Fato Antonio8) Ferrario Sergio

Lombardo Porta Roma-na. Ai soci Coop ade-renti all'AssociazioneTempo Libero (rivolgen-dosi al negozio) sono ri-servati sconti interes-santi e vendite anche dibiglietti su alcuni spet-tacoli particolari.Sull'iniziativa daremopiù ampie informazionisul prossimo numero diQu ale Consumo.

Riconfermati il Presidente e ilVicepresidente.Il professor Tibaldi, nel corsodei lavori dell'Assembleaannuale, ha illustrato illavoro che si svolge inBurkina Faso nel quadrodella collaborazione con ipaesi in via di sviluppo.

L'ASSEMBLEADI BILANCIO

L'annuale appuntamento con i delegati espressidalle assemblee locali per l'approvazione del bi-lancia si è tenuto quest'anno a Sesto San Giovan-ni, nella sala consiliare del comune. Una sceltanon casuale, ma in qualche modo dovuta ad unacittà che ospita l'ultimo nato della nuova genera-zione dei supermercati Coop.I delegati hanno quest'anno potuto parteciparead un incontro particolarmente vario dal puntodi vista della comunicazione; a seguito della rela-zione del presidente Bertolini è stato infattiproiettato un video sulla Coop Lombardia e ilprofessor Tibaldi dell'Università di Milano ha il-lustrato attraverso più di 80 diapositive il lavoro,promosso dalla nostra cooperativa, in BurkinaFato per il progetto di cooperazione internazio-nale che da ormai due anni ci vede attivamenteimpegnati.Questo intervento, atipico in un'assemblea di bi-lancio, ha però confermato ai soci la misura e lospessore della diversità dell'impegno dell'aziendain attività di carattere sociale.l lavori protrattisi per tutto il pomeriggio di sa-bato 12 maggio sono stati conclusi da GiuseppeFabretti, vicepresidente dell'Associazione nazio-nale cooperative consumatori, che ha ripreso nelsuo intervento i punti centrali della politica dellacooperazione nei prossimi anni, soffermandosianche sugli aspetti sociali verso i paesi in via disviluppo.L'assemblea ha poi eletto il nuovo Consigliod'amministrazione della cooperativa che reste-rà in carica per i prossimi due anni, riconfer-mando alla guida di Coop Lombardia il presi-dente Antonio Bertolini ed il vicepresidenteSergio Ferrarlo.Ai delegati è stato presentato anche il nuovoConsiglio generale dei soci che è chiamato neiprossimi mesi ad un impegnativo ruolo di con-fronto con l'azienda sulle tematiche dello svilup-po e della socialità della nostra impresa.Come sempre, l'appuntamento si sposta adessoal prossimo anno, alla prossima assemblea. Alnuovo Consiglio d'amministrazione, al Consigliogenerale gli auguri di un buon lavoro e di un po-sitivo 1990.

23) Piseri Gianfranco24) Poli geom. Arnitcare25) Postorino Antonio26) Rijoff Stefano27) Romana Giuseppe281 Scatarzi Giorgio29) Straolzini Angiolino

Collegio dei sindaci1) Boni Piergiergio2) Cavezza Dino3) Colombi Angelo4) Paone Vittorio5) Romè Fiorenzo

Oltre un miliardo di risparmio è stato il vantaggioche i nostri soci hanno complessivamente acquisitonel corso del 1989. Le iniziative di sconto hannoriscontrato un risultato molto positivo, tuttavia ladisparità dei dati tra iniziativa e iniziativa ciinduce a riflettere sulle singole proposte.Altri dati da mettere in evidenza sono le differenzetra il numero dei gettoni ritirati obliterando latesserina e l'effettivo usufrutto delle offerte daparte dei soci. E evidente che alcuni accumulano igettoni in attesa di qualche proposta piùconfacente ai loro desideri. Fin qui nulla di maleessendo simile, di norma, lo sconto concesso dallaCooperativa. Ma ciò crea problemi di gestione, conrimanenze di merci a magazzino e a volte coninsufficienza di prenotazione. Difficile costruire uncontrollo in queste condizioni, pertanto stiamoelaborando per il futuro un programma chedovrebbe, da un lato, essere più soddisfacente per isoci e dall'altro, favorire una più mirata gestionedelle singole iniziative.

9) Ferré Daniele10) Galmozzi Alfredo11) Garza Giambattista12) Gianesini Giovanni13) Giudici Bruno14) Grossi Giuliano15) Lozza Maurizio16) Magnani Oddino17) Mariani Cesare18) Masini \riaprine19) Mauri Leonilde20) Nipoti Carlo211 Paredi Andrea22) Parzani Carlo

IJN MILIARDO CON LO SCONTO jiii~~111~

~IMIMMTA ASCIUTTA, UNA DIETA CHE SEGUE LE VICEND

I VALORINUTRIZIONALI DIUN CIBO CHE HATANTA STORIADIETRO LE SPALLE.LE DIVERSE FORMEDELLA PASTASTUDIATE PERESSERE SPOSATE AlCONDIMENTI PIU'VARI QUEL

Farina di grano duro e acqua: gliingredienti della pasta secca sonosemplici, essenziali. Quello checambia sono le forme, non c'è un altroprodotto nella nostra tradizioneculinaria che ne offra una varietàcosì vasta. Sono forse nate nellapovertà, per evadere dalla monotoniaquotidiana di un cibo sempre uguale;inventate per accogliere i condimenti,per valorizzare e potenziare il gustodi sughi spesso realizzati coningredienti poverissimi.

di Carla Barzanò

N el 1801), un _pastificio medio nappletano pro-duceva più di 20197 formati differenti di pasta, maquando nel 900 iniziò la fabbricazione industrialedi questo prodotto con sistemi di controllo semprepiù sofisticati e essiccatoi artificiali, i formati siridussero a un'ottantina. Col tempo le varietà dipasta consumate divennero sempre meno; eranoper lo più paste corte, come i maccheroni, i torti-glioni, le farfalle e le numerose pastine.Fino agli anni del boom economico, quando supe-rato l'incubo millenario della fame la pasta venneesclusa, esorcizzata come il simbolo di una pover-tà ormai lontana. Si moltiplicarono le diete iper-proteiche a base di cibi di origine animale, impor-tate dall'America, i regimi ascetici "insalata e bi-stecca" o al contrario i pasti pantagruelici, dove lapasta compariva trasfigurata, affogata da monta-gne di condimenti.Oggi intossicati dalla civiltà industriale e dall'i-pernutrizione siamo alla ricerca di un cibo sano enaturale. E la "povertà", nella dieta, assume unvalore salutistico. Così la pasta è considerata unalimento essenziale, purificatore, il miglior anti-doto contro l'ipertensione, il colesterolo e le moltemalattie da civilizzazione.Scompaiono i sughi ipernutrienti a base di pannae tornano quelli più poveri, con olio, pomodoro,verdure, legumi, aromi. E, come una volta, lasemplicità degli ingredienti è compensata da unainfinita varietà di forme. Si recuperano le orec-chiette, i cavatelli, le mafaldine e mille altri tipidi pasta dimenticati e, un po' per gioco, un po' peril piacere degli occhi si progettano nuove forme ot-tagonali, quadrate, rotonde.Solo che oggi a inventare, non è più la saggia fan-tasia delle massaie, sono i designer; come Giugia-ro, che ha disegnato una linea di pasta per laVoiello, o Valentino Parmiani che ha "costruito" u-na pasta a forma di mattone.Meglio però non dimenticare che nel caso dellapasta, la ricerca della forma non è pura geome-tria: gli spessori, le rigature, le concavità devonocreare differenze olfattive e gustative, amalga-marsi nel modo migliore ai diversi condimenti.

UNAFORMAUNCONDIMENTO

Bucatini, bavette, tortiglioni, linguine .... e tutte lealtre varietà di pasta della nostra tradizione culi-naria, sono illustrate sul "Pastario" scritto da Eu-genio Medagliani e Fernanda Gosetti della Salda.E siccome ogni diversa forma di pasta vuole uncondimento diverso, gli autori suggeriscono anchegli abbinamenti migliori. Eccovene qualcuno.

Paste lungheBucatini. (Origini: Lazio, Liguria, Campania)Condimenti raccomandati: sughi con burro, pan-cetta, formaggio, uova, carni.Spaghetti o vermicelli (Origini: Italia centrale emeridionale)Condimenti raccomandati: sughi a base di olio, po-modoro o altre verdure, aglio, peperoncino e erbearomatiche, pesci. Gli spaghettoni, di diametropiù grosso, si condiscono anche con sughi di carnementre gli spaghetti molto sottili con pomodoro epesce (vongole).Mafaldine, lasagnette riccia e altre paste lunghe earricciate (Origini: Italia meridionale)Condimenti raccomandati: ragù alla napoletana,ricotta.

Paste cortePennetle lisce (Origini: Campania)Condimenti raccomandati: sughi leggeri a base dipomodoro; sono adatte anche per minestre e mine-stroni. Le penne rigate, sempre originarie dellaCampania, si condiscono con sughi di carne e ver-dure e sono usate anche per preparare pasticci,Tortiglioni (Origini: Campania)Condimenti raccomandati: ragù alla napoletana,pomodoro, ricotta. Gli stessi condimenti sono indi-cati anche per Fusilli (Campania), Eliche e Gemel-li (Italia Settentrionale).

Paste di fantasiaGnocchetti sardi (Origine: Sardegna)Condimenti raccomandati: pomodoro, pecorino, ri-cotta, sughi di carne,Orecchiette (Origine: Puglia)Condimenti raccomandati: ragù alla napoletana,carne di agnello, ricotta.Farfalle (Origini: Italia Settentrionale)Condimenti raccomandati: pomodoro, piselli, pan-na e prosciutto. Le farfalline, sempre di originesettentrionale si usano per minestre e minestroni,Ruote. Dischi volanti, Assabesi, sono di origine in-certa e di uso più recente, si condiscono con pomo-doro o altri sughi leggeri.Conchiglie, Conchigliette, Lumache, Lumachineprovengono dall'Italia Centrale e Settentrionale.Condimenti raccomandati: pomodoro, ricotta, pe-sto. I formati più grandi si usano per prepararepasticci di pasta, i più piccoli per minestre e mine-stroni.

Gli

PIATTO DI

IN FORMA CON.. FRUTTI DI STAGIONEFR

QUESTE RUBRICHEFORNISCONOQUALCHECONSIGLIOSTAGIONALESULLA FORMA DELCORPO E SULLANUTRIZIONE.CERTAMENTE INOSTRI LETTORIAVRANNOCURIOSITA', DUBBIE PROBLEMI CHEPOSSONOSOTTOPORCI. NOIRISPONDEREMO

a cura diMichela Rovati

Cominciano i primi caldi esi avvicina il momentodelle vacanze. Spesso ba-sta una occhiata un po'più attenta del solito nellospecchio e i chili di tropposembrano improvvisa-mente insostenibili: ci sisente insoddisfatti, impre-parati a affrontare la fati-dica prova del costume dabagno. E allora eccoci, co-me ogni anno, pronti aqualsiasi cosa pur di di-magrire. Disposti a tran-gugiare misteriore pasti-glie "sciogligrasso", ama-rissime tisane anticelluli-te, orribili pasti liofilizzatida 300 calorie; per nonparlare delle diete asceti-che e dei pasti saltati.Tutto nella filosofia del ri-sultato immediato.Ma sono sforzi inutili, lodimostrano numerose sta-tistiche: chi si sottopone aregimi alimentari troppodrastici o tenta di dima-grire con i farmaci il pesolo perde per poco tempo;appena interrompe la "cu-

ra', recupera molto velo-cemente i chili perduti, senon qualcuno in più. C'èpoi da aggiungere chespesso, quando si dima-grisce troppo rapidamen-te, non si elimina tessutoadiposo ma tessuto mu-scolare e acqua, col risul-tato di ritrovarsi con i tes-suti flaccidi e privi di ela-sticità. Che fare dunqueper arrivare all'estate "informa"? Certo se abbiamomangiato male tutto l'an-no non è possibile rime-diare in un mese. Ma sipuò sempre tentare qual-cosa, approfittando deglistimoli che ci dà la bellastagione. Una buona solu-zione è quella di modifica-re piano piano il nostrostile di vita imparando ascegliere quotidianamenteuna dieta sana e equili-brata. I risultati non sonoforse immediati ma coltempo il successo è assicu-rato, Ecco i suggerimentimessi a punto da uno stu-dioso americano, il dottor

Browell, presidente dellasocietà di Medicina Com-portamentale e autore diun manuale per la perditadel peso che si intitola Le-ara• Evitate di fare la spesaa stomaco vuoto• Comprate solo cibi cherichiedono una prepara-zione: pasta, riso, carni epesci, frutta e verdura fre-sche; eliminate invece glialimenti "pronti per l'uso"come i prodotti precucina-ti, i dolciumi, gli insaccatiche troppo facilmente in-ducono in tentazione• Non saltate i pasti mamangiate almeno 3-4 vol-te al giorno, assumendonon meno di 1200 calorie• Cercate di cucinaresempre cibi molto appeti-tosi, preparati con pochicondimenti• Mangiate solo se sieteseduti a tavola• Se volete concederviqualche trasgressione fate-lo esclusivamente quandomangiate in compagnia.

