19 Novembre 2015 - itesolivettilecce.gov.it · Prof. Giacomo Stella docente di Psicologia clinica...

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20/11/2015 1 19 Novembre 2015 Prof.ssa Eliana Francot 1996 Prof. Giacomo Stella docente di Psicologia clinica presso l’Università di Modena e Reggio Emilia

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20/11/2015

1

19 Novembre 2015Prof.ssa Eliana Francot

1996

Prof. Giacomo Stella

docente di Psicologia clinica

presso l’Università di

Modena e Reggio Emilia

20/11/2015

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l’AID si è costituita con un triplice scopo:

■ sensibilizzare il mondo professionale, scolastico e la

pubblica opinione sul problema della dislessia evolutiva

■ promuovere ricerca e formazione nei diversi ambiti di

intervento: servizi sanitari, riabilitativi e scuola

■ offrire agli utenti un punto di riferimento certo e qualificato

per ottenere informazioni e aiuto, per richiedere consulenza

e assistenza al fine di identificare il problema o comprendere

meglio il necessario approccio riabilitativo e scolastico

Nel 2004 AID ottiene l’accreditamento

presso il MIUR (Ministero dell’Istruzione,

dell’Università e della Ricerca) come Ente

per la formazione degli insegnanti sulla

Dislessia.

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InsegnantiGenitori

Dislessici

adulti

Tecnici

Come diventare socio AID?

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Conta 17.000 soci

distribuiti in 93

sezioni

FAMIGLIA

Angela Minerba

UNIVERSITA’

Fernando Llorens Bahena

SCUOLA

Adele Veste

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Sede di MAGLIE

presso "IISS E. Lanoce"

Sede di LECCE

presso “I.I.S.S. Galilei-Costa”

Sede di CARMIANO

presso: “IC ad Indirizzo Musicale”

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Caratteristiche ed evoluzione dei disturbi

specifici di apprendimento

Come riconoscere i disturbi specifici di

apprendimento

Prof.ssa Eliana Francot

SOMMARIO

Caratteristiche dei Disturbi Specifici

dell’Apprendimento

Dislessia, Disortografia e Disgrafia

Indicatori per la rilevazione del disturbo

DSA e Matematica: quando i problemi si

moltiplicano

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Legge 170

8 ottobre 2010

Normativa di riferimento

Decreto attuativo e Linee

Guida del 12 luglio 2011

LINEE GUIDA

PER IL DIRITTO ALLO STUDIO

DEGLI ALUNNI E DEGLI

STUDENTI

CON DISTURBI SPECIFICI DI

APPRENDIMENTO

NUOVE NORME IN

MATERIA DI DISTURBI

SPECIFICI DI

APPRENDIMENTO IN

AMBITO SCOLASTICO

Gazzetta Ufficiale N. 244 del 18 Ottobre 2010

LEGGE 8 ottobre 2010 , n. 170

Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento

in ambito scolastico. (10G0192)

La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

promulga

la seguente legge:

Art. 1 Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia e

discalculia

1. La presente legge riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la

discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati

«DSA», che si manifestano in presenza di capacita' cognitive adeguate, in

assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono

costituire una limitazione importante per alcune attivita' della vita quotidiana.

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1. Caratteristiche del Disturbo Specifico di Apprendimento

SPECIFICITA’:

il disturbo interessa, in modo SIGNIFICATIVO ma CIRCOSCRITTO, uno

specifico dominio di abilità (lettura, scrittura o calcolo), lasciando INTATTO il

funzionamento intellettivo generale.

DISCREPANZA:

tra abilità del dominio interessato e l’intelligenza generale adeguata all’ ETÁ

cronologica e alla CLASSE FREQUENTATA

ESCLUSIONE:

- menomazioni sensoriali e neurologiche gravi, disturbi significativi della sfera

emotiva quale fattori causali dei problemi di apprendimento

- situazioni ambientali di svantaggio socio-culturale che possono interferire con

un’adeguata istruzione

2. Caratteristiche del Disturbo Specifico di Apprendimento

CARATTERE EVOLUTIVO:

pur essendo già presente nelle primissime fasi di sviluppo, si manifesta con la

scolarizzazione e accompagna il bambino nel corso di tutto il suo sviluppo fino

all'età adulta.

