DONNA MODERNA 39

( attualità )donne moderne

di Maurizio Dalla Palma

Quante come lei, e ogni volta si ripetela magia del palcoscenico. Denise Fa-ro non è Judy Garland, ma al pari del-l’attrice e cantante americana è cre-sciuta sotto i riflettori. Dall’età di ottoanni segue mamma e papà, voci deiMilk and Coffee, negli studi tv, da Do-menica in alle tournée all’estero. E fi-nalmente, a 19 anni, le luci si accendo-no solo per lei. Denise ora sarà la spu-meggiante Gabriella, star di High Scho-ol Musical, una storia di Disney Chan-nel, resa famosa da due film che han-no spopolato in tutto il mondo. Il mo-mento della verità scocca il 19 marzoall’Allianz Teatro di Milano (poi Napo-li, Firenze, Bologna...).Il film è un successo mondiale: sentiil peso della responsabilità?«Certo, ma vinco la preoccupazione la-vorando minimo otto ore al giorno.Per noi è vietato sbagliare. Avremo unpubblico esigente: i ragazzi, impazzitiper il film, conoscono a memoria lecanzoni».Parla del tuo personaggio.«Gabriella Montez è una studentessatimida e studiosa che conquista la par-te di protagonista nel musical dellascuola. S’innamora di Troy, interpre-tato da Jacopo Sarno, il capitano dellasquadra di basket».Sei stata anche nel cast di Giulietta eRomeo di Cocciante. Eri una delle ra-gazze che si alternavano nel ruolodella protagonista. Ti senti più Ga-briella o Giulietta?«Si assomigliano. Sono due ragazze

giovani, ingenue e molto innamorate.Anch’io, come tutte, ero così a 15 an-ni. Gabriella, a scuola, è brava in ma-tematica. Invece io, che tra mille diffi-coltà sono arrivata quasi alla fine delliceo scientifico, amo le lingue».Ora sei una professionista di 19 anni.«Professionista è un parolone. Ho ini-ziato a cantare a 8 anni, a 14 ho recita-to nel Medico in famiglia, ma solo dadue sono a tempo pieno nel musical.E ho avuto una parte nel film Come tumi vuoi».Appunto: sei una ragazza che ha ini-ziato a lavorare presto.«E ancora non capisco come sia pos-sibile che mi paghino per fare quelloche mi diverte!».Sei anche figlia d’arte.«Di più: i miei genitori sono stati i mieimiti. Papà e mamma sono i cantantidei Milk and Coffee, li seguo da quan-do avevo otto anni: ogni volta che liguardavo da sotto il palco pensavo chevolevo salire lassù. Ora ce l’ho fatta!».Ti hanno spinta loro?«Veramente quando avevo cinque an-ni i miei dicevano: “Ma è possibile cheabbiamo una figlia stonata?”. Il mioorecchio non era ancora pronto. Poi lavoce è migliorata».Hai incontrato i grandi dello spetta-colo?«Molti. Baudo, che conosce i miei, miha detto che ho una bellissima voce. ERenato Zero, anche lui soddisfatto, miha raccomandato di continuare a stu-diare. Incoraggiamenti importanti!».

DENISE FARO, LA STAR DI HIGH SCHOOL MUSICAL

Studia ancora al liceo scientifico, ma sta per debuttare nel musicalpiù atteso del momento. Figlia d’arte, è cresciuta a pane ecanzoni. Con un solo mito: i Milk and Coffee. Ovvero papà e mamma

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«A 5 anni i miei dicevano:ma è possibile che abbiamo una figlia stonata?»

Per arrivare dove?«Diventare una cantante che fa tour-nées e suona le sue canzoni. Non chie-do di più».Non sogni di vincere Sanremo?«Sicuramente è una bella cosa. Ma lovedo soprattutto come un punto di par-tenza. Sanremo è pur sempre televi-sione, e la tv lascia il tempo che trova.Meglio il teatro».Porta anche fortuna. Lola Ponce, do-po il musical Notre Dame de Paris, havinto il Festival.«Infatti. Il musical è una grande pale-stra: richiede qualità, e insegna a can-tare e a ballare. Invece la tv a volte pre-mia persone bravissime, altre volte no.Lei è stata brava ma, ripeto, non è quel-lo il mio obiettivo».Tante ragazze prodigio, da BritneySpears a Lindsay Lohan, non hannoretto alla celebrità. Come si evita latrappola?«Lo spettacolo non è un mondo facile.Bisogna avere una mente adulta peraffrontarlo. Provo tenerezza per unabambina di nove anni che viene getta-ta su un palco senza avere qualcunoche la segua con amore. Per forza sicade nella droga».Amore, amicizia, successo: qual è latua classifica dei valori?«Al primo posto metto l’amicizia el’amore, anche se non l’ho ancora tro-vato. Mi sento competitiva, ma il suc-cesso non mi ammalia. Oggi c’è, do-mani chissà. Meglio il fidanzato dei so-gni: dolcissimo.