148 - Aracne · La posizione di Dusseldorf rispetto al fiume Reno può essere ideale per attività...

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Ringraziamenti

A Susanna.Alla mia famiglia: Marilena, Martina, Claudio e Wendy.Al Prof. Roberto A. Cherubini per il costante supporto e incoraggiamento.Al gruppo CSIAA: Anna Esposito, Sara D’Innocenzo, Antonio Menghini Calderon, Andrea Lanna, Anna Laura Petrucci.Al Prof. G. Pino Scaglione.Ai miei amici più vicini: Rosario, Veruska, Ludovica, Leandro, Flavia, Gabriele, Andrea, Martina, Marco, Federico, Flora, Antonio.

Lorenzo Pagnini

10 CITTÀ TIPO E L’ESPERIENZA DI BAAKENHAFEN / AMBURGO

AREE PORTUALICITTÀ POTENZIALI

Pubblicazione conseguente alle ricerche sul progetto urbano condotte in occasionedella Tesi di Laurea in Progettazione Architettonica e Urbana dal titolo:

“La trasformazione architettonica dei margini urbani portuali.Progetto di strutture per l’abitazione, il lavoro e il tempo libero nall’area di Baakenhafen ad Amburgo

”Presso la Prima Facoltà di Architettura di Roma “Ludovico Quaroni”,Università degli studi di Roma “La Sapienza”

Relatore Roberto A. CherubiniCorrelatore Anna Laura Petrucci

Discussa il 23/02/06

Copyright © MMVIIARACNE editrice S.r.l.

[email protected]

via Raffaele Garofalo, 133 A/B00173 Roma

(06) 93781065

ISBN 978–88–548–1324–3

I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica,di riproduzione e di adattamento anche parziale,

con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi.

Non sono assolutamente consentite le fotocopiesenza il permesso scritto dell’Editore.

I edizione: settembre 2007

Indice

Introduzione:“La figura del circuito” di Roberto A. Cherubini

“Aree portuali - Città potenziali”

KCAP - Noorderplassen West. Almere.

MVRDV - doubledecks. Dusseldorf

WEST 8 - borneo/sporenburg. Amsterdam.

SADAR VUGA ARHITEKTI - Speicherstadt. Postdam.

SUNG GOO YANG - Foreshore and Footprint. Gunsan/Buan

RIEK BAKKER - Kop Van Zuid. Rotterdam

WMA - portos no continentales. Barcelona

T STUDIO - Riqualificazione area monumentale del porto di Napoli.

JEAN NOUVEL - Nuovo Litorale di Valencia.

CSIAA - Area urbana del fiordo di Akureyri.

“Amburgo - Il nuovo polo sull’acqua”

“Baakenhafen - La città nel porto”

Bibliografia

Indice

Introduzione:pag. 4

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Introduzione

La figura del circuitoSolo chi ha avuto in sorte di vedere sparire un porto - e non si tratta tanto dei cittadini dellecittà portuali le cui infrastrutture sono state dismesse o trasferite altrove (possono nonessersi accorti di nulla fuori dai recinti delle aree extradoganali), quanto di coloro chehanno avuto diretta esperienza della vita di uno scalo, tra gru, merci e battelli - può testimoniare della rapidità con cui spariscono, con i traffici, ragioni d'essere e tracce fisichedel paesaggio d'acqua tra le banchine. Superfici liquide di manovra e superfici a terra disbarco e di deposito, fortemente interconnesse tra di loro e alla presenza delle navi all'ormeggio, superfici che si sarebbero dette percorse da segni e orientamenti permanenti, si ritrovano senza il porto improvvisamente prive di ogni senso e struttura. I bacini d'acqua troppo grandi e senza proporzione, i moli e le banchine privi di ogni limitee misura. Peggio delle aree industriali abbandonate e persino delle aree periferiche in semplice attesa di urbanizzazione, il territorio del porto si presenta alla città che lo vuole utilizzarecome del tutto da risignificare.Dunque, primo problema di chi si accinge a disegnare il nuovo assetto di un'area portualein cui irrompe la città è decidere, a prescindere dalla particolare destinazione d'uso futura,la "figura" adeguata a cui fare da riferimento nel procedere ad allacciare i fili tra l'urbanosempre esistito oltre i recinti del porto e quello che nelle aree del porto si accinge a farsispazio sul limite ultimo dell'acqua e a cavallo di esso.

