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G li utenti di computer si sud- dividono in due gruppi: quelli che hanno già perso i dati a causa di problemi legati al- l’alimentazione elettrica e quelli che li perderanno. E se avete la fortuna di appartenere a questa seconda fascia, non fate l’errore di pensare che si tratti di una esage- razione e che questo a voi non ca- piterà mai. Purtroppo i dati parla- no chiaro: secondo uno studio IBM ogni sistema è soggetto in media a 120 disturbi di alimentazione elet- trica al mese, mentre una ricerca di Contingency Planning ha evi- denziato come la frequenza di pro- blemi legati all’alimentazione sia di 15 volte superiore a quella dei problemi legati ai virus. Se a que- ste statistiche aggiungete che è proprio il periodo estivo, ormai alle porte, quello in cui la probabilità che si verifichino anomalie è più alta, capite come è bene correre in tempo ai ripari. Molto spesso si tende a identifica- Il vostro Pc, per poter funzionare in modo affidabile, ha bisogno di un’alimentazione costante e pulita. Purtroppo nella rete elettrica sono in agguato molte anomalie che possono causare guasti hardware e perdita dei vostri dati. Basta però dotarsi di un gruppo di continuità per mettere al riparo dai danni il vostro computer e tutte le periferiche. Di Eugenio Moschini e Giovanni Nuvoli HARDWARE UPS 208 PC Professionale - giugno 2006 Addio blackout

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Gli utenti di computer si sud-dividono in due gruppi:quelli che hanno già perso i

dati a causa di problemi legati al-l’alimentazione elettrica e quelliche li perderanno. E se avete lafortuna di appartenere a questaseconda fascia, non fate l’errore dipensare che si tratti di una esage-razione e che questo a voi non ca-piterà mai. Purtroppo i dati parla-no chiaro: secondo uno studio IBMogni sistema è soggetto in media a120 disturbi di alimentazione elet-trica al mese, mentre una ricercadi Contingency Planning ha evi-denziato come la frequenza di pro-blemi legati all’alimentazione siadi 15 volte superiore a quella deiproblemi legati ai virus. Se a que-ste statistiche aggiungete che èproprio il periodo estivo, ormai alleporte, quello in cui la probabilitàche si verifichino anomalie è piùalta, capite come è bene correre intempo ai ripari. Molto spesso si tende a identifica-

Il vostro Pc, per poter funzionare in modoaffidabile, ha bisogno di un’alimentazionecostante e pulita. Purtroppo nella rete elettricasono in agguato molte anomalie che possonocausare guasti hardware e perdita dei vostridati. Basta però dotarsi di un gruppo dicontinuità per mettere al riparo dai danni ilvostro computer e tutte le periferiche.

Di Eugenio Moschini e Giovanni Nuvoli

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Addioblackout

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re i problemi di alimentazione conil semplice blackout, ma quest’ul-timo è solo la spia più evidente:esistono infatti molte anomalieelettriche, a noi completamenteinvisibili. Sebbene noi e la maggior partedei nostri elettrodomestici non ciaccorgiamo di queste interferenze,i computer e i dispositivi elettroni-ci più sensibili ne possono risenti-re, con conseguenze che vannodalla perdita dei dati al danneg-giamento dei componenti. Si puòdire che dal punto di vista praticonessuna linea di distribuzione d’e-nergia è esente da disturbi, chespaziano dalle sovratensioni etransitori (che possono provocaredanni all’hardware) alle sottoten-sioni e ai blackout (che possonoportare alla perdita di dati). Per questo i gruppi di continuità oUps (Uninterruptible Power Sup-ply) sono un’esigenza quasi im-prescindibile in ambito consumer(e in quello professionale a mag-gior ragione). Un gruppo di conti-nuità ha due funzioni distinte: ol-tre a garantire una fonte di ali-mentazione secondaria in caso diblackout, deve anche correggerele anomalie nell’alimentazione eproteggere il sistema dai picchi ditensione. Quest’ultima funzionemette al riparo dai guasti a catenache possono essere estremamenteproblematici: infatti i danni da ful-mine possono estendersi all’interosistema e non solo all’alimentatoredel computer. Più subdoli sono i“normali” picchi di corrente chepur non essendo così letali sonomolto più frequenti e sottopongo-no a forte stress gli alimentatorispingendoli alla rottura. Per avereun’idea, il cedimento del circuitodi alimentazione è la prima causadi guasto delle apparecchiature direte. Al solo valore dell’hardwarebisogna poi aggiungere i costi, so-prattutto nei piccoli uffici e in am-biente Soho, dovuti al downtimedel Pc: più che mai in questo caso ipossibili danni economici sono taliche il costo di un buon gruppo dicontinuità si ripaga in fretta. Unultimo aspetto riguarda la conti-nuità di alimentazione di quei di-

spositivi VoIP a cui sempre di piùci si affida per le comunicazioni te-lefoniche: solo con un Ups è possi-bile telefonare anche quando nonc’è corrente e per un tempo deci-samente superiore all’autonomiache viene garantita a un computer.

I possibili problemidella rete elettrica:non solo blackout

Le possibili anomalie che possonointeressare la rete elettrica sonotecnicamente divise in nove cate-gorie, ordinate in base alle contro-misure necessarie alla loro neutra-lizzazione. La prima categoria èl’interruzione vera e propria del-l’alimentazione di rete, unbbllaacckkoouutt totale. Qualunque unitàdotata di batteria è in grado diporvi rimedio, anche se con effica-cia variabile in base alle tecnolo-gie impiegate. La seconda catego-ria sono le ssoottttootteennssiioonnii con dura-

ta di qualche secondo e la terza ècostituita dalle ssoovvrraatteennssiioonnii didurata analoga. Quando l’alimen-tazione fornita dalla rete elettricasi discosta troppo dal valore idealeed esce dalla finestra di tolleranzail gruppo di continuità deve inter-venire modificando la tensione direte, se è in grado, oppure passan-do all’alimentazione a batteria.La quarta categoria è quella dei“bbrroowwnnoouutt”, abbassamenti di ten-sione prolungati nel tempo per va-ri minuti ma anche ore e giorni in-teri. Queste anomalie dell’alimen-tazione di rete vengono a voltecreate artificialmente dalle azien-de elettriche, soprattutto negli Sta-ti Uniti, per causare lo spegnimen-to di alcuni dispositivi collegati elimitare il consumo di energiaquando questo è vicino al limitemassimo di produzione. Solo i mo-delli in grado di ricondizionare l’a-limentazione di rete senza far ri-corso alla batteria possono soppor-

Una ricerca diContingencyPlanning haevidenziato come iproblemi legatiall’alimentazioneelettricarappresentino lacausa principalenella perdita deidati (ben il 45,3%dei casi).

Perdita dei dati: come incidono le diverse cause

Le anomalie dell’alimentazione elettrica

Sebbene il blackout siail sintomo più evidente,sulla rete elettrica sonopresenti molte altreanomalie, le più comunisono le sottotensioni,che da solerappresentano i 2/3 deipossibili problemi dialimentazione elettrica.