DIVERSA ESPRESSIVITA’:

nelle diverse fasi evolutive delle abilità coinvolte

CARATTERE NEUROBIOLOGICO:

i fattori biologici interagiscono attivamente nella determinazione della comparsa

del disturbo con i fattori ambientali.

COMORBILITA’:

associazione (spesso costante) con altri disturbi

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Dislessia NON è…

- difficoltà di ragionamento

- difficoltà di comprensione delle spiegazioni orali

- difficoltà di comprensione del testo

- difficoltà di comunicazione sociale

Attivazione cerebrale durante compiti di lettura

NORMOLETTORE DISLESSICO

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Caratteristiche psico-cognitive del disturbo di apprendimento

DEFICIT DI MEMORIA LABILITA’ ATTENTIVA

BASSO LIVELLO DI AUTOSTIMA

FRAGILITA’ MOTIVAZIONALE

STATI D’ANSIA

Cosa può provare il dislessico?

Senso di inadeguatezza

Senso di fallimento

Frustrazione

Senso di incapacità e di incompetenza

Mancanza di fiducia in se stessi

Forte senso di colpa

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SOMMARIO

Caratteristiche dei Disturbi Specifici

dell’Apprendimento

Dislessia, Disortografia e Disgrafia

Indicatori per la rilevazione del disturbo

DSA e Matematica: quando i problemi si

moltiplicano

1.1 La Dislessia

Da un punto di vista clinico, la dislessia si manifesta attraverso una minore

correttezza e rapidità della lettura a voce alta rispetto a quanto atteso per

età anagrafica, classe frequentata, istruzione ricevuta.

Risultano più o meno deficitarie - a seconda del profilo del disturbo in base

all’età - la lettura di lettere, di parole e non-parole, di brani.

In generale, l’aspetto evolutivo della dislessia può farlo somigliare a un

semplice rallentamento del regolare processo di sviluppo.

Tale considerazione è utile per l’individuazione di eventuali segnali anticipatori,

fin dalla scuola dell’infanzia.

Linee Guida LUGLIO 2011

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20/11/2015

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Abilità di lettura, tempo speso quotidianamente sui libri e sviluppo

del vocabolario

Ai fini della presente legge si intende per:

• disgrafia un disturbo specifico di scrittura che si

manifesta in difficoltà nella realizzazione grafica.

Legge 170/2010

Art. 1 Riconoscimento e definizione di disgrafia

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Ai fini della presente legge si intende per:

• disortografia un disturbo specifico di scrittura che si

manifesta in difficoltà nei processi linguistici di

transcodificaLegge 170/2010

Art. 1 Riconoscimento e definizione di disortografia

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• Leggere e scrivere diventano raramente attività

piacevoli

• Curiosità e voglia di imparare si riducono di

fronte alla fatica necessaria per leggere

• Il gap tra potenzialità e livello scolastico tende

ad aumentare

Come conseguenza

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SOMMARIO

Caratteristiche dei Disturbi Specifici

dell’Apprendimento

Dislessia, Disortografia e Disgrafia

Indicatori per la rilevazione del disturbo

DSA e Matematica: quando i problemi si

moltiplicano

Indicatori per la rilevazione del disturbo di apprendimento

1. LE DIFFICOLTÀ FONOLOGICHE:

• Confusione di segni diversamente orientati nello spazio:

la “p” e la “b”

la “d” e la “q”

la “u” e la “n”

la “a” e la “e”

la “b” e la “d”

• Confusione di segni che si differenziano per piccoli particolari:

la “m” con la “n”

la “c” con la “e”

la “f” con la “t”

la “s” con la “z”

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• Omissioni di grafemi e di sillabe:

“fonte” con “fote”

“fuoco” con “foco”

“campo” con “capo”

• Inversioni di sillabe:

“li” al posto di “il”

“la” al posto di “al”

“ni” al posto di “in”

• Inversioni della parola:

“scilovo” al posto di “scivolo”

• Aggiunte e ripetizioni:

“tavovolo” al posto di “tavolo”.

