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Venerdì 16 aprile 2010 OPINIONI NUOVE - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004, n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Prezzo all’estero: CH - Fr. 3.00 / MC & F - 2.00. y(7HB5J1*KOMKKR( DIRETTORE MAURIZIO BELPIETRO ANNO XLV NUMERO 90 EURO 1,20* * Con: ”LA CUCINA DALLA A ALLA Z”- Vol. 3 Riso & risotti 4,00; ”LA CUCINA DALLA A ALLA Z”- Vol. 2 Antipasti caldi 4,00. ERA ORA LA LEGGE IGNORATA Professione infibulatrice Non andrà in carcere di MARIA G. MAGLIE a pagina 14 I CONTENUTI DELLE NUOVE 75 INTERCETTAZIONI Calciopoli: undici squadre coinvolte di FABRIZIO BIASIN L’Italia è un Paese intercettato ma, soprattutto, meraviglioso, ini- mitabile, pittoresco e a vedere co- me vanno certe cose ti vien voglia di abbracciarla tutta intera, (...) DELIRIO AD ANNOZERO Il Cav libera i suoi Strada lo attacca di F. BORGONOVO a pagina 10 segue a pagina 36 Anatomia di un suicidio Bossi l’ha sconfitto La sinistra lo finirà Il premier pensa già al futuro Silvio vuole votare per garantirsi il Colle Nella testa dell’ex capo di An I conti di Gianfranco: posso tirare la corda di GIAMPAOLO PANSA Volete sapere perché la Lega vince? In- sieme ai tanti motivi che si conoscono, ce ne sono due ai quali (...) segue a pagina 6 di FAUSTO CARIOTI L’affondo di Gianfranco Fini non è giunto ina- spettato. Silvio Berlusconi ne era al corrente da mercoledì sera. Era stato il finiano (...) segue a pagina 5 di FRANCO BECHIS Quando ha finito nel tardo pomeriggio di ieri di vergare davanti ai fedelissimi il suo comuni- cato alle agenzie di stampa, (...) segue a pagina 2 Bella statuina al Tg1 In dieci anni solo sedici servizi segue a pagina 12 di FRANCESCO SPECCHIA Risi e Busi. C’è qualcosa di al- legramente surreale nella querelle che, in questi giorni, avvolge la mezzobusta del Tg1 Maria Luisa Busi. L’antefatto è noto. (...) segue a pagina 31 di SIMONA BERTUZZI Vorrebbe raccontarci Ilaria D’Amico, volto cult de La 7 e del calcio Sky, giornalista e conduttri- ce infaticabile, che l’Italia non è un Paese per mamme. Che se fai un bambino devi “quasi (...) La morte di Vianello Raimondo, maestro del sorriso di GIAMPIERO MUGHINI Protagonista e maestro inimitabile della comunicazione televisiva assieme po- polare e raffinata, Raimondo Vianello aveva scelto già dagli anni Ottanta di te- nersi lontano dai cerimoniali cosiddetti “alti” del palinsesto televisivo e dello spettacolo. Gli poteva interessare meno che niente ammonire il prossimo sui destini alti (...) segue a pagina 18 Se resta nel PdL non sarà ricandidato di MAURIZIO BELPIETRO Per anni sono stato convinto che, pur non amandosi, Berlusconi e Fi- ni fossero destinati a rimanere uni- ti. Una convivenza obbligata dalla mancanza di alternativa o, se pre- ferite, un matrimonio con interessi tanto forti da impedire la rottura nonostante l’odio fra coniugi. Senza il Cavaliere, il presidente della Camera infatti non aveva spe- ranza di vincere una sola elezione e senza l’alleato il presidente del Consiglio non sarebbe mai arrivato a Palazzo Chigi. Ma dopo la nascita del PdL e la vittoria del 2008 molto è cambiato: oggi Berlusconi e Fini sono obbligati (...) segue a pagina 3 ADDIO FINI Rottura totale con Berlusconi Il presidente della Camera minaccia di fare un suo partito Il leader del centrodestra si prende 48 ore per liquidarlo DA GANZER A MORI L’offensiva dei pm contro i carabinieri di G. NUZZI a pagina 13 TIRA GIÀ ARIA D’ELEZIONI 52 ANNI INSIEME Nella sua storia con la Mondaini tutti i segreti dell’amore eterno di P. DIACO a pagina 19 TELEDIPENDENTI Mamma da un mese pensa già al lavoro E fa pure la vittima Ilaria D’Amico Maria Luisa Busi Raimondo Vianello ADDIO FINI TIRA GIÀ ARIA D’ELEZIONI +"!"![!#!] le-journal-italienne.blogspot.com

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Venerdì 16 aprile 2010

OPINIONI NUOVE - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004, n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Prezzo all’estero: CH - Fr. 3.00 / MC & F - € 2.0 0.

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*KOMKKR(

DIRETTORE MAURIZIO BELPIETRO ANNO XLV NUMERO 90 EURO 1,20*

* Con: ”LA CUCINA DALLA A ALLA Z”- Vol. 3 Riso & risotti € 4,00; ”LA CUCINA DALLA A ALLA Z”- Vol. 2 Antipasti caldi € 4,0 0.

ERA ORA

LA LEGGE IGNORATA

Professione infibulatriceNon andrà in carceredi MARIA G. MAGLIE a pagina 14

I CONTENUTI DELLE NUOVE 75 INTERCETTAZIONI

Calciopoli: undici squadre coinvoltedi FABRIZIO BIASIN

L’Italia è un Paese intercettatoma, soprattutto, meraviglioso, ini-mitabile, pittoresco e a vedere co-me vanno certe cose ti vien vogliadi abbracciarla tutta intera, (...)

DELIRIO AD ANNOZERO

Il Cav libera i suoiStrada lo attaccadi F. BORGONOVO a pagina 10

segue a pagina 36

Anatomia di un suicidio

Bossi l’ha sconfittoLa sinistra lo finirà

Il premier pensa già al futuro

Silvio vuole votareper garantirsi il Colle

Nella testa dell’ex capo di An

I conti di Gianfranco:posso tirare la corda

di GIAMPAOLO PANSA

Volete sapere perché la Lega vince? In-sieme ai tanti motivi che si conoscono,ce ne sono due ai quali (...)

segue a pagina 6

di FAUSTO CARIOTI

L’affondo di Gianfranco Fini non è giunto ina-spettato. Silvio Berlusconi ne era al corrente damercoledì sera. Era stato il finiano (...)

segue a pagina 5

di FRANCO BECHIS

Quando ha finito nel tardo pomeriggio di ieridi vergare davanti ai fedelissimi il suo comuni-cato alle agenzie di stampa, (...)

segue a pagina 2

Bella statuina al Tg1In dieci annisolo sedici servizi

segue a pagina 12

di FRANCESCO SPECCHIA

Risi e Busi. C’è qualcosa di al-legramente surreale nellaquerelle che, in questi giorni,avvolge la mezzobusta delTg1 Maria Luisa Busi.

L’antefatto è noto. (...)

segue a pagina 31

di SIMONA BERTUZZI

Vorrebbe raccontarci IlariaD’Amico, volto cult de La 7 e delcalcio Sky, giornalista e conduttri-ce infaticabile, che l’Italia non èun Paese per mamme. Che se faiun bambino devi “quasi (...)

La morte di Vianello

Raimondo, maestro del sorrisodi GIAMPIERO MUGHINI

Protagonista e maestro inimitabile dellacomunicazione televisiva assieme po-polare e raffinata, Raimondo Vianelloaveva scelto già dagli anni Ottanta di te-nersi lontano dai cerimoniali cosiddetti“alti” del palinsesto televisivo e dellospettacolo. Gli poteva interessare menoche niente ammonire il prossimo suidestini alti (...)

segue a pagina 18

Se resta nel PdLnon sarà ricandidatodi MAURIZIO BELPIETRO

Per anni sono stato convinto che,pur non amandosi, Berlusconi e Fi-ni fossero destinati a rimanere uni-ti. Una convivenza obbligata dallamancanza di alternativa o, se pre-ferite, un matrimonio con interessitanto forti da impedire la rotturanonostante l’odio fra coniugi.

Senza il Cavaliere, il presidentedella Camera infatti non aveva spe-ranza di vincere una sola elezione esenza l’alleato il presidente delConsiglio non sarebbe mai arrivatoa Palazzo Chigi. Ma dopo la nascitadel PdL e la vittoria del 2008 moltoè cambiato: oggi Berlusconi e Finisono obbligati (...)

segue a pagina 3

ADDIO FINIRottura totale con BerlusconiIl presidente della Cameraminaccia di fare un suo partitoIl leader del centrodestrasi prende 48 ore per liquidarlo

DA GANZER A MORI

L’offensiva dei pmcontro i carabinieridi G. NUZZI a pagina 13

TIRA GIÀ ARIA D’ELEZIONI

52 ANNI INSIEME

Nella sua storiacon la Mondainitutti i segretidell’amore eternodi P. DIACO a pagina 19

TELEDIPENDENTI

Mamma da un mesepensa già al lavoroE fa pure la vittima

Ilaria D’Amico

Maria Luisa Busi

Raimondo Vianello

ADDIO FINITIRA GIÀ ARIA D’ELEZIONI

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2 Venerdì 16 aprile 2010 PRIMO PIANO

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L’ACCUSA L’attacco dell’ex leader di An è partito

da rapporti coi lumbard: «Il partito non può essere a

trazione leghista. O fai il PdL con me o con Bossi»addio Fini

Retroscena

I conti di Gianfranco:posso tirare la corda

::: TOMMASO MONTESANO

ROMA

«Il tuo partito è il Popolodella Libertà, non la Lega. Basta,stavolta voglio fatti concreti». En-tro lunedì. Altrimenti ognuno perla sua strada: Silvio Berlusconi dauna parte e lui, Gianfranco Fini,dall’altra. Con i suoi fedelissimi,pronti a costituire gruppi parla-mentari autonomi alla Camera eal Senato se dal presidente delConsiglio arrivassero «rispostenegative» ai quesiti politici solle-vati dal presidente della Cameranel corso del colloquio di ieri conBerlusconi. Il nome è già pronto:PdL-Italia. «In questo caso Finidovrebbe lasciare la presidenzadella Camera», è la replica del pre-sidente del Consiglio.

Fini è pronto a lasciare il PdL. Ilpresidente della Camera rompegli indugi nel corso del faccia a fac-cia con il premier che va in scenaall’ora di pranzo a Montecitorio.Due ore in cui Fini vuota il sacco.Sulla gestione del partito, sul rap-porto con la Lega, sulle scelte delgoverno, sulle modalità con cui èiniziato il percorso delle riforme.Un vertice, raccontano gli uominipiù vicini al numero uno di Mon-tecitorio, «tumultuoso». In cui Fi-ni accusa Berlusconi di condurre ilPdL a rimorchio della Lega: «Deviscegliere se continuare a costruireil PdL con me o se preferisci inveceil rapporto con Umberto Bossi.Non si può avere un partito a tra-zione leghista». Al Cavaliere, Finicontesta anche la ripartizione de-gli incarichi nel partito secondo loschema delle quote tra ex forzisti(70%) ed ex An (30%). In tanti, os-serva, hanno cambiato bandiera

diventando berlusconiani a tuttigli effetti. Su tutti Ignazio La Russa,uno dei tre coordinatori, che infat-ti lo abbandona definendo «in-comprensibile» l’atteggiamentodi Fini, e Maurizio Gasparri, capo-gruppo al Senato. In ogni caso, ac-cusa, il PdL è un partito che «nondecide e che non si struttura. E ionon mi sento più rappresentato».

Poi c’è l’azione del governo, tut-

ta orientata verso il nord a scapitodel carattere nazionale del PdL.Per non parlare della strategia sul-le riforme, con il co-fondatore delpartito tenuto all’oscuro della pri-ma bozza che Berlusconi, al con-trario, si è sentito in dovere di di-scutere, prima che con lui, perfinocon il figlio di Bossi, Renzo. «Sonostanco di essere preso in giro», av-verte. Tutte richieste che Fini met-

te nero su bianco in un comunica-to in cui spiega che il «PdL va raf-forzato, non certo indebolito».Obiettivo che presuppone la pre-sa di coscienza del carattere «na-zionale» del partito, che deve es-sere «attento alla coesione socialedell’intero Paese». Osservazioni,conclude, che Berlusconi «ha il di-ritto di esaminare» e che lui atten-de «serenamente». Quel Berlu-sconi, concede nel tentativo discacciare l’ipotesi delle elezionianticipate, che «deve governare fi-no al termine della legislatura». Igruppi autonomi, infatti, reste-rebbero fedeli alla maggioranzamirando a condizionare, di voltain volta, l’operato delgoverno.«Sel’unico modo di ottenere le cose èfare come la Lega, anche noi ci tra-vestiremo da lupi: forza di lotta e digoverno», minaccia Fini, che aBerlusconi ricorda: «Ho fondatoun partito, sono pronto a rifon-darne un altro».

Dopo il vertice, nello studio delpresidente della Camera arrivanoi fedelissimi. Si fanno i conti.L’obiettivo minimo sono venti de-putati e dieci senatori, la soglia daraggiungere per dare vita a nuovigruppi. Qualcuno si spinge a ipo-tizzare fino a quaranta adesioni aMontecitorio e venti a PalazzoMadama. Ex parlamentari di An,soprattutto, ma forse anche exforzisti del nord spaventati dallaconcorrenza leghista. Alcuni deipapabili, però, prendono le di-stanze. La consistenza di “PdL-Italia”, in realtà, complice la spadadi Damocle del ritorno alle urne,non si discosterebbe di molto dainumeri minimi richiesti dai rego-lamenti parlamentari. Con ilgruppo al Senato in bilico.

Fini se ne vaCon quattro g

Faccia a faccia durissimo tra Berlusconi e l’ex leader di AnChe lancia l’ultimatum: «Pronto a fare gruppi autonomi»La replica: «Allora lasci la presidenza della Camera»

QUANTO VALE ALLE URNE

I sondaggisti non hanno dubbi:da solo al voto farebbe la fine dell’Udc

Se va male l’irrilevanza, se va bene una versione aggiornatadell’Udc. Si andasse a elezioni anticipate, secondo i sondaggisti,per Gianfranco Fini la situazione non sarebbe propriamente ro-sea. «Fini», ragiona il presidente di Ipsos Nando Pagnoncelli, «èmolto popolare e riscuote molta fiducia. Ma si tratta di indi-catori che raramente si traducono in voti. Un conto è farsi ap-prezzare da settori dell’elettorato avversario sposandone qual-che posizione, un conto è conquistarsi il loro voto». Voti a si-nistra, pochi. E i voti a destra? «Facesse una sua formazione e sialleasse col centrodestra», traccia lo scenario Pagnoncelli, «fi-nirebbe cannibalizzato dal voto utile. Senza contare che le ul-time elezioni hanno dimostrato che gli italiani premiano chi haradicamento sul territorio: in così poco tempo come farebbe Fi-ni a crearselo?». Un’altra chiave di lettura la dà Maurizio Pes-sato, dominus di Swg: «Posto che Fini da solo non va da nes-suna parte, e questo lo sa benissimo, dietro a un’uscita del ge-nere non può non esserci la consapevolezza di altri movimentiin atto. Detto brutalmente: se Fini spacca il PdL lo fa perché sa oè convinto che ci sia anche chi vuole spaccare il Pd». E lo sce-nario qui si fa complesso: «A questo punto», conclude Pessato,«Fini potrebbe raccogliere nomi e voti di quest’area per accre-ditarsi come terza forza centrista di un ideale tripartito con PdLe Lega. Si verrebbe a trovare in una posizione simile a quelladell’Udc nel 2001, con la sua rendita di posizione e i suoi postigarantiti. Certo, numericamente il suo potere sarebbe molto li-mitato, ma come si dice: meglio primo in Gallia che secondo aRoma...».

M. G.

(...) Gianfranco Fini ha chiama-to al telefono il ministro delleInfrastrutture, Altero Matteoli eil titolare alla Difesa, nonchécoordinatore del Pdl, Ignazio LaRussa, per leggere il testo che dalì a poco sarebbe divenuto pub-blico. Poi ha guardato i suoi espiegato: “Lo faccio in segno dirispetto”. Qualcuno ha chiestoquasi sottovoce: “Bisogna chia-mare anche Maurizio Gaspar-ri?”. Il presidente della Cameraha risposto secco: “No”. Comeaccade sempre alla presenzadel “capo”, i suoi ne hannosemplicemente preso atto enon hanno fatto altre domande.Fossero stati presenti qualcheora prima al faccia a faccia conSilvio Berlusconi, avrebberocompreso. E’ stato lì che Fini hasostenuto di non avere realerappresentanza nel partito, chequel 30 per cento di ex An non èpiù vero, tanto più che gli inca-richi di vertice sono affidati aleader che non lo rappresenta-no più. Come il capogruppo alSenato, Maurizio Gasparri e sì,anche lo stesso La Russa. Dalpremier si è sentito rispondereche se toglie i Gasparri, i La Rus-sa, i Matteoli che da An vengonoma non hanno alcun problemasulla attuale leadership del par-tito, allora è quel 30 per centoche va rimesso in discussione.Perché in buona parte non fapiù riferimento a Fini.

Non è stato certo miele ingrado di addolcire un colloquioaspro, inacidito alla vigilia daimessaggeri che già avevano an-nunciato al Cavaliere la minac-cia di una scissione dentro ilgruppo.

I fedelissimi ieri che sono en-trati e usciti nella stanza del pre-sidente della Camera dopo quelfaccia a faccia burrascoso sonostati una ventina. Fra loro unsolo senatore, Pasquale Viespo-li. Ma nessuno ha osato chiede-re al leader particolari sulla bur-rasca appena vissuta. Hannoascoltato e annuito. Anche chiera più perplesso sul braccio diferro ha taciuto. E quel che han-no sentito è più o meno questo.Che Fini abbia da tempo in te-sta un partito diverso, sia strut-turalmente che culturalmenteda quello che oggi è il PdL, è evi-dente a tutti. Ma non è su que-sto che oggi si sta tendendo lacorda. Il presidente della Came-ra aveva in mente questa mossain caso di fallimento delle Re-gionali. C’è stata invece una vit-toria, ma secondo Fini l’analisinon cambia: il PdL non ha vintonel centro-Nord, perdendo in-vece centinaia di migliaia di voti– sia pure a favore di un alleatocome la Lega Nord. Il vero ser-batoio elettorale è stato invecequello del centro-sud. Se l’assedi governo si spostasse ulterior-mente verso la Lega come se-condo Fini sta accadendo ora, si

tradirebbe sostanzialmentel’elettorato PdL. Per loro è giun-to il momento di tendere la cor-da. “Cosa faremo l’anno prossi-mo? Con i soldi del Mezzogior-no- per cui non è stata imposta-ta nessuna politica- continue-remo a finanziare la cassa inte-grazione degli operai del Nord?E guardate la composizione digoverno, le deleghe più impor-tanti? Quella più a Sud ce l’haMatteoli, ministro della Tosca-na. E ora la Lega reclama perfi-no il posto da sottosegretarioall’Agricoltura del nostro Anto-nio Bonfiglio!”.

Fini spiega che non essendomai divenuto il PdL un veropartito, non esiste nemmenoun posto in cui discutere diquesto. Non c’è spazio per ilconfronto politico, non ci sonoorgani all’interno dei quali lan-ciare un dibattito su queste edaltre emergenze. Gli unici luo-ghi sono fuori, certo che è inna-turale farlo così e anche logo-rante e rischioso. Ma l’unica al-ternativa è il silenzio.

Il presidente della Cameranon ha nascosto ai più fedeli irischi di spezzare per primi quelfilo teso. Da Berlusconi è arriva-to chiaro il messaggio: “Se fategruppi autonomi, contatevi.Ma siete fuori dal Pdl il giornodopo. Guarda qui tutti i son-daggi: se vuoi andare da solo almassimo fai il 3 per cento. Ma aquel punto tu Gianfranco, nonpuoi fare più il presidente dellaCamera. Per coerenza devi di-metterti”. Fini, pur riferendol’atteggiamento duro del presi-dente del Consiglio, ai suoi hamostrato altrettanta determi-nazione: “Il presidente dellaCamera non è carica revocabi-le. Non si può sfiduciare, comeinvece può accadere a un presi-dente del Consiglio che non hapiù la sua maggioranza. Elezio-ni? Beh, se non esistessero altremaggioranze in Parlamento,certo, ci sarebbero le elezioni inquel caso”. A ieri sera dunque lacorda era sempre più tesa. Enon sembra avere fatto miracolila mediazione immediatamen-te messa in campo da Marcellodell’Utri e Gianni Letta. Unicasperanza, quel comunicatopubblico, che sembra assai piùblando delle parole udite nelleriunioni pubbliche e private diieri. Una porticina aperta, mache rischia di essere chiusa dal-la controparte. Se i suoi pontierinon riusciranno a fargli cam-biare idea, sembra proprio cheBerlusconi voglia archiviare lapratica come fece all’epoca conPierferdinando Casini: la portaè chiusa, quindi stai pure fuori eil cerino è tuo. Vista da lì sembrache la soluzione possa veniresolo da una evidente e robustamarcia indietro di Fini. Vista daquesto lato, sembra più che maiirrealistica.

IN UN ANGOLO

Dopo giorni di attesa ieri SilvioBerlusconi e Gianfranco Fini sisono incontrati a pranzo. Unfaccia a faccia che, invece che aun chiarimento, rischia di por-tare alla rottura (Emmevi)

::: segue dalla primaFRANCO BECHIS

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Fini se ne vaCon quattro g

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3Venerdì 16 aprile 2010PRIMO PIANO

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I NUMERI Per formare dei gruppi servono 20

deputati e 10 senatori: secondo molti il numero dei

suoi fedelissimi raggiunge al massimo tale sogliaaddio Fini

EDITORIALESe resta nel PdL

non lo candidanoL’ex leader di An sa che se non fa qualcosa nel 2013non avrà un seggio. Perciò va alla sfida finale...

agatti

Il fedelissimo Urso

«Noi finiani rispetteremo il programmaMa su tutto il resto voteremo contro»

(...) a divorziare, o, meglio, è l’ex capodi An a non potersi permettere diaspettare ancora. Ogni giorno che pas-sa avvicina sempre di più la resa deiconti, uno show-down che, se il leaderdella destra non trova vie d’uscita, pre-vede un solo epilogo: la sua fine poli-tica. Senza un colpo che ribalti la situa-zione, Fini nel 2013 infatti rischia di es-sere cancellato. Anzi: di non essere ri-candidato.

Mi spiego. È a tutti noto che l’ex del-fino di Almirante è confluito nel PdLnon per convinzione ma costretto dauna pistola puntata alla tempia. Dopoaver a lungo atteso l’uscita di scena,giudiziaria o politica, del Cavaliere,credé fosse giunto il suo turno sul fi-nire del 2007, dopo la mancata spallataa Prodi. Purtroppo per Fini, l’offensivaper la conquista della leadership dicentrodestra si rivelò una trappola.Convinto d’aver messo all’angolo Ber-lusconi, in realtà ci si ritrovò lui. Il par-tito unico, che all’inizio il presidentedella Camera liquidò come «le comi-che finali», si trasformò in breve inun’arma micidiale e se An ne fosse ri-masta fuori, alle elezioni sarebbe stataridotta ai minimi termini, senza riusci-re addirittura a eleggere un suo parla-mentare in Senato. Nessuno esce po-liticamente vivo da una sconfitta in cuiperde quasi la metà dei voti e Gian-franco appena si rese conto del peri-colo in agguato si affrettò a rimangiarsii propositi baldanzosi, facendo un me-sto ingresso nel Popolo della Libertà.

Dal 2008 a oggi credo non sia pas-sato un solo giorno in cui Fini non ab-bia meditato su come prendersi la ri-vincita. Del resto i mesi passati sonouna concreta testimonianza dell’ambi -zione dell’ancor giovane leader. All’ini -zio forse sarebbe stata possibile unatregua oppure una rimonta sull’avver -sario. Ma i successi mietuti dal Cava-

liere in tutte le elezioni di medio ter-mine hanno spazzato via ogni velleità.Berlusconi non è affatto al tramonto enegli ultimi due anni è sopravvissuto aogni attacco, anche a quelli del cofon-datore. Se il premier avesse perso unasola sfida elettorale, magari l’ultima,tutto sarebbe stato più facile per il pre-sidente della Camera, anche allearsicon Casini o con Montezemolo per darvita a un nuovo centro.

Invece, un Berlusconi trionfante, li-bero dalle catene dei procedimentigiudiziari, non lascia presagire nulla dibuono per il cofondatore. Il quale, seresta nel Popolo della Libertà, nel 2013rischia addirittura di non essere candi-dato o di esserlo ma solo e senza pre-toriani. Il successo alle Regionali e ilrafforzamento dell’asse del Nord han-no fatto capire a Fini di non poter in-dugiare ancora. Non riuscisse neiprossimi tre anni a costruire un’alter -nativa, per lui sarebbe la fine. Non soquale sia il progetto di Gianfranco nésu quanti fedelissimi possa contare.C’è chi dice venti, chi trenta, altri giu-rano che a conta fatta non si arriverà aquindici. Ce la facesse a costituire ungruppo parlamentare, il presidentedella Camera potrebbe tendere qual-che agguato al Cavaliere, cercando diazzopparlo, badando a non fare preci-pitare la situazione al punto di far scio-gliere il Parlamento. Le elezioni sonoinfatti l’ultima cosa che Fini desidera:vi si ricorresse oggi egli farebbe la fineche il Cavaliere ha pronta per lui nel2013 e questo l’ex pupillo di Almirantelo sa.

Comunque vada, restiamo convintiche il fondatore di Alleanza nazionale ecofondatore del PdL abbia buttatol’occasione più importante della suacarriera politica, ovvero la possibilità diguidare in futuro una grande destraitaliana. Oggi al contrario, se ancheriuscisse a evitare la sconfitta, per lui digrande non c’è nulla in vista.

[email protected]

::: BARBARA ROMANOROMA

Onorevole Adolfo Urso, per il presidenteSchifani «se la maggioranza si divide nonresta che dare la parola agli elettori».«Il nostro intento è quello di mantenere ilpatto con gli elettori consacrato due annifa. La nostra stella polare è il programmadel PdL, che va applicato fino in fondo,per un governo di legislatura guidato daSilvio Berlusconi».Ma voi avete appena minacciato di fare lascissione del gruppo in Parlamento.«È una questione ben diversa. Qui non èin discussione la coesione della maggio-ranza. Fini in quanto cofondatore delPdL ha chiesto al premier di rafforzare,non certo di indebolire il ruolo del PdL,per esempio riequilibrando il rapportocon la Lega e rispettando i contenuti delprogramma. Ora aspettiamo la sua ri-sposta, che ci auguriamo sia positiva».

Se così non fosse?«Se la risposta fosse negativa, potremmoarrivare a creare un gruppo autonomo».Di fatto passereste all’opposizione.«No, perché questo nuovo gruppo si ri-conoscerebbe pienamente nella mag-gioranza condividendo il patto sotto-scritto con gli elettori. Anzi, con l’obietti -vo di realizzarlo. Un’eventuale scelta diquesto tipo non metterebbe assoluta-mente in discussione il patto con gli elet-tori, né la coesione della maggioranza».Siete pronti a votare contro il PdL o no?«Assolutamente no».E allora che vi scindete a fare?«Il nostro impegno è il programma fon-dativo del PdL, e ogni nostro comporta-mento sarà rispettoso di quell’impegnoe delle riforme in sintonia con esso. Ab-biamo il diritto e il dovere pretendere cheil patto con gli elettori venga rispettato».Per esempio, in quale caso votereste con-tro?

«Certamente, se proponessero di divide-re l’Italia, questo non è nel programma,quindi non lo voteremmo. Ma non sa-remmo noi a uscire dal solco».Tradotto, non voterete i provvedimentiche stanno a cuore alla Lega.«Il problema non è la Lega, ma il PdL. Chiha fondato il PdL deve fare il PdL rispet-tando la natura del partito, la sua storia,la sua vocazione, il suo programma. Cioèdeve fare il partito guida della coalizione,anche rispetto alla Lega».Siete pronti ad assumervi tutte le conse-guenze di questa rottura, comprese leelezioni anticipate?«Rispettiamo l’opinione di Schifani, maqui non si rompe alcuna maggioranza.Noi abbiamo chiesto una risposta politi-ca al cofondatore del PdL e sull’organiz -zazione del partito. Se questa non arrive-rà, se altri non rispetteranno l’impegnocon gli elettori, saranno loro a doversi as-sumere le responsabilità di una rottura.»

::: segue dalla primaMAURIZIO BELPIETRO

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agatti

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4 Venerdì 16 aprile 2010 PRIMO PIANO

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VECCHIE RUGGINI Il 18 novembre 2007 è il

giorno del predellino. A un convegno di An, ad Assisi,

partono fischi contro gli esponenti di Forza Italiaaddio Fini

I COFONDATORI

Rapporto logoroE da tre anniè guerra apertaNel 2007 Fini immagina un nuovo partitoalleato con Casini. Poi fa marcia indietroed entra nel PdL. Ma senza convinzione

«Non andràlontano»

Berlusconi sereno ma deciso al pranzo con il presidente dellaCamera: «Ti conviene davvero rompere? Se vuoi vai pure, mase fai un gruppo parlamentare autonomo sei fuori dal partito»

::: ANDREA MORIGI

O litigano o si separano, oppure di-vorziano. Una delle tre. Ormai non si ricor-da più nessuno i tempi in cui Silvio Berlu-sconi e Gianfranco Fini andavano d’accor -do. È il 1993, quando il fondatore dell’impe -ro televisivo che allora si chiamava soltantoFininvest, posto dai giornalisti di fronte allascelta fra Fini e Francesco Rutelli, entrambicandidati a sindaco di Roma, sceglie il pri-mo, segretario dell’allora Movimento So-ciale Italiano. Quell’uscita genera scandalo,perché si tratta dell’appoggio a una forzapolitica che ancora deve fare i conti con lapropria eredità fascista. Comunque, nel1994 Berlusconi fonda Forza Italia e vince leelezioni grazie anche all’appoggio, al Cen-tro e al Sud, del Msi, che diventerà AlleanzaNazionale soltanto nel 1995. Al governo, cistanno appena sette mesi, perché la partesettentrionale del Polo della Libertà, Um-berto Bossi, esce polemicamente dallamaggioranza. Qualche anno di opposizionee, poi, si torna ancora al governo.

Ormai, Fini è stato sdoganato. non è piùsoltanto l’ex delfino di Giorgio Almirante. Èdiventato vice-presidente del consiglio deiministri, fino a entrare a far parte nel 2002della cerchia di coloro che dovevano scrive-re la Costituzione europea. Due anni piùtardi, diventa ministro degli esteri, dopoaver lottato a lungo per la conquista dellaFarnesina. Forse è in quel tira-e-molla con-tinuo che si rompe qualcosa nel rapportofra lui e il leader della coalizione.

La prima avvisaglia che Fini sta andandoper conto proprio arriva nel 2005, con l’an -nuncio del voto favorevole (tre sì e un no) aireferendum sulla fecondazione assistita.Dicono che c’entra Stefania Prestigiacomo.In realtà, è un periodo di crisi e transizionepersonale per Gianfranco, che divorzia dal-la prima moglie e inizia una nuova relazio-ne sentimentale. Si offende parecchioquando dalle tv di Mediaset prendono dimira la sua nuova compagna.

Ma i primi prometeici piani di autono-mia dell’ex presidente di Alleanza Naziona-le datano almeno al 2007, quando immagi-na una propria Alleanza per l’Italia, alleatadi Pier Ferdinando Casini e, semmai dell’al -lora Casa della Libertà. C’è ancora RomanoProdi a Palazzo Chigi, ai tempi.

È allora che iniziano anche gli strappidella Fondazione FareFuturo, in tema diimmigrazione e di bioetica. Non che a Ber-lusconi si possano attribuire durezze di tipoclericale. Anzi ha proclamato l’anarchia dalpunto di vista dei princìpi, nel timore che cisi divida su questioni morali. Il Cavaliereporta pazienza. Ma se è destino che ci sidebba scontrare, lo si fa. Quando si sta

all’opposizione, fra l’altro, il tentativo dismarcarsi dal leader è un giochetto quasiobbligato.

Domenica 18 novembre 2007 è la giorna-ta del predellino. A un convegno di AlleanzaNazionale, ad Assisi, partono i fischi controgli esponenti di Forza Italia. E Berlusconireagisce convocando i propri fedelissimi inpiazza San Babila, a Milano, dove annunciala formazione del partito unico del centro-destra. Finisi oppone, poi peròcapisce che,da solo, non va da nessuna parte. E, alla fine,non ha scelta. Aderisce, anche perché ilcentrosinistra non ha più i numeri per go-vernare e Prodi si dimette.

La concorrenza interna, anche nel cen-trodestra, guasta, in vista delle elezioni po-litiche del 13-14 aprile 2008. Ne escono vit-toriosi il Popolo della Libertà e la Lega Nord.Così le polemiche non si smorzano. Ma ilPdL ha perso circa un milione di voti, men-tre il Carroccio con l’Mpa siciliano ne gua-dagna 1.687.000 rispetto al 2006.

Alle europee del 6-7 giugno 2009, la liti-giosa coalizione di centrodestra al governopassa dal 46,8 del 2008 al 47,24 per cento e,pur rimanendo ampiamente il primo parti-to italiano, continua a perdere voti a van-taggio della Lega Nord da un lato e dell’Udcdall’altro. Sull’altro versante, il Pd in un an-no, dalle politiche alle europee, lascia sulcampo un drammatico 7,1 per cento. Ep-pure Fini continua a non capire che gli elet-tori di centro e di destra premiano semprechi sostiene posizioni chiare in materia divita e di famiglia. Non riesce ad afferrare chepotrebbero essere proprio le sue fughe a si-nistra rispetto ai valori non negoziabili adaver sottratto qualche voto al PdL.

Mettersi sempre dalla parte opposta aquella del Cavaliere, elettoralmente, nonpaga. Personalmente, forse, sì. Un vantag-gio, Fini lo ha ottenuto, diventando presi-dente della Camera dei Deputati. Lo spreca,sognando un futuro che non ha. Nel dicem-bre scorso, in un famoso fuori onda, si fainavvertitamente registrare mentre spiegain privato di considerare Berlusconi politi-camente morto. Al “No B Day”gli danno ra-gione e lo invocano. La maggioranza degliitaliani invece non la pensano così e alle re-gionali del 10 e 11 aprile premiano nuova-mente il leader della coalizione di governo.Fini, che pianificava il “regicidio” preve -dendo una sconfitta, deve trovare un’altropretesto: la preponderanza della Lega. Gio-ca ad alzare il prezzo: chiede la testa del pre-sidente dei senatori Maurizio Gasparri, equindi del coordinatore Ignazio La Russa alposto del quale vorrebbe Pasquale Viespoli,non Italo Bocchino. Come dire che nem-meno i suoi storici compagni di partito sipossono fidare di lui.

Il premier Silvio Berlusconi.Emmevi

::: GIANLUCA ROSELLI

ROMA

«Gianfranco, ti conviene davve-ro rompere? Se vuoi fai pure, ma sappiche da solo non andrai da nessunaparte. Ricorda che se fai un gruppoparlamentare autonomo sei fuori dalpartito e tra un anno si va dritti a vota-re». Silvio Berlusconi era tranquillo,quasi allegro quando è uscito dallastanza di Gianfranco Fini, dopo ilpranzo di due ore a Montecitorio con ilpresidente della Camera. «Ho man-giato benissimo», ha detto il premier aigiornalisti. Un incontro a cui il Cavalie-re è andato con la sicurezza di non ce-dere di un millimetro alle richiesteavanzate dall’ex leader di An. Il quale è

apparso subito molto nervoso. Innan-zitutto per essere stato tenuto sullagraticola per diversi giorni. «Non èpossibile che dopo le Regionali tu haiincontrato prima Bossi e poi me. Pernon parlare della bozza sulle riformeche Calderoli ha portato a Napolitano,di cui non sapevo nulla», ha detto Fini,rimproverando al Cavaliere una su-balternità anche metodologica alla Le-ga. Il Cavaliere ha replicato di aver in-contrato Bossi perché si tratta del prin-cipale alleato e interlocutore di gover-no e comunque «non mi sembra di an-dare al traino della Lega visto che il mi-nistro dell’Agricoltura sarà GiancarloGalan».

Poi Fini si è lamentato anche deltrattamento che negli ultimi tempi gli

ha riservato il Tg1 di Minzolini, ma ilnodo politico tra i due è il partito. Ilpresidente della Camera, infatti, hachiesto maggiore rappresentatività,esigendo il 30 per cento di posti per isuoi uomini e non per quelli «in quotaAn ma che rispondono a te». Stessa ri-chiesta anche per il governo, paven-tando, in pratica, un mini-rimpasto.Quindi Fini ha chiesto esplicitamentedi mettere suoi uomini al posto diIgnazio La Russa nel partito e di Mau-rizio Gasparri come capogruppo a Pa-lazzo Madama. Se tutto ciò non acca-drà, il presidente della Camera è pron-to a costituire gruppi parlamentari au-tonomi alla Camera e in Senato: in no-me c’è già, PdL Italia. «Rifletti bene suquesta decisione, perché se fai un

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5Venerdì 16 aprile 2010PRIMO PIANO

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EX AN Il premier ha avvisato La Russa e Alemanno:

«Ricordate, ho fatto il PdL in un giorno e ve l’ho detto

dopo. E adesso, se voglio, lo disfo in mezza giornata»addio Fini

LO SCENARIO

La tentazione di Silvio: subito alle urneL’opposizione è inesistente e il Cavaliere sa che insieme a Bossi può vincere tranquillamente in due terzi del PaeseAndando rapidamente al voto si libererebbe definitivamente di Gianfranco e metterebbe un’ipoteca sul Quirinale

L’azzurro Quagliariello

«Fini sta tradendoi patti con gli elettori»::: BARBARA ROMANO

ROMA

Senatore Gaetano Quagliariello, ci siamo? È la rottura?«Non penso. Fini ha il senso delle istituzioni. Si renderàconto che un’iniziativa come quella della scissione delgruppo lo porti in conflitto sia con la sua funzione istitu-zionale, sia con la democrazia degli elettori di cui è statouno degli artefici. E inevitabilmente creerebbe le condi-zioni per una fine anticipata della legislatura. Non pensoche porterà a termine questo percorso di rottura».Il presidente del Senato, Renato Schifani, ha detto che«quando una maggioranza si divide al proprio internonon resta che ridare la parola agli elettori».«Il PdL è stato il fulcro di questa legislatura. Ogni partitopuò migliorare, ma a tutte le elezioni alle quali il PdL si èpresentato ha vinto. Uno dei perni di questo partito è ilrapporto diretto con gli elettori che lo hanno investito. Difronte a un trauma di questa dimensione, al PdL conver-rebbe riaffrontare la prova elettorale. Infatti, difficilmen-te la legislatura potrebbe sopravvivere, perché è difficileche si possa compiere questa scissione senza che le con-seguenze si riverberino sulla maggioranza. E non pensoche ci sia la possibilità di una maggioranza diversa daquella scelta dagli elettori. Quindi sono d’accordo conSchifani sia in termini convenienza politica, sia conside-rando l’evoluzione istituzionale della situazione».I finiani minacciano di fare gruppo a sé in Parlamento.Quali potrebbero essere le conseguenze?«Questa è un’iniziativa della quale non si sono conside-rati bene le conseguenze, che sono difficili da calcolare.Probabilmente sono molto diverse dalle aspettative dichi ha messo in moto questo processo».Con i numeri che hanno i finiani alla Camera e al Senato,non teme che possano fare fronda contro provvedimentiimportanti come la riforma della giustizia?«Se questo progetto andrà veramente in porto, bisogneràvalutarne la portata e quanti saranno effettivamente iparlamentari che aderiranno alla scissione. E quel puntomolto probabilmente si valuterà che non ci sono i termi-ni affinché la maggioranza vada avanti. Se poi chi ha ar-chitettato questa secessione mira addirittura a mettere incampo un governo diverso da quello che è stato sceltodaglielettori, si accomodi, masi prende una responsabi-lità storica grande quanto una casa».Fini ha torto a dire che vi stiate appiattendo sulla Lega?«La Lega rischia di fare il suo mestiere meglio del PdL. Èberlusconiana: sostiene il premier e traduce sul territoriola forza che gli deriva da questo appoggio. Temo che l’ini -ziativa dei finiani per contrastare la Lega finisca col darlepiù peso. Il PdL deve riappropriarsi della forza di Berlu-sconi ed essere competitivo con la Lega sul suo terreno».È un messaggio per Fini?«La sua iniziativa mi sembra a freddo, quindi sbagliata».

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LE TAPPEDI UN’AMICIZIA

Alcune immagini di Berlusconi eFini. La prima foto, in alto a si-nistra, risale agli anni Novanta. Ilfondatore di Forza Italia e il leaderdi An discutono amichevolmentein occasione di una manifesta-zione: il loro rapporto è appenainiziato. Il secondo scatto (in alto adestra), datato 2 dicembre 2006, livede insieme in occasione dellagrande manifestazione controProdi, quando il centrodestra por-tò in piazza due milioni di persone.La terza e ultima foto (a fianco) liritrae mentre si abbracciano san-cendo la nascita del PdL: è il 29marzo 2009. Olycom e LaPresse

gruppo autonomo, non solo sei fuoridal partito, ma ti devi anche dimetteredalla presidenza della Camera», gli harisposto il premier. Che poi gli ha mo-strato alcuni dati: innanzitutto l’esi -guità delle presunte truppe parlamen-tari finiane, in secondo luogo un son-daggio riservato che darebbe solo il 3per cento a una forza politica guidatada Fini. «E comunque, se te ne vai, ilPdL continua anche senza di te e tra unanno si va a votare. E la gente è conme», sono state le ultime parole rivoltedal Cavaliere a Fini. Berlusconi, però,pur sicuro delle sue posizioni e del fat-to che saranno in pochi gli ex An dispo-sti a seguire il co-fondatore del partito,non è voluto andare allo show down fi-nale e si è preso 48 ore per decidere.

Tornato a Palazzo Grazioli, il Cava-liere ha convocato i tre coordinatori(Bondi, La Russa e Verdini) che, rispet-to a Fini, esprimono «profonda ama-rezza per un atteggiamento semprepiù incomprensibile». Poi è partito iltam tam di telefonate per sondare de-putati e senatori. Telefonate per capiredavvero quanti parlamentari sono di-sposti a seguire l’ex leader di An. «Lasua è un’iniziativa suicida, ma nessu-no lo seguirà. Se vuole davvero rompe-re, non sarò io a impedirglielo. Cosìnon si può andare avanti: io voglio go-vernare e fare le riforme e lui mi mettedi continuo i bastoni tra le ruote. Mastavolta basta, piuttosto si va a vota-re...», si è sfogato poi il Cavaliere con al-cuni collaboratori. Dai suoi, intanto,

partono dichiarazioni altalenanti. Dauna parte c’è chi getta acqua sul fuocoe cerca di abbassare la tensione,dall’altra arrivano velate minacce.«Non credo che Fini faccia sul serio. Ecomunque i parlamentari del PdL re-steranno fedeli a Berlusconi», affermaSandro Bondi. Mentre Renato Schifa-ni al Tg1 avverte: «Nel caso in cui il PdLsi divida, non resta che ridare la parolaagli elettori». Dunque, se Fini strappa,si va dritti alle urne. Anche se qualcheberlusconiano avanza il timore che ilpresunto gruppo parlamentare finia-no possa crescere col tempo, acco-gliendo anche ex azzurri nemicidell’asse Bossi-Tremonti. E questo ilCavaliere non può proprio permetter-selo. A quel punto meglio votare.

(...) Italo Bocchino, vicepresiden-te dei deputati del PdL, all’ora dicena, ad avvertire gli uomini delCavaliere. «Guardate che Fini fasul serio. O Berlusconi dà il trentaper cento del partito a uomini disua assoluta fiducia, oppure èpronto a fare gruppi parlamentari

autonomi». Apprese le intenzionidell’alleato-rivale, ieri mattinaBerlusconi aveva lanciato il suo,di avvertimento, chiamando altelefono Ignazio La Russa e Gian-ni Alemanno. Ovvero due ex aen-nini non catalogabili né comeberlusconiani puri né come finia-ni. Il messaggio era rivolto a loroaffinché lo recapitassero a Fini:«Ricordate, io ho fatto il PdL in un

giorno e ve l’ho detto dopo. Eadesso, se voglio, lo disfo in mez-za giornata senza dirvi nulla».

Dietro queste parole già affio-rava la solita tentazione di Berlu-sconi: usare l’arma atomica con-tro Fini e il centrosinistra, ovveroottenere dal Quirinale elezionianticipate. Tentazione che il re-cente voto alle regionali e alle am-ministrative ha reso più forte:

l’opposizione, in questo momen-to, è semplicemente inesistente,e assieme a Bossi il Cavaliere sisente in grado di vincere nei dueterzi del Paese. Inoltre la prossi-ma legislatura sarà quella in cuidovrà essere eletto il successoredi Giorgio Napolitano. Perchéfarsi sfuggire l’occasione? Già.

Così, quando Berlusconi si èpresentato a Montecitorio per il

pranzo con Fini, scortato daGianni Letta che ieri ha compiutogli anni, tutto o quasi era già statoscritto. Durante il pranzo l’atmo -sfera era tesa, ma l’“urlometro” èstato insolitamente basso. Berlu-sconi non si è sforzato per tratte-nere Fini. Gli ha snocciolato son-daggi dai quali emerge che il par-tito di Fini, da solo, avrebbe menodel 3% dei voti. Gli ha anche fatto

presente che deve al PdL la presi-denza della Camera, e che quindise lui lascia il partito deve abban-donare pure lo scranno più im-portante di Montecitorio, e lo hainvitato a pensarci bene prima dirompere. Terminato il colloquio,il premier è uscito dalla sala dapranzo tranquillo e soddisfatto e,con serenità strafottente, se ne èandato in giro a fare shopping.

Sul documento di separazioneconsensuale ora manca solo lafirma finale dei due, per la quale ilCavaliere si è preso 48 ore di tem-po, utili per vedere cosa combinaFini. Il quale ha bisogno di alme-no venti deputati per creare unproprio gruppo alla Camera e didieci senatori per fare altrettantoa palazzo Madama. Già oggi, aMontecitorio, la maggioranzache il centrodestra riesce a otte-nere nelle votazioni è risicata, espesso - come raccontano le cro-nache parlamentari - nemmenodi maggioranza si tratta. L’uscitadi una ventina di deputati dal PdLsarebbe pesantissima. Ma l’ingo -vernabilità non terrorizza Berlu-sconi, il quale - anzi - è convintoche spaventi più i finiani che isuoi.

Tant’è vero che il premier, ierisera, ha mandato avanti il presi-dente del Senato, Renato Schifa-ni, per “avvertire” gli uomini diFini. «Quando una maggioranzasi divide non resta che dare la pa-rola agli elettori», ha sentenziatoSchifani. Il messaggio del Cava-liere è chiaro: chi se ne va con Finiha i giorni da parlamentare con-tati, perché le elezioni sono dietrol’angolo e dovrà cercarsi una can-didatura al di fuori del comodoombrello del PdL. È iniziato cosìuno scontro in apparenza para-dossale, nel quale gli scissionistifiniani, spaventati dal voto antici-pato, dicono che il governo devecomunque restare in carica sinoal termine della legislatura, men-tre chi il governo lo guida, e cioèBerlusconi, freme per spingerlifuori dalla maggioranza e ottene-re lo scioglimento delle Camere.

Comunque vada, Berlusconi èconvinto che per Fini questo saràil colpo decisivo. Se l’ex leader diAn sarà sconfessato dai suoi e nonriuscirà a mettere in piedi gruppiautonomi, Berlusconi confidache si dimetterà da presidentedella Camera. Se invece Fini do-vesse riuscire nel suo intento,sancirà la fine della maggioranzache aveva vinto le elezioni nel2008. E siccome maggioranze al-ternative non sono possibili, co-me ripeteva ancora ieri sera il pre-mier ai suoi, «in base al principiodel rispetto della sovranità popo-lare si dovrà andare quanto pri-ma al voto». Con Fini, e quelli chelo avranno seguito, fuori dal PdL.

::: segue dalla primaFAUSTO CARIOTI

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6 Venerdì 16 aprile 2010 PRIMO PIANO

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L’ex di An approderà a sinistra con Bersani, Di Pietro,Vendola e Casini. Se perdono, vanno a casa per sempre.Se vincono, durano solo qualche mese. Non di più

Pierferdinando Casinie Pierluigi Bersani (oly)

(...) non si presta mai attenzione. Ilprimo è la volgarità cafona degliavversari di Umberto Bossi. Inve-ce di far tesorodegli insegnamentiche emergono dal successo leghi-sta, ricorrono alla tecnica logoradell’insulto. Senza riflettere che, inpolitica, offendere il nemico nonserve a niente. Perché tutti hannoil triplo pelo sullo stomaco e ci ri-dono sopra.

È dalla nascita chela Legavienesbeffeggiata. Ho fatto anch’io lamia parte. I leghisti sono ignorantie rozzi. Parlano soltanto il dialettopadano. Non sanno vestire né sta-re a tavola. Si baloccano con lefonti del Po. Odiano i meridionali.Frequentano le osterie invece deisalotti buoni. Snobbano gli intel-lettuali e ne vengono snobbati.Praticano il razzismo. E voglionospaccare l’Italia in due.

Anche dopo le ultime elezioniregionali e comunali, gli insultinon hanno smesso di piovere. Mene sono rimasti in mente tre. Il pri-mo veniva da un barone universi-tario di Storia contemporanea, dicui ho dimenticato il nome. Inter-vistato dalla “Stampa” sulla vitto-ria di Roberto Cota in Piemonte, èstato lapidario: «Sono arrivati ilanzichenecchi». Il secondo èuscito dalle labbra del sindaco disinistra sconfitto a Mantova, lapovera signora Fiorenza Brioni. Ilsuo ultimo sospiro prima di la-sciare il municipio suonava così:«Temo una deriva leghista anchea Mantova, speriamo che non in-troducano il coprifuoco». Tradu-zione: i leghisti sono uguali ai fa-scisti e ai nazisti della nostra guer-ra civile, ci obbligheranno a resta-re prigionieri in casa.

Il terzo insulto ha il copyright di

un alleato della Lega. Si tratta diItalo Bocchino, vicecapo del grup-po Pdl alla Camera e presunta te-sta lucida del sub-partito di Gian-franco Fini. Di fronte alla doman-da se ritiene possibile un premierleghista, ha sparato la sciocchezzadella sua vita: «Assolutamente no.Meglio un premier gay che dellaLega». Proprio così ha detto, senzarendersi conto di offendere sia i le-ghisti che i gay. Tre sputacchi inpochi giorni. Ma siamo soltantoall’inizio. Aspettiamo che la Legaprenda possesso delle poltroneche ha vinto. E faccia pesare all’in -terno del centro-destra anche ivoti conquistati alla fine di marzo.Allora sì che la rabbia degli scon-fitti produrrà una serie di fesseriemadornali. Con un solo risultato:rendere i leghisti, per primo Bossi,sempre più forti e graditi agli elet-tori. Compresi gli astensionisti co-

me il sottoscritto. Non ho mai vo-tato per la Lega. L’ho pure criticatain tanti articoli e qualche libro. Mase l’andazzo sarà quello che im-magino, forse cambierò idea.

E veniamo all’altro motivo chespiega perché la Lega continuerà avincere. L’esito delle regionali hacertificato uno stato di fatto. Il Pdldi Silvio Berlusconi ha perso voti,però non è finito gambe all’aria.Anzi, insieme a Bossi ha conqui-stato quattro regioni importantiche prima erano governate dallasinistra. Il Cavaliere è rimasto insella e adesso può contare su unaLega più forte di prima. Non credoche il premier sia felice di questacondizione. Ma non è uno scioccoe farà buon viso anche al nuovogioco.

Nel Pdl il vero sconfitto è un al-tro: Gianfranco Fini. Dal voto lui èuscito con le ossa rotte. Conta as-

sempre più logora, più fiacca, piùnoiosa pure agli occhi dei mediache la pompano da tempo.

La seconda opzione è proprioquella insurrezionale. Che cosa si-gnifica? Che prima o poi Fini,stanco di cuocere nel proprio lim-bo, deciderà di uscire dal Pdl. Or-mai ha fatto tutte le svolte possibi-li. E ha celebrato di tutto e di più.Persino due leader storici dell’an -tifascismo: ieri uno vivo, Pietro In-grao, oggi uno morto, Pietro Nen-ni. Chi gli resta da celebrare? ForseFerruccio Parri, forse Palmiro To-gliatti, forse persino il compagnoStalin, per restare nel campo degliavversari di Mussolini.

A quel punto Fini raccatterà ilproprio arsenale polemico, acca-tastato nella breve stagione delsuo revisionismo opportunista,fonderà l’ennesimo partitino ita-liano e passerà sul fronte opposto.Spiegando agli elettori quello chegli ha insegnato a dire il suo spin-doctor, l’eccellente AlessandroCampi: «Il finismo è altro dal ber-lusconismo e dal leghismo, espri-me l’idea di una destra delle rego-le, del senso delle istituzioni,

dell’unità nazionale, dell’eticadelle responsabilità, ecc. ecc.».

Dove approderà Fini? Ma chedomanda: a sinistra. Qui verrà ac-colto con la fanfara dal democrati-co Bersani, dal giustizialista DiPietro, dal comunista Vendola, daqualche superstite radicale e forsedal più bello del bigoncio, Pierfer-di Casini. Insieme tenteranno dibuttar giù il Berlusca e Umberto ilBarbaro. Prima però si scanne-ranno su chi dovrà essere il Magodi Oz, il leader capace di far usciredal turbante la vittoria. Sarà Fini oCasini o l’invocato papa straniero,moderato, centrista, federalista?

Il loro giorno della verità verràcon una nuova campagna eletto-rale, questa volta per conquistareil Parlamento. Ma per quel mo-mento, il Bernacca della politicaprevede soltanto tempesta. Se Fi-ni & C perderanno, andranno acasa per sempre. Se vinceranno,riusciranno a governare per qual-che mese, non di più. E torneran-no a casa lo stesso.

Oggi mi sembra che la palla re-sterà tra i piedi di Silvio e di Um-berto. Il Cavaliere deve stare at-tento a non pretendere troppodalla fortuna che sin qui l’ha con-dotto per mano. Bossi ha l’obbligodi non montarsi la testa. L’uniconemico che la Lega deve temere èla Lega. Se è vero che sta diventan-do un partito nazionale, ha biso-gno di crescere. E non soltanto neinumeri. Ma nella sua classe diri-gente, nella sua saggezza, nel suoequilibrio e, ancora di più, nellasua moderazione.

Insomma, la Lega si guardi dase stessa. Per conquistare voti,adesso non ha più bisogno di urla-re, di mostrare i denti, di sfoggiarearroganza. L’Italia è stanca di unapolitica rabbiosa, capace soltantodi seminare odio. E infine Bossi &C lascino perdere la conquistadelle banche. Era il peggior viziodella casta partitica della PrimaRepubblica. E anche della Secon-da. Ha portato sfortuna a chi vole-va possederle. Stia attenta la Legaa non cadere nello stesso errore.

Compagni confusi

La sinistra pensa già a una sponda sulle riforme::: ELISA CALESSI

ROMA

L’ipotesi del voto anticipato, nel Parti-to democratico, non è presa in considera-zione. Perché, si dice, alla fine prevarrà l’in -teresse a non rompere. E perché si spera dino. «Bersani lavora sulla prospettiva dei treanni. Poi se c’è un’accelerazione, siamopronti», si dice. Semmai, si ragiona sulle rica-dute che questo scontro potrebbe avere sul-le riforme. C’è chi è convinto che sia una pie-tra tombale sulle riforme (per Enrico Lettacon un PdL così spaccato il dialogo «è unapresa in giro»). C’è chi, invece, spera possaaprire spiragli positivi. Nel senso che potreb-be aprire un canale di dialogo diretto tral’opposizione e il presidente della Camera.

Naturalmente, come dice Nicola Latorre, ilprimo dato è che «emergono due visione difondo all’interno del PdL inconciliabili traloro». E questo, per il Pd, non può che essere«un fatto positivo». Come dice Matteo Orfi-ni, membro della segreteria, «dimostra che ilPdL non è un partito e che sta esplodendoper delle contraddizioni interne insanabili».L’asse privilegiato con la Lega e il dialogo sul-le riforme, ragiona Latorre, hanno accelera-to questo processo: «Via via che si avvicina ilconfronto emergono due visioni strategichedifferenti». Il punto, però, sono le conse-guenze sulle riforme. «Ci sono problemi nelcentrodestra, non è novità», ha detto PierLuigi Bersani al Tg3. «Nonostante tutto quel-lo che si dice, noi siamo in grado di avanzareuna proposta sulle riforme costituzionali, il

centrodestra no. Questo è un guaio per la de-stra, ma anche per il Paese». In una situazio-ne di questo tipo, concludeva, «temo che noiriforme non ne avremo». In realtà, c’è menopessimismo di quanto Bersani dica. Losmarcamento di Fini, si ragionava ieri nellostaff del segretario, potrebbe, invece, avererisvolti positivi. Se il presidente della Camerasi rende autonomo da Berlusconi, il Pd po-trebbe trovare in lui una sponda. «Di fronte auna possibile riforma presidenzialista e ple-biscitaria», si dice al Nazareno, «c’è una par-te del centrodestra che reagisce e non ci sta.Se sono pronti a ragionare, si possono trova-re punti comuni». Antonio Di Pietro, invece,spera in una conversione di Fini: ««Prima ciliberiamo del sistema piduista, meglio è. Mifa piacere che lo abbia capito anche Fini».

sai meno di prima e, soprattutto,vede restringersi i margini dellasua manovra preferita. Sappiamobene quale sia: fare la parte del cu-gino che rompe le scatole alla fa-miglia, ma non rifiuta mai i van-taggi che gli derivano dalla paren-tela. L’ultimo sgambetto a papàSilvio, alla vigilia delle regionali, èstato senza riguardi: così come èoggi, il Pdl non mi piace, meglionon votarlo.

Che cosa potrà accadere d’orain poi? Poiché non è pensabile cheFini si zittisca, delle due l’una: o ilCavaliere lo metterà fuori dal Pdl olui se ne andrà da solo. La primaopzione mi sembra improbabile.Berlusconi è furbo e non farà mainulla contro il presidente dellaCamera. Chi sta seduto al verticedi Montecitorio ha un potere sen-za eguali in una fase di riforme isti-tuzionali.

Dunque il Cavaliere lascerà Finia cuocere nel suo brodo dissiden-te. Senza muovere un dito per zit-tirlo. Convinto che anche la guer-riglia di Fini, come tutte le guerri-glie vere, senza un’insurrezione euna vittoria sul campo, diventerà

IL BOOMERANG DEGLI INSULTI La rabbia degli

sconfitti produrrà una serie di fesserie madornali. Con un solo

risultato: rendere i leghisti sempre più graditi agli elettori.addio Fini

::: segue dalla primaGIAMPAOLO PANSA

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Finiràmale

Finiràmale

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7Venerdì 16 aprile 2010

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8 Venerdì 16 aprile 2010 PRIMO PIANO

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PAROLE FORTI Il ministro delle Riforme: «Chi è

intelligente ha capito che abbiamo vinto tutto»

Pressing per gli assessori chiave in Lombardia e Venetoaddio Fini

::: GIULIANO ZULIN

Missione compiuta. Um-berto Bossi è riuscito a far usciredi testa Gianfranco Fini. Il presi-dente della Camera si era tratte-nuto per mesi e mesi, logorando irapporti all’interno del PdL. SilvioBerlusconi non riusciva a far usci-re allo scoperto il cofondatore delpartito. Ha dovuto chiedere aiutoal Senatur. E il leader padano nonha perso tempo. Bossi ha alzato ilpolverone durante la campagnaelettorale, con frecciatine conti-nue al PdL: «troppo confuso», «li-tigano per i posti». E dopo il suc-cesso alle Regionali, il grande al-leato leghista ha sparato ognigiorno. In aria e ad altezza uomo.Ha mandato avanti Roberto Cal-deroli con la bozza delle riformeda Giorgio Napolitano e RenatoSchifani. Non è andato però daFini. Coincidenza? Il ministrodelle Riforme ha poi chiesto as-sessori chiave nelle Regioni delNord, ha puntato l’obiettivo sullebanche «da prendere» e addirit-tura non ha escluso che nel 2013 ilpremier possa essere un uomodel Carroccio. Se poi ci mettiamoil fatto che dopo le elezioni l’Um -berto e Silvio si sono già visti duevolte, mentre il Cavaliere ha rin-viato fino a ieri il tanto atteso ver-tice con l’ex leader di An, si capi-sce perché Fini ha perso il con-trollo. La strategia dell’impazzi -mento, messa in piedi dalla volpepadana, ha raggiunto il risultatoprefissato.

Anche ieri Bossi ha continuatoa “dar fastidio”. Passeggiando apochi metri dalla stanza di Mon-tecitorio, dov’era in corso il sum-mit fra i due fondatori del PdL, havoluto far sapere che «chi è intel-ligente ha capito che abbiamovinto tutto»: in pratica era diven-tato il convitato di pietra delpranzo del divorzio. «Non parte-

cipo per non fare il terzo incomo-do», sottolineava sornione il Se-natur. E intanto parlava con igiornalisti, dispensando punzec-chiature per i finiani: «La leggeelettorale - che Gianfranco vor-rebbe cambiare - funziona benis-

simo, perché con quella la genteva a votare. Se vuoi vincere deviconvincere la gente a votarti, noncambiare la legge elettorale». Il ri-ferimento al presidente della Ca-mera è più che sottinteso. Senzanominare l’ex leader di An com-

menta anche la designazione diGiancarlo Galan alle PoliticheAgricole in sostituzione di LucaZaia: «Noi siamo dei signori e nonfacciamo storie come la sinistra ocome qualcun altro.... Noi faccia-mo le cose e per farle abbiamo bi-

sogno di assessori». In Lombar-dia e Veneto. Il Senatur ci tiene atal punto da rimescolare le dele-ghe anche nella giunta di Zaia,forse troppo veloce nel disegnarela squadra di governo regionale.Massimo Giorgetti, ex An, forselascerà dopo nemmeno tre giornil’Agricoltura. La vuole Bossi.

La strategia del leader del Car-roccio si è capita bene durante lacampagna elettorale, anche per-ché - fra alleati seri - i patti si but-tano giù prima della battaglia. Ha

fatto il lavoro sporco per contodel premier. Ha logorato giornodopo giorno l’ala finiana del PdL(«Meglio gay che leghista», ItaloBocchino). Ha protetto Berlusco-ni da attacchi diretti. Ha riportatoi temi leghisti al centro dell’agen -da politica. Ha accelerato sulle ri-forme che non piacciano a Fare-Futuro. Ha spinto Fini a commet-tere il primo fallo. Ora, agli occhidell’opinione pubblica, sarà lui ilcolpevole della rottura. Quelloche è uscito dalla casa del padredel PdL. I risultati del 28-29 mar-zo hanno dimostrato la piena fi-ducia degli elettori nei confrontidella coppia Bossi-Berlusconi.

Certo, con i gruppi separati allaCamera ci saranno non pochiproblemi per il cammino delle ri-forme. I futuribili membri delPdL Italia metteranno talmentetanti paletti da allungare all’infi -nito lo slalom del Senatur. Si ri-torna dunque a parlare di elezio-ni anticipate. Una manna per Sil-vio e Umberto.

Tocca alla Lega fare futuro.

Il Senatur ha logorato il presidente della Camera con vetisulla legge elettorale e frecciatine fino a fargli perdere le staffe:se si va a votare, il Carroccio avrà mano libera sulle riforme

Tocca a Bossifare futuro

LA LEGGE PADANA

Umberto Bossi è contro la riformadella legge elettorale: «Se vuoivincere devi convincere la gente,non cambiare la legge» (lap.)

ELEZIONI DA RIFARE

L’“inciucio” finisce in tv e a Latina i consiglieri sfiduciano il sindacoEx azzurri ed ex An non si sono mai amati aLatina, al punto che in consiglio comunalehanno preferito mantenere due gruppi di-stinti piuttosto che confluire nel Pdl. Pernon parlare delle tensioni dei giorni scorsi,quando i consiglieri azzurri hanno messo adisposizione il loro mandato nelle mani diClaudio Fazzone, senatore del Pdl e coordi-

natore regionale del partito, per rimarcarela mancanza di disponibilità nei loro con-fronti da parte del sindaco Vincenzo Zac-cheo. Ma è stato un servizio di Striscia la No-tizia a spingere 22 consiglieri (12 consiglieriex Fi, 6 del Pd e 4 di una Lista civica di oppo-sizione) a dimettersi e a far ipotizzare nuoveelezioni: su Canale 5 è stata trasmessa una

conversazione tra il governatore del LazioRenata Polverini e Zaccheo in cui il sindacoraccomanda le figlie e chiede al presidentedella Regione di non appaltare più nulla aFazzone. Da qui la rottura definitiva con ledimissioni dei consiglieri, lo scioglimentodel Comune e il sindaco costretto a lasciarel’incarico «con amarezza».

Tocca a Bossifare futuro

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9Venerdì 16 aprile 2010PRIMO PIANO

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LE REAZIONI Per Bonaiuti le richieste di Bossi

sono «esagerazioni giornalistiche». Il vicepresidente

di Unicredit: «Fa un’Opa? Il mercato è contendibile»addio Fini

SPORTELLO PADANO

La banca del Nord fa paura ai politiciNel PdL c’è chi tenta di frenare le ambizioni del Carroccio. Scajola: «Teniamo la politica il più lontanopossibile dalla finanza. Le parole di Bossi? Una battuta». Ma tra i bancari crescono le “conversioni” al leghismo

::: CAMILLA CONTI

«Chi è intelligente ha capito che abbiamo vintotutto e fatalmente ci toccherà anche una fetta di ban-che», ha rincarato la dose Umberto Bossi. Perché sitratta di mantenere una promessa fatta nel corso deilunghi giri elettorali per le valli padane. Il Senatur hagarantito che la Lega non avrebbe mai abbandonato ipiccoli e medi imprenditori “strozzati dalla crisi”e dalblocco dei fidi. E così sarà.

L’Opa di Umberto sulle banche però fa paura aipolitici. Anche a quelli del PdL che infatti ieri hanno

tentato di far passare le ambizioni del Carroccio co-me una provocazione. «Teniamo la politica il più lon-tano possibile dalla finanza. Intendo le parole di Bos-si solo come una battuta nel senso che il sistema fi-nanziario deve essere sempre più attaccato al territo-rio per aiutare la risoluzione dei problemi», ha detto ilministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola.Stessa musica da Paolo Bonaiuti, sottosegretario allapresidenza del Consiglio, che ha definito le richiestedi Bossi «tutte esagerazioni giornalistiche». Sembranon prenderla troppo sul serio anche il vicepresiden-te di Unicredit, Fabrizio Palenzona: «Non ho capito

bene. Bisogna chiedere a Bossi. Vuole fare un’Opa? Ilmercato è contendibile». Il popolo della Lega invecenon ha dubbi: su Radio Padania Libera ieri sonogiunte decine di telefonate contro “chi in questi annihasolo pensatoafare finanzasenzaaiutare le impre-se, anche quelle piccole e artigiane”.

Se la banca padana viene ancora mal digerita dapolitici e banchieri, il disegno di Bossi sta però facen-do leva sul mal di pancia dei bancari. Ovvero diquell’esercito dietro allo sportello che negli ultimi an-ni è stato costretto a fare da cuscinetto fra il pressingcommerciale dei quadri intermedi e la rabbia dei cor-

rentisti. Nelle filiali, soprattutto quelle del Nord, au-mentano le “conversioni” leghiste. Le prospettive dimiglioramento salariale sono modeste a causa dellecure dimagranti imposte dai capi del personale (daglistraordinari non pagati all’uso della propria autovet-tura per andare a trovare i clienti invece dell’auto diservizio). Dopo la stagione delle grandi aggregazionibancarie che hanno allontanato lo sportello dal terri-torio di riferimento, i bancari vogliono riavere la di-gnità che un tempo li accomunava ai notabili di pae-se insieme al sindaco, al dottore e al farmacista. E conBossi banchiere la rivincita sembra più vicina.

Memoria corta

La sinistra attacca il Senaturma Prodi fece di peggio col vescovo

I rischi del provincialismo

Se l’istituto dà i soldi solo agli amiciil sistema finisce in miseria::: DAVIDE GIACALONE

L’ingenuo Piero Fassino s’entusia -smava all’idea che si potesse avere unabanca, e non s’avvedeva che i compagniscalatori avevano già fatto cassa, per sé.Umberto Bossi non pensa di far scalare lebanche, e l’unica realizzata sotto la regiaverde ha dimostrato che non è facile fartornare i conti. Le parole del capo della Le-ga, non solo riportano in evidenza il maitramontato rapporto fra banche e potere,ma segnalano la vicinanza con il tema del-le riforme istituzionali.

L’ostinata conservazione della struttu-ra costituzionale del passato, non solonon favorisce la sopravvivenza degli equi-libri di un tempo, ma rischia di mettere ilfederalismo e i nuovi orientamenti eletto-rali sulle spalle di un’architettura costitu-zionale che, sotto quel peso, schianta. Sesi vuole conservare lo spirito della Carta, sidovrebbe cercare di cambiarla. Così lefondazioni bancarie, con i loro ancoraggimunicipali e la loro dipendenza dai cam-panili, dovevano accompagnare il pas-saggio dalle banche dirette dalla politicanazionale, mediante le liturgie del Comi-tato Interministeriale per il Credito e il Ri-sparmio, e con l’uso codificato della lot-tizzazione, a banche più vicine al merca-to, e da questo possedute. Senonché, glistrumenti non sono indifferenti a chi liusa. La Lega ha in animo di usare le fonda-zioni per riportare il dominio della politi-ca centralizzata sulle banche.

Venti anni dopo si compirebbe il ciclocompleto, con la Lega che prende vita ur-lando contro il centralismo e la spartizio-ne egiunge reclamando la propriafetta dipotere. Né la cosa è nuova o deve stupire,perché quando la crisi ha mostrato il suovolto peggiore, quando il governo s’èmosso per salvare i posti di lavoro, utiliz-zando la cassa integrazione in deroga, haanche pensato di disciplinare i flussi delcredito che avrebbe dovuto tenere in vitale imprese pericolanti, mediante l’uso deiprefetti, ovvero di quella istituzione cheincarnava il centralismo giolittiano. Nonha funzionato, ma la Lega, pragmatica-mente, era interessata al risultato. La gen-te ce lo chiede, sostiene Bossi, e noi inten-

diamo mettere i nostri uomini a tutti i li-velli delle banche. E, anche in questo caso,non troverà convincente opposizionenella sinistra, i cui banchieri si mettevanoin fila davanti ai gazebo, per partecipare alrito sciocco e falso delle presunte prima-rie, ma, anzi, in quelli troverà una sponda,disposta a rimpallare qualsiasi cosa, purdi non essere abbattuta.

Tutto questo può appassionare, e giàvedo diffondersi i tabelloni di gioco, conimmaginari risiko bancari in cui tutti cre-dono d’essere i più scaltri, così come sidiffondonoi risikoistituzionali, in cuicia-scuno assembla il proprio modello, co-piando in giro per il mondo quello che glipare, ma, in tutti e due i casi, rischiamo diavere prodotto ingestibili, vetture con tremotori, perché un amico li vende, e nean-che una ruota, animali misti che somma-no difetti anziché pregi, ritrovandosi conle branchie in alta montagna. Un sistemacreditizio che funziona serve a portare iquattrini verso le imprese che sanno farlofruttare, così alimentando consumi e ri-sparmi, quindi accrescendo il monte delcredito stesso, che riparte per creare altraricchezza. Se, al contrario, le banche pre-stano i soldi agli amici, ai compaesani, o aquelli cuigià neprestarono troppi,quindipreferiscono tenerli in vita, pur essendobolliti, per non ammettere l’errore e iscri-vere il buco a bilancio, va a finire che il si-stema produce miseria, sebbene allog-giata nel lusso. Dobbiamo stare molto at-tenti, davanti alla sfida delle riforme, anon innamorarci dei nostri difetti, scam-biandoli per particolarità. L’enormità deldebito pubblico ci ha preservato dall’er -rore di gettare denaro pubblico nella for-nace della crisi. Ma questo non significache il debito pubblico sia una bella cosa.La scarsa apertura al mercato ha consen-tito alle nostre banche di ridurre i danni.Ma ciò non vuol dire che il provincialismospartitorio sia una bella cosa. Dobbiamosperare che le imprese e i cittadini chieda-no banche serie, sane e funzionanti, alservizio di un Paese che ha una capacità dirisparmio altrove sconosciuta. Gli unicibanchieri amici, per la collettività, sono ibanchieri veri.

www.davidegiacalone.it

::: FOSCA BINCHER

Qualche tempo fa Pier FerdinandoCasini confidò a un suo amico alto prelatoun episodio dell’inverno 2003. All’epoca aBologna aveva annunciato le dimissioniper limiti di età il cardinale Giacomo Biffi.Circolava da qualche settimana il nomedel successore, l’attuale cardinale CarloCaffarra. Fu allora che Casini- in quel mo-mento alleato di Berlusconi, ricevetteun’inattesa telefonata. Quella di RomanoProdi, presidente dell’Unione europea:«Pier, hai sentito che vogliono fare Caffar-ra? A Bologna, bisogna che anche tu neparli con i tuoi amici in Curia, che scon-giurino questa eventualità. Bisogna pre-servare anche la Cassa di risparmio, evita-re di cambiare la linea di gestione…». Ca-sini sostiene di essere stato molto secconella risposta: «Romano, non ricordi quelche diceva il tuo amico don GiuseppeDossetti sulla distinzione fra Stato e Chie-sa? E allora, lasciare fare alla Chiesa le suenomine senza metterti in mezzo…».

La preoccupazione di Prodi era reale.La Diocesi di Bologna, così come tutte lealtre dell’Emilia Romagna e molte altre,aveva il diritto di nominare suoi esponen-ti nel consiglio delle locali fondazionibancarie. E quindi un peso non indiffe-rente nelle loro scelte. Che Prodi - alloraconfinato a Bruxelles - fosse così attentoanche all’influenza di una scelta di cultu-ra ecclesiale piuttosto che un’altra sullagestione delle scelte bancarie, è l’indica -tore più evidente di quanta invasivitàavesse la politica nella gestione del mon-do delle casse e delle fondazioni bancarieche ne sono stata l’evoluzione giuridica. ABologna non riuscì l’opera di interdizio-ne, a Cesena sì. Esiti più o meno fortunatia parte, è difficile ora comprendere loscandalo suscitato dalle parole di Umber-to Bossi per il desiderio della Lega di an-dare a «prendere le banche del Nord».Quasi ridicolo lo scandalo per l’invasività- una volta tanto dichiarata - della politica.Le casse di risparmio italiane sono statenella prima Repubblica il braccio finan-ziario naturale dei partiti, che le hannooccupate quasi militarmente. Sono cam-biati i partiti, non l’occupazione. Consigli

di amministrazione di casse di risparmioe di fondazioni bancarie pullulano di exdirigenti di partito. Qualcuno lo ha fatto inun passato lontano, quando era sindacodi un comune o consigliere provinciale eregionale vestendo la maglia della Dc, delPsi e in qualche caso del Pci. Tanti hannotrascorsi politici assai più recenti. Quasitutti hanno militato nella seconda Re-pubblica nello schieramento di centrosi-nistra. Basta guardare le biografie degli at-tuali consiglieri di amministrazione dicasse di risparmio e di fondazioni banca-rie. E perfino i consigli delle grandi ban-che che ne sono l’emanazione. In BancaIntesa siede un ex deputato dei Ds comeFerdinando Tragetti. In Unicredit groupnel board di comando c’è un ex sottose-gretario di tre governi, come Marianna LiCalzi. Fu prima di Forza Italia, poi dinia-na. Sottosegretario nel primo e nel secon-do governo guidato da Massimo D’Ale -ma. Sottosegretario nell’ultimo governodi centrosinistra di quella legislatura, gui-dato da Giuliano Amato. Nello stessoconsiglio siede Donato Fontanesi, unodei manager più importanti di Legacoop:non ha mai fatto politica direttamente,ma non si può dire che fosse estraneo allagalassia dell’ex Pci. Viene dalla politicaanche un big come il vicepresidente Fa-brizio Palenzona. In Unicredit banca c’èun altro manager di Legacoop, RolandoChiossi, e quattro consiglieri di ammini-strazione che hanno fatto politica in pri-ma persona. L’ex dc Paolo Pignata (sinda-co nel trevigiano per 14 anni). Il Pd LuigiGilli, fino al 2009 assessore nella giunta re-gionale rossa per eccellenza, quelladell’Emilia Romagna. Politico a tutto ton-do, di centrosinistra (o liste civiche) ancheil consigliere Giovanni Spandonaro, giàsindaco di Asti, poi assessore provinciale.Politico anche Emilio Lombardi, segreta-rio piemontese dei repubblicani europeie animatore alle penultime regionali dellalista Insieme per Bresso. È stato vicepresi-dente della provincia di Cuneo e assesso-re regionale proprio con la Bresso. Da an-ni la politica è padrona in banca e la sini-stra non ha poltroncine di seconda fila.Che lo si scopra per una dichiarazione diBossi, è un sintomo dell’italica ipocrisia.