Blackout/sovratensioni

Temporali

AltroGuasto ventilazione

Incendi o esplosioni

4% Altro (picchi, rumore,distorsioni di frequenza) 4%

Blackout

66% Sottotensioni(70-90% della nominale)

26%Sovratensioni(10-70% della nominale)

Errori hardware/software

Allagamenti

Terremoti

Guasti di rete

Errore umano/virus

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tarli. La quinta è l’analogo iinnnnaall--zzaammeennttoo ddii tteennssiioonnee, molto menocomune e mai intenzionale. La se-sta categoria è costituita dal rruummoo--rree di rete che si sovrappone allaforma d’onda sinusoidale dellacorrente alternata. Variazioni dilieve entità sono piuttosto comunisu tutta la rete elettrica e in parti-colare nelle località più remote.Nella settima categoria rientranotutte le vvaarriiaazziioonnii ddii ffrreeqquueennzzaa

ddeellll’’oonnddaa ssiinnuussooiiddaallee, che in Euro-pa dovrebbe essere di 50 Hertz.L’ottava categoria raccoglie tutti ittrraannssiittoorrii ddii ccoorrrreennttee,, cioè quei di-sturbi transitori con una durata li-mitata a qualche nanosecondo chenormalmente terminano primache i circuiti addetti a contrastare iproblemi di seconda e terza cate-goria possano entrare in funzione.L’ultima categoria è costituita daaarrmmoonniicchhee mmuullttiippllee ssoovvrraappppoosstteeaallllaa ffoorrmmaa dd’’oonnddaa pprriinncciippaallee. Leultime quattro categorie sono lepiù ostiche e richiedono un Upscon tecnologia sofisticata: solo imodelli online riescono a porvi ri-medio in maniera efficace. Proprio per evidenziare il grado diprotezione offerto, alcuni produtto-ri classificano i propri modelli comecategoria 3, 5 e 9 perché sono ingrado di eliminare rispettivamentei primi 3, 5 o 9 problemi. Gli effettivisibili di queste nove anomalie sulvostro Pc variano dallo spegnimen-to improvviso del sistema al dan-neggiamento dell’elettronica per ipicchi improvvisi e intensi, ma esi-stono effetti non visibili, che posso-no portare alla rottura di alcunicomponenti (come gli alimentatori)che vengono messi sotto sforzo peradattarsi a una alimentazione elet-trica non ideale.

Dentro l’Ups: le tecnologie

Le architetture principali dei grup-pi di continuità sono tre: oofffflliinnee (ostand-by), lliinnee iinntteerraaccttiivvee e oonnlliinnee.

•• GGllii UUppss oofffflliinneeLa prima categoria, quella degliUps offline, si affida alla tecnolo-gia più semplice ed economica edè diffusa per i modelli di bassa po-tenza dedicati all’utenza casalin-ga. In questi modelli la correnteattraversa alcuni filtri di protezio-ne che eliminano i picchi e le sca-riche più pericolose e poi alimentail carico. Dopo il filtraggio una de-rivazione alimenta un convertitoreche trasforma la corrente da alter-nata in continua e ne abbassa latensione al livello della batteria,che viene in questo modo caricata.Quando la tensione erogata dallarete elettrica esce da una determi-nata finestra di tolleranza attornoai 230 V oppure viene a mancaredel tutto, un relè ne interrompe ilflusso e l’uscita viene collegata al-la batteria attraverso un inverterche la trasforma in alternata.La forma d’onda emessa dall’inver-ter in questo caso può essere unasinusoide pura, la forma d’ondaideale, ma nei modelli economici è

A lla luce di questa prova non potete certo nascondervidietro la scusa del prezzo: un buon Ups consumer ha

un prezzo tra i 50 e i 150 euro, mentre per un modelloSoho la cifra da spendere è tra i 150 e i 250 euro. La pos-sibile perdita dei dati e il conseguente danno economicosono tali che il costo di un buon gruppo di continuità si ri-paga in fretta. In questo caso, viste le due distinte aree diimpiego, questa prova vede due vincitori. Per un ambiente domestico abbiamo scelto il PowerMust800 USB di Mustek per la sua buona autonomia (suffi-

ciente a finire il lavoro e spegnere il sistema) ma soprat-tutto per l’ottimo prezzo di acquisto. Il consumo modera-to di corrente a computer spento contribuisce ulterior-mente a mantenere basso il costo di questa soluzione, inlinea con le priorità di questo tipo di utenza.Per l’ambito Soho il vincitore della comparative è inveceil 1000VA Universal Series di Belkin grazie all’ottimo ri-sultato di autonomia, all’utilizzo di prese standard e allagaranzia di tre anni, che costituisce un vantaggio impor-tante in ambiente professionale. Inoltre Belkin offre unacopertura assicurativa che, in caso di danni, copre le ap-parecchiature collegate fino a 225.000 euro con garanziadel recupero dati.Infine, una menzione particolare se la aggiudica l’APCBack-UPS ES 550, una soluzione ultracompatta che met-te a disposizione un elevato numero di prese standard eoffre la garanzia di uno dei principali marchi nel settore.

La scelta di PC Professionale• Belkin 1000VA Universal Series• Mustek PowerMust 800 USVIP

• APC Back-UPS ES 550

Gli Ups sono solitamente dotati di duedifferenti tipi di prese: quelle filtrate ealimentate e quelle solo filtrate. Alleprime dovete connettere il Pc e tutte leperiferiche essenziali (come monitor emodem Adsl) mentre alle seconde lealtre periferiche, di cui potete fare ameno in caso di blackout (comestampante e scanner).

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più probabile che sia un’approssi-mazione. La più approssimativa èun’onda quadra, che, pur affati-cando l’alimentatore, è molto me-glio di nessuna forma d’onda; piùraffinata è l’approssimazione a sca-lini che si discosta meno dalla sinu-soide. La batteria in questi modellientra in funzione solo nei casi diemergenza e mantiene quindi unavita utile piuttosto lunga. Se il cari-co collegato alle prese assorbe piùdel massimo che il gruppo di conti-nuità può erogare per un periodosuperiore a qualche secondo scattaun interruttore di sicurezza chespegne l’Ups. Non essendoci cir-cuiti di emergenza viene anche in-terrotta l’erogazione di corrente alcarico che quindi viene spentopiuttosto brutalmente indipenden-temente dalla presenza o meno ditensione di rete.Lo svantaggio principale di questaarchitettura è dato dal tempo cheintercorre tra il blackout e l’eroga-zione della corrente dalla batteria,circa 4-10 millisecondi in cui ilcomputer o qualsiasi altro equi-paggiamento collegato non vienecorrettamente alimentato. Gli ali-mentatori per computer hanno unparametro detto hold time che in-dica il tempo in millisecondi percui sono in grado di garantire lacontinuità nell’erogazione di ener-gia anche se non vengono alimen-tati e che varia dai 10 ai 20 millise-condi. Se l’hold time di un alimen-tatore è minore del tempo impie-gato dal gruppo di continuità a cuiè collegato per passare all’alimen-tazione a batteria il computer nonresterà acceso nella transizione.Gli altri svantaggi di questa archi-

tettura sono dati dalla scarsa tolle-ranza ai guasti e dalla mancanzadi compensazione per lesovra/sotto tensioni che vengonotrasferite al carico se sono entro lasoglia di tolleranza e altrimenticausano il passaggio alla batteria.I vantaggi sono legati sostanzial-mente al basso prezzo di questesoluzioni che le rende ideali per leinstallazioni casalinghe.

