16 - 29 GIUGNO 2016, 14 giorni - 12 notti · 2017. 10. 20. · con la guida, breve visita...
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USA WEST 25/02/2016 Rif. 1520.3 CPR
LA META SRL VIALE ASSUNTA 11/A, 20063 CERNUSCO SUL NAVIGLIO MI, ITALY P.IVA 04822280964 CAP. SOC. € 50.000 REA 1776549 CCIAA 4822280964 SEDE OPERATIVA: VIA LEGNANO 31, 24124 BERGAMO BG, ITALY TEL +39 03519901200 FAX +39 03519901204
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16 - 29 GIUGNO 2016, 14 giorni - 12 notti
Un viaggio attraverso i grandi spazi della natura americana, i parchi e le terre
degli Indiani. Un viaggio così non è solo un viaggio attraverso luoghi, è un viaggio
tra i miti e le icone che punteggiano la nostra vita: Las Vegas, sogno rutilante di
luci, roulette e slot machines; Monument Valley, Grand Canyon e Death Valley, quinte
di eroi western come Ringo e Tex Willer.
Un viaggio on the road, tra i grandi spazi dove risuonano le parole di saggezza del
grande capo indiano Toro Seduto: “il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha
il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé
stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli
indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro
dell’umanità.” E noi saremmo i popoli civili?
1° giorno, giovedì 16 giugno 2016: Bologna > Londra > Denver
Ritrovo dei signori partecipanti di prima mattina all’aeroporto di Bologna, disbrigo delle
formalità d’imbarco e doganali e partenza con volo di linea British Airways BA 543 delle 8h15
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per Londra. All’arrivo, previsto alle 9h40, dopo 2h25’ di volo, coincidenza con il volo BA 219
delle 14h50 per Denver. All’arrivo, previsto per le 17h35 locali, dopo 9h45’ di volo, incontro
con la guida, breve visita panoramica della città, trasferimento in hotel, sistemazione nelle
camere riservate e cena libera.
2° giorno, venerdì 17 giugno 2016: Denver > Durango
Prima colazione e cena. Mattinata dedicata a una breve visita panoramica di Denver e del Museo
di Buffalo Bill. Al termine partenza per Durango (336 Mi, 7h). All’arrivo a Durango,
sistemazione nelle camere riservate e cena allo storico ristorante dello Strater Hotel.
Denver, Colorado. Città situata alla base delle Montagne Rocciose dove il sole splende per
300 giorni all’anno. Fondata nel 1858 quando fu scoperto l’oro nella zona, Denver divenne
una sorta di terra promessa per minatori cercatori d’oro, cowboy e avventurieri.
Denver, 588.000 abitanti, è conosciuta come Mile-High City, perché si trova a un’altitudine
di 1609 m slm, ossia a un miglio. Una fila di sedili sugli spalti del Coors Stadum, dove
gioca la squadra di baseball dei Colorado Rockies, è dipinta di viola (uno dei colori del
team), per indicare proprio il miglio di altitudine.
Il centro di Denver è 16th Street Mall, un miglio pedonale tra caffè all’aperto e negozi.
La scena artistica e culturale di Denver è fiorente, dai distretti artistici dei quartieri
al Denver Performing Arts Complex, al nuovo Hamilton Building del Denver Art Museum, un
edificio in titanio disegnato da Daniel Libeskind.
3° giorno, sabato 18 giugno 2016: Durango > Mesa Verde > Durango
Prima colazione. Intera giornata dedicata alla visita del Parco Nazionale di Mesa Verde (55
Mi, 1h30’). Nel pomeriggio visita dell’area della Mesa Chapin. Al rientro breve visita
panoramica di Durango.
Mesa Verde. Parco Nazionale situato nello stato del Colorado, con numerosi resti di
insediamenti costruiti dagli Anasazi all’interno di rientranze della roccia.
Gli esploratori spagnoli che cercavano un pista tra Santa Fe e la California furono i primi a raggiungere la regione di Mesa Verde. Fu però solo nel 1874 che furono riscoperti gli
insediamenti scavati nella roccia.
