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INTERVENTO EMERGENZIALE PER LA PROTEZIONECOSTIERA DEL LITORALE SUD DI FREGENE

NEL COMUNE DI FIUMICINO (RM)

MESSA IN OPERA DI GEOTUBO SOMMERSOE RIPASCIMENTO MANUTENTIVO

PROGETTO ESECUTIVO

Direzione Regionale Risorse Idriche, Difesa del Suolo e RifiutiArea Difesa della Costa

ing. Daniele Rinaldon. 1886 Ordine degliIngegneri dellaProvincia di Venezia

PROGETTAZIONE:PROPONENTI:

aprile 2018revisione 02

1.3 RELAZIONE SULLA CANTIERIZZAZIONE

INTERVENTO EMERGENZIALE PER LA PROTEZIONE COSTIERA DEL LITORALE SUD DI FREGENE NEL COMUNE DI FIUMICINO (RM) MESSA IN OPERA DI GEOTUBO SOMMERSO E RIPASCIMENTO MANUTENTIVO PROGETTO ESECUTIVO – RELAZIONE SULLA CANTIERIZZAZIONE

proponenti:

progettazione:

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INDICE

1 PREMESSE .................................................................................................................................. 2

2 FASI ESECUTIVE ...................................................................................................................... 3

2.1 Fasi esecutive dei lavori .................................................................................................... 3


proponenti:

progettazione:

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1 PREMESSE

Oggetto della presente relazione è la descrizione delle fasi esecutive, delle relative modalità

operative e tempistiche per la realizzazione dell’intervento emergenziale per la difesa della

falcatura sud del litorale di Fregene, costituito dalla posa in opera di un geotubo e dal

ripascimento su un’estesa di circa 770 m, così come modificato in seguito alle prescrizioni

della Regione Lazio comunicate con le note U.0187583 del 29.03.2018, U.0191443 del

30.03.2018, U.0197159 del 04.04.2018, U.0217158 del 13.04.2018 e U.0233940 del 23.04.2018.

In particolare, il Progetto Definitivo depositato dallo scrivente in data 04.07.2017 è stato

modificato per quanto riguarda:

- la quota di posa del geotubo, abbassata rispetto al livello medio del mare in

ottemperanza a quanto richiesto dalla Capitaneria di Porto;

- l’introduzione di n.2 corridoi per il lancio e l’atterraggio di natanti in

corrispondenza agli stabilimenti Break Point e Capri, ottenuti con un ulteriore

abbassamento della quota di posa e di sommità del geotubo;

- l’aumento del numero di accessi agevolati per il superamento del geotubo, passati

da 3 a 6;

- il ripascimento dell’arenile nella zona protetta dal geotubo, per un volume

complessivo di 25'000 m³, da prelevare dalle spiagge del litorale nord di Fregene, a

sud della foce del fiume Arrone, o dai fondali antistanti al tratto di intervento previa

apposita caratterizzazione e autorizzazione.

Per una più dettagliata descrizione dell’intervento, si rimanda alla lettura della Relazione

Generale del presente Progetto Esecutivo, di cui all’elaborato 1.1.


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2 FASI ESECUTIVE

Le fasi esecutive per la realizzazione dell’intervento sono definite, con l’indicazione della

relativa tempistica, all’interno del diagramma di Gantt di cui all’elaborato allegato n. 8

Cronoprogramma, di seguito riprodotto in Figura 1.

Figura 1: cronoprogramma

Come appare evidente, le tempistiche per i lavori sono ridotte a causa dell’urgenza

dell’intervento e della necessità di ultimare dette opere entro la data prescritta dalla

Regione Lazio, indicata al 10 giugno p.v., per consentire l’imminente avvio della stagione

balneare.