Come nella generalità delle aree costiere, quando sono strette in una fascia compresatra un immediato entroterra abitato da sempre e una estensione liquida difficilmente colonizzabile, anche nelle aree del porto il sistema di segni bidimensionali e volumetricidisposti sul terreno più efficace a supportare il senso nuovo dell'abitare sull'acqua, sem-bra essere il circuito, e cercherò di spiegare brevemente il perché. A scala più ampia, cosa consente di costruire un circuito? Consente di organizzare unsistema di relazioni tra capisaldi architettonici che in forma più o meno complessa connette forme appartenenti ad un medesimo ambito di variazione. L'ambito di variazione, nel caso del porto che rivive in forma di città, è l'area di confinetra terra ed acqua che nella trasformazione mantiene comunque e rafforza il suo carat-tere ibrido di soglia di duplice natura. In questo ambito l'architettura deve descrivere, nelfare città, la posizione degli edifici rispetto all'acqua in termini di invenzione tipologica,distributiva e formale, per assicurare all'esito progettuale un valore aggiunto tale da giu-stificare la singolarità del sito.La figura del circuito include nella sua natura il movimento, e mobile resta la sostanzadel costruire sul margine d'acqua. Il fondarsi della costruzione ora sulla terra ora sull'acqua riassume senso e verso di talemovimento: una questione di forme e di funzioni che si succedono sull'asse di edificicomunque orientati, sia che più consuetamente si dispongano in blocchi paralleli allabanchina, sia che più esplicitamente scelgano di superarne i limiti, percorrendo l'acquain senso longitudinale o in senso trasversale, in forma di architetture ponte o di architet-ture piattaforma. In questo modo il circuito appare efficace a descrivere il senso delnuovo anche a scala dell'edificio: ponti e piattaforme sull'acqua organizzano spazi diattività e spazi di flusso combinandoli tra loro in pianta e in sezione secondo sequenzelineari o complesse poste in successione. Il circuito è una scatola cinese: se a scala urbana è capace di farsi sistema di relazionitra spazi aperti e spazi edificati, si ripropone a scala minore nell'edificio mettendo inrelazione ciò che delle forme e delle funzioni è statico e isolato con ciò che è dinamicoe correlato.Il circuito può essere chiuso o aperto, integrale nella sua ciclicità o spezzato in sezioni efornito di bypass di settore. In ogni caso il circuito, capace di percorrere il marginecostiero disponendo una serie di presenze architettoniche ora su un lato ora sull'altrodel bagnasciuga, dislocando edifici secondo polarità multiple e molteplici percorsi, sipresta a mettere in relazione corretta le dimensioni in conflitto di ciò che era porto danavigare e diventa città da percorrere e abitare.

Roberto A. Cherubini

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"…per secoli il porto è stato all'origine della città…le città sono cresciute perché avevanoun porto e svilupparono i loro porti per competere con le altre città…Oggi i porti,nella loro sproporzione, sono diventati poco interessanti rispetto alle città chehanno contribuito a creare.E le città hanno iniziato a riqualificare i loro fronti sul mare per rivitalizzare la loro condizione urbana.Cosa succederebbe se ridefinendo l'idea di porto arrivassimo ad altre conclusioni?Potremmo pensare che in questo secolo per i porti non sarà più necessario rimanere unapiattaforma sulla terra, ma più semplicemente una piattaforma sul mare?...Questo potrebbe darci un'idea su come riutilizzare gli edifici, le banchine e le infrastruttureportuali.Potremmo così definire un'ambiziosa immagine del futuro…"

Definizione di porto da “Metapolis Dictionary of Advanced Architecture”

Il fascino che l'acqua esercita sugli esseri umani è un dato innegabile che rende i fronti sulmare della città contemporanea, luoghi catalizzatori di qualità architettonica e urbana. È infatti facile osservare la crescita smisurata di concorsi di progettazione legati alle tematiche del waterfront, che la maggior parte delle grandi città mondiali stà promuovendo in questi anni. Attraverso la riqualificazione dei margini portuali, ormai inutilizzati, le cittàdiventano grandi capitali mondiali e innescano un processo di incremento qualitativo che coinvolge anche le parti già consolidate.

