L’Università Pubblica

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L’Università Pubblica Provvedimenti legislativi

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L’Università Pubblica. Provvedimenti legislativi. Giugno 2008: DL 112. Il 25 giugno 2008, su proposta del Ministro del Tesoro On. Tremonti, il Consiglio dei Ministri approva (all’unanimità, Ministro dell’Università On. Gelmini compresa) il Decreto Legge n. 112 (DL 112) concernente: - PowerPoint PPT Presentation

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L’Università Pubblica

Provvedimenti legislativi

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Giugno 2008: DL 112

• Il 25 giugno 2008, su proposta del Ministro del Tesoro On. Tremonti, il Consiglio dei Ministri approva (all’unanimità, Ministro dell’Università On. Gelmini compresa) il Decreto Legge n. 112 (DL 112) concernente:

• Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria

•Gli atenei di tutta italia esprimono forti critiche sul DL 112 in merito alle sue conseguenze sulle attività di didattica e di ricerca

•Il 6 agosto 2008, il Parlamento approva in via definitiva il DL 112

•Il decreto viene pubblicato Il 21 agosto 2008 e diventa legge (133)

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Elementi critici

1) Taglio dei finanziamenti pubblici all’Università (FFO)

2) Riduzione del turn-over del personale

3) Università come Fondazioni?

4) Sospensione delle Scuole di Specializzazione (SSIS) per la formazione degli insegnanti.

L 133/2008

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DL 112 = Scomparsa dell’Università Pubblica

1) Taglio dei finanziamenti pubblici all’Università (FFO)

FFO (Fondo Funzionamento Ordinario): finanziamento ministerialedel sistema universitario

Tagli del FFO nel DL 112: 63,5 milioni di euro per il 2009 190 milioni di euro per il 2010 316 milioni di euro per il 2011 417 milioni di euro per il 2012 455 milioni di euro per il 2013

Si tratta in totale di quasi 1500 milioni di euro di riduzione in cinque anni, Una media di 300 milioni di euro per anno. Si passa dalla riduzione dell’ordine dell’uno per cento nel 2009 ad una riduzione del 7,8 per cento fra il 2012 e il 2013 !!!!!

Tutto questo applicato ad un sistema sottofinanziato. Come appare dallo schema seguente !!

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Dal confronto con gli altri paesi avanzati (dati OCSE) emerge infatti la

necessità di un aumento, e non di una diminuzione, del

finanziamento pubblico (ma anche privato) al sistema Università!

Dati OCSE1) Spesa annuale per studente:USA: 24370$, Inghilterra: 13506$, Germania: 12446$ Francia: 10995$, Media OCSE: 11512$, Italia: 8026$2) Spesa pubblica annuale per studente:USA: 8400$, Inghilterra: 9400$, Germania: 10200$ Francia: 9300$, Media OCSE: 8400$, Italia: 5400$

DL 112 = Scomparsa dell’Università Pubblica

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Andamento Fondo Funzionamento Ordinario 2001-2012 (Ante aumenti l. 1/2009)

∆ 2010-2009

∆ 2011-2009

∆ 2012-2009

- 318 Ml€

- 1.036 Ml€

- 1.433 Ml€

-4,3%

-18,1%

-19,1%

5.500.000.000

6.000.000.000

6.500.000.000

7.000.000.000

7.500.000.000

8.000.000.000

FFO 6.188 6.209 6.294 6.552 6.996 6.944 7.133 7.422 7.485 7.166 6.130 6.052

2001 2002 2003 2004 2005 2006 20072008

(Inclusi 550 Ml€.)

2009 (Inclusi

550 Ml€.)

2010 (Inclusi

550 Ml€.) 2011 2012

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Conseguenze del taglio FFO:i) riduzione dei servizi agli studentiii) riduzione delle infrastrutture (aule, laboratori, biblioteche)iii) peggioramento della qualità della didatticaiv) riduzione delle attività di ricerca

con un peggioramento globale della qualità delle nostre Università ed ulteriore perdita di competitività rispetto alle Università straniere.

Assisteremo, oltre che alla cosiddetta “fuga dei cervelli”, anche alla fugadegli studenti universitari?

L’uso ottimale delle risorse necessita 1) la valutazione del sistema universitario (ma l’istituzione dell’agenzia di valutazione è stata appenabloccata) e 2) la ripartizione del FFO sulla base dell’efficienza di Ciascuna Università (invece della attuale distribuzione “a pioggia”).