Si sottolinea inoltre che, oltre alle fasi relative ai lavori, di seguito descritte nel dettaglio,

risulta fondamentale per l’intervento in questione anche la fase preliminare per il rilievo

batimetrico di prima pianta, che fornirà le indispensabili informazioni per la corretta

definizione della posizione dell’intervento, che si dovrà chiaramente adeguare alle

avvenute modificazioni morfologiche.

2.1 Fasi esecutive dei lavori

Le previste fasi esecutive per la posa del geotubo emergenziale previsto a protezione del

litorale sud di Fregene e del ripascimento della spiaggia emersa nello stesso tratto sono

rappresentate schematicamente nella tavola allegata 2.3.6, di seguito riprodotta in Figura 2.

Si evidenzia che le lavorazioni procederanno in avanzamento, con gestione “modulare”

delle operazioni di posa e di ripascimento, a partire dal pennello di foce del Collettore

Acque Alte, che definisce l’estremità meridionale dell’ambito di intervento nonché

l’indispensabile elemento di conterminazione del geotubo di protezione.


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Le fasi sono quindi riassumibili come di seguito indicato.

1. La prima fase esecutiva prevede lo scavo della trincea di posa per l’immorsamento del

geotubo, mediante escavatore montato su pontone galleggiante, che dovrà iniziare dal

pennello di foce del Collettore Acque Alte e avanzare verso nord. Il materiale di

risulta potrà essere temporaneamente stoccato sul pontone stesso per il successivo

reimpiego per il riempimento del geotubo, avendo in questa sede ipotizzato che potrà

essere adottata un’idonea pompa di volume, montata sul braccio di un escavatore

idraulico, a sua volta posizionato su un pontone galleggiante. Lo scavo potrà

procedere per tratti successivi di lunghezza pari a quella dei moduli di geotubo da

posare successivamente, indicativamente di 35 m.

2. Alla fase di scavo dovrà immediatamente seguire il posizionamento del geotubo

vuoto, opportunamente vincolato con pali di posa, in ragione di almeno 3+3 pali per

ciascun modulo.

3. Il riempimento del geotubo verrà effettuato con il materiale di risulta degli scavi

precedenti, facendo affondare il geotubo nella posizione prescelta con l’ausilio di

sommozzatori e personale specializzato, al fine di garantire l’allineamento di progetto

e la continuità della posa in opera. Completato il riempimento e l’affondamento,

dovrà essere ripristinato il fondale in adiacenza al geotubo mediante rinfianco con la

sabbia precedentemente escavata.

4. Per ciascun “modulo” di 35 m l’intervento sarà completato con il ripascimento e il

successivo stendimento della sabbia secondo la sagoma di progetto, a partire quindi

da una quota di sommità sulla spiaggia emersa pari a 1.00 m s.m.m. alla linea di posa

del geotubo, indicativamente in corrispondenza alla batimetrica -1.20 m s.m.m. Tale

operazione potrà avere luogo solo dopo che almeno un altro modulo di geotubo in

avanzamento sia stato completato, in modo da poter fornire adeguata protezione alla

sabbia appena depositata. L’opera sarà quindi conclusa, tratto per tratto, con i

necessari interventi di finitura, consistenti essenzialmente nel posizionamento di

idonea cartellonistica come indicato nelle tavole di progetto.

A seguire, dovranno essere svolti i necessari rilievi di seconda pianta della spiaggia emersa

e sommersa interessate dall’intervento.

In merito al ripascimento, le possibili aree di prelievo sono due, come rappresentato

indicativamente nell’elaborato grafico 2.3.1, riprodotto in Figura 3.


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Preferibilmente la sabbia dovrà essere prelevata da un’area a nord dell’ambito di progetto,

da individuarsi in dettaglio in accordo con le strutture regionali competenti e la DL, pur se

localizzabile lungo la spiaggia emersa della falcatura nord del litorale di Fregene, in

prossimità della foce del fiume Arrone. Sarà onere dell’impresa appaltatrice, prima della

consegna dei lavori, fornire il rilievo dell’area di prelievo per consentire alla DL di

verificare l’esatto quantitativo di sabbia disponibile dalla falcatura nord, trasportabile via

terra, e definire quindi le corrette opzioni di gestione dei materiali. In ogni caso da tale area

non dovrà essere prelevato un volume superiore a 20 m³ per metro di estesa del litorale.

