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il segretario il presidente 13 luglio 2016 verbale n. 8 Sa/2016 pagina 1/11 allegati: 1 Oggi, in Venezia, nella sala di riunione alle ore 10,00 è stata convocata, con nota del 6 luglio 2016, prot. n. 11908, tit. II/cl. 6/fasc. 7, la seduta del senato accademico, ai sensi dell’articolo 2 del regolamento generale di ateneo. Sono presenti i sottoelencati signori, componenti il senato accademico dell’Università Iuav: prof. Alberto Ferlenga rettore prof.ssa Antonella Cecchi direttore del dipartimento di architettura costruzione e conservazione prof. Carlo Magnani direttore del dipartimento di culture del progetto prof. Piercarlo Romagnoni direttore del dipartimento di progettazione e pianificazione in ambienti complessi prof. Aldo Aymonino rappresentante dei professori e dei ricercatori di ruolo prof.ssa Laura Fregolent rappresentante dei professori e dei ricercatori di ruolo prof. Ezio Micelli rappresentante dei professori e dei ricercatori di ruolo dott. Simone Zantedeschi rappresentante del personale tecnico e amministrativo sig. Andrea Bertanzon rappresentante degli studenti Presiede il rettore, prof. Alberto Ferlenga, che verificata la validità della seduta la dichiara aperta alle ore 10,20. Partecipa il prorettore vicario prof. Renzo Dubbini. Esercita le funzioni di segretario verbalizzante, il direttore generale, dott.ssa Anna Maria Cremonese. Il senato accademico è stato convocato con il seguente ordine del giorno: 1.Comunicazioni del presidente 2. Approvazione del verbale della seduta del 15 giugno 2016 3. Ratifica decreti rettorali 4. Statuto, regolamenti, elezioni e nomine: a) ordinamenti didattici ex DM 270/04: approvazione dei regolamenti didattici dei corsi di studio 5. Ricerca: a) programma di ricerca Horizon 2020: definizione del tempo produttivo annuo e modalità di rilevazione della partecipazione del personale ai progetti finanziati; b) convenzione di co-tutela di tesi con l'Università Autonoma di Barcellona: modifica all’articolo 2 6. Didattica e formazione: a) master universitario congiunto di primo livello “psicologia architettonica e del paesaggio” per l'a.a. 2016-17: adesione dell’Università Iuav; b) rinnovo della convenzione relativa al corso di perfezionamento “bag design & accessories development” per l’a.a. 2016/17 7. Strutture didattiche, di ricerca e di servizio: a) costituzione spin off: Iuav New Design Vision 8. Personale: a) relazione di risultato del direttore generale per l’anno 2015: parere; b) conferimento diretto di incarichi di insegnamento per lo svolgimento dei workshop autunnali 2015-2016 del dipartimento di architettura costruzione conservazione; c) conferimento diretto di un contratto d’insegnamento nei corsi di studio del dipartimento di progettazione e pianificazione in ambienti complessi, a.a. 2016/17 9. Relazioni internazionali: a) stipula e rinnovo di convenzioni con istituzioni straniere 10. Contratti, convenzioni e protocolli d’intesa: a) contratto di ricerca finanziata con il Comune di Castelfranco Veneto; CLICCARE SUGLI ARGOMENTI DELL'ORDINE DEL GIORNO PER VISUALIZZARE LA DELIBERA CORRISPONDENTE

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Oggi, in Venezia, nella sala di riunione alle ore 10,00 è stata convocata, con nota del 6 luglio 2016, prot. n. 11908, tit. II/cl. 6/fasc. 7, la seduta del senato accademico, ai sensi dell’articolo 2 del regolamento generale di ateneo.

Sono presenti i sottoelencati signori, componenti il senato accademico dell’Università Iuav: prof. Alberto Ferlenga rettore prof.ssa Antonella Cecchi direttore del dipartimento di architettura costruzione e conservazione prof. Carlo Magnani direttore del dipartimento di culture del progetto prof. Piercarlo Romagnoni direttore del dipartimento di progettazione e pianificazione in ambienti complessi prof. Aldo Aymonino rappresentante dei professori e dei ricercatori di ruolo prof.ssa Laura Fregolent rappresentante dei professori e dei ricercatori di ruolo prof. Ezio Micelli rappresentante dei professori e dei ricercatori di ruolo dott. Simone Zantedeschi rappresentante del personale tecnico e amministrativo sig. Andrea Bertanzon rappresentante degli studenti

Presiede il rettore, prof. Alberto Ferlenga, che verificata la validità della seduta la dichiara aperta alle ore 10,20. Partecipa il prorettore vicario prof. Renzo Dubbini. Esercita le funzioni di segretario verbalizzante, il direttore generale, dott.ssa Anna Maria Cremonese.

Il senato accademico è stato convocato con il seguente ordine del giorno: 1.Comunicazioni del presidente2. Approvazione del verbale della seduta del 15 giugno 20163. Ratifica decreti rettorali4. Statuto, regolamenti, elezioni e nomine:a) ordinamenti didattici ex DM 270/04: approvazione dei regolamenti didattici deicorsi di studio5. Ricerca:a) programma di ricerca Horizon 2020: definizione del tempo produttivo annuo emodalità di rilevazione della partecipazione del personale ai progetti finanziati;b) convenzione di co-tutela di tesi con l'Università Autonoma di Barcellona: modificaall’articolo 26. Didattica e formazione:a) master universitario congiunto di primo livello “psicologia architettonica e delpaesaggio” per l'a.a. 2016-17: adesione dell’Università Iuav;b) rinnovo della convenzione relativa al corso di perfezionamento “bag design &accessories development” per l’a.a. 2016/177. Strutture didattiche, di ricerca e di servizio:a) costituzione spin off: Iuav New Design Vision8. Personale:a) relazione di risultato del direttore generale per l’anno 2015: parere;b) conferimento diretto di incarichi di insegnamento per lo svolgimento dei workshopautunnali 2015-2016 del dipartimento di architettura costruzione conservazione;c) conferimento diretto di un contratto d’insegnamento nei corsi di studio deldipartimento di progettazione e pianificazione in ambienti complessi, a.a. 2016/179. Relazioni internazionali:a) stipula e rinnovo di convenzioni con istituzioni straniere10. Contratti, convenzioni e protocolli d’intesa:a) contratto di ricerca finanziata con il Comune di Castelfranco Veneto;

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b) accordo con il Comune di Venezia, assessorato ai lavori pubblici;c) accordo di partenariato operativo con Sive Formazione Srl nell’ambito del PORFSE 2014-2020, 2020 -“Aziende in rete nella formazione continua - Strumenti per lacompetitività delle imprese venete”11. Varie ed eventuali

Il presidente ritiene opportuno aggiornare il senato accademico in merito ai seguenti argomenti di cui prende atto: - il 27 giugno 2016 sono stati inaugurati i W.A.Ve. 2016 alla presenza di:Luigi Brugnaro, sindaco di VeneziaCristiano Corazzari, assessore regionale al Territorio, cultura e sicurezzaPaolo Baratta, presidente de La Biennale di VeneziaTommaso Santini, AD di Vega Parco Scientifico e TecnologicoMaria Chiara Tosi, vicepresidente di Vega Parco Scientifico e Tecnologico2000 studenti e 30 progettisti internazionali sono stati chiamati a confrontarsi e a lavoraresulla trasformazione di Porto Marghera, focus della XVI edizione dei workshop estivi diprogettazione architettonica e tema di riflessione per l’intera città, anche in preparazione delcentenario della creazione di quella che è stata una delle aree industriali più importanti inEuropa;- il 30 giugno e l’1 luglio 2016 si è tenuto l’evento Fashion at Iuav 2016, una serie diappuntamenti curati dai corsi di laurea in design della moda a chiusura dell’annoaccademico. In particolare, il Graduation Show finale, ha riscosso un ottimo esito dipubblico con più di 1500 presenze, tra le quali numerosi rappresentanti e professionisti delmondo della moda;- l’1 luglio 2016 è stata inaugurata la quarta edizione del Venice Open Stage – FestivalInternazionale del Teatro delle Università e delle Accademie organizzato dall’associazioneCantieri Teatrali Veneziani in collaborazione con l’Università Iuav e il Comune di Venezia.Sono previste dodici serate di teatro gratuito all’aperto, in Campazzo San Sebastiano, concompagnie teatrali provenienti da prestigiose università e da accademie di recitazionenazionali ed internazionali. Per l’edizione 2016 il festival è inoltre accompagnato da un ciclodi conferenze sul mondo delle arti performative;- nell’ambito di un incontro con il presidente ed il direttore generale di Confindustria Venetoè emerso un grande interesse per il carattere innovativo dell’iniziativa cluster ed unaparticolare attenzione nei confronti dell’ambito moda per il quale si sta mettendo a punto unprogetto specifico;- il 14 luglio 2016 si terrà un incontro con un rappresentante delle Nazioni Unite nell’ambitodell’iniziativa Sketch for Syria, il cui obiettivo è raccogliere idee e proposte da parte distudiosi e professionisti di tutto il mondo riguardanti la ricostruzione delle città sirianedistrutte;- la campagna delle iscrizioni al dottorato si è conclusa con un aumento delle domanderispetto all’anno precedente. A tale riguardo si segnala che dovranno essere aggiunti i datidel percorso internazionale interdisciplinare per il quale la scadenza è fissata al 5settembre 2016 e che il curriculum internazionale di architettura Villard d’Honnecourt non èstato attivato perché il bando ha cadenza triennale. Il percorso che ad oggi ha ricevutomaggiori richieste è quello in pianificazione territoriale e politiche pubbliche del territorioseguito da composizione architettonica;- a seguito delle designazioni dei rispettivi Ministeri, è stata formalizzata la costituzione delnuovo collegio dei revisori dei conti Iuav per il prossimo triennio 2016/2019. Condecreto rettorale 29 giugno 2016 n. 250 sono stati nominati:il dott. Francesco Battini, con funzioni di presidente del collegio;la dott.ssa Assunta Carnevale, componente effettivo, rappresentante del Ministerodell’Economia e delle Finanze;

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il dott. Patrizio Buanne, componente effettivo, rappresentante del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; la sig.ra Maria Luisa Capitanio, componente supplente, rappresentante del Ministero dell’Economia e delle Finanze; la dott.ssa Monica Nardella, componente supplente, rappresentante del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. - nell’ambito della riorganizzazione di alcuni servizi dell’ateneo è stato affidato l’incarico perla realizzazione di un progetto finalizzato all’attivazione di un servizio di social housing eco-housing. Tale servizio si propone di favorire la residenzialità degli studenti fuori sede edei visiting professor agevolando la ricerca di una sistemazione adatta e conveniente.Le fasi del progetto sono descritte nello schema allegato (allegato 1 di pagine 1).- per i prossimi mesi le sedute ordinarie del senato accademico dell’Università Iuav sonoprogrammate secondo il seguente calendario:12 settembre12 ottobre9 novembre7 dicembre

Sui seguenti argomenti iscritti all’ordine del giorno il senato accademico: 2. Approvazione del verbale della seduta del 15 giugno 2016 (rif. delibera n. 96Sa/2016/Dg/affari istituzionali)delibera all’unanimità di approvare il verbale della seduta del 15 giugno 20163. Ratifica decreti rettorali (rif. delibera n. 97 Sa/2016/Dg/affari istituzionali)delibera all’unanimità di ratificare i decreti rettorali presentati4. Statuto, regolamenti, elezioni e nomine:a) ordinamenti didattici ex DM 270/04: approvazione dei regolamenti didattici deicorsi di studio (rif. delibera n. 98 Sa/2016/Adss – allegati: 1)delibera all’unanimità di approvare i regolamenti didattici dei corsi di studio dei dipartimentidell’Università Iuav secondo gli schemi allegati alla delibera di riferimento5. Ricerca:a) programma di ricerca Horizon 2020: definizione del tempo produttivo annuo emodalità di rilevazione della partecipazione del personale ai progetti finanziati (rif.delibera n. 99 Sa/2016/Arsbl)delibera all’unanimità di:1) definire il tempo produttivo nella misura forfettaria di 1.720 ore annue (proporzionalmenteridotto nel caso di rapporti di lavoro a tempo parziale o definito) per tutte le categorie dipersonale (professori, ricercatori a tempo indeterminato, ricercatori a tempo determinato,assegnisti di ricerca, collaboratori di ricerca, dottorandi di ricerca, personale tecnicoamministrativo, tecnologi) che partecipa ai progetti finanziati dal programma Horizon 2020 oad altri programmi le cui regole di rendicontazione richiamano espressamente quelle diHorizon 2020;2) adottare il timesheet integrato per ogni unità di personale che lavora sui progettifinanziati da Horizon 2020 e su altri progetti finanziati e soggetti a rendicontazioneb) convenzione di co-tutela di tesi con l'Università Autonoma di Barcellona: modificaall’articolo 2 (rif. delibera n. 100 Sa/2016/Arbsl/formazione alla ricerca)delibera all’unanimità di:1) approvare la modifica all’articolo 2 della convenzione di co-tutela a favore di IolandaBianchi, in difformità allo schema tipo di convenzione di co-tutela già approvato dagli organidi governo dell’Università Iuav;2) autorizzare il rettore alla stipula della convenzione dandogli mandato di apportare leeventuali modifiche che si rendessero necessarie

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6. Didattica e formazione:a) master universitario congiunto di primo livello “psicologia architettonica e delpaesaggio” per l'a.a. 2016-17: adesione dell’Università Iuav (rif. delibera n. 101Sa/2016/ Adss/master e career service – allegati: 1)delibera a maggioranza di approvare:1) l’adesione dell’Università Iuav al progetto di realizzazione del master universitario inoggetto2) la stipula della convenzione per l’istituzione e il rilascio del master secondo lo schemariportato nella delibera di riferimento dando mandato al rettore di apportare le eventualimodifiche che si rendessero necessarieb) rinnovo della convenzione relativa al corso di perfezionamento “bag design &accessories development” per l’a.a. 2016/17 (rif. delibera n. 102 Sa/2016/ Adss/master ecareer service – allegati: 1)delibera all’unanimità di approvare il rinnovo della convenzione relativa al corso diperfezionamento “bag design & accessories development” per l’a.a. 2016/17 dandomandato al rettore di apportare le eventuali modifiche che si rendessero necessarie8. Personale:a) relazione di risultato del direttore generale per l’anno 2015: parere (rif. delibera n.103 Sa/2016/Afru/risorse umane e organizzazione – allegati: 1)in considerazione dell’argomento trattato, la dott.ssa Anna Maria Cremonese, direttoregenerale dell’Università Iuav, lascia la sala consiglio.il senato accademico prende atto della valutazione espressa dal nucleo di valutazione e,rilevando l'attinenza della relazione di risultato del direttore generale agli obiettivi definiti dalpiano della performance 2015, auspica che si possa in futuro giungere ad una maggioreevidenza al fine di evitare criticità come quelle verificatesi nel corso dell'anno sui problemidi gestione e controllo del bilancio.Ritiene inoltre opportuno che sia effettuata una revisione dei parametri per la valutazionedella performance e che sia predisposta una griglia di controllo in modo tale che ancheeventuali eventi eccezionali siano rilevati e rendicontati da parte della gestioneamministrativa.Nel corso della discussione intervengono:il dott. Simone Zantedeschi il quale esprime alcune perplessità in merito ai parametri legatialla valutazione dei dirigenti in quanto nel momento in cui è lo stesso direttore generale aconferire i voti ai dirigenti potrebbe esserci il rischio di creare un meccanismoautoreferenziale e a tal riguardo ritiene opportuno che venga effettuata una verifica. Rilevainoltre che nella relazione del direttore generale, elaborata sulla base degli obiettivi dati agennaio dal consiglio di amministrazione, non sono state menzionate le criticità verificatesinel corso dell'anno sui problemi di gestione e controllo del bilancio che sono risultateevidenti nell'aprile di quest'anno in sede di approvazione del bilancio consuntivo. Ritieneopportuno quindi che la relazione renda conto di quanto accaduto perché riguarda l’anno2015 e nell’ottica che il bilancio debba fornire un quadro chiaro e fedele della situazioneeconomica e patrimoniale;il prof. Carlo Magnani il quale, ritenendo che si tratti non di un parere ma di una presad’atto da parte del senato, esprime le proprie perplessità in quanto, pur essendocicontinuità nella direzione generale, si è verificato un errore ingente a livello di bilancioconsuntivo e non vi è stata alcuna discussione in merito: sono mancati un contributocostruttivo e un’analisi esaustiva nelle relazioni presentate ed in particolare sottolineal’importanza che la relazione sulla performance si basi su dati concreti e non rappresenti unmero esercizio retorico.A tale riguardo, pur comprendendo che le criticità verificatesi non sono state menzionatenelle relazioni per ragioni di correttezza rispetto alle annualità di riferimento, se nerammarica e, nel prendere atto della relazione presentata, ritiene pertanto auspicabile

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invitare la direzione generale e gli organi di controllo dell’ateneo a predisporre una griglia di criteri per la valutazione e il controllo che includa le problematicità del bilancio come quelle verificatesi nel corso del 2015 e che metta pertanto in evidenza tali eventi eccezionali; il prof. Ezio Micelli il quale, nel prendere atto delle relazioni presentate, ritiene che le osservazioni emerse siano condivisibili e che si possa invitare il nucleo di valutazione ad effettuare una più attenta valutazione dei parametri individuati nel corso della discussione, considerato che un errore grave come quello segnalato sul bilancio non è stato rilevato in alcuna relazione e non è compreso nella griglia di criteri adottata che sembra redatta più per tutelare la direzione generale che per evidenziare eventuali errori. Al riguardo sarebbe invece interessante capire come la direzione generale ha affrontato tale problematica. Un errore contabile può verificarsi ma ritiene più preoccupante che ciò non abbia trovato ostacoli. Nel momento in cui nelle relazioni non viene data la giusta rilevanza ad eventi eccezionali e si elude un problema amministrativo molto importante, tutto si riduce ad un puro esercizio retorico ed autoreferenziale che non fornisce un giudizio critico che possa essere costruttivo per l’intero apparato organizzativo dell’ateneo; la prof.ssa Laura Fregolent la quale, pur condividendo le osservazioni emerse nel corso della discussione, esprime un dubbio rispetto al fatto che mettere in sicurezza il bilancio implichi anche di dar corso a specifiche azioni politiche: la discussione è molto tecnica sia per quanto riguarda il bilancio sia per quanto riguarda il funzionamento del senato accademico e le indicazioni che il senato stesso dà alla direzione generale. In tale ottica la valutazione non serve a dare un giudizio ma a monitorare e migliorare la situazione di partenza; la prof.ssa Antonella Cecchi la quale ritiene auspicabile valutare l’opportunità di prevedere un format sul quale impostare la relazione del direttore generale nel quale vi sia un parametro per la valutazione di certi eventi eccezionali; il prof. Piercarlo Romagnoni il quale, concordando con il prof. Ezio Micelli, rileva che il piano della performance sia ineccepibile da un punto di vista formale ma che costituisca una struttura poco flessibile nel riportare le criticità che possono verificarsi nel corso dell’esercizio finanziario; il prof. Aldo Aymonino il quale, concordando con il prof. Carlo Magnani, mette in evidenza come una parte dei problemi sia dovuta al cambiamento avvenuto in questi mesi all’interno degli organi di governo dell’ateneo ed in particolar modo del rettore che ha assunto un ruolo diverso rispetto alla precedente amministrazione. Ciò di cui si discute è l’espletamento di tale cambiamento e il modo di renderlo visibile. La percezione dall’esterno rispetto alla precedente gestione era che vi fosse una delega totale alla direzione generale mentre al momento attuale gli equilibri si sono spostati e pertanto la richiesta di una maggiore attenzione è lecita e deve essere in qualche maniera sollecitata. Al termine della discussione riprende la parola il presidente il quale sottolinea che la documentazione presentata si riferisce alla performance 2015, quando il problema finanziario non si era ancora verificato, e che la griglia dei criteri adottata dal nucleo di valutazione è stata definita dal consiglio di amministrazione al momento dell’approvazione del sistema di valutazione. Per valutare le criticità emerse si dovrebbe entrare nel merito di alcuni parametri specifici tenendo conto che rispetto al passato si risente del fatto che alcuni strumenti vanno messi a regime. A tale riguardo è opportuno richiedere maggiore attenzione su alcune questioni ed invitare il nucleo di valutazione ad inserire nella griglia già esistente i parametri di valutazione di eventuali eventi critici, così come emerso nel corso della discussione. La relazione presentata risponde ad un piano della performance che prevede determinati obiettivi ma il punto critico è che si tratta di un momento di passaggio che riguarda anche gli organi di governo dell’ateneo ed è necessario capire non solo il motivo per il quale il problema si sia manifestato ma soprattutto evitare il rischio che manchi un quadro complessivo di funzionamento. Ritiene che il problema principale non sia tanto la

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mancanza di strumenti adatti quanto avere un ruolo politico ben definito: in quest’ottica il bilancio non appare solo come un documento esclusivamente contabile ma soprattutto politico e sono gli organi di governo a definire gli indirizzi per determinate azioni. La valutazione del nucleo rispetto alla griglia approvata dal consiglio di amministrazione e il documento della performance rispondono a tutti i parametri individuati ma è necessario rendersi conto che la gestione è cambiata e pertanto è opportuno individuare un modo diverso di gestire le cose sia quando vi sono criticità sia per quanto riguarda le linee politiche da presentare agli organi di governo. Malgrado la rispondenza delle relazioni e preso atto della valutazione espressa dal nucleo di valutazione, è auspicabile dare priorità alle questioni di progetto e di gestione politica e cambiare le modalità di rendicontazione della performance di ateneo sulla base delle scelte politiche evitando le gestioni neutre da parte dei dirigenti in modo da mettere in evidenza il progetto nella sua completezza. L’impegno dovrà essere quello di adottare documenti che mettano in evidenza trasparenza, chiarezza ed attendibilità in modo che possano essere strumentali al cambiamento in atto presso l’ateneo: diviene pertanto indispensabile inserire i documenti riguardanti la performance all’interno del piano strategico. b) conferimento diretto di incarichi di insegnamento per lo svolgimento dei workshopautunnali 2015-2016 del dipartimento di architettura costruzione conservazione (rif.delibera n. 104 Sa/2016/Dacc)rientra in sala consiglio la dott.ssa Anna Maria Cremonesedelibera all’unanimità di approvare il conferimento diretto degli incarichi di insegnamentonell’ambito dei Workshop autunnali 2015-2016 “A week with ...” del dipartimento diarchitettura costruzione conservazione agli esperti di alta qualificazione elencati nelladelibera di riferimentoc) conferimento diretto di un contratto d’insegnamento nei corsi di studio deldipartimento di progettazione e pianificazione in ambienti complessi, a.a. 2016/17 (rif.delibera n. 105 Sa/2016/Dppac)delibera all’unanimità di approvare il conferimento diretto dell’incarico di insegnamento di“Tecnologie e materiali per il design” al prof. Antonello Marega9. Relazioni internazionali:a) stipula e rinnovo di convenzioni con istituzioni straniere (rif. delibera n. 105Sa/2016/Adss/relazioni internazionali)delibera all’unanimità di approvare la stipula e il rinnovo delle convenzioni menzionate nelladelibera di riferimento dando mandato al rettore di apportare le eventuali modifiche che sirendessero necessarie10. Contratti, convenzioni e protocolli d’intesa:a) contratto di ricerca finanziata con il Comune di Castelfranco Veneto (rif. delibera n.106 Sa/2016/Arbsl/rapporti con il territorio)b) accordo con il Comune di Venezia, assessorato ai lavori pubblici (rif. delibera n. 107Sa/2016/Arbsl/rapporti con il territorio)c) accordo di partenariato operativo con Sive Formazione Srl nell’ambito del PORFSE 2014-2020, 2020 -“Aziende in rete nella formazione continua - Strumenti per lacompetitività delle imprese venete” (rif. delibera n. 108 Sa/2016/Arbsl/rapporti con ilterritorio)delibera all’unanimità di approvare la stipula del contratto e degli accordi sopra elencatisecondo gli schemi riportati nelle rispettive delibere di riferimento dando mandato al rettoredi approvare le eventuali modifiche che si rendessero necessarie11. Varie ed eventualia) attivazione dei clusterLAB di ateneo e approvazione protocolli d’intesa (rif. deliberan. 109 Sa/2016/Arbsl)delibera all’unanimità di :1) approvare l’attivazione dei clusterLAB AFROLAB Iuav AfricaLab, CULTLAND Paesaggi

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culturali / Cultural Landscapes, HeModern Heritage, culture and modern design - Conservazione del patrimonio culturale moderno e contemporaneo, MargheraLab, Matesca Materiali, tecniche edificatorie, strutture del costruito antico; 2) approvare lo schema di protocollo d’intesa per l’attivazione del clusterLAB allegato alladelibera di riferimento di cui costituisce parte integrante;3) autorizzare la sottoscrizione dei protocolli d’intesa tra l’Università Iuav e gli stakeholdersesterni per i clusterLAB attivati con la delibera di riferimento secondo lo schema approvatoe dando mandato al rettore di apportare le eventuali modifiche che si rendesseronecessarie.Nel corso della discussione intervengono i professori:Antonella Cecchi la quale si chiede se con la deliberazione in oggetto i cluster venganoattivati come struttura istituzionale di ricerca e quali siano le implicazioni che neconseguono. Al riguardo, ricordando l’incontro avuto di recente con il gruppo di lavoro perla revisione della governance di ateneo, si chiede se il senato è chiamato a dare una formaistituzionale ai cluster in quanto previsto nella proposta di revisione dello statuto. Chiedepertanto chiarimenti su cosa significhi a livello organizzativo e se tale processo implichil’attivazione o meno di una struttura nuova;Laura Fregolent la quale chiede chiarimenti in merito alla valutazione delle domande ed inparticolar modo su chi abbia stabilito i criteri di esclusione.Premettendo che non si tratta di un giudizio negativo, concorda con quanto osservato dallaprof.ssa Antonella Cecchi in merito alla costituzione dei cluster in quanto, vista la recentediscussione sullo statuto, si afferma l’esistenza di una nuova struttura;Ezio Micelli il quale ritiene che attivare i cluster sia una vera e propria decisione politica inquanto si afferma che la nuova articolazione dei dipartimenti è fondamentale per il rilanciodella scuola. Prevedere delle strutture ulteriori rispetto a quelle dei dipartimenti significasuperare l’attuale struttura dipartimentale, considerato anche il fatto che le unità di ricercacontribuiscono a disgregare tale organizzazione. La portata di tale deliberazione non vasminuita in quanto si tratta di un’idea innovativa secondo la quale coesistono due livelli diorganizzazione della ricerca, uno a livello dipartimentale, l’altro a livello di cluster;Carlo Magnani il quale si chiede cosa sia chiamato a deliberare il senato in quanto vi è giàstato un bando ed una valutazione dei progetti. Ricordando quanto osservato dalla prof.ssaAntonella Cecchi, è opportuno capire se si tratta di una presa d’atto o di un’attivazione inquanto sono due azioni estremamente diverse. Nel caso di un’attivazione è necessariodefinire gli uffici amministrativi di riferimento e le risorse a disposizione ed in qualità disenatore sarebbe opportuno prendere visione dei materiali relativi.Dal punto di vista della ricerca trova interessanti tali strutture in quanto è necessaria lapresenza di altri saperi e per quanto riguarda l’interdisciplinarietà non vi è nulla diinnovativo se non l’individuazione di nuovi temi e di nuovi interlocutori ma ribadisce lanecessità che vi sia un’adeguata struttura amministrativa di riferimento.Richiede infine dei chiarimenti in merito ai punteggi, ai progetti e ai giudizi formulati dallacommissione e ritiene opportuno che il materiale relativo sia inviato ai senatori;Al termine degli interventi riprende la parola il presidente il quale ritiene che l’attivazionedei cluster sia altra cosa rispetto alla discussione sullo statuto. Nel momento in cui vengonoistituiti possono essere attivati come risultato del bando e istituzionalmente come gruppi diricerca transdipartimentali. In merito all’osservazione della prof.ssa Antonella Cecchi,ricorda che il percorso decisionale relativo ai cluster è nato all’interno dei tavoli didiscussione Iuav e rileva che l’eventuale riferimento ad essi nella nuova proposta di statuto,non può impedire di procedere con la loro attivazione: è pertanto opportuno tenereseparate le due questioni.Al riguardo ricorda che la discussione sui cluster risale a molti mesi prima come necessitàdi sperimentare delle strutture diverse che non si sovrapponessero a quelle dei dipartimentima che costituissero una sorta di potenziamento della ricerca al fine di rispondere a

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numerose richieste tra le quali l’interdisciplinarità e la capacità di attrarre stakeholder esterni. Essi rappresentano un grande successo in quanto hanno già delle risorse a disposizione da parte delle aziende partner esterne: finalmente vi è una sintonia tra chi forma, chi produce e chi finanzia e sta nascendo un nuovo dinamismo non solo sulla ricerca ma anche sulla didattica: al riguardo risulta estremamente interessante che i docenti dell’ateneo intreccino le proprie discipline e collaborino su temi specifici arrecando economie nuove e superando le situazioni di staticità. Indipendentemente da quanto contenuto nel nuovo statuto è opportuno sperimentare il loro funzionamento al fine di capire se sono in grado di superare i limiti delle unità di ricerca. Lo stesso processo avverrà per i master al fine di decidere se creare una scuola dedicata o meno e poi il tutto sarà unificato attraverso il piano strategico di ateneo e lo statuto. Per quanto riguarda la valutazione dei progetti rileva che l’ufficio competente ha verificato i requisiti tecnici mentre la valutazione che riguarda l’attribuzione degli assegni di ricerca è stata fatta sulla base dei requisiti e dei criteri stabiliti dalla commissione di ateneo per la ricerca. Comunica altresì che i progetti sono pubblici e accessibili presso i competenti uffici dell’area ricerca e che non vi è alcun impedimento per condividere la documentazione con i senatori stessi. Rileva infine che la decisione alla quale il senato accademico è chiamato è quella di dare attuazione ai bandi appena conclusi e che la necessità di istituzione nasce dal fatto che non vi sono precedenti simili. Inoltre i bandi stessi richiedevano garanzie di autofunzionamento delle strutture ma rimane comunque un problema di collocazione e di sede: si tratta di una struttura che prende forma e al momento attuale, va valutata la sua potenzialità e le modalità di rapportarsi con i dipartimenti, tenuto conto del fatto che tre quarti dei docenti dell’ateneo è collocata al loro interno. Al fine di costruire l’ambiente migliore per lavorare in maniera proficua sarebbe opportuno che vi fosse all’interno della distribuzione degli spazi di ateneo un luogo dedicato alla ricerca e ai cluster e tale luogo potrebbe essere in futuro, come per i master, la sede di Cà Tron, dove però attualmente vi sono ancora delle attività didattiche. Riprende la parola la prof.ssa Antonella Cecchi la quale dichiara la propria astensione in merito all’attivazione dei cluster per le motivazioni sopra esposte. b) regolamento del senato degli studenti: modifiche (rif. delibera n. 110 Sa/2016/Dg/ai –allegati: 1)esprime unanime parere favorevole in merito alle modifiche al regolamento del senato deglistudenti secondo il testo allegato alla delibera di riferimento

Al termine della discussione degli argomenti all’ordine del giorno, il presidente ritiene opportuno sottoporre all’attenzione del senato un’ultima questione riguardante la definizione delle modalità di svolgimento della discussione sulle modifiche statutarie. A tale riguardo, sulla base dell’esito dei lavori del gruppo di lavoro per la revisione della governance e della articolazione interna di Iuav, presentati al senato lo scorso 29 giugno, è necessario al momento attuale stabilire un percorso di discussione, in collaborazione con il gruppo di lavoro, che preveda il coinvolgimento di tutte le componenti dell’ateneo ed abbia alcune caratteristiche ben definite e cioè: sia capace di legare la discussione sullo statuto anche ad altri strumenti fondamentali come il piano strategico ed il piano organizzativo seppure in bozza preveda la partecipazione di tutti gli ambiti interni all’ateneo favorisca, per passaggi successivi, la partecipazione nei diversi livelli a partire dai dipartimenti per poi comprendere il personale tecnico amministrativo e gli studenti. Ai dipartimenti è già stato anticipato il testo modificato dello statuto ma mancano ancora il piano strategico e organizzativo che saranno presentati in bozza insieme al testo dello statuto nel mese di settembre.

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13 luglio 2016 verbale n. 8 Sa/2016

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Si tratta di trovare una forma di sperimentazione di discussione anche per seminari per poi giungere a un’assemblea di ateneo conclusiva che coinciderebbe con la conclusione delle celebrazioni per il novantesimo anniversario dell’Università Iuav per poi sottoporre nuovamente il tutto all’attenzione degli organi di governo di Iuav per assumere la decisione finale. In tale prospettiva si innesta un percorso parallelo, più complesso, di verifica con il ministero delle possibilità che il cambiamento di statuto offre. Ritenendo infine fondamentale che la discussione sia organizzata ed articolata in modo corretto e sia condivisa dalla maggior parte dell’ateneo, il presidente chiede ai senatori un parere sulle forme e sulle modalità per istruire la discussione a livello di ateneo a partire dal mese di settembre. Nel corso della discussione intervengono: il dott. Simone Zantedeschi il quale ritiene opportuno chiarire la posizione del personale tecnico e amministrativo in merito ad un equivoco che si è creato rispetto a quanto evidenziato dalla relazione sulle modifiche statutarie della prof.ssa Antonella Cecchi che ha evidenziato uno squilibrio numerico tra il personale tecnico e amministrativo e il personale docente. Al riguardo evidenzia che i dati relativi alla numerosità dei docenti sono quelli esposti nella relazione al bilancio e che la riproporzionalità del personale tecnico e amministrativo è evidente. Inoltre in merito alla numerosità di tale componente rispetto ai docenti è necessario tenere conto sia della presenza a livello di personale docente delle nuove forme di contratti (come quelle dei docenti a contratto) sia delle varie forme di collaborazione. Ricorda inoltre che il personale tecnico e amministrativo subisce dal 2013 il blocco del turn over e che la quiescenza viene rinviata da continue riforme pensionistiche da parte del governo. Entro il 2022 è prevista comunque la cessazione di 59 colleghi del personale tecnico e amministrativo che dimostra lo sforzo di riequilibrio dei numeri rispetto ai docenti. Aggiunge infine una osservazione che può apparire come una provocazione o un paradosso: se si accetta il presupposto che l’università deve essere competitiva sul mercato allora va considerata anche la possibilità che essa possa chiudere quando non lo è più. Che senso ha tenere aperta una università che continua a perdere studenti a ritmo crescente come per i docenti? Il personale tecnico e amministrativo crede fortemente nel processo di riorganizzazione attualmente in corso e non ritiene giusto essere considerato una sorta di ostacolo in tale processo; il prof. Carlo Magnani il quale ritiene opportuno distinguere i piani della riflessione: statuto, piano strategico e piano di riorganizzazione sono tutti elementi della discussione. Il problema dello statuto è che indipendentemente dai numeri Iuav è un ateneo di piccole dimensioni che pertanto deve funzionare meglio e in modo più efficace. Proprio su tali aspetti dovrebbe incentrarsi la discussione per poter redigere un piano di rilancio che possa ricollocare l’ateneo con tutte le sue caratteristiche di specialità ed unicità. La discussione sul personale, sia docente sia tecnico e amministrativo va fatta in relazione al piano strategico che l’ateneo si dà. La discussione sullo statuto serve a capire e valutare le relazioni tra le parti e la loro complementarietà. Dichiara infine che come direttore del dipartimento di culture del progetto è sua intenzione proporre la discussione sullo statuto al primo consiglio utile di settembre ritendo auspicabile che sia affrontata da tutte le componenti in un atteggiamento di apertura e non di chiusura; il prof. Piercarlo Romagnoni il quale comunica che anche il dipartimento di progettazione e pianificazione in ambienti complessi aprirà la discussione sullo statuto nell’ambito del consiglio di dipartimento che potrebbe essere dedicato e quindi straordinario. Al riguardo ritiene estremamente interessante la presenza del prof. Giuseppe Piperata per le competenze tecniche ed in qualità di componente del gruppo di lavoro. Ringrazia infine la prof.ssa Antonella Cecchi per la relazione inviata che costituisce un primo step di discussione sulla proposta avanzata dal gruppo. Ritiene comunque utili tutte

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le questioni sollevate al fine di avviare la discussione a livello di consiglio di dipartimento successivamente alla visita dei CEV; la prof.ssa Laura Fregolent la quale, pur ritenendo rilevante la questione del bilanciamento tra personale tecnico e amministrativo e docenti sollevata dalla relazione della prof.ssa Cecchi, evidenzia il fatto che la relazione del gruppo di lavoro esprime una constatazione di fatto che è giusto fare ma che non lascia spazio ad una prospettiva di visione. La roadmap proposta che mette insieme la discussione di documenti diversi che consentono di delineare in modo organico la strada futura da intraprendere è a suo avviso il modo migliore di affrontare le diverse questioni Al riguardo sottolinea la necessità di definire nuove soluzioni e di non rimanere fermi. Chiede se il gruppo di lavoro abbia svolto uno screening sulle piccole università cioè una ricognizione dello statuto migliore che si possa avvicinare di più alla situazione dell’ateneo e se al gruppo possa essere affidato il compito aggiuntivo di capire se presso il ministero sia in corso, come pare, una riforma del sistema universitario volta a modificare la legge Gelmini al fine di evitare di avere uno statuto già vecchio. Chiede infine se attualmente i lavori del gruppo sulla revisione dello statuto siano ripartiti sulla base delle osservazioni formulate dal senato nella riunione dello scorso giugno e della relazione della prof.ssa Antonella Cecchi; il prof. Ezio Micelli il quale ritiene che, pur non costituendo argomento di discussione della seduta odierna sarebbe stato opportuno fornire del materiale istruttorio indicativo su cui poter avviare una riflessione condivisa. Una visione comparativa come quella suggerita da Laura Fregolent poteva essere un punto di partenza ad esempio. Culturalmente esistono dei posti nel pianeta in cui si fa didattica e ricerca in cui si ritrovano unitariamente tutte le discipline da moda alla gestione della città e questa alchimia è fruttuosa? quante sono queste istituzioni? la specificità e originalità di Iuav ha un riscontro nel pianeta? Se non si risponde a queste domande e non si mettono vicine delle cifre fornendo un quadro culturale, non si ha un quadro di riferimento e non si evidenziano le eccellenze a cui paragonarsi. Senza questa prospettiva tutta la discussione sulla fertilità e l'utilità dello stare tutti insieme perde il suo fondamento culturale e scientifico. Non può essere una soluzione generica di tipo tecnico ma deve dunque essere una scelta da legittimare culturalmente. Altrimenti si possono immaginare altri tipi di soluzione anche più semplici. Anche in assenza di una operazione giuridicamente brutale si pone comunque il problema della crescita dell'ateneo considerata la scarsezza di risorse anche di punti organico. Se il problema è una crescita che non si riesce a gestire in quanto vi sono intere aree disciplinari scoperte (come moda e teatro) ed un solo punto organico a disposizione, il nodo è quello di legittimare culturalmente l’unificazione delle diverse aree valutando di prendere in considerazione soluzioni alternative di crescita esterna e non più verticali. Il lavoro tecnico non può essere ridotto alla mera predisposizione di grafici. Come ogni organizzazione Iuav deve avere una idea di rilancio per cui anche lo statuto e la nuova organizzazione in ragione del progetto che ci si è dati senza fare ricorso come al solito all'efficienza. In tale ottica perciò la riflessione culturale più appropriata è quella di legare strettamente nel dibattito il piano strategico allo statuto togliendo qualsiasi connotazione meramente tecnica alla riforma che si sta affrontando. La riforma dello statuto è una riforma politica e non tecnica perché si ha chiaro quello che deve essere Iuav. la prof.ssa Antonella Cecchi la quale, concordando con quanto detto dal prof. Ezio Micelli, non ritiene possibile separare l’aspetto tecnico da quello politico: i due elementi vanno presentati insieme altrimenti gli argomenti di discussione si presentano come tante scatole vuote. Per tale ragione la discussione va vista come qualcosa di politico e non può essere solo tecnica. Si tratta di decisioni strategiche che il senato è chiamato a prendere in merito al fatto di mantenere o meno la specificità o costruire alleanze che consentano all’ateneo di

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sopravvivere. Il piano strategico e il piano tecnico non sono separabili al fine di progettare proposte concrete. L'idea politica deve emergere e su questa nascono le ipotesi tecniche. Al termine degli interventi riprende la parola il presidente il quale ribadisce l’importanza che il senato assuma due compiti molto importanti: il primo di tipo metodologico, ovvero la gestione del dibattito che cambierà la natura dell’ateneo. In tale ambito è necessario tenere conto di tutti gli aspetti avendo ben presente che si tratta di un passaggio estremamente complesso; il secondo di tipo politico in quanto vi sono sia aspetti e parametri negativi che appesantisco la struttura dell’ateneo ma anche altri che fanno intravedere nuove possibilità La commissione non ha compiti di ordine politico che invece spettano agli organi politici. Il lavoro della commissione è stato molto tecnico, ha messo in evidenza le criticità sul funzionamento e si è basato anche sul confronto con gli statuti delle altre università: da ciò è risultato che nessuna università risulta comparabile a Iuav e quelle speciali sono altra cosa. La commissione certamente può continuare a lavorare e correggere in questo senso. Sulla questione della riforma dell’università da parte del ministero non ritiene sia imminente, pur essendoci una certa insoddisfazione molto critica su alcuni aspetti che la riforma Gelmini ha comportato. Certamente è un periodo in cui vi è una maggiore apertura verso forme sperimentale di sperimentazione che potrebbero tornare a vantaggio di Iuav. Ritiene opportuno che sia la specificità della scuola a dover definire il suo statuto per poi cercare di sanare alcuni punti critici come la progressiva erosione numerica che persisterà per qualche anno e che non permetterà di cambiare la situazione nell’immediato. Il livello dell’organizzazione poi investe tutti e mette in campo il tema dell’inadeguatezza della struttura che ci si è dati che è insostenibilmente debole e lo sarà ancor di più se si attivano nuove strutture come possono essere i clusterlab. Paradossalmente non appena la scuola si rimette in moto evidenzia ancor di più i suoi limiti. Vi è pertanto la necessità di indagare sui punti critici e di lavorare sulla visione strategica e organizzativa che spetta agli organi di governo e alla direzione altrimenti si giudica uno statuto su visioni politiche che non può avere. Rileva inoltre che all’interno della discussione vi sono delle questioni estremamente tecniche che hanno messo l’ateneo nella condizione di non lavorare con efficacia in quanto alcune soluzione adottate per applicare la legge Gelmini sono state delle forzature rispetto ad un ateneo di piccole dimensione come Iuav ed hanno generato non poche difficoltà, basti pensare ad esempio agli interventi fatti sugli aspetti di funzionamento dei master. Nel momento in cui si interviene sul funzionamento dell’ateneo, la decisione politica consiste nello stabilire chi siamo, quali sono i punti di forza e quale è la collocazione dell’ateneo a livello nazionale ed internazionale avendo ben presente che le scuole anglosassoni o francesi sono di dimensioni ancora più ridotte. Da un lato è pertanto fondamentale ragionare sulla specificità dell’ateneo e trovare delle soluzioni tecniche che consentano all’esterno, al mondo produttivo, di percepire in maniera positiva tali caratteristiche della didattica e della ricerca che differenziano l’ateneo dagli altri. C’è poi la necessità di riattivare dei settori che al momento non funzionano, come ad esempio le unità di ricerca che ora si cerca di rivitalizzare grazie all’attivazione dei ClusterLAB multidisciplinari. La strategia deve pertanto necessariamente fondarsi sulle caratteristiche dell’ateneo e sull’adeguatezza di ciò che si fa per poter avviare un processo complessivo di valorizzazione anche umana e rivitalizzazione di quello che si insegna.

Sono ritirati i seguenti argomenti: 7 Strutture didattiche, di ricerca e di servizio: a) costituzione spin off: Iuav New Design Vision

Il presidente dichiara chiusa la seduta alle ore 13,35.

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Gantt di progetto Allegato 5 settembre ottobre novembre dicembre gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre

attivazione servizio

bando per alloggi temporanei per visiting ed erasmus…

individuazione strutture

convenzioni

contact service

bando per alloggi temporanei per studenti/visiting/erasmus

individuazione strutture

convenzioni

contact service

allegato al verbale n. 8 Sa/2016 pagina 1 di pagine 1

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13 luglio 2016 delibera n. 96 Sa/2016/Dg/affari istituzionali

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2 Approvazione del verbale della seduta del 15 giugno 2016 Il presidente sottopone all’approvazione del senato il verbale della seduta del 15 giugno 2016 e chiede se vi siano integrazioni e/o modifiche da apportare. Il senato accademico delibera all’unanimità di approvare il verbale della seduta del 15 giugno 2016. Il verbale è depositato presso il servizio di staff del direttore e degli affari istituzionali.

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13 luglio 2016 delibera n. 97 Sa/2016/Dg/affari istituzionali

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3 Ratifica decreti rettorali Il presidente porta a ratifica del senato accademico i seguenti decreti rettorali: decreto rettorale 9 giugno 2016 n. 228 Accordo di cooperazione tra l’Università Iuav di Venezia e la commissione economico e sociale delle Nazioni Unite per l’Asia Occidentale UN-ESCWA (ADSS/fdc) decreto rettorale 9 giugno 2016 n. 229 Accordo di collaborazione tra l’Università Iuav di Venezia e Lorenzi srl finalizzato all’organizzazione di Fashion at IUAV 2016 (ADSS/fdc) decreto rettorale 23 giugno 2016 n. 231 Approvazione ed emanazione delle modifiche al “regolamento per il reclutamento di professori straordinari e di ricercatori a tempo determinato ai sensi dell’articolo 1, comma 12 della legge 4 novembre 2005, n.230 e dell’articolo 24 della legge 30 dicembre 2010, n. 240” (DG/ai/mg) decreto rettorale 23 giugno 2016 n. 232 Annullamento del decreto rettorale 26 maggio 2016 n. 196, approvazione ed emanazione delle modifiche al “regolamento per il conferimento di incarichi per attività di insegnamento e di didattica integrativa ai sensi dell’articolo 23 della legge 30 dicembre 2010, n. 240” (/DG/ai/mg) decreto rettorale 27 giugno 2016 n. 239 Autorizzazione alla stipula di un protocollo d’intesa con il Complesso Museale di Palazzo ducale di Mantova (Rettorato) decreto rettorale 4 luglio 2016 n. 268 Autorizzazione stipula della convenzione con l'Università degli Studi della Repubblica di San Marino per la realizzazione del master universitario congiunto di primo livello "Comunicazione, Management e Nuovi Media" per il biennio 2015-2017(Adss/master/em) Il senato accademico delibera all’unanimità di ratificare i decreti rettorali presentati. I decreti rettorali sopra citati sono depositati presso il servizio archivio di ateneo.

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13 luglio 2016 delibera n. 98 Sa/2016/Adss

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4 Statuto, regolamenti, elezioni e nomine: a) ordinamenti didattici ex DM 270/04: approvazione dei regolamenti didattici deicorsi di studioIl presidente informa che ai fini dell'attivazione dei corsi studio di primo e secondo livello dicui al decreto ministeriale 22 ottobre 2004 n. 270, è necessario che sia approvato ilregolamento didattico di corso di studio, documento interno all'ateneo le cui procedure diapprovazione sono stabilite, ai sensi della vigente normativa, dallo statuto dell'ateneo.A tale riguardo il presidente ricorda che nella seduta del 15 giugno 2016 il senatoaccademico ha approvato lo schema tipo di regolamento finalizzato a disciplinare gli aspettiorganizzativi del corso di studio, al fine di orientare le strutture didattiche impegnate nellascrittura dei regolamenti mediante un documento omogeneo che assicuri il coordinamentodei contenuti con la normativa nazionale, con lo statuto e coi regolamenti dell'ateneo.Ai sensi dell’articolo 12 del decreto ministeriale sopra menzionato e del regolamentodidattico di ateneo, i dipartimenti hanno provveduto a predisporre un regolamento didatticoper ciascun corso di studio dell’a. a. 2016/2017 e a sottoporli al parere delle commissionididattiche paritetiche.A tale riguardo precisa che:per il dipartimento di architettura costruzione conservazione la commissione didatticaparitetica, riunitasi l’8 giugno 2016, ha proposto delle modifiche all’articolo 6 del corso distudio Architettura Costruzione Conservazione e del corso di studio Architettura per ilNuovo e l'Antico e all’articolo 9 del regolamento didattico del corso di studio Architettura peril Nuovo e l'Antico. Tali proposte sono state accolte dal consiglio di dipartimento e iregolamenti deliberati nella seduta del 5 luglio 2016;per il dipartimento di culture del progetto la commissione didattica paritetica, nellariunione del 28 giugno 2016, ha espresso unanime parere favorevole sui regolamenti,deliberati dal consiglio di dipartimento nella seduta del 29 giugno 2016.per il dipartimento di progettazione e pianificazione in ambienti complessi, lacommissione didattica paritetica, riunitasi il 24 giugno 2016 ha espresso parere favorevoleesprimendo alcune indicazioni e suggerimenti sulla formulazione dei testi che sono statiapprovati con decreto del direttore di dipartimento 4 luglio 2016 n. 116 prot. n. 11902 del 6luglio 2016.Il presidente informa che nella seduta del 12 luglio 2016, secondo quanto previstodall’articolo 20 comma 5 lettera c) dello statuto di ateneo, il senato degli studenti haespresso unanime parere favorevole in merito ai regolamenti in oggetto.Il senato degli studenti ha infatti rilevato positivamente la volontà dell’ateneo di uniformare esemplificare i testi rendendone più comprensibile la lettura in particolare dei futuri studentiIuav. Il senato degli studenti ha tuttavia rilevato che il margine di modifica dei regolamenti ècomunque limitato in considerazione del fatto che gli articoli riportano lo stesso testocontenuto nelle SUA-Cds già trasmesse al ministero secondo le scadenze prescritte.Il presidente dà pertanto lettura degli schemi di regolamento allegati alla presente deliberadi cui costituiscono parte integrante (allegato 1 di pagine 83) e propone al senato diapprovarli.Il senato accademico:- udita la relazione del presidente- vista il decreto ministeriale 22 ottobre 2004 n. 270- visto lo statuto dell’Università Iuav- visto il regolamento didattico di ateneo- visti i regolamenti didattici predisposti dai dipartimenti dell’Università Iuav perciascun corso di studio dell’anno accademico 2016/2017- visti i pareri espressi dalle commissioni didattiche paritetiche in merito airegolamenti proposti dai dipartimenti così come descritti in premessa- viste le deliberazioni dei consigli dei dipartimenti di architettura costruzione

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13 luglio 2016 delibera n. 98 Sa/2016/Adss

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conservazione e di culture del progetto ed il decreto del direttore del dipartimento di progettazione e pianificazione in ambienti complessi citati in premessa - visto il parere favorevole del senato degli studenti espresso nella seduta del 12luglio 2016delibera all’unanimità di approvare i regolamenti didattici dei corsi di studio deidipartimenti dell’Università Iuav secondo gli schemi allegati alla presente delibera.

Dipartimento di Architettura Costruzione Conservazione

DACC: REGOLAMENTO CdL Architettura Costruzione Conservazione 2016-2017 P. 1

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI STUDIO ARCHITETTURA COSTRUZIONE CONSERVAZIONE

Anno Accademico 2016-17

Le informazioni contenute nel Regolamento didattico del Corso di laurea in Architettura Costruzione Conservazione sono state approvate dal Consiglio del Dipartimento di Architettura Costruzione Conservazione del 05 luglio 2016, acquisito il parere della Com-missione paritetica riunitasi l’8 giugno 2016.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 1 di pagine 83

Dipartimento di Architettura Costruzione Conservazione

DACC: REGOLAMENTO CdL Architettura Costruzione Conservazione 2016-2017 P. 2

INDICE

Articolo 1 (Norme generali, contenuti e ambito di applicazione) Articolo 2 (Il corso di studio in breve) Articolo 3 (Il percorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti) Articolo 4 (Requisiti di accesso e modalità di verifica) Articolo 5 (Forme didattiche e crediti formativi universitari) Articolo 6 (Disposizioni in merito alla frequenza alle lezioni) Articolo 7 (Attività formative autonomamente scelte dallo studente) Articolo 8 (Modalità di svolgimento delle prove di accertamento del profitto) Articolo 9 (Prova finale: caratteristiche, obiettivi e modalità di svolgimento)

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 2 di pagine 83

Dipartimento di Architettura Costruzione Conservazione

DACC: REGOLAMENTO CdL Architettura Costruzione Conservazione 2016-2017 P. 3

Articolo 1 (Norme generali, contenuti e ambito di applicazione)

Il presente Regolamento didattico disciplina le norme per l'organizzazione didattica e lo svolgimento del Corso di studio, e si applica a tutti gli studenti immatricolati nell’anno accademico 2016-2017 al Corso di laurea Architettu-ra Costruzione Conservazione (ACC), istituito presso l’Università Iuav di Venezia a partire dall’anno accademico 2013-2014. La struttura didattica competente è il Dipartimento Architettura Costruzione Conservazione, d’ora in avanti denominato DACC, che programma, organizza e coordina l’attività didattica del corso di studio.

Articolo 2 (Il corso di studio in breve) Il progetto scientifico-culturale che sta alla base della laurea triennale in Architettura Costruzione Conservazione risponde alle seguenti esigenze: - dotare lo studente di conoscenze culturali, metodologiche e tecniche congruenti che gli consentano di operarecon immediatezza ed autonomamente, sin dalla laurea, nell'ambito professionale consentitogli dalle vigenti nor-mative;- dotare lo studente di cognizioni necessarie per il proseguimento degli studi nel biennio di laurea magistrale, po-nendo in essere le basi per poter sviluppare in maniera organica attività specialistiche qualificanti, compresa la ri-cerca.Il Corso di studio Architettura Conservazione Costruzione è organizzato in un unico curriculum.Al termine del corso di studio Architettura Conservazione Costruzione il laureato può sostenere l'esame di statoper l'iscrizione all'ordine professionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti, conservatori - sezione B (architet-to junior), necessaria alla pratica professionale.

Articolo 3 (Il percorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti)

L’offerta didattica e gli obiettivi formativi specifici degli insegnamenti e delle altre attività formative sono riportati nella tabella di cui alla pagina seguente.

Ulteriori indicazioni sul percorso formativo (propedeuticità, tipologia delle forme didattiche, insegnamenti obbli-gatori, docenti titolari degli insegnamenti, periodi didattici, criteri e modalità di riconoscimento dei crediti, tipolo-gia delle prove di valutazione per l’accertamento del profitto, forme di tutorato) sono precisate nel manifesto degli studi pubblicato nel sito web dell’Ateneo.

Segue la Tabella: Offerta didattica e obiettivi degli insegnamenti

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 3 di pagine 83

Dipartimento di Architettura Costruzione Conservazione

DACC: REGOLAMENTO CdL Architettura Costruzione Conservazione 2016-2017 P. 4

ATTIVITA' FORMATIVA TAF SSD INSEGNAMENTO CFU OBIETTIVI FORMATIVII ANNO

INSEGNAMENTOMONODISCIPLINARE A MAT/05 Analisi matematica e geometria 8

Il corso ha il compito di fornire i primi strumenti matematici necessari alla comprensione degli aspetti strutturali, tecnico-costruttivi e tecnologici di analisi e progetto dell�architettura. La prima parte del corso avrà lo scopo di dare allo studente succienti conoscenze di base di geometria analitica, calcolo vettoriale, calcolo differenziale ed integrale. Nella seconda parte, attraverso la soluzione di semplici problemi, l�'allievo dovrà acquisire la capacità di utilizzare consapevolmente e criticamente l'�insieme di questi strumenti atematici, in special modo nell'�impostazione dei problemi, nel controllo e nell'�interpretazione dei risultati.

B ICAR/14LABORATORIO INTEGRATO 1: Elementi di progettazione architettonica 6

B ICAR/12LABORATORIO INTEGRATO 1: Elementi costruttivi 6

A ICAR/17LABORATORIO INTEGRATO 1: Disegno e rilievo 6

INSEGNAMENTOMONODISCIPLINARE B ICAR/08 Meccanica strutturale 1 6

A partire da concetti di base, obiettivo del corso è quello di definire i modelli matematici, geometrici e meccanici atti a rappresentare, con diverso grado di approssimazione, le azioni (ad es. carichi e cedimenti), i sistemi strutturali e di vincolo (ad es. tipologie e schemi statici), la risposta strutturale (ad es. leggi di comportamento dei materiali e sperimentazione).

INSEGNAMENTOMONODISCIPLINARE A ICAR/18 Storia dell'architettura 6

Il corso ha un duplice obiettivo formativo:- portare lo studente ad acquisire metodi e tecniche di analisi delle opere architettoniche e in particolare di quelle che sono parte costituiva di unastoria che va dal Rinascimento all'�inizio dell'�Ottocento;- fornire una visione generale di temi e personaggi che hanno segnato le vicende dell'�architettura in età moderna, dando particolare rilievo alladimensione urbana, soprattutto in rapporto alla committenza pubblica.

INSEGNAMENTOMONODISCIPLINARE C ICAR/14 Teoria della progettazione architettonica 6

Obiettivo formativo è trasmettere una coscienza (ed una sapienza) del progetto come svolgimento di un percorso logico fondato su principi riconducibili ad una teoria dell'�architettura. A fronte di una riduzione dell'�architettura a immagini sostenute da una ecnologia onnipotente in termini di �effetti stupefacenti�, l�'intento didattico è far comprendere le ragioni profonde del procedimento intellettuale che conduce alla forma architettonica, tra necessità e costruttività.

WORKSHOP B ICAR/14 Workshop (W.A.Ve) 6Attività programmate in forma sperimentale di laboratorio progettuale intensivo svolto interamente in aula. Con i corsi intensivi, previsti alla fine del secondo semestre del primo e secondo anno accademico, e come attività di tipologia D al terzo anno accademico, i offre allo studente la possibilità di compiere un'�esperienza di progettazione concentrata nel tempo e fortemente mirata rispetto agli obiettivi formativi di approfondimento.

II ANNO

INSEGNAMENTOMONODISCIPLINARE B ICAR/08 Meccanica strutturale 2 6

A partire da concetti di base assimilati nel corso di meccanica strutturale 1, obiettivo del corso è quello di analizzare e studiare sistemi strutturali articolati (ad es. tipologie strutturali: trave, telaio, trave continua..), il comportamento dei materiali in fase di esercizio e a rottura, fenomeni di instabilità dell'equilibrio.

A ICAR/18

STORIA E RESTAURO DELL'ARCHITETTURA: Storia delle tecniche 6

B ICAR/19

STORIA E RESTAURO DELL'ARCHITETTURA: Teoria del restauro 4

INSEGNAMENTOMONODISCIPLINARE C ICAR/07 Fondamenti di geotecnica 6

Il corso si pone come obiettivo principale quello di fornire agli studenti le conoscenze di base necessarie per individuare ed affrontare le problematiche connesse alla progettazione geotecnica, nell’ambito della costruzione e della conservazione delle opere proprie dell'architettura. Nella progettazione, infatti, il terreno assume una rilevanza fondamentale dal momento che costituisce il supporto fisico su cui si fondano le varie strutture, nel quale si realizzano gli scavi e le costruzioni in sotterraneo, su cui insistono gli interventi di riqualificazione, recupero e difesa del territorio.

B ICAR/14LABORATORIO INTEGRATO 2: Progettazione architettonica 6

B ICAR/09LABORATORIO INTEGRATO 2: Progettazione strutturale 6

INSEGNAMENTOMONODISCIPLINARE A ING-IND/11 Fisica tecnica e impianti 8

L�'insegnamento è finalizzato all'acquisizione della consapevolezza dei vincoli e delle possibilità che si presentano al progettista nel campo del controllo dell'ambiente termico, luminoso ed acustico nella progettazione di un edificio mediamente complesso.Obiettivo formativo è l'acquisizione di una solida formazione di base nei settori della termofisica degli edifici, degli impianti tecnici, dell'acustica e dell'illuminotecnica. Tale formazione sarà ottenuta attraverso l'analisi del comportamento dell'edificio e 'individuazione degli interventi costruttivi e progettuali che adeguano tale comportamento ai requisiti richiesti. I concetti sono proposti in forma ragionata con il rigore metodologico indispensabile per consentire all'allievo di affrontare con cognizione di causa le problematiche relative alla fisica dell'edificio nelle diverse esperienze progettuali previste nel corso del curriculum di studi e soprattutto la futura attività professionale.

LABORATORIOMONODISCIPLINARE A ICAR/06 Rilievo strumentale e rappresentazione

digitale 8

Acquisti i fondamenti geometrico-descrittivi del disegno e l�'analisi con figurativa della forma architettonica, si introdurrà lo studente alle sue applicazioni iconografiche orientate alla possibilità di ideare e descrivere il progetto nei suoi contenuti tecnici e formali in modo compiuto, sino a esplorare le frontiere della rappresentazione digitale. Eguale attenzione saràrivolta alla teoria e pratica del rilievo architettonico, strumento basilare per la conoscenza e l�'analisi, metrica e qualitativa, delle forme, dello spazio ambientale e architettonico.

WORKSHOP B ICAR/14 Workshop (W.A.Ve) 6Attività programmate in forma sperimentale di laboratorio progettuale intensivo svolto interamente in aula. Con i corsi intensivi, previsti alla fine del secondo semestre del primo e secondo anno accademico, e come attività di tipologia D al terzo anno accademico, si offre allo studente la possibilità di compiere un'�esperienza di progettazione concentrata nel tempo e fortemente mirata rispetto agli obiettivi formativi di approfondimento.

III ANNO

LABORATORIOMONODISCIPLINARE B ICAR/19 Restauro 4

Il restauro architettonico è la disciplina che ha come obiettivo la conservazione, nel tempo, di quegli edifici che testimoniano, nelle loro architetture, valori culturali nei quali le collettività possono identificarsi. Lo strumento attraverso il quale si attua la conservazione è il progetto di restauro. Obiettivo formativo è trasmettere agli studenti (lezioni e attività in aula) una visione il più possibile completa delle cognizioni culturali e tecniche costituenti i fondamenti della disciplina, nonché indicarne le modalità applicative nella predisposizione di un progetto di restauro, inteso come processo logico che, sulla base di indagini conoscitive, coniuga correttamente le esigenze legate alla conservazione dell�autenticità con la definizione e compatibilità di nuovi utilizzi.Attraverso l'�attività applicativa lo studente acquisirà le cognizioni relative ad una corretta codificazione grafica delle indicazioni progettuali fino agli aspetti esecutivi di dettaglio.

INSEGNAMENTOMONODISCIPLINARE B ICAR/22 Estimo 4

Il corso contribuisce alla formazione dello studente perseguendo tre ordini di obiettivi:- trasmettergli la capacità di interpretare i contesti economici, e quindi organizzativi, normativi ed esigenziali, entro cui avviene la produzione, loscambio e l�'uso dei beni edilizi ed immobiliari, e conseguentemente la formazione del loro prezzo;- metterlo in grado di impiegare le metodologie funzionali alla stima e al controllo dei costi nella produzione edilizia ed insediativa, anche in relazioneai quadri normativi che regolano la progettazione e l'�esecuzione delle opere pubbliche e private;- acquisire la conoscenza delle metodologie che consentono di stimare il valore economico che assumono nei mercati immobiliari i beni prodotti ointeressati da progetti di trasformazione urbanistica ed edilizia, e quindi di formulare giudizi di convenienza.

INSEGNAMENTOMONODISCIPLINARE A ICAR/18 Storia dell'architettura contemporanea 6

Gli obiettivi formativi del corso sono sintetizzabili nei seguenti termini:- portare lo studente ad acquisire strumenti di lettura critica per tracciare i lineamenti di una storia che dal tardo Ottocento giunge a comprenderel�intero Novecento;- trasmettere gli elementi conoscitivi per una riflessione intorno al peso che il Movimento Moderno ha avuto sia nella sua genesi costituiva sia nellasua fase di consenso all�indomani della prima guerra mondiale;- trasmettere gli elementi conoscitivi per indagare i rapporti con le avanguardie artistiche , con le trasformazioni di carattere tecnologico, con leistanze politico-sociali che emergono tra Otto e Novecento.

B ICAR/14LABORATORIO INTEGRATO 3: Progettazione architettonica e urbana 6

B ICAR/12LABORATORIO INTEGRATO 3: Progettazione sistemi costruttivi 6

INSEGNAMENTOMONODISCIPLINARE B ICAR/20 Urbanistica 12

Avendo carattere introduttivo, il corso si propone di avvicinare lo studente al campo del sapere e della pratica urbanistica, approfondendo i principali approcci descrittivi e interpretativi della città contemporanea, con forte riferimento alle teorie fondative e ai modelli urbani più ricorrenti ed illustrando strumenti e tecniche utili a collocare correttamente il progetto di architettura all'interno della città e del territorio. Lo studente viene, inoltre, sollecitato ad esplorare con proprio approccio critico, interpretativo e propositivo la città e il territorio contemporanei.

CORSOMONODISCIPLINARE C ICAR/09 Costruzioni in cemento armato, acciaio,

muratura e legno 6

Il corso tende a formare allievi architetti capaci di progettare il sistema strutturale delle architetture alle quali lavorano, concependo e sviluppando la progettazione strutturale quale aspetto della progettazione architettonica (anziché isolare la struttura in schemi astratti). In tal senso, il corso è diretto a esplorare le potenzialità della progettazione strutturale di migliorare l’architettura: come la struttura possa contribuire alla funzionalità e all’estetica dell’edificio. Inoltre, il corso tende a formare allievi architetti capaci di trasformare gli edifici esistenti preservandone l’autenticità, in particolare conservandone il funzionamento strutturale e le tecniche costruttive.Il percorso formativo comprende le intersezioni tra il progetto architettonico e le questioni tecnologiche, così da includere i dettagli costruttivi nella progettazione architettonica.

I - II - III ANNOD Attività formative a scelta dello studente 18 VEDERE MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2016-17

INSEGNAMENTOMONODISCIPLINARE E L-LIN/12 Lingua inglese

(Conoscenza della lingua straniera)4

Il corso mira all'acquisizione e al consolidamento delle abilità e competenze nella lingua inglese corrispondenti almeno al livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (CEFR). Mira inoltre a condurre gli studenti a una buona acquisizione del lessico specifico e delle competenze linguistiche relative agli ambiti dell’architettura. Per meglio raggiungere tali obiettivi, il corso è strutturato in due parti, distribuite su due semestri.

F Tirocinio curriculare 6 VEDERE MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2016-17

E Prova finale 2 VEDERE MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2016-17

L'insegnamento di Storia e Restauro dell’Architettura prevede un'articolazione in due moduli coordinati:Storia delle Tecniche e Teoria del Restauro.Storia delle Tecniche si pone l'obiettivo di fornire gli strumenti di conoscenza necessari a ricostruire le vicende di un manufatto architettonico a partire dalle fonti scritte e materiali e di conseguenza mettere in evidenza quale ruolo assuma la conoscenza del suo passato e delle tecniche usate per una opportuna conservazione dell’oggetto.Teoria del Restauro si propone di fornire gli orientamenti necessari per la formazione di un quadro culturale preliminare all’esperienza dello studente nel restauro architettonico. Oltre a tracciare la storia del restauro, privilegiando l’analisi di esperienze significative e di realizzazioni esemplari, introduce allo studio dei principali contributi del pensiero disciplinare, evidenziandone il ruolo fondativo per un orizzonte critico e conservativo del progetto.

Obiettivo del laboratorio integrato è trasmettere le cognizioni e i procedimenti per cui la forma di un�'opera di architettura è (anche) l�'esito di scelte che fanno riferimento a saperi strutturali e costruttivi, trasponendo l'�ideazione in costruzione (strutture, materiali, tecnologie) lungo il processo progettuale dall�'impostazione alla definizione del manufatto. La cognizione strutturale e costruttiva del progetto è elemento imprescindibile della cultura formale del progettista: gli insegnamenti coordinati nel laboratorio trasmettono cognizioni fondative di specifici saperi teorico-tecnici necessari al progettista-architetto e al tempo stesso ne orientano l�'applicazione attraverso le fasi di progressivo affinamento di scelte e intenti formali. Innovando profondamente la didattica progettuale nelle scuole di architettura, si propone un percorso che consente allo studente di misurare l'�interazione tra cultura della figurazione e cultura della costruzione, secondo metodologie, vincoli e norme che permettono di elaborare il progetto di architettura come opera da costruire.

Obiettivo del laboratorio è misurare il progetto di un manufatto architettonico (figurazione, articolazione di spazi e modi d�uso, impostazione costruttiva) a fronte della complessità degli insediamenti urbani : in termini di trasformazione urbanistico-morfologica ed in termini di integrazione ambientale. In questa logica formativa il laboratorio si pone come luogo di approfondimento, verifica e sviluppo di cognizioni e metodologie progettuali acquisite nei precedenti insegnamenti. La presenza della progettazione di sistemi costruttivi introduce la riflessione sulle scelte relative alla materialità del progetto architettonico, al suo rapporto con l�'ambiente, ai temi della manutenzione, del consumo energetico e della sostenibilità.

Obiettivo formativo del laboratorio integrato è trasmettere cognizioni e procedimenti di base relativi al progetto di un manufatto architettonico. Il complesso equilibrio che regola i rapporti tra funzione, forma e struttura sarà oggetto di lezioni teoriche e di esercizi progettuali preliminari. Verranno trasmessi i principi geometrico-descrittivi del disegno e dell�'analisi configurativa di organismi complessi, introducendo lo studente alle loro applicazioni iconografiche. La pratica progettuale verrà definita e descritta come attività razionale, sintesi di processi conoscitivi che analizzano diverse condizioni di vincolo. Verrà introdotta la nozione di cultura materiale come presupposto imprescindibile di ogni idea di architettura.