Il taglio del FFO

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2) Riduzione del turn-over del personale

La 133/2008 fissa un limite massimo di i) 1 su 10 per il 2009 ii) 1 su 5 per il 2010 ed il 2011 iii) 1 su 2 per il 2012di nuove assunzioni rispetto al numero di pensionamenti. Il limite sul turn-over si applica a ciascuna Università prescindendo dalla efficienza nell’uso delle risorse (e del rispetto del limite del 90% per la spesa di stipendi del personale)

Implicazione a medio termine a legislazione costante: dimezzamento del numero di docenti!

E’ realmente necessario ridurre il numero di docenti e soprattutto, è funzionale all’obiettivo di far divenire l’Europa “una società della conoscenza ” ?

Il confronto con gli altri paesi industrializzati suggerisce che il numero didocenti universitari dovrebbe aumentare invece che diminuire!

Dati OCSE sul rapporto (numero studenti / numero docenti):USA: 15.1 Germania: 12.4 Francia: 17.0 Inghilterra:

16.4Media OCSE: 15.3 Italia: 20.4

L 133/2008

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DL 112 = Scomparsa dell’Università Pubblica

Quale scenario futuro con un dimezzamento del numero di docenti?

-Situazione attuale: un docente/ricercatore dedica in media metà del tempo alla didattica e metà del tempo alla ricerca

-Assumendo un numero stazionario di studenti: se il numero di docenti/ricercatori si dimezza, allora ciascun docente/ricercatore dovrà raddoppiare il tempo dedicato alla didattica per preservare le attuali attività formative

-Situazione futura: il docente/ricercatore dovrà dedicare tutto il suo tempo all’insegnamento e non potrà svolgere l’attività di ricerca

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DL 112 = Scomparsa dell’Università Pubblica

Conseguenze

- Abbassamento generale della qualità della didattica

-Lo studente non potrà interagire con il mondo della ricerca e della produzione di nuove conoscenze

-Impossibilità di svolgimento di tesi sperimentali causa l’assenza di laboratori di ricerca

-Non si potranno formare nuovi ricercatori: le scuole di dottorato spariranno in assenza di attività di ricerca

Sparizione delle Università pubbliche come sedi dello sviluppo delle nuoveConoscenze. Gli Atenei si trasformeranno in super-Licei

Può esistere una nazione sviluppata senza la ricerca di base svolta nelle Università?

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DL 112 = Scomparsa dell’Università Pubblica

3) Università come Fondazioni?

Il DL 112 introduce la facoltà per l’Università pubbliche di trasformarsi in Fondazioni in grado di raccogliere finanziamenti privati.

Implicazioni:1) La natura pubblica delle Università verrà annullata2) Dividerà gli Atenei in Fondazioni di classe A e di classe B in funzione della capacità economica della regione di appartenenza.3) Il sistema del “diritto allo studio” verrà cancellato e non sarà più assicurata la possibilità di studi universitari ai “meritevoli anche se in condizioni disagiate” (Art. 34 della Costituzione) 4) Sparirà la differenza rispetto alle Università private, ad esempio per le tasse universitarie: (alla Bocconi ammontano attualmente da 4300 a 9650 euro/anno)

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DL 112 = Scomparsa dell’Università Pubblica

-Provvedimento dettato solamente dalla volontà di “far cassa”, prescindendo dalla necessità di formare gli insegnanti.

4) Sospensione delle Scuole di Specializzazione (SSIS) per la formazione degli insegnanti.

-Come potranno rivolgersi all’insegnamento quei giovani motivati e preparati ormai giunti alla laurea specialistica?

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In conclusione

DL 112 = Scomparsa dell’Università Pubblica

Visti i prevedibili effetti catastrofici del DL 112, necessario chiedere aGoverno e Parlamento l’emanazione degli opportuni provvedimentiche assicurino le adeguate risorse finanziarie ed umane affinché l’Università pubblica continui ad esistere e svolgere al meglio le sue funzioni.

Ci appelliamo all’opinione pubblica ed alle forze sociali affinché, dopoaver valutato le conseguenze nefaste della possibile scomparsa dell’Università pubblica, si uniscano a noi in tale richiesta.

Invece dei tagli indiscriminati, si auspica una seria valutazione di didattica e ricerca e della gestione dei bilanci universitari, anche in funzione dell’attribuzione delle risorse.