Indicatori per la rilevazione del disturbo di apprendimento

2. LE DIFFICOLTÀ LESSICALI E ORTOGRAFICHE:

• Separazioni illegali

“in sieme” per “insieme”

“in dietro” per “indietro”

• Fusioni illegali

“lacqua” per “l’acqua”

“nonè” per “non è”

• Scambio di grafemi omofoni (non omografi)

“quore” per “cuore”

“squola” per “scuola”

“cuaderno” per “quaderno”

• Omissione o aggiunta del grafema

“h” “a” per “ha”

“sciena” “schiena”

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Indicatori per la rilevazione del disturbo di apprendimento

3. DIFFICOLTÀ VISUO SPAZIALI:

• Spazi irregolari tra lettere e parole

• scrittura irregolare con eccessivo spazio tra le parole

• spaziatura insufficiente tra lettere attigue

• macro o micro grafie irregolari

• fluttuazioni delle lettere sul rigo

• incoerenza nell’inclinazione della scrittura

• mancato rispetto dei margini del foglio

E ancora…difficoltà a

• Copiare dalla lavagna

• Eseguire l’autocorrezione

• Lateralizzazione e orientamento spaziale

• Utilizzare lo spazio del foglio

• Memorizzazione delle lettere

• Memorizzazione dei giorni della settimana, dei mesi

• Imparare l’ordine alfabetico e usare il vocabolario

• Imparare i termini specifici delle discipline

• Ricordare gli elementi geografici, le epoche storiche, le date degli

eventi (Natale, il proprio compleanno,…)

• Organizzare il tempo in anticipo e leggere l’orologio

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Indicatori comportamentali

• non riesce a finire l’esercizio nel tempo assegnato, specialmente se scritto

• impiega troppo tempo nei compiti a casa • ottiene scarsi risultati pur impegnandosi a scuola e a

casa • non riesce a usare il dizionario cartaceo • crede di non essere portato per le lingue • crede di essere poco intelligente

non so leggere...

non sono intelligente

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2.1 Osservazione delle prestazioni atipiche

Per individuare un alunno con un potenziale Disturbo

Specifico di Apprendimento, non necessariamente si deve

ricorrere a strumenti appositi, ma può bastare, almeno in

una prima fase, far riferimento

all’osservazione delle prestazioni nei vari ambiti di

apprendimento interessati dal disturbo: lettura, scrittura,

calcolo.

Linee Guida LUGLIO 2011

Ad esempio, per ciò che riguarda la scrittura, è possibile

osservare:

presenza di errori ricorrenti, che possono apparire comuni

ed essere frequenti in una fase di apprendimento o in una

classe precedente, ma che si presentano a lungo ed in

modo non occasionale.

Nei ragazzi più grandi è possibile notare l’estrema difficoltà

a controllare le regole ortografiche o la punteggiatura.

Linee Guida LUGLIO 2011

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Per quanto concerne la lettura, possono essere indicativi:

il permanere di una lettura sillabica ben oltre la metà della

prima classe primaria;

la tendenza a leggere la stessa parola in modi diversi nel

medesimo brano;

il perdere frequentemente il segno o la riga.

Linee Guida LUGLIO 2011

E nella

Scuola

Secondaria?

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• Il ragazzo dislessico appare all’insegnante come uno

studente come tutti gli altri

• mentre i suoi compagni scrivono lui sta in silenzio anche

se non riesce a copiare come gli altri dalla lavagna

• se non riesce a seguire il ritmo di dettatura o a prendere

appunti velocemente…

…si mimetizza

• non chiede aiuto

• finge di seguire scrivendo solo ciò che riesce a scrivere

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In classe non ci sono più occasioni,

fino alle prove di verifica,

per scoprire le eventuali pecularietà di chi non riesce a

leggere, a scrivere o a fare i calcoli come gli altri…

Questa è la situazione emblematica del dislessico alle

superiori:

Il ragazzo con disturbi specifici di apprendimento deve

dimostrare le sue difficoltà, ha quindi

“L’onere della prova”

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Immagine sociale

Disimpegnato

Dislessico

Messaggio

- di scelta personale

- di rifiuto della scuola

- di contestazione

La sua identità sociale viene

“macchiata” definitivamente

Anche a casa le cose cambiano radicalmente per

l’adolescente con dislessia.