•• GGllii UUppss lliinnee iinntteerraaccttiivveeLa seconda categoria è quella deisistemi line interactive, la cui tec-nologia è sostanzialmente diffe-rente dai primi. Questa architettu-ra prevede un inverter piuttostoraffinato in grado di operare an-che in senso contrario: caricandocioè la batteria, quando questo ènecessario, sfruttando la correntedella rete elettrica. Lo schemaprevede un interruttore di sicurez-za e poi l’inverter, al quale sonocollegate sia la batteria che l’usci-ta. Quando la corrente di rete hadei valori che sono fuori dalla fine-stra di tolleranza l’interruttore sichiude e l’inverter assorbe energiadalla batteria. Anche in questo ca-

so il passaggio da alimentazionenormale a batteria implica un’in-terruzione nell’erogazione cheperò è molto più breve rispetto aisistemi offline, normalmente tra i 2e i 4 millisecondi.Il gruppo dell’inverter costante-mente connesso all’uscita permettesia di filtrare il segnale elettrico,anche senza ricorrere alle batterie,sia di livellare la tensione nel casodi modeste fluttuazioni, tramite unregolatore di voltaggio automaticochiamato Avr (Automatic VoltageRegulator). Picchi particolarmenteintensi possono comunque causarel’intervento della batteria, che ri-sulta comunque meno sollecitata ri-spetto agli offline. Tra gli altri van-taggi segnaliamo che la tensione inuscita è più pulita e ha un valoremolto più stabile che non quelloerogato dalla rete elettrica e dallaprecedente architettura, anche seeventuali distorsioni dell’armonicavengono trasmesse al carico.L’uscita standard degli inverterquando alimentati a batteria èun’onda quadra o a gradini ma suimodelli di buona qualità si trovanoinverter in grado di fornire un se-no perfetto, la forma d’onda idea-le. Come per i modelli offline, an-che i line interactive hanno un cir-cuito di protezione che interrompel’erogazione dell’energia se il cari-co supera un valore massimo. Perle sue caratteristiche l’architetturaline interactive è la più comunenel segmento medio del mercato:uffici, workstation e piccoli server.Il breve intervallo di tempo neces-sario al passaggio da e verso l’ali-mentazione a batteria la rendonosconsigliata per i server critici e

Caricabatteria

Protezionesovraccarica Filtro

Commutatore

Batteria Inverter

Commutatore

Batteria

Inverter/converter

Schema di funzionamento dell’Ups offline

Schema di funzionamento dell’Ups line interactive

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212PC Professionale - giugno 2006

per le apparecchiature più sensibi-li, mentre non crea problemi a que-gli apparati che hanno un consumoridotto e degli alimentatori esternicome router, switch, modem Adsl ehardware di rete in genere.

•• GGllii UUppss oonnlliinneeIl terzo gruppo è quello degli Upsonline, anche noti come doublepower conversion online (online adoppia conversione) o come trueUps, veri Ups. Ironicamente hannouno schema elettrico molto simile aquello dei modelli offline, ma conuna differenza fondamentale: l’ali-mentazione standard è quella chearriva dalla batteria, o dal circuitoin corrente continua che la alimen-ta. La seconda linea, che bypassala batteria e viene solo filtrata perpicchi e interferenze, si attiva soloquando si verifica un malfunziona-mento del sistema principale. Incaso di blackout la corrente conti-nua a essere erogata dalla batteriasenza la minima interruzione o in-terferenza. La batteria è solitamente sostituibi-le a caldo e in molti casi è possibileaggiungerne altre per aumentarel’autonomia. In alcuni casi è anchepossibile collegare trasformatoriaggiuntivi per mantenere un tem-po di ricarica accettabile. Poichétutta l’energia viene prima conver-tita in continua e poi ritrasformatain alternata si ha la completa sepa-razione elettrica del carico, chequindi non risente assolutamentedi cadute o picchi di tensione o diinterferenze di qualsiasi genere. Lapresenza del circuito di sicurezzagarantisce che l’erogazione nonvenga interrotta nemmeno in casodi sovraccarico o di danneggia-mento delle batterie, rendendoquesta la migliore architettura pos-sibile per un Ups dal punto di vistadella protezione offerta.Tutti e nove i possibili problemi dialimentazione sono gestiti dagliUps online senza alcuna ripercus-sione sul carico grazie alla doppiaconversione, che però si fa pagareanche in termini di efficienza. Incondizioni ottimali circa l’8% del-l’energia viene dispersa nella con-versione, rendendo questa soluzio-

ne la meno efficiente del lotto, conconseguente calore dissipato eventole di raffreddamento. Gli altrisvantaggi sono legati al costo so-stanzialmente elevato di questesoluzioni, che risultano di conse-guenza limitate ai server di fasciaalta, alle applicazioni cruciali perle aziende o a quelle estremamen-te sensibili alla tensione di alimen-tazione come le apparecchiature diprecisione o medicali.

•• GGllii UUppss ddeellttaa ccoonnvveerrssiioonnUna variante dei modelli online èdata dai delta conversion, che uti-lizzano uno schema analogo conuna modifica per aumentare l’effi-cienza. Delta in termini scientificista per differenza, e in questo casoil convertitore da alternata a con-tinua è sostituito da un convertito-re delta, dal quale escono dueflussi distinti di corrente. Il primo,continuo, va ad alimentare la bat-teria mentre il secondo non vieneconvertito e viene inviato, dopoessere stato filtrato, all’inverter.Questo riceve quindi costante-mente energia da entrambe le li-nee, assorbendo più o meno cor-rente non trasformata in base allasua qualità. In questo modo solouna piccola parte della corrente

viene costantemente convertitadue volte, guadagnando in effi-cienza. Purtroppo questo vantag-gio scende rapidamente con l’al-lontanarsi della corrente dal valo-re ideale, tanto che in situazionireali gli Ups delta sono analoghi aquelli online a doppia conversioneper quanto riguarda i consumi e ri-mangono convenienti solo per iminori costi di realizzazione. Però utilizzando entrambe le lineeper alimentare l’inverter vienemeno la separazione elettrica delcarico dalla sorgente di energia,per cui si può anche definire que-sta tecnologia, di fatto poco utiliz-zata, un caso particolare di line in-teractive. La protezione è comun-que di ottimo livello: con questatecnologia si possono fronteggiaretutti i problemi tranne quelli delsettimo tipo.

Voltampere, questi sconosciuti

Per avere un’idea chiara di cosasiano i voltampere (VA) occorre unminimo di background sui circuitielettrici. Nei circuiti in correntecontinua (DC) per calcolare la po-tenza consumata da un carico oc-corre moltiplicare la tensione di

Caricabatteria

Protezionesovraccarica Filtro

Commutatore

Batteria Inverter

Schema di funzionamento dell’Ups online

Deltaconverter

Batteria Inverter

Schema di funzionamento dell’Ups delta conversion

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214PC Professionale - giugno 2006

alimentazione (V) per la correnteassorbita (I) e si misura il risultatoin watt (W). Nei circuiti DC unwatt equivale dunque a un vol-tampere (VA). Nei circuiti in cor-rente alternata il discorso si com-plica, in quanto una parte dellapotenza che viene fornita a un ca-rico viene rispedita alla fonte (po-tenza reattiva) se all’interno delcarico sono presenti elementi attivi(condensatori o induttori). La po-tenza realmente assorbita èespressa sempre in watt e si calco-la come V x I x cosϕ, mentre la po-tenza reattiva si calcola come V x Ix sinϕ ed è espressa in volt amperereattivi (VAR). Facendo il prodottovettoriale tra la potenza assorbita(attiva) a quella reattiva si ottienela potenza apparente, che si espri-me in voltampere ed è semplice-mente V x I, volt moltiplicati perampere. Il valore del coseno di ϕindica inoltre il power factor (fatto-re di potenza), o il rapporto tra po-tenza apparente (VA) e potenzaattiva (W). Valori tipici variano da0,6 a 0,8 per le normali apparec-chiature e per questo, nella tabelladelle caratteristiche, trovate un si-

mile divario tra il valore dichiaratoin VA (potenza apparente) e quel-lo in W (potenza attiva).