"Pomodoro": il nome ri-corda il calore dorato deiraggi solari, ma in realtà,i pomodori che mangiamoin inverno o in primaveradi sole ne hanno visto benpoco. Vengono coltivatinelle serre, raccolti ancoraverdi, conservati al freddoe fatti maturare artificial-mente con l'etilene. Spessohanno un sapore acquoso,asprigno e una consisten-za cartacea. Basta assag-giare i frutti nella stagio-ne giusta, quelli, per in-tenderci, di produzione lo-cale e maturati al sole, peraccorgersi della differen-za. Sono questi frutti pro-fumati, dolci e carnosi chehanno ispirato moltissimipiatti della tradizione culi-naria mediterranea, dalsugo per lapastasciuttaalla pizza. Quando sonoben maturi sono preziosiper il loro elevato contenu-to di vitamina A (135 mi-crogrammi per 100 gr.contro i 25 micro g. dei po-modori acerbi) e per la

presenza di vitamina(25 mg. per 100 g.). I po-modori da insalata invece,leggermente più indietrodi maturazione sono ricchidi potassio e un po' acidu-li: stimolano la secrezionedei succhi gastrici miglio-rando l'appetito e la dige-stione. In cucina i fruttipiù maturi accompagnanoaltri piatti (pasta, riso, in-salate, ecc...), si possonogustare da soli, insaporiticon erbe aromatiche e cot-ti ai forno, oppure frullatie serviti con crostini di pa-ne tostato per un aperitivoo una minestra insoliti erinfrescanti. Se ne trovanoin commercio molte quali-tà differenti: quelli tondisono di solito più acquosimentre i perini hanno unapolpa più consistente. Inogni caso vanno scelti po-modori pieni, fragranti,morbidi al tocco e dal colo-re deciso mentre vanno e-vitati i frutti troppo duri,con colore spento e conspaccature sulla pelle. 2

MINESTRA DI CECIALLA TOSCANA

Dosi per 4-6 persone. 400 g. di ceci, 4 cucchiai diolio extra vergine d'oliva, 150 g. di conchigliette;l mazzetto di rosmarino; 3 filetti di acciuga; 200g. di pomodori pelati ridotti in purea; 2 spicchid'aglio; sale e pepe q.b.Lasciate a bagno i ceci per una notte quindi la-vateli e metteteli a cuocere, in abbondante ac-qua, insieme a uno spicchio di aglio, un ramettodi rosmarino e sale quante basta. Quando i cecisono teneri eliminate aglio e rosmarino e frulla-teli.Fate dorare in un cucchiaio di olio uno spicchiodi aglio schiacciato, unite le acciughe e i pomo-dori e lasciate insaporire per qualche minuto.Aggiungete la purea di ceci, portate a ebollizionee versate le conchigliette.Fate cuocere mescolando e aggiungendo se ne-cessario acqua.Prima di servire condite con un goccio di olio ex-tra vergine d'oliva e spolverizzate con pepe neromacinato al momento.

COME

IL VALOREPROVARE

NUTRIZIONALELA BUONA

DI UN PIATTOQUALITÀ

DI PASTA

lirC5-g\7UFPO SOCIALE

LE RICETTEDI QUALECONSUMO

PENNETTE AGLI AROMI

Dosi per 4 persone. 350 g. di permette; 400 g. dipomodori freschi, una manciatina di parmi-giano, 1 spicchio di aglio, dragoncello, maggiora-na, basilico, erba cipollina q.b., sale e pepe q.b.,2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva.Battete con la mezzaluna le erbe aromatiche e1/2 spicchio di aglio:Cuocete la pasta, scalatela e versatela in unazuppiera calda. Unite le erbe aromatiche e i po-modori spelati, privati dei semi e ridotti a cubet-ti.Condite con olio ex-tra vergine d'oliva, parmigia-no e pepe nero macinato al momento.

—LE RICETTEDI QUALECONSUMO

ETTLE RICETTEDI QUALECONSUMO

di Giorgio Vezzo

Dopo i "Senza fosfati .' arrivano i

COMPATTI

Per un po' le grandi aziende fece-"Compatti". Instancabili le gran- ro finta di niente, poi reagironodi case produttrici di detersivicambiano a ritmi serrati formu-le, confezioni e argomentazioni di vendita.I detersivi moderni hanno trent'anni. Prima c'e-ra il sapone di Marsiglia, poi le prime polveriper bucato a mano, sostituite dai prodotti per la-vatrici diventati leader dei consumi negli annisettanta.Da allora si sono susseguite ondate di promozio-ni e spot infiniti per la conquista delle quote dimercato.Poi in anni più recenti, le prime innovazioni: idetersivi liquidi per lavatrici, quelli con l'am-morbidente incorporato, infine le avvisaglie del-l'offensiva verde contro i fosfati.in Europa avevano cominciato le svizzere del-l'Associazione consumatrici con una campagnaper la salvezza del lago di Lugano. Dalla Confe-derazione il movimento enti-fosfati si era propa-gato in Italia, Francia e Germania: per le Coopera stato uno dei cavalli di battaglia della loro i-niziativa sociale.

con argomenti che sostenevanol'innocenza dei fosfati nella fecon-

dazione delle orrende alghe acquatiche.Infine la svolta.Arrivano i detersivi senza fosfati. Gli accusatidiventano i salvatori.Adesso con il lancio dei nuovi prodotti "Compat-ti" le multinazionali del bucato pensano pure dirafforzare la loro credibilità ecologista: le nuovescatole sono più piccole, dunque meno rifiuti. Lapolvere, più concentrata, può sembrare meno in-quinante.-Forse con i nuovi prodotti scomparirà anchequella ridicola parola 'Fustino", inventata unpaio di decenni fa e diventata un'ossessione gra-zie alla pubblicità televisiva.In realtà gli obiettivi, non sono né ecologici né fi-lologici, ma assai più pratici: fabbriche più pic-cole, meno spazio nei depositi, maggiori quanti-tà sui camion, più scatole sugli scaffali dei su-permercati.Più piccoli, più business.

G f

Ecco le caratteristiche di una pasta di buona qualità:aspetta liscia e omogeneo, senza rugosità e mac-

chie• odore gradevole, non acido• sapore, all'assaggio della pasta a crudo, legger-mente dolciastro• consistenza resistente alla frattura e alla pressio-ne delle dita• resistenza a 20 minuti di cottura senza disfarsi esenza lasciare l'acqua molto opaca.

Regole per una cottura perfetta

Portate a ebollizione abbondante acqua (1 litro perogni etto di pasta).Aggiungete 10 grammi di sale grosso per ogni litrodi acqua.Unite Ia pasta alzando per un momento la fiammaal massimo, in modo che non si arresti l'ebollizionedell'acqua.A cottura ultimata scolate, condite e servite imme-diatamente su piatti ben caldi; secondo gli esperti èsconsigliabile aggiungere acqua fredda per arresta-re la cottura.

MINESTRA DI POMODORIDosi per 4 persone

800 g. di perini ben maturi; 112 gamba di seda-no; 112 cipolla; 112 cetriolo; 112 carota; 1/2 pepe-rone giallo; 3 cucchiai di olio extra vergine d'oli-va; sale q.b.; qualche fogliolina di basilico; unospicchio di aglio; 4 fette di pane integrale; 120gr. di emmenthal ridotto a scagliette; il succo di1 limone.Lavate e mondate le verdure e tagliatele a fetti-ne. Frullatele insieme all'olio, al sale e al succodi limone e lasciate riposare il frullato in frigori-feroper 2 ore. Trascorso il tempo necessario ver-satelo in 4 fondine e guarnite ogni porzione conqualche fogliolina di basilica. Servite con panetostato (insaporito con aglio) e emmenthal e sca-gliette.

Protidi g 13 Un piatto deliziosoLividi g 21 e rinfrescante per leGlicidi g 20 giornate più calde.Resi 318

E poverissima di grassi, non ha traccia di coleste-rolo, sazia senza fornire troppe calorie (360 ogni100 gr.) e contiene una discreta quantità di fibre,proteine e vitamine del gruppo B. Ma il maggiorpregio dietetico della pasta è la ricchezza di car-boidrati complessi, sostanze che forniscono all'or-ganismo energia di facile utilizzazione senza la-sciare residui tossici, come invece accade quandovengono usate come fonte energetica le proteine.Ecco perché "bistecca e insalata", non dovrebbemai sostituire un buon piatto di pastasciutta,nemmeno nelle diete più drastiche. Piuttosto chiha problemi di diabete, sovrappeso o dislipidemiepuò fare il contrario, cioè mangiare la pasta comepiatto unico, accompagnandola solo con frutta everdura.Questa soluzione del resto va bene per tutti: bastaaggiungere alla pasta un po' di formaggio, i legu-mi o piccole quantità di pesce o di carne che ne ar-ricchiscono il contenuto proteico, un goccio di olioextra vergine d'oliva, il tradizionale pomodoro oaltre verdure a piacere, per avere un piatto diete-ticamente ineccepibile, in linea con le attuali rac-comandazioni dell'Istituto nazionale della Nutri-zione che raccomandano di consumare più carboi-drati e meno proteine. Fra l'altro la pasta è moltodigeribile purché sia cotta nel modo giusto (nétroppo né troppo poco) e condita con pochi grassi.Occorre fare un'ultima precisazione: ravioli, ta-gliatelle, lasagne e tutte le altre molteplici varietàdi paste speciali, non sono confezionate solo confarina ma anche con ingredienti di origine anima-le (uova, carne, ecc....) e contengono, in quantitàvariabili, grassi animali e colesterolo, per questosarebbero da consumare solamente una volta ognitanto.

Protidi g 15 Ricco dì fibraLipidi g 15Glicidi g 51Kcal 3S7

Protidi g 14 Digeribilissimo eLividi g 10 ricco di vitamine CGlicidi g 71 e A.Keal 415

UN COORDINAMENTONAZIONALE PRESENTE COOP

CONTINUALABATTAGLIAIN DIFESADELL'

r LE RICETTEDI QUALE

`CONSUMO

Ar 4 pe . 20 g. dig. di acqua, 50 g. dì zucchero ,

'Pritate i Fiori di violetta, pestateli insieme allozucchero, quindi aggiungete l'acqua bollente.LasCiate raffreddare completamente, filtrate conun Colino molto fitto. spremendo bene i fiori eaggiungete l'albume d'uovo montato e neve. Me-scolate delicatamente e versate in t piccolistampi. Mettete nel freezer, ricordandovi di me-scolare ogni 15-20 minuti, lino a che il sorbetto i.completamente rapprese. Prima di servire guar-

Iid- ' ogni porZione con una violetta;

*di g I Un dessert raffina,'di g ta e rinfrescante a.

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Un inestra legera e ricca di vimine e sali mineIt

LE RICETTEDl QUALECONSUMO

IEI CAMPI. ALLA RICERCA Di CIBI ANTICHI FORNITI

di Carla Bak-sanò

E IN TAVOLA CICucina "selvatica", fatta di erbe, di fiori, difrutti che con l'arrivo della bella stagionecrescono spontanei nei prati incolti dellecampagne. Una cucina che fino agli inizi del900 era conosciuta nelle case povere, come unasorta di strategia di sopravvivenza, giacché iprodotti selvatici non costano nulla. Ma ancheuna cucina raffinata, apprezzata nellesofisticate mense cittadine dove Ie erbe di caRicette ormai inconsuete, specialmente per chiabita nelle grandi città e a tavola, spesso, correil rischio di dimenticarsi il naturale succedersidelle stagioni, abituato com'è a comprare fruttae verdura nei supermercati.Ma non sono solo una anacronistica

mangiavano spessissi-mo e i monaci medioe-vali la coltivavano addi-rittura nei loro giardiniper averla sempre aportata di mano. Ag-giunta a minestre, op-pure semplicementelessata e condita con o-lio e limone, aiuta chiha l'intestino pigro; sipuò utilizzare ancheper preparare tisane u-tili in caso di irritazioniintestinali e bronchiali,

Tutti conoscono i fioridolcissimi e profumatidi questa piantine, manon tutti sanno chehanno mille virtù: si u-sano in erboristeria percurare la tosse, per fa-vorire la diuresi e perdecongestionare le pelliinfiammate. In cucinadonano un aroma deli-cato a insalate e desser-t, canditi guarnisconotorte e pasticcini; inpiccole quantità si pos-

OZONOI

n occasione della 2' Giornatamondiale della Terra si è costi-tuito un coordinamento naziona-le per la difesa dell'ozono compo-

sto da Coop, dalle associazioni ambien-taliste e dalle associazioni di consuma-tori.Il ministro dell'Ambiente Ruffolo ha di-chiarato ad una delegazione di rappre-sentanti del Coordinamento che i Cfrnegli aerosol saranno vietati per leggedall'i gennaio 1991, e che sarà necessa-rio raggiungere accordi con i produttoridei settori affinché anche per tutte lealtre sostanze, contenute in vari pro-dotti (frigoriferi, ecc.), responsabili peril 705- della distruzione della fascia diozono si arrivi in Italia a una drasticariduzione.

Inoltre il. ministro Ruffolo, nel ri-badire le posizioni rigorose as-sunte nelle sedi internazionalidal governo italiano, ha annun-

ciato che ricorrerà a una iniziativa legi-slativa per la riduzione dei gas e so-stanze killer dell'ozono in tutti i settori,qualora non si raggiungessero con leassociazioni dei produttori accordi rapi-di ed efficaci.Il coordinamento ha lanciato un appel-lo, già sottoscritto in pochi giorni dacentinaia di parlamentari affinché siadiscussa e approvata al più presto unalegge che:• elimini subito gli alcali completamen-te alogenati (Aca fra cui Cfc, halon), iltetracloruro di carbonio e il metilcloro-formio dal settore produttivo a quellodistributivo e del consumo, oltre chedall'importazione e dall'esportazione;• abolisca immediatamente l'utilizzo diCfc nelle bombolette spray;• istituisca un rigoroso controllo per ilrecupero delle scorte e dei materiali emacchinari contenenti le sostanze noci-ve.In questo quadro assumono una rile-vanza fondamentale i tempi entro iquali le misure verranno adottate. Varicordato, infatti, che dei 12 milioni ditonnellate di Cfc prodotti dal 1960 adoggi 5 milioni si sono già liberati nel-l'atmosfera e altri 7 sono presenti neiprodotti. Siamo di fronte ad una vera epropria bomba ecologica a scoppio ri-tardato.11 Coordinamento invita i consumatorial boicottaggio dei prodotti e poi allamobilitazione fino alla approvazionedella legge e in vista dell'incontro inter-nazionale di Londra.

