17 September 2008 Cameristi della Scala Le otto Stagioni cuatro Estaciones Porteñas skrevs av...

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17 September 2008 Stockholm, Berwaldhallen Cameristi della Scala Francesco Manara Fiolsolist Antonio Vivaldi (1678-1741) Le quattro stagioni Astor Piazzolla (1921-1992) Las cuatro estaciones porteñas A. Vivaldi Concerto n. 1 in Mi maggiore “La primavera” A. Piazzolla Verano porteño A. Vivaldi Concerto n. 2 in Sol minore “L’estate” A. Piazzolla Otoño porteño A. Vivaldi Concerto n. 3 in Fa maggiore “L’autunno” A. Piazzolla Invierno porteño A. Vivaldi Concerto n. 4 in Fa minore “L’inverno” A. Piazzolla Primavera porteña Cameristi della Scala Francesco Manara, Fiolsolist Roberto Righetti, Gianluca Turconi, Rodolfo Cibin, Luca Marziali, Gianluca Scandola, Duccio Beluffi, Anna Salvatori, Damiano Cottalasso, Roberto Nigro, Fioler Simonide Braconi Luciano Sangalli Giorgio Baiocco, Altfioler Massimo Polidori, Simone Groppo,Valentina Turati, Cello Alessandro Serra, Kontrabas Andrea Benelli, Cembalo Antonio Vivaldi e Astor Piazzolla Le otto Stagioni Cameristi della Scala Francesco Manara, Fiolsolist Stockholm, Berwaldhallen 17 September 2008

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Page 1: 17 September 2008 Cameristi della Scala Le otto Stagioni cuatro Estaciones Porteñas skrevs av Piazzolla mellan 1964 och 1970 för hans kvintett, där han själv spelade bandoneon.

17 September 2008Stockholm, Berwaldhallen

Cameristi della Scala

Francesco ManaraFiolsolist

Antonio Vivaldi (1678-1741) Le quattro stagioniAstor Piazzolla (1921-1992) Las cuatro estaciones porteñas

A. Vivaldi Concerto n. 1 in Mi maggiore “La primavera”A. Piazzolla Verano porteñoA. Vivaldi Concerto n. 2 in Sol minore “L’estate”A. Piazzolla Otoño porteñoA. Vivaldi Concerto n. 3 in Fa maggiore “L’autunno”A. Piazzolla Invierno porteñoA. Vivaldi Concerto n. 4 in Fa minore “L’inverno”A. Piazzolla Primavera porteña

Cameristi della ScalaFrancesco Manara, Fiolsolist Roberto Righetti, Gianluca Turconi, Rodolfo Cibin, Luca Marziali, Gianluca Scandola,Duccio Beluffi, Anna Salvatori, Damiano Cottalasso, Roberto Nigro, Fioler

Simonide Braconi Luciano Sangalli Giorgio Baiocco, Altfioler

Massimo Polidori, Simone Groppo, Valentina Turati, Cello

Alessandro Serra, Kontrabas

Andrea Benelli, Cembalo

Antonio Vivaldi e Astor Piazzolla

Le otto StagioniCameristi della ScalaFrancesco Manara, Fiolsolist

Stockholm, Berwaldhallen17 September 2008

Page 2: 17 September 2008 Cameristi della Scala Le otto Stagioni cuatro Estaciones Porteñas skrevs av Piazzolla mellan 1964 och 1970 för hans kvintett, där han själv spelade bandoneon.