L’adulto che lo aiuta in genere perde il controllo della

situazione perché il ragazzo rifiuta il tutoraggio quotidiano

e si oppone all’attività condotta con il genitore

Del resto lo studio individuale, soprattutto per chi ha

sempre avuto qualcuno che lo aiutava, risulta quasi

impossibile da condurre per molte ore al giorno

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I processi di compenso hanno reso la lettura e la scrittura più

fluenti, ma questo ha contribuito a mascherare e non risolvere

il problema.

A nasconderlo meglio.

L’adolescente, in piena fase di sviluppo dell’identità, vuole

tenere il più lontano possibile gli elementi che lo rendono

“diverso” dagli altri,

una mosca bianca, uno fuori dal gruppo

Questi due fattori complicano la riconoscibilità

sociale del problema e sono la prima barriera

che non consente di affrontarlo in modo efficace

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Ma quali sono le difficoltà del dislessico in età

adolescenziale dal punto di vista funzionale?

Vi sono ancora problemi reali di scrittura e lettura?

La decodifica rimane faticosa

Lo sforzo che un dislessico compie nella

lettura di una pagina rimane nettamente

maggiore di quello di un normolettore

Molte righe

Molte parole

Linguaggio formale e

complesso

Maggiori problemi nel

ricordare il contenuto

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LE PROPORZIONI

…altri esempi

U

U U

U

U

A B BA

A

U

B BA

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…ancora

V

V V

V

p q

V

p V qTra un bo’ poqqiamo uscire

p pV

La dislessia accompagna lo

studente per tutto il suo

percorso scolastico e la

capacità di riconoscerla,

soprattutto quando il

ragazzo cerca di

nasconderla e di

nascondersi, può essere

considerata una sfida per la

scuola secondaria

20/11/2015

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SOMMARIO

Caratteristiche dei Disturbi Specifici

dell’Apprendimento

Dislessia, Disortografia e Disgrafia

Indicatori per la rilevazione del disturbo

DSA e Matematica: quando i problemi si

moltiplicano

Perché la matematica è difficile?

Appare astratta quindi lontana dall'esperienza quotidiana

Usa un linguaggio composto da termini tecnici e

da simboli

Esige rigore

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Gli apprendimenti sono organizzati in modo gerarchico

Richiede che le informazioni verbali presenti nel

testo di un problema vengano tradotte in uno schema di calcolo

Le tecniche di calcolo richiedono memorizzazionee la conoscenza di procedure complesse

L'errore è evidente ed immediato

Ma soprattutto...

Si incomincia ad “insegnarla” a partire

dalla scuola primaria ovvero quando è

già tardi...

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Eppure i numeri sono

dappertutto

A partire da stamattina in quali occasioni

ho visto o usato i numeri?

In quali occasioni ho dovuto calcolare?

TESTIMONIANZE DI PERSONE

DISCALCULICHE

Se guardo i punteggi di una partita non so quale numero significhi “vincere”

e quale numero significhi “perdere”

Non riesco a leggere le tabelle orarie

e capire a che ora parte il mio treno

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Riesco a leggere solo alcuni tipi di orologi ho una sveglia che

suona al mattino, una che mi dice che è ora di uscire da casa, un'altra che suona

quando devo portare i cani fuori...

Se devo prendere 75 gr di burro da un panetto di 500 gr

non so a quale porzione corrisponda, allora procedo per tentativi

basi neurologiche

comorbilità specificità

- dislessia

- difficoltà nella

soluzione di

problemi

l’intervento riabilitativo normalizza (?)

appare in condizioni di

adeguate abilità generali

e di adeguato

apprendimento in altri

ambiti

il profilo appare simile al disturbo

l’intervento riabilitativo

ottiene buoni risultati

in breve tempo

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La

DISCALCULIA

1.3 La Discalculia.

La discalculia riguarda l’abilità di

calcolo, sia nella componente

Linee Guida LUGLIO 2011

dell’organizzazione della

cognizione numerica

(intelligenza numerica basale)

sia in quella delle

procedure esecutive

e del calcolo.

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PRIMA TIPOLOGIA DI DISCALCULIA

I numeri nella vita quotidiana

• Il numero caratterizza la vita di ciascuno di noi e

solo attraverso la sua comprensione riusciamo

quotidianamente a muoverci nel nostro universo.

• Ma quando iniziamo ad interpretare il mondo in

termini di numerosità?