La più parte delle rovine degli insediamenti si trovano sulla Mesa Chapin, tre dei quali,
Cliff Palace, Balcony House e Spruce Tree House sono visitabili.
Durango, Colorado. Città fondata nel 1881 dalla D&RG, Denver and Rio Grande Railroad, a servizio del distretto minerario di San Juan. La ferrovia, a scartamento ridotto e servita
da treni a vapore, fu dismessa nel 1968, e nel 1981 trasformata in attrazione turistica, la
D&SNG, Durango & Silverton Narrow Gauge Railroad, che opera sui 73 km che collegano Durango
a Silverton con materiale rotabile d’epoca, insinuandosi tra gole, canyon e burroni da
vertigine.
Sulla Main Street si trova lo Strater Hotel, albergo, del 1887 in mattoni arredato con
vecchi mobili e con un celebre saloon con l’immancabile piano e le cameriere in abiti
d’epoca, con calze a rete e stivaletti allacciati.
4° giorno, domenica 19 giugno 2016: Durango > Silverton > Moab
Prima colazione. Trasferimento alla stazione e imbarco sulle carrozze scoperte del treno
panoramico D&SNG delle 8h45 per Silverton. All’arrivo, previsto alle 12h15 dopo 3h30 di
tragitto, breve visita panoramica della cittadina e tempo libero per il pranzo. Nel pomeriggio
partenza in bus per Moab (173 Mi, 4h), discesa in hotel e sistemazione nelle camere riservate.
Silverton, Colorado. Villaggio presso un area disseminata di vecchie miniere d’argento, la
più parte delle quali incluse oggi nel Distretto Storico di Silverton.
Moab. Trovandosi nello Utah è opinione prevalente che la città derivi il nome dalla Bibbia,
opinione tuttavia poco probabile visto che la Bibbia descrive i moabiti come incestuosi.
Tant’è che i mormoni locali più volte hanno proposto di cambiare nome alla città. Più
probabile invece l’origine indiana, in lingua Paiute infatti moapa significa zanzara.
Sopravvissuta per decenni a un’economia altalenante basata prima sul commercio e poi
sull’estrazione di minerali, Moab ha finalmente trovato nel turismo la sua vera vocazione:
grazie alla sua posizione baricentrica tra i parchi nazionali più famosi del West, qui
convergono fotografi, escursionisti, alpinisti, bikers, BASE jumpers e un gran numero di
semplici visitatori attratti dalle bellezza dei luoghi.
5° giorno, lunedì 20 giugno 2016: Moab > Parco Nazionale di Arches > Canyonlands > Moab
Prima colazione. Dopo la prima colazione in hotel, partenza per la visita al Parco Nazionale
di Arches. Nel pomerigio sosta a Gooseneck, spettacolare veduta sulle strette anse del fiume
San Juan, che si sviluppano per oltre 2 Km e mezzo in un canyon profondo circa 600 m nel Parco
Nazionale di Canyonlands.
Arches. Parco nazionale dello Utah dove si concentrano oltre 2000 archi naturali di
arenaria, oltre ad una varietà di formazioni geologiche uniche. Il parco copre una
superficie di 309 Km², a un’altitudine che varia tra i 1723 m e i 1245 m. Dal 1970 42 archi
sono crollati a causa dell’erosione.
I primi europei a esplorare il sud-ovest degli Stati Uniti furono gli spagnoli, ma la prima
testimonianza scritta di un europeo è del 1844 a opera di Denis Julien, un esploratore di
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origine francese. All’interno del parco non sono mai stati trovati resti di insediamenti
umani preistorici, ma solo iscrizioni rupestri.
Il parco nazionale degli Arches è situato su un letto salino sotterraneo chiamato
formazione Paradox, che è responsabile dell’origine di archi, spirali, rocce in equilibrio,
picchi d’arenaria e monoliti erosi. Lo spostamento del sottosuolo salino ha modellato la
superficie e l’erosione ha scoperto gli strati di roccia più giovane. Le maggiori
formazioni odierne sono l’Entrada Sandstone la cui arenaria colore salmone costituisce la
maggior parte degli archi, e la Navajo Sandstone dal colore giallo pallido.