Va infine ricordato che Coop daquando rilevamenti e studihanno confermato i rischi dellaterra derivanti dall'assottiglia-

mento della Fascia protettiva dell'ozono,ha dapprima rinunciato all'uso dei pro-pellenti Cfc dai prodotti col propriomarchio e in un secondo tempo non hapiù acquistato prodotti spray contenen-ti questi gas. Ha inoltre elaborato unaproposta di legge (primo firmatarioGiorgio Nebbia) che prevede la messaal bando di queste sostanze.

Diffusissima, dalla pia-nura fino ai 1500 metridi altezza, nelle zoneincolte, ai margini dellestrade e dei fossi, lamalva ha foglie tondeg-gianti col bordo ondula-to e inconfondibili fioridi un delicato rosa vio-letto. Era una piantamolto conosciuta damedici e erboristi del-l'antichità per le suenumerose proprietà cu-rative. I romani la

LA FEDERCOOPDI RAVENNAIN ZIMBABWE

La federazione delle cooperative di Ravennaha avviato in Zimbabwe una serie di proget-ti di sviluppo agroindustriale, che riguarda-no in particolare il settore ortofrutticolo.responsabile delle attività estere della fa-dereoop di Ravenna, Stefano Cocchi ha spie-gato che uno dei progetti sarà realizzato conla collaborazione di otto cooperative agricoleriunite nel consorzio Nyahodi che operanosu diecimila ettari di terreno in una zonaconfinante con il Mozambico. Un altro pro-getto riguarda la produzione, su 18 ettari,di fragole dì fuoristagione, destinati ai mer-cati dell'Europa e dell'Australia, prevista incollaborazione con le città di Mutare e diHarre.

sono utilizzare anche lefoglie, per misticanze eminestre.

NUOVI ORIZZONTI PERIIINTERCOOPL'intercoop, la società di trading internazionale dellaLega, si sta immettendo in nuovi mercati assai competi-tivi come la Repubblica Federale Tedesca, Giappone, Al-geria e alcuni paesi dell'Europa dell'Est. La stessa In-tercoop ha diramato una nota nella quale comunica di a-ver esportato accessori dell'abbigliamento per un contro-valore di 16 miliardi di lire, mentre con il Giappone stapromuovendo un consistente export di olio d'oliva.

CASE COOPN ELLE AREEDISMESSELe tre centrali cooperativeche fanno capo alla Lega,alla Confcooperative e al-l'Associazione delle coope-rative proporranno al Co-mune di Milano la creazio-ne di una finanziaria perl'acquisizione delle areeattualmente dismesse

quali costruire almeno

ventimila alloggi che sa-ranno venduti a prezzi va-riabili tra gli 1,5 e i 2 mi-lioni al metro quadro. Do-1M Sordi, presidente del-l'Associazione lombardadelle cooperative di abita-zione ha affermato che 91movimento cooperativo sicandida a buon titolo qua-le interlocutore privilegia-to di una amministrazionepubblica che voglia seria-mente affrontare questotema". 4

NliE RN O a cura di Andrea Pertegato

L

che hanno proprietàlassative, antispastichee febbrifughe; in cucinainvece si utilizzano soloi fiori: sprigionano unaroma dolce e intensoche insaporisce frittel-le, dolci e liquori.

1 LE RICETTEDI QUALECONSUMO

CROCCHETTE AL LUPPOLO(Dosi per 4 poraoeejt 400 g. di cime di lupolo comune, due cucchiai di grana. 2 uova,cucchiai di pan grattato, I patata lessata. 4-foglie di basilico, sale, pepe e olio extra vergined'oliva q.b.

Lessate la patata e le rime di luppolo e riducetele in purea. Unite le uova, il formaggio, le fogli =di basilico spezzate, sale e pepe quanto basta.Mescolate con cura quindi fermate, aiutando •

con le mani, delle crocchette di media grandez,za. Passatele nel pan grattate e fatele friggerg,in una padella. dove avete precedentemente:•scaldato dell'olio d'Oliva, fino a che saranno dir;rate. Lasciatele riposare su un foglio di cartaassorbente, salatele e sortitele ben calde

LipidiProtidi

g 10 Una ricetta prelíba-g 2.5 ta ma ricca di grao-g i: consumare una-Glicidi

Keal

lta ogni tanto.

OGLIOLE ALLA PI ELLADosi por n ,persane]. e freschiS

a mandni.n di foglioline la, una cini maionese, dragoncello q.b.er il court bnuillon: l carote, i gamba di sedano,'polline, I mazzetto di preilitern010 1 vino bianca a

q.b., sale q.b.separate il court buillun facendo cuocere, in rnqua e metà vino bianco, la carota, la cipollaLa, il sedano a toccheLli e qualche foglia di prerdo, Cuocete le sogliole a vapore, quindi spelate

rinate- le spine, mettete la polpa in un platprite con un miscuglio di acqua e aceto eriti foglie di drnginicello. Lasciate insoliti

n'ora. scolate le aogliok e deponetele su fottogn tenere e fresche. Tritate le toglie di• Ila. unitele alla maninese e mescolate con coprite la sogliola con la maionese, guarnite

laiche lbgliolino di pimpinella e servite

rotídi g 19 Chi ha problemi'idi

g 28 linea riduca alcidi g l i ma la maionese.

LE RICETTEDi QUALECONSUMO

DI FIORI DI ROBINIA ,ri di robinia appena sbocciati, 400

rehero, 800 g. di alcool a 90 gradi, un cuc-'o di miele di acacia.ogliete i fiori appena sbocciati e disponeteli,ra freschi, in una pentola, alternando uno

di fiori e uno di zucchero fino a che non a-esaurito questi ingredienti_ Coprite e la-

te riposare per un giorno. Trascorso ii tempoesano aggiungete l'alcool, il miele e min modo che lo zucchero si sciolga. Udi 200 cc di acqua bollita e raffreddataposare per una decina di giorni. Filtra

zza di tela emettete in una huttig

uasto liquorepuò

LE R1CL l ILDI QUALECONSUMO

qualeiSUr.0

es.g.AComitato RegionaleLombardo

OLiiill il sjnionran3aStampa Periodica indiana

Condiate diRedazione

Antonio aeradini, Sergio Ferrario.Sergio Gh iringhel li. ManzoMaggi. Daniele Mohnis io. UgoMisteri. Enrico Rossi, AdolfoScalpelli. Elio Susini. GiorgioVozza

DIretioreresponea bile Adolfo Scalpelli

Segreteria direiezione Andrea Perregaio

Impipi Franco Malugui i, Meriii. RosaTorri

Disegni Giulia Penumptil

Edilriee Coop Viale Film:Tue:1a 75Lombardia 20i-12 Milano • Te I. 84472l

Siain pa Coop "Il Guado"Corbeim (MI) - rei. 02-9794461-2

A morizzazione del Trii:, di Milanon. 144 ilel 14 aprile 1982

la cada di Quale Consumo di lusso gr.i,Iì per lawarnpa ma dì ah qualità ecologica à lana deielmo

)ALLA NATURA

SONO ERBE SELVATICHE

à una pianta erbaceaperenne con fusti moltoforti che si attorciglianointorno ai tronchi deglialberi e alle reti di re-cinzione dei giardini; lefoglie, con margine se-ghettato, sono ricoperteda una ruvida peluria.In cucina si utilizzano igermogli, facilmente ri-conoscibili per la loroforma appuntita e per-ché- svettano verso l'altacome piccoli serpentelli;

vanno raccolti con unacerta cautela poichécontengono una linfache a contatto con i tes-suti dei vestiti si coloradi scuro e crea dellemacchie indelebili.I getti del luppolo comu-ne hanno proprietà leg-germente lassative e de-purative, e un gusto de-licato, simile a quellodegli asparagi, che insa-porisce risotti, mine-stre, sformati e frittate.

Una piantine dall'a-spetto delicato, con pic-cole foglie di un verdepallido e i fiori a spigacolor avorio è la Pimpi-nella, diffusa ovunque,soprattutto nei terrenicalcarei e nelle zonerocciose. Un tempo lachiamavano SanCuisor-ba, per via delle sueproprietà emostatiche equando non esistevanorimedi migliori, Ia usa-vano per curare le ente-

riti e le gastroenteritiemorragiche. Ma lapimpinella era apprez-zata anche per il suogusto delicato, simile aquello del cetriolo, chene faceva un ingredien-te ricercato per prepa-rare insalate, minestree carni. Chi vuole pro-varla, deve scegliere lefoglioline più giovani,perché le altre tendonoa diventare dure e a-marognole,

La robinia si trova mol-to facilmente nelle sie-pi, nei boschi, lungo gliargini dei fiumi e suiviali nelle zone collina-ri e in pianura. Ha lacorteccia solcata daprofonde fenditure, irami muniti di aculeipungenti, foglie compo-ste ovali, di un bel ver-de pastello e fiori bian-chi, profumatissimi. Inerboristeria si usanofiori, foglie e corteccia,

ricercatezza; cercare i frutti di bosco, i fiori, igermogli, almeno una volta, in primavera o inestate, può essere un'occasione piacevole erilassante per creare un nuovo, più profondorapporto con la natura, per imparare aconoscere meglio i suoi ritmi.Erravi qualche proposta per questoesperimento, se siete curiosi e interessati, suqualsiasi libro di erboristeria potete trovareuna infinità di soluzioni diverse, tuttealtrettanto valide e gustose. Un'unicaraccomandazione, raccogliete i vostri 'selvatici"con attenzione, rispettando le vegetazione.L'anno prossimo saranno ancora a vostradisposizione, freschi e fragranti.

5

DELEGAZIONE à partita er l'Un-gheria una

p rappre-

LEGA sentenza del settoreEsteri della Lega del-

iri UNGHERIA le cooperative per u-na seri incontricon tI mondo politico,

economico e imprenditoriale in vista di una missione piùampia durante la quale concretizzare una serie di scambitra i due paesi. Questa visita preparatoria - hanno spiegatoalla Lega - si è resa necessaria, dopo i sostanziali mutamentiavvenuti recentemente nel settore cooperativo unghereseche hanno aperto ampi spazi di collaborazione e di scambi.

La Novacoop di Gallia-te (Nol, è il risultatodella fusione tra la Ce-op Piemonte e la CoopCpl; questa nuovastruttura forma la piùgrande catena di su-permercati del Pie-

monte, ha una rete di vendita che conta ben 59 supermercati,e che si traduce in oltre 50 mila metri quadri di superficiecommerciale. Questo nuovo complesso vanta un giro d'affaridi circa 650 miliardi, e per il prossimo anno è prevista l'aper-tura di un nuovo ipermercato, infine entro il 1993 è in pro-gramma la realizzazione di altri tre centri commerciali.

GRANDEPROGETTOAGROALIMENTARELa proposta di completa-re le produzioni ed ac-cordi commerciali fra leaziende del settore agro-alimentare: Lega, Con-fcooperative e Agri at-traverso la formazionedi una società delle treorganizzazioni con l'ade-sione della Federconsor-zi, è stata valutata posi-tivamente dall'Associa-zione nazionale delle co-operative agricole che hacosì espresso la sua opi-nione: "l'ipotesi della co-stituzione di una socie-tà, fuori da qualsiasirapporto di subalternitàideologica e di collatera-

lismo alle forze politi-che, è ritenuta valida sesi porrà l'obbiettivo difavorire e programmareconsistenti processi diristrutturazione del mo-vimento cooperativo ita-liano, e non quello dellasistemazione dei difficiliprocessi di gestione a-ziendale di singole im-prese o di complessivigruppi"•Le condizioni poste dal-l'Anca si riassumono intre punti: 11 La Societànon va intesa come unaholding, bensì come ununico punto societario,2) Essa va costituita u-nicamente fra organismicooperativi, 3) Le even-tuali costituzioni di so-cietà nei vari settori de-vono essere discusseprevio consenso dellesingole cooperative inte-ressate.

II"GIGANTE"NOVACOOP

DqUkCAMPAiiikakCOOLPER LA gai

PROD0T ( OIN

Questo che pubblichiamoè il nuovo e definitivomarchio che su tutti gliscaffali dei supermercatiCoop caratterizzerà i"Prodotti con amare", sianel settore ortofrutta chein quello delle carni. Lacaratterizzazione sanaancor più marcato se siconsidero che gli spazi divendita dei prodotti conamore saranno benidentificabili attraverso

una personalizzazione edun allestimento

IlIl nuovo marchio riprendel'idea e l'immagine diquello vecchio (il sole e laterra) portando peròalcune soluzioni disobrietà e razionalità chemeglio rendonol'immagine "naturale esalutista" di questoimportante linea diprodotti.