Aree portuali - Città potenziali

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Il problema dei margini portuali è che molto spesso chiudono la città verso il mare invecedi lasciarla defluire spontaneamente, cioè costituiscono un margine forte spesso incongruente con il tessuto circostante.Le aree portuali a causa delle trasformazioni economiche e tecnologiche sono diventateoggi sproporzionate e sovradimensionate e occupano spazi di grande potenziale percettivo.Oltre infatti al già citato fascino che l'acqua, il lungomare e la spiaggia suscitano, lemacrostrutture portuali sono un panorama di notevole suggestione.Il paesaggio di gru, container, parti di imbarcazioni e tutte le strutture necessarie al trasporto e all'industria navale, sono spesso di dimensione così grande da modificare ilpaesaggio e caratterizzare fortemente la percezione diventando presenza costante nell'area.La riqualificazione dei margini portuali diventa quindi oltre all'occasione per guadagnarelarghe porzioni di territorio in aree qualitativamente interessanti, motivo per strategie diinsediamento alternative a quelle a cui siamo abituati nelle nostre città tradizionali.

Attraverso l’analisi di 10 città tipo possiamo evidenziare le tematiche architettoniche eurbane che hanno portato a concepire strategie progettuali all’avanguardia o comunquedi riferimento nei processi di riqualificazione delle aree portulali dismesse nella città contemporanea.

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KCAP - Noorderplassen West. AlmereIl progetto dello studio KCAP per Almere, mostra una banda di edificato versola città consolidata con tipologie architettoniche più articolate poste diretta-mente nell'acqua.Al largo viene inoltre realizzato un aggregato chiuso di edifici con un bacinointerno che diventa il centro della comunità.

MVRDV - doubledecks. DusseldorfLa posizione di Dusseldorf rispetto al fiume Reno può essere ideale per attività che comprendono sia il lavoro che il tempo libero. Attraverso due piattaforme sull'acqua si guadagna nuovo spazio sia per la residenza e gli uffici che per teatri, cinema e centri sportivi. Rampe e strade connettono le piattaforme tra loro e con la città consolidata.

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WEST 8 - borneo/sporenburg. AmsterdamGli edifici residenziali costituiti dall'affastellamento di case patio, si allungano in strisce parallele interrotte dai blocchi degli edifici

per il commercio e dai tagli diagonali per gli spazi verdi, lo spazio pubblico è intimamente connesso alla presenza dell'acqua.

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SUNG GOO YANG - Foreshore and Footprint.Gunsan/BuanContro una politica consolidata inCorea di totale mancanza di rispetto verso l’ambiente, questomasterplan ipotizza una città lineare ponte tra due città esistenti, che rivitalizzi l’ecosistema della riviera coreana.Gli edifici, che consentono attraverso ponti mobili il naturale flusso della corrente marina, sono destinati oltre che alla residenza, al mantenimento dellacomunità attraverso risorse rinnovabili come lapesca/allevamento del pesce, al turismo e alla cultura.

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SADAR VUGA ARHITEKTI - Speicherstadt. l'idea del gruppo di Sadar Vuga per la città diPostdam, nasce dallo schema tipo dei palazzi neiparchi urbani, compresso fino a generare isole verdicon edifici soprastanti.Le isole sono poste su un basamento a ridosso del-l'acqua segnato da una articolata rete di strade,spazi aperti verdi e pavimentati.