Tra le formazioni più famose il Turret Arch, la South e la North Window, il Double Arch,
che compare anche nel film Indiana Jones e l’ultima crociata, Sand Dune Arch, Skyline Arch,
Delicate Arch, The Three Gossips, Sheep Rock, Courthouse Towers, The Spectacles, The Garden
of Eden, Fiery Furnace, Tower Arch, Balanced Rock, Fins in Devils Garden, Petrified Dunes,
Park Avenue e molte altre.
La guida Lonely PlanetTM include Delicate Arch tra i dieci più suggestivi del mondo e
Balanced Rock tra le dieci formazioni rocciose più strabilianti del pianeta.
Canyonlands è un’immensa area dello stato dello Utah, che si estende per centinaia di
chilometri e include le cime delle rocce rosse, i pendii e le guglie, gli altopiani e i
tavolati, i fiumi Colorado e Green e, naturalmente, le vaste distese del classico scenario
del sud-ovest, famosissimi scenari di molti film western.
Canyonlands è divisa in tre zone, Island in the Sky, l’Isola nel Cielo, The Needles, gli
aghi, e The Maze, il labirinto. Island in the Sky si estende a nord tra i due fiumi, ed è
una torre di osservazione dalla quale si possono vedere le altre due zone. La vista
spettacolare che va dai monti LaSal a est alle Henry Mountains a ovest si estende per circa
un quarto dell’intero Stato dello Utah. The Needles è famosa per la forma delle rocce
arancione intercalate da linee bianche, e comprende numerosi archi, guglie rocciose, canyon
e le rovine con iscrizioni su roccia delle popolazione indiane preistoriche. La zona più
remota del Canyonlands, the Maze, è caratterizzata da canyon a forma di labirinto, con
rocce alte e dune sabbiose variopinte.
6° giorno, martedì 21 giugno 2016: Moab > Monument Valley > Cameron
Prima colazione e pranzo tipico Navajo. Partenza per la Monument Valley (150 Mi, 2h45’) e
visita in Jeep 4x4. Dopo il pranzo tipico Navajo, proseguimento per Cameron (120 Mi, 2h15’).
All’arrivo, trasferimento in hotel e sistemazione nelle camere riservate.
Monument Valley. Un’icona del Far West americano, dove non è raro incontrare un set
cinematografico. Il territorio è prevalentemente pianeggiante a eccezione delle formazioni
dette butts o mesas, formate da roccia e sabbia dal colore rossastro, a causa dell’ossido
di ferro, e dalla sommità piatta. La zona si trova in Arizona e fa parte della Navajo
Nation Reservation e gli indiani Navajo che vi vivono gestiscono tutte le attività
all’interno della valle.
La guida Lonely PlanetTM include Monument Valley tra i dieci luoghi imperdibili al mondo per
chi ama i cavalli.
7° giorno, mercoledì 22 giugno 2016: Cameron > Grand Canyon > Horseshoe Bend > Page
Prima colazione e cena. Partenza per il Grand Canyon (35 Mi, 45’). Dopo la visita dei punti
panoramici, nel pomeriggio proseguimento per Horseshoe Bend (135 Mi, 2h45’) e Page (5 Mi,
15’). All’arrivo, trasferimento in hotel, sistemazione nelle camere riservate e cena western
in ristorante.
Grand Canyon. Il Grand Canyon è un’immensa gola creata dal fiume Colorado nell’Arizona
settentrionale, lunga 446 km, profonda fino a 1.600 m e con una larghezza variabile dai 500
m ai 27 km. Il primo europeo a vedere il Grand Canyon fu lo spagnolo García López de
Cárdenas nel 1540, ma molto prima l’area era abitata da tribù native che costruirono
insediamenti tra le pareti del canyon. Il Canyon è uno dei più spettacolari esempi al mondo
di erosione provocata dall’acqua di un fiume e può essere osservato sia dal bordo
settentrionale sia da quello meridionale, più scenografico, oppure può essere vissuto dal
di dentro con escursioni a piedi o discese del fiume in gommone.