Per uno di quei paradossi che fanno l'economia unsettore curioso ed ampiamente imprevedibile stiamoassistendo in questi mesi ad un fenomeno particolare.Il prezzo della carne cala, ma i consumatori nonsembrano accorgersene, anzi snobbano il prodotto.I dati parlano chiaro: rispetto allo scorso anno ilcomparto carni presenta una deflazione (prezzi piùbassi) intorno al 5%. Le vendite tuttavia sono in calosensibile: ben oltre il 10%.A questo fenomeno ha sicuramente contribuito ladiversa attenzione posta dai consumatori agli aspettinutrizionali e dietetici; ma un ruolo assai importantedeve averlo anche giocato il fatto che il settore è statoa lungo `chiacchierato", messo in discussione danumerosi episodi legati al fenomeno degli estrogeni.In questo panorama Coop Lombardia rappresenta,per le carni, un'isola felice. Si, perché invece diregistrare i dati di decremento delle vendite cheabbiamo citato, Coop Lombardia mantiene le quote divendita del 1959 con oltre un milione di chili di carnevenduta nei suoi supermercati.Sembra che questo risultato sia il frutto del positivoimpatto che le carni di vitello "prodotte con amore"hanno avuto sui consumatori. E certo che quel cheoggi Ia gente chiede ad una moderna catena didistribuzione, oltre ai prezzi buoni ed ai buoni serviziè la sicurezza, la garanzia di tutela per la propriasalute.Coop Lombardia ha da sempre garantito i propri socie consumatori con una politica commercialefortemente orientata in questo senso, attraversocontrolli, analisi ed i prodotti a proprio marchio.Crediamo che questi dati di vendita rispecchino lafiducia che i consumatori stanno esprimendo versouna scelta che ha avutp come obiettivo primario lagaranzia della salute. E un risultato che conferma labontà di una scelta e testimonia la maturitàraggiunta dai consumatori.

La salute si difen-de soprattutto atavola; il consu-matore è sempre

più convinto di questaverità. E non a caso,quando la Coop ha ini-ziato la sua campagna"mettiamo in tavolacarne, non acqua" hatrovato immediata ri-spondenza da parte deiconsumatori, i quali vo-gliono, e ne hanno tuttoil diritto, "una bisteccasicura".Occorre fare, a questopunto, una premessa:la nostra legge è tra lepiù rigide riguardo al-l'alimentazione del be-stiame a livello regio-nale e nazionale, allefrontiere (non dimenti-chiamo che importiamocirca il 505i della carneche consumiamo) ci so-no sempre controlli ef-

fettuati dalle strutturedelle Usi, dalla Guardiadi Finanza, dai Carabi-nieri del Nas, dal servi-zio veterinario naziona-le. E che queste strut-ture funzionino lo di-mostra iI fatto che nonsono rari gli interventiper bloccare carni "trat-tate", per sequestrare"medicinali" non con-sentiti.Ci sono i controlli dun-que, ma un'occhiata inpiù non guasta.

m iniziativa dellaL . Coop, che al-larga questicontrolli, che

Impegna le sue forze, lesue strutture per mi-gliorare, laddove è pos-sibile, questi controlli,si pone quindi comemomento di collabora-zione con tutte le formeistituzionali, come stru-

mento inteso a dare aiconsumatori il massimodella sicurezza da unaparte, e allo stesso tem-po, il massimo dellaqualità.Sicurezza e qualità duediritti del consumatore;e questo è anche l'inte-resse dell'intero mondodella produzione e delladistribuzione che do-vrebbero impegnarsiper ricercare nuovistrumenti di garanzia,che potrebbero ancheservire per superarecerti momenti di crisiche, nel settore, hannocolpito sia la produzio-ne che la distribuzione.La campagna della Co-op del resto è un inse-gnamento: una attentapolitica in difesa delconsumatore, se è veroche costa, è anche veroche è destinata a dare i

suoi frutti.I consumi di carne, in I-talia, in questi ultimianni si stanno allineare .do a quelli europei. Eanche questo un segnodei passi avanti che hafatto l'economia del no-stro Paese.E siamo arrivati alpunto che, come in tuttii Paesi evoluti, ci si po-ne ii problema (o me-glio ce lo pongono i die-tologi) di migliorare inastri consumi. Miglio-rarli nel senso di porta-re a tavola diete più e-quilibrate, di compraree mangiare con maggio-re oculatezza.

iI problema non aipone ancora perquel che riguarda iconsumi di carne;

non ne consumiamocerto troppa. Ma inve-ce, questo sì che è il

li121DELLA PROVINCIA DI MILANO

IL CONCETTDI QUALITÀNEIPRODOTTIALIMENTARI

L a Provincia di Milano ha orga-nizzato un convegno sul tema 'Ilsistema agro-alimentare e le nuoveesigenze della società", che ha vi-sto il contributo di numerosi stu-diosi.Dario Casati, dell'Istituto di econo-mia e politica agraria dell'Universi-tà di Milano ha individuato le tregrandi direttrici del settore: cresci-ta non tanto dei consumi quantodella richiesta di qualità nei pro-dotti alimentari, tendenze di omo-geneità in molti consumi a livellointernazionale, mercati finanziarisenza confini.Giuseppe Pellizzi, dell'Istituto diIngegneria Agraria dell'Universitàdi Milano, ha richiamato l'attenzio-ne su nuove tecniche di lavorazionedel terreno, sull'impiego ridotto difitofarmaci a parità di risultati, ri-duzione dell'impiego di Fertilizzanti

chimici con contemporanea rivalu-tazione dei reflui zootecnici.Altra prospettiva indicata da Pel-lizzi è quella dell'impiego di motorielettrici per muovere i veicoli e gliattrezzi nelle fasi di trattamento,raccolta e trasporto dei prodotti neicampi.Claudio Peri del Dipartimento diScienze e Tecnologie alimentari emicrobiologiche dell'Università diMilano si è soffermato sul concettodi qualità nei prodotti alimentari.Molti fattori concorrono a determi-nare la qualità. Non è possibile in-tervenire solo alla fine del ciclo, sulprodotto finito.Da un sistema di controlli e inter-venti sull'intero ciclo di produzionenon solo è possibile arrivare ad ot-tenere la qualità, ma è anche possi-bile "certificarla" fornendo un rife-rimento oggettivo al consumatore. 6

3NTROLLAU SCHEDIL VITELLO E BDALL'ALLEVAM

MPAGNAO

AL SUPERUno iniziativa comequesta della Coop,comporta un lavoro, una organizzazione eanche una spesa, ditutto rilievo.Si comincia con il con-trollare, negli alleva-menti, l'idoneità dellestrutture dal punto divista tecnico, igienico,ecc. Poi vengono iden-tificati i capi che do-vranno essere allevati,vengono marchiati eper ognuno di essi vie-ne compilata unascheda; un po' come lescheda che fa il medi-co. Su questa schedasarà seguita, giornoper giorno, la crescitadell'animale. Si sapràcosa mangia, se ha a-vuto malattie, ecc.Già, ma cosa dovràmangiare il bovino?Ovviamente alimentiche verranno control-lati dalla Coop perchénon contengano alcu-na sostanza farmaco-logica e che siano C0111-pleLmnente genuini.

Queste analisi vengo-no eseguite de qualifi-cati laboratori. Comesi vede i controlli sonofatti a tutti i livelli,fornitori, mangimisti eriguardano qualità i-gienico-sanitarie emerceologiche. E comevengono effettuatiquesti controlli è scrit-to in ben precisi docu-menti che vengono si-glati dalla Coop congli allevatori.Da questo laborioso ecostoso procedimentomesso a punto insiemeai fornitori nasce unprodotto che non per-de liquidi, oltre a quel-li fisiologici ovvero na-turali; nasce una car-ne che è più tenera, hapiù sapore, e si pre-senta con un colorepiù naturale. In co-stanza una carne 'pro-dotta con amore', co-me dice la campagnacon le quale Coop pre-senta ai consumatoritutti i prodotti conquesto marchio.

problema vero, dobbia-mo consumare dellacarne "buona". E perbuona si intende chedia tutte le garanzie disiwrezza e di qualità.

quel che ha fatto

E e che sta facendola Coop con lasua campagna

"mettiamo in tavolacarne, non acqua", cheè stato un modo provo-catorio, sia efficace, dìporre il problema all'at-tenzione e dei consu-matori e dei produttori.Noi italiani - e qualcu-no ci critica per questo- siamo buoni consuma-tori di carni bianche, dicarni di vitello, ma conuna produzione nazio-nale non sempre com-petitiva a livello econo-mico.Si è parlato anche di e-strogeni con situazioni

differenti a livello dinormative sanitarie,tra gli allevatori ameri-cani (che li usano), traquelli europei che livorrebbero usare e traquelli italiani che, perlegge, non possono u-sarli. E partendo daqueste considerazioniche la Coop ha iniziatoormai dall'anno passatola sua campagna per la"fettina senza acqua" eper una fettina "prodot-ta con amore", con unascelta di convenzionareallevatori e produttoripiù affidabili.

A settembre delloscorso anno sìè partiti con lacarne di vitello,

oggi la Coop estendequesta selezione e con-trollo alla carne di bovi-no adulto. La Coop se-leziona i fornitori sce-

gliendo solo quelli piùaffidabili e in più con-trolla la carne, in tuttele sue fasi, dalla nasci-ta del vitello, aI sun al-levamento, alla vendi-ta.Chi sono i fornitori del-la Coop: innanzitutto u-na grande strutturadella cooperazione agri-cola, il Co.Na.Zo., Con-sorzio Nazionale Zoo-tecnico; successivamen-te severi capitolati diaccordo sono stati sigla-ti dai produttori di car-ne privati più preparatisul mercatoLa carne che seguequesto processo vienemarchiata con ii simbo-lo del sole e con il nomedel "prodotto con amo-re". In sostanza non so-lo un cibo "corretto" perla salute, ma un ciboanche "buono".

I BAMBINIPERGARANTI REL' I N N OCE NZA?L'Italia, insieme con ilBelgio, non ha ancoratrasferito nella sua le-gislazione due impor-tanti direttive comuni-tarie, di vecchia dataormai: quella sulla si-curezza dei giocattoli equella sulla pubblicitàingannevole. l consu-matori italiani conti-nuano, quindi, a rice-vere ancora molti mes-saggi che li possonotrarre in ingannomentre sempre piùfrequenti sono le pre-senze dei bambini ne-gli spots pubblicitari,quasi a garantire l'in-nocenza e quindi la ve-ridicità del messaggio,tutto questo mentre lapubblicità tramite ibambini è vietata inmolti paesi fra i qualila Gran Bretagna:.

NIENTE SOLDI,SE DETERIORANOL'AMBIENTESecondo il WWF - Fondo Mondialeper la Natura - la Politica agricolacomune conosciuta famigliarmentecome PAC, non dovrebbe concederesovvenzioni a quelle forme di agricol-tura che contribuiscono a deteriorarel'ambiente.Nella relazione del WWF vengono ci-tate varie specie animali minacciatedall'agricoltura intensiva come gliavvoltoi, i grifoni, le lucertole dellesabbie e gli usignoli.Numerosi siti naturali europei, inol-tre, sano distrutti a causa dell'agri-coltura intensiva, come è avvenutonella Costa Donana in Spagna, nellepaludi dei Paesi Bassi che hannoperso metà della loro superficie tra il1979 e il 1985 e in altre importantipaludi in Grecia, in Spagna, in Irlan-da e Italia.Le praterie naturali secche nellaGermania federale e nel Belgio, inol-tre sono diminuite di oltre la metàmentre la totalità delle praterie ges-sose dello Champagne in Francia so-no scomparse in 30 anni.

COMUNITA' EUROPEAa curo di Vera Squorcialupi

PUBBLICITA" COMPARATIVA,A PRESTOIn Europa avremo presto la pubblicità comparativa, cioè quellache mette a confronto due o più prodotti paragonandone i prezzie la qualità e citandone la marca, Naturalmente ciò sarà possibi-le solo se il messaggio pubblicitario si baserà su dati obiettiviquali il prezzo medio e le caratteristiche reali dei prodotti compa-rati. Per ora la pubblicità comparativa è vietata in tutti gli Statimembri della Comunità europea ad eccezione della Gran Breta-gna e dell'Olanda.

DALLA STAMPAa cura di Luciano Didero

USA: IL FAST FOOD VELENOSO?

Questione inquietante, evidentemente, ma c'è chi lo pensa e agi-sce di conseguenza: un miliardario americano, sopravvissuto adlin infarto del miocardio, recitano le cronache, ha speso qualcosacome mezzo milione di dollari per pagarsi pagine di quotidianipubblicando un inserto che ha per titolo "l'avvelenamento dell'A-merica".Le motivazioni "contro" il fast food: prodotti troppo grassi, trop-po colesterolo, troppo sale, poche, invece, vitamine e calcio. Unarequisitoria in piena regola.

Secondo Sergio Cocucci dell'Istitutodi Chimica agraria dell'Universitàdi Milano, si sta chiudendo un cicloin agricoltura.La meccanizzazione, i fertilizzanti,i pesticidi, utilizzati negli ultimidecenni hanno consentito indubbivantaggi.Oggi questi vantaggi si stanno e-saurendo e comunque emergono deicosti aggiuntivi, compresi quelliambientali. E giunto il momento diavviare un nuovo ciclo basato supiante meno esigenti, sul ricorso afattori naturali, sulla formulazionedi nuovi pesticidi.Giuseppe Cerutti del Dipartimentodi Scienze e Tecnologie alimentarie microbiologiche dell'Università diMilano ha parlato dei problemi dicontaminazione tossica negli ali-menti. Periodicamente emergono

7 infezioni letali che si consideravano

debellate o rarissime, dovute amuffe che si sviluppano su cereali,formaggi, carni, bevande, eccetera.Secondo Cerutti si tratta di mante-nere i controlli finali nella ricercadi queste presenze per fortuna ra-re, ma nello stesso tempo si trattadi intervenire sulla qualità dellemateria prime e della loro correttaconservazioneQuesti sono gli inquinanti, i velenidi origine naturale. Ci sono invece iveleni esterni provenienti dagliscarichi dei motori, delle ciminiere,eccetera.Su questi aspetti Cerutti ha solle-vato considerazioni di caratteremorale, di comportamento civile.Hanno portato un contributo ai la-vari anche Agostino Mantovani,della Federazione degli Agricoltoridella Lombardia e Giuseppe Ru-stioni della Cisl.