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RIEK BAKKER - Kop Van Zuid. RotterdamÈ stato uno dei masterplan più importanti per l'assetto di Rotterdam, che ha trasformato unagrossa porzione di area portuale in un'area ad usoresidenziale/direzionale con importanti attrezzature per lo spettacolo.L'intervento mira anche a ricucire due ambiti diRotterdam troppo dilatati e a creare un polarità sulfiume Maas.

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WMA - portos no continentales. BarcellonaQuesta ricerca di WMA mira a restituire allacittà di Barcellona un ulteriore sbocco sul mare riqualificandone la sottoutilizzata area portuale.Le attrezzature portuali vengonospostate in mare aperto e al loro posto viene

ipotizzato un insediamento che si protende sul-l'acqua costituito dai cosiddetti "superblocks".Questi edifici nascono da una maglia organicatridimensionale che lascia molta permeabilità alpiano terra, costituendo dei vuoti usati come spazi di con-centrazione o di flusso.

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T STUDIO - Riqualificazione area monumentale del porto diNapoli.In questo caso la riqualifica-zione della città è affidata allafascia sull’acqua, che diventacatalizzatrice di qualità architettonica e la distribuiscegradualmente alle fasce retrostanti.Alcuni grandi edifici seguonol’andamento della fascia costiera con opportuni inserimenti trasversali che siconnettono alla città esistente.

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JEAN NOUVEL - Nuovo Litorale.ValenciaIl progetto di Jean Nouvel per Valencia mira innanzitutto a creare una direzione all’interno della città, il grande parco urbano si sviluppa tracciando un grandecorridoio verde e accoglie in testata gli edifici più importanti, l’area portuale sembra diventare il suo terminal naturale e biforcandosi organizzale funzioni di appoggio sia alle strutture portuali sia a quelle per lo sviluppo della città.

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CSIAA - Area urbana del fiordo di Akureyri.Akureyri, 16.000 abitanti, è la seconda città di Islanda, un impianto a bassa densità dispersivo e disaggregante, sviluppato tra una stretta striscia costiera e un vasto alto-piano separati da una falesia di 50 metri d'altezza. Il progetto si applica a costruire un circuito di collegamenti tra città alta e città bassa centrato su sei architetture lineari di cristallo poste nelle pieghe della falesia, sistemidi risalita integrati in edifici-ambiente climatizzati per attività collettive, condensatori sociali in grado di essere punti di aggregazione per la popolazione tanto nei mesi dibuio artico quanto nella breve estate islandese. Ogni edificio di cristallo, trasparente e luminoso rappresenta una individualità architettonica propria e una polarità nel sistema del circuito. Pur rispondendo ad una logica comune: una membrana esterna, volumi o superfici dedicate ad attività specifiche, uno spazio per i collegamenti strutturato su tempi dipercorrenza veloci o lenti, la modulazione dei cristalli secondo aggregazioni più o meno fitte di ambienti e di strutture ne sottolinea le funzioni specifiche e i rapporti strategici con il contesto.

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AMBURGOIl nuovo polo sull’acqua.

Il caso di Amburgo è emblematico, la città consolidata è una piccola parte rispetto alla sua area portuale, seconda in europa per grandezza solo a quella di Rotterdam.E mostra un intimo legame con l'acqua attraverso numerosi canali.Il problema di Amburgo è quindi la necessità di un'area catalizzatrice nel settore dellaresidenza, dell'economia e del turismo che la porti al rango che le spetta: di seconda più grande città tedesca e a quello a cui aspira: di grande città mondiale.

L'enorme estensione dell'area portuale è stata col tempo progressivamente sottoutilizzata fino a lasciare dei grandi ambiti liberi.L'area di Hafencity è appunto uno di questi ambiti che è stato scelto per l'espansione della città.Fisicamente non lontano dal centro della città e dalle linee metropolitane, l'area di Hafencity è vista come il nuovo centro di Amburgo, che ospiterà strutture per il settore economico come la borsa anseatica, strutture per il turismo come ilterminal crocieristico e strutture per la cultura, lo spettacolo e il commercio.Lo stato di fatto mostra però una realtà forte, intimamente legata al contesto portuale fatto di enormi attrezzature e segnato dal passaggio di imbarcazioni del calibro della famosa Queen Mary.