LEGENDACoorte= gruppo di studenti iscritti in un medesimo anno accademico al primo anno di universitàSSD= settore scientifico-disciplinareCFU= crediti formativi universitariLABORATORIO INTEGRATO= il laboratorio integrato è composto da più moduli di settori scientifico-disciplinari diversiINSEGNAMENTO INTEGRATO= insegnamento composto da insegnamenti/moduli tra loro coordinatiW.A.VE= Workshop estivi di Architettura Venezia, programmati, annualmente, nel mese di luglioTAF= tipologia dell'attività formativa:A= attività formative di baseB= attività formative caratterizzantiC= attività formative affini o integrativeD= attività formative a scelta dello studenteE= conoscenza della lingua straniera e prova finaleF= altre attività formative

LABORATORIOINTEGRATO

LABORATORIOINTEGRATO

LABORATORIOINTEGRATO

INSEGNAMENTO INTEGRATO

PROPEDEUTICITA'È prevista la propedeuticità tra i Laboratori integrati del primo, secondo e terzo anno. È prevista, inoltre, la propedeuticità tra: Analisi matematica e geometria, Meccanica Strutturale 1, Meccanica Strutturale 2, il modulo di Progettazione strutturale del Laboratorio integrato 2.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 4 di pagine 83

Dipartimento di Architettura Costruzione Conservazione

DACC: REGOLAMENTO CdL Architettura Costruzione Conservazione 2016-2017 P. 5

Articolo 4 (Requisiti di accesso e modalità di verifica) Le conoscenze richieste per l’accesso al corso di laurea Architettura Costruzione Conservazione sono legate al possesso di un diploma di scuola secondaria o di titolo di studio conseguito all'estero e riconosciuto idoneo. Nella sostanza le conoscenze necessarie possono essere indicate (soprattutto) in una buona conoscenza della sto-ria dell'architettura e della città come espressioni particolari della cultura materiale e dell'immaginario nelle im-plicazioni con la vita civile, in parallelo ad altre forme (espressive, dalla letteratura al cinema, e all'evoluzione delle concezioni scientifiche). Il corso di studi è soggetto a programmazione nazionale, conseguentemente modalità e contenuti della prova di ammissione sono determinati annualmente con decreto ministeriale. Accedendo dalla homepage dell'Università Iuav di Venezia, alla pagina dedicata all'orientamento degli studenti, possono essere reperite informazioni aggiuntive sulle modalità e contenuti della prova ed è possibile consultare i test proposti negli ultimi anni con le relative risposte. Articolo 5 (Forme didattiche e crediti formativi universitari) La lingua di insegnamento del corso è prevalentemente l’italiano. Alcune attività formative possono essere svolte in lingua inglese. In alcune circostanze, come per i workshop o seminari si utilizzano anche altre lingue europee. Sono previste le seguenti forme di didattica: insegnamenti monodisciplinari e integrati, laboratori monodiscipli-nari e integrati, tirocinio, workshop, prova finale. Nell’ambito di ciascun insegnamento, ciascun credito formativo corrisponde a:

Articolo 6 (Disposizioni in merito alla frequenza alle lezioni) Per frequenza si intende la partecipazione personale da parte dello studente alle attività didattiche previste per il corso di studio. La frequenza è obbligatoria per tutti i corsi nella misura del 70% delle ore complessive di lezione previste. L’obbligo di frequenza deve essere soddisfatto con la partecipazione a tutte le modalità di apprendimento previ-ste per gli insegnamenti.

tipo di attività ore di attività didattica assistita per credito

ore di studio individuali corrispondenti

ore complessive di apprendimento per 1 credito

insegnamenti monodisciplinari 10 15 25insegnamenti monodisciplinari - tipologia C 8 17 25nsegnamenti monodisciplinari - MAT/05, ING-IND/11 e ICAR/20 5 20 25laboratori integrati e laboratorio monodisciplinare di restauro 10 15 25Laboratorio monodisciplinare di rililievo strumentale e rappresentazione digitale 9 16 25moduli coordinati 10 15 25Workshop 10 15 25tirocinio 0 25 25prova finale 0 25 25

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 5 di pagine 83

Dipartimento di Architettura Costruzione Conservazione

DACC: REGOLAMENTO CdL Architettura Costruzione Conservazione 2016-2017 P. 6

Gli studenti lavoratori (impegnati a tempo parziale) dovranno concordare con i docenti titolari dell’insegnamento la frequenza minima al corso e lo svolgimento delle attività pratiche minime. L’assolvimento dell’obbligo di frequenza viene comunque accertato dal singolo docente. Articolo 7 (Attività formative autonomamente scelte dallo studente) Lo studente può sostenere come attività formative autonomamente scelte uno o più insegnamenti erogati nei corsi di studio dell’ateneo di pari livello o superiore. Tali attività formative sono considerate coerenti con il pro-getto formativo. Ulteriori informazioni su attività che lo studente può scegliere autonomamente sono precisate nel manifesto de-gli studi. Articolo 8 (Modalità di svolgimento delle prove di accertamento del profitto) Per acquisire i crediti assegnati alle attività formative è necessario il superamento da parte dello studente di una prova d’esame o di un’altra forma di verifica del profitto. Le procedure di verifica del profitto si svolgono secondo quanto indicato nell’art. 20 del Regolamento didattico di Ateneo. Le modalità di svolgimento delle verifiche (forma orale, scritta o a mezzo di presentazione di un elaborato ed eventuali loro combinazioni; verifiche individuali ovvero di gruppo) assicurano la riconoscibilità e valutabilità dell’apporto individuale e sono stabilite annualmente nei programmi dei singoli insegnamenti. Il manifesto degli studi prevede i casi in cui le attività formative si concludono con un esame con votazione tren-tesimi ovvero con un giudizio di idoneità. Lo svolgimento degli esami è pubblico. L’esito dell’esame è registrato nella carriera dello studente e può essere visualizzato attraverso l’area riservata dello sportello internet. Articolo 9 (Prova finale: caratteristiche, obiettivi e modalità di svolgimento)

La prova finale è intesa come verifica di autonomia di giudizio e di capacità comunicative, cioè di istituire e comu-nicare connessioni logiche tra conoscenze, competenze e scelte progettuali. La prova finale consiste nella discussione analitica e critica dell'esperienza formativa sviluppata lungo il corso degli studi. Il candidato dovrà presentare un portfolio da lui redatto, composto da testi e immagini, finalizzato a documentare in modo soggettivo, critico e selettivo il proprio percorso di studi, presentando la propria esperienza formativa at-traverso una selezione mirata degli elaborati di studio e degli elaborati progettuali. La valutazione della prova finale è di competenza di commissioni giudicatrici nominate all'inizio di ogni an-no ac-cademico dal rettore, con proprio decreto, su proposta del Dipartimento. Ogni commissione è costituita da tre componenti scelti fra i titolari delle attività formative presso il Dipartimento nell'anno accademico in cui si svolge l'esame. Lo svolgimento dell'esame di laurea e la proclamazione finale sono pubblici.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 6 di pagine 83

Dipartimento di Architettura Costruzione Conservazione

DACC: REGOLAMENTO CdLM Architettura per il Nuovo e l’Antico 2016-2017 P. 1

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI STUDIO ARCHITETTURA PER IL NUOVO E L’ANTICO

Anno Accademico 2016-17

Le informazioni contenute nel Regolamento didattico del Corso di laurea Magistrale Architettura per il Nuovo e l’Antico sono state approvate dal Consiglio del Dipartimento di Architettura Costruzione Conservazione del 5 luglio 2016, acquisito il parere della Commissione paritetica riunitasi l’8 giugno 2016.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 7 di pagine 83

Dipartimento di Architettura Costruzione Conservazione

DACC: REGOLAMENTO CdLM Architettura per il Nuovo e l’Antico 2016-2017 P. 2

INDICE Articolo 1 (Norme generali, contenuti e ambito di applicazione) Articolo 2 (Il corso di studio in breve) Articolo 3 (Il percorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti) Articolo 4 (Requisiti di accesso e modalità di verifica) Articolo 5 (Forme didattiche e crediti formativi universitari) Articolo 6 (Disposizioni in merito alla frequenza alle lezioni) Articolo 7 (Attività formative autonomamente scelte dallo studente) Articolo 8 (Modalità di svolgimento delle prove di accertamento del profitto) Articolo 9 (Prova finale: caratteristiche, obiettivi e modalità di svolgimento)

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 8 di pagine 83

Dipartimento di Architettura Costruzione Conservazione

DACC: REGOLAMENTO CdLM Architettura per il Nuovo e l’Antico 2016-2017 P. 3

Articolo 1 (Norme generali, contenuti e ambito di applicazione) Il presente Regolamento didattico disciplina le norme per l'organizzazione didattica e lo svolgimento del Corso di studio, e si applica a tutti gli studenti immatricolati nell’anno accademico 2016-2017 al Corso di laurea Magistrale Architettura per il Nuovo e l’Antico (APNA), istituito presso l’Università Iuav di Venezia a partire dall’anno accademico 2013-2014. La struttura didattica competente è il Dipartimento Architettura Costruzione Conservazione, d’ora in avanti denominato DACC, che programma, organizza e coordina l’attività didattica del corso di studio. Articolo 2 (Il corso di studio in breve) Il corso di laurea magistrale in Architettura per il Nuovo e l'Antico ha per obiettivo la formazione di una fi-gura professionale in grado di confrontarsi con la complessità del processo progettuale in tutti i suoi aspetti e di comprendere, avvalersi, coordinare teorie e tecniche proprie di diversi ambiti disciplinari. Il progetto scientifico-culturale è finalizzato allo sviluppo della cultura e dei saperi che qualificano sia pro-gettazioni ex novo che interventi di conservazione e restauro di architetture moderne e antiche. In entrambi i filoni formativi sono presenti le nuove tematiche della sostenibilità e del risparmio energetico, che hanno assunto un ruolo importante nella prassi progettuale contemporanea. Il Corso di studio Architettura per il Nuovo e l’Antico è organizzato in un unico curriculum. Per accedere alla libera professione i laureati in possesso della laurea magistrale in architettura devono so-stenere l'esame di stato. Il superamento di tale prova consente loro di iscriversi alla sezione A (Architetto) dell'albo professionale dell'ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti, conservatori. Articolo 3 (Il percorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti) L’offerta didattica e gli obiettivi formativi specifici degli insegnamenti e delle altre attività formative sono riportati nella tabella di cui alla pagina seguente. Ulteriori indicazioni sul percorso formativo (propedeuticità, tipologia delle forme didattiche, insegnamenti obbligatori, docenti titolari degli insegnamenti, periodi didattici, criteri e modalità di riconoscimento dei crediti, tipologia delle prove di valutazione per l’accertamento del profitto, forme di tutorato) sono precisa-te nel manifesto degli studi pubblicato nel sito web dell’Ateneo. Segue la Tabella: Offerta didattica e obiettivi degli insegnamenti.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 9 di pagine 83

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DACC: REGOLAMENTO CdLM Architettura per il Nuovo e l’Antico 2016-2017 P. 4

ATTIVITA' FORMATIVA TAF SSD INSEGNAMENTO CFU OBIETTIVI FORMATIVII ANNO

B ICAR/14LABORATORIO DI PROGETTAZIONE 1: Composizione architettonica 6

B ICAR/12LABORATORIO DI PROGETTAZIONE 1: Tecnologia dell'architettura 6

C ICAR/07LABORATORIO DI PROGETTAZIONE 1: Strutture di fondazione 6

INSEGNAMENTOMONODISCIPLINARE B ICAR/18 Storia dell'architettura 1 6

Attraverso lezioni, esercitazioni in aula, visite guidate, il corso introduce gli studenti alla conoscenza dell'architettura, analizzata all'interno dei contesti storici, urbani e in riferimento alle culture materiali.

INSEGNAMENTOMONODISCIPLINARE C ICAR/09 Costruzioni in acciaio 4

Il corso ha l’obbiettivo di mostrare come le strutture portanti siano parte integrante e fondamentale dell’oggetto architettonico, e di illustrare come l’organismo strutturale possa diventare esso stesso elemento architettonico e compositivo qualificante, sia nel caso di nuovi manufatti che nel nuovo uso di quelli esistenti. A tale scopo il corso si propone di guidare lo studente nella lettura dell’organismo strutturale e degli elementi che lo compongono, e di consentire l’acquisizione di sensibilità e conoscenza sul funzionamento di base delle strutture metalliche, sulle forme e tipologie utilizzabili, sui principi della loro progettazione concettuale e sui fondamenti del loro dimensionamento.Il corso si sviluppa attraverso tre fasi: si parte da una sintetica illustrazione della storia delle costruzioni in acciaio, attraverso esempi emblematici, che mostrano le specificità della costruzione metallica in rapporto all’evoluzione delle capacità tecniche e delle conoscenze scientifiche; si illustrano poi le caratteristiche tipologiche, morfologiche e costruttive delle strutture in acciaio e si forniscono gli elementi di base della teoria e del progetto della costruzione metallica, nonché i fondamenti del suo dimensionamento.

B ICAR/14LABORATORIO DI PROGETTAZIONE 2: Composizione architettonica 6

B ICAR/08LABORATORIO DI PROGETTAZIONE 2: Meccanica strutturale 6

BING-IND/11

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE 2: Fisica tecnica e impianti 6

INSEGNAMENTOMONODISCIPLINARE C GEO/09 Petrografia applicata 4

Il corso fornisce agli studenti l’indispensabile conoscenza di base delle proprietà fisico-meccaniche e tecniche dei materiali da costruzione e ornamentali, sia lapidei (rocce naturali) che litoidi (cotti, malte e intonaci), in funzione delle loro caratteristiche minero-petrografiche e chimiche, e attraverso l’illustrazione dei principali metodi di misura di laboratorio. Esso affronta inoltre le problematiche relative ai processi di deterioramento dei materiali lapidei e litoidi al fine di sviluppare nello studente una capacità revisionale di massima della loro potenziale idoneità e durevolezza in funzione della destinazione d’uso e delle condizioni ambientali a cui sono sottoposti.

INSEGNAMENTOMONODISCIPLINARE C ICAR/19 Consolidamento degli edifici 4

Il corso ha come obiettivo la valutazione della sicurezza strutturale dell�'edificato storico partendo dalla conoscenza del manufatto ottenuta per mezzo di metodologie come il rilievo stratigraficocostruttivo e la lettura del quadro fessurativo e deformativo. Con �'interpretazione del dato costruttivo, dell�'analisi del comportamento nel tempo e del livello di danneggiamento raggiunto, si valuta il funzionamento attuale della fabbrica. Attraverso una riflessione, anche alla luce degli indirizzi normativi vigenti, sul possibile contributo di eventuali modifiche e miglioramenti ottenuti per mezzo di tecniche tradizionali o innovative, si vuole formare la capacità di impostare il progetto degli interventi necessari per consentire nuovi usi del costruito storico, valutandolo criticamente alla luce del più generale obiettivo di conservazione del patrimonio culturale, anche in riferimento a possibili eventi sismici.

INSEGNAMENTOMONODISCIPLINARE B ICAR/06 Tecniche di rilevamento per la

rappresentazione ed il controllo 6Fondamenti di analisi matematica, trattamento degli errori, metodi di rappresentazione (proiezioni ortogonali, assonometriche, centrali), rilievo diretto, raddrizzamento fotogrammetrico, fondamenti di image processing, fondamenti di cad.

II ANNO

B ICAR/14LABORATORIO DI PROGETTAZIONE 3: Composizione architettonica 6

B ICAR/09LABORATORIO DI PROGETTAZIONE 3: Progettazione strutturale 6

B ICAR/19LABORATORIO DI PROGETTAZIONE 3: Restauro architettonico 8

B ICAR/22LABORATORIO DI PROGETTAZIONE 3: Valutazione economica del progetto 4

INSEGNAMENTOMONODISCIPLINARE B ICAR/20 Urbanistica 6

Il corso intende fornire gli strumenti per la comprensione, l'interpretazione e la progettazione del territorio contemporaneo con particolare attenzione alle complesse questioni legate alla conservazione e trasformazione delle preesistenze edilizie e urbane. Introduce lo studente ai metodi e alle tecniche di analisi e di progettazione di parti urbane consolidate o di antico impianto, acquisendo e sviluppando gli strumenti di comprensione dei modi e dei tempi con cui si sono determinate le trasformazioni e le edimentazioni più significative.

INSEGNAMENTOMONODISCIPLINARE B ICAR/18 Storia dell'architettura 2 6

Attraverso una lettura critica di singoli episodi, fornire gli strumenti per tracciare i lineamenti di una storia che dal tardo Settecento giunga a comprendere l’intero Novecento. Riflettere attorno al peso che il mito dell’architettura moderna ha avuto sia nella sua genesi costitutiva, sia nella sua fase di consenso all’indomani della prima guerra mondiale. Indagare i rapporti con le avanguardie artistiche, con le trasformazioni epocali di carattere tecnologico, con le istanze politico-sociali che emergono tra Otto e Novecento.

INSEGNAMENTOMONODISCIPLINARE B IUS/10 Diritto amministrativo 4

Il corso propone lo studio del complesso di norme, regolamenti e leggi che determinano i processi di programmazione e di pianificazione urbana, con particolare riguardo ai vincoli riferiti alla conservazione del patrimonio ed alle condizioni materiali degli interventi.

I - II ANNOD Attività formative a scelta dello studente 8 VEDERE MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2016-17F Tirocinio curriculare 4 VEDERE MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2016-17

E Prova finale 8 VEDERE MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2016-17

LABORATORIO INTEGRATO

LABORATORIO INTEGRATO

LABORATORIO INTEGRATO

Forma e materia. Per conservare e costruire architetture, il progetto deve ricercare e sperimentare le relazioni che intercorrono tra una idea di forma e la sua realizzazione materica; obiettivo del laboratorio è di farlo andando oltre la soluzione dei problemi funzionali e puntando al significato stesso della costruzione.

LEGENDACoorte= gruppo di studenti iscritti in un medesimo anno accademico al primo anno di universitàSSD= settore scientifico-disciplinareCFU= crediti formativi universitariLABORATORIO DI PROGETTAZIONE= il laboratorio di progettazione è composto da più moduli di settori scientifico-disciplinari diversiTAF= tipologia dell'attività formativa:B= attività formative caratterizzantiC= attività formative affini o integrativeD= attività formative a scelta dello studenteE= prova finaleF= altre attività formative

Forma e struttura. Per conservare e costruire architetture, il progetto deve mettere a fuoco il rapporto tra figura architettonica e figura strutturale; obiettivo del laboratorio è la trasmissione dei saperi e delle cognizioni teoriche e tecniche che lo consentono.

Forma e conservazione. Per conservare e costruire architetture, il progetto deve porsi il problema della durata come tempo vissuto o da vivere delle costruzioni; obiettivo del laboratorio è di farlo rispetto alla consistenza materiale ed in ragione del riconoscimento dei valori propri di ciascuna architettura, nonché l�'approfondimento delle tecniche di valutazione in relazione alle strategie di intervento per la rigenerazione del patrimonio storico e dell�'edificato.

PROPEDEUTICITA'I laboratori di progettazione 1, 2 e 3 sono da ritenersi propedeutici nella loro sequenzialità.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 10 di pagine 83

Dipartimento di Architettura Costruzione Conservazione

DACC: REGOLAMENTO CdLM Architettura per il Nuovo e l’Antico 2016-2017 P. 5

Articolo 4 (Requisiti di accesso e modalità di verifica) Per l'ammissione al corso di laurea magistrale Architettura per il Nuovo e l’Antico, è necessario: - possedere la laurea di 1° livello classe L-17 (Classe delle lauree in Scienze dell'architettura) oppure una Laurea o un diploma universitario di durata triennale, o un altro titolo conseguito all'estero, riconosciuto idoneo; - l'adempimento delle attività formative indispensabili riportate nella tabella relativa alla classe L-17: 108 crediti formativi obbligatori, riferiti ai settori scientifico-disciplinari della classe; - aver superato il test di ammissione obbligatorio per l'iscrizione ad un corso di laurea e/o di laurea magi-strale a ciclo unico con la esplicita finalizzazione diretta alla "formazione di architetto". Le modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale della classe LM-4 (Architettura, Ingegneria –Edile Archi-tettura) sono annualmente stabilite dalle procedure selettive per l’ammissione ai corsi di laurea magistrale in Architettura dell’Università Iuav di Venezia. Una o più commissioni nominate dal Rettore valutano l’ammissibilità dei candidati ai corsi di studio e la pertinenza del curriculum studiorum dei candidati secondo un calendario riportato dal bando stesso e pub-blicato nel sito Iuav nella pagina dedicata all’orientamento degli studenti. Articolo 5 (Forme didattiche e crediti formativi universitari) La lingua di insegnamento del corso è prevalentemente l’italiano. Alcune attività formative possono essere svolte in lingua inglese. In alcune circostanze, come per i workshop o seminari si utilizzano anche altre lingue europee. Sono previste le seguenti forme di didattica: insegnamenti monodisciplinari e integrati, laboratori monodi-sciplinari e integrati, tirocinio, workshop, prova finale. Nell’ambito di ciascun insegnamento, ciascun credito formativo corrisponde a: tipo di attività ore di attività didatti-

ca assistita per credi-to

ore di studio indivi-duali corrispondenti

ore complessive di apprendimen-to per 1 credito

insegnamenti monodisciplinari 10 15 25 insegnamenti monodisciplinari – tipologia C 12 13 25 laboratori integrati di progettazione ( esclu-so, nel laboratorio di progettazione 3, il modulo di valutazione economica del pro-getto e il modulo di restauro architettonico) 10 15 25 restauro architettonico: modulo del labora-torio integrato di progettazione 3 8 cfu 7,5 17,5 25 valutazione economica progetto: modulo del laboratorio integrato di progettazione 3 4cfu 15 10 25 tirocinio 0 25 25 prova finale 0 25 25

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 11 di pagine 83

Dipartimento di Architettura Costruzione Conservazione

DACC: REGOLAMENTO CdLM Architettura per il Nuovo e l’Antico 2016-2017 P. 6

Articolo 6 (Disposizioni in merito alla frequenza alle lezioni) Per frequenza si intende la partecipazione personale da parte dello studente alle attività didattiche previ-ste per il corso di studio. La frequenza è obbligatoria per tutti i corsi nella misura del 70% delle ore complessive di lezione previste. L’obbligo di frequenza deve essere soddisfatto con la partecipazione a tutte le modalità di apprendimento previste per gli insegnamenti. Gli studenti lavoratori (impegnati a tempo parziale) dovranno concordare con i docenti titolari dell’insegnamento la frequenza minima al corso e lo svolgimento delle attività pratiche mini-me.L’assolvimento dell’obbligo di frequenza viene comunque accertato dal singolo docente. Articolo 7 (Attività formative autonomamente scelte dallo studente) Lo studente può sostenere come attività formative autonomamente scelte uno o più insegnamenti erogati nei corsi di studio dell’ateneo, purché di livello non inferiore. Tali attività formative sono considerate coe-renti con il progetto formativo. Ulteriori informazioni su attività che lo studente può scegliere autonomamente sono precisate nel manife-sto degli studi. Articolo 8 (Modalità di svolgimento delle prove di accertamento del profitto) Per acquisire i crediti assegnati alle attività formative è necessario il superamento da parte dello studente di una prova d’esame o di un’altra forma di verifica del profitto. Le procedure di verifica del profitto si svolgono secondo quanto indicato nell’art. 20 del Regolamento didat-tico di Ateneo. Le modalità di svolgimento delle verifiche (forma orale, scritta o a mezzo di presentazione di un elaborato ed eventuali loro combinazioni; verifiche individuali ovvero di gruppo) assicurano la riconoscibilità e valuta-bilità dell’apporto individuale e sono stabilite annualmente nei programmi dei singoli insegnamenti. Il manifesto degli studi prevede i casi in cui le attività formative si concludono con un esame con votazione trentesimi ovvero con un giudizio di idoneità. Lo svolgimento degli esami è pubblico. L’esito dell’esame è registrato nella carriera dello studente e può essere visualizzato attraverso l’area riser-vata dello sportello internet. Articolo 9 (Prova finale: caratteristiche, obiettivi e modalità di svolgimento) La prova individuale finale è diretta a verificare e valutare il raggiungimento di un livello avanzato di forma-zione. La prova finale si svolge attraverso la presentazione di progetti architettonici e/o dissertazioni su argomenti specifici inerenti il corso di laurea. L’obiettivo è verificare l’originalità del lavoro del laureando, la sua competenza critica e la capacità di esporre e discutere con chiarezza e padronanza le strategie di approccio, le metodologie di analisi e le tecniche di comunicazione di elaborati progettuali o di ricerche collegate ai temi dell’architettura specifici della laurea magistrale Architettura per il Nuovo e l’Antico. La valutazione della prova finale è di competenza di commissioni giudicatrici nominate all'inizio di ogni an-no accademico dal rettore, con proprio decreto, su proposta del Dipartimento.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 12 di pagine 83

Dipartimento di Architettura Costruzione Conservazione

DACC: REGOLAMENTO CdLM Architettura per il Nuovo e l’Antico 2016-2017 P. 7

Ogni commissione è costituita da cinque componenti scelti fra i titolari delle attività formative presso il Di-partimento nell'anno accademico in cui si svolge l'esame. Possono far parte di dette commissioni, con dirit-to di voto, docenti di altra università e titolari di contratti di insegnamento di diritto privato. La valutazione delle prove è espressa in centodecimi. La prova è superata con il conseguimento della valu-tazione minima di sessantasei centodecimi. In caso di conseguimento della valutazione massima, per deci-sione unanime della commissione giudicatrice, può esser conferita la lode e, eventualmente, dichiarata la dignità di pubblicazione della tesi. Lo svolgimento dell’esame di laurea e la proclamazione finale sono pubblici.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 13 di pagine 83

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI STUDIO IN DESIGN DELLA MODA E ARTI MULTIMEDIALI

INDICE

Articolo 1 (Norme generali, contenuti e ambito di applicazione)

Articolo 2 (Il corso di studio in breve)

Articolo 3 (Il percorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti)

Articolo 4 (Requisiti di accesso e modalità di verifica)

Articolo 5 (Forme didattiche e crediti formativi universitari)

Articolo 6 (Disposizioni in merito alla frequenza alle lezioni)

Articolo 7 (Attività formative autonomamente scelte dallo studente)

Articolo 8 (Modalità di svolgimento delle prove di accertamento del profitto)

Articolo 9 (Prova finale: caratteristiche, obiettivi e modalità di svolgimento)

Articolo 1

(Norme generali, contenuti e ambito di applicazione)

Il presente Regolamento didattico disciplina le norme per l'organizzazione didattica e lo svolgimento del corso di studio, e si applica a tutti gli studenti immatricolati nell’anno accademico 2016/17 al corso di laurea in

Design della moda e arti multimediali, istituito presso l’Università Iuav di Venezia a partire dall’anno

accademico 2013/14. La struttura didattica competente è il dipartimento di Culture del Progetto, d’ora in avanti denominato dCP, che programma, organizza e coordina l’attività didattica del corso di studio.

Articolo 2

(Il corso di studio in breve) Il corso di studi intreccia carattere sperimentale con metodologie analitiche e progettuali, insieme a una particolare attenzione alla cultura materiale. Si occupa di processi creativi e prodotti creando uno stretto dialogo tra ricerca artistica e pratica del design. Integra il concetto di innovazione tecnologica, ampliandolo ai temi del corpo, identità, e memoria nella cultura visiva e progettuale contemporanea. Il corso si riconosce nei sistemi produttivi, ideativi, industriali e di consumo dell'arte e della moda, con un interesse specifico al contesto del made in Italy.

Articolo 3

(Il percorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti)

L’offerta didattica e gli obiettivi formativi specifici degli insegnamenti e delle altre attività formative sono riportati nell’Allegato n. 1, parte integrante del presente regolamento. Ulteriori indicazioni sul percorso formativo (propedeuticità, tipologia delle forme didattiche, insegnamenti obbligatori, docenti titolari degli insegnamenti, periodi didattici, criteri e modalità dei riconoscimento dei crediti, tipologia delle prove di valutazione per l’accertamento del profitto, forme di tutorato) sono precisate nel

manifesto degli studi pubblicato nel sito web dell’ateneo.

Articolo 4

(Requisiti di accesso e modalità di verifica) Per l'iscrizione al corso di laurea è richiesto il possesso di un diploma di scuola secondaria superiore conseguito in Italia o di altro titolo di studio conseguito all'estero riconosciuto idoneo. Sono inoltre richieste ai candidati le seguenti capacità e conoscenze: capacità di pensiero razionale ed astratto; capacità creative manifestate attraverso l'abilità nel connettere concetti e processi diversi; capacità logico deduttive e di risoluzione di sillogismi; capacità di percezione ed elaborazione di contenuti figurativi; capacità di effettuare ragionamenti in ambito grafico-spaziale e di risolvere problemi (problem solving) attraverso strategie di riconfigurazione creativa degli elementi;

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 14 di pagine 83

capacità di autopresentazione. Le modalità di verifica di tali conoscenze e capacità saranno determinate nel regolamento didattico del corso di studio. L'Accesso al corso di laurea della classe L-4 (Disegno industriale) attivato dal dipartimento culture del progetto è a numero chiuso. Le modalità di accesso ai corsi di laurea sono stabilite dalle procedure selettive per l'ammissione ai corsi di laurea programmati a livello locale per l'anno accademico 2016-2017. Le modalità di verifica delle conoscenze e capacità saranno determinate attraverso un test, un colloquio e da una prova grafica da una o più commissioni nominate dal consiglio di dipartimento. Il calendario delle prove sarà riportato dal bando, pubblicato di norma a fine primavera-inizio estate, nella Homepage dell'Università Iuav di Venezia (albo on line) e anche nella pagina dedicata all'orientamento degli studenti.

Articolo 5

(Forme didattiche e crediti formativi universitari)

La lingua di insegnamento del corso è l’italiano. Alcune attività formative possono essere svolte in lingua inglese. In alcune circostanze, come per i workshop o seminari si utilizzano anche altre lingue europee.

Sono previste le seguenti forme di didattica: insegnamenti monodisciplinari e integrati, laboratori monodisciplinari e integrati, tirocinio, workshop, prova finale. Nell’ambito di ciascun insegnamento, ciascun credito formativo corrisponde a 25 ore articolate in ore di attività didattica assistita più ore di studio individuale:

Tipo di attività

didattica

Ore di attività

didattica

assistita

Ore di

studio

individuale

Ore complessive

di lavoro di

apprendimento

Lezioni 5 - 10 20 - 15

25 Laboratori 5 - 10 20 - 15

Tirocinio 0 25

Prova finale 0 25

Articolo 6

(Disposizioni in merito alla frequenza alle lezioni)

Per frequenza si intende la partecipazione personale da parte dello studente alle attività didattiche previste per il corso di studio. La frequenza è obbligatoria per tutti i corsi nella misura del 70% delle ore complessive di lezione previste. L’obbligo di frequenza deve essere soddisfatto con la partecipazione a tutte le modalità di apprendimento previste per gli insegnamenti. L’obbligo di frequenza può non applicarsi agli studenti lavoratori (impegnati a tempo parziale) che comunque

dovranno concordare con i docenti titolari dell’insegnamento lo svolgimento delle attività pratiche minime.

L’assolvimento dell’obbligo di frequenza viene comunque accertato dal singolo docente.

Articolo 7

(Attività formative autonomamente scelte dallo studente)

Lo studente può sostenere come attività formative autonomamente scelte uno o più insegnamenti erogati nei corsi di studio dell’ateneo, purché di livello non inferiore. Tali attività formative sono considerate coerenti con il

progetto formativo. Per ulteriori attività riconoscibili in tale tipologia si rimanda al manifesto degli studi.

Articolo 8

(Modalità di svolgimento delle prove di accertamento del profitto)

Per acquisire i crediti assegnati alle attività formative è necessario il superamento da parte dello studente di una prova d’esame o di un’altra forma di verifica del profitto.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 15 di pagine 83

Le procedure di verifica del profitto si svolgono secondo quanto indicato nell’art. 20 del Regolamento didattico

di Ateneo. Le modalità di svolgimento delle verifiche (forma orale, scritta o a mezzo di presentazione di un elaborato ed eventuali loro combinazioni; verifiche individuali ovvero di gruppo) assicurano la riconoscibilità e valutabilità dell’apporto individuale e sono stabilite annualmente nei programmi dei singoli insegnamenti. Il manifesto degli studi prevede i casi in cui le attività formative si concludono con un esame con votazione in trentesimi ovvero con un giudizio di idoneità. Lo svolgimento degli esami è pubblico. L’esito dell’esame è registrato nella carriera dello studente, e può essere visualizzato attraverso l’area

riservata dello sportello internet.

Articolo 9

(Prova finale: caratteristiche, obiettivi e modalità di svolgimento) La prova finale consiste in un lavoro individuale di progettazione laboratoriale con caratteristiche di originalità accompagnato da un elaborato scritto. L'elaborato finale può essere anche un lavoro originale, di tipo teorico, che sviluppa un tema affrontato durante la frequenza di uno degli insegnamenti o dei laboratori seguiti nei tre anni di corso. In entrambi i casi è prevista la figura di un supervisore con il quale concordare e verificare sia l'argomento che lo sviluppo del progetto. I contenuti della prova finale possono essere approfondimenti delle collezioni di moda e dei lavori d'arte svolti nell'ambito dei Laboratori Finali o frutto di ricerche su: una fase del gusto o delle tendenze, una mostra, un concetto personale, o altri argomenti preventivamente concordati. In tutti i casi è prevista la figura di un supervisore, ovvero di un relatore (professore/ricercatore strutturato Iuav o docente avente contratto d'insegnamento Iuav nell'anno accademico in cui lo studente si laurea), con il quale concordare e verificare sia l'argomento che lo sviluppo della prova finale. Obiettivo della prova finale è di accertare la capacità del laureando di esporre e discutere i contenuti, oralmente e per scritto, con chiarezza e padronanza. La valutazione finale comprende una valutazione globale del curriculum del laureando. Le disposizioni sulle commissioni di laurea e sui relatori fanno riferimento alla normativa vigente in materia.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 16 di pagine 83

Università Iuav di VeneziaDipartimento Culture del ProgettoALLEGATO N. 1

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI STUDIO IN DESIGN DELLA MODA E ARTI MULTIMEDIALIArticolo 3

(Il percorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti)

1/5

Anno di corso Curriculum Insegnamento Unità Didattica TAF SSD CFU Obiettivi formativi

1 Design della moda Disegno e illustrazione per la moda A ICAR/

17 6

L’insegnamento fornisce le conoscenze teoriche e pratiche suldisegno e l’illustrazione di moda. Mediante esercitazioni nel disegnodel figurino, lo studente apprende l’analisi della percezione, del coloree delle rappresentazioni del corpo umano al fine di trovare uno stilepersonale, utile a visualizzare tecnicamente e illustrare il progettodell’abito e degli accessori.

1 Design della moda Laboratorio di design della moda 1 A ICAR/

13 11

Il laboratorio si pone l’obiettivo di sviluppare l’apprendimento del progetto della moda attraverso le pratiche del processo creativo, dalle fasi di ricerca dei materiali e dei riferimenti visuali allo schizzo ideativo; dal disegno tecnico esecutivo alla costruzione del modello e alla realizzazione dell'abito e dell’accessorio. Nel laboratorio di design della moda 1, l’insegnamento viene impartito con momenti di discussione di gruppo, con un tutoring individuale, e con l’assegnazione di una serie di esercizi attraverso i quali lo studente impara i fondamenti della progettazione confrontandosi con diverse metodologie e utilizzando le conoscenze tecniche della modellistica per progettare e realizzare i prototipi di alcuni capi.

1 Design della moda Laboratorio di modellistica B ICAR/

17 8

Il laboratorio si pone l’obiettivo di fornire le tecniche e le nozioni di base (teoriche e pratiche) necessarie nella modellistica e nella confezione di un capo. Nel corso dell'insegnamento, lo studente sviluppa capacità manuali nel progettare un cartamodello, nel costruire una tela e confezionare indumenti. Acquisisce conoscenze tecniche per dialogare con modellisti professionisti nella produzione industriale.

1 Design della moda Storia della moda 1 AL-

ART/03

6

L’obiettivo dell’insegnamento è di fornire conoscenze di base della storia della moda di età contemporanea, privilegiando gli aspetti culturali e visuali. Studia le relazioni tra i cambiamenti delle forme dell'abito e le trasformazioni della cultura che li ha generati. Affrontando la conoscenza storico-critica della moda occidentale nei suoi rapporti con la moda globale, introduce i temi della ricerca in ambito storico attraverso la riflessione sull’uso delle fonti e mediante un approccio analitico e interpretativo a materiali, temi e significati della moda.

1 Arti multimediali Disegno digitale A ICAR/17 6

L’insegnamento introduce all'uso dei principali programmi per il disegno digitale. Lo studente apprende tali strumenti al fine di rappresentare idee progettuali o di redigere disegni esecutivi nell'ambito delle arti multimediali e del design della moda.

1 Arti multimediali Laboratorio di arti visive 1 A ICAR/

13 11

Nell’ambito del laboratorio il docente, scelto tra i protagonisti dell'arte visiva italiana e straniera in quanto artista, curatore o teorico, non è tenuto a insegnare una tecnica specifica ma a trasmettere il suo pensiero sull'arte e il suo metodo di lavoro. Ciò avviene con momenti di discussione di gruppo, con un tutoring individuale, con assegnazione di compiti che conducono ciascun discente a progettare e realizzare un'opera oppure a concepire un evento espositivo, un'edizione, un saggio eccetera. A ciascun docente è lasciata piena libertà nell’approccio all’insegnamento, che si concepisce come individuale e mai di gruppo. Ciascun docente è portatore della sua esperienza specifica, non sovrapponibile a quella di altri.

1 Arti multimediali Laboratorio di arti visive 2 B

L-ART/0

68

Nell’ambito del laboratorio il docente, scelto tra i protagonisti dell'arte visiva italiana e straniera in quanto artista, curatore o teorico, non è tenuto a insegnare una tecnica specifica ma a trasmettere il suo pensiero sull'arte e il suo metodo di lavoro. Ciò avviene con momenti di discussione di gruppo, con un tutoring individuale, con assegnazione di compiti che conducono ciascun discente a progettare e realizzare un'opera oppure a concepire un evento espositivo, un'edizione, un saggio eccetera. A ciascun docente è lasciata piena libertà nell’approccio all’insegnamento, che si concepisce come individuale e mai di gruppo. Ciascun docente è portatore della sua esperienza specifica, non sovrapponibile a quella di altri.

1 Arti multimediali Laboratorio di fotografia A ICAR/13 11

Nell’ambito del laboratorio di fotografia lo studente acquisisceun’analitica conoscenza delle tecniche fotografiche con particolareattenzione all’intreccio di rapporti tra arte e società. Sul piano dellecompetenze e delle abilità applicative, tali conoscenze forniranno aifrequentanti la capacità di analizzare la realtà e l’arte utilizzando lamacchina fotografica come strumento straniante di osservazione eriscoprendo l’ethos della fotografia educando ad una “visioneintensiva”. Subordinandola al conseguimento degli obiettividell’insegnamento, particolare attenzione sarà riservata a svilupparel’autonomia di giudizio e la capacità di apprendimento e comprensione dello studente.

2 Design della moda Concept Design B ICAR/13 8

Attraverso forme di osservazione diretta e riflessioni svolte in sede collettiva, l’insegnamento fornisce competenze specifiche per progettare nuovi concept e per comunicarli. Lo studente impara a lavorare in team per focalizzare immaginari e soluzioni che veicolino e producano senso e identità ai manufatti.

2 Design della moda Laboratorio di design del tessuto A ICAR/

13 11

Il laboratorio si pone l’obiettivo di introdurre le tappe fondamentali delprocesso progettuale in campo tessile. Stimola lo sviluppo di unamatrice creativa individuale e, attraverso le esercitazioni, permetteallo studente di scoprire progressivamente le qualità dei materiali, letecniche tessili e gli effetti visivi applicabili al design della moda.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 17 di pagine 83

Università Iuav di VeneziaDipartimento Culture del ProgettoALLEGATO N. 1

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI STUDIO IN DESIGN DELLA MODA E ARTI MULTIMEDIALIArticolo 3

(Il percorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti)

2/5

Anno di corso Curriculum Insegnamento Unità Didattica TAF SSD CFU Obiettivi formativi

2 Design della moda Laboratorio di design della moda 2 B ICAR/

13 8

Il laboratorio si pone l’obiettivo di sviluppare l’apprendimento del progetto della moda attraverso le pratiche del processo creativo, dalle fasi di ricerca dei materiali e dei riferimenti visuali allo schizzo ideativo; dal disegno tecnico esecutivo alla costruzione del modello e alla realizzazione dell'abito e dell’accessorio. Nel laboratorio di design della moda 2, l’insegnamento viene impartito con momenti di discussione di gruppo, con un tutoring individuale, e con l’assegnazione di una serie di esercizi attraverso i quali lo studente impara progressivamente ad affrontare i compiti in ambito professionale, a valorizzare ogni singola fase progettuale con responsabilità, e a misurarsi anche con un progetto di collezione-capsula.

2 Design della moda Laboratorio di design della moda 3 B ICAR/

13 8

Il laboratorio si pone l’obiettivo di sviluppare l’apprendimento delprogetto della moda attraverso le pratiche del processo creativo, dallefasi di ricerca dei materiali e dei riferimenti visuali allo schizzoideativo; dal disegno tecnico esecutivo alla costruzione del modello ealla realizzazione dell'abito e dell’accessorio. Nel laboratorio di designdella moda 3, l’insegnamento viene impartito con momenti didiscussione di gruppo, con un tutoring individuale, e conl’assegnazione di una serie di esercizi attraverso i quali lo studenteimpara progressivamente a sintetizzare le abilità pratiche e tecnicheapprese nei precedenti laboratori. Impara inoltre a esprimere lapropria sensibilità in accordo con le realtà produttive e imprenditoriali.

2 Design della moda Storia della moda 2 AL-

ART/03

6

L’insegnamento fornisce conoscenze specifiche alla storia della moda,privilegiando gli aspetti culturali e visuali. Studia le relazioni tra icambiamenti delle forme dell'abito e le trasformazioni della cultura cheli ha generati in età contemporanea. Approfondendo la conoscenzastorico-critica della moda occidentale nei suoi rapporti con la modaglobale, sviluppa le capacità di svolgere ricerca in ambito storicoattraverso l’uso delle fonti e mediante un approccio analitico einterpretativo a materiali, temi e significati della moda.

2 Arti multimediali Laboratorio di arti visive 3 B ICAR/

13 8

Nell’ambito del laboratorio il docente, scelto tra i protagonisti dell'arte visiva italiana e straniera in quanto artista, curatore o teorico, non è tenuto a insegnare una tecnica specifica ma a trasmettere il suo pensiero sull'arte e il suo metodo di lavoro. Ciò avviene con momenti di discussione di gruppo, con un tutoring individuale, con assegnazione di compiti che conducono ciascun discente a progettare e realizzare un'opera oppure a concepire un evento espositivo, un'edizione, un saggio eccetera. A ciascun docente è lasciata piena libertà nell’approccio all’insegnamento, che si concepisce come individuale e mai di gruppo. Ciascun docente è portatore della sua esperienza specifica, non sovrapponibile a quella di altri.

2 Arti multimediali Laboratorio multimedia B ICAR/17 8

Nell’ambito del laboratorio lo studente acquisisce le basi di conoscenza teorica, il linguaggio, gli strumenti e le tecniche per sviluppare autonomamente progetti multimediali relativi alla comunicazione in ambito artistico e del teatro. Sul piano delle competenze e delle abilità applicative, tali conoscenze forniranno ai frequentanti sia la capacità teorica che pratica di progettare e sperimentare forme di comunicazione interattiva, di affinare la capacità di combinare tra loro prodotti multimediali diversificati e di sviluppare la capacità di analisi critica in riferimento alla produzione multimediale contemporanea.

3 Design della moda Laboratorio di design della moda 5 B ICAR/

13 8

Il laboratorio si pone l’obiettivo di sviluppare l’apprendimento del progetto della moda attraverso le pratiche del processo creativo, dalle fasi di ricerca dei materiali e dei riferimenti visuali allo schizzo ideativo; dal disegno tecnico esecutivo alla costruzione del modello e alla realizzazione dell'abito e dell’accessorio. Nel laboratorio di design della moda 5, il laboratorio finale del percorso di studio, lo studente impara ad affrontare i compiti in ambito professionale, a valorizzare ogni singola fase progettuale con responsabilità, a sintetizzare alla fine del percorso didattico tutte le abilità pratiche e tecniche apprese negli anni di studio. Impara inoltre a esprimere la propria sensibilità in accordo con le realtà produttive e imprenditoriali e a misurare la propria determinazione nel concretizzare il progetto di una piccola collezione di vestiti o una linea di accessori, la cui qualità è determinata dalle attenzioni progettuali e realizzative per l'insieme dei pezzi e dalle modalità di presentazione degli stessi.

Laboratorio di design della moda 4

B ICAR/13 8

Il laboratorio si pone l’obiettivo di sviluppare l’apprendimento del progetto della moda attraverso le pratiche del processo creativo, dalle fasi di ricerca dei materiali e dei riferimenti visuali allo schizzo ideativo; dal disegno tecnico esecutivo alla costruzione del modello e alla realizzazione dell'abito e dell’accessorio. Nel laboratorio di design della moda 4, l’insegnamento viene impartito con momenti di discussione di gruppo, con un tutoring individuale, e con l’assegnazione di una serie di esercizi attraverso i quali lo studente impara a perfezionare le proprie abilità e a misurare la propria determinazione nel concretizzare un progetto sperimentale dal punto di vista della scelta e del trattamento dei materiali, e della definizione formale e concettuale.

Design della moda Laboratorio integrato moda 43

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 18 di pagine 83

Università Iuav di VeneziaDipartimento Culture del ProgettoALLEGATO N. 1

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI STUDIO IN DESIGN DELLA MODA E ARTI MULTIMEDIALIArticolo 3

(Il percorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti)

3/5

Anno di corso Curriculum Insegnamento Unità Didattica TAF SSD CFU Obiettivi formativi

Modulo di economia e valutazione del prodotto e della moda

C SPS/08 6

Il modulo fornisce conoscenze per la determinazione della struttura dei costi dei prodotti e della moda, inerenti le fasi del passaggio dal costo di produzione al prezzo di vendita, per la valutazione economica delle scelte progettuali, su criteri e modalità di valutazione dei compensi del designer.

3 Design della moda

Ulteriori attività formative: - Tirocini formativi e di orientamento (Tirocinio, Tirocinio interno, Tirocinio estero)

F NN 14

3 Arti multimediali Laboratorio di arti visive 4 B

L-ART/0

58

Nell’ambito del laboratorio il docente, scelto tra i protagonisti dell'arte visiva italiana e straniera in quanto artista, curatore o teorico, non è tenuto a insegnare una tecnica specifica ma a trasmettere il suo pensiero sull'arte e il suo metodo di lavoro. Ciò avviene con momenti di discussione di gruppo, con un tutoring individuale, con assegnazione di compiti che conducono ciascun discente a progettare e realizzare un'opera oppure a concepire un evento espositivo, un'edizione, un saggio eccetera. A ciascun docente è lasciata piena libertà nell’approccio all’insegnamento, che si concepisce come individuale e mai di gruppo. Ciascun docente è portatore della sua esperienza specifica, non sovrapponibile a quella di altri.

3 Arti multimediali Laboratorio di arti visive 5 B ICAR/

13 8

Nell’ambito del laboratorio il docente, scelto tra i protagonisti dell'arte visiva italiana e straniera in quanto artista, curatore o teorico, non è tenuto a insegnare una tecnica specifica ma a trasmettere il suo pensiero sull'arte e il suo metodo di lavoro. Ciò avviene con momenti di discussione di gruppo, con un tutoring individuale, con assegnazione di compiti che conducono ciascun discente a progettare e realizzare un'opera oppure a concepire un evento espositivo, un'edizione, un saggio eccetera. A ciascun docente è lasciata piena libertà nell’approccio all’insegnamento, che si concepisce come individuale e mai di gruppo. Ciascun docente è portatore della sua esperienza specifica, non sovrapponibile a quella di altri.

3 Arti multimediali Laboratorio video B ICAR/13 8

Nell’ambito del laboratorio lo studente acquisisce un’analitica conoscenza delle tecniche di produzione video: telecamere digitali e programmi di elaborazione e montaggio digitale. un’esperienza pratica. Gli studenti vengono organizzati in gruppi ed esercitati nell’uso degli obbiettivi e delle tecniche di edizione, partecipando alla produzione di un video in tutte le sue fasi presentazione di una sceneggiatura o di uno story-board, scelta delle location e del casting, riprese filmate e sonore, premontaggio e finalizzazione.

3 COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI

Sociologia dei processi culturali B SPS/0

8 6

L’insegnamento fornisce un’analitica conoscenza dei fondamenti di sociologia dei processi culturali. Sul piano delle competenze e delle abilità applicative, tali conoscenze forniranno ai frequentanti sia la capacità teorica di elaborare una riflessione sull’industria culturale e le sue componenti: artisti, critici e pubblico, sia l’attitudine pratica ad analizzare i processi di metropolizzazione della vita sociale e di industrializzazione della cultura.

3 COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI Prova finale E PROFI

N_S 8

1-2-3 Design della moda Filosofia e teoria dei linguaggi D M-

FIL/02 6

Il corso intende fornire le conoscenze di base necessarie per lacomprensione delle influenze esercitate dalle scienze che si occupanodel linguaggio e dei sistemi simbolici in generale, come la linguistica,la logica e la filosofia del linguaggio sia sulla riflessione storico-criticaattorno ai linguaggi dell’arte e ai suoi mezzi di espressione, sia sullapratica artistica a partire dalle Avanguardie Storiche. (Mutua da ArtiMultimediali)

1-2-3 Design della moda Fondamenti delle pratiche artistiche D

L-ART/0

46

Allo studente viene fornita una capacità di discernimento critico rispetto ai fenomeni di base dell’arte contemporanea, partendo preferibilmente da un tema trasversale e utilizzandolo come strumento per osservare il mutamento del linguaggio artistico a partire dalle avanguardie del Novecento. L’oggetto di indagine possono essere tecniche, autori, concetti, tendenze operative nel pensare e realizzare l’opera d’arte, gli eventi espositivi, la costruzione del museo come raccolta con un filo conduttore e come attivatore del pubblico. (Mutua da Arti Multimediali)

1-2-3 Design della moda Fondamenti di estetica per la moda C M-

FIL/04 6

L’insegnamento si pone l’obiettivo principale di esplorare i temi della percezione sensoriale, della percezione del sé, della corporeità e dell’estetica. Si focalizza inoltre sulla dinamica dei ruoli e dell’interazione tra individui, che sono alla base di importanti aspetti della psicologia dei consumi e della moda.

1-2-3 Design della modaUlteriori attività formative (Altre conoscenze)

F NN 4

1-2-3 Arti multimedialiAltre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo lavoro

F NN 18

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 19 di pagine 83

Università Iuav di VeneziaDipartimento Culture del ProgettoALLEGATO N. 1

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI STUDIO IN DESIGN DELLA MODA E ARTI MULTIMEDIALIArticolo 3

(Il percorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti)

4/5

Anno di corso Curriculum Insegnamento Unità Didattica TAF SSD CFU Obiettivi formativi

1-2-3 Arti multimediali Concept Design D ICAR/13 8

Attraverso forme di osservazione diretta e riflessioni svolte in sede collettiva, l’insegnamento fornisce competenze specifiche per progettare nuovi concept e per comunicarli. Lo studente impara a lavorare in team per focalizzare immaginari e soluzioni che veicolino e producano senso e identità ai manufatti. (Mutua da Design della moda)

1-2-3 Arti multimediali Disegno e illustrazione per la moda D ICAR/

17 6

L’insegnamento fornisce le conoscenze teoriche e pratiche suldisegno e l’illustrazione di moda. Mediante esercitazioni nel disegnodel figurino, lo studente apprende l’analisi della percezione, del coloree delle rappresentazioni del corpo umano al fine di trovare uno stilepersonale, utile a visualizzare tecnicamente e illustrare il progettodell’abito e degli accessori. (Mutua da Design della moda)

1-2-3 Arti multimediali Filosofia e teoria dei linguaggi C M-

FIL/02 6

Il corso intende fornire le conoscenze di base necessarie per lacomprensione delle influenze esercitate dalle scienze che si occupanodel linguaggio e dei sistemi simbolici in generale, come la linguistica,la logica e la filosofia del linguaggio sia sulla riflessione storico-criticaattorno ai linguaggi dell’arte e ai suoi mezzi di espressione, sia sullapratica artistica a partire dalle Avanguardie Storiche.

1-2-3 Arti multimediali Fondamenti delle pratiche artistiche A

L-ART/0

46

Allo studente viene fornita una capacità di discernimento critico rispetto ai fenomeni di base dell’arte contemporanea, partendo preferibilmente da un tema trasversale e utilizzandolo come strumento per osservare il mutamento del linguaggio artistico a partire dalle avanguardie del Novecento. L’oggetto di indagine possono essere tecniche, autori, concetti, tendenze operative nel pensare e realizzare l’opera d’arte, gli eventi espositivi, la costruzione del museo come raccolta con un filo conduttore e come attivatore del pubblico.

1-2-3 Arti multimediali Fondamenti di estetica per le arti A M-

FIL/04 6

Allo studente viene proposto un approccio filosofico e psicologico alla teoria della percezione, proponendogli una serie di problemi attinenti alla natura della sensazione in sé, della bellezza, della loro compartecipazione nella creazione e nella fruizione dell’opera d’arte. Si intendono presentare sia risultati sperimentali sia le teorie più rilevanti per la risoluzione di questi temi.

1-2-3 Arti multimediali Storia della moda 1 DL-

ART/03

6

L’obiettivo dell’insegnamento è di fornire conoscenze di base dellastoria della moda di età contemporanea, privilegiando gli aspetticulturali e visuali. Studia le relazioni tra i cambiamenti delle formedell'abito e le trasformazioni della cultura che li ha generati.Affrontando la conoscenza storico-critica della moda occidentale neisuoi rapporti con la moda globale, introduce i temi della ricerca inambito storico attraverso la riflessione sull’uso delle fonti e medianteun approccio analitico e interpretativo a materiali, temi e significatidella moda. (Mutua da Design della moda)

1-2-3 Arti multimediali Storia della moda 2 DL-

ART/03

6

L’insegnamento fornisce conoscenze specifiche alla storia della moda, privilegiando gli aspetti culturali e visuali. Studia le relazioni tra i cambiamenti delle forme dell'abito e le trasformazioni della cultura che li ha generati in età contemporanea. Approfondendo la conoscenza storico-critica della moda occidentale nei suoi rapporti con la moda globale, sviluppa le capacità di svolgere ricerca in ambito storico attraverso l’uso delle fonti e mediante un approccio analitico e interpretativo a materiali, temi e significati della moda. (Mutua da Design della moda)

1-2-3 Arti multimediali Storia dell'arte contemporanea A

L-ART/0

36

L’insegnamento fornisce conoscenze della storia della moda di età contemporanea e affronta con speciale attenzione analitica l’arte del XX secolo. Sul piano delle competenze e delle abilità applicative, tali conoscenze forniranno ai frequentanti la capacità di discutere e analizzare movimenti, teorie, territori, protagonisti e esposizioni dei principali movimenti e correnti dell’arte del Novecento (Mutua dal Corso di laurea magistrale in Arti visive e Moda, curriculum Arti Multimediali)

1-2-3 COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI

A scelta dello studente 1) da altri corsi di studio interni di livello uguale o superiore; 2) da attività formative nell'ambito di protocolli o convenzioni con università e enti/strutture esterne; 3) da attività non convezionate (vedi manifesto degli studi)

D 14

1-2-3 COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI

Cinema e arti contemporanee C

L-ART/0

66

Lo studente acquisisce una conoscenza analitica del linguaggio del cinema e gli strumenti per interpretare le tendenze nel campo della cultura visuale, in particolare gl intrecci fra arte contemporanea e cinema, in chiave fenomenologica e in rapporto con altre espressioni della cultura attuale comprese quelle della moda.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 20 di pagine 83

Università Iuav di VeneziaDipartimento Culture del ProgettoALLEGATO N. 1

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI STUDIO IN DESIGN DELLA MODA E ARTI MULTIMEDIALIArticolo 3

(Il percorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti)

5/5

Anno di corso Curriculum Insegnamento Unità Didattica TAF SSD CFU Obiettivi formativi

1-2-3 COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI

Fondamenti di informatica A INF/01 6

L’insegnamento offre un’analitica conoscenza delle nozionifondamentali dell’informatica e delle tecnologie di base del web. Sulpiano delle competenze e delle abilità lo studente acquisisce capacitàdi applicazione pratica del linguaggio HTML e di sperimentare alcuneattività di programmazione verificandone le applicazioni ai campi dellearti, dei beni culturali, della distribuzione e della comunicazione dellamoda.

1-2-3 COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI

Fondamenti di psicologia generale B M-

PSI/01 6

L’insegnamento fornisce conoscenze di psicologia generale e sui principali argomenti di psicologia della percezione, direttamente connessi con l’ambito sensoriale. Sul piano delle competenze e delle abilità applicative, tali conoscenze forniranno ai frequentanti sia la capacità teorica di elaborare una riflessione sulla fisiologia della percezione, sia l’attitudine pratica ad analizzare la fenomenologia dell’espressione, percezione e delle teorie estetiche.

1-2-3 COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI Lingua inglese E L-

LIN/12 4

L’insegnamento si pone l’obiettivo di fornire una conoscenza di base della lingua inglese con particolare riguardo al linguaggio della moda e dell’arte: lessico specifico; letteratura in materia (libri, riviste); comporre testi.

1-2-3 COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI

Materiali per le arti e il design della moda A CHIM/

07 6

L’insegnamento è finalizzato allo studio e al riconoscimento deimateriali, delle loro proprietà e caratteristiche tattili e visive. Attraverso l’analisi dei materiali propri della ricerca artistica e del design dellamoda, lo studente impara a riconoscere le relazioni fra proprietà tattilie visive e a indagare le relative caratteristiche costruttive etecnologiche. Lo studente è inoltre introdotto agli stili, alle tecniche dilavorazione e ai relativi sistemi di produzione.

1-2-3 COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI

Semiotica delle arti e dell'immagine C M-

FIL/05 6

Allo studente vengono proposte le basi del lessico e del metodo della semiotica strutturale; in una seconda parte del corso, questi strumenti vengono applicati alla lettura di testi visivi, audiovisivi, sincretici, proponendo un approccio all’opera d’arte, cercando di definirne anche lo statuto teorico. Vengono dunque proposti gli approcci più rilevanti alla teoria delle immagini, dalla Bidlwissenschaft di area tedesca, ai Visual studies anglosassoni, alla teoria di matrice strutturale di area francese.

1-2-3 COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI

Storia dell'architettura contemporanea C ICAR/

18 6

L’insegnamento fornisce conoscenze di storia dell’architettura in etàcontemporanea ponendo attenzione a questioni teoriche, tecniche emetododologiche condivise anche dalle fenomenologia artistiche, daldesign della moda e da altre espressioni della cultura del progetto.Considerando le architetture e le parti urbane dedicati alle attivitàcommerciali ed espositive, questo insegnamento permette aglistudenti di sviluppare riflessioni e consapevolezze sull’evoluzionedegli ambienti destinati a mostrare l’arte e i prodotti della moda e apresentare al pubblico i risultati delle attività progettuali in tali ambiti.

1-2-3 COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI

Teorie e tecniche della comunicazione interpersonale

B SPS/08 6

L’insegnamento fornisce conoscenze specifiche di comunicazione e si propone di favorire le interazioni interpersonali tra gli studenti, aiutandoli ad affrontare l’ingresso nel mondo del lavoro e ad assumersi ruoli di dirigenza di responsabilità. Si propone inoltre di aumentare la sensibilità per la comunicazione interculturale. La partecipazione implica la disponibilità a mettersi in gioco personalmente e a frequentare con costanza e attivamente (mutua da DPPAC).

2-3 Design della moda Laboratorio di modellistica D ICAR/

17 8

Il laboratorio si pone l’obiettivo di fornire le tecniche e le nozioni di base (teoriche e pratiche) necessarie nella modellistica e nella confezione di un capo. Nel corso dell'insegnamento, lo studente sviluppa capacità manuali nel progettare un cartamodello, nel costruire una tela e confezionare indumenti. Acquisisce conoscenze tecniche per dialogare con modellisti professionisti nella produzione industriale. ITERATO

2-3 Arti multimediali Laboratorio di arti visive 2 D

L-ART/0

68

Nell’ambito del laboratorio il docente, scelto tra i protagonisti dell'artevisiva italiana e straniera in quanto artista, curatore o teorico, non ètenuto a insegnare una tecnica specifica ma a trasmettere il suopensiero sull'arte e il suo metodo di lavoro. Ciò avviene con momentidi discussione di gruppo, con un tutoring individuale, conassegnazione di compiti che conducono ciascun discente a progettaree realizzare un'opera oppure a concepire un evento espositivo,un'edizione, un saggio eccetera. A ciascun docente è lasciata pienalibertà nell’approccio all’insegnamento, che si concepisce comeindividuale e mai di gruppo. Ciascun docente è portatore della suaesperienza specifica, non sovrapponibile a quella di altri. ITERATO

SSD= settore scientifico-disciplinare CFU= crediti formativi universitari TAF= tipologia dell'attività formativa:A= attività formative di base B= attività formative caratterizzanti C= attività formative affini o integrative D= attività formative a scelta dello studente E= prova finale F= altre

LEGENDA:

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 21 di pagine 83

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI STUDIO IN

ARCHITETTURA: TECNICHE E CULTURE DEL PROGETTO

INDICE

Articolo 1 (Norme generali, contenuti e ambito di applicazione)

Articolo 2 (Il corso di studio in breve)

Articolo 3 (Il percorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti)

Articolo 4 (Requisiti di accesso e modalità di verifica)

Articolo 5 (Forme didattiche e crediti formativi universitari)

Articolo 6 (Disposizioni in merito alla frequenza alle lezioni)

Articolo 7 (Attività formative autonomamente scelte dallo studente)

Articolo 8 (Modalità di svolgimento delle prove di accertamento del profitto)

Articolo 9 (Prova finale: caratteristiche, obiettivi e modalità di svolgimento)

Articolo 1

(Norme generali, contenuti e ambito di applicazione)

Il presente Regolamento didattico disciplina le norme per l'organizzazione didattica e lo svolgimento del corso di studio, e si applica a tutti gli studenti immatricolati nell’anno accademico 2016/17 al corso di laurea Architettura: tecniche e culture del progetto, istituito presso l’Università Iuav di Venezia a partire dall’anno

accademico 2013/14. La struttura didattica competente è il dipartimento di Culture del Progetto, d’ora in avanti denominato dCP, che programma, organizza e coordina l’attività didattica del corso di studio.

Articolo 2

(Il corso di studio in breve) Il corso di laurea in Architettura: tecniche e culture del progetto è un percorso formativo fortemente improntato sulla sperimentazione progettuale che consente allo studente l'opportunità di fare molteplici esperienze di progettazione. Il corso di laurea è organizzato in corsi e laboratori monodisciplinari, sia annuali sia semestrali, che trovano integrazioni specifiche anno per anno, in forma propedeutica, attraverso la definizione di un progetto d'anno. Il progetto d'anno è il luogo dell'espressione del coordinamento degli insegnamenti caratterizzanti l'anno di corso. Tutto ciò si integra con l'offerta dei workshop di progettazione: un'esperienza progettuale concentrata in tre settimane consecutive e continuative che introduce tempi di accelerazione nelle proposte progettuali, in grado di simulare le condizioni della professione e di stimolare gli aspetti espressivi e creativi dello studente. Ogni Workshop coinvolge contemporaneamente gli studenti dal primo al terzo anno superando anche le rigidità dell'appartenenza a ciascun anno di corso. Il corso di laurea è stato progettato con l'intento - in primis - di far acquisire conoscenze e capacità caratterizzanti l'ambito delle scienze dell'architettura: i saperi di carattere culturale, tecnico, fondativo e metodologico utili e necessari alla formazione della figura professionale dell'architetto junior. Il corso di laurea triennale in Architettura: Tecniche e Culture si pone l'obbiettivo di fornire allo studente i saperi e le conoscenze di carattere culturale ma anche tecnico e metodologico utili e necessari a formare la figura professionale dell'architetto Junior consentendo, allo stesso tempo, di proseguire il proprio percorso formativo con le lauree magistrali. Il presupposto culturale intorno al quale il corso di laurea si struttura è la convinzione che lo spazio sia un luogo di relazioni e quindi lontano da qualunque definizione esclusivamente geometrica e, di conseguenza, il progetto di architettura deve essere inteso non solo come pura espressione di design, ma anche e soprattutto come occasione per organizzare in modo espressivo e ordinato dei nuovi sistemi di relazioni con i paesaggi della contemporaneità. Su questi presupposti, l'offerta formativa è fortemente strutturata sulla sperimentazione progettuale che consente allo studente l'opportunità di fare molteplici esperienze di progettazione: per ogni anno di corso sono previsti laboratori a ciclo annuale, capaci quindi di consentire agli studenti la possibilità di assimilare e metabolizzare gli insegnamenti in un lasso di tempio più ampio favorendo la progressiva e graduale accumulazione del sapere, e i corsi monodicplinari semestrali e i workshop ovvero un'esperienza progettuale

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 22 di pagine 83

intensiva di tre settimane collocati a luglio e affidati a docenti interni del dipartimento ma anche, e soprattutto, a professionisti e docenti di altre università. Tratto caratteristico del percorso di studi è un'efficace equilibrio tra attività progettuali e i diversi apporti disciplinari, anche nel senso di verifica fra teoria e pratica, fra sapere e saper fare, consentendo allo studente anche un monitoraggio effettivo delle forme cumulative dell'apprendimento. Gli studenti al termine del percorso acquisiscono le seguenti conoscenze e capacità applicative: - conoscenza della storia delle forme insediative e della conformazione linguistica delle opere di architettura - conoscenza delle tecniche in termini teorico e pratici di rappresentazione dell'architettura; approfondimento della conoscenza delle modalità di organizzazione della rappresentazione del progetto secondo i canoni della professione - conoscenza e capacità di utilizzo delle tecniche di strutturazione materica e della costruzione delle opere di architettura e del loro controllo ambientale con particolare attenzione al rapporto virtuoso soluzione architettonica - materiali - costruzione - sostenibilità - conoscenza dei modi di organizzazione e costituzione della città, attraverso il suo sviluppo fino ai giorni nostri, con particolare attenzione all'utilizzo degli strumenti di progettazione e di programmazione - conoscenza e capacità di utilizzo delle tecniche e delle procedure di intervento architettonico in manufatti edilizi e contesti urbani di antico impianto. Il risultati di apprendimento sopra menzionati saranno raggiunti attraverso: - una selezione strategica dei contenuti dei corsi resi sequenziali e coerenti agli obiettivi generali - un modello didattico che evidenzi la coerenza tra i contenuti dei corsi e il progetto d'anno. Favorendo in tal modo un apprendimento critico delle singole discipline e contemporaneamente una comprensione delle relazioni che si stabiliscono all'interno del processo progettuale. Il progetto di architettura si configura infatti sempre come progetto di conoscenza e procedura di sintesi dei contributi delle diverse discipline: - individuazione all'interno del percorso di specifici momenti didattici dedicati alla interazione tra docenti e studenti, finalizzati alla revisione e controllo dello stato di avanzamento dell'apprendimento delle discipline che contribuiscono allo sviluppo del progetto. Al termine del percorso formativo gli studenti dispongono di competenze che consentono: - l'apprendimento e messa in forma dei caratteri tipologico-distributivi e l'attribuzione di misura allo spazio come atto fondativo delle forme dell'antropizzazione - la verifica dei rapporti tra soluzione architettonica e componenti e dimensionamento strutturale, introducendo nella verifica sperimentare lo sviluppo degli aspetti tecnologico-applicativi e delle relazioni ambientali del manufatto - la verifica delle ragioni della composizione architettonica in relazione con la città o una sua parte e con le tecniche di conservazione dei manufatti. Al termine del corso di laurea triennale, il laureato può sostenere l'esame di stato per l'iscrizione all'ordine professionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti, conservatori-sezione B (architetto junior), necessaria alla pratica professionale. Il profilo professionale dei laureati può ulteriormente caratterizzarsi attraverso la frequenza di master di primo livello e corsi professionalizzanti o di altri percorsi formativi

Articolo 3

(Il percorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti)

L’offerta didattica e gli obiettivi formativi specifici degli insegnamenti e delle altre attività formative sono riportati nell’Allegato n. 1, parte integrante del presente regolamento. Ulteriori indicazioni sul percorso formativo (propedeuticità, tipologia delle forme didattiche, insegnamenti obbligatori, docenti titolari degli insegnamenti, periodi didattici, criteri e modalità dei riconoscimento dei crediti, tipologia delle prove di valutazione per l’accertamento del profitto, forme di tutorato) sono precisate nel manifesto degli studi pubblicato nel sito web dell’ateneo.

Articolo 4

(Requisiti di accesso e modalità di verifica) Il test d'accesso e il numero di studenti iscritti sono programmati a livello nazionale. Le conoscenze richieste sono quelle che fanno parte di una buona formazione acquisita nell'ambito della scuola secondaria superiore, liceale o anche tecnica. Per un approccio migliore al corso di studio sono utili competenze e capacità di carattere analitico interpretativo con una particolare inclinazione al progetto. Sono altresì auspicabili interessi di carattere più generale sia umanistici, sia tecnici.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 23 di pagine 83

Prima dell'avvio dei corsi è prevista una verifica informale delle conoscenze matematiche, di storia, della rappresentazione e dell'inglese. In caso venissero accertate delle carenze di preparazione in questi ambiti, prima dell'avvio delle attività formative del primo anno è prevista l'organizzazione di corsi di riallineamento. Le modalità di accesso ai corsi di laurea in architettura sono stabilite a livello ministeriale.

Articolo 5

(Forme didattiche e crediti formativi universitari)

La lingua di insegnamento del corso è l’italiano. Alcune attività formative possono essere svolte in lingua inglese. In alcune circostanze, come per i workshop o seminari si utilizzano anche altre lingue europee.

Sono previste le seguenti forme di didattica: insegnamenti monodisciplinari e integrati, laboratori monodisciplinari e integrati, tirocinio, workshop, prova finale. Nell’ambito di ciascun insegnamento, ciascun credito formativo corrisponde a 25 ore articolate in ore di attività didattica assistita più ore di studio individuale:

Tipo di attività

didattica

Ore di attività

didattica assistita

Ore di studio individuale

Ore complessive di

lavoro di

apprendimento

Lezioni 8 - 10 17 - 15

25 Laboratori 10 - 15 15 - 10 Workshop 8,34 16,66 Tirocinio 0 25 Prova finale 0 25

Articolo 6

(Disposizioni in merito alla frequenza alle lezioni)

Per frequenza si intende la partecipazione personale da parte dello studente alle attività didattiche previste per il corso di studio. La frequenza è obbligatoria per tutti i corsi nella misura del 70% delle ore complessive di lezione previste. L’obbligo di frequenza deve essere soddisfatto con la partecipazione a tutte le modalità di apprendimento previste per gli insegnamenti. L’obbligo di frequenza può non applicarsi agli studenti lavoratori (impegnati a tempo parziale) che comunque

dovranno concordare con i docenti titolari dell’insegnamento lo svolgimento delle attività pratiche minime. L’assolvimento dell’obbligo di frequenza viene comunque accertato dal singolo docente.