Come scegliere l’Upsadatto al proprio Pc

A differenza delle normali appa-recchiature, gli alimentatori per Pc(se costruiti a norma europea) sonodotati di un circuito interno di cor-rezione Pfc (Power Factor Correc-tor) che porta il fattore di potenzaa valori compresi tra 0,9 e 0,99. Ba-sterà quindi dividere il consumo inwatt di un computer per 0,9 peravere quello in VA, ma come si ot-tiene il consumo in watt? Un calco-lo esaustivo e completo delle varieconfigurazioni è impossibile, maper avere un’idea di massima con-siderate qualunque computer ca-pace di assorbire 250 W. Se poi ilprocessore è un modello partico-larmente potente o avido di ener-gia, aggiungete 50 W. Altri 50 Wvanno aggiunti se si utilizzano duemoderne schede grafiche in moda-lità SLI o Crossfire. Considerateanche che i computer moderniquando non sono impegnati in

onerose attività multimediali ridu-cono i consumi di circa il 50%.Un calcolo più preciso è spessoinutile: a parità di specifiche infattila durata dei gruppi di continuitàprovati è cambiata notevolmente.Come idea guida acquistate unUps certificato per il doppio dellapotenza assorbita dal vostro Pc sevi bastano 7-10 minuti di autono-mia, almeno il triplo se volete piùtempo per terminare le operazioniin corso prima di spegnere. Segna-liamo inoltre che alcuni produttorioffrono configuratori online cheguidano nella scelta. Il configura-tore di APC (www.apc.com/tools/ups_selector/index.cfm) è sicura-mente il migliore: è aggiornato,preve de anche le periferiche ag-giuntive e si può impostare l’auto-nomia desiderata. Senza dubbio la potenza e l’auto-nomia sono i primi parametri che siosservano nella scelta di un Ups,ma attenzione: ci sono molte altrecaratteristiche degne di nota, cheun buon Ups deve poter offrire. Peresempio un buon gruppo di conti-nuità dovrebbe essere capace dioffrire un’onda sinusoidale quando

Marca APC Atlantis Land Belkin Emerson Netw.Power iXiX Microdowell Mustek Socomec SiconModello Back-UPS Back-UPS Smart-UPS Host Power One One Power 1000VA 500VA Powersure XX-Ups 800VA B-Box Enterprise PowerMust PowerMust NeTYS NeTYS

ES 550 RS 800 SC 620 Sinewave Power Sinewave Universal Superior Series PSA 650 B-8 Pro 800 USB Office 650 PE 1000 PL 5501001 701 1000VA Series

Prezzo (Iva inclusa) 89,99 215,99 239,99 406,80 84,90 862,80 219,90 79,90 216,00 89,99 238,80 59,00 49,00 276,00 150,00Potenza dichiarata 550 / 330 800 / 540 620 / 390 1.000 / 600 700 / 400 1.000 / 700 1.000 / 550 500 / 300 650 / 390 800 / 480 800 / 480 800 / 480 650 / 390 1.000 / 600 550 / 330(VA / W)Tecnologia offline line line line line online line offline line line line line offline line offline

interactive interactive interactive interactive interactive interactive interactive interactive interactive interactive con AvrN° prese 4 / 4 4 / 2 3 / 1 6 / 0 3 / 1 4 / 0 3 / 1 3 / 3 4 / 2 2 / 0 4 / 0 3 / 0 3 / 1 4 / 0 4 / 2di backup / filtrateDimensioni 28 x 9 x 18 10 x 23 x 32 12 x 17 x 37 17 x 24 x 37 10 x 17 x 35 48 x 9 x 38 12 x 19 x 30 14 x 11 x 36 12 x 32 x 50 11 x 14 x 33 17 x 14 x 34 10 x 14 x 33 19 x 9 x 30 14 x 18 x 37 16 x 12 x 21(L x A x P) cmPeso (Kg) 6,0 9,3 12,3 15,0 7,5 16,0 12,5 5,9 9,1 14,7 14,0 6,5 6,2 13,6 5,3Software PowerChute PowerChute PowerChute UPSilon UPSilon UPSilon Bulldog Plus Belkin Multilink UPSMON UPSeye WinPower WinPower UNI VISION UNI VISIONa corredo Personal Ed. Personal Ed. Business Basic Ed. 2000 2000 2000 Power

ManagementFiltro tel / Lan universale • / • universale universale universale universale universale • (con splitter) / no universale universale universale • / no universale • / • universale

con spitterGestione •• / • •• / • • / •• • / • •• / • • / •• • / • • / • • / • • / • • / • • / • • / • • / • • / •via seriale / UsbN° cavi a corredo 0 2 2 2 2 2 1 0 2 1 2 2 0 2 0Garanzia (anni) 3 2 2 3 on site 3 on site 3 on site 3 3 2 2 on center 2 on site 2 on site 2 on site 2 on site 2 on siteCopertura • • • - - - • • - - - - - - -assicurativa

Tabella delle caratteristiche

VIP

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Emerson Netw.Power iXiX Microdowell Mustek Socomec SiconPowersure XX-Ups 800VA B-Box Enterprise PowerMust PowerMust NeTYS NeTYSPSA 650 B-8 Pro 800 USB Office 650 PE 1000 PL 550

216,00 89,99 238,80 59,00 49,00 276,00 150,00650 / 390 800 / 480 800 / 480 800 / 480 650 / 390 1.000 / 600 550 / 330

line line line line offline line offlineinteractive interactive interactive interactive interactive con Avr4 / 2 2 / 0 4 / 0 3 / 0 3 / 1 4 / 0 4 / 2

12 x 32 x 50 11 x 14 x 33 17 x 14 x 34 10 x 14 x 33 19 x 9 x 30 14 x 18 x 37 16 x 12 x 21

9,1 14,7 14,0 6,5 6,2 13,6 5,3Multilink UPSMON UPSeye WinPower WinPower UNI VISION UNI VISIONPower Managementuniversale universale universale • / no universale • / •• universale

con spitter• / • •• / • • / • • / • • / • • / • • / •2 1 2 2 0 2 02 2 on center 2 on site 2 on site 2 on site 2 on site 2 on site- - - - - - -

• = Sì •• = No

VIP

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216PC Professionale - giugno 2006

alimentato a batteria per evitare diaffaticare gli apparecchi alimentaticon un’onda quadra. Un’ondapseudo-sinusoidale approssimata agradini è una soluzione più raffina-ta e meno pesante per il carico chenon comporta costi troppo elevati.I modelli online, che alimentanocostantemente il carico attraversol’inverter, devono assolutamenteavere un’uscita sinusoidale. Il tem-po di reazione è un altro elementofondamentale per i modelli offlinee line interactive perché indica illasso in cui non viene fornita ener-gia al carico durante il passaggioalla batteria. Una situazione analo-ga si presenta anche nei gruppi dicontinuità online nel passaggio alcircuito di bypass, che però è menocritico sia per la ridottissima fre-quenza in cui questo avviene, siaperché l’alta qualità media di que-sti dispositivi sottintende bassitempi di reazione. Per i modelli ad uso casalingo oper piccoli uffici è anche rilevantela rumorosità durante il funziona-mento, normalmente contenutaquando è presente l’alimentazioneda rete elettrica tranne per i mo-delli dotati di ventola interna.Quando l’alimentazione arrivadalla batteria gli inverter si fannogeneralmente sentire, ma è unproblema trascurabile a meno diapplicazioni particolari come studidi registrazione o simili. Importante è anche la presenza diprese filtrate, protette da picchi ditensione e interferenze dannosema non dai blackout. Fax, scannere altre periferiche possono in que-sto modo venire messi al riparo darischi di danneggiamento senzaintaccare il carico utile dell’Ups,definito dalla potenza dell’inver-ter. Vi ricordiamo, se disponete diuna stampante laser, di non colle-gare quest’ultima alle prese ali-mentate, ma solo a quelle filtrate.La potenza richiesta da una stam-pante laser è infatti tale (dell’ordi-ne dei 650 watt per un modelloA4) da mettere in crisi in pocotempo le batterie dell’Ups. Fonda-mentali sono i filtri anche per le li-nee telefoniche o di trasmissionedati, per evitare che un fulmine in-

I l target di questa prova era l’ambiente domestico e il piccolo ufficio: perquesto, per misurare l’effettiva autonomia, abbiamo utilizzato un sistema

basato su Pentium4 3.0 GHz con monitor Crt da 17 pollici. Abbiamo quindi simulato una sessione di lavoro, grazie all’utilizzo del ben-chmark PCMark05 (lo stesso che trovate sul Cd-Rom allegato al numero180 di PC Professionale) e la potenza richiesta in fase di test era di circa 220watt. Sottolineiamo infine che la durata delle batterie di un gruppo di con-tinuità si riduce più che proporzionalmente all’aumentare del carico, con-viene quindi tenere alimentato solo lo stretto indispensabile se l’autonomiaè importante. Abbiamo anche misurato il consumo di corrente dei vari Ups a batteriacompletamente carica e senza nessun dispositivo alimentato per capirequali sono i consumi aggiuntivi anche a computer spento, da considerarequando si valuta l’economicità della scelta.