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10 Venerdì 16 aprile 2010 ITALIA

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::: I PRIGIONIERI IN AFGHANISTAN

Puntata terzomondista

Strada ad Annozerofa un comizio anti-Cavsulla pelle dei suoiDa Santoro parte l’offensiva contro la lotta al terrorismodegli Usa e il blitz degli afgani nell’ospedale pacifista

::: FRANCESCO BORGONOVO

A sentire quello che dicono, sembra che itre italiani di Emergency siano sequestrati a casadi Ignazio La Russa, o magari di Berlusconi inpersona. Ma in fondo, a Gino Strada pare nonimportare più di tanto la sorte dei suoi opera-tori. Per la maggior parte del tempo, durante lapuntata di ieri di Annozero, ha pontificatosull’uso della violenza, sull’impiego delle armi,sui governi cattivi: ha sfoderato tutta la retoricapacifinta che già conosciamo attraverso i suoi li-bri .

GLI OCCUPANTI CATTIVISollecitato da Santoro e dalla direttora

dell’Unità Concita De Gregorio, ha spiegato chele forze internazionali presenti sul suolo afgha-no sono “di occupazione”. Ne ha approfittatoper dire che coloro i quali usano le armi - il ri-ferimento ai soldati americani, inglesi e italiani èovvio - sono «terroristi». Ha fatto ricorso alle fu-misterie terzomondiste tipiche del Manifesto(sarà che Santoro è interessato al quotidiano co-munista, ultimamente) per sostenere che i ta-lebani sono in realtà dei resistenti, gente checombatte contro chi vuole invedere uno «Statosovrano».

Insomma: i talebani sono come i partigiani, i

cattivi della situazione sono gli altri, in partico-lare gli americani. E gli inglesi, che avrebbero -dice il medico attivista, subito smentito da LaRussa - partecipato all’arresto farsa degli opera-tori italiani.

Dei quali però si parla poco, e ogni volta sfo-rando in argomentazioni politiche. Il ministrodella Difesa ci prova: spiega che oggi alle undicii diplomatici italiani potranno incontrare a Ka-bul Marco Garatti, Matteo Pagani e MatteoDell’Aira. Illustra tutte le misure prese dall’ese -cutivo per favorire la loro liberazione (la letteradi Berlusconi a Karzai, le richieste alle autoritàafghane). Riconosce anche dei meriti a Emer-gency. Ma non serve a nulla. A Strada e Santoronon interessa. Loro vogliono spiegare al mondoche Berlusconi e i suoi difendono solo i propriinteressi.

IL GUAZZABUGLIOLa puntata è un guazzabuglio: si parla un po’

di Fini, poi Travaglio legge un editoriale controla bozza di riforme di Calderoli, quindi Concitaspiega che Napolitano è sotto attacco, da Bolo-gna c’è Sandro Ruotolo in collegamento assie-me al filosofo Bonaga che manifesta per la Co-stituzione. C’è pure una ragazzina iscritta, nonsi sa perché (per difendere la Carta, dice lei),all’Associazione nazionale partigiani. Non si ca-

La ritirata dei comici

Da Paolo Rossi a Staino: a sinistra non c’è più niente da ridere

.

::: ANDREA SCAGLIA

Ora, che per la sinistra o presuntatale sia un periodaccio non è davvero indiscussione. Ma qui la situazione peggio-ra giorno dopo giorno. E persino gli attori-comici-umoristi, coloro che un temporappresentavano l’estrosa avanguardiadello schieramento progressista, ora sonlì a storcer la bocca, allargar le braccia edirnediogniai “dirigenti”, che per la veri-tà nemmeno si sa verso dove dirigano.

Prendiamo allora Paolo Rossi, intervi-stato ieri sul Corriere da Aldo Cazzullo. Einsomma, fa impressione. Lui, il resistentetelevisivo ante-litteram, esempio impre-scindibile per tutti i luttazzi e le dandini,quello che massacrava Craxi e Berlusconicon tono sprezzante, ecco, oggi lui sostie-ne invece che «non giudico Bettino, nongiudico chi non può rispondere». Ma poic’è quest’altra che è ancor più grossa: «Iparametri di destra e sinistra non sonopiù validi. E a volte, quando incontro unesponente di sinistra, mi viene da sentir-mi un po’di destra». Pensa te, Paolo Rossiche quasi quasi pende a destra: e chil’avrebbe mai immaginato? Senza conta-re che demolisce finalmente l’ormai tra-ballante altarino così amato da pugni -chiusi vecchi e giovani, quello di Cuba edel compagno Fidel: «Proprio chi si è en-tusiasmato per la rivoluzione cubana - di-ce - non deve vergognarsi ora di criticare ilregime di Castro». Non ditelo a GianniMinà, che gli viene il coccolone.

A proposito di Cuba, eccoti poi dal si-

gnor Rossi un paragone che più calzantenon si può, a demolire in cinque parole ildilagante travaglismo manettaro: «DiPietro? Mi ricorda un poliziotto cubano»,immagine per la verità alquanto efficace.E sarcastico appare anche il riferimento aBeppe Grillo, il «capopopolo» che «dabuon genovese, è molto portato ad affer-rare i concetti economici». Proprio Grillo,che però nemmeno lui è mai stato tenerocon il Partito Democratico e il centrosini-stra tutto: quando sembrava che dovessecandidarsi alle primarie, gli era stato ri-

sposto che insomma, il Pd non è un taxi sucui si sale a comando, e lui di contro avevareplicato che «no, giusto, non è un taxi:questo partito è un carro funebre». Ecco, idue almeno su questo sono d’accordo.

E dunque, su questa sinistra c’è ormaipoco o nulla da ridere, altroché. E ce n’èun’altra, di (temporanea?) defezione ec-cellente. Trattasi di Sergio Staino, il dise-gnatore satirico “papà”di Bobo, quel bar-buto compagnone che da tempo imme-morabile punzecchia dalle paginedell’Unità. E pare esasperato sul serio,

Staino. Basta leggere l’intervista che ha ri-lasciato al sito internet stivalebucato.it,mica per niente intitolata “Sull’orlo diuna crisi di satira”. Quasi una confessio-ne: «Abbiamo fatto tanti di quei danni, dacomunisti. Il comunismo ha creato deimostri ovunque sia stato applicato. Pen-so all’Urss, all’Albania... a Cuba, che an-cora oggi vive in uno stato di polizia, di in-giustizia enorme» (e sempre occhio aGianni Minà, che gli viene la ricaduta).Certo, non è che Staino sia stato folgoratosulla via di Arcore, ci mancherebbe. Ma

sentite qua: «Siamo spompati, sfiniti daquesta presenza di Berlusconi. Io avròfatto migliaia di vignette su Berlusconi.Cerco disperatamente di spostarmi e tro-vare altri argomenti, perché Berlusconi èdiventato un po’ una persecuzione». Equi già s’intravede l’impotenza della sini-stra attuale, la povertà delle proposte po-litiche alternative al Cavaliere. Ma la stoc-cata arriva subito dopo: «In vent’anni i di-rigenti della sinistra non sono riusciti afermare la crescita di Berlusconi. I D’Ale -ma, i Veltroni, i Fassino e i Bersani in unaltro Paese non sarebbero ancora lì, ci sa-rebbe stato un ricambio ai vertici. Do-vremmo interrogarci, più che sul feno-meno Berlusconi, sul fenomeno dei diri-genti di sinistra». Detto da uno che lavoraper il quotidiano del Partito Democrati-co, non è male.

E mica è finita qui. Giusto qualche me-se fa, è esploso in rete anche lo psico-dramma provocato dalle dichiarazioni diSabina Guzzanti, la Giovanna D’Arco de -gli anti-Berlusca. E che ha detto mai?Niente: subito dopo la statuetta tirata infaccia al premier, la Guizzanti s’è permes-sa di scrivere sul suo blog di aver provato«moltissima pena» per l’odiato caimano,e addirittura «stima per la fierezza» concui ha esposto il viso sanguinante. Anchequi, non si tratta certo di inversione poli-tica, ma comunque apriti cielo: in tantis-simi si son mostrati increduli, delusi, in-cazzati per qualcosa vissuto quasi comeuna resa. Per dirla con Paz, il segno d’unaresa invincibile.

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A volte, quando incontroun esponente di sinistra,mi viene da sentirmi un po’di destra. Di Pietro? Pareun poliziotto cubano.

PAOLO ROSSI

Dovremmointerrogarci, più che sulfenomeno Berlusconi, suquello dei dirigenti disinistra che sono ancora lì.

SERGIO STAINO

Il Pd ormai è alla frutta... Mi hanno detto che quelpartito non è un taxi:è vero, il Pd non è un taxi,è un carro funebre.

BEPPE GRILLO

pisce un tubo. Tranne che la truppa santoriana«sta con Emergency» e non certo con il governoitaliano. Il quale viene accusato dalla maggio-ranza degli ospiti (Di Pietro, la De Gregorio ec-cetera) di non fare abbastanza per liberare glioperatori italiani, preferendo occuparsi dei casipersonali del Cavaliere. A un certo punto, LaRussa mostra la vignetta di Staino apparsasull’Unità in cui si scherza sull’incidente aereoche ha decapitato il governo polacco (segue bat-tuta: «A chi tutto e a chi niente», con riferimentoa Silvio). Segue un rumoroso alterco tra lui eSantoro, che urla: «Non siamo al fascismo! Stai-no deve essere libero!».

Nel frattempo, Strada straripa, ogni suo inter-vento è un comizio. Dice che Edward Luttwak,

presente in studio, è un «pazzo» perché sostieneche spesso le ong aiutano - pur involontaria-mente - i governi autoritari dei Paesi del Terzomondo. Fa pubblicità alla sua manifestazione disabato a Roma. E tutti gli vanno dietro, prote-stando contro l’intervento militare in Afghani-stan: sembra di stare ai tempi del governo Prodi.Assistiamo a un crescendo di propaganda an-tibellicista, con il dottore-santone dalla barbabianca a farla da padrone. E i tre operatori diEmergency? Offuscati dal baillame politicante esinistrorso.

Alla fine, con chiarezza si capisce solo una co-sa: se i tre italiani nelle mani dei Servizi afghanisaranno salvati, non sarà per merito di GinoStrada o di Michele Santoro.

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11Venerdì 16 aprile 2010ITALIA

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::: I PRIGIONIERI IN AFGHANISTAN

Sospetti terroristi

Furia Frattini: così fa danniMa può già liberarne dueEmergency attacca, ma dopo il logista pure l’infermiere verso la scarcerazione

::: MARCO GORRAROMA

Due su tre. Il governo ita-liano avrebbe ottenuto la libe-razione di due dei tre coope-ranti di Emergency arrestati sa-bato scorso a Lashkar Gah conl’accusa di terrorismo. Oltre allogista Matteo Pagani - il via li-bera sulla cui scarcerazione sa-rebbe già stato incassato mer-coledì - dovrebbe presto usciredi prigione anche l’infermiereMatteo Dell’Aira. A seguito dicontatti informali avuti ieri dal-la nostra diplomazia con le au-torità afgane, la posizionedell’infermiere si sarebbe note-volmente alleggerita. Niente distabilito circa tempi e modi delrilascio, ma per Pagani eDall’Aira il peggio dovrebbe es-sere passato. Lo stesso non puòdirsi per il terzo arrestato, il chi-rurgo Marco Garatti. Secondo iservizi segreti di Kabul, il medi-co avrebbe avuto un ruolo nelsequestro dell’inviato di Re-pubblica Daniele Mastrogiaco-mo (che ieri ha smentito diaverlo mai conosciuto). La suaposizione, riguardo a questa edaltre vicende, è tutt’ora al va-glio, e ancora per qualche gior-no sarà difficile saperne con

precisione i capi d’accusa.Sempre ieri, la presidenza

della repubblica afgana ha fattosapere di avere ricevuto la let-tera inviata da Silvio Berlusconiad Hamid Karzai. Una letterache ricalca quella mandata neigiorni scorsi dal ministro degliEsteri Franco Frattini, nellaquale si chiede alle autorità diKabul di rispettare i diritti legalidei tre fermati e di garantiretempi brevi e definiti per le in-dagini. Analoghe richieste sonogiunte al governo afgano daparte di Onu e Amnesty inter-national. Oggi, i tre riceverannoa Kabul la visita di MassimoIannucci, inviato speciale dellaFarnesina. Con lui ci sarà an-che l’ambasciatore italiano inAfghanistan Claudio Glaen-tzer.

FRATTINI VS. STRADASul versante politico, ieri è

stato il giorno dello scontro traministero degli Esteri e GinoStrada. Ad aprire le ostilità, ilfondatore di Emergency: «Il go-verno», ha detto in un’intervi -sta al sito Affari italiani, «ha laresponsabilità di proteggere ipropri connazionali, non c’èdubbio. O non l’ha fatto o nongli è stato consentito di farlo

dagli afghani. Se la sicurezza af-ghana avesse arrestato tre ame-ricani un quarto d’ora dopo cisarebbero stati cento marinesche sarebbero entrati e li avreb-bero liberati». Stesso tenore inuna lettera di Strada a Repub-blica, dove il chirurgo affermache «neanche un demente» po-trebbe credere alle accuse con-tro Emergency e che a dare cre-dito alle medesime in Italia so-no stati «pochi mediocri». Pa-role che hanno innescato la du-ra reazione della Farnesina:«Frasi e comunicazioni comequelle attribuite a Gino Strada»,si legge in una nota diffusa inserata dal ministero, « sarebbe-ro da evitare nell’interesse deiconnazionali la cui tutela è as-soluta priorità del governo ita-liano». Il pressing della maggio-ranza, intanto, continua. Il mi-nistro della Difesa Ignazio LaRussa ha detto senza mezzi ter-mini che «l’Afghanistan ha undebito di riconoscenza nei no-stri confronti e non potrà nonconsiderare la nostra richiestaprecisa di garantire i diritti didifesa degli italiani arrestati». Ilsindaco di Roma, Gianni Ale-manno, «auspica che il governoafgano garantisca i diritti dei treoperatori e che vengano fornite

al più presto alle autorità italia-ne risposte concrete e soddisfa-centi, tali da accertare la veritàdei fatti». Di tutt’altro avviso ilPartito democratico. Il leaderPier Luigi Bersani ha accusatoapertamente il governo di nonessersi speso a sufficienza: «Ol-tre all’azione diplomatica effi-cace», ha detto Bersani, «unaparola in più sul ruolo e il signi-ficato della presenza di questagrande organizzazione sarebbestata gradita».

CAMBIO DI PIAZZACrescono le adesioni, infine,

per la manifestazione a soste-gno di Emergency in program-ma per domani pomeriggio.Inizialmente prevista a piazzaNavona, la mobilitazione è sta-ta spostata nella più capientepiazza San Giovanni (in seratail Comune di Roma ha accor-dato il via libera). Gli organizza-tori - che parlano di centomilafirme al giorno sul sito di Emer-gency - hanno invitato i parte-cipanti a non presentarsi conbandiere o simboli di partitoma soltanto «con uno stracciobianco di pace» per evitare didare coloriture politiche ad unevento che si vuole soltantoumanitario.

CONDUTTORE

Michele Santoro è nato aSalerno il 2 luglio 1951. Exeurodeputato di centrosini-stra, è il conduttore di An-nozero. Il 5 novembre 2007 èstato condannato dal Tribu-nale di Varese per diffama-zione a mezzo televisivo. Nel2000, infatti, aveva accostatoin una puntata della trasmis-sione da lui diretta “Il raggioverde” l’associazione cultu-rale “Terra Insubre”ad alcunimovimenti razzisti di estremadestra. Ad Annozero si av-vale della collaborazione diMarco Travaglio Emmevi

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12 Venerdì 16 aprile 2010 ITALIA

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Giornalista ribelle

Bella statuina al Tg1In dieci annisolo sedici serviziLa mezzobusto Maria Luisa Busi, che si lamenta del suodirettore Minzolini, s’è sempre limitata a leggere le notizie altrui

::: LA VICENDA

(...) La Busi, collega piacente e difluida favella, prende le distanze daltelegiornale di cui è una delle prin-cipali conduttrici, specie sulla rico-struzione dell’Aquila; critica -legitti-mamente, per carità - il proprio di-rettore Minzolini che aveva avvicen-dato in video tre storici colleghi; e dàla stura, in veste di consigliera dellaFederazione Nazionale della Stam-pa, ad una guerra intestina al Tg1con tanto di fazioni pro e contro ilsindacato interno, roba che tedie-rebbe a morte anche il più pettegolodei colleghi. Il segretario del sindaca-to Usigrai Carlo Verna difende la Bu-si con tali parole: «La collega ha unastoria personale e professionale cheesige dei distinguo e il suo stare inAbruzzo dovrebbe essere considera-to una garanzia per chi vive il dram-ma del post terremoto». Dovrebbe.Infatti - e qui sta la notizia - Pano-rama oggi in edicola s’è pregiato di

indagare sui “distinguo” e sulla lumi-nosa storia professionale di MariaLuisa. Oddio, luminosa.La Busi, a differenza di altre autore-voli colleghe come Lilli Gruber o -meglio ancora- Monica Maggioni,avrebbe prodotto negli ultimi diecianni in Rai una settimana al mese diconduzione e 16 servizi, dal 2001. In-serita “nella redazione degli Specialiha prodotto dal 2008 a oggi un’in -chiesta su Storie di nuove povertà,un’intervista a Guglielmo Epifani e,ultimo, il famoso reportagedell’Aquila”, scrive Panorama. Dicia-mo che, tecnicamente, la Busi nonha consumato la suola delle scarpe,o dei tacchi a spillo. Il che, beninteso,non è affatto un reato. E, ad onor delvero, nel 2007, era pure in materni-tà.

Però rimane il fatto che la collega,sbarcata, dopo i fasti di Unomattinaal Tg1 nel 1999 al posto di AngelaButtiglione, pare non abbia scrittoné “scaletta né testi letti nel telegior-nale, prodotti da altri colleghi”, il che

la relegherebbe al semplice ruolo dispeaker. Speaker, ossia strepitosalettrice di gobbi altrui. I famosi “di -stinguo” che, come le parole di Nan-ni Moretti, sono importanti. E, an-che se il suo ex direttore Gianni-Johnny- Riotta tre anni fa circa le fe-ce inaugurare “l’editoriale da studio”in stile columnist molto americano,bè, il suddetto curriculum busiano -ci si perdoni- non è esattamente daChristiane Amampour, la corrispon-dente internazionale della Cnn cheaffilava discorsi politici tra il fischiodelle pallottole in guerra. Conoscen-dolo, il venetissimo Sergio Saviane,

grande critico all’acido solforicodell’Espresso e della Voce e giustap-punto inventore del termine “mez -zobusto”, ci avrebbe scritto un sag-gio sulla Busi tosa ciacolante, la ra-gazza di chiacchiera, la cronista sen-za cronaca, l’editorialista senza edi-toriale.

Ovviamente, qui si ribadisce che ildiritto di critica è legittimo, al di làdei colori politici. Ognuno può pen-sare di Minzolini quello che vuole; epure considerare che lo spoilsystem(sia a destra che a sinistra), inRai, è connaturato alla natura stessadegli edifici.

Anche se Clemente Mimun, ex di-rettore del Tg1, in un’intervista aSorrisi e canzoni tv fa sapere alla suaex giornalista: «Se uno dice che il tgfa schifo e non lo condivide, non hache da lasciare almeno la conduzio-ne...».

E c’è chi ricorda che allo storico te-legiornale italiano, anni fa, lo stessoattuale caporedattore del politicoFrancesco Giorgino, per molto me-no (in un’intervista proprio a Libero,purtroppo) fu rimosso dal video e ri-messo al desk. E Giorgino, allora,aveva soltanto espresso un’opinioneinconfutabile e rispettosissima.

La Busi oggi combatte una piccolaguerra interna che, secondo alcunipreluderebbe ad una candidaturapolitica col centrosinistra nel 2013.Ma non è neanche questo il punto.Busi è un’ottima professionista. Maforse in Rai - non foss’altro per que-stioni anagrafiche e di sangue e su-dore buttato sulle strade- ce ne sonodi altrettanto bravi, se non migliori.Chissà se polemizzassero tutti...

Viale Mazzini verso Sud

La Rai parla sempre più romanescoe vuol spostare da Milano pure lo Sport::: ENRICO PAOLI

Avete presente l’idealeghista della Rai del nord cheavrebbe dovuto riequilibrarela Rai romanocentrica? Ecco,per ora, è soltanto un’idea.Forte magari, ma senza nes-sun riscontro pratico. L’ulti -mo caso, il trasferimento for-zato dell’edizione estiva dellaDomenica sportiva da Milanoa Roma, è lì a dimostrarlo.

IL CHARTERPerché sarà pur vero quel

che dice il direttore di Raisport, Eugenio De Paoli ,«non posso mica fare uncharter per portare i giornali-sti da Roma a Milano solo perfare la Domenica sportiva»,ma è altrettanto vero che ilsottodimensionamento dellasede milanese resta un belmistero.

Mistero profondo se lostesso De Paoli, nato a Tripolima romano a tutti gli effetti,conferma il fatto che CorsoSempione si occupa di «cicli-smo, Formula Uno, Cham-pions league, serie A e mandaun bel po’ di gente a seguire imondiali». Insomma fannotanto, quasi tutto, con poche

braccia. Questa evidente di-somogeneità, probabilmente,altro non è che il riflesso con-dizionato dell’assoluta roma-nocentricità dei vertici azien-dali. Andando a esaminare illuogo di nascita dei consiglie-ri di amministrazione, dei di-rettori di rete e testata e deipiù importanti dirigenti delle

varie aree editoriali si scopre,nemmeno con eccessivo stu-pore, che la maggior parte diloro è nata a Roma. Un delit-to? No, un dato oggettivo.

Romani de Roma sono i di-rettori di Raiuno e Raidue,Mauro Mazza e MassimoLiofredi, mentre Antonio DiBella, direttore di Raitre è ori-

ginario di Milano. Più altale-nante, invece, la mappa deidirettori di testata. Romanisono Augusto Minzolini (Tg1)e Bianca Berlinguer (Tg3),mentre il il direttore del Tg2sposta al sud l’asse dell’infor -mazione, essendo nato a Na-poli. Centro nordista, invece,la guida della testata giorna-

listica regionale. AlbertoMaccari, direttore della Tgr, ènato a Parrano, in provinciadi Terni, mentre AlessandroCasarin, condirettore, è origi-nario di Somma Lombarda inprovincia di Varese.

IMPRONTA CHIARAD’impronta sudista la dire-

zione della Radiofonia. BrunoSocillo, direttore dell’areaeditoriale, è originario di Pe-scara, mentre il direttore deigiornali Radio e di RadioUno, Antonio Preziosi, nativodi Taranto.

Marcatamente sudista, in-fine, il consiglio di ammini-strazione mentre la direzionegenerale ha in Lorenza Lei,nata a Bologna, la punta piùavanzata. Antonio Marano,varesino d’adozione, è natoad Ascoli Satriano, Comunedella provincia pugliese.

La giornalista del Tg1 Maria Luisa Busi Emmevi

AUGUSTO MINZOLINIÈ nato a Roma il 3 agosto 1958. Notista politico, dal2009 ha lasciato il quotidiano La Stampa per approdarealla direzione del Tg1.

MARIA LUISA BUSIÈnataaMilano il 24marzo1964.Laureata inpsicologiae iscritta all’albo dei giornalisti professionisti dal 1989, èentrata in Rai dopo aver lavorato in emittenti cagliarita-ne. È sposata con il giornalista del Tg3 Riccardo Char-troux.

L’ATTACCONel marzo scorso la Busi ha rilasciato un’intervista a la

Repubblica, per criticare l’allontamento deciso dal diret-tore Minzolini dei suoi colleghi Tiziana Ferrario, Paolo DiGiannantonio, Piero Damosso e Massimo De Strobel. LaBusi parla di «rappresaglia» e di «clima irrespirabile».

LA REPLICAMinzolini ha replicato inviando alla Busi una lettera dicontestazione formale per non aver chiesto l’autorizza -zione all’intervista e contestando il presunto calodell’auditel affermato dalla Busi. Già a febbraio la gior-nalista si era scontrata con il suo direttore, affermando indiretta televisiva che a suo giudizio la situazioneall’Aquila era più grave di quanto era stato presentatodal Tg1.

DIRETTORE

Eugenio De Paoli Liverani

IL PRESIDENTE E LA POLEMICA SULL’AUDITEL

Garimberti bacchetta Minzolini per il litigio con Rizzo Nervo«Un conto è il diritto di critica, anche aspra.Altra cosa sono gli insulti. Come presidentedel consiglio di amministrazione della Rai,non posso tollerare che un direttore insultiun consigliere. Al di là dei chiarimenti, chenon mi pare smentiscano la sostanza dellecose, Minzolini ha perso una buona occasio-ne per tacere». Ricorrendo a toni alquantoduri, come difficilmente gli è capitato di fa-

re, il presidente della Rai, Paolo Garimberti,ha provato a richiamare all’ordine il diretto-re del Tg1 Augusto Minzolini e il consigliereNino Rizzo Nervo, che si sono scontrati ver-balmente sul presunto calo degli ascolti del-la testata dell’ammiraglia della tv di Stato. «Èun fazioso e non sa leggere i dati, è un uomoridicolo», aveva detto il direttore del Tg1 ac-cusando il consigliere Rai di fare «da sei mesi

solo una campagna contro questa testata» esostenendo di aver «contenuto la perdita».Dal canto suo, Rizzo Nervo aveva replicatocon toni altrettanto duri: «Non è mio costu-me polemizzare con un dipendente. I datisono quelli pubblicati da Repubblica e tuttiin Rai sanno che i dati sono proprio quelli.Dunque, il direttore del Tg1 lasci stare le po-lemiche e pensi a fare un buon Tg».

::: segue dalla primaFRANCESCO SPECCHIA

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13Venerdì 16 aprile 2010ITALIA

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Gli 83 anni di Ratzinger

Il compleanno lieto del Papa penitenteLa strana serenità di Benedetto XVI: «La penitenza è grazia, è la dittatura del conformismo a colpire la Chiesa»::: MARTINO CERVO

Eppure è lieto, o così pa-re. Nel giorno del compleannoche avrebbe ragioni per essere ilpiù brutto dei suoi 83. Benedet-to XVI ieri ha tenuto l’ultimo in-tervento pubblico prima di unafesta cui non ha mai dato gran-de importanza (anche Wojtyladava più peso all’onomastico) eche precede di tre giorni appe-na il completamento del quintoanno del suo pontificato (inizia-to il 19 aprile 2005).

Gli 83 anni di Ratzinger cado-no nel momento in cui un Papacontemporaneo registra forse illivello massimo di pressione edi attacchi dal “mondo”, intesosia come globalità dell’assediosia come entità in fondo peren-nemente contrapposta allo“scandalo” dell’evento cristia-no.

LA SPORCIZIAEcco, ieri il Papa ha parlato

nell’omelia della messa cele-brata nella Cappella Paolina inVaticano: ha detto due cose,dalle quali traspare un’insolitaletizia. Una cosa che il “mon -do”, il flusso mediatico che av-volge e infilza la chiesa in que-ste settimane, non possono ca-pire forse fino in fondo. Comesempre, Ratzinger (che giustocinque anni fa aveva tuonatocontro la «sporcizia» della com-pagnia cristiana) ha usato il ba-stone, anche dopo la Quaresi-ma. «Noi cristiani, anche negliultimi tempi, abbiamo spessoevitato la parola penitenza, checi appariva troppo dura. Ades-so, sotto gli attacchi del mondoche ci parlano dei nostri pecca-ti, vediamo che poter far peni-tenza è grazia e vediamo comesia necessario fare penitenza,riconoscere cioè ciò che è sba-gliato nella nostra vita».

Il riferimento al presente ètanto chiaro quanto lo è l’ir -rompere di un criterio nuovo.Quasi che, proprio nell’invoca -

re il massimo del rigore e dellaresponsabilità morale, civile epenale per i crimini dei pretipedofili, Benedetto XVI radicas-se la consapevolezza che tuttoquesto non è sufficiente a ri-spondere alle esigenze di giusti-zia generate dall’enormità delmale. Il paradosso inafferrabileè che è la chiesa stessa che il Pa-pa si trova a guidare ad avere unsenso soltanto perché porta almondo l’unica possibile rispo-sta a queste esigenze: «Il doloredella penitenza», ha continuatoieri Ratzinger, «cioè della purifi-cazione e della trasformazione,questo dolore è grazia, perché èrinnovamento, è opera dellaMisericordia divina».

La chiesa, pare dire Ratzin-ger, fatta di uomini che pecca-no, a volte anche in manierasconfinata e ributtante, fatta diincertezze comunicative e discivoloni, di errori e di vergo-

gne, di diplomazie magari ina-deguate ai criteri del mondo edi tempi di reazione che fanno apugni con «l’internet» e le suelogiche, può continuare a starenel mondo solo in forza diquell’annuncio, anche nel mo-mento in cui ammette e con-danna le proprie stesse mise-rie.

LA LETIZIASempre ieri il Papa ha espres-

so una letizia strana che non ri-nuncia all’affermazione di que-sto segno di contraddizione. Haparlato di dittature: «La dittatu-ra nazista, come quella marxi-sta, non possono accettare unDio sopra il potere ideologico, ela libertà dei martiri, che rico-noscono Dio, è sempre l’atto

della liberazione, nel quale arri-va la libertà di Cristo a noi». Poiha fatto un paragone ardito:«Nei tempi moderni si è teoriz-zata la liberazione dell’uomo,anche dall’obbedienza a Dio.Ma questa autonomia è unamenzogna ontologica, politicae pratica, quando il consensodella maggioranza diventa l’ul -tima parola alla quale dobbia-mo obbedire». Oggi, ha aggiun-to, non viviamo più in dittature,ma ne esistono altre forme sot-tili: «Un conformismo, per cuidiventa obbligatorio pensarecome pensano tutti, agire comeagiscono tutti. La sottile aggres-sione contro la Chiesa, o anchemeno sottile, dimostra comequesto conformismo può real-mente essere una vera dittatu-

ra». Così perfino «noi oggi ab-biamo spesso un po’ paura diparlare della vita eterna. Parlia-mo delle cose che sono utili peril mondo, mostriamo che il cri-stianesimo aiuta anche a mi-gliorare il mondo, ma che la suameta sia la vita eterna e che dal-la meta vengano poi i criteridella vita, non osiamo dirlo. In-vece, dobbiamo invece avere ilcoraggio, la gioia, la grande spe-ranza che la vita eterna c’è».

IL PARADOSSOE per quanto sia evidentissi-

ma la debolezza, quasi la scon-fitta della Chiesa nel breve pe-riodo, in questi giorni montanosegnali di unità e di popolo a fa-vore del Papa. A parte il mini-stro Bondi, che ieri ha sotto-scritto l’appello partito dallaFrancia in difesa della verità sulpontefice, per lunedì la Cei haindetto una giornata di pre-ghiera in occasione del quintoanniversario dell’elezione alpontificato. Mentre il ReginaCaeli del 16 maggio vedrà unevento di piazza: alla celebra-zione, la prima che vedrà Bene-detto XVI a Roma dopo la visitamaltese e altri impegni, sonostati invitati i 67 movimenti eassociazioni cattolici della Con-sulta nazionale delle aggrega-zioni laicali: «Intendiamo con-segnare», si legge nel comuni-cato, «la nostra fedeltà al SantoPadre per il bene della Chiesa,nella quale facciamo esperien-za di misericordia, unica rispo-sta al bisogno di giustizia».Quasi le stesse parole con lequali ieri il Papa ha ricordato almondo, e forse pure a se stesso,che un motivo per festeggiarece l’ha.

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CONFORMISMO

Oggi, graziea Dio, non viviamoin dittature,ma esiste una sottiledittatura delconformismo:diventa obbligatoriopensare come tutti,e l’aggressione controla Chiesa dimostracome questoconformismo puòessere vera dittatura

Le mosse delle procure

Dall’accusa a Ganzer al processo a MoriL’offensiva dei pm contro i carabinieri

SOTTO ACCUSA

Giampaolo Ganzer e Mario Mori

::: GIANLUIGI NUZZI

Si prospettano novità di rilievoal processo che si sta celebrando con-tro il generale Mario Mori, accusato difavoreggiamento di Cosa Nostra e diaver “gestito” la cattura di BernardoProvenzano. La procura di Palermo ingran segreto sta vagliando i racconti diun altro ufficiale dell’Arma, l’attualetenente colonnello M.M che all’epocadei fatti era capitano e lavorava in Si-cilia. M.M. avrebbe fornito dettaglisulle indagini condotte per individua-re Provenzano, sulle perquisizionieseguite a casa di Massimo Ciancimi-no aggiungendo anche elementi sulla“trattativa”. In particolare, M.M.,avrebbe raccontato di aver ricevutoordini diretti e contrari al dovere d’uf -ficio, da parte «del comando dell’Ar -ma al quale appartenevo» per nonportare a termine, o, meglio, sospen-dere, particolari attività investigative.Da chi ricevette questi ordini ancora

non è ben chiaro.Non è però escluso che all’udienza

del 4 maggio i pubblici ministeri in-tendano riformulare il capo d’imputa -zione e le accuse contro Mori, ren-dendole ancor più pesanti. Perché ol-tre a questo nuovo testimone ritenutodi rilievo e attendibile, gli investigatorihanno decriptato altre carte contenu-te nel cosiddetto “archivio Ciancimi-no”.

I DOCUMENTIIn particolare collegando alcuni do-

cumenti (uno è già stato depositato alprocesso) emergerebbe che nel 1999Vito Ciancimino interrogato in video-conferenza dai Pm Alessandro Crimi eGiuseppe Nicolosi al processo di Fi-renze sulle stragi si avvalse della facol-tà di non rispondere per evitare dichiamare in causa i carabinieri neirapporti tra questi e mediatori di CosaNostra. In particolare Ciancimino se-nior avrebbe avuto indicazioni di ta-

cere da Provenzano tramite un inter-locutore che il figlio Massimo avrebbegià identificato tra le numerose foto-grafie che gli hanno mostrato gli in-quirenti a Caltanisetta. «In sostanza ladifesa degli imputati – scrive VitoCiancimino in un appunto agli atti –appunto perché informati dai loroclienti, volevano che io deponessi persbugiardare i carabinieri, col. Mori ecap. De Donno» visto che questi«hanno reso falsa testimonianza alprocesso di Firenze». Richiesta che sa-rà poi respinta dall’ex sindaco di Pa-lermo con il silenzio davanti alla Cor-te.

ARMA IN DIFFICOLTÀÈ un momento delicato per l’Arma

che vede diversi suoi rappresentantifinire sotto il fuoco delle accusa piùinfamanti. Oltre al fronte Mori e allarichiesta choc di 27 anni di carcere peril comandante del Ros Ganzer, scendein campo il neo collaboratore di giu-

stizia Manuel Pasta indicando in unaffidabile carabinieri la talpa che nel2006 e nel 2008 anticipò ai Sandro eSalvatore Lo Piccolo dei blitz dell’an -timafia. Il mandamento di Resuttanariuscì ad anticipare le operazioni degliinquirenti riuscendo a evitare arresti esequestri. Avvertimenti che permiseroai Lo Piccolo di farla franca. Nei giorniscorsi le parole di Pasta avevano de-terminato tre fermi, si tratta ora di ca-pire quanto siano attendibili le indica-zioni offerte dal pentito per identifica-re questa talpa in divisa. Un altro pun-to d’osservazione sotto costante pres-sione è il carcere di Opera dove è de-tenuto il boss Graviano a 41bis. In col-loqui durante l’ora d’aria ristretta,Graviano si è lamentato dei tentativi,delle pressioni di fargli accusare il pre-mier.

Di certo il processo Mori rappre-senta lo scacchiere. Qui si gioca lapartita più rilevante in termini politicie dove le deposizioni, tra gli altri, di

Massimo Ciancimino creano unaconnessione quantomeno mediatica,a nastro, con il dibattimento che vedeMarcello Dell’Utri imputato. In altreparole, se c’è stata una trattativa ille-gittima tra pezzi dello Stato e le isti-tuzioni fino a che punto si risalirà nellivello delle responsabilità? O Mori ègià predestinato a rappresentare il bi-nario morto sul quale si fermeranno,in buon ordine, tutti i vagoni delle ac-cuse? E, ancora e soprattutto, sino ache punto queste accuse saranno pro-vate? E’ difficile solo immaginare unaNorimberga in Italia, i vari Mancinoalla sbarra per aver concordato un Sa-cro Patto con la mafia. Speriamo chenon si troverà, come spesso si imma-gina, si sospetta e mai si dimostra, unpunto di equilibrio tra verità, politicae ambizioni della magistratura. Inmezzo, il generale Mori, la memoriadel generale Mori e i suoi “obbedi -sco”.

[email protected]

IN ASCOLTO

Il Papa Benedetto XVI ascolta le paroledel segretario personale, Georg Gaen-swein (Ap)

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14 Venerdì 16 aprile 2010 ITALIA

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RAPPORTO ISTAT SUL LAVORO NERO IN ITALIA

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Tre milioni di irregolariSolo il 12% è clandestinoSu quasi tre milioni di lavoratori in ne-ro in Italia solo il 12,7% sono clandesti-ni irregolari (377 mila persone). È la fo-tografia scattata dall’Istat con l’indagi -ne sui fenomeni distorsivi del mercatodel lavoro, presentata ieri in commis-sione Lavoro alla Camera. L’incidenzadegli irregolari sul totale dei lavoratoriin nero è, rispetto al 2001, in calo: noveanni fa, infatti, i clandestini toccavanoquota 13,8 per cento. L’abbassamentodel dato, secondo l’Istituto di ricerca, èda collegare agli interventi normatividi questi anni, sia per quanto riguardail mercato del lavoro sia, soprattutto,quelli relativi agli stranieri non resi-denti nel nostro Paese. Sui due milionie 966mila lavoratori non in regola, il55,7% è costituito da residenti. La mag-gior parte lavora nel settore agricolo e ipicchi del fenomeno sono nel Meridio-ne, in particolare in Calabria (Ansa)

DAL MARITO

Segregata in casae spiatacon la webcam

La sentenza di Verona

Professione infibulatrice

Ma non andrà in cellaVenti mesi alla nigeriana che mutila le bambine. Per legge sarebbero 16 anni

La costringeva a restarechiusa in casa. Non potevauscire o parlare con qualcu-no. In strada doveva cammi-nare con gli occhi bassi. E,durante la sua assenza, ilmarito doveva vederla sem-pre e comunque attraversouna webcam. È successo adAlberese, comune in provin-cia di Grosseto. I Carabinieriieri hanno arrestato un35enne per maltrattamentiin famiglia, sequestro di per-sona e lesioni personali ag-gravate perchè commessecontro un congiunto. Ossiala moglie, che ha denunciatotutto agli agenti.Stando al racconto delladonna, il calvario sarebbeiniziato nel marzo 2007: idue si sposano e vanno a vi-vere a Cremona. L’uomo sirivela un violento e un op-pressore: fa installare in casadelle videocamere che, col-legate a Internet, gli permet-tono di vedere sempre lamoglie. A cui vieta di uscire odi telefonare ad amici o pa-renti. In caso di trasgressio-ni a queste regole, la donnaveniva picchiata e insultata.Poi, il trasferimento a Gros-seto. Dove la sorveglianzacontinua grazie a una web-cam installata su un pc por-tatile che lei deve portarecon sè per essere sempre in-quadrata.La donna, durante un’as -senza del marito, prova allo-ra a scappare. Ma viene sco-perta proprio nel momentoin cui esce di casa. Soloall’inizio di aprile, di frontealle ennesime botte, riesce atelefonare ai parenti che laconvincono a rivolgersi al112. Ai Carabinieri ha rac-conta la sua storia ed è stataportata al Pronto Soccorso acausa delle ennesime contu-sioni. Prognosi: 10 giorni. Aquesto punto sono iniziatele indagini sul marito che sisono concluse ieri con l’ar -resto. La donna ora è ospita-ta in una località protetta.

::: Commento

Quei magistrati più dalla parte di Allah che della legge

::: CRISTIANA LODI

MILANO

Quando Gertrude Obaseki, infibula-trice ufficiale del Triveneto venne arrestata,si fece un gran fracasso. Era il 3 aprile 2006,la legge che vieta l’infibulazione in Italia ein Europa era stata approvata da appenadue mesi e quello era il primo arresto in as-soluto. Manette scattate in flagranza di rea-to, mentre Gertrude la nigeriana, armata diforbici garze e olii emollienti stava per co-minciare la mutilazione genitale su unapiccolina di 14 giorni, in cambio di 300 eu-ro. La “dottoressa” venne fermata a Caldie-ro (paese dell’Est veronese), dopo due mesidi indagini, appostamenti e soffiate allapolizia da parte di lucciole nere traslocateda Verona a Trento. Conferenza stampa eapplausi per la “brillante operazione”. Epoi ancora tanto clamore all’apertura delprocesso che si andava celebrando control’infibulatrice a domicilio e i rispettivi ge-nitori di due bambine, considerati i “man -danti”. «È un processo che farà giurispru-denza» aveva annunciato l’Aidos, organiz-zazione che si occupa di donne e coope-razione allo sviluppo, «il procedimento de-ve essere pubblico, celebrato a porte aper-te». Poi la sentenza di condanna, si fa perdire, dato che la pena comminata agli im-putati è praticamente inesistente e addirit-tura scaturisce dalla modifica del capo diimputazione. Un anno e otto mesi (penasospesa e non menzione) per madameObaseki, oltretutto assolta per l’esercizioabusivo della professione medica. Ottomesi (pena sospesa) alla madre della pic-colina a cui venne praticata l’incisione e 4mesi al padre di un’altra neonata che nonsubì l’intervento.

Era stato il gup Sandro Sperandio amandare a processo l’infibulatrice conl’ipotesi attenuata, prevista dal secondocomma del 583 bis che punisce «chi pro-voca al fine di menomare le funzioni ses-suali, lesioni agli organi genitali femminilida cui derivi una malattia nel corpo e nellamente». Una norma che faceva parte delvecchio codice Rocco e che nulla ha a chevedere con la legge che vieta l’infibulazio -ne, varata dal Parlamento europeo. Questainfatti prevede che la pratica venga punitacon una pena che va dai 4 ai 12 anni di re-clusione; si aumenta di un terzo arrivando

a 16 di cella se la mutilazione è compiutasu una minorenne e a scopo di lucro. Esat-tamente come nel caso di Verona, doveperò quattro anni di rinvii e modifiche delcodice alla fine hanno determinato unasorta di impunità sostanziale del reato. Persintetizzare: la legge è stata fatta, ma nonapplicata.

In Italia sarebbero 45mila le ragazzeprovenienti da paesi dove l’infibulazione èpraticata. Nel mondo le donne che hannosubìto mutilazioni genitali sono 130milio-ni. Il sì definitivo alle legge del 2006 era ar-rivato da Stefania Prestigiacomo, alloraministro delle Pari opportunità, «un attoche qualifica il nostro Parlamento», avevadetto. Ed Emma Bonino le aveva fatto eco:«Con l’approvazione definitiva della leggesull’infibulazione, finalmente il nostropaese si è dotato di uno strumento indi-spensabile per contrastare una delle pra-tiche ancestrali più cruente e nocive per la

salute fisica e psichica delle donne e dellebambine che la subiscono».

La sentenza di Verona non fa di certoonore alla giurisprudenza esistente. Eneanche ai poliziotti che avevano lavoratoduramente per fermare l’infibulatrice ni-geriana.

Ernesto Leva, chirurgo pediatra al Poli-clinico Mangiagalli e Regina Elena di Mi-lano, spiega che «alla luce del dato citato:45 mila ragazze provenienti da paesi in cuisi pratica l’infibulazione, resta un misteroche nessuna bambina ricoverata risultisottoposta a mutilazione. O il dato non èfondato, oppure le piccole pazienti muti-late non vengono portate in ospedale, néin caso di complicazioni derivanti dallapratica stessa, né in seguito a eventuali pa-tologie che possono prescindere da questointervento». Un fenomeno ancora diffuso esotterraneo. E, quel che è più grave, impu-nito.

::: MARIA GIOVANNA MAGLIE

Complimenti vivissimi ai legislatori italiani, che per-dono un sacco di tempo, e di denaro, per varare faticosa-mente leggi che i magistrati non applicano, godendo di ar-bitrio pressoché totale, non dovendo mai rispondere delleloro cattive azioni, parteggiando evidentemente per il taglionetto del clitoride femminile, perché se non le tagli da pic-cole, magari diventano puttane, e Allah non è contento. Alministro delle Pari opportunità, assieme a quelli della Sa-lute e naturalmente dell’Interno, l’invito sentito e anche unpo’ incazzato a occuparsi del problema, giusto per evitare ilridicolo, se non per aiutare delle povere ragazzine a non fi-nire mutilate orribilmente qui in Italia, mica nei paesi delTerzo Mondo dai quali provengono e dai quali magari ave-vano pensato, loro, le loro sorelle, le loro madri, quandonon sono completamente soggiogate, di fuggire, sfuggendoai rituali di oppressione.

Leggete nella puntualissima cronaca di Cristiana Lodicom’è andata. Quando l’infibulatrice Gertrude Obasekivenne arrestata,era il 3 aprile 2006, la legge che vieta l’in -fibulazione in Italia e in Europa era stata approvata da ap-pena due mesi e quello era il primo arresto. Perciò si fecerograndi dichiarazioni, dimenticate oggi che la condanna è fi-nalmente arrivata e che ci tocca vedere che la mammana

nigeriana ha preso in tutto un anno e otto mesi, pena so-spesa e non menzione, e che è stata assolta per l’esercizioabusivo della professione medica; che solo otto mesi, e pe-na sospesa, sono toccati alla madre della bambina che hasubito la mutilazione, quattro mesi infine al padre di un’al -tra neonata che non subì l’intervento. Eppure la legge disuo sarebbe abbastanza dura, dai quattro ai dodici anni direclusione; fino a sedici se la mutilazione è compiuta suuna minorenne e a scopo di lucro. In questo caso si trattavaaddirittura di neonate, prezzo pattuito per il taglio del cli-toride trecento euro.

E allora? Allora il gup Sandro Sperandio ha preso la legge,se l’è mangiata, ruminata, risputata a suo piacimento, verypolitically correct, da mediatore culturale, decidendo dinon applicarla affatto, trasformandola in un reato preesi-stente, previsto dal secondo comma del 583 bis, che si ri-ferisce a «chi provoca, al fine di menomare le funzioni ses-suali, lesioni agli organi genitali femminili da cui derivi unamalattia nel corpo e nella mente». In Italia ci sono quaran-tacinquemila bambine a rischio infibulazione, che significamutilazione ma anche pericolo di morte per complicazionied infezioni. Con la sentenza di ieri i loro torturatori, in fa-miglia e a pagamento, sono stati tranquillizzati che in Italiac’è un giudice che sta con loro. Quante umiliazioni del di-ritto come queste dobbiamo ancora sopportare?

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15Venerdì 16 aprile 2010ITALIA

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Dopo il caso di Adro

Anche la sinistra non fa mangiare i bambiniIn una scuola di Barletta studenti senza mensa perché le famiglie non possono pagare la retta mensile::: ANTONIO SANFRANCESCO

BARLETTA

«Se non paghi, non mangi».A dirlo, stavolta, non è qualchesindaco “sceriffo” leghista mal’amministrazione comunale dicentrosinistra di Barletta, in Pu-glia, dove nella scuola elementare«Modugno» otto bambini sono ri-masti a digiuno per giorni perché igenitori, indigenti, non avevanoricaricato la “card dei sapori”, lascheda ricaricabile che permetted’accedere al servizio mensa. Ecosì, al suono della campanella,mentre i loro compagni andavanoin refettorio per il pasto, loro resta-vano in classe, da soli, mangiareun panino o consumare il pranzoal sacco portato da casa.

Ad avvisare che i soldi erano fi-niti e che il Comune non intende-va più dare contributi alle famiglieinsolventi era stata una nota del 31marzo inviata dall’ufficio dei Ser-vizi sociali alla dirigente d’Istituto,Eleonora Iuliano.

«Terminato il credito residuodelle schede card», hanno scrittoda Palazzo di città, «le nuove rica-riche dovranno essere effettuatedalle rispettive famiglie dei bene-ficiari». Tradotto: se volete man-giare, pensateci voi e arrangiatevi.

«A quel punto», spiega la presi-de, «ho subito contattato, comeho fatto altre volte in casi analoghi,le famiglie degli alunni interessatiper invitarle a preparare il pranzoa sacco o un panino visto che ibambini con la scheda scaricanon sarebbero potuti entrare inrefettorio insieme agli altri, crean-do una situazione incresciosa an-che dal punto di vista psicologicosia per loro sia per gli insegnanti».

Per il vicesindaco di Barletta,Franco Caputo, non c’è stata alcu-na discriminazione verso questefamiglie ma si è trattato di un in-conveniente, anche se la nota in-viata a scuola parlava chiaro. «Èavvenuto un disguido nella co-municazione tra scuola e uffici co-munali», ha detto Caputo, «l’am -ministrazione non è obbligata perlegge a farsi carico di questi servizi,eppure abbiamo deciso ugual-mente sia nel bilancio dello scorsoanno sia in quello di quest’anno dimettere a disposizione le risorsenecessarie per offrire il serviziomensa gratuitamente a chi nonpuò permetterselo».

Per il vicesindaco, inoltre, c’èstato anche un problema di pro-cedure burocratiche: «Visto che il

bilancio 2010 è in fase d’approva -zione», ha aggiunto, «i nostri fun-zionari sono costretti a lavorare indodicesimo, ossia non possonoimpiegare somme per tutto l’an -no ma solo per il mese corrente».

Da ieri i bambini, dopo che ilcaso è finito su diversi giornali lo-cali, sono tornati di nuovo a fre-quentare la mensa. «Oggi (ieri perchi legge, ndr) mi è arrivata unanuova comunicazione», spiega lapreside, «opposta a quella prece-dente che mi avvisava che fino a fi-ne anno il Comune pagherà».

In serata, però, a rinfocolare lepolemiche ci ha pensato l’asses -sore regionale al Diritto allo stu-dio, Gianfranco Viesti. «La Puglia èdiversa», ha dichiarato, «elemen-tari principi della nostra civiltàimpediscono che i bambini pu-gliesi possano essere esclusi dallemense scolastiche. Per il caso diBarletta si è trattato solo un incon-veniente. Non facciamo paragonicon realtà assai più tristi, per favo-re. Qui non servono benefattori».

Come dire: solo se la tolleranzazero verso i morosi arriva dalla Le-ga si tratta di razzismo…

::: I PRECEDENTI

A BRESCIAA Adro, nel bresciano, lagiunta comunale aveva de-ciso di escludere dalla refe-zione scolastica 42 bambinile cui famiglie, in larga mag-gioranza immigrate, eranoda tempo morose con i pa-gamenti. Un imprenditorecittadino, Silvano Lancini,nei giorni scorsi ha versato10 mila euro nelle casse co-munali per saldare il debito

A MILANONel capoluogo lombardo laMilano Ristorazione, azien-da partecipata di PalazzoMarino, si occupa dal 2001delle refezione scolastica. Lasocietà ha denunciato neigiorni scorsi che il 5 percen-to delle famiglie è insolven-te: ogni anno più di 10 milarette non vengono pagate esull’amministrazione pesaun debito di circa 3 milioni dieuro

A TORINONel capoluogo piemonteseil servizio di ristorazione nel-le scuole è affidato a variesocietà esterne, attraversogare d’appalto. Le tariffe va-riano a seconda del reddito:ogni anno il tasso di insol-venze è all’8 percento, chetradotto in cifre significa unmilione e mezzo di euromancanti dalle casse del Co-mune

SCERIFFO ROSSO

Ancora bimbi non ammessi allamensa scolastica perchè i ge-nitori non pagano per il ser-vizio. Questa volta accade aBarletta, amministrazione dicentrosinistra. Che, però, dopoil clamore suscitato dalla no-tizia, fa dietrofront e ritira ilprovvedimento emmevi

Polemiche a Verona

Bimbi a piedi se non pagano il busTosi: «Solo una questione di equità»::: SILVIA CRIVELLA

Bimbi a piedi se mamma e papà non paga-no. Succede a Verona, dove per 16 bambini il ser-vizio dello scuolabus è stato sospeso: i genitorinonavevano pagato.Dopo gliepisodi deglialun-ni lasciati senza pasto nella mensa scolastica delbresciano, arriva un nuovo estremo rime-dio che fa discutere.

«È la prassi - commenta il sindaco,Flavio Tosi -. L’assessore alla pub-blica istruzione, Alberto Benettiaveva notato una maggiore per-centuale di insoluti. Perciò si è de-ciso di procedere, per correttezzanei confronti di chi paga, a una seriedi misure, dalla sollecitazione tramiteraccomandata, facendo passare un po’ditempo per consentire alle famiglie di paga-re, fino al divieto ai ragazzi di utilizzare lo scuola-bus. È una questione di equità».

Il caso Verona è esploso quando alcuni genito-ri hanno raccontato che un autista si è rifiutato diaccompagnare a casa due sorelline. «La famiglia -ha detto Benetti - non aveva mai pagato nemme-no una rata per il servizio di trasporto (23 euro almese, con riduzione del 50% per il primogenitonel caso di due fratelli che usufruiscono dellostesso servizio) dall’inizio dell’anno scolastico».

Della serie: che le colpe dei padri ricadano suifigli. «Da un punto di vista umano - dice Tosi -

comprendo che per un bambino non sia bello es-sere escluso. Ma ci sono due possibilità: se il geni-tore non può permetterselo intervengono i servi-zi sociali. Se invece il genitore si disinteressa è luiil solo responsabile del disagio del figlio. Le tariffesono calcolate in base al reddito. Quindi casi si-mili succedono perché qualcuno pensa che tan-

to, se non si paga, non succede nulla».Dura la risposta agli attacchi dell’op -posizione, in particolare Nicola Atal-

mi, dell’ufficio politico del PdCI,che ha parlato di «insensibilità e fa-ciloneria».

«Non so se sia più vergognoso ilcomportamento di un genitore

che, pur avendone la possi-bilità economica, da due an-ni non paga le rette per il ser-vizi che le scuole comunali

per l’infanzia offrono ai suoi figli o l’ignoranza diNicola Atalmi che si erge a paladino di chi vuoleevadere i costi dei servizi pubblici. La vera por-cheria, oltre alle strumentali polemiche è quelladi chi, non pagando il dovuto, sottrae risorse allepolitiche di sostegno e agevolazione a favore dicoloro che ne hanno vero bisogno».

Chissà che anche questa volta non intervengaun “benefattore”a sanare la controversia. «Speroche ci desidera fare beneficenza - precisa Tosi - lafaccia nei confronti di chi ha davvero bisogno al-trimenti sarebbe paradossale».

La sentenza

Due anni ai nonni iperprotettivi: il loro amore malato ha rovinato il nipote::: FERRARA

Maltrattare per troppo amore. Unamore malato, che isola dal mondo. Cherinchiude in una campana di vetro e im-pedisce a un bambino di crescere, fareesperienze. E di vivere la vita. È successoalle porte di Ferrara, dove mercoledìscorso il giudice Silvia Marini ha con-dannato una madre e i nonni di un bim-bo per maltrattamenti aggravati. Con illoro affetto oppressivo per il Tribunalehanno impedito lo sviluppo del ragazzi-no: per il nonno la pena è di tre anni e seimesi, per la moglie di due anni e per la

madre del bimbo di tre anni. Pene mag-giori di quelle richieste dalla Procura.

Tutto inizia 13 anni fa. I genitori delbambino, a pochi mesi dalla sua nascita,si separano. L’uomo, un commerciali-sta, va a vivere in Lombardia mentre ladonna, originaria di Ferrara, torna a casadei genitori. E lì cresce il bambino. I rap-porti tra gli ex coniugi sono pessimi: ilpapà è riuscito a vedere il figlio, nell’arcodegli ultimi dieci anni, solo tre volte. Esolo di nascosto. Il ragazzo cresce sottouna campana di vetro: in prima elemen-tare fa ancora fatica a salire le scale dasolo. La merenda portata da casa è spez-

zettata in piccolissimi bocconi. Si accor-ge di questo la maestra che contatta iservizi sociali a cui, intanto, si è rivoltoanche il padre. Da qui la prima denun-cia: il bimbo non esce, non ha amici, nonfrequenta la parrocchia o attività pome-ridiane. È isolato dal mondo.

Siamo nel 2004: alla denuncia degliassistenti sociali segue un processo chesi conclude con la condanna del nonnoe della madre a un anno e due mesi, sullabase della relazioni dei servizi.

Ma, in questi sei anni, la situazionenon è cambiata. Ed ecco che allora l’ot -tobre scorso l’uomo denuncia nuova-

mente la donna e i genitori, anche a cau-sa dell’impossibilità di avere contatticon il figlio. Mercoledì scorso, la senten-za: ancora una volta madre e nonno so-no stati ritenuti colpevoli. Con i due, sta-volta, anche la nonna.

I difensori dei tre hanno già annuncia-to l’impugnazione della sentenza. Per-chè, secondo loro, la situazione rispettoal 2004 è cambiata: il bambino va bene ascuola ed è contento della propria fami-glia. Mentre, a 13 anni, odia il padre. Cheper lui è un estraneo che ha trascinatomadre e nonni in Tribunale.

A.C.

Flavio Tosi Olycom

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16 Venerdì 16 aprile 2010 ESTERI

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Cremlino infuriato

Ritorsione russaSospese le adozionicon gli Stati UnitiIl caso del bambino rispedito a Mosca dalla madreacquisita perché “violento” diventa una questione politica

::: CARLO NICOLATO

Di Artem, il bambino ado-tatto da una donna del Tenneseee rispedito al mittente in Russiacome un frullatore difettato, nonsi sa ancora nulla; dovrebbe es-sere stato temporaneamentepreso in custodia da un orfano-trofio di Mosca. Ma a distanza dicinque giorni dal fattaccio laquestione sta prendendo conno-tati politici inaspettati. Sembrache il governo russo sia furibon-do con Washington per la man-cata incriminazione della (ex)madre. Il ministro degli Esterirusso, Sergei Lavrov, sarebbe ar-rivato addirittura a dire che l’in -cidente è stata "l'ultima goccia",del famoso vaso, già traboccantedi tante altre questioni ancora insospeso e più esiziali per i rap-porti tra i due Paesi. In concreto,prima ritorsione, il governo rus-so ha sospeso tutte le adozionidirette agli Stati Uniti. Il temponecessario, dicono, perché i due

governi arrivino ad un accordobilaterale completo sulle proce-dure di adozione. Di fatto peròlasciando in sospeso, e in ansia,anche migliaia di famiglie ameri-cane in lista d’attesa (almeno3000): l’anno scorso le adozioninegli Usa di bambini provenientidalla Russia sono state 1600.

Effettivamente la vicenda diArtem è la dimostrazione cheche di lacune negli accordi sulleprocedure di adozione ce ne so-no eccome, e sono profonde. Ilbambino, che proprio in questigiorni compie otto anni, è statopreso in adozione lo scorso set-tembre da Torry Ann Hansen diShelbyville nel Tennesee, giàmadre di una altro ragazzino.Tutto bene fino a quando, se-condo a quanto sostiene la Han-sen, Artem non ha incominciatoad avere un comportamento ag-gressivo e violento. ”Un difettoocculto”, deve aver pensato ladonna, che non ci ha pensato sudue volte a rispedire il pacco in

::: I NUMERI

NEGLI USA

Nel 2009 le adozioni dibambini russi negli StatiUniti sono state 1600. Quel-le in sospeso sono oltre3000.

IN ITALIA

In Italia l’anno scorso si sonoregistrate 3964 adozioni.

PROVENIENZA

Dopo gli Stati Uniti il Paeseche più adotta bambini pro-venienti dall’estero è pro-prio l’Italia. Il 17,6% di loro,704 bambini nel 2009, ven-gono dalla Russia, primoPaese di provenienza in que-sta speciale classifica. Se-guono l’Ucraina con 540bambini. la Colombia con444, l’Etiopia con 346 e ilBrasile con 329.

IL RITORNO

Artem, il bambino russo ab-bandonato dalla madre all’arrivoall’aeroporto di Mosca

Mastino tibetano

Tra i cinesi ricchi va a rubail cane da 30mila euro

Russa da dove l’aveva preso. L’hacaricato su un aereo, affidandoloprobabilmente a delle hostess(non poteva fare altrimenti vistoche era anche previsto uno scaloa Washington) e se n’è disfatodefinitivamente. Il suo bagaglioun pacchetto di dolci, qualchepenna colorata e una lettera chela donna ha scritto per chiunquel’avesse preso in consegnadall’altra parte del mondo: «Towhom it may concern». Poche ri-ghe per spiegare che ha presouna fregatura, che Artem è unbambino problematico, mental-mente instabile, violento e psi-

copatico. Che l’orfanotrofio rus-so s’è preso gioco di lei nascon-dendole i difetti al fine di liberar-sene. «Dopo aver fatto del miomeglio per questo bimbo» hascritto la donna «per la sicurezzadella mia famiglia, dei miei amicie mia, non voglio più fargli damadre». «Fa una buona vacan-za», gli ha detto ingannandolo,all’aeroporto.

E ora, come auspica la donnaamericana, l’adozione è annul-lata? Difficile che il bambino tor-ni indietro, impossibile. «L’han -no caricato sull’aereo come unsacco di patate» ha detto il com-missario del Cremlino per i dirittisui minori, Pavel Astakhov, «oradobbiamo occuparcene noi». Ilfunzionario russo sostiene an-

che che il bambino gli avrebbedetto di stare bene in America, diconsiderare il figlio naturale del-la madre come un fratello, ma diessere stato anche maltrattato.

All’arrivo a Mosca Artem eraatteso da una guida turistica rus-sa che la donna aveva trovato suinternet e che, dietro un paga-mento di 200 dollari, ha avuto ilcompito di portarlo subito alleautorità. Portato in ospedale peruna visita di controllo non glihanno tuttavia riscontrato nes-sun segno di maltrattamento.Secondo Astakhov ci sarebberoanche non ben identificati “fun -zionari americani”che stanno ri-vendicando diritti su di lui perfarlo ritornare negli Stati Uniti epotersene occupare.

::: SIMONA VERRAZZO

L’ultimo oggetto del desi-derio dei nuovi ricchi cinesi è uncane: il mastino tibetano cheMarco Polo descrisse nel suo IlMilione grosso come un asino edalla voce di un leone. L’esem -plare è diventato il nuovo sta-tus-symbol della Cina, più at-tratta dal capitalismo (e dal be-nessere) occidentale che nondal pensierocomunista diMao Tse-dong, il pa-dre della pa-tria.

Il mastinotibetano è unanimale leg-gendario,anche per lasua terra d’ori -gine: le montagne più alte delmondo, dove riesce a vivere gra-zie allo splendido e caldissimopelo. Dotato di criniera come unleone, ha un’altezza di 65 centi-metri e un peso di ottanta chili.

Nei secoli è stato un fedelecompagno delle popolazionisparse tra le valli e le steppe diNepal, Bhutan, Mongolia e Ti-bet. Oggi la Cina si è appropriatadel mastino tibentano e ne hafatto un suo simbolo: i nuovimilionari di Pechino, Shanghai,Canton, Hong Kong fanno a ga-ra per averlo, senza badare a

spese, perché i costi per questarazza sono proibitivi: dai 30.000ai 70.000 euro.

Nel paese ormai è ‘mastino-mania’. I cinesi milionari li fan-no viaggiare da soli, per starepiù comodi, in lussuosissime li-mousine. A marzo la rivista For-bes, bibbia dell’economia, hastilato la classifica degli uominipiù ricchi del mondo e la Cina èil paese che ha segnato un vero e

proprioboom: il nu-mero dei mi-liardari cine-si passato dai28 del 2009agli attuali64.

A Pe-chino, amarzo, siè svolto il

sesto China Tibetan MastiffExpo. “Si può considerare unmarchio di lusso – dice RupertHoogewerf, editore del mensileChina Rich List, tra i più letti nelpaese perché aggiorna sui nuovio ex milionari – Possedere unmastino tibetano è un modo peraumentare la propria credibilitàe mostrare il tuo status sociale”.E a un cane così importante vadato un nome all’altezza: i piùgettonati dai tycoon cinesi sonoDio, Prince e Warren Buffett (ilsecondo uomo più ricco degliStati Uniti dopo Bill Gates).

Un’immagine dal web del mastino

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17Venerdì 16 aprile 2010ESTERI

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Il rischio è la cenere nei motori

Vulcano paralizza gli aeroporti di mezza EuropaUn’eruzione in Islanda fa cancellare 5.000 voli in otto Paesi. E il caos potrebbe durare altri due giorni::: ALESSANDRO CARLINI

STANSTED (GB)

Migliaia di passeggeri in fi-la, qualcuno con la faccia all’insùche scruta il cielo limpido, altriche maledicono le autorità delRegno Unito, dicendo che sono isoliti allarmisti, tanti, tantissimi,che cercano qualche notizia nelcaos dell’aeroporto londinese diStansted. Ma non è uno scherzodel Met Office, l’ufficio meteoro-logico britannico, ad aver ferma-to i voli del nord Europa, è statoun “nemico” che i piloti vedonotroppo tardi: una nube enorme dicenere che si è alzata dal vulcanoislandese sotto il ghiacciaioEyjafjallajokull, tornato in attivi-tà, che in queste ore si è propaga-ta per tutto il continente.

Qualcuno ha paragonato lagiornata di ieri all’11 settembre2001, quando, dopo gli attacchidi Al Qaeda a New York e Washin-gton, vennero cancellati moltivoli. Ma quanto è successo, inrealtà, è unico nella storia, perchénon è decollato nemmeno un jetdal Regno Unito, da dove passa iltraffico aereo di mezzo pianeta:600 mila persone rimaste a terra.«È la prima volta nella storia deltraffico aereo europeo che dob-biamo affrontare un’emergenzadel genere», ha dichiarato in unaconferenza stampa Brian Flyn,vice direttore delle operazioni diEurocontroll, anticipando che idisagi potranno continuare an-che nei prossimi giorni. E vengo-no i brividi se si pensa che l’ulti -ma volta, nel lontano 1821, l’eru -zione del vulcano durò un anno.L’aeroporto di Stansted è statouno dei tanti a chiudere i battentinella capitale, il primo dove è ar-rivata la nube, trovandosi a norddi Londra. Anche se, da lì, ierisembrava un giorno senza le soli-te nuvole - quelle normali - che

affollano i cieli inglesi. «Ma dovesarebbe questa nube», si chiede-va la gente in fila per cambiare ilvolo o farsi rimborsare il biglietto.Ma basta chiederlo a Eric Moody,ex pilota della British Airways,che ha girato tutto il giorno per gliaeroporti della capitale a spiega-re alle televisioni di mezzo mon-do l’incubo che lui ha vissuto nel1982, quando il suo "jumbo" sta-va per precipitare, con 500 perso-ne a bordo. A 11 mila metri di al-titudine, il Boeing 747 della Briti-sh partito da Londra e diretto adAuckland entrò in una nube dicenere dopo l’eruzione del vulca-no indonesiano chiamato Ga-lunggang, altro nome impro-nunciabile.

I quattro motori si fermarono el’aereo scese in picchiata fino a4.100 metri, quando i piloti riu-scirono a farli ripartire per poi at-terrare senza visibilità a Giacarta.Ma sono stati altri gli incidentiper queste ceneri vulcaniche chesalgono ad alta quota, vengonotrasportate dai venti e si infilanonelle turbine dei reattori, per poimetterle fuori uso, oltre a causareproblemi di visibilità per i piloti.Dopo la Scandinavia, il RegnoUnito, l’Irlanda, il Belgio e l’Olan -da, la nube ha causato la chiusuraanche di molti scali francesi,compresi quelli di Parigi. Il fattoche non si veda e percepisca nul-la da terra è però rassicurante: se-condo gli esperti delll’Health

Protection Agency (Hpa) britan-nica non ci sono proprio rischi diuna nuova Pompei, la nube resta“intrappolata” nell’atmosfera, aun’altitudine elevata. Qualcheprecauzione, invece, è stata pre-sa in Islanda, nella zona dove è inattività il vulcano.

L’unica cosa che le centinaia dimigliaia di persone rimaste a ter-ra possono fare è mettersi in filaagli sportelli delle loro compa-gnie e tentare di cambiare il volo.Qualcuno addirittura si è accam-pato, a Stansted e in altri aero-porti di Londra, in attesa che latempesta invisibile finisca. E nel-la notte un solo aereo ha osatosfidare il cielo, un velivolo ad elica(quindi immune alle ceneri) de-collato da Oxford, che ha portatoun gruppo di ricercatori britan-nici al centro della nube.

::: IL VULCANO

BOCCA DI FUOCOL’eruzione del vulcano Eyjaf-jallajoekull in Islanda non ac-cenna a diminuire, con conti-nue emissioni di ceneri e fu-mo.

L’ULTIMA ERUZIONEVulcanologi islandesi hannoricordato che l’ultima eruzionesul ghiacciaio Eyjafjallajoe-kull, 120 chilometri a est dallacapitale, iniziò nel1821 e duròper due anni con alterne fasi diattività.

LA CENEREAl momento le aree diretta-mente interessate dalla rica-duta al suolo della cenere sonoquelle a ovest e nelle immedia-te vicinanze del vulcano Eyjaf-jallajoekull.

Campagna elettorale al fianco dei mariti

Il limite dei politici inglesi: hanno mogli brutte

NUVOLA DI CENERE

Una nube di cenere si è alzata dal vulcano islandese sotto il ghiacciaioEyjafjallajokull. L’ultima volta l’eruzione è durata un anno (Ap)

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SOLTANTOSIMPATICHE

Dall’alto: Gordon e Sarah Bro-wn, David e Samantha Came-ron, Nick e Miriam Clegg e, quisotto, Lady Caroline Pearson,moglie di Lord Pearson of Ran-noch, leader del Uk Indepen-dence Party (Olycom)

MESSAGGIO AL 5+1

Gli Usa sull’Iran«Embargo totalesulle armi»

Gli Stati Uniti hanno presen-tato ieri agli altri Paesi delgruppo di negoziatori del“5+1” una proposta di riso-luzione contro l’Iran incen-trata su tre punti, l’embargototale alla vendita di armi,controlli in mare su carichisospetti diretti a Teheran ediritto, da parte di unità na-vali straniere, al loro seque-stro, misure per disincenti-vare nuovi investimenti stra-nieri nel settore dell’energia.La riunione che si è svolta ierial Palazzo di Vetro di NewYork è stato il primo roundnegoziale vero e proprio sultesto di una nuova risoluzio-ne, dopo l’assenso di Pechi-no a considerare l’introdu -zione di misure restrittivecontro Teheran per il suoprogramma nucleare.Secondo quanto spiega ilWashington Post, citandofonti diplomatiche a cono-scenza della bozza presenta-ta ieri dall’inviata di Washin-gton, Susan Rice, ai rappre-sentanti di Francia, Germa-nia, Gran Bretagna, Russia eCina, il testo è stato definitodagli Stati Uniti, ma con “in -put” dai partner europei. LaCina, che importa il 40 percento del suo fabbisogno digreggio dall’Iran, ha più vol-te ribadito la sua opposizio-ne all’inserimento di restri-zioni agli investimenti nelsettore dell’energia.

::: NICHOLAS FARRELL

Direste: Camilla Parker Bowles, laseconda moglie del Principe Carlo, è uncesso. Non sono d’accordo. Ho un deboleper le donne che sanno cavalcare bene.Ma avete mai visto le mogli dei candidatiPremier alle politiche inglesi del prossimo6 maggio? Che Dio salvi non solo la Reginama tutti noi. Per la prima volta nella storiadella politica inglese sono scese in campoanche le aspiranti first lady per partecipa-re attivamente nella campagna elettorale.Sono state chiamate in gran parte perché ipolitici si rendono ben conto che gli ingle-si non ne possono più della classe politica.Dico questo: se volessero aiutare i loromariti sul serio avrebbero fatto meglio ostare a casa o girare in burka. Così, invece,cioènudeecrude, rischianodicrearegra-vi danni. Guardate che roba: Sarah Bro-wn, moglie del Premier laburista Gordon;Samantha Cameron, moglie del leaderdei conservatori David; e Miriam Gonzà-lez Duràntez, moglie del leader dei Liberaldemocrats Nick Clegg. I politici inglesi do-vrebbero imparare da Silvio. Al popolopiace la bellezza, specialmente quellafemminile. Ecco perché il Cav. tiene cosìtanto a candidare delle belle gnocche. An-

che la sinistra italiana se ne rende conto ecerca di seguire il suo esempio, solo che fauna fatica da Ercole trovare delle belle.

Il Premier Brown è cieco da un occhio.Al limite lo possiamo perdonare se nonvede com’è messa sua moglie Sarah, 46anni, ex capo di una ditta pubblicitaria, lasignora “Nice” (simpatica). E diciamolo:suo marito, con cui ha fatto tre figli (unomorto 10 giorno dopo la nascita) non èGeorge Clooney, si arrabbia spesso contutti, e si mangia le unghie in continuazio-ne come un psicopatico. “Non vi preoc-cupate Gordon non è un killer,”dicono gliocchi di Sarah. Sempre sorridente MrsBrown somiglia a un assistente di base atempo indeterminato di una regione ros-sa come l’Emilia-Romagna.

Samantha Cameron, 38 anni, detto“Samcam”, la moglie del leader dei con-servatori, com’è messa invece? Non tantobene, neanche lei. Ha due figli ed è incintaancora una volta da quattro mesi (la cop-pia ha perso un figlio handicappato cheaveva sei anni nel 2009) e lavora anche co-me direttore creativo di Smythson, un ne-gozio molto chic della Bond Street a Lon-dra. Dicono di lei che sia molto chic e fa-shionable ma per me, un semplice roma-gnolo onorario, il suo modo di vestirsi la fa

somigliare ad una papera affogata. Di leinoto che è figlia di un Sir inglese e discen-dente del Re Carlo II, e anche che i suoidenti molto british, cioè come quelli di uncavallo. Secondo la stampa di sua Maestà“Samcam” ha votato per i laburisti nelpassato e potrebbe farlo anche questavolta! Dunque la decisione di sganciarladurante la campagna elettorale al fiancodel suo marito è un po’pericoloso.

La terza moglie, è una bella donna, vo-lendo. Cosa volete, è spagnola, mediter-ranea insomma. Ma Senora GonzàlezDuràntez, 42 anni, è anche una donnaspaventosa. Sa troppo della classica fem-minista terrificante degli anni ’70. È ma-dre di tre figli e allo stesso tempo socio diuna ditta top di avocati internazionali e adifferenza di Mrs Cameron non ha tem-po, dice, di fare la campagna elettorale.