Il masterplan per Hafencity, redatto dagli studi Kcap e Astoc, mantiene i fabbricatistorici dei magazzini a ridosso della città consolidata per poi dividere in frazioni tipologicamente differenti l'area che si sviluppa sull'Elba.

L'area è divisa longitudinalmente da canali d'acqua mentre trasversalmente accoglie grandi bacini d'acqua.Edifici di particolare interesse sono posti nei punti nodali dell'area, questepolarità sono la concert hall, il terminal crocieristico con il centro ricerche mari-ne, il centro direzionale e quello commerciale.

Per la parte occidentale di Hafencity, fino al centro ricerche, è stato già redattoun piano particolareggiato, con alcuni edifici già realizzati e molti in corsod'opera.

La parte più orientale, chiamata Baakenhafen, risulta invece ancora non bendefinita e rimane oggi ad un livello di pianificazione solo preliminare.Il progetto per l'area di Baakenhafen, rispetto alla pianificazione esistente,mira a creare un nuovo modello di insediamento in rapporto alla presenza dell'acqua, introducendo tipologie edilizie innovative; cerca di rende-re l'area un polo multifunzionale con particolare attenzione per le attività spor-tive e per lo spettacolo rispetto al solo uso residenziale e direzionale previstodal piano; rende meno densa l'edificazione a favore di aree verdi e di spaziaperti, rispettando comunque le cubature previste.

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Amburgo - Hafencity

ASTOC - Hafencity. Amburgo

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BAAKENHAFENLa città nel portoBaakenhafen è quindi la parte dalla pianificazione meno dettagliata dell'area portuale di Hafencity, soggetta ad un processo di riqualificazioneurbana.Analizzando l'area e il suo contesto ho individuato innanzitutto dei percorsiprovenienti dalla città consolidata o dagli altri settori di Hafencity che attraversano Baakenhafen o vi confluiscono:-l'arteria stradale di Hafencity che va da Graasbrook alla zona portuale.-L'arteria stradale principale che dalla stazione centrale arriva alla zona portuale.-Un primo collegamento ferroviario che dalla zona dei magazzini arriva alla zona portuale-Un secondo collegamento ferroviario che dalla stazione centrale arriva allazona portuale.-Percorsi stradali secondari che confluiscono nell'area dalle arterie principaliDa questi elementi è possibile individuare delle direttrici che regoleranno i flussi nell'area di Baakenhafen garantendone il collegamento con gli ambiticircostanti.Successivamente ho individuato dei prospetti urbani che diventeranno dei fronti privilegiati per la percezione del nuovo insediamento. Questi fronti sono relativi al fronte fiume, segnato dal passaggio delle imbarca-zioni e ai fronti interni del bacino, dove si concentreranno le attività della nuovacomunità.Infine dall'intersezione di questi sistemi si evidenziano dei nodi di particolare attenzione:-la testata d'accesso carrabile alla zona portuale-la testata d'accesso all'area via fiume-un nodo di percorsi carrabili e ferroviari da cui si accede all'area-un nodo di percorsi di rapido collegamento con il centro della città.

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Il primo gesto è stato quello di porreuna barriera verso la città consolidata per delimitare e "proteggere" il nuovo insediamentoattorno al bacino.Attraverso elementi protesi ho cercato poi di accogliere e convogliare i percorsi provenienti dalla città consolidata e da Hafencity.Alla barriera artificiale, più vicina alla città e quindi più regolare, si contrappone poi un elemento più naturale che si protende nelle acque dell'Elba.Il contrasto tra questi due elementi è mediato dagli edificiponte, che rappresentano il punto d'incontro tra naturale e artificiale.