Come abbiamo effettuato le prove

Prestazioni

Marca Modello Autonomia (minuti:secondi)

APC Back-UPS ES 550 6:30APC Back-UPS RS 800 23:20APC Smart-UPS SC 620 12:45Atlantis Land Host Power Sinewave 1001 20:50Atlantis Land One Power 701 5:56Atlantis Land One Power Sinewave 1000VA 33:10Belkin 1000VA Universal Series 23:45Belkin 500VA Superior Series 3:05Emerson Network Power Powersure PSA 650 13:15iXiX XX-Ups 800VA 8:38Microdowell B-Box Enterprise B-8 Pro 10:15Mustek PowerMust 800 USB 10:18Mustek PowerMust Office 650 5:37Socomec Sicon NeTYS PE 1000 24:30Socomec Sicon NeTYS PL 550 9:40

Un valore superiore è migliore

Marca Modello Consumo in stand by (W)

APC Back-UPS ES 550 2APC Back-UPS RS 800 7APC Smart-UPS SC 620 9Atlantis Land Host Power Sinewave 1001 25Atlantis Land One Power 701 12,7Atlantis Land One Power Sinewave 1000VA 48Belkin 1000VA Universal Series 14Belkin 500VA Superior Series 5Emerson Network Power Powersure PSA 650 6iXiX XX-Ups 800VA 7Microdowell B-Box Enterprise B-8 Pro 16,8Mustek PowerMust 800 USB 13Mustek PowerMust Office 650 13Socomec Sicon NeTYS PE 1000 29Socomec Sicon NeTYS PL 550 5

Un valore inferiore è migliore

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tercettato dai cavi del telefonopossa danneggiare un modem opeggio un computer. Alcuni mo-delli hanno un filtro universale perEthernet e telefono, mentre i mi-gliori ne hanno due distinti.Il componente fondamentale deigruppi di continuità, la batteria, è

soggetta a usura e si consumapiuttosto rapidamente se utilizzataspesso. Per questo è importantepoterne tenerne sotto controllo lostato di salute, oltre che la percen-tuale di carica residua. I modellipiù professionali permettono all’u-tente di sostituirla quando rag-

giunge la fine della sua vita utilesenza dover nemmeno spegnerel’Ups grazie alla tecnologia hotswap e quasi tutti permettono al-meno la sostituzione a freddo.Tutti i modelli provati mettono adisposizione una porta di comuni-cazione dati per fornire informa-

Sul mercato italiano potete trovare Ups con duepossibili standard di uscita: a sinistra vedete laCEE 7/4 (conosciuta più comunemente comeschuko) mentre a destra vedete la IEC C14 (diforma trapezoidale). Quest’ultimo connettore è presente su tutti isistemi desktop e su molti monitor (soprattuttoCrt) ma è impossibile trovarlo in quelleperiferiche che accompagnano il computer (comestampanti, scanner, modem Adsl o router) e chenecessitano di un alimentatore esterno. Per questo, sebbene sul mercato sianodisponibili adattatori da IEC, preferite i modelliche vi offrono un buon numero di prese instandard schuko.

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HARDWAREUPS

218PC Professionale - giugno 2006

zioni sul carico e sull’autonomiaresidua. Alcuni modelli offrono anche unaserie di Led o addirittura un di-splay Lcd per mettere a disposizio-ne queste informazioni senza do-ver accedere al Pc. Tutti sono ca-paci di accorgersi quando la batte-ria è compromessa e deve esseresostituita. La percentuale di carico,intesa come rapporto tra la poten-za erogata ed erogabile, è un altroparametro critico: se si supera il100% per più di qualche secondo igruppi non online si spengono au-tomaticamente per evitare dan-neggiamenti e il carico di un com-puter può variare anche di 100 Win base alle operazioni svolte.Informazioni più dettagliate posso-no però arrivare solo dal computer,e qui entra in gioco l’importanza diavere una porta di comunicazione(meglio Usb, ma alcuni sono anco-ra fermi alla vecchia porta seriale)e un software di qualità. La funzio-ne principale di questi programmiè quella di gestire lo spegnimentodel sistema nel caso di un blackoutprolungato, a volte è anche possi-bile programmare il livello di sen-sibilità e silenziare l’allarme chesegnala il ricorso alla batteria.

Continuità di rete

I computer non sono gli unici ap-parati cruciali: soprattutto con ladiffusione del Voice over IP (VoIP)gli apparati di comunicazione rico-

prono un ruolo strategico ed è im-portante non solo proteggerli dapossibili avarie ma anche poterliusare se manca la corrente. Idealiper questi utilizzi sono i gruppi dicontinuità dotati di un buon nu-mero di prese analoghe a quelle amuro per poter collegare i trasfor-matori. Abbiamo effettuato unaprova alimentando un gateway diaccesso, uno switch a 5 porte, euna base per cordless, per un cari-co totale di circa 17 watt. L’auto-nomia, in questo caso, è ben supe-riore: citiamo come esempio ilBelkin 1000VA Universal Seriesche è stato in grado di alimentarequesti dispositivi per cinque ore etrentaquattro minuti, rispetto ai 23minuti di autonomia garantiti alcomputer utilizzato nei test.

Multipresa filtrata,l’alternativa economica

Sebbene gli apparati più criticisiano il computer e tutte le sue pe-riferiche, esistono molti altri dispo-sitivi che possono danneggiarsi incaso di anomalie sulla rete elettri-ca. Se non si ritiene che la prote-zione dai blackout o cali di tensio-

ne sia importante è possibile ri-sparmiare e acquistare una multi-presa filtrata, conosciuta più co-munemente come ciabatta filtrata.Questo dispositivo, situato al pri-mo gradino della scala della pro-tezione, filtra solo i picchi e glisbalzi di tensione fornendo unoscudo da tutti gli eventi potenzial-mente catastrofici come i fulmini. I modelli migliori integrano un fil-tro per la rete locale e per il telefo-no, garantendo una certa tranquil-lità a case e piccoli uffici. Inoltre leversioni più evolute dispongonodi filtri anche per i cavi Tv: unaprotezione in più per il vostro nuo-vo (e costoso) televisore Lcd o pla-sma. Quasi sempre è presente uninterruttore manuale che inter-rompe del tutto l’alimentazione:adatto per i periodi prolungati diinutilizzo fa risparmiare sul consu-mo di corrente degli apparecchi instand-by. Per poter utilizzare tutte le prese èimportante scegliere un modelloin cui queste siano ruotate di 45 o90 gradi rispetto all’asse della cia-batta, altrimenti gli alimentatori ei cavi schuko bloccano l’accesso alconnettore successivo. •

APC Italia, Via Lavoratori Autobianchi 1, Edificio 9, 20033 Desio (MI); tel. 800-905821, fax0362-488077. Pagina Web: www.apc.com/it. E-mail: [email protected].