La mia preferita è la moglie del Premiercandidato che non è apparso in tv ieri perlo storico dibattito fra i leader dei princi-pali partiti (storico perché in Gran Breta-gna non è mai successo). Si chiama LadyCaroline Pearson ed è moglie di LordPearson of Rannoch, leader del Uk Inde-pendence Party, una sorta di Lega Nordbritannica. Questo partito vuole, fra l’al -tro, il ritiro dall’Unione europea perché è

una dittatura burocratica kafkiana. Alleeuropee del 2009 l’Ukip è arrivato secon-do dopo i conservatori e prima dei laburi-sti e i liberal democrats. Lady Caroline èveramente bella ed è anche una vera ari-stocratica. Suo marito, scozzese, fa la cac-cia al cervo. Lady Caroline si è anche can-didata per il partito di suo marito nel col-legio di Kensington, zona molto ricca diLondra. “Vado a cercare voti mentre fac-cio lo shopping,” ha detto alla stampa in-glese. Che donna meravigliosa. La votereisenza esitazione.

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18 Venerdì 16 aprile 2010 ATTUALITÀ

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“Un, due, tre”: rendeva umano anche

Non dava lezionima era un esempiopopolare e raffinatoRaimondo inventò la televisione d’autorea metà tra l’informazione e l’intrattenimento

(...) e drammatici della Nazione. Gli poteva in-teressare meno che niente, a lui e alla sua ge-niale metà e partner Sandra Mondaini, farepiangere su questa o quella sciagura, racco-mandare quanto fosse indispensabile la lottaalla camorra e alla mafia oppure l’assistere ibambini e i vecchi. Quanto ai bambini Vianel-lo ci pensava nella sua vita privata, e difatti luie sua moglie Sandra adottarono un’intera ge-nìa di flippini.

Con tutto il suo corpo e con tutto il suo ta-lento immenso, Vianello aveva scelto un’altrastrada professionale e d’autore. Far sorridere,che è cosa immensamente diversa dallo sghi-gnazzare a crepapelle, e che è cosa immen-samente più difficile che far piangere. Ho det-to sorridere, non ridere. A far sorridere lui nonpronunciava motti assassini contro l’uno ol’altro leader politico, ciò di cui sarebbe capa-ce il portiere di un qualsiasi condominio. A farsorridere lui muoveva gli occhi, era più chesufficiente.

Gli occhi dicevano e raccontavano, le paro-le erano superflue e comunque venivano do-po. Vent’anni fa, ai tempi in cui ero un inviatospeciale di “Panorama”, ero andato a intervi-starlo quanto al suo ruolo di conduttore di“Pressing”, una trasmissione in cui si ragiona-va e si sorrideva di calcio e che lui ha condottoper otto memorabili anni. Se ricordo bene, miaveva dato appuntamento nella hall del JollyHotel di Milano 2, a cento metri da dov’era loscantinato fatale dov’è nata la saga delle te-levisioni berlusconiane e a 300 metridall’Ospedale San Raffaele dove Vianello èmorto ieri all’età di 88 anni.

Pronto nel rimandare la pallacome un veloce tennista

Mi ero seduto in poltrona innanzi a Vianel-lo, che fino a quel momento non aveva dettouna sola parola né emesso un solo sospiro néio gli avevo fatto una sola domanda. E già sta-vo ridendo, di quel riso che è della mente edell’intelligenza. Bastava guardarlo, acquatta-to in poltrona e però pronto a reagire, queisuoi occhi che mulinavano a dire quanto la vi-ta fosse assieme tragica e grottesca, quella suaprontezza nel rimandarti la palla che era de-gna di un tennista di vaglia, quel suo acumesoffice nel girovagare per le cose del mondo,cose di cui lui sapeva almeno quanto ne san-no gli Irrimediabilmente Seri, quelli che si ve-stono al modo di chi sta accompagnando unfunerale a farti capire quanto sono seri.

Era un tempo vitale e affascinante della sto-

ria della televisione, un tempo in cui era statafeconda la contesa tra la Rai pubblica e le RetiMediaset a conquistarsi pubblico e spazi pub-blicitari. In quello stesso torno di anni, e neglistudi Mediaset situati nello scantinato di cuiho detto, si incrociavano Vianello e MaurizioMosca, conduttore altrettanto geniale diquell’ “Appello del martedì” ideato da CarloFreccero, uno che era stato al fianco di Ber-lusconi nel far decollare l’avventura di Cana-le5 e che poi ne diverrà un avversario ostinatoe totale. Il caso vuole che Mosca e Vianellosiano in questi giorni affratellati nel mio ricor-do e nel mio lutto. L’uno e l’altro stavano in-ventando una televisione nuova, meno com-passata, più irridente, in cui fosse sottile sot-tile il confine tra l’informazione e l’intratteni -mento. È stata una stagione televisiva dove aogni momento nasceva qualcosa di inedito,non come adesso che o è quiz o è reality o so-no politici che si azzannano l’un altro aizzatida un domatore di belve.

Il numero uno della serie BCosì lo definì Nanni MorettiIn una nostra conversazione di molti annifa, al tempo in cui eravamo amici e ci incon-travamo a sera un giorno sì e un giorno no,Nanni Moretti mi disse di ammirare immen-samente Vianello. Di reputarlo il numero unodella serie B, e voleva fargli con questo ungran complimento. A uno che non si autoat-tribuiva il sussiego e le medaglie di chi giocava(o credeva di giocare) in serie A. Di uno chenon sceglieva gli umori e le idiosincrasie diuna nicchia o di una fazione, a vellicarle. Diuno che sembrava tranquillo e che facevatranquillamente il suo mestiere, e non c’è nul-la di più nobile che fare il proprio mestieresenza per questo volere insegnare a nessunoquello in cui deve credere e soprattutto quelloche deve odiare. Di uno che si rivolgeva a unpubblico di cui non sai ma che rispetti, e cia-scuno di quel pubblico ha il diritto con un col-po di pollice di accettarti o di cancellarti dalvideo.

Quel pubblico Raimondo e Sandra non lohanno mai tradito. Giorno dopo giorno. Po-meriggio dopo pomeriggio. Fino all’apoteosidegli ultimi. C’ero al Teatro delle Vittorie diSanremo quando Baudo li chiamò entrambisul palco, Raimondo che gli anni avevanoflesso un po’ di più, e il pubblico in sala sispellava le mani nell’applauso. Da quanto liamava. Da quanto era loro grato dei sorrisi in-telligenti che avevano fecondato a valanga.Giorno dopo giorno di lavoro. Pomeriggio do-po pomeriggio. In piedi, cari amici. Se ne vaun re.

Il maestrodel sorriso

il ritratto

::: FRANCESCO SPECCHIA

Essendo genio irripetibile e gentleman di gran-dezza sussurrata nonchè ex bersagliere, RaimondoVianello, pur laureato, ex atleta e prigioniero di guerra(era stato in campo di concentramento con Pound el’artigliere Walter Chiari, ma non lo ricordava mai),non si vantava mai dei propri successi.

Oltre a quelli televisivi, universalmente ricono-sciuti (Casa Vianello, sit-com più longeva della tv, erala nostra casa delle vacanze e delle illusioni), Vianellocoltivò grandi titoli da attore e consumato autore ci-

nematografico. Al cinema s’infilò dall’avanspettaco -lo, con una cinquantina di film molti interpretati conl’alter ego Ugo Tognazzi, alcuni scritti di suo pugno,come “Il Vichingo venuto dal sud” e “La schiava io cel’ho e tu no” protagonista Lando Buzzanca, macho esanguigno, il suo esatto opposto. Sul grande schermoRaimondo, per phisique du role, si calava spesso inruoli di rara sfrontatezza: il capo cattivo, il burocratetignoso, il marito cornuto, il ministro impotente delgeniale “Sua Eccellenza si fermò a mangiare”con To-

tò chefingeva d’essere ilmedico del Duce.Se digitatesu Youtube “Chi era Maria Pocchiola?”, otterrete unbrano cliccatissimo dal suddetto film -l’inaugurazio -ne fascista di un monumento- assolutamente esila-rante. Vianello riusciva a rendere umano anche il piùurticante dei caratteri. Anche se il film galleggiavanella dorata serie B degli anni 60/70, ed era roba come“Totò Diabolicus” (foto a sinistra), “Le Olimpiadi deimariti”,“La cambiale”o“Noi siamo due evasi”(foto adestra), la presenza di Vianello, il suo tocco felpato ne

Addio al grande attore Raimondo Vianello, avrebbe compiuto88 anni fra tre settimane. Scompare lo stesso giorno in cui sene andò Totò. I funerali si svolgeranno domani a Milano

::: MILANO

Raimondo Vianello avrebbe compiuto 88anni fra tre settimane. Invece il suo cuore ha de-ciso di fermarsi prima. Alle 6.50 di ieri mattina.Era ricoverato al settimo piano dell’ospedale SanRaffaele di Milano da circa dieci giorni Raimon-do. Non stava bene. E i suoi problemi di salute sisono fatti via via più seri, fino a quando il suofisico non ce l’ha fatta più, e ha mollato.

Il centro fondato da don Luigi Maria Verzè nonera attrezzato per allestire la camera ardente inloco che oggi sarà invece preparata nello Studio4 di Mediaset a Cologno Monzese. Il gruppo percui l’artista ha lavorato per tanti anni aveva of-ferto, infatti, a Sandra Mondaini tutta la dispo-nibilità nell’organizzazione delle esequie e la ve-dova ha accettato. La camera ardente resterà

aperta dalle 11 alle 20.I funerali del signore della televisione, perché

questo era veramente Vianello, si svolgerannosabato alle 11 presso la chiesa Dio Padre di Mi-lano 2, frazione di Segrate, dove viveva con lamoglie Sandra Mondaini. La sua donna da quasicinquant’anni, quella con cui ha diviso non solola vita privata ma anche quella del piccolo scher-mo, tanto che a volte non si vedeva neppure ladifferenza tra l’una e l’altra. Poi Raimondo faràun altro viaggio. Subito dopo la cerimonia fune-bre tornerà nella sua Roma per essere sepoltonella tomba di famiglia al cimitero del Verano.Ancora da stabilire se il feretro partirà subito op-pure se i familiari aspetteranno lunedì.

Una curiosità: Vianello se ne è andato lo stessogiorno di un altro grande della risata, il “princi -pe” Totò, scomparso il 15 aprile 1967.

Il maestrodel sorriso

::: segue dalla primaGIAMPIERO MUGHINI

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19Venerdì 16 aprile 2010ATTUALITÀ

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e il capo antipatico e il marito cornuto

Raimondo e Sandra nella loro scenapiù famosa della sit-com “Casa Via-nello” (Liverani)

CASALEGNO

«Un gentlemanE sul lavoroun perfezionista»

Il vero spasso era nel privatoNella sua storia con la Mondaini tutti i segreti dell’amore eterno

Anno 1997. “Pressing”,trasmissione di sportiva di Ita-lia1 condotta da RaimondoVianello, si arricchisce di unanuova presenza femminile:Elenoire Casalegno, che par-tecipa al programma fino allasua chiusura nel 1999.

«C’erano molte cose che micolpivano di lui», raccontaElenoire a Libero. «La signori-lità, la battuta tagliente e il suorapporto con la morte. Unafrase più di ogni altra sintetiz-za questo suo modo di fare.Quando diceva: “Mi piacel’umorismo macabro. Sandral’ho fatta morire chissà quantevolte. Purtroppo è sempre tor-nata…”. Mi colpiva la sua ca-pacità di sdrammatizzare illinguaggio dello sport. Una le-zione che dovrebbe essere as-similata dal giornalismo di og-gi, soprattutto televisivo, per ilquale spesso una partita si tra-sforma in una tragedia greca».

Elenoire snocciola concetticon eleganza. «Raimondo èstata la persona più coerentedello spettacolo. Non c’eradifferenza tra chi era nella vitaprivata e ciò che faceva vederein televisione. La domenica cicostringeva a vedere tutte lepartite, ed era pignolo sullastesura della scaletta. Poi, pri-ma di andare in onda, diceva:“questi sono i temi principali,ma dobbiamo saper improv-visare”. E lo faceva con stile».

I siparietti con Elenoire so-no diventati leggendari, ancheperché lei sapeva stare al gio-co. «Guai se avessi dato segnidi nervosismo. E poi non cen’era bisogno. Lui mostravacon quelle battute l’affetto el’apprezzamento verso di me.Complimenti dietro le quintenon me ne faceva. Perché cosìera Vianello e quella era la cifrastilistica del suo modo di ve-dere le cose, del suo modo dirapportarsi alla gente che glistava vicino».

F.S.

::: LA VITA

LA GIOVINEZZARaimondo Vianello nasce aRoma il 7 maggio 1922 e tra-scorre la giovinezza a Spalato.Si laurea in giurisprudenzasenza però mai esercitare. Du-rante la Seconda Guerra Mon-diale, dopo aver aderito allaRepubblica di Salò, viene te-nuto prigioniero dagli Alleatinel campo di Coltano insiemeal poeta Ezra Pound e agli atto-ri Walter Chiari e Enrico MariaSalerno.

GLI INIZIEsordisce a teatro nel 1945nella rivista “CantachiaroN.2” di Garinei e Giovannini.Negli anni ’50 passaal cinemae al teatro.

LA TELEVISIONEAssieme a Ugo Tognazzi lavo-ra nel programma “Un, due,tre”, che ottiene un grandesuccesso.

IL MATRIMONIONel 1962 si sposa con SandraMondaini, conosciuta nel1958, con la quale lavorerà incoppia per quasi cinquant’an -ni.

RAI E MEDIASETNegli anni ’70 lavora in diversivarietà trasmessi dalla Rai. Inseguito passa a Canale 5 inter-pretando le famose sit-com“Casa Vianello” e “CascinaVianello” e presentando ilprogramma sportivo “Pres -sing”.

SANREMONel1998 conduceil FestivaldiSanremo affiancato da EvaHervigova e Irene Pivetti. Lasua prima volta al Festival erastata negli anni ’60 con To-gnazzi per uno sketch che fupoi cancellato.

IL RITIROIl saluto al suo pubblico vienedato nel 2008 con la sua ultimafiction, “Crociera Vianello”.

L’ADDIOAlle 6.52 di ieri muoreall’Ospedale San Raffaele diMilano dopo undici giorni diricovero.

nobilitava la fattura. Era ancora più bravo come sce-neggiatore, attività alla quale si dedicò a tempo pienodopo la rottura con Tognazzi (che l’uno attribuivaall’altro, e viceversa).

Per il suo stile di scrittura molto british e la battutaacuminata alla Longanesi, Vianello era portato piùper la commedia che per il comico di pancia grossa.

Alcuni dei suoi titoli erano dei piccoli gioielli narra-tivi: “Il trapianto per la regia di Steno”, “L’uccello mi-gratore”, “L’arbitro”, “Il gatto mammone”, “Spoglia -

moci così senza pudor”, “Fico d’india” con Pozzetto.Sono diventati quasi tutti pezzi della commedia ita-liana degli ultimi trent’anni. Leggenda vuole che Rai-mondo avesse scritto anche -da ghost writer- alcunicopioni di Les Charlots che in Italia erano conosciuticome I 5 matti, comici francesi alla Luis De Funes;della qual cosa il nostro ebbe mai a commentare. Ov-viamente la satira, finissima, era il suo principale re-gistro narrativo. Toccò lo zenith nel famigerato “Un,due, tre”e nello sketch del presidente Gronchi che in-

ciampa e ruzzola a terra; gli costò, in Rai, un esilio plu-riennale. Ma anche le scenette della Mondina o di“Tito tu hai ritinto il tetto/ ma non t’intenti di tetti ri-tenti” sostano nella storia della tv di Stato. Quando ilsatirico Il Male pubblicò il falso storico “Tognazzi ca-po delle Br”, svettava un editoriale -falso pure quello-di Vianello: “Io l’avevo sempre sospettato”.

In Paradiso, oggi, ce l’immaginiamo a provare unosketch con San Pietro che gli rifila una tunica biancacandida da beato, e Raimondo lì che s’intestardisce arivolere il suo doppiopetto. Era indubitabilmente ilmigliore di tutti.

lui e Sandra

Elenoire Casalegno

::: PIERLUIGI DIACO

Il segreto dell’amore di coppia è l’ironia, di entrambi. Questoci hanno insegnato Sandra e Raimondo. Una coppia che è stata ir-resistibile nel lavoro, complice nel sentimento, presente e generosanei rapporti d’amicizia. Simpatia, sarcasmo e intelligenza sono statigli ingredienti che Vianello e Mondaini hanno miscelato con curaper tutta la vita, anche quando la malattia e una leggera depres-sione hanno tentato di impossessarsi del loro stato d’animo, ten-tando invano di prendersi gioco perfino del loro spirito.

Ieri è scomparso Raimondo e tutti pensano a lei, all’amata com-pagna, a quella donna che gli è sempre stata accanto senzamai perdere la sua autonomia: per lo spettacolo sono statiil simbolo stesso di gioie e dolori della vita a due, di un’esi -stenza comune vissuta con passione e sobrietà fino al-l'ultimo, l'emblema più riuscito di una pagina di storiaitaliana scritta a quattro mani. Una cifra, la loro, chenel tempo è diventata uno stile inimitabile ma, evi-dentemente, copiato da molti: sperimentato consuccesso in tv negli anni '70 e '80 era diventato ilcuore della sit-com Casa Vianello negli anni '90 e2000. Classe 1922 lui, 1931 lei, sono stati insieme52 anni sulla vita e sul set. Si erano conosciutinel 1958 e si sposarono tre anni dopo, forman-do una delle più inossidabili e divertenti coppiedello spettacolo italiano. Non riuscirono adavere figli, ma in compenso adottarono un'in-tera famiglia di filippini.

La grande generosità

Non si persero mai in inutili menate coniugalisull’impossibilità di mettere su famiglia, ma osarono adismisura investendo una cospicua somma di denaroper aiutare chi aveva più bisogno d’aiuto e, chi, al con-trario di loro, era privo d’amore e di affetti. Sono statitestimoni, magari involontari, dell’amore coniugale:ci hanno dimostrato che chi ama davvero, travolto daquell’amore che ha in sé qualcosa di divino, ha il pri-vilegio di avere e vivere una stessa sorte, fare uno stes-so cammino nella vita, possedere la stessa quantità difarfalle nella pancia. Ma Sandra e Raimondo hannoosato di più: hanno fatto del loro privato uno spassosoracconto pubblico, dal sapore teatrale, che gli ha per-messo di capire quanto la leggerezza ti consenta diproporti all’altro in modo più divertito e divertente.

Ma sono stati, sempre insieme, sperimentatori coraggiosi e ancheun po’ azzardati: contro i consigli che da più parti arrivavano, de-cisero di andare a lavorare clamorosamente nella nascente Finin-vest nel 1982 “quando era un atto eroico lasciare la Rai”, quando,come racconta Fedele Confalonieri, sposare l’avventura delle tv pri-vate significava venire messi letteralmente al bando dal serviziopubblico. Nasce in quegli anni un rapporto di profonda amicizia edi stima professionale con Silvio Berlusconi, a cui i due, se pur conmoderazione e sobrietà, non hanno mai fatto mancare affetto e so-stegno per la scelta di occuparsi di politica a tempo pieno. Sempreleali in pubblico con il loro editore, in privato, soprattutto Raimon-do, però non ha mai nascosto al Cavaliere alcune perplessità su te-

mi e argomenti da cui dissentiva.

Testa calda lui, peperino lei

Testa calda lui, animo più che peperino lei. Avevano la-sciato le scene nel 2008 con un’ultima sit-com per Canale

5 “Crociera Vianello”. In navigazione erano stati persinoraggiunti da un gossip insistente che dava per mortoRaimondo. Ironicamente implacabili come al solito, i

due si erano fatti una risata: «Raimondo - avevacommentato Sandra - stavolta tocca a te». CrocieraVianello ha rappresentato l’addio televisivodell’amata coppia che aveva divertito l’Italia in tvper mezzo secolo con le scenette matrimoniali.

«Non è detto, dipende» si era lasciato sfuggire Rai-mondo sul set, «Sandra a casa si annoia», riferendosialla sempre inquieta Sandra che non vuole starenell’abitazione (a Milano 2, a pochi passi dagli studiMediaset di Palazzo dei Cigni). Poi sempre nel 2008insieme erano saliti, entrambi entusiasti ma molto af-fatticati, sul palco dell’Ariston per il premio alla crea-tività Siae.

«Ho avuto e combattuto il cancro e da tre anniconvivo con questa malattia, la vasculite, che pro-

voca l’infiammazione dei muscoli e dolori fortis-simi - aveva spiegato Sandra Mondaini annun-ciando l’addio alla tv - Ormai al massimo potreiinterpretare una vecchia zia in carrozzella. Lamia è una malattia rara - disse - nessuno co-nosce la cura. «Io sì», aveva detto il solito Via-

nello. «E naturalmente - replicò lei - nonvuoi dirmela...». Adesso sarà compito del

Signore prendersi cura di Raimondo. ASandra ci pensiamo noi, il pubblico.

Al derby del cuore Oly

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Gli indici Borsa Milano-FTSE Mib Borsa Londra-FTSE 100 Borsa Parigi-CAC 40 Euro/Dollaro

-0,52%-0,52%

+0,20%+0,20%+0,50%+0,50%+0,25%+0,25%

23.539,24 4.065,65

1,3544

5.825,01

Petrolio - al barile

+0,38%+0,38%

87,38 $

Segnali di ripresa

L’export riparte. Il made in Italy stentaPer la prima volta dal settembre 2008 decollano (+7%) le esportazioni. Restano però al paloabbigliamento e mobili. Urso: «Fiduciosi». Trichet: «Crisi ancora in atto per colpa di Usa e Cina»

Oltre le stime

L’economia di Pechinoriprende a galoppareIl Pil schizza all’11,9% La Cina torna a ruggire un’economia chemette a segno il ritmo di crescita più forte da treanni a questa parte. Nel primo trimestre dell’an -no il prodotto interno lordo ha segnato un balzodell’11,9% su base annua, mostrando un’ulterio -re accelerazione dopo la crescita del 10,7% regi-strata nell’ultimo trimestre del 2009. Il risultato habattuto le stime degli economisti che puntavanosu un incremento dell’11,7% e ha trainato al rialzole borse asiatiche, mentre gli economisti hannomigliorato le stime di crescita della Cina per que-st’anno.

Citigroup ha ora innalzato le previsioni sul Pilcinese 2010 portandole dal 9,8% al 10,5%; JPMor-gan dal 10 al 10,8% e Royal Bank of Scotland dal 10all'11%. E la corsa dell’economia cinese ha spintoil Giappone a migliorare le proprie stime di cre-scita: la Bank of Japan ha rivisto al rialzo le proprievalutazioni per sette delle nove macroaree delPaese, grazie all'aumento delle esportazioni edella produzione. Nella relazione trimestrale (ilcosiddetto Sakura report, simile al Beige Bookdella Federal Reserve) sui grandi distretti territo-riali, l’istituto centrale nipponico ha messo in evi-denza che l'economia giapponese è in accelera-zione e che i rischi di un’altra recessione si sonoridotti «in modo significativo».

Ma intanto per Pechino la statistica diffusa iericonferma i timori per il surriscaldamentodell’economia e soprattutto per il rischio di bollespeculative. E se per ora l’inflazione è aumentatameno del previsto, fermandosì su un +2,4% ri-spetto al marzo dello scorso anno (un livello infe-riore al 2,6% previsto dagli economisti e al 2,7%registrato a febbraio), i prezzi alla produzione so-no cresciuti del 5,9%, evidenziando che per la Ci-na sarà difficile contenere l’inflazione entro il tet-to del 3%. Le autorità del governo cinese hannogià messo mano alle prime contromisure percontrastare la corsa di economia e prezzi - irrigi-dendo i requisiti di riserva delle banche per ridur-re l’eccesso di liquidità e raffreddare così il mas-siccio ricorso al credito - ma ora gli economistivedono più vicina, e inevitabile, una stretta mo-netaria e una rivalutazione della moneta.

::: SANDRO IACOMETTI

L’Italia ritorna a vendereall’estero come non accadeva dallafine del 2008. Dopo un tiepido se-gnale positivo a gennaio (+1,1%), afebbraio le esportazioni sono cre-sciute sul 2009 del 7,3%. Complessi-vamente il saldo commerciale è co-munque risultato negativo per 2,332miliardi di euro, in peggioramentorispetto al deficit di 895 milionidell’anno prima. Un fenomeno do-vuto alla contestuale crescita delleimportazioni (12,9% a febbraio), chesegnala comunque una dinamicapositiva dell’economia.

Per avere un’idea del cambio dimarcia del Paese basta guardare inumeri diffusi ieri da Bankitalia, cheparlano di un volume dell’exportitaliano crollato durante la crisi (dalsecondo trimestre 2008 a metà2009) del 24,8% a fronte di un calodella domanda mondiale del 17,7%.

A trainare l’esportazione è il rag-gruppamento dell’energia (+34,6%),seguito dai prodotti intermedi(+11,6%). Tra i settori più brillantispiccano i rialzi del coke e prodottipetroliferi raffinati (+33,5%), deiprodotti chimici (+26,3%) e farma-ceutici (+23,8%).

A gelare un po’ gli entusiasmi c’èil cattivo andamento del made inItaly. Perdono infatti quota i pro-dotti classici della nostra industria,come l’abbigliamento e i mobili, incalo rispettivamente del 9,6% (-10,7% tra gennaio e febbraio) edell’1,7% (-2,3% nei primi due me-si). Le esportazioni di prodotti agri-coli e della pesca, secondo un’ana -lisi della Coldiretti, sono cresciute invalore del 18% mentre quelle deiprodotti alimentari e delle bevandedel 9%. Per quanto riguarda invecele importazioni, comincia ad incre-mentare sempre più il suo peso ilgreggio, il cui import rappresenta il9,1% dei flussi in entrata (dal 6% delfebbraio 2009).

Nell’insieme, i dati diffusi ieridall’Istat rappresentano un «segna-le importante» che «ci fa essere piùfiduciosi sulla ripresa», spiega il viceministro allo Sviluppo economico

l’Eurotower punta apertamente ildito contro il deficit commercialeUsa e la forte crescita dell’export ci-nese, che rappresentano fattori didestabilizzazione incontrollabili.Governi e consessi internazionalicome il G-20, secondo l’istituto gui-dato da Jean-Claude Trichet, devo-no fare di più, visto che le consulta-zioni multilaterali sugli squilibrimondiali hanno visto «i paesi inte-ressati non rispettare appieno gliimpegni assunti sul piano delle po-litiche economiche».

Un atto di accusa plateale che ra-ramente ha caratterizzato le comu-nicazioni di Francoforte. Il riferi-mento, neanche troppo velato, è aldisavanzo commerciale degli Usa,finanziato da massicci acquisti di ti-toli di Stato americani dalla Cina. Edi contro al maxi-surplus commer-ciale cinese, che sta comportandotassi di crescita stellari e ha creato,secondo alcuni economisti, unabolla creditizia e immobiliare pron-ta ad implodere. Sul fronte internola Bce ha sottolineato che nel 2010 siprospetta «un ritmo di crescitacomplessivamente moderatonell’area euro, in un contesto carat-terizzato da incertezza». Sulla cre-scita al rallentatore peserà anche ilfardello della disoccupazione, chenei prossimi anni sarà «struttural-mente più elevata» in un’Europa incui «le condizioni nei mercati del la-voro si sono deteriorate ulterior-mente». La cura? Più incentiviall’occupazione e salari più flessibi-li. Ma non ditelo ai sindacati.

Per Jean Claude Trichet glisquilibri e le distorsionidell’economia globale chehanno causato la crisi con-tinuano ad essere «un fattoredi rischio fondamentale». Unatto di accusa contro la po-litica americana e cinese Oly

Adolfo Urso, che evidenzia comedall’ottobre 2008 le nostre esporta-zioni verso i Paesi Ue risultavano incostante caduta, mese dopo mese,con cali spesso a due cifre nella fasepiù acuta della crisi.

La cautela è comunque ancorad’obbligo. Così almeno sostiene laBanca centrale europea, secondocui gli squilibri e le distorsionidell’economia globale che hannocausato la crisi continuano ad esse-re «un fattore di rischio fondamen-tale». Nel suo bollettino mensile,

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INTERVIENE LA BCE

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Venerdì 16 aprile 2010

In tilt il call center degli incentivi. Il sito Internet slitta di un mese Forse finiranno ancor prima di quan-to previsto. Nel primo giorno degli incentivisono stati prenotati circa 24mila acquisti,per un totale di 21,5 milioni di euro. In altreparole, il 7% dei 300 milioni messi a disposi-zionedal governoper glisconti.Se vaavanti

così i quattrini svaniranno molto prima dei30-40 giorni ipotizzati da Confindustria.Inevitabile e prevedibile l’intasamento deicall center delle Poste, che già erano andatiin tilt nella fase di prenotazione. L’altissimonumero di telefonate, ammettono i tecnici

delministrodello Sviluppo,Scajola(infoto)«ha provocato qualche intasamento, ma se-condo i gestori, dopo una prima fase di asse-stamento, il sistema sarà in grado di soddi-sfare le richieste in tempo reale» In molti sisono chiesti che fine abbia fatto il sito Inter-

net dedicato che avrebbe decongestionatole linee permettendo ai venditori di regi-strarsi on line. Il portale c’è, ma sarà opera-tivo solo a partire dal 17 maggio. Quando gliincentivi, forse, saranno già finiti.

S.IAC.

Imposte e riforme

Passo indietro del FiscoPer gli studi di settoreprocesso a senso unicoL’Agenzia delle Entrate rende obbligatorio il contenziosoma di fatto l’onere della prova torna a carico della partita iva

Il Tea Party anti Obama

Per le prossime elezioni il partito anti tasse americano punta al Congresso

Conti pubblici in ordine

Allarme di Draghi«Troppe tasse»

::: GLAUCO MAGGINEW YORK

Il movimento del Tea Party compieun anno, e nell’ultimo giorno utile per pa-gare le tasse (negli Usa è il 15 aprile), hamobilitato milioni di manifestanti in cir-ca duemila cortei e comizi che si sonosvolti in tutti gli Stati. Compresa la rocca-forte liberal di Manhattan, a New York,dove il raduno si è tenuto ieri sera a duepassi dell’Empire State Building. Frazio-nato in innumerevoli gruppi locali che sisono consorziati nella neonata NationalTea Party Federation, il fenomeno nonpuò più essere ridotto a "bande di razzistibianchi stupidi e burini", come li definìgraziosamente, l’elite liberal hollywoo-diana.

Allora Obama e i suoi fans speravano di

liquidare con l’isolamento i critici del su-perstimolo e del grande governo, ma unanno speso dalla Casa Bianca a infliggereal paese la riforma sanitaria ha prodottouna reazione di massa che oggi è diventa-ta una reale forza politica. Un sondaggioRasmussen ha mostrato che il 48% dellapopolazione è a favore dei Tea Party con-tro il 44% che sta con Obama. Persino ilNew York Times, che ha condotto unsondaggio con la CBS tv, ha dovuto am-mettere che i Tea Party esistono. Il 18% sidichiara attivista del movimento, che or-mai spazia in tutte le categorie anagrafi-che e sociali e ha tre punti cruciali di con-trasto con Washington: l’opposizione ra-dicale contro la legge di Obama sulla sa-lute, le spese pubbliche senza freno cheingigantiscono il deficit federale, e la net-ta sensazione che le idee dei Tea Party

non siano rappresentate in Congresso.L’unica speranza dei democratici è che

quelli dei Tea Party si trasformino in unpartito, e si contrappongano quindi an-che ai repubblicani spinti dal propriosupposto "estremismo". Ma è una spe-ranza che ha poche possibilità di concre-tizzarsi.

Al contrario, come hanno dimostrato ilcaso della elezione del senatore ScottBrown nel seggio di Ted Kennedy in Mas-sachusetts, e le battaglie locali che hannogià prodotto il ritiro dalla politica di varidemocratici (ultimo il deputato Bart Stu-pak in Michigan), i dirigenti dei Tea partysono ben consapevoli di avere un inte-resse preciso nel ridurre il più possibile laforza dei democratici alla Camera e al Se-nato, perchè è lì che alla fine passano leleggi.

Un aspetto che turba ulteriormente isonni dei democratici è la presenza ai Teaparty di delegati di colore, come l’AfricanAmerican David Webb, cofondatore del-la sezione Tea Party 365 che ha diretto lamanifestazione di ieri sera a New York,insieme al giornalista finanziario dellaCNBC Lawrence Kudlow, un bianco. Na-turalmente, nelle cronache dei rally diqueste ore, la stampa liberal, e quella in-ternazionale, si concentreranno su qual-che cartello o qualche slogan particolar-mente odioso per screditare l’intero mo-vimento. Sull’esempio del Contratto perl’America che portò i repubblicani di Ne-wt Gingrich alla riconquista del Congres-so nel 1994, due anni dopo la elezione diBill Clinton, oggi viene lanciato dai TeaParty un Contratto Dall’America, fruttodi una raccolta di pareri raccolti online tra

450mila votanti nelle 7 settimane primadel Tax Day. Ecco i punti che figurano nelprogramma del movimento, e che pla-smeranno le piattaforme dei candidaticonservatori e repubblicani che cerche-ranno l’appoggio dei Tea Party per leprossime elezioni di medio termine.

A novembre, infatti, si rinnoverannol’intera Camera (435 seggi) e un terzo delSenato (38 su 100 seggi). 1) protezionedella Costituzione; 2) rigetto della rifor-ma sull’energia che impone tasse e regolein nome del global warming; 3) un bud-get federale in pareggio; 4) completa ri-forma fiscale; 5) ripristino della respon-sabilità fiscale e per un governo menogrande e oppressivo a Washington; 6)stop alle spese pazze governative; 7) abo-lire la riforma sanitaria di Obama; 8) fer-mare gli aumenti delle tasse.

I conti pubblici italiani sono in ordine. Me-glio di così, probabilmente, visti gli effetti dellacrisi finanziaria internazionale, il governo nonpoteva fare. Ma la messa in sicurezza della finan-za statale ha un rovescio della medaglia certa-mente poco gradito a palazzo Chigi. Mentre si ra-giona sul federalismi, continua a crescere, infatti,il peso delle tasse sulle tasche degli italiani: nel2009, secondo i dati della Banca d’Italia diffusi ie-ri, la pressione fiscale è passata dal 42,9 al 43,2%.

Troppe tasse, insomma. E non è l’unico affon-do di Bankitalia alla politica economica curatadal ministro Giulio Tremonti. «In Italia la ripresaeconomica è ancora debole», scrive via Naziona-le, aggiungendo che «sulle prospettive di crescitapesano la debolezza della domanda interna e lalenta ripresa dell'export». Attenzione, poi, al red-dito disponibile delle famiglie che «è calato di ol-tre due punti percentuali in termini reali nellamedia dello scorso anno». Tuttavia «uno stimolotemporaneo ai consumi» dovrebbe arrivare, apartire da aprile, grazie agli incentivi decisi dalgoverno e da ieri finalmente operativi.

Per quanto riguarda le entrate, Bankitalia se-gnala per l’anno passato «una contrazione del2,3%, inferiore a quella registrata dal Pil nomina-le» mentre sul fronte delle uscite sottolinea che«l’aumento della spesa primaria corrente è rima-sto sostenuto, nonostante il rallentamento deiredditi da lavoro». L’obiettivo di disavanzo del 5%nel 2010, indicato dal governo nell’aggiornamen -to del Patto di stabilità, «implica un sensibile au-mento delle entrate e una netta decelerazionedella spesa primaria». Finora, iI conti pubblici ita-liani sono «fortemente peggiorati» lo scorso annoanche se, come accennato, via Nazionale ha sot-tolineato che il loro deterioramento «è risultatopiù contenuto che negli altri principali paesiavanzati». Fari puntati, poi, sul mercato del lavo-ro: «Rispetto al picco di aprile 2008, gli occupatisono diminuiti di oltre 700mila unità (-3,1%)» e ilcalo «prosegue nei primi mesi del 2010» con unaflessione dello 0,4% sull’ultimo trimestre 2009».

F.D.D.

::: CLAUDIO ANTONELLI

A prima vista sembravaquasi un successo per le partiteIva. Sembrava la fine degli studidi settore e l’applicazione in to-to della sentenza della Corte diCassazione che pochi mesi faha definito gli indici fiscali creatinel 1998 da Vincenzo Visco co-me meri parametri statistici. In-vece guardando bene tra le pie-ghe della circolare diramata ieridall’Agenzia delle Entrate si ca-pisce che il processo alle partiteIva torna a essere a senso unico.Così il Fisco da un lato ha riba-dito ieri la centralità del conten-zioso con il contribuente perl’accertamento degli scosta-menti.

Spiegando che la presenza diuno scostamento fra le dichia-razioni dei contribuenti e quel-lo che l’elaborazione statisticastabilisce essere il livello "nor-male", «legittima l’avvio di unaprocedura finalizzata all’accer -tamento nel cui quadro i segna-li emergenti dallo studio di set-tore (o dai parametri) devonoessere "corretti", in contraddit-torio con il contribuente, inmodo da "fotografare" la speci-fica realtà economica della sin-gola impresa la cui dichiarazio-ne dell'ammontare dei ricaviabbia dimostrato una significa-tiva "incoerenza». Da qui con-

segue, tecnicismi a parte, che «èil contraddittorio l'elementodeterminante per adeguare allaconcreta realtà economical’ipotesi dello studio di settore».In altre parole il processo di-venta obbligatorio ed è ciò chele partite iva aspettavano datempo. Tant’è che devono rite-nersi viziati gli avvisi di accerta-mento basati sugli studi di set-tore applicati senza che sia stataattivata la fase del contradditto-rio. «In presenza di tale omis-sione», si legge nella nota,«puntualmente rilevata dalcontribuente nel corso del giu-dizio di prime cure, gli ufficiometteranno di coltivare lecontroversie». Dall’altra parte,invece, qualora, a seguitodell’invito al contraddittorio, ilcontribuente sia rimasto inerte,la motivazione dell’atto può ba-sarsi unicamente sull’applica -zione dello studio di settore,con riferimento allo standardapplicato». E qui spunta l’in -ghippo. «Se la partita iva», spie-ga a Libero Mario Marzola,commercialista consulente diConfartigianato, «non è in gra-do di dimostrare elementi con-creti per cui la sua azienda si di-scosti dagli studi questi ultimi siapplicano automaticamente».Il che significa che se un im-prenditore decide di mantene-re l’occupazione e i macchinari

invariati rispetto all’anno pre-cedente in vista della ripresaeconomica e affronta consape-volmente un calo di fatturatosarà ugualmente obbligato adadeguarsi agli indici. E quindipagare più tasse

Al contrario il principiodell’obbligatorietà «dell’instau -razione della fase del contrad-dittorio con il contribuente, apena di nullità dell’atto, produ-ce effetti anche sulla motivazio-ne dell’avviso di accertamen-to», spiega il Fisco. Di conse-guenza tutte le pratiche in corsoche di fatto siano slegate al con-tradditorio sono da considerarenulle. E questo è l’unico veroelemento positivo della novitàdi ieri. «Nel complesso per noi èl’ennesima delusione», com-menta Mario Pozza, presidentedi Confartigianato Treviso, «allafine rimane sempre vivo il con-cetto che serviamo per fare get-tito. Non rimane altro che pro-testare in piazza».

Così gli interventi di riformaanti crisi sugli studi dovrebberogià essere adottati nella prossi-ma dichiarazione dei redditi.Gerico, il software utilizzato perla compilazione degli studi, do-vrebbe essere infatti pronto apartire da maggio, ma le spe-ranze delle partite iva di un fi-sco a misura di crisi sono ridot-te a un lumicino.

LA CASSAZIONE

Il Fisco, con una circolare, ha ribadito la centralitàdel contenzioso per gli studi di settore, dopol’intervento della Corte di Cassazione

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Venerdì 16 aprile 2010

In crescita del 23 per cento

Il low cost fatturapiù di Fiat e TelecomLe imprese del settore hanno venduto prodottie servizi per 67 miliardi. Oltre 15 in più del 2008

::: ATTILIO BARBIERI

Alimentari, trasporti, turismo, assicurazionima anche cure mediche e dentistiche. Il mercatodelle spese low cost è esploso. Mentre l’offerta tra-dizionale ha attraversato un periodo nerissimo glioperatori capaci a proporsi sul mercato con offertea costi contenuti hanno archiviato un 2009 indi-menticabile. Il mercato italiano del low cost ha fattoun balzo del 23%, salendo a 67,7 miliardi di euro. Indodici mesi gli italiani hanno speso negli acquisti abasso costo ben 15 miliardi e mezzo in più rispettoal 2008. L’equivalente (a spanne) di tre Finanziarie.

Il settore ora pesa per il 4,45% sul Prodotto inter-no lordo ed è una delle voci principali della conta-bilità nazionale. Per uscire dalla vaghezza delle cifrel’intero settore pesa più del gruppo Fiat che lo scor-so anno ha fatturato 50,1 miliardi di euro. Se poiguardiamo alla capitalizzazione delle società quo-tate in Borsa facciamo delle scoperte interessanti.Banca Intesa capitalizza esattamente la metà, 33,9miliardi di euro, Unicredit 43,9, Generali 27,5%,Fiat “appena” 10,5.

Il boom dell’offerta di prodotti e servizi a bassocosto, come testimonia il vasto rapporto presenta-to ieri da Assolowcost, l’associazione di categoria, ètrasversale a tutti i settori. Il fenomeno riflette dun-que un riorientamento complessivo degli stili diconsumo degli italiani. Si spendono meno soldi manon per questo si acquista per forza di meno. Anzi,in taluni settori, per esempio quello dei servizi pro-fessionali sono state aperte nuove aree di businessinesistenti fino a pochi anni or sono. Un esempioper tutti: le cure dentistiche. La mancanza di coper-tura da parte del Servizio sanitario nazionale hacreato un fenomeno del tutto sconosciuto in prece-denza, quello del “turismo dentale”. Con il costoaggiuntivo di un biglietto aereo (low cost, preferi-

bilmente) decine di migliaia di italiani si spostava-no nei Paesi dell’Europa orientale per usufruire dicure dentistiche a costi inferiori anche del 50% ri-spetto a quelli praticati dai nostri professionisti. Co-sì, soprattutto nel Nord Est, alcuni studi dentistici sisono strutturati per offrire prestazioni di buonaqualità (a differenza di molte prestate nell’Est Euro-pa) ma a costi inferiori del 30-40% rispetto alla me-dia delle tariffe italiane. Ed è stato un boom. Sonoassurti all’onore delle cronache i casi di tre strutturea Gemona del Friuli, Udine e Villotta di Chions ca-paci di dimezzare le parcelle: 45 euro per l’estrazio -ne di un dente, 150 per la ricostruzione con un per-no in carbonio e fibre di vetro, 650 per una protesimobile.

«Il successo delle imprese low cost di qualità, incontrotendenza con l’andamento dei settori in cuioperano, è stato favorito dall’evoluzione dei mo-delli di consumo e dalla crisi economica», affermaAntonio Vento, cofondatore di Databank, uno deicuratori del rapporto. «Di fatto questi nuovi modellidi business», spiega, «hanno condizionato tutto ilsistema di offerta e modificato l’importanza dei fat-tori di successo: in molti settori il prezzo è tornato aoccupare un ruolo di primo piano e i modelli di bu-siness a basso costo ma di qualità stanno assumen-do il ruolo di benchmark in termini di efficienza or-ganizzativa e produttiva». Diventano cioé l’esem -pio da imitare.

Ma tanto successo spaventa. I 15 miliardi fattura-ti in più dal settore lo scorso anno preoccupano glioperatori tradizionali. Soprattutto nel mondo delleprofessioni. Le tariffe minime chieste a gran voce inquesti ultimi mesi sono conseguenza dell’esplosio -ne dei nuovi modelli low cost. Il governo si è impe-gnato ad approvare un provvedimento in materiaentro la legislatura. Nell’interesse delle tasche deiconsumatori speriamo che questo non accada.

MERCATINO

Bene gli aerei vip di BuffetNetjets si espande in Italia

EXECUTIVE Creata nel 1996 NetJets è lasocietà di aviazione d’affa -ri leader in Europa. La flot-ta è composta da 150 aereie garantisce a ben 1600clienti di volare su 5000 ae-roporti in tutto il mondo.Per prima la società ha in-ventato le carte prepagateattirando nuova clientela e

in Italia nel 2009 e nel primo trimestre del2010 nonostante la crisi ha fatto un decisopasso in avanti. «Da 150 siamo arrivati a168 clienti», spiega Monica Agusta, SeniorVice President di NetJets Europe in Italia, «i quali abitualmente si dividono tra le 50 ele 100 ore di volo all’anno. Il target è de-cisamente variegato e variabile a secondadel momento. Si affidano a noi da grandigruppi bancari , top manager dell’industriae della finanza e sportivi».

Inchiesta sui fondi neri di AgnelliGabetti nega di essere indagato

FISCO Una spiacevole gi-randola di smentite e con-ferme ha riguardato ieri ilpresidente uscente dellaGiovanni Agnelli & C Sa-paz, la società-cassafortedella famiglia Agnelli. Se-condo un articolo che saràpubblicato sul settimanalePanorama, Gianluigi Gabetti sarebbe in-dagato dalla procura di Milano nell’ambitodell'inchiesta che riguarda presunte eva-sioni fiscali sul tesoro estero dell’Avvocatolegato alla contesa sulla eredità mossa daMargherita. Nonostante Panorama con-fermi, l’interessato ha seccamente smen-tito. Intanto i pubblici ministeri vannoavanti a indagare. Nella fattispecie dopoessersi rivolti alle autorità svizzere recen-temente hanno bussato alle porte del Lie-chtenstein.

CAMBIANO I CONSUMI

Il prezzo contenuto è diventato il fattoredecisivo negli acquisti degli italiani

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23Venerdì 16 aprile 2010

Gli indici internazionali

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DOW JONES

Cross Rates

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G.Bretagna

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EuroGran

Bretagna Giappone Svizzera Danimarca Canada Norvegia Svezia USA

FTSE MibTitolo Rif. in Var. %

Titoli di Statoultima rilev.ultima rilev.Titolo Var. % Titolo Var. % ultima rilev.Titolo Var. %

Oro e monete EuriborTitolo Titolo 360 365Denaro Lettera

TTST

TTSFT

FTSE Italia

Mid Cap

Gli indici di Milano

15/0414/0413/0412/0409/0408/04

15/0414/0413/0412/0409/0408/04

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15/0414/0413/0412/0409/0408/04

15/0414/0413/0412/0409/0408/04

24.049,59

+0,28

23.539,24

+0,25

11.786,85

+0,28

26.000,24

+0,40

22.157,82

+0,16

6.291,45

+0,21

6.967,56

+0,74

11.120,69

-0,02 dato di metà pomeriggio

valore

var. %

valore

var. %

quantità

var. %

Il maggior rialzo Il maggior ribasso L'azione più scambiataRenoDe Medici

0,2275

+11,14

FinarteCasa d'Aste

0,1807

-6,08

Unicredit

189.392.077

-0,11

Chiusura Var. %Titolo

Gli altri indici di MilanoChiusuraChiusura Var. %Var. %Titolo

grafica a cura di centimetri.it

DJ It Titans 30

Mediobanca Generale

Comit Globale

Comit Globale R

Comit Globale R 1040

Comit Performance R

Comit Performance R 1040

Assicurazioni

Banche

TLC e Servizi

Finanziarie

Immobiliari

Trasporti e tempo libero

Industriali

+0,29

+0,45

+0,42

+0,31

+0,33

+0,31

+0,33

-0,09

+0,49

+0,68

+0,01

+1,27

+0,67

+0,32

2.523,46

64,12

1.165,15

1.166,05

70,83

3.605,43

78,96

4.590,85

1.344,78

1.420

275,01

218,7

1.694,69

554,13

15/0414/0413/0412/0409/04 15/0414/0413/0412/0409/04 15/0414/0413/0412/0409/04

ANSALDO STS 15,44 -

ATLANTIA 17,95 1,24

AUTOGRILL 9,445 0,53

AZIMUT 9,68 0,57

A2A 1,391 0,14

B M.PASCHI SIENA 1,182 0,68

B POP MILANO 4,8075 1,21

BANCO POPOLARE 5,395 0,65

BULGARI 6,325 -0,24

BUZZI UNICEM 10,43 0,19

CAMPARI 7,585 -1,24

CIR 1,78 0,06

ENEL 4,23 1,56

ENI 17,8 0,23

EXOR 13,47 0,67

FIAT 9,9 1,02

FINMECCANICA 10,38 -

FONDIARIA SAI 11,42 0,26

GENERALI 17,72 0,17

GEOX 5,16 0,19

IMPREGILO 2,6 -

INTESA SANPAOLO 2,885 -0,52

ITALCEMENTI 9,06 -0,49

LOTTOMATICA 14,49 -0,82

LUXOTTICA GROUP 21,14 1,1

MEDIASET 6,35 0,87

MEDIOBANCA 8,01 -0,12

MEDIOLANUM 4,4025 -0,4

PARMALAT 2,12 -0,35

PIRELLI E C. 0,4515 0,33

PRYSMIAN 15,51 0,85

SAIPEM 29,67 -0,1

SNAM RETE GAS 3,7725 0,13

STMICROELECTRONICS 7,745 -0,13

TELECOM ITALIA 1,134 0,35

TENARIS 15,9 0,19

TERNA 3,18 -

UBI BANCA 10,37 -0,29

UNICREDIT 2,285 -0,11

UNIPOL 0,849 -0,29

BOT

BOT 30.04.2010 (182) 99,989 0,3

BOT 14.05.2010 (364) 99,977 0,31

BOT 31.05.2010 (182) 99,961 0,33

BOT 15.06.2010 (365) 99,946 0,34

BOT 30.06.2010 (177) 99,927 0,37

BOT 15.07.2010 (365) 99,899 0,41

BOT 15.07.2010 (91) 99,903 0,41

BOT 30.07.2010 (182) 99,87 0,46

BOT 16.08.2010 (367) 99,836 0,49

BOT 31.08.2010 (186) 99,809 0,52

BOT 15.09.2010 (365) 99,771 0,57

BOT 15.10.2010 (365) 99,718 0,58

BOT 15.11.2010 (364) 99,636 0,62

BOT 15.12.2010 (365) 99,547 0,66

BOT 14.01.2011 (364) 99,434 0,76

BOT 15.02.2011 (365) 99,335 0,8

BOT 15.03.2011 (365) 99,228 0,86

BOT 15.04.2011 (365) 99,094 0,93

BOT 30.09.10 (183) 99,742 0,58

BTP

BTP 15.6.2010 2,75% 100,368 0,42

BTP 01.08.2010 4,5% 101,116 0,52

BTP 01.11.2010 5,5% 102,599 0,63

BTP 01.02.2011 3,75% 102,29 0,81

BTP 15.3.2011 3,5% 102,364 0,87

BTP 01.08.2011 5,25% 105,31 1,09

BTP 01.09.2011 4,25% 104,211 1,13

BTP 15.9.2011 3,75% 103,658 1,15

BTP 01.11.2011 1,9% 101,52 0,91

BTP 01.02.2012 5% 106,452 1,34

BTP 01.03.2012 3% 102,99 1,4

BTP 15.04.2012 4% 104,663 1,44

BTP 01.07.2012 2,5% 102,14 1,52

BTP 15.10.2012 4,25% 106,34 1,64

BTP 15.12.2012 2% 100,75 1,73

BTP 01.02.2013 4,75% 108,01 1,76

BTP 15.04.2013 4,25% 106,85 1,9

BTP 1.8.2013 4,25% 107,15 1,98

BTP 15.12.2013 3,75% 105,5 2,19

BTP 01.06.2014 3,5% 104,44 2,38

BTP 1.8.2014 4,25% 107,53 -

BTP 1.2.2015 4,25% 107,49 2,58

BTP 15.04.2015 3% 101,5 2,69

BTP 1.8.2015 3,75% 105,07 2,73

BTP 1.08.2016 3,75% 104,59 2,96

BTP 01.02.2017 4% 105,65 3,1

BTP 1.8.2017 5,25% 113,3 3,2

BTP 01.02.2018 4,5% 107,61 3,39

BTP 01.08.2018 4,5% 107 3,54

BTP 1.2.2019 4,25% 104,64 3,64

BTP 01.03.2019 4,5% 106,44 3,67

BTP 01.09.2019 4,25% 103,9 3,77

BTP 1.2.2020 4,5% 105,5 3,86

BTP 01.03.2020 4,25% 103,2 3,89

BTP 01.09.2020 4% 100,5 3,97

BTP 1.8.2021 3,75% 98,64 3,94

BTP 01.08.2023 4,75% 105,26 4,27

BTP 15.09.2023 2,6% 104,9 2,18

BTP 1.11.2023 9% 148,88 4,29

BTP 01.03.2025 5% 106,74 4,43

BTP 1.11.2026 7,25% 132,17 4,51

BTP 1.11.2027 6,5% 123,5 4,58

BTP 1.11.2029 5,25 108,1 4,66

BTP 01.05.2031 6% 117,5 4,72

BTP 1.2.2033 5,75% 114,4 4,76

BTP 01.08.2034 5% 104,34 4,76

BTP 1.2.37 4% 89,99 4,71

BTP 01.08.2039 5% 104,17 4,78

BTP 01.09.2040 5% EUR 103,75 4,82

BTP 15.09.2041 2,55% 103,45 2,39

CCT

CCT 1.6.2010 100,068 0,44

CCT 1.12.2010 100,152 0,45

CCT 1.5.2004-2011 100,145 0,49

CCT 1.11.2011 100,115 0,55

CCT 1.3.2005-2012 100,091 0,64

CCT 1.11.2012 100 0,64

CCT 1.7.2006-2013 99,88 0,73

CCT 1.3.2014 IND 99,62 0,75

CCT 1.12.2014 99,42 0,76

CCT 01.09.2015 99,21 0,8

CCT 01.07.2016 IND 98,76 0,87

CCT 1.03.2017 98,23 0,92

CTZ

CTZ 30.04.2010 99,989 0,43

CTZ 30.09.2010 99,721 0,62

CTZ 31.03.2011 99,195 0,88

CTZ 30.06.2011 98,78 1,04

CTZ 30.09.2011 98,32 1,19

CTZ 29.02.2012 97,442 1,4

BTP INDICIZZATI

BTPI 15.9.2010 0,95% 101,49 -

BTPI 15.9.2012 1,85% 105,36 -

BTPI 15.9.2014 2,15% 106,51 0,6

BTPI 15.9.2017 2,10% 104,8 1,41

BTPI 15.09.2019 2,35% 104,47 1,82

BTPI 15.9.2035 2,35% 103,39 2,13

ORO FINO (EURO/GR) 25.46 27.22

ARGENTO (EURO/KG) 392.51 444.15

LONDRA ($/ONCIA) 1160.6 1161.1

ARGENTO LONDRA ($/ONCIA) 18.43 18.47

STERLINA V.C. 180.00 202.97

STERLINA N.C. (ANT.73) 180.00 202.97

STERLINA (POST.74) 180.00 202.97

KRUGERRAND 774.69 857.32

MARENGO ITALIANO 141.51 163.20

MARENGO SVIZZERO 140.48 160.00

MARENGO FRANCESE 140.48 160.00

MARENGO BELGA 140.48 160.00

MARENGO AUSTRIACO 140.48 160.00

20 MARCHI 175.85 196.25

10 DOLLARI LIBERTY 433.82 480.30

1,000 1,140 0,793 0,697 0,134 0,739 0,126 0,103 0,738

0,877 1,000 0,695 0,612 0,118 0,648 0,110 0,090 0,648

126,180143,819 100,000 0,880 0,170 0,932 0,159 0,130 93,163

1,434 1,635 1,137 1,000 0,193 1,060 0,180 0,148 1,059

7,443 8,483 5,899 5,189 10,000 5,498 0,936 0,767 5,495

1,354 1,543 1,073 0,944 0,182 1,000 0,170 0,139 0,999

7,952 9,064 6,302 5,544 1,068 5,875 10,000 0,819 5,871

9,707 11,064 7,693 6,768 1,304 7,171 1,221 10,000 7,167

1,354 1,544 1,073 0,944 0,182 1,001 0,170 0,140 1,000

1 SETT. 0.345 0.35

2 SETT. 0.358 0.363

3 SETT. 0.372 0.377

1 MESE 0.404 0.41

2 MESI 0.504 0.511

3 MESI 0.644 0.653

4 MESI 0.748 0.758

5 MESI 0.843 0.855

6 MESI 0.954 0.967

7 MESI 0.993 1.007

8 MESI 1.04 1.054

9 MESI 1.095 1.11

10 MESI 1.136 1.152

11 MESI 1.176 1.192

12 MESI 1.225 1.242

DALLA BORSA

Giornata fiacca con sprint finaleSu Fiat e Telecom, banche in recupero

::: In breve

MARZOTTO E PERMIRA SMENTISCONOL’OFFERTA SU HUGO BOSS

Il fondo Permira e la famiglia Marzottohanno smentito le voci di un'offerta daparte del gruppo veneto sulle azioni HugoBoss. Le indiscrezioni avevano messo le alial titolo della casa di moda.

INTESA SANPAOLO, LA FALCRIASSEGNERÀ TRE BORSE DI STUDIO

In occasione delle celebrazioni per il 60°anniversario di attività, la Falcri di Intesaassegnerà tre borse di studio ai dipendentidella banca che parteciperanno con un loroelaborato alla raccolta di spunti, idee, pro-poste per migliorare il Contratto nazionale,in scadenza il prossimo dicembre, sui temiriguardanti i rapporti di lavoro a tempodeterminato e quelli di apprendistato pro-fessionalizzante.

::: Focus

DEA CAPITAL E FIMIT CONFERMANO«LA FUSIONE È ALLO STUDIO»

Dea Capital e Fimit confermano i rumorsdelle ultime settimane: stano studiando lafusione di First Atlantic Real Estate Sgr(detenuta da DeA Capital) con la stessaFimit. L’obiettivo, fanno sapere lle duesocietàm è quello «di creare un primariooperatore europeo nell’asset managementimmobiliare».In particolare, attraverso l’unione delle duesocietà, l’operazione creerebbe la prima Sgrimmobiliare italiana indipendente, con allostato oltre 8 miliardi di masse in gestione e19 fondi gestiti (di cui 5 quotati). «Nelleprossime settimane», si legge in una notadiffusa in serata, «saranno avviate le attivitàdi due diligence e approfondite le modalitàtecniche, finanziarie e di governancedell’eventuale operazione».

Chiusura positiva a Piazza Affari. Milano si èriscattata ieri nelle battute finali di una sedutaincerta, caratterizzata da parecchie inversioni ditendenza. Il mercato ha salutato con soddi-sfazione la notizia della prossima missione con-giunta di Fondo Monetario, Banca Centrale eu-ropea e Commissione in Grecia. L’indice Ftse Mibha finito in recupero dello 0,25%, a 25.539 punti.Fiat ha guadagnato l’1,02%, a 9,90 euro, be-neficiando di un report positivo di Bernstein. Hagiocato a favore del Lingotto pure l’attesa per lapresentazione del piano industriale la prossimasettimana, su cui già circolano alcune antici-pazioni. Su anche Exor (+0,67%). Fra gli in-dustriali Pirelli (+0,33%) ha consolidato i rialzi

ottenuti mercoledì dopo la conferma che loscorporo dell’immobiliare è in marcia secondo itempi stabiliti. Bene Atlantia (+1,24%) dopo chel’altroieri l’ad Castellucci ha affermato di pre-vedere un miglioramento dei conti nel 2010.Telecom sale dello 0,35% mentre proseguono ireport positivi (ieri un nuovo “buy” di ExecutionNoble) dopo conti e piano triennale. Nel lussobene Tod’s e Luxottica, deboli gli alimentari.Tra i bancari in denaro Pop. Milano (+1,21%),Banco Popolare (+0,65%) e Montepaschi(+0,68%). Negativa Intesa (-0,52%).Bel tempo sui maggiori mercati europei. Londraha finito a +0,50%, Parigi a +0,20% e Francofortea +0,21%. In calo (-0,31%) Amsterdam.

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24 Venerdì 16 aprile 2010

AACEA 7,56 1 7,5343 7,21 8,075 1,07 18/05/09 1.610ACEGAS-APS 4,365 2,52 4,3362 3,8 4,365 6,79 05/07/10 240ACOTEL GROUP 62,67 -0,21 62,6057 59,02 72,81 -9,04 26/05/03 261,3ACQUE POTABILI 1,724 -0,29 1,7233 1,6 1,915 -11,54 02/05/06 62,1ACSM 0,95 - 0,9533 0,84 1,089 -10,04 05/07/10 72,8ACTELIOS 3,6325 0,62 3,6174 3,405 3,88 0,9 20/05/10 245,8AEDES 0,2304 -1,33 0,2312 0,2048 0,2525 12,67 07/05/07 168AEFFE 0,4085 -0,12 0,4087 0,4015 0,5375 -21,89 18/05/09 43,9AEGON 5,41 0,74 5,3934 4,165 5,41 16,72 25/04/08 853,8AEROPORTO DI FIRENZE 13,8 -0,22 13,4795 13,51 14,55 -4,03 10/05/10 124,7AHOLD KON 10,07 -4,1 10,07 8,86 10,5 14,3 30/04/08 1.200,2AICON 0,3325 -2,21 0,3329 0,2645 0,351 8,31 36,2ALCATEL-LUCENT 2,5175 1,92 2,4877 1,943 2,63 7,59 04/06/07 5.834,3ALERION 0,629 -0,16 0,6257 0,489 0,65 21,9 03/05/10 276,8ALLIANZ 94 -0,15 94,113 78,12 95,11 8,11 30/04/09 42.666,6AMPLIFON 4,1275 3,45 4,1095 2,91 4,1275 36 10/05/10 819ANSALDO STS 15,44 - 15,3961 13,09 15,44 16 24/05/10 1.544ANTICHI PELLETTIERI 0,6 - 0,5978 0,575 0,7845 -23,18 26/05/08 27,3APULIA PRONTOP 0,4385 -1,9 0,4373 0,375 0,458 4,03 27/04/09 103,5ARENA 0,0333 -4,03 0,0334 0,0263 0,0394 -10,24 24/07/00 42,6ARKIMEDICA 0,6575 1,15 0,6507 0,6105 0,74 -9,87 56,8ASCOPIAVE 1,693 -0,29 1,6948 1,483 1,7 12,42 10/05/10 396,9ASTALDI 5,61 -0,36 5,6106 4,75 6,195 -6,27 03/05/10 552,2ATLANTIA 17,95 1,24 17,8623 16,7 19 -1,64 24/05/10 10.262,2AUTOGRILL 9,445 0,53 9,4029 8,445 9,445 7,09 21/07/08 2.402,8AUTOS MERIDIONALI 23,3 -2,31 23,5683 16 24,41 46,17 12/04/10 101,9AUTOSTR TO-MI 10,78 -0,74 10,7725 8,99 11,02 4,46 10/05/10 948,6AXA 17,4 -0,97 17,3617 14,14 17,57 4,13 07/05/09 36.351,4AZIMUT 9,68 0,57 9,6102 7,875 9,93 3,2 24/05/10 1.386,7A2A 1,391 0,14 1,388 1,247 1,469 -5,12 21/06/10 4.357,9

BB CARIGE 2 0,2 2,0008 1,7967 2,0225 8,09 03/05/10 3.232B CARIGE RSP 2,9 - 2,9 2,795 2,99 -0,51 03/05/10 505,5B DESIO BRIA RSP 4,0975 0,8 4,089 4 4,125 2,18 03/05/10 54,1B DESIO E BRIANZA 4,2175 1,02 4,178 3,9775 4,345 0,42 03/05/10 493,4B IFIS 7,695 0,07 7,6922 6,465 7,695 5,27 03/05/10 263,9B INTERMOBILIARE 4,185 0,3 4,1791 3,1325 4,295 32,75 05/05/08 653B M.PASCHI SIENA 1,182 0,68 1,1835 1,076 1,331 -3,75 18/05/09 6.492,7B P DI SONDRIO 7,18 - 7,1818 6,545 7,63 0,35 06/04/10 2.212,5B P EMILIA ROMAGNA 10,37 0,39 10,3123 9,25 11,3197 0,54 27/04/09 2.630,8B POP ETRURIA E LAZIO 4,015 -0,12 4,0026 3,81 4,21 1,71 11/05/09 302B POP MILANO 4,8075 1,21 4,7745 4,2475 5,455 -3,46 24/05/10 1.995,3B POP SPOLETO 4,65 -0,43 4,674 4,26 4,8 -4,52 10/05/10 138,3B PROFILO 0,593 -1,17 0,6004 0,555 0,679 -9,88 02/06/08 401,5B SANTANDER 10,77 0,19 10,6703 9,125 12 -7,79 02/02/09 88.624,5B SARDEGNA RSP 10,82 0,56 10,7946 10 10,98 3,34 03/05/10 71,4BANCA GENERALI 8,61 -0,12 8,5738 6,805 8,65 1,29 10/05/10 958,4BANCO POPOLARE 5,395 0,65 5,3673 4,3099 5,4542 6,23 24/05/10 3.455,4BANCO POPOLARE 2010 W 0,027 -3,23 0,0259 0,027 0,0839 -51,79 24/05/10 3.455,4BASF 46,5 0,43 46,7649 39,57 47,16 6,85 04/05/09 42.925,5BASICNET 2,99 -2,53 3,0044 1,915 3,0675 53,33 14/06/10 182,4BASTOGI 2,06 - 2,0535 2,02 2,24 -2,14 36,6BAYER 49,4 -1,79 49,8595 47,05 56,42 -11,79 13/05/09 37.758,5BB BIOTECH 49,59 0,71 49,371 49 52,18 -1,41 31/03/10 903,8B&C SPEAKERS 2,83 - 2,83 2,5 2,84 12,75 03/05/10 31,1BCA FINNAT 0,5635 0,63 0,56 0,552 0,619 -5,77 24/05/10 204,5BEE TEAM 0,464 1,75 0,4651 0,437 0,5 -7,11 06/05/02 32,1BEGHELLI 0,724 3,21 0,7169 0,65 0,753 4,85 24/05/10 144,8BENETTON 6,41 -1,31 6,4297 5,54 6,7 2,72 03/05/10 1.171BENI STABILI 0,705 5,7 0,6877 0,587 0,7275 22,61 06/04/10 1.350,6BEST UNION COMPANY 1,415 1,8 1,415 1,35 1,617 - 13,2BIALETTI INDUSTRIE 0,539 0,09 0,5429 0,497 0,64 9 40,4BIANCAMANO 1,485 0,61 1,4842 1,345 1,565 - 05/07/10 50,5BIESSE 6,115 0,58 6,0692 5,51 6,61 14,84 12/05/08 167,5BIOERA 1,012 - 1,012 1,01 1,7 -38,63 26/05/08 9BMW 35,56 0,25 35,4753 28,87 35,56 12 15/05/09 21.406,9BNP PARIBAS 57,83 0,02 57,6952 47,52 59,8 3,27 20/05/09 52.746,5BOERO 21 - 21 19 21 5 26/04/10 91,1BOLZONI 1,533 - 1,5095 1,388 1,539 12,31 18/05/09 39,8BON FERRARESI 33,49 -0,62 33,5907 30,01 35,2 -4,31 18/05/09 188,4BORGOSESIA 1,139 1,52 1,1279 1,122 1,411 -16,74 19/08/81 77,7BORGOSESIA RSP 1,316 -0,9 1,2752 1,299 1,396 -2,88 04/02/08 1,2BREMBO 5,95 0,08 5,9498 4,45 5,95 13,98 03/05/10 397,4BRIOSCHI 0,2244 -0,18 0,2224 0,2016 0,2391 2,94 19/05/03 176,8BULGARI 6,325 -0,24 6,2984 5,335 6,47 9,9 24/05/10 1.905,8BUONGIORNO 1,085 -0,64 1,0907 0,989 1,2 -6,47 115,4BUZZI UNICEM 10,43 0,19 10,3768 9,105 12,12 -7,54 24/05/10 1.724,6BUZZI UNICEM RSP 6,655 -0,15 6,65 5,685 7,67 -8,02 24/05/10 270,9

CCAD IT 5,135 1,28 5,1217 4,97 5,875 -6,3 10/05/10 46,1CAIRO COMMUNICATION 3,07 0,33 3,056 2,65 3,2225 -0,97 10/05/10 240,5CALEFFI 1,142 -0,09 1,1319 0,951 1,149 6,93 17/05/10 14,3CALTAGIRONE 2,325 1,53 2,3165 2,1525 2,45 -4,91 24/05/10 279,3CALTAGIRONE EDITORE 2,11 1,2 2,0761 1,752 2,11 20,78 24/05/10 263,8CAMFIN 0,287 - 0,2871 0,2465 0,313 -6,36 19/05/08 192,7CAMPARI 7,585 -1,24 7,595 7,02 8,34 3,98 24/05/10 2.202,7CAPE LIVE 0,35 -0,28 0,3494 0,329 0,42 7,03 17,8CARRARO 2,6175 0,29 2,6603 2,25 2,65 18,44 05/05/08 120,4CARREFOUR 37,6 -1,05 37,6 33,4 38 12,21 04/05/09 26.504,3CATTOLICA ASSICURAZIONI 24,33 0,5 24,2574 21,4 24,33 2,53 10/05/10 1.316CDC 2,465 - 2,4556 1,85 2,465 18,8 23/05/05 30,2CELL THERAPEUTICS 0,484 1,26 0,4848 0,4055 0,848 -39,84 317,2CEMBRE 4,7 1,08 4,6791 4,4275 4,82 0,86 17/05/10 79,9CEMENTIR HOLDING 3,11 1,39 3,0863 2,79 3,345 -7,99 24/05/10 494,9CENTRALE DEL LATTE TO 2,7275 -0,37 2,6688 2,35 2,7825 13,76 05/05/08 27,3CHL 0,17 2,72 0,175 0,145 0,1906 -8,11 26CIA 0,301 -2,75 0,301 0,272 0,3275 -8,79 11/05/09 27,8CICCOLELLA 0,935 -5,56 0,9327 0,8085 1,042 -1,48 21/05/01 168,8CIR 1,78 0,06 1,7852 1,533 1,918 -1,93 12/05/08 1.410CLASS EDITORI 0,6175 1,15 0,6149 0,545 0,697 -8,38 10/05/10 63,3COBRA 1,807 -1,42 1,7967 1,689 2,17 -9,2 38COFIDE 0,78 1,5 0,7722 0,628 0,794 18,18 12/05/08 561COGEME SET 0,745 -0,73 0,7312 0,71 0,96 -22,4 42,6CONAFI PRESTITO’ 1,06 0,09 1,0643 0,9155 1,2 -7,83 10/05/10 49,3CR ARTIGIANO 1,825 1,39 1,8081 1,751 1,909 -0,98 26/04/10 519,7CR BERGAMASCO 25,32 -0,71 25,417 22,8 25,5 8,67 03/05/10 1.562,9CR VALTELLINESE 5,085 1,19 5,0188 4,6975 5,72 -9,2 26/04/10 1.058,7CREDEM 5,23 1,75 5,1785 4,685 5,755 -2,97 17/05/10 1.738,4CREDIT AGRICOLE 13,68 0,51 13,555 10,08 13,68 10,59 27/05/09 30.456,4CRESPI 0,1902 0,05 0,1902 0,19 0,245 -7,22 19/05/03 11,4CSP INTERNATIONAL 1,025 -1,44 1,0298 0,75 1,069 35,67 07/06/10 34,1

DDADA 5,165 0,49 5,1372 4,83 6,055 -12,53 83,7DAIMLER 36,8 1,88 36,8 30,34 37,5 -1,92 09/04/09 35.496,4DAMIANI 0,9485 -0,11 0,9403 0,917 1,067 -11,19 78,3D’AMICO 1,254 0,97 1,2572 1,097 1,378 14,52 27/04/09 188DANIELI & C 20,05 -1,23 20,1171 16,28 20,46 15,3 09/11/09 819,6DANIELI & C RSP 10,76 -0,37 10,8082 8,75 11,12 16,96 09/11/09 435DANONE 46 -1,88 46,0222 40,21 47,92 6,98 30/04/09 23.634,9DATALOGIC 3,8725 -0,06 3,8617 3,8525 4,1175 -4,85 04/05/09 226,3DEA CAPITAL 1,34 0,68 1,3357 1,16 1,345 6,18 410,9DE’LONGHI 3,13 - 3,1216 2,8 3,2575 -1,03 03/05/10 467,9DEUTSCHE BANK 60,15 1,04 59,8385 43,33 60,15 19,96 27/05/09 34.337,2DEUTSCHE TELEKOM 10,12 0,2 10,129 9,24 10,55 -0,78 04/05/09 44.136,6DIASORIN 28,2 0,04 28,2792 23,31 28,82 13,34 21/06/10 1.551DIGITAL BROS 2,1025 -0,47 2,0978 2,08 2,335 -6,76 08/12/08 29,7DMAIL GROUP 5,02 0,8 4,938 4,98 5,75 -4,11 19/05/08 38,4DMT 15,23 -3,67 15,3546 13,2 17,6 -4,81 172,2

EEDISON 1,098 - 1,0976 0,9705 1,151 3,39 12/04/10 5.688,9EDISON RSP 1,448 1,26 1,4413 1,285 1,551 12,25 12/04/10 160,1EEMS 1,639 -0,49 1,6451 1,028 1,719 31,96 69,7EL EN 12,87 -0,54 12,9538 11,23 13,12 7,7 18/05/09 62,1ELICA 1,887 0,91 1,861 1,691 2 -1,82 04/05/09 119,5EMAK 4,1525 0,79 4,1888 3,54 4,1525 19,15 07/06/10 114,8

ENEL 4,23 1,56 4,2185 3,73 4,23 4,51 21/06/10 39.776,2ENERVIT 1,38 0,73 1,3982 1,325 1,48 -1,43 17/05/10 24,6ENGINEERING 25,55 -0,2 25,4883 24,1 27,8 -7,43 14/06/10 319,4ENI 17,8 0,23 17,7752 16,01 18,56 - 31/03/10 71.295,4ENIA 6,29 2,78 6,2394 5,215 6,29 18,9 07/06/10 678,5E.ON 28,7 0,88 28,5172 25,69 29,45 -1,61 07/05/09 57.428,7ERG 10,67 -0,19 10,6881 9,18 10,79 10,23 16/04/10 1.603,9ERG RENEW 0,873 1,22 0,8723 0,6645 0,977 34,31 10/05/99 115,8ERGYCAPITAL 0,765 -0,39 0,7626 0,501 1,192 59,54 56,4ESPRESSO 2,305 0,44 2,3052 1,805 2,39 2,67 21/04/08 944,1ESPRINET 7,62 0,86 7,5437 7,54 9,87 -16,13 03/05/10 399,3EUROTECH 2,6725 -0,93 2,6751 2,435 2,91 -6,15 94,9EUTELIA 0,207 -1,43 0,2087 0,207 0,389 -40,86 13,5EVEREL GROUP 0,0955 - 0,0874 0,0955 0,0955 - 10/07/00 7,3EXOR 13,47 0,67 13,4399 10,86 14,13 -0,81 24/05/10 2.158,7EXOR PRV 8,135 2,01 8,1051 6,075 8,135 10,76 24/05/10 624,8EXOR RSP 9,73 -0,97 9,7711 8,17 10,16 -2,7 24/05/10 89,2EXPRIVIA 1,17 0,17 1,1713 1,075 1,26 -4,49 26/04/10 60,1

FFASTWEB 14,96 0,34 14,929 13,64 19,45 -22,49 22/10/07 1.189,4FIAT 9,9 1,02 9,8676 7,73 10,87 -3,41 19/04/10 10.813,3FIAT P 6,18 1,15 6,1569 4,735 6,345 3 19/04/10 638,3FIAT RSP 6,61 2,24 6,5223 5,02 6,655 5 19/04/10 528,2FIDIA 4,33 -0,17 4,3354 3,95 4,7 -6,38 20/05/02 22,2FIERA MILANO 4,5275 0,17 4,487 4,02 4,5875 0,61 04/05/09 190,8FILATURA DI POLLONE 0,69 -1,64 0,6972 0,4025 0,748 75,13 29/04/02 7,3FINARTE CASA D’ASTE 0,1807 -6,08 0,1969 0,165 0,2049 -9,88 10/05/99 9FINMECCANICA 10,38 - 10,3615 9,205 11,32 -7,24 24/05/10 6.001,2FNM 0,5705 0,09 0,5694 0,5065 0,5915 -1,72 141,8FONDIARIA SAI 11,42 0,26 11,3688 10,61 12,1 2,79 24/05/10 1.421,6FONDIARIA SAI RSP 7,91 -0,13 7,8981 7,44 8,235 0,57 24/05/10 336,7FORTIS 2,77 - 2,7415 2,395 2,905 7,36 02/05/08 6.514,1FRANCE TELECOM SA 17,58 0,69 17,5634 16,3 17,85 0,23 02/06/09 45.960,3FULLSIX 1,145 - 1,136 1,117 1,232 -8,25 12,8