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L’ipotesi di Piaget

Idea di numerosità sembrava non poter

emergere prima dei 6-7 anni poiché costruita

sullo sviluppo di capacità tipiche del pensiero

operatorio quali la conservazione della

quantità e l’astrazione delle proprietà

percettive.

Superando Piaget...

Le ricerche condotte negli anni 80 hanno

comportato il progressivo superamento della

credenza piagetiana che l’acquisizione dei

concetti numerici si verifichi tardi nello

sviluppo del bambino.

20/11/2015

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L'ipotesi attuale

L'ipotesi attuale è che una rappresentazione

della numerosità sia presente fin dalla nascita,

ma che prima dei 6 anni sia facilmente sviata

da indizi percettivi.

La numerosità

Chiameremo numerosità o dimensione

numerica il numero di elementi che

costituiscono un insieme.

Un bambino appena nato non sa certamente

determinare il numero di elementi di un insieme,

ma percepisce come differenti insiemi con

numerosità distinte

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La tecnica di

“abituazione-disabituazione”

(Gelman-Gallistel)

• I bambini non soltanto nascono con la capacità di

riconoscere numerosità distinte, ma distinguono i

cambiamenti di numerosità provocati

dall’aggiunta/sottrazione di oggetti, ossia

possiedono “aspettative aritmetiche”.

• I bambini, molto prima di parlare e conoscere i

simboli numerici, sono in grado di categorizzare il

mondo in termini di numerosità.

Subitizing

L’automatismo del subitizing

consiste in una funzione visiva

che consente un rapido e

preciso giudizio numerico

eseguito su insiemi di piccole

numerosità di elementi.

Il termine deriva dall'aggettivo

latino subitus ("immediato")

Il numero massimo di oggetti percepibili in questo modo sembra essere

di 4 circa

20/11/2015

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La capacità di confrontare numerosità

• Un’altra capacità numerica biologicamente

fondamentale è quella di confrontare le

numerosità e di scegliere il maggiore tra due

insiemi.

• I leoni allo stato selvatico: attaccano solo se sono

in superiorità numerica altrimenti si ritirano.

Quale insieme è più numeroso?

AB

STIMA

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Butterworth (1999; 2005)

Processi automatici: non possiamo evitare di vedere che le mucche in un

campo sono bianche e marroni, né possiamo evitare di vedere che ce ne sono

tre; come ci sono persone che nascono cieche ai colori ci sono anche individui

che nascono con una sorta di cecità per i numeri.

Il genoma umano contiene le istruzioni per costruire circuiti cerebrali

specializzati che chiameremo ‘modulo numerico’

La funzione del modulo

numerico è quella di

classificare il mondo in

termini di quantità numerica

o numerosità, cioè del

numero di oggetti di un

insieme.”

Qual è maggiore?

Se il bambino vede due file di oggetti poste l’una

sotto l’altra risponderà sempre che il loro numero è

uguale, poiché ben comprende il ruolo della

corrispondenza biunivoca.

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Non appena gli oggetti di una delle due file vengono

distanziate, il bambino risponderà sempre che ce

ne sono di più nell’ultima delle due file lasciando

prevalere l’indizio percettivo dell’area occupata.

Effetto distanza

Un altro effetto che caratterizza l’uso della dimensione

numerica è l’effetto distanza: più le quantità sono

numericamente vicine, più è difficile confrontarle.

20/11/2015

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Effetto stroop numerico

Nel giudicare quale tra due numeri è il maggiore, i

tempi di reazione aumentano quando la dimensione

numerica e quella fisica sono incongruenti

Nei bambini con questo profilo di discalculia si

evidenziano significative difficoltà fin dai primi

anni di vita nell’esecuzione dei compiti più

semplici quali:

cogliere la numerosità

comparare

contare, ecc…

PRIMA TIPOLOGIA DI DISCALCULIA

20/11/2015

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SECONDA TIPOLOGIA DI

DISCALCULIA

Il secondo profilo di

discalculia si riferisce

invece in modo specifico

alle difficoltà

nell’acquisizione delle

procedure e degli

algoritmi del calcolo.

Come procede lo studente quando

fa i calcoli?