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DECRETO-LEGGE 10 novembre 2008, n. 180

Disposizioni urgenti per il diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualita' del

sistema universitario e della ricerca(GU n. 263 del 10-11-2008)

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Articolo 1, commi 1 e 2

Gli Atenei che “superano il tetto del 90%” del FFO:

•non possono assumere personale

•non possono indire nuovi concorsi

•non partecipano al reclutamento straordinario dei ricercatori previsto dalla Finanziaria 2007

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Articolo 1, comma 3

Blocco del turn-over attenuato (solo atenei “virtuosi”): dal limite del 20% previsto dalla Legge 133, calcolato sul numero di persone in uscita, si passa al limite del 50% , ma calcolato sulla spesa corrispondente al personale in uscita

Almeno il 60% della spesa per ricercatori e non più del 10% per professori ordinari

Come conseguenza, viene prevista un’integrazione al FFO

2009 2010 2011 2012 2013Taglio Legge 133 -63,5 -190 -316 -417 -455Reintegro da Decreto 180 (10.11.08) 24 71 118 141 141Taglio dopo Decreto 180 -39,5 -119 -198 -276 -314

Cifre in milioni di Euro

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Articolo 1, comma 4 e 5, 6, 8

Commissioni di concorso a Professore di I o II fascia

•un professore nominato dalla facoltà•quattro professori sorteggiati da una lista nazionale di quindici professori (esterni all’ateneo) eletti mediante votazioni (ristrette ai soli professori di I fascia) che avverranno con modalità che il Ministro sta definendo

Commissioni di concorso a ricercatore

•un professore nominato dalla facolta' •due professori di I fascia sorteggiati in una lista di eletti

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Articolo 1, comma 7

Criteri di valutazione nei concorsi a ricercatore banditi dopo il 10 novembre 2008

La valutazione avverrà solo su titoli e pubblicazioni, utilizzando parametri stabiliti dal Ministro dopo aver sentito il CUN

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Articolo 2

L’ articolo 2 prevede che una quota non inferiore al 7% dell’attuale FFO complessivo (non si tratta di una quota aggiuntiva) venga ripartita sulla base dei risultati dei processi formativi e delle attività di ricerca scientifica

I criteri di erogazione verranno decisi sentiti il Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario (CNVSU) e il Comitato di Indirizzo per la Valutazione della Ricerca (CIVR)

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Articoli 3, 4, 5

L’ articolo 3 incrementa di 65 milioni i fondi per l’ edilizia per residenze studentesche e di 135 milioni quelli per borse di studio

L’ articolo 4 riguarda la copertura finanziaria del decreto

L’ articolo 5 riguarda l’immediata entrata in vigore del decreto

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Decreto-Legge 31 maggio 2010, n. 78

Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica

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•Turn-over al 20%, fatto salvo quanto previsto dalla Legge 1/2009 (cosiddette università “virtuose”, limite 50%)

•Spesa per personale a tempo determinato e co.co.co: -50% rispetto al 2009

•Spesa per formazione personale: -50% rispetto al 2009

•Sospensione rinnovi contrattuali (personale TA)

•…

Tagli di Interesse per il Settore Università

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20. I meccanismi di adeguamento retributivo (ISTAT, ndr) per il personale non contrattualizzato … (magistrati, professori e ricercatori universitari, dirigenti dei Corpi di polizia e delle Forze armate, ndr) non si applicano per gli anni 2011, 2012 e 2013 e non danno comunque luogo a successivi recuperi.

Art.9: Contenimento delle Spese in Materia di Impiego Pubblico

Per sempre …

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Per sempre …

21. Per le categorie di personale che fruiscono di un meccanismo di progressione automatica degli stipendi (scatti biennali, ndr), gli anni 2011, 2012 e 2013 non sono utili ai fini della maturazione delle classi e degli scatti di stipendio previsti dai rispettivi ordinamenti. Per il predetto personale le progressioni di carriera comunque denominate eventualmente disposte negli anni 2011, 2012 e 2013 hanno effetto, per i predetti anni, ai fini esclusivamente giuridici.

Art.9: Contenimento delle Spese in Materia di Impiego Pubblico

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I conti in tasca

(Fonte: il Sole24ore, 28.6.2010)

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Str 1 55.137 3.319 3.219 6.538 11,9Str 2 56.035 3.373 6.714 10.087 18,0

1 58.356 3.513 7.511 11.024 18,92 62.749 3.777 7.511 11.288 18,03 65.866 3.965 7.511 11.476 17,44 70.260 4.23 7.511 11.74 16,75 73.377 4.417 8.787 13.204 18,06 77.770 4.682 7.853 12.535 16,17 82.164 4.946 6.920 11.866 14,48 85.624 5.155 6.920 12.075 14,19 89.084 5.363 6.920 12.283 13,8

10 92.544 5.571 6.920 12.618 13,611 96.004 5.779 6.920 13.000 13,512 99.464 5.988 6.920 13.381 13,513 102.924 6.196 6.920 13.762 13,414 106.384 6.404 3.460 10.684 10,015 109.844 6.613 0 7.605 6,91

ClasseMancato aumento (ISTAT)