GGABETTI 0,4455 -1,44 0,4457 0,416 0,655 -29 15/05/06 39,4GAS PLUS 6,07 0,91 6,0292 5,855 6,48 -0,74 24/05/10 272,6GDF SUEZ 28,99 -0,03 28,7418 26,3 30,5 -3,37 06/05/09 63.593,7GEFRAN 2,29 -0,43 2,3264 2,015 2,5 2,46 04/05/09 33GEMINA 0,667 0,08 0,6636 0,579 0,67 17,02 18/06/07 980GEMINA RSP 1,516 -1,49 1,543 1,466 1,72 -12,37 18/05/09 5,7GENERALI 17,72 0,17 17,6688 16,04 19,19 -5,84 24/05/10 27.587,8GEOX 5,16 0,19 5,151 4,3925 5,375 7 24/05/10 1.337,5GEWISS 3,1 -0,08 3,0906 2,605 3,1975 13,97 17/05/10 372GRANITIFIANDRE 3,6375 1,04 3,6027 3,335 3,815 3,93 24/05/10 134,1GREENVISION 5,55 - 5,5739 5,39 7,35 -13,35 25/05/09 32,5GRUPPO COIN 5,48 -2,14 5,5253 3,99 5,6 19,65 767,7GRUPPO MINERALI MAFFEI 5,19 -3,35 5,2035 4,5525 5,37 5,92 31,1

HHERA 1,7 -0,47 1,7014 1,605 1,746 5 07/06/10 1.895,5

II GRANDI VIAGGI 1,04 1,46 1,0329 0,92 1,049 8,33 07/04/08 46,8IGD 1,44 -0,55 1,4426 1,44 1,594 -7,63 24/05/10 445,3IL SOLE 24 ORE 1,827 3,22 1,7982 1,661 1,969 -4,79 28/04/08 79,2IMA 15,15 0,07 15,0778 12,89 15,18 17,81 24/05/10 516,6IMMSI 0,886 -1,56 0,8928 0,771 0,906 5,48 24/05/10 304,1IMPREGILO 2,6 - 2,5924 2,1625 2,6 4,42 18/05/09 1.046,4IMPREGILO RSP 8,145 -0,18 8,0008 7,745 8,75 -6,22 19/07/10 13,2INDESIT 9,06 -0,06 9,0382 7,91 9,715 16,08 26/03/10 1.029,5INDESIT RSP 7,95 -1,97 8,1497 7,69 8,56 1,92 17/05/10 4,1INDUSTRIA E INNOVAZIONE 2,2425 - 2,2433 2,09 2,485 -6,37 52,5ING GROEP 7,82 0,97 7,758 6,17 7,86 12,6 14/08/08 16.119,4INTEK 0,6015 -2,98 0,6036 0,3155 0,629 90,95 11/05/09 78,4INTEK R 0,97 3,19 0,9627 0,6039 0,97 58,5 10/05/10 5,5INTERPUMP 3,8475 0,85 3,8393 3,145 3,9975 3,71 12/05/08 372,3INTESA SANPAOLO 2,885 -0,52 2,8899 2,5575 3,2025 -8,41 24/05/10 34.185,3INTESA SANPAOLO RSP 2,3975 1,27 2,3789 1,937 2,485 2,24 24/05/10 2.235,6INV E SVIL 2012 W 0,0099 - 0,0097 0,009 0,0143 5,32 24/05/10 2.235,6INVEST E SVILUPPO 0,0642 -0,77 0,0647 0,0631 0,089 -4,75 18/06/01 15,6IRCE 1,36 -2,16 1,3693 1,36 1,59 -11,52 14/06/10 38,3IRIDE 1,507 1,96 1,4963 1,294 1,507 13,31 21/06/10 1.111,5ISAGRO 3,235 -0,08 3,2039 3,2 3,705 -2,27 08/05/06 56,8IT HOLDING 0,1761 - 0,1844 0,1761 0,1761 - 04/06/01 43,3IT WAY 3,5825 0,21 3,5321 3,4025 3,7925 -0,49 02/02/09 15,8ITALCEMENTI 9,06 -0,49 9,0537 7,915 10,25 -5,38 24/05/10 1.604,7ITALCEMENTI RSP 5,07 2,32 5,0191 4,46 5,445 -0,39 24/05/10 534,5ITALMOBILIARE 31,74 0,73 31,5568 26,91 33 2,55 24/05/10 704,1ITALMOBILIARE RSP 22,32 0,31 22,2289 19,38 23,48 0,45 24/05/10 364,8IW BANK 1,927 0,36 1,9233 1,802 2 -3,17 19/04/10 141,9

JJUVENTUS FC 0,825 - 0,8251 0,8245 0,928 -7,77 04/11/02 166,3

KKERSELF 6,89 -0,86 6,9392 6,84 9,1 -21,26 24/05/10 120,1KINEXIA 2,6975 -0,46 2,7723 2,17 2,88 23,17 17/07/91 57,5KME GROUP 0,303 - 0,3014 0,293 0,3635 -1,78 11/05/09 115,6KME GROUP RSP 0,688 -1,15 0,6949 0,5602 0,7 23,47 10/05/10 25,3KME GROUP 2011 W 0,0237 0,85 0,0243 0,023 0,039 -15,36 10/05/10 25,3K.R.ENERGY 0,0984 0,1 0,0984 0,0901 0,199 -34,79 92,2

LLA DORIA 2,4 -0,41 2,4094 2,15 2,48 11,24 03/05/10 74,4LANDI RENZO 3,3375 1,14 3,3115 3,22 3,99 -2,2 03/05/10 375,5LAZIO S.S. 0,3395 - 0,34 0,3335 0,374 1,19 23L’OREAL 82 0,05 82 71,52 82 4,73 21/04/09 49.397,9LOTTOMATICA 14,49 -0,82 14,5218 13,13 14,79 3,28 24/05/10 2.492,5LUXOTTICA GROUP 21,14 1,1 21,0855 17,91 21,14 17,12 24/05/10 9.825,7LVMH 89,95 -0,75 90,0634 75,52 91,69 12,87 27/11/09 44.069,9

MMAIRE TECNIMONT 3,1375 -1,88 3,1544 2,2675 3,2675 27,02 17/05/10 1.011,8MANAGEMENT E C 0,1678 -1,24 0,1687 0,129 0,1699 16,53 78,6MARCOLIN 1,72 1,53 1,719 1,311 1,72 15,13 12/05/03 106,9MARIELLA BURANI F.G. 2,5225 - 2,5739 2,5225 2,5225 - 26/05/08 75,4MARR 6,975 -0,64 6,9812 5,885 7,02 17,23 24/05/10 464MEDIACONTECH 2,9 -0,17 2,8566 2,8425 3,395 -12,12 22/04/02 53,8MEDIASET 6,35 0,87 6,3219 5,27 6,485 10,72 24/05/10 7.500,8MEDIOBANCA 8,01 -0,12 8,0226 7,34 8,83 -3,67 24/11/08 6.897,4MEDIOLANUM 4,4025 -0,4 4,3955 3,78 4,5475 0,92 23/11/09 3.220,1MEDITERRANEA ACQUE 2,6675 0,66 2,6489 2,38 2,715 -2,91 03/05/10 204,6MERIDIANA FLY 0,1354 -0,88 0,1365 0,1289 0,1572 -13,09 92,1MERIDIE 0,5195 -2,35 0,5214 0,4995 0,6 -13,2 26,3MID IND C 2010 W 0,0202 -8,18 0,0202 0,0202 0,179 -86,43 26,3MID INDUSTRY CAPITAL 12,5 -0,79 12,5 12,5 15,49 -18,3 11/05/09 47,5MILANO ASS 2,0875 0,36 2,0901 1,954 2,1775 1,83 26/04/10 1.163,6MILANO ASS RSP 2,375 -0,11 2,3641 2,13 2,3775 6,38 26/04/10 73MITTEL 3,725 -0,27 3,742 3,25 4,16 -6,41 01/02/10 262,6MOLMED 1,44 2,93 1,4271 1,399 1,88 -18,37 151,5MONDADORI 3,1275 0,64 3,1191 2,5925 3,22 0,97 19/05/08 811,4MONDO HE 0,1637 0,43 0,1628 0,143 0,176 -2,15 3,4MONDO TV 8,085 -0,19 8,0747 6,8 8,365 8,82 28/02/05 35,6MONRIF 0,4605 -1,29 0,4617 0,4405 0,485 2,33 22/05/06 69,1MONTEFIBRE 0,198 -0,7 0,1991 0,1215 0,201 41,23 20/05/02 25,7MONTEFIBRE RSP 0,502 -1,57 0,5097 0,255 0,522 92,71 19/05/03 13,1MONTI ASCENSORI 1,22 1,84 1,2069 1,178 1,46 -13,11 20/09/10 16,2MUNICH RE 122,65 -0,16 122,634 106,3 122,85 11,72 23/04/09 25.315,4MUTUIONLINE 5,73 0,09 5,7539 5,19 5,865 1,42 03/05/10 226,4

NNICE 3,03 1,25 3,0044 2,5 3,045 1 24/05/10 351,5NOEMALIFE 6,18 -0,16 6,18 5,45 6,3 12,36 26,8NOKIA CORPORATION 11,36 0,71 11,3876 8,985 11,7 27,14 24/04/09 43.178,8NOVA RE 1,19 - 1,19 1,15 1,19 3,48 04/06/07 16,1

OOLIDATA 0,44 -1,12 0,4452 0,44 0,557 -11,29 10/05/04 15OMNIA NETWORK 0,299 - 0,2969 0,299 0,299 - 7,8

PPANARIAGROUP 1,867 -0,27 1,8471 1,714 2,24 -1,06 11/05/09 84,7PARMALAT 2,12 -0,35 2,1322 1,724 2,1275 8,55 19/04/10 3.663,8

PARMALAT 2015 W 1,053 -0,47 1,0454 0,74 1,06 10,78 19/04/10 3.663,8PHILIPS 24,5 -1,41 24,5924 20,87 25,91 17,22 30/03/09 23.824,1PIAGGIO 2,37 0,64 2,3652 1,778 2,4475 18,5 17/05/10 938,6PIERREL 4,135 -0,54 4,2031 4,04 5,6 -2,01 61,8PININFARINA 2,6725 -1,11 2,6809 2,6725 3 -3,78 23/05/05 80,6PIQUADRO 1,329 - 1,3189 1,029 1,329 16,07 27/07/09 66,5PIRELLI E C. 0,4515 0,33 0,4529 0,3675 0,469 7,5 24/05/10 2.362,8PIRELLI E C. RSP 0,5615 0,72 0,5622 0,432 0,5615 24,78 24/05/10 75,7PIRELLI REAL ESTATE 0,49 1,45 0,4861 0,3785 0,5395 -4,3 21/04/08 412,2POLIGRAFICA S.FAUSTINO 11,83 0,85 11,6422 10,12 12,24 2,07 08/05/00 14,1POLIGRAFICI 0,4675 -0,11 0,4795 0,4215 0,492 3,77 21/05/07 61,7POLTRONA FRAU 0,822 -0,24 0,8256 0,667 0,85 -1,56 26/05/08 115,1PPR 106,99 - 106,99 81,5 106,99 32,91 11/05/09 13.540,2PRAMAC 1,455 -1,02 1,4605 0,995 2,28 45,65 30/06/08 44,4PREMAFIN 1,04 -2,35 1,0359 0,97 1,075 -1,89 26/05/08 426,8PREMUDA 0,901 -0,06 0,9018 0,901 1,054 -9,9 10/05/10 126,8PRIMA INDUSTRIE 8,33 - 8,263 7,2 9,45 5,84 26/05/08 72PRYSMIAN 15,51 0,85 15,4504 12,17 15,81 27,24 19/04/10 2.823,2

RRATTI 0,2254 -1,14 0,2273 0,2198 0,3 -14,81 18/05/98 52,9RCF GROUP 0,9195 1,49 0,9222 0,887 1 -2,7 10/05/10 29,4RCS MEDIAGROUP 1,384 1,54 1,3825 1,03 1,384 9,15 19/05/08 1.014RCS MEDIAGROUP RSP 0,82 - 0,8167 0,71 0,8215 5,67 24,1RDB 2,095 0,24 2,1043 2 2,4 -2,56 12/05/08 96,1RECORDATI 5,8 -0,34 5,8051 5,065 5,82 11,54 26/04/10 1.212,9RENAULT 34,55 -1,29 34,5919 29,5 39,99 -4,56 15/05/08 9.844,6RENO DE MEDICI 0,2275 11,14 0,2224 0,196 0,256 -7,52 13/05/02 85,9REPLY 17,08 0,89 17,0106 15,15 17,4 6,75 31/05/10 157,5RETELIT 0,393 -1,75 0,3971 0,385 0,465 -10,68 62,7RICCHETTI 0,4245 2,29 0,4209 0,3915 0,573 -14,24 19/05/08 22,7RICHARD GINORI 1735 0,0729 -1,62 0,0735 0,0729 0,111 -27,89 27/05/02 33,6RISANAMENTO 0,38 -0,52 0,38 0,364 0,4335 -9,74 19/06/06 104,2ROMA A.S. 1,017 - 1,0167 0,7595 1,017 20,43 134,8ROSSS 1,11 - 1,11 0,9555 1,288 -9,39 12,8RWE 67,7 - 67,699 61,6 69 -1,88 18/04/08 35.434,5

SSABAF 17,5 -0,06 17,4032 15,17 17,84 7,43 24/03/10 201,8SADI SERVIZI INDUSTR 0,4345 1,05 0,4252 0,399 0,513 -7,55 01/06/09 40,3SAES GETTERS 5,88 0,77 5,8457 5,735 6,24 -2,73 27/04/09 89,8SAES GETTERS RSP 4,89 -0,2 4,857 4,74 5,6 -9,44 27/04/09 36,5SAFILO GROUP 0,4755 1,6 0,4805 0,3045 0,4755 20,05 12/05/08 540,4SAIPEM 29,67 -0,1 29,6603 23,16 30,15 23,11 24/05/10 13.092,4SAIPEM RCV 29,93 - 29,93 23 29,93 24,6 24/05/10 4,4SANOFI-AVENTIS 55,05 0,09 55,0795 51,79 57,86 -0,69 23/04/09 72.419,7SAP 36,5 0,14 36,5 31,5 36,5 10,61 20/05/09 44.740,3SARAS 2,1025 -0,47 2,1318 1,664 2,305 -3,89 18/05/09 1.999,5SAT 9,685 -0,15 9,3106 9,2 10,72 -8,8 24/05/10 95,5SAVE 8 2,56 7,9491 5,78 8 35,71 03/05/10 442,7SCREEN SERVICE 0,669 0,83 0,6679 0,637 0,7385 -2,69 01/03/10 92,7SEAT PAGINE GIALLE 0,1844 2,1 0,1836 0,157 0,2063 13,48 21/05/07 355,3SEAT PAGINE GIALLE RSP 1,75 - 1,75 1 1,75 59,09 19/05/08 1,2SERVIZI ITALIA 5,1 0,49 5,086 5,06 5,565 -2,3 26/04/10 82,6SIAS 7,25 0,76 7,2234 6,235 7,25 10,86 03/05/10 1.649,4SIEMENS 73,25 0,07 73,2493 61,98 76,3 12,69 28/01/09 66.965,4SNAI 3,04 2,88 2,9874 2,21 3,07 1 24/07/00 355,1SNAM RETE GAS 3,7725 0,13 3,7727 3,3775 3,81 8,72 24/05/10 13.470,7SNIA 0,0994 -0,4 0,1002 0,08 0,1357 -17,85 30/06/03 14,1SNIA 2010 W 0,0025 8,7 0,0024 0,0021 0,006 -56,14 30/06/03 14,1SOCIETE GENERALE 46,8 0,62 46,0909 38,63 52,5 -4,59 27/05/09 27.178SOCOTHERM 1,425 - 1,4518 1,425 1,425 - 28/05/07 54,9SOGEFI 2,375 -1,04 2,3845 1,81 2,405 12,56 28/04/08 275,9SOL 4,4275 1,55 4,3382 3,69 4,48 11,38 17/05/10 401,6SOPAF 0,1189 -0,08 0,1193 0,1065 0,1296 -7,11 25/05/08 50,2SORIN 1,559 0,84 1,5533 1,19 1,57 16,78 733,4STEFANEL 0,2785 0,36 0,2777 0,27 0,35 -21,66 08/05/06 15,1STEFANEL RSP 3,2 - 3,2 3,07 3,45 4,07 08/05/06 0,3STMICROELECTRONICS 7,745 -0,13 7,7352 5,775 7,755 22,55 23/02/09 7.050,4

TTAMBURI 1,28 -0,16 1,2742 1,2136 1,3989 3,84 24/05/10 142,2TAS 13,3 -0,08 13,3083 12,8 14,9 -5,2 05/05/03 23,6TELECOM ITALIA 1,134 0,35 1,1339 1,014 1,146 4,23 20/04/09 15.173,9TELECOM ITALIA RSP 0,898 0,45 0,9004 0,76 0,898 16,17 20/04/09 5.411,5TELECOM ITALIA MEDIA 0,079 1,02 0,0789 0,0763 0,1008 -21,31 24/04/06 26TELECOM ITALIA MEDIA RSP 0,0813 -0,85 0,0823 0,0813 0,105 -18,78 24/04/06 0,4TELEFONICA 17,89 -1,16 17,89 16,46 19,9 -9,23 12/05/09 84.172,4TENARIS 15,9 0,19 15,9683 15,06 17,37 5,86 21/06/10 18.770,5TERNA 3,18 - 3,1779 2,865 3,23 6 21/06/10 6.370,6TERNIENERGIA 3,8725 -0,45 3,8967 1,909 4,9 127,13 10/05/10 96,1TISCALI 0,1797 0,06 0,1808 0,1514 0,186 8,45 334,5TOD’S 56,21 2,01 55,9207 45,83 56,21 8,37 24/05/10 1.720,6TOSCANA FINANZA 1,472 -0,07 1,473 1,234 1,48 17,95 45TOTAL 43,9 0,53 43,9173 40,38 46,25 -2,53 13/11/09 104.122,4TREVI 12,94 -0,46 13,0161 11,07 13,2 17,32 12/07/10 828,2TREVISAN COMETAL 0,7185 - 0,7221 0,7185 0,7185 - 13/06/05 20,3TXT E-SOLUTIONS 7 -0,07 7,0658 6,3 7,155 5,26 08/05/06 18,3

UUBI BANCA 10,37 -0,29 10,341 9,02 10,5 3,29 24/05/10 6.702UNI LAND 0,8435 -0,53 0,8377 0,748 0,947 -9,83 12/05/08 134,7UNICREDIT 2,285 -0,11 2,2814 1,83 2,31 2,21 24/05/10 44.039,6UNICREDIT RSP 2,68 -0,37 2,687 2,56 2,9 -1,95 24/05/10 65UNILEVER 23 - 23 20,11 23,5 1,32 18/11/09 39.438,7UNIPOL 0,849 -0,29 0,8488 0,811 0,976 -11,52 24/05/10 1.256,4UNIPOL P 0,5795 0,35 0,5805 0,536 0,641 -6,08 24/05/10 528,2

VVALSOIA 4,44 - 4,3756 4,25 4,68 - 10/05/10 46,4VIAGGI DEL VENTAGLIO 0,1376 - 0,1386 0,1376 0,1376 - 04/03/02 20VIANINI INDUSTRIA 1,478 0,54 1,478 1,3 1,478 6,33 24/05/10 44,5VIANINI LAVORI 4,66 1,08 4,6146 4,23 4,7375 -0,8 24/05/10 204,1VITTORIA ASS 3,9975 1,14 3,968 3,56 4,0325 3,09 10/05/10 263VIVENDI 20,47 4,92 20,4306 17,41 21,4 -2,06 12/05/09 23.954,1

WW CAMFIN 11 0,0456 2,24 0,045 0,0349 0,0555 -12,48 12/05/09 23.954,1W GABETTI 13 0,126 2,27 0,1238 0,1202 0,1431 -9,48 12/05/09 23.954,1W INTERPUMP 12 0,27 -0,55 0,2704 0,2295 0,304 15,78 12/05/09 23.954,1W MEDIOBANCA 11 0,0861 -0,12 0,086 0,085 0,1451 -20,5 12/05/09 23.954,1W PRI 2013 2,8 1,82 2,798 1,573 2,9975 - 12/05/09 23.954,1W RGINORI 2011 0,0249 - 0,0249 0,011 0,05 - 12/05/09 23.954,1W TISCALI 14 0,0038 -2,56 0,0039 0,0038 0,0049 -22,45 12/05/09 23.954,1WARR AEDES 2009-2014 0,0735 -1,61 0,0734 0,0618 0,0875 23,53 12/05/09 23.954,1WARR BPM 09-13 3,74 -1,58 3,7541 3,73 5,18 -16,94 12/05/09 23.954,1WARR CREVAL 2010 0,335 1,36 0,3323 0,288 0,39 - 12/05/09 23.954,1WARR CREVAL 2014 0,441 1,61 0,4346 0,386 0,519 - 12/05/09 23.954,1WARR ERGYCAPITAL 11 0,1518 3,97 0,1464 0,1038 0,2402 58,13 12/05/09 23.954,1WARR IKF 10-14 - - - - - - 12/05/09 23.954,1WARR INTEK 2011 0,0726 -9,25 0,0733 0,0396 0,096 - 12/05/09 23.954,1WARR KME 09-11 0,023 -1,71 0,0233 0,0205 0,0255 - 12/05/09 23.954,1WARR KRE 09-12 0,0377 -5,75 0,0361 0,0361 0,0879 -56,86 12/05/09 23.954,1WARR MERIDIE 11 0,021 - 0,0201 0,017 0,0265 -23,08 12/05/09 23.954,1WARR PIERREL 08-12 0,29 - 0,29 0,2 0,35 34,88 12/05/09 23.954,1WARR RETELIT 08-11 0,102 -2,76 0,1015 0,102 0,1375 -1,45 12/05/09 23.954,1WARR UBI 09-11 0,0354 -1,12 0,0356 0,0315 0,0502 -27,9 12/05/09 23.954,1

YYOOX 7,17 -0,14 7,1985 5,095 7,18 37,36 365,4YORKVILLE BHN 0,1351 5,14 0,1338 0,112 0,1877 -27,29 18/03/93 10,4

ZZIGNAGO VETRO 4,5425 0,22 4,5378 3,78 4,5425 16,47 10/05/10 363,4ZUCCHI 0,5075 -4,15 0,5122 0,389 0,5295 11,78 01/08/05 12,4ZUCCHI RSP 0,5895 -1,67 0,5821 0,4755 0,5995 -1,67 19/05/08 2

AZIONI PREZZO VAR% PREZZO MINIMO MASSIMO VAR% PR. UF. DIVIDENDO CAPITALIZZAZIONERIF. EURO SU PR. RIF. UFF. EURO 2009/2010 2009/2010 DAL 30/12/09 DATA (MLN/EURO)

AZIONI PREZZO VAR% PREZZO MINIMO MASSIMO VAR% PR. UF. DIVIDENDO CAPITALIZZAZIONERIF. EURO SU PR. RIF. UFF. EURO 2009/2010 2009/2010 DAL 30/12/09 DATA (MLN/EURO)

AZIONI PREZZO VAR% PREZZO MINIMO MASSIMO VAR% PR. UF. DIVIDENDO CAPITALIZZAZIONERIF. EURO SU PR. RIF. UFF. EURO 2009/2010 2009/2010 DAL 30/12/09 DATA (MLN/EURO)

Mercato Azionario

AAAA Expert A-RT 400 - -

AAA Master Az America - -

AAA Master Az Europa - -

AAA Master Az Internaz - -

AAA Master Az Italia - -

AAA Master Bil Obbl - -

AAA Master Bilanciato - -

Abis Flessibile 5,637 3,64

Agora Cash 5,564 5

Agora Risk 4,276 39,42

Agora Selection 4,835 10,41

Agora Valore Protetto 95 6,311 6,39

Agoraflex 6,743 3,09

Alarico Re 4,79 43,2

Alboino Re 6,278 23,56

Alleanza Obbligazionario 5,605 2,45

Allianz Az. America T 13,592 33,85

Allianz Az. America L 13,702 32,82

Allianz Az. Globale L 3,111 28,13

Allianz Az IT All Stars 4,337 26,22

Allianz Azioni Europa L 16,513 39,01

Allianz Azioni Europa T 16,298 39,03

Allianz Azioni Globale T 3,059 27,88

Allianz Azioni Italia L 21,416 26,18

Allianz Azioni ItaliaT 21,063 25,83

Allianz Azioni Pacifico L 5,396 31,19

Allianz Azioni Pacifico T 5,298 30,98

14/04 VAR. %EURO 12 MESI

PREC

14/04 VAR. %EURO 12 MESI

PREC

14/04 VAR. %EURO 12 MESI

PREC

14/04 VAR. %EURO 12 MESI

PREC

14/04 VAR. %EURO 12 MESI

PREC

14/04 VAR. %EURO 12 MESI

PREC

14/04 VAR. %EURO 12 MESI

PREC

Alto Bilanciato 16,219 11,94

Alto Internaz Azionario 4,262 28,64

Alto Internaz Obbl 6,127 2,51

Alto Monetario 7,087 1,33

Alto Obbligazionario 8,849 5,43

Alto Pacifico Azionario 5,795 40,04

Americhe 8,973 33,25

Amundi Azioni QEuro 12,987 31,86

Amundi QBalanced 8,713 11,83

Amundi QReturn 5,779 22,07

Anfiteatro Bond Corporate 4,98 -

Anfiteatro Bond Plus 7,407 -

Anfiteatro Conservative Flex 5,253 -

Anfiteatro Corp Abs Ret 5,647 -

Anfiteatro Corporate BT 5,18 -

Anfiteatro Global Bond 5,676 -

Anfiteatro Global Equity 4,516 -

Anfiteatro Tesoreria 5,684 -

Anfiteatro Total Return 3,38 -

Anima America 4,316 43,44

Anima Asia 6,433 30,99

Anima Convertibile 6,263 27,04

Anima Emer Markets 9,516 51,05

Anima Europa 3,994 29,17

Anima Fondattivo 14,068 23,54

Anima Fondimpiego 20,037 24,42

Anima Fondo Trading 13,127 35,71

Anima Liquidita’ 6,62 2,38

Allianz Azioni Paesi Em.T 9,279 44,49

Allianz Az.Paesi Em. L 9,4 44,44

Allianz F100 L 4,31 28,77

Allianz F100 T 4,235 28,49

Allianz F15 L 5,433 10,27

Allianz F15 T 5,357 10

Allianz F30 L 5,279 14,41

Allianz F30 T 5,204 14,12

Allianz F70 L 28,423 23,65

Allianz F70 T 27,865 23,37

Allianz Liquidita’ A 5,596 0,45

Allianz Liquidita’ AT 5,07 -

Allianz Liquidita’ B 5,717 0,79

Allianz Monetario 15,857 2,11

Allianz Multi Europa 7,257 30,69

Allianz Multi Pacifico 6,996 35,53

Allianz MultiAmerica 5,233 29,02

Allianz Multi20 5,868 12,56

Allianz Multi50 4,908 19,1

Allianz Multi90 3,743 28,45

Allianz Reddito Euro L 32,483 5,25

Allianz Reddito Euro T 31,836 4,97

Allianz Reddito Glob. L 15,429 6,21

Allianz Reddito Glob.T 15,136 5,93

Alpi Obbl Internaz 7,229 0,08

Alpi Risorse Naturali 6,069 18,95

Alto America Azionario 4,56 26,42

Alto Azionario 15,064 15,86

Anima Obb Euro 7,186 16,39

Aqqua 4,957 -

Arca Az America 16,616 34,46

Arca Az Europa 9,628 33,15

Arca Az Far East 5,775 29,83

Arca Az Italia 20,508 30,52

Arca Az Paesi Emerg 9,619 45,28

Arca BB 31,655 17,59

Arca Bond 12,324 3,62

Arca Bond Corp 7,04 13,44

Arca Bond Dollari 8,667 -1,21

Arca Bond Paesi Em. 13,422 19,44

Arca BT 8,759 0,66

Arca BT Tesoreria 5,774 0,96

Arca Cap.Garantito dic 2013 5,236 3,95

Arca Capitale Gar 06/13 5,093 1,66

Arca Cedola Corp. Bond 5,334 -

Arca Cedola Corp. Bond II 5,045 -

Arca Cedola G Eur Bnd II 4,993 -

Arca Cedola Gov. Euro Bond 5,122 -

Arca Cinque S Comp A 5,493 16,38

Arca Cinque S Comp C 4,69 23,45

Arca Cinque S Comp E 3,507 29,6

Arca Corporate BT 5,546 8,41

Arca MM 14,771 2,08

Arca Obbl Europa 8,366 6,61

Arca Rend Assoluto T3 5,214 11,05

Arca Rend Assoluto T5 4,99 15,83

Arca RR 9,02 6,61

Arca TE 16,485 13,03

Arca 27 11,409 32,65

Aureo Azioni Globale 9,274 30,8

Aureo Cash Dynamic 5,229 0,89

Aureo Defensive 5,077 2,57

Aureo FF 1Classe Crescita 3,884 25,25

Aureo FF 1Classe Dinamico 4,064 18,38

Aureo FF 1Classe Flesse 5,444 7,44

Aureo FF 1Classe Valore 5,019 10,92

Aureo Finanza Etica 6,116 -

Aureo Flex Euro 9,904 19,41

Aureo Flex Italia 17,645 21,79

Aureo Flex Opportunity 4,837 4,16

Aureo Liquidita’ 5,717 0,53

Aureo Obbl Globale 7,999 1,64

Aureo Plus 5,993 2,73

Aureo Rend Assoluto 5,693 8,4

Azimut Bilanciato 24,204 14,06

Azimut Formula 1 Conserva 6,59 2,33

Azimut Formula 1 High Risk 7,107 9,79

Azimut Formula 1 Low Risk 6,756 1,81

Azimut Formula 1 Risk 6,737 6,46

Azimut Garanzia 12,328 0,64

Azimut Redd Usa 5,798 0,55

Azimut Reddito Euro 15,609 1,4

Azimut Scudo 7,655 8,67

Azimut Solidity 7,925 4,57

Azimut Strategic Trend 5,138 17,44

Azimut Trend 19,808 34,25

Azimut Trend America 9,171 37,43

Azimut Trend Europa 12,626 22,64

Azimut Trend Italia 16 18,1

Azimut Trend Pacifico 6,525 20,99

Azimut Trend Tassi 8,92 1,55

BBanco Posta Azion. Euro 4,542 30,48

Banco Posta Extra 5,301 4,39

BancoPosta Az Internaz 3,546 29,51

BancoPosta Centopiu’ 5,315 -

Bancoposta Centopiu’ 2007 5,273 -

BancoPosta Inv Protetto 90 5,471 1,96

BancoPosta Mix 1 5,882 6,65

BancoPosta Mix 2 6,054 12,44

BancoPosta Monetario 6,198 1,41

BancoPosta Obbl Euro 6,869 3,59

BG Focus Azionario 23,079 21,94

BG Focus Monetario 16,4 3,93

BG Focus Obbligazionario 6,719 3,77

Bim Azionario Europa 10,105 30,35

Bim Azionario Glob 4,09 31,3

Bim Azionario Italia 7,363 27,08

Bim Azionario Smal Cap 7,344 20,79

Bim Azionario Usa 6,223 45,64

Bim Bilanciato 22,732 18,26

Bim Corporate Mix 5,505 7,21

Bim Flessibile 4,015 12,78

Bim Obbl Euro 6,873 4,15

Bim Obbl Globale 5,781 3,66

Bim Obblig BT 6,541 1,9

Bipiemme Valore Globale 20,545 37,42

Bnl Azioni America 15,07 23,74

Bnl Azioni E. Dividendo 2,922 26,38

Bnl Azioni Emergenti 9,709 46,2

Bnl Azioni Europa Cr. 11,827 33,77

Bnl Azioni Italia 18,392 32,54

Bnl Azioni Italia PMI 5,602 30,22

Bnl Cash 22,212 1,63

Bnl Euro Obbligazioni 6,813 6,64

Bnl Obbl Dollaro MLT 5,976 -1,98

Bnl Obbl Emergenti 22,203 23,57

Bnl Obbl Euro BT 7,488 2,69

Bnl per Telethon 5,88 7,61

Bnl Protezione 22,853 7,46

Bnl Strategia Rendimento 5,07 8,7

Bnl Target Return Dinamico 12,744 12,25

Bnl Target Return Liquidita’ 9,985 4,1

BNPP Equipe Attacco 4,578 10,93

BNPP Equipe Centrocampo 4,84 5,88

BNPP Equipe Difesa 5,435 4,88

BNPP 100% e Piu’ Gr Asia 5,485 4,06

BNPP 100% e Piu’ Gr Eur 5,1 3,05

BPVi Az Europa 3,976 33,24

BPVi Az Internazionale 3,553 29,48

Fondi d’Investimento

le-journal-italienne.blogspot.com

Page 25: _16_04_2010_libero

25Venerdì 16 aprile 2010

BPVi Az Italia 4,985 30,05

BPVi Breve Termine 6,3 1,93

BPVi Obbl Europa 6,679 3,73

BPVi Obbl Internazionale 5,75 3,83

CCAAM Absolute 5,275 5,04

CAAM Azionario Trend 102,005 -

CAAM Breve Termine 7,477 1,96

CAAM Corporate Giugno 2012 5,11 -

CAAM Corporate 3 anni 102,767 -

CAAM Dynamic Allocation 5,26 8,05

CAAM Eonia 102,023 -

CAAM EQUIPE 1 5,271 3,54

CAAM EQUIPE 2 5,223 5,01

CAAM EQUIPE 3 5,207 7,83

CAAM EQUIPE 4 4,889 12,55

CAAM Eureka B Ripresa 14 5,219 -

CAAM Eureka China dbl wine 5,643 -

CAAM Eureka Double Call 5,497 -

CAAM Eureka Double Win 5,662 -

CAAM Eureka Dragon 6,199 -

CAAM Eureka DW 2013 5,11 -

CAAM Eureka Ripr DUE 2014 5,041 -

CAAM Eureka Ripresa 2014 5,283 -

CAAM EUROPE EQUITY 4,29 32,98

Caam For Gar EmM Eq R 2014 5,056 6,33

CAAM For.Euro Eq.Op Due 2013 4,576 10,29

CAAM For.Euro Eq.Op.2013 4,553 11,48

CAAM For.Gar. Due 2013 4,905 1,74

CAAM For.Gar. 2012 5,071 2,49

CAAM For.Garant. 2013 4,884 1,12

CAAM For.Gar.Em.M.Eq.R.2013 5,048 5,23

CAAM For.Gar.Eq.R. Due 2013 4,907 1,34

CAAM For.Gar.Eq.R. 2013 4,892 0,7

CAAM For.Gar.Eq.R. 2014 5,299 6,28

CAAM For.Gar.High Div. 2014 4,888 3,67

CAAM For.Gar.Mer.Emer. 5,689 2,43

CAAM For.Priv.Div.Opp. 4,943 0,39

CAAM GLOBAL EM.EQUITY 4,999 46,86

CAAM GLOBAL EQUITY 4,324 31,59

CAAM Liquidita’ 8,97 1,13

CAAM MultiCorp. Dic. 2012 5,027 -

CAAM Obbligazionario Euro 5,514 4,39

CAAM PACIFIC EQUITY 4,739 29,13

CAAM PIU’ 5,638 3,91

CAAM Private Alfa 4,861 5,79

CAAM Soluzione Azioni 4,988 -

CAAM Soluzioni Tassi 4,933 -

CAAM Strategia 95 4,993 -

CAAM USA EQUITY 4,502 28,48

Capital Italia 74,45 33,33

Carige Azionario America B 2,551 28

Carige Azionario America cl.A 2,503 25,91

Carige Azionario Europa B 5,844 37,99

Carige Azionario Europa cl.A 5,598 32,43

Carige Azionario Intern B 6,402 36,53

Carige Azionario Intern cl.A 6,237 32,99

Carige Azionario Italia B 5,524 29,16

Carige Azionario Italia cl.A 5,449 27,82

Carige Bilanciato Euro B 6,102 20,55

Carige Bilanciato Euro cl.A 5,993 19,41

Carige Corporate Euro B 6,641 28,7

Carige Corporate Euro cl.A 6,573 27,73

Carige Flessibile 5,204 6,03

Carige Flessibile B 5,209 -

Carige Flessibile Piu’ 4,533 2,16

Carige Flessibile Piu’ B 4,582 -

Carige Liquidita’ Euro B 6,382 4,95

Carige Liquidita’ Euro cl.A 6,323 4,43

Carige Monetario Euro B 11,4 1,79

Carige Monetario Euro cl.A 11,631 4,32

Carige Mosaico 10 5,55 10,05

Carige Mosaico 30 5,275 12,62

Carige Obbl Eur LT B 5,687 13,85

Carige Obbl Eur LT cl.A 5,592 13,11

Carige Obbl Internaz.B 5,799 4

Carige Obbl Internaz.cl A 5,692 2,97

Carige Obblig Euro B 10,943 7,07

Carige Obblig Euro cl.A 10,819 6,45

Carismi Absolute Perf. Cl.A - -

Carismi Absolute Perf. Cl.B - -

Carismi Bond Euro Cl.A - -

Carismi Bond Euro Cl.B - -

Carismi Bond Internaz. Cl.A - -

Carismi Bond Internaz. Cl.B - -

Carismi Dynamic American - -

Carismi Dynamic Europe Cl.A - -

Carismi Dynamic Europe Cl.A - -

Carismi Dynamic Italia Cl.A - -

Carismi Dynamic Italia Cl.B - -

Carismi Dynamic Pacific - -

Carismi Liquidita’ Cl.A - -

Carismi Liquidita’ Cl.B - -

Carismi Pratico Cl.A - -

Carismi Pratico Cl.B - -

Civ. Forum Iulii Azione Cl.A 4,832 30,31

Civ. Forum Iulii Azione Cl.B 4,87 31,69

Civ Forum Iulii Prud ClA 5,501 3,09

Civ Forum Iulii Prud ClB 5,552 3,62

Civ Forum Iulii Rend ClA 5,554 13,12

Civ. Forum Iulii Rendita Cl.B 5,677 14,69

Civ Forum Iulii Strat ClA 5,74 39,97

Civ Forum Iulii Strat ClB 5,863 42,34

Consultinvest Alto Div. 3,312 27,98

Consultinvest Azione 8,986 31,24

Consultinvest Bilanciato 5,312 27,63

Consultinvest Breve Termine 5,003 -

Consultinvest Global 4,224 30,21

Consultinvest High Yield 5,738 31,82

Consultinvest Mercati Em 5,142 18,78

Consultinvest Monetario 5,529 11,29

Consultinvest Multi Flex 5,009 20,55

Consultinvest Obbligaz. M T 5,161 -

Consultinvest Obbligazion 5,239 -

Consultinvest Plus 5,261 -

Consultinvest Reddito 7,489 22,75

Corporate Bond 7,408 21,01

Cr. Cento Misto Best - -

Cr. Cento Monetario Plus - -

Cr. Cento Premium - -

Cr Suisse Mon Cl. B 7,773 2,36

Cr Suisse Mon Cl. I 7,829 2,69

EEmerging Markets Bond 6,108 17,1

Emerging Markets Equity 7,117 47,5

Epsilon Cash 6,279 1,83

Epsilon DLongRun 6,285 18,05

Epsilon QEquity 4,65 32,25

Epsilon QIncomeEuro 7,442 5,22

Epsilon QReturn 6,558 22,74

Epsilon QValue 5,422 36,51

Etica Val Resp Azionario 4,955 39,22

Etica Val Resp Bil 6,842 27,65

Etica Val Resp Monet 5,861 1,38

Etica Val Resp Obbl Misto 6,1 7,24

Eurizon Az Alto Divid E 26,739 29,93

Eurizon Az Asia Nuov Econ 10,429 45,98

Eurizon Az En Mat Prime 9,421 28,95

Eurizon Az Europa Multim 5,756 33,67

Eurizon Az Internaz Etico 6,025 33,98

Eurizon Az Italia 130/30 17,495 30,87

Eurizon Az Mondo Multi 3,391 35,1

Eurizon Az PMI Am 20,909 49,38

Eurizon Az PMI Europa 8,367 49,92

Eurizon Az PMI Italia 4,855 26,47

Eurizon Az Salute e Amb 14,897 23,68

Eurizon Az Tecno Avanz 4,152 36,4

Eurizon Azioni Finanza 19,111 43,91

Eurizon Bil Euro Multi 35,958 19,37

Eurizon Div Etico 8,038 8,75

Eurizon Focus Az America 8,909 37,46

Eurizon Focus Az Eur 13,838 26,77

Eurizon Focus AZ Europa 8,413 34,85

Eurizon Focus Az Internaz 7,582 35,78

Eurizon Focus Az Italia 12,464 30,55

Eurizon Focus Az Pacif 3,997 30,83

Eurizon Focus Az Paesi Em 9,109 52,48

Eurizon Focus Cap. Prot 12/2014 5,051 -

Eurizon Focus Gar I sem 06 5,297 2,4

Eurizon Focus Gar I trim 07 5,191 2,25

Eurizon Focus Gar II sem 06 5,269 1,8

Eurizon Focus Gar II trim 07 5,147 2,35

Eurizon Focus Gar III t07 5,004 0,22

Eurizon Focus Gar IV trim 07 5,234 3,05

Eurizon Focus Gar 03/13 5,179 3,87

Eurizon Focus Gar 06/2012 5,15 3,08

Eurizon Focus Gar 09/12 5,125 3,12

Eurizon Focus Gar 12/12 5,139 3,69

Eurizon Focus Ob Ced 6,158 7,23

Eurizon Focus Ob Em 11,267 20,39

Eurizon Focus Ob Eur Br T 15,275 0,29

Eurizon Focus Ob Eur Co 5,646 15,84

Eurizon Focus Ob Eur H Y 7,269 36,79

Eurizon Focus Ob Euro 14,098 5,41

Eurizon Focus Pr Din 5,304 16,67

Eurizon Focus Pr Prud 5,474 3,89

Eurizon Focus Prof Mod 5,344 8,68

Eurizon Focus Rend Ass 2y 5,238 2,05

Eurizon Focus Rend Ass 3y 5,52 3,39

Eurizon Focus Rend Ass 5y 4,925 2,88

Eurizon Focus Tes Dollaro 12,244 -2,27

Eurizon Focus Tes Eur B 7,704 1,14

Eurizon Focus Tesorer Dol 16,684 0,45

Eurizon FocusTes Eur A 7,666 0,89

Eurizon Liquidita A 7,304 0,93

Eurizon Liquidita B 7,477 1,19

Eurizon Ob E Corp Breve T 7,535 10,6

Eurizon Ob Intern 8,342 3,63

Eurizon Obbl Etico 5,427 6,98

Eurizon Obiettivo Rend 8,1 1,5

Eurizon Rendita 6,051 4,33

Eurizon Soluz 10 6,954 4,3

Eurizon Soluz 40 6,278 15,81

Eurizon Soluz 60 24,805 21,38

Eurizon Team 1 5,999 2,83

Eurizon Team 1 G 5,999 -

Eurizon Team 2 5,686 6,3

Eurizon Team 2 G 5,676 -

Eurizon Team 3 4,762 10,77

Eurizon Team 3 G 4,779 -

Eurizon Team 4 4,011 16,19

Eurizon Team 4 G 4,029 -

Eurizon Team 5 3,892 22,12

Eurizon Team 5 G 3,91 -

Euroland 4,599 31,81

Eurom America Eq Fund - -

Eurom Asian Opportunities - -

Eurom Az Italia 20,604 26,61

Eurom Bilanciato 27,274 15,41

Eurom Conservativo 11,109 0,94

Eurom Contovivo - -

Eurom Dinamico 33,471 14,89

Eurom Em Mark Bond 6,972 20,64

Eurom Europe Equity 14,056 28,38

Eurom Glob Emerg Mkts - -

Eurom Intern Bond 8,559 3,98

Eurom Moderato 6,537 4,78

Eurom Prudente 8,478 1,87

Eurom Real Assets 4,197 8,59

Eurom Reddito 15,439 4,09

Eurom Strategic - -

Eurom Total Return Flex 2 6,598 3,99

Eurom Total Return Flex 3 4,622 5,16

Eurom Total Return Flex 4 - -

Euromobiliare Az Internazionali11,917 32,4

Euromobiliare Strategic Flex 13,568 7,09

Europa 13,272 36,19

Europe Bond 7,489 5,91

FFederico Re 5,213 -

Fideuram Azione 13,144 32,88

Fideuram Moneta 14,612 0,13

Fideuram Performance 12,035 17,59

Fideuram Security 9,568 0,66

Flessibile 2,877 15,5

FMS Absolute Return 9,319 5,22

FMS Equity Asia 9,077 31,8

FMS Equity G Em Mk 12,453 52,48

FMS Equity Gl Resources 10,976 25,34

FMS Equity New World 16,1 52,19

FMS Equity Usa 8,182 31,52

FMS Equty Europe 9,15 37,39

Fondaco Absolute Return 98,053 24,33

Fondaco Eu Sri Eq. Beta 90,239 37,12

Fondaco Euro Cash 116,295 2,45

Fondaco Eurogov Beta 120,263 5,56

Fondersel 46,527 17,42

Fondersel America 9,843 28,13

Fondersel Cash - -

Fondersel Dollaro - -

Fondersel Duemila 95,263 5,03

Fondersel Euro 8,01 3,99

Fondersel Europa 13,428 34,17

Fondersel Int 14,052 10,43

Fondersel Italia 20,132 35,62

Fondersel Oriente 6,849 44,25

Fondersel P M I 16,065 37,98

Fondersel Reddito 14,166 2,18

Fonditalia B Glob Em MK 10,379 20,45

Fonditalia B Global HY 14,248 42,34

Fonditalia Bond Euro H Y T 14,307 -

Fonditalia Bond Glob Em M T 10,42 -

Fonditalia Bond Usa 8,102 -4,77

Fonditalia Bond USA T 8,158 -

Fonditalia Core 1 10,577 14,51

Fonditalia Core 1 T 10,651 -

Fonditalia Core 2 10,332 22,49

Fonditalia Core 2 T 10,411 -

Fonditalia Core 3 10,359 30,01

Fonditalia Core 3 T 10,454 -

Fonditalia Eq. Europe T 9,414 -

Fonditalia Eq G Em MK 11,073 51,77

Fonditalia Eq. Glob Emerg M T 11,178 -

Fonditalia Eq. Italy T 11,708 -

Fonditalia Eq. Japan T 2,711 -

Fonditalia Eq Pac ex Japan 3,941 56,82

Fonditalia Eq. Pac ex Jp T 3,97 -

Fonditalia Eq Usa B Chip 9,018 34,96

Fonditalia Eq. USA Blue C T 9,095 -

Fonditalia Equity Europe 9,333 35,58

Fonditalia Equity Italy 11,606 33,97

Fonditalia Equity Japan 2,687 22,03

Fonditalia Euro B Short T 7,915 2,58

Fonditalia Euro Bd M T T 10,948 -

Fonditalia Euro Bd Sh.Term T 7,952 -

Fonditalia Euro Bond L T 7,259 6,22

Fonditalia Euro Bond L T T 7,315 -

Fonditalia Euro Bond M T 10,884 3,88

Fonditalia Euro C Bond 8,432 13,49

Fonditalia Euro Corp Bond T 8,475 -

Fonditalia Euro Crncy 7,86 0,24

Fonditalia Euro Currency T 7,891 -

Fonditalia Euro Cyclicals 11,208 38,03

Fonditalia Euro Cyclicals T 11,32 -

Fonditalia Euro Defensive 11,823 32,38

Fonditalia Euro Defensive T 11,94 -

Fonditalia Euro Financials 6,162 34,6

Fonditalia Euro Financials T 6,202 -

Fonditalia Euro T.M.T. 5,69 25,19

Fonditalia Euro T.M.T. T 5,73 -

Fonditalia Flex. Emerging Mkts R2,474 18,43

Fonditalia Flex. Emerging Mkts T2,496 -

Fonditalia Flex Opportunity T 7,956 -

Fonditalia Flexe Multim T 9,667 -

Fonditalia Flexible Dynamic T 6,604 -

Fonditalia Flexible Growth 9,004 7,33

Fonditalia Flexible Growth T 9,073 -

Fonditalia Flexible Income 8,558 1,59

Fonditalia Flexible Income T 8,589 -

Fonditalia Flexible M Manag 9,59 4,91

Fonditalia Flexible Opportunity 7,916 1,37

Fonditalia Global 112,302 24,16

Fonditalia Global T 113,221 -

Fonditalia Inflation Linked 13,62 5,34

Fonditalia Inflation Linked T 13,694 -

Fonditalia U.S.Defensive 6,617 32,87

Fondo Liquidita’ 7,603 2,26

Formula 1 Alpha Plus 20 6,615 3,78

Fucino Dynamic 4,607 6,72

GGenerali Institutional Bond - -

Generali Institutional Equity - -

Gestielle America cl A 7,792 28,88

Gestielle America cl B 7,987 30,66

Gestielle Bond $ cl A 8,688 -3,97

Gestielle Bond $ cl B 8,802 -3,29

Gestielle Brasile 5,049 -

Gestielle Bt Euro cl A 7,573 1,8

Gestielle Bt Euro cl B 7,626 2,1

Gestielle Cash Euro cl A 7,053 0,96

Gestielle Cina cl A 10,247 32,36

Gestielle Cina cl B 10,516 34,3

Gestielle East Europe cl A 15,835 65,12

Gestielle East Europe cl B - -

Gestielle Em Markets B cl A 10,188 19,65

Gestielle Em Markets B cl B 10,359 20,75

Gestielle Em Mkt cl A 14,794 40,95

Gestielle Em Mkt cl B 15,203 43,11

Gestielle Etico per AIL A 6,419 5,14

Gestielle Etico per AIL B 6,469 5,63

Gestielle Europa cl A 7,142 31,99

Gestielle Europa cl B 7,306 33,52

Gestielle Global Asset Plus 5,401 7,53

Gestielle Global Asset 1 8,947 7,02

Gestielle Global Asset 2 12,596 11,26

Gestielle Harmonia Dinamico 5,406 7,58

Gestielle Harmonia Moderato 5,329 5,15

Gestielle Harmonia Vivace 5,485 9,7

Gestielle India cl A 6,373 61,42

Gestielle India cl B - -

Gestielle Internaz cl.A 17,223 28,84

Gestielle Internaz cl.B 17,619 30,55

Gestielle Italia cl A 13,376 26,38

Gestielle Italia cl B 13,708 28,22

Gestielle LT Euro cl A 8,239 5,87

Gestielle LT Euro cl B 8,321 6,37

Gestielle MT Cedola 6,385 -1,48

Gestielle MT Euro cl.A 15,069 3,23

Gestielle MT Euro cl.B 15,207 3,65

Gestielle Obb Corporate A 7,2 22,22

Gestielle Obb Corporate B 7,303 23,17

Gestielle Obbl Internaz cl A 6,301 2,59

Gestielle Obbl Internaz cl B 6,392 3,4

Gestielle Pacifico cl A 12,634 27,68

Gestielle Pacifico cl B 12,94 29,37

Gestielle Tecnologia cl.B - -

Gestielle Tot Ret Obiettivo PIU 5,062 -

Gestielle Total Return 14,451 6,94

Gestnord Asset Allocation 4,866 5,74

Gestnord Az Trend Settoriali 2,637 27,15

Gestnord Azioni America 11,251 31,07

Gestnord Azioni Europa 8,693 36,21

Gestnord Azioni Italia 10,725 29,29

Gestnord Azioni P Emerg 9,46 48,25

Gestnord Azioni Pacifico 7,096 33,53

Gestnord Bil Euro 15,027 16,42

Groupama Italia Bond Sel F - -

Groupama Italia Eq Sel F - -

IIGM Bilanciato Azion. A 4,597 -

IGM Bilanciato Azion. B 4,647 -

IGM Flessibile A 4,067 -

IGM Flessibile B 4,104 -

Imi Bond 15,529 2,83

Imi Capital 31,154 16,63

Imi East 6,308 28,84

Imi Europe 18,846 35,44

Imi Italy 23,064 35,89

Imi Rend 9,371 2,3

Imi West 17,831 34,35

Imi 2000 16,866 -0,02

Imindustria 12,728 23,11

Iniziativa Europa 6,923 40,85

Interf Inflation Linked 13,475 6

Interf Int Sec New Economy 34,158 31,89

Interfund System 100 9,608 5,79

Interfund System 40 11,151 2,7

Internazionale 12,565 20,37

Intesa Casse C. Pr Dinam 5,737 6,04

Intra Assoluto 5,582 -6,3

Intra Az Area Euro 5,844 26,3

Intra Azionario Internaz 5,394 32,79

Intra Flessibile 6,208 1,82

Intra Obb Euro 5,974 5,87

Investitori America 3,673 30,85

Investitori Europa 5,171 31,58

Investitori Far East 5,117 27,23

Investitori Flessibile 6,4 7,58

Italia 16,224 32,07

KKairos Partners 5,928 17,34

Kairos Partners Income 6,693 0,53

Kairos Partners Small Cap 9,602 17,9

LLaurin Eurostock 3,889 34,89

Laurin Money 6,925 1,05

Leonardo Euro 5,553 25,32

Leonardo Italian Opportunity 9,223 29,37

Leonardo Monetario 6,1 3,67

Leonardo Obbligaz 7,598 5,37

Leonardo 80/20 6,124 5,66

MM. Gestion Trend Global 5,016 13,2

Macro F.0. 4,16 -

Managers & Co. Comp. 30 5,325 17,29

Managers & Co. Comp. 50 5,106 22,83

Managers & Co. Comp. 70 4,55 26,88

Managers & Co. Comp. 90 4,187 32,88

MC G FdF Flx. Med. Vol. A 5,78 9,64

MC G FdF Flx. Med. Vol. B 3,829 9,06

MC G FdF Flx.HighVol. A 4,496 12,09

MC G FdF Flx.HighVol. A 3,821 11,5

MC G.FdF America A 5,55 31,14

MC G.FdF America B 4,364 29,88

MC G.FdF Asia A 6,867 27,52

MC G.FdF Asia B 3,866 26,8

MC G.FdF Bilanciato A 6,233 16,11

MC G.FdF Bilanciato B 4,627 15,42

MC G.FdF Europa A 6,537 30,06

MC G.FdF Europa B 3,706 29,13

MC G.FdF Flx Low Vol A 5,211 0,48

MC G.FdF Flx Low Vol B 5,202 0,48

MC G.FdF Global Bond A 5,323 3,52

MC G.FdF Global Bond B 5,27 3,31

MC G.FdF High Yield A 7,224 20,32

MC G.FdF High Yield B 5,224 19,76

MC G.FdF Megatr.Wide A 7,364 33,89

MC G.FdF Megatr.Wide B 4,293 33,12

MC G.FdF Paesi Emerg A 9,057 48,14

MC G.FdF Paesi Emerg B 4,243 47,28

Mediolanum Elite 30 L 5,245 14,02

Mediolanum Elite 30 S 10,072 13

Mediolanum Euromoney 6,412 2,72

Mediolanum Flessibile Globale 14,665 29,41

Mediolanum Flessibile Italia 17,101 30,54

Mediolanum Intermoney 6,289 3,2

Mediolanum Italmoney 6,561 2,45

Mediolanum Risp. Corrente 13,839 2,19

Mediolanum Risp. Monetario 5,483 -0,85

Mediolanum Risp. Reddito 11,061 10,37

Mediolanum V. de Gama 10,16 7,95

Mix 5,804 12,28

Monetario 12,165 3,16

MS Symphonia C Adagio 5,883 11,13

MS Symphonia C America 3,981 27,72

MS Symphonia C Asia 5,234 29,88

MS Symphonia C Europa 5,51 34,55

MS Symphonia C Largo 5,71 21,31

MS Symphonia C P Emerg 12,627 48,62

MS Symphonia C Vivace 5,237 33,43

NNextam Az. Europa 5,074 32,62

Nextam Bilanciato 6,237 19,41

Nextam Flessibile 4,811 14,6

Nextam Liquidita’ 5,846 2,27

Nextam Obbl. Misto 6,058 6,43

Nordest Sicav 4,24 19,77

Nordfondo Etico Obb Misto 6,661 6,41

Nordfondo Liquidita’ 6,21 1,52

Nordfondo Obb Conv - -

Nordfondo Obb Dollari 13,692 -2,58

Nordfondo Obb Euro Corp 7,63 14,12

Nordfondo Obb Euro MT 17,352 3,65

Nordfondo Obb Paesi Emerg 8,653 21,02

Nordfondo Obbl Euro BT 8,988 1,23

NorVega Az. America A 3,884 31,35

NorVega Az. America B 3,944 33,02

NorVega Az. Asia A 4,993 30,43

NorVega Az. Asia B 5,061 32,24

NorVega Az. Europa A 4,805 33,29

NorVega Az. Europa B 4,861 35,33

NorVega Az. Italia A 6,46 25,66

NorVega Az. Italia B 6,544 27,29

NorVega Flessibile A 7,242 -5

NorVega Flessibile B 7,252 -

NorVega Mobiliare RE A 4,278 25,09

NorVega Mobiliare RE B 4,278 25,09

NorVega Monetario A 5,866 1,75

NorVega Monetario B 5,903 2,11

NorVega Obb. Euro A 6,526 4,45

NorVega Obb. Euro B 6,598 5

NorVega Obb. Euro Breve Termine A5,866 2,62

NorVega Obb. Euro Breve Termine B5,907 3,09

NorVega Obb. Internazionale A 5,693 4,08

NorVega Obb. Internazionale B 5,754 4,6

NorVega Obb. Paesi Emergenti A 7,31 13,46

NorVega Obb. Paesi Emergenti B7,411 14,44

NorVega Rendimento A 5,336 1,12

NorVega Rendimento B 5,348 -

Norvega Sintesi Audace 5,624 9,72

NorVega Sintesi Dinamico 5,761 14,74

NorVega Sintesi Moderato 5,575 6,56

OObbiettivo Rendimento 5,86 16,57

Open Fund Rit. Assoluto Var 2 - -

Open Fund Rit. Assoluto Var 2 - -

Optima Az America 4,134 30,53

Optima Az Europa 2,997 31,68

Optima Az Far East 3,425 29,54

Optima Az Internaz 4,554 30,64

Optima Azionario Italia 5,782 29,82

Optima Money 6,157 0,65

Optima Obbl E M 7,394 16,92

Optima Obbl Euro Global 6,914 2,92

Optima Obblig Euro 6,99 5,22

Optima Reddito B.T. 6,676 1,99

Optima Riserva Euro 5,297 1,34

Optima Small Caps Italia 5,808 25,01

Optima Tecnologia 2,767 30,64

PPacifico 4,923 33,7

Paritalia Orch Allegro C 73,481 2,55

Passadore Mon 7,144 1,41

Pepite 3,717 9,45

Pepite Bric 4,208 -

Pepite Fondi 2,754 -26,07

Pianeta 9,41 4,87

Pioneer Ob Eur C Etico Dist 4,77 19,01

Pioneer Az America 7,003 32,88

Pioneer Az Crescita cl.A 13,642 28,66

Pioneer Az Europa cl.A 15,076 27,01

Pioneer Az Europa dist cl.A 6,871 32,64

Pioneer Az Giappone cl.A 3,877 25,47

Pioneer Az P Emerg cl.A 10,934 47,32

Pioneer Liquidita’ Euro A 5,062 -

Pioneer Monetario Euro cl.A 13,171 2,47

Pioneer Ob Euro Gov dist 6,528 4,2

Pioneer Ob Paesi Emerg Dist 9,832 41,88

Pioneer Obbl Piu’ Dist 8,132 3,49

Pioneer Target Controllo 5,369 8,64

Pioneer Target Equilibrio 5,386 8,79

Pioneer Target Sviluppo 22,749 5,15

Piu’ Comp.Azionario 4,82 33,89

Piu’ Comp.Bilanc.15 5,319 13,99

Piu’ Comp.Bilanc.30 5,119 19,6

Piu’ Comp.Obbligaz. 5,461 -

Premium 6,5 1,83

PRIMA Fix Emergenti A 13,023 17,84

PRIMA Fix Emergenti Y 13,286 18,93

PRIMA Fix High Yield A 8,034 48,94

PRIMA Fix High Yield Y 8,18 50,2

PRIMA Fix Imprese A 6,529 14,52

PRIMA Fix Imprese Y 6,608 15,14

PRIMA Fix Monetario A 8,528 4,09

PRIMA Fix Monetario I 8,623 4,42

PRIMA Fix Monetario Y 8,607 4,52

PRIMA Fix Obb Globale 8,72 2,05

PRIMA Fix Obbligazionario BT 10,169 1,37

PRIMA Fix Obbligazionario MLT 5,838 2,44

PRIMA Forza 1 A 5,07 3,05

PRIMA Forza 1 Y 5,104 3,38

PRIMA Forza 2 A 4,612 7,98

PRIMA Forza 2 Y 4,658 8,45

PRIMA Forza 3 A 4,967 13,56

PRIMA Forza 3 Y 5,045 14,35

PRIMA Forza 4 A 4,355 21,68

PRIMA Forza 4 Y 4,429 22,65

PRIMA Forza 5 A 3,936 27,42

PRIMA Forza 5 Y 4,003 28,55

PRIMA Geo America A 4,376 29,93

PRIMA Geo America Y 4,505 31,69

PRIMA Geo Asia A 6,443 44,27

PRIMA Geo Asia Y 6,658 46,39

PRIMA Geo Euro A 6,433 30,12

PRIMA Geo Euro Y 6,623 31,8

PRIMA Geo Europa A 11,066 37,81

PRIMA Geo Europa PMI A 20,329 48,84

PRIMA Geo Europa PMI Y 20,924 50,88

PRIMA Geo Europa Y 11,401 39,65

PRIMA Geo Globale A 24,522 34,11

PRIMA Geo Globale Y 25,26 35,9

PRIMA Geo Italia A 14,167 31,03

PRIMA Geo Italia Y 14,544 32,34

PRIMA Geo Paesi Emerg A 5,812 41,69

PRIMA Geo Paesi Emerg Y 5,998 43,66

PRIMA Strat Eur Alto Potenz Y 2,296 17,26

PRIMA Strat Eur PMI Alto Pot A14,187 24,67

PRIMA Strat Eur PMI Alto Pot Y14,165 22,86

PRIMA Strat IT Alto Potenz Y 4,834 17,02

PRIMA Strategia A-RT 100 5,146 0,19

PRIMA Strategia A-RT 200 4,916 0,51

PRIMA Strategia A-RT 50 16,35 0,19

PRIMA Strategia Eur Alto Pot A 2,281 18,06

PRIMA Strategia Italia Alto Pot A4,789 17,49

Profilo Best Funds 5,926 10,6

Profilo Elite Flessibile 5,574 18,87

RRas Lux Bond Europe 56,999 5,64

Ras Lux Equity Europe 41,077 37,16

Ras Lux Sh.T. Europa 66,085 2,8

Risparmio 7,756 5,18

Ritorni Reali 6,015 -

SSai America 11,89 33,79

Sai Bilanciato 3,7 20,72

Sai Eurobbligazionario 12,886 3,63

Sai Europa 10,676 29,96

Sai FdF Pacifico 3,545 28,58

Sai FdF Paesi Emergenti 5,903 47,69

Sai Globale 8,744 33,03

Sai Italia 18,036 24,54

Sai Linea Aggressiva 3,678 22,72

Sai Linea Dinamica 4,536 16,25

Sai Linea Prudente 4,932 9,45

Sai Liquidita’ 11,57 3,33

Sai Obb Internazionale 7,878 1,51

Sai Obbl Corporate 6,591 10,74

Sai PERFORMANCE 17,374 10,18

Sforzesco 9,976 13,08

Sofia Flex 0,702 -

Soprarno Contrarian B 3,834 23,64

Soprarno Contrarian Cl.A 3,827 23,25

Soprarno DJ Euro Stoxx 50 4,009 29,45

Soprarno Global Macro A 4,918 4

Soprarno Global Macro B 4,972 4,54

Soprarno Inflaz +1.5% Cl.A 5,458 3,12

Soprarno Inflazione +1.5% B 5,485 3,67

Soprarno Nikkei 225 Fund 3,302 21,67

Soprarno Pronti Termine 5,13 -0,48

Soprarno Relative Value B 5,365 1,3

Soprarno Relative Value Cl.A 5,314 0,82

Soprarno S&P 500 4,146 36,61

Soprarno S&P/Mib - -

Soprarno 0 Rit Ass 6 Cl.A 5,159 1,9

Soprarno 0 Ritorn Ass 6 B - -

Soprarno 1 Rit Ass 5 Cl.A 5,182 2,07

Soprarno 1 Ritorn Ass 5 B 5,198 1,78

Symphonia Asia Fless 5,945 21,05

Symphonia Az Italia S Cap 3,802 20,78

Symphonia Bil Eq Italia 5,528 13,86

Symphonia Bond Fless 5,14 4,18

Symphonia C Az Euro 5,803 26,92

Symphonia C Az Internaz 6,627 33,56

Symphonia C Az Italia 11,502 26,55

Symphonia C Fortissimo 2,679 29,61

Symphonia C Monetario 7,432 1,16

Symphonia C Obb Ar Eur 9,45 6,3

Symphonia C Patr G Red 7,134 5,22

Symphonia C Patr Glob 5,298 18,74

Symphonia Italia Fless 5,172 12,05

Synergia Az Europa 6,315 26,3

Synergia Az Globale 6,344 26,88

Synergia Az Italia 6,254 25,08

Synergia Az Small Cap Italia 5,896 17,92

Synergia Az Usa 6,62 32,4

Synergia Bilanciato 15 5,315 6,3

Synergia Bilanciato 30 5,522 10,44

Synergia Bilanciato 50 5,763 15,26

Synergia Monetario 5,022 0,44

Synergia Obb Corporate 5,404 8,08

Synergia Obb Euro B.T. 5,065 1,3

Synergia Obb Euro M.T. 5,173 3,46

Synergia Tesoreria 5,047 0,94

Synergia Total Return 5,296 5,92

TTalento comp America 85,098 21,4

Talento comp Asia 106,888 34,55

Talento comp Europa 120,565 28,06

Teodorico Monetario 7,485 1,46

Tesoreria Fondo per le imprese 6,913 3,07

Total Return 2,299 -33,05

Total Return Obbl 4,323 -10,83

UUBI Active Beta 4,735 -1,21

UBI Active Duration 5,664 3,55

UBI Alpha Equity 5,151 2,22

UBI Az Merc Emergenti 10,426 50,64

UBI Azionario Etico 5,213 33,6

UBI Azioni Euro 5,755 36,76

UBI Azioni Globali 4,445 32,81

UBI Azioni Italia 5,144 33,96

UBI Azioni Pacifico 6,351 31,68

UBI Azioni USA 4,124 33,33

UBI Bil Euro R Controllato 5,962 9,15

UBI Bond T Return 10,525 3,44

UBI Euro B.T. 6,748 2,88

UBI Euro Cash 7,291 0,9

UBI Euro Corporate 7,823 15,61

UBI Euro Medio Lungo T 6,917 6,3

UBI Obbl Glob Alto Rend 8,673 34,03

UBI Obbl Globali Corp 6,734 18,58

UBI Obbligazioni Dollari 4,882 6,2

UBI Obbligazioni Globali 5,594 3,77

UBI Portafoglio Aggressivo 5,389 28,86

UBI Portafoglio Dinamico 5,615 21,27

UBI Portafoglio Moderato 5,9 12,72

UBI Portafoglio Prudente 6,082 6,93

UBI Privilege 1 5,611 10,24

UBI Privilege 2 5,61 14,94

UBI Privilege 3 5,501 19,15

UBI Privilege 4 5,293 23,78

UBI Privilege 5 5,056 28,91

UBI Total Return Dinamico 5,039 2,48

UBI Pra. Tot.Ret.Moderato A 5,128 0,02

UBI Pra. Tot.Ret.Moderato B 5,145 0,1

UBI Pramerica Azioni Europa 5,818 45,81

Unibanca Azionario Europa 6,215 39,26

Unibanca Monetario 5,749 1,61

Unibanca Obbl Euro 5,82 2,43

UNIBANCA PLUS 5,283 4,57

VVegagest Az Area Euro Cl.A - -

Vegagest Az Area Euro Cl.B - -

Vegagest MB Absolut - -

Vegagest MB Strategic - -

Vegagest Obb. Euro LT Cl.A - -

Vegagest Obb. Euro LT Cl.B - -

Vegagest Obbl Flessibile - -

Visconteo 34,896 16,96

Volterra Dinamico 5,37 -

Volterra TR Glob. 5,597 5,09

Volterra TR Obblig. 5,182 1,69

VRG Coro Reddito 5,646 -

VRG Coro Rendimento 5,38 -

VRG Coro Tesoreria 5,646 -

VRG Coro Valore - -

ZZenit Absolute Return Cl.l 5,695 11,69

Zenit Absolute Return Cl.R 5,621 10,71

Zenit Azionario Cl.I 9,74 32,28

Zenit Azionario Cl.R 9,62 31,56

Zenit Eurostoxx 50 Plus Cl.l - -

Zenit Eurostoxx 50 Plus Cl.R - -

Zenit High Tech - -

Zenit Monetario Cl.l 7,57 3,43

Zenit Monetario Cl.R 7,528 3,14

Zenit Obbligazionario Cl.l 8,245 7,58

Zenit Obbligazionario Cl.R 8,199 7,06

Zenit S&P 100 Plus CL.l - -

Zenit S&P 100 Plus CL.l - -

Zenit Zerocento FdF 4,722 2,34

88a+ Eiger 4,772 40,93

8a+ Gran Paradiso 5,242 -

8a+ Latemar 5,165 12,45

8a+ Monviso 5,14 -

14/04 VAR. %EURO 12 MESI

PREC

14/04 VAR. %EURO 12 MESI

PREC

14/04 VAR. %EURO 12 MESI

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26 Venerdì 16 aprile 2010

::: le lettereLe lettere via e-mail vanno inviate sottolineando nell’oggetto: “lettere”. Via posta vanno indirizzate a: Libero - viale L. Majno 42 - 20129 Milano; via fax al n. 02.999.66.264.Vi invitiamo a scrivere lettere brevi. La redazione si riserva il diritto di tagliare o sintetizzare i testi.

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Il pedofiloha un nomeFacciamolo

Polanski arrestato per uno stuprocommesso più di trent’anni fa. A meRoman Polanski fa schifo. Preti pe-dofili e vescovi omertosi. I nomisono troppi per farli. A me fannoschifo anche più di Roman Polanski.Ecco, vorrei che tutti coloro chegridano alla congiura contro il Papami spiegassero perché se dico chePolanski è un porco esprimo un’opi -nione, mentre se dico che preti evescovi sono porci faccio parte diuna congiura contro la Chiesa.

Roberto BelliaVermezzo (Milano)

Glielo spiego io, caro Bellia, chenon grido alla congiura controil Papa, che non credo di essereun baciapile e che ho anche piùdi un dubbio religioso. Glielospiego laicamente: perché, selei dice che Polanski è un porco,accusa Polanski di essere unporco. Esprime una sua opi-nione sull’uomo Polanski. Sedice che i preti sono porci espri-me un’opinione su tutti i preti,e dice una cosa falsa, visto chelei e io sappiamo benissimo checi sono anche preti galantuo-mini. Il che, ovviamente, nonsignifica che la Chiesa sia im-mune da colpe passate e pre-senti. Figuriamoci: essendo laChiesa fatta da uomini è anche

ricca di errori umani. Si-gnifica semplicemente

che quando si accusaun signore di pe-dofilia (o di furto,rapina, omicidioeccetera) bisogna

fare nome e cogno-me del signore in

questione, stando at-tento anche ad eventuali

casi di omonimia. Se un ro-meno ruba, non possiamo direche tutti i romeni sono ladri. Seun prete se la fa con i ragazzinio le ragazzine, non possiamoestendere l’accusa a tutti glialtri preti. Se Polanski è unporco, lo è di suo, non perché glialtri registi gli facciano com-pagnia. Ma chissà perché il Va-ticano, in questo, fa storia aparte. O tutto o niente, o biancoo nero. O pedofili o non pe-dofili. E sa qual è il risultatofinale? Esattamente l’oppostodi quello che lei vorrebbe ot-tenere. Glielo dico terra terra:chi ragiona così non accusa laChiesa, fa solo un favore allaChiesa, una parte della qualenon lo merita e una parte dellaquale confida proprio su accusegeneriche per poter gridare alcomplotto e buttarla in die-trologia, tendenza tipicamenteitaliana (anche se il Papa ètedesco) per non ammettere lecolpe e di solito ottimo metodoper farla franca. E allora ripeto:nomi e cognomi, anche se sonotanti. Altrimenti fa il gioco deipedofili. Un grosso errore, nonle [email protected]

PROPAGANDA DI SINISTRA

False promessee aumento delle tasse

È veramente stupefacente con-statare come la sinistra si ri-tenga lo scrigno d'oro dellacorrettezza, della trasparenza esoprattutto dell'osservanzadelle regole democratiche. So-stiene di avere come interesseprimario le esigenze dei citta-dini e si dichiara contro le tas-se: a me però qualche dubbiosorge. È inutile rammentare lepromesse non mantenute daProdi il quale prometteva fe-licità e nel contempo aumen-tava le tasse. È notizia di questigiorni che la Regione Umbria,appena chiuse le urne, ha in-viato una valanga di accerta-menti fiscali (si parla di circa 20mila) dei quali gran parte datati29 marzo (giorno di chiusuradelle urne). Da malizioso, michiedo come mai non sianostati inviati prima. Forse che lasinistra avesse paura di perde-re consensi?

Leonardo CeccaRivalta (Pc)

MALAGIUSTIZIA

Giudice fannulloneper legittima tristezza

Leggo che il tribunale di Bre-scia ha assolto un collega mi-lanese che per cinque anni nonha trattato neanche una pra-tica. Lui si è giustificato: «Stomale, mia moglie mi ha lascia-to». Nella riforma della giusti-zia sarà bene prevedere la so-spensione dei processi per ...legittima tristezza.

Roberto Belliae.mail

LEGA DI GOVERNO

Dopo il successoora vuole le banche

La Lega non perde tempo: ap-pena passata la sbornia per ilsuccesso elettorale ora iniziagià ad avanzare le proposteclassiche. Iniziano ad arrivareda quella parte precise richie-ste di mettere uomini con il faz-zoletto verde nel taschino a tut-ti i livelli nelle banche del nord.La richiesta arriva nientemenoche da Bossi che in questo casonon dimostra particolare fan-tasia, comportandosi né più némeno come tutti gli altri cheprima di lui hanno conquistato

il potere. C'è da sperare che laclasse dirigente leghista nelfrattempo sia migliorata. La lo-ro precedente esperienza ban-caria si chiamava Credieuro-nord e chi ci aveva messo i soldidentro si sta ancora leccando leferite adesso.

Mario Moreggie.mail

QUALI RIFORME

Basta chiacchiereci vogliono i fatti

Da quando le regionali, e orapure le comunali, hanno dato illoro responso, c'è da parte deipolitici di tutte le latitudini,un’affannosa ricerca di visibi-lità legata alle riforme. Basta.Non ne possiamo più. Smette-tela di parlarne e finalmentemetteteci mano. Ma anche latesta. Non fate discorsi roboantisul presidenzialismo, alla fran-cese, alla tedesca, alla turca ocon prezzemolo e patatine. An-date alle cose concrete. Quelleche la sciura di Abbiategrasso siaspetta. Prima riforma: riduzio-ne degli stipendi dei senatori edeputati a 10.000 euro al mese,tutto compreso, invece degli at-tuali 20.000. Possono vivere be-ne ugualmente. Seconda rifor-

ma: la sciura di Abbiategrassonon dovrà più attendere 6mesi o un anno per fare unamammografia e la prenota-zione potrà farla da casa sua enon andare a fare la fila alle 7del mattino. Tempo massimodi attesa: 30 giorni. Terza ri-forma: controlli sul costo deigeneri di prima necessità echi viene beccato a rubare al-la povera gente, chiusura del-l'esercizio commerciale.