UNMEDITERRANEOPULITO:CI PENSANOLE BANCHEInfatti per questo mare- definito chiuso e mala-to - occorrono investi-menti importanti per e-vitare di inquinarlo dipiù e, possibilmente, ri-sanarlo. Per fare questosi sono messe d'accordoIa Banca mondiale e laBanca europea degli in-vestimenti che hannorealizzato uno studio,

ILPULITOVA BENE,MA ....

9HERNOBYL? ORMAI

LONTANALa catastrofe nucleare diChernobyl avvenne nel-l'86 e creò non pochepreoccupazioni e proble-mi anche in Italia: aquattro anni di distanzaun rapporto dell'EneaDisp ci informa che i va-lori di radioattività rela-tivi a stronzio e cesio (ri-levati sui prodotti agri-coli) sono scesi al di sottodella soglia di attenzio-ne, per cui, sostiene nelrapporto, siamo rientratinella normalità.

Ma attenti ai contatti "troppo ravvici-nati", specie con prodotti come glismacchiatori e gli sgrassanti.Queste.categorie di prodotti, infatti,sono causa di un aumento nei casi diallergie: è quanto emerso in un con-vegno a proposito della sicurezza do-mestica organizzato all'Università diPavia.

dal quale verrà un pre-ciso programma opera-tivo, sui rifiuti solidi eliquidi che vengono a"sporcare", a degradare,il nostro bacino, anchein previsione di uno svi-luppo delle quantità deirifiuti prodotti, stimatoin tre volte quello attua-le nei prossimi trenta-cinque anni.

UN TEMASINGOLARE MACERTAMENTESUGGESTIVO: ILBRINDISI.L'ARGOMENTO ÈOGGETTO DELLAMOSTRA CHECOOP LOMBARDIAHA PROMOSSOINSIEMEALL'ASSOCIAZIONEDEGLI ILLUSTRATORIITALIANI

DANDO UN TEMAESATTO: "UNBRINDISI PERL'EUROPA".I RISULTATI DELLAVORO DEGLIILLUSTRATORIVENGONOESPOSTI DAL 13GIUGNOAL 26 DIAGOSTOALL'ARENGARIO DIMILANO.

TUTTI I ,LOR1

VOTERSCHIACBOTTOdi Ugo Pinferi

i

Schermo sul quole compaiono i simboli dei portili do colme.

..-CAMERA DEI DEPUTATI

SIMBOLI DEI PARTITI

LOOP LOMBARDIA E ASSOCIAZIONE ILLUillWrORIUNA MOSTRA SU UN TEMA SINGOLARE

PER AUTOMATIZZARE LI

UN ARGOMENTO DEDICATO ALL'EUROPA.LE OPERE MIGLIORI

Non occorre scomodare Omero e Orazio perritrovare il rito del brindisi, forse non esi-ste opera letteraria, antica o moderna chenon ne descriva l'usanza.

Originariamente il vino, ma via via anche altrebevande, hanno rappresentato nella storia dell'uo-mo una simbologia rituale e misteriosa attorno al-la quale cavalieri di ventura, dame e cortigiani,regnanti e plebei, laici ed ecclesiastici, ritrovavanoun rapporto spirituale e di comunione.Per baciarsi occorre essere in due, per bere alme-no in tre. Da questa semplice considerazione sipuò comprendere come il 'brindisi" mantenga an-cora oggi tutto il suo valore di aggregazione e di a-micizia.Anzi, forse proprio oggi, se accantoniamo il fascinoiconografico del passato, possiamo riscoprire nuo-ve valorizzazioni psicologicamente più mature.Il bere, il brindisi, non rappresenta più un ritualeche permetteva il passaggio dal razionale all'irra-zionale, favorendo momenti magici anche ai di-là dei soggetti coinvolti.Oggi, nella società dell'abbondanza, il brindisi hauna propria personqlità di espressione, più sogget-tiva, più razionale. E strumento di comunicazione,di proposte per valori comuni, di relazioni per e-sprimere insieme desideri e speranze.Dunque nell'Europa di oggi ma ormai in quella didomani, il brindisi continuerà ad avere un ruolosimbolico di amicizia, di amore, di universalitàche, ed è questo l'auspicio e l'augurio, dovrà signi-ficare anche pace, cooperazione, solidarietà.

Sergio Ghiringhelli

La fantasia dell'autore,Sergio Quaranta cheriprende autonomamenteuna nota raffigurazionedi Federico III Conte diMontefeltro e Duca diUrbino, è statadeterminante nella sceltodell'opera ritenutamigliore per la mostra"Un brindisi per l'Europa'.Infatti, a porte laraffinatezzadell'esecuzione, il caliceelevato da un

Msnucle RegoliAntonio PerosaMarina RomagnoliGuido ScarabottinoGuido Orlandi

Nata a Milano nel1990, ove ha la pro-pria sede, raggruppa360 professionisti delcampo della comuni-cazione, la grandemaggioranza autorid'immagine nella pub-blicità, ma anche inmolti campi della cul-tura, della editoria,della cartellonistica.Lo scopo primariodella sua funzione è laqualificazione e Ia va-lorizzazione dell'illu-strazione italiana at-traverso varie inizia-tive che facciano co-noscere la personalitàe le opere dei propriassociati.Attualmente l'Asso-ciazione realizza duetestate per la comuni-cazione esterna: por-«aglio Illustratori, untrimestrale diffuso innegozi specializzati enelle edicole, ove víe-

personaggio storicamenteeuropeo come Federico IIIè stato simbolicamentel'elemento base che hoinfine convinto la scelta.Le opereesaminate sono state109, tra le quali 12 sonostate segnalate comeparticolarmentesignificative per locapacità diraffigurare gli oggetti delbere di numerosi Paesieuropei,

Sandra MarzialiTiziano CremoniniRenzo Di MauroPaola BedoniTini Garelli

ne rappresentata un-'ampia panoramicadella produzione ita-liana; l'Annual

italianache raccoglie í

lavori degli associa-ti.Inoltre, presso la pro-pria sede, vengono or-ganizzati stages e se-minari per l'aggiorna-mento professionale.Ma il momento cen-trale della attività e-sterna, rivolta soprat-tutto al grande pub-blico, è la mostratriennale che sí dividein due distinte sezio-ni, una istituzionaleche comprende unaselezione dei lavorigià pubblicati e rite-nuti fra i migliori dauna commissione, unaa soggetto che indivi-dua, con l'eventualesponsor, il tenia di co-

mune interesse.

Il problema può es-sere sintetizzatoin questi termini:oggi si vota ma-

nualmente e si spoglia-no le schede a mano.Questo sistema ha mol-ti difetti: è lento, costo-so, non garantisce deltutto la correttezza del-le operazioni.E lento. Sono necessaritempi lunghi per predi-sporre i certificati elet-torali, per recapitarli a-gli elettori. Ci sono dastampare le schede, dasorteggiare presidenti escrutatoti: un giorno emezzo di voto per i cit-tadini, tre giornate diimpegno per i compo-nenti dei seggi, cinquegiorni di occupazionedegli spazi.E costoso. Tra elezioniamministrative e refe-rendum quest'annospenderemo 1.250 mi-liardi.Non è a prova di bro-glio. Vicende note a tut-ti hanno dimostrato chein ambienti per il mo-mento circoscritti, sonostati impiegati mezzifraudolenti per interve-nire sulle fasi di spo-glio. Inoltre non sono difatto possibili controllia posteriori, nel sensoche le Corti di Appellopossono controllare soloi verbali.Che cosa è stato dettoal convegno organizzatodall'Aica? Che non cisono ancora soluzioni inaltri paesi Isalvo unaprocedura meccanogra-fica nel Distretto di Co-lumbia negli Usai. Eche non si devono per-seguire obiettivi distor-ti in nome di vantaggitutti da dimostrare.Un sistema più veloceperché? Per la politica

spettacolo? Per le diret-te Tv? La maggior velo-cità è gradita se non pe-nalizza la precisione ela sicurezza.Un sistema meno costo-so? Intanto la democra-zia "non ha prezzo". Unsistema a vario gradodi automazione deve co-munque dimostrare dicostare meno dell'at-tuale, sia pure in pro-spettiva.Un sistema più sicuro?Benissimo. Ma si trattadi essere convincentisulla sicurezza del si-stema automatico e dioffrire un meccanismoche non crei difficoltà eimbarazzi agli elettori.Deve anche non com-portare troppi sconvol-gimenti nella macchinaorganizzativa, sennò icosti di addestramentoe di formazione vanifi-cherebbero gli altrivantaggi.Siccome non sono statesinora trovate risposteconvincenti, in tutto ilmondo si va all'antica.Eppure c'è chi ci lavora.Il sottosegretario agliinterni, on. Valdo Spiri,ha nominato una com-missione ministerialeper studiare il proble-ma. Ora anche l'Aicavuole provarci. Ci sonogià proposte da partedelle aziende, ci sonoproposte di studiosi:perché non passare allasperimentazione? Nelfuturo l'Alca cercheràdi trovare dei terreni diprova presso enti locali,per voti magari consul-tivi, per i quali non sianecessario modificaredisposizioni di legge e-sistenti.Le proposte presentateal Convegno copronotutte le eventualità.

SEGNALAZIONISergio Quaranta&Tirato: Federico da Monte Feltro]

MANIFESTOAli Fara H Zad (Titolo: Nel significato)

MOSTRA "INEDITI"Michel Fuzelliei copertina caialogo

DEL BRINDISIL'ASSOCIAZIONEILLUSTRATORI

8

RISPARMIARE TEMPO

CON IL SISTEMA ATTUALEDI VOTO CI VOGLIONO25 MILIONI DI SCHEDE

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1111. 13/5/1925

NOI SI 1

CAMERA DEI DEPUTATI CAMI 1t.-1 DEI DEPUTATI

LIETA 2 - ELENCO DELLE PREFERENZE

1•1~HAI VOTATO

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L'Aica è l'Associazioneitaliana perl'informatica ed ilcalcolo automatico.Ha sede a Milano eraccoglie le adesionidi aziende, studiosi,tecnici del settoreinformatico.Svolge funzionipropositiveattraverso gruppi dilavoro.Il gruppo"Implicazioni socio-economichedell'informatica" si èoccupato di "Votoelettronica:tecnologia, politica,società" in

I un recente convegnotenutosi a Roma.

SCHEDA PER LA VOTAZIONE

ELEZIONE CAMERA DEI DEPUTATI

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rLEZIONI, GARANTIRCI E

E. CERTO CHE ALLEURNE SI ANDRAUTILIZZANDOSTRUMENTI MENOARCAICI DELLACROCETTA E DELLAMATITA

Se le consultazioni sonosu più temi ovviamentebisogna moltiplicarequesto numero per il nu-mero dei temi di voto.

C'è chi ha calcolato il pe-so complessivo di questeschede e dei documentidei seggi: 160 mila ton-nellate di carta. Le se-zioni elettorali sono 84mila e richiedono il lavo-ro diretto di 600.000 ad-detti. Per avere un raf-

fronto: gli uffici postalisono 16.000, le ricevito-rie del Totocalcio (che so-no state automatizzate)sono 14.000. Per trovareuna dimensione che siavvicini dobbiamo met-tere assieme tutto il si-stema bancario italianocon 80.000 sportelli.L'automazione del votoin Italia per dimensioni,diffusione territoriale, a-spetti organizzativi nonha paragoni.

EMONANDONI

Le;Dreie

preferenze del pariiio presegli° sana indiede ehir... q

egamenie sia 3 Lo schermo riproduce il por°. presi:elio nonché il candidalo a i 42 ,iumer. che can li nominative: sino ad Ki eandidaH ai uali è Area Ma tarano chiedendo ell'elenore la sciserrno può essere wilizzoin anche por una eonsuliaxiong

con reFeeenc keio scegliendo sumplicemofite l'oliernoting preposto.confermo definiiiv

preo.

Qui sopra:Decisamente più "elettronico" lo proposto Enieloto-Sweda. Il voto avviene toccando con un dito loscherma di un terminale. E la proposta che elimino lacorta.Sono in molti a sostenere che un supporto cartaceo vamantenuto per consentire eventuali controlli.

A Iato:Quasi tutte le aziende propongono lo modificazionedella scheda elettorale con l'obiettivo di avere undocumento facilmente leggibile da una macchino,Si tratta di obbligare l'elettore a i ore un segnaineguivocabileer il simbolo, e di convincerlo oscegliere i candidati tra una serie di numeri incasellati.Queste schede dovrebbero eliminare la possibilità diriconoscere il voto o per come sono stati fatti i segni oscritto il nome del candidato. Altro abuso evitato: oggiun elettore puo far riconoscere il suo voto scrivendonumeri delle preferenze in una determinata sequenza,cosa non più possibile con te nuove schede propone.Lo scheda illustrato è quella proposta dal progettoItalsiel-Oliveti-Mnel. Sullo stessa impostazione è anchela scheda proposta dal progetto Unisys-Tecnologica.