Lordo al 31.12.10 (= al 31.12.2013)

Mancato aumento (scatti di classe)

Mancato aumento (sullo stipendio annuale) (Totale)

Incidenza (in %)

PROF. ORDINARI

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PROF. ASSOCIATI

NC/1 41.734 2.512 2.253 4.766 11,4

NC/2 42.373 2.551 4.721 7.272 17,21

1 43.987 2.648 5.321 7.969 18,1

2 47.094 2.835 5.321 8.156 17,3

3 49.308 2.968 5.321 8.289 16,8

4 52.415 3.155 5.321 8.476 16,2

5 54.628 3.289 6.214 9.503 17,4

6 57.736 3.476 5.564 9.04 15,7

7 60.843 3.663 4.914 8.577 14,1

8 63.300 3.811 4.914 8.725 13,8

9 65.757 3.959 4.914 8.873 13,5

10 68.214 4.106 4.914 9.021 13,2

11 70.671 4.254 4.914 9.169 13,0

12 73.128 4.402 4.914 9.317 12,7

13 75.585 4.55 4.914 9.465 12,5

14 78.042 4.698 2.457 7.155 9,2

15 80.500 4.846 0 4.846 6,01

ClasseMancato aumento (ISTAT)

Lordo al 31.12.10 (= al 31.12.2013)

Mancato aumento (scatti di classe)

Mancato aumento (sullo stipendio annuale) (Totale)

Incidenza (in %)

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RICERCATORI

NC /1 23.412 1.409 6.249 7.659 32,7NC/ 2 29.214 1.759 4.638 6.397 21,9

NC/3 29.661 1.786 6.398 8.183 27,611 33.852 2.038 3.788 5.826 17,22 36.059 2.171 3.788 5.958 16,53 37.640 2.266 3.788 6.054 16,14 39.846 2.399 3.788 6.186 15,55 41.427 2.494 4.413 6.907 16,76 43.634 2.627 3.962 6.588 15,17 45.841 2.76 3.510 6.27 13,78 47.596 2.865 3.510 6.375 13,49 49.351 2.971 3.510 6.481 13,1

10 51.106 3.077 3.510 6.587 12,911 52.861 3.182 3.510 6.692 12,712 54.616 3.288 3.510 6.798 12,413 56.371 3.394 3.510 6.904 12,214 58.126 3.499 1.755 5.254 9,015 59.881 3.605 0 3.605 6,01

ClasseMancato aumento (ISTAT)

Lordo al 31.12.10 (= al 31.12.2013)

Mancato aumento (scatti di classe)

Mancato aumento (sullo stipendio annuale) (Totale)

Incidenza (in %)

Note (valide per PO, PA, RU):•Calcoli effettuati da Il Sole 24 ore in presenza di inflazione al 2% (e se arrivasse al 5% ?)•Perdita (senza rivalutazione) stimata a fine carriera per un docente “giovane”: circa 200.000 Euro

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Pagano tutti ?

E allo stesso modo ?

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Altri lavoratori e manager pubblici (Art.9, Comma 2)

Dal 1° gennaio 2011 e sino al 31 dicembre 2013, i trattamenti economici complessivi dei singoli dipendenti, anche di qualifica dirigenziale, previsti dai rispettivi ordinamenti, delle amministrazioni pubbliche superiori a 90.000 euro lordi annui sono ridotti del 5% per la parte eccedente il predetto importo (e del 10% per la parte eccedente 150.000 euro)

Esempio: Dirigente con stipendio da 100.000 Euro: perde 500 Euro all’anno (il 5% di 10000 Euro), ovvero lo 0.5% della retribuzione

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2. A decorrere dal 1° gennaio 2011 il trattamento economico complessivo dei Ministri che non siano membri del Parlamento nazionale, previsto dall’articolo 2, primo comma, della legge 8 aprile 1952, n. 212, è ridotto del 10 per cento.

Curiosità: Quanti sono i Ministri non parlamentari ?

Risposta: 1 (Galan, ndr)

Art.5: Riduzione del Costo degli Apparati Politici ed Amministrativi

Page 32: L’Università Pubblica

Altri punti di interesse

•Sostituzione del TFS con il TFR

•Pagamento differito della liquidazione e suo frazionamento in 3 anni

Page 33: L’Università Pubblica

Per il solo personale di cui alla legge 27/1981 (magistratura ordinaria, amministrativa, contabile, militare e avvocati e procuratori dello Stato):

a) per l’anno 2014, a titolo di acconto, è previsto lo stesso incremento retributivo riconosciuto per l’anno 2010 (+ 3,04 %); per l’anno 2015, il beneficio spettante a titolo di conguaglio per l’intero triennio 2013-2015 verrà calcolato sulla base degli incrementi medi percepiti dal restante pubblico impiego negli anni 2009-2010 e 2014

b) maturazione degli automatismi stipendiali (classi e scatti) differita di tre anni con successiva attribuzione del valore economico che si sarebbe maturato nel corso del triennio.