Articolo 7

(Attività formative autonomamente scelte dallo studente)

Lo studente può sostenere come attività formative autonomamente scelte uno o più insegnamenti erogati nei corsi di studio dell’ateneo, purché di livello non inferiore. Tali attività formative sono considerate coerenti con il

progetto formativo. Per ulteriori attività riconoscibili in tale tipologia si rimanda al manifesto degli studi.

Articolo 8

(Modalità di svolgimento delle prove di accertamento del profitto)

Per acquisire i crediti assegnati alle attività formative è necessario il superamento da parte dello studente di una prova d’esame o di un’altra forma di verifica del profitto. Le procedure di verifica del profitto si svolgono secondo quanto indicato nell’art. 20 del Regolamento didattico

di Ateneo. Le modalità di svolgimento delle verifiche (forma orale, scritta o a mezzo di presentazione di un elaborato ed eventuali loro combinazioni; verifiche individuali ovvero di gruppo) assicurano la riconoscibilità e valutabilità dell’apporto individuale e sono stabilite annualmente nei programmi dei singoli insegnamenti. Il manifesto degli studi prevede i casi in cui le attività formative si concludono con un esame con votazione in trentesimi ovvero con un giudizio di idoneità.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 24 di pagine 83

Lo svolgimento degli esami è pubblico. L’esito dell’esame è registrato nella carriera dello studente, e può essere visualizzato attraverso l’area

riservata dello sportello internet.

Articolo 9

(Prova finale: caratteristiche, obiettivi e modalità di svolgimento) Il percorso formativo del triennio si conclude con la discussione di una tesi nella forma della costruzione di un portfolio personale di presentazione del candidato che ripercorra in forma critica le esperienze maturate. La realizzazione del port-folio rappresenta un'ulteriore prova formativa in rapporto al mondo professionale e una verifica del completamento di un percorso che restituisca allo studente i margini di autonomia per la progettazione di un manufatto semplice e contemporaneamente sviluppi interessi e curiosità intellettuali per la prosecuzione eventuale degli studi nell'ambito delle lauree magistrali. La prova finale consiste nell'elaborazione di un portfolio personale che lo studente presenta e discute davanti a una commissione d'esame. L'elaborato deve essere una riflessione critica e interpretativa sul percorso di studio compiuto e sulle esperienze didattiche più significative, vanno assolutamente evitate le illustrazione ordinate dei corsi sostenuti nel triennio. Lo studente indica uno o più temi/tesi, che deve dimostrare predisponendo adeguati elaborati scritti e grafici di quelle che a suo parere sono state le sperimentazioni più importanti, non solo progettuali ma anche teoriche, esperite nel triennio. L'elaborato di tesi dovrà mettere in luce le relazioni tra le responsabilità soggettive dello studente e quelle della struttura accademica, e quindi consentire un monitoraggio continuo della coerenza tra i risultati attesi e ottenuti e l'efficienza del corso di laurea. Il portfolio è un fascicolo in formato UNIA4, con possibilità di contenere tavole grafiche di formato A3, purché piegate in A4. Esso è costituito inoltre da una relazione scritta min.5.000 max.10.000 battute. Le pagine di testo potranno contenere illustrazioni a cui fare riferimento. Le disposizioni sulle commissioni di laurea e sui relatori fanno riferimento alla normativa vigente in materia.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 25 di pagine 83

Università Iuav di VeneziaDipartimento Culture del ProgettoALLEGATO 1

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI STUDIO IN ARCHITETTURA: TECNICHE E CULTURE DEL PROGETTOArticolo 3

(Il percorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti)

1/4

Anno di corso

Curriculum Insegnamento Unità Didattica TAF SSD CFU Obiettivi formativi

Lineamenti di composizione architettonica

B ICAR/14 8

Il modulo integrato nel laboratorio d’anno introduce lo studente alle tecniche della progettazione architettonica e si sviluppa attraverso lezioni ed esercitazioni pratiche. L’attribuzione di misure allo spazio si configura come atto originario che riscatta la nozione della sua dimensione geometrico-astratta per restituirla come spazio abitabile, a misura dell’uomo. Ciò avverrà anche a confronto con i caratteri distributivi degli edifici e gli aspetti plastico-volumetrici della configurazione architettonica.

Geografie del territorio

contemporaneoC M-GGR/01 6

Il modulo integrato nel laboratorio d’anno si propone di preparare lo studente alla lettura dei caratteri e delle dinamiche che connotano la città e il territorio, intesi nel loro insieme come palinsesto, fondamentale bene comune e capitale fisso sul quale si appoggiano ed evolvono le morfologie fisiche e sociali. Attraverso una riflessione sul senso dello sguardo geografico il corso intende affinare la sensibilità degli studenti sui temi ambientali e paesaggistici, dotandoli degli strumenti utili per una corretta descrizione e interpretazione delle forme e dei processi di trasformazione del territorio.

1PERCORS

O COMUNE

Analisi matematica e

geometriaA MAT/05 8

L'obiettivo del corso di Analisi Matematica e Geometria è di fornire all'allievo architetto strumenti teorici e operativi propedeutici alle discipline strutturali, tecnico-costruttive e tecnologiche. A partire dai concetti di base dell'algebra lineare, dell'algebra vettoriale, del calcolo differenziale e integrale, finalità del corso è quella di far acquisire allo studente la capacità di utilizzare consapevolmente e criticamente gli strumenti matematici nelle loro diverse applicazioni alle discipline di cui sopra.

1PERCORS

O COMUNE

Fondamenti del restauro B ICAR/19 4

Il corso si propone di far acquisire agli studenti le ragioni e gli strumenti fondamentali del restauro architettonico, muovendo dal dibattito e dagli orientamenti critici attuali della disciplina. Inoltre si propone di far comprendere le motivazioni culturali, i criteri, i metodi di approccio - anche mediante riferimenti a casi realizzati e a modalità operative - che sottendono all’ideazione e alla conduzione degli interventi sul costruito: dalle fabbriche monumentali all’edilizia storica diffusa, ai manufatti di archeologia industriale, agli aggregati abitativi e urbani.

1PERCORS

O COMUNE

Laboratorio di rappresentazione dell'Architettura

A ICAR/17 12

Il Laboratorio di rappresentazione dell'Architettura si prefigge l’obbiettivo di introdurre lo studente all'uso critico del Disegno, attraverso l'ausilio dei metodi di rappresentazione e delle diverse tecniche grafiche, finalizzati entrambi alla comunicazione del progetto di architettura. In particolare, il laboratorio si articolerà sui fondamenti teorici dei due insegnamenti caratterizzanti: Fondamenti e Applicazioni di Geometria Descrittiva e Disegno dell’Architettura. La Geometria descrittiva, così come consolidata nel suo status disciplinare, fornirà allo studente le nozioni più generali e teoriche della Rappresentazione che, contemporaneamente, troveranno applicazione pratica nella parte di Disegno in cui lo studente verrà introdotto all’uso critico dei codici grafici. Il Laboratorio di Rappresentazione è quindi inteso come il luogo in cui dovranno essere acquisite e sperimentate da parte dello studente tutte le conoscenze, sia teoriche che pratiche, necessarie e fondamentali al processo di lettura, comprensione e configurazione dello spazio architettonico, da progettare o già esistente.

1PERCORS

O COMUNE

Storia dell'architettura

modernaA ICAR/18 8

Il corso contribuisce alla conoscenza da parte dello studente di episodi rilevanti nella storia dell’architettura occidentale e si propone di fornire gli strumenti metodologici e le conoscenze indispensabili a un’interpretazione storico-critica dell’architettura in periodo moderno, dal XV al XVIII secolo. Nel definire questo quadro ci si propone di studiare le forme architettoniche, il loro significato e le loro continue trasformazioni, l’uso dei modelli, le tecniche costruttive, la teoria dell'architettura, la figura e lo status dell’architetto. Al fine di garantire una comprensione degli edifici come fenomeni complessi particolare attenzione sarà rivolta al ruolo del committente, alle aspettative del pubblico, all’assetto politico-economico degli Stati, e quindi a quelli che si possono definire i diversi aspetti di una geografia artistica. Importante si ritiene l’acquisizione di un'adeguata capacità di lettura di architetture risalenti al periodo storico preso in considerazione.

1PERCORS

O COMUNE

Urbanistica B ICAR/21 6

Il corso si propone di avvicinare lo studente al sapere e alla pratica urbanistica, approfondendo i principali approcci descrittivi e interpretativi della città contemporanea con particolare attenzione alla struttura morfologica degli insediamenti. Si farà riferimento alle teorie fondative della disciplina e illustrando strumenti e tecniche utili a collocare correttamente il progetto di architettura all'interno della città e del territorio. Attraverso le lezioni e propri lavori sul campo lo studente inoltre è sollecitato a esplorare con proprio approccio critico, interpretativo e propositivo la città e il territorio contemporanei.

Laboratorio d'anno 1

PERCORSO

COMUNE1

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 26 di pagine 83

Università Iuav di VeneziaDipartimento Culture del ProgettoALLEGATO 1

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI STUDIO IN ARCHITETTURA: TECNICHE E CULTURE DEL PROGETTOArticolo 3

(Il percorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti)

2/4

Anno di corso

Curriculum Insegnamento Unità Didattica TAF SSD CFU Obiettivi formativi

Progettazione architettonica e

contesto ambientale

B ICAR/14 8

Il modulo integrato nel laboratorio d’anno sviluppa le tecniche della progettazione architettonica in ambito urbano predeterminato. La nozione di modificazione dell’esistente attraverso il progetto, introduce quello di contesto urbano o paesaggistico come elemento fondante il senso della continuità della costruzione della città. Lezioni e esercitazioni pratiche si confrontano con teorie ed esempi relativi a questi temi indagandone le ragioni storiche e le forme di pertinenza, adeguatezza e alterità.

Architettura del paesaggio C ICAR/15 6

Il modulo integrato nel laboratorio d’anno intende fornire allo studente il quadro essenziale delle discipline e degli stimoli necessari allo studio del paesaggio collocato in una prospettiva progettuale. Sono trattati, in forma integrata, temi come: la natura storica dei paesaggi rurali, urbani e del giardino; i dati essenziali delle componenti ambientali, con particolare riferimento agli aspetti ecologici, botanici, idraulici; il panorama delle espressioni progettuali contemporanee, delle figure e delle comunità a esse connesse; gli aspetti legati alle questioni tecniche, alla rappresentazione e alla comunicazione che appartengono alla sfera del giardino e del paesaggio.

2PERCORS

O COMUNE

Progettazione ambientale A ING-IND/11 8

L’ insegnamento, è finalizzato all’acquisizione della consapevolezza dei vincoli che le esigenze di controllo dell’ambiente termico, luminoso e acustico impongono alla progettazione di un edificio mediamente complesso. L’obiettivo formativo del corso prevede quindi l’acquisizione di un’adeguata formazione di base nei settori della termofisica degli edifici, dell’acustica e dell’illuminotecnica; tale formazione sarà ottenuta attraverso la definizione delle leggi fisiche, l’analisi del comportamento energetico dell’edificio e l’individuazione degli interventi necessari per garantire i requisiti richiesti. I concetti saranno proposti in forma ragionata e non mnemonica, con il rigore metodologico indispensabile per consentire all’allievo di affrontare con cognizione di causa la normale attività professionale.

2PERCORS

O COMUNE

Progettazione tecnologica B ICAR/12 12

Il corso di progettazione tecnologica fornisce agli studenti gli strumenti critici necessari a comprendere le connessioni che legano il progetto architettonico alla sua realizzabilità costruttiva, approfondendo la conoscenza delle tecnologie oggi disponibili. Il corso è orientato allo studio degli elementi e dei sistemi costruttivi che concorrono alla definizione del progetto nella sua dimensione tecnologica, materiale e immateriale. Lo studente dovrà acquisire la consapevolezza della complessità e dell’articolazione delle opzioni costruttive oggi disponibili, oltre alla conoscenza delle relazioni funzionali e formali che in un progetto si instaurano tra spazi e componenti. Dovrà inoltre confrontarsi con l'aggiornamento delle tecniche e dell'innovazione, con le esigenze di comfort, fruibilità e sicurezza definite dalle normative vigenti, con la richiesta sempre più diffusa di sostenibilità ambientale, nonché con le regole e le condizioni imposte dall'economia, dalla produzione e dal mercato. Tale percorso si svilupperà attraverso la conoscenza dello stato dell’arte e dell’innovazione e le competenze acquisite verranno orientate alla formulazione di soluzioni in risposta a problematiche concrete, legate al progetto e ai vincoli tecnici e normativi esistenti.

2PERCORS

O COMUNE

Storia dell'architettura contemporanea

A ICAR/18 8

Il corso si propone di fornire una conoscenza generale dei principali temi e protagonisti che hanno segnato le vicende dell’architettura in età contemporanea in Europa e negli Stati Uniti, con l'obiettivo di individuare e analizzare, attraverso casi specifici, i nodi tematici e le problematiche che contraddistinguono l'architettura di tale periodo. Nel definire un simile quadro ci si propone di fornire agli studenti gli strumenti di lettura critica per tracciare i lineamenti di una storia che dalle trasformazioni urbane dell’Ottocento giunga fino ai nostri giorni, consentendogli di acquisire familiarità con i metodi e le tecniche di analisi delle opere architettoniche, consapevolezza dei nuovi processi costruttivi, delle interazioni tra le ricerche degli architetti e quelle delle avanguardie artistiche in un contesto culturale e storico in continua trasformazione.

2PERCORS

O COMUNE

Tipologia e meccanica delle

strutture B ICAR/09 8

Il corso fornisce agli studenti le basi di conoscenza e i primi strumenti operativi per una definizione di massima delle strutture nel progetto di architettura. Si affronteranno fondamenti analitici e grafici di statica, approfondendo la resistenza e deformabilità (legami costitutivi) dei principali materiali da costruzione, le relazioni di elasticità, fino alle tipologie elementari delle strutture in funzione dei materiali utilizzati, vincoli e loro prestazioni statiche e cinematiche. La teoria della trave: i casi semplici di sollecitazione sforzo normale, momento flettente, taglio; stati di tensione e di deformazione, Predimensionamento e verifica di solai, travi e pilastri.

2PERCORS

O COMUNE

Laboratorio d'anno 2

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 27 di pagine 83

Università Iuav di VeneziaDipartimento Culture del ProgettoALLEGATO 1

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI STUDIO IN ARCHITETTURA: TECNICHE E CULTURE DEL PROGETTOArticolo 3

(Il percorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti)

3/4

Anno di corso

Curriculum Insegnamento Unità Didattica TAF SSD CFU Obiettivi formativi

Progetto urbano B ICAR/14 8

Il modulo integrato nel laboratorio d’anno approfondisce le tecniche della progettazione architettonica come modalità specifica di trasformazione della città o di una sua parte, considerando unitariamente le interrelazioni fra giacitura e conformità degli edifici e carattere e misure dello spazio pubblico.

Trasporti C ICAR/05 6

Il modulo integrato nel laboratorio d’anno fornisce gli strumenti conoscitivi di base della ingegneria dei trasporti, in termini di capacità, prestazioni, costi del trasporto e sostenibilità ambientale dei diversi sistemi di trasporto tradizionali ed innovativi. Gli obiettivi formativi del corso si integrano con quelli del progetto urbano e della pianificazione territoriale a diversi livelli di approfondimento.

3PERCORS

O COMUNE

Estimo B ICAR/22 4

L'obiettivo del corso è duplice. In primo luogo intende introdurre agli studenti il ruolo formativo e creativo della valutazione intesa come strumento per raccogliere e interpretare informazioni e per rispondere a domande rilevanti del decisore. Laddove la valutazione nel corso è tesa come strumento utile alla riduzione della complessità dei processi di trasformazione e riqualificazione urbana, il corso illustra gli strumenti a disposizione del decisore per gestire tale complessità e per attuare progetti di trasformazione.

3PERCORS

O COMUNE

Progettazione urbanistica B ICAR/21 8

Il corso approfondisce gli strumenti critici e operativi indispensabili per affrontare la complessa costruzione del progetto urbanistico. Attraverso un'esperienza di tipo progettuale lo studente è sollecitato a porre in relazione tra loro le molteplici dimensioni e declinazioni dello spazio urbano (morfologico, sociale, d’uso, simbolico, ecc.), acquisendo la capacità di prefigurarne le trasformazioni, utilizzando una pluralità di operazioni progettuali e di tecniche di rappresentazione (rilievo descrittivo, costruzione di scenari, master plan, progetto urbano, ecc.).

3PERCORS

O COMUNE

Progetto di restauro B ICAR/19 6

Il corso si propone di far acquisire il nucleo specifico di conoscenze disciplinari necessarie a ideare ed elaborare il progetto di restauro, mettendo a fuoco le specifiche problematiche dell’intervento sull’esistente rispetto alla costruzione del nuovo. Ampio spazio verrà riservato all’esercitazione degli allievi chiamati a elaborare un progetto relativo a un edificio, una parte di esso, o un aggregato di fabbriche che presentino una sufficiente casistica di problemi conservativi, di consolidamento e adattamento a nuovi usi. Muovendo dai significati riconosciuti nella fabbrica, dalla conoscenza della sua consistenza materiale, delle sue trasformazioni, del suo degrado e dissesto; valutando le diverse tecniche operative e motivando le scelte effettuate verranno definite le ipotesi d’intervento, con proposte tese sia alla conservazione dell’esistente, sia all’inserimento di quegli elementi o parti anche innovativi per consentire l’uso e la funzionalità dei manufatti.

3PERCORS

O COMUNE

Prova finale E PROFIN_S 6

1-2-3PERCORS

O COMUNE

Corso intensivo Workshop B ICAR/14 6

I corsi intensivi (workshop) sono una delle innovazioni didattiche programmate nell’ambito della riforma universitaria e sono una forma sperimentale di laboratorio progettuale intensivo a tema, svolto interamente in aula. I workshop offrono allo studente la possibilità di compiere un’esperienza di progettazione concentrata nel tempo e fortemente mirata rispetto agli obiettivi formativi di approfondimento delle esperienze figurative. Consistono in una seconda prova progettuale nell’ambito di ciascun anno di corso che si svolge nel “terzo” periodo didattico. Si tratta di un’esperienza unica nel panorama nazionale e di una nuova pratica didattica creata in ambito Iuav: una forma di sperimentazione che conduce lo studente ad affrontare il progetto direttamente, in un’aula attrezzata, per tre settimane e in gruppo. L’attività è organizzata come in un grande atelier, rendendo tale forma di apprendimento straordinariamente efficace. Tutte le edizioni dei workshop si concludono con una mostra e la pubblicazione dei lavori prodotti nelle tre settimane.

1-2-3PERCORS

O COMUNE

Lingua inglese (in alternativa all'esame di

linqua inglese lo studente può

fornire certificazioni linguistiche legalmente

riconosciuto e previste dal

regolamento)

E L-LIN/12 4

Il corso mira a portare gli studenti ai livelli di competenza richiesti, vale a dire: al consolidamento della conoscenza generale della lingua inglese e a sviluppare le competenze della lingua inglese in merito al linguaggio tecnico/architettonico.

3PERCORS

O COMUNE

Laboratorio d'anno 3

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 28 di pagine 83

Università Iuav di VeneziaDipartimento Culture del ProgettoALLEGATO 1

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI STUDIO IN ARCHITETTURA: TECNICHE E CULTURE DEL PROGETTOArticolo 3

(Il percorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti)

4/4

Anno di corso

Curriculum Insegnamento Unità Didattica TAF SSD CFU Obiettivi formativi

1-2-3PERCORS

O COMUNE

Fonti greche e latine

D istituzion

aleL-FIL-LET/02 6

Il corso mira a dotare lo studente degli elementi di base per l'accesso diretto alle fonti greche e latine, indispensabili per l’approfondimento dello studio della storia dell’architettura e dell’arte: l'obiettivo è acquisire un metodo e un grado di familiarità linguistica e culturale minima con testi e autori antichi, tale da consentire la consultazione delle fonti.

1-2-3PERCORS

O COMUNE

A scelta dello studente 1) da

altri corsi di studio interni di livello uguale o superiore; 2) da attività formative

nell'ambito di protocolli o

convenzioni con università e enti/strutture

esterne; 3) da attività non

convenzionate (vedi manifesto

degli studi)

D 12

1-2-3PERCORS

O COMUNE

Ulteriori attività formative -

Tirocini formativi e di orientamento

(Tirocinio, Tirocinio interno, Tirocinio estero)

F NN 6

LEGENDA:

E= prova finale F= altre attività formative

SSD= settore scientifico-disciplinare CFU= crediti formativi universitari TAF= tipologia dell'attività formativa:A= attività formative di base B= attività formative caratterizzanti C= attività formative affini o integrative D= attività formative a scelta dello studente

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 29 di pagine 83

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI STUDIO IN ARCHITETTURA E CULTURE DEL PROGETTO

INDICE

Articolo 1 (Norme generali, contenuti e ambito di applicazione)

Articolo 2 (Il corso di studio in breve)

Articolo 3 (Il percorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti)

Articolo 4 (Requisiti di accesso e modalità di verifica)

Articolo 5 (Forme didattiche e crediti formativi universitari)

Articolo 6 (Disposizioni in merito alla frequenza alle lezioni)

Articolo 7 (Attività formative autonomamente scelte dallo studente)

Articolo 8 (Modalità di svolgimento delle prove di accertamento del profitto)

Articolo 9 (Prova finale: caratteristiche, obiettivi e modalità di svolgimento)

Articolo 1

(Norme generali, contenuti e ambito di applicazione)

Il presente Regolamento didattico disciplina le norme per l'organizzazione didattica e lo svolgimento del corso di studio, e si applica a tutti gli studenti immatricolati nell’anno accademico 2016/17 al corso di laurea magistrale in Architettura e culture del progetto, istituito presso l’Università Iuav di Venezia a partire dall’anno

accademico 2013/14. La struttura didattica competente è il dipartimento di Culture del Progetto, d’ora in avanti denominato dCP, che programma, organizza e coordina l’attività didattica del corso di studio.

Articolo 2

(Il corso di studio in breve) Il Corso di Laurea Magistrale in Architetture e Culture del Progetto si propone di formare una figura professionale che possieda conoscenze, strumenti e competenze - compresi quelli definiti nella direttiva 85/384/CEE - che gli consentano di affrontare il progetto della trasformazione responsabile dell'ambiente nei diversi settori e alle differenti scale d'intervento. Il Corso di Laurea mira alla costruzione di una nuova figura di progettista in grado di confrontarsi con i temi cardine della contemporaneità, apprendendo le tecniche figurative, costruttive e metodologico-procedurali capaci di confrontarsi con il mondo del lavoro in continua trasformazione. Una figura di architetto in grado di concepire i correttivi tecnici e culturali adatti a confrontarsi con il mondo globale/locale, e in grado di elaborare una diversa visione della modernità. Il Corso di studio si inquadra nel contesto di una scelta formativa che mira a un'educazione progettuale responsabile e creativa nell'uso e nella trasformazione delle risorse fisiche, naturali e umane, sottolineando la natura dell'architettura come pratica culturale, sociale, tecnologica intimamente legata alle questioni urgenti poste dalla ambiente antropizzato e naturale. Il percorso formativo si sviluppa in 4 semestri e prevede un'articolazione tra Corsi monodisciplinari, compresi gli affini e integrativi, e Atelier di progetto che hanno come soggetto il riuso e la conservazione delle eredità del passato e del patrimonio che la civiltà più recente ha prodotto e quindi dismesso (Heritage), l'Architettura per la Sostenibilità, l'aggiornamento della tradizione del disegno urbano, della Città e del Paesaggio. L'articolazione del percorso formativo garantisce, attraverso gli Atelier tematici, l'acquisizione dei saperi metodologici operativi dell'architettura, dell'urbanistica, dell’uso consapevole delle risorse, dell'edilizia e della manutenzione e del riuso del patrimonio esistente, alla scala urbana ed architettonica. Il percorso si conclude con la Tesi di laurea che occupa tutto il quarto semestre. Al termine del corso di laurea magistrale, il laureato può sostenere l'esame di stato della sezione A (architetto senior) dell'albo professionale dell'ordine degli architetti.

Articolo 3

(Il percorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti)

L’offerta didattica e gli obiettivi formativi specifici degli insegnamenti e delle altre attività formative sono

riportati nell’Allegato n. 1, parte integrante del presente regolamento. Ulteriori indicazioni sul percorso formativo (propedeuticità, tipologia delle forme didattiche, insegnamenti obbligatori, docenti titolari degli insegnamenti, periodi didattici, criteri e modalità dei riconoscimento dei crediti,

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 30 di pagine 83

tipologia delle prove di valutazione per l’accertamento del profitto, forme di tutorato) sono precisate nel

manifesto degli studi pubblicato nel sito web dell’ateneo.

Articolo 4

(Requisiti di accesso e modalità di verifica) Per l'ammissione alla laurea magistrale è necessario: - possedere la laurea di primo livello L17 (Scienze dell'Architettura), oppure una Laurea o diploma universitario di durata triennale, o un altro titolo conseguito all'estero riconosciuto idoneo; - l'adempimento delle attività formative indispensabili riportate nella tabella relativa alla laurea in Scienze dell'Architettura L17; - aver superato il test di ammissione obbligatorio per l'iscrizione ad un corso di laurea e/o di laurea magistrale a ciclo unico con la esplicita finalizzazione diretta alla formazione di architetto. Le eventuali integrazioni curriculari, da parte degli studenti che ne presentino la necessità, dovranno avvenire prima della verifica della preparazione individuale. L'Accesso ai corsi di laurea magistrale della classe LM-4 (Architettura, Ingegneria-Edile Architettura) attivati all'Università Iuav di Venezia è a numero chiuso. Le modalità di accesso alle procedure selettive sono annualmente stabilite da una o più commissioni nominate dal Rettore che valuteranno l'ammissibilità ai corsi di studio e la pertinenza del curriculum studiorum dei candidati. I requisiti richiesti ai candidati sono indicati nell'apposito bando e devono essere posseduti alla data di scadenza riportata nello stesso. Il bando è pubblicato di norma a fine primavera-inizio estate, nella Homepage dell'Università Iuav di Venezia (albo on line) e anche nella pagina dedicata all'orientamento degli studenti.

Articolo 5

(Forme didattiche e crediti formativi universitari)

La lingua di insegnamento del corso è l’italiano. Alcune attività formative possono essere svolte in lingua inglese. In alcune circostanze, come per i workshop o seminari si utilizzano anche altre lingue europee.

Sono previste le seguenti forme di didattica: insegnamenti monodisciplinari e integrati, laboratori monodisciplinari e integrati, tirocinio, workshop, prova finale. Nell’ambito di ciascun insegnamento, ciascun credito formativo corrisponde a 25 ore articolate in ore di attività didattica assistita più ore di studio individuale:

Tipo di attività

didattica

Ore di attività

didattica assistita

Ore di studio

individuale

Ore

complessive di

lavoro di

apprendimento

Lezioni 10 15

25 Laboratori 10 - 12,50 15 - 12,50

Tirocinio 0 25

Prova finale 0 25

Articolo 6

(Disposizioni in merito alla frequenza alle lezioni)

Per frequenza si intende la partecipazione personale da parte dello studente alle attività didattiche previste per il corso di studio. La frequenza è obbligatoria per tutti i corsi nella misura del 70% delle ore complessive di lezione previste. L’obbligo di frequenza deve essere soddisfatto con la partecipazione a tutte le modalità di apprendimento

previste per gli insegnamenti. L’obbligo di frequenza può non applicarsi agli studenti lavoratori (impegnati a tempo parziale) che comunque dovranno concordare con i docenti titolari dell’insegnamento lo svolgimento delle attività pratiche minime.

L’assolvimento dell’obbligo di frequenza viene comunque accertato dal singolo docente.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 31 di pagine 83

Articolo 7

(Attività formative autonomamente scelte dallo studente)

Lo studente può sostenere come attività formative autonomamente scelte uno o più insegnamenti erogati nei corsi di studio dell’ateneo, purché di livello non inferiore. Tali attività formative sono considerate coerenti con il

progetto formativo. Per ulteriori attività riconoscibili in tale tipologia si rimanda al manifesto degli studi.

Articolo 8

(Modalità di svolgimento delle prove di accertamento del profitto)

Per acquisire i crediti assegnati alle attività formative è necessario il superamento da parte dello studente di una prova d’esame o di un’altra forma di verifica del profitto. Le procedure di verifica del profitto si svolgono secondo quanto indicato nell’art. 20 del Regolamento didattico

di Ateneo. Le modalità di svolgimento delle verifiche (forma orale, scritta o a mezzo di presentazione di un elaborato ed eventuali loro combinazioni; verifiche individuali ovvero di gruppo) assicurano la riconoscibilità e valutabilità dell’apporto individuale e sono stabilite annualmente nei programmi dei singoli insegnamenti. Il manifesto degli studi prevede i casi in cui le attività formative si concludono con un esame con votazione in trentesimi ovvero con un giudizio di idoneità. Lo svolgimento degli esami è pubblico. L’esito dell’esame è registrato nella carriera dello studente, e può essere visualizzato attraverso l’area

riservata dello sportello internet.

Articolo 9

(Prova finale: caratteristiche, obiettivi e modalità di svolgimento) L'intero percorso formativo della laurea magistrale in architettura e culture del progetto trova riferimento nelle attività di ricerca del dipartimento. In modo particolare verranno ulteriormente precisati i tematismi proposti dal corso di studi in stretta relazione con le attività delle unità di ricerca in maniera tale da consentire lo sviluppo di una tesi di laurea adeguata alla complessità dei problemi e a confronto con gli aspetti più avanzati della ricerca. In un clima che consente le elaborazioni sperimentali orientate e finalizzate alla costruzione di una figura professionale dotata di un elevato grado di autonomia tecnica e di giudizio critico. La tesi di laurea rappresenterà il momento di sintesi dell'esperienza formativa, verificandone la compiutezza dal punto di vista della conoscenza disciplinare e dell'uso delle tecniche e l'autonomia di giudizio dal punto di vista delle capacità critiche. L'esercizio di tesi si svilupperà nell'ambito di una specifica offerta formativa frutto dell'attività delle Unità di ricerca del Dipartimento che offriranno ai laureandi l'opportunità di un'elaborazione che collochi l'esercizio nel più significativo contesto tecnico-culturale della ricerca al fine della costruzione di una figura di avanzata e responsabile professionalità, capace di confrontarsi con i grandi temi dell'architettura contemporanea. La prova finale rappresenta un momento formativo importante del corso di laurea magistrale e consiste in una tesi che deve essere elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore ed eventuali correlatori. Le attività previste nella tesi richiedono in genere l'applicazione di quanto appreso in più insegnamenti e atelier - di cui la tesi può sviluppare e approfondire i contenuti culturali - l'integrazione con elementi aggiuntivi e la capacità di proporre spunti innovativi. L'argomento e le attività relative alla tesi sono concordati con un professore/ricercatore strutturato Iuav o un docente avente contratto d'insegnamento Iuav nell'anno accademico in cui lo studente si laurea. L' esposizione e la discussione dell'elaborato avvengono di fronte ad apposita commissione. Il laureando dovrà dare prova di autonomia, conoscenza dei temi trattati e attitudine alla sintesi nel comunicarne i contenuti e nel sostenere la discussione. Le disposizioni sulle commissioni di laurea e sui relatori fanno riferimento alla normativa vigente in materia.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 32 di pagine 83

Università Iuav di VeneziaDipartimento Culture del ProgettoALLEGATO N. 1

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI STUDIO IN ARCHITETTURA E CULTURE DEL PROGETTOArticolo 3

(Il percorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti)

1/3

Anno di corso Curriculum Insegnamento Unità Didattica TAF SSD CFU Obiettivi formativi

Composizione architettonica e urbana B ICAR/14 8

Il modulo di Composizione Architettonica nell'Atelier Città e Paesaggio introduce lo studente alla valutazione e alla comprensione delle strategie proprie del disegno urbano e del progetto di paesaggio. Il modulo sviluppa una visione responsabile delle forme dell'antropizzazione e degli interventi nell’ambiente. Il modulo sviluppa la valutazione critica ed estende le capacità progettuali e d’impostazione degli interventi di modificazione e trasformazione di ambienti vasti, di paesaggi e delle città. Il modulo si sviluppa attraverso lezioni ed esercitazioni progettuali pratiche e si propone di sviluppare le capacità progettuali della tradizione di disegno urbano.

Paesaggio C ICAR/15 6

Il modulo di Paesaggio nell'Atelier Città e Paesaggio introducelo studente alla progettazione attenta degli aspetti ambientali,botanici e paesistici degli interventi di trasformazione delterritorio. Il modulo si propone di sviluppare una nuova visioneresponsabile della progettazione di scala vasta e delpaesaggio, basata sulla coscienza del risparmio collettivo dellerisorse ambientali disponibili. Il modulo si sviluppa attraversolezioni tematiche e teoriche, ed esercitazioni pratichecoordinate e legate al progetto che gli studenti svolgono.

Trasporti C ICAR/05 6

Il modulo di Trasporti nell'Atelier Città e Paesaggio introduce lostudente alla progettazione dei trasporti e della mobilitàriguardo alle diverse esigenze della domanda di passeggeri emerci. Il modulo si propone di sviluppare i principi, obiettivi,procedure e i modelli per la pianificazione dei trasporti che siperfezionano con l'insieme delle discipline che affrontano iltema della trasformazione responsabile del territorio e dellerelative infrastrutture. Il modulo si sviluppa attraverso lezionitematiche e teoriche, ed esercitazioni pratiche coordinate elegate al progetto che gli studenti svolgono.

Urbanistica B ICAR/21 4

Il modulo di Urbanistica nell'Atelier Città e Paesaggio introducelo studente alla progettazione urbana e di vasta scala cheimplica una lettura critica dei territori come sistemiinterconnessi di paesaggi. Il modulo si propone di sviluppare lemetodologie di analisi, le strategie di pianificazione e dellaprogettazione di scala ampia che permettano di impostare uncontrollo responsabile delle trasformazioni dell’ambiente. Ilmodulo si sviluppa attraverso lezioni tematiche e teoriche, edesercitazioni pratiche coordinate e legate al progetto che glistudenti svolgono.

Composizione architettonica e urbana B ICAR/14 8

Il modulo di Composizione Architettonica dell'Atelier Heritageintroduce lo studente alle tecniche della progettazionearchitettonica, adatte a essere utilizzate nella modificazione econservazione del patrimonio fisico delle generazioni che cihanno preceduto. Il modulo si propone di sviluppare le capacitàdi trasformare spazi, ambienti e città che sono caratterizzati dauna ricca stratificazione storica e che rappresentano il valoredell’eredità del passato, oggi disponibile per il futuro. Il modulosi propone di sviluppare le capacità legate alla progettazioneattenta e discreta che deve tener conto dei vincoli fisici eformali derivati dal rapporto tra nuova edificazione, restauro, ele preesistenze storiche. Il modulo si sviluppa attraverso lezionied esercitazioni progettuali pratiche.

Restauro architettonico B ICAR/19 8

Il modulo di Restauro Architettonico nell'Atelier Heritage introduce lo studente a comprendere e definire il carattere di un edificio di antica costruzione e i suoi processi di trasformazione, di degrado e di dissesto, al fine di progettare le adeguate tecniche di riabilitazione, operando scelte critiche fra materiali, tecniche e metodologie, anche relativamente alla sicurezza. Il modulo si propone di sviluppare gli strumenti tecnico-scientifici e le tecnologie d’intervento, di verificare la loro assunzione critica che coinvolgerà aspetti sociali, economici, formali e prestazionali. Saranno discussi temi come la durabilità, la reversibilità, la sicurezza, degli aspetti operativi e di cantiere, e dei temi correlati della sostenibilità, sia dell’ambiente, sia delle risorse. Il modulo prevede lo sviluppo di un progetto, d’intervento di restauro di edifici storici. Il modulo si sviluppa attraverso lezioni tematiche e teoriche, ed esercitazioni pratiche coordinate e legate al progetto che gli studenti svolgono.

PERCORSO COMUNE Atelier Heritage1-2

1-2 PERCORSO COMUNE Atelier città e paesaggio

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 33 di pagine 83

Università Iuav di VeneziaDipartimento Culture del ProgettoALLEGATO N. 1

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI STUDIO IN ARCHITETTURA E CULTURE DEL PROGETTOArticolo 3

(Il percorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti)

2/3

Anno di corso Curriculum Insegnamento Unità Didattica TAF SSD CFU Obiettivi formativi

Tecnica delle costruzioni B ICAR/09 4

Il modulo di Tecnica delle Costruzioni nell'Atelier Heritage introduce lo studente alle metodologie e alle tecniche della progettazione strutturale, specifica il calcolo delle strutture di nuova edificazione, degli interventi di adeguamento statico e strutturale di edifici esistenti. Il modulo si propone di sviluppare l’attenzione al controllo della stabilità, all'equilibrio in edifici esistenti, e all’analisi del comportamento dei meccanismi cinematici di collasso. Il modulo prevede lo sviluppo di un progetto d’intervento nel costruito o di restauro, dove sono approfonditi gli aspetti strutturali connessi. Il modulo si sviluppa attraverso lezioni tematiche e teoriche, ed esercitazioni pratiche coordinate e legate al progetto che gli studenti svolgono.

Composizione architettonica e urbana B ICAR/14 8

Il modulo di Composizione Architettonica nell'Atelier Sostenibilità Ambientale introduce lo studente alle tecniche della progettazione di architetture per la sostenibilità, che siano appropriate alla modificazione e trasformazione di ambienti e città, in vista di uno sviluppo sostenibile. Il modulo si propone di sviluppare la ricerca delle strategie di intervento mirate alla disciplina della responsabilità progettuale, al risparmio collettivo delle risorse, e alle strategie attente ai valori intergenerazionali, che oggi ogni intervento di trasformazione dell’ambiente e della città deve implicare. Il modulo si sviluppa attraverso lezioni ed esercitazioni progettuali pratiche e si propone di sviluppare la capacità progettuale attenta e responsabile legata all’architettura per la sostenibilità.

Fisica tecnica ambientale B ING-IND/11 4

Il modulo di Fisica tecnica ambientale nell'Atelier Sostenibilità Ambientale introduce lo studente alle tecniche legate alla definizione progettuale operativa delle strategie di risparmio energetico e delle risorse ambientali. Il modulo si propone di sviluppare le conoscenze adeguate al miglioramento dell’efficienza energetica e dell’uso delle energie rinnovabili. Il modulo si sviluppa attraverso lezioni tematiche e teoriche, ed esercitazioni pratiche coordinate e legate al progetto che gli studenti svolgono.

Tecnologia dell'architettura B ICAR/12 6

Il modulo di Tecnologia dell'architettura nell'Atelier Sostenibilità Ambientale introduce lo studente alle tecnologie appropriate, ai materiali adatti e alle tecniche costruttive adeguate alle strategie di risparmio delle risorse proprie dell’architettura per la sostenibilità. Il modulo si propone di sviluppare le conoscenza tecniche e costruttive mirate al controllo, complessivo ed integrato, del ciclo di vita dell’edifico. Il modulo si sviluppa attraverso lezioni tematiche e teoriche, ed esercitazioni pratiche coordinate e legate al progetto che gli studenti svolgono.

1-2 PERCORSO COMUNE Diritto e diritti B IUS/10 1

Il corso di Diritto e diritti si propone di fornire gli strumenti teorici, tecnici e culturali del diritto e i riferimenti legislativi di diritto amministrativo, internazionale, comunitario, con riferimento anche alle nuove fonti regionali. Il corso mira a definire un utilizzo concreto di dati teorici, nozionistici e di ricerca, legati al diritto in ambito urbano. Il corso si sviluppa attraverso lezioni frontali, teoriche, ed esercitazioni pratiche.

1-2 PERCORSO COMUNE Disegno B ICAR/17 6

Il corso di Disegno si propone di fornire gli strumenti propri del disegno e della rappresentazione, ed adatti a raffigurare progetti e trasformazioni, caratteristici della condizione contemporanea che si fronteggia con i fenomeni, ampli e complessi ed in continua modificazione, del mondo globale. Il corso si sviluppa attraverso lezioni tematiche e teoriche, ed esercitazioni pratiche coordinate e legate al progetto che gli studenti svolgono.

1-2 PERCORSO COMUNE

Sostenibilità energetica del costruito C ING-IND/11 6

Il corso di Sostenibilità energetica del costruito si propone di fornire allo studente le nozioni legate alla definizione delle strategie di risparmio energetico e di risorse ambientali. Il corso permette di approfondire teoricamente le conoscenze tecniche mirate al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici e all’uso delle energie rinnovabili in ambito urbano. Il corso si sviluppa attraverso lezioni tematiche e teoriche, ed esercitazioni pratiche.

1-2 PERCORSO COMUNE Storia dell'architettura B ICAR/18 6

Il corso di Storia dell’Architettura si propone di approfondire gli strumenti teorici, metodologici e culturali propri della storiografia contemporanea. Il corso mira ad analizzare approfonditamente episodi puntuali della storia dell’architettura inseriti nel quadro, ampio e sfaccettato, delle vicende architettoniche e dello sviluppo della città dalla metà dell’Ottocento sino ai giorni nostri. Il corso si sviluppa attraverso lezioni frontali e teoriche.

1-2 Atelier sostenibilità ambientale

PERCORSO COMUNE

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 34 di pagine 83

Università Iuav di VeneziaDipartimento Culture del ProgettoALLEGATO N. 1

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI STUDIO IN ARCHITETTURA E CULTURE DEL PROGETTOArticolo 3

(Il percorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti)

3/3

Anno di corso Curriculum Insegnamento Unità Didattica TAF SSD CFU Obiettivi formativi

1-2 PERCORSO COMUNE

Valutazione economico finanziaria del progetto B ICAR/22 4

Il corso di Valutazione finanziaria del progetto si prefigge di fornire gli strumenti teorici legati all’analisi di fattibilità economico-finanziaria delle trasformazioni del territorio. Il corso mira a definire la consapevolezza delle scelte strategiche di investimento e la valutazione dei vantaggi collettivi, dei costi e dei ricavi nel lungo periodo, degli interventi immobiliari urbani. Il corso si sviluppa attraverso lezioni frontali, teoriche, ed esercitazioni pratiche.

1-2 PERCORSO COMUNE

Ulteriori attività formative - Tirocini formativi e di orientamento (Tirocinio, Tirocinio interno, Tirocinio estero)

F NN 10

1-2 PERCORSO COMUNE

A scelta dello studente 1) da altri corsi di studio interni di livello uguale o superiore; 2) da attività formative nell'ambito di protocolli o convenzioni con università e enti/strutture esterne; 3) da attività non convenzionate (vedi manifesto degli studi)

D 8

2 PERCORSO COMUNE Atelier di laurea E ICAR/14

L’Atelier di Laurea si prefigge di portare gli studenti ad un momento di sintesi complessivo, la tesi di laurea, dell’esperienza formativa, definendo dettagliatamente le conoscenze disciplinari più innovative, come collaudata tradizione dello Iuav.

2 PERCORSO COMUNE Prova finale E PROFIN_S 8

E= prova finale F= altre attività formative

LEGENDA:SSD= settore scientifico-disciplinare CFU= crediti formativi universitari TAF= tipologia dell'attività formativa:B= attività formative caratterizzanti C= attività formative affini o integrative D= attività formative a scelta dello studente

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 35 di pagine 83

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI STUDIO IN ARTI VISIVE E MODA

INDICE

Articolo 1 (Norme generali, contenuti e ambito di applicazione)

Articolo 2 (Il corso di studio in breve)

Articolo 3 (Il percorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti)

Articolo 4 (Requisiti di accesso e modalità di verifica)

Articolo 5 (Forme didattiche e crediti formativi universitari)

Articolo 6 (Disposizioni in merito alla frequenza alle lezioni)

Articolo 7 (Attività formative autonomamente scelte dallo studente)

Articolo 8 (Modalità di svolgimento delle prove di accertamento del profitto)

Articolo 9 (Prova finale: caratteristiche, obiettivi e modalità di svolgimento)

Articolo 1

(Norme generali, contenuti e ambito di applicazione)

Il presente Regolamento didattico disciplina le norme per l'organizzazione didattica e lo svolgimento del corso di studio, e si applica a tutti gli studenti immatricolati nell’anno accademico 2016/17 al corso di laurea

magistrale in Arti visive e Moda, istituito presso l’Università Iuav di Venezia a partire dall’anno accademico

2013/14. La struttura didattica competente è il dipartimento di Culture del Progetto, d’ora in avanti denominato dCP,

che programma, organizza e coordina l’attività didattica del corso di studio.

Articolo 2

(Il corso di studio in breve) Il corso di studi si imposta su di un intreccio continuo tra conoscenze teoriche e capacità pratiche, cosa che rende un unicum questo corso di studi rispetto ad altri consimili sul territorio nazionale. I saperi teorici sono declinati in momenti laboratoriali dal forte risvolto pratico, in parte direttamente professionalizzanti e in parte tese a rendere lo studente consapevole del campo nel quale opera e dei temi che connotano il nostro tempo per poterli tradurre in termini progettuali, visivi e performativi. Il corso di studi offre due curricula, Moda e Arti, nei quali l'insegnamento si articola in blocchi tematici di corsi monodisciplinari e corsi laboratoriali.

Articolo 3

(Il percorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti)

L’offerta didattica e gli obiettivi formativi specifici degli insegnamenti e delle altre attività formative sono

riportati nell’Allegato n. 1, parte integrante del presente regolamento. Ulteriori indicazioni sul percorso formativo (propedeuticità, tipologia delle forme didattiche, insegnamenti obbligatori, docenti titolari degli insegnamenti, periodi didattici, criteri e modalità dei riconoscimento dei crediti, tipologia delle prove di valutazione per l’accertamento del profitto, forme di tutorato) sono precisate nel manifesto degli studi pubblicato nel sito web dell’ateneo.

Articolo 4

(Requisiti di accesso e modalità di verifica) Possono accedere al corso di laurea magistrale gli studenti provenienti da corsi di laurea di primo livello delle classi L-3 Discipline delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda; L-4 Disegno industriale. Può essere consentito inoltre l'accesso a studenti provenienti dalla classe L-17 Scienze dell'architettura, dall'alta formazione artistica e musicale o da analoghi corsi di studio svolti in Italia o all'estero previa verifica del percorso formativo e acquisizione pregressa di almeno 30 crediti formativi in uno o più tra i seguenti settori scientifici disciplinari: ICAR/13, ICAR/15, ICAR/18, L-ART/03, L-ART/04, L-ART/05, L-ART/06, M-FIL/04. Le modalità per la verifica della personale preparazione saranno determinate nel regolamento didattico del corso di studio. In ogni caso le eventuali integrazioni curriculari da parte degli studenti che ne presentino la necessità, dovranno avvenire prima della verifica della preparazione individuale.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 36 di pagine 83

L'Accesso ai corsi di laurea magistrale della classe LM-65 (Scienze dello spettacolo e produzione multimediale) attivato dal dipartimento culture del progetto è a numero chiuso. Le modalità di accesso al corso di laurea magistrale sono stabilite dalle procedure selettive per l'ammissione ai corsi di laurea magistrale in Arti visive per l'anno accademico 2016-2017. L'ammissione è subordinata al possesso dei requisiti richiesti alla data riportata dal bando. La verifica dell'adeguatezza della personale preparazione viene svolta, attraverso un esame orale, da una o più commissioni giudicatrici nominate dal consiglio di dipartimento, secondo un calendario riportato dal bando, pubblicato di norma a fine primavera-inizio estate nella Homepage dell'Università Iuav di Venezia (albo on line) e anche nella pagina dedicata all'orientamento degli studenti.

Articolo 5

(Forme didattiche e crediti formativi universitari)

La lingua di insegnamento del corso è l’italiano. Alcune attività formative possono essere svolte in lingua inglese. In alcune circostanze, come per i workshop o seminari si utilizzano anche altre lingue europee.

Sono previste le seguenti forme di didattica: insegnamenti monodisciplinari e integrati, laboratori monodisciplinari e integrati, tirocinio, workshop, prova finale. Nell’ambito di ciascun insegnamento, ciascun credito formativo corrisponde a 25 ore articolate in ore di attività didattica assistita più ore di studio individuale:

Tipo di

attività

didattica

Ore di attività

didattica

assistita

Ore di studio

individuale

Ore complessive

di lavoro di

apprendimento

Lezioni 5 - 10 20 - 15

25 Laboratori 6,25 - 7,50 18,75 - 17,50

Workshop 7,50 17,50

Prova finale 0 25

Articolo 6

(Disposizioni in merito alla frequenza alle lezioni)

Per frequenza si intende la partecipazione personale da parte dello studente alle attività didattiche previste per il corso di studio. La frequenza è obbligatoria per tutti i corsi nella misura del 70% delle ore complessive di lezione previste. L’obbligo di frequenza deve essere soddisfatto con la partecipazione a tutte le modalità di apprendimento

previste per gli insegnamenti. L’obbligo di frequenza può non applicarsi agli studenti lavoratori (impegnati a tempo parziale) che comunque dovranno concordare con i docenti titolari dell’insegnamento lo svolgimento delle attività pratiche minime.

L’assolvimento dell’obbligo di frequenza viene comunque accertato dal singolo docente.

Articolo 7

(Attività formative autonomamente scelte dallo studente)

Lo studente può sostenere come attività formative autonomamente scelte uno o più insegnamenti erogati nei corsi di studio dell’ateneo, purché di livello non inferiore. Tali attività formative sono considerate coerenti con il progetto formativo. Per ulteriori attività riconoscibili in tale tipologia si rimanda al manifesto degli studi.

Articolo 8

(Modalità di svolgimento delle prove di accertamento del profitto)

Per acquisire i crediti assegnati alle attività formative è necessario il superamento da parte dello studente di una prova d’esame o di un’altra forma di verifica del profitto. Le procedure di verifica del profitto si svolgono secondo quanto indicato nell’art. 20 del Regolamento didattico

di Ateneo.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 37 di pagine 83

Le modalità di svolgimento delle verifiche (forma orale, scritta o a mezzo di presentazione di un elaborato ed eventuali loro combinazioni; verifiche individuali ovvero di gruppo) assicurano la riconoscibilità e valutabilità dell’apporto individuale e sono stabilite annualmente nei programmi dei singoli insegnamenti. Il manifesto degli studi prevede i casi in cui le attività formative si concludono con un esame con votazione in trentesimi ovvero con un giudizio di idoneità. Lo svolgimento degli esami è pubblico. L’esito dell’esame è registrato nella carriera dello studente, e può essere visualizzato attraverso l’area

riservata dello sportello internet.

Articolo 9

(Prova finale: caratteristiche, obiettivi e modalità di svolgimento) Il tema della tesi può essere di carattere esclusivamente storico-critico o teorico, può essere un argomento scelto durante la frequentazione di un laboratorio applicativo ed essere concepito come un progetto espositivo o di un gruppo di opere, accompagnato comunque da un testo scritto. Il progetto di tesi può essere sviluppato anche con aziende e enti esterni al corso di laurea. In questo caso lo studente può utilizzare l'esperienza di uno stage concordato con il relatore. Il lavoro di tesi dovrà, in ogni caso, possedere il carattere di una ricerca originale e sviluppata con metodologie e strumenti di ricerca appropriati, pur mantenendo una dimensione compatibile con tempi di redazione contenuti entro non più di un anno di lavoro. La tesi può essere redatta anche in lingua inglese o francese. Il lavoro di tesi dovrà possedere il carattere di una ricerca originale, sviluppata con metodologie e strumenti appropriati, pur mantenendo una dimensione compatibile con tempi del percorso di studi biennale. È possibile affrontare tesi sia di carattere storico-critico o teorico, sia di carattere applicativo o progettuale. Per queste ultime l'argomento può essere scelto durante la frequentazione di un laboratorio e la tesi può essere concepita come un'opera o un gruppo di opere, una collezione di moda, un progetto espositivo, accompagnato comunque da un testo scritto. L'elaborazione di tale testo prevede l'approfondimento e il completamento individuale del progetto e comprende anche una sezione teorico-critica che espliciti le ragioni, i fondamenti e le metodologie del lavoro proposto. Il lavoro di tesi è svolto con la supervisione di un relatore scelto tra i docenti del corso di studi e, laddove sia ritenuto necessario, di un correlatore. I relatori dovranno essere professori/ricercatori strutturati Iuav o docenti aventi contratti d'insegnamento Iuav nell'anno accademico in cui lo studente si laurea. Il lavoro di tesi può essere sviluppato anche con aziende ed enti esterni al corso di laurea. In questo caso lo studente può utilizzare l'esperienza di uno stage concordato con il relatore, ma anche in questa modalità deve essere presentato un testo scritto con le caratteristiche sopraddette. Le disposizioni sulle commissioni di laurea e sui relatori fanno riferimento alla normativa vigente in materia.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 38 di pagine 83

Università Iuav di VeneziaDipartimento Culture del ProgettoALLEGATO N. 1

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL DEL CORSO DI STUDIO IN ARTI VISIVE E MODAArticolo 3

(Il persorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti)

1/3

Anno di corso Curriculum Insegnamento TAF SSD CFU Obiettivi formativi

1-2 Arti

Laboratorio avanzato di arti visive 1

B ICAR/13 8

Nel laboratorio avanzato lo studente è a contatto con docenti che si occupano professionalmente di creare opere d’arte visiva, o di curare eventi espositivi e collezioni museali, o di redigere testi teorici. Lo studente acquisisce la capacità di progettare un evento espositivo, dalla concezione alla sua definizione progettuale e esecutiva; le tecniche utilizzate vanno dalla scrittura a tutto ciò che il docente propone, nella massima sua libertà di insegnamento. Lo studente può acquisire competenze relative alla progettazione complessa di un progetto artistico-multimediale, dalla concezione alla sua realizzazione, utilizzando le tecniche diverse della rappresentazione (disegno, pittura, scultura, assemblaggio); lo studente è sollecitato nella sua riflessione sul significato del progetto intrapreso, della sua collocazione nello spazio e delle tecniche utilizzate, anche con lezioni teoriche, visite guidate, partecipazioni saltuarie di altri docenti. Le modalità specifiche del laboratorio in termini di metodo saranno monitorate, ma anche lasciate libere in relazione all’alta professionalità del docente chiamato a insegnare. Il docente è portatore della propria esperienza specifica, non sovrapponibile a quella di altri.

1-2 Arti

Laboratorio avanzato di arti visive 2

B ICAR/13 8

Nel laboratorio avanzato lo studente è a contatto con docenti che si occupano professionalmente di creare opere d’arte visiva, o di curare eventi espositivi e collezioni museali, o di redigere testi teorici. Lo studente acquisisce la capacità di progettare un evento espositivo, dalla concezione alla sua definizione progettuale e esecutiva; le tecniche utilizzate vanno dalla scrittura a tutto ciò che il docente propone, nella massima sua libertà di insegnamento. Lo studente può acquisire competenze relative alla progettazione complessa di un progetto artistico-multimediale, dalla concezione alla sua realizzazione, utilizzando le tecniche diverse della rappresentazione (disegno, pittura, scultura, assemblaggio); lo studente è sollecitato nella sua riflessione sul significato del progetto intrapreso, della sua collocazione nello spazio e delle tecniche utilizzate, anche con lezioni teoriche, visite guidate, partecipazioni saltuarie di altri docenti. Le modalità specifiche del laboratorio in termini di metodo saranno monitorate, ma anche lasciate libere in relazione all’alta professionalità del docente chiamato a insegnare. Il docente è portatore della propria esperienza specifica, non sovrapponibile a quella di altri.

1-2 Arti

Laboratorio avanzato di arti visive 3

B L-ART/04 8

Nel laboratorio avanzato lo studente è a contatto con docenti che si occupano professionalmente di creare opere d’arte visiva, o di curare eventi espositivi e collezioni museali, o di redigere testi teorici. Lo studente acquisisce la capacità di progettare un evento espositivo, dalla concezione alla sua definizione progettuale e esecutiva; le tecniche utilizzate vanno dalla scrittura a tutto ciò che il docente propone, nella massima sua libertà di insegnamento. Lo studente può acquisire competenze relative alla progettazione complessa di un progetto artistico-multimediale, dalla concezione alla sua realizzazione, utilizzando le tecniche diverse della rappresentazione (disegno, pittura, scultura, assemblaggio); lo studente è sollecitato nella sua riflessione sul significato del progetto intrapreso, della sua collocazione nello spazio e delle tecniche utilizzate, anche con lezioni teoriche, visite guidate, partecipazioni saltuarie di altri docenti. Le modalità specifiche del laboratorio in termini di metodo saranno monitorate, ma anche lasciate libere in relazione all’alta professionalità del docente chiamato a insegnare. Il docente è portatore della propria esperienza specifica, non sovrapponibile a quella di altri.

1-2 Arti

Workshop

B ICAR/13 8

Nel laboratorio avanzato lo studente è a contatto con docenti che si occupano professionalmente di creare opere d’arte visiva, o di curare eventi espositivi e collezioni museali, o di redigere testi teorici. Lo studente acquisisce la capacità di progettare un evento espositivo, dalla concezione alla sua definizione progettuale e esecutiva; le tecniche utilizzate vanno dalla scrittura a tutto ciò che il docente propone, nella massima sua libertà di insegnamento. Lo studente può acquisire competenze relative alla progettazione complessa di un progetto artistico-multimediale, dalla concezione alla sua realizzazione, utilizzando le tecniche diverse della rappresentazione (disegno, pittura, scultura, assemblaggio); lo studente è sollecitato nella sua riflessione sul significato del progetto intrapreso, della sua collocazione nello spazio e delle tecniche utilizzate, anche con lezioni teoriche, visite guidate, partecipazioni saltuarie di altri docenti. Le modalità specifiche del laboratorio in termini di metodo saranno monitorate, ma anche lasciate libere in relazione all’alta professionalità del docente chiamato a insegnare. Il docente è portatore della propria esperienza specifica, non sovrapponibile a quella di altri.

1-2 Moda

Laboratorio avanzato di tecniche e materiali

B ICAR/18 8

Il laboratorio fornisce gli strumenti conoscitivi e operativi necessari per affrontare il design della moda, dall’ideazione del tessuto allo sviluppo tridimensionale del progetto. Durante il corso gli studenti imparano a riconoscere le qualità dei materiali e le loro tecnologie di produzione e apprendono le tecniche di costruzione degli oggetti. Obiettivi specifici del laboratorio sono l’apprendimento delle metodologie e delle abilità necessarie a) alla progettazione di un tessuto a carattere sperimentale e b) allo sviluppo di un progetto dal punto di vista della modellistica, rendendo gli studenti autonomi nel passaggio dall’ideazione alla prototipazione dei capi. Il laboratorio fornisce inoltre conoscenze di base della storia tessile e della storia delle tecniche sartoriali.

1-2 Moda

Laboratorio avanzato di design dell'abito e accessori

B ICAR/13 8

Il laboratorio offre gli strumenti conoscitivi e operativi necessari agli studenti per progettare una collezione di abbigliamento e accessori. Il processo si sviluppa dall'analisi delle tecniche, dei mezzi e del concept della collezione fino alla rappresentazione del lavoro nel suo insieme. A questo scopo, il laboratorio si articola in fasi creative, progettuali e di realizzazione, alternate da fasi di revisione e riflessione del lavoro svolto. Gli obiettivi del laboratorio sono a) maturare una visione d'insieme coerente al progetto, b) stimolare la capacità degli studenti a lavorare all'interno di un gruppo creativo e c) fornire le conoscenze necessarie della catena produttiva nelle sue articolazioni sartoriali e industriali.

1-2 Moda

Laboratorio avanzato di design della maglieria

B ICAR/13 8

L’obiettivo del laboratorio è di fornire gli strumenti concettuali, metodologici e operativi necessari agli studenti per ideare e realizzare una piccola collezione di maglieria. Una particolare attenzione è data alle tecniche utilizzate nel settore della maglieria e al ruolo che esse hanno nello sviluppo di metodologie progettuali di tipo sperimentale. Il laboratorio offre inoltre agli studenti la possibilità di perfezionare i loro progetti attraverso l’utilizzo di macchine industriali e grazie a rapporti di collaborazione con aziende del settore.

1-2 Moda

Laboratorio di collezione finale

B ICAR/13 8

L’obiettivo del laboratorio è di fornire agli studenti gli strumenti conoscitivi, metodologici e le abilità necessarie a progettare, realizzare e presentare una capsule collection in occasione del graduation show che conclude il corso di laurea magistrale. Il laboratorio permette agli studenti di elaborare una visione progettuale autonoma e di verificarla attraverso il contatto con docenti, professionisti e figure aziendali in momenti collettivi e individuali di confronto e revisione, dalla scelta dei tessuti alla comunicazione, dallo styling al photo shooting.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 39 di pagine 83

Università Iuav di VeneziaDipartimento Culture del ProgettoALLEGATO N. 1

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL DEL CORSO DI STUDIO IN ARTI VISIVE E MODAArticolo 3

(Il persorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti)

2/3

Anno di corso Curriculum Insegnamento TAF SSD CFU Obiettivi formativi

1-2

COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI

Cinema documentario e sperimentale

B L-ART/06 6

L’insegnamento fornisce competenze riguardo alle modulazioni teoriche dell’idea documentaria e del cinema sperimentale, in un percorso che include categorie relative alla storia delle immagini e della cultura visuale. Lo studente acquisisce strumenti critici attraverso l'analisi di stili, poetiche e movimenti scarsamente indagati dalle tradizionali storie del cinema: dal cine-vedutismo alle sinfonie urbane, dal cinéma-vérité a quello saggistico, dal found footage al mockumentary.

1-2

COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI

Critica del design contemporaneo

C ICAR/13 6

L’insegnamento fornisce elementi di storia e critica del design contemporaneo, specialmente relativi alle espressioni del product design della seconda metà del Novecento e della contemporaneità, con riferimento alle principali scuole interpretative e ai loro protagonisti. Lo studente acquisisce strumenti per valutare gli aspetti della progettazione, produzione e distribuzione del design, ma anche la sua dimensione sociale, estetica, culturale e teorica. (Mutua da DPPAC)

1-2

COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI

Economia delle istituzioni e delle attività culturali

C SECS-P/02 6

L’insegnamento fornisce conoscenze sull’economia della cultura e sul ruolo che istituzioni e attività culturali rivestono nello sviluppo economico. Riflette su investimenti culturali e valorizzazione del territorio attraverso l’analisi del patrimonio artistico, dei marchi collettivi e dei distretti culturali, nonché dei sistemi della moda e del design. (Mutua da DPPAC)

1-2

COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI

Estetica e teoria della percezione

B M-FIL/04 6

L’insegnamento è un’introduzione agli studi sulla dimensione sensoriale e cognitiva delle arti visive e del design. A partire dalle prime ricerche di psicologia della Forma si approfondisce il ruolo che la percezione sensoriale, l’attenzione, la memoria e la dimensione affettiva hanno nella ricezione e interpretazione di artefatti estetici. In particolare si approfondisce il recente interesse nell’affrontare i problemi dell’estetica con metodologie empiriche, nonché i rapporti tra teorie estetiche tradizionali e la psicologia dell’arte.

1-2

COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI

Filosofia della scienza

B M-FIL/02 6

L’obiettivo dell’insegnamento è quello di stimolare una riflessione teorica personale da parte degli studenti sulla natura dell’opera d’arte, sulla pratica artistica e sui modi della rappresentazione nell’arte contemporanea, anche attraverso un’organizzazione seminariale con la lettura e discussione di testi contemporanei sull’ontologia e l’epistemologia dell’arte. Lo studente si esercita ad esporre e ad argomentare le proprie tesi con la stesura di brevi saggi.

1-2

COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI

Iconologia e tradizione classica

C L-FIL-LET/02 6

Obiettivo dell’insegnamento è quello di condurre lo studente a conoscere e a riflettere sul significato delle forme del passato, a partire dall’antichità greco-romana e fino alla nostra contemporaneità, sulla ricezione e risemantizzazione e sui caratteri che decidono della sparizione di alcune forme e tipi e della sopravvivenza di altre.

1-2

COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI

Interazioni digitali

C ICAR/17 6

L’insegnamento ha come obiettivo l’acquisizione di una conoscenza analitica delle tecnologie informatiche utilizzate nell’ambito delle rati visive e dello spettacolo in genere, principalmente per quanto concerne i nuovi paradigmi di comunicazione e interazione digitale. Sul piano delle competenze e delle abilità applicative tali conoscenze forniscono allo studente sia la capacità teorica di analisi, classificazione e comprensione dei componenti multimediali e delle loro caratteristiche di funzionamento, dei procedimenti e dei metodi di interazione e di navigazione di modelli digitali, delle interfacce naturali; sia l’attitudine pratica alla progettazione e realizzazione di configurazioni digitali interattive.

1-2

COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI

Laboratorio di cinema documentario

B L-ART/06 8

Il laboratorio fornisce competenze e capacità riguardo alle forme di creazione filmica attraverso una esperienza pratica di "cinema del reale". Gli studenti affrontano le varie fasi di realizzazione di un film, dalla stesura del soggetto sino alla post-produzione. Ampio spazio viene accordato a momenti di riflessione comune, sia teorica che pratica, e alla visione in progress dei lavori. Il corso è volto a fornire competenze tecniche, storiche e teoriche necessarie alla realizzazione tanto di video artistici quanto di film documentari.

1-2

COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI

Legislazione delle attività culturali

C IUS/10 6

Lo studente acquisisce i fondamenti essenziali della disciplina delle pubbliche amministrazioni riguardante i principi di organizzazione di svolgimento delle attività e delle relative procedure, con riferimento specifico alla tutela, gestione, valorizzazione e promozione dei beni storico-artistici e alla produzione e realizzazione delle attività d’interesse culturale. (Mutua da DPPAC e da DCP)

1-2

COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI

Moda e cultura visuale

C ICAR/13 6

L’insegnamento ha come obiettivo lo studio della cultura visuale nelle sue relazioni con le tendenze della moda, intesa nella complessità delle sue manifestazioni visive: dalla fotografia alla grafica; dal cinema al web. In tale ottica, il corso riflette sulla centralità che le immagini hanno per la comunicazione contemporanea della moda.

1-2

COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI

Pratiche curatoriali nella moda

B ICAR/13 6

L’insegnamento riflette sul fashion curating e sulle recenti evoluzioni di taledisciplina, intesa non solo come rapporto fra moda, allestimenti e musei, ma anchecome attitudine nel costruire e dirigere riviste specializzate e progetti editoriali.Fornisce conoscenze specifiche sulle pratiche del museo e della realizzazionedelle mostre di moda, stimolando al contempo la riflessione teorica su taledisciplina.

1-2

COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI

Psicologia del pensiero

B M-PSI/01 6

Lo studente acquisisce competenze sui più recenti sviluppi delle ricerche e le loro applicazioni riguardo ai temi delle modalità con cui si perviene a un giudizio, con cui si formula un ragionamento, con cui si prendono decisioni. Le capacità che si intende fornire riguardano anche le tecniche di persuasione e i sistemi di scelta volti a ridurre il rischio di decisioni collettive e individuali non ottimali.

1-2

COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI

Semiotica e teoria dell'immagine

B M-FIL/05 6

Lo studente acquisisce la metodologia e gli strumenti elaborati dalla semioticastrutturale riguardo l’analisi dei testi visivi, audiovisivi, sincretici, cercando didefinire nel loro statuto teorico e nella loro portata euristica gli elementi fondanti diuna semiotica dell’immagini. Lo studente impara inoltre a orientarsi nella teoriadelle immagini, dalla Bidlwissenschaft ai Visual studies, alla teoria dell’arte dimatrice strutturale e francese.

1-2

COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI

Sociologia dei processi comunicativiB SPS/08 6

Lo studente acquisisce una conoscenza e una comprensione della sociologia dellacomunicazione, sia per quanto riguarda le possibilità offerte dai mass mediatradizionali sia per quelle offerte dalle nuove tecnologie.

1-2

COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI

Storia del cinema e della fotografia

B L-ART/06 6

Il corso si propone di affrontare tematicamente le intersezioni storico teoriche tra cinema e fotografia. Obiettivi del corso sono la formazione di competenze di analisi sul piano dei linguaggi espressivi della fotografia e del cinema utili alla definizione di una competenza storico critica dei linguaggi stessi negli ambiti mediali e artistico della scena contemporanea. Il corso si propone quindi l'acquisizione di strumenti teorici utili alla formazione di una consapevolezza ermeneutica del cinema e della fotografia come pratiche di linguaggio essenziali alla comprensione del presente e del passato recente.

1-2

COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI

Storia dell'arte e dell'architettura

B ICAR/18 6

L’insegnamento ha come obiettivo la descrizione e l’analisi dei rapporti tra le arti visive e l’architettura nei diversi momenti storici. Particolare attenzione viene riservata agli sviluppi più attuali del dibattito sul rapporto tra le arti nel loro insieme.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 40 di pagine 83

Università Iuav di VeneziaDipartimento Culture del ProgettoALLEGATO N. 1

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL DEL CORSO DI STUDIO IN ARTI VISIVE E MODAArticolo 3

(Il persorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti)

3/3

Anno di corso Curriculum Insegnamento TAF SSD CFU Obiettivi formativi

1-2

COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI

Storia delle mostre e degli allestimenti

B ICAR/18 6

L’insegnamento fornisce conoscenze sulla storia delle mostre e degli allestimentiespositivi, sia in ambito commerciale (gallerie, negozi, fiere), sia in ambito culturale(musei). In tale ottica sono analizzate storicamente le azioni che comportano il faremostre, e il rapporto tra spazio espositivo e progettazione del display delle opered’arte e dei prodotti della moda. Nel corso di questo insegnamento lo studenteacquisisce consapevolezza storica a proposito del fare mostre e progettareallestimenti, in quanto significative scritture tridimensionali attraverso le quali l’arte,la moda e il design si rappresentano, si definiscono e si rileggono criticamente.