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RUTINIO

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Il progetto En Ldata-Sweda prevede l'uso dischermi sui quali com-paiono i simboli delle li-ste. Con il tocco di undito sullo schermo sisceglie la lista. A quelpunto appare l'elencodei candidati di quellalista e sempre con undito appoggiato sulloschermo si danno lepreferenze. E ovviamen-te automatico anche lospoglio. Il progetto Uni-sys-TecnoLogica preve-de una tavoletta digita-lizzatrice sulla quale l'e-lettore effettua le suescelte con una pennaspeciale che trasferiràsegni indelebili e leggi-bili da una macchina suuna scheda modificatarispetto alle attuali.Questo rende automati-

9 co lo scrutinio.

Sembra il settore dimaggior interesse o dipiù facile soluzione. Stadi fatto che tutte le a-ziende hanno una pro-posta per questa fase.Il progetto Bull prevedeche la scheda, semplifi-cata, venga letta da uncomputer, che leggeràad alta "voce” quantocontenuto.Sarebbero da esamina-re a parte le schede noninterpretabili automa-ticamente.Il progetto IBM-Italtelprevede che la scheda,segnata dall'elettorecon una matita magne-tica, venga chiusa in u-na busta. In fase dispoglio le buste chiusevengono lette da unamacchina.Verranno aperte solo lebuste che la macchina

non sarà in grado dileggere.Il progetto Italsiel-Oli-vetti-Mael prevede unascheda semplificata chepuò essere letta da unamacchina.La proposta si basa sul-l'esperienza che questeaziende hanno svilup-pato con l'automazionedel Totocalcio.E l'accostamento nondeve risultare irrive-rente,

Chi volesse appro-fondire può rivol-gersi a:Aica,piazzale Morandi 2,

20121 Milano.

C'è un altro progettoche non viene da azien-de. Si tratta della pro-posta di Renato Barii-so. E un magistrato, equindi ha presenti gliaspetti giuridici, ma èanche vice direttore delCentro elettronico dellaCorte di Cassazione, equindi ha esperienze diinformatica applicataalle leggi.La Corte di Cassazioneha creato una delle pri-me e più grandi banchedi dati del nostro paese.Attraverso le reti tele-matiche consente alleorganizzazioni periferi-che della giustizia, maanche ad avvocati egiuristi, di consultarele leggi e i decreti delnostro paese. RenatoBorruso ci tiene ad unprimato: si occupa di

voto elettronico cin dal1971.La sua proposta preve-de che:• ogni cittadino sia do-tato di una carta d'i-dentità elettronica.Questo significherebbeeliminare la stampa ela distribuzione dei cer-tificati elettorali.• la scelta della lista edelle preferenze avven-ga con un sistema elet-tronico o semi-elettro-nico, toccando un tastoper la lista, più tastiper le preferenze. Lamacchina emetterebbecosi una scheda che an-drebbe immessa nel-l'urna dall'elettore.• lo scrutinio sarebbeautomatico perché con-sisterebbe nella letturadi schede già compilateda una macchina.

ASPETTINOMICI

Se una consultazione e-lettorale nazionale co-sta 500 miliardi, ognu-no di questi progettiprevede costi attorno a600-800 miliardi. Sipuò dire che sono soldispesi una volta sola?Questo vale solo per lemacchine. Che dovreb-bero però essere sotto-poste a manutenzione econservate da qualcunanell'intervallo tra unaconsultazione e l'altra.Anche qui l'Aica vuolefare Ia sua parte: nonsolo promuovere unasperimentazione, maanche individuare mac-chine che servano per leelezioni e che nel con-tempo siano adatte asvolgere altri compitiquotidiani presso lescuole o altri enti pub-blici.

EN ; TTRONI

OGNI ORA NEL TERRITORIO ULLA COMUN TA'

LA CEEDETTALEGGECONTRO

QUESTITRABOCCHETTI,SOPRATTUTTO PER IBAMBINI,METTONO AREPENTAGLIO LANOSTRASICUREZZA, GLISTATI E LACOMU NITA'PREOCCUPATIPERCHÉ SIANOBANDITI DALMERCATO GLIOGGETTIPERICOLOSI

di VeraSquarcialupi

PRODTANTE CONSEGUENZEOgni anno, nei dodiciStati che formano la Co-munità europea, muoionocirca 80 mila persone perincidenti domestici, cioèpiù di 200 ogni giorno equasi 9 ogni ora..I feriti

sono complessivamente45 milioni, in quantoquelli che avvengono al-l'interno delle pareti do-mestiche o nelle imme-diate vicinanze come pu-re durante il tempo libe-

ro, sono V80 per cento deltotale degli incidenti.Quelli automobilisticivanno infatti, in percen-tuale, dal 10 al 15 percento e quelli sul lavoroda 5 al 6 per cento. Ma il

40 per cento di tali inci-denti riguardano i bam-bini. È comunque accer-tato e scontato, che il 90per cento di tutti gli inci-denti definiti 'domestici",potrebbero essere evitati.

CHI HA FATTOLA LEGGEPILI' COMPLETA

Fra le vittime ci sono:

• bambini piecolíssi.mi che hanno ingoia-to le minuscole batte-rie a bottone conte-nute in apparecchia-ture dalle quali pote-vano essere facilmen-te estratte;

• bambini che hannoperso le dita nei loropasseggini a causadelle intelaiature chesi ripiegavano quan-do c'era un ostacoloda superare;

• neonati che hannoingoiato occhi, naso eorecchie di vetro di a-nimaletti di pezza, fa-cilmente estraibili eper giunta fissati conspilli metallici;

• bambini più grandi-celli che nel loro gio-co del "labirinto"hanno visto, al postodella consueta palli-na, una sfera di mer-curio altamente tossi-ca e l'hanno ingerita;

• bimbi anche moltopiccoli che dormivanoin camerette illumina-te da lampade facili alcorto circuito e causadi numerosi incidenti;

• altri bimbi che han-no assaggiato l'oliocolorato contenuto ingrandi lampade datavolo dai giochi mi-steriosi.Fra le vittime ci sonoanche adulti, uominima soprattutto donne,che maneggiavano:

• caffettiere, lavasto-viglie, ferri da stiro,spazzolini elettriciche prendevano fuo-co per surriscalda-mento o che, male i-solati, provocavanola fulminazione;

• accendisigari del ti-po "usa e getta" che,agitati in caso dimancata accensione,sono esplosi;

• coltelli elettrici adoppia lama;

• veicoli nei quali ilcarburante si riversa-va all'interno provo-cando incendi;

‘ n• coperte elettriche,preferite soprattuttodagli anziani, che sisurriscaldavano equindi si incendiava-310.

Molte sono state an-che le vittime del po-liuretano, presente incuscini, divani, sedili,facilmente infiamma-bile con rilascio di fu-mo nero motto tossi-co. In Gran Bretagna,in un anno, sono mor-te per questa causaben 300 persone.

La legge più completafra quelle degli Statieuropei sulla sicurezzadei prodotti che contie-ne disposizioni per laprevenzione degli inci-denti e la loro punibili-tè penale, è la leggefrancese del 1983. Ep-pure i consumatori diquel Paese non ne sonopienamente sodisfatti,almeno per la sua ap-plicazione pratica.Fra i punti deboli chesono stati individuati cisono la lentezza dell'in-tervento e il potere li-mitato di informare iconsumatori sui prodot-ti pericolosi in circola-zione.Anche i! Regno Unitodispone di una legge-quadro sulla sicurezzadei prodotti ma secondole forti organizzazionidei consumatori, nonsarebbe esente da lacu-ne.L'elemento costo, infat-ti, può essere invocatodai produttori per giu-dicare il rispetto del-l'obbligo della sicurez-

La. Il ritiro dei prodottipericolosi già venduti,inoltre, non figura frale misure che possonoessere prese dalle pub-bliche autorità. Infinesono esenti dall'obbligodella sicurezza i prodot-ti che vengono esportati(naturalmente anchequelli diretti nel nostroPaese) e le vendite d'oc-casione.Nella Germania Fede-rale la "legge-quadrosugli strumenti tecnicidi lavoro copre i prodot-ti di uso domestico, leattrezzature sportive,gli strumenti del "fai date" e i giocattoli. Ma le"autorità competenti"non hanno il potere dibloccare l'eventuale di-stribuzione di prodottipericolosi né di imporneil ritiro dal mercato nédi avvertire il pubblicodella loro pericolosità.Esse possono rivolgersisolamente ai produttorie agli importatori dalmomento che è pratica-mente impossibile ogniintervento al momento 10

VITTIME DI INCIDENTI CALINGH11

LE MALATTIENEI CIBI...Moltissimi sono anche irischi contenuti nei ci-bi:• nematodi nelle arin-ghe, nei piccoli pesci enei gamberetti soprat-tutto se consumati cru-di;• !isteria nei formaggiche nella sola Svizzeraha causato ia morte di31 persone;

• salmonella nei polli enelle uova delle quali inEuropa si consumano100 miliardi di pezzi;• metanolo nel vino cheha fatto decine di vitti-me, soprattutto in Ita-lia;• la "sindrome da oliotossico" che in Spagnanel 1981 ha causato lamorte di 600 persone e

l'intossicazione di 24mila, molte delle qualisono rimaste paralizza-te.E un dovere civico,quindi, produrre e ven-dere prodotti sicurimentre da parte deiconsumatori, è dovero-so esigere prodotti chenon minacciano la salu-te e la sicurezza.

FAELIIMREIZZIIIP4ZEIn tutta la Comunitàeuropea sono stati ban-diti le per banditi si in-tende che non c'è solo ildivieto della commer-cializzazione ma anchedella fabbricazione edell'importazione) tuttiquei prodotti di consu-mo che ne imitano al-tri, soprattutto alimen-tari, e che quindi posso-

no trarre in inganno so-prattutto i bambini congravi rischi per la salu-te e la sicurezza.Si tratta, ad esempio,di saponette che sem-brano caramelle o frut-ta, di gomme per can-cellare che hanno l'a-spetto di spazzolini dadenti o tubetti di ros-setto, di bevande alcoli-

che contenute in botti-glie a forma di lampa-dina.In particolare si sonovoluti proibire quei pro-dotti che, pur non es-sendo derrate alimen-tari, hanno forma, a-spetto e/o etichettatura,nonché volume e misu-re tali da far prevedereche persone distratte obambini li portino allabocca, li succhino o liingeriscano con conse-guenti rischi di sofihca-mento, intossicazione,perforazione. "

IC RIUNA SICUREZZAPER IL MERCATOINTERNO

della distribuzione.Non sono coperti dallalegge, inoltre, i pezzi diricambio e gli accessori.In Belgio l'applicazionedella legge è resa diffi-cile dalla mancanza dicoordinamento fra imolti servizi ammini-strativi dichiarati"competenti", dallamancanza di statisticheaffidabili che permetta-no di recensire gli inci-denti domestici, e inol-tre dall'assenza di nor-me procedurali per riti-rare dal mercato e di-struggere i prodotti pe-ricolosi.In Danimarca non esi-stano leggi-quadro sul-la sicurezza dei prodot-ti di consumo ma ci so-no norme specifiche persingoli prodotti comeqUelli alimentari e perusa elettrico. In un Pa-esecome la Danimarcadove ambiente e consu-matori sono hen tutela-ti, c'è però sempre qual-cuno che critica, e nonpoco, l'applicazione ditali leggi,Altri Paesi che dispon-gono di una legislazio-ne specifica sulla sicu-rezza dei prodotti sonoSpagna e Portogallomentre l'Italia, pur-troppo è una dellegrandi assenti. Per

I 1 questo la direttiva Co-

munitaria sulla sicu-rezza dei prodotti che èancora in fase di di-scussione nelle istitu-zioni comunitarie e chedovrà entrare in vigoreil prossimo anno, haper i consumatori ita-liani, grande importan-za soprattutto in vistadell'apertura delle fron-tiere a merci e servizi ealla costruzione di ungrande mercato che de-ve assicurare ai consu-matori "un alto livellodi protezione".La direttiva Cee è stataresa necessaria ancheper uniformare le leggigià esistenti che sonomolto diverse l'una dal-l'altra,Alcune si applicano an-che ai servizi, in altreper non essere conside-rati pericolosi i prodot-ti devono diversificareil loro uso in 'condizio-ni normali" o "condizio-ni ragionevolmenteprevedibili da profes-sionisti", ma varia an-che il potere di sospen-dere la commercializ-zazione dei prodotti pe-ricolosi.Ecco quindi alle porteuna direttiva-quadroeuropea sulla sicurezzadei prodotti che inte-resserà direttamentechi produce, chi distri-buisce e chi consuma.

La direttiva Cee sulla si-curezza generale dei pro-dotti è una legge-quadroche ogni Stato dovrà a-dattare alla propria legi-slazione e far attuaredalle proprie struttureamministrative entro ilprossimo 1991.Il suo campo di interven-to è molto ampio anchese non ben definito (a ciòdovranno infatti provve-dere i singoli Stati) e do-vrà riguardare il proble-ma generale della sicu-rezza dal momento dellafabbricazione dei prodot-ti all'immissione sulmercato, fino al loro pre-vedibile periodo di utiliz-zo. Per prodotto si in-tende qualsiasi prodottoindustriale o agricolo,compresi gli elementi deiquali si compone qualimaterie prime, sostanze,componenti e prodottisemilavorati. Per prodot-ti si intendono anche ibeni mobili incorporatinegli immobili e i pro-dotti riciclati o di secon-da mano, purché la for-nitura avvenga tramiteuna normale transazionecommerciale. La diretti-

va, quindi, vuole coprirenon solo i prodotti diconsumo ma anche quel-li forniti da impresa aimpresa per meglio ga-rantire i produttori medie piccoli.Per prodotto sicuro siintende un prodotto chenon comporti un rischioinaccettabile, diretto oindiretto per la sicurezzae la salute delle personein particolare attraversogli effetti su altri prodot-ti o quando ad essi si as-socia. Un prodotto de-ve quindi essere sicu-ro nella concezione,nella composizione,nella fabbricazione,nel funzionamento,nell'imballaggio, nellecondizioni di assem-blaggio, per quanto ri-guarda la manuten-zione come purequando diventa rifiu-to e persino nelle i-struzioni per l'uso.Per rischio inaccetta-bile si intende quelloche avviene durante l'u-so e il consumo previstodel prodotto in condizio-ni normali e il periodo diutilizzazione prevedibile.