Eccezioni previste a riguardo del taglio delle retribuzioni

Page 34: L’Università Pubblica

Conversione del Decreto in Legge dello Stato da parte del Parlamento

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Militari•Fondo di 80ML di euro all’anno destinato al finanziamento di misure perequative per il personale delle Forze Armate, delle Forze di Polizia e Vigili del Fuoco•Sul blocco degli stipendi non incideranno le missioni all'estero

Insegnanti•Il 30% dei risparmi previsti verranno accantonati e potranno, in un secondo tempo, essere anche destinati a scatti di anzianità e progressioni del corpo docente

Diplomatici•Annunciate nel maxi-emendamento del Governo misure di ammorbidimento rispetto al congelamento degli stipendi

Taglio Retribuzioni: Alcuni Emendamenti di Maggioranza

Page 36: L’Università Pubblica

DISEGNO DI LEGGE 1905 APPROVATO DAL SENATO

DELLA REPUBBLICAil 29 luglio 2010

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Governance delle università

Art. 2, comma 1. Consiglio di Amministrazione:

• Al massimo 11 membri incluso rettore e rappresentanti degli studenti.

• “designazione o scelta degli altri componenti [..] tra personalità italiane o straniere in possesso di comprovata competenza in campo gestionale ovvero di un’esperienza professionale di alto livello; non appartenenza ai ruoli dell’ateneo, a decorrere dai tre anni precedenti alla designazione e per tutta la durata dell’incarico, di un numero di consiglieri non inferiore a 3 nel caso in cui il consiglio di amministrazione sia composto da 11 membri e non inferiore a 2 nel caso in cui il consiglio di amministrazione sia composto da un numero di membri inferiore a 11”

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Fondo per il merito degli studenti

• Art. 4 “È istituito presso il Ministero un fondo speciale […] finalizzato a promuovere l’eccellenza e il merito fra gli studenti [..]”

• Dal comma 7 che illustra quali siano i finanziamenti per alimentare il fondo si evince che l’unico finanziamento certo è costituito dal contributo di partecipazione alle prove pagato dagli studenti che, ritenendosi meritevoli, chiedono di essere valutati (comma 4).

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Abilitazione scientifica nazionale

• Art. 16 comma 1 “L’abilitazione ha durata quadriennale […] attesta la qualificazione scientifica che costituisce requisito necessario per l’accesso alla prima e alla seconda fascia dei professori”

• Comma 4 “Il conseguimento dell’abilitazione scientifica non costituisce titolo di idoneità né dà alcun diritto relativamente al reclutamento in ruolo o alla promozione […]”

• L’abilitazione scientifica è dunque una condizione necessaria ma non sufficiente per il reclutamento.

Page 40: L’Università Pubblica

Ricercatori a tempo determinato

Art. 21 Il ruolo di ricercatore a tempo indeterminato viene sostituito dal ricercatore a tempo determinato che può usufruire di due forme contrattuali (comma 4):

1. Un contratto triennale (prorogabile di 2 anni) a tempo pieno o definito (didattica 350 o 200 ore )

2. Un contratto triennale non rinnovabile a tempo pieno, a chi ha già usufruito del 1)

• Nel terzo anno del contratto 2), previo conseguimento dell’abilitazione a associato, l’università valuta il ricercatore per la chiamata.

• I contratti 1) e 2) non danno luogo a diritti per l’accesso ai ruoli (comma 9).

Page 41: L’Università Pubblica

Promozione ad associato

• Art. 21 un ricercatore a tempo determinato potrà essere assunto dopo aver usufruito dei contratti 1 e 2 e avendo conseguito l’abilitazione. Quindi:– Dopo un minimo di sei anni nel caso il contratto 1 non

sia stato prorogato– Dopo un minimo di otto anni nel caso il contratto 1 sia

stato prorogato di due anni• L’Università in cui ha prestato servizio non avrà alcun

obbligo di assunzione: procederà in funzione delle disponibilità economiche dell'Università, soggetto ai blocchi di turnover, sospensioni dei concorsi, limiti alle assunzioni decisi dal Governo del momento.

Page 42: L’Università Pubblica

Merito e responsabilità

• Art. 5 comma 1, lettera c) (delega al governo per)

Introduzione, sentita l’ANVUR, di un sistema di

valutazione ex post delle politiche di reclutamento degli

atenei sulla base di criteri definiti ex ante.