La guida Lonely PlanetTM include il Grand Canyon tra i dieci più spettacolari del mondo, la
veduta dallo Skywalk tra le dieci viste mozzafiato del pianeta e il Colorado tra i fiumi
più maestosi del mondo.
Horseshoe Bend. Meandro del fiume Colorado a forma di U, profondo circa 100 m e visibile
dall’alto della Route 89, è situato a pochi chilometri dalla città, nel Parco Nazionale del
Glen Canyon.
8° giorno, giovedì 23 giugno 2016: Page > Lago Powell > Kanab > Bryce Canyon
Prima colazione e cena. Mattinata a disposizione per escursioni facoltative in battello o per
il sorvolo del Lago. Sosta alla diga del Glen Canyon e proseguimento per Kanab (72 Mi, 1h15’).
All’arrivo a Bryce Canyon (79 Mi, 1h30’), trasferimento in hotel, sistemazione nelle camere
riservate, visita del canyon e cena.
Page, Arizona. Fondata nel 1957 per le maestranze che lavorarono alla costruzione della
diga del Glen Canyon sul fiume Colorado, la città si trova a 1.300 m slm, sulla sponda del
Lago Powell. Al termine della costruzione della diga, Page è diventata la porta d’ingresso
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alla Glen Canyon National Recreation Area attirando annualmente oltre 3 milioni di turisti.
Molti film famosi come Into the wild, Il pianeta delle scimmie, Hulk, Superman III, sono
stati girati da queste parti.
Lago Powell. Lago artificiale lungo quasi 300 Km ed esteso su 658 km² quasi per intero
nello Utah. Creato dal fiume Colorado con la costruzione della diga di Glen Canyon, è il
secondo lago artificiale più grande degli Stati Uniti. Il lago Powell raggiunge i 170 m di
profondità e le sue coste si sviluppano per 3.057 Km. Il bacino iniziò a riempirsi nel
marzo 1963, raggiungendo il massimo volume solo nel 1980.
Kanab, Utah. Da una parola indiana che significa saliceto. La città fu fondata nel 1864,
quando fu costruito Forte Kanab per la difesa contro gli indiani e come base per
l’esplorazione della zona. Nel 1870, dieci famiglie mormoni si trasferirono nel forte
abbandonato a seguito di ripetuti attacchi nel 1866, e rifondarono la cittadina.
Kanab è detta la piccola Hollywood, in quanto è stata set di diversi film e serie
televisive western.
Bryce Canyon, Utah. Non propriamente un canyon, ma un enorme anfiteatro naturale celebre
per i caratteristici pinnacoli, detti hoodoos, prodotti dall’erosione delle rocce
sedimentarie fluviali e lacustri, dovuta all’azione di acque, vento e ghiaccio. Le rocce
hanno un’intensa colorazione che varia dal rosso, all’arancio al bianco.
Nel 1776 i frati francescani Silvestre Velez de Escalante e Francisco Atanasio Dominguez
furono i primi europei a vedere i pinnacoli del canyon. Ebenezer Bryce e la sua famiglia
arrivarono qui nel 1875 e costruirono una strada attraverso le rocce per facilitare
l’accesso ai boschi. La gente iniziò, quindi, a chiamare Bryce Canyon il luogo dove
terminava questa strada, il posto peggiore dove perdere una mucca, come lo definì lo stesso
Bryce.
Si può visitare il parco attraverso numerosi sentieri che portano a diversi punti di
osservazioni e alle formazioni rocciose più famose. Tra questi Queen’s Garden, 2,9 Km facili
che scendono fino alla base degli hoodoos e Navajo Trail, 2,2 Km un po’ più difficili che permette di osservare due ponti e il Thor’s Hammer.
9° giorno, venerdì 24 giugno 2016: Bryce Canyon > Parco Nazionale di Zion > Las Vegas
Prima colazione e cena. Partenza per la visita del Parco Nazionale di Zion (75 Mi, 1h30’).
All’arrivo a Las Vegas (172 Mi, 3h30’), trasferimento in hotel, sistemazione nelle camere
riservate e cena.