Cameristi della Scala

L’orchestra da camera I Cameristi della Scala ha iniziato la sua attività nel 1982, ed è formata da musicisti dell’Orchestra delTeatro alla Scala e della Filarmonica della Scala.Ha eseguito concerti nei teatri e sale da concerto più prestigiosi del mondo, spesso collaborando con direttori e solisti di famainternazionale: tra questi ricordiamo Nathan Milstein, Martha Argerich, Pierre Amoyal, Bruno Canino, Aldo Ciccolini, MariaTipo, Uto Ughi, Rudolf Buchbinder, Gianandrea Gavazzeni, Piero Bellugi, Roberto Abbado, Shlomo Mintz, Salvatore Accardo.Nel luglio 2007 ha eseguito in piazza del Duomo a Milano, davanti diecimila spettatori le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi e di Astor Piazzola con Francesco Manara come solista. Lo stesso programma è stato poi replicato a Pariginella sala dell’Unesco, a Varsavia nel Teatro dell’Opera e verrà eseguito nella prossima estate in tournèe in Spagna, Svezia,Norvegia e Danimarca.Nell’autunno 2008 ha in progetto di realizzare a Milano, in collaborazione con la Fondazione C. A. Monzino, un ciclo di concerti dedicati a J.S.Bach, con l’esecuzione di tutte le composizioni per più strumenti solisti e orchestra.Il repertorio dell’orchestra comprende le principali composizioni per orchestra da camera dal Settecento ai giorni nostri, mapresta una particolare attenzione alle musiche poco frequentate dell’Ottocento strumentale italiano, spesso inedite e caratterizzate dalla presenza di parti solistiche di grande virtuosismo che ben si adattano alle peculiarità strumentali dei solistidel gruppo, tutte prime parti della Filarmonica della Scala e concertisti molto noti anche in campo internazionale.La costante e pluriennale frequentazione dei musicisti dei Cameristi della Scala con i più grandi direttori sulla scena mondiale, da Riccardo Muti a Carlo Maria Giulini, da Giuseppe Sinopoli a Daniel Barenboim e a tutti coloro che hanno diretto l’orchestra della Scala negli ultimi anni, ha contribuito a plasmare il loro suono e a far emergere delle caratteristichemusicali timbriche e di fraseggio certamente uniche nel panorama musicale italiano delle formazioni da camera.

Kammarorkestern I Cameristi della Scala grundades 1982, och består av musiker från Orchestra del Teatro alla Scala och frånFilarmonica della Scala.Orkestern har givit konserter i många av världens mest kända konserthus och samarbetat med dirigenter och solister av världsklass, såsom Nathan Milstein, Martha Argerich, Pierre Amoyal, Bruno Canino, Aldo Ciccolini, Maria Tipo, Uto Ughi,Rudolf Buchbinder, Gianandrea Gavazzeni, Piero Bellugi, Roberto Abbado, Shlomo Mintz, Salvatore Accardo.I juli 2007, inför tiotusen åskådare på Domplatsen i Milano, framförde orkestern Antonio Vivaldis och Astor Piazzollas Fyraårstider, med Francesco Manara som solist. Samma program framfördes sedermera i UNESCO-salen i Paris, i WarszavasOperahus och kommer dessutom framföras under orkesterns kommande turné i Spanien, Sverige, Norge och Danmark.Under hösten 2008 kommer orkestern, i samarbete med stiftelsen C.A. Monzino, att arrangera en serie konserter i Milano,tillägnade J.S. Bach, där stycken avsedda för flera soloinstrument och orkester kommer att framföras.Orkesterns repertoar omfattar de största kammarorkesterkompositionerna, från 1700-talet och framåt, med extra fokus påden mer sällsynta instrumentella italienska 1800-talsmusiken.Denna ofta tidigare aldrig framförda musik karakteriseras av virtuosa solopartier som passar utmärkt för flertalet av orkesterns solomusikers, varav vissa är förstamusiker i Filarmonica della Scala och internationellt meriterade.Orkestern Cameristi della Scalas musiker har kontinuerligt spelat med några av världens största dirigenter, såsom RiccardoMuti, Carlo Maria Giulini, Giuseppe Sinopoli, Daniel Barenboim, vilket lett till att de utvecklat särdrag inom respektive instruments ton och klang som utan tvekan gör dem unika inom den italienska kammarmusikvärlden.