Atlantis Land, Viale De Gasperi 122, 20017 Mazzo di Rho (MI); tel. 02-93906085, fax 02-93906161. Pagina Web: www.atlantis-land.com. E-mail: [email protected].

Belkin. Pagina Web: www.belkin.com/it/. Distributori: American DataLine, 31055 Quinto diTreviso (TV). Pagina Web: www.adl.it. Datamatic, 20127 Milano. Pagina Web: www.data-matic.it. Domina, 40069 Zola Predona (BO). Pagina Web: www.dominadm.com. Esprinet, 20054 Nova Milanese (MI). Pagina Web: www.esprinet.com. Ingram Micro, 20090 Settala (MI). Pagina Web: www.ingrammicro.it.

Emerson Network Power Italia, Via Rossini 6, 20098 San Giuliano Milanese (MI); tel. 02-982501, fax 02-98250273. Pagina Web: www.eu.emersonnetworkpower.com. E-mail: [email protected].

iXiX Italia, Viale Abruzzi 13, 20131 Milano; tel. 02-303124734, fax 02-700517514. PaginaWeb: www.ixixstore.com. E-mail: [email protected].

Microdowell, Via dei Boschi 2, 33040 Pradamano (UD); tel. 0432-671758, fax 0432-671758. Pagina Web: www.microdowell.com. E-mail: [email protected].

Mustek Italia, tel. 199-234432. Pagina Web: www.mustek.it. E-mail:[email protected] Elenco distributori: www.mustek.it/html/italien_distributoren.htm

Socomec Sicon, Via della Tecnica 1, 36030 Villaverla (VI); tel. 0445-359111, fax 0445-359222. Pagina Web: www.socomec.com. E-mail: [email protected].

I distributori

Belkin produce laSurgeMaster (costo ivato49,90 euro), unamultipresa filtrataparticolarmenteevoluta. Dotata diben sette prese,dispone di filtrinon solo per iltelefono e larete, ma ancheper il cavo Tv.

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Studiato appositamente per ilmercato consumer e home of-

fice, il Back-UPS ES 550 appartie-ne alla famiglia delle ciabatte ali-mentate, ma essendo targato APCnon può prescindere da una certaqualità costruttiva e dalle presta-zioni che la reputazione del mar-chio richiedono. Forse i sei minutie mezzo di autonomia possonosembrare un valore limitato, masono comunque sufficienti persalvare i propri dati senza sentireil fiato sul collo.Le otto prese permettono di colle-gare tutte le periferiche addizio-nali che gravitano attorno al com-puter, contribuendo a ridurre ilgroviglio di fili negli ambienti ca-salinghi in cui questo Ups ha ilsuo habitat naturale.La porta di comunicazione Usbpermette di utilizzare il flessibilesoftware PowerChute che gesti-sce anche gli altri modelli mar-chiati APC. La batteria è sostitui-bile dall’utente senza l’uso di cac-ciaviti in pochi minuti. L’utilità diuna soluzione di questo tipo è in-dubbia, grazie alla compattezza ealla completezza della protezione.Il rovescio della medaglia è che sipossono trovare prodotti menoblasonati capaci di offrire autono-mia superiore ad un prezzo infe-riore, ma in questo caso bisogna

sottolineare le ga-ranzie di serietà

f o r n i t e d aAPC.

HARDWAREUPS

• Pro• Ottima autonomia• Serietà del produttore

• Contro• Elevato consumo in stand-by

Euro 215,99 Iva inclusa

• Rapporto qualità/prezzo

• Pro• Supporta otto prese standard• Serietà del produttore

• Contro• Autonomia limitata

Euro 89,99 Iva inclusa

219PC Professionale - giugno 2006

• Pro• Gamma completa, adatta alle varie esigenze• Serietà del produttore

• Contro• Rapporto qualità/prezzo

Euro 239,99 Iva inclusa

Q uestomodello,

appartenentealla linea RS,è destinatoalla protezio-ne per i pic-coli uffici.Costruito conla tecnologia line interactive, èideale per le locazioni con un’ero-gazione scadente dell’energia confrequenti scostamenti dal valoreideale di 230 V. Il circuito Avr (Au-tomatic Voltage Regulator, regola-zione automatica del voltaggio)può rettificare momentanei cali oinnalzamenti di tensione senza in-cidere sulla batteria. La sensibilità e il comportamentoda tenere in caso di problemi all’a-limentazione possono essere pro-grammati sia tramite il tasto sulfrontale sia tramite il softwarePowerChute che sfrutta la possibi-lità di connessione tramite cavoUsb. La linea comprende modellida 500 a 1.500 VA per le differentiesigenze di carico e di autonomia,tutti dotati di protezione passanteper cavi telefonici e (tranne per ilmodello da 500 VA) per la rete lo-cale. La dotazione non è eccessi-vamente generosa per quanto ri-guarda i cavi ma compensa for-nendo un software di gestione dialto livello, come da tradizioneAPC. La reputazione del produtto-re e la promessa di rimborso fino a150.000 euro per il materiale dan-neggiato per malfunzionamentodell’unità sono la garanzia dellaqualità costruttiva.

L a lineaSmart-

UPS SC è desti-nata ai piccoli ser-ver e alle apparec-chiature di rete edè quindi adatta an-che a sostenere carichimodesti per periodi prolungatialimentandoli a batteria. La tec-nologia utilizzata è ancora la line-interactive, con funzionalità Avrper abbassare o elevare il voltag-gio senza dover ricorrere alla bat-teria quando l’alimentazione direte è leggermente fuori target:possono essere in questo modoutilizzate tensioni da 160 a 300 Vfornendo al carico una tensioneche non si discosta di più del 10%dai 230 V ideali. Durante l’alimentazione a batte-ria l’energia erogata ha una for-ma d’onda tipo sinusoide appros-simata a gradini, soluzione piùraffinata dell’onda quadra prodot-ta dai modelli di fascia bassa. Glialtri modelli della serie hanno po-tenze che vanno dai 250 ai 1.500VA e sono anche disponibili informato rack per il montaggio ne-gli armadi insieme agli apparatidi rete. Proprio le comunicazionisono un punto di debolezza diquesta serie, che mette a disposi-zione un’unica presa passante fil-trata utilizzabile per telefono o re-te Ethernet e che utilizza il cavoseriale per la connessione al com-puter. In questo caso il software indotazione è il classico e ottimoPowerChute di APC in versioneBusiness Edition Basic.

VOTO

7,57,5

VOTO

88VOTO

77

APC Smart-UPS SC 620

APC Back-UPSRS 800

APC Back-UPSES 550

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HARDWAREUPS

220PC Professionale - giugno 2006

Pur costrui-to con tec-

nologia l ineinteractive,questo grup-po di conti-nuità è deci-samente piùraffinato dialtri. La dif-ferenza non deriva tantodall’ampio display retroillumina-to, che fornisce costantementeinformazioni sulla percentuale dicarico e di batteria rimanente,quanto dall’inverter utilizzatoche eroga un’onda sinusoidalepura anche durante l’alimenta-zione a batteria. Il circuito Avrriesce a mantenere l’uscita entroil 10% del valore nominale anchecon un ingresso che varia del23% senza ricorrere alla batteria,che per come è posizionata puòessere comodamente sostituitaanche a caldo. In questo caso target di utilizzoper questo Ups sono le worksta-tion e i piccoli server più che isingoli desktop casalinghi, e an-che i servizi accessori sono di li-vello business, con tre anni di ga-ranzia on site. Tecnologia e servi-zio si fanno pagare, 340 euro so-no tanti anche per venti minuti diautonomia. Il software fornito indotazione è lo stesso UPSilon2000 che si trova nella linea piùcasalinga di Atlantis Land, mache svolge perfettamente il suolavoro.