Antonino Marinoe.mail

EUROPA

Dobbiamo pagareper salvare la Grecia

Dopo la tassa introdotta daProdi per entrare in Europa,ce ne troviamo un'altra: quel-la per salvare la Grecia. I 5,4miliardi di euro che l'Italiaverserà sono soldi che pote-vano essere destinati agli ita-liani quale riduzione delletasse. Poichè la riduzione del-le tasse non ci sarà, ecco che amio avviso questa si può chia-mare tassa per restare in Eu-ropa. Invece di essere sottrat-ti ai cittadini, questi denarinon potevano essere presidalla riduzione della spesa

pubblica: numero parlamentarie loro stipendi, mantenimentodelle auto blu, consiglieri regio-nali, provinciali, comunali? Sa-rebbe sicuramente stato un se-gnale concreto del cambiamen-to di cui si parla tanto. Invece,dovremo aspettare le promessedella prossima campagna elet-torale.

Massimo Bardellie.mail

PER QUATTROCCHI

Autorità assentialla cerimonia

Alla cerimonia per FabrizioQuattrocchi, rapito e ucciso daiterroristi in Iraq sei anni fa, leistituzioni genovesi si sono di-stinte per l'assenza, anche se aloro piace definirsi “di tutti”. Lasindaca, presentissima allegreppie di varia umanità, orga-nizzatrice di sfilate “omnisex”,affettuosa - come il don Gallo -verso ogni devianza sociale, noncompare in alcun evento chenon sia colorato di rosso. Men-tre il Burlando, per amor di po-polo, aveva presenziato, suomalgrado, persino a un paio dicerimonie religiose, forse pervia dell'incenso... I Genovesihanno i santi, i navigatori, manon tutti gli eroi. Pazienza. Allafamiglia Quattrocchi un pensie-ro affettuoso

Gianna RadiceGenova

MINICAR TRUCCATE

Vetture pericolosee troppo rumorose

Finalmente anche il Sindaco diRoma pare essersi accorto dellapericolosità delle microvettu-rette, conosciute come “mini -car”, per la velocità che raggiun-gono grazie ai loro motori truc-cati. Ma nessuno parla degli ef-fetti nefasti per la vivibilità cit-tadina causata dall’eccessivorumore del traffico automobi-listico in generale ed in parti-colare da quello causato daltransito anche d’uno solo diquesti 5 mila piccoli mostri ru-morosi, perchè quasi tutti truc-cati rispetto alle caratteristicheper le quali sono stati omologatiper circolare. Allora, signor Sin-daco, al di là delle parole di cir-costanza, vogliamo finalmentefar uscire i signori Vigili Urbani,dotati del necessario per rileva-re le infrazioni e sequestraregran parte di questi piccoli mo-

A tu per tu

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Consulente del direttore

per la cronaca di Roma: Giovanni Tagliapietra

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PRESIDENTE: Arnaldo Rossi

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VICE DIRETTORI

Franco Bechis - Fausto Carioti

Pietro Senaldi

DIRETTORE GENERALE: Stefano Cecchetti

VISTI DA VASINCA

LEONARDO MANUELLI E COSTANZA TRAMONTI

Inviate le vostre foto e Vasinca vi cambierà i connotati. La prossimacaricatura sarà pubblicata nella pagina delle lettere di domenica

e sul sito www.libero-news.it

Inviate le vostre foto a [email protected] [email protected]

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27Venerdì 16 aprile 2010

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stri, oppure lasciamo che l’in -quinamento acustico continui alivelli nocivi per la salute dei cit-tadini?

Renzo Dentesano

Roma

OMOSESSUALI/1

Sono un’élite potentenon dei perseguitati

Significativa la violenta reazionedegli omosessuali ogni volta cheviene mossa loro una critica. Do-vremmo innanzi tutto sgombe-rare il campo dalla falsa imma-gine degli omosessuali come mi-noranza oppressa. Gli omoses-suali costituiscono un’élite so-ciale in grado d’imporre le pro-prie opinioni perché prevalgononel campo dello spettacolo, del-la moda, dell’informazione,dell’arte. Hollywood -Babiloniaha certo dato un contributo no-tevole alla omologazione di ognipossibile perversione.

Francesco Scannavino

e.mail

OMOSESSUALI/2

Ora si scatenanocontro la Chiesa

Parla Bertone, si alza il polve-rone. E come al solito la Chiesa ècostretta a fare ammenda, spe-cificare, rettificare. Eppure sono

anni che noi cittadini eteroses-suali siamo costretti ad ascol-tare le sparate di Grillini e del-l'Arcygay, sopportare Gay prideche sfilano per le nostre città eche diventano carovane fasti-diose alla vista per come certipersonaggi ostentano la lorocondizione. L'Arcigay strilla ealza la voce. L'unica cosa da fa-re è non ascoltare. Che la Chie-sa vada avanti per la sua stra-da,

Michele Rusmini

e.mail

SICILIA

Abbandonatidopo la frana

Sono una siciliana che con lapresente vuole esprimere ilproprio rammarico per comevengono trattati i cittadini inuno Stato a due velocità. L'1marzo scorso nel mio piccolopaese, Caronia, si è verificatauna frana di entità disastrosa.Mio marito ha perso la sua at-tività e 120 persone sono sfol-late: il territorio interessato dal-lo smottamento è di circa 60ettari. È da quel giorno cheaspettiamo la firma del presi-dente del Consiglio riguardol'ordinanza di protezione civilenazionale. Ad oggi non abbia-mo avuto risposta in proposito:ci sentiamo dimenticati dallo

Stato. Quando avvengono lesciagure da Roma in su, lo Sta-to è molto presente ed inter-viene celermente. È dolorosodover dire ai propri figli chesiamo abbandonati perchèabbiamo avuto la sfortuna dinascere a sud di Roma. Vo-gliamo restituita la nostra di-gnità di cittadini, lavoratori esoprattutto genitori.

Maria Giovanna Merlino

e.mail

CALCIOPOLI

Scandaloso Moggisi appella a un morto

Penso che l'amore per un quo-tidiano, in questo caso Libero,abbia un limite. Nel mio casosi chiama Luciano Moggi. Ca-pisco tutto, ma penso che unminimo di coerenza debba es-serci. Ora le telefonate le fa-cevano tutti, ma c’è telefonatae telefonata, senza contare lesim svizzere. Quindi appellar-si ad un morto, Facchetti, pergiustificare tutto ciò che è av-venuto per un ventennio...Tornerò a leggervi con piace-re, dal momento che LucianoMoggi non scriverà più su Li-bero! Grazie e forza Inter.

Emilio Zarrelli

e.mailNon ci lasci soli, noi poveri in-teristi di redazione!

Oggi siamo tutti un po’ più ecologisti

Posta prioritaria di MARIO GIORDANO

Numero verde

800 - 984824CERTIFICATO N. 6623

DEL 01/12/2009

ISSN 1591-0423

La tiratura di venerdì 16 aprile 2010

è di 173.852 copie

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Arretrati del solo quotidiano: disponibili, salvo esaurimento scorte, le

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LOT TOEstrazione del 15/4/2010

S U P E R E N A LOTTO

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La combinazione vincente:

34 - 37 - 38 - 39 - 59 - 90

Numero jolly: 42 Numero SuperStar: 86

QUOTE SUPERENALOTTO• Nessun ”6” (jackpot € 59.812.933,08) •

Nessun ”5+1” • Ai 15 ”5” vanno € 33.670,89

• Ai 1.522 “4” vanno € 331,84 • Ai 51.002 ”3”

vanno € 19 , 8 0 .

QUOTE SUPERSTAR• Nessun “5 stella” • Ai 6 “4 stella” vanno €

33.184,00 • Ai 188 “3 stella” vanno €

1.980,00 • Ai 3.445 “2 stella” vanno € 10 0,0 0

• Ai 24.150 “1 stella” vanno € 10,00 •

Ai 54.493 “0 stella” vanno € 5,0 0.

• Montepremi: € 3 . 3 6 7. 0 8 8 , 1 4

76 61 52 15 77

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6 48 45 84 30

11 37 45 79 72

38 78 82 31 39

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Abbonamenti nazionali 12 mesi: 6 giorni .................................. € 290

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3 mesi: 5 giorni .................................. € 70

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Temperature previste oggi

MIN MAX MIN MAX

Dati meteo a cura di 3BMeteo.com,elaborazione grafica centimetri.it

NORD: sole prevalente, salvo addensamenti diurni sui rilievi con

occasionali temporali sulle Prealpi. Nubi in aumento la notte da Est.

Temperature in rialzo, massime tra 16 e 20.

CENTRO: poco o parzialmente nuvoloso, salvo isolati temporali

diurni su rilievi toscani e sardi. Piovaschi serali sulla costa marchi-

giana. Temperature in rialzo, massime tra 16 e 21.

SUD: fenomeni anche diffusi tra interne campane, medio-alta Pu-

glia e Lucania, in esaurimento; schiarite altrove. Temperature in ca-

lo, massime tra 15 e 20.

NORD: poco nuvoloso su coste e pianure, maggiori addensamenti

sui rilievi centro-occidentali con acquazzoni in estensione alla pia-

nura piemontese. Temperature stabili, massime tra 17 e 20.

CENTRO: parzialmente nuvoloso con disturbi pomeridiani su Ap-

pennino, interne laziali e Sardegna. Nubi in aumento notturno sulle

Tirreniche. Temperature in calo, massime tra 16 e 20.

SUD: bel tempo salvo acquazzoni pomeridiani su Sicilia e dorsale.

Peggiora la notte sulle Tirreniche. Temperature in rialzo, massime

tra 17 e 20.

NORD: instabile con acquazzoni in transito da Ovest verso Est. Am-

pie schiarite la notte a partire da Piemonte e Liguria. Temperature

in calo, massime tra 15 e 18.

CENTRO: variabilità con acquazzoni a tratti diffusi sul versante tir-

renico; pressoché asciutto su Sardegna e coste adriatiche. Tempera-

ture in lieve calo, massime tra 16 e 19.

SUD: instabile sui settori peninsulari con piogge ed acquazzoni

sparsi. Più asciutto e soleggiato tra Sicilia e bassa Calabria. Tempe-

rature in flessione, massime tra 16 e 20.

Insomma si stava meglio quando si stava peggio?Mi pare che sia questo, cara Clementina, il sensodella sua lettera. Tanti anni di battaglie ambienta-liste, tante campagne di rieducazione, articoli digiornali, conferenze, talk show, dibattiti sul riciclo esullo sviluppo sostenibile, il Wwf, i panda, Italia no-stra, Italia vostra, Italia loro, Greenpeace e gli assaltialle petroliere, Raf che canta «un effetto serra scio-glierà la felicità», Romina e Al Bano che fanno ecocon «Quel buco dell’ozono fa paura, che cos’altropoi succederà», la pubblicità dell’uovo ecologica-mente corretto, i detersivi che salvano il delfino, lacampagna di Trussardi per salvare gli alberi, le pre-diche dell’ex ragazzo della via Gluck, la green eco-nomy, Obama, le energie alternative, quelli che fangirare le pale (con una e due l), la prima auto ibrida,gli idrocarburi, l’agricoltura biologica, quelli chenon si lavano, la campagna per il risparmio del sa-pone, i pannelli solari, i materiali riciclabili e le lam-padine a basso impatto energetico: tutto questo èstato inutile? Si stava meglio prima? Quando si in-quinava liberamente? Quando si costruivano i ce-

mentifici nei luoghi più belli d’Italia? Quando si ti-ravano su ecomostri come se fossero castelli di sab-bia? Quando si scaricavano nei fiumi quintali di li-quidi letali? Quando si spargeva nell’aria ogni tipodi sostanza senza nessun tipo di controllo?

No, cara Clementina. Capisco il suo ragiona-mento e la sua amarezza per la scomparsa dellamoka. Il profumo del caffè “che viene su”, il ritualedella caffettiera da preparare, i piccoli trucchi e i se-greti tramandati di padre in figlio (quanto schiac-ciarelapolvere? Fareonotrebuchi peragevolareilpassaggio dell’acqua bollente?) rendono l’amar -cord caro a tutti gli italiani, anche a quelli che oggi sisono convertiti ampiamente agli scodellini dellaLavazza (comodi sì, comodissimi epperò assai me-no poetici). Ma lei è sicura che tutto ciò, nostalgia aparte, possa essere preso a simbolo di una vita so-stanzialmente meno ecologista di prima?

Sono convinto di no. Sono convinto del contra-rio. Pur non essendo un ecologista radicale conpropensione al catastrofismo, penso che i progres-si in campo di sensibilità ambientale siano stati

una delle conquiste più importanti di questi ultimidecenni. Io penso che oggi ci sia più cautela nel ri-coprire di cemento le nostre coste o nel riempire diveleni i nostri fiumi, e penso che questo sia un be-ne. Un grande bene. Ma allo stesso modo, a diffe-renza sua non sono così convinto che la plasticasia, di per sé, un male assoluto. Anzi, credo che sipossa essere ecologisti con la plastica, perché essaè una delle grandi ricchezze della nostra epoca.Certo: va usata con diligenza e possibilmente nonabbandonata in mezzo ai prati. Ma lei è sicura chel’aumento dell’uso di materie plastiche comportidi per sé, automaticamente, l’aumento dell’inqui -namento? Nel 1661 lo scrittore Johm Evelyn, per fa-re un esempio, descriveva Londra così: «La genteperseguitata da questo fumo infernale. Si respirauna nebbia spessa e impura, mischiata a vaporesozzo e fuligginoso che causa mille malanni rovi-nando i polmoni e la salute dell’intero corpo percui catarri, tisi, tossi e conduzione dominano que-sta città». E la plastica, le posso garantire, a queitempi non c’era…

C’era una volta la vecchia bottiglia di vetro con vuoto arendere nel quale arrivava a casa nostra il latte. Unavolta vuota la si riportava alla lattaia e se ne acquistavaun’altra piena. Siamo andati avanti anni con questo si-stema senza aver prodotto un solo grammo di spazza-tura, fino a quando è arrivato il tetrapak e purtroppoanche la bottiglia di latte in vetro usa e getta. C’era unavolta anche una cara e vecchia e indistruttibile moka

d’alluminio che, una volta passato il caffè, l’unico rifiu-to che produceva era la polvere. La fabbrica che la pro-duceva è stata costretta alla chiusura dalla comparsadelle cialde. Miliardi di scodellini di plastica che inevi-tabilmente finiscono nell’ambiente. Cosa cambia trauna busta di plastica e una cialda? Praticamente nulla.

CLEMENTINA NOSEMI

e.mail

le-journal-italienne.blogspot.com

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28 Venerdì 16 aprile 2010

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ISTRUZIONE DI MASSA

Fino al 4 luglio

Le foto di Kubrickesposte a Milanoin prima mondiale

::: MARCO RESPINTI

Tra le altre numerosecose, il Novecento ha distrut-to pure l’università. Colpadell’egualitarismo stucchevo-le, spocchioso e ideologicoche l’ha dominata in Europae in Italia soprattutto a partiredalla seconda metà del seco-lo, come del resto denuncia-no da decenni sociologi seri euomini di cultura autenticaquali Peter L. Berger (1929) eRobert A. Nisbet (1913-1996),Russell Kirk (1918-1994) e og-gi Wilfred M. McClay. Ameri-cani, certo: ma il citarli raffor-za la percezione lucidadell’enorme crisi in cui versal’istruzione universitaria eu-ropea, e in particolare italiana(sulla quale pesa certamentepiù che altrove tutta l’ereditàsessantottina), che AndreaGraziosi, docente di Storiacontemporanea all’università“Federico II” di Napoli, pro-pone nella brillante analisiL’università per tutti. Rifor-me e crisi del sistema univer-sitario italiano (il Mulino,pp. 184, euro 13).

Europa assente

Agile quanto preciso nelloscrivere, Graziosi snocciola idati incontrovertibili e in-quietanti dell’italica arretra-tezza universitaria: «Novedelle prime dieci universitàdel mondo, classificate se-condo i Nobel assegnati ai lo-ro professori, un criterio par-ziale ma certo indicativo, so-no oggi università americane(da Harvard, con 24, alla Roc-kefeller, con 10) e la decima,ma terza in graduatoria, èun’università inglese, Cam-bridge, con 16. Cinque delleprime dieci università e cen-tri di ricerca dell’Unione eu-ropea, classificati secondo lostesso sistema, sono inglesi equattro delle cinque conti-nentali occupano le ultimeposizioni».

L’Europa dunque non c’è(eccezion fatta per la GranBretagna, che il cordone om-belicale con gli Usa non l’hamai davvero reciso, e chequindi fa sempre caso a sé) el’Italia men che meno, salva-ta appena un pochino dal fat-to che solo realtà piccolequali la Normale di Pisa e laScuola internazionale supe-riore di studi avanzati di Trie-ste, «se si aggiustano quellegraduatorie in base al nume-ro dei professori, compaionotra le prime cinquanta uni-versità e centri di ricerca».

Per trovare i primi “veri”atenei, continua lo studioso,occorre andare oltre la posi-zione n. 100 nelle «classifiche

a noi più favorevoli, comel’Academic Ranking of WorldUniversity, dove Milano, Pisae “La Sapienza” compaionotra la 100a e la 150a posizione(ma nelle sole scienze Pisa sipiazza tra le prime 75 e nellasola medicina Milano è al 46°posto)».

Quando gli do-mando di adden-trarsi ancora piùnel buio pesto diquesta situazionequasi disperante,Graziosi rispondecon “istinto ragio-nato”: «Sono seria-mente preoccupatoper questa situazio-ne oramai endemi-ca. Sono preoccupatosul serio, lo scriva questo, perfavore...».

Ma cosa è successo alla hi -gher education dello Stivale?«Un tempo», spiega, «l’uni -versità era una realtà di élite:era così in tutta Europa inuna epoca in cui la cultura

mondiale era quella europea.Poi, il salto. Avanti la Primaguerra mondiale, gli studentiuniversitari italiani erano cir-ca 25mila; dopo il secondoconflitto sono cresciuti asse-standosi attorno alle 80milaunità; negli anni Cinquanta

sono raddoppiati acirca 200mila (so-prattutto perl’enorme afflusso didonne); e via via lapopolazione stu-dentesca è cresciu-ta fino alla strabi-liante cifra attualedi quasi 2 milioni. E

il numerodegli ateneiè passatodai circa 20-

30 di un tempo ai 100 attuali.Ebbene, l’aspirazione al mi-glioramento che la nuovafruizione popolare dell’istru -zione universitaria implica èsacrosanta, ma una strutturacosì mastodontica necessitàdi essere guidata con criteri

chiari ed efficaci».Insomma, l’“università per

tutti” e divenuta quell’univer -sità di nessuno che imperaoggi; o, meglio, l’universitàdel nulla che ci schiaccia.«L’università non è, comesbagliando si dice, “degli stu-denti”: che capacità di con-trollo hanno infatti gli stu-denti sull’offerta superiored’istruzione e di cultura? El’università non è nemmenodei professori. L’università èdegli studi, i quali debbonoessere offerti al massimo del-la qualità, cosa però incom-patibile, questa, con le eroga-zioni scriteriate e a pioggia didenari. La pretesa autonomiadi cui molto si è parlato è sta-ta in realtà solo autogestione:con parecchi soldi messi a di-sposizione per farne ciò chesi vuole, ognuno li ha spesicome ha creduto, senza peròun progetto unitario di qua-lità di cui comunque abbiso-gna un sistema nazionaleuniversitario dipendente dal-

Un saggio spiega perché solo piccoli atenei quali la Normaledi Pisa e la Sissa di Trieste resistono nelle varie classificheinternazionali. L’eredità del ’68 e gli errori dell’autonomia

lo Stato qual è il nostro (e cheforse nemmeno la culturaleliberale può immaginare danoi, Paese piccolo per grandiatenei autonomi, di smantel-lare)».

Incentivi concreti

Una situazione senzascampo, allora. «Beh, il mini-stro Mariastella Gelmini»,spiega Graziosi, è bene inten-zionata a metter mano allagrave situazione, e questo èun passo decisivo. Ma amonte di tutto occorre ricu-perare l’idea della differen-ziazione concreta tra offerteuniversitarie: se tutto restainfatti indistintamente ugua-le a tutto, da dove può venireil miglioramento? Si pensi apremiare concretamente gliatenei che, giusto per fare unesempio, istituiscono borsedi studio postdottorali, favo-riscono scambi con l’estero,creano laboratori di ricerca, ecosì via. Altrimenti, il disastroattuale finirà per travolgercitutti».

Insomma, quel che l’indif -ferentismo culturale e la piat-tezza educativa comportanolo si è visto. Adesso è ora dismetterla.

Prima di dedicarsi al cinema il regista StanleyKubrick (1928-1999) lavorò per cinque anni,dal 1945 al 1950, come fotografo per la rivista“Look”. Per decenni i suoi scatti sono rimastiinediti. Ma, da oggi fino al 4 luglio, sono espostiper la prima volta mondo al Palazzo della Ra-gione di Milano (info: www.mostrakubrick.it;tel: 02/43353522). La mostra, composta da 300immagini (nelle foto, alcuni degli scatti espo-

sti), è stata curata da Rainer Crone e organizzatadal Comune di Milano in collaborazione con laLibrary of Congress di Washington e il Museumof the City di New York, che custodiscono altri20.000 negativi del regista ancora sconosciuti.Kubric aveva solo 17 anni quando si fece notarecon lo scatto di un edicolante in lacrime dopo lamorte del presidente Roosvelt, e nei cinque an-ni in cui lavorò come fotografo catturò la rina-

L’universitàdello svaccoL’universitàdello svacco

La copertina

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1Venerdì 16 aprile 2010

DIRETTORE VITTORIO FELTRI

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::: ILPUNTO

Il made in Italynon si è arresoal crollo dei mercati

::: ATTILIO BARBIERI

Dare un senso al Salone delmobile in poche righe non si può enon si deve fare. Quel po’di oggettie arredi che abbiamo visto negliultimi giorni alla Fera di Rho e inalcuni siti del Fuorisalone ci ha fat-to capire una cosa: l’industriadell’arredamento ha reagito benoltre le migliori aspettative alla cri-si mondiale. Certo, a guardare inumeri del fatturato e delle vendi-te (soprattutto nei tradizionalimercati di sbocco) c’è poco da sor-ridere. Ma basta dare un’occhiataanche fugace, addentrandosi fragli stand dove si possono vederedivani, letti, cucine, librerie, tavoli,sedie ed ogni meraviglia destinataa rendere abitabili gli spazi doveviviamo si ha una sensazione digrande vitalità. Imprese e creativinon hanno ammainato la bandie-ra del made in Italy. Né pensano difarlo. Certo, per loro e per i loro di-pendenti sono mesi durissimi. Permolti il miracolo è stato essere so-pravvissuti alla recessione più gra-ve dal 1929.

Ma è il futuro quello che conta.E a vedere le novità presentate alSalone, le idee da cui sono natemolte delle nuove creazioni c’è diche essere ottimisti Di diverso ri-spetto agli anni dell’euforia inter-rotti dalla bolla immobiliare ame-ricana ci sono soprattutto i prezzi.Più bassi, sicuramente, e più ri-spettosi di fasce di pubblico conun potere d’acquisto minore chein passato. Forse abbiamo capitotutti che le cose migliori non devo-no essere per forza le più care.

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NOVITÀ

Sedie in mascherae orologi a cucùIl classico si fondecon le provocazionidi a pag. IV

L’INTERVISTA AL GURU

Per Oscar Benini«il futuro è in serieIl grande designdeve essere per tutti»di G. CAZZANIGA a pag. VI

I TREND

Aaa cercansifalegnami provettiIl lavoro c’èmancano gli artigianidi G. CAZZANIGA a pag. VIII

LA FIERA CHE NON CHIUDE

Al Fuorisalonesbancano le ideeNelle ex periferieuna grande kermessedi G. PASSI a pag. XIV

Rivoluzione di mercato

Stile e qualità “low budget”I mobilieri accettano la sfidaLe famiglie spendono meno, così le imprese del settore tagliano iprezzi senza rinunciare ai materiali migliori e ai designer più quotati

Venerdì 16 aprile 2010

::: GAIA PASSI

“The Event is back”.L’Evento è tornato. Questo lo slo-gan con cui si è aperto, il 14 aprile,l’appuntamento più atteso dellaprimavera milanese: il Salone in-ternazionale del Mobile. La fieradel design – arrivata alla 49° edi-zione – è ospitata fino al 19 apriledal quartiere espositivo di Rhoinsieme a Eurocucina, il SaloneInternazionale del Bagno, il Salo-ne Internazionale del comple-mento d’arredo e il Salone Satel-lite, dedicato ai giovani designer.

«Questo salone si apre in unasituazione di grande incertezza ecrisi generale», sottolinea il pre-sidente di Cosmit Carlo Gugliel-mi. Una crisi che, nel 2009, ha ri-dotto il fatturato del settore del18,2%, costringendo 1800 im-prese a chiudere i battenti e la-sciando a casa 13.000 addetti delcomparto. Un bilancio pesante,che il presidente di FederlegnoArredo Rosario Messina nonesita a definire «la terza guerramondiale».

Nonostante le difficoltà, gliimprenditori italiani del mobileripongono molte aspettative sulSalone, principale vetrina delsettore arredo-casa e punto d’in -contro degli addetti ai lavori di

tutto il mondo. Il presidente diCosmit assicura che la rispostadelle imprese è stata «straordi-nariamente positiva, con 2.542espositori che presentano i loroprodotti su una superficie di209.000 metri quadrati». Lun-ghissima, anche quest’anno, lalista d’attesa - 27 mila metri qua-dri - segno che la fiera milaneserimane in appuntamento irri-nunciabile. La speranza, espres-sa da Guglielmi a nome dell’inte -ra categoria, è «che il Salonecoincida con un momento di ri-nascita».

I mobilieri sono scesi in cam-po armati di una buona dose diottimismo, con tante nuove pro-poste di design - anche in versio-ne “low budget” – e senza rinun-ciare alla qualità che da semprecontraddistingue l’arredamentomade in Italy.

«A causa della crisi la gente èpiù attenta e quindi più curiosa,vuole solo cose belle», sostienePietro Galimberti di Flexform,«ed in questo contesto vince laqualità». Dello stesso parere Bar -bara Villari, alla guida di Villariporcelain & home, che si dichia-ra «molto ottimista» grazie an-che al «feedback positivo da par-te dei clienti, che hanno mostra-to fermento e interesse». Anche

alla Rapsel aspettano «tantissi-me visite»: il dubbio, sottolineatodal capo dell’azienda Aldo Pro-vini, è però «se la grande affluen-za al Salone si trasformerà invendite effettive». Un’incertezzacondivisa da Marcello Pepori diLema: «La fiera sarà sicuramenteun successo», assicura, «ma nonè detto che le vendite ai commer-cianti (in gergo “sell in”) si tradu-cano in acquisti da parte deiclienti finali (“sell out”)».

Non manca, tra i produttori,una grande attenzione al rap-porto qualità prezzo e un occhiodi riguardo alle tasche delle fami-glie. La parola d’ordine, per Ro-sario Messina, è infatti «menolusso e più contenuti, per venireincontro alla capacità di spesadegli acquirenti». Secondo Pe -pori, assistiamo a una generaliz-zata «tendenza alla semplifica-zione», in modo da ottenere«prodotti firmati a prezzi conte-nuti».

Questo trend è confermato daGiovanni Anzani, presidente diAssarredo e numero uno di Poli-form, che dal 1942 produce arre-damento di design. «La crisi ci èpiovuta addosso dall’alto, manoi abbiamo accettato la sfida»,garantisce. (...)

segue a pagina II

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2 Venerdì 16 aprile 2010

SpecialeNuove tendenze

Pezzi firmati a prezzi accessibilicosì il design ha battuto la crisiDopo il crollo dei mercati tradizionali, Usa e Russia, i produttori scommettonosui Paesi emergenti. A cominciare da India e Cina, dove si vende solo il meglio

Salone del MOBILE

II

(continua da pagina I)

::: GAIA PASSI

(...) Come? «Investendo in tecno-logia e in materiali innovativi edecologici, che ci permettono dicreare prodotti firmati, con la qua-lità di sempre ma a un prezzo con-tenuto». Anzani si rivolge soprat-tutto a nuove fasce di pubblico,non più soltanto quella medio-al-ta ma anche «ai giovani e a chi acausa della crisi ha perso potered’acquisto». Alcune soluzioni Po-liform permettono infatti di arre-dare con mobili di design una casadi 70-80 metri quadri con una spe-sa di 25-30 mila euro. «È questa lanostra formula vincente».

La generale sobrietà che si re-spira tra gli stand non ha però im-pedito a designer e imprenditoridi sbizzarrirsi in un’offerta variaed originale, che lascia spazio an-che all’extra lusso. Sono gli stessiimprenditori a raccontarci i loroprodotti, stando attenti però anon svelare “l’effetto sorpresa” achi, il 18 aprile (unico giorno diapertura della fiera al pubblico),andrà in prima persona alla sco-perta del Salone. Nomi famosi - daHerzog & de Meuron a MatteoThun - e giovani emergenti firma-no l’offerta Rapsel, «la primaazienda che nel 1975 inventò il ba-gno moderno», come ricorda ilsuo presidente Aldo Provini. Tra lenovità 2010 troviamo i lavabi incarbonio e una collezione di arre-di e accessori per il bagno in allu-minio. «Abbiamo trasformato lepentole in docce, specchi, sgabel-li», anticipa Provini, «un mestolo,per esempio, è diventato un portasapone». Sempre di più, infatti, ilbagno diventa stanza da arredareal pari di tutto il resto della casa.«Oltre alla parte tecnica, che restafondamentale, il bagno si arric-chisce di mobili e accessori ricchidi contenuti concettuali ed esteti-ci», spiega Gianluca Marvelli,presidente di Assobagno e ammi-nistratore delegato dell’aziendaKoh I Noor. Indiscutibile, anche inquesto settore, l’eccellenza deiprodotti italiani: «L’Italian lifestyle è apprezzato e imitato in tut-to il mondo», afferma Marvelli, «infondo le terme le abbiamo inven-tate noi».

Dal bagno ci spostiamo in sa-lotto e in camera da letto con leproposte di Kartell, azienda leadernella produzione di oggetti di de-sign con l'utilizzo di materie pla-stiche, che presenta al Salone se-dici nuovi prodotti: dalla sedia in

alluminio firmata Piero Lissoni,agli arredi per esterni di PhilippeStarck, dagli accessori – orologi,vassoi, porta riviste – al pezzo pre-ferito del patron Claudio Luti, «uncomò creato con uno stampo uni-co, un oggetto molto particolare einnovativo». Ma le sorprese diKartell non si esauriscono alla fie-ra. Nel negozio milanese è infattiesposta una collezione di pezzitrasparenti, “gli invisibili”, creatidal designer giapponese TokujinYoshioka, mentre per le vie dellacittà sfila un tram Atm addobbatocon le lampade Kartell.

Proprio Claudio Luti, da oltrevent’anni proprietario e ammini-stratore delegato dell’azienda, ri-vela la sua personale ricetta percombattere la recessione: «Nonbasta produrre cose belle, bisognacontrollare i territori di vendita edessere radicati sul territorio».Un’impresa non facile dato cheKartell, con i suoi pezzi firmati dadesigner di fama internazionale(uno su tutti: Philippe Starck) èpresente in 98 Paesi. Spiega Luti:«Non si tratta di esportare soltantoil prodotto, ma il nostro brand e lanostra strategia, per poi declinarlaa seconda dei luoghi». L’obiettivo?«Ottenere lo stesso successo intutto il mondo».

In attesa di tempi migliori, gliimprenditori dell’arredamentomade in Italy hanno indirizzato iproprio sforzi alla conquista dimercati emergenti. Infatti, se daun lato le esportazioni in paesi tra-dizionalmente clienti dell’arreda -mento italiano hanno subito unforte rallentamento (Usa-32%,Regno Unito -33%, Spagna -33%,

Grecia -20%, Russia -34% ed Emi-rati Arabi Uniti -31%), sono invecein aumento i contatti con i paesiorientali: primi fra tutti Cina e In-dia. «Siamo noi che vendiamo inostri prodotti ai cinesi, non certoloro che vendono a noi», assicuraPietro Galimberti. Anche se, daquelle parti, c’è il rischio di vederclonati e rivenduti a buon merca-to i prototipi del made in Italy, co-me sottolinea Barbara Villari:«Siamo un po’ diffidenti verso ilmercato cinese», confessa l’archi -tetto, che ha da poco aperto dueboutique monomarca a Teherane da Harrod’s, a Londra, «i nostriinvestimenti sono orientati versoIndia, Russia, Iran, Turchia e Me-dio Oriente, dal Qatar al Kuwait».

Un altro mercato in forteespansione è l’India che, secondoil presidente di Rapsel, Aldo Pro-

vini, «è innamorata dei nostri pro-dotti. I clienti indiani vogliono so-lo pezzi originali italiani». Unanuova sfida per i mobilieri italianipotrebbe infine essere rappresen-tata dal Sudafrica, «un territoriostrategico perché ricco di materieprime», spiega Rosario Messina,che è anche fondatore di Flou,azienda leader della produzionedi letti e divani-letto.

Ma se dentro i confini nazionaliimprenditori e designer cercanodi proporre soluzioni di design“accessibile”, «all’estero inveceportiamo solo il meglio»: parola diGiovanni Anzani, che con Poli-form è presente in ottanta paesi.«Non è sufficiente proporre l’arre -damento made in Italy», spiegal’imprenditore, «l’importante èesportare il gusto del vivere italia-no».

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Questo salone siè aperto all’insegnadell’incertezza.Ma speriamoche coincidacon un momentodi rinascita

CARLO GUGLIELMI

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Più che di crisisi può parlare diterza guerramondiale. Maquelli del saloneper noi sono seigiorni di festa

ROSARIO MESSINA

La nuovafrontiera dell’exportè l’India: i clientidi quel Paese sonoinnamorati deiprodotti madein Italy

ALDO PROVINI

Lo stile italianoè apprezzato eimitato in tutto ilmondo. Ma nondeve stupire: noiabbiamo inventatole terme

GIANLUCA MARVELLI

Fra te tante anteprime delsalone il famoso designerRolf Sachs ha presentatol’altroieri la Smart sprin-kle, realizzata grazie allacollaborazione con ilmarchio Smart. L’au -to è stata realizzatautilizzando la ca-ratteristica tec-nica "splash" diSachs, schizzi emacchie di ver-nice, tra cui an-che l’impronta del-la mano dell’artista.

Sono moltoottimista per lafiera. Abbiamoavuto un buon“ritorno” da partedei clienti

BARBARA VILLARI

C’è unatendenza generaleallasemplificazione deipezzi di design:prodotti firmati aprezzi contenuti

MARCELLO PEPORI

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UNA SMART D’AUTORE

FIRMATA DA SACHS

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SpecialeL’innovazione per battere la crisi

Sedie in maschera e orologi a cucùFra le migliaia di novità tornano temi classici assieme a provocazioni creative

Salone del MOBILE

IV

A bocca aperta di fronte al-la crisi. Attoniti. Psicologicamen-te provati. La sensazione è cheaziende e designer, binomio in-scindibile e al centro del mondoche ruota intorno all’arredamen -to, siano arrivati così, alla prepa-razione della settimana del desi-gn milanese del 2010. E se in que-ste settimane quotidiani e perio-dici hanno messo l’accento,comprensibilmente, soprattuttosulle novità, risulta chiaro chequest’anno l’iter di preparazionedella manifestazione fieristicanon è stato identico a quello degliscorsi anni. I Saloni hanno fun-zionato da stimolatore, facendosì che le aziende si scrollassero didosso il torpore che le aveva av-vinte. Per questo, l’evento che sista consumando in questi giorniè un segnale ancor più positivo diquello dato in passato. Un segna-le di capacità di reagire alle in-temperie. E per questo ogni pro-dotto presentato ha in sé caratte-ristiche nuove. Reazionarie.

ILLUSIONISMI. Disegnare ingrande, oggetti giganti, significaspendere e costare di più. Saràper questo che le dimensioni “ul -tra” si sono ridimensionate que-st’anno. Non grande, quindi,piuttosto sorprendente. È l’effet -to cercato da designer come Fa-bio Novembre, che ha creato lagrande seduta maschera “Ne -mo” per Driade. O come DiegoVencato per Horm: il grande ta-volo “Lieve” ha un piano in vetrotemperato su cui pare poggiareun lenzuolo drappeggiato, crea-to dall’accoppiamento di tesseredi legno tagliate al laser con untessuto di feltro. Illusionismi chesfiorano anche il mimetico. Glisvedesi di Front l’anno passatoavevano proposto divani fintospiegazzati (era in realtà una fotodi stropicciatura stampata sultessuto di rivestimento) e que-st’anno insistono ancor piùsull’escamotage. Porro ha dise-gnato una consolle che pare una

porta aperta, con specchio, versoil paese che non c’è (si chiama”Mirror table”). Da Moroso palli-ne di legno sul rivestimento dipoltroncine anni ’60 sembranoschiuma (“BeadChair”).

MENO PEZZI. Stop al consu-mismo sfrenato. Confermandole previsioni di chi sosteneva, alloscoppiare della crisi, che il con-sumismo avrebbe subito unabattuta d’arresto, anche nel set-tore del mobile tendenzialmentequest’anno si è preferito rivederei cataloghi esistenti, adeguandole collezioni e modificando colo-ri e finiture, piuttosto che pre-sentare qualcosa di nuovo. Lenovità assolute sono in numerominore rispetto a quelle dellescorse edizioni. E anche per que-sto la tendenza principale delleaziende è di proporre pezzi “sen -za tempo”. Benedetti siano,quindi, i classici del design. Ja-cobsen, Saarinen, Ponti, Eames,Joe Colombo non sono mai staticosì attuali e conosciuti, amati evenduti. Vitra, ad esempio, cele-bra i 50 anni della “Panton Chair”di Verner Panton e ha editato inlegno di noce la “Lounge Chair”di Charles e Ray Eames. Iconesenza tempo che vengono rein-terpretate. Come la poltrona“Barceloneta” di Raffaella Man-giarotti per Serralunga, rilettura,in poliuretano integrale stampa-to, della “Barcelona” di Mies vander Rohe per Knoll.

La nostalgia è un'altra dellecostanti delle collezioni di que-st’anno. Nostalgia di quando siaveva più tempo, nostalgia diquando le case erano accessoria-te con tipologie ben più ricche evariegate, nostalgia dei riti e deimiti. Un vento che spira dallaclassica classica sedia a sdraio re-impaginata dagli svedesi For Useper Element (“Sunshade”), co-me dalla seggiola “Titti”, dise-gnata per deSede dallo svizzeroPhilippe Bestenheider.

G.C.

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ILLUSIONE OTTICAO TAVOLO SOSPESO?

Una selezione delle moltis-sime novità presentate al Sa-lone. In alto, a fianco deltitolo: il tavolo Lieve diHorm. A fianco la cucinaCarré di Ernestomeda con la“maniglia non maniglia”.Appena sotto Nemo, la se-duta a forma di mascherapresentata da Driade, quin-di la poltrona Barceloneta(Serralunga). Più sotto l’oro -logio da parete Cuclock (Ma-gis) e ancora in basso il Mir-ror Table di Porro. Infine(ultima immagine in basso)la Panton Chair di Vitra.

Oltre il mobile

Le cucine ora non hanno manigliee il bagno si trasforma in palestra

Una proposta della Lamiflex

Quando la cyclette diventa un oggetto d’arte Definirla una cyclette èsenza dubbio riduttivo. Comeminimo la Ciclotte è un og-getto d’arredamento di pre-gio. Disegnata dal giovanedesigner milanese LucaSchieppati e prodottodall’azienda bergamasca La-miflex, la Ciclotte, così sichiama, è l’innovativa exerci -se bike che coniuga idea, for-ma e tecnologia reinterpre-tando i tradizionali canoniestetici e funzionali dellacyclette.

Realizzata con materialid’eccellenza quali carbonio,acciaio e fibre di vetro, rap-presenta una novità assolutaper il mondo fitness grazie al-la soluzione tecnologia unicadel sistema epicicloidale del-la trasmissione.

Il concept Ciclotte nascedall’esigenza di portare nellavita di tutti i giorni un designche sia espressione autenticadel vivere contemporaneodove lavoro e relax, esercizioe svago abitano la medesima

dimensione, all’interno dispazi fluidi in cui tutti gli og-getti possono dialogare.

Grazie alla sua linea, fruttodi una ricerca formale ispira-ta da ergonomia e essenziali-tà, Ciclotte è uno strumentodi fitness ed un complemen-to d’arredo integrabile neipiù svariati contesti del living:la casa, l’ufficio, la palestra,l’outdoor. Attualmente èesposta al Triennale DesignMuseum di Milano.

ADRIANO BASCAPÈ

La Ciclotte è opera del giovane de-signer milanese Luca Schieppati

Hanno avuto tempo due anni per pen-sare a nuovi prodotti, e ad Eurocucina arriva-no nuove finiture. I legni scuri e importanti an-cora resistono, ma si arricchiscono di patine edi trattamenti come perfettamente esemplificail nuovo lavoro diVincenzo De Cotiis per Ros-sana (“Sistema DC10”) elegantemente decli-nato con ottone brunito e pietra. Da Boffi inu-suali nuances grigio antracite caratterizzanoinvece l’approccio di Piero Lissoni nella cucina“Duemilaotto”. “Carré” di Ernestomeda è in-vece nata dopo tre anni di collaborazione conMarc Sadler. Particolare distintivo di questacucina, la “maniglia non maniglia” che, al po-sto della tradizionale impugnatura, si trasfor-ma in un incavo nell’anta. Per i giovani, Dadaha pensato a “Indada”: una cucina componi-bile per “units”: lavaggio-cottura-contenimen-to.

Salone del Bagno. Conseguenza di un gran-de interesse per questa stanza nell’architettura

d’interni, il bagno si trasforma e si avvicina auna “spa” domestica ove trascorrere il propriotempo libero. Tra gli esempi, i sistemi di cro-moterapia come quello proposto da Fir Italia(“Playone”). Le vasche sono sempre più pro-tagoniste, anche se rispetto agli anni scorsi sitende a evitare le configurazioni troppo estre-me per tornare a una nostalgica classicità. Co-me la vasca di Benedini Associati per Agape,“Novecento”, in Cristalplant e, nello stessomateriale, con non poche similitudini, “Mor -phing” di Roberto e Ludovica Palomba perKos. Il discorso vale anche per i lavandini. Ca-talano li ha pensati con il doppio bacino e lelinee geometriche (“Zero 125”) e da AzzurraMarti Guixé propone “Pool”, lavabo in acciaiocon macro pinza in teak come porta asciuga-mani. In bagno si posiziona la sauna, o in al-ternativa la zona fitness, per esempio con lesofisticate macchine performative (Tecno-gym).

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5Venerdì 16 aprile 2010 V

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6 Venerdì 16 aprile 2010

Speciale Salone del MOBILE

VI

L’INTERVISTA

«Basta con i prezzi folliil design dev’essere per tutti»L’architetto Benini traccia il percorso per uscire dalla crisi. «Il futuroè nella produzione in serie. Qualcosa nel mercato sta già cambiando»

Le mostre a Milano

Brera, Villa Reale e Triennale, quando i mobili diventano arte

::: GIULIA CAZZANIGA

Riconosce come suoi maestri Carlo Scarpa eNiemeyer. Il suo studio ha sede a Londra, Istanbule Milano. L’anno scorso ha vinto la medaglia d’orodell’architettura italiana per ilprogetto di restauroe recupero funzionale delle ex Officine Olivetti aIvrea. E quest’anno è «in profumo di Compassod’Oro», per sua stessa indiscrezione, per il disegnodi “Teso” per Antrax, un appendi asciugamano escaldasalviette in produzione da 20 giorni. Con lui,Dante Oscar Benini, Libero ha cercato di fare ilpunto di un settore, quello dell’arredamento e deldesign, che ha dovuto fare i conti con «il momentopiù tremendo dagli inizi del ‘900».Architetto Benini, al di là dei lanci promozionali,cosa sta succedendo nel mondo in mostra questasettimana a Milano?«Succede che il settore dell’edilizia è piegato. Peg-gio che ai tempi di Tangentopoli. Come la moda hasegnato un meno 20-30% (anche quando la stam-pa ha detto diversamente, queste sono le vere ci-fre), così anche il nostro settore. E di conseguenzaquello dell’arredamento. Tutto è fermo. E quel cheè stato fatto, troppo spesso, non è stato pagato. Chiavrebbe mai pensato che Russia, Far East e PaesiArabi avrebbero frenato tanto bruscamente?».Forse è stata una pia illusione, forse avete gonfiatole aspettative…«Ci sono stati momenti di euforia anomala. Ma orasi torna a scale proporzionali. Oggi design e pen-siero sull’abitare si devono fermare, mettere la te-sta tra le mani e meditare. Cosa vuole il Paese rea-le? Quali bisogni reali si devono soddisfare?».Ce lo dica lei…«Sto lavorando a un progetto di social housing. Ca-se “belle” e cioè “che offrono benessere”. Costanopochissimo, le venderemo chiavi in mano. La se-rialità, ecco il futuro. Purché non si ecceda nell’in -dividualismo, che necessariamente incide suiprezzi».E degli artigiani e dei loro pezzi unici, allora, cosadiciamo?«Non mi fraintenda, ho grande rispetto per chi re-staura una Mini d’epoca. Non per questo ne com-prerei una, anzi acquisterei un’auto super tecno-logica, nuova, appena uscita».Industriale, quindi...«E come altrimenti? L’artigianato è ormai una for-ma di lusso. Perché dovrei comprare un divano daun artigiano quando l’azienda spende in ricercaquel che l’artigiano fattura? Bando alla nostalgia,serve pragmatismo».E al divano dell’azienda cosa serve per diventare uncult?«Al Salone ci saranno, me lo faccia dire, 500 azien-de davvero eccellenti, e cioè brave a dire cose nuo-ve, a meditare in tempo di crisi. Le altre… sonoaziende che imitano, o schegge impazzite, comesingoli musicali che durano una stagione. Al pro-dotto non serve tanto la promozione, quanto lacultura, la tecnologia, la ricerca. Questo è il desi-gn».Design che però per la stragrande maggioranza de-gli italiani ha prezzi ancora troppo alti…«Un ripensamento sui prezzi si deve fare e, mi cre-da, si farà. Già da ora qualcosa sta cambiando. Epoi: le persone si sono abituate presto agli oggettifrutto di una ricerca. Il bello è opinabile, il benes-sere è comune. Ed è quello che cerca la gente. Que-sto è anche Ikea».

L’architetto

Dante Oscar Benini

::: GAIA PASSI

Il Salone del Mobile 2010 escedai confini della Fiera e fa il suo ingres-so nei principali luoghi di cultura mi-lanesi, con quattro mostre che fondo-no il mondo dell’arredamento conquello dell’arte.

«Si tratta di esposizioni aperte a tut-ti» sottolinea il presidente Cosmit Car-lo Guglielmi, «che offriamo alla cittàanche come impulso ai suoi appunta-menti futuri, come l’Expo 2015». DaVilla Reale alla Pinacoteca di Brera,dalle dimore storiche ottocentesche alPlanetario, fino alla contemporaneaTriennale Bovisa: tanti i luoghi cheospiteranno questi eventi collaterali.

Fino al due maggio il design con-temporaneo entra nelle case museomilanesi: Museo Bagatti Valsecchi,Casa Boschi di Stefano, Villa Necchi

Campiglio e Museo Poldi Pezzoli pre-sentano infatti la mostra “Ospiti ina-spettati. Case di ieri, Design di oggi”.L’evento, curato da Beppe Finessi,rappresenta un’occasione di confron-to unica tra gli arredi e le atmosfere diqueste antiche residenze nobiliari e lecreazioni che prenderanno posto alloro interno, firmate dai più grandidesigner contemporanei, da GaetanoPesce a Philippe Starck (per informa-zioni: www.casemuseodimilano.it ewww.cosmit.it).

A Villa Reale e nella Pinacoteca diBrera, fino al 9 maggio, andrà in scena“Tutti a tavola!”, un evento multime-diale – pensato in occasione di Euro-cucina – dedicato al cibo e, soprattut-to, all’arte tutta italiana dello stare a ta-vola. All’interno dei due musei mila-nesi è stato costruito un percorso adhoc, che mette in luce alcune opere

per il loro riferimento ai temi della cu-cina e della convivialità e le reinterpre-ta grazie all’intervento dei designer dioggi. Lo stesso filo conduttore accom-pagna gli spettatori attraverso i sotter-ranei di Villa Reale, in una ricostruzio-ne scenografica delle antiche cucine,per poi spostarsi ai piani nobili dellacasa, in cui tutte le arti – teatro, cine-ma, pittura, musica, fotografia, lette-ratura- testimoniano le tante diverseforme di convivialità della cultura ita-liana (per informazioni: www.co-smit.it).

Poco lontano da questi luoghi di de-lizia, nel Planetario Ulrico Hoepli incorso Venezia 57, prende vita un even-to dedicato alla stanza da bagno, pro-tagonista quest’anno del Salone In-ternazionale del Bagno. “Un bagno distelle”, questo il titolo dell’evento inprogramma fino al 19 aprile, è una vi-deo installazione che celebra il corpofemminile attraverso le immagini dibellezze famose, dalle opere degli arti-sti rinascimentali, fino all’iconografiadel XX secolo che ritrae personaggi delcinema, dell’arte e della pubblicità.(Fino al 19 aprile, dalle 19 alle 23 spet-tacolo ogni 30 minuti, ingresso gratui-to).

Il percorso culturale dedicato al de-sign si conclude a Villa Necchi Campi-glio (via Mozart 14, www.fondoam-biente.it) e alla Triennale Bovisa (viaLambruschini 31, www.triennalebo-visa.it), con l’evento “La mano del de-signer”. Qui saranno messi in mostra,fino al 9 maggio, oltre 450 disegni eschizzi autografi donati al Fai da cen-tocinquanta fra più grandi designeritaliani e internazionali.

”13.798 GRAMMI”

Lambratecapitaledello stile

Era uno dei quartieri operaidi Milano, sede di fabbricheche resero la città famosa intutto il mondo. La Innocenticon la sua MiniMinor, laLambretta, la Faema con laproduzione di macchine dacaffè. Oggi Lambrate si ri-scopre polo di design e crea-tività. Per il Fuorisalone2010, Ventura Lambrateprosegue il suo percorso dirinascita con la mostra“13.798 grammi di design” econ un’attenta selezione didesigner invitati a occuparele fabbriche dismesse e i loftdella zona. “13.798 grammidi design è un’esposizione atema curata da Maria Cristi-na Didero e Susanna Le-grenzi per Lap - LambrettoArt Project. La mostra invitaper la prima volta 45 tra de-signer di fama internaziona-le e firme emergenti a con-frontarsi con il loro lavoro,indaga il peso della creativi-tà, cercando di scoprire dadove nasca il successo di unprodotto.

G.C.

LA POLEMICA

Stilisti e designer in rotta di collisione«L’elemento che ci contraddistingue è lagenerosità. A differenza di molti altrisettori…». In queste parole, pronuncia-te dal presidente del Cosmit Carlo Gu-glielmi in apertura del Salone del Mobi-le, si intuisce la sottile polemica in corsotra mondo dell’arredo e mondo dellamoda. Sembra infatti che il binomio“abiti e stilisti” faccia più notizia dell’ac -coppiata “mobili e designer”, un po’grazie all’impatto mediatico delle fa-shion week, un po’ forse grazie a nomi evolti celebri della moda made in Italy.Come se non bastassero gli appunta-menti creati ad hoc per la moda, gli sti-

listi approfittano anche della settimanadel mobile per mettere in mostra le lorocreazioni: impazzano infatti le collezio-ni “home” e gli eventi mondani firmatidai re delle passerelle, da Armani Casa aVersace Home, da Fendi Casa a BottegaVeneta.Quanto a stile e innovazione, però, ilsettore dell’arredamento non ha nullada invidiare al tessile. Anzi. «Il numerodi novità presentate quest’anno al Salo-ne, tra le 15 e le 20mila, va ben oltrequelle presentate dalla moda», ci tiene aprecisare Guglielmi.

G. PASS.

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7Venerdì 16 aprile 2010 VII

Non fermarti a sognare il bello. Vieni a vederlo. Vieni ai Saloni!

Domenica 18 aprile il Salone del Mobile, Eurocucina e il Salone del Bagno sono aperti anche al pubblico. Il SaloneSatellite è invece per tutti, dal 14 al 19 aprile, con ingresso libero.

Fiera Milano, Rho Orario: 09.30-18.30

Ingresso: € 20, studenti e ragazzi € 15 tessera famiglia € 35 (2 adulti + 1 minore di 18 anni), tessera coppia € 30 MM1 Linea Rossa (capolinea Rho Fiera) biglietto “speciale Fiera”a tariffa extraurbana andata/ritorno € 4

www.cosmit.it

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8 Venerdì 16 aprile 2010

Jaeger LeCoultre La nuova pendola Atmospronta a sedurre collezionisti e capi di stato

In vista acquisizioni

Poltrona Fraunon rinunciaa design e qualità Se la recessione economica mondiale bus-sa alla porta, l’importante è non arrendersi. Siaguardando a nuove possibili acquisizioni di mar-chi, sia insistendo su design e qualità di altissimolivello. Deve pensarla così, il gruppo PoltronaFrau, che qualche settimana fa, comunicando irisultati di un bilancio 2009 non proprio sugli scu-di –ricavi in calo del 10,5%, a 252,6 milioni di euroe un rosso di 9,5 milio-ni circa – non haescluso di prenderein considerazionenel secondo seme-stre del 2010 «oppor-tunità di aziende cheveramente aggiunge-ranno valore al grup-po». Così parlava l’am -ministratore delegato del gruppo, Dario Rinero,che spiega oggi lo spirito con cui si presenta allaSettimana del design. «È una vetrina molto im-portante per la visibilità dei nostri brand», affer-ma, aggiungendo che si è lavorato per un anno in-tero «intensamente», per presentare le nuove col-lezioni di Poltrona Frau, Cassina e Cappellini. Ilgruppo è concentrato nel Milano design village divia Savona 56, e conta di incrementare le visibili-tà, forte dei «50mila visitatori» che l’anno scorsoaveva accolto.

«Per quest'anno», continua ancora Rinero,«Poltrona Frau si presenta con uno spirito legatoalle radici della nostra cultura, alle forme rassicu-ranti ma originali del nostro vissuto, ai colori deinostri paesaggi, il tutto tenuto insieme dall'eccel-lenza della lavorazione, dall'attenzione sui mate-riali e dall'unicità della Pelle Frau». Cassina con-tinuerà a puntare sulla ricerca dell'autenticitàdella Collezione “Cassina i maestri” attraversol'opera di Franco Albini e potenziando la Colle-zione “I contemporanei” con opere di Piero Lis-soni, Gaetano Pesce e Jehs+Laub con un occhiodi riguardo al processo innovativo e creativo.Cappellini, «brand sinonimo di design d’avan -guardia», sarà anche quest’anno protagonistacon prodotti che sperimentano nuove forme emateriali e con un allestimento di forte impattovisivo, che richiama il mondofantasy.

G.C.

VIII

Formazione

AAA CERCANSIfalegnami provettiContinuano a mancare migliaia di artigianiogni anno. L’allarme di Confartigianato

SpecialeSalone del MOBILE

::: GIULIA CAZZANIGA

«I designer di tutto il mondovengono a Milano per realizzare leloro idee, per farne dei prodotti. Male competenze specialistiche stan-no invecchiando e si teme il ricam-bio generazionale. ..non c’è tempoda perdere!». A parlare è Dalia Gal-lico, presidente Adi Lombardia As-sociazione disegno industriale. E“la situazione” è piuttosto allar-mante se, come confermano i datidi Confartigianato, le piccole e me-die imprese italiane i posti di lavoroda offrire ce li avrebbero anche, main pratica nessuno li vuole. Ai primiposti per il numero più elevato diprofessionalità richieste e non di-sponibili ci sono infatti falegnami eoperatori specializzati nella lavora-zione del legno. Solo otto mesi faservivano 2960 persone, e il 51,7%del fabbisogno totale era introvabi-le. E pensare che una più recenteindagine degli artigiani dimostrache le assunzioni a tempo indeter-minato previste in tutti i settori so-no del 2% superiori alle impresenon artigiane. C’è meno precariato,quindi. Ma nel manifatturiero,“braccio armato” di chi pensa a co-me arredare le nostre case, la diffi-coltà di reperimento di personale èquasi del 28%. Significa che 3 azien-de su 10 hanno avuto difficoltà atrovare le persone da assumere. E il4,5% dei giovani intervistati daExcelsior non vorrebbe mai fare ilfalegname.

Alla Confartigianato della Regio-ne Lombardia, “cuore” del mobile edel design, risulta persino che sol-tanto 100 alunni all’anno si diplo-mano come operatori di falegna-meria. Mentre i 14enni che intra-prendono corsi di apprendistatonel settore in regime di diritto-do-vere, e cioè l’altra modalità di sbar-care sul mondo del lavoro, sono180 all’anno. E il saper fare? I gio-vani preferiscono saper “pensare”(“design thinking”). Progettare de-sign, infatti, pare essere professionemolto ambita. Le 35 scuole lombar-de di design (in Italia sono 100 intotale), sfornano talenti e ne attrag-

gono da tutto il mondo: «Ogni an-no», spiega la prof.Gallico, «10milastudenti stranieri vengono a impa-rare a Milano come valorizzare laloro creatività». Importante ora ca-pire continua Dalia Gallico, autricedi “Design in-formazione” primorapporto sulla formazione al designin Italia (Franco Angeli Editore),che fine abbiano fatto i 25mila pro-fessionisti del design usciti dallescuole tra il 1991 e il 2005. Gli ad-detti ufficiali sono cresciuti solo di2.861 unità. «È un magma sicura-mente complesso, trasversale e dif-ficilmente controllabile», continuala numero uno di Adi Lombardia,

Ottantasettemila euro e un motoremosso da un gas speciale capace di produrreil moto perpetuo. La nuova pendola di JaegerLeCoultre, presentata l’altroieri a Milano alloSpazio Astoria, è destinata a diventare cometutti i modelli che l’hanno preceduta dal 1928in poi un oggetto di culto. L’orologio da tavoloAtmos 566 è infatti l’erede della tradizioneorologiera capace di produrre le pendole deipresidenti. Così viene definita la serie Atmosdal momento che è diventata il regalo ufficia-le della Svizzera ai capi di stato e di governoche si recano in visita nella confederazione.Reagan, Kennedy, Nixon e Papa Woytila sonostati fra i fortunati possessori, in tutto poche

centinaia, di orologi Atmos.Rispetto ai modelli prodotti in precedenza

l’ultimo ha una caratteristica che lo rendeunico e ne farà sicuramente un oggetto dacollezionisti: la teca di vetro che racchiude ilmeccanismo è azzurra. Un fatto inconsuetonel mondo degli orologi. La scelta è frutto diun azzardo perfettamente riuscito di MarcNewson, il designer che ha firmato l’Atmos566.

Ognuno dei 28 pezzi realizzati è di fattounico: il movimento e la cassa di cristallo so-no realizzati a amano con tecniche artigiana-li. Per l’involucro gli artigiani hanno utilizzatoin tutto una tonnellata di vetro.

La versione colorata e quella neutradella pendola Atmos 566

«e ci sono ancora molte possibilitàe porte aperte, l’importante è che igiovani siano ben indirizzati dallescuole. Oltre al computer c’è la ma-nualità, il saper fare. Sarebbe auspi-cabile un rapporto sempre piùstretto tra il mondo della formazio-ne e le imprese, tra la ricerca e lasua applicazione concreta. O ri-schiamo di alimentare una fabbricadi illusioni».

E pensare che i primi designer,come ha scritto Dalia Gallico, eranoautodidatti, provenienti da botte-ghe o laboratori artigiani. Ora i duemondi si devono nuovamente avvi-cinare e rafforzare a vicenda.

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9Venerdì 16 aprile 2010 IX

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10 Venerdì 16 aprile 2010

SpecialeIntervista a Gianguido Tarabini

«Più soldi per ricerca e innovazione»«Bene l’etichetta made in Italy, ma non basta». La ricetta del numero uno di Blumarine per il rilancio

Salone del MOBILE

X

A destra la sedia Glamour diBlumarine presentata in an-teprima al Salone. In alto: itessuti arredocasa in licenzaall’azienda Svad Dondi

Sposato, padre di due bam-bini, Gianguido Tarabini è figliodella stilista Anna Molinari. E do-po la scomparsa del padre, nelmaggio 2006, è amministratoreunico della Blufin, l’industria di fa-miglia. Al Salone del mobilel’azienda quest’anno presentauna novità assoluta: l’arredo casa.Dottor Tarabini, com’è la situazio-ne? Ci sono segnali di ripresa delsettore?«Le difficoltà nel comparto modanon si sono ancora completa-mente risolte, ma sulle venditeprimavera estate 2011 abbiamoregistrato un +5%: non una cifrastratosferica, ma certo una nettainversione di tendenza».L’estero ha contribuito?«Sì, in primis Cina e Russia, ma an-che gli Usa - dove è fortunatamen-te iniziata una cauta ripresa - e laFrancia, dove ci stiamo poten-ziando con nuovi monomarca edove i sell out sono ottimi. Non ul-tima l’Italia: manteniamo ottimilivelli di vendita».Il gruppo nel 2009 ha investitomolto. Dove avete trovato il corag-gio?

«Il principale investimento - oltrea quelli pubblicitari – è statol’apertura di numerosi monomar-ca, anche se l’investimento di Blu-fin è minimo: normalmente leaperture avvengono in franchi-sing. Coniugato con un’attentavalutazione dei costi aziendali, ilnostro modello di “espansioneprudente” ci ha consentito di ave-re una fortissima liquidità – tra leprime nel nostro settore rispetto alfatturato –e a ottenere quest’anno

un utile fortemente incrementatorispetto allo scorso anno».Al Salone l’ultima novità...«Sì, l’arredo casa è l’ultima catego-ria merceologica in licenza che vaa complementare e rafforzare ilmondo Blumarine Home Collec-tion già esistente e comprensivo diporcellane e cristallerie di Com-pagnia del Cristallo, e di arredotessile per letti e bagni di SvadDondi. Con questa ultima licenzacon Ideadue di Como, specializ-zata nel fornire al brand un servi-zio di costruzione e completa-mento del lifestyle del marchio,presenteremo una collezionecompleta: letti e divani, tavoli econsolle».Cosa vi aspettate da questa nuovalicenza?«In termini di business ci aspettia-mo dei risultati notevoli e positivinel settore Home, le previsioni so-no attualmente di circa 10 milionidi euro solo sul comparto arredo.E ci saranno evidenti sinergie di-stributive con le altre due licenzedel comparto Home».Da imprenditore nella moda, sisente tutelato dallo Stato?

«Il governo ha lanciato dei segnalifavorevoli verso il settore moda:l’approvazione dell’etichetta delMade in Italy e defiscalizzazioneper la realizzazione dei campio-nari. Ma è ancora troppo poco pertraghettare il sistema moda fuoridalla crisi: sarebbe opportuno da-re maggiori incentivi alla ricercadell’innovazione, defiscalizzaregli oneri sociali nelle nuove assun-zioni, supportare le piccole azien-de – soprattutto artigianali – chenel loro insieme costituiscono unindotto vitale per il made in Italy.Ad ogni modo, la responsabilitàdel successo o dell’ insuccesso ri-mane in gran parte di noi impren-ditori e delle strategie adottate: èsbagliato pensare che sia del go-verno può essere di grande aiuto».

G.C.

Gianguido Tarabini

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11Venerdì 16 aprile 2010 XI

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12 Venerdì 16 aprile 2010

Speciale Salone del MOBILE

Nuove linee, solita comodità

Morbidi e accoglientiI divani si rinnovanoNatuzzi, Ditre ed Eastpack: sfida senza confini frai cuscini. C’è anche un concorso: cosa fai sul sofà?

Da sinistra: l’Allungo di Fop-papedretti, alcuni elementidi Misura Emme (dalle lineeessenziali ed ergonomiche) eun divano Natuzzi della se-rie Cambré. Sotto un oro-logio Rado.

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::: GAIA PASSI

È il protagonista indi-scusso di tutte le case italiane,simbolo al tempo stesso di re-lax e convivialità, e anche unodei pezzi forti di questo Salo-ne 2010: parliamo natural-mente del divano, presentealla fiera con tante nuove pro-poste che fondono comfort edesign in soluzioni originali.

A fare da apripista è il grup-po Natuzzi, la più grandeazienda italiana nel settoredell’arredamento e leadermondiali nei divani in pelle.Nei suoi stand sono in mostrale nuove collezioni dei trebrand, Natuzzi, Italsofa e, perla prima volta in Italia, Edi-tions. «Abbiamo dato vita atre collezioni in grado di sod-disfare i bisogni dei consuma-tori di tutto il mondo», spiegaPasquale Natuzzi, presidenteed amministratore delegatodel gruppo. «La sfida è com-binare, con la passione disempre, innovazione e arti-gianalità».

Oltre a Natuzzi, altri marchisi sono lanciati in iniziativeoriginali per presentare i loroprodotti: è il caso di Ditre Ita-lia. Domenica 18 aprile, in oc-casione dell’apertura dellafiera al pubblico, tutti i pre-senti allo stand Ditre (padi-glione 20 stand D-09) potran-no essere protagonisti di unvero e proprio servizio foto-grafico, posando insieme aimodelli della campagna pub-blicitaria. L’iniziativa permet-terà a tutti di partecipare al

concorso fotografico “Sifasul -sofà”, dal tema "cosa fai suldivano?". I servizi fotograficisaranno organizzati in 3shooting della durata di 30minuti ciascuno, alle ore 13,14.30 e 16 presso lo stand Di-tre Italia.

Sempre in tema divani,un’altra idea divertente è pro-posta dallo staff belga diQuinze & Milan per il brandEastpack, noto in tutto ilmondo per i suoi zaini colo-rati e super pratici. Una colla-borazione inedita che ha datovita al divano Build to Resi(s)t,dotato di zip, maniglie e ta-sconi e protetto dall’indistrut -tibile tela che ha reso famosoil marchio. Proprio come unozaino.

MISURA EMME

Se sparisconotutte le maniglie

Niente maniglie, assenza dilaccatura ove possibile (sosti-tuita da una texture essenzia-le), linee essenziali, cablaggifacilissimi e completamente ascomparsa: la nuova linea diMisura Emme denominataTao 10 garantisce prodotti conun elevato rapporto qualità-prezzo. Nello stand MisuraEmme sono presenti pezzi dialto design firmati da alcunidei più affermati architetti ita-liani come Mauro Lipparini,Marco Piva, Simone Micheli.

Il design arriva anchesulla tavola grazie a Flat Design,una giovane azienda che pro-duce tessuti in puro lino, dalletovaglie alle americane, firmatida designer e art director di fa-ma internazionale come MartìGuixé, Xavier Lust, Fernando eHumberto Campana.

«Abbiamo pensato le nostretovaglie come fogli di carta suicui il designer può lasciare ilproprio segno», spiega MariaCristina Didero che, insieme aSusanna Legrenzi e Paola Le-grenzi, lo scorso gennaio ha

dato vita al progetto. Filo con-duttore della collezione è infat-ti la sperimentazione: ognunodegli artisti, prendendo ispira-zione dal tessuto bianco, hadato vita a stampe, disegni e ri-cami originali. Il tutto nel segnodella qualità del made in Italy.

Al Salone del Mobile in corsoin corso in questi giorni a Fiera-Milano, Flat Design espone ipropri prodotti nello spazio diMilano-Lambrate Plusdesign,in via Ventura 6 (dal 12 al 20aprile, dalle 11 alle 20).

G. PAS.

DALLA SVIZZERA

Orologi e cuscinifirmati MorrisonLa proposta Rado

Tra i protagonisti del Fuorisa-lone 2010 c’è Rado, la presti-giosa maison orologiera sviz-zera, che quest’anno presentale ultime creazioni del desi-gner britannico Jasper Morri-son. Si tratta di r5,5 Automatic(in vendita da settembre) er5,5 White in versione Jubilé[foto] con otto diamanti (invendita da giugno), i nuovimodelli della nota collezionedi orologi in ceramica high-te-ch. I preziosi accessori sono inmostra nello spazio MagnaPars di via Tortona, nell’ambi -to dell’esclusiva esposizione diRado dedicata ai propri mate-riali: l’azienda fu infatti la pri-ma ad introdurre, nel 1989, laceramica in ambito orologie-ro.Jasper Morrison ha firmatoanche i nuovi divani Cappelli-ni, presentati al pubblico perla prima volta in un’esclusivalounge all’interno di MagnaPars, dove gli ospiti potrannofermarsi a riposare durante la“maratona” del Fuorisalone.Quest’anno Rado celebra an-che il primo anniversario delsito radostar.com, lanciatodurante il Salone del Mobile2009 e dedicato alla comunitàdi giovani designer: una delletante funzioni della piattafor-ma digitale consiste infattinella possibilità per i membri

di presentare leproprie creazio-ni non solo ai

colleghi, maanche a po-tenziali da-

tori di la-voro. Per

la ricor-renza, Ma-

gna Parsospiterà una

serie di semi-nari creativi

G. PAS.

Oggetti utili da vedere

E Foppapedretti lancial’operazione porte aperte Dal Salone allo sho-wroom: per essere più vicinoai propri clienti, quest’annoFoppapedretti presenta diret-tamente in negozio – anzichénello stand della fiera - l’ante -prima delle novità 2010. Finoal 19 aprile, lo spazio di corsoMonforte 20 esporrà tutti ipezzi della nuova collezioneper la casa.

Per andare incontro alle

esigenze di donne (e uomini)di casa, Foppapedretti propo-ne soluzioni pratiche come“Allungo” e “Stiraemolla”. Ilprimo è un comodo stendi-biancheria: quando è apertoha a disposizione trenta metridi filo per stendere il bucatomentre, una volta chiuso, oc-cupa pochissimo spazio. Lostesso vale per “Stiraemolla”,una postazione da stiro mobi-le che, quando non serve più,occupa solo 17 centimetri.

Il design arriva anche in cu-cina con la collezione “Tuttin -tavola”, una linea di utensilirealizzati in bamboo, piantamagica definita dalla saggez-za orientale più forte dell’ac -ciaio e più flessibile del legno.

Infine, Foppapedretti hapensato anche ai più piccoli,con due collezioni – il lettinoDolceamico e il bagnetto fa-sciatoio Amy - che unisconoal legno gli inserti scintillantidi Swarovsky Elements.

Per toccare con mano que-ste e altre novità, lo sho-wroom Foppapedretti di cor-so Monforte 20 sarà aperto alpubblico oggi dalle 10 alle 21,sabato dalle 10 alle 19 e lunedìdalle 15 alle 19.

G. PAS.Karim Rashid (ricamo)

XII

Tovaglie come fiori di carta

Il design arriva anche sulla tavola

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13Venerdì 16 aprile 2010 XIII

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14 Venerdì 16 aprile 2010

SpecialeLa Fiera che non chiude mai

Al Fuorisalone sbancano le ideeLe ex periferie di Milano ospitano una kermesse di creatività esplosiva. Da non perdere

Salone del MOBILE

XIV

REGIONE PUGLIA

Stile e culturanella casadi Stendhal

La Puglia mira all’eccellenza,all’innovazione e alla forma-zione di giovani: è questo lospirito con il quale la RegionePuglia partecipa al Fuorisa-lone. Nella splendida sede diPalazzo Bovara, sededell’Unione del commercio(corso Venezia 51) la Pugliaha allestito una decina di sa-lotti completi di divani, se-die, poltrone, lampade, tavo-li, prodotti da 30 aziende.L’allestimento ha saputo ri-crease negli splendidi salonidi Palazzo Bovara l’atmosfe -ra di un salotto di una casapugliese. E che casa: le tintetenui dei mobili, il bianco intutte le intensità di divani,cuscinoni, sedie e tavoli, ac-canto agli affreschi e aglistucchi di fine Settecentoproduce effetti coinvolgenti.Dall’ampio salone d’ingres -so in cui si racconta che abbiasoggiornato Henry Stendhalnel 1800 si procede per un iti-nerario in cui il bianco, intutto il suo candore esplosivola fa da padrone.Ma nei salotti si chiacchiera,si discute, si parla di cultura;così ogni sera è previsto unevento culturale: la presen-tazione di una mostra foto-grafica (Gabriele Basilico,Berengo Gardin e altri), in-contri tra imprenditori pu-gliesi e buyers internaziona-li, scambi di opinioni suimercati nazionali e interna-zionali tra pugliesi e operato-ri lombardi del settore. Alcu-ni workshop alimenterannola mostra come quello su su«stili di vita e nuovo design»con relatori di varie discipli-ne dall’architettura, al desi-gn, alla moda, all’economia.

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MOBILI IN STRADA

Nella foto grande: alcuni de-signer giapponesi all’Isola.Sotto: il Fuorisalone in viaMontenapo, sotto l’atelierFrau in via Tortona e unacreazione Dellera.

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IL NEGOZIO ARMANI PIÙ GRANDE AL MONDO

::: GAIA PASSI

Se il Salone del Mobile è una vetrinada nonperdere per gli operatoridel setto-re, il Fuorisalone, suo “alterego” monda -no, è una manifestazione glamour checoinvolge l’intera città. Dal centro alle pe-riferie le vie di Milano sono invase giornoe notte da curiosi e simpatizzanti del desi-gn, a caccia delle installazioni più origina-li e degli eventi più esclusivi.

Zona Tortona, resa pedonale per l’oc -casione, è senza dubbio una tappa irri-nunciabile. Centro culturale dinamico ecreativo, fino al 19 aprile sarà la zona cal-da del Fuorisalone.

Ospiti del quartiere saranno infattimolti brand prestigiosi come Audi, per laprima volta in zona Tortona allo spazioErmenegildo Zegna in via Savona 56/A,con un’installazione del celebre artista diluci Moritz Waldemeyer. L’azienda di il-luminazione Modular apre quest’anno ilsuo showroom milanese in via Tortona37, mentre lo Swarowsky Cristal Palacesarà la vetrina di lavoro per cinque desi-gner internazionali. Sarà lanciata in que-sti giorni anche la collezione Local, in viaSavona 55: mobili e oggetti progettati ne-gli Emirati Arabi Uniti.

Grande attenzione è rivolta ai talentiemergenti con l’evento That’s design!,dedicato agli allievi di sette prestigiosescuole internazionali di design, cheesporranno le loro opere nella vasta loca-tion di via Savona 18. I giovani creativi svi-lupperanno molti progetti anchenell’ambito di Zona Tortona talent scout,un evento interamente dedicato a loro.

Da non perdere l’appuntamento conChina Design Market (Designlibrary, viaSavona 11), la mostra Danish Craft (Spa -zio Vuoto via Savona 55a) e l’evento Ad-vantage Austria (Galvanotecnica Bugatti,via Bugatti 7), tutte collettive finanziatedai governi locali.

Da zona Tortona a zona Romana, unanuova location dove il filo conduttore sa-rà “Amore a prima vista!”. «Le installazio-ni in quest’area esplorano il rapporto tradesign e consumatore, allo scopo di far“innamorare” i clienti», spiega MaurizioRibotti, amministratore delegato di Desi-gn Partners. Informazioni su appunta-menti e installazioni saranno fornite nelRegistration point di piazza Medaglied’oro.

In occasione del Fuorisalone anchel’università diventa mondana. Alla Stata-le l’appuntamento è con Think Tank,una grande mostra laboratorio organiz-zata dalla rivista Interni. I progetti, espostial pubblico fino al 25 aprile, suggeriscononuove opportunità per modificare spazidomestici e collettivi in un’ottica di rin-novamento, sostenibilità e valorizzazio-ne delle realtà locali. Tante le installazioninell’ateneo: da “Alfabeti di design”, pro-mossa da Deborah Milano, agli alberi diGiulio Iacchetti dedicati alla fusioneaziendale di Sambonet e Rosenthal,grandi firme dell’arredamento.