Non si possono peròprendere in considera-zione i difetti di un pro-dotto e il suo cattivo fun-zionamento come motivosufficiente per giudicare"inaccettabile" il rischio.Per prevedibile perio-do dí utilizzazione siintende il periodo duran-te il quale un determina-to prodotto può conside-rarsi in condizioni nor-mali e adatto all'uso aIquale è destinato.Per fornitore si inten-de il fabbricante del pro-dotto, l'importatore delprodotto da un Paese ex-tracomunitario, i distri-butori o altri operatoriprofessionali che fannoparte della catena di ap-provvigionamento nellamisura in cui la loro atti-vità incida sulle caratte-ristiche dei prodotti com-mercializzati, e questo èil caso particolare deiprodotti alimentari. Mail rivenditore non deveessere l'unico responsa-bile per attività inerentialle esigenze della sicu-rezza di un prodottocommercializzato.Per autorità compe-tente si intende quellache gli Stati giudicano a-datta per la competenzatecnica e l'imparzialità,e ella quale sono t-tu-KIM ipoteri necessari per dareapplicazione alla diretti-va Cee sulla sicurezzagenerale dei prodotti.La direttiva ha un cam-po enorme di applicazio-ne in quanto copre oltreai prodotti di consumo,tutti i prodotti in gene-rale. Un prodotto nondovrebbe presentare, in-somma, alcun rischio i-naccettabile. La propo-sta non prevede quindialcuna esenzione per ca-tegoria di prodotto eioper tipo di rischio.Dal momento che i fornitori saranno obbli-

gati a garantire uncontrollo permanentedei prodotti commer-cializzati, la direttivapuò essere giudicata, so-prattutto dall'industria,come fonte di nuovi one-ri ma quanti dispongonogià di procedure di con-trollo, non devono isti-tuire procedure paralle-le. D'altro canto le misu-re che saranno prese daiproduttori per applicarela direttiva creerannonuovi posti di lavorosia nel settore della pro-duzione sia in quello del-la commercializzazione,in particolare per lacampionatura e il con-trollo della qualità. Po-tranno inoltre crearsinuovi posti di lavoro neiservizi pubblici di con-trollo e ispezione, comepure nei laboratori di a-nalisi e negli organismidi certificazione dei pro-dotti.La direttiva sulla sicu-rezza generale dei pro-dotti dovrebbe entrarenella legislazione italia-na o entro il 1 gennaio1991 come dice il Parla-menta europeo o entro il30 giugno dello stessoanno come viene propo-sto dalla Commissione e-secutiva. qualsiasi dataSarà stabilita, lo decisio-ne da prendere a livellodi Governo è la stessa:mettersi subito al lavoroper assicurare anche aiconsumatori italiani, legaranzie necessarie peraffrontare serenamenteil mercato interno. Daparte delle associazionirappresentative dei con-sumatori l'imperativo èdi conseguenza quello disollecitare affinché ciòavvenga senza i consuetiritardi che in questo ca-so particolare andrebbe-ro a scapito della salutee della sicurezza dellepersone.

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Forti di un fatturato complessivo passato da 140miliardi nel 1982 a 327 miliardi nell'87, e sensibil-mente incrementato - soprattutto per l'intensa at-tività di razionalizzazione - negli ultimi due anni,le imprese agricole cooperative associate alla Le-ga, fronteggiano in Lombardia non solo le proble-matiche che a livello nazionale coinvolgono l'interosettore agroindustriale, ma anche la penalizzazio-ne di una politica agricola poco favorevole verso leproduzioni continentali. Penalizzazioni e difficoltàche si inseriscono nel noto contesto di "crisi" comu-ne a tutta la cooperazione agricola, di qualunque

UN PANORAMADELLE CONDIZIONIGENERALI E LOCALIIN UNACONVERSAZIONECON CAMILLOPEDROTTI,PRESIDENTE DELLECOOP LOMBARDEDEI SETTORE

SI COLTIVA UNASTRATEGIA NUOVA

di Luca Ferri

Le produzioni dipunta dell'arealombarda, o me-glio dell'intera a-

rea Padana come latte,cereali e soia, e carne -spiega Pedrotti - si tro-vano a scontare sia insede comunitaria che inquella nazionale, unapolitica agricola che pri-vilegia le produzioni del-l'area meridionale, con ilrischio di rimanere fuorimercato. Inoltre il siste-ma cooperativo si è tro-vato per troppo lungotempo a supplire a ca-renze non proprie, e an-che il ritardo della rifor-ma del credito agrarioha messo "in ginocchio"quasi tutte le attività,nell'ambito agroalimen-tare, della cooperazione."Per il latte - afferma

Pedrotti, illustrando perle principali produzionilombarde i punti critici ele possibili soluzioni -nell'immediato futuronon sarà più ipotizzabileche i prezzi siano diversida quelli segnati neglialtri paesi europei; è ne-cessario intervenire sulcosto dei fattori di pro-duzione con finanzia-menti a basso tasso siaper strumenti materialiche immateriali, e ciòporterebbe ad un abbas-samento dei prezzi allestalle, garantendo ovvia-mente il livello di reddi-

"E importante - insiste atal riguardo Pedrotti -giungere in tempi brevialla riforma del creditoagrario, che abbia comepunto centrale la rapidi-tà dell'erogazione".Per quanto riguarda icereali - altra produzio-

ne tipica dell'area pada-na - dinanzi alla proba-bile caduta delle politi-che di protezione e allatendenza verso un cedi-mento dei prezzi, Pe-drotti sottolinea la ne-cessità di ricercare uti-lizzazioni diverse delprodotto, se non addirit-tura produzioni alterna-tive utili all'industria, eche stimolerebbero an-che la creazione di nuo-ve attività di trasforma-zione. Inoltre, proprio lacooperazione agricolalombarda, potrebbe pen-sare fin da ora a guar-dare ad una nuova di-mensione internaziona-le nella quale esserepresente can know howe tecnologie esportabili.

Il comparto zootec-nico - sia la produ-zione di carne bo-vina sia suina - è il

più esposto agli effetti

penalizzanti delle politi-che comunitarie. Pe-drotti non esita a criti-care i modi di attuazio-ne del piano "set aside"varato appunto in sedeCee. In pratica il pianoprevede un forte finan-ziamento agli allevatoriche dimettono una spe-cifica produzione: a li-vello europeo ciò dovreb-be portare ad una razio-nalizzazione dell'interosettore. Tuttavia mentrenel nostro paese il pianoè già stato comunicatoagli allevatori, in Ger-mania e Francia non èstato fatto altrettanto.Come risultato ecco undato per tutti: solo aMantova sono già statefatte richieste di finan-ziamenti per dismissio-ne su circa 30 mila capidi bestiame. "Non è az-zardato prevedere uncrollo verticale della

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connotazione essa sia.Sia chiaro: lo stato della cooperazione agricola inLombardia non può certo essere definito "preoccu-pante". Lo dimostrano, oltre ai volumi di attivitàraggiunti, anche una serie di altri indici più chelusinghieri quale per esempio, nel settore dei cere-ali, quello della più alta redditività di produzioneper ettaro a livello europeo, e vicinissimo al top suscala mondiale. Uno stato certamente non proble-matico, dunque, ma "complesso", come lo definiscelo stesso presidente della Associazione Lombardadelle Cooperative Agricole, Camillo Pedrotti.

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ECCO LA CASACHE. NON INQUINA

di Massimoell'ultirna Fiera Campionaria dinovità una e sembrata emergere pattualità. Al padiglione 34 nello sp"'Ritto é salute", ha trovato peste E

città e di "accessori" in armonia con l'ambiente,In sostanza si trattava di una esposizione di 2000 m e erastata riprodotta una piccola casa ecologica e dove i visitatori po-tevano ammirare oggetti ed attrezzature adatte a rendere più~bili e pulite le nostre città. Vi erano anche una cinquantinadi stand con molti espositori tra i quali il ministero dell'Am-biente, le associazioni ambientaliste. i sindacati, enti pubblici,associazioni imprenditoriali private, alcuni dei maggiori gruppiindustriali italiani tiri, Eni. Oliveto , Piaggio), numerose impre-se "verdi" e alcune cooperative tra le quali Coop Lombardia.

E1985 1986 1987

produzione - affermaPedrotti - con conse-guenze per l'intera areaben immaginabili, e frale quali non ultima ildeterioramento dei fat-tori di qualità, elementoinvece vero punto di for-za della attività coope-rativa",

fronte di tale

A scenario il su-le del-le difficoltà in

cui si trovano le diverseorganizzazioni di setto-re cooperative diventadunque una necessità."Non basta dunque rag-giungere la riforma delcredito agrario - spiegaancora Pedrotti - ma èindispensabile una ri-scrittura delle leggi sul-l'impresa cooperativa,che permetta un mag-giore afflusso di capitaliall'interno delle coope-rative. E necessario i-

noltre raggiungere mas-se critiche di attivitàpiù ampie, superandosteccati e barriere loca-listiche o anche centrali.S ideve raggiun-

re un efficacegerapporto di inte-razione con le

strutture dell'agroali-meritare pubblico, e i-noltre è necessario por-tare il gruppo dirigentea definire strategie dimaggiore incisività"."Infine - conclude il pre-sidente dell'Associazio-ne Lombarda delle Coo-perative Agricole - è ne-cessario giungere ad u-na ristrutturazione chepermetta un migliorerapporto con la grandedistribuzione che abbiacome punto qualifican-te, oltre alla competiti-vita, anche la qualitàdel prodotto offerto alconsumo",

Ecopolis è stato dunque un itinerario divul-gativo, il primo del genere in Italia, aperto algrande pubblico, a quel milione di visitatoriche ogni anno affolla gli spazi della FieraCampionaria.In particolare nella parte dell'esposizione do-ve è stata ricostruita la "casa ecologica", gliorganizzatori (il mensile Nuova Ecologia el'architetto Costantino Dardi) hanno volutorivisitare in chiave ecologica gli ambienti do-ve si svolge la nostra vita quotidiana sia perquanto riguarda il clima che i materiali co-struttivi.Quindi proposte di ambienti domestici co-struiti con materiali atossici, dalle vernici airivestimenti, arredati con oggetti realizzaticon sostanze naturali (dallo scolapiatti allacullai.La "casa ecologica" era altresì dotata di im-

bpianti tecnologici che, oltre a limitare i pro-lemi dell'inquinamento, consentono di ri-

sparmiare energia, come caldaie particolariad atto rendimento o lampade fluorescenti,Le "cifre della casa" ed il relativo decalogodelle istruzioni per l'uso, sono materiale dinotevole interesse.Nello spazio di Ecopolis è stata realizzata, suprogetto dell'architetto Costantino Dardi, laprima abitazione ecologica. Infatti sulla piaz-za della "città possibile" si trova un ambientecostruito con materiali e tecniche che consen-tono di quasi azzerare l'uso di sostanze tossi-che inquinanti e di risparmiare cospicuequantità di energia.

Si sono presi in considerazione, nell'analisipreliminare che ha condotto alla realizzazio-ne finale, i 95 mq medi che rappresentano inItalia l'alloggio tipo, e su questa superficie siè svolta una accurata indagine delle sostanzeche sono presenti e del clima che si determi-na.Per costruire un edificio bioclimatico, chenon contenga i circa 800 composti nocivi pre-senti oggi all'interno di una comune casa, e-siste già una tecnologia e soluzioni proget-tuali possibili che comporterebbero soltantoun surplus di spesa, sui prezzi normali dimercato, di circa il 10%.Come si vede serve veramente poco per otte-nere una casa, un ufficio o in generale luoghichiusi di ricreazione o lavoro, dove senzarendercene conto trascorriamo quotidiana-mente dalle 20 alle 22 ore della nostra vita.Quindi è possibile oggi costruire o ristruttu-rare un'abitazione in modo nuovo e più salu-tare; questo è il messaggio importante che ci'anela Ecopolis, unito al fatto che l'edificazio-ne di una casa, ad esempio, non necessaria-mente deve essere legata alla distruzione oalla sottrazione di territorio.La scelta di materiali poco inquinanti, la di-stribuzione ottimale degli spazi abitativi pos-sono tradursi in forme architettoniche di li-mitato impatto ambientale e di limitato usodel territorio. Dunque dall'ultima Fiera diMilano una proposta per il futuro dell'uomo,un futuro attento e più rispettoso della natu-ra.

Il libro entra nei supermercati,e la Lega delle Cooperativeha deciso di entrarenella grande distribuzioneper curare l'offerta del prodottolibro, video e disco, conuna propria società: "Dico".Ad annunciarlo è stato lo stessoPresidente della Lega delleCooperative, Lanfranco Turcinel corso di un incontrosvoltosi a Milano.