Zion Park, Utah. Il nome Zion, adottato ufficialmente per designare il canyon nel 1918,
viene fatto risalire a Isaac Behunin, uno dei primi coloni mormoni insediatisi nel canyon
nel 1863, il quale riteneva di aver trovato in quel luogo la Sion descritta dal profeta
Isaia nella Bibbia. Cuore del parco è il canyon di Zion, una gola lunga 24 km e profonda
800 m, scavata dal Virgin River. La strada che vi s’inoltra è lunga una decina di
chilometri e termina al Tempio di Sinawava, dal nome del dio coyote degli indiani Paiute,
dove il canyon si restringe e la strada lascia il posto a un sentiero che prosegue fino
all’imboccatura delle Gole di Zion, una spettacolare forra con pareti alte 30 m e distanti
tra loro dai 12 m ai 30 m. Per la maggior parte dei turisti la visita al parco consiste nel
percorrere il canyon principale, fino al Tempio di Sinawava. Lungo questo percorso
panoramico, dal fondovalle ricoperto di boschi, si possono ammirare alcune tra le più
spettacolari formazioni rocciose del parco, come il Watchman, il West Temple e l’East
temple, le Torri della Vergine, i Tre Patriarchi e il Grande Trono Bianco.
Las Vegas, Nevada. La città sorge nel deserto del Mojave, anche se il nome, in spagnolo,
significa i prati. Nella zona esistevano, infatti, dei pozzi d’acqua che tenevano in vita
alcune aree verdi. Nel 1946, Bugsy Siegel, personaggio legato alla criminalità organizzata,
aprì il primo hotel casinò di Las Vegas, il Flamingo Hotel: da allora la città è diventata
famosa come capitale del divertimento, dello shopping e del gioco d’azzardo. Il gioco
d’azzardo legalizzato, la disponibilità di alcolici a ogni ora del giorno e della notte e
gli spettacoli per adulti hanno procurato a Las Vegas il soprannome di Sin City, città del
peccato, anche se l’ufficio del turismo preferisce la denominazione ufficiale The
Entertainment Capital of the World, Capitale mondiale del divertimento.
In città le attrazioni sono casinò e alberghi, tutti concentrati lungo lo Strip: il
Bellagio che imita l’atmosfera delle ville del Lago di Como, con spettacolo di getti
d’acqua danzanti al ritmo di musica nel grande lago artificiale e il celebre spettacolo Ô
del Cirque du Soleil; il Caesar’s Palace, un casinò con ambientazione da Impero romano;
l’Excalibur, dall’aspetto di un castello medioevale; il Luxor, una piramide di vetro nero e
acciaio alta 30 piani, con statue in stile egizio e una sfinge; il Mandalay Bay a tema
tropicale, con un enorme acquario, lo Shark reef, con varie specie di pesci tropicali e
squali enormi; il MGM Grand, con dei leoni protetti da pareti di cristallo, dove si
tengono mega-concerti e incontri di boxe e si esibiscono regolarmente l’illusionista David
Copperfield, il cantante Tom Jones e lo spettacolo Kà del Cirque du Soleil; New York-New
York, con una facciata composta da miniature di edifici newyorchesi, una piccola Statua
della Libertà e, all’interno, scorci della città; il Paris, un grattacielo in stile
neoclassico francese, con una Tour Eiffel e un Arc de Triomphe in miniatura; il Planet
Hollywood, con le stanze dedicate a film; il Treasure Island, dove ogni sera si tiene uno
spettacolo che riproduce una battaglia navale con un galeone dei pirati; il Venetian con
canali e gondolieri che permettono ai visitatori di girare in gondola per l’immenso
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complesso che all’esterno riproduce Piazza San Marco con tanto di campanile; il Mirage con
un vulcano artificiale e lo spettacolo-tributo ai Beatles del Cirque du Soleil.
La guida Lonely PlanetTM include le riproduzioni in scala ridotta dei grandi monumenti
europei tra i dieci luoghi più romantici del mondo, La fontana dell’hotel Bellagio tra le
dieci più originali e la Hand of Faith, la pepita d’oro da 24 Kg che si trova nel foyer del
Golden Nugget Casino tra le dieci meraviglie dorate del pianeta.