• Pro• Buon rapporto qualità/prezzo• Batteria sostituibile a caldo

• Contro• Autonomia limitata

Euro 84,90 Iva inclusa

• Pro• Architettura online• Autonomia eccellente

• Contro• Elevato consumo in stand-by

Euro 862,80 Iva inclusa

• Pro• Uscita sinusoidale• Display informativo

• Contro• Rapporto qualità/prezzo

Euro 406,80 Iva inclusa

C ome Atlantis Land sicura di rendere noto

con il nome stesso dellalinea (la sigla completa èOn Power True On LineSinewave Double Con-version), questo Ups èbasato sulla tecnologiaonline a doppia conver-sione. Si tratta di unasoluzione dedicataprincipalmente a server e work-station di alto livello, tanto che èprevista sia l’installazione sul pa-vimento sia il montaggio in unrack (occupa 2U). Il target profes-sionale dell’unità appare evidenteanche dal prezzo di listino che su-pera gli 800 euro. A giustificarequesto posizionamento concorronoanche le possibilità di espansionedell’unità tramite batterie esterne,trasformatori addizionali e schededi monitoraggio ambientale. Le trebatterie sono accessibili dal fronta-le e possono ovviamente esseresostituite a caldo. Grazie alla tec-nologia a doppia conversione il ca-rico è elettricamente disaccoppia-to dall’alimentazione e non risentedi nessun interferenza, ricevendosempre una sinusoide perfetta. Lafinestra di valori accettati in entra-ta, prima di passare alle batterie, èmolto ampia e va dai 160 ai 280 Ve l’Ups è in grado di sostenere per10 secondi un sovraccarico del150% prima di passare al circuitoalternativo, senza però far maimancare l’alimentazione al contra-rio delle altre architetture.

Atlantis Land OnPower Sinewave 1000VA

Atlantis LandOne Power 701

Atlantis Land Host Power Sinewave 1001

VOTO

77

VOTO

88

P arte della folta linea di gruppidi continuità di Atlantis Land,

questo modello con tecnologia lineinteractive è destinato all’utenzaconsumer di alto livello più che aquella business. La parte tecnica ècomunque piuttosto curata: il OnePower 701 dispone infatti di unAvr a tre stadi per condizionare lacorrente in entrata, e in caso dipassaggio alla batteria l’invertergenera una forma d’onda pseudo-sinusoidale. La possibilità di sosti-tuire le batterie a caldo è quasi in-solita per la fascia di prezzo in cuisi colloca questo modello, al di sot-to dei 90 euro. Un’altra nota positi-va è data dalla garanzia, estesa atre anni di cui uno sulla batteria.L’autonomia non è certo da prima-to, sei minuti circa nei nostri test,ma si tratta di un tempo comunquepiù che sufficiente per spegnere ilcomputer in sicurezza. La comuni-cazione attraverso il computer av-viene grazie al software UPSilonche oltre alla programmazione egestione dello shutdown permettedi monitorare tutti i parametri difunzionamento. Da segnalare infi-ne che la presa filtrata non suppor-ta dispositivi ad alto assorbimentocome stampanti laser.

VOTO

6,56,5

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HARDWAREUPS

221PC Professionale - giugno 2006

L a peculiarità di questa soluzio-ne è l’utilizzo in uscita delle

normali prese italiane/schuko (co-me quelle presenti nelle classicheciabatte) invece che delle prese tra-pezoidali, utilizzate in genere dagliUps di forma classica. Questa ca-ratteristica, insieme alla presenzadelle due porte di comunicazioneseriale e Usb, si estende a tutta lafamiglia che comprende modelli dipotenza variabile da 800 a 1.200VA. L’utilizzo di prese classiche eli-mina il bisogno di sostituire i cavi dialimentazione e permette di colle-gare qualsiasi periferica al gruppodi continuità, anche quelle con ali-mentatori esterni che normalmenterestano esclusi a meno di acquista-re particolari adattatori. L’elevatapotenza nominale si traduce in au-tonomia, e il 1000VA Universal Upsha funzionato a batteria per 23 mi-nuti, più del necessario anche persalvataggi complessi. L’acquisto,con un esborso di circa 220 euro, èquindi giustificato per chi ha la ne-cessità di proteggere due o tre po-stazioni oppure vuole un’autono-mia particolarmente estesa non so-lo per salvare i dati e spegnere ilcomputer ma perterminareil lavoroeventual-mente incorso.

• Pro• Soluzione molto compatta• Buon rapporto prezzo/qualità

• Contro• Autonomia limitata

Euro 79,90 Iva inclusa

• Pro• Alta qualità• Elevata autonomia

• Contro• Nulla da segnalare

Euro 216,00 Iva inclusa

• Pro• Autonomia eccellente• Supporta prese standard

• Contro• Nulla da segnalare

Euro 219,90 Iva inclusa

Sei pre-se pro-

tette da ful-mini e sbalzidi tensione,tre delle qualicollegate a unabatteria di emer-genza da 500 VA(dai 350 ai 650 VAnella stessa linea) co-stituiscono la ciabattaprotetta di Belkin. Il ricorso all’alimentazione inter-na per questo prodotto non èqualcosa di ordinario, per cui sispiega l’architettura offline con isuoi tempi di intervento superioririspetto a quelli registrati con al-tre soluzioni. L’importante, come facilmente in-tuibile, è garantire la protezione ela facilità d’uso, con le prese suffi-cientemente distanti tra loro danon creare problemi e un interrut-tore generale in bella vista. Persemplificare la gestione dei cavi èpresente una sorta di clip in pla-stica nella parte posteriore. L’autonomia è la nota dolente diquesto modello, che è stato capa-ce di mantenere in funzione il no-stro sistema di riferimento sola-mente per tre minuti da quando èmancata la corrente, decisamentepoco per poter chiudere con cal-ma le applicazioni e il sistema. Tra le caratteristiche di rilievo diquesta soluzione segnaliamo infi-ne lo splitter integrato per il cavotelefonico.

Igruppi di continuità sono i pro-dotti principali per Emerson,

che con il marchio Liebert è pre-sente con varie linee di prodottiin tutti i segmenti di mercato. Laserie Powersure PSA è destinataalle utenze casalinghe o ai picco-li uffici e si basa sulla tecnologialine interactive con Avr, con po-tenze che vanno dai 350 ai 1.000VA. L’uscita durante l’alimenta-zione a batteria non è sinusoidalema approssimata a gradini equindi non è l’ideale per le appa-recchiature più delicate. La dura-ta della batteria è ottima rispettoalla potenza dichiarata, a livellodei migliori Ups testati e garanti-sce 13 minuti abbondanti per ilsalvataggio dei dati. La protezio-ne offerta è di alto livello: moltadella tecnologia deriva da quellaimpiegata nei grandi sistemi in-dustriali e comprende il bypassdel carico in caso di fallimento odisconnessione della batteria, so-stituibile a caldo. Una serie di in-terruttori sul lato posteriore per-mette di selezionare la dimensio-ne della finestra entro la quale ilvoltaggio fornito dalla rete elet-

trica viene accet-t a t o , b i -

lancian-do i l l i-vello diprotezio-ne conl’usuradelle bat-terie.