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Il nuovo insediamento di Baakenhafen si costituirà per ambiti di funzioni in cuiseppur miscelate tra loro, sia riconoscibile la funzione dominante.La parte più regolare ospiterà quindi soprattutto residenze, studi professionalie servizi, per la posizione più intima e riparata e il buon collegamento con ilcentro della città.La parte di forma più organica sarà invece attrezzata per attività sportive

all'aperto, per attività legate allo spettacolo e per spazi di verde pubblico.Quest'area gode infatti di un rapporto privilegiato con l'acqua sia sul fronte fiumeche sul bacino interno.Gli edifici sospesi sull'acqua invece, ponti tra "la barriera" e "la penisola", hannofunzioni più mescolate, su diversi livelli convivono infatti attrezzature per lo sport,shopping malls e uffici.

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Offerta del nuovo centro urbano:RESIDENZA:-casa-studio a corte e con patio per famiglie-suite extra alberghiere per singoli o coppiePROFESSIONE:-atelier per artisti e creativi-studi per liberi professionisti-laboratori per attrezzature sportive-uffici e sale riunioniTURISMO:-albergo per famiglie e giovani occasionali-health centersCOMMERCIO:-markets -negozi e servizi per la vita domestica-centri commercialiSPORT IN DOOR:-scuole per corsi sportivi-sale fitness-piscine e campi sportiviSPORT OUT DOOR:-acquatici (windsurf, canottaggio, acquajet, vela…)-su pista (bike, rollerblade, skating…)-su ghiaccio (pattinaggio, hockey…)-su luoghi appositi (climbing, beach volley, skateboard…)SPAZI DIMOSTRATIVI:-spazi per fiere -spazi espositivi-centro congressiSVAGO E SPETTACOLO:-teatro, cinema-concert hall-bar e caffetterie-pub e disco-ristorantiVERDE PUBBLICO:-spazi comuni con strutture per lo svago e ilrelax-aree verdi con alberature e manto erbosoPARCHEGGI E VIABILITA':-per residenti, non residenti e lavoratori

Utenti del nuovo centrourbano:

GIOVANI creativi attivi edinamici legati al mondodell'arte e del design. Non abitano nel nuovocentro ma probabilmenteci lavorano e ci passanoil tempo libero facendosport o andando nei varilocali.

FAMIGLIE medio altoborghesi con elevata cultura, amanti della vitaall'aperto e dello sport,sono in generale resi-denti nel nuovo centro ma preferiscono uscirneper lo svago e per esigenze lavorative.

TEENAGERS in cerca didivertimenti e iniziativeattenti alle tendenzedella cultura giovanile.Sono per la maggiorparte figli delle famiglieresidenti o non residentiattratti dalle attrezzaturesportive e per lo svago.

PROFESSIONISTI legatial mondo della tecnolo-gia e della new econo-my, residenti e lavoratori nel centro urbano, vi praticano sport maescono per passare iltempo libero.

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Il nuovo insediamento sarà intimamente legato al rapporto tra l'acqua e gli edifici. A causa delle maree, secondo una periodicità stagionale, Baakenhafensarà più o meno coperto dall'acqua e in questi casi gli edifici si comporteranno in maniera diversa.

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Il progetto del ponte abitato nasce direttamente dal piano dell'acqua sucui è sospeso ed è quindiscandito da piani orizzon-tali a questo paralleli.Questi piani mostranouna salita ideale dall'elemento dell'acqua(il bacino), passando per la terra (l'elemento delcostruito e della città),fino all'aria (il cielo).Questi elementi sonoripresi attraverso dellemetafore architettoniche:nel primo livello in ungrande spazio apertonavigano come fosseroisole dei piccoli box, nelsecondo livello i padiglioni sono articolaticome le sculture naturaliche il vento crea erodendo le rocce.L'ultimo livello invecesegue le linee orizzontalidel cielo e gli ambientisono staccati da terra eattaccati al soffitto. Il primo livello è dedicato alla manutenzione delleimbarcazioni che vengono caricateattraverso uno dei pilonidell'edificio e poste in uno spazio aperto in cui "gal-