1-2

COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI

Storia dell'innovazione e delle comunicazioni visive

C ICAR/13 6

L’insegnamento fornisce elementi di storia e critica del design grafico e dellacomunicazione in età contemporanea, con riferimento alle principali scuole e ailoro protagonisti. Lo studente acquisisce strumenti per valutare gli aspetti dellaprogettazione del graphic design, ma anche la sua dimensione sociale, estetica,culturale e teorica. (Mutua da DPPAC)

1-2

COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI

Storia e teoria della moda

B L-ART/03 6

L’insegnamento fornisce approfondite conoscenze storiche e analitiche della modain età contemporanea, privilegiando gli aspetti culturali e visuali. Attraversospecifiche focalizzazioni, indaga i materiali e le altre sedimentazioni documentariedi esperienze passate della moda sia nella prospettiva museale che con l'obiettivodi mettere in relazione conoscenze storiche e dinamiche creative del fashiondesign.

1-2

COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI

Tecnologie digitali

B INF/01 6

Lo studente acquisisce capacità riguardo a elementi quali: circuiti elettrici edelettronici, sistemi a microcontrollore, sensori e tecnologie dei sistemi digitaliinterattivi. Grazie a queste informazioni di base, si intende offrire la competenzanecessaria per una operatività fondata sulle nuove tecnologie, adatta sia a chi creiimmagini (artisti visivi e sonori, cineoperatori eccetera), sia a coloro che intendanoperseguire scopi di mediazione culturale quali formazione, informazione e curatela.

1-2

COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI

Teoria e critica dell'arte contemporanea

B L-ART/04 6

L’insegnamento tratta i temi della progettazione, produzione e gestione dei fenomeni artistici, affrontando in particolare le tematiche del rapporto tra opera d’arte e spazio espositivo, delle dinamiche percettive del visitatore, degli aspetti organizzativi e realizzativi. L’insegnamento tende a fornire alcune chiavi di lettura dell’arte contemporanea seguendo alcuni i suoi fenomeni più rilevanti, con andamento tematico e attraversando alcune dei più accreditati metodi interpretativi. Si intende dare allo studente la possibilità di conoscere e interpretare alcune opere centrali nello sviluppo del linguaggio artistico contemporaneo, così come alcuni approcci teorici per la loro lettura

1-2

COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI

Teorie dell'architettura

B ICAR/14 6

Lo studente apprende i diversi approcci teorici con cui si confronta oggil'architettura contemporanea, in relazione con i mutamenti dovuti alla crisieconomica e ambientale e con l'intento di indagare più specificamente gli strumentiideativi e progettuali. Le capacità acquisite riguardano soprattutto i rapporti arte-architettura-paesaggio, relativamente a quelle esperienze che si legano alladimensione esperienziale, fenomenologico-percettiva o performativa checonnettono l’architettura all’ambiente preesistente.

1-2

COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI

Ulteriori attività formative (Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro) F NN 12

1-2

COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI

A scelta dello studente 1) da altri corsi di studio interni di livello uguale o superiore; 2) da attività formative nell'ambito di protocolli o convenzioni con università e enti/strutture esterne; 3) da attività non convenzionate (vedi manifesto degli studi) D 12

1-2

COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI

Web design

B INF/01 6

Le capacità che il corso intende fornire riguardano le tecniche di programmazione Web lato client, discutendo l'uso delle tecnologie HTML, CSS e JavaScript, con particolare attenzione ai sistemi per progettare e implementare siti web accessibili ed usabili. Lo studente ottiene le competenze informatiche necessarie ad intraprendere un percorso tecnologico nell'ambito del Web Design e più in generale delle arti digitali

2

COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI

Prova finaleE PROFIN_S 20

LEGENDASSD= settore scientifico-disciplinare CFU= crediti formativi universitari TAF= tipologia dell'attività formativa:B= attività formative caratterizzanti C= attività formative affini o integrative D= attività formative a scelta dello studenteE= prova finale F= altre attività formative

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 41 di pagine 83

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN DISEGNO INDUSTRIALE E MULTIMEDIA

ANNO ACCADEMICO 2016-17

INDICE

Articolo 1 (Norme generali, contenuti e ambito di applicazione) Articolo 2 (Il corso di studio in breve) Articolo 3 (Il percorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti) Articolo 4 (Requisiti di accesso e modalità di verifica) Articolo 5 (Forme didattiche e crediti formativi universitari) Articolo 6 (Disposizioni in merito alla frequenza alle lezioni) Articolo 7 (Attività formative autonomamente scelte dallo studente) Articolo 8 (Modalità di svolgimento delle prove di accertamento del profitto) Articolo 9 (Prova finale: caratteristiche, obiettivi e modalità di svolgimento)

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 42 di pagine 83

pagina 2

Articolo 1

(Norme generali, contenuti e ambito di applicazione) Il presente Regolamento didattico disciplina le norme per l'organizzazione didattica e lo svolgimento del corso di studio e si applica a tutti gli studenti immatricolati nell’anno accademico 2016-17 al corso di laurea in Disegno Industriale e Multimedia, istituito presso l’Università Iuav di Venezia a partire dall’anno accademico 2013-14. La struttura didattica competente è il dipartimento di Progettazione e Pianificazione in Ambienti Complessi, d’ora in avanti denominato dppac, che programma, organizza e coordina l’attività didattica del corso di studio.

Articolo 2 (Il corso di studio in breve)

Il corso di laurea triennale in Disegno industriale e multimedia ha un’impostazione di forte connessione con il tessuto economico e per questo forma figure professionali esperte sia nel design di prodotto sia in quello della comunicazione, sia negli ambiti della multimedialità, in grado di continuare nel percorso universitario o di lavorare subito dopo la laurea. Difatti imprese, istituzioni e studi professionali chiedono oggi figure poliedriche che sappiano progettare un nuovo prodotto o un servizio, ma anche una brochure, un video o un sito web. All'interno del corso di laurea sono dunque presenti attività didattiche relative al design del prodotto, al design della comunicazione e alla multimedialità. Questo percorso permette di rispondere con completezza alle esigenze del tessuto economico, di fornire agli studenti le competenze necessarie per affrontare autonomamente i percorsi di progettazione e realizzazione e di comprendere i fondamenti critici necessari per orientarsi nel complesso rapporto tra design, arti e società. Il percorso formativo prevede attività didattiche di diverso tipo, combinando laboratori di progettazione con lezioni teoriche, workshop, seminari, stage e iniziative culturali. In questo modo il corso di laurea offre sia la necessaria formazione culturale e scientifica, sia quella tecnico-strumentale e progettuale. A disposizione degli studenti sono attivi i laboratori attrezzati di informatica, fotografia, video, modellistica e prototipazione. Momento fondamentale della formazione è quello del tirocinio svolto in aziende, studi, agenzie, redazioni, enti e istituzioni in Italia o all'estero: un'occasione per stabilire rapporti con le imprese e contatti professionali preziosi sia per l'ingresso nel mondo del lavoro sia come verifica costante della validità del percorso formativo. Il corso di laurea triennale in Disegno industriale e multimedia si conclude con una tesi di tipo progettuale. Il corso di studi non è articolato in curricula.

Articolo 3 (Il percorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti)

L’offerta didattica e gli obiettivi formativi specifici degli insegnamenti e delle altre attività formative sono riportati nella seguente tabella:

Anno Insegnamento TAF SSD CFU Obiettivi formativi

primo Laboratorio di rappresentazione geometrica A MAT/03 6

Lo studente acquisisce gli strumenti fondamentali per il design in tema di geometria piana e spaziale, sperimenta l'utilizzo delle trasformazioni geometriche e topologiche e approfondisce la conoscenza degli strumenti propedeutici per lo studio e la conoscenza di forme tridimensionali complesse nonché per la rappresentazione digitale nelle sue varie possibilità.

primo Laboratorio di disegno e modellistica A ICAR/17 10

Lo studente acquisisce, attraverso la sperimentazione delle diverse tecniche di disegno manuale (disegno a mano libera, disegno tecnico, elementi di illustrazione, ecc.), regole, criteri di osservazione, rilievo e rappresentazione degli artefatti e sperimenta l’utilizzo di differenti materiali e tecniche per la realizzazione di modelli fisici di prodotti in scala e al vero, utili in fase di progettazione, verifica e presentazione del proprio progetto di design.

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Anno Insegnamento TAF SSD CFU Obiettivi formativi

primo Storia del disegno industriale A ICAR/13 6

Lo studente acquisisce conoscenze dettagliate e specifiche sulla storia del disegno industriale (teorie, movimenti, scuole, protagonisti, tematiche e prodotti) e sulle categorie distintive dello sviluppo del design (tipologia, standard, serie, innovazione ecc.) all’interno di una visione che tiene conto delle dinamiche economiche, tecnologiche, socio-culturali dalla nascita della società industriale ad oggi.

primo Storia delle comunicazioni visive A ICAR/13 6

Lo studente acquisisce conoscenze specifiche sulle tappe fondamentali della storia delle comunicazioni visive (movimenti, scuole, protagonisti e tematiche della grafica) all’interno di una visione che tiene conto delle dinamiche economiche, tecnologiche, socio-culturali dalla nascita della società industriale ad oggi.

primo Tecnologie e culture del corpo A ICAR/13 6

Lo studente acquisisce conoscenze teoriche e analitiche sul rapporto fra tecnica e corpo umano come elemento primario del design, sia dal punto di vista culturale e storico, sia da quello del processo progettuale focalizzando l'attenzione sull'interazione fra prodotti e utilizzatori.

primo Laboratorio 1: fondamenti di design della comunicazione B ICAR/13 10

Lo studente acquisisce, mediante esercitazioni progettuali, conoscenze sugli aspetti elementari dell’attribuzione di forma e di qualità sensoriali agli artefatti comunicativi e sviluppa competenze sugli elementi fondamentali della composizione tipografica, sul trattamento di figure, segni, simboli, immagini e sull’impaginazione.

primo Laboratorio 1: fondamenti di design del prodotto B ICAR/13 10

Lo studente acquisisce gli strumenti di base teorici, metodologici e operativi per analizzare gli oggetti, per imparare a governare la generazione delle forme, per progettare e pianificare singoli prodotti e sistemi di prodotti attraverso esercitazioni di bassa complessità.

primo Tipografia e stampa B ING-INF/05 6

Lo studente acquisisce conoscenze storiche, tecniche e progettuali sul disegno dei caratteri tipografici, sulla leggibilità, sulle famiglie di caratteri, sulla loro composizione espressiva e sui vari processi e tecnologie di stampa.

secondo Tecnologie e processi produttivi per il design B ING-IND/16 6

Lo studente acquisisce conoscenze sui metodi e le tecniche di lavorazione dei diversi materiali con particolare attenzione nei confronti dei processi tecnologici e dei sistemi di produzione industriale dei prodotti.

secondo Fisica per il design A ING-IND/11 6

Lo studente acquisisce le conoscenze di base dei fenomeni fisici utili nella progettazione di artefatti (ad esempio negli ambiti della meccanica, termodinamica, ottica e acustica), in particolare attraverso lo studio di esempi applicativi.

secondo Psicologia della percezione A M-PSI/01 6

Lo studente acquisisce conoscenze teoriche e operative sulle proprietà percettive di prodotti, artefatti comunicativi e spazi, con una particolare attenzione ai risvolti applicativi nella progettazione e nell’ergonomia.

secondo Materiali per il design A ING-IND/22 6

Lo studente acquisisce conoscenze sulle famiglie di materiali e, analizzando le rispettive caratteristiche fisiche e meccaniche, sviluppa criteri e protocolli per la scelta dei materiali nella progettazione degli artefatti.

secondo Laboratorio 2: design della comunicazione B ICAR/13 10

Lo studente acquisisce, mediante esercitazioni progettuali, la capacità di individuare il senso, l’intensità, il rapporto tra aspetti lineari-logici ed espressivi nonché la gerarchia degli elementi costitutivi del progetto grafico, valutandone l'efficacia in relazione allo scopo della comunicazione.

secondo Laboratorio 2: design del prodotto B ICAR/13 10

Lo studente acquisisce, mediante esercitazioni progettuali, la capacità di progettare prodotti con vincoli predefiniti (tecnologia, costo, segmento di mercato, operatività, ergonomia, consumi di energia e materiali ecc.) e di studiarne lo sviluppo a partire dal brief iniziale e dalla riflessione sul senso del progetto.

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Anno Insegnamento TAF SSD CFU Obiettivi formativi

secondo Laboratorio di WEB design e multimedia C ICAR/13 6

Lo studente acquisisce le conoscenze di base sul panorama tecnologico-comunicativo contemporaneo e le competenze di impostazione grafica di artefatti digitali di bassa e media complessità, nonché la capacità di applicare i software per la progettazione nel web e per le interfacce multimediali.

terzo Decisione e progettazione per il futuro C M-FIL/02 6

Lo studente acquisisce conoscenze sui principi della teoria delle decisioni e ne sperimenta applicazioni nell’ambito delle scelte progettuali. Inoltre acquisisce conoscenze relative alle problematiche teoriche e operative della condizione contemporanea del fare progettuale.

terzo Design management e cultura d'impresa B SECS-P/08 8

Lo studente acquisisce conoscenze sul ruolo del progettista e sul rapporto con le altre componenti della struttura organizzativa in diverse tipologie di impresa e in differenti settori. Acquisisce inoltre conoscenze sulle tecniche e sugli strumenti della comunicazione d’impresa nonché sulla valutazione economica delle scelte progettuali.

terzo Laboratorio di video e motion graphic C ICAR/13 6

Lo studente acquisisce conoscenze sui principi e sulle potenzialità della grafica in movimento e sperimenta i metodi e le tecniche per la produzione di elaborati video per il design della comunicazione multimediale e del prodotto.

terzo Proprietà intellettuale e tutela dei consumatori C IUS/02 6

Lo studente acquisisce le conoscenze di base sulle questioni relative alla tutela della creatività nell'ambito dei diritti di proprietà intellettuale, agli strumenti di incentivazione delle attività innovative e al rapporto tra tutela dei consumatori, diritto contrattuale europeo e mercato.

terzo

Laboratorio 3 (design della comunicazione)

B ICAR/13 10

Lo studente acquisisce, mediante esercitazioni progettuali, la capacità di realizzare autonomamente progetti comunicativi con elementi di tipografia, illustrazione, video, layout, sistemi di segni e rappresentazione di idee o informazioni, destinati alla comunicazione in più media, in ambito sociale e d'impresa.

Laboratorio 3 (design del prodotto)

Lo studente acquisisce, mediante esercitazioni progettuali, la capacità di progettare prodotti o sistemi di prodotti complessi (per numero elevato di componenti e collegamenti, per la presenza di parti mobili, per gli aspetti relazionali ed espressivi, per l’articolazione del ciclo di vita, ecc.) con una particolare attenzione agli aspetti tecnico-produttivi ed economici.

a scelta dello studente D 12

conoscenza della lingua straniera E 4

terzo prova finale E 4 terzo tirocinio F 14 altre conoscenze F 6

Ulteriori indicazioni sul percorso formativo (propedeuticità, tipologia delle forme didattiche, insegnamenti obbligatori, docenti titolari degli insegnamenti, periodi didattici, criteri e modalità dei riconoscimento dei crediti, tipologia delle prove di valutazione per l’accertamento del profitto, forme di tutorato) sono precisate nel manifesto degli studi pubblicato nel sito web dell’ateneo.

Articolo 4 (Requisiti di accesso e modalità di verifica)

Per l'iscrizione al corso di laurea in disegno industriale è richiesto il possesso di un diploma di scuola secondaria superiore conseguito in Italia o di altro titolo di studio conseguito all'estero riconosciuto idoneo. Sono inoltre richieste ai candidati le seguenti capacità e conoscenze:

- capacità di pensiero razionale ed astratto; - capacità logico deduttive e di risoluzione di sillogismi; - capacità di percezione ed elaborazione di contenuti figurativi; - capacità di effettuare ragionamenti in ambito grafico-spaziale e di risolvere problemi di riconfigurazione;

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- capacità di risolvere problemi (problem solving) attraverso strategie di riconfigurazione creativa degli elementi del problema;

- conoscenze scientifiche di base riguardanti la comprensione di testi, tabelle e grafici. Una o più commissioni verificheranno, in base ad alcune prove - modalità e calendario delle quali saranno stabilite da un apposito bando - l’ammissibilità dei candidati al corso di laurea, formulando un’apposita graduatoria. La direzione del corso stabilirà quindi eventuali obblighi formativi aggiuntivi per gli studenti che, pur risultando in posizione utile per l’accesso al corso di laurea, non abbiano pienamente superato la verifica.

Articolo 5 (Forme didattiche e crediti formativi universitari)

La lingua di insegnamento del corso è prevalentemente l’italiano. Alcune attività formative potrebbero essere svolte in lingua inglese. In alcune circostanze, come per workshop o seminari, potranno essere utilizzate anche altre lingue europee. Sono previste le seguenti forme di didattica: insegnamenti monodisciplinari, laboratori, tirocinio, prova finale. Nell’ambito di ciascun insegnamento, ciascun credito formativo corrisponde a:

Tipo di attività didattica

Ore di attività didattica assistita

Ore di studio individuale

Ore complessive di lavoro di

apprendimento

Lezione 10 15 25

Laboratorio 10 15 25

Tirocinio 0 25 25

Prova finale 0 25 25

Articolo 6 (Disposizioni in merito alla frequenza alle lezioni)

E’ prevista la frequenza obbligatoria a tutti gli insegnamenti e ai laboratori, per almeno i due terzi delle lezioni. Le modalità di verifica dell’obbligo di frequenza sono responsabilità del singolo docente e sono rese note agli studenti prima dell’inizio delle lezioni. In particolare, la presenza attiva nei laboratori è verificata mediante l’adempimento delle scadenze operative fissate dai docenti responsabili dei laboratori durante l’anno e l’adeguato e sufficiente completamento dei compiti progettuali e esercitativi definiti dal programma del laboratorio entro il monte ore di didattica del laboratorio stesso. Non è ammessa la frequenza contemporanea di più laboratori, salvo in casi particolari e comunque previa autorizzazione della direzione del corso di laurea. L’obbligo di frequenza può non applicarsi agli studenti lavoratori (impegnati a tempo parziale) che comunque dovranno concordare con la direzione e i docenti titolari dell’insegnamento lo svolgimento delle attività pratiche minime..

Articolo 7 (Attività formative autonomamente scelte dallo studente)

Lo studente può sostenere come attività formative autonomamente scelte uno o più insegnamenti erogati nei vari corsi di studio dell’intero ateneo, considerati coerenti con il progetto formativo del corso di studi. E’ ammessa l’iterazione (ripetizione della frequenza e del relativo esame in anni accademici diversi) fino al massimo di tre insegnamenti E’ inoltre possibile: - seguire attività formative dei corsi di studio di Ca’ Foscari (erasmus veneziano) o della Venice International University (VIU), purché la direzione del corso di laurea, previamente interpellata, le ritenga coerenti con il piano di studi del corso stesso; - seguire attività formative (seminari, conferenze, workshop, etc.) promosse dal corso di laurea, da altri corsi di studio del dPPAC, o dagli altri dipartimenti Iuav, per le quali sia previsto il riconoscimento di crediti D.

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Articolo 8 (Modalità di svolgimento delle prove di accertamento del profitto)

Per acquisire i crediti assegnati alle attività formative è necessario il superamento da parte dello studente di una prova d’esame o di altre forme di verifica del profitto. Le procedure di verifica del profitto si svolgono secondo quanto indicato nell’art. 20 del Regolamento didattico di Ateneo. Le modalità di svolgimento delle verifiche (forma orale, scritta o a mezzo di presentazione di un elaborato ed eventuali loro combinazioni; verifiche individuali ovvero di gruppo) assicurano la riconoscibilità e valutabilità dell’apporto individuale e sono stabilite annualmente nei programmi dei singoli insegnamenti. Il manifesto degli studi prevede i casi in cui le attività formative si concludono con un esame con votazione in trentesimi ovvero con un giudizio di idoneità. Lo svolgimento degli esami è pubblico. L’esito dell’esame è registrato nella carriera dello studente, e può essere visualizzato attraverso l’area riservata dello sportello internet.

Articolo 9 (Prova finale: caratteristiche, obiettivi e modalità di svolgimento)

La prova finale consiste nella discussione di un progetto che sviluppa un tema proposto dallo studente in collaborazione anche con soggetti esterni o, in alternativa, che amplia e approfondisce un tema già affrontato in uno dei laboratori dei tre anni di corso. L'elaborato finale è di tipo progettuale e, intenzionalmente, realizzato senza un relatore in quanto deve dimostrare che lo studente, al termine del percorso triennale, ha acquisito la capacità di gestire autonomamente un progetto.

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REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN URBANISTICA E PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO

ANNO ACCADEMICO 2016-17 INDICE Articolo 1 (Norme generali, contenuti e ambito di applicazione) Articolo 2 (Il corso di studio in breve) Articolo 3 (Il percorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti) Articolo 4 (Requisiti di accesso e modalità di verifica) Articolo 5 (Forme didattiche e crediti formativi universitari) Articolo 6 (Disposizioni in merito alla frequenza alle lezioni) Articolo 7 (Attività formative autonomamente scelte dallo studente) Articolo 8 (Modalità di svolgimento delle prove di accertamento del profitto) Articolo 9 (Prova finale: caratteristiche, obiettivi e modalità di svolgimento)

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Articolo 1 (Norme generali, contenuti e ambito di applicazione)

Il presente Regolamento didattico disciplina le norme per l'organizzazione didattica e lo svolgimento del corso di studio, e si applica a tutti gli studenti immatricolati nell’anno accademico 2016-17 al corso di laurea in Urbanistica e Pianificazione del Territorio, istituito presso l’Università Iuav di Venezia a partire dall’anno accademico 2013-14. La struttura didattica competente è il dipartimento di Progettazione e Pianificazione in Ambienti Complessi, d’ora in avanti denominato dPPAC, che programma, organizza e coordina l’attività didattica del corso di studio.

Articolo 2 (Il corso di studio in breve)

Obiettivo del corso di laurea è formare urbanisti e pianificatori junior in grado di intervenire, con adeguate conoscenze e capacità, nei processi di analisi, valutazione, progettazione, pianificazione e gestione della città, del territorio e dell'ambiente. Il percorso formativo unisce a una forte tradizione disciplinare la capacità di innovazione in relazione alla domanda sociale e alle questioni emergenti: cambiamento climatico, energia, identità dei luoghi, resilienza di città e territori, equità sociale e inclusione, partecipazione. Particolare attenzione è attribuita ai contenuti disciplinari specifici sviluppati nei corsi, ma anche all'integrazione, nei laboratori, tra conoscenze teoriche e metodologiche, conoscenze applicate e abilità tecnico-pratiche. Il tirocinio consente agli studenti di confrontarsi con una grande varietà di situazioni e di attese, di orizzonti e attori, di temi e ritmi della professione in un ambiente di lavoro esterno: studi professionali, uffici della pubblica amministrazione, imprese, associazioni e organizzazioni. La figura professionale di riferimento è quella del professionista responsabile di processo o fasi di processo e di formati di prodotto nel campo dell'urbanistica e della pianificazione del territorio. Tale figura si articola in una molteplicità di profili professionali. Con le conoscenze e le capacità acquisite, il laureato può sostenere l'esame di stato e iscriversi alla sezione B-Pianificatori dell'Albo degli Architetti, Pianificatori, Conservatori e Paesaggisti per svolgere la libera professione di pianificatore junior o per accedere a significative posizioni di carriera negli uffici tecnici di pubbliche amministrazioni e imprese. Altri profili professionali emergenti, non necessariamente regolamentati, sono i seguenti: consulente per l'analisi urbanistica, territoriale e ambientale; esperto in valutazione e valutazione ambientale; consulente di processi partecipativi; esperto in sistemi informativi territoriali; esperto in elaborazione dell'informazione territoriale e in cartografia tematica e formati multimediali; collaboratore progettista; esperto in applicativi informatici nell'area delle tecnologie per l'informazione e la comunicazione; consulente nel campo del geomarketing per la territorializzazione delle strategie d'impresa. Il percorso di studio triennale è organizzato in sei semestri. Il primo anno introduce lo studente al senso dell'azione pubblica, in generale, e alle questioni del governo del territorio, alla dotazione di strumenti e tecniche, in modo specifico: attraverso concetti-chiave e nozioni fondative e l'avvio della costruzione di una piattaforma di sapere critico, con riferimenti storico-critici, metodologici e tecnici. Al laboratorio viene conferito il compito di ricomporre, rimettere in tensione e potenziare la conoscenza e la capacità di comprensione acquisita nei corsi frontali, orientandola alla costruzione di un sapere tecnico-pratico non disgiunto dal sapere critico e particolarmente caratterizzato dall'acquisizione di capacità di applicazione di conoscenza e comprensione in relazione allo studio e interpretazione di contesti territoriali, delle loro trasformazioni nel tempo, dei processi e strumenti di pianificazione che disegnano scenari ed esprimono soluzioni e assetti futuri. Nel secondo anno lo studente si misura con un percorso di apprendimento che orienta contributi metodologici, tecnici e strumentali ad una prospettiva di ricerca/azione. Mediante i corsi frontali si amplia la consapevolezza della necessità di interazione tra aree disciplinari e discipline e, attraverso il laboratorio, particolarmente, si coltiva la capacità di applicare conoscenza e comprensione alla configurazione di processo e all'elaborazione di formati di prodotto nelle dimensioni urbana e infraurbana, adottando coordinate metodologiche di ricerca di integrazione tra piano e progetto, tra piano di assetto urbano/infraurbano e progetti di riqualificazione

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urbanistica e ambientale e di riuso adattivo, in particolare dello spazio pubblico. Nel terzo anno, il percorso di apprendimento si qualifica, dal punto di vista dei corsi frontali monografici, per una caratterizzazione di interazione tra economia e politiche (urbane e abitative, trasporti e mobilità, paesaggio e spazio rurale) e per la comprensione di approcci, strumenti e tecniche innovativi nell'area delle ICT-Information and Communication Technologies. Il laboratorio consente l'acquisizione di capacità di applicazione di conoscenza e comprensione nella dimensione transcalare urbano-territoriale, per l'elaborazione di un progetto di territorio i cui snodi primari sono configurati da: esplorazione e interpretazione del quadro conoscitivo di un'area di studio, selezioni di questioni rilevanti e approfondimento tematico per sistemi e sottosistemi, costruzione e valutazione comparativa di scenari, definizione della vision e redazione di contributi progettuali in vari formati (dal Documento strategico allo Schema direttore di area vasta, a progetti di assetto di ambiti significativi). Il tirocinio viene svolto in studi professionali, strutture e uffici della pubblica amministrazione, associazioni e organizzazioni e consente di confrontarsi, in un ambiente di lavoro esterno, con una grande varietà di situazioni e di attese, di orizzonti e attori, di temi e ritmi della professione. Il corso non è articolato in curricula. Il conseguimento della laurea in Urbanistica e Pianificazione del territorio dà la possibilità di sostenere l’Esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio delle professioni di Architetto, di Pianificatore, di Paesaggista e di Conservatore, che ammette alla Sezione B dell’albo professionale – settore Pianificazione.

Articolo 3 (Il percorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti)

L’offerta didattica e gli obiettivi formativi specifici degli insegnamenti e delle altre attività formative sono riportati nella seguente tabella:

Anno Insegnamento e unità didattica TAF SSD CFU Obiettivi formativi

primo Fondamenti di Ecologia e scienze della terra A BIO/03 6

Il corso si propone di fornire conoscenze di base, sviluppando anche capacità di interazione critico-interpretativa, su: aspetti strutturali e funzionali degli ecosistemi; ecologia delle comunità; cicli biogeochimici; grandi biomi, successioni biologiche; classificazione delle rocce, modellamento del rilievo terrestre, elementi di bioclimatologia; fattori della pedogenesi

primo Cartografia, telerilevamento e sistemi informativi territoriali A ICAR/06 6

Il corso intende consentire l’acquisizione di conoscenze sulle caratteristiche delle fonti cartografiche storiche e attuali (carte, foto aeree e immagini satellitari) e sulle relative tecniche di elaborazione e interpretazione. La trattazione verte, tra l’altro, su: struttura concettuale e logica di un Sistema Informativo; esempi di sistemi informativi web-based e creazione di pagine web dinamiche collegate a DB; sistemi informativi avanzati (database temporali, database multimediali, GIS); inoltre, il corso addestra all’uso di tecniche e strumenti GIS

primo Teorie e storia

Teorie dell'urbanistica e della pianificazione territoriale (6 cfu)

B ICAR/21 12

Il modulo si pone l’obiettivo di far comprendere, come dimensione fondamentale per lo sviluppo di capacità critico-interpretative, il processo di formazione dell’urbanistica come disciplina, con particolare riferimento alla definizione di un riconoscibile e autonomo corpus di teorie, pratiche e tecniche nella dimensione complessa della trama di relazioni che connette nel tempo società-spazio- costruzione disciplinare, all’interno del quadro storico e culturale della società europea e americana in età contemporanea. In una sezione monografica viene trattata con particolare approfondimento la vicenda della cultura urbanistica italiana, dall’avvio del processo di costruzione del nuovo territorio socio-economico e fisico-infrastrutturale della Nazione agli anni più recenti. Altro significativo aspetto della trattazione riguarda il ruolo dell’urbanista e del planner nella società contemporanea e l’evoluzione recente della professione.

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Anno Insegnamento e unità didattica TAF SSD CFU Obiettivi formativi

Teorie e storia

Storia della città e del territorio (6 cfu)

Il modulo sviluppa conoscenze e capacità critico-interpretative sulla formazione, evoluzione e trasformazioni della città fisica e delle sue relazioni con il territorio. Particolare attenzione viene posta sulle idee e immagini della città e della società, condizioni economiche, tecnologiche e organizzative, dispositivi di regolazione e di controllo, soggetti portatori di specifici bisogni e interessi. Il corso si dedica, inoltre, alla presentazione di un caso di studio: una città europea.

primo Diritto amministrativo e del governo del territorio B IUS/10 6

Il corso introduce al diritto delle pubbliche amministrazioni come contaminazione tra regole di diritto pubblico e di diritto privato e fornisce conoscenze sulle nozioni fondamentali in tema di organizzazione amministrativa e schemi procedimentali e provvedimentali legislativamente definiti. Vengono trattate, inoltre, le relazioni con il diritto del governo del territorio e adeguatamente sviluppati gli aspetti del regime della proprietà privata dei suoli tra conformazione (regolazione) e sacrificio (espropriazione), dei quadri legislativi per il governo del territorio, anche con riferimenti all’Unione Europea, degli strumenti di programmazione e pianificazione, della disciplina edilizia.

primo Laboratorio di analisi urbana e territoriale

modulo 1 (6 cfu)

B

ICAR/20

12

Il laboratorio si propone di consentire l’acquisizione della capacità di applicare conoscenza e comprensione, pertinente e adeguata all’azione (urbanistica, di pianificazione), al campo dell’analisi urbana e territoriale e di sviluppare la capacità di autonomia di giudizio, le abilità comunicative e le capacità di autoapprendimento e di autoorganizzazione in contesti di lavoro individuale e di team. Per l'elaborazione, la rappresentazione e la comunicazione delle analisi svolte viene fatto ampio ricorso a strumenti tradizionali e digitali (GIS)

modulo 2 (6 cfu) ICAR/21

secondo Sociologia generale, sociologia del territorio C SPS/10 6

Il corso fornisce conoscenze relative ai cambiamenti che hanno interessato la società moderna e contemporanea e le principali istituzioni sociali. Sono trattati i principali temi e strumenti concettuali connessi ai diversi approcci della sociologia del territorio.

secondo Economia urbana B SECS-P/06 6

Nella prima parte, il corso fornisce gli strumenti concettuali per l'interpretazione dei fenomeni economici in un contesto di economia di mercato. La trattazione dei temi "classici" dell'analisi micro-economica (domanda, offerta, prezzi, forme di mercato) è integrata con l'illustrazione degli schemi di reciprocità (utili a spiegare la formazione del capitale sociale e di numerosi fenomeni territoriali), dei fallimenti del mercato (con particolare riferimento a quelli generati dall'uso del suolo) e degli schemi di razionalità diversi da quello della massimizzazione (particolarmente utili in materia ambientale). Nella seconda parte il corso mira a far acquisire gli strumenti concettuali e operativi per interpretare il territorio e i suoi sub-sistemi (città, regione, distretto industriale, milieu innovatore) come dispositivi per lo sviluppo. Sotto il profilo normativo, dopo aver esaminato i fondamenti economici delle azioni di governo del territorio, il corso fornisce un quadro coerente di indicazioni per le politiche a livello urbano e territoriale.

secondo Analisi e valutazione ambientale A BIO/07 6

Il corso consente l’acquisizione di conoscenza e capacità di comprensione dei principi e dei fondamenti dell'ecologia urbana e della loro interazione con l’urbanistica e la pianificazione del territorio. Vengono, inoltre, forniti strumenti di analisi ambientale e strumenti e procedure di valutazione di impatto ambientale e di valutazione ambientale strategica.

secondo Metodi matematici e statistici A SECS-S/01 6

Il corso fornisce conoscenza e capacità di comprensione relativamente ai concetti fondamentali e ai principali strumenti operativi della Statistica, anche ponendo attenzione all’acquisizione di capacità di applicare conoscenza e comprensione in campo territoriale. Parte generale: Statistica descrittiva, Probabilità ed Inferenza, Tecnica e modelli statistici. Parte applicata: utilizzo di alcuni software statistici con particolare attenzione allo studio della dipendenza di dati socio-economici, alla previsione di flussi demografici ed alla interpolazione di dati ambientali.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 51 di pagine 83

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Anno Insegnamento e unità didattica TAF SSD CFU Obiettivi formativi

secondo Metodi e tecniche dell'Urban Design B ICAR/21 6

Il corso si propone di fornire conoscenze e capacità di comprensione sull'evoluzione del campo disciplinare dell'urban design in ragione, particolarmente, dei forti riferimenti odierni ai principi ambientali e alla sostenibilità dello sviluppo. La trattazione dei metodi e delle tecniche si colloca in una prospettiva di ricerca di maggiore integrazione con il planning per la definizione di luoghi urbani caratterizzati da qualità ambientale e dotati di identità e personalità. Tra le tecniche (illustrate anche mediante la presentazione di casi di studio) sono trattate con particolare rilevanza quelle afferenti alla dimensione funzionale e figurativo-formale dello spazio pubblico, a fronte di temi quali il cambiamento climatico, il risparmio energetico, la mitigazione e l'adattamento applicati alla rigenerazione urbana. Vengono anche incluse le tecniche di partecipazione pubblica (ad esempio, la charrette) nel processo di progettazione.

secondo Pubblica amministrazione e governo locale B SPS/04 6

Il corso si pone l’obiettivo di sviluppare conoscenze e capacità di comprensione in relazione al processo di politica pubblica: concetti-chiave, tradizioni di analisi e ricerca. Sono trattati temi quali: la pubblica amministrazione come attore di politiche in un orizzonte di governance; assetti, strutture organizzative e funzioni degli apparati pubblici; le riforme del new public management: un confronto tra esperienze; l’attuazione del federalismo fiscale in Italia

secondo

Laboratorio di progettazione e pianificazione urbana

modulo 1 (6 cfu)

B

ICAR/20

12

Il laboratorio si propone di consentire l’acquisizione della capacità di applicare conoscenza e comprensione, pertinente e adeguata all’azione, al campo della progettazione e della pianificazione urbanistica e di sviluppare la capacità di autonomia di giudizio, le abilità comunicative e le capacità di autoapprendimento e di autoorganizzazione in contesti di lavoro individuale e di team. Vengono forniti strumenti di lettura, interpretazione e valutazione critica di piani e processi di gestione delle trasformazioni dell’area urbana; aspetti significativi del sapere tecnico e della sua evoluzione; strumenti per riconoscere e valutare i principali problemi e le nuove pratiche. Caratterizzante il laboratorio è l’elaborazione di un progetto urbanistico per parti di città.

modulo 2 (6 cfu) ICAR/21

terzo Politiche urbane e abitative C ICAR/20 6

Il corso intende fornire conoscenze e capacità di comprensione in relazione alla pianificazione come processo decisionale/azione comunicativa. Nella dimensione complessa della costruzione e implementazione di politiche urbane e abitative vengono descritti gli approcci, strumenti, attori e assetti organizzativi. Rilevante componente del corso è costituita dall’analisi critica di esperienze nazionali e internazionali.

terzo Politiche del paesaggio e dello spazio rurale B AGR/01 6

Il corso si propone di consentire l’acquisizione di conoscenze e capacità di comprensione in relazione alla lettura e interpretazione dello spazio agricolo-rurale in una prospettiva economica, con particolare riferimento alle risorse ambientali e ai problemi di governo. Significativa è la trattazione di fasi e strumenti delle politiche agricole e rurali dell’Unione Europea.

terzo Economia dei trasporti e della mobilità B SECS-P/06 6

Gli studenti acquisiranno i principali elementi di carattere fondativo (teorico) e applicativo relativamente al tema della regolazione nel settore dei trasporti. Il tema della regolazione (policy design) costituisce, con le tematiche della mobilità, il campo per lo sviluppo di conoscenze e capacità di comprensione. A tale scopo, il corso presenta e discute una serie di studi applicativi.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 52 di pagine 83

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Anno Insegnamento e unità didattica TAF SSD CFU Obiettivi formativi

terzo Applicazioni informatiche per il Planning e l'Urban Design A ING-INF/05 6

Il corso si propone di fornire conoscenze, capacità di comprensione e capacità di applicare conoscenza e comprensione in relazione a temi di rilevante interesse e attualità per il planning e l’urban design. Sono forniti riferimenti significativi, nella dimensione metodologica e tecnica delle Tecnologie per la comunicazione e l’informazione, ad aree di ricerca e di maturazione di nuove competenze, quali: Location-based services (LBS); Real time GIS (Telegeoprocessing, LBS applications, Disaster preparedness, Risk monitoring, Necessity of handling geodata in real time); 3D databases (3D cadasters, Geology, Archaeology, Energy); City Model e City Sensing. Trattazione di casi di studio significativi. Addestramento all’utilizzo di tecniche per temi e contesti specifici

terzo Economia e politica dello sviluppo sostenibile del territorio B SECS-P/06 6

Il corso fornisce un percorso di acquisizione di conoscenze e di capacità critico-interpretative sull’economia dell’ambiente, lo sviluppo sostenibile e le risorse naturali. Sono presentati i principali strumenti di analisi economica e di politica economica per un uso appropriato dei beni ambientali e per la loro tutela. L’analisi teorica sarà integrata strettamente alla trattazione di casi di studio, di livello italiano, europeo e globale, che evidenzino il forte legame tra teoria economica e ambiente.

terzo Cultura della valutazione C ICAR/20 6

Il corso intende consentire l’acquisizione di conoscenze fondative (teoriche) e applicative e di capacità critico-interpretative sull’evoluzione del campo della valutazione in Italia, anche rispetto al quadro dell’Unione europea. Vengono descritti metodi, tecniche e strumenti relativamente ai diversi campi applicativi e presentati esempi significativi di Buone pratiche.

terzo

Laboratorio di progettazione e pianificazione del territorio

modulo 1 (6 cfu)

B

ICAR/20

12

Il laboratorio si propone di consentire l’acquisizione della capacità di applicare conoscenza e comprensione, pertinente e adeguata all’azione, al campo della progettazione e della pianificazione del territorio e di sviluppare la capacità di autonomia di giudizio, le abilità comunicative e le capacità di autoapprendimento e di autoorganizzazione in contesti di lavoro individuale e di team, in aula e sul campo. Caratterizzante il laboratorio è l’elaborazione di un progetto di territorio nell’area della Città metropolitana di Venezia attraverso un percorso metodologico e una sequenza operativa strutturati sui seguenti nodi: esplorazione e interpretazione del quadro conoscitivo dell’area di studio; selezione di questioni rilevanti; approfondimenti tematici per sistemi e sottosistemi; applicazione dell’analisi SWOT; costruzione e valutazione comparativa di scenari; definizione della Vision e del Documento strategico; elaborazione di ipotesi progettuali a varie scale e in diversi formati (Schema direttore di area vasta, linee-guida per i piani strutturali e operativi, progetti urbanistici per ambiti e nodi significativi).

modulo 2 (6 cfu) ICAR/21

/ Attività a scelta dello studente D 18

primo conoscenza della lingua straniera E 6

Il corso mira a preparare gli studenti ad essere in grado di capire e usare la lingua inglese, parlata e scritta, ad un livello B1. Viene rivolta particolare attenzione all'apprendimento del lessico disciplinare del planning e dell'urban design.

terzo prova finale E 8

terzo tirocinio F 10

LEGENDA SSD= settore scientifico-disciplinare CFU= crediti formativi universitari TAF= tipologia dell'attività formativa: B= attività formative caratterizzanti C= attività formative affini o integrative D= attività formative a scelta dello studente E= prova finale F= altre attività formative

Ulteriori indicazioni sul percorso formativo (propedeuticità, tipologia delle forme didattiche, insegnamenti obbligatori, docenti titolari degli insegnamenti, periodi didattici, criteri e modalità dei riconoscimento dei crediti,

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tipologia delle prove di valutazione per l’accertamento del profitto, forme di tutorato) sono precisate nel manifesto degli studi pubblicato nel sito web dell’ateneo.

Articolo 4 (Requisiti di accesso e modalità di verifica)

Le conoscenze richieste per l'accesso sono, in generale, quelle che normalmente caratterizzano un candidato che ha conseguito il diploma di maturità, pur nelle varie specificità di indirizzo degli studi e dei percorsi formativi. L'ammissione al corso di studio è affidata ad una prova scritta, il cui scopo consiste nel portare in evidenza, relativamente a temi e questioni che connotano gli attuali contesti di vita urbani, territoriali ed ambientali, motivazioni ed attitudini dei candidati. Per tal fine, i temi oggetto della prova sono pensati per consentire ai candidati di far tesoro dell'apprendimento maturato nei rispettivi percorsi formativi, di eventuali attività formative extracurricolari, nonché delle proprie esperienze e pratiche, osservazioni e critiche, di "abitante" e "cittadino". La valutazione dei candidati è affidata ad un'apposita commissione. Non sono previsti specifici obblighi formativi aggiuntivi.

Articolo 5 (Forme didattiche e crediti formativi universitari)

La lingua di insegnamento del corso è prevalentemente l’italiano. Alcune attività formative possono essere svolte in lingua inglese. In alcune circostanze, come per i workshop o seminari si utilizzano anche altre lingue europee. Sono previste le seguenti forme di didattica: insegnamenti monodisciplinari e integrati, laboratori monodisciplinari e integrati, tirocinio, workshop, prova finale. Nell’ambito di ciascun insegnamento, ciascun credito formativo corrisponde a:

Tipo di attività didattica Ore di attività didattica assistita

Ore di studio individuale

Ore complessive di lavoro di

apprendimento

Lezione 10 15 25

Laboratori 10 15 25

Tirocinio 0 25 25

Prova finale 0 25 25

Articolo 6 (Disposizioni in merito alla frequenza alle lezioni)

Per frequenza si intende la partecipazione personale da parte dello studente alle attività didattiche previste per il corso di studio. La frequenza è obbligatoria per tutti i laboratori nella misura del 70% delle ore complessive di attività assistita. L'obbligo di frequenza deve essere soddisfatto con la partecipazione alle attività previste in aula e alle ricognizioni sul campo. Le modalità di verifica dell’obbligo di frequenza sono responsabilità del singolo docente e sono rese note agli studenti prima dell’inizio delle lezioni. L’obbligo di frequenza può non applicarsi agli studenti lavoratori (impegnati a tempo parziale), che comunque dovranno concordare con i docenti lo svolgimento delle attività pratiche minime.

Articolo 7 (Attività formative autonomamente scelte dallo studente)

Il percorso formativo richiede l’acquisizione di 18 crediti formativi da ottenersi frequentando attività autonomamente scelte; lo studente ha a disposizione varie opzioni:

- corsi non obbligatori, dedicati all’approfondimento di alcuni aspetti del piano di studio e consigliate dal corso di laurea per la particolare coerenza con il percorso formativo;

- viaggi di studio, seminari, workshop e altre attività formative promosse dal corso di laurea, da altri corsi di studio del dPPAC, o dagli altri dipartimenti Iuav, per le quali sia previsto il riconoscimento di crediti D. Nel

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Manifesto degli studi dPPAC sarà pubblicato un elenco di attività di questo tipo, programmate dal dipartimento.

Inoltre, gli studenti possono scegliere: • attività formative offerte dai corsi di studio dell’intero ateneo, nel rispetto degli eventuali vincoli previsti

dai diversi dipartimenti; • attività formative dei corsi di studio di Ca’ Foscari o della Venice International University (VIU), purché la

direzione del corso di laurea, previamente interpellata, le ritenga coerenti con il piano di studi del corso stesso.

Articolo 8

(Modalità di svolgimento delle prove di accertamento del profitto) Per acquisire i crediti assegnati alle attività formative è necessario il superamento da parte dello studente di una prova d’esame o di un’altra forma di verifica del profitto. Le procedure di verifica del profitto si svolgono secondo quanto indicato nell’art. 20 del Regolamento didattico di Ateneo. Le modalità di svolgimento delle verifiche (forma orale, scritta o a mezzo di presentazione di un elaborato ed eventuali loro combinazioni; verifiche individuali ovvero di gruppo) assicurano la riconoscibilità e valutabilità dell’apporto individuale e sono stabilite annualmente nei programmi dei singoli insegnamenti. Il manifesto degli studi prevede i casi in cui le attività formative si concludono con un esame con votazione in trentesimi ovvero con un giudizio di idoneità. Lo svolgimento degli esami è pubblico. L’esito dell’esame è registrato nella carriera dello studente, e può essere visualizzato attraverso l’area riservata dello sportello internet.

Articolo 9 (Prova finale: caratteristiche, obiettivi e modalità di svolgimento)

La prova finale/tesi di laurea consiste in un approfondimento a carattere monografico, di formato contenuto (e, in ogni caso, rigoroso dal punto di vista logico e dei contenuti) oppure in approfondimenti mirati, sia analitici che progettuali, di lavori di laboratorio e dell'attività di tirocinio, o, ancora, in un prodotto di impianto critico-metodologico o tecnico-strumentale strutturato come elaborato di sviluppo di tematiche presentate e discusse nei corsi, fondamentali o opzionali. La prova finale/tesi di laurea è normalmente individuale e viene considerata un'importante esperienza formativa dal punto di vista della capacità autonoma del laureando di selezionare campi e temi rilevanti e pertinenti al percorso formativo nelle sue varie articolazioni, di organizzazione in maniera efficiente ed efficace la propria attività sulla base dei materiali di supporto (bibliografici e di altra natura), di redigere, con standard professionali, un testo, generalmente corredato di un solido e coerente apparato iconografico-cartografico, di dimostrare la chiarezza e l'efficacia della comunicazione scritta, orale e multimediale. La prova finale si svolge secondo le seguenti modalità: - il giorno stabilito, la commissione si riunisce con relatori e correlatori e congiuntamente esprime una valutazione preliminare dei lavori di tesi. Lavori precedentemente inviati per la lettura ai membri della stessa commissione. - si apre quindi la sessione di laurea. Il candidato (candidati nel caso di lavori di tesi elaborati in gruppo) presenta, in seduta pubblica, il proprio prodotto (adottando modalità di esposizione concordate con il relatore(i) e l'eventuale correlatore(i)) e lo discute quindi, sempre in pubblico, con i soli membri della commissione. - la commissione, concluse le discussioni, si riunisce in seduta riservata e congiuntamente con relatori e correlatori, valuta ciascun lavoro di tesi e per ciascuno di essi esprime un voto. - conclusa la discussione collegiale, il presidente della commissione, affiancato dai membri della stessa, procede, secondo formula di rito, alla proclamazione pubblica.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 55 di pagine 83

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA E INNOVAZIONE ANNO ACCADEMICO 2016-17

INDICE Articolo 1 (Norme generali, contenuti e ambito di applicazione) Articolo 2 (Il corso di studio in breve) Articolo 3 (Il percorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti) Articolo 4 (Requisiti di accesso e modalità di verifica) Articolo 5 (Forme didattiche e crediti formativi universitari) Articolo 6 (Disposizioni in merito alla frequenza alle lezioni) Articolo 7 (Attività formative autonomamente scelte dallo studente) Articolo 8 (Modalità di svolgimento delle prove di accertamento del profitto) Articolo 9 (Prova finale: caratteristiche, obiettivi e modalità di svolgimento)

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 56 di pagine 83

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Articolo 1

(Norme generali, contenuti e ambito di applicazione) Il presente Regolamento didattico disciplina le norme per l'organizzazione didattica e lo svolgimento del corso di studio, e si applica a tutti gli studenti immatricolati nell’anno accademico 2016-17 al corso di laurea magistrale in Architettura e Innovazione, istituito presso l’Università Iuav di Venezia a partire dall’anno accademico 2013-14. La struttura didattica competente è il dipartimento di Progettazione e Pianificazione in Ambienti Complessi, d’ora in avanti denominato dPPAC, che programma, organizza e coordina l’attività didattica del corso di studio.

Articolo 2 (Il corso di studio in breve)

Il Corso di Laurea Magistrale in Architettura e Innovazione ha per obiettivo la formazione di una figura intellettuale e professionale di architetto europeo (così come previsto dalla direttiva 2005/36/CE del Parlamento Europeo) che abbia una approfondita preparazione culturale, sia umanistica che tecnico-scientifica, necessaria ad affrontare la complessità del progetto di architettura contemporaneo. Questo è inteso come il risultato di un dialogo tra saperi e conoscenze necessari alla risoluzione dei problemi operativi posti dalla città e dall'ambiente contemporaneo e relativi alla conservazione e/o alla trasformazione dei diversi contesti insediativi in cui l'uomo vive ed opera. I temi progettuali affrontati nel corso di laurea saranno perciò espressione delle questioni architettoniche, urbane ed ambientali emergenti nel panorama europeo e internazionale, e verranno declinati considerando le metodologie e le tecniche più aggiornate ed innovative, sempre comunque riferite ai temi reali della conservazione e/o costruzione dell'architettura, della città e del territorio. Il percorso formativo si sviluppa in 4 semestri, (con anche la possibilità di svolgere una parte di questo percorso all'estero o in altre università italiane sulla base delle convenzioni già istituite LLP Erasmus), e prevede un'articolazione tra corsi disciplinari, laboratori integrati e attività affini. I primi due semestri di ciascun anno di corso sono incentrati sullo sviluppo di due Laboratori Integrati, che riguardano ciascuno uno specifico modo di declinare il progetto architettonico:

- il primo si occupa di riqualificazione del costruito tramite la conservazione, riconversione e adeguamento del patrimonio edilizio esistente (riuso, restauro, riciclo) e/o tramite la sostituzione edilizia con nuova architettura (rapporto tra progetto e tecniche);

- il secondo si occupa di riorganizzazione e rigenerazione dello spazio urbanizzato tramite il riuso e/o di completamento dell'insediamento urbano esistente tramite progetti di contenimento e di riorganizzazione dello sprawl, e di valorizzazione dei sistemi ambientali e territoriali (rapporto tra progetto e città);

Ai laboratori sono associati i Corsi Disciplinari caratterizzati dalla presenza di materie necessarie ad articolare e rendere possibile lo sviluppo di un corso di studi interdisciplinare. Durante i primi tre semestri lo studente è chiamato anche a svolgere le attività integrative previste nel percorso, scelte tra quelle che saranno organizzate dal Corso di Laurea e/o dall'Ateneo, al fine di conseguire ulteriori conoscenze per l'inserimento del mondo del lavoro, in particolare tramite lo sviluppo di un percorso di tirocinio in Enti pubblici o privati, Studi Professionali o Aziende. Il quarto semestre è prevalentemente dedicato al progetto di laurea sotto la guida di un singolo Docente relatore, o con il supporto di un collegio di docenti. Attualmente il Corso di Studi non prevede la suddivisione in curricula. Il conseguimento della laurea magistrale dà la possibilità di sostenere l’Esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di Architetto.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 57 di pagine 83

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Articolo 3 (Il percorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti)

L’offerta didattica e gli obiettivi formativi specifici degli insegnamenti e delle altre attività formative sono riportati nella seguente tabella:

Anno Insegnamenti e unità didattiche SSD TAF CFU Obiettivi formativi dell'insegnamento

primo

Laboratorio integrato 1

progettazione architettonica ed urbana (6 cfu)

ICAR/14 B

18

Conoscenza degli aspetti legati all'interdisciplinarietà del progetto di architettura (aspetti estetici, funzionali, impiantistici, strutturali, costruttivi ed economici), con particolare approfondimento sui temi della innovazione e sostenibilità. Conoscenza specifica delle interazioni tra composizione architettonica e urbana e il mondo delle costruzioni attuale.

sistemi ad alta efficienza per l'edificio (6 cfu)

ING‐IND/11 B

Conoscenza dei materiali e delle tecniche costruttive ed impiantistiche, anche a carattere innovativo, utili alla realizzazione di edifici confortevoli, energeticamente efficienti e sostenibili Conoscenza e applicazione degli strumenti di verifica termofisica sia teorica che sperimentale utilizzabili fin dalle prime fasi progettuali.

tecnologia dell'architettura (6 cfu)

ICAR/12 B

Conoscenza dei materiali e dei sistemi costruttivi per la realizzazione di edifici a elevata qualità ambientale e energetica. Conoscenza dei nuovi materiali nei loro aspetti prestazionali innovativi.

Storia dell'architettura contemporanea ICAR/18 B 4

Conoscenza critica della storia dell'architettura in periodo contemporaneo con particolare attenzione agli architetti che hanno caratterizzato la loro opera attraverso la sostenibilità e l'innovazione.

Disegno ICAR/17 B 6

Conoscenza e applicazione degli strumenti e delle tecniche afferenti all'area del Disegno e della Geometria per approfondimenti e aggiornamenti tematici e specialistici e innovativi nella rappresentazione del progetto di architettura.

Restauro architettonico ICAR/19 B 6

Conoscenza approfondita delle problematiche della conservazione, rifunzionalizzazione, gestione e promozione del patrimonio architettonico esistente. Applicazione delle principali tecniche di analisi e progettazione di interventi sul costruito storico.

Sostenibilità energetica ed energie rinnovabili ING‐IND/11 B 6

Conoscenza delle possibili strategie di fornitura di energia e di efficienza energetica per edifici e città. Conoscenza delle fonti di energia rinnovabile e delle tecniche per il loro utilizzo in ambito architettonico. Applicazioni di strumenti di analisi e verifica di sostenibilità ambientale e energetica

Architetture sostenibili con materiali innovativi ICAR/09 C 6 Competenza nel calcolo e nella progettazione di strutture in particolare con l'uso di tecniche e materiali innovativi.

Sviluppo urbano e sostenibile ICAR/21 C 6

Conoscenza dei diversi aspetti del dibattito sulla sostenibilità dello sviluppo urbano. Conoscenza degli strumenti di analisi della mobilità, della programmazione e progettazione di infrastrutture

secondo Laboratorio integrato 2 progettazione architettonica ed urbana (6 cfu)

ICAR/14 B 18

Capacità di organizzare e di redigere un progetto complesso di trasformazione urbana e territoriale sulla base di criteri di sostenibilità ambientale, economica, sociale, morfologica, funzionale e gestionale

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 58 di pagine 83

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Anno Insegnamenti e unità didattiche SSD TAF CFU Obiettivi formativi dell'insegnamento

urbanistica (6 cfu) ICAR/21 B

Conoscenza e comprensione delle potenzialità e delle risorse specifiche di un contesto urbano. Conoscenza delle strategie e degli strumenti di organizzazione e gestione del territorio. Capacità di analisi a diversa scala del contesto con attenzione alla sostenibilità.

tecnica delle costruzioni (6 cfu)

ICAR/09 B

Conoscenza delle tecniche di analisi strutturale e dei principali schemi strutturali. Capacità di applicazione di tecniche di verifica anche in ragione del comportamento antisismico.

Diritto amministrativo IUS/10 B 6 Conoscenza diverse fonti legislative che hanno attinenza con la costruzione, con riferimento ai diritti internazionale, comunitario e interno, regionali e locali.

Valutazione economica dei progetti ICAR/22 B 6

Conoscenza specifica degli aspetti economico‐gestionali dell'architettura applicati a progetti complessi. Capacità di applicazione delle tecniche di valutazione degli investimenti immobiliari. Conoscenza degli strumenti innovativi di finanziamento. Verifica della pre‐fattibilità e della fattibilità economico‐finanziaria dei progetti privati e pubblici.

Elementi di acustica e illuminotecnica ING‐IND/11 B 6

Conoscenza del suono e della luce come plasmatori dello spazio architettonico. Capacità di applicazione delle principali tecniche di verifica acustica e illuminotecnica dell'ambiente costruito. Capacità di applicazione di strumenti analitici di verifica delle prestazioni acustiche e illuminotecniche

primo‐ secondo attività formative a scelta dello studente D 12

secondo prova finale E 8

secondo ulteriori conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro F 12

LEGENDA SSD= settore scientifico-disciplinare CFU= crediti formativi universitari TAF= tipologia dell'attività formativa: B= attività formative caratterizzanti C= attività formative affini o integrative D= attività formative a scelta dello studente E= prova finale F= altre attività formative

Ulteriori indicazioni sul percorso formativo (propedeuticità, insegnamenti obbligatori, docenti titolari degli insegnamenti, periodi didattici, criteri e modalità dei riconoscimento dei crediti, tipologia delle prove di valutazione per l’accertamento del profitto, forme di tutorato) sono precisate nel manifesto degli studi pubblicato nel sito web dell’ateneo.

Articolo 4 (Requisiti di accesso e modalità di verifica)

Per l'ammissione alla laurea magistrale è necessario: - possedere la laurea di primo livello L17 (Scienze dell'Architettura), oppure una Laurea o diploma

universitario di durata triennale, o un altro titolo conseguito all'estero riconosciuto idoneo; - l'adempimento delle attività formative indispensabili riportate nella tabella relativa alla laurea in Scienze

dell'Architettura L17; - aver superato il test di ammissione obbligatorio per l'iscrizione ad un corso di laurea e/o di laurea

magistrale a ciclo unico con la esplicita finalizzazione diretta alla formazione di architetto. Ai candidati è richiesta la presentazione di un portfolio, elaborato in formato digitale, che sintetizzi il pregresso percorso formativo. Le domande e i materiali saranno esaminati da un’apposita commissione, con tempi e modalità determinate da un apposito bando di ammissione di Ateneo annuale.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 59 di pagine 83

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Articolo 5 (Forme didattiche e crediti formativi universitari)

La lingua di insegnamento del corso è prevalentemente l’italiano. Alcune attività formative possono essere svolte in lingua inglese. In alcune circostanze, come per i workshop o seminari si utilizzano anche altre lingue europee. Sono previste le seguenti forme di didattica: corsi disciplinari, laboratori integrati, tirocinio, workshop, prova finale. Nell’ambito di ogni insegnamento, ciascun credito formativo corrisponde a:

Tipo di attività didattica Ore di attività didattica assistita

Ore di studio individuale

Ore complessive di lavoro di

apprendimento

Corso disciplinare 10 15 25

Laboratorio 10 15 25

Workshop 10 15 25

Tirocinio 0 25 25

Prova finale 0 25 25

Articolo 6 (Disposizioni in merito alla frequenza alle lezioni)

E’ prevista la frequenza obbligatoria a tutti gli insegnamenti e ai laboratori, per almeno i due terzi delle lezioni. Le modalità di verifica dell’obbligo di frequenza sono responsabilità del singolo docente e sono rese note agli studenti prima dell’inizio delle lezioni. In particolare la presenza attiva nei laboratori è verificata mediante l’adempimento delle scadenze operative fissate dai docenti responsabili dei laboratori durante l’anno e l’adeguato e sufficiente completamento dei compiti progettuali e esercitativi definiti dal programma del laboratorio entro il monte ore di didattica del laboratorio stesso. Non è ammessa la frequenza contemporanea di più laboratori. L’obbligo di frequenza può non applicarsi agli studenti lavoratori (impegnati a tempo parziale) che comunque dovranno concordare con i docenti titolari dell’insegnamento lo svolgimento delle attività pratiche minime.

Articolo 7 (Attività formative autonomamente scelte dallo studente)

Per completare il proprio percorso, che richiede l’acquisizione di 12 crediti formativi da ottenersi frequentando attività autonomamente scelte, gli studenti hanno a disposizione varie opzioni:

- seguire come attività formative autonomamente scelte uno o più insegnamenti erogati nei corsi di laurea magistrale dell’ateneo;

- seguire le attività consigliate per la maturazione dei crediti a scelta dello studente, come riportate nel Manifesto degli studi dPPAC;

- partecipare a viaggi di studio; il corso di laurea magistrale riconosce, una sola volta nell’arco della carriera dello studente, 4 crediti formativi per la partecipazione ai viaggi di studio organizzati dall’ateneo;

- seguire attività formative (seminari, conferenze, workshop, etc.) promosse dal corso di laurea, da altri corsi di studio del dPPAC, o dagli altri dipartimenti Iuav, per le quali sia previsto il riconoscimento di crediti D. Nel Manifesto degli studi dPPAC è riportato un elenco di attività di questo tipo, programmate dal dipartimento.

- seguire attività formative dei corsi di studio di Ca’ Foscari, o della Venice International University (VIU) purché la direzione del corso di laurea magistrale, previamente interpellata, le ritenga coerenti con il piano di studi del corso stesso.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 60 di pagine 83

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Articolo 8 (Modalità di svolgimento delle prove di accertamento del profitto)

Per acquisire i crediti assegnati alle attività formative è necessario il superamento da parte dello studente di una prova d’esame o di un’altra forma di verifica del profitto. Le procedure di verifica del profitto si svolgono secondo quanto indicato nell’art. 20 del Regolamento didattico di Ateneo. Le modalità di svolgimento delle verifiche (forma orale, scritta o a mezzo di presentazione di un elaborato ed eventuali loro combinazioni; verifiche individuali ovvero di gruppo) assicurano la riconoscibilità e valutabilità dell’apporto individuale e sono stabilite annualmente nei programmi dei singoli insegnamenti. Il manifesto degli studi prevede i casi in cui le attività formative si concludono con un esame con votazione in trentesimi, ovvero con un giudizio di idoneità. Lo svolgimento degli esami è pubblico. L’esito dell’esame è registrato nella carriera dello studente, e può essere visualizzato attraverso l’area riservata dello sportello internet.

Articolo 9 (Prova finale: caratteristiche, obiettivi e modalità di svolgimento)

Il quarto semestre è dedicato alla preparazione della tesi di laurea, o prova finale. Quest'ultima deve essere comunque elaborata in modo originale e potrà essere gestita sotto la guida di un relatore o di un gruppo di docenti, purché almeno uno strutturato. Un giudizio finale di idoneità consente allo studente l'accesso all'esame di laurea.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 61 di pagine 83

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN DESIGN DEL PRODOTTO E DELLA COMUNICAZIONE VISIVA

ANNO ACCADEMICO 2016-17 INDICE Articolo 1 (Norme generali, contenuti e ambito di applicazione) Articolo 2 (Il corso di studio in breve) Articolo 3 (Il percorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti) Articolo 4 (Requisiti di accesso e modalità di verifica) Articolo 5 (Forme didattiche e crediti formativi universitari) Articolo 6 (Disposizioni in merito alla frequenza alle lezioni) Articolo 7 (Attività formative autonomamente scelte dallo studente) Articolo 8 (Modalità di svolgimento delle prove di accertamento del profitto) Articolo 9 (Prova finale: caratteristiche, obiettivi e modalità di svolgimento)

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 62 di pagine 83

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Articolo 1 (Norme generali, contenuti e ambito di applicazione)

Il presente Regolamento didattico disciplina le norme per l'organizzazione didattica e lo svolgimento del corso di studio, e si applica a tutti gli studenti immatricolati nell’anno accademico 2016-17 al corso di laurea magistrale in Design del prodotto e della comunicazione visiva, istituito presso l’Università Iuav di Venezia a partire dall’anno accademico 2013-14. La struttura didattica competente è il dipartimento di Progettazione e Pianificazione in Ambienti Complessi, d’ora in avanti denominato dPPAC, che programma, organizza e coordina l’attività didattica del corso di studio.

Articolo 2 (Il corso di studio in breve)

La laurea magistrale in Design si articola in due curricula: Design del prodotto e Design della comunicazione. Il principale obiettivo didattico, al tempo stesso fattore di caratterizzazione per entrambi i curricula, è la formazione di progettisti che siano dotati di una “professionalità ampia”, che non si limiti al saper fare ma che consenta loro di orientarsi in contesti (culturali, sociali, tecnologici, economici ecc.) in continuo e veloce cambiamento. Non vi è dubbio che, per molti versi, i designer del prodotto e della comunicazione che stiamo formando si troveranno ad affrontare, nel loro specifico campo di intervento, profonde trasformazioni derivanti da fattori esterni. Per la formazione di designer del prodotto e della comunicazione con profili culturali e professionali adeguati a questa nuova situazione si integrano nel percorso di studi gli strumenti concettuali e operativi e l’esperienza consolidata del design italiano con conoscenze innovative e metodi di lavoro sperimentali. In altri termini, ci si propone di operare sulle frontiere del design del prodotto e della comunicazione valorizzando il contributo che può venire dall’esperienza maturata dal design, in particolare il design italiano, in settori più consolidati. Assumono dunque una notevole rilevanza le aree tematiche di intersezione tra Design del prodotto e della comunicazione, a cui sono dedicati, in aggiunta a diversi corsi teorici condivisi, anche due laboratori di Design del prodotto e della comunicazione. In questo modo il progetto della Laurea magistrale diviene maggiormente coerente con quello della Laurea triennale che ha assunto fin dall’inizio come elemento caratterizzante l’integrazione tra Design del prodotto e Design della comunicazione. Viene attribuita un’elevata importanza, anche in termini di crediti, tanto ai laboratori progettuali, quanto a corsi teorici, storici, critici, ma anche tecnologici ed economici. La rilevanza di questi corsi è tale per cui oltre a contribuire in modo determinante alla formazione dei progettisti essi offrono la possibilità di costruire un percorso spiccatamente teorico e storico all’interno dell’universo di discorso di design. Determinante è il rapporto tra didattica e ricerca. Rapporto inteso non tanto in un’ottica monodirezionale di trasmissione agli studenti nella didattica dei risultati della ricerca svolta dai docenti, bensì come piena realizzazione dei compiti peculiari di un’università, ossia trasmissione, messa in discussione e creazione di sapere grazie all’interazione tra docenti e studenti. La laurea magistrale costituisce anche un terreno ideale per far agire i saperi disciplinari in maniera integrata all’interno di specifiche tematiche, scelte per la loro rilevanza nel mondo contemporaneo. Senza perdere la loro specificità, i corsi disciplinari concorrono a definire gli ambiti problematici e, in accordo con i responsabili dei laboratori, danno il loro contributo ai campi di applicazione su cui è condotta la progettazione. Questa integrazione è resa possibile da una definizione condivisa delle tematiche e delle metodologie. Da questo punto di vista - e secondo una tradizione ormai consolidata nei corsi di design allo Iuav - viene posta particolare enfasi su un design attento ai contenuti sociali (per esempio, salute benessere e sport; nuovi sviluppi della domotica; mobilità sostenibile) della progettazione, sia nell’ambito del prodotto sia in quello della comunicazione. In generale, l’obiettivo è quello di sperimentare le applicazioni delle tecnologie più innovative alla cultura materiale contemporanea, nelle sue molteplici articolazioni. Le tecnologie sono interpretate, a partire dalle esigenze degli utilizzatori, come strumenti per configurare prodotti, artefatti comunicativi e servizi in sistemi complessi e a rete. Accomunati da questo assunto, i due curricula si occupano ciascuno di aspetti peculiari che costituiscono campi di sperimentazione degli ambiti tematici individuati come caratterizzanti e possono variare nel tempo. I campi di sperimentazione sono scelti guardando all’esterno dell’università e affrontano temi rilevanti che possano aprire occasioni di collaborazione con università, istituzioni e soggetti economici a livello nazionale e internazionale, favorendo una stretta relazione tra didattica e ricerca.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 63 di pagine 83

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Articolo 3 (Il percorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti)

L’offerta didattica e gli obiettivi formativi specifici degli insegnamenti e delle altre attività formative sono riportati nella seguente tabella:

Anno Curriculum Insegnamento TAF SSD CFU Obiettivi formativi

n.d. comune Laboratorio di design del prodotto e della comunicazione 1

B ICAR/13 10

Obiettivo del laboratorio è la sperimentazione progettuale nelle aree di confine e di intersezione tra il design del prodotto e della comunicazione. Particolare attenzione verrà prestata alla progettazione dei prodotti necessari per la concreta realizzazione di sistemi informativi e, simmetricamente, alla progettazione degli artefatti comunicativi necessari per la concreta realizzazione di prodotti innovativi. Campi di applicazione privilegiati sono quelli dei diversi rapporti tra design e scienza.

n.d. comune Laboratorio di design del prodotto e della comunicazione 2

B ICAR/13 10

Obiettivo del laboratorio è la sperimentazione progettuale nelle aree di confine e di intersezione tra il design del prodotto e della comunicazione. Particolare attenzione verrà prestata alla progettazione dei componenti comunicativi che caratterizzano le modalità di interazione con prodotti che utilizzano tecnologie emergenti, in particolare tecnologie digitali. Campi di applicazione privilegiati sono quelli del medicale, della salute, del benessere e dello sport.

n.d. prodotto Laboratorio di design del prodotto 1 B ICAR/13 10

Obiettivo del laboratorio è sperimentare il contributo del design all’innovazione di prodotti e servizi grazie all’applicazione combinata di tecnologie emergenti quali ICT, sensori, automazione, tag RFID, micro e nanotecnologie ecc. Ulteriore obiettivo è l’ampliamento dei settori di intervento del Design, in particolare nell'ambito del social design; del medicale, del benessere e dello sport; del design per l’emergenza.

n.d. prodotto Laboratorio di design del prodotto 2 B ICAR/13 10

Obiettivo del laboratorio è sperimentare il contributo innovativo del design di prodotto in tutto il ciclo di vita e in settori socialmente, culturalmente ed economicamente rilevanti come la mobilità sostenibile e, più in generale, nell’ambito della sostenibilità ambientale e sociale. Particolare attenzione verrà prestata allo sviluppo del progetto in tutte le sue fasi, dall’elaborazione del brief fino alla realizzazione di modelli e prototipi, nonché alla scelta dei materiali e delle tecnologie produttive più appropriate.

n.d. comunicazione Laboratorio di design della comunicazione 1 B ICAR/13 10

Obiettivo del laboratorio è la sperimentazione progettuale nel campo dell’identità visuale di imprese, servizi e istituzioni, nonché dei relativi prodotti e opere, attraverso l’utilizzo di multimodalità e multimedialità che distinguono oggi il linguaggio della comunicazione multicanale contemporanea. Ruolo importante viene assegnato alla conoscenza della tradizione italiana della cultura progetto che in questo campo è stata capace di distinguersi a livello internazionale per un design della comunicazione di eccellenza e sempre protagonista nei processi di sviluppo e innovazione.

n.d. comunicazione Laboratorio di design della comunicazione 2 B ICAR/13 10

Obiettivo del laboratorio è la sperimentazione progettuale in quei campi del design dell’informazione che accompagnano l’intero ciclo di vita di prodotti e servizi. I rispettivi artefatti comunicativi, dai manuali per il montaggio, l’uso e la manutenzione, alle interfacce, ai componenti comunicativi finalizzati all’interazione con prodotti e servizi utilizzeranno tecnologie sia digitali, sia analogiche e saranno sia incorporati nei prodotti stessi, sia su supporti autonomi.

n.d. prodotto Critica del design contemporaneo B ICAR/13 6

Il corso si concentra sull’analisi di tematiche emergenti nel mondo del design contemporaneo, sull’azione dei protagonisti e sulle implicazioni dal punto di vista della progettazione e della cultura del design.