Calendario fittissimo di eventi in Brera,dove il Brera Design District, fino al 19aprile, organizza cocktail e incontri perpresentare le tendenze innovative del de-sign. Molti gli showroom che aprono leporte nel quartiere bohémien di Milano,

da Moroso in via Pontaccio a Antonio Lu-pi in via Porta Tenaglia, da Villeroy e Bochin via Solferino a Valcucine in corso Gari-baldi. Il sito web dedicato www.brerade-signdistrict.it permette di tenersi aggior-nati sugli eventi della zona.

Al quartiere Isola il design quest’annosi tinge di verde, con un percorso tuttoall’insegna dell’ecologia realizzato da Di -stretto Isola Design. Laboratori artistici,artigianali e commerciali animano diecivie del quartiere, mentre alcuni negozidell’asse via Borsieri-via Thaon de Revelpresentano l’evento Vetrine&Design:nelle vetrine sono infatti esposti i miglioriprogetti a tema design sostenibile realiz-zati con materiali innovativi dagli studen-ti dello Iuav di Venezia. L’Isola ospita an-che progetti di respiro internazionale: igiovani talenti dei Designersblock di Lon-dra hanno infatti eletto il distretto a quar-tier generale, mentre nella Fonderia Na -poleonica prende vita la mostra Voice inItinere, in cui sono esposti pezzi di designrealizzati in Giappone.

Segue il trend dell’ecosostenibilità an-che l’evento Wt Award 2010 a PalazzoIsimbardi, una rassegna di prodotti (le ca-tegorie spaziano dall’auto, all’elettrodo -mestico, dai materiali eco-compatibili al-le nuove forme di energia rinnovabile)che si sono distinti a livello internazionaleper innovazione tecnologica e valori disostenibilità, accessibilità e qualità dellavita. Fino al 19 aprile le venti tecnologiepiù significative sono esposte nel cortiled’onore di Palazzo Isimbardi.

C’è anche chi ha approfittato del Salo-ne per inaugurare un nuovo negozio: è ilcaso di Henry Cotton’s, che ieri ha apertola prima boutique a Milano, progettatadallo studio di architettura AnouskaHempel Design. Con i suoi tre piani e i400 metri di superficie, il negozio di corsoVenezia 7 –in pieno distretto della moda –non passa certo inosservato, grazie ancheai remi giganti che danno slancio all’edi -ficio. Anche all’interno il punto vendita èpieno di sorprese: una scala a chiocciola

risale l’intero edificio, mentre l’ascensorea forma di cesta di mongolfiera porta su egiù i clienti.

Poco distante, in via San Damiano 4, unaltro appuntamento da segnare in agen-da: nella storica sede di Dellera Pellicce vain scena FuturProject, un progetto chemette in mostra oggetti di design anti-conformisti e talvolta provocatori, comela testiera del letto a forma di bocca rossofuoco o il pouf decolleté tacco 12 espostida Gigi Mariani, contaminati da comple-menti per la casa in pelliccia scelti dai pa-droni di casa Gigliola e Andrea Dellera.

Per finire in bellezza, Montenapoleoneesalta il suo fascino glamour con unospettacolo di 150 lanterne rivestite di linoche illuminano la via del lusso milanese.Cinquanta di queste sono firmate da de-signer e stilisti dal marchio inconfondibi-le. A voi riconoscerle.

[g.p.]In occasione del Salone haaperto, nel cuore di Montenapo, ilnegozio Armani Casa più grandedel mondo. Tre piani per 1600metri quadri: questi i numeridell’ultima impresa di Re Gior-

gio. «Via Sant'Andrea occupa unposto speciale nel mio cuore>,spiega lo stilista, < perché è il luo-go in cui, negli anni Ottanta, apriila mia prima boutique a Mila-no».

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15Venerdì 16 aprile 2010 XV

uesto lospirito cheanima laVesta,aziendaleader

nell’ambito delcomplemento d’arredo edell’oggettistica il cui nomesi ispira alla Dea latina dellapatria e del focolaredomestico, riassume questospirito creativo. Tavolini,portaombrelli, cornici,orologi, porta-cd, vassoio,antipastiere, oliere e moltoaltro. Vesta proponeun’ampia gamma di articoliper la tavola, oggetti regalo,complementi d’arredorigorosamente “made initaly”, la cui produzione èbasata su tecniche difabbricazione artigianali e sultrattamento di materialieterogenei, come ilmetacrilato, il vetro, laceramica, il legno e l’acciaio. Una sapienza produttiva, fratradizione e modernità, chepermette di ottenerelavorazioni esclusive, comel’uso creativo del metacrilatoin versione trasparente ocolorata a doppio strato. Contenitori, accessori per latavola e oggetti quotidianicambiano faccia.Combinando la leggerezzadei materiali utilizzati anuove texture, i designerVesta ottengono superficicon effetto ricamo, chefondono tecnologia etradizione, formegeometriche e decor,trasparenza e colore.Anche la gamma colori èampia: lilla, prugna, bianco,nero, arancio, rosso, blu,verde e, naturalmente iltrasparente. Insomma, c’è

n’è per tutti i gusti e pertutte le case. Sono due, principalmente, legamme presentatedall’azienda di Osimo:“Iportaintavola”, il marchiostorico di Vesta che proponeuna serie di linee coordinateper la tavola, ma anche per ilparty e tutte le occasioni diconvivialità, realizzatemediante l’utilizzo dimateriali eterogenei (filometallico, legno, metacrilato,porcellana, vetro). Accanto aquesta, la linea dedicataall’arredo: una vasta scelta dicomplementi,particolarissimi nella forma enell'idea, preziosi nella

fattura, capaci di arredareogni angolo della casa, maanche locali dal formatparticolare: consolle,tavolinetti, carrellini,reggilibro e tanti altri, tuttirealizzati in acrilicotrasparente o nella versionepiù sofisticata in acrilicobicolore.Le idee più innovative?L’appendiabito dalla formaoriginalissima, disegnatodallo studio Carella-Mattei,in plexiglass con pomelli ebase in acciaio cromato. Sipuò scegliere in diversi coloriche si adattano a ogni stile.O ancora il tavolo ad angolotrasparente con gambe in

alluminio dal designultramoderno.L’ultima novità? Ilcontenitore multiuso cheruba il nome a uno dei dolcipiù celebri del mondo:“Tiramisù”. In realtà ilcontenitore multiuso,disegnato da Furio Minuti,non ha nulla a che fare conquesto dessert. La sua formaa barchetta è ottenuta da unaaccurata lavorazionedell’acciaio in laminesottilissime e curvate (tiratesu appunto), checonferiscono al cestino unaleggerezza quasi eterea e unafunzionalità concretissima.Nei suoi diversi formati“Tiramisù” può essereutilizzato come cestino paneo capiente centrotavola.Un ennesimo esempio dicome la creatività el’innovazione legate allatradizione e al saper farepossono coniare nuoveforme, che insieme arredanola casa e suggeriscono nuovefunzionalità. Firmate Vesta.

Gli oggetti e i complementi d’arredo firmati Vestaconiugano classicità e modernità

Attenzione al dettaglio e creatività, in una nuova collezione di complementi d’arredo

per dare personalità a ogni ambiente della casa. Appendiabiti, consolle e coffee table

cambiano faccia. E si trasformano da anonimi accessori in pezzi dallo stile inconfondibile.

E dai colori di grande impatto e sempre attuali. Dall’arancio vitaminico al rosso acceso

che ravviva ogni stanza, dal viola, le cui tonalità sono ormai da anni di grande moda,

al bianco, che si abbina con tutto, . Inoltre, le combinazioni di diverse nuance rendono

questi complementi d’arredo unici.

Non solo complementi d’arredo. Vesta, brand italiano leader nella lavorazione dei ma-

teriali plastici, dell’acciaio e del legno curvato, vanta anche una collezione dedicata

alla tavola. Atena e Arianna sono infatti le linee che la società marchigiana ha dedicato

alla cucina e ai suoi suppellettili. Oggetti sono utili e preziosi per la vita quotidiana

della famiglia, perché conferiscono al rito abituale del desinare il gusto del bello e il

piacere di goderne insieme. Anche in questo caso tecnologia e design si fondono per

uno stile tipicamente Vesta.

COLORI DI MODA

VESTA Srl

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Design e innovazione all’insegna della tradizione con il risultato di ottenere oggetti esclusivi, che coniugano bellezza e funzionalità

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Venerdì 16 aprile 2010

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29Venerdì 16 aprile 2010CULTURA

premio Strega

Pressioni, cospirazioni e votiCosì viene fuori il vincitoreUn funzionario della Fondazione Bellonci racconta i meccanismi dellagara. E confessa: «Chi si occupa di cultura ha a che fare con gli editori...»

::: La polemica

Il “barone rosso” Asor Rosasi sveglia dopo il disastro

::: DINO COFRANCESCO

DOLCE FAR NULLA TRA I CHIOSTRI DELLA STATALE

Gruppi di studenti spaparanzati nei chiostri della Statale di Milano,arricchita con alcune installazioni per il Salone del Mobile. Un’occasioneparticolare per aprire l’ateneo a tutta la città, ma anche nella vita di tutti igiorni sono pochi i ragazzi che vanno in università per studiare Emmevi

::: PAOLO BIANCHI

E va bene che parlaredel premio Strega adesso è digran moda, e va bene che or-mai lo sanno anche le testepiù di coccio che il meritodella vittoria è dell’editoreche ti presenta più che del li-bro in sé, ma del resto non èmica una gara di salto conl’asta, che vince chi zompapiù in alto, non è neancheuna gara di sci, che il crono-metro è il cronometro. I crite-ri del giudizio letterario sono,si sa, sfumati. A uno piaceuna cosa, a un altro un’altra.Quindi che l’editore di Ne-wton Compton Vittorio Avan-zini parli di «cospirazione po-litica» perché l’altro ieri il co-mitato direttivo del premioha escluso il suo candidato,Vito Bruschini, autore del ro-manzo The Father. Il padrinodei padrini, ci sembra unabattuta, anche simpatica, maopinabile.

Stefano Petrocchi, funzio-nario della Fondazione Bel-lonci, che organizza il pre-mio, commenta: «Sono di-chiarazioni enfatiche. Il co-mitato direttivo ha giudicatoin base al valore 19 opere inconcorso e ne ha escluse set-te. E la Newton Compton aquesto stesso premio è arri-vata nella cinquina finalistapraticamente sempre, nelleultime tredici edizioni, tranneforse una volta. Un percorsopiuttosto lusinghiero. Comepossono lamentarsi di esserestati penalizzati?».

Infatti, come possono, cichiediamo noi, ormai com-pletamente frastornati daquesti garbugli, questi chiac-chiericci velenosi, questigruppi laocoontici di interessiincrociati?Professor Petrocchi, chi faparte di questo famigerato co-mitato di direzione?«Ci sono due rappresentantidella Fondazione Bellonci,uno dei quali è il presidenteTullio De Mauro, che l’annoscorso ha proposto anchedelle modifiche al regola-mento del premio in modo darenderlo più trasparente. Poici sono due esponenti dellasocietà Alberti, quella cheproduce il liquore Strega,sponsor dell’iniziativa. Poi trevincitori del premio, Melania

Mazzucco, Ugo Riccarelli,Alessandro Barbero. Quindidue dei quattrocento “Amicidella Domenica”. Insomma,l’ottica è quella della collabo-razione fra letterati e non let-terati».Va bene, ma le case editricifanno pressione o no, coman-dano o no?«Diciamo così. Se molti scrit-tori sono presi dall’impulso diconcorrere, purché la lorocandidatura sia sostenuta dadue “Amici”, lo fanno. Poi ilcomitato direttivo deciderà,avendo letto tutti i libri, chimerita di passare alla rosa deidodici».E così, pensiamo, il comitatodirettivo ha trombato PaoloMaurensig, un autore bravo,con un bel libro, La tempesta(Morganti editori). Ma nontrattandosi di una gara di tiro

con l’arco, si può sempre direche gli altri erano ancora piùbelli, e buonanotte. Ecco, male case editrici, facendo pres-sione sui giurati, comandanoo no?«Ultimamente, e grazieall’impulso di De Mauro, ab-biamo riordinato gli archivi egli elenchi dei quattrocento“Amici della Domenica”. Tut-te persone che si occupano dicultura e chi si occupa di cul-tura ha a che fare con gli edi-tori. Se poi questo rapporto sitraduce in un senso di appar-tenenza a una casa editricepiuttosto che a un’altra, nonsaprei».Noi sappiamo che la Monda-dori sostiene di controllare unpacchetto di 140 voti, che po-chi meno sono quelli delGruppo Rizzoli-Rcs Libri, mapoi tutto è discutibile, perché

scita della società americana dopo la fine dellaSeconda Guerra Mondiale. Stanley, che avevaereditato l’amore per la fotografia dal padre in-sieme alla passione per gli scacchi, si trovò mol-to in sintonia con lo stile di “Look”, che consi-steva nel seguire in maniera costante i protago-nisti delle fotografie per dare vita a una vera epropria narrazione. E il futuro regista si diverti-va a inventare stratagemmi per diventare invi-

sibile e ottenere pose naturali. Per esempio, na-scondendo la macchina fotografica nella mani-ca della giacca e scattando con un interruttorenascosto nel palmo della mano.La mostra rappresenta una tappa fondamenta-le per capire l’opera del regista perché, comespiega il curatore, «le sue istantanee, che stupi-scono per la loro sorprendente maturità, nonpossono essere considerate come archivi visivi

della gioia di vivere, catturata dallo spirito at-tento e pieno di humor di un giovane uomo, macostituiscono un consapevole invito a confron-tarsi con le risorse del mezzo fotografico, con lesue possibilità di rappresentazione e con la pro-pria percezione della realtà: una costantedell’opera artistica di Kubrick che comincia conle fotografie e continua nei film».

EMANUELA MEUCCI

«Cancellare i Diparti-menti distrugge la ricerca», hascritto Alberto Asor Rosa suRepubblica, sferrando un at-tacco feroce alla proposta delministro Gelmini di ridurre ilnumero degli attuali Diparti-menti universitari, spesso natinon da esigenze di ricerca masulla base di simpatie o anti-patie personali. Nella città incui insegno, Genova, i filosofisono divisi tra quattro Diparti-menti - peraltro non comuni-canti - con sprechi di risorse,tra libri, riviste e progetti di ri-cerca, facilmente immagina-bili.

Neppure a me piace la pro-posta di rendere obbligatorioil numero di 40/50 docenti perrifondare un nuovo Diparti-mento: sarebbe bastato ren-dere obbligatorio l’accorpa -mento per settori scientificiaffini. Ma non di questo voglioparlare, bensì dell’insolita vio-lenza di una critica che non ri-sparmia neppure la personadel ministro: «Una povera, in-difesa e incapace prestanomedel Super Ministro Tremonti»(nei blog “antagonisti” raffi -gurata con orecchie d’asina).

Si potrebbero anche scusa-re, in nome di una “passionecivile” non sempre misurata,espressioni così offensive senon venissero dal pulpito diun docente che ha contribui-to, come pochi altri, a massa-crare le Facoltà umanistichesenza battere ciglio dinanzi al-lo «strazio» e al «grande scem-pio» dell’Università italiana«colorata in rosso».

Mi limito al caso della miaFacoltà, Lettere e Filosofia. Aquanti, prima del ’68, avevanoscelto l’indirizzo filosofico,l’Università fascista aveva ri-servato un piano di studi inec-cepibile che rendeva obbliga-tori tre insegnamenti filosoficibiennali, due letterature (ita-liana e latina), tre storie (ro-mana, medievale e moderna),una pedagogia e una materiascientifica - che poteva essere

Psicologia o altra disciplina.Oltre la metà dei corsi neces-sari per conseguire la laureaveniva, invece, scelta libera-mente tra materie storiche, fi-losofiche, linguistiche, econo-miche, giuridiche, sociologi-che e politologiche. Grande li-bertà, come si vede, all’inter -no di un percorso didattico escientifico non poco esigente.Con la famigerata “liberaliz -zazione dei piani di studio”letterature e storie sono scom-parse come materie obbliga-torie e con esse si sono perdu-te, da un lato, la consapevolez-za che i grandi prosatori e poe-ti rappresentano i momentipiù alti della cultura e della ci-viltà di un popolo, l’ambientespirituale che illumina dall’in -terno le stesse opere filosofi-che; dall’altro, quella “co -scienza storica” che è sola ingrado riempire di “vissuti” si -gnificativi le altrimenti vuotecategorie del pensiero.

Tempo fa, nel corso diun’interrogazione (di Storiadel pensiero politico) chiesi aun laureando in Storia, al suoultimo esame, di parlarmi diJohn Locke, ovvero del primogrande liberale europeo che,nei suoi saggi sul governo civi-le, aveva per così dire legitti-mato la “Gloriosa Rivoluzio-ne” del 1688 e quindi il gover-no parlamentare inglese. Poi-ché non aveva mai sentitoquel nome, ricordai allo stu-dente l’esilio degli Stuart e il si-gnificato storico dell’ascesa altrono di Guglielmo d’Orange.Anche qui scena muta. «Macome può laurearsi in Storiacon queste lacune?», gli chiesi.E lui con aria trionfante: «Mami laureo di Storia contempo-ranea, non in Storia moder-na!».

È questa l’Università cheAsor Rosa & C. hanno sostitui-to a quella “fascista” e che orasbattono in faccia all’incom -petente Gelmini! La faccia to-sta dei nostri maîtres-à-pensernon è di bronzo, è d’acciaio...

ufficialmente nessuno con-trolla nessuno. Ufficialmentei giurati sono tutti puri comecolombe, mai che se ne sentauno dire: «Io voto questo libroperché è pubblicato dallostesso editore che pubblicaanche i miei, di libri, e col ca-volo che litigo con il mio edi-tore per una baggianata diquesto genere, a meno che ioabbia già deciso di traslocareda un altro editore, nel qualcaso sarà mio fervido impe-gno fargli sapere che avrà tut-to il mio appoggio, non im-porta quale bischerata di libropresenti, fosse anche un cata-logo di piastrelle da bagno».Noi, uno che ci dichiari unacosa così non lo abbiamo tro-vato, ci dispiace.E poi ecco, appunto, non c’èniente di misurabile. Biso-gnerebbe mettersi lì, con gliorganigrammi, le gerarchie, leparentele, gli elenchi dei favo-ri fatti dall’uno all’altro, e poiresi o non resi; e i collega-menti professionali e amicali,gli interessi in comune, le ri-valità in comune, i calcoli del-le convenienze, le ripicche, idispetti, le vendette dirette etrasversali, gli scherzi, le sor-prese. Ma vi pare che ne valgala pena?

www.pbianchi.it

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ESORDIENTE

DI SUCCESSO

Paolo Giordano vinci-tore del Premio Strega2008 con il romanzo“La solitudine dei nu-meri primi” (Monda -dori). Nel tondo, Stefa-no Petrocchi, funzio-nario della Fondazio-ne Bellonci che asse-gna lo Strega Olycom

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::: Spettacoli30 Venerdì 16 aprile 2010

@ commenta su www.libero-news.it

Il cassiere della banda della Magliana

”Tv7 in onda su Raiuno alle 23.20 propone un’intervista a EnricoNicoletti. Accusato di essere stato il cassiere della banda dellaMagliana, dice: "Sono stato il re di Roma, ma non un criminale".

RAIUNO ORE 23.20

Rino Formica parla con Lilli

Da Craxi a Berlusconi, passando per Di Pietro: Rino Formica, unodei protagonisti della politica della prima Repubblica sarà ospitedi Lilli Gruber a “Otto e Mezzo”, alle 20.30 su La7.

LA7 ORE 20.30

L’ultima parola su Calciopolie le intercettazioni

Stasera a “L’ultima parola” (condotto da Gianluigi Paragone(Raidue ore 23.25) si parlerà di “Calciopoli 2”. Titolo dellapuntata “Inter.. cettazioni” con evidenti allusioni alla pub-blicazione di telefonate che hanno coinvolto la squadra cam-pione d’Italia.

RAIDUE ORE 23.25

Annunciato il cartellone del festival

CANNES È SEMPRE ANTISILVIOInvitato fuori concorso un filmetto di Sabina Guzzanti

::: GIORGIO CARBONE

L’antiberlusconismo esiste. Anzi,ha compiuto 22 anni. Checché ne dicaMarco Travaglio (perché se non esiste,cos’è “Annozero”? Un programma vir-tuale? E cos’è Travaglio? Un ologram-ma?). Esiste e non parte dal 1994, annofatidico dell’entrata in campo del Cava-liere. Madal 1988. Berlusconipiombò inFrancia a imporre “La Cinq”e a insegna-re ai francesi come si fa la TV. L’intentomagari non era quello, ma la bausceria,indubbia. I francesi la presero in malomodo. Anzi in modo odioso, come ognivolta che resuscitano il loro sciovinismo.Gli resero la vita (televisiva) difficile, e in-ventarono un termine “berlusconitè” aindicare la volgarità applicata allo spet-tacolo. Da allora in poi, ogni nemico delcavaliere divenne grande amico presso iradical chic parigini. E grande artistapresso i radical che ogni anno si rove-sciano a maggio sulla Croisette. NanniMoretti, del tutto ignorato in preceden-za, si guadagnò la patente di regista diprima fila, dopo che a Parigi appreseroche s’era schierato, in Italia, nella primafila degli oppositori di Berlusconi. Gli de-dicarono “personali” che manco Fellini,gli presero a scatola chiusa nel 2006 “Ilcaimano”(quando la scatola fu aperta, edel film fu evidente la pochezza, i sele-zionatori si vergognavano come ladri).

Questa lunga premessa serve perchiarire i criteri della selezione per il fe-stival 2010 che si apre il 12 maggio. Leg-go l’elenco dei film in concorso e mi di-co: che bello. Ritorna Bertrand Taver-nier (“La principessa di Montpensier”).Torna Nikita Mikhalkov (“Solntesem 2”)e stavolta speriamo che lo premino. Epoi ci sono i grandi santoni che non han-no mai deluso: Kiarostami (“Copia con-forme”), Mike Leigh (“Another year”),Takeshi Kitano (“Outrage”). Leggo (e micommuovo quasi) che hanno infilato“La nostra vita” di Luchetti. È bello, è

simpatico. Ci hanno voluto evitarel’umiliazione dell’esclusione.

Leggo la selezione “Un certain re-gard” e scopro “Film socialisme” di JeanLuc Godard. L’hanno cacciato in serie Bil vecchio cialtrone, per evitare che fa-cesse storie nella sezione principale.Leggo l’elenco dei fuori concorso e con-tinuo a complimentarmi. C’è il “RobinHood” di Ridley Scott, l’ultimo WoodyAllen, il “Wall Street 2” di Oliver Stone(magari saranno bufale, ma ci sarà da di-vertirsi). Ma poi continuo a leggere e an-nichilisco. Accanto alle “serate speciali”per Woody, Scott e Stone ce ne sarà unaspecialissima per “Draquila” opera ter-za di Sabina Guzzanti. Ma che siamo di-ventati matti? No, siamo rimasti anti-berlusconiani. La pregiudiziale anti cavcontinua a macinare ferocemente sullaCroisette, nonostante le “magre” mo -rettiane del 2006. “Draquila” (giochettodi parole fra “Dracula”e“L’Aquila”) è undocu fiction che ha la pretesa di raccon-tare la verità sul post terremoto. Un postsul quale i media avrebbero raccontatodelle grandi balle. L’unica verità è quellache possiede la Sabina, già autrice del

dimenticato (per carità di patria) “VivaZapatero”. La quale Sabina forse si credeMichael Moore, ma non arriva nemme-no ai livelli del fratello Corrado (“Fascistisu Marte”). Per la sua crociata anticav siaffida ai soliti mezzucci (la sua imitazio-ne di Silvio, che risale a 15 anni fa). E auna premessa da sub Santoro. “Draqui -la” si apre con Berlusconi disperato perun calo dei consensi (ma davvero, nelmaggio 2009, era già in calo?). Ma lo sal-va il terremoto. Che gli dà il modo di pro-dursi in uno dei suoi show. Insomma, learmi polemiche di Sabina sono sem-pre quelle (anche se, nel caso speci-fico, un dramma nazionale, è il ca-so di parlare di cattiva azione).

Ma come, vien fatto di dire,qualcuno l’avrà visto il film tra i se-lezionatori di Cannes. Il mio fortedubbio è che non l’abbiano visto. Unmese fa, quando la delegazione franceseè piombata a Roma, la produzione eraancora in corso. Nove su dieci ancorauna volta un film nostrano vien preso ascatola chiusa, bello o brutto non im-porta. Basta che sulle pizze ci sia scritto“abbasso Silvio”.

Il film italiano

Con il buon Luchettila Palma d’Oro

è Mission impossible Ebbene, ce l’abbiamo fatta. Andia-mo a Cannes nella rassegna principale.Magari non vinciamo (anzi sicuramentenon vinciamo) ma l’importante è parte-cipare. Soprattutto non sentirsi una ci-nematografia di serie B. Come è succes-so non di rado in passato, e come (fortu-natamente) non succedeva da un paiod’anni (quando abbiamo rischiato di

vincere la Palma con “Il divo” e con “Go -morra”). Andiamo in concorso con “La nostra

vita” di Daniele Luchetti con Elio Germano, Isa-bella Ragonese e Luca Zingaretti, storia di un lut-to elaborato con grandissima difficoltà.

Luchetti è un regista che ci fa sempre farebuona figura (tre anni fa con “Mio fratello è figliounico”) ma nella competizione di serie A dellaCroisette ci fa la parte del Chievo (le recensioninon lo mandano in B ma nemmeno abbondanoin stellette).

La domanda è semmai: non c’era un prodottopiù prestigioso da mandare in Costa Azzurra?No, non c’era. Alla faccia dei ricorrenti “pezzi”trionfalistici sull’ottima salute del cinema italia-no, i selezionatori di Cannes piombati a Roma ilmese scorso si sono trovati il deserto o quasi. Incontemporanea con la loro venuta “Il messag-gero” è intervenuto con uno sciagurato articoloche esibiva almeno una dozzina di “pezzi” pre -giati, ma i francesi non sono mica polli (trannequando si fanno travolgere da rigurgiti antiber-lusconiani). Loro vengono per fare un calenda-rio da Champions e “Il messaggero” che gli pro-pone Stefano Incerti, Roberta Torre (ugh), GiadaColagrande? Ma chi crede che sia Gilles Jacob (ilpontefice massimo di Cannes)? Walter Veltroni?E cosa credono sia Cannes? La Festa del cinemadi Roma? Per la verità qualche pezzo da serie A cel’avevamo: “La prima cosa bella” di Paolo Virzì ,“Mine vaganti” di Ozpetek e (se vogliamo)“Happy family” di Salvatores. Ma i nostri prodi,crediamo, han tirato indietro la zampetta.

G.C.

IL MIP TV

Il nuovo Montalbano e Sant’AgostinoI prodotti Rai che vanno forte all’estero

CANNES Altro che crisi, il mercato televisivo non si ferma. Rispetto allo scorsoanno, al MipTv di Cannes RaiTrade ha anzi avuto un incremento del 25% nellevendite all’estero, grazie a quella che l’amministratore delegato, Carlo Nardello,definisce la «strategia della copertura totale del territorio attraverso una rete ca-pillare di agenti in tutto il mondo». Tra i titoli che hanno riscosso maggiore suc-cesso, in primis i nuovi episodi del “Commissario Montalbano”, confermati in50 Paesi (ai quali se ne stanno aggiungendo altri, come il Giappone), e le mini-serie “La mia casa è piena di specchi” e “Sant’Agostino”, che hanno suscitatol’interesse perfino dei compratori americani per il fatto di essere state girate inpresa diretta in inglese. «Se si vuole sfondare all’estero bisogna strizzare l’oc -chio al mercato internazionale», dice Nardello, prendendo come esempio ilfilm “Barbarossa” di Renzo Martinelli, altro prodotto girato in inglese evenduto molto bene. A sorpresa ha conquistato mercati anche la serie tv “Ilbene e il male”, che su Raiuno è andata male, e sono stati già venduti a sca-tola chiusa, visto che ancora non sono stati trasmessi in Italia, la miniserie“Le ragazze dello swing”, sul Trio Lescano, e “Le cose che restano”, seguitode “La meglio gioventù” con Paola Cortellesi e Claudio Santamaria. Tra iformat, ottimo riscontro per “Ti lascio una canzone”, venduto in 6 Paesi eu-ropei, e “Voyager”, che sbarcherà in Medio Oriente e Iran. (d.ara.)

REGISTA

Sabina Guzzanti (Oly)

Ai lettori

Per mancanza di spaziola pagina del cinema èrimandata a domani. Ciscusiamo con i lettori

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31Venerdì 16 aprile 2010SPETTACOLI

@ commenta su www.libero-news.it

MAMMA ILARIA

Suo figlio ha un mesee lei pensa già al lavoroLa D’Amico torna in tv e fa la vittima: madri discriminate

LA 13ENNE LOURDES

La figlia di Madonnafrequenterà la scuoladi “Saranno famosi”

NEW YORK La pop starMadonna ha deciso dimandare la figlia tredicen-ne Lourdes Maria alla “La -Guardia High School ofMusic and Art and Perfor-ming Arts”, il liceo pubblicoreso celebre dalla serie tele-visiva “Saranno famosi”. Loscrive il settimanale UsWeekly. Il comune di NewYork, da cui dipende lascuola, non ha confermatose Lourdes sia stata effetti-vamente accettata, ma glistudenti sono già eccitatiall’idea di incontrare da vi-cino la figlia di una mam-ma superfamosa. La cosa fafelici anche gli amministra-tori, pronti ad accettare do-nazioni da una delle popstar più ricche del mondodell’entertainment.

(...) giustificarti”. Che se torni al la-voro dopoil sacrosantoperiodo dimaternità ti ritrovi in uno stanzinobuio senza neppure un telefonoda cui chiamare. Figurarsi la caricache ricoprivi anteparto. Scanda-lizzata, dice a Maria Volpe del Cor-riere della Sera che quello che èsuccesso ad Antonella Clerici allaRai, quando fu sostituita da ElisaIsoardi alla “Prova del Cuoco”per -ché l’imminente maternità le im-pediva di continuare a destreg-giarsi fra fornelli e pentolame, èstato un fatto «scandaloso e avvi-lente». Avvilente che la Rai che èservizio pubblico - dice - si siacomportata così. Sono gesti cheandrebbero stigmatizzati molto dipiù. Per fortuna c’è lei che lo fa pertutti gli altri e trascina i blog di Re-pubblica a darle manforte comepaladina dei diritti delle neomam-me.

Naturalmente l’intervista-con -fessione parte tutta da un dato: ilritorno della D’Amico a Exit ad ap-pena un mese dal parto (il suobimbo si chiama Pietro e lo haavuto dall’immobiliarista RoccoAttisani). Ritorno in grande stile:bellissima e sottilissima alla facciadi tutte le mamme che si trovanotette cadenti e giri vita imbaraz-zanti. E naturalmente agguerritis-sima. Sia chiaro. Lei torna doposolo un mese perché tiene reda-zione. Testuale. «Siamo un belgruppo, siamo tutte donne concontratti a termine», dice, «e senon si lavora è un guaio». CertoExit è la sua creatura, l’ha pensatae ideata e «lontana dalla creaturasta male». Ma la motivazione pri-ma - ci racconta - è il bene della re-dazione. E il bene di un bambinoallora?

.

LAVORO E MATERNITÀ

In Italia se fai unbambino devigiustificarti

EXIT

Tengo redazione.Siamo un belgruppo, siamo tuttedonne con contrattia termine e se non silavora è un guaio

LA CLERICI

È scandaloso eavvilente il modo incui la Rai si ècomportata conAntonella Clerici

LA COPPIA HA UNA FIGLIA

Già finito l’amoretra Mel Gibsone la russa Grigorieva

NEW YORK Mel Gibson e lasua compagna di origini russe,la modella e cantante 39enneOksana Grigorieva, hannoavuto una bambina da appenacinque mesi, e già si sarebberolasciati. Almeno secondoquanto riportato da alcuni sitiamericani. Gibson aveva resopubblica la sua storia d’amorecon la Grigorieva poco dopol’inizio della causa di divorziodalla moglie Robyn nell’apriledel 2009. People.com, citandocome fonte un amico non me-glio identificato, ha detto chela coppia si è separata in ma-niera amichevole e che en-trambi sperano di accudire in-sieme la figlia Lucia. La Grigo-rieva ha avuto un figlio anchecon l’attore Timothy Dalton,mentre Gibson ne ha avutosette dal primo matrimonio.

Proviamo tuttavia a seguire il fi-lo dei suoi pensieri e a stigmatiz-zare se necessario. Non per senti-to dire. Ma da neomamme appe-na rientrate dalla maternità e benliete di criticare, ove possibile, ilmondo cannibale e misogino del-le aziende,e delle redazioni in pri-mis. Reinserirsi non è facile. Haipassato sei mesi a cambiare pan-nolini, cantare ninne nanne ditutto il mondo, e ingurgitare beve-roni assurdi sperando ogni dueore di ritrovarti un seno grandecosì per garantire una sana pop-pata al tuo bimbo. Ricominciarenon è certo facile. A maggior ra-gione se torni a mezzo servizio,contenta di tornare a lavorare maanche di tornare a casa la sera perla poppata. Il minimo che possacapitare è di sentirsi un po’ alieni.Il massimo di vedersi ridimensio-nato il ruolo. Naturalmente, que-sto succede alle persone normali.Naturalmente ci dice la D’Amico,niente di tutto questo è capitato alei. Perché La7 e Sky sono grandiaziende. E non solo le hanno datola possibilità di lavorare subito dacasa, ma per consentirle le direttedei mondiali da giugno le hanno

La giornalista Ilaria D’Amico. Stasera torna in onda con Exit a un mese dal parto (Liverani)

persino allestito una nursery. Mi-ca come quegli stronzi della Raiche hanno messo in un angoloAntonella Clerici. Talmente in unangolo che a un anno dal parto hafatto il Sanremo più seguito degliultimi tempi. Ha replicato il suc-cesso scovando piccoli talenti con“Ti lascio una canzone”. Ha vintoil premio come donna dell’anno.E ora è dappertutto. Più di prima epiù di sempre. Solare, rotonda eamatissima. Strano modo di met-tere al confino una neomamma.

Forse la cosa su cui varrebbe lapena riflettere è il ritorno di unamamma al lavoro a un mese dal

parto. Perché sarà pur vero che illavoro è passione, che del lavoro cisi innamora, e che Exit è una crea-tura bellissima e lontano da lei sipuò persino star male. Ma a casac’è la vita, quella vera. Fatta di car-ne, ossa, capelli. E pure coliche,pianti disperati e pannolini spor-chi. Senza quella come si sta? Dacani, lasciatevelo dire. A un mesedal parto (ma anche a 2, a 3, a 4) siha voglia di tutto fuorché di rien-trare in pista. Ti innamori ognigiorno di più di tuo figlio e non de-sideri altro. 24 ore su 24 con lui. Vi-vi con lui, respiri con lui e piangicon lui. E tutto il resto vada pure al

diavolo. Marito compreso. Figu-rarsi il lavoro, la carriera, lo share.Certo Ilaria non è il primo caso dimamma stakanovista. Sono tor-nate subito al lavoro dopo la ma-ternità il ministro della Difesa spa-gnolo Carme Chacón. In ItaliaGiovanna Melandri e StefaniaPrestigiacomo. Ora sembra cheanche il ministro Mariastella Gel-mini, che ha appena dato alla luceEmma, sia pronta a rientrare. Maloro sono ministre. E per quantodeprecabile possa sembrare la lo-ro decisione, hanno impegni digoverno da mandare avanti. Vie-ne da chiedersi: una giornalistaper quanto brava e apprezzatanon poteva forse permettersiqualche mese in più di pausa?Nessuno è insostituibile. Neppurela D’Amico. Anzi... Corre voce chea Sky sia stata degnamente sosti-tuita dal giornalista Fabio Caressa.Che non si sia fatta rimpiangere.Che addirittura Caressa abbia fat-to qualche punto in più di share.Dunque perché tornare? Non saràla paura di sparire? Di scoprire ofar scoprire che c’è qualcuno allatua altezza. Se non più bravo?Paura umanissima, badate. Chetutti provano. Ma che proprio nonvale il sacrificio della maternità.No, lì il gioco non vale la candela.

::: segue dalla primaSIMONA BERTUZZI

.

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32 Venerdì 16 aprile 2010

6.45 Unomattina. Condottoda Michele Cucuzza,Eleonora Daniele

10.00 Verdetto Finale. Con-dotto da VeronicaMaya

10.50 Appuntamento al cinema

11.00 Occhio alla spesa11.25 Che tempo fa11.30 TG112.00 La prova del cuoco.

Condotto da ElisaIsoardi

13.30 TG1 - TG1 Focus14.00 TG1 Economia14.10 Bontà sua - Incontri tra

contemporanei14.30 Festa Italiana

“Ospite: l’attore RoccoPapaleo”

16.15 La vita in direttaTG Parlamento - Previ-sioni sulla viabilità -TG1 - Che tempo fa(all’interno)

18.50 L’eredità20.00 TG120.30 Soliti ignoti21.10 Ciak... si canta! “Ospi-

ti: Cochi e Renato, Ni-no Bonocore, ManuelaVilla, i Flippers, i Nuo-vi angeli, Michele,Laura Luca, Riccardodel Turco e LorettaGoggi”. Condotto daPupo ed Emanuele Fili-berto

23.15 TG123.20 TV7 Settimanale del

TG1 “Tra i servizi: Rai-mondo Vianello; Il casoEmergency; A tu per tucon Enrico Nicoletti“

0.20 L’Appuntamento0.50 TG1 Notte - TG1 Focus

Rai 417.25 L’Isola dei famosi

Plus18.50 The Dead Zone

“A cena con Dana”19.40 Streghe

“Tutti pazzi per Leo” 20.30 L’Isola dei famosi

Plus21.10 Battlestar Galactica

“Gli ultimi Cinque”“Tragica verità” conEdward James Ol-mos

22.40 Altered (Horror,2006) con Misty Ro-sas, Paul McCarthy-Boyington. Regia diEduardo Sánchez.

0.10 Millennium “La pro-fezia mancata” conLance Henriksen

0.55 La recluta (Polizie-sco, 1990) con ClintEastwood, CharlieSheen. Regia di ClintEastwood.

2.55 The Dead Zone “Acena con Dana” conAnthony MichaelHall

Iris19.17 I Soprano “La scar-

cerazione” con Ja-mes Gandolfini

20.10 C.S.I. “Undici giuratiarrabbiati”

20.53 TGCom - TGComCinema e dintorni

21.03 Condannato a morteper mancanza di in-dizi (Drammatico,1983) con MichaelDouglas, Hal Hol-brook. Regia di PeterHyams.

22.53 Italia a mano armata(Poliziesco, 1976)con Maurizio Merli,Raymond Pellegrin.Regia di Marino Gi-rolami.

0.34 Anica Flash - TGCom

MTV7.05 Biorhythm8.00 Boiling points8.30 Pimp my Ride9.00 The Hills 10.00 Only Hits12.00 Lovetest13.05 Made “Prom king”14.05 Scrubs15.05 My TRL Video16.00 Only Hits18.00 Lovetest19.05 Paris Hilton’s

My New BFF 20.00 MTV News20.05 Scrubs “La mia for-

tuna sfacciata” “Lamia perdita di tem-po” con Zach Braff

21.00 Taking The Stage21.30 America’s Best Dan-

ce Crew “Stagione4, episodio 1”

23.00 South Park23.30 Speciale MTV News0.00 Mtv World Stage

“Linkin Park”1.00 Jersey Shore2.00 Only Hits

Deejay Tv6.00 Coffee & Deejay9.30 Deejay Hits10.00 Deejay chiama Italia12.00 Deejay Hits13.30 The Club13.45 Via Massena14.00 Deejay Hits14.30 M2.015.00 Deejay TVuole

“Finale”15.30 50 Songs17.00 Rock Deejay18.00 The Flow19.00 The Life & Times

of Tim19.30 The Player20.00 Deejay TVuole

“Finale”20.30 Deejay TG20.35 Nientology21.15 Deejay Today21.45 Via Massena22.00 Deejay chiama Italia23.30 Fino alla fine del

mondo - RunningThe Sahara

1.30 The Club2.30 Deejay Night

7 Gold7.50 TG712.30 TG7 - TG7 Sport14.05 Viaggiando TV14.20 Pomeriggio con

Casalotto18.00 Ai confini dell’Arizona19.00 TG719.30 Diretta Stadio... Spe-

ciale Anticipo Cam-pionato Calcio SerieA “Juventus - Inter”Casalotto (all’int.)

23.15 CNR TV News

Odeon7.30 Odeon 24: Italia oh!8.00 Odeon 24: Safe Drive8.30 Odeon 24: Contech9.00 Odeon 24: Blu Sport9.25 Odeon 24:

Videocommunity9.30 Odeon 24:

Superbike TV10.15 Odeon 24: Il cam-

pionato dei campioni12.25 Odeon 24: Video-

community

19.00 Pillole di Tuttaunaltramusica

19.15 TGL19.45 QSVS sera20.30 Tuttaunaltramusica23.30 Tanta salute

Antenna 37.00 Speciale Sport8.00 Telemattina8.30 Antennatre graffiti -

Il meglio di...9.00 Shopping in Poltrona12.04 Orario continuato13.00 Shopping in Poltrona18.30 Io tubo19.00 Azzurro Italia news19.45 TG Economia19.50 A3 per te20.30 Azzurro Italia23.15 TG Notte23.30 Poker digitale show

TelePadania20.30 TG Nord21.07 TG Sport21.15 Da Nord a Nord21.28 TG Politica21.58 TG Mondo

RAI UNO

6.25 L’isola dei Famosi6.55 Quasi le sette7.00 Cartoon Flakes9.15 TGR - Montagne9.45 Rai Educational Cult

Book Classic “11 mar-zo 1924: nasce FrancoBasaglia”Meteo 2

10.00 TG2punto.it11.00 I Fatti Vostri13.00 TG2 Giorno13.30 TG2 Costume

e Società13.50 TG2 Eat Parade14.00 Il fatto del giorno14.45 Italia sul due16.10 La Signora del West

“Rapimento - primaparte”

16.55 Cuore di mamma.Condotto da Amadeuscon Laura Tecce

18.05 TG2 Flash L.I.S.18.10 Rai TG Sport18.30 TG218.50 L’isola dei Famosi.

Condotto da RossanoRubicondi

19.40 Squadra Speciale Co-bra 11 “Padre model-lo” con Erdogan Atalay

20.30 TG2 - 20.3021.05 Ciclo Crimini: Niente

di personale (Dramma-tico, 2010) con Rolan-do Ravello, DonatellaFinocchiaro. Regia diIvano De Matteo.

22.50 TG223.05 Rai TG Sport - Speciale

Campionato23.25 L’ultima parola “In-

ter...cettazioni”. Con-dotto da Gianluigi Pa-ragone

1.15 TG Parlamento

RAI DUE

7.30 TGR Buongiorno Regione

8.00 RAI News 24 MorningNews

8.15 La Storia siamo noi“Sandra Mondaini eRaimondo Vianello”

9.15 Dieci minuti di... pro-grammi dell’accesso“Ass. con i Fatebene-fratelli per i malati lon-tani - Cos’è l’Afmal”

9.25 FIGU9.30 Cominciamo Bene -

Prima “Ospite: MonicaGuerritore”

10.10 Cominciamo bene“L’Italia dei delitti infamiglia”

12.00 TG3 - Rai Sport Notizie- Meteo 3

12.25 TG3 Cifre in chiaro12.45 Le storie - Diario ita-

liano “Fenomenologiadi un genio”

13.10 Julia 14.00 TG Regione - Meteo -

TG3 - Meteo 314.50 TGR Leonardo - Nea-

polis - TG3 Flash L.I.S.15.15 La TV dei ragazzi17.00 Cose dell’altro Geo17.50 Geo & Geo19.00 TG319.30 TG Regione - TG Re-

gione Meteo - Blob20.15 Il principe e la fanciulla20.35 Un posto al sole21.05 TG321.10 Mi manda Raitre “Mi-

crocar, medicina ayur-vedica, giallo arazzo”.Condotto da AndreaVianello

23.10 Parla con me. Condot-to da Serena Dandini

0.00 TG3 Linea notte

RAI TRE

6.00 Prima Pagina7.55 Traffico7.57 Meteo 57.58 Borsa e Monete8.00 TG5 Mattina8.40 Mattino Cinque.

Condotto da FedericaPanicucci e Paolo DelDebbioTG5 - Ore 10 (all’interno)

11.00 Forum13.00 TG513.39 Meteo 513.41 Beautiful14.10 CentoVetrine14.45 Uomini e Donne.

Condotto da Maria De Filippi

16.15 Pomeriggio Cinque.Condotto da BarbaraD’UrsoTG5 Minuti (all’interno)

18.50 Chi vuol esseremilionario

20.00 TG520.30 Meteo 520.31 Striscia la Notizia -

La voce dell’influenza.Condotto da Ficarra ePicone

21.10 Ciao Darwin 6 - La re-gressione “In gara“Aldilà” contro “Aldi-qua” - TestimonialPaolo Brosio e AAles-sandro Cecchi Paone”.Condotto da Paolo Bo-nolis con Luca Laurenti

0.00 Matrix. Condotto daAlessio Vinci

1.30 TG5 - Notte1.59 Meteo 52.00 Striscia la Notizia -

La voce dell’influenza(Replica)

CANALE 5

6.00 Degrassi “Chatatre,che passione!” conMiriam McDonald

6.40 Cartoni animati8.40 Friends

“Paura d’amare” 9.10 Capogiro10.35 Grey’s Anatomy

“Lascia che sia” “Grazie per i ricordi”con Ellen Pompeo

12.25 Studio Aperto - Meteo13.02 Studio Sport13.40 American dad “Con gli

amici di Steve”14.05 I Griffin

“In fuga dai problemi”14.35 I Simpson

“Io amo Lisa”15.00 Kyle XY “Scacco alla

Madacorp” 16.00 Zack e Cody al Grand

Hotel “Chiedilo a Shir-ley”

16.50 Zoey 101 “Arresti do-miciliari”

17.25 Cartoni animati18.30 Studio Aperto - Meteo19.00 Studio Sport - Sport

Mediaset Web19.30 La vita secondo Jim

“La fidanzata di Andy”con James Belushi

20.05 I Simpson “Lisa controLisa”

20.30 CentoxCento21.10 C.S.I. “Infanzia tradi-

ta” con William Peter-sen

22.10 C.S.I. NY “Lei era qui”con Gary Sinise

23.05 Fringe “Lo strizzacer-velli” “Trasformazio-ne” con John Noble

1.00 Poker1mania2.00 Studio Aperto -

La Giornata

ITALIA UNO

6.35 Mediashopping7.05 Magnum P.I.

“J Digger Doyle” 7.55 Charlie’s Angels

“Angeli a rotelle” conJaclyn Smith

8.50 Nash Bridges “Alta società”

10.15 Carabinieri 4 “Fiftyfifty” con Ettore Bassi

11.30 TG4 - Meteo12.00 Vie d’Italia notizie sul

traffico12.02 Distretto di Polizia 3

“Delitto imperfetto” 12.55 Un detective in corsia

“Un weekend di terro-re” con Dick Van Dyke

13.50 Il tribunale di Forum -Anteprima

14.05 Sessione pomeridiana:il tribunale di Forum

15.35 Sentieri15.50 Gli invincibili (Avven-

tura, 1947) conHoward Da Silva, GaryCooper. Regia di CecilB. DeMille.TGCom - Vie d’Italianotizie sul traffico (al-l’interno)

18.55 TG4 - Meteo19.35 Tempesta d’amore20.30 Walker Texas Ranger

“Il sosia” con ChuckNorris

21.10 Poseidon (Avventura,2006) con Kurt Rus-sell, Josh Lucas. Regiadi Wolfgang Petersen.

23.35 I bellissimi di Rete 423.40 Magnolia (Drammati-

co, 1999) con JasonRobards, JulianneMoore. Regia di PaulThomas Anderson.TG4 Rassegna Stampa

RETE QUATTRO LA 7

LE ALTRE EMITTENTI 12.30 Odeon 24: Odeon24News

13.00 Odeon 24: Il cam-pionato dei campioni

15.10 Odeon 24: Odeon24 News

15.25 Odeon 24: Videocommunity

15.30 Odeon 24: Odeon Shopping

18.00 Odeon 24: Samp TV20.00 L’altra Televisione21.15 Yellow21.45 Rebus, questioni di

conoscenza22.55 Videocommunity23.00 Odeon 24: Safe Drive23.30 Odeon 24: Blu Sport0.00 Odeon 24: Contech

Telelombardia7.00 Buongiorno

Lombardia9.30 Shopping in Poltrona13.03 Orario continuato13.45 QSVS News14.35 Shopping in Poltrona18.00 Io tubo18.30 TL Sera

6.00 TGLa7 - Meteo - Oroscopo - Traffico -Informazione

7.00 Omnibus9.15 Omnibus Life.

Condotto da TizianaPanella, Enrico Vaime

10.10 Punto TG10.15 2’ Un Libro10.25 Matlock “Il verdetto”

“La frode” 12.30 TG La7 - Sport 713.05 The District

“La notte dell’aquila” 14.05 Quattro bastardi per

un posto all’inferno(Avventura, 1968) conBurt Reynolds. Regiadi Samuel Fuller.

16.00 Atlantide storie di uomini e di mondi“Martin Lutero, l’uo-mo che spaccò l’Euro-pa in due“

18.00 Relic Hunter “La fontedella giovinezza”

19.00 Crossing Jordan “Vivo o morto”

20.00 TG La720.30 Otto e mezzo

“Da Craxi a Berlusco-ni, passando per DiPietro”

21.10 Prima puntata Exit files“Inchiesta TAV: Lanuova linea Torino-Lione”. Condotto daIlaria D’Amico

22.30 Effetto Domino - tuttofa economia “LucaZaia - Lo Zar del Nord-Est”

23.35 La Gaia Scienza “Lefrane in Calabria -Ospiti: Giovanni Soldi-ni e Jessica Polsky”

1.25 TG La7

SPETTACOLI TV

Raidue ore 21.05

Ciclo crimini: niente di personale

Puntata n. 2 della serie scritta da giallisti di fa-ma. Qui il personaggio principale è RolandoRavello, un killer incaricato dalla ’ndranghetadi uccidere Donatella Finocchiaro (nella foto).

I PROGRAMMI DELLA GIORNATAa cura di Giorgio Carbone

Canale 5 ore 21.10

Ciao Darwin 6

Continua con notevole successo lo show con-dotto da Paolo Bonolis e Luca Laurenti. Stase-ra a rappresentare la “regressione” il credentePaolo Brosio e il laico Cecchi Paone.

Rete 4 ore 21.10

Poseidon

Un’onda anomala travolge un transatlanticoma non lo affonda. Tra i superstiti che cercanodi riguadagnare la superficie Richard Dreyfuss(nella foto) aspirante suicida prima del gluglù.

Rete 4 ore 23.40

Magnolia

Tra i migliori film americani di fine secolo. Novestorie s’intrecciano in un pomeriggio d’estate.Due finiscono male. Bella prova (oltre il suostandard) di un allucinato Tom Cruise.

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33Venerdì 16 aprile 2010

CANALI PREMIUM DIGITALE TERRESTRE

I FILM LO SPORT TELEFILM SHOW E DOCUMENTARI RAGAZZI

C CultCN Cartoon NetworkD Discovery Channel HD

ES Eurosport HD

DY Disney ChannelF - FR Fox HD - Fox RetroFC Fox Crime HD

FL Fox LifeMGM Metro Goldwyn MayerNCK NickelodeonNGC National Geographic HD

RSP Rai Sport PiùSC1 Sky Cinema 1 HD

SCF Sky Cinema Family

SCH Sky Cinema Hits HD

SCMa Sky Cinema ManiaSCM Sky Cinema Max HD

SP1 Sky Sport 1 HD

SP2-3 Sky Sport 2 HD - 3 HD

SKU Sky UnoTHC The History Channel

LEGENDA HD Canale disponibile anche in alta definizione

10.30 Tennis, ATP Montecarlo: 1oquarto di finale (Diretta) SP3

11.35 Rugby, Super 14 2010 Brumbies- Hurricanes (Diretta) SP2

12.30 Tennis, ATP Montecarlo: 2oquarto di finale (Diretta) SP3

14.00 Ciclismo, Giro di Turchia 20106a tappa (Diretta) ES

14.30 Tennis, ATP Montecarlo: terzoquarto di finale (Diretta) SP3

14.45 Tennis, ATP RAI (Diretta) RSP16.00 Pallavolo, Serie A1 femminile

Novara - Castellana (Sint.) SP216.30 Calcio, Serie A 2009/2010

Juventus - Inter (Sintesi) SP116.30 Tennis, ATP Montecarlo: quar-

to quarto di finale (Diretta) SP317.00 Calcio, Serie A 2009/2010

Milan - Sampdoria (Sintesi) SP117.00 XXI Giochi Olimpici Invernali

Snowboard: PGS Uomini Final (Replica) SP2

17.30 Calcio, Serie A 2009/2010 Genoa - Inter (Sintesi) SP1

18.00 Tennis, WTA Charleston: ottavidi finale (Replica) ES

18.00 I Signori del Calcio (Repl.) SP118.00 Motori, IndyCar 2010 Barber SP218.00 Rubrica Racing 4 RSP18.30 Tennis, ATP Montecarlo: 1o

quarto di finale (Replica) SP318.35 Studio di continuità RSP18.40 Rubrica Racing 2 RSP19.00 Rubrica Eurogoals Flash ES19.00 Rubrica Futbol Mundial SP119.00 Wrestling WWE NXT SP219.10 Tennis, WTA Charleston: quarti

di finale (Diretta) ES19.10 Solo velocità RSP19.30 Preview Champions SP120.00 Sky Calcio Prepartita (Dir.) SP120.00 Rubrica Wrestling WWE

Superstars Episodio 42 SP220.30 PGA European Tour Weekly

Magazine Ep. 15 (Repl.) SP320.41 Calcio, Serie A 2009/2010

Inter - Juventus (Diretta) SP121.00 Golf, Volvo China Open 2010

2a giornata (Replica) SP321.00 Wrestling WWE Domestic

Smackdown Episodio 42 SP221.00 Pallanuoto, Serie A1 RN Imperia

- CN Posillipo (Diretta) RSP22.15 Equitazione, Coppa del Mondo

2010 (Differita) RSP22.45 Strongest Man, Super Series

Grand Prix ES22.45 Sky Calcio Postpartita (D) SP122.45 Il favoloso mondo degli

Azzurri Episodio 8 (Repl.) SP223.00 Calcio, Serie A 2009/2010

Inter - Juventus (Replica) SP323.15 NBA Action Episodio 26 SP223.30 I Signori del Calcio (Repl.) SP123.30 TG Sport RSP23.45 Rubrica Free Ride Spirit ES

Joi18.43 The Middle “I vicini di casa”

con Patricia Heaton19.09 Dr. House - Medical Division

“Non è cancro” con Hugh Laurie19.55 The Philanthropist “Nigeria - pri-

ma parte” con James Purefoy20.40 Joi Extra “Nel nome dell’amore”21.00 Friday Night Lights “Ricomincia-

re” con Kyle Chandler21.43 Ultra “Ascolta il tuo coach”21.54 Waterworld (Avventura, 1995)

con Kevin Costner, Dennis Hop-per. Regia di Kevin Reynolds.

0.08 The District “Delitto perfetto”con Jonathan LaPaglia

0.56 The Mentalist “Rosso paura”“Oro nero e rosso sangue” conSimon Baker

2.29 The Middle “Fratelli” “Un Nataleestenuante” con Patricia Heaton

Mya18.19 Diventeranno famosi (Comme-

dia, 2003) con Steven Cutts, Vin-ce Rimoldi. Regia di Todd Graff.

20.11 Close to home “Un antico ranco-re” con Jennifer Finnigan

21.00 The Closer “La vita” con KyraSedgwick

21.48 Dirt “Ovophagy” con CourteneyCox

22.41 Una mamma per amica “Lo zioLuke” “Il ballo delle debuttanti”con Lauren Graham

0.19 Moonlight “Fiore di giglio” conAlex O’Loughlin

1.08 Questo piccolo grande amore(Sentimentale, 2009) con Ema-nuele Bosi, Mary Petruolo. Regiadi Riccardo Donna.

Steel18.10 Primo Carnera “Prima puntata”.

Con Andrea Iaia, Anna Valle20.10 The West Wing - Tutti gli uomini

del Presidente “Il dilemma diToby” con Allison Janney

21.00 Being Human “Quinto episodio”“Sesto episodio” con Russell Tovey

23.05 Heroes “Accettazione” con MiloVentimiglia

23.50 Smallville “Gioco d’azzardo” 0.40 Terminator: The Sarah Connor

Chronicles “Scacchi e guerra” 1.25 I Viaggiatori “La terra dei torna-

di” con Jerry O’Connell

Premium Cinema18.16 12 (Drammatico, 2007) con Niki-

ta Mikhalkov, Sergei Makovet-sky. Regia di Nikita Mikhalkov.

21.00 Gran Torino (Drammatico, 2008)con Clint Eastwood, ChristopherCarley. Regia di Clint Eastwood.

23.04 Fortapàsc (Drammatico, 2008)con Libero De Rienzo, ValentinaLodovini. Regia di Marco Risi.

0.59 La terza stella (Commedia, 2005)con Alessandro Besentini. Regiadi Alberto Ferrari.

2.44 Ne parliamo lunedì (Commedia,1990) con Andrea Roncato, ElenaSofia Ricci. Regia di LucianoOdorisio.

Premium Calcio18.12 Calcio, Serie A 2009/2010

Anticipo 15a giornata Milan -Sampdoria (Replica)

20.00 Studio Premium Serie A (Dir.)20.45 Calcio, Serie A 2009/2010

Anticipo 15a giornata ritornoInter - Juventus (Diretta) € 8

22.40 Studio Premium Serie A (Dir.)23.30 Magazine Champions League0.03 Calcio, Serie A 2009/2010

Anticipo 15a giornata ritorno Inter - Juventus (Replica)

1.51 Calcio, Serie A 2009/2010 Anti-cipo 15a giornata Milan - Samp-doria (Replica)

Studio Universal18.00 La donna che visse due volte

(Giallo, 1958) con Kim Novak,James Stewart. Regia di AlfredHitchcock.

20.25 Alfred Hitchcock presents “Mai più”

21.00 Fantasmi da Marte (Horror,2001) con Ice Cube, NatashaHenstridge. Regia di John Carpenter.

22.45 Il Maratoneta (Poliziesco, 1976)con Dustin Hoffman, LaurenceOlivier. Regia di John Schlesin-ger.

1.00 Crooklyn (Commedia, 1994) conAlfre Woodard, Delroy Lindo.Regia di Spike Lee.

2.54 America oggi (Drammatico,1993) con Andie MacDowell. Regia di Robert Altman.

20.05 C.S.I. Miami “Sotto copertura” FC20.27 I Jefferson FR20.28 La tata “Mambo fatale” FL20.39 La vita secondo Jim

“Il collerico Pete” F21.00 Ugly Betty

“La settimana della moda” FL21.00 Criminal Minds

“Il gioco continua” FC21.00 Miami Vice FR21.00 Nurse Jackie - Terapia d’urto

“Episodio 11: Pill O-Matix” SKU21.10 Flash Forward

“Queen Sacrifice” F21.30 Nurse Jackie - Terapia d’urto

“Health Care and Cinema” SKU21.45 Quelli dell’intervallo DY21.55 Numb3rs “La guerra sporca” FC21.57 Cougar Town “Quello che le

donne non dicono” FL22.00 Miami Vice FR22.00 Hung “Gli affari sono affari” SKU22.04 Flash Forward

“Let no Man put Asunder” F22.26 Modern Family

“Phil si toglie un sassolino” FL22.33 Hung “Una cosa a tre” SKU22.40 Fiore e Tinelli “La Festa” DY22.50 Donne assassine “Veronica”FC22.56 ‘Til Death “Divorzio d’amore” F22.57 The Ex List “Il fantasma di Arle-

ne Dubinksky” FL23.00 I Jefferson FR

18.30 Effetto Rallenty “La spada delsamurai” D

19.00 Come è Fatto “Cineprese” D19.00 Megastrutture giganti

“La più grande piattaforma petro-lifera” NGC

19.00 Invenzioni impossibili“Il terrore dei sette mari” THC

19.30 Come è Fatto D20.00 David Letterman Show

“Ospiti Tom Hanks & Spoon” SKU20.00 Top Gear “Episodio 7” D20.00 Indagini ad alta quota “Prove

esplosive” NGC20.00 Hitler e l’occulto THC21.00 Science of the movies “Speed:

come far volare un autobus” D21.00 La morte sospesa “Esplosione

nel Mare del Nord” NGC21.00 Effetto Nostradamus

“Hitler, il Messia” THC21.30 La morte sospesa “Il disastro

della diga di Trento” NGC22.00 2012 Apocalypse D22.00 La morte sospesa

“A serbatoio vuoto” NGC22.00 La guerra degli dei

“Medusa, il tabù” THC23.00 My Shocking Story

“Una testa enorme” D23.00 Interpol: detectives senza

confini “Ossessione fatale” NGC23.00 Delitti “Il bambino sepolto” THC

16.10 Ben 10 CN16.15 Johnny Test NCK16.35 Shin-Chan CN16.45 Spectacular Spiderman NCK17.00 Le tenebrose avventure di

Billy & Mandy CN17.20 Spongebob NCK17.23 I Simpson “Lisa la Simpson” F17.50 Spongebob NCK17.52 Futurama

“Pingui-bot di Gel-catraz” F18.20 I Simpson

“Opere di pubblico dominio” F18.20 Bakugan CN18.45 Teen Titans CN19.10 Ben 10: Forza Aliena CN19.20 Spongebob NCK19.35 The Batman CN19.45 I Simpson “L’erba di Homer” F20.00 Star Wars: The Clone Wars

“Stagione 2” CN20.13 I Simpson “Homer alla berlina” F21.30 Spongebob NCK21.55 Spongebob NCK22.05 Titeuf CN22.25 Johnny Test NCK22.30 Hero 108 CN22.50 Avatar NCK22.55 I Fantastici 4 CN23.20 Mix Master NCK23.30 Pucca DY23.45 Titeuf CN23.45 Picchiarello NCK

17.30 A proposito di HenryCon Annette Bening SCF

17.30 L’ombra del testimoneCon Demi Moore SCH

18.55 ExCon Claudio Bisio SC1

19.00 HancockCon Will Smith SCM

19.09 Incompreso - Vita col figlioCon Anthony Quayle C

19.15 Insoliti criminaliCon Matt Dillon SCMa

19.20 I cavalieri dalle lunghe ombreCon Robert Carradine MGM

19.23 ManagementCon Jennifer Aniston SCF

19.40 JumperCon Hayden Christensen SCH

20.00 I Muppet alla conquista di BroadwayCon Juliana Donald NCK

20.15 Due gemelle e un palloneCon Poppi Monroe DY

20.50 Ben 10: Alien SwarmCon Barry Corbin CN

21.00 Harry & sonCon Paul Newman MGM

21.00 Italian secret serviceCon Nino Manfredi C

21.02 Long WeekendCon James Caviezel SCM

21.02 Sister ActCon Whoopi Goldberg SCF

21.02 Bible CodeCon Cosma Shiva Hagen SC1

21.04 Birdy - Le ali della libertàCon Matthew Modine SCMa

21.17 La sposa fantasmaCon Eva Longoria SCH

22.35 Prove ApparentiCon Andy Garcia SCM

22.45 Sette AnimeCon Will Smith SC1

22.50 FBI: Protezione testimoni 2Con Bruce Willis SCF

22.54 Il ragazzo di campagnaCon Renato Pozzetto C

22.55 Il rivoluzionarioCon Jon Voight MGM

23.00 I cacciatoriCon Richard Gere SCH

23.11 Go Go TalesCon Willem Dafoe SCMa

0.34 Il colore della menzognaCon Sandrine Bonnaire C

0.35 A volte ritornanoCon Tim Matheson MGM

0.50 Detention - Assedioal collegeCon Penelope Ann Miller SCM

0.50 Il cane pompiereCon Josh Hutcherson SCH

0.50 Il caso dell’infedele KlaraCon Claudio Santamaria SC1

0.52 Il tesoro dei templariCon Julie Grundtvig Wester SCF

SPETTACOLI TV

Premium Cinema ore 21

Gran Torino

Il penultimo (per ora) di Clint Eastwood. Etra i suoi migliori. Clint è un pensionato om-broso e selvatico che finisce imprevedibil-mente per affezionarsi ai vicini cinesi.

I PROGRAMMI DELLA GIORNATAa cura di Giorgio Carbone

Sky Cinema 1 ore 22.45

Sette anime

Ma perché mai Will Smith si dà tanto da fareper salvare le vite di sette persone vicine alsuicidio? Il puzzle è intricato ma GabrieleMuccino riesce a saldare bene i pezzi.

Universal ore 22.45

Il maratoneta

Un timido studente ebreo (Dustin Hof-fman) si trova coinvolto in un intrigo gio-strato da un criminale nazista. Uno dei mi-gliori film sulle paranoie degli anni ’70.

Cinema Hits ore 23

I cacciatori

Il giornalista Richard Gere cerca di intervista-re nell’ex Jugoslavia un famoso criminale diguerra bosniaco. Spunto interessante, realiz-zazione meno, Gere molto in sottotono.

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::: Sport34 Venerdì 16 aprile 2010

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La rissa dopo il fallo dello juven-tino Felipe Melo su Balotelli nellagara d’andata [LaPresse]

Mentre ritorna Calciopoli, a San Siro decisivo anticipo di A tra Inter e Juve: in paliolo scudetto 2010 (per i milanesi all’inseguimento della Roma) e quello del 2006che la Signora rivuole indietro. Mourinho alla 100esima panchina con i nerazzurri

ALTA TENSIONE IN UN OLIMPICO ESAURITO

Lazio-Roma, i tifosi si minacciano su Internet

::: TOMMASO LORENZINIMILANO

Poche storie, chi dome-nica sera alle 20.30 sarà da-vanti a tutti in classifica sem-bra proprio che dovrà restarcifino alla fine del campionato.Mancano cinque giornate allafine del torneo più imprevedi-bile e incerto degli ultimiquattro anni, ma è quella checomincia oggi la giornata de-cisiva. L’Inter riceve la Juve, laRoma va in casa (per modo didire) della Lazio: il restantecalendario (e la logica, ma at-tenti che a fine gennaio siparlava di scudetto già asse-gnato ai nerazzurri) dice chese controsorpasso deve esser-ci ci sarà alla 34esima: ora omai più. Il Milan? Resta aguardare, ma è difficile (nonimpossibile) pensare che lasquadra spompata in mano aLeonardo abbia la forza perun colpo di reni come nel’99.

JOSÈ FA 100 Mourinhofesteggia la panchina numero100 con l’Inter, che a San Siroin campionato non subiscegol da 560 minuti (l’ultimo fudi Maccarone). Zuccherinicesellati in cima alla monta-gna di veleni che sta sotto, sesi pensa che l’Inter non perdein casa da 46 partite (22 mar-zo 2008, ma c’era Mancini) e

il caso vuole che fosse proprioper mano della Juventus.

E allora, il rumore dei ne-mici oggi diventa assordante,spacca i nervi, eruttano lespade sbattute sugli scudi pri-ma dell’attacco risolutivo.Stavolta sì, che Josè è accer-chiato. Da una parte la Juve,inferocita sul campo stasera edalle piazze e dalle aule neigiorni scorsi; quella Signorarivuole lo scudetto 2006 e faràdi tutto per vietarne un altroai nemici sempre più acerri-mi con una vittoria beffarda;dall’altra la Roma, unica

squadra seriamente capace dicontendere il primato ai ne-razzurri nella seconda Re-pubblica del calcio italiano ediabolicamente efficace nelcostruire la rimonta.

In ogni caso sarà una ven-detta sul campo da entrambele parti, com’è giusto che sia,finalmente, nello sport. Esembra proprio il momentogiusto.

Eppure Mourinho, avvezzoe pratico nel distrarre e far va-gare i pensieri di tutti altrove,oggi non ha alcuna intenzio-ne di fare del ricreativo ed en-

trare nella melma “Calciopoli2”. Messe le mani sulla finaledi Coppa Italia e tenuta vivala possibilità di uno storico (emai riuscito a nessuno in Ita-lia) grand slam, il portogheseha in mente solo la Cham-pions. Sia perché martedì ar-riva il Barcellona, sia perchéesige dalla sua squadra lostesso rendimento europeoanche in campionato. Perciò,regala un biglietto di tribunaa Quaresma e Mariga perscelta tecnica e rispolvera ilmodulo a diamante, quellodelle grandi occasioni, quello

che finora ha dato le soddi-sfazioni più pregiate: Milito lafreccia, supportato dagli ar-cieri Balotelli ed Eto’o e il ta-lismano prestipedatoreSneijder ad incoccare.

«FARE PUNTI» La Juve sicopre controvoglia, smaniacome sempre prima di unDerby d’Italia, tuttavia ha «bi-sogno di punti», ricorda Zac: ilcesenate vorrebbe replicarecon un tridente che sulla car-ta vale milioni, ma sull’erbaha prodotto finora solo tantemiserie. Diego-Amauri-DelPiero (quest’anno 17 gol com-plessivamente contro i 42 deiquattro punteri avversari) so-no disponibili e sarebbe latentazione: più facile vedereun 4-4-2 con il rientrante Sis-soko, pedina chiave nell’argi -nare un centrocampo interi-sta che nelle ultime partite hasfoderato prestazioni convin-centi. «In questo campionatol’Inter ha dimostrato di esserepiù forte», ha ammesso Zac,«ma noi saremo tosti, perchéil grande avversario ci stimo-la».

Lo Special One invece tace,mentre apprende che Ibrahi-movic, intanto, ha ripreso adallenarsi regolarmente con ilBarça e martedì tornerà a SanSiro da nemico per la secon-da volta in otto mesi. Ma que-sta è un’altra storia.

ROMA Su Facebook è già scontro tra laziali eromanisti in attesa del derby di domenica, coninsulti e immagini al limite delle minacce trasupporters. La preoccupazione è alta e sono di-versi gli appelli ai tifosi affinchè «ci sia rispettodell’avversario» e «vinca lo sport», come quellidel sindaco di Roma Alemanno. Ma i messaggiin rete sono diretti e inequivocabili. Nel gruppo«Grazie a Dio non sono romanista», dove ci so-no oltre 7.700 fan, gira una foto con l’immaginedisegnata di alcuni energumeni che aspettanoallo stadio minacciosi e sotto la scritta: «Ci ve-diamo al derby». In un gruppo romanista vieneinvece utilizzata la foto di un calciatore dellaLazio che “ringhia” in campo.Nell’attesa si corre ai ripari sperando che la fe-sta rimanga tale, con un Olimpico “blindato” e

l’orario della partita anticipato alle 18.30. Ieriintanto a Formello si sono presentati 2000 so-stenitori biancocelesti per “scaldare” la squa-dra. Uno striscione recitava: «18-4-2010. Chenessun si tiri indietro».I numeri dicono che una vittoria nel derby incasa della Lazio manca alla Roma dal febbraio2006, da quando cioè i giallorossi guidati da Lu-ciano Spalletti festeggiarono il record (poi bat-tuto dall’Inter) di 11 vittorie consecutive pro-prio in casa dei biancocelesti. Altro tabù da sfa-tare degli ultimi anni riguarda Francesco Totti.Il capitano non segna in un derby dal 2005. Erail 23 ottobre, il giorno in cui il numero 10 esultòsimulando un parto, con la palla sotto la ma-glia, perchè sua moglie Ilary stava per dare allaluce il primogenito Cristian.

QUARANTA PARTITE Su Sky indigestione di sport nel fine settimana

Tra oggi e domenica 18 aprile, sarà un Super-weekend di sport: solo su Sky, 40 match di grande calcioin diretta, per oltre 80 ore live dai campi d’Italia e d’Europa. E ancora, la finale del torneo maschile diMontecarlo di tennis e la Final Four di Coppa Italia femminile di volley, tutto anche nella magia dell’AltaDefinizione.

Retroscena

E Moratti“scalda”Capello::: FABRIZIO BIASIN

La situazione è invia di sviluppo e facilmen-te comprensibile. Mouri-nho ama l’Inter, la societàsta bene con Josè, tuttiquanti lavorano per con-quistare il favoloso trisscudetto-Champions-Coppa Italia, ma nono-stante tutto qualcosa nonva. Tradotto: il divorzio èpossibile, perché l’allena -tore portoghese odia il cal-cio italiano e soprattuttotutto quello che gli sta at-torno. Da diverse settima-ne - lui che non è un pirla -tace, limitandosi a parlarenelle conferenze di Cham-pions League solo perchéobbligato. Ai pennivendo-li italiani, invece, nisba, esalvo imprevisti si andràavanti così fino a fine sta-gione: l’ultima del brizzo-lato in serie A. Mou andràin Spagna: lui che di re-cente ha sostenuto «l’alle -natore del Real sarà unuomo fortunato», sarà unuomo fortunato...

Moratti rispetta la suascelta ma non vuole farsitrovare impreparato. Be-ninformati vicini al clubfanno sapere che ci sonogià stati contatti tra la so-cietà e quel monumento diFabio Capello, ct dell’In -ghilterra che ieri sullaGazzetta ha fatto sapere:«Dal 2012 potrei tornaread allenare un club». Mol-to prima, scommettiamo?

Nemiciper sempreNemiciper sempre

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35Venerdì 16 aprile 2010

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36 Venerdì 16 aprile 2010 SPORT

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::: Mi pare che...

Oggi le canto e le suonoa tutti i perbenisti della tv

::: LUCIANO MOGGI

Il battagliero, “Ju29ro”, ilsito dei tifosi juventini attento edocumentato, la chiama effi-cacemente “controinforma -zione”. È quella invasiva deimedia, bravissimi a formularegiudizi e sentenze rigorosa-mente anti-juventine; il bloccobecero che spinse Calciopolinella direzione da loro voluta,inventando il “sentimento col-lettivo”nel quale finì affogata laverità e finirono per credere igiudici della giustizia sportiva.Ma uno di quei giudici, MarioSerio, componente della CorteFederale, ebbe il coraggio disvelare il metodo seguito, diper sé condannandolo.

La muraglia anti-juventina èrimasta scossa dalla capacitàdi combattere della mia difesanel processo di Napoli; gli ele-menti portati nel dibattito, laricerca lunga e sfiancante di te-lefonate non trascritte, final-mente venute a galla, che fan-no traballare il teorema accu-satorio, chiamando in causachi fino all’altroieri aveva dettodi non aver mai intrattenutorapporti con designatori (e ar-bitri), li ha messi spalle al muro.Ma è durato poco: quel muro siè immediatamente ricompat-tato, fatte rarissime eccezioni,ed ecco i distinguo che non di-stinguono niente, ma sonocontrabbandati per interpre-tazioni autentiche, guardandoal dito anziché alla luna, im-magine efficace di “Ju29ro”.Ecco ancora i “tribunali televi-sivi”, gli opinionisti a sensounico tra noti tromboni ex ses-santottini ed ex di Lotta Conti-nua (ma i giovani sanno cosa fuLotta Continua, cosa produssee quali enormi responsabilitàsi porta ancora addosso?), bol-liti che ripetono le loro antichelitanie di falsità e menzogne,ancora volutamente intestar-diti sullo “spogliatoio di Papa-resta”, smantellato dall’inte -ressato e archiviato dai giudici.Ma neanche questo basta atranquillizzare i “ciechi di pro-fessione”, che non voglionovedere e non hanno il coraggiodi documentarsi.

Toh chi si rivede...

Nessuno conosce la mate-ria, pochi hanno seguito il pro-cesso di Napoli, trattato fino asettimana scorsa con qualchemisero titolo e striminziti reso-conti (ma del resto opera cosìanche il colonnello Auricchio,che non guarda le partite per-ché, dice lui, sono sufficienti itabellini della rosea...). Quantidormivano prima dello chocdelle telefonate ritrovate,quando l’attenzione è final-

mente tornata sui contenutidel processo, ma dopo il primoimpatto, ecco il ritorno dell’an -tica offensiva che vorrebbe di-struggere, ma stavolta non di-struggerà proprio niente.