• Fino al 10% FFO (a livello di ateneo) attribuiti in base

della valutazione scientifica, mobilità dei dottorandi e

post-doc, numero di responsabili di progetti

internazionali, internazionalizzazione docenti.

• Meccanismo troppo indiretto per causare una vera

responsabilizzazione atta alla valorizzazione del merito.

Page 43: L’Università Pubblica

Iniziative negli atenei italiani

Page 44: L’Università Pubblica

Esempio: Università di Parma

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Mozione:La legge 133 del 2008 ha programmato un taglio finanziario progressivo e generalizzato all’Università pubblica, che dal prossimo anno vedrà sostanzialmente azzerata la quota di risorse necessarie per mantenere in vita le funzioni Universitarie (didattica, ricerca, servizi agli studenti, manutenzione delle strutture).

Il disegno di legge 1905, all’esame delle Camere, restringe in modo inaccettabile le prospettive di avanzamento di carriera, mediante concorsi pubblici, di ricercatori e professori associati, in particolar modo per gli attuali ricercatori a tempo indeterminato. Per i giovani non ci sarà accesso a docenza universitaria e ricerca nel prossimo quadriennio.

La manovra economica attualmente all’esame del Parlamento contiene provvedimenti che si traducono in riduzioni della retribuzione di docenti e ricercatori, più penalizzanti per i giovani che già hanno stipendi più bassi.

Tali provvedimenti hanno determinato uno stato di forte disagio e di mobilitazione tra i docenti e i ricercatori che, di fatto, renderà impossibile garantire, per il prossimo anno accademico, un’offerta formativa adeguata. Per tale motivo, la Facoltà di Ingegneria si vede costretta a sospendere ogni attività di programmazione didattica per l’anno accademico 2010/2011.

Chiede infine al Preside di Facoltà di esprimere in tutte le sedi istituzionali i contenuti della presente mozione, informandone gli studenti della facoltà e dandole anche rilevanza mediatica nelle forme che riterrà più opportune ed efficaci”

(MOZIONE FACOLTA’ INGEGNERIA - PARMA)

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http://www.ricercatoripoli.altervista.org/Iniziative_Politecnico_files/assemblea21-6-2010.pdf

Esempio: Politecnico di Torino

ASSEMBLEA DEI PROFESSORI E DEI RICERCATORI DEL POLITECNICO DI TORINO – 21/6/2010

L’Assemblea dei Professori e dei Ricercatori Universitari del Politecnico di Torino si è riunita il 21giugno 2010 ed ha ampiamente discusso il DECRETO-LEGGE 31 maggio 2010, n. 78 recante “Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica”.

L’Assemblea ha espresso il più vivo disappunto sul fatto che la scure dei tagli si sia abbattuta sulle retribuzioni dei docenti universitari in maniera abnorme, iniqua, discriminatoria e lesiva della garanzia dell’autonomia e della libertà di esercizio della funzione docente.

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Si evidenziano qui di seguito le principali osservazioni emerse.

1. Blocco dei contratti nel 2011-2013Il blocco per il triennio 2011-2013 degli adeguamenti stipendiali legati agli aumenti derivanti dai rinnovi contrattuali degli altri dipendenti pubblici (Legge 448/98- Art. 24), conseguente al blocco dei contratti per le categorie contrattualizzate (quindi per l’Università anche per i Tecnici, gli Amministrativi e i Bibliotecari) porterà mediamente a perdite al terzo anno di almeno il 5% dello stipendio, che si ripercuoteranno sulle retribuzioni di tutti gli anni successivi, sulle pensioni e sulla liquidazione.

2. Blocco degli scatti biennali e delle conferme in ruolo nel 2011-2013Ai docenti universitari e ai magistrati (le cosiddette categorie non contrattualizzate) vengono anche bloccati per il triennio 2011-2013 gli scatti biennali che sono connaturati con la progressione di carriera. Per i docenti universitari sono legati alla crescente maturità scientifico-didattica e la norma è lesiva, oltrechè economicamente, anche della garanzia dell’autonomia e della libertà di esercizio della funzione docente. Tale blocco risulta ancor più abnorme e punitivo per i giovani. La perdita di retribuzione dei docenti giovani al terzo anno, in virtù di questa sola voce, arriverebbe fino al 16% ed abbinata ai mancati aumenti annuali di cui al punto 1 porta la stima della perdita oltre il 20%. Ancora più abnorme è la situazione per coloro che nel triennio abbiano il giudizio di conferma: per essi è facile stimare perdite anche del 40%, che salgono al 45% tenendo conto del punto 1. Per i meno giovani la situazione è solo meno abnorme, potendo essi avere una perdita dal blocco degli scatti del 5%. Per essi al terzo anno la perdita, tenuto conto dei mancati aumenti annuali di cui al punto 1, supera il 10%.