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Anno Curriculum Insegnamento TAF SSD CFU Obiettivi formativi

n.d. comunicazione Storia della comunicazione visiva B ICAR/13 6

Il corso affronta tematiche relative alla storia, anche contemporanea, del design della comunicazione, dagli artefatti ai protagonisti (progettisti, committenti e utenti) fino alle tecnologie analogiche e digitali. Particolare attenzione viene prestata all’utilizzo delle fonti primarie e secondarie e alla museologia del design.

n.d. comune Teorie e storia del design B ICAR/13 6

Il corso riflette sul design come elemento centrale dei processi di innovazione nelle società contemporanee. A partire dalla ricostruzione dei processi storici nei quali emerge l'interazione fra componente tecnico-produttiva e socio-culturale, il corso pone l'accento sulla rilevanza della persona umana nella dinamica di sviluppo degli artefatti. In questo quadro, l'insegnamento affronta annualmente temi di ricerca puntuali, sui quali gli studenti sono chiamati a produrre un saggio individuale.

n.d. comune Video e animazione 3D B ICAR/17 6

Il corso affronta in termini ideativi e progettuali le tematiche di una rappresentazione che unisce le potenzialità dei metodi tradizionali, statici, con quelle del video e delle tecnologie digitali che favoriscono la dimensione temporale, il movimento e il suono. Il progetto trattato nelle diverse fasi, dallo storyboard fino alla post-produzione, consente una più approfondita conoscenza degli artefatti, delle loro prestazioni, della loro costruzione, aggiornamento e manutenzione, nonché della loro collocazione in un contesto spaziale.

n.d. comune Human factors B M-PSI/01 8

L'obiettivo formativo del corso è l'acquisizione dei metodi e delle conoscenze sugli Human Factors utili alla progettazione nel disegno industriale. La prima parte del corso presenterà gli strumenti metodologici: il metodo sperimentale classico, il metodo psicofisico, il metodo ecologico e le tecniche per l'acquisizione dei dati (osservazione, questionari, interviste, tempi di reazione, misure fisiologiche, ecc.). Nella seconda parte saranno presentati, da un punto di vista psicologico, i requisiti ergonomici per una progettazione User-Centered: usabilità, funzionalità, piacevolezza. È prevista un'esercitazione pratica in cui lo studente applicherà il metodo sperimentale per il controllo di un'ipotesi progettuale.

n.d. prodotto Design e Life Cycle Assessment C ING-IND/11 6

Obiettivo del corso è l’acquisizione, da parte degli studenti di competenze necessarie al corretto uso dell'energia nella progettazione sostenibile e alla definizione, grazie all’utilizzo di specifici software e banche dati, delle procedure per la valutazione del ciclo di vita (Life Cycle Assessment) sia nel caso di prodotti esistenti, sia per ipotesi progettuali in fase di elaborazione.

n.d. comunicazione Filosofia C M-FIL/02 6

Obiettivo del corso è l’acquisizione da parte degli studenti della capacità di affrontare una riflessione di carattere filosofico sulle forme e i contenuti della comunicazione e sulle ragioni che sono alla base del progetto di comunicazione. Particolare attenzione verrà prestata ai principali temi della scienza e verranno svolte esercitazioni teoriche e di visualizzazione e comunicazione dei concetti scientifici.

n.d. prodotto Logistica e supply chain management C SECS-P/06 6

Il corso introduce i principi ed i concetti fondamentali relativi alla logistica e al supply chain management, quali settori chiave per lo sviluppo dei moderni sistemi economico-produttivi. Attraverso la discussione di casi studio reali relativi a filiere logistico-produttive distrettuali (tra le altre, del mobile-arredo, sportsystem, grocery, ittico, motomotive, tessile-abbigliamento e moda), presentati anche con il supporto di testimonianze esterne, vengono introdotte, in funzione dello sviluppo di competenze professionali di elevato livello sempre più richieste dal mercato del lavoro, le metodologie strategiche relative alla pianificazione e disegno di una rete logistica.

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Anno Curriculum Insegnamento TAF SSD CFU Obiettivi formativi

n.d. comunicazione Design dei documenti C ICAR/13 6

Obiettivo del corso è quello di affrontare in termini analitici e progettuali un tema rilevante nell’ambito del design dell’informazione, ossia quello della configurazione di documenti, con particolare riferimento a quelli con cui pubblica amministrazione e cittadini dialogano per la prestazione e fruizione di servizi.

n.d. comune Proprietà intellettuale C IUS/02 6

Obiettivo del corso è l’acquisizione da parte degli studenti delle conoscenze relative ai diversi strumenti di incentivazione delle attività innovative contemplati dalla vigente normativa, nonché alle diverse tutele offerte dai Diritti di proprietà intellettuale. Per ciascuno di essi verranno analizzati procedure, durata e costi per l’acquisizione e il rinnovo, nonché l’efficacia a livello nazionale e internazionale. Verranno analizzati anche taluni contratti e gli aspetti principali relativi alla responsabilità di progettisti, produttori e distributori nei confronti dei diritti dei consumatori a livello nazionale e internazionale.

n.d. comune attività formative a scelta dello studente D 12

n.d. comune ulteriori conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro

F 12

secondo comune prova finale E 12

LEGENDA SSD= settore scientifico-disciplinare CFU= crediti formativi universitari TAF= tipologia dell'attività formativa B= attività formative caratterizzanti C= attività formative affini o integrative D= attività formative a scelta dello studente E= prova finale F= altre attività formative

Ulteriori indicazioni sul percorso formativo (propedeuticità, tipologia delle forme didattiche, insegnamenti obbligatori, docenti titolari degli insegnamenti, periodi didattici, criteri e modalità dei riconoscimento dei crediti, tipologia delle prove di valutazione per l’accertamento del profitto, forme di tutorato) sono precisate nel manifesto degli studi pubblicato nel sito web dell’ateneo.

Articolo 4 (Requisiti di accesso e modalità di verifica)

Possono accedere al corso di laurea magistrale gli studenti provenienti da corsi di laurea di primo livello delle classi L-4 Disegno industriale. Può essere consentito inoltre l'accesso a studenti provenienti dalle classi L-3 Discipline delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda; L-17 Scienze dell'architettura, dall'alta formazione artistica e musicale o da analoghi corsi di studio svolti in Italia o all'estero previa verifica del percorso formativo e acquisizione pregressa di almeno 24 crediti nel settore scientifico disciplinare ICAR/13 Disegno industriale. Le eventuali integrazioni curriculari da parte degli studenti che ne presentino la necessità, dovranno avvenire prima della verifica della preparazione individuale. L’ammissione avviene mediante la valutazione da parte di un’apposita commissione del curriculum e del portfolio dei candidati. E’ inoltre previsto un colloquio pubblico della commissione con ogni singolo candidato per verificarne le motivazioni.

Articolo 5 (Forme didattiche e crediti formativi universitari)

La lingua di insegnamento del corso è prevalentemente l’italiano. Alcune attività formative possono essere svolte in lingua inglese. In alcune circostanze, come per i workshop o seminari si utilizzano anche altre lingue europee.

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Sono previste le seguenti forme di didattica: insegnamenti monodisciplinari, laboratori, tirocinio, workshop, prova finale. Nell’ambito di ciascun insegnamento, ciascun credito formativo corrisponde a:

Tipo di attività didattica Ore di attività

didattica assistita

Ore di studio individuale

Ore complessive di lavoro di

apprendimento

Lezione 10 15 25

Laboratorio 10 15 25

Workshop 10 15 25

Tirocinio 0 25 25

Prova finale 0 25 25

Articolo 6

(Disposizioni in merito alla frequenza alle lezioni) Per frequenza si intende la partecipazione personale da parte dello studente alle attività didattiche previste per il corso di studio. E’ prevista la frequenza obbligatoria a tutti gli insegnamenti e ai laboratori, per almeno i due terzi delle lezioni. Le modalità di verifica dell’obbligo di frequenza sono responsabilità del singolo docente e sono rese note agli studenti prima dell’inizio delle lezioni. In particolare, la presenza attiva nei laboratori è verificata mediante l’adempimento delle scadenze operative fissate dai docenti responsabili dei laboratori durante l’anno e l’adeguato e sufficiente completamento dei compiti progettuali e esercitativi definiti dal programma del laboratorio entro il monte ore di didattica del laboratorio stesso.

Articolo 7 (Attività formative autonomamente scelte dallo studente)

Per completare il proprio percorso, che richiede l’acquisizione di 12 crediti formativi da ottenersi frequentando attività autonomamente scelte, gli studenti possono:

- seguire attività formative non obbligatorie, offerte in esubero tra le attività caratterizzanti e affini; - seguire attività formative offerte dai corsi di laurea magistrale dell’intero ateneo, nel rispetto degli eventuali

vincoli previsti dai diversi dipartimenti; - seguire attività formative (seminari, conferenze, workshop, etc.) promosse dal corso di laurea, da altri corsi

di studio del dPPAC, o dagli altri dipartimenti Iuav, per le quali sia previsto il riconoscimento di crediti D. Il Manifesto degli studi dPPAC riporta un elenco di attività di questo tipo, già programmate dal dipartimento;

- seguire attività formative dei corsi di studio di Ca’ Foscari o della Venice International University (VIU), purché la direzione del corso di laurea magistrale, previamente interpellata, le ritenga coerenti con il piano di studi del corso stesso.

Articolo 8

(Modalità di svolgimento delle prove di accertamento del profitto) Per acquisire i crediti assegnati alle attività formative è necessario il superamento da parte dello studente di una prova d’esame o di un’altra forma di verifica del profitto. Le procedure di verifica del profitto si svolgono secondo quanto indicato nell’art. 20 del Regolamento didattico di Ateneo. Le modalità di svolgimento delle verifiche (forma orale, scritta o a mezzo di presentazione di un elaborato ed eventuali loro combinazioni; verifiche individuali ovvero di gruppo) assicurano la riconoscibilità e valutabilità dell’apporto individuale e sono stabilite annualmente nei programmi dei singoli insegnamenti. Il manifesto degli studi prevede i casi in cui le attività formative si concludono con un esame con votazione in trentesimi ovvero con un giudizio di idoneità. Lo svolgimento degli esami è pubblico. L’esito dell’esame è registrato nella carriera dello studente, e può essere visualizzato attraverso l’area riservata dello sportello internet.

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Articolo 9

(Prova finale: caratteristiche, obiettivi e modalità di svolgimento) La prova finale ha carattere di sperimentazione, originalità, complessità ed è possibile sostenere sia tesi teoriche e storiche, sia progettuali. Per queste ultime l'elaborazione prevede l'approfondimento e il completamento individuale da parte del laureando di un progetto che dovrà contenere anche una sezione teorico-critica che espliciti le ragioni, i fondamenti e le metodologie del lavoro proposto. Il progetto può essere sviluppato anche interagendo con aziende, ed enti esterni al corso di laurea. In questo caso lo studente può utilizzare l'esperienza di uno stage concordato con il relatore. La tesi che sviluppa attività condotte durante esperienze esterne all'università o in collaborazione e che si collega con una pratica professionale deve comunque introdurre elementi scientifici e di sperimentazione tali da giustificarne la proposizione in ambito didattico e deve esplicitare il contributo originale e individuale del laureando.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 68 di pagine 83

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN PIANIFICAZIONE E POLITICHE PER LA CITTÀ, IL TERRITORIO E L'AMBIENTE

ANNO ACCADEMICO 2016-17 INDICE Articolo 1 (Norme generali, contenuti e ambito di applicazione) Articolo 2 (Il corso di studio in breve) Articolo 3 (Il percorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti) Articolo 4 (Requisiti di accesso e modalità di verifica) Articolo 5 (Forme didattiche e crediti formativi universitari) Articolo 6 (Disposizioni in merito alla frequenza alle lezioni) Articolo 7 (Attività formative autonomamente scelte dallo studente) Articolo 8 (Modalità di svolgimento delle prove di accertamento del profitto) Articolo 9 (Prova finale: caratteristiche, obiettivi e modalità di svolgimento)

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Articolo 1 (Norme generali, contenuti e ambito di applicazione)

Il presente Regolamento didattico disciplina le norme per l'organizzazione didattica e lo svolgimento del corso di studio, e si applica a tutti gli studenti immatricolati nell’anno accademico 2016-17 al corso di laurea magistrale in Pianificazione e politiche per la città, il territorio e l'ambiente, istituito presso l’Università Iuav di Venezia a partire dall’anno accademico 2013-14. La struttura didattica competente è il dipartimento di Progettazione e Pianificazione in Ambienti Complessi, d’ora in avanti denominato dPPAC, che programma, organizza e coordina l’attività didattica del corso di studio.

Articolo 2 (Il corso di studio in breve)

Il corso di laurea magistrale forma una figura professionale in grado di assumere ruoli chiave di progettazione, coordinamento, consulenza, nelle attività di pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica, ed ambientale; una figura professionale in grado di interagire con una committenza pubblica e privata, con interlocutori esperti e non esperti. Il percorso formativo prevede l'attivazione di tre curricula, Pianificazione e politiche per la città e il territorio, Nuove tecnologie per la pianificazione, Pianificazione e politiche per l'ambiente. Con quest'ultimo curriculum gli studenti, seguendo un periodo di attività didattica presso l'Università Autonoma di Barcellona o l'Università di Girona o l'Università Tecnica di Lisbona, accedono, oltre che al titolo italiano di Laurea Magistrale, al titolo di master europeo in "Planning & policies for cities, environment and landscape". Il corso di studio è organizzato in quattro semestri con modalità didattiche diversificate. I primi tre semestri sono caratterizzati da corsi e attività laboratoriali, con formato intensivo e interattivo (simulando, rispetto ad interlocutori esterni all'Università, un contesto di committenza concreta). Nel quarto semestre si collocano le attività di tirocinio (in Italia e preferibilmente all'estero) e la tesi. Lo studente ha, inoltre, la possibilità di accedere ad attività intensive, nella forma di scuole estive e invernali e viaggi di studio.

Articolo 3 (Il percorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti)

L’offerta didattica e gli obiettivi formativi specifici degli insegnamenti e delle altre attività formative sono riportati nella seguente tabella:

Anno Curriculum Insegnamento unità didattica TAF SSD CFU Obiettivi formativi

primo comune Laboratorio di politiche

mod. 1

B

ICAR/20

12

L’attività laboratoriale sviluppa capacità e conoscenze di policy design, praticando la policy inquiry, un processo di analisi, che consente di capire le politiche pubbliche esplorando quadri cognitivi, attori, interazioni, strumenti ed esiti, in una prospettiva di 'progetto'. Gli studenti sono direttamente coinvolti nella progettazione degli strumenti di indagine e nella gestione delle informazioni, sperimentando varie forme di rappresentazione e comunicazione delle conoscenze acquisite, mettendo in gioco sia l’esperienza didattica maturata, sia quella di cittadini, utenti, abitanti. Sono impegnati nella definizione di azioni locali di rigenerazione e politiche di sviluppo in contesti urbani di alto valore simbolico e sociale, che mobilitano l’attenzione di abitanti, attori economici, politici, media, gruppi di cittadini variamente organizzati, portatori di logiche di sviluppo e idee di città molto diverse.

mod. 2 SPS/04

primo comune

Processi di pianificazione e processi di valutazione

B ICAR/20 6

Il corso affronta la questione del ruolo, delle tecniche, delle procedure e delle esperienze di valutazione all'interno dei processi di piano di diversa scala, con particolare riferimento a piani di governo del territorio regionali e locali e alle valutazioni ambientali. Il corso associa alla restituzione delle teorie l'analisi di specifici processi di paino e comporta una esercitazione applicativa in un contesto dato.

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Anno Curriculum Insegnamento unità didattica TAF SSD CFU Obiettivi formativi

primo comune Diritto urbanistico, ambientale e dell'informazione

B IUS/10 6

Il corso presuppone la conoscenza degli istituti portanti del diritto amministrativo e i fondamenti del diritto del governo del territorio; ha un taglio di corso avanzato. E’ finalizzato all’approfondimento della disciplina giuridica e dell'azione amministrativa in materia di governo del territorio, dell'ambiente e dell’informazione, con particolare riferimento alla riqualificazione urbana e ai programmi complessi, ai servizi pubblici locali, all’uso di strumenti perequativi, premiali e di compensazione, alla finanza di progetto per la realizzazione delle opere pubbliche, ai profili giuridici del danno ambientale, della bonifica dei siti inquinati, delle certificazioni ambientali, dell’informazione ambientale e territoriale.

primo ambiente Economia e politica per l'ambiente B AGR/01 6

Il corso consente di acquisire conoscenze e competenze nella comprensione critica delle politiche ambientali, sulle modalità con cui si definiscono e su come possono essere migliorate. Introduce lo studente alle questioni globali/locali, ai conflitti, in materia ambientale, interpretandone le cause e in una prospettiva problem solving. Esplora, a tale scopo, approcci e strumenti a dominanza dell’attore pubblico e pratiche innovative, che vedono sempre più come protagonisti diversi soggetti. All’interno dei processi di policy making gli studenti hanno inoltre l’opportunità di approfondire tecniche di valutazione economica dell’ambiente e del paesaggio e relative ai costi connessi con deterioramento/perdita delle loro funzioni; sviluppano capacità nel campo della contabilità ambientale.

primo comune città e ambiente

Sociologia dell'ambiente C SPS/10 6

Il corso si propone di fornire conoscenze per la comprensione del rapporto tra società ed ambiente. In particolare considera metodi e tecniche di analisi delle domande sociali in tema di qualità ambientale; aspetti teorici e applicativi relativi alla percezione del rischio ambientale, alla gestione dell’incertezza e dei conflitti ambientali. Consente di acquisire le competenze necessarie alla individuazione di attori e processi di azione che caratterizzano la governance dell’ambiente e del territorio, alla costruzione di agende pubbliche.

primo comune

Sistemi informativi territoriali per il Planning e l'Urban Design

B ING-INF/05 6

Il corso trasmette le conoscenze e competenze necessarie alla progettazione e alla realizzazione di un sistema di informazioni territoriali a supporto dei processi di pianificazione territoriale, urbanistica ed ambientale. I contenuti specifici riguardano la teoria e le tecniche della gestione digitale dei dati geografici con strumenti GIS e geo-database, la metodologia di progettazione di un sistema integrato di informazioni, di predisposizione dei diversi livelli informativi necessari a supportare processi decisionali e la costruzione di uno strumento di pianificazione. Saranno inoltre approfonditi strumenti di accesso e condivisione web dei quadri di conoscenza con riferimento alle dinamiche di governance multi-attore.

primo città e nuove tecnologie

Laboratorio di progettazione e pianificazione

mod. 1

B

ICAR/21

12

Nel Laboratorio viene condotta un'esperienza di progettazione e pianificazione urbanistica, con lo scopo di fornire agli studenti i metodi e le tecniche di base per riconoscere ed analizzare le caratteristiche funzionali e morfologiche di un contesto; coglierne le implicazioni culturali, sociali ed economiche e valutare le condizioni attuative di un processo di trasformazione e/o recupero urbano complesso. Il Laboratorio ha come obiettivo principale l’insegnamento critico del senso e della pratica della progettazione e pianificazione urbanistica.

mod. 2 ICAR/20

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 71 di pagine 83

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Anno Curriculum Insegnamento unità didattica TAF SSD CFU Obiettivi formativi

primo ambiente e nuove tecnologie

Laboratorio di pianificazione ambientale Environmental Planning Studio

mod. 1

B

ICAR/20

12

Il laboratorio propone una sperimentazione didattica per l'acquisizione di tecniche di pianificazione environmental oriented, sia di area vasta che di dettaglio. L'esperienza progettuale si lega ai temi della sostenibilità ambientale e all'integrazione di saperi disciplinari; affronta un caso studio in contesto ambientale fragile, associando anche riferimenti di carattere internazionale. Obiettivo del laboratorio è di sperimentare un processo di pianificazione integrata e complessa, acquisendo capacità operativa di redazione e gestione di piani di natura innovativa (ad esempio: piani di gestione costiera, iniziative di maritime spatial planning, piani per la protezione del clima), garantendo al contempo il loro ancoraggio con gli strumenti di pianificazione ordinaria a varie scale e di settore.

mod. 2 ICAR/21

primo città e nuove tecnologie

Pianificazione dei trasporti C ICAR/05 6

Il corso consente di acquisire conoscenze e capacità di comprensione dei principi, dei metodi e delle strategie per la pianificazione di interventi sul sistema di trasporto. Considera, in una visione comparativa, l’esperienza italiana e di altri paesi europei, i principali documenti di pianificazione (a livello nazionale, regionale e locale). Conduce gli studenti a definire i contenuti e le attese di scenari desiderati, tenendo conto di attori istituzionali e canali di finanziamento, nel quadro di obiettivi “globali”, legati al risparmio energetico, alla mitigazione e adattamento al cambiamento climatico.

primo ambiente e nuove tecnologie

Energetica e pianificazione territoriale

C ING-IND/11 6

Il corso prevede l'acquisizione di nozioni di base di termofisica, energetica e sostenibilità ambientale, in funzione della pianificazione urbana e territoriale e alla luce delle indicazioni legislative nazionali, degli standard definiti a livello europeo e internazionale, delle proposte dei principali enti di ricerca e di salvaguardia dell'ambiente. Gli studenti acquisiscono strumenti per la comprensione degli indici di consumo energetico delle diverse attività umane, con particolare riguardo alle aree urbane ed industriali, per formulare previsioni di consumo energetico e di risorse, per tener conto dei processi di conversione dell'energia nelle sue diverse forme, dell'ottimizzazione e del recupero dei flussi nelle strutture urbane e territoriali.

primo città e nuove tecnologie

Politica economica e territoriale B SECS-P/02 6

Il corso offre agli studenti gli strumenti per comprendere e delineare politiche pubbliche volte allo sviluppo economico locale e regionale, nel quadro del cambiamento globale. Si forniscono gli elementi concettuali e tecnici per analizzare le performance economiche ed i mutamenti strutturali e per comprendere il senso e la forma delle politiche e delle strategie necessarie al raggiungimento di obiettivi di sviluppo sostenibile ed il loro finanziamento nel contesto dell’integrazione europea e della globalizzazione.

primo nuove tecnologie

Monitoraggio ambientale ICT per la pianificazione territoriale ed urbanistica

B ING-INF/05 6

Il corso fornisce le nozioni tecniche e contenutistiche in merito alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Information and Communications Technology, ICT) e al loro impiego nei processi di analisi e monitoraggio ambientale con particolare attenzione ai temi del cambiamento climatico. Si affronteranno i concetti di base della gestione dell’informazione geografica in modo da poter poi progettare di un sistema di monitoraggio. Gli studenti saranno guidati ad un caso di studio e a capirne, insieme al docente, la sua fattibilità anche in gruppi di lavoro.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 72 di pagine 83

pagina 5

Anno Curriculum Insegnamento unità didattica TAF SSD CFU Obiettivi formativi

primo città e ambiente

Teorie e pratiche della pianificazione territoriale

B ICAR/20 6

Il corso introduce gli studenti ai fondamenti teorici e alle pratiche della pianificazione territoriale. Si affronteranno temi della città contemporanea e dei fenomeni di globalizzazione sia analizzando fenomeni e figure dell'urbanizzazione contemporanea (eg: megacities, megaregions, corridors, city-regions, postmetropolis, edge cities, technoburbs, exurbia), che le rappresentazioni dei fenomeni urbani fornite dalle istituzioni internazionali. Saranno inoltre approfondite le principali teorie di pianificazione della città contemporanea (razionalità, approccio di politiche/planning, pianificazioni radicali, planning/place making). Uno speciale approfondimento sarà dedicato alle pratiche e alle esperienze.

secondo comune Laboratorio di sintesi

mod. 1

B

ICAR/20

12

In un contesto urbano di particolare complessità, il laboratorio adotta la sperimentalità (nei formati, nei codici e nei linguaggi del progetto e del piano) e l’innovazione (nei riferimenti concettuali, teorico-metodologici, tecnologici e tecnici), in un’esperienza di progettazione e pianificazione. mod. 2 ICAR/21

secondo città e ambiente

Tutela e progettazione di sistemi ambientali

B BIO/03 6

Il corso sviluppa i criteri per intervenire sul territorio a livello di progetto e di piano attraverso una lettura dinamica congiunta degli aspetti geomorfologici, vegetazionali ed ecosistemici che concorrono a strutturare il paesaggio. Verrà posta particolare attenzione alla tutela degli ambiti non densamente edificati quali ecosistemi fluviali, costieri e agro-forestali tenendo conto comunque delle relazioni funzionali tra i diversi spazi e contesti paesaggistici in un’ottica di rete ecologica

primo nuove tecnologie

App e Web Mobile per il governo del territorio

B ING-INF/05 6

Il corso introduce gli studenti a concetti, metodi e nuove tecnologie per l’informazione ambientale e territoriale. Gli studenti acquisiscono nozioni sulle tecnologie dei dispositivi mobili e lo sviluppo di app LBS (Location-Based Service) con applicazioni semplici legate ai temi della pianificazione territoriale e ambientale. Si mostreranno concetti teorici ed esempi applicativi delle tecnologie a supporto delle attività di planning. Il corso prevede lo sviluppo di un progetto applicativo ad un caso studio concordato assieme al docente.

secondo nuove tecnologie Telerilevamento C ING-INF/05 6

Il corso sviluppa capacità e competenze relative per interpretare la realtà attraverso l'analisi delle immagini acquisite dalla piattaforme di Osservazione della Terra e l’estrazione di tematismi e livelli informativi da integrare all’interno di quadri conoscitivi a supporto delle problematiche territoriali e ambientali. Gli studenti acquisiscono le conoscenze di base della fisica ottica, le leggi della radiazione elettromagnetica e il funzionamento di una missione da satellite o da aereo attraverso una rassegna delle principali missioni di telerilevamento commerciali e disponibili gratuitamente. Durante le attività laboratoriali si acquisiscono le competenze utili per saper utilizzare gli strumenti e applicare i concetti, i modelli e gli algoritmi per il trattamento delle immagini telerilevate. Gli studenti sono in grado di produrre strati informativi direttamente integrabili nei Sistemi Informativi Territoriali come classificazioni tematiche dell’Uso del Suolo, analisi delle dinamiche ecosistemi, mappe di temperatura generate da sensori all’infrarosso e progettare sistemi avanzati di monitoraggio delle trasformazioni territoriali.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 73 di pagine 83

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Anno Curriculum Insegnamento unità didattica TAF SSD CFU Obiettivi formativi

comune A scelta dello studente D 12

secondo comune Ulteriori attività formative (tirocinio obbligatorio)

F 12

secondo comune Prova finale E 12

LEGENDA SSD= settore scientifico-disciplinare CFU= crediti formativi universitari TAF= tipologia dell'attività formativa B= attività formative caratterizzanti C= attività formative affini o integrative D= attività formative a scelta dello studente E= prova finale F= altre attività formative

Ulteriori indicazioni sul percorso formativo (propedeuticità, tipologia delle forme didattiche, insegnamenti obbligatori, docenti titolari degli insegnamenti, periodi didattici, criteri e modalità dei riconoscimento dei crediti, tipologia delle prove di valutazione per l’accertamento del profitto, forme di tutorato) sono precisate nel manifesto degli studi pubblicato nel sito web dell’ateneo.

Articolo 4 (Requisiti di accesso e modalità di verifica)

Possono accedere al corso di laurea magistrale coloro che siano in possesso di laurea di primo livello della classe L-21, Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale, o di laurea di primo livello di altre classi, o di un diploma universitario di durata triennale o titolo equipollente, purché sia accertabile il possesso di 60 crediti formativi in uno o più settori appartenenti agli ambiti di base (Matematica, informatica statistica; Ecologia, geografia e geologia; Rappresentazione) e caratterizzanti (Architettura e ingegneria; Diritto, economia e sociologia) della classe di laurea L-21. E' richiesta la conoscenza della lingua inglese. L'ammissione avverrà in base ad una verifica del possesso dei requisiti curriculari precedentemente indicati e della personale preparazione, verificando le attinenze disciplinari dei percorsi di laurea triennale di provenienza, anche con riferimento al livello di conoscenza dell'Inglese, le cui modalità saranno specificate nell’annuale bando d'ammissione d'ateneo.

Articolo 5 (Forme didattiche e crediti formativi universitari)

La lingua di insegnamento del corso è prevalentemente l’italiano. Alcune attività formative possono essere svolte in lingua inglese. In alcune circostanze, come per workshop o seminari, si utilizzano anche altre lingue europee. Sono previste le seguenti forme di didattica: insegnamenti monodisciplinari, insegnamenti monodisciplinari di argomento tecnico, laboratori integrati, tirocinio, workshop, prova finale. Nell’ambito di ciascun insegnamento, ciascun credito formativo corrisponde a:

Tipo di attività didattica Ore di attività didattica assistita Ore di studio individuale

Ore complessive di lavoro di

apprendimento

Corsi monografici 10 15 25

Corsi monografici tecnici 5 20 25

Laboratori 10 15 25

Workshop 10 15 25

Tirocinio 0 25 25

Prova finale 0 25 25

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 74 di pagine 83

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Articolo 6

(Disposizioni in merito alla frequenza alle lezioni) La frequenza è obbligatoria per tutti i laboratori nella misura del 70% delle ore complessive di attività assistita. L'obbligo di frequenza deve essere soddisfatto con la partecipazione a tutte le modalità di apprendimento previste per gli insegnamenti. Le modalità di verifica dell’obbligo di frequenza sono responsabilità del singolo docente e sono rese note agli studenti prima dell’inizio delle lezioni. L’obbligo di frequenza può non applicarsi agli studenti lavoratori (impegnati a tempo parziale), che comunque dovranno concordare con i docenti lo svolgimento delle attività pratiche minime.

Articolo 7 (Attività formative autonomamente scelte dallo studente)

Lo studente può sostenere come attività formative autonomamente scelte uno o più insegnamenti erogati nei corsi di studio dell’ateneo, purché di livello non inferiore. Tali attività formative sono considerate coerenti con il progetto formativo. Per completare il proprio percorso, che richiede l’acquisizione di 12 crediti formativi, da ottenersi frequentando attività autonomamente scelte, gli studenti possono: - seguire attività formative esclusive degli altri curricula del corso di laurea; - seguire attività formative offerte dai corsi di laurea magistrale dell’intero ateneo, nel rispetto degli

eventuali vincoli previsti dai diversi dipartimenti; - frequentare seminari, workshop, scuole, prevalentemente estive, Intensive Programme Erasmus e

altre attività promosse dal corso di laurea, da altri corsi di studio del dPPAC, o dagli altri dipartimenti Iuav, per le quali sia previsto il riconoscimento di crediti D. Il Manifesto deglii studi dPPAC riporta un elenco di attività di questo tipo, programmate dal dipartimento;

- partecipare a viaggi di studio organizzati dall’ateneo. I relativi crediti saranno riconosciuti per una sola partecipazione nell’arco del biennio.

- seguire attività formative dei corsi di studio di Ca’ Foscari o della Venice International University (VIU), purché la direzione del corso di laurea magistrale, previamente interpellata, le ritenga coerenti con il piano di studi del corso stesso.

Articolo 8 (Modalità di svolgimento delle prove di accertamento del profitto)

Per acquisire i crediti assegnati alle attività formative è necessario il superamento da parte dello studente di una prova d’esame o di un’altra forma di verifica del profitto. Le procedure di verifica del profitto si svolgono secondo quanto indicato nell’art. 20 del Regolamento didattico di Ateneo. Le modalità di svolgimento delle verifiche (forma orale, scritta o a mezzo di presentazione di un elaborato ed eventuali loro combinazioni; verifiche individuali ovvero di gruppo) assicurano la riconoscibilità e valutabilità dell’apporto individuale e sono stabilite annualmente nei programmi dei singoli insegnamenti. Il manifesto degli studi prevede i casi in cui le attività formative si concludono con un esame con votazione in trentesimi ovvero con un giudizio di idoneità. Lo svolgimento degli esami è pubblico. L’esito dell’esame è registrato nella carriera dello studente e può essere visualizzato attraverso l’area riservata dello sportello internet.

Articolo 9 (Prova finale: caratteristiche, obiettivi e modalità di svolgimento)

La prova finale per l'acquisizione della laurea magistrale consiste nella discussione, davanti a una commissione nominata dal corso di studio, di un lavoro di ricerca originale. La costruzione della tesi di laurea si può avvalere del supporto di un relatore, interno all'Ateneo, e della collaborazione di docenti di università consorziate, in particolar modo all'interno del Master Europeo “Planning and policies for cities, environment and landscape”. In molti casi la tesi viene elaborata all'estero. Per l'indirizzo Pianificazione e politiche per l'ambiente è prevista anche una stesura sintetica in inglese e in spagnolo o portoghese, che accompagna il testo completo in italiano.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 75 di pagine 83

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L'elaborato può riguardare l'applicazione di conoscenze e competenze apprese nella definizione di un progetto, nei campi di attività regolamentati e non regolamentati della classe di laurea, o costituire un contributo di natura teorica, con l'obiettivo di contribuire in maniera critica e innovativa al dibattito disciplinare. La tesi finale di laurea magistrale coinvolge lo studente per tutto l'ultimo anno del corso di studi. In particolare si cerca di connettere in maniera diretta l'esperienza di tirocinio (in molti casi all'estero grazie ai rapporti istituzionali avviati sia nell'ambito del programma Erasmus +, che tramite accordi specifici con enti, città ed istituzioni). In particolare il relatore viene individuato tra docenti del corso di studi o dell'Università Iuav di Venezia, a cui, in gran parte dei casi, viene associato un correlatore di università straniere partner o di istituzioni pubbliche e private dove lo studente ha svolto il periodo di tirocinio o un semestre di studio.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 76 di pagine 83

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE E TECNICHE DEL TEATRO

ANNO ACCADEMICO 2016-17 INDICE Articolo 1 (Norme generali, contenuti e ambito di applicazione) Articolo 2 (Il corso di studio in breve) Articolo 3 (Il percorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti) Articolo 4 (Requisiti di accesso e modalità di verifica) Articolo 5 (Forme didattiche e crediti formativi universitari) Articolo 6 (Disposizioni in merito alla frequenza alle lezioni) Articolo 7 (Attività formative autonomamente scelte dallo studente) Articolo 8 (Modalità di svolgimento delle prove di accertamento del profitto) Articolo 9 (Prova finale: caratteristiche, obiettivi e modalità di svolgimento)

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 77 di pagine 83

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Articolo 1 (Norme generali, contenuti e ambito di applicazione)

Il presente Regolamento didattico disciplina le norme per l’organizzazione didattica e lo svolgimento del corso di studio, e si applica a tutti gli studenti immatricolati nell’anno accademico 2016-17 al corso di laurea magistrale in Scienze e tecniche del teatro, istituito presso l’Università Iuav di Venezia a partire dall’anno accademico 2013-14. La struttura didattica competente è il dipartimento di Progettazione e Pianificazione in Ambienti Complessi, d’ora in avanti denominato dPPAC, che programma, organizza e coordina l’attività didattica del corso di studio stesso.

Articolo 2 (Il corso di studio in breve)

Obiettivo del corso di laurea è dotare gli studenti di competenze nelle tecniche e nei linguaggi espressivi delle diverse forme del mondo teatrale. In particolare:

- competenze teoriche e tecniche, metodologiche ed operative relative alla cultura del Teatro e delle arti dal vivo (prosa, musica, danza, video installazioni, performance, digitalizzazione) e capacità di applicarle criticamente nella creazione di opere attraverso gli strumenti della regia, della drammaturgia, della scenografia, del costume, del light design secondo una visione interdisciplinare, necessaria per cogliere le relazioni tra la scena e i diversi linguaggi artistici e culturali correlati ad essa, in primis quello musicale;

- attitudine a comprendere la rete di relazioni artistico produttive che lega le diverse realtà teatrali europee; - competenze nei settori della produzione di spettacoli, nonché nella gestione e organizzazione di strutture

teatrali o di direzione di enti di produzione teatrali o musicali pubblici o privati, con una visione critico propositiva delle modalità stesse di gestione.

La didattica è organizzata in laboratori sperimentali complessi, che intrecciano tecniche e prospettive di diversi insegnamenti, in corsi e seminari teorico-critici, destinati a fornire strumenti adeguati e attuali nei campi delle conoscenze storiche, critiche e metodologiche delle diverse discipline che sostanziano l’attività teatrale. Il corso non prevede la presenza di curricula.

Articolo 3 (Il percorso formativo e gli obiettivi formativi degli insegnamenti)

Il corso non prevede indicazioni relative all’anno; lo studente può indifferentemente seguire al primo o al secondo anno d’iscrizione le varie attività formative, organizzando liberamente il proprio percorso. L’offerta didattica e gli obiettivi formativi specifici degli insegnamenti e delle altre attività formative sono riportati nella seguente tabella:

Insegnamento TAF SSD CFU Obiettivi formativi

Laboratorio di tecniche di allestimento scenico B ICAR/16 12

Nell’ambito del Laboratorio di tecniche di allestimento teatrale lo studente acquisisce un’analitica conoscenza laboratoriale della progettazione figurativa, spaziale e tecnica all’interno di un percorso di messa in scena teatrale. Sul piano delle competenze e delle abilità applicative tali conoscenze forniscono allo studente sia la capacità teorica di affrontare l’intero processo dall’ideazione alla progettazione esecutiva di regia, scene e costumi, sia l’attitudine pratica alla realizzazione dei medesimi in laboratori appositamente attrezzati. Saranno anche affrontati i complessi aspetti dell'uso della luce in teatro (illuminazione nello spettacolo e sviluppo di corpi illuminanti) e gli studenti saranno impegnati anche nello studio della storia del teatro attraverso l'analisi approfondita di una o più Opere. Acquisiranno gli strumenti necessari per comprendere, analizzare ed interpretare le strutture drammaturgiche del teatro musicale al fine di aumentarne il grado di consapevolezza e di autonomia in sede realizzativa. Subordinandola al conseguimento degli obiettivi dell’insegnamento, particolare attenzione è riservata a sviluppare l’autonomia di giudizio, la capacità di apprendimento e l’abilità nella comunicazione dei frequentanti.

Strutture drammaturgiche del teatro B L-ART/05 6

Lo studente acquisisce un’analitica conoscenza dei rapporti che legano regia teatrale e drammaturgia, con particolare riferimento all’analisi delle strutture del testo ai fini della messinscena

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 78 di pagine 83

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Insegnamento TAF SSD CFU Obiettivi formativi

Laboratorio di realizzazione e performance teatrale (dal teatro Noh alla produzione contemporanea)

B ICAR/13 8

Il Laboratorio è suddiviso in due parti. Durante il primo mese di lavoro: gli studenti vengono introdotti al Teatro Noh attraverso lo studio teorico di testi e materiali video e si cimentano nella pratica delle tecniche di questa forma di teatro. I mesi successivi sono dedicati alla elaborazione di un progetto teatrale che coinvolge gli studenti a tutti i livelli della realizzazione scenica: regia, costumi, attrezzeria, direzione di scena, attuazione dei movimenti mimici, documentazione video del processo registico e dello spettacolo. In questa fase della elaborazione registica, avviene una traslazione dei principi etici ed estetici acquisiti durante il primo periodo del laboratorio, in contesti spazio-temporali di natura ben diversa, con particolare riguardo a contenuti e modalità attinenti alla contemporaneità. Gli studenti acquisiscono inoltre la capacità di lavorare in armonia ad un progetto artistico comune e di risolvere in modo creativo le molteplici problematiche che si pongono ad ogni stadio della realizzazione concreta del progetto fino al completamento dello spettacolo.

Laboratorio di regia e drammaturgia B L-ART/05 12

Il corso è suddiviso in due moduli, uno teorico e uno laboratoriale, attraverso i quali lo studente acquisisce competenze relative alla progettazione di un evento teatrale complesso, dalla concezione alla realizzazione e un’analitica conoscenza dei rapporti che legano regia, drammaturgia e lavoro dell’attore, in riferimento alle tecniche rappresentative, e all’articolazione spaziale. La parte laboratoriale prevede la riscrittura e/o la rivisitazione di un testo a scelta dello studente, attinente agli autori del periodo prescelto. La parte teorica sarà realizzata sviluppando i rapporti già esistenti con La Sorbonne e E.H.E.S.S. di Parigi, e coinvolgerà, sul tema affrontato nel Laboratorio, specialisti e studiosi (di Teatro antico, medioevale, barocco, contemporaneo, ecc.) così da sviluppare in maniera mirata, all'interno del laboratorio stesso, un vero e proprio approfondimento di Storia del Teatro.

Laboratorio intensivo di messa in scena B ICAR/13 6

Nel laboratorio lo studente affronterà in forma intensiva attraverso la ricerca e la sperimentazione, un tema o una drammaturgia, ne curerà la regia, progetterà e realizzerà le scene e i costumi scegliendo i materiali, agendo nello spazio reale di un teatro.

Laboratorio di arte del costume (progettazione applicata per il personaggio)

B ICAR/17 6

Il laboratorio tratta: - il costume teatrale in relazione ai mutamenti sociali, alle rivoluzioni, all'ordine e al disordine delle strutture sociali; - la drammaturgia attraverso il costume previsto dall’autore teatrale, quello “prescritto” dalle correnti artistiche dell'epoca del testo e quello del periodo storico dell'opera; - il sincronismo e la diacronia nell’ambientazione di un testo attraverso il costume teatrale; - la realizzazione teorica e/o pratica di un allestimento teatrale operistico e/o di parola attraverso l’uso di diversi strumenti di rappresentazione.

Rappresentazione digitale B ICAR/17 8

Nell'ambito dell'insegnamento di rappresentazione digitale, lo studente acquisisce i saperi atti alla definizione e conseguente comunicazione dello 'spettacolo' attraverso i diversi metodi del disegno, che accompagnano il progettista sin dalla fase di ideazione dello spazio scenico, della progettazione, costruzione e prototipazione degli artefatti, per mezzo dei più avanzati strumenti di rappresentazione 3D. Sul piano delle competenze e delle abilità applicative tali conoscenze forniscono allo studente gli strumenti per gestire e controllare la complessa macchina scenica del teatro, riflettendo sul disegno progettuale del suo mutevole spazio animato e dei costumi degli attori che lo abitano.

Storia dell'architettura e delle arti contemporanee B ICAR/18 6

L’insegnamento fornisce conoscenze di storia dell’architettura in rapporto con le altre arti nell'età contemporanea, ponendo attenzione a questioni teoriche, tecniche e metodologiche, condivise anche dalle fenomenologie artistiche, dal teatro, dalle arti performative e da altre espressioni della cultura del progetto. Considerando questioni otto e novecentesche ma anche dell'attualità, questo insegnamento permette agli studenti di sviluppare riflessioni e consapevolezze sugli ambienti e sugli spazi pubblici, in relazione con le arti e il teatro.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 79 di pagine 83

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Insegnamento TAF SSD CFU Obiettivi formativi

Teorie e tecniche di comunicazione ed interazione personale

B SPS/08 6

Il corso aiuta ad impadronirsi di una cultura della relazione interpersonale, di conoscenze specifiche intorno a questi temi e ad allenarsi a smettere di vivere interazioni interpersonali in modo reattivo, per poter gestire periodi di potenziale rischio (del territorio ma anche personali) in modo socialmente competente. Nella prospettiva dell’unione dei mercati europei e di un globalizzato mondo multiculturale, ci si propone inoltre di aumentare la sensibilità per la comunicazione interculturale. Si tratta di comunicare le diverse tematiche e gli assunti teorici che vi stanno dietro, integrandole con la sperimentazione di comportamenti adeguati tramite esercizi sul campo, “giochi di ruolo” ed allenamenti, trainings. L’assumere queste conoscenze di approccio sistemico a processi comunicativi e conflitti ha una ricaduta immediata sui comportamenti e sulle competenze in tema di comunicazione, presentazione, trattativa.

Antropologia culturale B M-DEA/01 6

Una lunga tradizione orienta la nostra comprensione del fare artistico verso il concetto di rappresentazione, sia questa di tipo iconico, simbolico o concettuale. Molto più raramente siamo spinti a considerare l'immagine come presenza. Il corso di antropologia culturale riprende e sviluppa i risultati di un certo numero di ricerche antropologiche dedicate al tema dell'immagine rituale, anche in rapporto allo spazio teatrale e alla figura dell’attore, per discuterne i possibili sviluppi, con particolare riferimento allo studio delle tradizioni sciamaniche dell'Amazzonia meridionale (Xingu).

Human Factors B M-PSI/01 6

L'obiettivo formativo del corso è l'acquisizione delle conoscenze sugli Human Factors utili alla progettazione nel disegno industriale. La prima parte del corso tratterà i requisiti ergonomici per una progettazione User-Centered: usabilità, funzionalità, sicurezza, comprensibilità d'uso, piacevolezza. Nella seconda parte saranno presentati i principali strumenti sperimentali per lo studio del rapporto uomo-ambiente: il controllo sperimentale, il metodo psicofisico e le tecniche per l'acquisizione dei dati (questionari, intervista, osservazione ecologica, misure fisiologiche). È prevista infine un'esercitazione pratica in cui lo studente userà un test di verifica sperimentale.

Semiotica degli artefatti B M-FIL/05 6

Il corso introduce gli studenti agli strumenti e alla metodologia di analisi semiotica dei testi visivi attraverso il focus su un tema specifico, concentrandosi sulla questione dell'anacronismo delle immagini. Per la semiotica delle arti si tratta di un orizzonte di riflessione costitutivo della sua metodologia: l'opera d'arte è anzitutto un "oggetto teorico" (Damisch, Marin, Calabrese), oggetto concreto e storicamente situato che è al contempo occorrenza di relazioni e strutture di ordine teorico, e dunque comprensibile in delle 'serie' la cui composizione è costitutivamente 'anacronica'. Si indagherà questo tema complesso a partire dai lavori e dalle analisi di Louis Marin, Hubert Damisch, Jurij Lotman, Daniel Arasse, Georges Didi-Huberman e altri.

Legislazione dei beni e delle attività culturali C IUS/10 6

Lo studente acquisisce i fondamenti essenziali della disciplina delle pubbliche amministrazioni, riguardante i principi di organizzazione di svolgimento delle attività e delle relative procedure, con riferimento specifico alla tutela, gestione, valorizzazione e promozione dei beni storico-artistici e alla produzione e realizzazione delle attività d’interesse culturale.

Filosofia C M-FIL/02 6

Nell’ambito dell’insegnamento di filosofia, lo studente acquisisce un’analitica conoscenza della storia della filosofia in base ad aree esemplificative diacroniche e/o sincroniche. Sul piano delle competenze e delle abilità applicative tali conoscenze forniscono allo studente la metodologia critica più adatta ad affrontare i problemi progettuali legati alla realizzazione di un progetto complesso, come una messa in scena teatrale. Subordinandola al conseguimento degli obiettivi dell’insegnamento, particolare attenzione è riservata a sviluppare l’autonomia di giudizio, la capacità di apprendimento e l’abilità nella comunicazione dei frequentanti.

Proprietà intellettuale C IUS/02 6

Obiettivo del corso è l’acquisizione, da parte degli studenti, delle conoscenze relative ai diversi strumenti di incentivazione delle attività innovative contemplati dalla vigente normativa, nonché alle diverse tutele offerte dai Diritti di proprietà intellettuale. Per ciascuno di essi verranno analizzati procedure, durata e costi per l’acquisizione e il rinnovo, nonché l’efficacia a livello nazionale e internazionale. Verranno analizzati anche taluni contratti e gli aspetti principali relativi alla responsabilità dei progettisti, produttori e distributori nei confronti dei diritti dei consumatori, a livello nazionale e internazionale.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 80 di pagine 83

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Insegnamento TAF SSD CFU Obiettivi formativi

attività formative a scelta dello studente D 12

ulteriori conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro

F 10

prova finale E 16

LEGENDA SSD= settore scientifico-disciplinare CFU= crediti formativi universitari TAF= tipologia dell'attività formativa: B= attività formative caratterizzanti C= attività formative affini o integrative D= attività formative a scelta dello studente E= prova finale F= altre attività formative

Ulteriori indicazioni sul percorso formativo (propedeuticità, tipologia delle forme didattiche, insegnamenti obbligatori, docenti titolari degli insegnamenti, periodi didattici, criteri e modalità dei riconoscimento dei crediti, tipologia delle prove di valutazione per l’accertamento del profitto, forme di tutorato) sono precisate nel manifesto degli studi, pubblicato nel sito web dell’ateneo.

Articolo 4 (Requisiti di accesso e modalità di verifica)

Possono accedere al corso di laurea magistrale gli studenti provenienti da corsi di laurea di primo livello, delle classi L-3 Discipline delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda; L-4 Disegno industriale. Può essere consentito inoltre l'accesso a studenti provenienti dalla classe L-17 Scienze dell'architettura, dall'alta formazione artistica e musicale o da analoghi corsi di studio svolti all'estero, previa verifica del percorso formativo e acquisizione pregressa di almeno 30 crediti formativi in uno o più tra i seguenti settori scientifici disciplinari: ICAR/13, ICAR/15, ICAR/18, L-ART/03, L-ART/04, L-ART/05, L-ART/06, M-FIL/04. È richiesta la conoscenza (livello B2 o analogo) di almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano. La verifica dell’adeguatezza della preparazione e delle conoscenze linguistiche dei candidati è svolta da una o più commissioni giudicatrici, nominate dal consiglio di dipartimento, e si svolgerà con le seguenti modalità: analisi dei materiali presentati all’atto della preiscrizione; colloquio che include l’analisi di ulteriori materiali presentati dal candidato (tesi di laurea, portfolio, eventuali altre pubblicazioni). I tempi e le modalità di svolgimento delle verifiche saranno precisati nell’annuale bando d’ammissione d’ateneo.

Articolo 5 (Forme didattiche e crediti formativi universitari)

La lingua di insegnamento del corso è prevalentemente l’italiano. Alcune attività formative possono essere svolte in lingua inglese. In alcune circostanze, come per i workshop o seminari si utilizzano anche altre lingue europee. Sono previste le seguenti forme di didattica: insegnamenti monodisciplinari (alcuni ad elevata specializzazione), laboratori monodisciplinari e integrati, tirocinio, prova finale. Nell’ambito di ciascun insegnamento, ciascun credito formativo corrisponde a:

Tipo di attività didattica Ore di attività didattica assistita

Ore di studio individuale

Ore complessive di lavoro di

apprendimento

Lezione elevata specializzazione 10 15 25

Lezione 7,5 17,5 25

Laboratorio 10 15 25

Laboratori integrati 7,5 17,5 25

Tirocinio 0 25 25

Prova finale 0 25 25

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 81 di pagine 83

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Articolo 6

(Disposizioni in merito alla frequenza alle lezioni) È prevista la frequenza obbligatoria a tutti gli insegnamenti e ai laboratori, per almeno i due terzi delle lezioni. Le modalità di verifica dell’obbligo di frequenza sono responsabilità del singolo docente e sono rese note agli studenti prima dell’inizio delle lezioni. In particolare la presenza attiva nei laboratori è verificata mediante l’adempimento delle scadenze operative fissate dai docenti responsabili dei laboratori durante l’anno, l’adeguato e sufficiente completamento dei compiti progettuali e esercitativi definiti dal programma del laboratorio entro il monte ore di didattica del laboratorio stesso. Non è ammessa la frequenza simultanea di più laboratori senza il preventivo assenso della direzione del corso di studi.

Articolo 7 (Attività formative autonomamente scelte dallo studente)

Per acquisire i crediti formativi da ottenersi frequentando attività autonomamente scelte (tipologia D), gli studenti possono:

- seguire attività formative non obbligatorie, offerte come opzionali tra le attività caratterizzanti e affini e indicate come opzionali nell’offerta formativa del corso di laurea;

- attività formative offerte dai corsi di laurea magistrale dell’intero ateneo, nel rispetto degli eventuali vincoli previsti dai diversi dipartimenti;

- seguire attività formative (seminari, conferenze, workshop, etc.) promosse dal corso di laurea, da altri corsi di studio del dPPAC, o dagli altri dipartimenti Iuav, per le quali sia previsto il riconoscimento di crediti D. Il Manifesto degli studi del dPPAC riporta un elenco di attività di questo tipo, programmate dal dipartimento.

- - seguire attività formative dei corsi di studio di Ca’ Foscari (Erasmus veneziano), o della Venice International University (VIU), purché la direzione del corso di laurea magistrale, previamente interpellata, le ritenga coerenti con il piano di studi del corso di laurea stesso.

Articolo 8 (Modalità di svolgimento delle prove di accertamento del profitto)

Per acquisire i crediti assegnati alle attività formative è necessario il superamento da parte dello studente di una prova d’esame o di un’altra forma di verifica del profitto. Le procedure di verifica del profitto si svolgono secondo quanto indicato nell’art. 20 del Regolamento didattico di Ateneo. Le modalità di svolgimento delle verifiche (forma orale, scritta o a mezzo di presentazione di un elaborato ed eventuali loro combinazioni; verifiche individuali ovvero di gruppo) assicurano la riconoscibilità e valutabilità dell’apporto individuale e sono stabilite annualmente nei programmi dei singoli insegnamenti. Il manifesto degli studi prevede i casi in cui le attività formative si concludono con un esame con votazione in trentesimi ovvero con un giudizio di idoneità. Lo svolgimento degli esami è pubblico. L’esito dell’esame è registrato nella carriera dello studente, e può essere visualizzato attraverso l’area riservata dello sportello internet.

Articolo 9 (Prova finale: caratteristiche, obiettivi e modalità di svolgimento)

L'assegnazione della tesi avviene nel secondo anno. Ogni tesi ha un proprio relatore ed eventualmente un correlatore e il tema va concordato con il docente. La tesi è esclusivamente individuale e anche coloro che abbiano sviluppato un lavoro comune sono tenuti a identificare chiaramente il proprio apporto e a presentare un volume individuale e autonomo. La scelta dell'argomento di tesi può essere effettuata durante la frequentazione di un laboratorio applicativo, prevedendo un successivo lavoro di approfondimento e completamento individuale, del quale dovrà obbligatoriamente far parte una sezione teorico critica che espliciti le ragioni e i fondamenti del lavoro proposto. In questo modo la tesi potrebbe essere concepita come un progetto di evento teatrale, di regia, scenografico, di costume o di drammaturgia, accompagnato comunque da un testo scritto. È possibile inoltre che il laureando presenti una tesi di carattere esclusivamente storico, critico o teorico.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 82 di pagine 83

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Il lavoro di tesi dovrà, in ogni caso, possedere il carattere di una ricerca scientifica originale e sviluppata con metodologie e strumenti di ricerca appropriati, pur mantenendo una dimensione compatibile con tempi di redazione contenuti entro non più di un anno di lavoro. Il testo scritto deve in ogni caso essere di almeno 40 cartelle, redatto secondo le convenzioni correnti e deve includere una bibliografia, le eventuali fonti web e le note al testo. La tesi può essere redatta anche in lingua inglese o francese. In questo caso deve essere corredata dal titolo e da un ampio sommario in lingua italiana.

allegato 1 alla delibera n. 98 Sa/2016 pagina 83 di pagine 83

il segretario il presidente

13 luglio 2016 delibera n. 99 Sa/2016/Arbsl

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5. Ricerca:a) programma di ricerca Horizon 2020: definizione del tempo produttivo annuo emodalità di rilevazione della partecipazione del personale ai progetti finanziatiIl presidente informa il senato accademico che le regole di partecipazione adottatedall’Unione Europea per il programma Horizon 2020, il principale strumento difinanziamento alla ricerca e l’innovazione entrato in vigore l’1 gennaio 2014, hannointrodotto nuove modalità di definizione del tempo produttivo ai fini del calcolo del costo delpersonale.Il General Model Grant Agreement (GMGA) di Horizon 2020 è lo schema-tipo di contratto disovvenzione tra la Commissione Europea e i beneficiari dei finanziamenti che disciplina tuttigli aspetti della gestione scientifica, amministrativa e contabile del progetto.Il riconoscimento del costo del personale dell’università è subordinato al rispetto di modalitàe procedure per la quantificazione del costo stesso. Uno degli elementi fondamentali è ilcalcolo del tempo produttivo annuo del personale, che indica il numero totale delle ore chepossono essere dedicate all’attività lavorativa in un anno solare.Il GMGA prevede tre diverse opzioni per la definizione del tempo produttivo annuo:1. monte ore fisso pari a 1.720 ore, proporzionalmente ridotto nel caso di rapporti di lavori atempo parziale o definito;2. numero di ore produttive annue a livello individuale, ossia il totale delle oreeffettivamente lavorate da ciascuna unità di personale partecipante al progetto calcolatesulla base del numero di ore fissato dal contratto di lavoro o dalla normativa di riferimento,sommate le eventuali ore di straordinario e detratte le ore di assenza;3. numero standard di ore produttive annue, applicato in generale dal soggetto beneficiarioal proprio personale, in accordo con le proprie pratiche contabili, che non può essereinferiore al 90% del tempo produttivo previsto dal contratto collettivo di lavoro o dallanormativa di riferimento, tale opzione presuppone l’adozione di specifiche pratiche contabili.Il presidente informa che è necessario adottare una delle tre opzioni per la definizione deltempo produttivo del personale che partecipa a progetti di ricerca finanziati da Horizon2020, ai fini della rendicontazione dei costi.Il presidente ricorda che il personale docente e ricercatore non è contrattualizzato, cosìcome avviene per il personale tecnico amministrativo. Il tempo produttivo di professori ericercatori è quantificato in modo figurativo dall’articolo 6 comma 1 della legge 30 dicembre2010 n. 240: Il regime di impegno dei professori e dei ricercatori è a tempo pieno o a tempodefinito. Ai fini della rendicontazione dei progetti di ricerca, la quantificazione figurativa delleattività annue di ricerca, di studio e di insegnamento, con i connessi compiti preparatori, diverifica e organizzativi, è pari a 1.500 ore annue per i professori e i ricercatori a tempopieno e a 750 ore per i professori e i ricercatori a tempo definito.Considerato che la seconda e la terza opzione del GMGA risultano di complessaapplicazione e che la prima opzione (monte ore fisso di 1.720 ore) consente di semplificaregli adempimenti di rendicontazione dei costi del personale, tenuto conto dell’obiettivo diridurre le possibilità di errore in fase di rendicontazione, il presidente propone al senato didefinire il tempo produttivo nella misura forfettaria di 1.720 ore annue per tutte le categoriedi personale (professori, ricercatori a tempo indeterminato, ricercatori a tempo determinato,assegnisti di ricerca, collaboratori di ricerca, dottorandi di ricerca, personale tecnicoamministrativo, tecnologi) che partecipa a progetti di ricerca finanziati da Horizon 2020.Nel caso di rapporti di lavoro a tempo definito o parziale, il presidente propone di applicareil seguente criterio:- per il personale tecnico amministrativo e per i tecnologi in servizio a tempo parziale, iltempo produttivo annuo è calcolato proporzionalmente alla percentuale di impiego parttime;- per il personale docente e ricercatore a tempo definito, il tempo produttivo annuo è pari a1.230 ore, calcolate con riferimento al rapporto percentuale tra i differenti livelli retributivi

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il segretario il presidente

13 luglio 2016 delibera n. 99 Sa/2016/Arbsl

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delle due categorie. Il presidente informa inoltre che il GMGA stabilisce che il numero totale delle ore dedicate al progetto e ad altri progetti finanziati dall’Unione Europea e dal programma Euratom deve essere identificabile e verificabile e che la somma delle ore lavorate non deve eccedere il totale delle ore del tempo produttivo annuo. È pertanto necessario che ogni unità di personale che lavora sui progetti Horizon 2020 adotti un timesheet integrato che dia conto delle ore lavorate sul progetto, su altri progetti finanziati e su tutte le altre attività (didattica, altre attività di ricerca finanziate da terzi o istituzionali, attività istituzionali ecc.) e del numero totale di ore lavorate in un anno. Il timesheet integrato deve essere predisposto mensilmente su base giornaliera, datato, firmato dalla persona che lavora al progetto e controfirmato dal responsabile scientifico o dal direttore del dipartimento, nel caso in cui il timesheet sia del responsabile stesso. Sono esonerati dalla predisposizione del timesheet gli assegnisti e i collaboratori di ricerca che lavorano al 100% sul progetto Horizon 2020, per i quali andrà prodotta una dichiarazione che attesti l’impegno esclusivo sul progetto, firmata dal responsabile scientifico e sottoscritta per accettazione dall’assegnista o dal collaboratore. Il senato accademico: - udita la relazione del presidente- viste le regole di partecipazione adottate dall’Unione Europea per il programmaHorizon 2020- considerate le nuove modalità di definizione del tempo produttivo ai fini del calcolodel costo del personale adottate dall’Unione Europea per la partecipazione alprogramma Horizon 2020delibera all’unanimità di:1) definire il tempo produttivo nella misura forfettaria di 1.720 ore annue(proporzionalmente ridotto nel caso di rapporti di lavoro a tempo parziale o definito)per tutte le categorie di personale (professori, ricercatori a tempo indeterminato,ricercatori a tempo determinato, assegnisti di ricerca, collaboratori di ricerca,dottorandi di ricerca, personale tecnico amministrativo, tecnologi) che partecipa aiprogetti finanziati dal programma Horizon 2020 o ad altri programmi le cui regole direndicontazione richiamano espressamente quelle di Horizon 20202) adottare il timesheet integrato per ogni unità di personale che lavora sui progettifinanziati da Horizon 2020 e su altri progetti finanziati e soggetti a rendicontazione.

il segretario il presidente

13 luglio 2016 delibera n. 100 Sa/2016/Arbsl/formazione alla ricerca

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5. Ricercab) modifica all’articolo 2 della convenzione di co-tutela di tesi con l'UniversitàAutonoma di Barcellona in difformità allo schema tipo di convenzione di co-tutela giàapprovato dal senato accademico del 16 dicembre 2013Il presidente ricorda al senato accademico che, ai sensi dell’articolo 11 comma 4 delregolamento di ateneo della scuola di dottorato e in materia di dottorato di ricerca, èpossibile stipulare convenzioni specifiche a beneficio di singoli dottorandi finalizzate allarealizzazione di tesi di dottorato di ricerca in collaborazione con istituzioni universitarieestere. La co-tutela di tesi di dottorato prevede il rilascio di un doppio titolo che ha valorenei due diversi paesi a cui appartengono le istituzioni firmatarie. Il percorso di co-tutelarichiede lo svolgimento di periodi di ricerca presso ciascuna delle due sedi partner di durataapprossimativamente equivalenti. La tesi di dottorato, elaborata sotto la supervisione di duedirettori di tesi appartenenti alle due istituzioni partner, viene discussa in un'unica sede difronte ad una commissione composta da membri di entrambe le Università.Rispettivamente nelle sedute del 16 e del 18 dicembre 2013, il senato accademico e ilconsiglio di amministrazione hanno approvato uno schema-tipo per la stipula delleconvenzioni che prevede che una sola delle parti sia sede amministrativa e che sia pressoquest’ultima istituzione che il dottorando paghi per ognuno degli anni di corso i contributiper l’iscrizione e la frequenza. Presso l’ateneo partner il dottorando è esonerato dalpagamento dei contributi per la frequenza al corso.A tale riguardo il presidente informa che nella seduta del 21 settembre 2015 il consigliodella scuola di dottorato ha approvato la proposta di stipula di un accordo di co-tutela di tesicon la Universitat Autonoma de Barcelona (Spagna) a favore di Iolanda Bianchi, dottorandain Pianificazione territoriale e politiche pubbliche del territorio. Diversamente da quantoprevisto dallo schema tipo di convenzione di co-tutela, l’università spagnola ha proposto untesto di accordo che prevede che entrambe le sedi abbiamo ruolo di sede amministrativa,riconoscendo all’Università Iuav di Venezia il ruolo di “home university”, e che la dottorandapaghi i contributi universitari anche presso la UAB secondo quanto definito all’articolo 2dell’accordo. La dottoranda Iolanda Bianchi ha trasmesso la propria formale accettazione aprocedere ai pagamenti indicati nell’accordo.Il presidente, considerato quanto sopra esposto, dà lettura del testo dell’accordo, che saràsiglato unicamente in lingua inglese.Joint doctoral supervision agreement between Università Iuav di Venezia and UAB –Universitat Autonoma de BarcelonaUniversità Iuav di Venezia, fiscal position nr. 80009280274, with registered office in Venice,Santa Croce 191 represented by Prof. Alberto Ferlenga, Rector, authorised to sign thepresent act, after deliberation of the Academic Senate in date ________ and of theadministrative council in date __________________andUAB –Universitat Autonoma de Barcelona, fiscal position nr. , with registered office in………represented by Prof Margarita Arboix Arzo, Rector, and in her name Mr. Armand Sanchez Bonastre, Vice-Rector for Research and Transference, authorised to sign the present act, after deliberation of the Academic Senate in date ________ and of the administrative council in date __________________ based on the following legal prerequisites: (under the legislation in force in Italy): - law 3 July 1998, nr. 210 art. 4 “doctorate of research”, as modified by the Law 30December 2010 nr. 240, and the Ministerial Decree 8 February 2013 nr. 45, which providethe opportunity to create and develop international inter-university cooperation agreementswith the aim to carry out joint didactic and research activities and to issue joint or doubledoctoral degrees;- internal regulations of the School of Doctorate Studies of Università Iuav di Venezia

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relating to research doctorates (rectoral decree 22 July 2014 nr. 347) which provide the opportunity to create and develop joint doctoral supervision agreements; - the deliberation of Iuav School of doctoral studies of 21/09/2015 which approves therequest of the doctoral student Iolanda Bianchi, to write his/her doctoral thesis, with the jointsupervision of UAB – Universitat Autonoma de Barcelona( under the legislation in force in Spain): 99/2011, of 28 of January, which regulates officialdoctorate studies and the UAB’s Doctorate Regulations Frameworkit is agreed and stipulated the followingArticle1 - Object of the agreementThe object of this agreement is to jointly organise doctoral supervision, in accordance withthe applicable laws, rules and regulations in force in each of their respective countries andInstitutions, for the benefit of the following doctoral candidate:Surname: Bianchi First name: IolandaDate of birth: 16th August 1984 Place of birth: TraniNationality: ItalyTitle of the thesis: “The rise of Society and the production of the commons. The case ofBarcelona”.Article 2 - Enrolment and administrative institutionThe doctoral candidate Iolanda Bianchi will be enrolled in both concerned universities.The candidate is enrolled at Università Iuav di Venezia, for a research doctorate in“Regional Planning and Public Policies” commencing in the academic year 2014 -2015.The candidate is also enrolled at UAB- Universitat Autonoma de Barcelona for a researchdoctorate in “Politics, Policies and International Relations” commencing in the academicyear 2015/2016.Both Universities shall act as Administrative Institutions for the doctoral student IolandaBianchi. For this purpose, each University shall carry out administrative issues, according toits own regulations. Università Iuav di Venezia will act as the student’s home university.The doctoral candidate shall pay any required tuition fees for the entire duration of theresearch doctorate to Università Iuav di Venezia.In relation to UAB-Universitat Autonoma de Barcelona the doctoral student shall pay theannual enrolment fees for the academic years 2015/2016, 2016/2017 and 2017/2018satisfying the administrative rates. In addition, she shall also pay to UAB-UniversitatAutonoma de Barcelona the tuition fee for the academic year 2015/2016 only. In case theduration of the doctorate is extended also to the academic year 2018/2019, the candidatehas to pay again the tuition fee to the UAB-Universitat Autonoma de Barcelona. Thecandidate will observe the rules and customs of both institutions and comply with anyrelevant requirements of such enrolment.The fees for the presentation of the thesis must be paid to Università Iuav di Venezia wherethe presentation is to be made.Article 3 - Supervision of the thesisThe candidate will carry out the research under the supervision of the following supervisors:Prof. Guido Borelli, at Università Iuav di Venezia;Prof. Ismael Blanco, at UAB-Universitat Autonoma de Barcelona.The supervisors will jointly be involved in the continuing assessment of the candidate’s workin progress and will fully carry out their responsibilities in relation to the student and inaccordance with the rules and requirements of their respective Institutions.Article 4 - Periods of permanence at both university institutionsThe candidate will carry out the research in alternating periods in the two institutions. Theduration of the periods of permanence in the two Institutions shall be more or less of equallength and determined by mutual agreement of the supervisors of the thesis.The period to be spent at Università Iuav di Venezia will be of approximately 18 months.The period to be spent at UAB-Universitat Autonoma de Barcelona will be of approximately

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18 months. Article 5 - Completion of the thesis and final exam It is expected that the thesis will be written in English or Italian language and that an abstract in English or Spanish will be included. N. 2 copies will be provided to Università Iuav di Venezia. The thesis is completed with a report, written by the doctoral candidate and approved by the educational board of the doctorate course of Università Iuav di Venezia, regarding the activities carried out during the course. The thesis is sent to two high profile external referees who write a detailed judgment about the thesis and propose the admission of the candidate to the final exam or the postponement of a period not exceeding six months, if substantial amendments or additions are necessary. After six months the thesis is admitted in any case to the final exam with a new judgement written by the external referees. The final exam, to be held not before March 2018, consists in the discussion of the thesis in front of a jury. With motivation expressed the thesis is approved of or rejected by the jury. If particularly significant results have been obtained, with unanimous decision, the jury can approve of the thesis with distinction. The submission, registration and reproduction of the thesis will be carried out in accordance with the applicable regulations in force in each country. The doctoral students will file the thesis in the university open access archive at Università Iuav di Venezia. The privacy, publication and use of the thesis, as well as protection of the research results collected by the doctoral student, will be subject to the provided regulations and guaranteed in accordance with the procedures specific to each country involved in the co-supervision. The final exam will be conducted in English language and will take place at the Iuav in front of a jury composed of minimum 6 members and a maximum of 8 members equally representing both universities, supervisors included. The majority of the jury shall be composed by members external to both universities. The jury will be appointed by the rector of Università Iuav di Venezia in agreement with the partner institution. UAB will nominate the members of the jury representing UAB in compliance with the applicable regulations. Travel expenses of the external members of the jury not belonging to Università Iuav will be paid for by Università Iuav di Venezia. The tribunal will make its evaluation in accordance with the regulations of the university at which the thesis is presented. Article 6 - Award of the Degree Both Universities agree to accept the reports signed by the jury and, following the success of the examination, to award the degree diploma. The two institutions will award the following doctoral degrees: Università Iuav di Venezia: “Research Doctorate in the PhD programme “Architecture, City and Design - curriculum Regional Planning and Public Policy”. UAB - Universitat Autonoma de Barcelona: Doctor for UAB in the PhD programme “Politics, Policies and International Relations”. The degree certificate will be recognised in Italy and in Spain. Article 7 - Insurance Both partner institutions undertake to cover the doctoral student with insurance coverage for any accidents incurred within the university buildings and during authorized activities carried out in other places and third party liability for damage which they may involuntarily cause to persons or properties. Article 8 – Obligations The implementation of the research activities related to the joint supervision does not entail any obligations for both university institutions, except those undertaken by the present agreement.