Così è accaduto anche a“Controcampo”: in un’assorti -ta compagnia di giro ha cerca-to luminosità quel tale che cer-ca immagini imbarazzanti epenose per cercare di far ridere(senza successo). Ci mancavasolo lui. In quella “compagnia”ha finito per trovarsi in mino-ranza Mughini, ma ho l’im -pressione, per quello che mi èstato riferito (sono subentratodopo e solo per telefono), chead un certo momento abbiadeciso di mandare a quel paesegli altri convitati, per non con-fondersi con chi è parecchiespanne sotto di lui.

Salto della quaglia

Nel gran vociare, che il con-duttore non è riuscito colpe-volmente a stemperare, si èsentita alta e sgradevole la vocedi quello specialista in salti diquaglia che tifa per la Roma.Avvertito da un amico che sta-va seguendo il programma, hochiamato, incurante della po-sizione di disagio in cui mi ve-nivo a trovare (succede semprea chi non è in studio). Ho cerca-to di dire la mia e quando hochiamato in causa il dirigentedel Milan Meani, d’improvvisola linea è cascata. Ho letto daqualche parte che avrei inter-rotto io... Balle. E nessuno miha richiamato per scusarsidell’inconveniente. Caro si-gnor Brandi non ci si comportacosì. Sono convinto che i diri-genti Mediaset e Berlusconinon saranno d’accordo conlei.

Ai siti juventini non è sfuggi-to che la scheda era stata affi-data a un giornalista tra i più fa-ziosi nei confronti della Signo-ra. Il campo avversario è nutri-to, anche se stavolta mi è parsolineare e giusto il programmaRai “Replay”. Merito del diret-tore di Tuttosport De Paola, lacui analisi è stata perfetta e pa-cata. In studio c’era anche unabella statuina, un ex campionedella Juve, messo in difficoltàda una domanda di De Paola:«Ha mai chiamato Moggi perchiedere favori?». È rimasto zit-to e allora rispondo io: sì, mi hachiamato e l’ho aiutato diversevolte, a far danni invece ci hapensato da solo. La verità è cheva avanti chi sa lavorare e seZeman - per citare un altrochiacchierone - non trovasquadra, è solo perché non salavorare. I fatti parlano per lui.

Premier League

Lite con MoyesMancini multatoper 20mila sterline

::: LONDRA

Niente squalifica e multa modesta per RobertoMancini. La commissione disciplinare della Federcalcioinglese ha infatti deciso di “graziare” il tecnico italianodel Manchester City, sanzionato per 20mila sterline(quasi 23mila euro), sospesa con la condizionale, perl’alterco avuto con il tecnico dell’Everton David Moyesdurante la partita di Premier League giocata lo scorso 24

marzo e vinta 2-0 dalla squadra di Liverpool. Il 45enne exallenatore di Fiorentina, Lazio e Inter aveva tolto brusca-mente il pallone dalle mani del collega per accelerare laripresa del gioco. Dopo il duro faccia a faccia, sia Mancinisia Moyes erano stati espulsi, ma il deferimento era scat-tato solo per l’allenatore italiano. La sanzione pecuniariaè sospesa fino alla fine del 2011-2012: Mancini dovrà pa-garla solo se prima di allora ricadrà in analoga condot-ta.

(...) l’Italia. Succede che da unmese o poco meno si parli diuna serie di telefonate relativeall’inchiesta Calciopoli miste-riosamente accantonate. Ecioè: c’erano, qualcuno le haviste, percepite, ma poi se n’èbeatamente infischiato. Tratta-si del colonnello (all’epoca ge-nerale) messo a capo dell’in -chiesta nel 2006, il signor Atti-lio Auricchio: ha pensato nonfossero utili alle indagini e le hamesse in soffitta. Scelta legitti-ma.

Orecchie tese

Diceva Moggi: «Nel gran cal-derone delle chiamate (oltre171mila “spiate” dal novembre2004 al maggio 2005), ci sonochiacchiere di tutti i dirigentidi serie A, mica solo mie!». Fes-so il capo cupola, pensava glidessero retta. Per quattro lun-ghi anni si è andati avanti asbertucciare l’ex direttoresportivo della Juve e l’ex desi-gnatore Bergamo - l’“orec -chione” - che da par suo dice-va anche alla vicina di casa:«Parlavo con tutti! Tutti! Cre-detemi!». E tutti (anche la vici-

::: LE TAPPE

LA MOSSAAl Processo penale di Cal-ciopoli, in corso di svolgi-mento a Napoli, durante ilcontroesame la difesa di Lu-ciano Moggi chiede l’acqui -sizione di nuove telefonate,scartate all’epoca del pro-cesso sportivo.

IL GIUDICEIl giudice Teresa Casoria nonsi giudica le intercettazioniportate in aula «rilevanti», ipm Narducci e Capuano nonsi oppongono e vengonomesse agli atti 75 nuove te-lefonate.

«NESSUN SISTEMA»La difesa incalza: le nuovechiamate dimostrano chenon esisteva un “sistemaMoggi”; al contrario, tutte lesocietà di calcio chiamavanoi designatori parlando di ar-bitri.

L’ACCUSA REPLICAL’accusa replica con il mate-riale fornito dal colonnelloAuricchio, capo del pool in-tercettazioni: circa 450 chia-mate nel periodo dell’inda -gine tra Moggi e i designa-tori arbitrali Bergamo e Pai-retto.

na di casa) a dargli del bugiar-do.

Poi, un paio di settimane fa,saltano fuori le prime chiama-te “dimenticate”: le produce ladifesa di Moggi dopo aver ac-quistato dalla procura di Na-poli il faldone impolverato (25mila euro la spesa: ma se uno èpovero che fa? S’attacca?). C’èchi dice: «Sono vecchie e rici-late! La solita furbata di Lucia-none...». Altri si chiedono: «Ecom’è che saltano fuori soloora?». C’è parecchia diffidenza,insomma, e solo gli juventinipiù focosi alzano la voce dopoanni passati a lavorarenell’ombra che neanche aitempi dei massoni.

Passano i giorni e le intercet-tazioni spuntano come funghi.Su queste pagine le pubbli-chiamo prima di tutti: qualcu-na è rilevante, altre decisa-mente meno. Epperò il miste-ro si dirada: è vero, tutti i diri-genti del calcio parlavano con idesignatori, mica solo Moggi.

Martedì scorso, a Napoli,l’udienza più calda dall’iniziodel marasma che nel processosportivo del 2006 portò alla re-trocessione in B della Signora ealla penalizzazione di Milan,Fiorentina, Lazio e Reggina.L’agguerritissimo avvocato di

Moggi, Maurilio Prioreschi,annuncia al giudice Teresa Ca-soria: «Chiediamo che venga-no messe agli atti 75 telefona-te». La Teresa acconsente, i pmNarducci e Capuano non sioppongono e noialtri sprovve-duti pensiamo: ora nelle stan-ze segrete della procura prov-vederanno all’ascolto e allatrascrizione e un giorno, forse,anche noi sapremo.

75 perle online

Ma il nostro è un Paese me-raviglioso e a soli due giornidalla deposizione dei cd spun-tano online tutte quante le 75perle dimenticate. Tutte. Onli-ne. Chi ce le ha messe? Vallo asapere. Fatto sta che noi gior-nalisti impiccioni ci ritroviamoimprovvisamente come il go-loso che per sbaglio vien chiu-so dentro una pasticceria. Insoldoni rischiamo l’indigestio -ne di chiamate, l’otite cronicaa furia di ascoltare i vari Fac-chetti, De Santis, Pairetto, Car-raro, Meani, Galliani, Foti, Cel-lino, Foschi, Cipollini, Mazzini& Mazzei, Pradè, Spalletti, ad-dirittura Cassano (e qualcunoce lo siamo sicuramente di-menticato) che se la suonano ese la cantano all’insaputa del

Apritel’Auricchio

A soli due giorni dall’udienza che ha fatto riesplodere Calciopoli, finisconomisteriosamente su Internet le spiate “dimenticate” fatte mettere agli atti da Moggi. Oltrea Juve, Lazio e Fiorentina tirati in ballo altri club. Ce n’è per tutti, pure per Cassano...

::: segue dalla primaFABRIZIO BIASIN

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Apritel’Auricchio

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37Venerdì 16 aprile 2010SPORT

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::: CLAUDIO BRIGLIADORIMILANO

Magliette, griglie,pranzi e regali di Natale. Le75 telefonate di cui la difesadi Luciano Moggi ha otte-nuto la messa agli atti al pro-cesso di Napoli sono uscitedalla Procura molto prima di es-sere ascoltate martedì prossimo,giorno dell’udienza e hanno subi-to inondato il web. Nel calderonec’è di tutto. Reati, nessuno. Illecitisportivi, forse, nemmeno. Dalleconversazioni tra presidenti, desi-gnatori,direttori sportivi,dirigentie arbitri emerge un clima camera-tesco e conviviale, ora piagnuco-loso ora fanciullesco. Lo specchiofedele del pallone italico.

SFOTTÒ Ieri mattina, in col-legamento con “La telefonata” deldirettore di Libero Maurizio Bel-pietro a “Mattino Cinque” (oggisarà ospite in studio su Canale 5), ilgrande accusato di Calciopoli Lu-ciano Moggi aveva anticipato:«Facchetti chiedeva gli arbitri nu-meri uno, io mai!». Effettiva-mente, le intercettazioni piùrilevanti riguardano l’expresidente dell’Inter du-rante la stagione 2004/05.L’Inter guida la “classifica”delle telefonate a quota 44,davanti a Milan e Palermo(9), Reggina (4), Cagliari (3), Bo-logna e Roma (2), Udinese (1). Epoi l’ex arbitro De Santis, i desi-gnatori Bergamo e Pairetto, il vice-presidente Figc Mazzini.

Quest’ultimo è protagonista diuna spassosa conversazione conAntonio Cassano, allora al Real,nel febbraio 2005. Mazzini lo rim-brotta («Sei grasso come una spo-sa, non ti alleni mai»), Cassano re-plica («A me basta avere la palla») ericeve in diretta la notizia dellaconvocazione in Nazionale: «Nonti fare male, eh... E lunedì puntua-le!». Telefonata, in realtà, irrile-vante e non agli atti. Quella traBergamo e il presidente Figc Fran-co Carraro, invece, fu ascoltata manon presa in considerazione daAuricchio durante le indagini. Vi-gilia di Inter-Juventus del 28 no-

Domenica a Genova

Milan in allarme:contro la Sampdoriasi affida a Favalli

vembre 2004, che sarà arbitratada Rodomonti. Carraro siraccomanda che «non favo-risca la Juventus, per caritàdi Dio, perché lunedì ci so-no le elezioni in Lega».

GRIGLIE Quelle che sa-ranno ascoltate martedì sono giàstate in parte rivelate. Facchettiche fa visita a Bergamo a Pisa (5gennaio 2005), che gli spiega diaver litigato con l’arbitro Racalbu-to («Ci ho parlato, lo troverai ras-serenato», afferma il designatoreprima della gara con l’Atalanta) erassicurato su Bertini prima di In-ter-Samp del 9 gennaio 2005 («selo aiutiamo tutti… è una sfida chevinciamo insieme»). Prima delderby del 25 febbraio 2005, Berga-mo illustra a Facchetti la griglia diarbitri e assistenti: «Paparesta,Collina, Trefoloni, Messina e DeSantis, poi Griselli e Mitro». L’inte -rista: «Più che nei nomi ho fiduciain te». Facchetti, sempre prima diInter-Juve del novembre 2004, silamentava con il designatore deiguardalinee Gennaro Mazzei:

«Mandateci l’arbitro numerouno», «Speriamo, con que-sto sorteggio del cavolo...»,«Eh ma lì non devono faresorteggio, lì devono...», «Eh,ma come si fa...».

Bergamo parla di «clima dicordialità» con Moratti (con cui

programma un paio di incontri) econ Galliani, soprattutto quandovicino alla rimozione («Sono me-no che solo», «Noo, ci sono io»).Così come cordialissimi erano irapporti di tutti con tutti, suggella-ti da scambi di magliette e bigliettiper le partite. Piccole cose? Sì, mal’impressione è di un mondo arbi-trale più attento agli equilibri

esterni che al campo. Comequando, rivela stizzito Bergamoa Pairetto, Ayroldi, quarto uomoin Roma-Palermo del 24 ottobre2004 (sette giorni prima di Juve-

Roma) evitò di inserire nel refertogli insulti di Totti all’arbitro Trefo-loni: «Te lo immagini? - disseAyroldi ad un collega -. Giocavanocon la Juve, metti caso che lo squa-lificavano e perdevano davano lacolpa che non c’era Totti...».

CALCIOPOLI

Tutti sputtanati: ecco le 75 chiamateSpuntano le intercettazioni messe agli atti dai legali di Big Luciano: coinvolta mezza serie A 2004-05

::: GENOVA

La Roma è solo a quattro punti e il Milan ci crede. Domeni-ca, però, i rossoneri sono attesi dalla prima tappa di un rush finalecomplesso, rappresentato dal calendario più difficoltoso fra le trepretendenti al tricolore 2010. Si parte a Genova, con una Sampdo-ria tosta, che ha riabbracciato un Cassano ad altissimi livelli ed èancora imbattuta in casa. Poi, in successione, Palermo, Fiorenti-na, Genoa e Juve, quattro squadre che fino all’ultimo saranno in

ballo per la zona Europa e non cederanno nulla.Il Milan ieri si è allenato curando la fase offensiva, ma preoccu-

pa chi non si è mosso con il gruppo: Seedorf (fondamentale, do-menica, davanti a un centrocampo che dovrà fare a meno dellafantasia di Pirlo, squalificato), Flamini e Favalli. Il 37enne ex lazia-le, da quando si è infortunato Nesta, ha giocato sette partite, di-ventando indispensabile: oggi sarà sottoposto ad accertamentiper un risentimento al gemello sinistro, in sua assenza partirebbetitolare perciò un Bonera ben lontano dal top della forma.

tifoso. Ingenuotto, il tifoso:credeva che il calcio fosse solouna questione di pedate e mi-ca di cene, cenette, mezze mi-nacce, promesse, designazio-ni, liti tra bambini cresciutelli.

Tutto a galla

Ora sa che era tutto unoschifo e se Moggi era uno schi-foso, gli altri non facevano nul-la per restare immacolati. Losa anche la vicina di casa cheora crede a quel cacciapalle diBergamo, lo sanno anchequelli che per anni hannochiuso gli occhi e le orecchie.Qui di fianco potete leggere unpo’ di tutto: se non ci fosse dapiangere ci sarebbe da ridere.

IN DIFFICOLTÀ

Il colonnello Attilio Auricchio,capo degli inquirenti che por-tarono nel 2006 a “Calciopoli”.È superteste dell’accusa controMoggi al processo penale diNapoli Ansa

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uomini&cavalli[ S A N R O S S O R E ]

Domani a Pisa “La Strapazzata”

Domani l’ippodromo pisano di San Rossore sarà il palcoscenico dellaventinovesima edizione de “La Strapazzata” marcia ludico motoriaaperta a tutti, e l’evento più amato dalle famiglie pisane. La partenzadella corsa è in programma per le 15 dal centro dell’ippodromo diSan Rossore.

[ I L T A L K S H O W ]

Mattioli ospite di “No Problem... Ippica”

Torna stasera “No Problem... Ippica”, talk show condotto da RolandoLuzi (diretta alle 22.15 Canale GOLDTV e su LAZIO Channel e RomaSat- 851 del bouquet SKY) . Con l’attore Maurizio Mattioli si parlerà digaloppo (domenica si corre il tradizionale Parioli); in studio, per il trotto,presente anche Marcello Cocco; focus sul successo di RomaCavalli.

Un tuffo nella storia

Quando l’ippica era lo sport numero 1Nell’antica Roma le corse dei carri erano viste da 300mila persone: i migliori auriga guadagnavano come i calciatori di oggi

L’evento dal 20 al 23 maggio

Global Champions TourEquitazione ed ecologiainsieme a La Mandria::: TORINO

È stato presentato oggi a Torino uno deiconcorsi più importanti nel panorama del SaltoOstacoli Internazionale, l’International HorseShow Italia, il CSI 5* che dal 20 al 23 maggio pros-simo ospiterà la tappa italiana del Global Cham-pions Tour presso La Mandria.

L’organizzazione dell’esclusivo concorso saràcurata dalla nuova divisione di Havas Sport Italia& Entertainment, Havas & Horses, «La scelta diTorino - dichiara in conferenza Stephane Allio,CEO H&H - nasce dal prestigio della sede, il Cen-tro Internazionale del Cavallo di Venaria (CIC).Crediamo infatti possa essere il giusto veicolo perla diffusione di un messaggio importante: il valo-re, il rispetto e la tutela per l’ambiente, una pro-blematica che sempre più spesso cattura l’inte -resse di grandi ed importanti tavole rotonde in-ternazionali. Il salto ostacoli è uno sport che saesprimere bene il valore di una tematica di cosìgrande interesse. Anche per questo, per la movi-mentazione di cavalieri ed ospiti, all’interno delParco verranno utilizzate solo ed esclusivamenteautovetture ecosostenibili».

Intervenuti anche Carlo Girardi (Pres. CentroInternazionale del Cavallo), Stéphane Allio (CEOHavas & Horses), Daniela Formento (RegionePiemonte-Direzione settore cultura), UlianoVezzani (Direttore Sportivo International HorseShow Italia), Gianni Govoni (Cavaliere Olimpico)e Andrea Paul Gross (Presidente Federazione Ita-liana Sport Equestri).

Quattordici le gare previste nelle quattro gior-nate di competizione, 5 nel CSI 5* e 9 nel 2*: saba-to 22 lo spettacolare Gp della tappa italiana delGlobal Champions Tour, il circuito ideato nel2006 dal cavaliere olimpico olandese Jan Tops,con 300mila euro in palio: nell’edizione 2010 ilcalendario del Global prevede nove appunta-menti distribuiti in tutta Europa con l’ultima aRio de Janeiro in Brasile. L’appuntamento di To-rino arriva dopo quelli di Valencia (7-9 maggio) eAmburgo (13-16 maggio) e lascerà il testimonealla vicina Cannes (10-12 giugno).

Doveroso ricordare almeno due fra i 30 atletidella top ranking che prenderanno parte al tour: ilnostro portacolori, Gianni Govoni, ed il franceseMichel Robert, vincitore del Global 2009.

La vera anima dell’evento, patrocinato dallaRegione Piemonte, sarà dunque lo sport al mas-simo della sua espressione, per la soddisfazionedella straordinaria madrina del concorso, il Sot-tosegretario di Stato Onorevole Francesca Marti-ni, che al tempo stesso diventerà il promotore delrispetto e della tutela del cavallo anche attraversole iniziative dedicate alle scuole.

Nelle giornate di giovedì e venerdì l’ingressosarà libero, mentre per le giornate di sabato e do-menica il costo massimo per l’acquisto di un bi-glietto sarà di 25 euro, davvero irrisorio rispetto aquello di altre iniziative simili.

::: MAURIZIO VIGNUDA*

Ai nostri tempi, anche se glistadi tendono a svuotarsi soprattut-to a causa dell’invadenza massicciadella televisione, il calcio resta, in Ita-lia, lo spettacolo sportivo più seguitoe popolare. L’ippica, invece, langue eattraversa una crisi veramente nera.

Ma nell’antica Roma, dove pure ilgioco con la palla era noto e diffuso,lo sport di gran lunga “il numerouno”era proprio l’ippica. Le corsedei carri letteralmente furoreggiava-no. Se quelle a tre cavalli, che si svol-gevano nel Trigarium, un antichissi-mo ippodromo situato nella zonadell’odierna Via Giulia, caddero pre-sto in disuso, le corse a due, o piùspesso a quattro cavalli, facevano re-gistrare davvero il “tutto esaurito” alCirco Massimo.

IL LIBRO Nell’accurato volu-metto “Vivere a Roma 2000 anni fa”del professor Romolo A. Staccioli,noto storico ed archeologo, si puòveramente rivivere, anche per quelche concerne i particolari tecnici,l’appassionante mondo delle corsenella Roma imperiale. Pensate che ilCirco Massimo, fatto costruire dal reTarquinio Prisco alla fine del VII se-colo a.C., occupava nella Valle Mur-cia, tra il Palatino e l’Aventino, unospazio di seicento metri per duecen-to, con una capienza stimata da talu-ni studiosi in oltre 300.000 spettatori:insomma, altro che lo stadio del Ma-racanà.

Il Circo era stracolmo di gente diogni ceto sociale: dai nobili al popo-lino, per non parlare poi delle don-ne, finalmente libere di sedersi ac-canto agli uomini (e non separate inappositi settori come al Colosseo).

La presenza degli imperatori nonera semplicemente rituale: spessoscendevano nell’arena a gareggiare(Nerone, Caligola, Caracalla, ecc.) e,in ogni caso, erano accesi tifosi so-prattutto della scuderia dei “verdi”(che se la batteva con quelle dei

bianchi, dei rossi e degli azzurri).Gli antichi Romani, da grandi or-

ganizzatori quali erano, coinvolge-vano gli spettatori per l’intera gior-nata, con un nutrito programma ar-ticolato, in genere, in dieci gare (sot-to Domiziano, peraltro, si arrivò a di-sputarne anche cento, a seguito del-la riduzione da sette a cinque dei girida percorrere). Per di più, nelle pau-

se tra le gare, il pubblico era intratte-nuto da spettacoli di giocolieri, mi-mi, animali ammaestrati ecc.

SCOMMESSE Il movimentodelle scommesse era molto alto,

considerato che gli antichi Romaniamavano lo sport e lo spettacolo, maanche il gioco. Gli aurighi plurivitto-riosi, come attestano anche alcuneepigrafi funerarie, guadagnavano ci-fre iperboliche (paragonabili a varimilioni di euro) sotto forma di pre-mi, ingaggi e regali di ogni genere,magari lanciati dal pubblico a finecorsa.

I cavalli migliori valevano una for-tuna e rimanevano con i loro trionfinella memoria duratura dei tifosi.Che tempi gloriosi. In questi anni di“vacche magre” non ci resta allora,per consolarci, che rivedere le sfol-goranti immagini di “Ben Hur” conla strepitosa sequenza della corsadelle quadrighe (e non delle bighe,come erroneamente viene ricorda-ta).

Aggiungiamo i filmati delle miti-che imprese di Varenne e Ribot, perripensare, con tanta nostalgia, adepoche in cui l’ippica era davvero altop.

* per concessione del sito Internetwww.Cavallo2000.it

ALL’ULTIMO SANGUE

Una scena del mitico kolossal“Ben Hur” Webphoto

LETTERA DEL COORDINAMENTO IPPODROMI

«Imitiamo la Francia: giriamo sui cavalliil ricavato di poker e scommesse sportive»

Riceviamo e pubblichiamo la significativa missiva di Attilio D’Alesio, pre-sidente del Coordinamento Ippodromi: «Leggo sul Trotto & Turf di oggi(ieri, ndr) che in Francia il PMU ha deciso: “Tutto l’utile derivato dal giocosportivo e dal poker sarà girato alla filiera ippica, la prima e sola bene-ficiaria della nostra diversificazione”. Questa è musica per le nostre orec-chie poiché da anni sosteniamo questa proposta rafforzata per la presen-za nel nostro Paese, dell’Ente pubblico Unire a governare il nostro set-tore. Noi lavoreremo perché su questa idea si possa costruire la più largaconvergenza di tutte le categorie ippiche e delle istituzioni di riferimento.Questo è il prossimo impegno della nostra associazione».

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a cura di ANTONIO TERRANEO

Mondo poker

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EPT SANREMO DA RECORDIl popolo del poker lo riconsci subito lontano mille miglia.Viaggia in gruppetti colorati di felpe e cappellini griffati , na-sconde l’emozioni dietro pesanti occhiali neri, ascolta mu-sica a palla con l’I-pod, parla un linguaggio proprio, com-pletamente diverso da quello convenzionale. Se vuoi en-trare in questa grande piazza e fare parte del gruppo ci sonotermini che devi imparare come l’Ave Maria: raise, call, fold,verbi tipo flattare, squizzare, tribettare. E non ti azzardaremai a dire “bello”, ma spara là un “nice!”. Quando sbarca-no in un Casinò hanno il dono di dimezzarne l’età media deivetusti habitué e tutto l’indotto della città ne risente positi-vamente. Pensate che qui a Sanremo, dove stiamo parteci-pando al mitico EPT di Pokerstar, non si trova una cameralibera neanche a pagarla a peso d’oro ed i ristoranti sonosempre pieni. Ieri eravamo in 585, oggi ne debutteranno

alemno altrettanti, si prevede che verrà battuto il recorddella scorsa edizione quando al via furono in 1.178. Il turi-smo del poker assomiglia molto a quello del golf dove lagente si sposta in gruppo e passa varie giornate per giocare.Partecipare agli Awards, presentati alla grande da un bril-lante Luca Pagano, con tanto di «camicia aggressiva», èstato emozionante. Un evento che assomiglia alla notte de-gli Oscar, assegnati ai giocatori, uomini e donne, esperti erivelazioni che si sono distinti lo scorso anno. Un premiospeciale a Gianluca Marcucci, nominato pokerface (leggifaccia da poker) dell’anno. Poi scende la notte ed invece didormire ti accorgi che l’adrenalina sale. Sai che il giorno se-guente, quello del Day 1, non sarà come tanti altri. Ti sentiun po’ come “la notte prima degli esami”. Rigirandoti nelletto sogni il grande risultato, speri diuscire dall’anonimatoe diventare un big del poker, incassare il ricco premio e vo-

lare a Las Vegas per diventare un pro. Questo è il “Texas”,dove i sogni restano lì a portata di mano.

CHANCE PER TUTTISe ami il tennis mai potrai giocare con Federer a Wimbledone sperare pure di vincere. Qui invece eliminare Minieri o Pa-gano è si molto difficile ma non impossibile. Qui tutti ce lapossono fare e l’attrazione per questa disciplina deriva an-che da queste considerazioni. A proposito di attrazione, do-vreste conoscere Barbara Beltrami, country manager di Po-kerStar. Oltre che decisamente affascinante riesce a tenere,insieme a Veronica Pizzio, tutto sotto controllo ed il torneodelle stelle prosegue in un clima di festa. Mai come in que-sto caso possiamo davvero esclamare “nice!” per entram-be. Ma ora bando alle ciance. Il dealer sta distribuendo lecarte e il cuore incomincia a battere un po’più forte.

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40 Venerdì 16 aprile 2010

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Redazione cronaca: viale Majno 42, 20129 Milano; telefono 02.999666; fax 02.99966227; email: [email protected]; Pubblicità: VISIBIL!A, Corso Garibaldi 99, 20121 Milano; telefono 02.36586750, fax 02.36586774

[SEGRATE ]

Lui vola via e lei muoreAddio ai cigni di Milano 2FABRIZIO ARNHOLD a pagina 49

I NUMERI DI IERI

::: 7 persone arrestate ::: 16.200 Lombardi licenziati 2010::: 47 Borseggi ::: 16% In più rispetto a 2009::: 40 Furti a bordo d’auto ::: 200.000 Lavoratori in cig::: 11 Truffe ::: 42 Milioni ore cig a marzo

[VESCOVATO (CR) ]

Campagna Pd in classeBufera sul vicepresideGILBERTO BAZOLI a pagina 51

L’EDITORIALE:::

SBIRRO O BUROCRATEMA IL VECCHIO GHISAIN CITTÀ NON C’È PIÙdi ALESSANDRO ALEOTTI

Milano è la capitale commerciale delpaese. Questo primato si porta dietro alcuneconseguenze spiacevoli, come la densità de-gli spostamenti che determinano l’intasa -mento di auto, moto e furgoni nelle nostrestrade.

Purtroppo, si tratta di un male necessariose vogliamo mantenere il nostro benessereeconomico. Tuttavia, qualcosa potrebbe es-sere fatto sia per contenere l’enorme au-mento dello stress che il traffico determina,sia per ridurre le tragiche statistiche degli in-cidenti stradali dentro la città. Questi do-vrebbero essere gli obiettivi dei Vigili Urba-ni, un’istituzione storica della città che, al-meno fino a una ventina di anni fa, potevaben dirsi orgogliosa di quella funzione di“amico dei cittadini” che il “ghisa” rivestiva.

Oggi, però, è in corso (se non si è già com-piuta) una sorta di “mutazione genetica” neivigili urbani che hanno dimenticato quelbuon senso che li portava a fluidificare iltraffico e ad avere una normale tolleranzaverso le infrazioni lievi, pur mantenendo ri-gore verso i comportamenti autenticamen-te pericolosi. Il “ghisa” oggi, quando non sicala nei panni dello sceriffo che arresta i cri-minali, è lo strumento di una perfida e ma-niacale attività di vessazione del cittadinocomune.

Bisognerebbe capire che quello che la cit-tà si aspetta dai Vigili non è che tornino allaloro base con il blocchetto pieno di multe,ma che garantiscano la sicurezza stradale.Ora avviene esattamente l’inverso: si appli-ca una “tolleranza zero” (con multe salatis-sime) ai malcapitati che dimenticano iltriangolo o hanno una lampadina rotta,mentre si continuano a lasciare totalmentenon presidiate alcune strade della città incui l’eccesso di velocità ha già causato moltevittime.

Insomma, è ora di finirla con i comporta-menti vessatori dei vigili urbani che – più omeno consapevolmente – si stanno trasfor-mando in odiosi esattori ai danni della cit-tadinanza.

Certo, è facile dire che a fronte di questo“pizzo” c’è una norma del codice, ma que-sto non modifica l’evidente verità di questaingiustizia.

Il medico ucciso nel 2007

Da rifare il processo alla colf di Colturani::: FRANCESCA VICO

È stata annullata la sentenza di condanna avent’anni di reclusione e dodici mila euro di multa acarico di Tatiana Mitream. La colf moldava, accusatadi aver concorso nell’omicidio di Maurizio Cultura-ni, dovrà ricomparire davanti ai giudici. Lo ha stabi-lito la Cassazione. La venticinquenne, che era statagiudicata in primo grado, secondo gli inquirenti sa-rebbe l’ideatrice, insieme al fidanzato Vasile Coce-ban, della rapina in cui il medico 64enne, legato e im-bavagliato insieme a uno dei figli, ha perso la vita persoffocamento.

La donna, che hai tempi lavorava nell’abitazione,avrebbe dato le chiavi di casa Culturani ai complici,non partecipando materialmente alla rapina. «I giu-dici hanno ritenuto che non ci sia la prova che la colfvolesse accadesse il reato più grave», spiega l’avvo -cato Corrado Limentani riferendosi all’omicidio.

Ieri Tatiana Mitream era attesa al banco dei testi-moni del processo davanti alla prima Corte d’Assisea carico di quattro presunti esecutori materiali delcolpo, avvenuto nel 2007 in via Comerio a Milano. Ladeposizione è stata però rimandata al 22 aprile. Du-rante la rapina erano stati portati via alcuni quadri,ritrovati qualche ora dopo in un parco di Mialno.

In zona Sarpi

Spaccio di viagra nelle erboristerie cinesi::: FEDERICA DATO

Esercizio abusivo della professione medica,vendita di farmaci scaduti e smercio di prodottibanditi dal commercio. Questi gli illeciti riscontratinei controlli effettuati nel quartiere Sarpi. I dodiciagenti della polizia locale, coordinati da tre com-missari aggiunti, hanno sequestrato quattromilaconfezioni di farmaci venduti in tre erboristerie invia Messina e Giordano Bruno. Tre i titolari cinesi,di 63, 33 e 40 anni, denunciati per esercizio abusivodella medicina e commercio di farmaci guasti.

Tra i prodotti confiscati anche pillole abortive e

composti importati dalla Cina, quindi banditi dallafarmacopea italiana. Un lungo elenco, tra qui ter-mometri illegali in mercurio, fatto di antibiotici,antiallergici, antidolorifici e un centinaio di scatoledi viagra.

Ancora in corso le analisi su alcuni prodotti di so-spetta natura dopante. Merce esposta in vetrine escaffali, l’acronimo otc - farmaci da banco - occul-tato con il prezzo e uno dei titolari sorpreso a misu-rare la pressione a un clandestino cinese. E, a dettadell’assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato,sarebbero quattro le operazioni ai danni delle fa-macie abusive condotte da inizio anno.

In vigore da ottobre

Il Piano casa resta al palosolo 50 richieste in sei mesiDoveva smuovere lavori per sette miliardi di euro. La Lega: «Regole da cambiare»

Poco più di cinquanta in-terventi in sei mesi. Il Piano Casain Lombardia non è praticamentemai partito. Secondo la Regione,la colpa è dei Comuni, che hannoposto troppi vincoli all’applica -zione. Per alcuni, però, la verità èche la crisi non facilita nuovi inve-stimenti.

La Lega ora intende cambiarerotta. Per Davide Boni, ex assesso-re all’Urbanistica, è ora di interve-nire per cambiare nuovamente leregole del gioco e fare in modo cheil provvedimento diventi final-mente utile. Al momento, anchese ancora manca un anno alla sca-denza dei termini per la presenta-zione delle domande, è difficileipotizzare una svolta, anche sei itecnici del Pirellone hanno mo-strato di essere abbastanza otti-misti. Nelle ultime settimane, in-fatti, sono arrivate le prime richie-ste per lavori nei centri storici.LORENZO MOTTOLA a pagina 43

Milano da buttare

Muro d’epocaa tutto spray Via Scaldasole ènel cuore di Porta Ticine-se: vecchia Milano vera-ce, con belle case dell’Ot -tocento e piccole stradi-ne. L’attuale frequenta-zione, però, non sembraavere molto rispetto peruno dei luoghi più pitto-reschi della città, come sipuò vedere da questopovero muro. Qui nonc’è nemmeno la più lon-tana parvenza di arte, mesolo schifezze. Il famosoBros, in confronto, è uncittadino modello.[Sicki]

Superlavoro per la nuova “questura centralizzata”

Vigili sempre più sceriffi: 300 fermi in due mesiDOMANI IL “BOTELLON”

Città Studi assediatada cinquemila ubriachidi FRANCO NICOLETTI

Domani sera torna il “botellon”: cinquemilagiovani 8tante sono le adesioni su facebook)si troveranno in piazza Leonardo Da Vinci peruna nottata a base di musica e alcol. Il Cdz 3:«Le forze dell’ordine intervengano».

a pagina 45

La traduzione«Vianello era un perso-naggio che entrava nellecase di tutti noi».

Roberto Alboni,consigliere regionale PdL

Cioé: «Noi continuiamo amettere in giro poliziottia presidiare le case e tuguarda tra tutti chi è quel-lo che va a smettere di en-trare nelle nostre case!».

Il nome scelto dal Co-mune è “Questura Centraliz-zata”. In due mesi questo nuo-vo ufficio dei vigili ha velociz-zato in maniera impressionan-te il lavoro dei vigili milanesi,che hanno accompagnato invia Custodi 309 persone. Più omeno 5 al giorno. Su 309 casidi polizia giudiziaria passatiper l’Ucaf, 240 riguardano pro-prio gli extracomunitari (circal’80%): 130 clandestini sonostati fermati per mancanza delpermesso di soggiorno, men-

tre in 110 casi l’arresto ha se-guito i reati più svariati.

Cos’è cambiato? Prima ogniclandestino veniva portato alcomando di zona competenteper il verbale e da qui dirottatoin via Custodi (zona Navigli)per il fotosegnalamento. Inpratica, gli arrestati condivide-vano le sale d’aspetto con cit-tadini in attesa del rinnovo delpass per la sosta o di un col-loquio con il vigile di quartie-re.MASSIMO COSTA a pagina 42

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42 Venerdì 16 aprile 2010 CRONACA

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Allarme sicurezza

Ghisa sempre più sceriffi:trecento arresti in due mesiSuperlavoro per il nuovo ufficio fermi. L’80% dei casi riguarda clandestini

::: ROBERTO POLETTI

Visto che i rom che sipiazzano regolarmente sottoil cavalcavia Bacula a Milanoli avremo sgombrati circauna trentina di volte con re-lativi costi per quanto riguar-da lo smaltimento dell’im -mondizia che lasciano ovun-que, mi permetto di avanza-re una proposta semplice. Lo

so, saròignorante,ma ci provolo stesso.Perché nonlasciamo unagente dellaPolizia Lo-cale fisso sul

posto a controllare, giorno enotte? Se arriva qualchegruppetto di zingari resisten-ti, il nostro uomo lo bloccasubito e la storia è finita. Soche può sembrare una pro-posta banale, ma a mio avvi-so il “prezzo” di un agentefisso è sicuramente inferiorea quello che possono avere lepattuglione adibite allosgombero degli indesideratiospiti. A mali estremi, estre-mi rimedi. Proviamoci...

[email protected]

Rom a BaculaForse ci vuoleun vigile fisso

Grane

IL DIARIODELLA PAURA

Di seguito riportiamo ilbollettino dei reati com-messi nella notte di mer-coledì e ieri, come appar-so nelle agenzie d’infor -mazione.

Ore 14.30Arrestato, in viaSmith, a Milano, un ro-meno di 30 anni. A Clau-diu P., accusato di rapinaaggravata, vengono con-testate due rapine: in via-le Fulvio Testi e via Arbe, 9e 12 aprile. Nel suo appar-tamento sono stati trovatipassamontagna e coltelli.Ore 15.00 I carabinieri diCorsico hanno arrestatodue persone: R.N. di 57anni, sottoposto a sorve-glianza speciale e A.T., di45, anch'egli pregiudica-to. I due sono accusatidella rapina in una far-macia a Trezzano sul Na-viglio.

LINEE 49 E 67

Blitz sui bus:10 clandestinie 167 multe

È bastato che la polizia localesi appostasse a una pensilinaper bloccare una decina diclandestini e emmettere oltreun centinaio di multe. Dodiciagenti, due ufficiali e una de-cina di ispettori Atm. Risulta-to di un paio d’ore di controllisulle linee 49 e 67: 167 sanzio-ni a carico di passeggeri trova-ti sprovvisti di biglietti, di cui10 irregolari, prevalentemen-te nordafricani. All’ispezione,effettuata alla fermata di viaForze Armate, zona Baggio,all'altezza delle vie Olivieri eSaint Boin, sono seguiti duearresti. Bloccati, un maroc-chino inottemperante a undecreto di espulsione emessodalla Questura di Milano a lu-glio 2009 e un egiziano conprecedenti con spaccio, che,già espulso dall'Italia, è rien-trato illegalmente.«Le linee 49 e 67 - spiega Ric-cardo De Corato, assessore al-la Sicurezza - sono state se-gnalate per l’alta presenza dipasseggeri senza biglietto. Lapolizia, collaborando conAtm, garantisce ai passeggerisicurezza e rispetto delle re-gole». E, sempre secondo il vi-cesindaco, le ispezioni nonsarebbero mai mancate,«tanto che nei primi tre mesidell'anno, questa speciale ta-sk force ha controllato 1452linee pubbliche e 4359 perso-ne, effettuando 156 denunce,16 arresti e circa 687 sequestridi merce». Molti i clandestiniscoperti, di cui 100 sono statidenunciati e 16 arrestati,mentre, si fermano a 93 gliexra comunutari accompa-gnati in Questura. E sono 35 leaggressioni subite dai vigilidall’inizio dell’anno ad oggi.

::: MASSIMO COSTA

Esperimento riuscito.La nuova “questura centraliz-zata” dei vigili, istituita duemesi fa negli uffici di via Pie-tro Custodi, ha accelerato illavoro di polizia giudiziariadei ghisa. Arresti più rapidi,fotosegnalamenti istantanei eindagini portate avanti a tem-po di record. Dall’8 febbraio,quando il comandante TullioMastrangelo ha riunito i 15comandi di zona nell’Ucaf(Ufficio centrale arrestati efermati), gli agenti della mu-nicipale hanno accompagna-to in via Custodi 309 persone.Più o meno 5 al giorno.

«Si è alzato il livello di effi-cienza» commenta il vicesin-daco e assessore alla Sicurez-za, Riccardo De Corato. «Lascelta è stata dettata dall’au -mento di clandestini fermatisul territorio, visto che perlegge devono essere denun-ciati e arrestati. I risultati cidanno ragione». Su 309 casidi polizia giudiziaria passatiper l’Ucaf, 240 riguardanoproprio gli extracomunitari(circa l’80%): 130 clandestinisono stati fermati per man-canza del permesso di sog-giorno, mentre in 110 casil’arresto ha seguito i reati piùsvariati.

Cos’è cambiato? Primaogni clandestino veniva por-tato al comando di zonacompetente per il verbale eda qui dirottato in via Custodi(zona Navigli) per il fotose-gnalamento. In pratica, gli ar-restati condividevano le saled’aspetto con cittadini in at-tesa del rinnovo del pass perla sosta o di un colloquio conil vigile di quartiere. AggiungeDe Corato: «Il nuovo ufficio èoperativo tutti i giornidell’anno 24 ore su 24 in con-tatto diretto con la procura. Icomandi di zona, invece,chiudono alle otto di sera e cicostringevano a rinviare molticasi al giorno successivo». Lacentrale può contare su quat-

tro ufficiali e una dozzina divigili che, prelevati dagli ufficidei quartieri, ruotano suquattro turni.

Una formula vincente, cheha fatto ricredere anche il sin-dacato dei vigili. Due mesi fa,all’annuncio della riorganiz-zazione, i sindacalisti aveva-no infatti criticato lo “sman -tellamento dei comandi dizona e lo sconvolgimentodelle nostre professionalità”.Ora, invece, il giudizio è senzaombre: «Il servizio ideato dal

comandante Mastrangelofunziona» commenta Rober-to Miglio delegato Rsu. «Neiquindici comandi non cion-dolano più arrestati che urla-no e persone in situazioniparticolari a contatto con icittadini. Facciamo un passoindietro e ci auguriamo chel’ufficio diventi permanente».

Senza trascurare il traffico, ivigili si stanno trasformandosempre più in un corpo di po-lizia al servizio del Comune.Dagli sgomberi dei campi no-

madi ai blitz anti-clandestinisugli autobus, dalle retatecontro gli spacciatori alla sco-perta dei dormitori illegali.Nel 2009 la municipale ha ef-fettuato 62 arresti di clande-stini; 1.812 fotosegnalamenti;228 arresti a carico di extraco-munitari; 2.122 denunce a ca-rico di italiani; 400 denunce e24 arresti di persone comuni-tarie. Una mole di lavoro cheha convinto il Comando adaprire la “mini questura” deighisa.

::: L’intervento

«Su smog e rifiuti meglio Milano di Londra»::: PAOLO MASSARI*

Londra rappresenta dasempre un punto di riferimento.Quando andiamo nella capitaledel Regno Unito troviamo stradepulite e splendidi parchi, ma sca-vando affiora una realtà distantedall’immaginario collet-tivo e che mi ha resoancora più orgo-glioso della miamilanesità.

Il servizio idri-co inglese è for-temente priva-tizzato e centraliz-zato, tanto che il sin-daco non ha voce nelladefinizione della tariffa.Gli impianti sono vecchi e pocoefficienti, con perdite del 30%(contro il 10% di Milano) e tariffesuperiori ai 2 euro per metro cu-bo (0,52 centesimi da noi).

La raccolta differenziata è dipoco superiore al 20%. La gestio-ne è governata dai municipi lo-cali che non collaborano fra loro.Mancando una politica condivi-sa a Londra non riescono a otte-nere una gestione efficiente, tan-to che vedi dappertutto sacchettidella spazzatura. Ad aggravare la

situazione il fatto che la periferiaè un proliferare di discariche,economicamente convenienti,ma certo non ecosostenibili! Latassa per i rifiuti è altissima. Si vadalle 1.000 a oltre 2.000 sterlineper nucleo famigliare.

Le piste ciclabili sono poche ea macchia di leopardo, il

bike sharing è in fasedi definizione e il

piano di ciclabili-tà annunciatodal sindaco èabortito con lacrisi economica.

Il comunesta cercan-do di corre-re ai ripari

producendo un nuovo docu-mento di indirizzo intitolato“cycling revolution” probabil -mente pronto tra due mesi. An-che per l’auto elettrica la situa-zione appare confusa. Le aspet-tative sono molte, con la previ-sione di installare 25.000 colon-nine di ricarica, ma, a parte ac-cordi verbali, non esiste un pro-getto "vero" e non hanno ideadei tempi necessari.

Ultima nota dolente è la “con -gestione charge”. L'area, allarga-

ta nel 2007, probabilmente verràridotta ai livelli del 2003 perchèuna non corretta gestione viabi-listica ha fatto diminuire le autoin strada, ma aumentare gli in-gorghi. Questa la Londra che hotrovato. Sicuramente una gran-de metropoli è complessa da ge-stire, ma sono certo che le nostreaziende (A2A, AMSA, Metropoli-tana Milanese ecc...) potrebberofornire un rilevante supporto inuna complessa azione di ri-pia-nificazione dei servizi ai cittadi-ni. Le critiche che spesso, e giu-stamente, vengono mosse all’Amministrazione Milanesehanno una loro veridicità. Ma lapagliuzza nell’ occhio si può to-gliere, le bende dell’ideologiano.

(*) ASSESSORE ALL’AMBIENTEDEL COMUNE DI MILANO

Paolo Massari ftg.

PALETTA E MANETTE

Il nuovo Ufficio cen-trale arrestati e fer-mati di via Custosi èoperativo tutti i giornidell’anno 24 ore su 24in contatto diretto conla procura. Dallo scor-so 8 febbraio, quandoè stato istituito, visono transitate in tut-to 309 persone, circa5 al giorno. Foto -gramma

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43Venerdì 16 aprile 2010CRONACA

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Progetto al palo

Lega di traverso: «Il piano casa va rifatto»Report della Regione: solo 52 progetti presentati in sei mesi. Boni: «È tutto fermo, bisogna rivedere le regole»

LIBERAZIONE

Napolitanoalla Scalaper il 25 Aprile

Il presidente della Repub-blica Giorgio Napolitano,incontrando al Quirinale ilministro delle Attività Pro-duttive Claudio Scajola chegli ha presentato i franco-bolli celebrativi del cento-cinquantesimo anniversa-rio dell'Unità d'Italia, haannunciato che celebreràla Festa della Liberazione,il prossimo sabato 24 apri-le, a Milano con un discor-so alla Scala.Il capo dello Stato si è au-gurato che la celebrazioneche quest'anno coincidecon l'avvio del programmadel 150esimo dell'Unitàd'Italia possa essere cele-brato «nello stesso spirito,perchè il 25 aprile 1945non è stato solo il giornodella Liberazione ma an-che la giornata della riuni-ficazione del Paese dopoche l'Italia per venti mesiera stata tagliata in due».Ad ascoltare il Capo delloStato alla Scala ci sarà ilpresidente della regioneLombardia Roberto Formi-goni, che non prevede in-vece di andare al corteo na-zionale del 25 aprile che siconcluderà in piazza Duo-mo. «Parteciperò alla com-memorazione alla Scala.Ho avuto l'onore di essereinvitato personalmente dalCapo dello Stato che mi hatelefonato, una decina digiorni fa, per commentarecon me la mia rielezione -ha spiegato - e quindi saròcertamente presente allacelebrazione ufficiale per ilsessantacinquesimo anni-versario della Liberazio-ne». Per il corteo, invece,«non ho neanche ricevutol'nvito come neppure le al-tre istituzioni milanesi - haaggiunto rispondendo aigiornalisti -. E comunquela celebrazione ufficiale èquella di sabato 24 aprilealla presenza della massi-ma istituzione dello Sta-to».

TOTO-GIUNTA IN REGIONE

Continua la lite tra Lega ed ex-An per l’Agricoltura

::: LORENZO MOTTOLA

Per PdL e Lega dovevasbloccare cifre mostruose e sal-vare l’economia. Per il centrosi-nistra avrebbe solo permesso aipalazzinari di coprire la Lom-bardia con un’altra colata di ce-mento. In realtà, il Piano Casalombardo non ha avuto nessu-no di questi effetti. Anzi, non haavuto nessun effetto in genera-le. Per ora è praticamente unfantasma: secondo l’ultimo re-port della Regione, in sei mesisono state solo 52 le richieste diintervento presentate dalle im-prese edili. Un po’ poche, se siconsidera che, stando agli an-nunci, la nuova legge avrebbedovuto alimentare un giro d’af -fari da sei o sette miliardi di eu-ro. Le domande sono «pochis-sime» anche per Davide Boni,leghista responsabile del setto-re Urbanistica della Regionenegli ultimi cinque anni. Tantoche ora la maggioranza invocaun cambio di rotta: il piano casava rifatto.

La ragione è semplice: lagiunta Formigoni ha più volteaccusato i Comuni di aver so-stanzialmente svuotato il prov-vedimento. Ai sindaci, infatti,spettava il compito di determi-nare alcune aree “rosse” nellequali costruire non sarebbe sta-to possibile. E i primi cittadinihanno effettivamente usato lamano pesante, finendo per pa-ralizzare chi avrebbe voluto co-struire. Un’idea condivisa an-che da Silvio Berlusconi, che giàin gennaio era intervenuto sullaquestione, chiedendo a Formi-goni «di far ripartire il piano. In-sisto perché i proprietari di casesiano messi in grado dai Comu-ni di dare il via ai lavori per to-gliere i soldi dormienti dai contibancari e immetterli nell’eco -nomia».

Il problema, però, potrebbenon essere solo questo. Comespiegato dal leghista Boni, l’im -pressione è che i lombardi nonabbiano grandi fondi da sbloc-care: «La stretta creditizia è al-tissima», continua il lumbard,«tanti proprietari non hanno leliquidità per far partire i lavoricome desideravano». La colpa,quindi, è anche della crisi. I Co-muni, poi, hanno dato la maz-zata finale. «La ora legge va ri-calibrata», continua l’assessore,«ci vuole più coraggio». Unesempio: «Sento continuamen-te i sindaci dire che è tempo di

Al Bilancio comunale 565 emendamenti

Idea PdL: digitale terrestre gratis agli over-65

recuperare i centri storici dellenostre città. Un’operazione chesarà difficile se continuiamovietiamo qualsiasi tipo di inter-vento». Nella polemica, poi, èfinito anche il Comune di Mila-no: «Ho letto che Masseroli (as-sessore comunale all’Urbani -stica di Palazzo Marino, ndr) ri-tiene che il loro Piano del Go-verno del Territorio risolveràquesti problemi. Visto quantoci stanno mettendo per appro-varlo, però, temo che ci vorràqualche anno. Noi, invece, ab-biamo bisogno di risposteora».

Il rapporto dei tecnici dellaRegione contiene altre cattivenotizie. Tra i pochi interventi invia di realizzazione, più dellametà (il 61%) riguarda villette,

mono e bifamiliari. Piccoli ri-tocchi alla casa di famiglia.Esattamente il contrario diquanto prospettato dal gover-no, che contava con la nuovalegge di agevolare il lavoro dichi intendeva demolire vecchicaseggiati per costruirne dinuovi, più ecologici e efficienti.Unica nota positiva: nelle ulti-me settimena in Regione sonoarrivate le prime richieste di in-tervento nei centri storici. Equesto, secondo i tecnici, po-trebbe essere un segnale inco-raggiante. Una prova che il pia-no sta finalmente per decollare.Per chiedere di sfruttare le nuo-ve norme, infatti, i proprietaridi immobili hanno ancora unanno di tempo. Sei mesi, inve-ce, se ne sono già andati.

Nulla di fatto. Il governatore lombar-do Roberto Formigoni e il leader regionaledella Lega, Giancarlo Giorgetti, si sono vistiieri ma non hanno trovato l’intesa sugli as-sessori in quota Carroccio. Non c’è solol’entità della pattuglia padana – Bossi vor-rebbe sei uomini, il PdL ne offre uno in me-no – ma soprattutto c’è da sciogliere il nododell’Agricoltura. Dopo aver perso il ministe-ro, lasciato libero dal neogovernatore LucaZaia, il leader leghista vuole mantenere lemani sul settore che ritiene strategico. A Ro-ma sta insistendo per avere un sottosegre-tario in più. E sopra il Po vuole gli assessora-

ti. In Piemonte la pratica finirà in mano aClaudio Sacchetto, leghista di Cuneo, men-tre per la Lombardia è in atto un braccio diferro con l’ex An. Gli uomini di Fini voglionoLuca Ferrazzi, Bossi spinge per la brescianaMonica Rizzi. Quest'ultima è stata inseritanel listino, come sorta di risarcimento per ladiscesa in campo dell’acchiappa-voti Ren-zo Bossi nella terra della Leonessa, ma è ri-masta fuori lo stesso, e quindi potrebberientrare con una poltrona in giunta. Entrodomenica i leghisti dovrebbero presentarela lista definitiva dei nomi: sicuri dell’incari -co, oltre al vicepresidente Andrea Gibelli,

sono Luciano Bresciani (resterà alla Sanità)e Davide Boni. Il Senatur vuole pure la Cul-tura e lo Sport. Quest’ultimo sembra un po-sto cucito su misura per il figlio, team ma-nager della nazionale padana di calcio.

Visto il momento di stallo per la forma-zione della giunta, Formigoni ieri ha inizia-to a fissare qualche impegno per riempire lasua agenda. Per lunedì il governatore haconvocato il Tavolo Lombardia, organo chesupervisiona la costruzione delle infra-strutture per Expo. Venerdì il presidente in-contrerà sindacati, categorie e banche perun vertice sulla crisi.

MATTONI FERMI

Il Piano Casa è entrato nella fase operativa lo scorso ottobre.Da allora sono stati pochi gli interventi. Fotogramma

::: FRANCESCO CAMBRIA

Il dibattito per l’approvazione delbilancio comunale parte male. Sono piùdi cinquecento gli emendamenti presen-tati dall’opposizione per frenare i lavoriin Consiglio. Solo trenta, invece, sono lemodifiche proposte dal centrodestra, trale quali si trova qualche idea decisamentecuriosa.

Su tutte, spicca la proposta di Arman-do Vagliati, consigliere azzurro candidatoalle regionali, che vorrebbe che PalazzoMarino regalasse decodere per il digitaleterrestre a tutti gli over-65 con un reddito“Isee” (ovvero, modificato a seconda del-le proprietà del numero dei familiari acarico etc.) inferiore ai 35mila euro l’an -no. Per Vagliati, il Comune dovrebbe di-

stribuire dei voucher da 150 euro, co-prendo così anche l’installazione delnuovo apparecchio, indispensabile in vi-sta del del passaggio al digitale terrestredei canali televisivi. Perché tutto ciò siapossibile, inoltre, il consigliere auspicache venga trovato un accordo con le as-sociazioni degli installatori. A quanto pa-re, la giunta avrebbe già dato il via liberaal progetto: «Abbiamo concordato» spie-ga Vagliati «che l’emendamento vengainserito nel bilancio di assestamento chearriverà in aula fra circa un mese».

Sempre Vagliati, ha lanciato l’idea dicreare una speciale tessera per consen-tire a tutti gli anziani di entrare gratis neimusei durante i giorni feriali: «Ci sonotante persone che solo per un problemaeconomico rinunciano a visitare musei e

mostre nel loro tempo libero durante lasettimana», spiega il consigliere, «intan-to, ci sono musei milanesi che dal lunedìal venerdì restano pressochè vuoti». Se-condo il politico azzurro, per altro, la co-sa non comporterà alcuna spesa: «La tes-serà non causerà una riduzione di entra-te per i musei civici. Si tratta solo di rea-lizzare la card, come strumento per spin-gere gli anziani a coltivare i loro interessiculturali». Anche in questo caso, il pro-getto è già stato discusso con la giunta.L’assessore alla Cultura, MassimilianoFinazzer Flory, ha già dato il suo assensoe ha proposto di estendere la cosa ancheai giovani: a tutti i milanesi di diciotto an-ni verrà regalata una carta, valevole unanno, per entrare senza pagare nei mu-sei.

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44 Venerdì 16 aprile 2010

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45Venerdì 16 aprile 2010CRONACA

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Movida molesta

Torna il “Botellon”

Città Studi assediata

da 5mila “ubriaconi”Domani musica e sbronze fino all’alba davanti al PolitecnicoIl Consiglio di Zona: «Fermateli». E il 24 replica alla Bicocca

SPAZIO OBERDAN

La Provinciain 150 annid’opere d’arte

La Provincia di Milano com-pie 150 anni. E per festeggia-re organizza l’esposizione“La Provincia di Milano. 150anni di opere d’arte. I Tesoridella Provincia in mostra”per far conoscere a tutti i cit-tadini il suo patrimonio arti-stico. Quadri, fotografie,sculture e arredi di grandevalore, acquisiti negli annima poco conosciuti, che inquest’occasione verrannomostrati per la prima volta epotranno essere ammiratifino al 13 giugno allo SpazioOberdan (viale Vittorio Ve-neto 2, ingresso libero, chiu-so il lunedì. Info:02/77406302).La mostra, curata da Nico-letta Colombo, Rosanna Pa-voni e Elena Pontiggia, au-trici anche del catalogo ar-ricchito da un saggio delprofessor Stefano B. Galli, sisnoda a partire dal XVI seco-lo e si articola in tre sezioni.La prima è riservata alleopere realizzate fra il 1500 eil 1700, mentre le altre duesono rispettivamente dedi-cate al 1800 e al 1900. Per fi-nire con le ultime acquisi-zioni della Provincia, rap-presentate soprattutto dagliscatti di fotografi di fama in-ternazionale.

::: FRANCO NICOLETTI

Su piazza Leonardo daVinci sta per abbattersi l’uraga -no del megaraduno alcolico.Bottiglie di birra, musica a tuttovolume, migliaia di giovanipronti a sfogarsi fino all’alba.L’evento si chiama “botellon”, siispira ai rave party spagnoli e peri residenti di Città Studi equivalea una notte in bianco tra urla eschiamazzi. Dopo le polemichedello scorso anno, quando igiardini davanti al Politecnicovennero devastati e ricoperti daun tappeto di rifiuti, domani se-ra è in programma la nuova edi-zione del rituale. Su internet sene parla da due mesi, con cin-quemila adesioni e l’invito adaggirare l’ordinanza antialcoldel sindaco Letizia Moratti: “Lanostra marea è inarrestabile,non ci toglieranno la libertà”.

Orda fuori controllo o sem-plice ritrovo giovanile? Il presi-dente di zona 3 Pietro Viola(PdL) non ha dubbi: «Vogliamouna presenza massiccia diagenti, per noi il party non devenemmeno cominciare». L’annoscorso i poliziotti si limitarono avigilare a distanza sulla festacollettiva, senza intervenire nelbel mezzo della folla di giovaniscatenati. Questa volta, chiede ilparlamentino di quartiere che siriunirà questo pomeriggio,l’azione deve essere preventiva.«Ho già scritto al prefetto perchiedere l’invio delle forzedell’ordine» dice il vicesindacoRiccardo De Corato. «Si devonoevitare disordini e sequestrarele casse con gli alcolici». Cartac-ce, bottiglie vuote, rumore as-sordante fino alle sei del matti-

no. Il copione è sempre lo stes-so: i residenti protestano, l’Am -sa fa gli straordinari, il Comunestudia come risolvere il proble-ma dei maxiritrovi molesti. AlanRizzi, assessore alla guida delTavolo per la movida, scegliel’approccio morbido: «Vietare ilraduno è sbagliato, piuttostodobbiamo mettere a disposizio-ne dei giovani degli spazi ade-guati. Piazza Leonardo non èadatta, ma il nostro compito èproporre delle alternative». Al

posto della piazza su cui si affac-cia il Politecnico, Rizzi lancial’ipotesi del Parco Lambro.«Mettiamo in piedi una struttu-ra che consenta ai giovani di tro-varsi e all’Amsa di pulire in fret-ta». Secondo De Corato, invece,«l’area i giovani devono chie-derla e pagarla». Progetti e sce-nari futuri. L’emergenza, ades-so, riguarda lo sballo di sabato17, dove il rischio di risse è altis-simo.

Oltre alla piaga dei “botel -

lon”, piazza Leonardo sta lot-tando anche contro il degrado el’incuria del tempo. Scarsa illu-minazione, 56 piante malate,panchine divelte. Due anni fa ilconsiglio di zona ha approvatoall’unanimità un piano di riqua-lificazione che potesse ottenereanche il placet della Soprinten-denza (la piazza è vincolata).Una nuova area giochi per bam-bini, nuovi alberi e un’area con-certi davanti all’ingressodell’Ateneo. «Se faremo rivivere

la piazza eviteremo l’invasionedi questa gente – osserva Bene-detta Borsani, il consigliere dizona del Pdl che ha coordinato ilprogetto di restyling -. I concertiestivi, se organizzati in spaziadatti, verrebbero accolti benedai residenti. Purtroppo il pianoè ancora fermo».

I fan del “botellon”, comun-que vada sabato sera, hanno giàsegnato sul calendario il prossi-mo raduno alcolico: il 24 aprile,infatti, si replica alla Bicocca.

::: Tacchi a spilli

Borse, t-shirt e spuntini: da Marc Jacobs shopping goloso::: IL GATTO E LA VOLPE

Fino a lunedì tre brand s’incontranoper dar vita a un evento unico all’insegnadell’eccellenza nel design, nell’editoria enella ristorazione al Living di piazza Sem-pione 2, che presenta Living 03 by EclissMilano, nuova linea di complementi d'ar-redo realizzata dall'artista designer Cejolyper Ecliss Milano. Sarà, invece, sicura-mente la tendenza per i negozi di designpiù cool quella di unire cibo e shopping,due dei più grandi piaceri della vita: pro-prio sull'onda di questo trend, ieri ha inau-gurato in pieno quartiere Brera, nella ele-gante e suggestiva Piazza del Carmine, Ca-

fè Marc Jacobs, un nuovo bar all'internodel punto vendita del famoso stilista MarcJacobs. Qui si possono gustare colazioni,insalate, club sandwich, tartare, tempura eci si può dare appuntamento per un coffeebreak o un aperitivo, dando un occhio alleultime borse della collezione Marc Jacobse alle t-shirt. Le anime di questo luogo,aperto sino a tarda sera, sono Fabio Acam-pora e Sebastian Bernardez, già titolari diExploit, Living, Refeel e Circle.

Allo Straf Hotel di via San Raffaele 3, ver-ranno presentate tre installazioni, Proget-to Non Finito di EmilianoSalci e Britt Mo-ran , pezzi unici d'arredo, una selezionedalla collezione pensata e prodotta dai

due designer; Confessions, installazioneinterattiva di un moderno confessionaleper giocare con i codici sociali: e The Po-wer Of Love, opera multisensoriale perl'interazione di coppia.

Pierre Mantoux, infine, presenta TensorVoting, lampada scultura, nuova interpre-tazione della calza tra ferro e luce, installa-zione di Giulio Parini alla Boutique PierreMantoux di via Solferino, 12 sino al 19 (dal-le 10 alle 21). L’artista svizzero mixa coloree dinamismo delle calze Pierre Mantouxcon il movimento di una lampada-scultu-ra, struttura composta da numerosi mo-duli in ferro assemblabili e smontabili, do-ve il bulbo sfrutta il design della calza

SBALLO NOTTURNO

Il Botellon dello scorso anno tra glialberi di piazza Leonardo Da Vinci.All’edizione di quest’anno, organiz-zata tramite Facebook, hanno aderito2.700 giovani. Fotogramma

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::: le lettere

TuttoMilano

Le lettere via e-mail vanno inviate a: [email protected] sottolineando nell’oggetto: “lettere a LiberoMilano”.Via posta vanno indirizzate a: LiberoMilano - viale L. Majno 42 - 20129 Milano; via fax al n. 02.999.66.227.

Vi invitiamo a scrivere lettere brevi. La redazione si riserva il diritto di tagliare o sintetizzare i testi.

APPUNTAMENTI

MERCATIOggi■ AGILULFO - Via Agilulfo - zona 5 ■ BENACO - Via Benaco - zona 4 ■ BONOLA - Via Cechov - zona 8■ CABELLA - Via Cabella - zona 7 ■ CANALETTO - Via Canaletto - zona 3 ■ CATONE - Via Catone - zona 9 ■ CITTADINI-ARSIA - V. Cittadini-V. Arsia - zona 8 ■ CREMA - Via Crema - zona 5 ■ CURIEL - Via Curiel - zona 6■ DEI GUARNIERI - Via Dei Guarnieri - zona 5 ■ GRATOSOGLIO NORD - Via Baroni - zona 5 ■ MARCO AURELIO - Via Marco Aurelio - zona 2 ■ PAGANO - Largo V Alpini - zona 1 ■ PISTOIA - Via Pistoia - zona 7 ■ STRESA - Via Stresa - zona 2

Domani■ ARCANGELI - Via Arcangeli - zona 7

■ ARDISSONE - Via Ardissone - zona 8 ■ ASMARA - Via Asmara - zona 9■ BENEDETTO M. - Via Benedetto M. - zona 3■ BORDIGHERA - Via Bordighera - zona 5 ■ CICCOTTI - Via Ciccotti - zona 9 ■ DARSENA - Zona Darsena - zona 1 ■ DELLA RONDINE - Via Della Rondine - zona 6 ■ FALK - Via Falk - zona 8■ FAUCHE’ - Via Fauchè - zona 8 ■ GARIGLIANO - Piazzale Minniti - zona 9 ■ MARTESANA - Piazzale Martesana - zona 2 ■ OGLIO - Largo Oglio - zona 4■ OLMI - Via degli Ulivi - zona 7 ■ OSOPPO - Via Osoppo - zona 7■ PAPINIANO - Piazza S. Agostino - zona 1■ P. NUOVA - Bastioni di Porta Nuova - zona 1■ ROGOREDO - Via Rogoredo - zona 4■ TABACCHI - Via Tabacchi - zona 5■ TRASIMENO - Via Trasimeno - zona 2■ V. PERONI - Via Pascal - zona 3

Chiusura al traffico: corso di Porta Vittoria (tratto da via F.Sforza a via Fontana): chiusura al traffico della carreggiatariservata ai mezzi pubblici, ad esclusione dei tram, per disse-sto della pavimentazione in prossimità dei binari tranviari.Ripercussioni sulla circolazione con incolonnamenti anche incorso XXII Marzo e in piazza V Giornate..via Patroclo all'in-tersezione con via Achille: chiusura al traffico in direzioneAutostrade Nord per lavori A2A Teleriscaldamento. Durataprevista dei lavori 45 giorni. Itinerario alternativo ViaPinerolo - Via Ippodromo. via San Bernardo (tratto dalquartiere Chiaravalle al confine col comune di SanDonato): chiusura al traffico della carreggiata in entrambi isensi di marcia per cedimento del muro di sostegno. Duratadel provvedimento 90 giorni. via Paolo Sarpi (tratto da l.goGadda a via Lomazzo e da via Rosmini a via Niccolini):chiusura al traffico veicolare per lavori di riqualificazione eposa nuova tubazione acqua potabile (MM). Durata previ-sta sino al 15 Aprile 2010.

Traffico difficoltoso in: viale Coni Zugna x via Solari: traf-fico difficoltoso per lavori ATM di sostituzione binari tranvia-ri. corso Buenos Aires direzione centro: restringimento dellacarreggiata nel tratto tra via Boscovich e via San Gregorioper lavori di riqualificazione. Durata dei lavori 45 giorni. viaPalmanova: traffico difficoltoso con restringimento dellecarreggiate in prossimità della rotatoria con S.S. 11 PadanaSuperiore per lavori di ristrutturazione stradale. via Moscovax corso di Porta Nuova: traffico difficoltoso per cedimentodella carreggiata. Attenzione: Nell'ambito della manifestazione fieristica del"Salone del mobile 2010", nelle vie: savona (tratto da ConiZugna a Troya) - Tortona, Voghera e Bergognone (tratto daSolari a ferrovia) - Orseolo e montevideo (tratto da Solari aSavona) - Cerano, novi, forcella, bugatti, giorza e stendhal(tratto da Solari a Tortona) - foppette verrà vietato il transitoa tutti i veicoli eccetto autorizzati dalle dalle ore 14.00 alleore 01.00 di Sabato 17 - Domenica 18 Aprile 2010.

LAVORI IN CORSO

FARMACIE

(dalle ore 8,30 alle ore 21,00)

■ CENTRO (Zona Duomo, P. Volta, Garibaldi,Monforte, Lamarmora, Carrobbio, Magenta):p.za Missori, 3; v. Broletto, 30; v. CesareCorrenti, 2; v. Vincenzo Monti, 56; p.zaPrincipessa Clotilde, 1; v.le Montenero, 37. ■ NORD (Bovisa, Affori, Niguarda, Greco,Quarto Oggiaro, Staz. F.S. Garibaldi): v.leCertosa, 282; v. T. di Ravel, 19; v. Astesani, 43;v. Ornato 13/a; v. Arbe, 65.■ SUD (Ticinese, Vigentina, Rogoredo,Barona, Gratosoglio): p.za Angilberto II, 10; v.Pezzotti, 61; v. G. Govone, 29; v. Saponaro, 34.■ EST (Venezia, Vittoria, Romana, Loreto,Città Studi, Lambrate, Ortica, Forlanini,Mecenate): v. Spallanzani, 15/2; v. F.lliLumière, 2; v. Celentano, 1; v.le Abruzzi ango-lo v. Sansovino, 1; v. Pordenone, 1; v. Modena,25; v. Cima, 7; c.so. XXII Marzo, 52/7; v.leMonte Nero, 37.■ OVEST (Lorenteggio, Baggio, Sempione, S.Siro): c.so Colombo, 1; v. Lorenteggio, 22; v.Inganni, 81; v. San Michele del Carso, 26; p.za deAngeli, 1; p.za Rosa Scolari, 3; v. Vigevano, 45(p.za Stazione Porta Genova); v. Canonica, 6.

(dalle ore 21 alle ore 8,30)

v. Boccaccio, 26; p.za Duomo, 21; p.za CinqueGiornate, 6; c.so Magenta, 96; p.za S. MariaBeltrade, 1; p.za Clotilde, 1; p.le Sempione, 8; v.leZara, 38; v.le Testi, 90; Ripa Ticinese, 33; StazioneCentrale (Gall. Delle partenze); Stazione Garibaldi; v.Stradivari, 1; c.so Buenos Aires, 4; v. Celentano, 1;v.le Lucania, 6; v. Boifava, 31/b; c.so S. Gottardo, 1;v. Lorenteggio, 208; v. Buonarroti, 5; v. Canonica, 32;v. R. Di Lauria, 22; v Vigevano, 45; v.le Ranzoni, 2.

NUMERI UTILISoccorso pubblico - polizia........................113Carabinieri ................................................112Vigili del fuoco..........................................115Emergenza medica ....................................118Corpo forestale dello stato......................1515Guardia di Finanza .................117 (02.62771)Vigili urbani......................................02.77271PRONTO SOCCORSOGuardia medica................................02.34567Fatebenefratelli ............................02.6363469Policlinico.........................................02.55031San Carlo ...........................................02.4022San Paolo...........................................02.8184San Raffaele.....................................02.26431ASSISTENZAAlcolcorrelati ..............................02.33029701Antiveleni...................................02.66101029Anziani.......................02.8911771/89127882Handicap...............02.88463050/02.077/078Odontoiatrica ............................02.66982478Ortopedica-Traumat. .....................02.582961Ostetrica ..........................................02.57991Pediatrica ...................02.3119233/33100000Psichiatrica .................................02.58309285Tossicodipendenza .....................02.64442452Ustioni .....................02.64442381/64442625TELEFONI UTILICittadinanzattiva........................02.73950559Lac Lombardia ...........................02.58306583Linea Amica (ore 20-24)............02.39325273Sordomuti DTS. .........................02.48204247SOS Usura. ................................02.72022521Tel. Amico Milano Sud...............02.48203600Tel. Donna .................................02.64443043Telefono Azzurro...................................19696Telefono Azzurro (per i maggiori di 14 anni) ...........051.481048Trib. diritti del malato...................02.7389441Voce Amica................................02.70100000Linea Verde Droga.......................800.458854Alcoolisti Anonimi ........................02.3270202Tel. Blu Sos Consum. .................02.76003013Telefono amico ..........................02.55230200ENPA Milano..............02.9706421/97064230Ass. Consumatori.......................02.36599999SERVIZI PUBBLICIComune............................................02.02.02Anagrafe servizio tel. ...................199.199600Servizio sociali Milano..................800.777888Multe e tasse comunali ................800.851515GAS ...................................................02.5255Elettricità AEM ...................................02.2521Elettricità ENEL.................................02.23201Acquedotto................................02.84772000AMSA ..........................................800332299TRASPORTIATM ............................................800.808181Ferrovie Nord Milano.......................02.85111Trenitalia .............................................892021Radio Bus...................................02.48034803Aeroporto Malpensa..................02.58583218Aeroporto Linate..........................02.7382787Aeroporto Orio al Serio................035.326323Malpensa Express ........................199.151152Trasporto Orio al Serio....................86464854Taxi Numero Unico .......................848814781Radio Taxi Milano ..............................02.8585Radio Taxi Milano ..............................02.6969Radio Taxi Milano ..............................02.4040Radio Taxi Malpensa....................800.911333ACI - Soccorso Stradale ......................803116BENZINAI NOTTURNIViale Marche 32.......................dalle 22 alla 1Piazzale Accursio ......................dalle 22 alle 7Viale Liguria 12 ........................dalle 22 alle 7Piazzale Baracca .......................dalle 22 alla 1Viale Certosa 228 .........................fino alle 23

Turno notturno

Turno diurno

Agenda

TRASPORTI

Perché a Londragli autobus sono puliti?

Sono ritornato da poco da un viag-gio a Londra e ho notato, con miogrande piacere, che in Inghilterragli autobus non puzzano! Qui aMilano, al contrario, i mezzi pub-blici Atm (tram, autobus, metro-politane) emanano odori cattivis-simi! Come mai? I casi sono due: osono i passeggeri a non avere ilminimo rispetto per i mezzi e perchi viaggia accanto a loro, oppurela responsabilità è dell’Atm, chenon pulisce e disinfetta bene i suoimezzi. Mi piacerebbe avere la ri-sposta dell’azienda.

Christian Romano

Milano

LA MORTE DI VIANELLO

Ciao Raimondoesempio per Milano

Ricordo ancora la sera di oltre 10anni fa quando, fuori dallo stadiodi San Siro dopo aver assistito alderby del cuore m’imbattei in Rai-mondo Vianello, strappandogliun autografo. Sportivo, gentile, di-sponibilissimo, elegante: così mipiace ricordarlo ora che non c’èpiù e così mi piacerebbe che fosseanche Milano, la città da cui lui,marchigiano di nascita e romanoper crescita, si è fatto adottare ne-gli ultimi trent’anni. Purtroppo,attualmente la nostra città sembral’esatto opposto e mostra il peggiodi sé. Mi auguro che sull’onda delcordoglio e dell’affetto per il gran-de attore i milanesi riescano a re-cuperare tutti quei valori che han-no permesso a Raimondo di gio-care a calcio (e fare gol!) a 76 anni.Se non è una lezione di vita e diforza d’animo questa...

Dario Marchesini

Milano

METROPOLITANA

La priorità è ultimarela verde e la gialla

Ben lieto che da Roma abbianoconcesso i soldi per le metropo-litane. Il sindaco Moratti ha dettoche il milione e mezzo in arrivòservirà per avviare le linee 4 e 5. Manon sarebbe meglio dirottare par-te dei fondi per ultimare quelleancora in costruzione, cioè la ver-de e la gialla?

Mario Bistefani

Milano

Walter Di Gemmae la canzone milanese

DIALETTO Stasera alle 21 (repli-che domani, alle 21, e domenica alle16) al Teatro della Memoria Walter DiGemma canta le canzoni della tradi-zione dialettale milanese.

___________________________Fino a domenica, Teatro della MemoriaVia Cucchiari 4, biglietti 15/10 euro

Cocktail partyper Fuori Salone Isola

GALLERIA Per Fuori Salone Isola,la Galleria Wabi apre le porte al desi-gn ospitando le creazioni di GiulioPatrizi e Maiter Ferrario. Cocktailparty stasera, alle 18.30. Fino al 19aprile, 10-13 e 16-19.