Emerson Powersure PSA 650

Belkin 500VASuperior Series

Belkin 1000VAUniversal Series

VOTO

99

VOTO

6,56,5

VOTO

88

VIP

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HARDWAREUPS

222PC Professionale - giugno 2006

Il XX-Ups 800VA non fa parte diuna vera e propria famiglia di

gruppi di continuità: iXiX com-mercializza solo una seconda ver-sione analoga in tutto tranne chenella potenza limitata a 600VA.Si tratta di un modello line inte-ractive costruito con un occhio diriguardo per il look più che per leperformance. Adatto ad ambienti casalinghi,questa unità è l’unica del lottoche necessita un minimo di as-semblaggio una volta estrattadalla scatola: infatti i pannelli la-terali (trasparenti) devono essereavvitati al corpo principale. Ilsoftware di gestione è piuttostolimitato e serve solo a tenere sot-to controllo lo stato di funziona-mento e a lanciare lo shutdowndi emergenza quando serve, lepossibilità di programmazionedella sensibilità di PowerChutesono lontanissime.L’autonomia dimostrata nelleprove è stata sotto la media per igruppi dalle specifiche simili el’erogazione di energia durante ilfunzionamento a batteria segueun’onda quadra: due difetti chesono però parzialmente giustifi-cati dal basso costo d’acquisto,meno di novanta euro.

• Pro• Uscita sinusoidale• Display informativo

• Contro• Nessuna presa solamente filtrata

Euro 238,80 Iva inclusa

• Pro• Ottimo rapporto prezzo/prestazioni• Buona autonomia

• Contro• Solo 3 uscite, nessuna solo filtrata

Euro 59,00 Iva inclusa

• Pro• Design accattivante• Prezzo contenuto

• Contro• Scarsa autonomia

Euro 89,99 Iva inclusa

Microdowell propone questomodello insieme ad un fra-

tello maggiore da 1000VA perserver e reti, oltre alle classicheworkstation. La tecnologia onlinesharing, lieve variante del line in-teractive, permette di intervenirein tempi piuttosto brevi in caso diproblemi con la corrente imma-gazzinata nella batteria. L’inver-ter è di qualità superiore ed è ingrado di fornire sull’uscita un’on-da sinusoidale pura, adatta anchealle apparecchiature critiche opiù sensibili all’alimentazione. Lapossibilità di sostituire le batteriea caldo è un’altra delle caratteri-stiche che rendono il B-Box piùadatto ad un uso in ambienti pro-fessionali che non casalinghi, edil prezzo è in linea con questa fi-losofia. Data la capacità nominaleed il costo ci si aspetterebbeun’autonomia superiore dei dieciminuti che l’unità ha garantitodurante le prove. Il softwareUPSeye, fornito nella confezione,permette di programmare accen-sioni e spegnimenti del computercollegato oltre che tenere sottocontrollo i parametri di funziona-mento dell’Ups.

Q uesto gruppo di continuità èparticolarmente leggero, so-

prattutto in proporzione alla po-tenza specifica, e questo può farpensare a una bassa qualità dellabatteria. Al contrario, il PowerMu-st 800 Usb si è comportato megliodi altre unità di pari potenza riu-scendo ad alimentare il nostro si-stema di riferimento per più di die-ci minuti garantendo un buonmargine di tranquillità nell’effet-tuare lo shutdown. Ancora più in-teressante è il prezzo di venditache si aggira attorno ai 60 euro,veramente economica come solu-zione line interactive. La seriePowerMust spazia dai 400 ai2.000VA, un valore insolitamenteelevato per un’unità non onlineche mantiene comunque un prez-zo contenuto, 150 euro circa. Tutti imodelli sono dotati di un sistemadi regolazione automatica dellatensione in uscita Avr e, se alimen-tati dalla batteria, generano un’on-da sinusoidale modificata. Il software incluso, WinPower 2.0,svolge le classiche funzioni di mo-nitoraggio e gestione dello spegni-mento con un’interfaccia semplicee lineare, adatta all’utenza tipo diquesti Ups: quella Soho.

Mustek PowerMust 800 Usb

iXiX XX-Ups800VA

Microdowell B-Box Enterprise B-8 Pro

VOTO

6,56,5VOTO

77VIP

VOTO

8,58,5

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HARDWAREUPS

223PC Professionale - giugno 2006

La serie PowerMust di Mustekè caratterizzata dal design che

tradisce la filosofia di ciabatta su-perpotenziata. La capacità di-chiarata è di 650 VA ma nelleprove è stata capace di alimenta-re a batteria il computer solo percinque minuti e mezzo, menodella metà di altri Ups di parispecifiche. Anche il tempo di ricarica, 24 oreper raggiungere il 90% della ca-pacità, è fuori dalla norma e facapire che l’alimentazione a bat-teria è stata messa in secondopiano nella realizzazione di que-sta serie di prodotti che compren-de una seconda unità da 350 VA.Più importanti sono risultate l’u-sabilità e il prezzo, che risulta ineffetti contenuto sotto i 50 euro.La confezione comprende i lsoftware di gestione WinPowerper tenere sotto controllo lo statodella batteria, la percentuale dicarico e la tensione fornita dallarete elettrica.Considerando la tecnologia offli-ne e l’autonomia limitata si capi-sce che questo Ups è adatto alleutenze casalinghe senza troppepretese e ai dispositivi diversi daicomputer, come registratori dicassa o router Wi-Fi.

• Pro• Display informativo• Qualità costruttiva

• Contro• Ventola rumorosa

Euro 276,00 Iva inclusa

• Pro• Display informativo• Supporta sei prese

• Contro• Rapporto qualità/prezzo

Euro 150,00 Iva inclusa

• Pro• Prezzo accessibile a tutti• Supporta prese standard

• Contro• Autonomia migliorabile

Euro 49,00 Iva inclusa

Due le pro-poste di

Socomec perquesta prova:delle due lalinea PE èquella piùprofessionalee abbracciaun ampiospettro di potenze,dai 400 ai 1.000 VA. Questi Upscon struttura classica sono dotatidi AVR a due livelli per ricondi-zionare la tensione di rete in casosi discostasse dal valore ideale.Quando l’alimentazione arrivadalla batteria l’inverter eroga unasinusoide approssimata a gradini,e lo fa per quasi 25 minuti con uncarico come quello che abbiamoutilizzato per i test.Il funzionamento risulta piuttostorumoroso anche in condizioninormali per la presenza di unaventola di raffreddamento nellaparte posteriore, che smaltisce ilcalore prodotto dall’elettronica edalla batteria. Il frontale utilizzalo stesso pannello informativopresente nella serie PL e risultaquindi di immediata comprensio-ne anche se non si ha sotto manoil manuale. Manca la possibilità di filtrare larete Ethernet anche in alternativaa quella telefonica ed il softwarenon è compreso nella confezionema deve essere scaricato da inter-net. L’unità risulta piuttosto avidadi corrente anche quando la batte-ria è completamente carica e nonè connesso alcun apparato.

Q uesta serie di Ups è compostada due soli modelli (550 e 750

VA) con un’architettura ibrida, ametà strada tra la tecnologia offlinee quella di tipo line interactive. Ivantaggi di questa scelta sono unmiglior rapporto peso/potenza euna maggiore autonomia rispetto aiclassici gruppi di tipo offline.Le prese posizionate sul lato supe-riore e facilmente accessibili rendo-no queste unità ideali per l’utilizzoanche con apparecchiature diversedal computer: apparecchi di rete,ma anche registratori di cassa pos-sono essere protetti agevolmentecon questa configurazione. Le sei prese universali sono ruotaterispetto all’asse dell’Ups per per-mettere di collegare agevolmenteanche i caricabatteria. Un intuitivoschema frontale a led fornisce infor-mazioni, anche ai non addetti ai la-vori, sullo stato di funzionamento esulla fonte di alimentazione attuale.Il software (non incluso nella confe-zione ma scaricabile gratuitamentedal sito del produttore previa regi-strazione) consente le classicheoperazioni di monitoraggio e ge-stione dello shutdown. La buonaautonomia in relazione alla potenzae al peso è la prova della qualitàdell’unità, costruita da uno dei lea-der nel settore degli Ups industriali.

Socomec SiconNeTYS PL 550

Socomec SiconNeTYS PE 1000

Mustek Power-Must Office 650

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77VOTO

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88