20/11/2015

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input

ouput

Il Sistema di comprensione

trasforma i numeri in entrata in

rappresentazioni astratte di quantità

(semantica) utilizzando i

meccanismi lessicali (nome dei

numeri) e sintattici (regole di

costruzione del numero) di

elaborazione del numero

Il Sistema di produzione

che trasforma in risposta

verbale o scritta il risultato

dell’elaborazione del

sistema del calcolo

Il Sistema del calcolo che

manipola le rappresentazioni

astratte applicando segni

(simboli delle operazioni),

procedure e utilizzando i fatti

numerici (risultati di semplici

operazioni memorizzati)

Modello di

Mc Closkey

Meccanismi semantici

(regolano la comprensione della quantità)

3 =

Meccanismi lessicali

(regolano il nome del numero)

1 11

Meccanismi sintattici

(Grammatica Interna = Valore Posizionale delle Cifre)

Da u

1 3

3 1

La posizione cambia nome

Meccanismi del

Sistema di Comprensione

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45

E se i meccanismi del Sistema di

Comprensione sono compromessi?

135 (scritto) 145 (letto)

135 (dettato) 100305 (scritto)

4 è maggiore di 5

• errore lessicale

• errore sintattico

• errore semantico

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Ma il “corto circuito” potrebbe

essere nel Sistema di Calcolo…

34 x errore visuo-spaziale

2 =

_______

36

27 x errore misto

15 =

_______

55

L’alunno mescola l’errore della moltiplicazione

con quello della somma

20/11/2015

47

322 - più grande meno il più piccolo.

36=

_______

314

27 x

3 =

_______

621

Gli errori hanno sempre un senso cognitivo, non avvengono a caso e

non avvengono perché i bambini sono distratti.

L’errore spesso si stabilizza

In sintesi, in ambito scientifico si tende a distinguere

gli errori di calcolo in quattro categorie:

1. errori nel recupero di fatti aritmetici;

2. errori nel mantenimento e nel recupero delle

procedure;

3. errori nell’applicazione delle procedure;

4. difficoltà visuospaziali.

non sa le tabelline

confonde x con +

non esegue

correttamente le

operazioni

20/11/2015

48

Cosa dicono

le linee guida?

??

?

4.3.3 Area del calcolo

Riguardo alle difficoltà di apprendimento del calcolo e al

loro superamento, non è raro imbattersi in studenti che

sono distanti dal livello di conoscenze atteso e che

presentano un’impotenza appresa, cioè un vero e

proprio blocco ad apprendere sia in senso cognitivo

che motivazionale.

Sebbene la ricerca non abbia ancora raggiunto dei

risultati consolidati sulle strategie di potenziamento

dell’abilità di calcolo, si ritengono utili i seguenti

principi guida:

Linee Guida LUGLIO 2011

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4.3.3 Area del calcolo

• analizzare gli errori del singolo alunno per comprendere i

processi cognitivi che sottendono all’errore stesso con intervista

del soggetto;

• gestire, anche in contesti collettivi, almeno parte degli interventi in

modo individualizzato;

• pianificare in modo mirato il potenziamento dei processi cognitivi

necessari

• aiutare, in fase preliminare, l’alunno a superare l’impotenza

guidandolo verso l’esperienza della propria competenza;

Linee Guida LUGLIO 2011

4.3.3 Area del calcolo

In particolare, l’analisi dell’errore favorisce la

gestione dell’insegnamento.

L’analisi dell’errore consente infatti di capire

quale confusione cognitiva l’allievo abbia

consolidato in memoria e scegliere,

dunque, la strategia didattica più efficace

per l’eliminazione dell’errore e il

consolidamento della competenza.

Linee Guida LUGLIO 2011

20/11/2015

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4.3.3 Area del calcolo

Riguardo agli strumenti compensativi e alle

misure dispensative, valgono i principi

generali secondo cui la calcolatrice, la

tabella pitagorica, il formulario

personalizzato, etc. sono di supporto ma

non di potenziamento, in quanto riducono il

carico ma non aumentano le competenze.

Linee Guida LUGLIO 2011

SOMMARIO

Caratteristiche dei Disturbi Specifici

dell’Apprendimento

Dislessia, Disortografia e Disgrafia

Indicatori per la rilevazione del disturbo

DSA e Matematica: quando i problemi si

moltiplicano

20/11/2015

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