10° giorno, sabato 25 giugno 2016: Las Vegas > Valle della Morte > Los Angeles
Prima colazione e cena. Di buon mattino, e condizioni climatiche permettendo, partenza per la
Valle della Morte (149 Mi, 2h30’). All’arrivo a Los Angeles (260 Mi, 5h), trasferimento in
hotel e sistemazione nelle camere riservate. Cena in ristorante alla Marina del Rey.
Valle della Morte. Parco nazionale degli Stati Uniti situato nello Stato della California e
in piccola parte nel Nevada. A Badwater, al centro della valle, si trova la depressione più
bassa del Nord America, 84 m sotto il livello del mare.
Il clima della Valle della Morte è decisamente arido: le precipitazioni non raggiungono i 6
cm d'acqua l'anno. In tutta l’area si trova solo una piccola sorgente perenne, a Furnace
Creek. Da maggio a settembre la temperatura di giorno nella valle è in media sui 45 °C con
punte anche oltre i 50 °C. Il 16 settembre 1913 furono misurati 56,7 °C.
Nel 1849, quando la corsa all'oro spinse molti avventurosi verso sacrifici inauditi nella
speranza di trovare qualche pepita d'oro, nacquero leggende su favolose miniere perdute
sulle montagne della valle e perfino su un tesoro sotterrato. Il nome della località nacque proprio in quel periodo ed è dovuta all’avventura di un centinaio di cercatori d'oro che si
persero per un mese nella valle. La loro storia fu raccontata da William Lewis Manly, nel
libro intitolato Death Valley in '49. Nella valle si trovano resti d’insediamenti di almeno quattro culture di Nativi Americani,
la più recente delle quali è quella Shoshone.
11° giorno, domenica 26 giugno 2016: Los Angeles
Prima colazione e cena. Intera giornata dedicata alla visita della città degli angeli con
Hollywood boulevard, Santa Monica, Venice Beach e altri luoghi cult. Cena in ristorante
messicano.
Los Angeles, il cui eccessivamente lungo nome El Pueblo de la Iglesia de Nuestra Señora la
Reina de Los Angeles de Porciúncola viene oggi comunemente ridotto nell’altrettanto
eccessivamente breve L.A., fu fondata il 4 settembre 1781 da 44 coloni messicani in una
zona scoperta nel 1769 dall’esploratore catalano Gaspar de Portolà. Appartenente al Messico
indipendente dal 1821, la città passò il 13 gennaio 1847 sotto il controllo statunitense a
seguito della battaglia del Rio San Gabriel e il conseguente trattato di Cahuenga. La
ferrovia raggiunse Los Angeles nel 1876, ma fino al 1892, quando nella zona fu scoperto il
petrolio, Los Angeles rimase una città piccola.
Come è d’altronde destino intrinseco nel suo nome spagnolo, oggi il 47% della popolazione è
di origine ispanica.
Le attrazioni più note sono il quartiere di Hollywood, i negozi di Rodeo Drive e le ville
dei divi dello spettacolo a Beverly Hills, Bel Air e Malibu, i vicini parchi tematici
Disneyland, Universal Studios e Paramount, le impronte dei divi sul marciapiede antistante
il Grauman’s Chinese Theatre, il luna park sul molo di Santa Monica, la passeggiata di
Venice Beach, dagli edifici in stile veneziano. Molti quartieri, che vengono comunemente
considerate parte della metropoli, come Long Beach, Santa Monica, West Hollywood, Pasadena,
Beverly Hills, o Malibu, sono in effetti municipalità autonome.
La guida Lonely PlanetTM include il Millenium Biltmore Hotel tra i dieci siti più visti al
cinema, le Hollywood Hills e il Kodak Theatre, dove si consegnano gli Oscar, tra i dieci
luoghi più amati dalle celebrità, il teatro Wiltern, oggi santuario del rock indipendente,
tra i dieci edifici simbolo dell’Art Déco, il Forever tra i dieci cimiteri più famosi del
mondo, il bar Tiki-Ti tra i dieci siti più kitsch del mondo, gli Huntington Botanical
Gardens tra i giardini più splendidi del pianeta, gli Iris di Van Gogh del Getty Center tra
i capolavori da non perdere e la stazione della metro Hollywood/Vine tra le dieci più
artistiche del mondo.