leggiano" i box per

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i ricambi e gli attrezzi,nello stesso livello arrivano anche gliascensori che portano alla fermata della lineatraghetto.Il secondo livello dialtezza maggiore rispet-to agli altri due, ospitauno shopping mall, con i negozi messi inpadiglioni di due livelli.L'ultimo livello è inveceper uffici open space, archivi e sale riunioni.L'edificio come gli altridi Baakenhafen è moltogrande e imponente,perché deve confrontar-si con la realtà dellazona portuale diAmburgo fatta diimmense e molteplicigru e argani, attraversa-ta da imbarcazionienormi come la famosaQueen Mary. Piccoli ele-menti rischiavano quin-di di scomparire di fron-te a questo universo dimacro strutture. Questiedifici di cristallo sono inoltre influenzati dal-l'altrettanto imponente presenza d'acqua chesembra quasi volerliattirare a sé facendolilentamente cadere einclinare.

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Analizzando l'edificio a scala più piccola si vedono le piattaforme motorizzateche scorrendo lungo dei binari consentono la salita delle imbarcazioni, le strutture dei box per attrezzi e dei negozi in profilati metallici, i vuoti verticaliche attraversano i 3 piani orizzontali. Gli edifici hanno una involucro costituito prevalentemente di lastre di cristallo per catturare l'insolazione a nord,

a sud le lastre sono oscurate con brise-soleil mentre in copertura con una seriedi pannelli fotovoltaici. La pelle di cristallo poggia su una struttura intelaiatametallica che si erge da una grande trave reticolare poggiante sui piloni scatolariin C.A.

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Bibliografia

-Cherubini Roberto, (2007) Docks Reloaded, Roma, Palombi.-Metamorfosi n°55 (agosto 2005) Roma, Mancosu editore.-Metamorfosi n°57 (gennaio 2006) Roma, Mancosu editore.-Alcozer Federica, Gabrielli Simona, Gastaldi Francesco (2004) +Città.Firenze, Alinea Editrice s.r.l.-Cappai Carlo, Segantini Maria Alessandra (2006) Aspettando paesaggi.Venezia, Marsilio Editori s.p.a.-Gausa Manuel, Guallart Vicente, Muller Willy, Soriano Federico, PorrasFernando, Morales Josè (2003) The Metapolis Dictionary of AdvancedArchitecture. Barcellona, Actar.-Gausa Manuel, Guallart Vicente, Muller Willy (2003) HiperCatalunya.Barcellona, Actar.-Guallart Vicente (2004) Sociopolis - Project for a city of the future.Barcellona, Actar. -Kcap (2005) Situation. Rotterdam, NAI Publishers.-Maas Winy/MVRDV (2003) Five Minutes City. Barcellona, Actar.-MVRDV (2005) Km3. Barcellona, Actar.-Sadar Vuga Arhitekti (2006) Formula new Ljubljana. Barcellona, Actar.-Scaglione Pino G. (2004) Mad'e 4. Corigliano C., Edizioni ProgettoNuovo - Kappa Edizioni.-Scaglione Pino G. (2005) Net.it. Barcellona, Actar.-Valeri Luca, Zoia Simone, De Napoli Gaetano, Venudo Adriano (2004)Living street. Faenza, Gruppo Editoriale Faenza Editrice s.p.a.

Bibliografia Web

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AREE SCIENTIFICO–DISCIPLINARI

Area 01 – Scienze matematiche e informatiche

Area 02 – Scienze fisiche

Area 03 – Scienze chimiche

Area 04 – Scienze della terra

Area 05 – Scienze biologiche

Area 06 – Scienze mediche

Area 07 – Scienze agrarie e veterinarie

Area 08 – Ingegneria civile e Architettura

Area 09 – Ingegneria industriale e dell’informazione

Area 10 – Scienze dell’antichità, filologico–letterarie e storico–artistiche

Area 11 – Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche

Area 12 – Scienze giuridiche

Area 13 – Scienze economiche e statistiche

Area 14 – Scienze politiche e sociali

Le pubblicazioni di Aracne editrice sono su

www.aracneeditrice.it

Finito di stampare nel mese di gennaio del dalla «ERMES. Servizi Editoriali Integrati S.r.l.»

Ariccia (RM) – via Quarto Negroni, per conto della «Aracne editrice S.r.l.» di Roma