Può sembrare singolare l'accostamento di due composizioni che sono separate nel tempo da due secoli e mezzo di distanza esono caratterizzate da stili diversi e da retroterra culturali talmente differenti da poter parlare di due mondi opposti.Persino i climi descritti dalle quattro Stagioni di Vivaldi e dalle omonime composizioni di Astor Piazzolla sono quelli di duecontinenti posti agli antipodi: l’estate dell’argentino Piazzola è l’inverno per il veneziano Vivaldi, e viceversa. Eppure, proprionella diversità si trova il fascino di un parallelismo che indica richiami ed echi, anche per contrasto: il susseguirsi delle stagioninei due emisferi collega mondi, epoche e sensibilità diverse ma di matrice similmente popolare. Pubblicati nel 1725 nella raccolta “Il cimento dell’Armonia e dell’Invenzione”, i quattro concerti di Vivaldi sono considerati fra le pagine più significativedi musica a programma e hanno sempre goduto di un ampio favore di pubblico. Scritti nel consueto stile di concerto, chealterna, sempre con grande libertà inventiva, ritornelli orchestrali a episodi solistici, le Stagioni di Vivaldi superano la visionearcadica? della natura per descriverne anche gli aspetti più inquietanti ed ostili. Specialmente dove essa scopre un voltomeno benigno, la fantasia del compositore trova spazio liberandosi dal più rigido schema concertistico e piegandolo alle esigenze di rappresentazione della natura. Las cuatro Estaciones porteñas vengono scritte dal 1964 al 1970; originariamentecomposte da Piazzolla per il suo Quintetto, nel quale egli stesso suonava il bandoneon, sono dedicate al porto di Buenos Aires,da cui l’aggettivo porteñas, e uniscono elementi diversi come il tango, la musica colta europea e molti ritmi jazz. La versione chepresentiamo in questo concerto consegna una parte di grande importanza al violino solista, che passa da momenti di estremovirtuosismo tecnico ad altri di intenso calore espressivo: al violino sono affidate melodie struggenti e difficilissime cadenze,momenti di grande lirismo e altri di fermo rigore ritmico L’esecuzione in sequenza delle otto Stagioni che presentiamo mette inevidente risalto le affinità e le differenze dei brani. In ogni Stagione Piazzola cita fedelmente alcuni frammenti melodici o ritmici di ciascuna corrispondente e speculare Stagione vivaldiana, e li trasforma fino a renderli quasi irriconoscibili, spessotrattandoli come contrappunto alle melodie del violino. Se Vivaldi si ispira molto fedelmente alla natura e ai cambiamenti che questa subisce al mutare delle stagioni, Piazzolla invece sembra descrivere la varietà delle emozioni umane, in un clima chenon conosce i rigidi freddi europei, dove l'aria è costantemente densa e pregna di sensualità e la musica è attraversata dalpiù ampio spettro degli stati d'animo: da una calma dolce o piena di dolore alla violenza della passione.

Att förena två kompositioner, som tidsmässigt ligger 250 år ifrån varandra och som karakteriseras av diametralt olika stilar och kulturella bakgrunder, kan tyckas märkligt. Till och med de beskrivna klimaten i Vivaldis Fyra Årstider och Astor Piazzollas verk med samma namn är varandras direkta motsatser : den argentinske Piazzollas sommar motsvarar den venetianske Vivaldis vinter, och viceversa.Trots detta återfinns just i dessa olikheter den skönhet, med alla dess kontraster, som påminner om parallella ekon : jordenstvå hemisfärers årstidsväxlingar binder samman världar, epoker, känsloyttringar, och dessas olika men också med folkligalikheter. Vivaldis fyra konserter, som publicerades 1725 i samlingen ”Il cimento dell’Armonia e dell’Invenzione”, anses vara ett av musikens allra största verk, som alltid åtnjutit publikens stora uppskattning. De är skrivna i en klassisk konsertstil ochväxlar, med stor kreationsfrihet, mellan orkestrala refränger och solostycken, och frångår därmed den arkadiska uppfattningen om naturen, alltför att gestalta även dess mörkaste sidor. Kompositörens fantasi tar sig fritt spelrum,i synnerhet där den framhäver de mörka sidorna, och kan därmed släppa på det strikta konsertschemat och anpassa den eftersitt behov av att gestalta naturen.Las cuatro Estaciones Porteñas skrevs av Piazzolla mellan 1964 och 1970 för hans kvintett, där han själv spelade bandoneon.De är tillägnade Buenos Aires hamn, därav adjektivet porteño (från puerto = hamn), och förenar olika stilar såsom tango,europeisk kultiverad musik och diverse jazzrytmer. I versionen som presenteras i denna skiva ges fiolsolisten en betydanderoll, där denne går från stycken med extremt teknisk virtuositet till andra med intensiv och varm uttrycksfullhet.Fiolen får ta sig an svåra melodier och starka tonarter, stunder av stor lyrik och av fast rytmisk strikthet.Valet att framföra de åtta Årstiderna i följd understryker deras likheter och olikheter. I varje Årstid citerar Piazzolla trogetnågra melodiska eller rytmiska fragment från varje motsvarande spegelvända Vivaldi-årstid och förvandlar dessa nästintilloigenkännlighet genom att låta dem bli en kontrapunkt till fiolens melodier. Vivaldi låter sig troget inspireras av naturen ochde förändringar som denna utsätts för vid varje årstidsskifte, medan Piazzolla istället beskriver människornas känslomässigaolikheter, i ett klimat utan europeisk bister kyla, där luften är konstant tjock och fylld med sensualitet och där musiken återspeglar alla tänkbara sinnestillstånd : från ett stilla eller smärtsamt tillstånd, till en våldsam passion.Gianluca Scandola