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Article 9 - Duration of the agreement This agreement shall be effective from the date of signature by the legal representatives of each contracting institution and shall be valid until the conferral of the degree. Article 10 - Disputes The parties agree to amicably settle any dispute arising from the interpretation or application of this agreement. If any accord is not met, the court appointed to settle any disagreements will exclusively be the one with competence of jurisdiction according to the laws of the country of the doctoral student’s home university. Article 11 - Privacy Policy The institutions agree, on the basis of Italian Legislative decree n.196 of 30/06/2003, that private and personal data, will be exclusively used for the purpose of the present agreement. Article 12 - Registration and stamps According to Italian laws, this agreement will be officially registered only if necessary. The registration expenses, including stamp duty, are paid for by the institution requesting the registration. Article 13 - Final policies This agreement is drawn up in four original exemplars, two in Italian and two in English, each one with legal value. Should the doctoral student decide to withdraw from studies, renounce the co-supervision agreement or be excluded from the program the agreement will cease to be effective. Any issue not explicitly enclosed, will be governed under the policy in force and University regulations. Il senato accademico: - udita la relazione del presidente- visto lo statuto dell’Università Iuav- visto il regolamento di ateneo della scuola di dottorato e in materia di dottorato diricerca ed in particolare l’articolo 11 comma- rilevato quanto deliberato dal consiglio della scuola di dottorato nella seduta del 21settembre 2015- considerato che, diversamente da quanto previsto dallo schema tipo diconvenzione di co-tutela, l'Università Autonoma di Barcellona ha proposto un testodi accordo che prevede che entrambe le sedi universitarie abbiamo ruolo di sedeamministrativa, riconoscendo all’Università Iuav di Venezia il ruolo di “homeuniversity”, e che la dottoranda paghi i contributi universitari anche presso la UABsecondo quanto definito all’articolo 2 dell’accordo- vista la formale accettazione a procedere ai pagamenti indicati nell’accordotrasmessa dalla dottoranda in oggettodelibera all’unanimità di:1) approvare la modifica all’articolo 2 della convenzione di co-tutela a favore diIolanda Bianchi, in difformità allo schema tipo di convenzione di co-tutela giàapprovato dagli organi di governo dell’Università Iuav;2) autorizzare il rettore alla stipula della convenzione secondo lo schema soprariportato dandogli mandato di apportare le eventuali modifiche che si rendesseronecessarie.

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6 Didattica e formazione: a) master universitario congiunto di primo livello “psicologia architettonica e delpaesaggio” per l'a.a. 2016-17: adesione dell’Università IuavIl presidente ricorda al senato accademico che Iuav ha partecipato, in collaborazione conl’Università degli studi di Padova ed il Centro Interuniversitario di Ricerca in PsicologiaAmbientale – CIRPA alla realizzazione del master universitario congiunto di secondo livelloin psicologia architettonica e del paesaggio, la cui istituzione è stata approvata dal senatoaccademico e dal consiglio di amministrazione rispettivamente nelle sedute del 17 e 24giugno 2015.Per l’anno accademico 2016/2017 l’Università degli studi di Padova, già sedeamministrativa del master, ha deciso di trasformarlo in master di primo livello ed harichiesto a Iuav di aderire al progetto attraverso la stipula di una convenzione conl’Università degli studi di Padova e il Centro Interuniversitario di Ricerca in PsicologiaAmbientale – CIRPA per l’istituzione e il rilascio del master universitario congiunto di durataannuale di primo livello in “psicologia architettonica e del paesaggio”.Sentita per le vie brevi, la commissione scientifica per i master e i corsi di perfezionamento,istituita ai sensi dell’articolo 17 comma 1 del “Regolamento Interno in materia di corsi diformazione finalizzata e permanente, dei corsi per master universitari di primo e secondolivello e dei master di alto apprendistato” e nominata con decreto rettorale del 24 febbraio2016 n. 68, ha validato il progetto dal punto di vista didattico e scientifico.Il presidente informa al riguardo che la proposta in oggetto è accompagnata dalla scheda diprogetto allegata alla presente delibera di cui costituisce parte integrante (allegato 1 dipagine 22).Informa inoltre che l’Università degli Studi di Padova, l’Università Iuav e il CIRPA siimpegnano a collaborare:- per l’attuazione del Corso Master universitario di durata annuale di primo livello in“Psicologia architettonica e del paesaggio”;- all’organizzazione tecnica del Corso fornendo i servizi di sussidio didattico necessari per ilsuo svolgimento (lezioni, seminari e testimonianze di esterni).Il master avrà sede amministrativa presso l’università di Padova ed il responsabilescientifico Iuav è la prof.ssa Valeria Tatano.Il presidente dà pertanto lettura dello schema di convenzione sotto riportato.Convenzione per l’istituzione e il rilascio del master universitario congiunto di durataannuale di primo livello in “psicologia architettonica e del paesaggio”Tral'Università degli studi di Padova, con sede in Padova, via VIII Febbraio 1848 n. 2 35122,part. IVA 00742430283 C.F. 80006480281, rappresentata dal rettore pro-tempore prof.Rosario Rizzuto, nato a Roma (RM) il 15 aprile 1962, autorizzato alla stipula del presenteatto con deliberazioni del senato accademico del … e del consiglio di amministrazione del…..; el'Università Iuav di Venezia con sede in Venezia, Santa Croce, 191 (Tolentini) (d’ora in poi detto IUAV), codice fiscale 80009280274, rappresentata dal rettore pro-tempore prof. Alberto Ferlenga, nato a Castiglione dello Stiviere il 17/04/1954, autorizzato alla stipula del presente atto con deliberazioni del Senato Accademico del 17 giugno 2015 e del Consiglio di Amministrazione del 24 giugno 2015 eil Centro Interuniversitario di Ricerca in Psicologia Ambientale (CIRPA, http.//www.cirpa.it), istituito nel 2005, Centro consorziato dalla fondazione con l’Università La Sapienza di Roma, l’Università degli Studi di Padova, l’Università di Cagliari, e successivamente con le Università di Napoli "Federico II", di Roma LUMSA, e di Roma Tre, e, afferente al Dipartimento di Psicologia dei Processi di Sviluppo e Socializzazione, dell’Università La Sapienza di Roma,

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in via dei Marsi 78, 00185, P.I 02133771002 rappresentato dal direttore pro-tempore prof. Marino Bonaiuto, nato a Bologna il 19 luglio 1963, autorizzato alla stipula del presente atto premesso che - l’articolo 3, del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270 riguardante modifiche alregolamento, recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei, stabilisce che leUniversità possano attivare, disciplinandoli nei regolamenti didattici di Ateneo, corsi diperfezionamento scientifico e di alta formazione permanente e ricorrente, successivi alconseguimento della laurea o della laurea magistrale, alla conclusione dei quali sonorilasciati i Master universitari di primo e secondo livello;- il sopraccitato decreto ministeriale. 22/10/2004 n. 270 consente alle Università italiane dirilasciare i titoli da esso previsti anche congiuntamente con altri Atenei italiani o stranieri.- l’Università degli Studi di Padova ha emanato con decreto rettorale n. 439 dell’8 febbraio2016 il regolamento per la disciplina dei corsi per master universitari e con decreto rettoralen. 1473 del 25 giugno 2004 il regolamento master universitari a distanza;- l’Università Iuav di Venezia ha emanato con decreto rettorale 27 marzo 2013, n. 216 esuccessive modifiche ed integrazioni il regolamento interno in materia di corsi di formazionefinalizzata e permanente, dei corsi per master universitari di primo e secondo livello e deimaster di alto apprendistato;Tutto ciò premessosi conviene e si stipula quanto segue:Articolo 1 - Istituzione del CorsoL’Università degli Studi di Padova, l’Università Iuav e il CIRPA sono promotori dell’iniziativadi istituire e attivare, per l’a.a. 2016/2017, il Master universitario di durata annuale di primolivello in “Psicologia architettonica e del paesaggio” con sede amministrativa pressol’Università di Padova.Articolo 2 - Intenti dei soggetti promotoriL’Università degli Studi di Padova, l’Università Iuav e il CIRPA si impegnano:a) a collaborare per l’attuazione del Corso Master universitario di durata annuale di primolivello in “Psicologia architettonica e del paesaggio”;b) a collaborare all’organizzazione tecnica del Corso fornendo i servizi di sussidio didatticonecessari per il suo svolgimento (lezioni, seminari e testimonianze di esterni);L’Università di Padova, quale sede amministrativa si impegna a:a) mettere a disposizione i propri Uffici per fornire il supporto tecnico-amministrativonecessario all’attivazione e alla gestione del Corso;b) promuovere il Corso attraverso tutti gli strumenti a sua disposizione;c) curare l’emanazione dell’Avviso di ammissione, la preiscrizione al corso, la selezione e lasuccessiva iscrizione;d) denunciare gli eventuali sinistri degli studenti e del proprio personale impegnatonell’attività del Corso;e) curare il rilascio del Master Universitario congiunto di durata annuale di primo livello in“Psicologia architettonica e del paesaggio” in compartecipazione con Iuav.Articolo 3 - Organizzazione e gestioneLa Direzione del Master e la relativa gestione tecnico-amministrativa hanno sede pressol’Università degli Studi di Padova.La responsabilità del coordinamento del corso Master è assicurata dal direttore e da unComitato Ordinatore composto da 8 membri la maggioranza dei quali costituita da docentidi ruolo all’Ateneo/Atenei Consorziati.Il direttore è designato dal consiglio di dipartimento, dell’Università sede Amministrativa, cuiafferisce il Master, tra i docenti di ruolo, a tempo pieno, dello stesso Ateneo che fanno partedei componenti del Comitato Ordinatore contestualmente all’approvazione del progetto diMaster. Il direttore rappresenta il corso Master, presiede il Comitato Ordinatore e ne cural’esecuzione dei deliberati. Vigila sul regolare svolgimento dell’attività ed esercita tutte

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le attribuzioni che gli sono riservate dalla normativa universitaria e dalla presente convenzione. Il Comitato Ordinatore sovrintende all’organizzazione dei corsi e ha funzioni di monitoraggio sul suo regolare funzionamento. Il Comitato Ordinatore, nel rispetto della normativa vigente in materia di tutorato, affiderà a tutori, con competenze specifiche in relazione ai contenuti, alle modalità e alle finalità del corso, l’incarico per le attività di supporto organizzativo, sostegno alla didattica attiva. Ai tutori del Master non può essere attribuita attività di docenza. Il Comitato Ordinatore nomina sia la Commissione per l’esame di ammissione sia quella per l’esame finale. La Commissione esaminatrice per l’esame di ammissione è costituita da tre docenti di cui almeno due dell’Università di Padova o dell’Università Iuav di Venezia. La Commissione esaminatrice per l’esame finale è costituita da almeno tre membri scelti tra i docenti del Master. Articolo 4 - Durata e contenuti dei corsi Il Master avrà inizio il 16 gennaio 2017 e terminerà nel dicembre 2017 e prevede l’attribuzione di 60 crediti formativi. Il Master, di durata annuale, si articola su un totale di 1500 ore di cui 308 ore, distribuite, di norma, nell’arco di sei mesi. (Sono parte dell’attività didattica frontale, oltre alle lezioni, anche le esercitazioni e la didattica a distanza). Comprende inoltre un periodo obbligatorio di almeno 300 ore dedicato a stage). La frequenza al corso è obbligatoria nel limite minimo del 70%. È fatto divieto di mutuazione tra la didattica dei Master e quella erogata nei corsi di laurea, laurea magistrale, scuole di specializzazione, corsi di perfezionamento e/o aggiornamento, alta formazione, scuole di dottorato. Al termine del Master verrà eseguita una prova finale. Possono essere riconosciute dal Comitato Ordinatore: a) attività formative e di perfezionamento precedentemente conseguite e delle quali esistaattestazione (ivi compresi insegnamenti già attivati nell’ambito di corsi di studio) purchécoerenti con le caratteristiche del corso di Master. A tali attività vengono assegnati creditiutili ai fini del completamento del corso di Master, con corrispondente riduzione del caricoformativo dovuto, fino ad un massimo di 4 CFU;b) esperienze professionali documentate fino ad un massimo di 4 CFU;I CFU delle lettere a) e b) di cui sopra sono cumulabili fino ad un massimo di 4.Articolo 5 - Docenti del CorsoLe Università di Padova e l’Università Iuav concorrono alla realizzazione del Mastermettendo a disposizione, con le modalità indicate nel progetto Master, le competenze didocenti, ricercatori e studiosi provenienti da diverse aree disciplinari. Le attività didattichefrontali saranno assicurate per almeno il 50% dal personale accademico degli Ateneiconsorziati.Altro personale docente o esperto in materia sarà fornito dal CIRPA previa valutazione daparte del Comitato Ordinatore e nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente e dalregolamento Corsi Master dell’Università di Padova.È consentita la mobilità dei docenti tra gli Atenei presenti in convenzione per lo svolgimentodi attività didattiche connesse al corso Master. L’approvazione della presente convenzionevale come autorizzazione agli incarichi didattici per essa previsti che saranno affidatidall’Università di Padova a docenti e ricercatori degli Atenei consorziati.Ai docenti in servizio presso gli Atenei verranno riconosciuti compensi aggiuntivi secondoquanto regolamentato dall’Ateneo di Padova e quanto programmato nel piano finanziariodel Master, e comunque nei limiti del bilancio del corso, a condizione che abbiano assoltopienamente agli impegni didattici determinati dai Dipartimenti nei vari corsi di studio.Le risorse finanziarie per i compensi ai docenti interni e per i compensi ai docenti ed esperti

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esterni sono comprese esclusivamente nel limite del budget del Master. Articolo 6 - Verifiche, prova finale Il conseguimento del Master è subordinato all’acquisizione dei CFU previsti, inclusi quelli relativi alla prova finale di accertamento delle competenze complessivamente acquisite. Le verifiche e la prova finale sono superate con le seguenti valutazioni: sufficiente, buono, ottimo. In caso di giudizio insufficiente è possibile ripetere la prova finale una sola volta con le modalità stabilite dal Comitato ordinatore. Alla conclusione del Corso, agli iscritti che abbiano svolto le attività, adempiuto gli obblighi previsti e superato la prova finale, sarà rilasciato, congiuntamente, il Master di primo livello in “Psicologia architettonica e del paesaggio”, con l’attribuzione di 60 crediti formativi universitari (CFU) ai sensi dell’art. 3 del D.M. 22.10.2004 n. 270, in collaborazione con il CIRPA. Articolo 7 - Finanziamento del Corso, contributi di iscrizione ed esenzioni Il Master sarà realizzato con fondi provenienti dai contributi di iscrizione per un ammontare pari all’85% dell’ammontare complessivo degli stessi. L’iscrizione al corso comporta il pagamento di un contributo di € 2.724,50 comprensivo del premio di assicurazione e del costo dell’attestato finale. I contributi di iscrizione, tenuto conto di quanto deliberato in merito dagli organi accademici competenti e considerato l’impegno organizzativo e didattico svolto negli Atenei, verranno ripartiti secondo quanto stabilito al precedente art. 2 comma 2 lettera e) della presente convenzione. Articolo 8 - Assicurazioni L’Università di Padova, sede amministrativa del corso, garantisce la copertura assicurativa contro gli infortuni e la responsabilità civile degli studenti e del proprio personale impegnato nelle attività oggetto della presente convenzione anche per gli infortuni eventualmente occorsi agli stessi nelle sedi delle università consorziate. Gli atenei e gli enti consorziati garantiscono analoga copertura assicurativa ai propri professori, ricercatori universitari e personale in genere, impegnati nello svolgimento delle suddette attività anche per gli infortuni occorsi presso gli altri atenei consorziati. Articolo 9 - Stage Lo stage, che si configura come completamento del percorso formativo, dovrà perseguire obiettivi didattici, di orientamento e di acquisizione di conoscenze anche al fine di agevolare le scelte professionali e sarà svolto presso gli enti ospitanti con le modalità indicate in apposita convenzione che sarà redatta con atto separato, nel quale si farà espresso riferimento alla presente convenzione. I rapporti che l’ente intrattiene con gli stagisti ai sensi del presente accordo e della specifica convenzione non costituiscono alcun tipo di rapporto di lavoro. Nella proposta istitutiva del master, la direzione può comunque decidere di sostituire lo stage con il project work. Articolo 10 - sicurezza Preso atto che, ai sensi dell’art. 2 comma 1 lettera a) del D.Lgs 81/08 “Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro”, i tirocinanti, ai fini e agli effetti delle disposizioni dello stesso decreto legislativo, devono essere intesi come “lavoratori”, i soggetti promotore e ospitante si impegnano a garantire le misure di tutela e gli obblighi stabiliti dalla normativa vigente e in particolare: a) il soggetto promotore è garante della “formazione generale” sulla sicurezza art. 37 D.Lgs.81/08 “Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti”, così come definita dall’Accordoin Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome n.221/CSR del 21.12.2011, attraverso l’erogazione agli aspiranti tirocinanti della formazionedi 4 (quattro) ore, con produzione dell’attestazione finale;b) sul soggetto ospitante ricadono gli obblighi di cui all’art. 36 (Informazione ai lavoratori)

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del D.Lsg 81/08, nonché della messa a disposizione di dispositivi di protezione individuali (DPI) laddove previsti; c) il soggetto ospitante è inoltre responsabile della “formazione specifica” sulla sicurezzaart. 37 D.Lgs. 81/08 “Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti”, così comedefinita dall’Accordo in Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, Regioni e leProvincie Autonome n. 221/CSR del 21.12.2011. Ai sensi del citato Accordo il soggettoospitante si impegna a somministrare ai tirocinanti una formazione specifica conforme airischi a cui i tirocinanti saranno esposti, tenendo conto della formazione specificaeventualmente già effettuata.Articolo 11 - ObblighiLa realizzazione del corso di Master non comporta a carico delle parti alcun onerefinanziario, né obblighi di altra natura, salvo quelli assunti con il presente atto.Articolo 12 - DurataLa presente convenzione ha durata corrispondente alla durata del corso di Master e potràessere rinnovata per un’altra edizione qualora il Master sia nuovamente attivato dalleUniversità di Padova, Iuav e il CIRPA per l’anno accademico successivo, previa richiestadelle parti comunicata con congruo anticipo.Articolo 13 – ControversieLe parti si impegnano a definire in via amichevole qualsiasi controversia che possa nasceredall’esecuzione della presente convenzione. Nel caso in cui non sia possibile raggiungereun accordo le parti ricorreranno all’autorità giudiziaria competente.Articolo 14 PrivacyLe parti acconsentono, ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003 n. 196 e s. m. i., che“i dati personali” raccolti in relazione alla presente convenzione siano trattatiesclusivamente per le finalità di cui alla presente convenzione.Articolo 15 - Sottoscrizione RegistrazioneLa presente convenzione viene sottoscritta con firma digitale ai sensi dell’art. 15, comma 2-bis della legge 7 agosto 1990, n. 241.Il presente atto è soggetto a registrazione solo in caso d’uso. Le spese dell’eventualeregistrazione saranno a cura della parte richiedente.Articolo 16 - Norme di rinvioPer tutto quanto non espressamente previsto nella presente convenzione si applica lanormativa vigente e, in particolare, il regolamento amministrativo contabile e il regolamentoMaster dell’Ateneo di Padova e le norme in materia di istruzione universitaria.L'imposta di bollo è assolta in modo virtuale da ciascuna parte sull'esemplare di propriapertinenza.Il senato accademico- udita la relazione del presidente- visto lo statuto dell’Università Iuav- visto il decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270- visto il regolamento didattico di ateneo- visto il regolamento interno in materia di corsi di formazione finalizzata epermanente, dei corsi per master universitari di primo e secondo livello e dei masterdi alto apprendistato- considerata la decisione dell’Università degli studi di Padova per l’annoaccademico 2016/2017 di trasformare il master universitario congiunto di secondolivello in psicologia architettonica e del paesaggio in master di primo livello cosìcome descritta in premessa- rilevato che la commissione scientifica per i master e i corsi di perfezionamento havalidato il progetto dal punto di vista didattico e scientificodelibera all’unanimità di approvare:1) l’adesione dell’Università Iuav al progetto di realizzazione del master universitario

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congiunto di durata annuale di primo livello in “psicologia architettonica e del paesaggio”; 2) la stipula della convenzione per l’istituzione e il rilascio del master secondo loschema sopra riportato dando mandato al rettore di apportare le eventuali modificheche si rendessero necessarie.

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allegato 1 alla delibera n. 101 Sa/2016 pagina 2 di pagine 22

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13 luglio 2016 delibera n. 102 Sa/2016/Adss/master e career service

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6 Didattica e formazione: b) rinnovo della convenzione relativa al corso di perfezionamento “bag design &accessories development” per l’a. a. 2016/17Il presidente sottopone al senato accademico la proposta di rinnovo della convenzione conBottega Veneta relativa al corso di perfezionamento Bag Design & AccessoriesDevelopment.A tale riguardo il presidente ricorda che il corso è attivato ai sensi del decreto ministeriale22 ottobre 2004, n. 270 “Modifiche al regolamento recante norme concernenti l’autonomiadidattica degli atenei, approvato con decreto del Ministro dell’università e della ricercascientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509”, del “regolamento didattico di ateneo” edel “Regolamento Interno in materia di corsi di formazione finalizzata e permanente, deicorsi per master universitari di primo e secondo livello e dei master di alto apprendistato” eche il senato accademico ed in consiglio di amministrazione rispettivamente nelle sedutedel 16 e 23 marzo 2016 ne hanno approvato il rinnovo.La validazione didattica e scientifica del progetto formativo è stata effettuata dallacommissione scientifica per i master e i corsi di perfezionamento, ai sensi dell’articolo 17comma 1 del “Regolamento Interno in materia di corsi di formazione finalizzata epermanente, dei corsi per master universitari di primo e secondo livello e dei master di altoapprendistato”, nominata con decreto rettorale del 24 febbraio 2016 n. 68.Il corso di perfezionamento, la cui scheda di progetto è allegata alla presente delibera di cuicostituisce parte integrante (allegato 1 di pagine 3), mira a fornire agli studenti conoscenzesugli aspetti progettuali e di ricerca, sugli aspetti tecnico-costruttivi e produttivi relativiprincipalmente alla borsa con momenti dedicati anche alle altre tipologie di accessorioimportanti per la moda, quali le scarpe, l’abbigliamento, i gioielli.Il responsabile scientifico Iuav è il prof. Mario LupanoIl presidente dà pertanto lettura dello schema di convenzione sotto riportato.Convenzione tra università Iuav di Venezia e Bottega Veneta - corso diperfezionamento in Bag Design & Accessories DevelopmentTraUniversità Iuav di Venezia (di seguito denominata “Università”), codice fiscale80009280274, partita I.V.A. 00708670278, rappresentata dal rettore prof. Alberto Ferlenga,nato a Castiglione delle Stiviere (MN) il 17 aprile 1954, domiciliato per la carica pressol’Università – Santa Croce, 191 – 30135 Venezia;eBottega Veneta S.r.l., (di seguito denominata “Bottega Veneta”) società unipersonale consede legale in a Montebello Vicentino (VI), Località Conti Maltraverso 1, iscritta al Registrodelle Imprese tenuto presso la C.C.I.A.A. di Vicenza con n. 07078730152 REA 187708, eP.I. n. 01824610248 in persona del Dott. Giuseppe De Mori nella qualità di legalerappresentante;Premesso che:- Bottega Veneta è interessata alla promozione di qualificazioni professionali di alto livello,calibrate sulle esigenze del tessuto produttivo e si è resa disponibile a mettere adisposizione gli spazi e le risorse necessarie per lo svolgimento del corso diperfezionamento;- l’Università Iuav di Venezia, ferma restando l’esclusione di qualunque scopo di lucro, hapiena capacità di diritto pubblico e privato ed ha:il compito tra gli altri:a) di esercitare attività di collaborazione attraverso convenzioni, sia con Enti pubblici chesoggetti privati;b) di promuovere progettare e attuare, secondo la normativa vigente, corsi diperfezionamento scientifico e di alta formazione permanente e ricorrente, successivi alconseguimento della laurea o della laurea specialistica/magistrale, alla conclusione dei

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quali sono rilasciati i titoli di master universitari di primo e di secondo livello; emanato: a) con decreto rettorale 23 dicembre 2010 n. 1397 il regolamento di ateneo per losvolgimento di attività convenzionale;b) con decreto rettorale 27 marzo 2013, n. 216 il regolamento interno in materia di corsi diformazione finalizzata e permanente, dei corsi per master universitari di primo e secondolivello e dei master di alto apprendistato, modificato con decreto rettorale 11 febbraio 2016,n. 49.Tutto ciò premesso si conviene e si stipula quanto segue:Articolo 1 - Oggetto della convenzione1. L’Università Iuav di Venezia si impegna a eseguire in collaborazione con BottegaVeneta, un corso di perfezionamento denominato Bag Design & Accessories Development(di seguito “Corso di perfezionamento”);2. Il progetto dettagliato del corso di perfezionamento è descritto nell’allegato 1 (“Scheda diprogetto”), facente parte integrante del presente contratto;3. Eventuali modifiche al progetto potranno essere introdotte nel corso della convenzione,previo accordo scritto tra Università Iuav di Venezia e Bottega Veneta.Articolo 2 - Obblighi delle parti1. Nell’ambito della presente convenzione le parti si impegnano a:a) l’Università Iuav di Venezia, secondo le leggi vigenti:- è responsabile dell’attività didattica e di tutti gli oneri connessi (progettazione del corso diperfezionamento; validazione e approvazione del progetto didattico; individuazione deidocenti; rilascio dei diplomi; supporto amministrativo al corso in tutte le fasi del processo);- supporta i proponenti nella fase di predisposizione della proposta e di verifica “tecnica” delprogetto;- si occupa dell’istruttoria per la presentazione del progetto agli organi dell’Ateneo;- svolge le attività di promozione presso e attraverso i canali istituzionali coordinandosi conBottega Veneta per la gestione dei contenuti della promozione e delle comunicazioniesterne relative alle attività del corso di perfezionamento in base a quanto previsto dall’art.11;- avvia e gestisce le procedure di selezione dei candidati in collaborazione con BottegaVeneta, fino alla pubblicazione delle graduatorie;- gestisce le attività amministrative per l’iscrizione al corso di perfezionamento;- verifica la congruenza dei costi rispetto al budget, per le parti di competenza;- in fase di erogazione delle attività didattiche gestisce il budget del corso diperfezionamento per le parti di competenza come definito nel documento di progetto;- dà avvio alle necessarie procedure di selezione di docenti;- mette a disposizione gli spazi, e le risorse per lo svolgimento del corso di perfezionamentoprevisto a Venezia inclusa l’attività di coordinamento d’aula per lo stesso periodo;- formalizza eventuali attività convenzionate e protocolli finalizzati al finanziamento di borsedi studio, convenzioni per attività di stage.b) Bottega Veneta per la realizzazione delle attività convenzionali si impegna a:- coprire le quote di iscrizione di tutti i candidati ammessi selezionati e iscritti in base alconto economico allegato per un importo non superiore a € 60.000 (sessantamila/00) ederogare un ulteriore contributo pari ad € 10.000 (diecimila/00), per un totale di € 70.000(settantamila/00);- mettere a disposizione proprio personale per lo svolgimento delle attività didattiche comeindicato nel documento di progetto allegato;- provvedere all’alloggio degli studenti per il periodo di permanenza a Vicenza;- indicare due responsabili che facciano parte della commissione per le selezioni deicandidati;- mettere a disposizione gli spazi e le risorse per lo svolgimento del corso diperfezionamento svolto a Vicenza, incluse le attività di coordinamento d’aula per lo stesso

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periodo; - coordinarsi con le parti per la gestione dei contenuti della promozione e delle comunicazioni esterne relative alle attività del corso di perfezionamento, fatto salvo comunque quanto previsto dall’art. 11. Articolo 3 - Risorse finanziarie 1. Il corso di perfezionamento prenderà avvio al raggiungimento del numero minimo di iscritti individuati nella scheda di progetto. 2. Resta inteso tra le parti che il mancato raggiungimento del numero minimo di iscritti farà venir meno gli applicabili obblighi delle parti di cui all’art. 2 ed in particolare ogni e qualsivoglia impegno finanziario assunto da Bottega Veneta a copertura dei costi del corso che non sia ancora stato concretamente assolto. 3. Le quote di iscrizione al corso di perfezionamento, coperte da Bottega Veneta in base a quanto previsto dall’art. 2.1. vengono introitate e gestite dall‘Università di Venezia. La corresponsione dell’importo pari a € 70.000 (settantamila/00), pattuito all’art. 2.1, avverrà a mezzo bonifico dopo l’iscrizione dei candidati ammessi. 4. Eventuali rimodulazioni del conto economico del corso di perfezionamento è decisa dal responsabile scientifico del progetto, prof. Mario Lupano, insieme con il coordinatore scientifico del progetto per Bottega Veneta, dott.ssa Silvia Cusinato. Articolo 4 - Durata della convenzione 1. La presente convenzione avrà efficacia a decorrere dalla stipula e fino alla conclusione delle attività didattiche e amministrative del corso di perfezionamento (i.e. 16 giugno 2017) e potrà essere rinnovata mediante apposito atto scritto firmato dalle parti. 2. Alla scadenza della convenzione, resta comunque fermo l’obbligo delle parti di mantenere e portare a compimento gli obblighi convenzionali per la conclusione delle attività didattico - formative ed amministrative già intraprese o comunque in essere nonché le obbligazioni di confidenzialità delle informazioni scambiate tra l’università di Venezia e Bottega Veneta, come meglio indicato al successivo art. 11. Articolo 5 - Sede dello svolgimento delle attività Le attività didattiche del corso di perfezionamento saranno svolte nelle sedi dell’Università Iuav di Venezia e nella sede di Bottega Veneta a Montebello Vicentino - VI, così come dettagliato nella scheda di progetto allegata. Articolo 6 - Sede amministrativa del Corso di perfezionamento Il corso di perfezionamento ha sede amministrativa nell’Università Iuav di Venezia, che appresterà le necessarie strutture di gestione. La gestione delle risorse finanziarie sarà svolta secondo quanto previsto dal regolamento di amministrazione, contabilità e finanza della sede amministrativa. Le iscrizioni avverranno nella sede amministrativa, che provvederà anche alla gestione della carriera degli studenti, ivi compreso il rilascio del diploma e delle certificazioni previste dalla vigente legislazione. Articolo 7 - Responsabile scientifico del progetto La responsabilità scientifica dell’attuazione della presente convenzione è affidata da parte dell’Università al prof. Mario Lupano. Articolo 8 - Assicurazioni Ciascuna parte provvederà alle coperture assicurative di legge del proprio personale che, in virtù della presente convenzione, verrà chiamato a frequentare le sedi di esecuzione delle attività. Il personale di ciascuna parte dei contraenti è tenuto a uniformarsi ai regolamenti disciplinari e di sicurezza in vigore nelle sedi di esecuzione delle attività attinenti alla presente convenzione, nel rispetto reciproco della normativa per la sicurezza dei lavoratori di cui al D.Lgs. n. 81/08 e successive modifiche e integrazioni. Il personale di ciascuna parte dei contraenti, compresi eventuali collaboratori esterni degli stessi, comunque designati, sarà tenuto, prima dell’accesso nei luoghi di pertinenza delle

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parti, sedi di espletamento delle attività, ad acquisire le informazioni riguardanti le misure di sicurezza, prevenzione, protezione e salute, rilasciando all’uopo apposita dichiarazione. Articolo 9 - Risoluzione della convenzione Qualora una delle parti non adempia i propri obblighi, l’altra parte – senza ricorrere ad alcuna procedura giudiziaria – potrà di diritto risolvere o denunciare l’atto previa diffida ad adempiere, fatto salvo comunque l’obbligo di completare le attività in corso che si rendessero strettamente necessarie al fine di non pregiudicare i diritti degli studenti e degli utenti esterni. Articolo 10 - Risoluzione delle controversie 1. Le parti concordano di definire amichevolmente qualsiasi controversia dovesse sorgere dalla interpretazione o applicazione del presente atto. 2. Qualora non fosse possibile raggiungere tale accordo, il Foro competente a dirimere la controversia sarà, in via esclusiva, quello di Venezia. Articolo 11 - Elaborati e pubblicazioni 1. L’Università Iuav di Venezia si impegna a mantenere riservata ogni informazione di cui possa venire a conoscenza durante il progetto e a non rivelare per alcun motivo a terzi informazioni relative a Bottega Veneta e/o ad altre società controllate direttamente o indirettamente alla società francese Kering SA e alle tecniche produttive impiegate. 2. Il materiale originale prodotto ai fini del corso in collaborazione tra Bottega Veneta e Università Iuav di Venezia è proprietà esclusiva di Bottega Veneta e non può essere utilizzato in alcun modo senza la preventiva autorizzazione scritta di Bottega Veneta. L’Università Iuav di Venezia non potrà quindi farne uso in alcun modo o forma, rilevarne il contenuto o cederlo a terzi, sia nel corso di efficacia del presente accordo che successivamente allo scadere dello stesso. 3. Le parti si impegnano a non utilizzare in alcun modo, senza il reciproco preventivo consenso scritto nome, loghi e marchi di: - Bottega Veneta e/o Kering Group, cui Bottega Veneta è parte, e/o altri marchi appartenenti al suddetto gruppo; - Università Iuav di Venezia. 4. Posto che gli accessori e i progetti realizzati dallo studente partecipante al corso di perfezionamento (le “Opere”) sono il risultato di un’attività creativa congiunta degli studenti e di Bottega Veneta, ogni e più ampio diritto sulle stesse (ivi compreso il diritto di sfruttamento economico) spetta in via congiunta allo studente e a Bottega Veneta. Per quanto occorrer possa, resta inteso che tali diritti sono espressamente regolati dalla scrittura privata sottoscritta dallo studente con Bottega Veneta al momento dell’iscrizione al corso. Resta sin da ora inteso che la riproduzione delle Opere da parte dell’Università Iuav di Venezia è subordinata all’ottenimento del preventivo consenso scritto dei legittimi autori (lo studente e Bottega Veneta). 5. Ogni iniziativa di promozione del corso di perfezionamento, incluse le iniziative pubblicitarie su giornali, riviste o altre pubblicazioni, anche ad uso interno, nonché ogni iniziativa di presentazione del corso di perfezionamento e delle Opere al pubblico sarà preventivamente concordata tra le Parti, che decideranno di concerto le strategie pubblicitarie. In tali contesti, l’Università si impegna a rendere noto al pubblico l’apporto intellettuale e progettuale, sia di Bottega Veneta sia degli studenti del corso di perfezionamento, nella creazione delle Opere. Articolo 12 - Privacy Le Parti dichiarano reciprocamente di essere informate (e, per quanto di ragione, espressamente acconsentire) che i “dati personali” forniti anche verbalmente per l’attività pre-contrattuale o comunque raccolti in conseguenza e nel corso dell’esecuzione della presente convenzione vengano trattati esclusivamente per le finalità della convenzione, mediante consultazione, elaborazione, interconnessione, raffronto con altri dati e/o ogni ulteriore elaborazione manuale e/o automatizzata e, inoltre, per fini statistici, con esclusivo

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trattamento dei dati in forma anonima, mediante comunicazione a soggetti pubblici, quando ne facciano richiesta per il perseguimento dei propri fini istituzionali, nonché a soggetti privati, quando lo scopo della richiesta sia compatibile con i fini istituzionali dell’Ateneo. Titolari per quanto concerne il presente articolo sono le Parti come sopra individuate, denominate e domiciliate. Le Parti dichiarano infine di essere informate sui diritti sanciti dal D.L.vo. n. 196 del 30.6.2003 (Codice della Privacy). Articolo 13 - Norma finale Per tutto quanto non espressamente previsto nella presente convenzione si applica la normativa vigente, e in particolare il Codice Civile in materia di contratti, il regolamento amministrativo contabile dell’Ateneo e le norme in materia di istruzione universitaria. Il presente atto è soggetto a registrazione solo in caso d’uso e le spese per l’eventuale registrazione sono a carico della parte richiedente. Il senato accademico - udita la relazione del presidente - visto lo statuto dell’Università Iuav - visto il decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270 - visto il regolamento didattico di ateneo - visto il regolamento interno in materia di corsi di formazione finalizzata e permanente, dei corsi per master universitari di primo e secondo livello e dei master di alto apprendistato - rilevato che la commissione scientifica per i master e i corsi di perfezionamento ha validato il progetto dal punto di vista didattico e scientifico delibera all’unanimità di approvare il rinnovo della convenzione relativa al corso di perfezionamento “bag design & accessories development” per l’a.a. 2016/17 secondo lo schema sopra riportato dando mandato al rettore di apportare le eventuali modifiche che si rendessero necessarie.

SCHEDA DI PROGETTO

Rinnovo di progetto Le caratteristiche saranno simili all’edizione a.a. 2014-15

Soggetto proponente (docente, gruppo di docenti e struttura didattica)

• Mario Lupano, Professore ordinario, docente del corso di laurea in Design della moda e artimultimediali dell’Università Iuav di Venezia

• Bottega Veneta

Titolo del corso di perfezionamento: Bag design & accessories development obiettivi: Il corso di perfezionamento mira a fornire agli studenti conoscenze sugli aspetti progettuali e di ricerca, sugli aspetti tecnico-costruttivi e produttivi relativi principalmente alla borsa con momenti dedicati anche alle altre alle altre tipologie di accessorio importanti per la moda, quali le scarpe, l’abbigliamento, i gioielli.

profili professionali e sbocchi occupazionali nel settore di riferimento: Il corso ha l’obiettivo di formare figure professionali che conoscono il linguaggio del fashion design, e simultaneamente i linguaggi delle tecniche di lavorazione e di produzione dell’industria della moda e degli accessori, e quello dei materiali sia tradizionali sia sperimentali e innovativi. Figure professionali ibride di nuova generazione di cui ha bisogno l’industria della moda di ricerca e di alta gamma. Figure di progettisti capaci di interfacciarsi direttamente con tecnici e artigiani. E figure di tecnici sofisticati capaci di sperimentare nuove tecniche a partire dal confronto con le necessità del progetto e del mercato della moda.

articolazione della didattica: La didattica del corso di perfezionamento è articolata in lezioni frontali e attività laboratoriali con esercizi progettuali e riflessioni sulla tecnica. Le lezioni frontali affrontano aspetti teorici e forniscono conoscenze sui materiali (non solo pelletteria ma anche nuovi ritrovati tecnologici), sulle tipologie di oggetti anche in una prospettiva storica, sul carattere merceologico e sugli aspetti tecnici e produttivi delle principali categorie di accessori. L’attività didattica è suddivisa in due fasi. La prima si svolge nella sede dell’Università Iuav di Venezia e ruoterà intorno al Laboratorio di design che guiderà gli studenti in un esercizio progettuale sulla borsa e l’accessorio a partire dall’approfondimento di alcuni temi tecnico-costruttivi e dallo studio dei materiali. La seconda parte si svolge invece a Vicenza nella sede della Scuola dei Maestri Pellettieri di Bottega Veneta e ruoterà intorno all’attività del Laboratorio di sperimentazione tecnica durante il quale gli studenti con l’assistenza di tecnici di Bottega Veneta avranno la possibilità di mettere in pratica le nozioni di modellistica, le tecniche costruttive studiate, i diversi trattamenti dei materiali e rifiniture. Sono inoltre previste visite in conceria, in boutique e presso laboratori di metallerie oltre che a eventuali eventi espositivi. L’impegno per le lezioni frontali e per i laboratori è descritto nel quadro delle attività formative. Nel laboratorio di sintesi finale ogni studente riprenderà il progetto elaborato nella fase iniziale del corso durante il laboratorio di design per realizzare 2 prototipi – con il supporto dei tutor di Bottega Veneta – che saranno oggetto di valutazione al termine del corso.

presentazione finale Alla conclusione del corso gli studenti presenteranno i lavori eseguiti durante il percorso formativo e sosterranno una prova di valutazione del profitto. Agli studenti che supereranno la prova finale verrà rilasciato un attestato di frequenza e 14 crediti formativi universitari nel settore scientifico disciplinare ICAR/13. La frequenza al corso di perfezionamento è obbligatoria. Per il rilascio dell’attestato e dei CFU è necessario frequentare almeno l’80% del monte ore complessivo di tutte le attività e superare positivamente la prova finale. Tabella 1 – quadro delle attività formative

allegato 1 alla delibera n. 102 Sa/2016 pagina 1 di pagine 3

durata: 27 marzo 2017 / 15 giugno 2017

sede / sedi di svolgimento dell'attività didattica: • Università Iuav di Venezia, Magazzino 7• Bottega Veneta, sede di Montebello Vicentino - VI

numero minimo e massimo di posti disponibili: 12

modalità di ammissione, i titoli di studio richiesti e gli eventuali ulteriori requisiti, compreso l’accesso alle singole attività formative: L'iscrizione al corso è riservata: a) a coloro che abbiano conseguito un titolo di studio di livello universitario (diplomauniversitario, laurea, laurea di primo livello, laurea specialistica o magistrale) o titolo di studio conseguitoall’estero riconosciuto idoneo;b) a coloro che, indipendentemente dal possesso del requisito di cui al precedente punto a), abbiano maturatoesperienze professionali riconosciute e ritenute congrue agli scopi del Corso in perfezionamento.

componenti del Collegio dei docenti e il responsabile scientifico del master1:Nome e cognome ed eventuale ruolo nel master

Provenienza “profili”2 ore di attività in aula

Titolo del modulo di insegnamento

Mario Lupano, responsabile scientifico

Università Iuav di Venezia

Presentazione delle finalità del corso e del percorso formativo

da assegnare Università Iuav di Venezia

Laboratorio di bag design

da assegnare Università Iuav di Venezia

Storia della moda e degli accessori

Gabriele Monti Università Iuav di Venezia

Concept design

da assegnare Università Iuav di Venezia

Accessori da indossare

da assegnare Università Iuav di Venezia

Tecniche di maglieria

Team Dip.Tecnico; Dip Ricerca Materiali; Dip.Accessori Metallici; Uff. Sviluppo Collezione Gioielli, Scarpe, Furniture

Bottega Veneta Analisi e tipologie dei materiali, Costruzione di modelli e prototipi di accessori

1Regolamento conferimento incarichi di insegnamento, art. 11 comma 2: Il senato accademico autorizza il conferimento diretto degli incarichi ai

docenti facenti parte del collegio dei docenti responsabili dello svolgimento del master, individuato nella proposta di attivazione fatta dalle strutture competenti ai sensi delle normative vigenti. 2

Regolamento conferimento incarichi di insegnamento: Art. 6, commi 2 e 3 - eventuali incarichi direttivi e scientifici in istituzioni pubbliche o private di alta cultura, o in musei o gabinetti scientifici, o di formazione e ricercauniversitaria, o in qualificati istituti di ricerca internazionali; - eventuali alti riconoscimenti culturali o professionali o scientifici nazionali o internazionali; - eventuale ruolo di preminenza nazionale o internazionale nell’ambito della professione esercitata - docenti universitari italiani di specifica e comprovata qualificazione didattica e/o scientifica.

allegato 1 alla delibera n. 102 Sa/2016 pagina 2 di pagine 3

Strutture e servizi di supporto al Corso di perfezionamento STRUTTURA/SOGGETTO ATTIVITÀ Tutor d’aula • figura di collegamento presente in aula

garantisce la continuità del flusso didattico• aggiornamento dei docenti su evoluzioni del

lavoro e su eventuali difficoltà operative• esperto di tutti i software adottati e delle

metodiche di base del Corso di perfezionamento,assistenza agli studenti durante le attivitàdidattiche

• supporto agli studenti nelle ore di laboratorio• gestione delle consegne intermedie, sviluppo,

coordinamento e distribuzione del materialedidattico

• gestione orario (aggiornamento, variazioni)• comunicazioni docenti-studenti• gestione-produzione materiali didattici (dispense,

files)• supporto logistico

Coordinamento didattico • supporta il responsabile scientifico nellaprogettazione corso di perfezionamento

• organizzazione - sviluppo materiali didattici• organizzazione workshop-seminari -conferenze

legati al master• coordinamento docenti• coordinamento e indirizzo tutor• interfaccia con l’ufficio master per la

formalizzazione di convenzioni/lettere diintenti/protocolli finalizzati al finanziamento diborse di studio, convenzioni per attività di stage.

• si coordina con l’ufficio master per la gestionedei contenuti della promozione e dellecomunicazioni esterne relative delle attività delCorso di perfezionamento (sito, brochure,locandine, newsletter, comunicati stampa,pubblicazioni)

allegato 1 alla delibera n. 102 Sa/2016 pagina 3 di pagine 3

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13 luglio 2016 delibera n. 103 Sa/2016/dg

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8 Personale: a) relazione di risultato del direttore generale per l’anno 2015: parereIn considerazione dell’argomento trattato, la dott.ssa Anna Maria Cremonese, direttoregenerale dell’Università Iuav, lascia l’aula consiglio.Il presidente informa il senato che, ai sensi dell’articolo 17 dello statuto di ateneo, il direttoregenerale è tenuto a presentare agli organi di governo e al nucleo di valutazione unarelazione sull’attività svolta e sui risultati conseguiti con riferimento agli obiettivi diperformance e alle azioni di intervento prioritario assegnati alla direzione ecomplessivamente alla struttura gestionale di ateneo nell’ambito del piano dellaperformance 2016/2018 approvato dal consiglio di amministrazione nella seduta del 28gennaio 2016. Nel complessivo sistema di misurazione e valutazione della performanceprevisto dal decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, il parere del senato accademicosulla attività svolta dal direttore generale nel corso del 2015 è, dunque, presuppostonecessario anche ai fini dell’assegnazione della retribuzione di risultato da parte delconsiglio di amministrazione.In particolare il presidente rileva che nell’anno 2015, sulla base delle linee guida strategichedefinite dal rettore e dal consiglio di amministrazione attraverso l’approvazione del pianodella performance Iuav, l’attività della direzione generale si è indirizzata principalmentesulle attività e azioni prioritarie così come dettagliatamente descritto nella relazionepresentata dalla dott.ssa Anna Maria Cremonese e allegata alla presente delibera di cuicostituisce parte integrante (allegato 1 di pagine 3).Il presidente informa infine che ai sensi del decreto legislativo 150/2009 il nucleo divalutazione dell’ateneo, nella riunione del 22 giugno 2016, ha formulato la prevista propostaper la valutazione del conseguimento degli obiettivi 2015 da parte del direttore generaleIuav.Al fine della formulazione della proposta, il nucleo di valutazione ha incontrato il direttoredurante la riunione sopra menzionata, ha preso visione della relazione di risultato nonchédegli indicatori e delle informazioni fornite dal servizio controllo di gestione e dagli altriservizi di supporto.Secondo quanto previsto dalle disposizioni per la valutazione del direttore generaleriportate nel sistema di misurazione e valutazione della performance Iuav, la valutazione deldirettore generale è stata fatta facendo riferimento al seguente sistema di pesi/parametri:a) 40% sulla base del livello di raggiungimento degli obiettivi di ateneo (desunti dal pianodella performance);b) 20% sulla base dello scostamento dell’indicatore Spese personale/(FFO + Tasse eContributi), ritenuto quello maggiormente significativo ai fini di valutare il contributo deldirettore alla gestione amministrativa dell’ateneo;c) 20% sulla base del livello di raggiungimento degli obiettivi di performance “dirigenziale”,intesa come media complessiva ponderata dei risultati delle schede di valutazione deidirigenti e degli indicatori di performance degli staff in capo al direttore. Questo valoremedio è considerato lo strumento per collegare la valutazione del direttore a quella deidirigenti;d) 20% sulla base di indicatori di soddisfazione degli stakeholders nei riguardi dei serviziamministrativi dell’ateneo, desunti dalle indagini annuali di customer satisfaction realizzatedall’ateneo nei riguardi di docenti, personale tecnico amministrativo e studenti.Sulla base degli indicatori sopra citati il nucleo di valutazione ha determinato il punteggio di8,40 su scala 0-10 ai fini della valutazione del raggiungimento degli obiettivi da parte deldirettore generale per l’anno 2015.Il presidente dà avvio alla discussione nella quale intervengono il dott. SimoneZantedeschi, il prof. Carlo Magnani, il prof. Ezio Micelli, la prof.ssa Laura Fregolenti, laprof.ssa Antonella Cecchi, il prof. Piercarlo Romagnoni e il prof. Aldo Aymonino i cuiinterventi sono riportati nel verbale della seduta.

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13 luglio 2016 delibera n. 103 Sa/2016/dg

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Il senato accademico - udita la relazione del presidente- visto il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150- visto lo statuto di ateneo- considerato quanto emerso nel corso della discussioneprende atto della valutazione espressa dal Nucleo di Valutazione e, rilevandol'attinenza della relazione di risultato del direttore generale agli obiettivi definiti dalpiano della performance 2015, auspica che si possa in futuro giungere ad unamaggiore evidenza al fine di evitare criticità come quelle verificatesi nel corsodell'anno sui problemi di gestione e controllo del bilancio.Il senato accademico ritiene inoltre opportuno che sia effettuata una revisione deiparametri per la valutazione della performance e che sia predisposta una griglia dicontrollo in modo tale che anche eventuali eventi eccezionali siano rilevati erendicontati da parte della gestione amministrativa.

Relazione del Direttore Generale Anno 2015

Lo statuto dell’Università Iuav di Venezia, emanato con decreto rettorale n. 19 del 16 gennaio 2012, prevede all’articolo 17 comma 2 che il direttore generale presenti annualmente al consiglio di amministrazione, al senato accademico e al nucleo di valutazione una relazione sull’attività svolta. Tale relazione, accompagnata dalla scheda di valutazione della performance, contribuisce a fornire gli elementi utili per la valutazione dell’attività svolta dal direttore.

L’anno 2015 è stato caratterizzato dall’avvicendamento degli organi di governo: rettore e senato accademico. Un impegno particolare è stato quindi necessario per agevolare il momento di passaggio e per supportare adeguatamente i nuovi organi. Per agevolare l’acquisizione delle informazioni utili alle decisioni, sia sotto il profilo politico che tecnico, sono stati predisposti dei dossier informativi ed esplicativi sui principali argomenti oggetto di decisione o valutazione. Le attività che hanno caratterizzato l’impegno della direzione nel 2015 sono state:

1. Attuazione degli obiettivi previsti dalla programmazione triennale delle Università (DM 827/2013)La programmazione triennale prevedeva l’attuazione dei seguenti progetti:- dematerializzazione dei processi amministrativi per i servizi agli studenti:

- dematerializzazione di tutto il processo di attivazione dei tirocini;- dematerializzazione del libretto universitario;

- reclutamento di studiosi e docenti attivi all’estero: visiting professors;- attrazione di studenti stranieri: dottorandi con titolo di studio estero;- potenziamento della mobilità a sostegno di periodi di studio e tirocinio all'estero degli studenti;- unificazione e condivisione di servizi bibliotecari con altri atenei (Padova e Cà Foscari). In particolare: sviluppodella piattaforma per la conservazione a lungo termine del patrimonio culturale in formato digitale edestensione della piattaforma agli oggetti museali e alle collezioni di Iuav; realizzazione e messa a regime dellacentrale acquisti comune con implementazione delle procedure per acquisto comune di e-books e RFID;accessibilità ai servizi di base nelle biblioteche con criteri uniformi e adozione di standard comuni per la sicurezzae il comfort ambientale; realizzazione del server e delle procedure SFX comuni; pianificazione dell’attività diistruzione avanzata dedicata agli utenti e condivisione dei learning object e documenti.Tutti i progetti sono stati completati entro le scadenze previste, così come certificato dal nucleo di valutazione,e Iuav è in attesa della verifica Ministeriale prevista entro il corrente mese.

2. Accreditamento e l'assicurazione di qualità dei corsi di studioIl 2015 è stato un anno di consolidamento dei processi, sia per quanto concerne il sistema per l’assicurazionedella qualità che relativamente alla programmazione delle scadenze e all’elaborazione delle linee guida.Si è lavorato molto sul fronte della semplificazione e del miglioramento della comunicazione tra gli ufficiamministrativi.

3. StudentiÈ stato rivisto il regolamento sulle carriere amministrative degli studenti ed approvata la nuova proceduragestionale delle carriere per gli studenti in transizione di genere.

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4. Attivazione della VQR 2011-2014Le attività di trasmissione dei prodotti si sono concluse nel 2016, a causa di ritardi tecnici e procedurali dovutiagli attori esterni (ANVUR e CINECA). La certificazione finale di Iuav ha avuto luogo l’11 marzo 2016, con l’inviodel 94% dei prodotti attesi, una quota percentuale superiore a quella media nazionale ma leggermente inferiorea quella raggiunta in occasione dell’esercizio di valutazione per il periodo 2004-2010.

5. Migrazione del catalogo UGOV dei prodotti della ricercaI prodotti sono stati migrati sulla nuova piattaforma messa a punto dal CINECA basata su IRIS (InstitutionalResearch Information System): AIR, l'Archivio Istituzionale della Ricerca ad accesso aperto dell'Università Iuav diVenezia che rappresenta di fatto la vetrina della produzione scientifica dell’ateneo, con oltre 12.000 documenti.Su AIR dovranno essere obbligatoriamente depositati ad accesso aperto le pubblicazioni esito dei progetti diricerca vinti dall’ateneo e finanziati dall’Unione Europea.

6. Inaugurazione, a settembre 2015, del nuovo laboratorio LabcomacA settembre 2015 è stato inaugurato il laboratorio pilota per la conservazione dei materiali da costruzione, aconclusione del progetto finanziato dalla Regione Veneto sui fondi POR FESR 2007-2013, obiettivo CompetitivitàRegionale e Occupazione (CRO).

7. Ampliamento della Biblioteca Centrale e costituzione del polo bibliotecario dei TolentiniA settembre 2015 è stato completato il trasferimento delle biblioteche decentrate presso la sede centraleportando così a completamento il progetto per la costituzione di un unico polo bibliotecario.

8. Patrimonio immobiliareNonostante i vincoli di bilancio che hanno provocato un rallentamento rispetto ai piani pluriennali è proseguital’attività di messa a norma di tutti gli edifici IUAV ed è stata inoltre completata la verifica sismica di tutte le sedi.Sul fronte della razionalizzazione degli spazi la pianificazione 2014 è stata completamente rivista a seguito delmancato rinnovo della convenzione con la Camera di Commercio di Treviso e il conseguente trasferimento aVenezia dei corsi precedentemente erogati a Treviso. La definitiva declinazione dell'obiettivo di razionalizzazione è stata perciò finalizzata ad assorbire le attività già allocate a Treviso negli spazi del polo di Santa Marta e SanBasilio. Sono state realizzate due nuove aule didattiche da 100 posti a Santa Marta e sono stati riviste ledestinazioni d'uso e le dotazioni dei Fabbricati in area portuale, al fine di renderli idonei ad ospitare, in sicurezza,le attività didattiche e laboratoriali dei corsi di studio in design del prodotto e moda.L'obiettivo è stato completamente raggiunto e le attività didattiche 2015/2016 sono state regolarmente avviate.

9. Presidio delle partecipateIl 2015 ha richiesto un forte impegno della direzione sul fronte delle partecipate con particolare riferimento a:Fondazione Iuav, Iuav studi e progetti - ISP s.r.l. e Civen.Relativamente alla Fondazione IUAV il 2015 è stato un anno difficile in cui si sono accavallate scadenze esituazioni di contenzioso. Le criticità hanno riguardato sia la chiusura del primo stralcio dei lavori della residenza dei Crociferi che i rapporti con il gestore della stessa che una rivendicazione da parte di un soggetto confinanterelativamente al terreno degli ex magazzini frigoriferi di proprietà della Fondazione.In tutti e tre i casi si sono instaurati dei contenziosi che hanno richiesto una lunga attività di studio, verifica emediazione che si sta protraendo anche nel 2016. A giugno 2015 la Fondazione ha ricevuto dal MIUR lacomunicazione dell’assegnazione del contributo per il secondo stralcio dei lavori con la conseguente necessitàdi dare avvio a tutte le attività necessarie per l’ottenimento effettivo del contributo.Le procedure per la liquidazione della società ISP s.r.l. sono state costantemente monitorate e, a settembre2015, è stata sottoposta al CdA una situazione di prechiusura che, rispetto alle previsioni iniziali, denota unandamento positivo.Per quanto concerne Civen il contenzioso è ancora in corso e viene costantemente seguito e monitorato.

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10. PersonaleA seguito della convenzione con la provincia di Venezia che prevede l’assunzione, in 3 anni, di 9 unità dipersonale appartenente alle categorie protette sono stati espletati due concorsi e, a seguito degli stessi, sonostate assunte 3 unità di personale.Si è proceduto ad attivare l’indagine sul benessere organizzativo tramite l’utilizzo del questionario messo adisposizione dal MIP con l’obiettivo, una volta raccolti anche i dati 2016, di attivare un’analisi volta ad individuare le azioni positive da intraprendere oltre che eventuali situazioni di criticità.Nella direzione di garantire il rispetto delle pari opportunità e della parità di genere sono state migliorate lecomunicazioni con il CUG in occasione della concessione di agevolazioni al personale (part-time, telelavoro eservizi sociali), è stato assegnato al CUG uno specifico budget ed è stata organizzata una presentazione del CUGa tutta la comunità.Sul fronte delle relazioni sindacali si sottolinea la firma di un contratto collettivo integrativo biennale per il2015/2016 e l’accordo che ha consentito di bandire nuovamente le progressioni economiche orizzontali per ilpersonale di categoria C-D-EP a seguito delle modifiche legislative introdotte dalla L. 190/2014 art. 1 co.256.Sono state inoltre aggiornate le pesature delle posizioni organizzative e le correlate fasce economiche.

11. Reingegnerizzazione e dematerializzazione dei processiI vincoli di bilancio hanno inciso negativamente sugli sviluppi della dematerializzazione dei processi che hannosubito un rallentamento. L’attività di analisi e reingegnerizzazione dei processi obiettivo del 2015 è statacomunque completata ma è stata implementata solo per le parti che non hanno richiesto interventi sul softwareo l’acquisizione di ulteriori moduli. Nel corso del 2016, sulla base delle compatibilità di budget, sono stateriprogrammate attività e scadenze.

12. Performance, trasparenza e anticorruzioneSono stati elaborati e approvati dal consiglio di amministrazione entro i termini previsti sia il piano dellaperformance 2015/17 sia la relazione sulla performance 2014, che ha ottenuto la validazione del Nucleo. È incorso di definizione il cruscotto degli indicatori mentre il report semestrale è stato esteso anche agli obiettivi diAteneo e alle Azioni Prioritarie.Relativamente alla trasparenza sono stati realizzati 4 monitoraggi delle pagine “Amministrazione Trasparente”con conseguente definizione delle procedure di reperimento e aggiornamento dei dati che vanno tuttaviaulteriormente definite e precisate. È stata sottoscritta una convenzione con la Regione Veneto per l’utilizzo dellapiattaforma Web Learning MOODLE ai fini dell’erogazione della formazione sull’anticorruzioneÈ stato redatto il primo piano integrato Anticorruzione e Trasparenza.Trasparenza e anticorruzione non sono un mero adempimento ma incidono trasversalmente su tutte le attivitàdell’ateneo. Nel 2015 le attività che rispondono a questo obiettivo sono state:- attivazione del servizio Ispettivo con il compito di verificare gli incarichi esterni del personale e, a campione, laveridicità delle autocertificazioni. Le relative attività sono iniziate a fine anno;- predisposizione della prima carta dei servizi di ateneo (approvata dal consiglio di amministrazione a dicembre2015) che risponde all’obiettivo di rendere chiari e accessibili i servizi offerti offrendo all’utente uno strumentoinformativo e di controllo del rispetto delle procedure.

Gli esiti di dettaglio degli obiettivi fissati dal piano della performance sono esposti nella relativa relazione annuale.

Venezia, 13 giugno 2016

Anna Maria Cremonese

allegato 1 alla delibera n. 103 Sa/2016 pagina 3 di pagine 3

il segretario il presidente

13 luglio 2016 delibera n. 104 Sa/2016/dacc

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8 Personale: b) conferimento diretto di incarichi di insegnamento per lo svolgimento dei workshopautunnali 2015-2016 del dipartimento di architettura costruzione conservazioneRientra in aula consiglio la dott.ssa Anna Maria CremoneseIl presidente informa il senato accademico che, ai sensi degli articoli 3 e 6 del“Regolamento per il conferimento di contratti di diritto privato per attività di insegnamento edi didattica integrativa ai sensi dell’articolo 23 della legge 30 dicembre 2010, n. 240”, sirende necessario deliberare in merito al conferimento diretto di incarichi d’insegnamento aesperti di alta qualificazione presso il dipartimento di architettura costruzione conservazioneper lo svolgimento dell’attività formativa denominata Workshop autunnali 2015-2016 “Aweek with ...”, da svolgersi nel periodo 19-23 settembre 2016.A tale riguardo il presidente informa che nella seduta del 5 luglio 2016 il consiglio deldipartimento di architettura costruzione conservazione ha deliberato di:- approvare l’attivazione dell'attività didattica in oggetto;- confermare la disponibilità finanziaria per la copertura dei costi stimati in € 16.000,00 neifondi del budget per la didattica del corso di laurea triennale architettura costruzioneconservazione, anno accademico 2015/2016 (progetto DACC 15-16 triennale architetturacostruzione conservazione - ACC);- proporre al senato accademico il conferimento diretto di incarichi di insegnamento delladurata minima di 25 ore ciascuno agli esperti di seguito elencati individuati dal direttore delcorso di laurea triennale sopra menzionato prof.ssa Serena Maffioletti sulla base della loroelevata qualificazione:- prof. Luigi Snozzi, Snozzi Luigi arch. ETH studio d'architettura, Zürich (SSD ICAR/14 -progettazione architettonica);- prof. Jens Niebaum, Università di Münster - Istituto di storia dell’arte (SSD ICAR/18 -storia dell’architettura);- prof.ssa Ulrike Scherzer, Universität Stuttgart -Institut Wohnen und Entwerfen (SSDICAR/14 - progettazione architettonica);- prof. Emerito Fernando Ramos, Universidad Politécnica de Catalunya - Barcelona Tech,ETSAB (SSD ICAR/14 - progettazione architettonica).Il presidente precisa inoltre che per quanto attiene la prof.ssa Ulrike Scherzer, i costi sonocoperti dal programma Erasmus Plus- teaching staff mobility attualmente in corso conUniversität Stuttgart.Il presidente, considerato quanto sopra esposto, propone pertanto al senato accademico diapprovare il conferimento diretto degli incarichi di insegnamento nell’ambito dei Workshopautunnali 2015-2016 “A week with ...” del dipartimento di architettura costruzioneconservazione agli esperti di alta qualificazione sopra elencati.Il senato accademico- udita la relazione del presidente;- visto il regolamento per il conferimento di contratti di diritto privato per attività diinsegnamento e di didattica integrativa ai sensi dell'articolo 23 della legge 30dicembre 2010, n. 240 ed in particolare gli articoli 3 e 6- rilevato quanto deliberato dal consiglio del dipartimento di architettura costruzioneconservazione nella seduta del 5 luglio 2016- verificato che i curricula degli esperti Luigi Snozzi, Jens Niebaum, UlrikeScherzer,Emerito Fernando Ramos, attestano il possesso delle competenze, dellaqualificazione e dell’esperienza scientifica e professionale richiesta dal regolamentodelibera all’unanimità di approvare il conferimento diretto degli incarichi diinsegnamento nell’ambito dei Workshop autunnali 2015-2016 “A week with ...” deldipartimento di architettura costruzione conservazione agli esperti di altaqualificazione sopra elencati.

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il segretario il presidente

13 luglio 2016 delibera n. 105 Sa/2016/dppac

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8 Personale: c) conferimento diretto di un contratto d’insegnamento nei corsi di studio deldipartimento di progettazione e pianificazione in ambienti complessi, a.a. 2016/17Il presidente informa il senato accademico che, ai sensi degli articoli 3 e 6 del “Regolamentoper il conferimento di contratti di diritto privato per attività di insegnamento e di didatticaintegrativa ai sensi dell’articolo 23 della legge 30 dicembre 2010, n. 240”, si rende necessariodeliberare in merito al conferimento diretto di incarico d’insegnamento presso il dipartimento diprogettazione e pianificazione in ambienti complessi.A tale riguardo il presidente informa che nella seduta dell’8 giugno 2016 il consiglio deldipartimento in oggetto, ad integrazione di quanto deliberato dal senato accademico nellesedute del 16 marzo 2016 e del 15 giugno 2016 e dal consiglio d’amministrazione nella sedutadel 2 marzo 2016 ha deliberato di:- approvare l’attivazione nell’anno accademico 2016/2017, per gli studenti che fannoriferimento all’ordinamento G69 del corso di laurea magistrale in Design del prodotto e dellacomunicazione visiva – curriculum prodotto, l’insegnamento di “Tecnologie e materiali per ildesign” (10 crediti formativi, ssd ING-INF/05);- proporre al senato accademico il conferimento diretto ad Antonello Marega di un contratto didiritto privato per l’insegnamento precedentemente indicato, ore di contratto 50, corrispettivo €7.400,00, per le motivazioni di seguito esposte.Il presidente specifica altresì che il contratto sopra citato è proposto dal corso di laureamagistrale in design del prodotto e della comunicazione visiva ed è necessario per consentireagli studenti che seguono il curriculum “prodotto” del vecchio ordinamento del corso(identificato con il codice G69) la conclusione del loro percorso.Il presidente ricorda, infatti, che la magistrale in design varierà ordinamento, proprio a partiredal prossimo anno accademico. Il piano degli studi, come in altri casi in ateneo, non prevededistinzione tra insegnamenti del primo e del secondo anno, lasciando allo studente lapossibilità di scegliere come regolare il proprio percorso nell’arco del biennio. Il passaggio alnuovo ordinamento, pertanto, ha comportato una revisione complessiva dell’offerta didattica el’adozione di apposite tabelle equiparative che indicano agli studenti quali attività devonoseguire per conseguire il titolo di studi. Una delle variazioni più consistenti riguarda, tra leattività caratterizzanti, l’ambito delle discipline tecnologiche e ingegneristiche, che viene ridottoda 16 crediti e due esami obbligatori, a 6 crediti e un solo esame. Il corso di studi e ildipartimento intendevano colmare tale differenza proponendo agli studenti del vecchioordinamento un’attività formativa equivalente per peso e rilevanza all’insegnamento diTecnologie e materiali per il design (10 crediti, ssd ING-INF/05), tenuto nel 2015-16 daiprofessori Andrea Prati e Antonello Marega. Tuttavia, nelle scorse settimane si è potutoaccertare l’indisponibilità del prof. Andrea Prati, a causa degli impegni e delle esigenze delladidattica e della ricerca dell’Università di Parma, ateneo presso il quale il docente si è trasferitoalla fine del 2015. Accertato che in ateneo non sono presenti altri docenti afferenti al ssd ING-INF/05 o che possano svolgere l’insegnamento in questione per affinità curricolare, ildipartimento e la direzione del corso di studi hanno verificato la disponibilità del prof. Marega epropongono di affidargli il corso di Tecnologie e materiali per il design” (10 crediti formativi, ssdING-INF/05) per gli studenti del curriculum “prodotto”, che fanno riferimento al vecchioordinamento G69.Il presidente ricorda inoltre che al prof. Marega è stato conferito un contratto d’eccellenza giàper l’anno accademico in corso, trattandosi di un esperto di alta qualificazione, in possesso diun significativo curriculum professionale. Il dipartimento, attenendosi a quanto stabilito dalsenato in merito alla quantità di didattica assistita per credito formativo e in materia dicompensi per contratti d’insegnamento, propone un contratto di 50 ore e un corrispettivo di €148 orari, per un costo totale lordo pari a € 9.472,00. Per la copertura di tale costo non ènecessaria alcuna spesa supplementare rispetto ai fondi attribuiti dall’ateneo al dipartimento,corso di laurea magistrale in design del prodotto e della comunicazione visiva, per le attività

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il segretario il presidente

13 luglio 2016 delibera n. 105 Sa/2016/dppac

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didattiche dell’anno accademico 2016/2017. Il presidente, considerato quanto sopra esposto, propone pertanto al senato accademico di approvare il conferimento diretto dell’incarico di insegnamento di “Tecnologie e materiali per il design” al prof. Antonello Marega, esperto di alta qualificazione, verificato che il curriculum attesta il possesso delle competenze, della qualificazione e dell’esperienza scientifica e professionale richiesta dal regolamento. Il senato accademico - udita la relazione del presidente- visto il regolamento per il conferimento di contratti di diritto privato per attività diinsegnamento e di didattica integrativa ai sensi dell'articolo 23 della legge 30dicembre 2010, n. 240 ed in particolare gli articoli 3 e 6- rilevato quanto deliberato dal consiglio del dipartimento di dipartimento diprogettazione e pianificazione in ambienti complessi nella seduta dell’8 giugno 2016- verificato che il curriculum dell’esperto di alta qualificazione Antonello Maregaattesta il possesso delle competenze, della qualificazione e dell’esperienzascientifica e professionale richiesta dal regolamentodelibera all’unanimità di approvare il conferimento diretto dell’incarico diinsegnamento di “Tecnologie e materiali per il design” al prof. Antonello Marega.

il segretario il presidente

13 luglio 2016 delibera n. 106 Sa/2016/Adss/relazioni internazionali

pagina 1/1 allegati: 9

9 Relazioni internazionali: a) stipula e rinnovo di convenzioni con istituzioni straniereIl presidente sottopone al senato accademico le proposte per la stipula ed il rinnovo degliaccordi quadro e convenzioni con istituzioni straniere di seguito riportati:- stipula dell’accordo quadro e della convenzione con Universidad de Buenos Aires(Argentina) il cui coordinatore scientifico è il prof. Massimo RossettiL’accordo quadro (allegato 1 di pagine 5) è proposto su modello dell’ateneo argentino enon prevede spese a carico dell’Università Iuav.La convenzione (allegato 2 di pagine 9) è proposta sul modello elaborato dallaCommissione Europea e inerente al Programma Erasmus Plus per il settennio 2014-2021che dà la possibilità a Iuav di candidarsi per l’assegnazione di fondi europei per ilfinanziamento di borse di studio destinate a docenti e studenti in mobilità europea e non.- stipula dell’accordo quadro con Waseda University – Graduate School of CreativeScience and Engineering (Giappone) i cui coordinatori scientifici sono la prof.ssaMalvina Borgherini e il prof. Matteo Dario Paolucci (allegato 3 di pagine 4)L’accordo quadro è proposto su modello dell’ateneo giapponese. Per le attività oggettodell’accordo non sono previste spese a carico dell’Università Iuav.- rinnovo della convenzione con University of New South Wales (Australia) i cuicoordinatori scientifici sono il prof. Enrico Fontanari per architettura e la prof.ssaMarina Morini per design (allegato 4 di pagine 6)La convenzione proposta da parte australiana è redatta sul modello della University of NewSouth Wales. La convenzione prevede lo scambio di 2 studenti per un semestre, ha unavalidità di 3 anni rinnovabili per ulteriori 5 anni e non prevede spese da parte degli ateneifirmatari.- rinnovo della convenzione con Myongji University (Corea del Sud) il cui coordinatorescientifico è la prof.ssa Esther Giani (allegato 5 di pagine 9)- rinnovo della convenzione con Universidad de Guadalajara (Messico) il cuicoordinatore scientifico è il prof. Enrico Fontanari (allegato 6 di pagine 9)- rinnovo della convenzione con Pontificia Universidad Católica del Perú (Perù) il cuicoordinatore scientifico è il prof. Enrico Fontanari (allegato 7 di pagine 10)- stipula della convenzione con Universidad San Francisco de Quito (Ecuador) il cuicoordinatore scientifico è il prof. Enrico Fontanari (allegato 8 di pagine 9)- stipula della convenzione con Universidad de Lima (Perù) il cui coordinatorescientifico è il prof. Enrico Fontanari (allegato 9 di pagine 9)Le convenzioni sopra elencate sono proposte sul modello elaborato dalla CommissioneEuropea e inerente al Programma Erasmus Plus per il settennio 2014-2021 che dà lapossibilità a Iuav di candidarsi per l’assegnazione di fondi europei per il finanziamento diborse di studio destinate a docenti e studenti in mobilità europea e non.Il presidente informa infine che le attività oggetto degli accordi oggetto della presentedeliberazione non prevedono spese a carico dell’Università Iuav.Il presidente dà pertanto lettura degli schemi di convenzione e degli accordi quadro sopracitati.Il senato accademico- udita la relazione del presidente- visto lo statuto dell’Università Iuav ed in particolare l’articolo 6- considerati l’opportunità e l’interesse dell’ateneo a rinnovare o attivare relazionicon altre istituzioni stranieredelibera all’unanimità di approvare la stipula e il rinnovo delle convenzioni sopramenzionate dando mandato al rettore di apportare le eventuali modifiche che sirendessero necessarie.