Il trasporto della sabbia dovrà quindi avvenire preferibilmente per via terrestre, con il

caricamento del materiale in idonei autocarri per il trasporto dalla zona di prelievo emersa

indicata nella tav. 2.3.1 (Figura 3) fino all’area di ripascimento, che verrà ricaricata in

avanzamento da sud (foce Collettore Acque Alte) verso nord. I percorsi per gli automezzi di

trasporto saranno preferibilmente quelli lungo la battigia, le cui condizioni dovranno essere

verificate prima dell’avvio dei lavori in accordo con Direzione Lavori e Committenza, o in

alternativa quelli della viabilità pubblica lungo viale Lungomare (di Ponente e di Levante) o

viale Viareggio.

Note le condizioni di precarietà dell’arenile oggetto di intervento e i ridotti ambiti di

manovra per i mezzi di cantiere, sarà necessario intercludere l’accesso degli utenti alla

spiaggia nelle aree demaniali e in concessione durante tutta l’esecuzione dei lavori,

mediante idonea comunicazione.

È facoltà della Direzione Lavori ordinare il trasporto notturno del materiale per il

ripascimento, qualora non si riscontrino adeguate misure di sicurezza per i frequentatori

dell’arenile, senza che tale possibilità dia diritto ad ulteriori compensi per l’impresa

appaltatrice.

Qualora il volume disponibile dalla spiaggia emersa di cui al paragrafo precedente non sia

sufficiente per il prelievo di 25'000 m³, come prescritto dalla nota Regione Lazio U.0233940

del 23.04.2018, sarà necessario l’approvvigionamento di sabbia mediante dragaggio del

fondale marino nel tratto prospicente alla zona di intervento. In questo caso, dovrà essere

eseguita la caratterizzazione dei sedimenti al fine di ottenere l’autorizzazione dalla

competente struttura Regionale ai sensi dell’art.109 del D.Lgs. 152/2006, secondo le

procedure definite dal D.M. 173/2016 e dal relativo Allegato Tecnico.

In questo caso l’impresa appaltatrice potrà adottare le metodologie che riterrà di sua


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convenienza, previa autorizzazione del Direttore dei Lavori: si ritiene tuttavia ottimale il

refluimento diretto con idonea draga idrorefluente o idroscaricatore, a mezzo di tubazioni

galleggianti e fisse.

Durante le operazioni di ripascimento, si dovranno garantire accorgimenti atti al

contenimento e alla protezione della sabbia depositata sull’arenile, attraverso la

realizzazione di arginelli provvisionali in sabbia o con la posa di sacchi di sabbia (anche

tipo big bags) o altri dispositivi atti a garantire la stabilità del materiale refluito.

Eventuali possibili diverse forme di conferimento dei materiali dovranno essere

preventivamente autorizzate dalla Direzione Lavori.

Figura 2: fasi esecutive previste per la posa del geotubo


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Figura 3: planimetria generale degli interventi

Come inoltre indicato nel PSC allegato al presente Progetto Esecutivo, si riporta in Figura 4

la planimetria indicativa per l’area di accantieramento, in corrispondenza alle aree libere in

prossimità del pennello di foce del Collettore Acque Alte, con l’indicazione del possibile

accesso dalla viabilità esistente. Sarà onere dell’Impresa Esecutrice individuare le modalità

operative più idonee per il varo dei mezzi marittimi necessari per l’intervento, da

concordare preventivamente con la Direzione Lavori.


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Figura 4: planimetria dell’area di cantiere e accesso dalla pubblica viabilità

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