Segue (MOZIONE ASSEMBLEA POLITECNICO DI TORINO)

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3. Danni “perpetui” derivanti dal blocco degli scatti biennali e delle conferme in ruoloPer i magistrati il blocco degli scatti biennali di cui al punto 2 è temporaneo e al termine del triennio recuperano la normale progressione di carriera come se la manovra finanziaria non ci fosse mai stata, mentre per i docenti universitari il blocco è definitivo e la progressione economica riparte nel 2014 come se il triennio 2011-2013 non fosse trascorso. Ciò determina ovviamente un danno che cresce in continuazione negli anni successivi fino a far sentire i suoi effetti deleteri anche sulla pensione e sulla liquidazione. La norma è iniqua e discriminatoria.

4. Liquidazioni frazionate e ridimensionateLa liquidazione verrà erogata nell’arco di tre anni, e, per quanto riguarda le quote maturate a partire dal 2011 verrà ricalcolata con diverso metodo, naturalmente meno favorevole

5. Finanziamento delle UniversitàI mancati emolumenti non vengono riversati a livello nazionale, bensì lasciati nelle disponibilità delle Università. Così da un lato il governo ha tagliato i fondi alle Università, dall’altro i dipendenti di tutte le Università stesse (tutti: Professori, Ricercatori, Tecnici, Amministrativi, Bibliotecari) sono obbligati a rifinanziarle: l’onere del finanziamento del sistema universitario nazionale si trasferisce dallo Stato ai dipendenti del Sistema stesso: è un’assurdità

Segue (MOZIONE ASSEMBLEA POLITECNICO DI TORINO)

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6. Politica generale nei riguardi dell’UniversitàIl tutto si inserisce in un quadro generale che vede l’Università sempre più soggetta ad attacchi concentrici e tendenti a ridimensionarne la funzione di Università pubblica. In particolare il Disegno di legge Gelmini in discussione in Parlamento prevede organi di governo verticistici e una abnorme presenza di esterni, eccesivo potere dei Rettori e dei Cd.A rispetto ai Senati Accademici, riduzione degli spazi di democrazia, la creazione di ulteriore precariato con l’istituzione dei ricercatori a tempo determinato e non prevede invece alcuna normativa per riconoscere la funzione docente dei ricercatori

Segue (MOZIONE ASSEMBLEA POLITECNICO DI TORINO)

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In relazione a quanto emerso l’Assemblea chiede che la manovra venga ridimensionata come segue (il contributo dell’Università con il blocco dei contratti di cui al punto 1 resta comunque notevole):

•Venga abolito il blocco degli scatti biennali e delle conferme in ruolo e, in subordine, adottata una normativa come quella prevista per i magistrati

•Sia previsto, a fine triennio, un meccanismo di recupero dei miglioramenti mancati in virtù del blocco dei contratti nella pubblica amministrazione

•Venga ripristinata la metodologia di calcolo della liquidazione e il pagamento in tre anni delle liquidazioni venga limitato al solo triennio 2011-2013

Segue (MOZIONE ASSEMBLEA POLITECNICO DI TORINO)

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L’Assemblea decide altresì di:

•Dichiarare lo stato di agitazione permanente fino alla conclusione dei lavori parlamentari di approvazione del Decreto Legge, con riconvocazione dell’Assemblea il giorno 1 luglio p. v.

•Chiedere ai Consigli di Facoltà ed al Senato Accademico di discutere dell’argomento e di inviare le proprie conclusioni al Ministro

•Diffondere sulla stampa nazionale le proprie posizioni

•Intraprendere fin da subito azioni di particolare incisività. Decide fin da subito uno “sciopero bianco” che veda una perdurante astensione da tutte quelle attività didattiche e organizzative che vengono esercitate liberamente giorno per giorno ma non sono obbligatorie per legge.

•In particolare decide, ove le proprie richieste non vengano accolte, di astenersi dal tenere nel prossimo anno accademico insegnamenti ulteriori oltre quelli dovuti per legge. Ciò avrà come conseguenza, tenuto conto di analoga iniziativa già assunta dai Ricercatori, la riduzione dell’offerta formativa programmata e difficoltà per avviare regolarmente il prossimo anno accademico.