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GENERAL COOPERATION AGREEMENT

Between

UNIVERSIDAD DE BUENOS AIRES

And

UNIVERSITA’ IUAV DI VENEZIA

Between the Universidad de Buenos Aires (Argentina), represented by its Rector, Alberto

E. Barbieri, and the Università Iuav di Venezia (Italy) represented by its Rector, Alberto Ferlenga

this agreement is signed on the basis of the following terms and statements.

PRELIMINARIES

- The Universidad de Buenos Aires, founded in 1821, is an argentine public right Institution, and as a

higher education institution its aim is to produce, promote, spread and preserve culture and

knowledge. It has its legal address in Viamonte 430, PB, Ciudad Autónoma de Buenos Aires ,

Dirección e Mesa de Entradas, Salidas y Archivo del Rectorado y Consejo Superior.

- The Università Iuav di Venezia, founded in 1926, whose activities are institutionally devoted to

teaching, training and research in the academic areas of architecture, town and territorial

planning, restoration, the arts, theatre and design, has a network of relations with numerous

specialised national and international institutions and with which it has cooperative relations in

the fields of research, teaching, training together with other activities related to the institute's

primary functions. It is an Italian public Institution with legal address in Santa Croce 191 - Tolentini,

30135 Venice, Italy.

allegato 1 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 1 di pagine 5

STATEMENTS

Both parties declare that:

Their cooperation and complementation between Universities serve the purpose of their

respective institutional development while increasing their teacher’s capability for technological

and cultural research.

This exchange increases their extension services for the benefit of the communities to which each

University belong to.

They acknowledge each other as fully capable of undertaking the signing of this agreement

according to the following terms:

TERMS AND CONDITIONS

FIRST: Both parties agree to conduct cooperation and exchange activities to be developed into

specific agreements subscribed to these purposes, which will include the work plan, the

coordinators, the technical and legal protections for property and results, and all that the Parties

deem necessary for the interpretation thereof. Any annex signed by the Parties should be raised

for ratification to the Superior Council of the University of Buenos Aires and the equivalent

instance in the counterpart university.

SECOND: These activities will mainly concentrate on the following aspects:

a) The mutual information on syllabi, administration, and teaching planning.

b) The exchange of bibliography and didactic material.

allegato 1 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 2 di pagine 5

c) Promote faculty stays for specified periods, so that they are able to give lectures, take part in

courses and in the development of joint teaching programs.

d) Joint development of studies and research projects on matters of common interest. In such

case, they may request external financial aid for their development with previous agreement of

both parties.

e) Collaboration in research and development projects that the other party is carrying out,

exchanging information, professors, researchers, and technicians.

f) Assist graduates’ attendance to post-graduate and specialization courses, PhDs. and extensive

programs.

g) The organization of lectures, seminars and courses on matters and problems of common

interest.

THIRD: Likewise, both parties mutually agree to facilitate academic, scientific, technical, and

cultural services for professors, researchers, graduates, and visiting students of the other party.

FOURTH: The teaching and researching staff that both institutions offer for the activities

mentioned in the previous clause will be accepted by both parties according to strict principles of

professional aptitude for the work intended.

FIFTH: In order to implement the foregoing, a commission shall be set up to establish the specific

and exchange programs according to the academic laws and the economic possibilities of both

institutions. These activities will have approved by both parties

SIXTH: The general rule applicable to the financing of each and every academic action resulting

from this agreement, in accordance with the possibilities of each academic institution, shall be the

following:

* The sending party shall bear transportation expenses.

* The hosting party shall bear lodging expenses.

allegato 1 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 3 di pagine 5

Otherwise, all costs are participants’ responsibility.

SEVENTH: This agreement does not limit in any way the right of the parties to execute similar

agreements with other institutions.

The parts agree to engage all their efforts to solve any disagreements that could arise from the

fulfillment of the present agreement. If it is not feasible to provide a solution in common

agreement to the issues that could arise, they will be subjected to the final decision of an ad hoc

committee that will be composed of one member appointed by each one of the parties, and

another chosen by mutual consent.

EIGHTH: This agreement will be in force for five (5) years as from the date of its ratification by the

corresponding authorities and it may be extended by mutual agreement.

NINTH: The intellectual rights originating in work done under this agreement shall belong to both

parties. It will be stated in published work that such rights have been originated in this agreement.

In those undertakings in which it is possible to achieve results of economic importance, both

parties shall take the necessary steps regarding to the property of the achieved results, as well as

to its protection.

TENTH: Any of the parties may terminate this agreement by giving the other party a six month’s

written notice without affecting the work already started unless it were otherwise stated by the

signing universities.

ELEVENTH: Without prejudice to the resources that each university assign, both parties agree to

take the necessary steps with the corresponding official institutions, such as the Ministries of

Foreign Affairs of each Country, councils for scientific and technological research and similar ones;

allegato 1 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 4 di pagine 5

international organizations, foundations, organizations of public welfare or private associations, in

order to contribute to the better achievement of the aims to this agreement.

TWELVETH: In any activity to be developed in the framework of this Agreement and/or its specific

agreements, and where this is relevant, the logo and/or isotype of the two institutions shall be

used, with the previous authorization of the UBA Superior Council, according to the Council

resolution Nº 3409/99 and with the previous authorization of the IUAV Office of the Rector.

THIRTEENTH:

The parties agree to keep in strict confidence and not to disclose to third parties any information

coming to their knowledge through this Agreement and that relates to technical developments,

etc. they are of intellectual property and / or industrial, unless there is prior written consent of

the latter.

Both parties express their full compliance with each and every clause of this agreement and in

acceptance they subscribe it in four (4) identical copies, two (2) in Spanish and two (2) in English to

only one effect in the city of _________________________ on the date _____________________.

PROF. ALBERTO FERLENGA

RECTOR

UNIVERSITA’ IUAV DI VENEZIA

PROF. ALBERTO BARBIERI

RECTOR

UNIVERSIDAD DE BUENOS AIRES

allegato 1 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 5 di pagine 5

Erasmus+ Programme

Key Action 1 – Mobility for learners and staff –

Higher Education Student and Staff Mobility

Inter-institutional1 agreement 2014-2021 between institutions from

programme and partner countries

The institutions named below agree to cooperate for the exchange of students and/or staff in the context of the Erasmus+ programme. They commit to embed the principles and the quality requirements of the Erasmus Charter for Higher Education in all aspects of the organization and management of the mobility, in particular the recognition of the credits (or equivalent) awarded to students by the partner institution. The institutions also commit to sound and transparent management of funds allocated to them through Erasmus+. All other terms not included in this agreement are referred to the General Cooperation Agreement.

A. Information about the higher education institutions

Full name of

the institution

/ country

Erasmus code or

city2

Name of the contact

person

Contact details

(email, phone)

Website

(eg. of the

course

catalogue)

Università Iuav

di Venezia /

Italy

I VENEZIA02

Mrs Claudia CAPUANO,

International Affairs

Office,

Officer

[email protected]

t. +39 041 2571739

f. +39 041 2571160

skype:

iuav.international

www.iuav.it

Universidad de

Buenos Aires –

Facultad de

Arquitetura

Diseño y

Urbanismo /

Argentina

UBA-FADU

Arq. Mauro ROMERO,

Relaciones

Internacionales,

Subsecretario

internacionales@fadu.

uba.ar

t. +54 -11-4789-6283

http://www.fa

du.uba.ar/

1 Inter-institutional agreements can be signed by two or more higher education institutions (HEIs), at least one of them must be located in a Programme Country of Erasmus+.

2 Higher Education Institutions (HEI) from Erasmus+ programme countries should indicate their Erasmus code while Partner Countries HEI should mention the city where they are located.

allegato 2 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 1 di pagine 9

B. Mobility numbers3 per academic year

[The partners commit to amend the table below in case of changes in the mobility data by the end of January at the latest in the preceding academic year.]

FROM [Erasmus

code or city of the

sending institution]

TO7 [Erasmus

code or city of the

receiving institution]

Subject area code

* [ISCED 2013]

Subject area name

*

Study cycle [short cycle,

1st, 2nd or 3rd] *

Number of student mobility periods

Student Mobility for

Studies

[total number of months of the study periods or average

duration*]

Student Mobility for

Traineeships*

I VENEZIA02 UBA - FADU 073 Architecture; Urban planning

2nd cycle (Laurea

Magistrale) and

Ph.D. studies

up to 4 students for 1 or 2 semesters per academic year; 2 Ph.D. students

up to 3 students per 2 months at least

UBA - FADU I VENEZIA02 073 Arquitectura, Diseño y Urbanismo

Carrera de Grado and Ph.D. studies

up to 4 students for 1 or 2 semesters per academic year; 2 Ph.D. students

up to 3 students per 2 months at least

The parties are not responsible to find an institution for the internship even if a list will be provided. For the internship ECTS will be acknowledged.

3 Mobility numbers can be given per sending/receiving institutions and per education field (optional*: http://www.uis.unesco.org/Education/Pages/international-standard-classification-of-education.aspx)

allegato 2 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 2 di pagine 9

FROM7 [Erasmus

code or city of the

sending institution]

TO7 [Erasmus

code or city of the

receiving institution]

Subject area code

* [ISCED 2013]

Subject area name

*

Number of staff mobility periods

Staff Mobility for Teaching

[total number of days of the

teaching periods or average duration*]

Staff Mobility for Training

*

I VENEZIA02 UBA - FADU 073 Architecture; Urban planning

up to 2 teachers for 15 days/each per academic year

n/p

UBA - FADU I VENEZIA02 073 Arquitectura, Diseño y Urbanismo

up to 2 teachers for 15 days/each per academic year

n/p

Workshop Mobility: The parties can cooperate in organizing common workshops (upon mutual consent) where participants, students and teachers can come/go from/to Università Iuav di Venezia and/or from/to UBA. The coordinators will be responsible for the organization and the number of participants of the common workshops.

C. Recommended language skills

The sending institution, following agreement with the receiving institution, is responsible for providing support to its nominated candidates so that they can have the recommended language skills at the start of the study or teaching period.

Before the arrival of the incoming students the receiving institutions inform the incoming students about language courses offered before their arrival and/or during their stays.

Receiving institution

[Erasmus code or city]

Optional: Subject area

Main language of instruc-

tion

Additional language

of instruction

Recommended language of instruction level4

Student Mobility for Studies [Minimum

recommended level: B1]

Staff Mobility for Teaching [Minimum

recommended level: B2]

I VENEZIA02 Italian some courses are taught in

English B1 B2

UBA Spanish B1 B2

4 See Common European Framework of Reference for Languages: http://europass.cedefop.europa.eu/en/resources/european-language-levels-cefr

allegato 2 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 3 di pagine 9

For more details on the language of instruction recommendations, see the course catalogue of each institution [Links provided on the first page].

D. Respect of fundamental principles and other mobility requirements

The higher education institution(s) located in a programme country5 of Erasmus+ must respect the Erasmus Charter for Higher Education of which it must be a holder. The charter can be found here:

http://eacea.ec.europa.eu/funding/2014/call_he_charter_en.php

The higher education institution(s) located in a partner country of Erasmus+ must respect the following set of principles and requirements:

The higher education institution agrees to:

• Respect in full the principles of non-discrimination and to promote and ensure equal access andopportunities to mobile participants from all backgrounds, in particular disadvantaged orvulnerable groups.

• Apply a selection process that is fair, transparent and documented, ensuring equal opportunitiesto participants eligible for mobility.

• Ensure recognition for satisfactorily completed activities of study mobility and, where possible,traineeships of its mobile students.

• Charge no fees, in the case of credit mobility, to incoming students for tuition, registration,examinations or access to laboratory and library facilities. Nevertheless, they may be chargedsmall fees on the same basis as local students for costs such as insurance, student unions andthe use of miscellaneous material.

The higher education institution located in a partner country of Erasmus further undertakes to:

Before mobility

• Provide information on courses (content, level, scope, language) well in advance of the mobilityperiods, so as to be transparent to all parties and allow mobile students to make well-informedchoices about the courses they will follow.

• Ensure that outbound mobile participants are well prepared for the mobility, including havingattained the necessary level of linguistic proficiency.

• Ensure that student and staff mobility for education or training purposes is based on a learningagreement for students and a mobility agreement for staff validated in advance between thesending and receiving institutions or enterprises and the mobile participants.

• Provide assistance related to obtaining visas, when required, for incoming and outbound mobileparticipants. Costs for visas can be covered with the mobility grants. See the information / visasection for contact details.

• Provide assistance related to obtaining insurance, when required, for incoming and outboundmobile participants. The institution from the Partner country should inform mobile participants of

5 Erasmus+ programme countries are the 28 EU countries, the EFTA countries and other European countries as defined in the Call for proposals.

allegato 2 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 4 di pagine 9

cases in which insurance cover is not automatically provided. Costs for insurance can be covered with the organizational support grants. See the information / insurance section for contact details.

• Provide guidance to incoming mobile participants in finding accommodation. See the information/ housing section for contact details.

During and after mobility

• Ensure equal academic treatment and services for home students and staff and incoming mobileparticipants and integrate incoming mobile participants into the institution’s everyday life, andhave in place appropriate mentoring and support arrangements for mobile participants as well asappropriate linguistic support to incoming mobile participants.

• Accept all activities indicated in the learning agreement as counting towards the degree,provided these have been satisfactorily completed by the mobile student.

• Provide, free-of-charge, incoming mobile students and their sending institutions with transcriptsin English or in the language of the sending institution containing a full, accurate and timelyrecord of their achievements at the end of their mobility period.

• Support the reintegration of mobile participants and give them the opportunity, upon return, tobuild on their experiences for the benefit of the Institution and their peers.

• Ensure that staff are given recognition for their teaching and training activities undertakenduring the mobility period, based on a mobility agreement.

E. Students’ selection and nomination

Selected students must be selected and nominated by their home University. Then each university will provide the application form and the required additional documents that students must enclose. The additional documents are compulsory and should be enclosed with the application.

Receiving institution

[Erasmus code or city]

Name of the contact person

contact details [e-mail, phone, fax] website for nomination

I VENEZIA02

Ms Paola DE ROSSI Officer, Student Mobility Office

[email protected]

t. +39 041 2571403f. +39 041 2571160

https://docs.google.com/a/iuav.it/spreadsheet/viewform?usp=drive_web&formkey=dDVvVzVvb0ZZX3Q3ajlkeFh0UEZzU1E6MQ#gid=0

UBA - FADU Ms. Mercedes ACHILLE

[email protected]

t. +54 11 4789 - 6283

http://www.fadu.uba.ar/internacionales/index.html

F. Calendars

1. Academic calendar:

Receiving institution

[Erasmus code or city] 1st term 2nd term

I VENEZIA02 from October to February from March to July

UBA - FADU from March to July from August to December

allegato 2 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 5 di pagine 9

Students which would study the full year must arrive in the hosting Institution at the beginning of the academic year.

2. Applications/information on nominated students must reach the receiving institution by:

Receiving institution 1st term or full year* 2nd term

I VENEZIA02 30th June 30th October

UBA - FADU from 1st September by 15th November

from 15th March by 1st July

3. The receiving institution will send its decision within 8 weeks.

4. A Transcript of Records will be issued by the receiving institution no later than 5 weeks after the assessment period has finished at the receiving HEI. [It should normally not exceed five weeks according to the Erasmus Charter for Higher Education guidelines].

G. Teachers in charge of the mobility

Receiving institution [Erasmus code or city] Teacher’s name Contact

I VENEZIA02 Prof. Mr. Massimo ROSSETTI [email protected]

UBA - FADU Prof. Mr. Gustavo SABELLA [email protected]

The institutions could change the teachers in charge of the mobility, in this event a notice should be sent to the other party in a reasonable short time.

H. Services for Students and Staff with disabilities

Receiving institution

[Erasmus code or city] Office/Person in charge Contact

I VENEZIA02

Area Didattica e Servizi agli Studenti Front Office Mr Federico FERRUZZI

[email protected] S. Croce 601, Campo de la lana 30135 Venezia - ITALIA

UBA - FADU Ms. Mercedes ACHILLE [email protected] t. +54 11 4789 – 6283

I. Costs and fees

The costs of visas, insurance, travel, housing and other costs of life in the foreign country are the student/staff’s responsibility. Exchange students will benefit of the dual enrolment and they don’t pay any fee at the hosting university.

J. Termination of the agreement

This agreement will be in force from the most recent date of its execution, until the expiration date of the Erasmus+ Programme that is the academic year 2020-2021. However, in the event of unilateral termination, a notice of at least one academic year should be given. This means that a unilateral decision to discontinue the exchanges notified to the other party by 1 September 20xx will only take

allegato 2 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 6 di pagine 9

effect as of 1 September 20xx+1. The termination clauses must include the following disclaimer: “Neither the European Commission nor the National Agencies can be held responsible in case of a conflict”.

K. Information

1. Grading and credit systems of the institutions

It is recommended that receiving institutions provide the statistical distribution of grades according to the descriptions in the ECTS users’ guide6. A link to a webpage can be enough. The table will facilitate the interpretation of each grade awarded to students and will facilitate the credit transfer by the sending institution.

Receiving institution

[Erasmus code or city] Grading and credit information

I VENEZIA02

Grades from 18 to 30 cum laude, where 18 is the minimum passing grade. 1 ECTS credit corresponds to 1 CFU that is 25 hours: 10 hours lectures and 15 hours of individual work. Approximately 1 ECTS credit corresponds to 1 UBA credit.

UBA Approximately 1 UBA credit corresponds to 1 credit ECTS.

2. Visa

The sending and receiving institutions will provide assistance, when required, in securing visas for incoming and outbound mobile participants, according to the requirements of the Erasmus Charter for Higher Education.

Information and assistance can be provided by the following contact points and information sources:

Institution [Erasmus code or city]

Contact details (e-mail, phone) Website for information

I VENEZIA02

If you are requesting a permit to stay for study purposes: make your request at the Immigration Office (Sportello unico per l’Immigrazione) at the Questura (Police Headquarters) where you make your request for entry (domanda di ingresso) to Italy. Foreign citizens asking for their permit to stay to be issued or renewed will also be issued with a Tax Code (via the Tax Register website).

Polizia di Stato - Questura – Ufficiotoll-free number +39 800 309309 (in English)

http://www.esteri.it/visti/index_eng.asp

http://www.portaleimmigrazione.it (in Italian)

more info for the Tax Code: http://www1.agenziaentrate.gov.it/inglese/italian_taxation/tax_code.htm

6 http://ec.europa.eu/education/lifelong-learning-policy/ects_en.htm

allegato 2 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 7 di pagine 9

UBA

Embassy of the Republic of Argentine in Italy Piazza dell'Esquilino 2 00185 Roma - Italia

http://eital.cancilleria.gov.ar/

http://visaestudiantil.gob.ar/

3. Insurance

The sending and receiving institutions will provide assistance in obtaining insurance for incoming and outbound mobile participants, according to the requirements of the Erasmus Charter for Higher Education.

The receiving institution will inform mobile participants of cases in which insurance cover is not automatically provided. Information and assistance can be provided by the following contact points and information sources:

Institution [Erasmus code

or city] Recommendation Contact details

(e-mail, phone) Website for information

I VENEZIA02

Non-EU citizens are required to take out private medical and health insurance before leaving their home country and to obtain a consular declaration regarding its validity in Italy. However, Iuav provides for accidents and damage insurance during the academic activities of outbound and incoming student/staff.

Mr. Alessandro D’ESTE [email protected]

http://www.iuav.it/studenti/servizi-e-/polizza-as/index.htm (in Italian)

UBA

Incoming students are suggested to be covered by a private health-medical insurance for their period of stay in Argentine.

Ms. Mercedes ACHILLE (FADU) [email protected]

4. Housing

The receiving institution will guide incoming mobile participants in finding accommodation, according to the requirements of the Erasmus Charter for Higher Education.

Information and assistance can be provided by the following persons and information sources:

Institution [Erasmus code or city]

Contact details (e-mail, phone) Website for information

I VENEZIA02 For accommodation incoming students must arrange well in advance themselves with hostels or private apartments.

Esu Venezia: [email protected]

Venice hostel: [email protected]

Esu Venezia web page: http://www.esuvenezia.it/

Easy Stanza web page: http://www.easystanza.it/?l=1

allegato 2 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 8 di pagine 9

Venice hostel: http://www.hostelvenice.org/

UBA Information to be asked to Ms. Mercedes ACHILLE (FADU), [email protected]

n/p

SIGNATURES OF THE INSTITUTIONS (legal representatives)

Institution

[Erasmus code

or name and

city]

Name, function Date Signature Seal

I VENEZIA02 Prof. Alberto FERLENGA

Rector

UBA - FADU

allegato 2 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 9 di pagine 9

Academic Agreement between

Graduate School of Creative Science and Engineering, Waseda University

and Università Iuav di Venezia

Graduate School of Creative Science and Engineering, Waseda University (hereinafter "Waseda") and Università Iuav di Venezia (hereinafter "IUAV") do hereby agree to establish the following cooperative Academic Agreement (hereinafter "Agreement") in the fields of education and academic research.

(Purpose) Article 1 Waseda and IUAV (hereinafter, collectively as the “Parties,” or individually as the “Party”) shall provide mutual coordination and cooperation in accordance with the terms and conditions set forth herein or in the agreement memorandum or other arrangement executed hereunder in the spirit of reciprocity, in areas, such as research activities, education activities, and global academic and cultural exchanges, in which the Parties can provide mutual cooperation.

(Cooperative Matters) Article 2 The Parties shall cooperate on the following matters in accordance with this Agreement.

(1) To encourage visits by faculty from one university to the other for the purpose ofengaging in research or other educational activities;

(2) To facilitate the admission of qualified students from one university to the other for thepurpose of enrolling as non-degree students in graduate programmes and in the case ofadvanced graduate students, participating in research;

(3) To foster the exchange of academic publications and scholarly information; and

(4) To promote other academic activities which enhance the above mentioned goals.

II. Details on implementation of the cooperative project set forth above shall be consulted on, agreedto, and confirmed in a written document by and between the Parties.

allegato 3 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 1 di pagine 4

(Intellectual Property) Article 3 In order to preserve the integrity of intellectual property, as well as to ensure its proper administration and application arising as a result of the Agreement, both Waseda and IUAV agree to cooperate to achieve the most mutually beneficial solution for both Parties. When necessary, separate agreements shall be established for each item of intellectual property identified. Both Parties shall endeavor to resolve any matters related to intellectual property amicably and in a constructive manner.

(Protection of Personal Information) Article 4 Based on the Agreement, both Waseda and IUAV agree not to divulge or expose any personal information obtained through the performance of the Agreement to any third party except in the cases where (i) the prior written consent of relevant person is obtained; (ii) the laws and regulations allow or compel the disclosure of the relevant information; (iii) it is necessary for the protection of the life, body, or property of a certain individual; or (iv) a competent authority requests disclosure of the relevant information. This provision shall survive after the termination of this Agreement.

(Confidentiality Agreement) Article 5 The Parties hereto shall be obligated to keep strictly confidential any information which was specified as confidential and disclosed by either Party to the other in the form of documents, information, and goods, whether given orally, in writing, by electronic media or any other means. The Parties shall not use any confidential information for any purpose other than that of this Agreement. The Parties hereto shall neither divulge nor expose such to any third party without the prior consent of the other Party. In the event a Party discloses the above-described documentation and information, etc. to the other Party in a form other than in writing, it shall notify the other Party of the fact within seven (7) days following the disclosure.II. Notwithstanding the preceding paragraph, the Party receiving such information shall not be underthe confidentiality obligations provided for in the preceding paragraph if such information was:

(1) Already in the possession of the Party receiving it at the time of disclosure by the otherParty; or,

(2) Publicly known at the time of disclosure by the other Party; or,(3) Released into the public domain after disclosure through no fault of the Party receiving

it; or,(4) Properly obtained from a third party acting with the authorization or consent of the

Party disclosing it, without bearing confidentiality obligations.III. The provisions of the preceding two paragraphs shall survive any expiration or termination of thisAgreement.

allegato 3 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 2 di pagine 4

(Liability) Article 6 During the performance of the Agreement, when either Party is responsible for losses and damages inflicted on or suffered by the other Party, the Party responsible shall compensate the other Party for actual losses and damages (not including indirect damage or consequential loss or damage) suffered.

(Matters for Discussion) Article 7 Circumstances and matters which are not addressed in any of the Articles of the Agreement shall be decided upon on each occasion through discussions by both Parties.

(Notice) Article 8 Any notice including, but not limited to, change, report, termination, offer, or approval made in relation to this Agreement shall be made to the address designated by each Party in writing (including e-mail or facsimile if e-mail addresses or facsimile numbers have been exchanged). For facsimile notices, the original shall be delivered to the appropriate address within a reasonable time period. II. The above notice shall be effective upon actual receipt. In case of a facsimile notice, it shall beeffective at the time recorded in the receiver’s facsimile machine on the condition that the original isdelivered within a reasonable time period. E-mail shall be effective as notice hereunder if confirmationof receipt is made through reply e-mail. However, e-mail shall not be available in respect tomodification, termination, or assignment of the Agreement.

(Good faith principle) Article 9 This Agreement is concluded on equal terms between the Parties, and the Parties shall fulfill in good faith their obligations assumed under this Agreement.

(Period of Validity) Article 10 The Agreement shall become effective on the date of signing for five (5) years. II. On the condition that no requests for termination of the Agreement from Waseda or IUAV havebeen received at least six (6) months prior to the expiration date of the Agreement, it shall beautomatically extended for a one-year period. Furthermore, this process shall be applied for allsubsequent years.

allegato 3 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 3 di pagine 4

(Amendments to, Termination of and Assignment of the Agreement) Article 11 The Agreement shall not be amended or terminated without the agreement of both Waseda and IUAV. II. The Parties shall not assign this Agreement.

(Jurisdiction) Article 12 Any and all disputes arising in connection with this Agreement or any agreement, memorandum or any other form of arrangement (either oral or written) executed hereunder shall be resolved through arbitration in accordance with the Arbitration Rules of the Singapore International Arbitration Centre. The award of the arbitration shall be final and binding upon the Parties.

This Agreement shall be documented in written form using two original copies, each signed by both Waseda and IUAV, and affixed with the official seals of the signatory party representatives. Each signatory party shall keep a signed original.

On behalf of Università Iuav di Venezia

Prof. Alberto Ferlenga Rector Università Iuav di Venezia

Date:

On behalf of Graduate School of Creative Science and Engineering, Waseda University,

Prof. Shigeki Sugano Graduate School of Creative Science and Engineering Waseda University

Date:

allegato 3 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 4 di pagine 4

Page 1

STUDENT EXCHANGE AGREEMENT

BETWEEN

THE UNIVERSITY OF NEW SOUTH WALES

AND

THE UNIVERSITA’ IUAV DI VENEZIA

INTRODUCTION

In furtherance of their mutual interests in teaching and research, desire to strengthen mutual contact; and as a contribution to increased international cooperation the University of New South Wales, Sydney, Australia (hereafter referred to as “UNSW”) and the Università Iuav di Venezia, Venice, Italy (hereafter referred to as “IUAV”) have approved the following Agreement.

1. SCOPE OF THE AGREEMENT

1.1 OBJECTIVES

The purpose of this Agreement is to establish the terms and conditions under which the exchange of exchange students between UNSW and IUAV shall take place. The terms and conditions of the Agreement apply to both undergraduate and/or postgraduate students attending UNSW or IUAV.

The obligations of UNSW and IUAV under this Agreement extend only to the exchange students. If an exchange student is accompanied by a spouse and/or dependant, such spouse and/or dependant is the sole responsibility of the exchange student.

1.2 SCOPE

a. IUAV exchange students can apply to all academic fields at UNSW except courses inthe Doctor of Medicine, UNSW Canberra and the AGSM MBA Program.

b. UNSW exchange students can apply to all academic fields at IUAV.

Henceforth the university accepting exchange students will be referred to as the “Host University”. The university providing exchange students will be referred to as the “Home University”.

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1.3 PERIOD OF EXCHANGE

a. The first exchange of exchange students between UNSW and IUAV pursuant to thisagreement shall commence in the academic year 2016-2017.

b. The academic year at UNSW is divided into two academic semesters, the first fromearly March until mid June and the second from late July until early November. Theacademic year at IUAV is divided into two academic semesters, the first from earlyOctober until end of January and the second from early February until mid July.

c. The duration of any student exchange should not exceed one academic year.

1.4 NUMBERS OF STUDENTS

a. UNSW and IUAV each agree to accept 2 exchange students from the other institutioneach academic year. This number may be varied by agreement between the HostUniversity and the Home University.

b. Subject to clause 1.4(a), where possible each student exchange will be made on aone-to-one equal exchange basis. The unit of exchange will be calculated in numberof students per academic semester. Two exchange students enrolling for onesemester of study is equivalent to one exchange student enrolling for one academicyear of study. If the number of exchange students exchanged between UNSW andIUAV is not in balance each academic semester, the parties will endeavour to achievean approximate balance over the period of the Agreement.

a. UNSW students who participate in short-term programs offered at IUAV can becounted for the purpose of achieving an exchange balance in any academic semesteror year. The selection of courses and the number of UNSW students accepted toparticipate in IUAV short-term programs shall be discussed and agreed upon eachyear between the parties and confirmed in writing.

2. IMPLEMENTATION OF THE AGREEMENT

2.1 TUITION FEES AND OTHER COSTS

a. UNSW and IUAV each agree to waive tuition charges for exchange students whoparticipate in a student exchange pursuant to this Agreement and for whom theyare the Host University, on a reciprocal basis.

2.2 INSURANCE

a. All exchange students who participate in a student exchange pursuant to thisAgreement will be required to have adequate accident and health insurancecoverage for the duration of their student exchange according to the requirementsof the host country.

b. All exchange students for whom UNSW is their Host University, and who are notAustralian citizens, must obtain overseas student health cover through anapproved Australian Government provider.

allegato 4 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 2 di pagine 6

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c. All exchange students for whom IUAV is their Host University, and who are notItalian citizens, must obtain overseas student health and medical cover.

2.3 SELECTION, ENROLMENT, ACCREDITATION AND PREPARATION

a. Each exchange student participating in a student exchange pursuant to thisAgreement will be selected by their Home University on the basis of an exchangestudent’s previous academic merit. Each exchange student will be enrolled in a full-time non-degree enrolment at the Host University.

b. Each nomination of an exchange student by the Home University to the Host Universitywill be accompanied by an official academic record for that exchange student and therelevant Application for Admission form for international exchange students.

c. The Home University will advise the Host University of any course details that are partof an exchange student's curricular plan and, wherever possible, particulars such asknown health problems which might affect the exchange student's progress, or whichmean that the exchange student may require special assistance.

d. UNSW and IUAV shall agree on the number of exchange students that each universitywill provide to, and accept from, the other university four (4) months in advance of; thecommencement of an academic year; or an academic semester.

e. The Host University will endeavour to ensure that exchange students are admitted tocourses that are part of the student’s curricular plan. However, admission by the HostUniversity to a specific course is subject to; the Host University being satisfied that theexchange student has the necessary qualifications, experience and languageproficiency for the chosen area of study; and the availability of resources in the periodfor which admission is sought.

f. The Host University reserves the right to reject prospective exchange students onacademic grounds, in which case the Home University may nominate alternativeprospective exchange students, as applicable, for consideration by the HostUniversity.

g. Neither the Home University nor the Host University will, on the grounds of race,colour, national origin, age, ancestry, disability or handicap, veteran status, sex, sexualpreference, or creed, exclude prospective exchange students from participation in thestudent exchange program set out in this Agreement.

h. Exchange students will be subject to the academic requirements and rules of conductof the Host University. The Home University will advise their students of the academicand cultural expectations of the Host University.

i. Accreditation for the work carried out by an exchange student during the period of hisor her student exchange, will be at the discretion of the exchange student's HomeUniversity.

j. The Host University will provide the Home University with an official transcript from theOffice of the Registrar, setting out each exchange student's academic performanceduring his or her time at the Host University.

allegato 4 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 3 di pagine 6

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k. Students selected for participation in a student exchange pursuant to this Agreementwill be required to have sufficient knowledge of the language appropriate to the HostUniversity to carry out their studies and research at the Host University.

l. The parties acknowledge that applicable Australian law (namely, the Migration Act1958 (Cth) and the Education Services for Overseas Students Act 2000 (Cth) and itssubordinate legislation) requires UNSW to keep certain records regarding exchangestudents and disclose certain information regarding such students to the Australiangovernment for the purposes of that legislation, including details of exchange students’name, gender, date of birth, country of birth, nationality and residential address inAustralia;

m. To enable UNSW to comply with relevant legal requirements and UNSW policies,IUAV agrees and acknowledges that all IUAV students will be required, prior todeparture from IUAV, to provide their consent in a form prescribed by UNSW to UNSWdisclosing certain personal information about them:

i. by releasing copies of the student’s UNSW transcript to IUAV on asemester or annual basis; and

ii. to the Australian government as necessary to meet UNSW’s obligationsunder laws relating to international students, including the EducationServices for Overseas Students Act 2000 (Cth) and the Migration Act1958 (Cth).

n. IUAV agrees and acknowledges that ongoing disclosure to UNSW of such informationby its exchange students attending UNSW will be a condition of their acceptance byUNSW, and their failure to comply with relevant ongoing disclosure requirements willentitle UNSW to terminate their placement under the program.

2.4 ORIENTATION AND SERVICES

In the spirit of exchange, the Host University will facilitate as much as possible the admission, academic progress, physical relocation and cultural orientation of exchange students from the Home University.

The Host University will provide exchange students from the Home University with:

a. Access to university facilities as full members of the Host University, including library,sport and Student Union facilities.

b. An orientation program.c. Information on health insurance requirements and the extent of the medical cover that

must be obtained for the duration of a student exchange.d. Academic and other advisory services.e. Assistance in finding housing, where possible, in the Host University’s residence halls

or appropriate off-campus alternatives.f. Documents necessary for obtaining a visa.

The exchange students from the Home University will each have responsibility for:

a. Paying Home University tuition fees prior to participation in the student exchangeprogram.

b. Paying their own room and board expenses.

allegato 4 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 4 di pagine 6

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c. Arranging and paying for transportation to and from the country in which the HostUniversity is located and to and from the Host University.

d. Arranging and paying for adequate medical and travel insurance for the duration of thestudent exchange.

e. Any expenses in excess of their medical insurance coverage.f. Purchasing textbooks and clothing and for personal expenses.g. Obtaining and paying for an appropriate visa.h. Settling all other debts incurred by them or on their behalf during the period of the

student exchange.

2.5 CO-ORDINATION OF THE STUDENT EXCHANGE PROGRAM

In order to carry out and fulfil the objectives of this Agreement, management of the student exchange program will be the responsibility of the Study Abroad and Exchange Office at UNSW and the International Affairs and Student Mobility Office at IUAV.

Each year UNSW and IUAV will provide each other with details of the academic year, course descriptions, handbooks and all other relevant information to enable prospective exchange students to make an informed choice of subjects to be taken at the Host University.

2.6 NO AGENCY OR PARTNERSHIP ARRANGEMENT

Nothing in this Agreement shall diminish the full autonomy of UNSW or IUAV, nor should any constraints be imposed by either UNSW or IUAV upon the other in carrying out this Agreement.

Neither UNSW nor IUAV is an agent of the other and neither has any right to act or represent the other or to purport to do so.

This Agreement does not, and shall not be deemed to, create a partnership relationship between UNSW and IUAV.

2.7 DISPUTE RESOLUTION

The parties shall attempt to resolve any dispute arising out of or relating to this agreement through discussion and negotiation between the co-ordinators from each university named in this agreement. Should the co-ordinators fail to resolve the dispute within 30 days of the dispute being notified by a party, the parties shall refer the dispute to senior officers of each university, who will between them attempt to resolve the dispute in a timely manner, and in any event within 30 days of the dispute being referred to them. Only after the process set out in this clause has been exhausted can either party commence legal proceedings. However, nothing in this clause shall be construed as prohibiting a party from applying to a court for interim injunctive relief.

2.8 CONFIDENTIALITY

Each party agrees that it shall maintain the confidentiality of all information provided to it by the other party pursuant to this agreement (including student records), and shall only disclose the information as required by this agreement or as permitted by applicable law.

allegato 4 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 5 di pagine 6

Page 6

3. TERMINATION AND MODIFICATION OF THE AGREEMENT

This Agreement will commence on the date of the last signature signed below and will continue in full force and effect for three (3) years from and including that date. After this initial three (3) year period, the Agreement may be extended for further five (5) year periods where both parties provide their prior written consent.

This Agreement may be terminated by either party, provided that written notice of the intention to terminate is given by the terminating party to the non-terminating party at least six (6) months prior to the proposed termination date. All student exchanges that have been approved and/or commenced as at the date that the written notice of termination is received by the non-terminating party shall be allowed to proceed to their natural conclusion.

This Agreement may be modified or altered by written agreement signed by an authorised representative of each of UNSW and IUAV.

The Host University shall have the option of terminating an exchange student’s student exchange, should the exchange student breach any laws, regulations or policies of the Host University, or be held by a court of law to have broken any law of the country in which the Host University is located.

The individuals with authority to sign this Agreement on behalf of their universities are the Deputy Vice-Chancellor Education of UNSW and the President of IUAV.

For and on behalf of The University of New South Wales

________________________________

Professor Merlin Crossley Deputy Vice-Chancellor Education

Date ____________________________

For and on behalf of the Università Iuav di Venezia

_______________________________

Professor Alberto Ferlenga President

Date ___________________________

allegato 4 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 6 di pagine 6

Erasmus+ Programme

Key Action 1 – Mobility for learners and staff –

Higher Education Student and Staff Mobility

Inter-institutional1 agreement 2014-20[21]2 between institutions from

programme and partner countries

[Minimum requirements]3

The institutions named below agree to cooperate for the exchange of students and/or staff in the context of the Erasmus+ programme. They commit to respect the quality requirements of the Erasmus Charter for Higher Education in all aspects of the organization and management of the mobility, in particular the recognition of the credits (or equivalent) awarded to students by the partner institution. The institutions also commit to sound and transparent management of funds allocated to them through Erasmus+.

A. Information about the higher education institutions

Full name of the

institution / country

Erasmus code or

city4

Name of the contact person

Contact details (email, phone)

Website (eg. of the course

catalogue)

Università Iuav di Venezia

I VENEZIA02

Claudia CAPUANO (Ms), Officer

International Affairs Office [email protected] t. +39 (0)41 2571739f. +39 (0)41 2571160

www.iuav.it

Myongji University, Seoul

MJU, Seoul Tenny Kim (Ms), Officer

Office of International Affairs [email protected] t. +82-2-300-1514f. +82-2-300-1516

https://www.mju.ac.kr/mbs/mjuen/index.jsp

1 Inter-institutional agreements can be signed by two or more higher education institutions (HEIs), at least one of them must be located in a Programme Country of Erasmus+.

2 Higher education institutions have to agree on the period of validity of this agreement. 3 Clauses may be added to this template agreement to better reflect the nature of the

institutional partnership. 4 Higher Education Institutions (HEI) from Erasmus+ programme countries should indicate

their Erasmus code while Partner Countries HEI should mention the city where they are located.

allegato 5 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 1 di pagine 9

B. Mobility numbers5 per academic year

[Paragraph to be added if the agreement is signed for more than one academic year:

The partners commit to amend the table below in case of changes in the mobility data by the end of January at the latest in the preceding academic year.]

FROM [Erasmus code or

city of the sending

institution]

TO7 [Erasmus code or

city of the receiving

institution]

Subject area code

* [ISCED 2013]

Subject area name

*

Study cycle [short cycle,

1st, 2nd or 3rd] *

Number of student mobility periods

Student Mobility for

Studies

[total No of months of the study periods or average duration*]

Student Mobility for Traineeships

**

I VENEZIA02 MJU, Seoul 073 Architecture

2nd cycle

up to 3 students per 1 or 2 terms/year

up to 1 graduate student per 2 months more

3rd cycle 1 Ph.D. up to 3 months/year

MJU, Seoul I VENEZIA02 073 Architecture

undergraduate student

up to 2 students per 1 or 2 terms/year

up to 1 graduate student per 2 months more

Ph.D. students 1 Ph.D. up to 3 months/year

Students which would study the full year must arrive at the beginning of the academic year of the hosting Institution.

[**According to the possibilities of the offices to organize the training of incoming participants.]

5 Mobility numbers can be given per sending/receiving institutions and per education field (optional*:http://www.uis.unesco.org/Education/Pages/international-standard-classification-of-education.aspx)

allegato 5 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 2 di pagine 9

FROM7 [Erasmus

code or city of the

sending institution]

TO7 [Erasmus

code or city of the

receiving institution]

Subject area code

* [ISCED 2013]

Subject area name

*

Number of staff mobility periods

Staff Mobility for Teaching

[total No of days of the teaching

periods or average

duration*]

Staff Mobility for Training

*

I VENEZIA02 MJU, Seoul 073 Architecture 1 teacher per 12

days/year 1 staff per 5 days/year

MJU, Seoul I VENEZIA02 073 Architecture 1 teacher per 12 days/year

1 staff per 5 days/year

Workshop Mobility

The parties can cooperate in organizing common workshop (upon mutual consent) where participants, students and teachers can come/go from/to both universities. The coordinators will be responsible for the organization and the number of participants of the common workshops and for the number of credits accumulated by students.

C. Recommended language skills

The sending institution, following agreement with the receiving institution, is responsible for providing support to its nominated candidates so that they can have the recommended language skills at the start of the study or teaching period.

Before the arrival of the incoming students the receiving institutions inform the incoming students about language courses offered before their arrival and/or during their stays.

Receiving institution

[Erasmus code or

city]

Optional: Subject

area

Main language of instruc-

tion

Additional language of instruc-

tion

Recommended language of instruction level6

Student Mobility for

Studies [Minimum

recommended level: B1]

Staff Mobility for Teaching [Minimum

recommended level: B2]

I VENEZIA02 Italian

Some courses are held in

English English B1 English B2

MJU, Seoul Korean Some courses

are held in English

English B1 English B2

6 See Common European Framework of Reference for Languages http://europass.cedefop.europa.eu/en/resources/european-language-levels-cefr

allegato 5 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 3 di pagine 9

For more details on the language of instruction recommendations, see the course catalogue of each institution [Links provided on the first page].

D. Respect of fundamental principles and other mobility requirements

The higher education institution(s) located in a programme country 7 of Erasmus+ must respect the Erasmus Charter for Higher Education of which it must be a holder. The charter can be found here:

http://eacea.ec.europa.eu/funding/2014/call_he_charter_en.php

The higher education institution(s) located in a partner country of Erasmus+ must respect the following set of principles and requirements:

The higher education institution agrees to:

• Respect in full the principles of non-discrimination and to promote and ensure equalaccess and opportunities to mobile participants from all backgrounds, in particulardisadvantaged or vulnerable groups.

• Apply a selection process that is fair, transparent and documented, ensuring equalopportunities to participants eligible for mobility.

• Ensure recognition for satisfactorily completed activities of study mobility and, wherepossible, traineeships of its mobile students.

• Charge no fees, in the case of credit mobility, to incoming students for tuition,registration, examinations or access to laboratory and library facilities. Nevertheless,they may be charged small fees on the same basis as local students for costs such asinsurance, student unions and the use of miscellaneous material.

The higher education institution located in a partner country of Erasmus further undertakes to:

Before mobility

• Provide information on courses (content, level, scope, language) well in advance ofthe mobility periods, so as to be transparent to all parties and allow mobile studentsto make well-informed choices about the courses they will follow.

• Ensure that outbound mobile participants are well prepared for the mobility, includinghaving attained the necessary level of linguistic proficiency.

• Ensure that student and staff mobility for education or training purposes is based on alearning agreement for students and a mobility agreement for staff validated inadvance between the sending and receiving institutions or enterprises and the mobileparticipants.

• Provide assistance related to obtaining visas, when required, for incoming andoutbound mobile participants. Costs for visas can be covered with the mobility grants.

7 Erasmus+ programme countries are the 28 EU countries, the EFTA countries and other European countries as defined in the Call for proposals.

allegato 5 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 4 di pagine 9

See the information / visa section for contact details.

• Provide assistance related to obtaining insurance, when required, for incoming andoutbound mobile participants. The institution from the Partner country should informmobile participants of cases in which insurance cover is not automatically provided.Costs for insurance can be covered with the organizational support grants. See theinformation / insurance section for contact details.

• Provide guidance to incoming mobile participants in finding accommodation. See theinformation / housing section for contact details.

During and after mobility

• Ensure equal academic treatment and services for home students and staff andincoming mobile participants and integrate incoming mobile participants into theinstitution’s everyday life, and have in place appropriate mentoring and supportarrangements for mobile participants as well as appropriate linguistic support toincoming mobile participants.

• Accept all activities indicated in the learning agreement as counting towards thedegree, provided these have been satisfactorily completed by the mobile student.

• Provide, free-of-charge, incoming mobile students and their sending institutions withtranscripts in English or in the language of the sending institution containing a full,accurate and timely record of their achievements at the end of their mobility period.

• Support the reintegration of mobile participants and give them the opportunity, uponreturn, to build on their experiences for the benefit of the Institution and their peers.

• Ensure that staff are given recognition for their teaching and training activitiesundertaken during the mobility period, based on a mobility agreement.

E. Any additional requirements

a) Calendars

1. Academic Calendar:

Receiving institution Autumn term* Spring term*

I VENEZIA02 from October to February from March to July

MJU, Seoul from March to June from September to December (2nd semester is preferred)

Students who would apply for the full year must arrive at the beginning of the academic year at the Hosting University.

2. Applications/information on nominated students must reach the receiving institution by:

Receiving institution Autumn term* Spring term*

I VENEZIA02 June 30th October 30th

MJU, Seoul November 1st May 15th

[* to be adapted in case of a trimester system or different seasons]

allegato 5 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 5 di pagine 9

b) Students’ selection and nomination

Students must be selected and nominated by their home University. Then each university will provide the application form and the compulsory additional documents that students must enclose.

Receiving institution

[Erasmus code or city]

Name of the contact person

contact details [e-mail, phone, fax] website for nomination

I VENEZIA02

Ms Paola DE ROSSI Officer, Student Mobility Office

[email protected]

t. +39 041 2571403f. +39 041 2571160

to be asked to [email protected]

MJU, Seoul Tenny Kim (Ms) International Affairs

[email protected]

t. +82-2-300-1514f. +82-2-300-1516

http://abroadeng.mju.ac.kr/user/abroadeng/index.action

1. The receiving institution will send its decision within 8 weeks.

2. A Transcript of Records will be issued by the receiving institution no later than 5 weeksafter the assessment period has finished at the receiving HEI. [It should normally notexceed five weeks according to the Erasmus Charter for Higher Education guidelines]

c) Teachers in charge of the mobility

Receiving institution Teacher’s name Contact details

I VENEZIA02 Prof. Esther GIANI (Mrs.) [email protected]

MJU, Seoul Prof. Jinyoung Chun (Mr.) [email protected]

The institutions could change the teacher in charge of the mobility, in this event a notice should be sent to the other party in a reasonable short time.

d) Services for Students and Staff with disabilities

Receiving institution

[Erasmus code or city]

Office/Person in charge Contact

I VENEZIA02

Area Didattica e Servizi agli Studenti Front Office Mr. Federico FERRUZZI

[email protected] S. Croce 601, Campo de la lana30135 Venezia - ITALIA

MJU, Seoul Tenny Kim (Ms) International Affairs

[email protected]

t. +82-2-300-1514f. +82-2-300-1516

allegato 5 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 6 di pagine 9

e) Costs and fees

The costs of visas, insurance, travel, housing and other costs of life in the foreign country are the student/staff’s responsibility. Exchange students will benefit of the dual enrolment and they don’t pay any fee at the hosting university.

f) Termination of the agreement

This agreement will be in force from the most recent date of its execution, until the expiration date of the Erasmus+ Programme that is the academic year 2020-2021. However, in the event of unilateral termination, a notice of at least one academic year should be given. This means that a unilateral decision to discontinue the exchanges notified to the other party by 1 September 20xx will only take effect as of 1 September 20xx+1. The termination clauses must include the following disclaimer: ”Neither the European Commission nor the National Agencies can be held responsible in case of a conflict“.

F. Information

1) Grading systems of the institutions

It is recommended that receiving institutions provide the statistical distribution of grades according to the descriptions in the ECTS users’ guide. A link to a webpage can be enough. The table will facilitate the interpretation of each grade awarded to students and will facilitate the credit transfer by the sending institution.

Receiving institution

[Erasmus code or city] Grading and credit information

I VENEZIA02

Grades from 18 to 30 cum laude, where 18 is the minimum passing grade. 1 ECTS credit corresponds to 1 CFU that is 25 hours: 10 hours lectures and 15 hours of individual work. 2 ECTS correspond to 1 MJU credit.

MJU, Seoul 1 MJU credit corresponds to 2 ECTS.

2) Visa

The sending and receiving institutions will provide assistance, when required, in securing visas for incoming and outbound mobile participants, according to the requirements of the Erasmus Charter for Higher Education.

Information and assistance can be provided by the following contact points and information sources:

Institution [Erasmus code or city]

Contact details (e-mail, phone) Website for information

I VENEZIA02 Before departure towards Italy students must ask information to Italian Embassy in your Home Country. If you are requesting a permit to stay for study purposes: make your request at the Immigration Office (Sportello unico per l’Immigrazione) at

Polizia di Stato - Questura – Ufficio toll-free number +39 800 309309 (in English)

http://www.esteri.it/visti/index_eng.asp

http://www.portaleimmigrazione.it (in Italian)

more info for the Tax Code: http://www1.agenziaentrate.gov.it/inglese/italian_taxation/tax_code.htm

allegato 5 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 7 di pagine 9

the Questura (Police Headquarters) where you make your request for entry and living (domanda di ingresso) to/in Italy. Foreign citizens asking for their permit to stay to be issued or renewed will also be issued with a Tax Code (via the Tax Register website).

MJU, Seoul

South Korean Embassy in Rome, Italy Via B. Oriani, 30 00197 Roma Italy

http://ita.mofa.go.kr/worldlanguage/europe/ita/visa/issuance/index.jsp

3) Insurance

The sending and receiving institutions will provide assistance in obtaining insurance for incoming and outbound mobile participants, according to the requirements of the Erasmus Charter for Higher Education.

The receiving institution will inform mobile participants of cases in which insurance cover is not automatically provided. Information and assistance can be provided by the following contact points and information sources:

Institution

[Erasmus code or

city]

Recommandation Contact details (e-mail, phone)

Website for information

I VENEZIA02

Non-EU citizens are required to take out private medical and health insurance before leaving their home Country and to obtain a consular declaration regarding its validity in Italy. However, Iuav provides for accidents and damage insurance during the academic activities of outbound and incoming student/staff.

Mr. Alessandro D’ESTE [email protected]

http://www.iuav.it/studenti/servizi-e-/polizza-as/index.htm (in Italian)

MJU, Seoul

Non Korean citizens are required to take out private medical and health insurance before leaving their home Country and to obtain a consular declaration regarding its validity in South Korea. However, Iuav provides for accidents and damage insurance during the academic activities of outbound and incoming student/staff.

Tenny Kim (Ms) [email protected]

allegato 5 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 8 di pagine 9

4) Housing

The receiving institution will guide incoming mobile participants in finding accommodation, according to the requirements of the Erasmus Charter for Higher Education.

Information and assistance can be provided by the following persons and information sources:

Institution [Erasmus code or city]

Contact details (e-mail, phone) Website for information

I VENEZIA02 For accommodation incoming students must arrange well in advance themselves with hostels or private apartments.

Esu Venezia: [email protected] Venice hostel: [email protected]

Esu Venezia web page: http://www.esuvenezia.it/ Easy Stanza web page: http://www.easystanza.it/?l=1 Venice hostel: http://www.hostelvenice.org/

MJU, Seoul Seoul campus: Dormitory Myongji University provides comfortable, state of the art rooms equipped with Internet access, auto door locks, private showers, air-conditioning and heated floors. Yongin campus: Dormitory Yongin Campus Dormitory is consisted of 5 buildings in total-MyongHyunGwan, MyongDukGwan, 3-Dong, 4-Dong, and 5-Dong. It may facilitate up to 1,866 residents and is equipped with a cafeteria, snack corner, convenient store, laundry room, gym and other various facilities.

Office of International affairs, Myongji University [email protected]

http://abroadeng.mju.ac.kr/user/abroadeng/index.action

SIGNATURES OF THE INSTITUTIONS (legal representatives) Institution [Erasmus code or name and city]

Name, function Date Signature Seal

I VENEZIA02 Prof. Alberto FERLENGA, Rector

MJU, Seoul Prof. Byong-Jin YOU, President

allegato 5 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 9 di pagine 9

Erasmus+ Programme

Key Action 1 – Mobility for learners and staff –

Higher Education Student and Staff Mobility

Inter-institutional1 agreement 2014-20[21]2 between institutions from

programme and partner countries

[Minimum requirements]3

The institutions named below agree to cooperate for the exchange of students and/or staff in the context of the Erasmus+ programme. They commit to respect the quality requirements of the Erasmus Charter for Higher Education in all aspects of the organization and management of the mobility, in particular the recognition of the credits (or equivalent) awarded to students by the partner institution. The institutions also commit to sound and transparent management of funds allocated to them through Erasmus+.

A. Information about the higher education institutions

Full name of the institution

/ country

Erasmus code or

city4

Name of the contact person

Contact details (email, phone)

Website (eg. of the course

catalogue)

Università Iuav di Venezia

I VENEZIA02

Claudia CAPUANO (Ms), Officer

International Affairs Office [email protected] t. +39 (0)41 2571739 f. +39 (0)41 2571160

www.iuav.it

Universidad de Guadalajara / Mexico

UdG

Mr Christian VARGAS ISLAS

Encargado de Cooperación con Europa Francófona e Italia [email protected] t. +52 (33) 36309890, Ext. 12951 f. +52 (33) 3630 9592

http://www.udg.mx/

1 Inter-institutional agreements can be signed by two or more higher education institutions (HEIs), at least one of them must be located in a Programme Country of Erasmus+.

2 Higher education institutions have to agree on the period of validity of this agreement. 3 Clauses may be added to this template agreement to better reflect the nature of the

institutional partnership. 4 Higher Education Institutions (HEI) from Erasmus+ programme countries should indicate

their Erasmus code while Partner Countries HEI should mention the city where they are located.

allegato 6 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 1 di pagine 9

B. Mobility numbers5 per academic year

[Paragraph to be added if the agreement is signed for more than one academic year:

The partners commit to amend the table below in case of changes in the mobility data by the end of January at the latest in the preceding academic year.]

FROM [Erasmus code or

city of the sending

institution]

TO7 [Erasmus code or

city of the receiving

institution]

Subject area code

* [ISCED 2013]

Subject area name

*

Study cycle [short

cycle, 1st, 2nd or 3rd]

*

Number of student mobility periods

Student Mobility for

Studies

[total No of months of the study periods or average

duration*]

Student Mobility for Traineeships

**

I VENEZIA02 UdG

073 Architecture and Urban Planning

2nd cycle (graduate degree)

up to 3 students per 1 or 2 terms/year

up to 2 graduate students per 2 months more

021 Visual Arts and Product

Design

2nd cycle (graduate degree)

up to 3 students per 1 or 2 terms/year

up to 2 graduate students per 2 months more

073 Architecture and Urban Planning

3rd cycle (Ph.D. students)

1 Ph.D. up to 3 months/year

021 Visual Arts and Product

Design

3rd cycle (Ph.D. students)

1 Ph.D. up to 3 months/year

UdG I VENEZIA02

073 021

Arte, Arquitectura

y Diseño

2nd cycle (Maestrias)

up to 6 students per 1 or 2 terms/year

up to 2 graduate students per 2 months more

3rd cycle (Doctorados)

2 Ph.D. up to 3 months/year

Students which would apply for the full year at the hosting University must arrive at the beginning of the academic year in the partner Institution.

5 Mobility numbers can be given per sending/receiving institutions and per education field (optional*: http://www.uis.unesco.org/Education/Pages/international-standard-classification-of-education.aspx)

allegato 6 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 2 di pagine 9

[**According to the possibilities of the offices to organize the training of incoming participants.]

FROM7 [Erasmus

code or city of the

sending institution]

TO7 [Erasmus

code or city of the

receiving institution]

Subject area code

* [ISCED 2013]

Subject area name

*

Number of staff mobility periods

Staff Mobility for Teaching

[total No of days of the teaching

periods or average

duration*]

Staff Mobility for Training

*

I VENEZIA02 UdG 073 Architecture 1 teacher per 12

days/year 1 staff per 5 days/year

UdG I VENEZIA02 073; 021

Arte, Arquitectura y

Diseño

1 teacher per 12 days/year

1 staff per 5 days/year

Workshop Mobility

The parties can cooperate in organizing common workshop (upon mutual consent) where participants, students and teachers can come/go from/to both universities. The coordinators will be responsible for the organization and the number of participants of the common workshops and for the number of credits accumulated by students.

C. Recommended language skills

The sending institution, following agreement with the receiving institution, is responsible for providing support to its nominated candidates so that they can have the recommended language skills at the start of the study or teaching period.

Before the arrival of the incoming students the receiving institutions inform the incoming students about language courses offered before their arrival and/or during their stays.

Receiving institution

[Erasmus code or

city]

Optional: Subject

area

Main language of instruc-

tion

Additional language of instruc-

tion

Recommended language of instruction level6

Student Mobility for

Studies [Minimum

recommended level: B1]

Staff Mobility for Teaching [Minimum

recommended level: B2]

I VENEZIA02

073 021 Italian

Some courses are held in

English B1 B2

6 See Common European Framework of Reference for Languages http://europass.cedefop.europa.eu/en/resources/european-language-levels-cefr

allegato 6 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 3 di pagine 9

UdG 073 021 Spanish B1 B2

For more details on the language of instruction recommendations, see the course catalogue of each institution [Links provided on the first page].

D. Respect of fundamental principles and other mobility requirements

The higher education institution(s) located in a programme country 7 of Erasmus+ must respect the Erasmus Charter for Higher Education of which it must be a holder. The charter can be found here:

http://eacea.ec.europa.eu/funding/2014/call_he_charter_en.php

The higher education institution(s) located in a partner country of Erasmus+ must respect the following set of principles and requirements:

The higher education institution agrees to:

• Respect in full the principles of non-discrimination and to promote and ensure equal access and opportunities to mobile participants from all backgrounds, in particular disadvantaged or vulnerable groups.

• Apply a selection process that is fair, transparent and documented, ensuring equal opportunities to participants eligible for mobility.

• Ensure recognition for satisfactorily completed activities of study mobility and, where possible, traineeships of its mobile students.

• Charge no fees, in the case of credit mobility, to incoming students for tuition, registration, examinations or access to laboratory and library facilities. Nevertheless, they may be charged small fees on the same basis as local students for costs such as insurance, student unions and the use of miscellaneous material.

The higher education institution located in a partner country of Erasmus further undertakes to:

Before mobility

• Provide information on courses (content, level, scope, language) well in advance of the mobility periods, so as to be transparent to all parties and allow mobile students to make well-informed choices about the courses they will follow.

• Ensure that outbound mobile participants are well prepared for the mobility, including having attained the necessary level of linguistic proficiency.

• Ensure that student and staff mobility for education or training purposes is based on a learning agreement for students and a mobility agreement for staff validated in advance between the sending and receiving institutions or enterprises and the mobile participants.

7 Erasmus+ programme countries are the 28 EU countries, the EFTA countries and other European countries as defined in the Call for proposals.

allegato 6 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 4 di pagine 9

• Provide assistance related to obtaining visas, when required, for incoming and outbound mobile participants. Costs for visas can be covered with the mobility grants. See the information / visa section for contact details.

• Provide assistance related to obtaining insurance, when required, for incoming and outbound mobile participants. The institution from the Partner country should inform mobile participants of cases in which insurance cover is not automatically provided. Costs for insurance can be covered with the organizational support grants. See the information / insurance section for contact details.

• Provide guidance to incoming mobile participants in finding accommodation. See the information / housing section for contact details.

During and after mobility

• Ensure equal academic treatment and services for home students and staff and incoming mobile participants and integrate incoming mobile participants into the institution’s everyday life, and have in place appropriate mentoring and support arrangements for mobile participants as well as appropriate linguistic support to incoming mobile participants.

• Accept all activities indicated in the learning agreement as counting towards the degree, provided these have been satisfactorily completed by the mobile student.

• Provide, free-of-charge, incoming mobile students and their sending institutions with transcripts in English or in the language of the sending institution containing a full, accurate and timely record of their achievements at the end of their mobility period.

• Support the reintegration of mobile participants and give them the opportunity, upon return, to build on their experiences for the benefit of the Institution and their peers.

• Ensure that staff are given recognition for their teaching and training activities undertaken during the mobility period, based on a mobility agreement.

E. Any additional requirements

a) Calendars

1. Academic Calendar:

Receiving institution Autumn term* Spring term*

I VENEZIA02 from October to February from March to July

UdG from January to June from July to December

2. Applications/information on nominated students must reach the receiving institution by:

Receiving institution Autumn term* Spring term*

I VENEZIA02 June 30th October 30th

UdG October 1st May 1st

[* to be adapted in case of a trimester system or different seasons]

allegato 6 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 5 di pagine 9

b) Students’ selection and nomination

Students must be selected and nominated by their home University. Then each university will provide the application form and the compulsory additional documents that students must enclose.

Receiving institution

[Erasmus

code or city]

Name of the contact person

contact details [e-mail, phone, fax] website for nomination

I VENEZIA02

Ms Paola DE ROSSI Officer, Student Mobility Office

[email protected] t. +39 041 2571403 f. +39 041 2571160

to be asked to [email protected]

UdG

Mr. Gareth BENNETT, Encargado de Movilidad de Programas Internacionales, Estudiantes Independientes y Prácticas

t. + 52 (33) 36309891 f. +52 (33) 36309892 [email protected]

1. The receiving institution will send its decision within 8 weeks.

2. A Transcript of Records will be issued by the receiving institution no later than 5 weeks after the assessment period has finished at the receiving HEI. [It should normally not exceed five weeks according to the Erasmus Charter for Higher Education guidelines]

c) Teachers in charge of the mobility

Receiving institution Teacher’s name Contact details

I VENEZIA02 Prof. Enrico Fontanari (Mr.) [email protected]

UdG Prof. Asencio Orozco Martha Alejandra (Mrs.) [email protected]

The institutions could change the teacher in charge of the mobility, in this event a notice should be sent to the other party in a reasonable short time.

d) Services for Students and Staff with disabilities

Receiving institution

[Erasmus code or

city]

Office/Person in charge Contact

I VENEZIA02

Area Didattica e Servizi agli Studenti Front Office Mr. Federico FERRUZZI

[email protected] S. Croce 601, Campo de la lana 30135 Venezia - ITALIA

UdG

Movilidad de Programas Internacionales, Estudiantes Independientes y Prácticas Mr. Gareth BENNETT

[email protected]

allegato 6 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 6 di pagine 9

e) Costs and fees

The costs of visas, insurance, travel, housing and other costs of life in the foreign country are the student/staff’s responsibility. Exchange students will benefit of the dual enrolment and they don’t pay any fee at the hosting university.

f) Termination of the agreement

This agreement will be in force from the most recent date of its execution, until the expiration date of the Erasmus+ Programme that is the academic year 2020-2021. However, in the event of unilateral termination, a notice of at least one academic year should be given. This means that a unilateral decision to discontinue the exchanges notified to the other party by 1 September 20xx will only take effect as of 1 September 20xx+1. The termination clauses must include the following disclaimer: ”Neither the European Commission nor the National Agencies can be held responsible in case of a conflict“.

F. Information

1) Grading systems of the institutions

It is recommended that receiving institutions provide the statistical distribution of grades according to the descriptions in the ECTS users’ guide. A link to a webpage can be enough. The table will facilitate the interpretation of each grade awarded to students and will facilitate the credit transfer by the sending institution.

Receiving institution

[Erasmus code or city] Grading and credit information

I VENEZIA02

Grades from 18 to 30 cum laude, where 18 is the minimum passing grade. 1 ECTS credit corresponds to 1 CFU that is 25 hours: 10 hours lectures and 15 hours of individual work. 1 ECTS corresponds to 1 UdG credit.

UdG 1 UdG credit corresponds to 1 ECTS.

2) Visa

The sending and receiving institutions will provide assistance, when required, in securing visas for incoming and outbound mobile participants, according to the requirements of the Erasmus Charter for Higher Education.

Information and assistance can be provided by the following contact points and information sources:

Institution [Erasmus code or city]

Contact details (e-mail, phone) Website for information

I VENEZIA02 Before departure towards Italy students must ask information to Italian Embassy in your Home Country. If you are requesting a permit to stay for study purposes: make your request at the Immigration Office (Sportello

Polizia di Stato - Questura – Ufficio toll-free number +39 800 309309 (in English)

http://www.esteri.it/visti/index_eng.asp http://www.portaleimmigrazione.it (in Italian) more info for the Tax Code: http://www1.agenziaentrate.gov.it/inglese/italian_taxation

allegato 6 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 7 di pagine 9

unico per l’Immigrazione) at the Questura (Police Headquarters) where you make your request for entry and living (domanda di ingresso) to/in Italy. Foreign citizens asking for their permit to stay to be issued or renewed will also be issued with a Tax Code (via the Tax Register website).

/tax_code.htm

UdG

With the institutional acceptance letter that the CGCI issues and sends to the Exchange Coordinator at your institution, you can begin the process of obtaining the student visa that is required to enter Mexico. The Constitution of the United Mexican States (Mexican Law) establishes, under Article 42 of the GENERAL LAW OF THE PEOPLE, that all students who undertake an academic stay of more than three months must enter Mexico with a student visa in order to begin their studies in official educational establishments.

http://www.cgci.udg.mx/en/estudiantes/externos/visa_est

3) Insurance

The sending and receiving institutions will provide assistance in obtaining insurance for incoming and outbound mobile participants, according to the requirements of the Erasmus Charter for Higher Education.