L’Ocean Front Walk di Venice Beach, epicentro della cultura contemporanea California, con
le boutique alla moda, gli stravaganti artisti di strada, le palestre all’aperto, è
valutato da National GeoraphicTM tra i dieci lungomare più belli del mondo.
12° giorno, lunedì 27 giugno 2016: Los Angeles
Pernottamento e prima colazione. Intera giornata a disposizione per visite individuali con
possibilità di visita facoltativa (a pagamento, quotata a parte) agli Universal Studios con
bus privato. Pranzo e cena liberi.
Universal Studios. Tra i più grandi studi cinematografici statunitensi, si trovano al numero
100 di Universal City Plaza Drive a Universal City, tra Los Angeles e Burbank. La Universal è
il secondo studio più vecchio a Hollywood dopo quello della Paramount Pictures. La
Universal, fondata dall’immigrato tedesco Carl Laemmle nel 1909 come Independent Moving
Pictures, con Columbia e United Artists si contrappose alle Big Five, Paramount, MGM, Warner
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Bros, RKO e 20th Century Fox per il controllo della produzione e della distribuzione di film nel primo dopoguerra.
Nel parco è possibile girare attraverso i set di celebri film prodotti dalla Universal
Studios in passato, come Lo squalo, Psyco, La guerra dei mondi, si possono vedere i set
cinematografici nei quali si stanno effettuando riprese di seriali come CSI o Desperate Housewives. Nel parco vi sono numerose attrazioni che prendono spunto da altri film come
Ritorno al Futuro, Jurassic Park, Shrek, ed è possibile assistere a spettacoli musicali e a riproposizioni di scene di famosi film.
13° giorno, martedì 28 giugno 2016: Los Angeles > (Londra)
Prima colazione. Giornata libera dedicata a visite individuali della città o a un ulteriore
visita degli Universal Studios (a pagamento, i soli trasferimenti sono quotati a parte essendo
l’ingresso valido 2 giorni). Nel pomeriggio trasferimento all’aeroporto in tempo utile per
l’imbarco sul volo British BA 268 delle 21h35 per Londra.
14° giorno, mercoledì 29 giugno: Londra > Bologna
All’arrivo a Londra, previsto alle 16h00 locali, dopo 10h25’ ore di volo, coincidenza con volo
British BA 544 delle 20h20 per Bologna. L’arrivo è previsto alle 23h25 locali, dopo 2h05’ di
volo.
Tasse aeroportuali e sovrapprezzo carburante (fuel surcharge) sono inclusi, ma sono
indipendenti dalla nostra politica commerciale e possono aumentare senza preavviso
CAMBIO APPLICATO 1 EURO = 1,10 USD
Servizi supplementari:
ammissione Lounge Servisair al T3 all’aeroporto di Londra Heathrow: + 25 € per massimo 3
ore
passaggi aerei in classe World Traveller Plus + 570 € andata e ritorno
Assicurazioni faceoltative:
assicurazione annullamento viaggio AXA F30: + 99 € fino a 3.500 € di spesa
+ 115 € fino a 4.000 € di spesa
+ 130 € fino a 4.500 € di spesa
In caso di sottoscrizione dell’assicurazione facoltativa AXA F30 contro i rischi di
annullamento del viaggio, le coperture per spese mediche sono aumentate a 30.000 €.
La sottoscrizione della polizza contro l’annullamento del viaggio dovrà essere richiesta
contestualmente al versamento del primo acconto di iscrizione con accettazione scritta di
ricezione e presa visione delle condizioni di polizza, con particolare riferimento al comma C3
(esclusioni).