• Valutare la possibilità di un ricorso presso il T.A.R

• Riservarsi ogni decisione sulle eventuali ulteriori iniziative da intraprendere in relazione all’andamento della discussione parlamentare

Segue (MOZIONE ASSEMBLEA POLITECNICO DI TORINO)

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Sono emerse nel corso dell’Assemblea idee di ulteriori azioni di particolare incisività e peso quali:

•la possibilità del blocco delle sedute di laurea

•non registrazione dei risultati degli esami di profitto sostenuti dagli studenti fino all’ottenimento della soddisfazione delle richieste avanzate

•la possibilità della promozione di tutti coloro che si presenteranno a sostenere gli esami.

In quest’ultimo caso si demanderà alla responsabilità degli studenti, a valle di un insegnamento che verrà impartito con l’usuale rigore scientifico e accademico, di curare il reale apprendimento.

Segue (MOZIONE ASSEMBLEA POLITECNICO DI TORINO)

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Iniziativa Associati Area 10 e 11

Facoltà di Ingegneria Padova

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Al Preside della Facoltà di Ingegneriae p.c. Al Rettore dell’Università di Padova

In data 1 luglio 2010 si sono riuniti i professori associati della Facoltà di Ingegneria dell’Area 11 “Ingegneria dell’Informazione”. Preso atto del testo del Decreto Legge n.78 del 31.5.2010, l’Assemblea esprime unanime disappunto per le gravi ripercussioni che alcune parti del testo avranno sull’Università, ed in particolare sull’esercizio e sulla dignità della funzione docente.

In analogia ad iniziative simili già intraprese da colleghi in questo ed in altri atenei, gli stessi docenti, unanimi, preannunciano che, in caso di effettiva conversione del testo in legge da parte del Parlamento, non sosterranno compiti didattici aggiuntivi già a partire dal prossimo anno accademico, limitandosi ad espletare il carico didattico minimo previsto dal proprio stato giuridico.

Gli stessi docenti si riservano di promuovere e intraprendere anche ulteriori iniziative che possano risultare efficaci a sensibilizzare l’opinione pubblica e a far revisionare le norme attualmente in discussione in Parlamento.

Stante l’urgenza e la criticità del momento, gli stessi docenti invitano i colleghi di tutte le fasce della Facoltà di Ingegneria, nonchè quelli di tutto l’Ateneo, ad appoggiare e ad unirsi celermente a questa o ad altre prese di posizione.

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PIERGIORGIO ALOTTO MAURO ANDRIOLLO ROBERTO BASSO GUIDO BERTI NICOLA BIANCHI GIANANDREA BIANCHINI STEFANO BIAZZO GIOVANNI BERNARDI PAOLO BETTINI ETTORE BOLISANI LINO CONTE STEFANO DEBEI DANIELE DESIDERI ALBERTO DORIA FABRIZIO DUGHIERO GIULIO FANTI ANDREA LAZZARETTO ROBERTO LOT ALARICO MACOR GABRIELE MARCHESI MAURIZIO MAGRINI ALESSANDRO MARTUCCI ALVISE MASCHIO

BADALONI SILVANABEGHI ALESSANDROBISIACCO MAUROBUSO SIMONECALVAGNO GIANCARLOCHIUSO ALESSANDROCLEMENTE GIORGIOCONGIU SERGIODALPASSO MARCELLOFERRARI CARLOFIORENTIN PIETROMATTAVELLI PAOLOMENEGHESSO GAUDENZIONALETTO GIAMPIERONEVIANI ANDREAOBOE ROBERTORUGGERI ALFREDOSACCOMANI MARIA PIASCHENATO LUCASPARACINO GIOVANNISPIAZZI GIORGIOVANGELISTA LORENZOVILLORESI PAOLO

56 Adesioni (pari al 77% dei 73 associati)

GIAMPAOLO NAVARRO, ROBERTO PANIZZOLO GIORGIO PAVESI GIULIO ROSATI MARINO QUARESIMIN ENRICO SAVIO ENRICO SCARSO ROBERTO TURRI CHIARA VERBANO ANDREA ZAMBON

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Doveri dei Professori e dei Ricercatori

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Legge 382/80, art.10

Per i professori: minimo di 250 ore di attività didattiche (incluse commissioni d’esame, di laurea, …) più almeno altre 100 ore per compiti organizzativi interni

Legge 382/80, art.32

Per i ricercatori: assolvimento di compiti didattici integrativi (incluso esercitazioni, tesi, tutoraggio, …) per un massimo di 250 ore

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Legge 341/90, art.12, comma 3

Per i professori: responsabilità didattica di un corso relativo ad un insegnamento

Affidamenti o supplenze di ulteriori moduli solo con il consenso dell’interessato

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Legge 230/05, art.1, comma 16

Per i docenti che prenderanno servizio in base ai futuri concorsi banditi secondo la legge “Moratti”: almeno 350 ore di didattica, di cui 120 frontali