___________________________Questa sera, Galleria WabiVia Garigliano 3, ingresso libero

Un sabatoda ciclisti

PROVE Colnago dà l’opportunitàdi provare telai top di gamma e nuovimodelli. Domani al Cicli Boglia, a

Corbetta, basta portare pedali, abbi-gliamento da ciclismo e documentod’identità. Previste due prove delladurata compresa tra 90 e 120 minuti.

___________________________Domani, Cicli Boglia, Corbetta (Mi)Via Simone da Corbetta 16 ingresso libero

Placido Domingoè “Simon Boccanegra”

LIRICA Il tenore Placido Domingoè “Simon Boccanegra”, l’eroe verdia-no in scena alle 20 fino al 7 maggio allaScala, per la direzione di Barenboim.Biglietti: 187/12 euro.

___________________________Fino al 7/05, Teatro alla ScalaPiazza della Scala, biglietti 187/12 euro

La danza rockdei NeraVirtù

DEBUTTO Stasera alle 23 al Blue-shouse i NeraVirtù presentano il de-butto “Segui la mia danza”.

___________________________Questa sera, BlueshoueseVia S. Uguzzone 26, 10 euro

Weekend di coversul palco dell’Alcatraz

SERATE Stasera, dalle 23, all’Alca -traz è tributo a Max Pezzali e 883 (10/6euro). Domani, alle 22.30, le coverrock dei No Speech (14/6 euro).

___________________________Oggi e domani, AlcatrazVia Valtellina 21 14/6 euro

Francesco Guccinilive alla Fnac

CANTAUTORE Stasera alle 18 al-la Fnac Francesco Baccini presentadal vivo il nuovo album “Ci devi fareun goal - Le mie canzoni più belle”.

___________________________Questa sera, FnacVia Torino ang. via Palla, ingresso libero

MILANO E LOMBARDIA

Conservatorio da Borrelli a MondadoriPer la sinistra è la solita congiura

Ci risiamo, per la sinistra italiana e milanese ognipretesto è buono per fare la vittima e dare la colpa ditutti i mali del mondo a Berlusconi. Anche la so-stituzione di Francesco Saverio Borrelli al Conser-vatorio. Dubito che il ministro Gelmini abbiaportato a termine una “vendetta su com-missione”: semplicemente ha sceltodi affidare a Mosca Mondadori unapoltrona così ambita per sempliciragioni pratiche: lui, meglio diBorrelli, forse potrebbe rilancia-re mediaticamente e dare il giu-sto risalto all’istituzione milane-se. Detto questo, sarebbe anchel’ora che qualcuno ricordasse aisignori della sinistra che Borrellil’avevano sistemato al Conservato-rio a mo’ di pensione dorata e pre-stigiosa visti i meriti conseguiti sul cam-po, quando era il padrino di Antonio Di Pietronell’epoca di Tangentopoli. E infatti non è un caso chea rimpiangerlo di più e a criticare la scelta del ministrosiano tanti salottieri, radical chic e attivisti anti-Ber-lusconi. Altra cosa da rammentare ai signori dellasinistra: Borrelli ha da pochi giorni compiuto 80 anni,una discreta età che meriterebbe una pensione vera.Oppure l’attaccamento alla poltrona esiste solo se in

carica c’è un esponente del centrodestra? Premessoche non conosco Mosca Mondadori, faccio una pro-posta: perché a scanso di equivoci non nominare alConservatorio un musicista, per forza di cose super

partes, per stroncare sul nascere queste sterilipolemiche? Sarebbe un buon modo per

voltare pagina e togliere appigli a chi èsempre alla ricerca di un alibi per

spiegare i propri fallimenti.Carlo Traverso

Milano

risponde Renato Besana

Caro Traverso, per dirigereun’orchestra e per tenere i

conti in ordine servono attitu-dini diverse, che di rado convi-

vono in una sola persona: il pre-sidente del Conservatorio basta che ami

la musica, pur senza praticarla, a patto chepossieda salde capacità amministrative.Quando a Borrelli si sa, è un santo laico, e guaia toccarlo. Le regole, limiti d’età compresi, nonvalgono per la sinistra: se un suo uomo ottieneun posto è per capacità, ma se tocca a uno didestra si tratta di bieca lottizzazione.

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48 Venerdì 16 aprile 2010

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49Venerdì 16 aprile 2010METROPOLI

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Segrate

La tragedia dei cigni di Milano 2Lui vola via e lei si lascia morireInascoltato l’appello per salvarla. E dopo 40 anni il laghetto resta vuoto

MONZA

Basta romPartonogli sgomberi

MONZA I campi rom abu-sivi che crescono comefunghi ogni giorno intor-no a Monza non devonopiù esistere. Il diktat vienedal presidente della Pro-vincia di Monza e BrianzaDario Allevi e dall’assesso -re provinciale alla Sicurez-za, Luca Talice.È stato proprio Talice a ri-cevere due giorni fa, la se-gnalazione da parte di uncontadino dell’occupazio -ne del suo terreno da par-te di una trentina di no-madi con tanto di roulotteabusive.L’assessore alla Sicurezzaha quindi allertato la Poli-zia Provinciale, i carabi-nieri e la Polizia locale edopo aver ottenuto l’ordi -nanza di sgombero delsindaco, ha partecipatoanche allo sgomberodell’insediamento che sitrovava sul campo coltiva-to tra Agrate e Carugate.Stessa sorte è toccataall’insediamento che datempo si trova a Conco-rezzo, ai margini del parcodella Cavallera.«Il lavoro capillare di pre-sidio da parte delle forzedell’ordine ci garantisce ilcontrollo costante del ter-ritorio - spiega Talice -.Non intendiamo abbassa-re la guardia né tollerareinsediamenti abusivi e adogni segnalazione ricevutascatta un sopralluogo».

L. MAR.

::: FABRIZIO ARNHOLD

SEGRATE

Una fiaba senza il lieto fi-ne. Mica come il “Brutto ana-troccolo”, quella lo aveva, ecco-me. Il piccolo paperottolo, diver-so da tutti gli altri, che poi diven-tava uno splendido cigno. Al la-ghetto, di Milano 2, invece, lastoria è diversa. Da oggi non cisono più cigni bianchi. È mortol’ultimo. Non nuotava più,quando le guardie del quartierelo hanno trovato. Dopo oltre 40anni, nessun cigno bianco faràpiù bella mostra di sé davanti aglistudi Mediaset.

«Stava male da mesi - raccon-ta un residente che ogni giornoportava da mangiare - perchésoffriva di solitudine. Da quandoera morto il suo compagno, nonmangiava neanche più, si vede-va che soffriva». Era malato disolitudine. Sì perché i “cigni for-mano coppie che restano unitetutta la vita”, si legge sull’enci -clopedia. Esseri quasi poetici.

Il famoso “canto del cigno”,secondo la tradizione lirica, sa-rebbe un suono che questiesemplari emettono nel periododegli amori. E poco importa sequasi nessuno lo ha mai sentito.Sono animali fedeli, per lorosopportare la solitudine può di-ventare un’impresa impossibile.L’ultimo cigno bianco si chia-mava Nina. A scegliere il nome è

stata Gaia, una bambina di 13anni, che abita a pochi metri dallaghetto. Ogni giorno visitava lasua Nina, le portava da mangiaree aveva anche lanciato un appel-lo: “Troviamo un amico pennu-to da affiancarle”. Niente da fare,troppo tardi.

In molti da queste parti si ri-cordano le lunghe nuotate sulladistesa d’acqua della coppia dicigni. Mai stanchi, vederli vol-teggiare sull’acqua era uno spet-tacolo della natura. Poi, improv-visamente, uno dei due scom-parve. E per Nina iniziò il perio-do più brutto. Giorno dopo gior-no aspettando che tornasse.

La manutenzione del lago èaffidata all’ex Jolly Hotel. Ma aprendersi cura dei pennuti sonosempre stati i residenti. Atten-zioni costanti, dimostrazionid’affetto prima di tutto. Quandogli addetti della sicurezza hannotrovato Nina, per prima cosa si èpensato ad una lotta fratricidacon la coppia di cigni neri. Piùverosimilmente la colpa è statadel gasolio che da un paio d’annifinisce in piccole quantità nel la-ghetto. Ma la vera causa, lo pen-sano tutti qui, è stata la malinco-nia.

Si può anche morire d’amore,a quanto pare. I tanti affezionatidei cigni, almeno, non hannodubbi. «Una sofferenza vederlaspecchiarsi da sola nei vetri degliuffici del Tg4 - ammette sconso-

::: LA STORIA

I CIGNII cigni formano coppie per tut-ta la vita.Ma dall’anno scorso,Nina, ribattezzata così da unagiovane del quartiere, nuotavada sola nel laghetto. E da quan-do è scomparso il suo compa-gno ha iniziato ad ammalarsi

GLI ALTRI ANIMALIDopo 40 anni non ci sono piùcigni bianchi nel laghetto diMilano 2, di fronte agli studidel Tg4. In compenso si posso-no ammirare due cigni neri,anatre, oche, gabbiani, tarta-rughe e un airone cinerino

lato un residente -. Sicuramenteda quando è rimasta sola, le suecondizioni sono peggiorate». Enessuno pensi che sia sufficientesostituire un cigno con un altro.Non è mica così semplice. Unacoppia è una coppia.

Lo sanno bene i due esempla-ri neri che adesso spadroneggia-no tra le acque. «Sono arrivati daMilano 3», aveva detto il sinda-co, Adriano Alessandrini, «e an-che se il Comune non si occupadi curare l’area, non c’è dapreoccuparsi perché in tanti siricordano ogni giorno di portaremangime in abbondanza». Manon è mai stato il cibo il proble-

ma. Qui ci sono di mezzo deisentimenti. E, si sa, con i proble-mi di cuore, le cure sono spessoinefficaci.

Nei mesi scorsi in tanti aveva-no chiesto di trovare un compa-gno a Nina. Invano. Lei ci ha pro-vato fino alla fine, ma da solanon ha resistito. Si chiudeun’epoca. Dopo 40 anni, chiun-que farà visita al laghetto dei Ci-gni, non ne troverà nessunobianco. Ci saranno anatre, gab-biani, due cigni neri, tartarughe,oche e persino un airone cineri-no. Ma nessun cigno bianco.L’ultimo, Nina, è morto d’amo -re.

NINA

Il cigno Nina nel lago diMilano 2 in una imma-gine dell’anno scorso. Daquando il maschio se neera andato Nina avevacominciato ad ammalarsie a non mangiare più finoa morire. Dopo qua-rant’anni, per la primavolta, il laghetto restasenza i suoi bellissimi ci-gni Arnhold

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51Venerdì 16 aprile 2010LOMBARDIA

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Vescovato (Cr)

Campagna Pd in classeBufera sul vicepresideNella lettera critiche a Formigoni. Il sindaco: inaccettabile

BRESCIA

.

Guida sicuraper le scuoleBRESCIA (b. ras.) Mattinadi scuola alternativa ieriper 476 alunni di 12 istitu-ti bresciani, dalle elemen-tari alle superiori, chehanno partecipato al Vil-laggio della sicurezza inpiazza Loggia. L’iniziativa,promossa da ex Provvedi-torato, Comune, Provin-cia e associazioni, ha per-messo ai ragazzi di con-frontarsi con forze dell’or -dine, 118, piloti, psicologiper imparare qualcosa inpiù in materia di sicurezzastradale. [Fotolive]

Brescia

«Mutui scontati per italianiFaremo una legge ad hoc»

::: GILBERTO BAZOLI

VESCOVATO (CR)

Quel 19 marzo Formigoni,impegnato nel tour elettorale daun capo all’altro della provincia,è arrivato a inaugurare la piazzaun’ora dopo il previsto. Un ritar-do normale per gli altri, sufficien-te invece per spingere la capo-gruppo del centrosinistra a farentrare la politica in classe scri-vendo una lettera indignata aglistudenti contro il governatore. Èscoppiata la bufera: il caso è finitosul tavolo del provveditore e il vi-cepreside ha dato le dimissioni.

Quel giorno in piazza c’eranoanche loro, i bambini dell’indi -rizzo musicale della Ugo Fosco-lo, medie inferiori di Vescovato,pochi chilometri da Cremona.Hanno suonato l’Inno di Mame-li. Il mattino dopo i loro inse-gnanti hanno letto in aula la mis-siva con la quale Maria GraziaBonfante, leader dell’opposizio -ne in Comune e rappresentantedei genitori all’interno del Consi-glio d’istituto, dedicava cinquerighe al ringraziamento ai futurimusicisti e il resto alle accuse aFormigoni.

«Siamo stati ore ad aspettarequalcuno che non arrivava, ep-pure noi e tanta altra gente erava-mo lì e potevamo insieme già ini-ziare la festa. Ma la festa non eraper noi, era per chi non arrivava.Più di due ore di attesa al freddo e

solo dieci minuti di parole vuotee lontane sul senso della famiglia,la solidarietà, il lavoro».

La verità non sarebbe venuta agalla se un ragazzino non avesserivelato inconsapevolmente chela lettera aveva centrato l’obietti -vo. Il sindaco, Giuseppe Superti,vicino all’Udc e alla guida di unagiunta di centrodestra, ricostrui-sce come sono andate le cose.«Un bambino ha visto Formigonialla televisione esclamando: “Èquel brutto signore di cui ci han-no parlato in classe”». I genitorihanno raccontato della loro sor-presa all’esterno. La voce ha fattoil giro del paese. «È una vicendadelicata - commenta -. A parteche Formigoni si è presentatonon con due ore di ritardo ma

una al massimo, l’aspetto grave èche il presunto ringraziamentoagli alunni è, in realtà, un attaccoin piena regola al governatore eall’amministrazione comunale.Nulla di strano se si trattasse diun volantino, ma un missiva lettaagli studenti, in un luogo di edu-cazione e formazione, è assolu-tamente inaccettabile».

Ha scritto anche il sindaco, maal provveditore di Cremona perchiedere un incontro sul caso.«La capogruppo della minoran-za dovrebbe lasciare perlomenoil Consiglio d’istituto». Nell’atte -sa si è dimesso il vicepreside,Fausto Spina, il docente che si sa-rebbe preso la responsabilità diaprire le porte della scuola allapolitica.

::: BRESCIA

Il centro di Brescia sta di-ventando una enclave immi-grata - al Carmine gli stranieritoccano il 38% - e la Lega in Log-gia vuole riportare le coppie digiovani italiani all’interno dellemura venete. Possibilesoluzione? Mutui eaffitti “in saldo”per i 20-40enni.Davide Boni(capodelegazio -ne del Carroccioin giunta regio-nale), perché con-divide la proposta?«L’identità di un terri-torio passa anche at-traverso le capacità de-gli amministratori di salvaguar-dare le caratteristiche dei centri.Troppo spesso alcune città han-no rischiato di snaturarsi sven-dendo o costruendo edifici chenulla avevano a che fare con lavocazione delle città stesse, la-sciando che il degrado prendes-se il sopravvento. Gli interventi

sociali devono essere mirati sul-la popolazione autoctona».La forbice sociale in atto a Bre-scia è riscontrabile altrove?«A parte Milano, dove i prezzi incentro sono alti, i piccoli Comu-ni tendono a svuotarsi e a ripo-polarsi di stranieri. Invertire la

tendenza è vitale, e nonper razzismo. L’inte -

ro tessuto socioe-conomico va ri-qualificato.Prendiamo i ne-gozi: non ci sonopiù nostri com-

mercianti, ma ke-bab».A Brescia il bo-nus bebè per gliitaliani è stato

bocciato perché discriminato-rio. È un precedente da valutare.«Noi porteremo avanti la batta-glia per le famiglie e il commer-cio italiani come ci chiedono icittadini. È tempo di ragionaresu nuove normative regionali. Ese occorre, nazionali».

B. RAS.

Davide Boni Ftg.

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52 Venerdì 16 aprile 2010

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53Venerdì 16 aprile 2010LOMBARDIA

@ commenta su www.libero-news.it

Bergamo

Assolda commando per uccidere l’ex nuora::: BERGAMO

Spedizione punitiva finita male per i sei(uno residente ad Arcene, in provincia di Berga-mo) fermati dai carabinieri del Ros e della com-pagnia di Battipaglia che da tempo stavano mo-nitorando, con i colleghi lombardi, gli sposta-menti del commando. La banda voleva vendicareGiovanni Di Muro, l’imprenditore di 41 anni diTreviglio ma originario di Montecorvino Rovellanel salernitano, ucciso l’anno scorso a Milano.

Agli uomini, che stavano pianificando nei mi-nimi dettagli l’agguato alla giovane moglie brasi-liana di Di Muro, ritenuta in qualche modo re-sponsabile dalla madre del pregiudicato ucciso (emandante della spedizione), sono state seque-strate una pistola 357 magnum e 50 munizioni. Ibanditi attraverso un basista avevano scoperto laposizione della moglie ed avevano già intimatoalla sudamericana di consegnare metà del patri-monio ereditato dal marito, pena la morte.

Morte da cui non è scampato l’imprenditore,

titolare della “Restauri edili Srl” di Verdellino, alle11.30 dello scorso 5 novembre in piazza Axum, inzona San Siro, uno spiazzo che si trova davanti astadio ed ippodromo; dopo una discussione ac-cesa con quattro persone probabilmente legata aquestioni economiche, l’impresario era stato rag-giunto da quattro colpi (tre alla schiena uno inpieno viso) esplosi da una calibro 9 provenientidal gruppo che Di Muro si era lasciato alle spalle eche poi è fuggito a piedi.

Per l’omicidio erano già state arrestate duepersone a fine novembre in Costa Azzurra.: il pre-sunto autore materiale dell’omicidio, AntonioDaponte, 31 anni, napoletano ma residente aRozzano, di professione macellaio nel negozio difamiglia ed il presunto complice del delitto, Nico-la Valente, 41 anni, di Trani, che di professionegestisce una tabaccheria in via Boffalora, a Mila-no, e che aveva scelto di presentarsi spontanea-mente dal pubblico ministero titolare dell’inchie -sta.

M. MAG.

Dopo una lite furiosaaccoltella il fidanzato

BRESCIA (b. ras.) Una donna èstata arrestata con l’accusa di ten-tato omicidio, a Provaglio d’Iseo(Bs), per aver accoltellato il con-vivente al termine di una lite. L’al -tra sera, verso le 22, l’uomo, feritoall’addome, è stato portato inospedale dove è stato operato enon è in pericolo di vita. La donnaè finita al Verziano. Nell’abitazio -ne è stata trovata l’arma da taglio.

Guida squadra di basketArrestato per pedofilia

COMO (m. ale) Ha tentato di ade-scare un ragazzino di 12 anniusando una chat ma all’incontroche aveva organizzato col bambi-no si sono presentati i carabinieridi Como. Così ieri è finito in ma-nette Enrico Marelli, 50 anni, diCapiago Intimiano (Co), presiden-te della squadra di basket di SennaComasco. Una successiva perqui-sizione ha portato alla scoperta dimateriale pedopornografico nelgarage. Marelli è sposato, ha duefigli ed è molto noto nell’ambientedella pallacanestro. A scoprire iltentativo di adescamento è statoun parente del ragazzino che haintercettato il colloquio sul pc.

Scappa dai carabinieriper paura dell’alcol test

LECCO Si sono fatto inseguirenelle strade fra Lecco e Monza, poihanno abbandonato l’auto e si so-no nascosi in un cascinale. Motivo:avevano bevuto un bicchiere ditroppo. I carabinieri di Casateno-vo (Lc) hanno fermato il condu-cente, di 22 anni. Il giovane avevaun tasso alcolico di pochissimo su-periore al limite ed è stato denun-ciato a piede libero per guida instato d’ebbrezza.

Bergamo

Prendono i soldi e scappanoAsfaltatori stranieri nei guaiFermata la banda di muratori irlandese-polacca. Decine le persone truffate

.

LA CASA DI OLINDO

RESTA INVENDUTA

ERBA (CO) - (m. ale.)Resta invenduta la ca-sa di Rosa e Olindo Ro-mano. L'asta di ieri alTribunale di Como èandata deserta. Ilprezzo scende così diun quarto rispetto aicirca 100mila euro ini-ziali. [Ftg.]

::: MATTEO MAGRI

BERGAMO

Forse avrà fine la truffadell’asfalto scadente che negliultimi mesi ha colpito anche labergamasca oltre a mezzo NordItalia. La “banda degli irlande-si”, finti muratori che in cambiodi pochi spiccioli eseguivanoopere di asfaltatura che si sfal-davano poco dopo (a causa delmancato utilizzo di bitume), èstata infatti fermata in EmiliaRomagna dove hanno messo asegno altri due colpi.

Colpi che si ripetevano con lostesso copione: l’offerta di pic-coli lavori di asfaltatura (indiriz-zati soprattutto a privati), l’ese -cuzione delle opere utilizzandomateriali di scarto (con, nel girodi pochi giorni, conseguentesfaldatura dell’ “asfalto”) e la ri-scossione del pagamento confatture false intestate ad unafantomatica azienda edile ine-sistente. Due i denunciati, unirlandese di 30 anni e un polac-co di 50. I

l caso comunque potrebbenon finire qui considerato chegià in passato, proprio in Emi-lia, erano stati fermati truffatoriche utilizzavano la stessa tecni-ca. In quell’episodio erano statipresi a Canossa, intenti a ri-scuotere un assegno per 9600euro, altri finti muratori, un cit-tadino irlandese di 23 anni ed

un inglese, titolari della “MerlinJoseph Walls”, impresa anchein questo caso rivelatasi inesi-stente.

Tuttavia i nuovi arrestati, dal-le descrizioni fornite ai carabi-nieri bergamaschi, molto pro-babilmente sono gli stessi chehanno preso di mira Bergamo eprovincia.

Clamoroso il caso in via Val-verde, nel capoluogo orobico,dove i due avevano agito perconto di un paio di privati, tra iquali un vigile del fuoco, asfal-tando male una stradina dellazona e facendosi pagare 7 milaeuro e dileguandosi.

A Casnigo, nell’ottobre scor-so, un pensionato aveva vistoper strada due lavoratori, o al-meno così gli sembrava, munitidi furgone e attrezzi, e aveva ri-chiesto la riasfaltatura di unpiazzale privato di fronte a casa.Fatto il lavoro, molto veloce-mente, gli uomini avevano rila-sciato una fattura di 4 mila eu-ro, intestata ad un’azienda ine-sistente. Avevano intascato unassegno e se n’erano andati.

Peccato che un paio d’oredopo quel lavoro l’asfalto sulpiazzale sembrava sciogliersi,non teneva in alcun modo, e ilpensionato si era recato diretta-mente dai carabinieri di Gandi-no. Il maresciallo della stazione,non potendo più fermare i fintimuratori, era però riuscito a

bloccare il trasferimento deisoldi contattando la banca delpensionato.

Infine, lo scorso gennaio, do-ve la banda aveva colpito alme-no tre volte anche ad Almè edue a Scanzorosciate. Sempreidentica la tecnica; nel primocaso il gruppetto era riuscito a

prendersi 7.500 euro dai titolaridella “Caminetti Cik”, sulla Villad’Almè-Dalmine. «Si sono pre-sentati proponendo la riasfalta-tura del nostro piazzale - spiegail titolare, Lorenzo Cornali -, ini-zialmente dicendo che il lavorosarebbe stato gratuito, poi peròhanno aggiunto che ci avrebbe-

ro fatto pagare solo la manodo-pera, a dieci euro il metro qua-drato, mentre il materiale eragratuito perché avanzato da al-tri lavori. Ho accettato, dicen-dogli di asfaltare solo 200 metri.Alla fine di metri ne hannoasfaltati 645 e hanno voluto7.500 euro».

Benito Mussolini - Claretta Petaccichi li ha uccisi, come, dove, quando.

Diverse ipotesi, qualche certezzaSono molti i giornalisti e autori che hanno scritto sulla mortedi Benito Mussolini e Claretta Petacci; a più di sessant’annidi distanza, dopo aver detto, scritto, testimoniato tutto e il

contrario di tutto è difficile raccapezzarsi.Qui si è voluto elencare tutte le ipotesi, confrontarle e

prenderle in esame una per una, arrivando, come in unmosaico, ad alcune probabili certezze.

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54 Venerdì 16 aprile 2010

ALLA SCALA PIAZZA SCALA - 0272003744

Simon Boccanegra ore 20.00di Giuseppe Verdi, regia di Federico Tiezzi

ARSENALE VIA C. CORRENTI - 028321999

Riposo

AUDITORIUM DI MILANOL.GO GUSTAV MAHLER - 0283389201-202-203

Stagione Sinfonica ore 20.00Ivan il Terribile: musiche da film. Maestro delCoro Erina Gambarini, direttore Orchestra XianZhang

CARCANO C.SO DI P.TA ROMANA, 65 - 0255181377

Sei personaggi in cerca d’autore ore 20.30con Antonio Salines, Edoardo Siravo, Silvia Ferretti,Nora Fuser e Marina Bonfigli, regia di Giulio Bosetti

CIAK WEBANK.IT VIA PROCACCINI, 4/C (C/O) FABBRICA DEL VAPORE

Riposo

CRT SALONE VIA DINI, 7 - 0289011644

Icaro & Dedalo s.r.l. ore 21.30di e diretto da Gianfelice Facchetti

ELFO PUCCINICORSO BUENOS AIRES, 33 - 0200660606

Sala Shakespeare: La notte pocoprima della foresta ore 21.30Sala Fassbinder: Shopping & fucking ore 21.00Sala Bausch: Nel buio dell’America ore 20.30

FRANCO PARENTIVIA PIER LOMBARDO, 14 - 0259995206

Sala Anima: Marlene D. The legenddi e diretto da Riccardo Castagnari ore 20.30

LA SCALA DELLA VITAVIA PIOLTI DE` BIANCHI, 47- 0263633353

Il Guardiano ore 21.00

LIBERO VIA SAVONA, 10 - 028323126

La leggenda di Redenta Tiria ore 21.00

LITTA CORSO MAGENTA, 24 - 028055882

Riposo

MANZONI VIA MANZONI, 42 - 027636901

Rumors ore 20.45con Zuzzurro & Gaspare, E. D’Urso, A. Schiavoni

NAZIONALE PIAZZA PIEMONTE, 12

La bella e la bestia ore 20.30di Salvatore Niffoi, regia di e con Corrado d’Elia

NUOVO PIAZZA SAN BABILA - 0276000086

La Divina Commedia ore 20.45

OUT OFF VIA MAC MAHON, 16 - 0234532140

Nel lago dei leoni ore 20.45di e diretto da Marco Isidori

PICCOLO TEATRO GRASSIVIA ROVELLO, 2 - 848800304

Giusto la fine del mondo ore 20.30con R. Bini, M. Giglio, P. Corallo, F. Ciocchetti,B. Rossi, regia di Luca Ronconi

PICCOLO TEATRO STREHLERLARGO GREPPI, 1 - 0272333222

Edipo Re ore 20.30con Franco Branciaroli, regia di Antonio Calenda

PICCOLO TEATRO STUDIOVIA RIVOLI, 6 - 0272333222

Iliade. Da Omero a Omero ore 15-20.30con S. Lo Monaco e quartetto musicale Archimede

SAN BABILA CORSO VENEZIA, 2/A - 02795469

Oddio mamma! Un improbabile carteggio ore 21.00con Franca Valeri e Urbano Barberini

TEATRO CABOTOVIA CABOTO, 2 - 0270605035

Riposo

TEATRO DELLA COOPERATIVAVIA HERMADA,82 - 0264749997 - 026420761

Stasera Brecht! per due attori e unpiano solo ore 20.45

TEATRO DAL VERMEVIA SAN GIOVANNI SUL MURO, 2 - 0287905

Serate Musicali ore 21.00direttore Flavio Emilio Scogna, violinista Francesco D’Orazio

TEATRO DEGLI ARCIMBOLDIVIA DELL’INNOVAZIONE, 2 - 0236508343

Il 20/4: The Opera Show ore 21.00

TEATRO DERBYVIA PIETRO MASCAGNI, 1 - 0276016352

Il 17/4: Don Pasquale ore 20.30

TEATRO FILODRAMMATICIVIA FILODRAMMATICI, 1 - 0236595671

Hemingway ore 21.00

VENTAGLIO SMERALDOPIAZZA XXV APRILE, 10 - 0229006767

Riposo

VERDIVIA PASTRENGO, 16 - 026880038

Riposo

::: TEATRI

::: CINEMA MILANO

LEGENDA: ★ = DA EVITARE ★★ = COSÌ COSÌ ★★★ = BELLO ★★★★ = DA NON PERDERE

ANTEO SPAZIOCINEMA VIA MILAZZO, 9 - 026597732

I gatti persiani ★★★ SALA CINQUANTA

Drammatico. Di B. Ghobadi con N. Shaghaghi EURO 4,50-7,5015.30-17.50-20.20-22.30Il concerto ★★★ SALA CENTO

Commedia. Di Radu Mihaileanu con Aleksei Guskov EURO 4,50-7,5015,00-17,30-20,00-22,30Happy Family ★★★ SALA DUECENTO

Commedia. Di G. Salvatores con D. Abatantuono EURO 4,50-7,5014.50-16.45-18.40-20.40-22.35L’uomo nell’ombra ★★★ SALA QUATTROCENTO

Thriller. Di Roman Polanski con Ewan McGregor EURO 4,50-7,5015.00-17.30-20.00-22.30

APOLLO SPAZIOCINEMA GALL. DE CRISTOFORIS 3 - 02780390

L’uomo nell’ombra ★★★ SALA GEA

Thriller. Di Roman Polanski con Ewan McGregor EURO 5,00-7,5012.30-15.00-17.30-20.00-22.30Happy Family ★★★ SALA FEDRA

Commedia. Di G. Salvatores con D. Abatantuono EURO 5,00-7,5012.50-14.50-16.45-18.40-20.40-22.35Il piccolo Nicolas e i suoi genitori ★★ SALA ELETTRA

Commedia. Di Laurent Tirard con Kad Merad EURO 5,0013.00-15.30Green Zone ★★★ SALA ELETTRA

Drammatico. Di Paul Greengrass con Matt Damon EURO 7,5017.30-20.00-22.30Mine vaganti ★★★ SALA DAFNE

Commedia. Di F. Ozpetek con R. Scamarcio EURO 5,00-7,5013.00-15.30-17.50-20.15-22.30Oltre le regole - The Messenger ★★ SALA URANIA

Drammatico. Di Oren Moverman con Ben Foster EURO 5,00-7,5013.00-15.30-17.50-20.15-22.30

ARCOBALENO FILMCENTERVIALE TUNISIA 11 - 0229406054-199199166

L’uomo nell’ombra ★★★ SALA 1Thriller. Di Roman Polanski con Ewan McGregor EURO 4,50-7,5015.00-17.30-20.00-22.30Mine vaganti ★★★ SALA 2Commedia. Di F. Ozpetek con R. Scamarcio EURO 4,50-7,5015.00-17.30-20.00-22.30Scontro tra Titani 3D ★★ SALA 3Fantastico. Di Louis Leterrier con Sam Worthington EURO 10,0015.00-17.30-20.00-22.30

ARIOSTO VIA ARIOSTO, 16 - 0248.003901

Il Profeta ★★★ SALA 1Drammatico. Di Jacques Audiard con Tahar Rahim EURO 6,5015.00-18.00-21.00

CENTRALE MULTISALA VIA TORINO 30/32 - 02874826

Io sono l’amore ★★ SALA 1Drammatico. Di Luca Guadagnino con Tilda Swinton EURO 4,50-7,0015.00-17.30-20.00-22-30Simon Konianski ★★ SALA 2Commedia. Di Micha Wald con Jonathan Zaccai EURO 4,50-7,0014.10-16.10-18.10-20.20-22.30

COLOSSEO V.LE MONTE NERO, 84 - 0259901361-199445668

L’uomo nell’ombra ★★★ SALA VENEZIA

Thriller. Di Roman Polanski con Ewan McGregor EURO 5,00-7,5015.00-17.30-20.00-22.30Happy Family ★★★ SALA CANNES

Commedia. Di G. Salvatores con D. Abatantuono EURO 5,00-7,5015.30-17.50-20.30-22.30Oltre le regole - The Messenger ★★ SALA BERLINO

Drammatico. Di Oren Moverman con Ben Foster EURO 5,00-7,5015.30-17.50-20.20-22.30Scontro tra Titani 3D ★★ SALA SUNDANCE

Fantastico. Di Louis Leterrier con Sam Worthington EURO 9,0015.30-17.50-20.20-22.30Mine vaganti ★★★ SALA LOCARNO

Commedia. Di F. Ozpetek con R. Scamarcio EURO 5,00-7,5015.15-17.40-20.05-22.30

DUCALE MULTISALAPIAZZA NAPOLI 27 - 0247719279-199199166

L’uomo nell’ombra ★★★ SALA 1Thriller. Di Roman Polanski con Ewan McGregor EURO 4,50-7,5015.00-17.30-19.55-22.30Mine vaganti ★★★ SALA 2Commedia. Di F. Ozpetek con R. Scamarcio EURO 4,50-7,5015.00-17.30-20.00-22.30Scontro tra Titani 3D ★★ SALA 3Fantastico. Di Louis Leterrier con Sam Worthington EURO 10,0015.00-17.30-20.00-22.30Happy Family ★★★ SALA 4Commedia. Di G. Salvatores con D. Abatantuono EURO 4,50-7,5015.00-17.30-20.00-22.30

ELISEO MULTISALA VIA TORINO 64 - 0272008219-199445668

I gatti persiani ★★★ SALA KUBRICK

Drammatico. Di B. Ghobadi con N. Shaghaghi EURO 5,00-7,5015.30-17.50-20.20-22.30Departures ★★ SALA OLMI

Drammatico. Di Yojiro Takita con Masahiro Motoki EURO 5,00-7,5015.00-17.30-20.00-22.30Perdona e dimentica ★★ SALA SCORSESE

Drammatico. Di Todd Solondz con Ally Sheedy EURO 5,00-7,5015.00-16.50-18.40-20.30-22.30Il concerto ★★★ SALA TRUFFAUT

Commedia. Di Radu Mihaileanu con Aleksei Guskov EURO 5,00-7,5015.15-17.40-20.05-22.30

GLORIA MULTISALA CORSO VERCELLI 18 - 0248008908

Scontro tra Titani 3D ★★ SALA MARILYN

Fantastico. Di Louis Leterrier con Sam Worthington EURO 10,0015.20-17.40-20.15-22.30

Dragon Trainer ★★★ SALA GARBO

Animazione. Di Dean DeBlois, Chris Sanders EURO 4,50-7,5015.00-17.20La vita e’ una cosa meravigliosa ★★ SALA GARBO

Commedia. Di Carlo Vanzina con Gigi Proietti EURO 7,5020.00-22.30

MEXICO VIA SAVONA, 57 - 0248951802

L’uomo che verra’ ★★★ SALA 1Drammatico. Di Giorgio Diritti con Alba Rohrwacher EURO 6,0015.30-17.45The Rocky Horror Pictures Show SALA 1Musical. Di Jim Sharman con Tim Curry EURO 6,0022.00

ODEON - THE SPACE CINEMAVIA SANTA RADEGONDA, 8 - 892111

Scontro tra Titani 3D ★★ SALA 01Fantastico. Di Louis Leterrier con Sam Worthington EURO 11,0013.00-15.20-17.40-20.00-22.20Alice in Wonderland 3D ★★★ SALA 02Fantastico. Di Tim Burton con Mia Wasikowska EURO 11,0012.50-15.15Dragon Trainer 3D ★★★ SALA 02Animazione. Di Dean DeBlois, Chris Sanders EURO 11,0017.40-19.50-22.00Basilicata Coast to Coast ★★ SALA 03Commedia. Di R. Papaleo con A. Gassman EURO 6,00-8,0012.30-15.00-17.30-20.00-22.30From Paris with love ★★★ SALA 05Azione. Di Pierre Morel con John Travolta EURO 6,00-8,0013.15-15.30-17.45-20.00-22.15Il cacciatore di ex ★★ SALA 06Commedia. Di Andy Tennant con Gerard Butler EURO 6,00-8,0012.20-14.50-17.20-19.50-22.20La vita e’ una cosa meravigliosa ★★ SALA 09Commedia. Di Carlo Vanzina con Gigi Proietti EURO 6,00-8,0012.40-17.25-22.10Colpo di fulmine - Il mago della truffa ★★ SALA 09Commedia. Di G. Ficarra, J. Requa con J. Carrey EURO 6,00-8,0015.10-19.55

ORFEO MULTISALA VIALE CONI ZUGNA, 50 - 0289403039

From Paris with love ★★★ SALA BLU

Azione. Di Pierre Morel con John Travolta EURO 4,50-7,5015.30-17.50-20.10-22.30Green Zone ★★★ SALA VERDE

Drammatico. Di Paul Greengrass con Matt Damon EURO 4,50-7,5015.15-17.40-20.05-22.30Scontro tra Titani 3D ★★ SALA ROSSA

Fantastico. Di Louis Leterrier con Sam Worthington EURO 10,0015.00-17.30-20.00-22.30

PALESTRINA VIA PALESTRINA, 7 - 026702700

La prima cosa bella ★★★ SALA 1Commedia. Di Paolo Virzi’ con Valerio Mastandrea EURO 6,0016.30-18.30-21.00

PLINIUS MULTISALA VIALE ABRUZZI, 28/30 - 0229531103

Scontro tra Titani 3D ★★ SALA 1Fantastico. Di Louis Leterrier con Sam Worthington EURO 10,0015.30-17.50-20.10-22.30Cella 211 ★★★ SALA 2Drammatico. Di Daniel Monzon con Carlos Bardem EURO 4,50-7,5015.00-17.30-20.00-22.30Dragon Trainer 3D ★★★ SALA 3Animazione. Di Dean DeBlois, Chris Sanders EURO 10,0015.00-17.30-20.00E’ complicato ★★ SALA 3Commedia. Di Nancy Meyers con Meryl Streep EURO 7,5022.30Green Zone ★★★ SALA 4Drammatico. Di Paul Greengrass con Matt Damon EURO 4,50-7,5015.00-17.30-20.00-22.30Basilicata Coast to Coast ★★ SALA 5Commedia. Di R. Papaleo con A. Gassman EURO 4,50-7,5015.00-17.30-20.00-22.30Fantastic Mr. Fox ★★★ SALA 6Animazione. Di Wes Anderson EURO 4,50-7,5015.30-17.50-20.10-22.30

UCI CINEMAS BICOCCA VIALE SARCA, 336 - 892960

L’uomo nell’ombra ★★★ SALA 1Thriller. Di Roman Polanski con Ewan McGregor EURO 6,10-8,0014.00-16.50-19.40-22.45From Paris with love ★★★ SALA 2Azione. Di Pierre Morel con John Travolta EURO 6,10-8,0014.50-17.40-20.10-22.40-1.05Scontro tra Titani 3D ★★ SALA 3Fantastico. Di Louis Leterrier con Sam Worthington EURO 10,5014.50-17.20-19.50-22.20-0.50Basilicata Coast to Coast ★★ SALA 4Commedia. Di R. Papaleo con A. Gassman EURO 6,10-8,0014.50-17.35-20.10-22.45Alice in Wonderland 3D ★★★ SALA 5Fantastico. Di Tim Burton con Mia Wasikowska EURO 10,5020.00-22.35-1.05Dragon Trainer 3D ★★★ SALA 5Animazione. Di Dean DeBlois, Chris Sanders EURO 10,5014.40-17.10Dragon Trainer ★★★ SALA 6Animazione. Di Dean DeBlois, Chris Sanders EURO 6,1015.00E’ complicato ★★ SALA 6Commedia. Di Nancy Meyers con Meryl Streep EURO 6,10-8,0017.25-20.05-22.45Happy Family ★★★ SALA 7Commedia. Di G. Salvatores con D. Abatantuono EURO 6,10-8,0014.00-16.10-18.20-20.30-22.45-1.00Cella 211 ★★★ SALA 8Drammatico. Di Daniel Monzon con Carlos Bardem EURO 6,10-8,0015.05-17.45-20.15-22.40-1.05

Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo ★★ SALA 9Fantastico. Di Chris Columbus con Logan Lerman EURO 6,1014.25-17.15Simon Konianski ★★ SALA 9Commedia. Di Micha Wald con Jonathan Zaccai EURO 8,0020.00Sunshine Cleaning ★★ SALA 9Commedia. Di Christine Jeffs con Amy Adams EURO 8,0022.20-0.50Fantastic Mr. Fox ★★★ SALA 10Animazione. Di Wes Anderson EURO 6,10-8,0014.05-16.15-18.20-20.30-22.40-0.45Il piccolo Nicolas e i suoi genitori ★★ SALA 11Commedia. Di Laurent Tirard con Kad Merad EURO 6,1014.10Shutter Island ★★★ SALA 11Thriller. Di Martin Scorsese con Leonardo DiCaprio EURO 6,10-8,0016.20-19.30-22.30La vita e’ una cosa meravigliosa ★★ SALA 12Commedia. Di Carlo Vanzina con Gigi Proietti EURO 6,10-8,0015.00-17.30-20.00-22.35Mine vaganti ★★★ SALA 13Commedia. Di F. Ozpetek con R. Scamarcio EURO 6,10-8,0014.20-17.00-20.05-22.45Colpo di fulmine - Il mago della truffa ★★ SALA 14Commedia. Di G. Ficarra, J. Requa con J. Carrey EURO 6,10-8,0015.00-17.25-20.00-22.25-0.50Il cacciatore di ex ★★ SALA 15Commedia. Di Andy Tennant con Gerard Butler EURO 6,10-8,0014.15-17.00-19.40-22.25-0.45Green Zone ★★★ SALA 16Drammatico. Di Paul Greengrass con Matt Damon EURO 6,10-8,0014.35-17.10-20.00-22.40Scontro tra Titani ★★ SALA 17Fantastico. Di Louis Leterrier con Sam Worthington EURO 6,10-8,0015.10-17.40-20.10-22.35-1.05Gamer ★★ SALA 18Fantascienza. Di M. Neveldine, B. Taylor con G. Butler EURO 6,10-8,0015.15-17.40-20.10-22.35-0.50

UCI CINEMAS CERTOSA VIA STEPHENSON, 29 - 892960

Dragon Trainer 3D ★★★ SALA 1Animazione. Di Dean DeBlois, Chris Sanders EURO 10,0017.20-19.50Alice in Wonderland 3D ★★★ SALA 1Fantastico. Di Tim Burton con Mia Wasikowska EURO 10,0022.20From Paris with love ★★★ SALA 2Azione. Di Pierre Morel con John Travolta EURO 6,10-8,0018.00-20.20-22.40Scontro tra Titani 3D ★★ SALA 3Fantastico. Di Louis Leterrier con Sam Worthington EURO 10,0017.30-20.00-22.30Green Zone ★★★ SALA 4Drammatico. Di Paul Greengrass con Matt Damon EURO 6,10-8,0017.30-20.00-22.30Happy Family ★★★ SALA 5Commedia. Di G. Salvatores con D. Abatantuono EURO 6,10-8,0018.00-20.10-22.20L’uomo nell’ombra ★★★ SALA 6Thriller. Di Roman Polanski con Ewan McGregor EURO 6,10-8,0017.00-19.50-22.35Fantastic Mr. Fox ★★★ SALA 7Animazione. Di Wes Anderson EURO 6,10-8,0018.10-20.20-22.40Il cacciatore di ex ★★ SALA 8Commedia. Di Andy Tennant con Gerard Butler EURO 6,10-8,0017.20-19.50-22.20

AUDITORIUM DON BOSCOVIA M. GIOIA, 48 - 0267071772

Cineforum - Ingresso con tessera SALA 121.00

AUDITORIUM SAN FEDELE VIA HOEPLI, 3/B - 0286352231

Cortometraggi SALA 120.30

GNOMO MILANO CINEMA VIA LANZONE 30/A - 02804125

Lunga vita alla signora SALA 1Drammatico. Di Ermanno Olmi con Marco Esposito18.00Pane e tulipani SALA 1Commedia. Di Silvio Soldini con Lucia Maglietta20.30

ORIONE VIA FEZZAN-ANG. V.LE C. DA FORLI, 1 - 024294437

Il nastro bianco ★★★ SALA 1Drammatico. Di Michael Haneke con Ulrich Tukur15,00-20,30

ORIZZONTE PIAZZA DAMIANO CHIESA - 0233603133

Welcome ★★★ SALA 1Drammatico. Di Philippe Lloret con Vincent Lindon EURO 5,00-4,0021.15-21.15

SPAZIO OBERDAN CINETECA ITALIAVIALE VITTORIO VENETO 2 - 0277406300

Basta che funzioni ★★ SALA 1Commedia. Di Woody Allen con Evan Rachel Wood17.00Prendi i soldi e scappa SALA 1Commedia. Di Woody Allen con Woody Allen19.00Zelig SALA 1Satirico. Di Woody Allen con Mia Farrow21.00

WAGNER PIAZZA WAGNER, 2 - 024817443

Baaria ★★★ SALA 1Drammatico. Di Giuseppe Tornatore con Francesco Scianna21.00

I FILM a cura di Giorgio Carbone

Green zoneRegia: Paul GreengrassCast: Matt Damon Genere: guerraDove: Apollo

A Baghdad nel 2003 un ufficiale cercale armi di distruzione di massa. Sodothriller politico girato a ritmi freneti-ci dal regista di “United 93”.

Basilicata coast to coastRegia: Rocco PapaleoCast: A. Gassman Genere: commDove: Odeon

Una band si riunisce dopo 10 anni.Sarà l’occasione per molti amarcord.Un bel soggetto che reclamava attorisuper (qui sono solo bravini).

ll cacciatore di exRegia: Andy TennantCast: Jennifer Aniston Genere: commDove: Odeon

Un cacciatore di taglie ha l’incaricodi rintracciare l’ex moglie, giornali-sta rampante. Veicolo per la Aniston.Quindi sciocchino. Ma divertentino.

L’uomo nell’ombraRegia: Roman PolanskiCast: Pierce Brosnan Genere: thrillerDove: Arcobaleno

Uno scrittore accetta di curare la bio-grafia di un ex premier. Non sa che sista ficcando in un fosco intrigo. Po-lanski al suo meglio. E Brosnan pure.

le-journal-italienne.blogspot.com

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55Venerdì 16 aprile 2010

HINTERLAND

ASSAGO UCI CINEMAS MILANOFIORI

VIALE MILANO FIORI - TEL. 892960From Paris with love 18.20-20.35-22.50Green Zone 17.05-19.50-22.15Happy Family 18.20-20.30-22.40Basilicata Coast to Coast 17.10-19.45-22.10Scontro tra Titani 3D 17.00-20.00-22.30L’uomo nell’ombra 17.00-19.55-22.45Il cacciatore di ex 17.20-20.00-22.30Fantastic Mr. Fox 18.15-20.20-22.25Cella 211 17.10-19.45-22.05Dragon Trainer 3D 17.15-19.50

Alice in Wonderland 3D 22.30

BELLINZAGO LOMBARDO ARCADIA

C.C. LA CORTE LOMBARDA - TEL. 02954164445Il cacciatore di ex 17.40-20.00-22.20From Paris with love 17.20-20.20-22.30L’uomo nell’ombra 17.15-20.05-22.45Scontro tra Titani 3D 17.30-19.10-20.10-21.30-22.50Scontro tra Titani 20.25-22.40Dragon Trainer 3D 17.00Dragon Trainer 17.25Green Zone 17.35-20.15-22.35Cella 211 17.45-20.05-22.25La vita e’ una cosa meravigliosa 17.10-22.15Happy Family 19.55

Basilicata Coast to Coast 17.05-19.50-22.15

CERNUSCO S. NAVIGLIO AGORA`

VIA MARCELLINE 37 - TEL. 029245343Spettacolo Teatrale 21.15

CERRO MAGGIORE MEDUSA CINEMA CERRO MAG-

GIORE - THE SPACE CINEMA

VIA TURATI, 62 - TEL. 892111 Green Zone 17.25-20.00-22.35Cella 211 17.45-20.15-22.45Scontro tra Titani 3D 17.40-20.10-22.40Dragon Trainer 17.00Gamer 19.20-21.35-23.50Happy Family 19.50Basilicata Coast to Coast 17.20-22.15Il cacciatore di ex 17.10-19.45-22.20Scontro tra Titani 16.30-19.00-21.30-23.55L’uomo nell’ombra 18.00-21.00-00.00Fantastic Mr. Fox 16.55-19.10-21.20-23.30From Paris with love 17.15-19.40-22.00-00.20Colpo di fulmine - Il mago della truffa 19.55

La vita e’ una cosa meravigliosa 17.25-22.10

CESANO BOSCONE CRISTALLO

VIA POGLIANI, 7/A - TEL. 024580242Il concerto 16.00-21.15

CINISELLO BALSAMO MARCONI

VIA LIBERTA’ 108 - TEL. 0266015560Simon Konianski 21.15

CINISELLO BALSAMO PAX

VIA FIUME, 19 - TEL. 026600102RiposoCOLOGNO MONZESE CINETEATRO

VIA VOLTA - TEL. 0225308292Il piccolo Nicolas e i suoi genitori 21.15

COLOGNO MONZESE CINE-TEATRO SAN MARCO

VIA DON P. GIUDICI 19/21 - TEL. RiposoGARBAGNATE AUDITORIUM S. LUIGI

VIA VISMARA, 2 - TEL. 029956978L’uomo nell’ombra 21.15

GARBAGNATE ITALIA

VIA VARESE, 29 - TEL. 029956978RiposoLEGNANO GALLERIA

P.ZZA S. MAGNO - TEL. 0331547865La prima cosa bella 21.15

LEGNANO SALA RATTI

C.SO MAGENTA, 9 - TEL. 0331546291L’uomo nell’ombra 20.00-22.30

LISSONE EXCELSIOR

VIA DON CARLO COLNAGHI, 3 - TEL. 0392457233Voglio essere profumo 21.00

LISSONE UCI CINEMAS LISSONE

VIA MADRE TERESA - TEL. 892960Il cacciatore di ex 17.00-19.55-22.20Basilicata Coast to Coast 17.30-20.00-22.30Dragon Trainer 17.10Colpo di fulmine - Il mago della truffa 19.50-22.10Green Zone 17.10-20.05-22.30Scontro tra Titani 3D 17.30-20.00-22.30Scontro tra Titani 17.40-20.10-22.40From Paris with love 16.50-19.20-22.40L’uomo nell’ombra 17.05-20.00-22.45Happy Family 17.50-20.20-22.25Fantastic Mr. Fox 17.30-20.00-22.30

Cella 211 17.05-20.10-22.40

MAGENTA CENTRALE

PIAZZA VITTORIO VENETO 1/3 - TEL. 0297298560Scontro tra Titani 21.15

MAGENTA CINEMATEATRO NUOVO

VIA SAN MARTINO 19 - TEL. 0297291337L’uomo nell’ombra 21.15

MELZO ARCADIA MULTIPLEX

VIA MARTIRI DELLA LIBERTA ̀- TEL. 0295416444L’uomo nell’ombra 20.10-22.40Il piccolo Nicolas e i suoi genitori 17.10Dragon Trainer 3D 17.40Avatar 3D 21.00From Paris with love 17.50-20.30-22.30Green Zone 17.30-20.00-22.20Scontro tra Titani 3D 17.20-20.20-22.50

MEZZAGO BLOOM

VIA CURIEL 39 - TEL. 039623853Lourdes 20,30

MONZA MULTISALA CAPITOL

VIA A. PENNATI 10 - TEL. 039324272L’uomo nell’ombra 15.00-17.30-20.00-22.30

Departures 15.00-17.30-20.00-22.30

MONZA MULTISALA METROPOL

VIA CAVALLOTTI 124 - TEL. 039740128Scontro tra Titani 3D 15.00-17.30-20.00-22.30Oltre le regole - The Messenger 15.30-17.50-20.15

22.30

Green Zone 15.40-18.00-20.15-22.30

MONZA MULTISALA TEODOLINDA

VIA CORTELONGA 4 - TEL. 039323788From Paris with love 15.40-18.00-20.30-22.30

Happy Family 15.30-17.50-20.30-22.30

MONZA TRIANTE

VIA DUCA D`AOSTA, 8 - TEL. 039748081Francesca 21.15

OPERA EDUARDO

VIA GIOVANNI XXIII, 5/F - TEL. 0257603881Spettacolo teatrale

PADERNO DUGNANO AREA METROPOLIS

VIA OSLAVIA, 8 - TEL. 029189181I gatti persiani 19.00-21.30

Spettacolo Teatrale 21.00

PADERNO DUGNANO LE GIRAFFE

VIA BRASILE, 4 - TEL. 0291084250Scontro tra Titani 3D 14.30-16.40-19.10-21.30

Alice in Wonderland 3D 14.20-16.30-18.50-21.10

L’uomo nell’ombra 15.30-18.30-21.00

Il cacciatore di ex 15.00-17.30-20.30-22.40

Dragon Trainer 3D 15.10-17.40-20.30

Colpo di fulmine - Il mago della truffa 22.50

Cella 211 14.40-16.50-19.00-21.10

Fantastic Mr. Fox 14.45-16.30-18.15-20.00-22.15

Green Zone 15.30-18.00-20.20-22.45

Happy Family 15.30-17.30-19.30-21.30

La vita e’ una cosa meravigliosa 14.50-17.00-19.10

21.30

From Paris with love 16.00-18.10-20.15-22.40

Basilicata Coast to Coast 15.00-17.30-20.00-22.30

Scontro tra Titani 3D 15.30-18.00-20.20-22.50

PIOLTELLO UCI CINEMAS PIOLTELLO

VIA SAN FRANCESCO, 33 - TEL. 892960E’ complicato 19.50

Gamer 17.30-22.35

Basilicata Coast to Coast 17.00-19.45-22.25

Scontro tra Titani 3D 17.10-19.45-22.15

From Paris with love 18.25-20.40-22.55

Il cacciatore di ex 17.30-20.00-22.30

L’uomo nell’ombra 17.00-19.50-22.45

Scontro tra Titani 17.40-20.10-22.40

Green Zone 17.20-20.00-22.35

Cella 211 17.25-19.45-22.10

Fantastic Mr. Fox 18.10-20.15-22.20

Alice in Wonderland 3D 22.15

Dragon Trainer 3D 17.10-19.50

Colpo di fulmine - Il mago della truffa 17.30-20.00

22.25

Happy Family 18.20-20.30-22.40

La vita e’ una cosa meravigliosa 17.30-20.10-22.45

ROZZANO FELLINI

V.LE LOMBARDIA, 53 - TEL. 0257501923Spettacolo musicaleROZZANO

MEDUSA CINEMA ROZZANO - THE SPACE CINEMA

VIA EUGENIO CURIEL - TEL. 0257773711Scontro tra Titani 3D 15.30-18.00-20.25-22.45

Scontro tra Titani 15.45-18.10-20.30-22.50

Alice in Wonderland 3D 15.30

Dragon Trainer 3D 18.00-20.15-22.30

La vita e’ una cosa meravigliosa 15.30-17.55-20.20

Gamer 22.45

Basilicata Coast to Coast 15.40-18.05-20.30-22.50

Green Zone 22.40

Cella 211 15.45-18.05-20.25-22.45

Fantastic Mr. Fox 15.00-17.00-19.15-22.00

Colpo di fulmine - Il mago della truffa 16.00-18.15

20.30-22.45

Happy Family 15.45-18.00-20.20

Shutter Island 22.45

L’uomo nell’ombra 15.30-18.30-21.30

From Paris with love 16.00-18.15-20.30-22.45

Il cacciatore di ex 15.15-17.45-20.10-22.40

Green Zone 15.30-18.00-20.25-22.50

SAN DONATO MILANESE TROISI

PIAZZA DALLA CHIESA, 1 - TEL. 0255604225L’uomo nell’ombra 21.15

Genitori & Figli: Agitare bene prima dell’uso 21.15

SEREGNO ROMA

VIA UMBERTO I , 14 - TEL. 0362231385

La bocca del lupo 16.00-21.30

SEREGNO S. ROCCO

VIA CAVOUR, 83 - TEL. 0362230555

Scontro tra Titani 21.00

SESTO SAN GIOVANNI

CINELANDIA - SKYLINE MULTIPLEX

C/O CENTRO SARCA - TEL. 0224860547Basilicata Coast to Coast 15.00-17.35-20.00-22.35

Cella 211 15.15-17.45-20.10-22.40

Fantastic Mr. Fox 15.20-17.45-20.20-22.45

From Paris with love 15.10-18.00-20.20-22.35

Happy Family 20.20-22.45

L’uomo nell’ombra 15.10-17.35-20.10-22.35

Avatar 3D 21.45

Dragon Trainer 3D 15.30-18.00

Green Zone 15.10-17.40-20.10-22.40

Il cacciatore di ex 18.00-22.35

La vita e’ una cosa meravigliosa 15.10-20.30

Scontro tra Titani 15.00-16.00-17.15-18.20-19.35

20.25-21.50-22.45

SESTO SAN GIOVANNI RONDINELLA

VIALE MATTEOTTI, 425 - TEL. 0222478183

L’uomo nell’ombra 15.30-21.15

SETTIMO MILANESE AUDITORIUM

VIA GRANDI, 4 - TEL. 023282992RiposoSEVESO MULTISALA POLITEAMA

VIA GALIMBERTI 16 - TEL. 0362540692Cella 211 21.15

Colpo di fulmine - Il mago della truffa 21.00

SOVICO NUOVO

VIA BARACCA, 22/24 - TEL. 0392014667

Scontro tra Titani 21.15

VIMERCATE

WARNER VILLAGE TORRIBIANCHE THE SPACE CINEMA

VIA TORRI BIANCHE, 16 - TEL. 892111Green Zone 17.05-19.35-22.05-0.35

Scontro tra Titani 17.45-20.05-22.25-0.40

Scontro tra Titani 3D 16.30-19.00-21.30-0.00

Fantastic Mr. Fox 16.35-18.35-20.35-22.35

Happy Family 18.00-20.10-22.20-0.30

Colpo di fulmine - Il mago della truffa 17.20-19.30

21.40-23.50

L’uomo nell’ombra 16.40-19.25-22.15

E’ complicato 16.45-19.20-21.55-0.30

Alice in Wonderland 17.40

Gamer 20.20-22.30-0.40

Alice in Wonderland 3D 16.40-0.05

Dragon Trainer 3D 19.15-21.45

Il cacciatore di ex 16.45-19.20-21.50-0.20

La vita e’ una cosa meravigliosa 16.55-19.10-21.25

23.40

Basilicata Coast to Coast 16.35-18.55-21.20-23.45

Remember Me 17.10-19.40

Shutter Island 22.10

From Paris with love 17.30-19.45-22.00-0.15

Cella 211 16.50-19.10-21.35-23.55

VITTUONE CINEMA TEATRO TRESARTES

PIAZZA ITALIA 5 - TEL. 0290119352

Colpo di fulmine - Il mago della truffa 21,15

BERGAMO

ALBA-BLOB HOUSE

VIA BIAVA, 4 - TEL. 035576080Green Zone 21.00

CONCA VERDE

VIA MATTIOLI, 1 - LOC. LONGUELO - TEL. 035251339

Departures 20.00-22.30

DEL BORGO

PIAZZA S. ANNA 51 - TEL. 035270760

Simon Konianski 21.00

MULTISALA SAN MARCO

P.LE REPUBBLICA 2 - TEL. 035240416Scontro tra Titani 20.00-22.30

Happy Family 20.30-22.30

STUDIO CAPITOL

VIA TASSO, 41 - TEL. 035248330I gatti persiani 20.30-22.30

L’uomo nell’ombra 20.00-22.30

Mine vaganti 20.15-22.30

ALBINO NUOVO CINETEATRO

PIAZZA SAN GIULIANO - TEL. 035751490

Scontro tra Titani 3D 21.00

CLUSONE GARDEN

VIA S.NARNO 1 - TEL. 034622275

Scontro tra Titani 21.00

CORTENUOVA CINESTAR MULTIPLEX CORTENUOVA

VIA TRIESTE, 15 - TEL. 0363992244Green Zone 20.25-22.40

Il cacciatore di ex 20.20-22.35

La vita e’ una cosa meravigliosa 20.25-22.30

L’uomo nell’ombra 20.10-22.40

Cella 211 20.20-22.25

From Paris with love 20.25-22.20

Scontro tra Titani 20.20-22.25

COSTA VOLPINO IRIDE

VIA TORRIONE, 2 - TEL. 035971717

Scontro tra Titani 20.00-22.00

COSTA VOLPINO VEGA

VIA TORRIONE, 2 - TEL. 035971717

L’uomo nell’ombra 21.00

CURNO UCI CINEMAS CURNO

VIA LEGA LOMBARDA 39 - TEL. 892960Green Zone 17.20-20.00-22.40

L’uomo nell’ombra 17.00-19.50-22.40

Alice in Wonderland 17.20

Colpo di fulmine - Il mago della truffa 20.00-22.20

Remember Me 17.20-19.50-22.20

From Paris with love 17.30-20.10-22.30

Scontro tra Titani 3D 17.10-19.50-22.30

Fantastic Mr. Fox 17.40-20.00-22.20

Cella 211 17.30-20.00-22.30

Il cacciatore di ex 17.40-20.10-22.40

MOZZO CINE TEATRO AGORA

VIA S.GIOVANNI BATTISTA 6 - TEL. 035461699RiposoROMANO DI LOMBARDIA MULTISALA IL BORGO

S.S. SONCINESE - TEL. 0363903818Scontro tra Titani 20.30-22.40

Green Zone 20.30

L’uomo nell’ombra 23.00

Cella 211 20.30-22.30

Il cacciatore di ex 20.30-22.30

From Paris with love 20.30-22.30

TREVIGLIO ARISTON MULTISALA

VIALE MONTEGRAPPA - TEL. 0363419503Il cacciatore di ex 17.40-20.10-22.20

Dragon Trainer 3D 17.30-19.50

Happy Family 22.10

Scontro tra Titani 3D 17.40-20.00-22.30

From Paris with love 18.00-20.20-22.40

L’uomo nell’ombra 17.30-19.50-22.20

Green Zone 17.50-20.10-22.30

BRESCIA

METROPOL

VIA GALILEO GALILEI, 56 - TEL. 030/305828

Departures 20.10-22.40

MORETTO

VIA S. ALESSANDRO - TEL. 03048383

I gatti persiani 20.35-22.40

MULTISALA WIZ

C/O C. COMM. FRECCIA ROSSA - TEL. 0302889211Scontro tra Titani 3D 14.20-16.25-18.30-20.35-22.40

Oltre le regole - The Messenger 15.20-17.40-20.20

22.40

L’uomo nell’ombra 14.40-17.20-20.00-22.40

Happy Family 14.40-16.40-18.40-20.40-22.40

E’ complicato 15.10-17.20-20.20-22.40

Green Zone 15.00-17.20-20.20-22.40

NUOVO EDEN

VIA NINO BIXIO 9 - TEL. 0308379404RiposoOZ IL REGNO DEL CINEMA

VIA SORBANELLA 12 - TEL. 0303507911Scontro tra Titani 3D 14.20-16.25-18.30-20.35-22.40

Scontro tra Titani 15.10-17.20-19.30-20.20-21.40-22.30

From Paris with love 14.40-16.40-18.40-20.40-22.40

Cella 211 15.30-17.40-20.20-22.30

Green Zone 15.10-17.30-20.20-22.40

Hatchet 22.40

Il cacciatore di ex 15.30-17.45-20.20-22.40

L’uomo nell’ombra 14.40-17.15-20.00-22.40

Colpo di fulmine - Il mago della truffa 14.30-16.30

20.40

Remember Me 20.20

Gamer 22.40

Dragon Trainer 14.20-16.20-18.20

La vita e’ una cosa meravigliosa 18.30

Alice in Wonderland 15.00-17.10

PICCOLO CINEMA PARADISO

VIA FRANCESCO LANA, 15 - TEL. 030280010

Anatomia di un rapimento 20.30

SOCIALE

VIA CAVALLOTTI, 20 - TEL. 03041140

Mine vaganti 20.20-22.40

CAPRIOLO GEMINI

VIA PALAZZOLO - TEL. 0307460530Scontro tra Titani 20.15-22.30

L’uomo nell’ombra 20.10-22.30

Green Zone 20.15-22.30

CORTE FRANCA MULTIPLEX NEXUS

VIA ROMA 78 - TEL. 030986060Scontro tra Titani 3D 17.40-20.30-21.40-22.50

From Paris with love 18.00-20.40-22.50

Dragon Trainer 3D 17.20-19.30

Green Zone 17.20-20.00-22.40

L’uomo nell’ombra 18.10-21.20

Il cacciatore di ex 17.50-20.20-22.50

Cella 211 17.50-20.10-22.30

Happy Family 20.20-22.30

Basilicata Coast to Coast 17.30

DARFO BOARIO MULTISALA GARDEN MULTIVISION

PIAZZA MEDAGLIE D`ORO 2 - TEL. 0364529101Scontro tra Titani 3D 20.00-22.30

Green Zone 20.00-22.30

Il cacciatore di ex 20.00-22.30

Gamer 20.00-22.30

ERBUSCO MULTIPLEX PORTE FRANCHE

VIA ROVATO 44 - TEL. 0307717644Green Zone 17.40-20.10-22.40From Paris with love 17.50-20.30-22.30Remember Me 17.30L’uomo nell’ombra 20.00-22.40Il cacciatore di ex 17.30-20.00-22.20Alice in Wonderland 3D 19.50Dragon Trainer 3D 17.10Scontro tra Titani 3D 17.20-20.20-22.50

LONATO MULTISALA KING

VIA FORNACE DEI GORGHI - TEL. 0309913670Scontro tra Titani 3D 20.10-22.40Happy Family 20.30-22.30Green Zone 20.20-22.45Il cacciatore di ex 20.30-22.45Dragon Trainer 3D 20.00Alice in Wonderland 3D 22.30

ORZINUOVI STARPLEX

VIALE LOMBARDIA 26/28 C/O ORCEANA PARK - TEL. 030943605From Paris with love 20.25-22.20Cella 211 20.20-22.25Il cacciatore di ex 20.20-22.35L’uomo nell’ombra 20.10-22.40Scontro tra Titani 20.30Colpo di fulmine - Il mago della truffa 22.30Scontro tra Titani 3D 20.20-22.25Green Zone 20.25-22.40

SALO’ CINEMA TEATRO CRISTAL

L.GO DANTE ALIGHIERI 4 - TEL. 0365521555Riposo

COMO

ASTRA

V.LE GIULIO CESARE, 3 - TEL. 031261234Happy Family 21.00

GLORIA

VIA VARESINA, 72 - TEL. 0314491080RiposoBELLAGIO VITTORIA

VIA VALASSINA, 13 - TEL. 031950114Il concerto 21.15

CANTU’ CINELANDIA MULT. CANTU’ 2000

CORSO EUROPA 23 - TEL. 031710039Green Zone 20.10-22.40From Paris with love 20.30-22.40Dragon Trainer 20.20Il cacciatore di ex 22.40

CANTU’ LUX

VIA MANZONI, 8 - TEL. 031714759Scontro tra Titani 3D 20.10-22.40

MONTANO LUCINO UCI CINEMAS COMO

VIA VARESINA - TEL. 892960Happy Family 20.05La vita e’ una cosa meravigliosa 17.20-22.30Cella 211 17.25-20.00-22.30Scontro tra Titani 3D 17.30-20.00-22.30From Paris with love 17.40-20.05-22.35Basilicata Coast to Coast 17.20-19.50-22.20Scontro tra Titani 17.40-20.10-22.45Fantastic Mr. Fox 17.35-20.20-22.30Il cacciatore di ex 17.20-20.00-22.35Alice in Wonderland 3D 22.20Dragon Trainer 3D 17.25-19.50L’uomo nell’ombra 19.40-22.35Green Zone 17.30-20.05-22.40

CREMONA

CINEMA CHAPLIN

VIA ANTICHE FORNACI 58 - TEL. 0372453005Oltre le regole - The Messenger 21.15

FILO

P.ZZA FILODRAMMATICI, 1 - TEL. 0372411252Cella 211 15.15-17.15-19.15-21.15

SPAZIOCINEMA CREMONA PO

VIA CASTELLEONE, 108 - TEL. Il cacciatore di ex 15.30-17.50-20.10-22.30From Paris with love 15.40-18.10-20.30-22.30Basilicata Coast to Coast 15.30-17.50-20.15-22.30Green Zone 15.30-18.00-20.15-22.30L’uomo nell’ombra 15.00-17.30-20.00-22.30Scontro tra Titani 3D 15.00-17.30-20.00-22.30Dragon Trainer 3D 15.40-18.00Happy Family 20.30-22.30

TOGNAZZI

VIA VERDI, 8 - TEL. 0372458892L’uomo nell’ombra 20.10-22.30

Scontro tra Titani 20.20-22.30

CREMA MULTISALA PORTA NOVA

VIA INDIPENDENZA - TEL. 0373218411Il cacciatore di ex 20.40-22.40From Paris with love 20.40-22.40L’uomo nell’ombra 20.00-22.25Scontro tra Titani 3D 20.30-22.40Green Zone 20.20-22.40

LECCO

MARCONI

V.LE DANTE, 38 - TEL. 0341362731L’uomo nell’ombra 20.00-22.20

MIGNON

V.LE COSTITUZIONE, 27 - TEL. 0341366331Green Zone 20.00-22.30

NUOVO

V.LE COSTITUZIONE, 27 - TEL. 0341366331Scontro tra Titani 20.10-22.30

PALLADIUM

VIA FIUMICELLA 12 - TEL. 0341361533Il concerto 21.00

LODI

DEL VIALE

VIALE RIMEMBRANZE, 10 - TEL. 0371426028Perdona e dimentica 20.20-22.30

FANFULLA

V.LE PAVIA, 4 - TEL. 0371/30.740Cella 211 21.15

MODERNO MULTISALA

CORSO ADDA 97 - TEL. 0371420017Scontro tra Titani 20.15-22.30L’uomo nell’ombra 20.00-22.30

CASALPUSTERLENGO COMUNALE

PIAZZA DEL POPOLO, 15 - TEL. 0377919024La Boheme - Il film 21.15

PIEVE FISSIRAGA CINELANDIA MULTIPLEX PIEVE

S.S. N 235 - TEL. 0371237012Scontro tra Titani 3D 20.10-22.40Basilicata Coast to Coast 20.10-22.35Dragon Trainer 3D 20.20Scontro tra Titani 22.30Green Zone 20.15-22.40From Paris with love 20.30-22.40Il cacciatore di ex 20.15-22.40

MANTOVA

ARISTON MULTISALA

VIA PRINCIPE AMEDEO, 20 - TEL. 0376328139Perdona e dimentica 20.20-22.30

I gatti persiani 20.15

L’uomo nell’ombra 22.30

Spettacolo teatraleCINECITY MULTIPLEX

PIAZZALE CESARE BECCARIA 5 - TEL. 0376340740Green Zone 20.10-22.30

Il cacciatore di ex 20.10-22.30

Scontro tra Titani 3D 19.50-22.30

From Paris with love 20.20-22.40

Cella 211 20.10-22.30

Dragon Trainer 3D 19.45-22.40

Basilicata Coast to Coast 20.10-22.30

MIGNON

VIA BENZONI, 22 - TEL. 0376366233

Departures 21.15

CURTATONE STARPLEX CURTATONE

VIA G. MONTANELLI N. 31 - TEL. 0376348395Scontro tra Titani 20.20-22.25

From Paris with love 20.25-22.20

Cella 211 20.20-22.25

La vita e’ una cosa meravigliosa 20.25-22.30

Il cacciatore di ex 20.20-22.35

Green Zone 20.25-22.40

L’uomo nell’ombra 20.10-22.40

PAVIA

CORALLO

VIA BOSSOLARO, 15 - TEL. 0382539224Green Zone 20.15-22.30

Happy Family 20.30-22.30

POLITEAMA

C.SO CAVOUR, 18/20 - TEL. 0382530343

Scontro tra Titani 20.15-22.30

MONTEBELLO DELLA BATTAGLIA

MEDUSA MONTEBELLO D.B. THE SPACE CINEMA

VIA MIRABELLA, 6 - TEL. 0383894920Green Zone 15.00-17.30-20.00-22.30

Happy Family 15.05-20.15

Basilicata Coast to Coast 17.35-22.35

Dragon Trainer 15.30

Il cacciatore di ex 17.25-19.55-22.25

Cella 211 15.25-17.50-20.15-22.40

Scontro tra Titani 3D 14.55-17.25-20.00-22.25

From Paris with love 15.15-17.45-20.10-22.30

Colpo di fulmine - Il mago della truffa 15.35-17.55

20.05

Gamer 22.45

L’uomo nell’ombra 15.30-18.30-21.30

Fantastic Mr. Fox 15.50-18.00-20.10-22.20

PARONA MOVIE PLANET

STRADA PROV.LE PER LA CATTANEA, 106 - TEL. 0384296728Scontro tra Titani 3D 20.10-22.30

Scontro tra Titani 3D 21.30

L’uomo nell’ombra 19.50-22.30

From Paris with love 20.10-22.30

Il cacciatore di ex 20.10-22.30

Green Zone 20.00-22.30

Basilicata Coast to Coast 20.10-22.30

SONDRIO

EXCELSIOR

VIA C. BATTISTI - TEL. 0342215368

Donne senza uomini 21.00

MORBEGNO CINEMA TEATRO PEDRETTI

PIAZZA MATTEI 1 - TEL. 0342610161

Scontro tra Titani 21.15

MORBEGNO CINEMA TEATRO IRIS

VIALE AMBROSETTI 27 - TEL. 0342611711

Happy Family 21.15

MORBEGNO CINEMA 3

VIALE AMBROSETTI, 25 - TEL. 0342610161

Appuntamento con l’amore 21.15

TIRANO CINEMA TEATRO MIGNON

PIAZZA MARINONI 1 - TEL. 0342705454

Green Zone 21.15

VARESE

MULTISALA IMPERO

VIA BERNASCONI 13 - TEL. 0332284004L’uomo nell’ombra 19.40-22.15

Dragon Trainer 17.15

Mine vaganti 19.50-22.25

Green Zone 17.30-20.00-22.30

Scontro tra Titani 3D 17.30-20.00-22.30

La vita e’ una cosa meravigliosa 17.00

Basilicata Coast to Coast 20.00-22.30

Cella 211 17.40-20.05-22.30

Il cacciatore di ex 17.30-20.00-22.30

Oltre le regole - The Messenger 17.30-20.05-22.30

From Paris with love 17.40-19.40-22.00

NUOVO

VIA DEI MILLE, 39 - TEL. 0332237325Spettacolo teatraleSALA FILMSTUDIO 90

VIA DE CRISTOFORIS 5 - TEL. 0332830053

Cortometraggi e documentari 21.00

BUSTO ARSIZIO MANZONI

VIA CALATAFIMI 5 - TEL. 0331677961

Scontro tra Titani 21.15

BUSTO ARSIZIO SOCIALE

P.ZZA PLEBISCITO, 1 - TEL. 0331632912

L’uomo nell’ombra 21.15

GALLARATE CINEMA DELLE ARTI

VIA DON MINZONI, 5 - TEL. 0331791382

L’uomo nell’ombra 20.00

GALLARATE CINELANDIA MULTIPLEX

VIALE LOMBARDIA, 51 - TEL. 0331268017L’uomo nell’ombra 20.10-22.45

Il cacciatore di ex 20.10-22.35

Scontro tra Titani 20.00-22.30

Scontro tra Titani 3D 20.10-22.40

Alice in Wonderland 3D 20.20

Scontro tra Titani 3D 22.45

Green Zone 20.15-22.40

From Paris with love 20.30-22.40

Fantastic Mr. Fox 20.30-22.35

SARONNO MULTISALA SARONNESE

VIA S. GIUSEPPE 21 - TEL. 0296708190Scontro tra Titani 3D 15.00-17.30-20.00-22.30

Il piccolo Nicolas e i suoi genitori 21.00

SARONNO CINEMA SILVIO PELLICO

VIA SILVIO PELLICO - TEL. 0299768659

Cella 211TRADATE STARPLEX TRADATE

VIA DELLA FORNACE CORTELLEZZI 21049 TRADATE - TEL. Cella 211 20.20-22.25

From Paris with love 20.25-22.20

Scontro tra Titani 3D 20.20-22.25

Green Zone 20.25-22.40

Scontro tra Titani 20.00-22.00

Colpo di fulmine - Il mago della truffa 22.30

Il cacciatore di ex 20.20

L’uomo nell’ombra 20.10-22.40

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Venerdì 16 aprile 2010

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