CAMPIONATO ITALIANODI KARATEPresso il Palazzetto Falck di SestoSan Giovanni si è svolto il 1° Cam-pionato Italiano di Barate stile Sam-kukai.La manifestazione, patrocinata daCoop Lombardia, ha registrato l'ade-sione di un nutrito numero di parte-cipanti: ben 128 in rappresentanza

di 10 società sportive.Ai primi quattro posti si sono classi-ficate le seguenti società:

1°) Geas karate - Sesto San Giovanni2°) Karatekai - Casorate3°) C.S.K.A. - Affori4°1 Karatekai - Motta Visconti

nzim~~~'lln'azíenda cooperativa per la ciistribOziane di libri e dischi MOSTRA FOTOGRAFICA DI

LA LIBRERIA ALSUPERMERCATOCon sede a Milano, è stata presentata dal Presidente della Lega, TorciLa Dico avrà sede nelcapoluogo lombardo, ecollegamenti operativiin diverse regioni, saràin grado di assicurareun rifornimento pun-tuale ed efficiente ai di-versi punti vendita del-la grande distribuzione,e nello stesso tempo dimigliorare il rapportocon i soci attraverso lafornitura di servizi an-che in questo delicatoed importante settoredi informazione cultu-rale."La Dico - ha detto ilpresidente della societàDesiderio Dell'Orto - ol-treché rivolgersi al suonaturale interlocutore,vale a dire i supermer-cati Coop e Conad, sioffre sul mercato comeazienda di servizi spe-cializzata per l'offertadi prodotti dell'informa-zione e della comunica-zione a tutto il campar-to della grande distri-buzione."Già da qualche anno ilibri, insieme con di-schi, le musicassette, levideocassette e gli altristrumenti di riprodu-zione del suono, hannosegnato nella grandedistribuzione tassi diincremento delle vendi-te nettamente superioriall'incremento registra-to sulla media del mer-cato totale.Nel 1988 per esempiola crescita globale delmercato dei libri è sta-ta, rispetto all'annoprecedente, pari al 5,7per cento. Ma andandoa guardare alle percen-tuali delle vendite deidiversi canali distribu-tivi si nota che mentrele vendite in libreriahanno registrato un au-

mento del 5,8 per cento,nella grande distribu-zione la vendita del"prodotto libro" è au-mentata di ben 1'80 percento. Il massiccio in-cremento delle venditenei punti di grande di-stribuzione, determina-to soprattutto per l'ef-fetto di un notevole au-mento del numero stes-so dei punti vendita, èdunque un chiaro se-gnale di una "apertura"distributiva e commer-ciale destinata ad ac-.centuarsi nei prossimiarmi.A livello di costume è i-noltre interessante sot-tolineare che mentrediminuisce il numerodei lettori medi e "for-ti", cresce invece in mi-sura considerevole ilnumero dei nuovi letto-ri, o dei lettori occasio-nali. Questa tendenza

se correlata con l'au-mento di vendite nelcanale della grande di-stribuzione evidenziauna linea di sviluppopiù che positiva chelavendita del libro subirànei prossimi anni.Ad esempio basta guar-dare alla vicina Fran-cia, che nel settore del-la grande distribuzionefa scuola. Negli iper-mercati francesi il libroè una merceologia stra-tegica, basti pensareche hen il 30 per centodella produzione totaledi libri viene commer-cializzato proprio attra-verso il canale dellagrande distribuzione.Ma tornando in Italiaguardiamo alla tenden-za che si stima per il1989. A fronte di un an-damento sostanzial-mente statico della ven-dita del libro nel canale

classico delle librerie(le interpretazioni piùottimistiche danno unincremento reale nonsuperiore al 3-4 percento, in termini divenduto sul prezzo dicopertina 1 la grande di-stribuzione rappresen-terà per il libro l'unicosegmento di vendita ingrande espansione. Sistima infatti che passe-rà dai 65 miliardi rac-colti nel 1988 (sempre afronte del prezzo di co-pertina) a ben 100 mi-liardi,Proprio nei supermer-cati, quindi, il libro, leriproduzioni musicali,le videocassette trove-ranno nei prossimi anniun punto di diffusioneimportantissimo. Le ra-gioni di tale successovanno ricercate soprat-tutto nelle tecniche e-spositive accattivantiproprie della grande di-stribuzione, finalizzatea stimolare l'acquisto"di impulso" che emer-ge da tutta una serie disollecitazioni e stimoliricevuti quotidiana-mente. Altro fattore disuccesso è senza dubbiola trasformazione delleabitudini all'acquisto.Soprattutto nei grandicentri commerciali gliacquisti vengono sem-pre più vissuti oltre checome risposta a specifi-ci bisogni anche comemomento di gratifica-zione e di aggregazionesociale. E se la gratifi-cazione si raggiungenell'acquisto di un li-bro, o di una musica, odi una opera cinemato-grafica, senza dubbiovuol dire che le abitudi-ni al consumo stannocambiando, in meglio.

o TE: FESTIVA'. QL YJLLA ARCONATI

MUSICAIN VILLAIl festival di Villa Arconati è arrivato alla secondaedizione. Il vasto consenso di pubblico dellapassata edizione unito alla sempre più qualificatapresenza di artisti darà certamente vitaquest'anno ad un festiva' particolarmentestimolante dal punto di vista della propostaculturale.

Nureyev, Mannoia, McLaughlin sono tra gliinterpreti che fonderanno danza, musica leggera,jazz per offrire in una sintesi unica una serie dispettacoli di altissimo livello. Lo sforzo pergarantirsi questi celebri nomi ha visto ilcoinvolgimento di qualificati sponsors tra i qualinon poteva mancare Coop Lombardia.Il festival che rappresenta la concretizzazione di -una politica culturale perseguita dalleamministrazioni comunali di Bollate, Garbagnateed Arese, troverà ospitalità nello scenarioarchitettonico settecentesco della Villa Arconatiopportunamente adattato con tenso-strutture chegarantiranno posti coperti per oltre 1400 persone.Diamo di seguito il programma dell'intero festivalsegnalando gli spettacoli che prevedono per inostri soci particolari condizioni di sconto. A tuttil'augurio di buon spettacolo.

21 Luglio Sabato2 Luglio Lunedì Milano Sinfonietta:`HISTOIRE DUSOLDAT"di I. Stravinsky

Jazz Class Orchestra-Corpo di Ballo"On stage"JAZZ ON STAGE"(Prima Nazionale)

11 Luglio Mercoledì Recital di "FIORELLAMANNOIA'(fuori abbonamento)

14 Luglio Sabato Balletto: "RUDOLFNUREYEV &FRIENDS"(fuori abbonamento)

17 Luglio Martedì Jazz: "JOHNMcLAUGHLIN"con Trilok Gurtu, NanàVasconcelos, KaiEckardt(fuori abbonamento)

28 Luglio Sabato "OTTETTO DI FIATI"Brani di Schubert-ColePorter-Beethoven

FESTIVAL VILLA ARCONATI: IL PROGRAMMA

6 Luglio Venerdì "LES BALLETSAFRICAINS"

25 Luglio Mercoledì Orchestra de"I POMERIGGIMUSICALI""Idomeneo, Redi Creta"(Sinfonia dall'Opera)"Jupiter" (Sinfonia n' 41in Do Magg. K.551)di Mozart.

Per usufruire dello sconto è sufficiente esibire iltagliando nelle prevendite o alla cassa la seradello spettacolo.

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ESARE COLOMBO j.

DENTROMILANO

Si è svolta aMilano nel mesedi maggio lamostrafotograficaMILANOVEDUTAINTERNA,fotografie1953/1990 diCesare Colombo.Cesare Colombo è cono-sciuto dai nostri lettoricome curatore della mo-stra fotografica Coop"Tra sogno e bisogno",che tanto ha fatto parla-re di sé. NaturalmenteCesare Colombo è notoa chi per diverse ragioniha seguito in questi de-cenni le vicende dellacomunicazione visiva,dell'attività editoriale eculturale, della docu-mentazione fotograficain Lombardia e in Ita-lia. Non ci era ancorasuccesso di poter vedere"tutto Colombo", cioè u-na mostra di foto rap-presentative del percor-so iniziato nel 1953 daun ragazzo di diciott'an-ni. La mostra ha cometema Milano, il territo-rio e i dintorni, le sueattività, Ia sua vitadiurna e notturna, lesue passioni civili, gliavvenimenti effimeri etragici di questi 35 an-ni. Colombo ha tante"curiosità", si potrebbedefinire un eclettico, vi-

sto i diversi campi d'in-teresse seguiti negli an-ni: reportage, pubblici-tà, comunicazione a-ziendale, architettura.La costante attenzioneall'archivio, suo e deglialtri, gli fa meritare ilcompito di occuparsi delpiù importante archivioitaliano, AlinariQuesto vedere5 le cosecon obiettivi, strumentie fini diversi fa si chesia difficile riconosceread esempio una tecnicao un'impronta univoca.Eppure un filo logico c'è.Per quasi quarant'anniColombo ha guardatoMilano con l'occhio cu-rioso di uno che avverti-va i cambiamenti, chesapeva quanto sarebbescomparso, che s'impe-gnava per far sorgere ilnuovo. Sulla strada delnuovo, Cesare Colombosi è sempre trovato ac-canto e quanti stavanocostruendo un rilievoculturale per Milano. Equesti percorsi sonorappresentati nella mo-stra attraverso ritrattidi artisti, designer, let-terati e fotografi.Colombo è clemente.Non pretende raffina-tezze tecniche dalle suefoto come non le ha pre-tese per tante delle foto-grafie altrui inserite in"Tra sogno e bisogno".E anche ironico, forsesarcastico nella sua di-dascalia "La città idea-le. Particolare".E ottimista? Ce lo dimo-strerà con le foto future.

U.P.

Le foto sono frette del catalogo dello mostro Milano vedutainterno adito do Alinari, Firenze; dell'alto in basse:1988. Naviglio Gronde, mercato antiquario: il prezzo del tempo1989: CiU0,14e re Golloredese. Danze del ventre durante urla nettadispettacoli non•stop offerli dal Centro COMaCrCie Le Sonale1988: Piazza Codorno, sabato ore 14: arrivano i resa.del I 'hinteria nd

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Touring Club Italiano LOMBARDIA

Una collaborazione

È in un salone dell'Albergo degli Angioli, all'angolo tra le vie S. Marghe-rita e San Protaso a Milano, che, la sera dell'8 novembre 1894, muove iprimi passi il Touring Club Italiano.Anzi, ad essere precisi, i cinquantasette distinti signori che si riunisconosotto "il tricolore italiano inserito in una ruota di ciclo" fondano il Tou-ring Club Ciclistico Italiano. Ma all'inizio del secolo, con l'avvento del-l'automobile, l'Associazione assume la denominazione attuale: è il 25marzo 1900 ed il Touring si apre così a nuovi strumenti e possibilità diturismo, senza con questo rinnegare la fede e gli entusiasmi dei suoi pio-nieri ciclisti.Intanto, in quegli anni, il corpo sociale è andato crescendo: alla fine delprimo quinquennio la sparuta schiera dei cinquantasette è diventata unesercito di 16.750. Da allora la crescita è costante: 100.000 Soci nel

1912; 200 mila nel 1922; 300.00 nel 1925; 400 mila nel 1930; 476.838 nel 1937. Data storicaquesta: il TCI cambia nome, sotto le pressioni del regime fascista, in Consociazione Turistica I-taliana ma riesce ad evitare ogni tentativo di inquadramento corporativo e ogni discriminazio-ne antisemita nel corpo sociale.Alla data della Liberazione i Soci sono soltanto 26.875 ma dopo appena un armo sono già tor-nati a 100 mila.Il resto è storia di oggi: dalla fine dell'83 l'associazione sfiora i seicentomila associati, con unaforte crescita nei giovani e tra i giovanissimi aderenti al Turismo Scolastico.La sua storia si identifica con quella del turismo italiano, ma certo non trascurabile è stata lasua azione nel campo culturale e civile. I 23 volumi della sua Guida d'Italia (con la caratteristica copertina rossa) costituiscono ilpiù completo repertorio del nostro patrimonio ambientale, integrato da decine e decine di pubblicazioni che illustrano ogni zona e o-gni caratteristica del nostro Paese: ad oggi, la Guida è stata diffusa in 8 milioni di copie.Accanto a quest'imponente attività editoriale, che ha via via esteso l'attenzione oltre i confini, il Touring ha sviluppato (anche con

una scuola interna) un servizio cartografico di prestigio interna-zionale che sta attualmente completando, per incarico del CNR,un grande atlante tematico di cui è uscito il I° volume.Il settore editoriale del Touring distribuisce ogni anno oltre 2milioni e mezzo di guide, cui si aggiungono circa 10 milioni dicopie di periodici, dai mensili di Qui Touring a Vie del Mondo altrimestrale Attraverso il Mondo che hanno avuto come illustriantenati "Le Vie di Italia" del 1917 e "Le -Vie del Mondo".Il Touring Club Italiano continua così, nellaVIE [MALIA

• ;::::%25;logica del suo scopo statutario di promuove -

,,

re lo sviluppo del turismo come mezzo dicrescita sociale e culturale, a contribuire,non solo allo sviluppo di un turismo evolu-to, ma anche, in maniera determinante, al-la cultura geografica e alla conoscenza deivalori storico-artistici del nostro Paese, for-mando una coscienza del rispetto e della tu-tela del patrimonio ambientale e culturale. n0422;0:1rUINA RAH;ZZOT TI

I

Dai primi di luglio, presso i centri Coop di Bonola - Milano, Novate Milanese,Sesto San Giovanni, Crema, Como, Cremona - Porta Po, Bareggio,

Brescia - Viale Corsica, Vigevano, sarà disponibile per i Soci e i consumatori Coop unosplendido omaggio per dare più valore all'estate '90, e sarà possibile associarsial Touring Club Italiano ricevendo il Paccosoci 1990 e in più "Itinerari TuristicoCulturali nel Mezzogiorno d'Italia", una interessante ed esclusiva pubblicazione,

gentilmente offerta dall'Associazione Tempo Libero - Coop. Lombardia.