Escursioni:
I giornata agli Universal Studios, con ingresso valido due giorni e trasferimenti andata e
ritorno: 122 € minimo 40 pax
132 € minimo 30 pax
139 € minimo 25 pax
II giornata agli Universal Studios, solo trasferimenti andata e ritorno: 29 € minimo 40
pax
39 € minimo 30 pax
47 € minimo 25 pax
Operativi aerei (non sono state effettuate prenotazioni):
BA 1513 Bologna Londra 8h15 9h40 2h25’
BA 219 Londra Denver 14h50 17h35 9h45’
BA 651 Los Angeles Londra 21h35 16h00 del giorno successivo10h25’
BA 1712 Londra Bologna 20h20 23h25 2h05’
Hotel quotati (o similari):
Denver Hotel Holiday Inn Cherry Creek ***
Durango Hotel Downtown Inn ***
Moab Hotel Moab Valley Inn ***
Cameron Hotel Cameron Trading Post *** CERTIFICATO D’ECCELLENZA
Page Hotel Clarion ***
Bryce Canyon Hotel Bryce View Lodge ***
Las Vegas Hotel Monte Carlo ****
Los Angeles Hotel Queen Mary ***
Documenti necessari per i cittadini italiani adulti e minori:
Passaporto elettronico, rilasciato a partire dal 26 ottobre 2006, oppure passaporto a
lettura ottica rilasciato o rinnovato prima del 26 ottobre 2005 oppure passaporto con foto
digitale rilasciato fra il 26 ottobre 2005 e il 26 ottobre 2006 con validità fino alla
data prevista di rientro.
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Autorizzazione ESTA ottenuta tramite il sito https://esta.cbp.dhs.gov al costo di 14 USD.
L’autorizzazione ESTA dura due anni, o fino a scadenza del passaporto.
Note:
Le distanze e i tempi di percorrenza riportati nel programma sono desunti da siti di mappe
elettroniche e sono forniti, come le descrizioni delle località, a titolo puramente
indicativo; la sequenza delle visite è da ritenersi orientativa e le visite previste
possono non includere alcuni dei siti o dei monumenti descritti, in dipendenza degli orari
e dei giorni di accessibilità stagionali e del tempo effettivamente a disposizione.
Le tariffe aeree di gruppo non danno diritto alla preassegnazione dei posti a bordo, né
all’emissione anticipata delle carte di imbarco. Le nostre hostess e il nostro personale
d’agenzia si adopereranno, in collaborazione con la compagnia aerea e nei limiti del
possibile, per favorire una sistemazione a bordo che mantenga il gruppo unito. Potrà
essere tuttavia possibile che la compagnia aerea richieda un supplemento per questo
servizio. L’assegnazione di posti particolari individuali è a totale discrezione della
compagnia aerea, che per alcuni di essi può richiedere un supplemento. Le regole
dell’aeronautica civile prevedono che i posti antistanti le uscite d’emergenza possano
essere assegnati solo a passeggeri adulti in buone condizioni di salute e che parlano
fluentemente inglese.
Per gli alberghi sono riportati, se disponibili, la classificazione ufficiale e, con i
pallini verdi, il giudizio assegnato dal sito Tripadvisor®, rilevato alla data del
presente preventivo.
I partecipanti al viaggio dovranno sottoscrivere il contratto di viaggio al momento
dell’iscrizione, per accettazione dei contenuti e dei termini contrattuali, così come
richiesto dalle normative vigenti.
La percentuale della quota di partecipazione calcolata in valuta è del 61%. Variazioni dei
cambi applicati incideranno soltanto su tale porzione della quota di partecipazione.
Rif. 1520.3 CPR
Patrimoni dell’Umanità UNESCO (World Heritage)
La Convenzione sul Patrimonio dell’Umanità, adottata dalla Conferenza generale
dell’UNESCO il 16 novembre 1972, ha lo scopo di identificare e mantenere la
lista di quei siti che rappresentano delle particolarità di eccezionale
importanza da un punto di vista culturale o naturale e possiedono valore di
universalità, unicità e insostituibilità.
Al 15 dicembre 2015, la lista include 1.031 siti in 163 paesi dei 190 che
hanno ratificato la Convenzione.
Lonely Planet’s 1000 Ultimate Sights (Luoghi da vedere) Sono almeno 1000 i luoghi del mondo che meritano almeno una visita secondo le
guide turistiche Lonely PlanetTM: per ognuna di cento aree di interesse diverse le dieci migliori, le più romantiche, le più avventurose, le più esotiche mete
da visitare.