The receiving institution will inform mobile participants of cases in which insurance cover is not automatically provided. Information and assistance can be provided by the following contact points and information sources:

Institution

[Erasmus code or

city]

Recommandation Contact details (e-mail, phone)

Website for information

I VENEZIA02

Non-EU citizens are required to take out private medical and health insurance before leaving their home Country and to obtain a consular declaration regarding its validity in Italy. However, Iuav provides for accidents and damage insurance during the academic activities of outbound and

Mr. Alessandro D’ESTE [email protected]

http://www.iuav.it/studenti/servizi-e-/polizza-as/index.htm (in Italian)

allegato 6 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 8 di pagine 9

incoming student/staff.

UdG

Non Mexican citizens are required to take out private medical and health insurance before leaving their home Country and to obtain a consular declaration regarding its validity in Mexico. However, Iuav provides for accidents and damage insurance during the academic activities of outbound and incoming student/staff.

Mr. Gareth BENNETT t. +52 (33) 36309891 f. +52 (33) 36309892 [email protected]

n/p

4) Housing The receiving institution will guide incoming mobile participants in finding accommodation, according to the requirements of the Erasmus Charter for Higher Education.

Information and assistance can be provided by the following persons and information sources:

Institution [Erasmus code or city]

Contact details (e-mail, phone) Website for information

I VENEZIA02 For accommodation incoming students must arrange well in advance themselves with hostels or private apartments.

Esu Venezia: [email protected] Venice hostel: [email protected]

Esu Venezia web page: http://www.esuvenezia.it/ Easy Stanza web page: http://www.easystanza.it/?l=1 Venice hostel: http://www.hostelvenice.org/

UdG

To be asked to : Mr. Gareth BENNETT t. +52 (33) 36309891 f. +52 (33) 36309892 [email protected]

SIGNATURES OF THE INSTITUTIONS (legal representatives)

Institution [Erasmus code or

name and city]

Name, function Date Signature Seal

I VENEZIA02 Prof. Alberto FERLENGA, Rector

UdG

allegato 6 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 9 di pagine 9

Erasmus+ Programme

Key Action 1 – Mobility for learners and staff –

Higher Education Student and Staff Mobility

Inter-institutional1 agreement 2014-20[21]2 between institutions from

programme and partner countries

[Minimum requirements]3

The institutions named below agree to cooperate for the exchange of students and/or staff in the context of the Erasmus+ programme. They commit to respect the quality requirements of the Erasmus Charter for Higher Education in all aspects of the organization and management of the mobility, in particular the recognition of the credits (or equivalent) awarded to students by the partner institution. The institutions also commit to sound and transparent management of funds allocated to them through Erasmus+.

A. Information about the higher education institutions

Full name of

the instituti

on / country

Erasmus code or

city4

Name of the contact person

Contact details (email, phone)

Website (eg. of the course

catalogue)

Università Iuav di Venezia

I VENEZIA02 Claudia CAPUANO (Ms), Officer

International Affairs Office [email protected] t. +39 (0)41 2571739 f. +39 (0)41 2571160

www.iuav.it

Pontificia Universidad Católica del Perú

PUCP, Lima Claudia VALDIVIESO (Miss)

Sección de Movilidad Estudiantil Dirección Académica de Relaciones Institucionales [email protected] [email protected] t. 626-2000, anexo 2055

http://internacionalizacion.pucp.edu.pe/

1 Inter-institutional agreements can be signed by two or more higher education institutions (HEIs), at least one of them must be located in a Programme Country of Erasmus+.

2 Higher education institutions have to agree on the period of validity of this agreement. 3 Clauses may be added to this template agreement to better reflect the nature of the

institutional partnership. 4 Higher Education Institutions (HEI) from Erasmus+ programme countries should indicate

their Erasmus code while Partner Countries HEI should mention the city where they are located.

allegato 7 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 1 di pagine 10

B. Mobility numbers5 per academic year

[Paragraph to be added if the agreement is signed for more than one academic year:

The partners commit to amend the table below in case of changes in the mobility data by the end of January at the latest in the preceding academic year.]

FROM [Erasmus code or

city of the sending

institution]

TO7 [Erasmus code or

city of the receiving

institution]

Subject area code

* [ISCED 2013]

Subject area name *

Study cycle [short cycle, 1st, 2nd or 3rd]

*

Number of student mobility periods

Student Mobility for

Studies

[total No of months of the study periods or average

duration*]

Student Mobility for Traineeships

**

I VENEZIA02 PUCP, Lima 073;

021

Architecture; Industrial

Design/Communication Design/Visual Arts

2nd cycle

up to 2 students per 1 or 2 terms/year

up to 1 graduate student per 2 months more

3rd cycle 1 Ph.D. up to 3 months/year

PUCP, Lima I VENEZIA02

073; 021

Architecture; Industrial

Design/Communication Design/Visual Arts

pregrado

up to 2 students per 1 or 2 terms/year

up to 1 graduate student per 2 months more

Ph.D. student

1 Ph.D. up to 3 months/year

Students which would study the full year must arrive at the beginning of the academic year of the hosting Institution.

[**According to the possibilities of the offices to organize the training of incoming participants.]

5 Mobility numbers can be given per sending/receiving institutions and per education field (optional*: http://www.uis.unesco.org/Education/Pages/international-standard-classification-of-education.aspx)

allegato 7 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 2 di pagine 10

FROM7 [Erasmus

code or city of the

sending institution]

TO7 [Erasmus

code or city of the

receiving institution]

Subject area code

* [ISCED 2013]

Subject area name

*

Number of staff mobility periods

Staff Mobility for Teaching

[total No of days of the teaching

periods or average

duration*]

Staff Mobility for Training

*

I VENEZIA02 PUCP, Lima 073 Architecture 1 teacher per 12

days/year 1 staff per 5 days/year

PUCP, Lima I VENEZIA02 073 Architecture 1 teacher per 12 days/year

1 staff per 5 days/year

Workshop Mobility

The parties can cooperate in organizing common workshop (upon mutual consent) where participants, students and teachers can come/go from/to both universities. The coordinators will be responsible for the organization and the number of participants of the common workshops and for the number of credits accumulated by students.

C. Recommended language skills

The sending institution, following agreement with the receiving institution, is responsible for providing support to its nominated candidates so that they can have the recommended language skills at the start of the study or teaching period.

Before the arrival of the incoming students the receiving institutions inform the incoming students about language courses offered before their arrival and/or during their stays.

Receiving institution

[Erasmus code or

city]

Optional: Subject

area

Main language of instruc-

tion

Additional language of instruc-

tion

Recommended language of instruction level6

Student Mobility for

Studies [Minimum

recommended level: B1]

Staff Mobility for Teaching [Minimum

recommended level: B2]

I VENEZIA02 Italian

Some courses are held in

English B1 B2

6 See Common European Framework of Reference for Languages http://europass.cedefop.europa.eu/en/resources/european-language-levels-cefr

allegato 7 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 3 di pagine 10

PUCP, Lima Spanish B1 B2

For more details on the language of instruction recommendations, see the course catalogue of each institution [Links provided on the first page].

D. Respect of fundamental principles and other mobility requirements

The higher education institution(s) located in a programme country 7 of Erasmus+ must respect the Erasmus Charter for Higher Education of which it must be a holder. The charter can be found here:

http://eacea.ec.europa.eu/funding/2014/call_he_charter_en.php

The higher education institution(s) located in a partner country of Erasmus+ must respect the following set of principles and requirements:

The higher education institution agrees to:

• Respect in full the principles of non-discrimination and to promote and ensure equal access and opportunities to mobile participants from all backgrounds, in particular disadvantaged or vulnerable groups.

• Apply a selection process that is fair, transparent and documented, ensuring equal opportunities to participants eligible for mobility.

• Ensure recognition for satisfactorily completed activities of study mobility and, where possible, traineeships of its mobile students.

• Charge no fees, in the case of credit mobility, to incoming students for tuition, registration, examinations or access to laboratory and library facilities. Nevertheless, they may be charged small fees on the same basis as local students for costs such as insurance, student unions and the use of miscellaneous material.

The higher education institution located in a partner country of Erasmus further undertakes to:

Before mobility

• Provide information on courses (content, level, scope, language) well in advance of the mobility periods, so as to be transparent to all parties and allow mobile students to make well-informed choices about the courses they will follow.

• Ensure that outbound mobile participants are well prepared for the mobility, including having attained the necessary level of linguistic proficiency.

• Ensure that student and staff mobility for education or training purposes is based on a learning agreement for students and a mobility agreement for staff validated in advance between the sending and receiving institutions or enterprises and the mobile participants.

• Provide assistance related to obtaining visas, when required, for incoming and outbound mobile participants. Costs for visas can be covered with the mobility grants.

7 Erasmus+ programme countries are the 28 EU countries, the EFTA countries and other European countries as defined in the Call for proposals.

allegato 7 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 4 di pagine 10

See the information / visa section for contact details.

• Provide assistance related to obtaining insurance, when required, for incoming and outbound mobile participants. The institution from the Partner country should inform mobile participants of cases in which insurance cover is not automatically provided. Costs for insurance can be covered with the organizational support grants. See the information / insurance section for contact details.

• Provide guidance to incoming mobile participants in finding accommodation. See the information / housing section for contact details.

During and after mobility

• Ensure equal academic treatment and services for home students and staff and incoming mobile participants and integrate incoming mobile participants into the institution’s everyday life, and have in place appropriate mentoring and support arrangements for mobile participants as well as appropriate linguistic support to incoming mobile participants.

• Accept all activities indicated in the learning agreement as counting towards the degree, provided these have been satisfactorily completed by the mobile student.

• Provide, free-of-charge, incoming mobile students and their sending institutions with transcripts in English or in the language of the sending institution containing a full, accurate and timely record of their achievements at the end of their mobility period.

• Support the reintegration of mobile participants and give them the opportunity, upon return, to build on their experiences for the benefit of the Institution and their peers.

• Ensure that staff are given recognition for their teaching and training activities undertaken during the mobility period, based on a mobility agreement.

E. Any additional requirements

a) Calendars

1. Academic Calendar:

Receiving institution Autumn term* Spring term*

I VENEZIA02 from October to February from March to July

PUCP, Lima from March to July from August to December

Students who would apply for the full year must arrive at the beginning of the academic year at the Hosting University.

2. Applications/information on nominated students must reach the receiving institution by:

Receiving institution Autumn term* Spring term*

I VENEZIA02 June 30th October 30th

PUCP, Lima November 1st June 1st

[* to be adapted in case of a trimester system or different seasons]

allegato 7 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 5 di pagine 10

b) Students’ selection and nomination

Students must be selected and nominated by their home University. Then each university will provide the application form and the compulsory additional documents that students must enclose.

Receiving institution

[Erasmus

code or city]

Name of the contact person

contact details [e-mail, phone, fax] website for nomination

I VENEZIA02

Ms Paola DE ROSSI Officer, Student Mobility Office

[email protected] t. +39 041 2571403 f. +39 041 2571160

to be asked to [email protected]

PUCP, Lima

Claudia VALDIVIESO (Miss) Dirección Académica de Relaciones Institucionales

[email protected] [email protected] t. 626-2000, anexo 2055

https://docs.google.com/a/iuav.it/forms/d/1h42llDAU1ljnnXhXgUimjSFeDbQuTc9jOIX8_RIWQWo/viewform?c=0&w=1

1. The receiving institution will send its decision within 8 weeks.

2. A Transcript of Records will be issued by the receiving institution no later than 5 weeks after the assessment period has finished at the receiving HEI. [It should normally not exceed five weeks according to the Erasmus Charter for Higher Education guidelines]

c) Teachers in charge of the mobility

Receiving institution Teacher’s name Contact details

I VENEZIA02 Enrico Fontanari [email protected]

PUCP, Lima Luis Manuel Olguin [email protected]

The institutions could change the teacher in charge of the mobility, in this event a notice should be sent to the other party in a reasonable short time.

d) Services for Students and Staff with disabilities

Receiving institution

[Erasmus code or

city]

Office/Person in charge Contact

I VENEZIA02

Area Didattica e Servizi agli Studenti Front Office Mr. Federico FERRUZZI

[email protected] S. Croce 601, Campo de la lana 30135 Venezia - ITALIA

PUCP, Lima Miss Claudia VALDIVIESO [email protected]

allegato 7 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 6 di pagine 10

e) Costs and fees

The costs of visas, insurance, travel, housing and other costs of life in the foreign country are the student/staff’s responsibility. Exchange students will benefit of the dual enrolment and they don’t pay any fee at the hosting university.

f) Termination of the agreement

This agreement will be in force from the most recent date of its execution, until the expiration date of the Erasmus+ Programme that is the academic year 2020-2021. However, in the event of unilateral termination, a notice of at least one academic year should be given. This means that a unilateral decision to discontinue the exchanges notified to the other party by 1 September 20xx will only take effect as of 1 September 20xx+1. The termination clauses must include the following disclaimer: ”Neither the European Commission nor the National Agencies can be held responsible in case of a conflict“.

F. Information

1) Grading systems of the institutions

It is recommended that receiving institutions provide the statistical distribution of grades according to the descriptions in the ECTS users’ guide. A link to a webpage can be enough. The table will facilitate the interpretation of each grade awarded to students and will facilitate the credit transfer by the sending institution.

Receiving institution

[Erasmus code or city] Grading and credit information

I VENEZIA02

Grades from 18 to 30 cum laude, where 18 is the minimum passing grade. 1 ECTS credit corresponds to 1 CFU that is 25 hours: 10 hours lectures and 15 hours of individual work. 1,5 ECTS correspond to 1 PUCP credit.

PUCP, Lima

Grades from 0 (zero) to 20 (twenty) being 11 (eleven) the minimum passing grade. One PUCP credit is equivalent to one hour of taught classes a week throughout the semester, or at least two hours a week of practical classes. The semester has 17 weeks of classes. Courses could have from 2 to 8 credits depending on the difficulty level, from low to high. 1 PUCP credit corresponds to 1,5 ECTS credit.

2) Visa

The sending and receiving institutions will provide assistance, when required, in securing visas for incoming and outbound mobile participants, according to the requirements of the Erasmus Charter for Higher Education.

Information and assistance can be provided by the following contact points and information sources:

Institution [Erasmus code or city]

Contact details (e-mail, phone) Website for information

I VENEZIA02 Before departure towards Italy students must ask information to Italian Embassy in your Home

Polizia di Stato - Questura – Ufficio toll-free number +39 800 309309 (in English)

http://www.esteri.it/visti/index_eng.asp http://www.portaleimmigrazione.it (in Italian)

allegato 7 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 7 di pagine 10

Country. If you are requesting a permit to stay for study purposes: make your request at the Immigration Office (Sportello unico per l’Immigrazione) at the Questura (Police Headquarters) where you make your request for entry and living (domanda di ingresso) to/in Italy. Foreign citizens asking for their permit to stay to be issued or renewed will also be issued with a Tax Code (via the Tax Register website).

more info for the Tax Code: http://www1.agenziaentrate.gov.it/inglese/italian_taxation/tax_code.htm

PUCP, Lima International students have to enter with a tourist visa (students will no longer have to ask for student visa at Peruvian consulates) and then change the status at the Migrations Office in Lima. Our Office will provide the official documents from PUCP but is mandatory to bring any certification of sources of financial support (letter of support from parent, family member or sponsor; bank statement or bank letter certifying funds are available or letter of scholarship award. All the documents have to be translated into Spanish). Remember working is not permitted with a student or tourist status. Tourist visas are not longer renewable. The official fine is US$ 1.00 per day.

Consulado General del Perú en Milán

http://www.conpermilan.com/visto-visa-para-el-per%C3%BA/ http://www.digemin.gob.pe/servicios_inmigracion_cambio_calidad_migratoria.html

3) Insurance

The sending and receiving institutions will provide assistance in obtaining insurance for incoming and outbound mobile participants, according to the requirements of the Erasmus Charter for Higher Education.

The receiving institution will inform mobile participants of cases in which insurance cover is not automatically provided. Information and assistance can be provided by the following contact points and information sources:

allegato 7 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 8 di pagine 10

Institution

[Erasmus code or

city]

Recommandation Contact details (e-mail, phone)

Website for information

I VENEZIA02

Non-EU citizens are required to take out private medical and health insurance before leaving their home Country and to obtain a consular declaration regarding its validity in Italy. However, Iuav provides for accidents and damage insurance during the academic activities of outbound and incoming student/staff.

Mr. Alessandro D’ESTE [email protected]

http://www.iuav.it/studenti/servizi-e-/polizza-as/index.htm (in Italian)

PUCP, Lima

Students must purchase an international medical insurance before coming to PUCP and send the copy to our Office. Students without this document will not be able to register. Should students require medical treatment, they have to pay for services and then file a claim for reimbursement from the insurance carrier. Students may also want to consider purchasing supplemental insurance to reimburse for theft or loss (personal property insurance), lost expenses due to travel cancellations (travelers insurance) or enrollment in a travel assistance plan. In case of not having the International Insurance at the moment of the Online Application, send a copy when you acquire it to [email protected]

Miss Claudia VALDIVIESO [email protected] [email protected]

http://internacionalizacion.pucp.edu.pe/informacion-para-estudiantes-internacionales/contacto/

allegato 7 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 9 di pagine 10

4) Housing

The receiving institution will guide incoming mobile participants in finding accommodation, according to the requirements of the Erasmus Charter for Higher Education.

Information and assistance can be provided by the following persons and information sources:

Institution [Erasmus code or city]

Contact details (e-mail, phone) Website for information

I VENEZIA02 For accommodation incoming students must arrange well in advance themselves with hostels or private apartments.

Esu Venezia: [email protected] Venice hostel: [email protected]

Esu Venezia web page: http://www.esuvenezia.it/ Easy Stanza web page: http://www.easystanza.it/?l=1 Venice hostel: http://www.hostelvenice.org/

PUCP, Lima A list of student residences or families (depending on the choice) will be sent to the students after receiving their applications forms.

Miss Claudia VALDIVIESO [email protected]

http://internacionalizacion.pucp.edu.pe/informacion-para-estudiantes-internacionales/preguntas-frecuentes/

SIGNATURES OF THE INSTITUTIONS (legal representatives)

Institution [Erasmus code or

name and city]

Name, function Date Signature Seal

I VENEZIA02 Prof. Alberto FERLENGA, Rector

PUCP, Lima

allegato 7 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 10 di pagine 10

Erasmus+ Programme

Key Action 1 – Mobility for learners and staff –

Higher Education Student and Staff Mobility

Inter-institutional1 agreement 2016-2021

between institutions from programme and partner countries

Minimum requirements2

The institutions named below agree to cooperate for the exchange of students and/or staff in the context of the Erasmus+ programme. They commit to respect the quality requirements of the Erasmus Charter for Higher Education in all aspects of the organization and management of the mobility, in particular the recognition of the credits (or equivalent) awarded to students by the partner institution. The institutions also commit to sound and transparent management of funds allocated to them through Erasmus+. A. Information about the higher education institutions

Full name of

the

institution /

country

Erasmus

code or

city3

Name of the

contact person

Contact details

(email, phone)

Website

(eg. of the course

catalogue)

Università Iuav di Venezia / Italy

I VENEZIA02

Ms Claudia CAPUANO, Officer International Affairs Office

[email protected] t. +39 041 2571739 f. +39 041 2571160 skype: iuav.international

www.iuav.it

Universidad San Francisco de Quito (USFQ) / Ecuador

Quito

Edith Bermeo, Interim Director of International Programs

[email protected] t. +593 2 2971755 f. +593 2 2890070 skype: opi.usfq

Office of International Programs - https://www.usfq.edu.ec/programas_internacionales/opi/Paginas/default.aspx Course catalogue - http://evaluaciones.usfq.edu.ec/banner/ssb/cursos.htm

1 Inter-institutional agreements can be signed by two or more higher education institutions (HEIs), at least one of them must be located in a Programme Country of Erasmus+.

2 Clauses may be added to this template agreement to better reflect the nature of the institutional partnership. 3 Higher Education Institutions (HEI) from Erasmus+ programme countries should indicate their Erasmus code while

Partner Countries HEI should mention the city where they are located.

allegato 8 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 1 di pagine 9

B. Mobility numbers4 per academic year

FROM

[Erasmus

code or

city of the

sending

institution]

TO7

[Erasmus

code or

city of the

receiving

institution]

Subject

area

code

*

[ISCED

2013]

Subject area

name

*

Study cycle

[short

cycle, 1st ,

2nd or 3rd]

*

Number of student mobility

periods

Student

Mobility for

Studies

[total

number of

months of

the study

periods or

average

duration*]

Student Mobility

for Traineeships*

I VENEZIA02 USFQ Quito

073; 021; 021

Architecture; Graphic Design; Visual Arts

2nd cycle

up to 6 students per one semester or the full year

up to 2 students per 2 months

more

3rd cycle 1 Ph.D. up to 3 months/year

USFQ Quito I VENEZIA02

073; 021; 021

Architecture; Graphic Design; Visual Arts

2nd, 3rd and 4th years

up to 6 students per one semester or the full year

up to 2 students per 2 months

more

a. Where possible, each exchange will be made on a 1:1 exchange basis. However, if the number of students exchanged is not in balance each semester, an approximate balance should be achieved over the period of the Agreement. At no time should the imbalance be for more than three (3) year-long exchange spaces, equivalent to six (6) semester student spaces.

b. If there exists an imbalance of more than three year-long exchanges (six semester spaces), the institution that has sent more students will not be able to send more on exchange basis until the balance is rectified. They can, however, continue to send students on a non-exchange (tuition paying) basis.

4 Mobility numbers can be given per sending/receiving institutions and per education field (optional*: http://www.uis.unesco.org/Education/Pages/international-standard-classification-of-education.aspx)

allegato 8 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 2 di pagine 9

c. Non-exchange students do not count towards the exchange balance, but would have the same academic program and access to services as the exchange students.

d. Every year each institution will confirm with the other institution the number of available exchange spaces prior to accepting students for the following academic year.

FROM7

[Erasmus

code or city

of the

sending

institution]

TO7

[Erasmus

code or city

of the

receiving

institution]

Subject

area

code

*

[ISCED

2013]

Subject area

name

*

Number of staff mobility periods

Staff Mobility for

Teaching

[total number of

days of the

teaching periods or

average duration*]

Staff Mobility for

Training

*

I VENEZIA02 USFQ Quito 073 Architecture 1 teacher per 12 days/year

1 staff per 5 days/year

USFQ Quito I VENEZIA02 Architecture Design

1 teacher per 12 days/year

1 staff per 5 days/year

C. Recommended language skills

The sending institution, following agreement with the receiving institution, is responsible for providing support to its nominated candidates so that they can have the recommended language skills at the start of the study or teaching period.

Receiving

institution

[Erasmus

code or city]

Optional:

Subject area

Main

language

of instruc-

tion

Additional

language

of instruction

Recommended language of

instruction level5

Student Mobility

for Studies

[Minimum

recommended

level: B1]

Staff Mobility for

Teaching

[Minimum

recommended

level: B2]

I VENEZIA02 Italian some courses are taught in

English

B1 of Italian B2

5 See Common European Framework of Reference for Languages: http://europass.cedefop.europa.eu/en/resources/european-language-levels-cefr

allegato 8 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 3 di pagine 9

USFQ Quito Architecture Design Spanish

some courses are taught in

English

B1 of Spanish B2

USFQ recommends a minimum of four (4) semesters of college level Spanish for classes at the Cumbayá campus.

For more details on the language of instruction recommendations, see the course catalogue of each institution [Links provided on the first page].

D. Respect of fundamental principles and other mobility requirements

The higher education institution(s) located in a programme country6 of Erasmus+ must respect the Erasmus Charter for Higher Education of which it must be a holder. The charter can be found here:

http://eacea.ec.europa.eu/funding/2014/call_he_charter_en.php

The higher education institution(s) located in a partner country of Erasmus+ must respect the following set of principles and requirements:

The higher education institution agrees to:

• Respect in full the principles of non-discrimination and to promote and ensure equal access and opportunities to mobile participants from all backgrounds, in particular disadvantaged or vulnerable groups.

• Apply a selection process that is fair, transparent and documented, ensuring equal opportunities to participants eligible for mobility.

• Ensure recognition for satisfactorily completed activities of study mobility and, where possible, traineeships of its mobile students.

• Charge no fees, in the case of credit mobility, to incoming students for tuition, registration, examinations or access to laboratory and library facilities. Nevertheless, they may be charged small fees on the same basis as local students for costs such as insurance, student unions and the use of miscellaneous material.

The higher education institution located in a partner country of Erasmus further undertakes to:

Before mobility

• Provide information on courses (content, level, scope, language) well in advance of the mobility periods, so as to be transparent to all parties and allow mobile students to make well-informed choices about the courses they will follow.

• Ensure that outbound mobile participants are well prepared for the mobility, including having attained the necessary level of linguistic proficiency.

• Ensure that student and staff mobility for education or training purposes is based on a learning agreement for students and a mobility agreement for staff validated in advance between the sending and receiving institutions or enterprises and the mobile participants.

6 Erasmus+ programme countries are the 28 EU countries, the EFTA countries and other European countries as defined in the Call for proposals.

allegato 8 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 4 di pagine 9

• Provide assistance related to obtaining visas, when required, for incoming and outbound mobile participants. Costs for visas can be covered with the mobility grants. See the information / visa section for contact details.

• Provide assistance related to obtaining insurance, when required, for incoming and outbound mobile participants. The institution from the Partner country should inform mobile participants of cases in which insurance cover is not automatically provided. Costs for insurance can be covered with the organizational support grants. See the information / insurance section for contact details.

• Provide guidance to incoming mobile participants in finding accommodation. See the information / housing section for contact details.

During and after mobility

• Ensure equal academic treatment and services for home students and staff and incoming mobile participants and integrate incoming mobile participants into the institution’s everyday life, and have in place appropriate mentoring and support arrangements for mobile participants as well as appropriate linguistic support to incoming mobile participants.

• Accept all activities indicated in the learning agreement as counting towards the degree awarded by the home institution, provided these have been satisfactorily completed by the mobile student.

• Provide, free-of-charge, incoming mobile students and their sending institutions with transcripts in English or in the language of the sending institution containing a full, accurate and timely record of their achievements at the end of their mobility period.

• Support the reintegration of mobile participants and give them the opportunity, upon return, to build on their experiences for the benefit of the Institution and their peers.

• Ensure that staff are given recognition for their teaching and training activities undertaken during the mobility period, based on a mobility agreement.

E. Participants

It is anticipated the terms and conditions of the Agreement apply to undergraduate students. Acceptance will be based on the following requirements:

a. Sophomore standing or higher (defined as U.S. 30 credits or more earned at the time of participation).

b. Students must meet immigration/visa requirements for student status in the host country. The host institution will facilitate this process by providing information on obtaining a student visa and any relevant documentation.

c. Students must provide evidence that they possess the necessary health insurance required by the respective host institution.

d. USFQ requires a minimum of 2.50 GPA for the Cumbayá campus.

Selected students must be nominated by their home University. Then each university will provide the application form and the required additional documents that students must enclose. The additional documents are compulsory and should be enclosed with the application.

Receiving institution

Name of the contact person

contact details [e-mail, phone, fax] website for nomination

allegato 8 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 5 di pagine 9

[Erasmus

code or city]

I VENEZIA02

Ms Paola DE ROSSI Officer, Student Mobility Office

[email protected] t. +39 041 2571403 f. +39 041 2571160

to be asked to [email protected]

USFQ Quito Veronica CASTELO, Assistant Director

[email protected] t. (+593 2) 297-1755

n/p

a. It is expected that students will enroll at the host institution in a full-time course load as a non-degree seeking student (defined as four to six academic courses, or 12-18 U.S. credits per semester).

b. The host institution will endeavor to ensure that students are admitted to courses regarded as essential. However, admission to a specific department or course is subject to the student being satisfactorily qualified for the chosen area of study and/or course level, and the availability of courses in the period for which participation is sought. List any restrictions on taking courses in specific colleges/departments. International students at USFQ may not enroll in online or evening courses. Also, some courses have specific pre-requisites (see USFQ-CADI’s website).

c. Students studying at USFQ will enroll in courses as appropriate. Academic programs established in the future are not subject to this agreement.

d. Each exchange under the terms of this agreement shall be for one semester or one academic year.

e. Participating students agree to comply with the laws of the respective host Country and the regulations and policies of the host Institution (both academic and behavioral). Any violation will be the responsibility of the student and they will subject to the penalties established for such violations or misconduct, which may ultimately include removal from the exchange program without refund.

f. The obligations of the institutions under agreement are only for the participants, and include neither spouses nor dependents. Those who accompany the participants are the responsibility of the participants.

F. Calendars

1. Academic calendar:

Receiving institution

[Erasmus code or city] 1st term 2nd term

I VENEZIA02 from October to February from March to July

USFQ Quito from August to December from January to May

Students which would study the full year must arrive in the hosting Institution at the beginning of the academic year.

2. Applications/information on nominated students must reach the receiving institution by:

Receiving institution 1st term or full year* 2nd term*

I VENEZIA02 30th June 30th November

USFQ Quito 1st June 25th October

allegato 8 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 6 di pagine 9

3. The receiving institution will send its decision within 8 weeks.

4. A Transcript of Records will be issued by the receiving institution no later than 5 weeks after the assessment period has finished at the receiving HEI.

G. Teachers in charge of the mobility

Receiving institution Teacher’s name Contact details

I VENEZIA02 Prof. Enrico FONTANARI [email protected]

USFQ Quito Prof. Diego OLEAS [email protected]

The institutions could change the teacher in charge of the mobility, in this event a notice should be sent to the other party in a reasonable short time.

H. Services for Students and Staff with disabilities

Receiving institution

[Erasmus code or city] Office/Person in charge Contact

I VENEZIA02

Area Didattica e Servizi agli Studenti Front Office Mr Federico FERRUZZI

[email protected] S. Croce 601, Campo de la lana 30135 Venezia - ITALIA

USFQ Quito Office of International Programs [email protected]

I. Costs and fees

The costs of visas, insurance, travel, housing and other costs of life in the foreign country are the student/staff’s responsibility. Exchange students will benefit of the dual enrolment and they don’t pay any fee at the hosting University.

J. Termination of the agreement

This agreement will be in force from the most recent date of its execution, until the expiration date of the Erasmus+ Programme that is the academic year 2020-2021. However, in the event of unilateral termination, a notice of at least 6 (six) months should be given to the other party. In this case, the activities in progress will continue to remain valid until their natural expiry. Neither the European Commission nor the National Agencies in Italy and in Ecuador can be held responsible in case of a conflict.

K. Information

1. Grading and credit systems of the institutions

Receiving

institution

[Erasmus code

or city]

Grading and credit information

I VENEZIA02

Grades from 18 to 30 cum laude, where 18 is the minimum passing grade. 1 ECTS credit corresponds to 1 CFU that is 25 hours: 10 hours lectures and 15 hours of individual work. 2 ECTS correspond to 1 USFQ Quito credit.

allegato 8 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 7 di pagine 9

USFQ Quito

Credit Hours: Each credit hour corresponds to one contact hour of fifty-five minutes per week. Regular courses have three credits. For laboratories, clinical practicum, and practicum courses one credit does not necessarily correspond to a one-contact hour. 1 USFQ Quito credit corresponds to 2 ECTS. Grading System: Grades are based on the following system:

Grade - Definition - Quality Points A - Excellent - 4 B - Good/Above Average - 3 C – Average - 2 D - Below Average - 1 F – Failure - 0

R - Withdrawn P - Pass, equivalent to C or better I - Incomplete N - Unofficial withdrawal (results in failure) O - Auditing H - In progress NR - Not registered

2. Visa

The sending and receiving institutions will provide assistance, when required, in securing visas for incoming and outbound mobile participants, according to the requirements of the Erasmus Charter for Higher Education.

Information and assistance can be provided by the following contact points and information sources:

Institution

[Erasmus code or city]

Contact details

(e-mail, phone) Website for information

I VENEZIA02 If you are requesting a permit to stay for study purposes: make your request at the Immigration Office (Sportello unico per l’Immigrazione) at the Questura (Police Headquarters) where you make your request for entry (domanda di ingresso) to Italy. Foreign citizens asking for their permit to stay to be issued or renewed will also be issued with a Tax Code (via the Tax Register website).

Polizia di Stato - Questura – Ufficio toll-free number +39 800 309309 (in English)

http://www.esteri.it/visti/index_eng.asp http://www.portaleimmigrazione.it (in Italian) more info for the Tax Code: http://www1.agenziaentrate.gov.it/inglese/italian_taxation/tax_code.htm

USFQ Quito

Veronica CASTELO, Assistant Director [email protected] t. (+593 2) 297-1755

Visa 12 VIII (Cultural Exchange) requirements - http://www.cancilleria.gob.ec/visa-12-viii-intercambio-cultural/

3. Insurance

The sending and receiving institutions will provide assistance in obtaining insurance for incoming and outbound mobile participants, according to the requirements of the Erasmus Charter for Higher Education.

The receiving institution will inform mobile participants of cases in which insurance cover is not automatically provided. Information and assistance can be provided by the following contact points and information sources:

Institution Recommendation Contact details Website for

allegato 8 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 8 di pagine 9

[Erasmus

code or city]

(e-mail, phone) information

I VENEZIA02

Non-EU citizens are required to take out private medical and health insurance before leaving their home country and to obtain a consular declaration regarding its validity in Italy. However, Iuav provides for accidents and damage insurance during the academic activities of outbound and incoming student/staff.

Mr Alessandro D’ESTE [email protected]

http://www.iuav.it/studenti/servizi-e-/polizza-as/index.htm (in Italian)

USFQ Quito

All international students attending USFQ are required to have international insurance with a minimum coverage of USD 50.000 including emergency evacuation.

Veronica CASTELO, Assistant Director [email protected] t. (+593 2) 297-1755

n/p

4. Housing

The receiving institution will guide incoming mobile participants in finding accommodation, according to the requirements of the Erasmus Charter for Higher Education. Information and assistance can be provided by the following persons and information sources:

Institution

[Erasmus code or city]

Contact details

(e-mail, phone) Website for information

I VENEZIA02 For accommodation incoming students must arrange well in advance with hostels or private apartments.

Esu Venezia: benefici@esuvenezia Venice hostel: [email protected]

Esu Venezia web page: http://www.esuvenezia.it/ Easy Stanza web page: http://www.easystanza.it/?l=1 Venice hostel: http://www.hostelvenice.org/

USFQ Quito does not provide housing directly, but will place visiting students with a family in a homestay arrangement and charge the current rate.

https://www.usfq.edu.ec/programas_internacionales/exchange_students/Paginas/english.aspx#demoTab4

SIGNATURES OF THE INSTITUTIONS (legal representatives)

Institution

[Erasmus code or name and

city]

Name, function Date Signature

I VENEZIA02 Alberto FERLENGA, Rector

USFQ Quito Carlos MONTUFAR, Ph.D., Rector

allegato 8 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 9 di pagine 9

Erasmus+ Programme

Key Action 1 – Mobility for learners and staff –

Higher Education Student and Staff Mobility

Inter-institutional1 agreement 2014-20[21]2 between institutions from

programme and partner countries

[Minimum requirements]3

The institutions named below agree to cooperate for the exchange of students and/or staff in the context of the Erasmus+ programme. They commit to respect the quality requirements of the Erasmus Charter for Higher Education in all aspects of the organization and management of the mobility, in particular the recognition of the credits (or equivalent) awarded to students by the partner institution. The institutions also commit to sound and transparent management of funds allocated to them through Erasmus+.

A. Information about the higher education institutions

Full name of the

institution / country

Erasmus code or

city4

Name of the contact person

Contact details (email, phone)

Website (eg. of the course

catalogue)

Università Iuav di Venezia

I VENEZIA02

Claudia CAPUANO (Ms), Officer

International Affairs Office [email protected] t. +39 (0)41 2571739 f. +39 (0)41 2571160

www.iuav.it

Universidad de Lima ULIMA

Ana Cecilia VILLACORTA, Directora de Cooperación Externa

Relaciones Internacionales [email protected]

http://www.ulima.edu.pe/departamento/relaciones-internacionales

1 Inter-institutional agreements can be signed by two or more higher education institutions (HEIs), at least one of them must be located in a Programme Country of Erasmus+.

2 Higher education institutions have to agree on the period of validity of this agreement. 3 Clauses may be added to this template agreement to better reflect the nature of the

institutional partnership. 4 Higher Education Institutions (HEI) from Erasmus+ programme countries should indicate

their Erasmus code while Partner Countries HEI should mention the city where they are located.

allegato 9 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 1 di pagine 9

B. Mobility numbers5 per academic year

[Paragraph to be added if the agreement is signed for more than one academic year:

The partners commit to amend the table below in case of changes in the mobility data by the end of January at the latest in the preceding academic year.]

FROM [Erasmus code or

city of the sending

institution]

TO7 [Erasmus code or

city of the receiving

institution]

Subject area code

* [ISCED 2013]

Subject area name

*

Study cycle [short

cycle, 1st, 2nd or 3rd]

*

Number of student mobility periods

Student Mobility for

Studies

[total No of months of the study periods or average duration*]

Student Mobility for Traineeships

**

I VENEZIA02 ULIMA 073 Architecture

2nd cycle

up to 3 students per 1 or 2 terms/year

up to 1 graduate student per 2 months more

3rd cycle 1 Ph.D. up to 3 months/year

ULIMA I VENEZIA02 073 Architecture

pregrado

up to 3 students per 1 or 2 terms/year

up to 1 graduate student per 2 months more

Ph.D. student

1 Ph.D. up to 3 months/year

Students which would study the full year must arrive at the beginning of the academic year of the hosting Institution.

[**According to the possibilities of the offices to organize the training of incoming participants.]

5 Mobility numbers can be given per sending/receiving institutions and per education field (optional*: http://www.uis.unesco.org/Education/Pages/international-standard-classification-of-education.aspx)

allegato 9 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 2 di pagine 9

FROM7 [Erasmus

code or city of the

sending institution]

TO7 [Erasmus

code or city of the

receiving institution]

Subject area code

* [ISCED 2013]

Subject area name

*

Number of staff mobility periods

Staff Mobility for Teaching

[total No of days of the teaching

periods or average

duration*]

Staff Mobility for Training

*

I VENEZIA02 ULIMA 073 Architecture 1 teacher per 12

days/year 1 staff per 5 days/year

ULIMA I VENEZIA02 073 Architecture 1 teacher per 12 days/year

1 staff per 5 days/year

Workshop Mobility

The parties can cooperate in organizing common workshop (upon mutual consent) where participants, students and teachers can come/go from/to both universities. The coordinators will be responsible for the organization and the number of participants of the common workshops and for the number of credits accumulated by students.

C. Recommended language skills

The sending institution, following agreement with the receiving institution, is responsible for providing support to its nominated candidates so that they can have the recommended language skills at the start of the study or teaching period.

Before the arrival of the incoming students the receiving institutions inform the incoming students about language courses offered before their arrival and/or during their stays.

Receiving institution

[Erasmus code or

city]

Optional: Subject

area

Main language of instruc-

tion

Additional language of instruc-

tion

Recommended language of instruction level6

Student Mobility for

Studies [Minimum

recommended level: B1]

Staff Mobility for Teaching [Minimum

recommended level: B2]

I VENEZIA02 Italian

Some courses are held in

English B1 B2

ULIMA Spanish B1 B2

6 See Common European Framework of Reference for Languages http://europass.cedefop.europa.eu/en/resources/european-language-levels-cefr

allegato 9 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 3 di pagine 9

For more details on the language of instruction recommendations, see the course catalogue of each institution [Links provided on the first page].

D. Respect of fundamental principles and other mobility requirements

The higher education institution(s) located in a programme country 7 of Erasmus+ must respect the Erasmus Charter for Higher Education of which it must be a holder. The charter can be found here:

http://eacea.ec.europa.eu/funding/2014/call_he_charter_en.php

The higher education institution(s) located in a partner country of Erasmus+ must respect the following set of principles and requirements:

The higher education institution agrees to:

• Respect in full the principles of non-discrimination and to promote and ensure equal access and opportunities to mobile participants from all backgrounds, in particular disadvantaged or vulnerable groups.

• Apply a selection process that is fair, transparent and documented, ensuring equal opportunities to participants eligible for mobility.

• Ensure recognition for satisfactorily completed activities of study mobility and, where possible, traineeships of its mobile students.

• Charge no fees, in the case of credit mobility, to incoming students for tuition, registration, examinations or access to laboratory and library facilities. Nevertheless, they may be charged small fees on the same basis as local students for costs such as insurance, student unions and the use of miscellaneous material.

The higher education institution located in a partner country of Erasmus further undertakes to:

Before mobility

• Provide information on courses (content, level, scope, language) well in advance of the mobility periods, so as to be transparent to all parties and allow mobile students to make well-informed choices about the courses they will follow.

• Ensure that outbound mobile participants are well prepared for the mobility, including having attained the necessary level of linguistic proficiency.

• Ensure that student and staff mobility for education or training purposes is based on a learning agreement for students and a mobility agreement for staff validated in advance between the sending and receiving institutions or enterprises and the mobile participants.

• Provide assistance related to obtaining visas, when required, for incoming and outbound mobile participants. Costs for visas can be covered with the mobility grants. See the information / visa section for contact details.

7 Erasmus+ programme countries are the 28 EU countries, the EFTA countries and other European countries as defined in the Call for proposals.

allegato 9 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 4 di pagine 9

• Provide assistance related to obtaining insurance, when required, for incoming and

outbound mobile participants. The institution from the Partner country should inform mobile participants of cases in which insurance cover is not automatically provided. Costs for insurance can be covered with the organizational support grants. See the information / insurance section for contact details.

• Provide guidance to incoming mobile participants in finding accommodation. See the information / housing section for contact details.

During and after mobility

• Ensure equal academic treatment and services for home students and staff and incoming mobile participants and integrate incoming mobile participants into the institution’s everyday life, and have in place appropriate mentoring and support arrangements for mobile participants as well as appropriate linguistic support to incoming mobile participants.

• Accept all activities indicated in the learning agreement as counting towards the degree, provided these have been satisfactorily completed by the mobile student.

• Provide, free-of-charge, incoming mobile students and their sending institutions with transcripts in English or in the language of the sending institution containing a full, accurate and timely record of their achievements at the end of their mobility period.

• Support the reintegration of mobile participants and give them the opportunity, upon return, to build on their experiences for the benefit of the Institution and their peers.

• Ensure that staff are given recognition for their teaching and training activities undertaken during the mobility period, based on a mobility agreement.

E. Any additional requirements

a) Calendars

1. Academic Calendar:

Receiving institution Autumn term* Spring term*

I VENEZIA02 from October to February from March to July

ULIMA from March to July from August to November

Students who would apply for the full year must arrive at the beginning of the academic year at the Hosting University.

2. Applications/information on nominated students must reach the receiving institution by:

Receiving institution Autumn term* Spring term*

I VENEZIA02 June 30th October 30th

ULIMA December 10th June 15th

[* to be adapted in case of a trimester system or different seasons]

allegato 9 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 5 di pagine 9

b) Students’ selection and nomination

Students must be selected and nominated by their home University. Then each university will provide the application form and the compulsory additional documents that students must enclose.

Receiving institution

[Erasmus

code or city]

Name of the contact person

contact details [e-mail, phone, fax] website for nomination

I VENEZIA02

Ms Paola DE ROSSI Officer, Student Mobility Office

[email protected] t. +39 041 2571403 f. +39 041 2571160

to be asked to [email protected]

ULIMA

Ms Ana Cecilia VILLACORTA Directora de Cooperación Externa

[email protected]

http://www.ulima.edu.pe/departamento/relaciones-internacionales/programa-de-intercambio-estudiantil-2017-1

1. The receiving institution will send its decision within 8 weeks.

2. A Transcript of Records will be issued by the receiving institution no later than 5 weeks after the assessment period has finished at the receiving HEI. [It should normally not exceed five weeks according to the Erasmus Charter for Higher Education guidelines]

c) Teachers in charge of the mobility

Receiving institution Teacher’s name Contact details

I VENEZIA02 Enrico FONTANARI [email protected]

ULIMA Ana Cecilia VILLACORTA [email protected]

The institutions could change the teacher in charge of the mobility, in this event a notice should be sent to the other party in a reasonable short time.

d) Services for Students and Staff with disabilities

Receiving institution

[Erasmus code or

city]

Office/Person in charge Contact

I VENEZIA02

Area Didattica e Servizi agli Studenti Front Office Mr. Federico FERRUZZI

[email protected] S. Croce 601, Campo de la lana 30135 Venezia - ITALIA

ULIMA Ms Ana Cecilia VILLACORTA Directora de Cooperación Externa [email protected]

e) Costs and fees

The costs of visas, insurance, travel, housing and other costs of life in the foreign country are the student/staff’s responsibility. Exchange students will benefit of the dual enrolment and they don’t pay any fee at the hosting university.

allegato 9 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 6 di pagine 9

f) Termination of the agreement

This agreement will be in force from the most recent date of its execution, until the expiration date of the Erasmus+ Programme that is the academic year 2020-2021. However, in the event of unilateral termination, a notice of at least one academic year should be given. This means that a unilateral decision to discontinue the exchanges notified to the other party by 1 September 20xx will only take effect as of 1 September 20xx+1. The termination clauses must include the following disclaimer: ”Neither the European Commission nor the National Agencies can be held responsible in case of a conflict“.

F. Information

1) Grading systems of the institutions

It is recommended that receiving institutions provide the statistical distribution of grades according to the descriptions in the ECTS users’ guide. A link to a webpage can be enough. The table will facilitate the interpretation of each grade awarded to students and will facilitate the credit transfer by the sending institution.

Receiving institution

[Erasmus code or city] Grading and credit information

I VENEZIA02

Grades from 18 to 30 cum laude, where 18 is the minimum passing grade. 1 ECTS credit corresponds to 1 CFU that is 25 hours: 10 hours lectures and 15 hours of individual work. 1,5 ECTS correspond to 1 ULIMA credit.

ULIMA Grades from 0 to 20. The minimum passing grade is 11. 1 ULIMA credit corresponds to 1,5 ECTS.

2) Visa

The sending and receiving institutions will provide assistance, when required, in securing visas for incoming and outbound mobile participants, according to the requirements of the Erasmus Charter for Higher Education.

Information and assistance can be provided by the following contact points and information sources:

Institution [Erasmus code or city]

Contact details (e-mail, phone) Website for information

I VENEZIA02 Before departure towards Italy students must ask information to Italian Embassy in your Home Country. If you are requesting a permit to stay for study purposes: make your request at the Immigration Office (Sportello unico per l’Immigrazione) at the Questura (Police Headquarters) where you make your request for entry and living (domanda di ingresso) to/in Italy. Foreign citizens asking for their permit to stay to be issued or

Polizia di Stato - Questura – Ufficio toll-free number +39 800 309309 (in English)

http://www.esteri.it/visti/index_eng.asp http://www.portaleimmigrazione.it (in Italian) more info for the Tax Code: http://www1.agenziaentrate.gov.it/inglese/italian_taxation/tax_code.htm

allegato 9 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 7 di pagine 9

renewed will also be issued with a Tax Code (via the Tax Register website).

ULIMA Consulado General del Perú en Milán

http://www.conpermilan.com/ http://www.conpermilan.com/visto-visa-para-el-per%C3%BA/

3) Insurance

The sending and receiving institutions will provide assistance in obtaining insurance for incoming and outbound mobile participants, according to the requirements of the Erasmus Charter for Higher Education.

The receiving institution will inform mobile participants of cases in which insurance cover is not automatically provided. Information and assistance can be provided by the following contact points and information sources:

Institution

[Erasmus code or

city]

Recommandation Contact details (e-mail, phone)

Website for information

I VENEZIA02

Non-EU citizens are required to take out private medical and health insurance before leaving their home Country and to obtain a consular declaration regarding its validity in Italy. However, Iuav provides for accidents and damage insurance during the academic activities of outbound and incoming student/staff.

Mr. Alessandro D’ESTE [email protected]

http://www.iuav.it/studenti/servizi-e-/polizza-as/index.htm (in Italian)

ULIMA

Non Peruvian citizens are required to take out private medical and health insurance before leaving their home Country and to obtain a consular declaration regarding its validity in Peru. However, Iuav provides for accidents and damage insurance during the academic activities of outbound and incoming student/staff.

Ms Ana Cecilia VILLACORTA Directora de Cooperación Externa

http://www.ulima.edu.pe/departamento/cooperacion-externa/preguntas-frecuentes

4) Housing

The receiving institution will guide incoming mobile participants in finding accommodation, according to the requirements of the Erasmus Charter for Higher Education.

allegato 9 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 8 di pagine 9

Information and assistance can be provided by the following persons and information sources:

Institution [Erasmus code

or city]

Contact details (e-mail, phone) Website for information

I VENEZIA02 For accommodation incoming students must arrange well in advance themselves with hostels or private apartments.

Esu Venezia: [email protected] Venice hostel: [email protected]

Esu Venezia web page: http://www.esuvenezia.it/ Easy Stanza web page: http://www.easystanza.it/?l=1 Venice hostel: http://www.hostelvenice.org/

ULIMA hasn’t a campus for accommadion. Incoming students must arrange with hostels or private houses.

Ms Ana Cecilia VILLACORTA Directora de Cooperación Externa [email protected]

http://www.ulima.edu.pe/departamento/cooperacion-externa/preguntas-frecuentes

SIGNATURES OF THE INSTITUTIONS (legal representatives)

Institution [Erasmus code or

name and city]

Name, function Date Signature Seal

I VENEZIA02 Prof. Alberto FERLENGA, Rector

ULIMA

allegato 9 alla delibera n. 106 Sa/2016 pagina 9 di pagine 9

il segretario il presidente

13 luglio 2016 delibera n. 107 Sa/2016/Arbsl/rapporti con il territorio

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10 Contratti, convenzioni e protocolli d’intesa: a) contratto di ricerca finanziata con il Comune di Castelfranco VenetoIl presidente sottopone al senato accademico la proposta di stipula del contratto con ilComune di Castelfranco Veneto avente per oggetto “Il PAES del Comune di CastelfrancoVeneto, audit energetico e analisi delle possibilità di riqualificazione del patrimonioimmobiliare del Comune di Castelfranco”.Il presidente informa che il Comune di Castelfranco Veneto intende intraprendere una seriedi azioni al fine di raggiungere gli obiettivi fissati con l’adesione al Patto dei Sindaci(Covenant of Mayors) in data 31 maggio 2013 ed aver approvato il Piano d’Azione perl’Energia Sostenibile in data 9 maggio 2014.A tal scopo il Comune di Castelfranco Veneto intende attivare forme di collaborazione alfine di sviluppare e promuovere un’attività di studi e ricerca dedicata a concretizzare leazioni previste dal proprio Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile tra cui l’attività disensibilizzazione della popolazione all’uso razionale dell’energia, la formazione scolasticasui temi del risparmio energetico e delle energie rinnovabili, lo Sportello Energia e l’auditenergetico di tutti gli edifici di proprietà.Pertanto il Comune di Castelfranco Veneto, interessato a sostenere la ricerca universitaria,intende avvalersi del supporto scientifico e metodologico dell’Università Iuav di Venezia, inparticolare del Laboratorio di Fisica Tecnica Ambientale del Sistema dei Laboratoridell’Università Iuav di Venezia, che ha sviluppato ricerche di base specifiche nel settoredell’energetica degli edifici e della qualità del costruire ed è interessata a sperimentare studie ricerche in materia di audit energetico e analisi delle possibilità di riqualificazione delpatrimonio immobiliare.Il presidente comunica che per le attività del presente contratto, che avrà la durata di 24mesi, verrà corrisposto all’Università Iuav di Venezia un contributo pari a Euro 50.000mediante cui verranno attivati assegni di ricerca.Il responsabile scientifico dell’esecuzione delle attività in parola è il prof. Fabio Peron.Il presidente dà lettura dello schema di convenzione sotto riportato.Contratto di ricerca finanziataTraL’Università Iuav di Venezia, con sede in Venezia, S. Croce 191, c.f. 80009280274, p.i.00708670278, nel seguito denominata IUAV, rappresentata dal prof. Alberto Ferlenga, natoa Castiglione delle Stiviere il 17 aprile 1954, Rettore pro-tempore dell’Università Iuav,domiciliato per la carica in Venezia, S. Croce 191eIl Comune di Castelfranco Veneto con sede in Castelfranco Veneto (TV), Via F.M. Preti Codice Fiscale e Partita IVA 00481880268, (di seguito denominata Committente) rappresentata dal dirigente settore tecnico Arch. Luca Pozzobon nato a Castelfranco Veneto (TV) il 25.04.1964. Premesso che: - Iuav, ai sensi dell’articolo 6, comma 2 del proprio Statuto, nell’esercizio della propriaautonomia funzionale, può promuovere, organizzare e gestire, in collaborazione con altrisoggetti pubblici e privati operanti a livello nazionale e internazionale, attività di comuneinteresse nei settori relativi alle proprie finalità istituzionali, nonché svolgere, con riferimentoagli stessi settori, prestazioni per conto di terzi;- il Comune di Castelfranco Veneto intende intraprendere una serie di azioni al fine diraggiungere gli obiettivi fissati con l’adesione al Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors) indata 31 maggio 2013 ed aver approvato il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile in data 9maggio 2014;- il Comune di Castelfranco Veneto intende attivare forme di collaborazione al fine disviluppare e promuovere un’attività di studi e ricerca dedicata a concretizzare le azionipreviste dal proprio Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile tra cui l’attività di

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sensibilizzazione della popolazione all’uso razionale dell’energia, la formazione scolastica sui temi del risparmio energetico e delle energie rinnovabili, lo Sportello Energia e l’audit energetico di tutti gli edifici di proprietà; - il Comune di Castelfranco Veneto è interessato a sostenere la ricerca universitaria eintende avvalersi del supporto scientifico e metodologico dell’Università Iuav di Venezia, inparticolare del Laboratorio di Fisica Tecnica Ambientale del Sistema dei Laboratoridell’Università Iuav di Venezia;- l’Università Iuav di Venezia, in particolare mediante il Laboratorio di Fisica TecnicaAmbientale, ha sviluppato ricerche di base specifiche nel settore della nel settoredell’energetica degli edifici e della qualità del costruire ed è interessata a sperimentare studie ricerche in materia di audit energetico e analisi delle possibilità di riqualificazione delpatrimonio immobiliare;- Iuav e il Comune di Castelfranco Veneto hanno manifestato comune volontà dicollaborazione nelle tematiche oggetto del presente accordo;Visto-il regolamento dell’Università Iuav per lo svolgimento di attività convenzionale emanato condecreto rettorale 23 dicembre 2010 n.1397,- la delibera del Consiglio di Amministrazione del …………………..., che autorizza la stipula della presente convenzione; con la presente scrittura privata si conviene e si stipula quanto segue Articolo 1 - Oggetto Il Committente contribuisce all’esecuzione della ricerca avente per oggetto: Il PAES del Comune di Castelfranco Veneto, audit energetico e analisi delle possibilità di riqualificazione del patrimonio immobiliare del Comune di Castelfranco. Il programma della ricerca è articolato in una serie di attività descritte nell’allegato tecnico che costituisce parte integrante e sostanziale del presente contratto. Articolo 2 - Durata Il presente contratto avrà la durata di 24 mesi a partire dalla data di sottoscrizione del presente atto e potrà essere di comune accordo prorogato su richiesta scritta e motivata della parte che richiede la proroga. Articolo 3 - Sede di svolgimento delle attività Le attività di cui all’articolo 1 saranno svolte presso le strutture dell’Università Iuav e, qualora le esigenze della ricerca lo richiedano, presso la sede del Committente con modalità da definire tra i responsabili scientifici. Il personale dell’Università Iuav è assicurato per infortuni e responsabilità civile rischi diversi. Articolo 4 - Responsabili della ricerca Responsabile scientifico dell’esecuzione del programma di ricerca per Iuav è il prof. Fabio Peron. Responsabile/referente del programma di ricerca per il Committente è il Arch. Luca Pozzobon. Articolo 5 - Relazioni Il Responsabile scientifico dell’Università Iuav provvederà a redigere: - relazioni intermedie, ogni 4 mesi sullo stato dell’attività che, oltre a dettagliare le attivitàsvolte nell’ambito del programma nel periodo di riferimento, evidenzieranno gli eventualirisultati raggiunti durante detto periodo sul complesso dei lavori stabiliti nel programma ed ilprogramma dei lavori previsti per il periodo successivo;- una relazione finale, entro 30 giorni dalla data della conclusione del programma con unadescrizione di tutti i risultati ottenuti.Articolo 6 – Contributo alla ricercaA titolo di contributo per l’esecuzione del programma di ricerca oggetto del presentecontratto il Committente verserà a Iuav l’importo complessivo di Euro 50.000(cinquantamila), da corrispondersi in 3 parti come di seguito indicato:

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- una prima parte pari al 25% del contributo su citato alla stipula della presenteconvenzione;- una seconda parte pari al 50% del contributo su citato alla conclusione del primo anno diattività;- una terza parte pari al 25% del contributo su citato alla conclusione del secondo anno diattività.Il Committente si impegna inoltre a consentire a personale Iuav di frequentare propriestrutture e utilizzare proprie apparecchiature.Articolo 7 - Tutela del segretoLe Parti si impegnano a garantire, per sé e per il proprio personale, la massimariservatezza riguardo alle informazioni, i dati, i metodi di analisi, le ricerche, ecc., di cuivengano a conoscenza nell’ambito dello svolgimento del programma di ricerca di cui all’art.1, a non divulgarle a terzi e ad utilizzarle esclusivamente per il raggiungimento delle finalitàoggetto del presente contratto, ad astenersi da ogni azione che possa nuocere allabrevettabilità di detti risultati.Gli obblighi di cui al presente articolo sopravvivranno al completamento del programma diricerca ed alla conseguente estinzione del presente contratto, nonché alla cessazione orisoluzione del medesimo per qualsiasi causa; essi cesseranno di essere efficaci soloquando le informazioni diverranno di pubblico dominio per fatti non imputabili a Iuav e/o alCommittente e comunque decorsi cinque anni dalla cessazione del contratto.Articolo 8 – Proprietà dei risultatiTutti i diritti di proprietà sui risultati della ricerca e sulle sue utilizzazioni industrialiapparterranno alle parti contraenti e la loro utilizzazione sarà libera, con il solo obbligo dicitare, nelle eventuali pubblicazioni, che essi sono scaturiti con il contributo delCommittente.Salvo specifici accordi scritti tra le parti, è escluso l’utilizzo diretto del nome e/o del logodell’Università Iuav per scopi pubblicitari. L’eventuale brevettazione dei risultati conseguiti incomune sarà oggetto di separato accordo tra le parti; in questo caso le eventualipubblicazioni saranno subordinate all’espletamento di tutte le procedure atte alla protezionebrevettuale dei risultati.Articolo 9 - RisoluzioneIn caso di inadempimento di una delle parti dagli obblighi derivanti dal presente contratto, lostesso potrà risolversi, a seguito di diffida ad adempiere, ai sensi dell’art. 1454 c. c.Trovano in tal caso applicazione gli articoli previsti al Capo XIV del libro Quarto del CodiceCivile in quanto applicabili.Articolo 10 – Trattamento dei dati personaliL’Università provvede al trattamento dei dati personali relativi alla parte contraentenell’ambito del perseguimento dei propri fini istituzionali e di quanto previsto dal proprioregolamento emanato in attuazione del d.lgs 196/2003 “Codice in materia di protezione deidati personali”.Il contraente si impegna a trattare i dati personali provenienti dall’Università unicamente perle finalità previste dal presente contratto.Articolo 11 – Foro competentePer ogni controversia attinente e/o relativa all’applicazione e/o validità e/o interpretazionedel presente contratto, il foro competente sarà quello di Venezia.Articolo 12 - RegistrazioneIl presente contratto sarà registrato in solo caso d’uso. Tutte le spese relative al presentecontratto sono a carico della parte richiedente.Il senato accademico:- udita la relazione del presidente- visto lo statuto dell’Università Iuav ed in particolare l’articolo 6- rilevato l’interesse dell’ateneo a sperimentare studi e ricerche in materia di

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audit energetico e analisi delle possibilità di riqualificazione del patrimonio immobiliare delibera all’unanimità di autorizzare stipula contratto di ricerca finanziata con il Comune di Castelfranco Veneto avente per oggetto “Il PAES del Comune di Castelfranco Veneto, audit energetico e analisi delle possibilità di riqualificazione del patrimonio immobiliare del Comune di Castelfranco” secondo lo schema sopra riportato dando mandato al rettore di apportare le eventuali modifiche che si rendessero necessarie.

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10 Contratti, convenzioni e protocolli d’intesa: b) accordo con il Comune di Venezia, assessorato ai lavori pubbliciIl presidente sottopone al senato accademico la proposta di stipula di un accordo dicollaborazione con il Comune di Venezia, Assessorato ai Lavori Pubblici.Il presidente informa che il Comune di Venezia ritiene importante consolidare e sviluppareuna collaborazione con l’Università Iuav di Venezia volta ad ottimizzare le interazioni fra leattività di ricerca e di didattica svolta dall'Ateneo e le funzioni proprie del Comune al fine diacquisire, sviluppare e applicare metodologie di ricerca nel settore dell’accessibilità.Il Comune di Venezia e l’Università Iuav di Venezia dispongono di competenze scientifichein materia di accessibilità urbana e architettonica e progettazione inclusiva e che lacooperazione tra i due Enti è sorretta unicamente da esigenze connesse al perseguimentodi obiettivi di interesse pubblico. Inoltre l’Università Iuav di Venezia e il Comune di Veneziahanno già collaborato nell’ambito delle tematiche della progettazione inclusiva.Pertanto l’Università Iuav di Venezia e Comune di Venezia, Assessorato ai Lavori Pubblici,riconoscono l’interesse ad attivare forme di collaborazione al fine di sviluppare epromuovere la ricerca sul tema dell’accessibilità nel centro storico di Venezia, conparticolare riferimento al superamento dei ponti mediante dispositivi che consentanoautonomia di utilizzo da parte delle persone con disabilità, permettendo la fruibilità di ampiezone della città.L’Università Iuav di Venezia e il Comune di Venezia intendono migliorare e diffondere lacultura della progettazione inclusiva, coniugando le istanze della conservazione con quelledella funzionalità, per rispondere a una domanda di qualità della vita, autonoma e sicura,che cittadini e turisti chiedono a Venezia, per poter vivere e godere di un patrimonio storicoe culturale che deve essere patrimonio di tutti. In particolare, è interesse dell’Università Iuavdi Venezia e del Comune di Venezia approntare, attraverso attività connotate dametodologie e fondamenti di carattere scientifico, un sistema atto al superamento del pontede la Croze, detto anche della Zirada, sul Rio dei Tolentini.Nell’ambito del predetto accordo, Iuav si impegna a:-realizzare un’analisi storica del ponte de la Croze, o della Zirada, sul Rio dei Tolentininonché un rilievo sullo stato di fatto dello stesso;-fornire assistenza multidisciplinare volta ad assicurare la predisposizione di un sistema attoal superamento del ponte de la Croze, o della Zirada, sul Rio dei Tolentini.Il Comune di Venezia si impegna a:-mettere a disposizione gli studi e gli approfondimenti sulle componenti socio-economiche,commerciali, mobilità e infrastrutture del Comune di Venezia.-condividere l’esperienza e gli studi sull’eliminazione delle barriere architettoniche giàcondotte per il centro storico della città.L’accordo in parola ha una validità di 3 anni e il responsabile scientifico dell’esecuzionedelle attività è la prof.ssa Valeria Tatano.Il presidente dà lettura dello schema di convenzione sotto riportato propone al senatoaccademico di autorizzare stipula dell’accordo tra Università Iuav di Venezia e Comune diVenezia, Assessorato ai Lavori Pubblici, finalizzato a sviluppare e promuovere la ricerca sultema dell’accessibilità nel centro storico di Venezia.Accordo tra università Iuav di Venezia e Comune di Venezia assessorato ai lavoripubbliciTral’Università Iuav di Venezia, di seguito denominata Iuav, codice fiscale 80009280274,partita I.V.A. 00708670278, rappresentata dal rettore pro-tempore prof. Alberto Ferlenga,nato a Castiglione delle Stiviere (Mantova) il 17 aprile 1954, domiciliato per la carica pressol’Università Iuav – Santa Croce, 191 – 30135 Venezia, legittimato alla firma del presenteatto cone

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Comune di Venezia, Assessorato ai Lavori Pubblici - codice fiscale……………….., partita I.V.A. ……..….., rappresentata da ........................ nato a ………… il ……………….., domiciliato per la carica presso ………………….. – …………, legittimato alla firma del presente atto Di seguito congiuntamente indicate come “Parti” Premesso che: - Iuav, ai sensi dell’articolo 6, comma 2 dello statuto, nell’esercizio della propria autonomiafunzionale, può promuovere, organizzare e gestire in collaborazione con altri soggetti,pubblici e privati, operanti a scala locale, nazionale, sovranazionale e internazionale, attivitàdi comune interesse nei settori relativi alle proprie finalità istituzionali;- l’Università Iuav, la cui attività è istituzionalmente dedicata alla didattica, alla formazione ealla ricerca riguardanti le discipline dell’Architettura, dell’Urbanistica, della PianificazioneTerritoriale, del Restauro, delle Arti, del Teatro e del Design, rappresenta un qualificato polodi formazione e ricerca, con competenza specifica nel settore della progettazione inclusiva,anche con riguardo alla rete di relazioni con numerosi organismi specializzati italiani edinternazionali, con i quali Iuav intrattiene rapporti di collaborazione nel campo della ricerca,della didattica, dei tirocini nonché di altre attività collegate con le funzioni primariedell’Università;- Iuav, al fine del migliore perseguimento dei propri fini istituzionali, ritiene importantesviluppare una stretta collaborazione tra le proprie attività e le specifiche azioni attuate sulterritorio dal Comune, una collaborazione che, nel pieno rispetto delle proprie competenze,ha naturali positive ricadute sulla ricerca e sulla didattica;- il Comune di Venezia ritiene importante consolidare e sviluppare una collaborazione conIuav volta ad ottimizzare le interazioni fra le attività di ricerca e di didattica svoltadall'Università e le funzioni proprie del Comune al fine di acquisire, sviluppare e applicaremetodologie di ricerca nel settore dell’accessibilità;- il Comune di Venezia e Iuav dispongono di competenze scientifiche in materia diaccessibilità urbana e architettonica e progettazione inclusiva e che la cooperazione tra idue Enti è sorretta unicamente da esigenze connesse al perseguimento di obiettivi diinteresse pubblico;- Iuav e Comune di Venezia hanno già collaborato nell’ambito delle tematiche dellaprogettazione inclusiva,- l’art.15 della legge 241/1990 prevede che le Amministrazioni pubbliche possonoconcludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività diinteresse comune;- con delibera/decreto dell’Università Iuav …… è stata autorizzata la stipula del presente Accordo; - con delibera del Comune di Venezia ……………….. è stata autorizzata la stipula del presente Accordo; Si conviene e si stipula quanto segue: Articolo 1 - Finalità Iuav e Comune di Venezia, Assessorato ai Lavori Pubblici, riconoscono l’interesse ad attivare forme di collaborazione al fine di sviluppare e promuovere la ricerca sul tema dell’accessibilità nel centro storico di Venezia, con particolare riferimento al superamento dei ponti mediante dispositivi che consentano autonomia di utilizzo da parte delle persone con disabilità, permettendo la fruibilità di ampie zone della città. Università Iuav di Venezia e Comune di Venezia intendono migliorare e diffondere la cultura della progettazione inclusiva, coniugando le istanze della conservazione con quelle della funzionalità, per rispondere a una domanda di qualità della vita, autonoma e sicura, che cittadini e turisti chiedono a Venezia, per poter vivere e godere di un patrimonio storico e culturale che deve essere patrimonio di tutti. In particolare, è interesse dell’Università Iuav e del Comune di Venezia approntare, attraverso attività connotate da metodologie e

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fondamenti di carattere scientifico, un sistema atto al superamento del ponte de la Croze, detto anche della Zirada, sul Rio dei Tolentini. Articolo 2 - Impegni delle parti Iuav si impegna a: - realizzare un’analisi storica del ponte de la Croze, o della Zirada, sul Rio dei Tolentininonché un rilievo sullo stato di fatto dello stesso;- fornire assistenza multidisciplinare volta ad assicurare la predisposizione di un sistemaatto al superamento del ponte de la Croze, o della Zirada, sul Rio dei Tolentini.Il Comune si impegna a:- mettere a disposizione gli studi e gli approfondimenti sulle componenti socio-economiche,commerciali, mobilità e infrastrutture del Comune di Venezia;- condividere l’esperienza e gli studi sull’eliminazione delle barriere architettoniche giàcondotte per il centro storico della città.Le parti si impegnano a:condividere le conoscenze sui temi dell’accessibilità e della progettazione inclusiva, conparticolare riferimento all’ambito del centro storico veneziano, per migliorare le strategieadottabili in interventi di riqualificazione urbana.Articolo 3 - SpeseLe attività di cui al punto precedente verranno svolte da ciascuna parte a titolo gratuito enon comporteranno quindi alcuna richiesta di compensoIl presente Accordo non comporta oneri a carico delle Parti. Gli eventuali oneri, daintendersi quali mero ristoro delle spese sostenute dalle Parti per i servizi resi, sarannoimputati a ciascuna parte per la quota di loro competenza.Articolo 4 - Soggetti responsabiliIl Comune di Venezia – Assessorato ai Lavori Pubblici individua quale responsabiledell’attuazione del presente accordo ……………………….., Iuav individua quale responsabile dell’attuazione del presente accordo la prof.ssa Valeria Tatano. I due responsabili scientifici, che avranno il coordinamento del gruppo di lavoro che si verrà a creare, produrranno annualmente una relazione sull’andamento delle attività oggetto del presente accordo che comunicheranno agli organi delle parti. Articolo 5 - Riservatezza Le parti si impegnano a garantire, per sé e per il proprio personale, la massima riservatezza riguardo alle informazioni, i dati, i metodi di analisi, le ricerche e simili, di cui vengano a conoscenza nell’ambito dello svolgimento delle attività comuni, di non divulgarle a terzi e di utilizzarle esclusivamente per il raggiungimento delle finalità oggetto della convenzione attuativa, di astenersi da ogni azione che possa nuocere alla brevettabilità di detti risultati. Articolo 6 - Proprietà intellettuale 1. Ciascuna parte rimane proprietaria di tutte le conoscenze e di tutta la proprietàintellettuale acquisite anteriormente all’entrata in vigore del presente protocollo d’intesa erimane libera di utilizzarle o rivelarle a sua sola discrezione. Nulla in questo protocollo èinterpretabile quale concessione o trasferimento – in forma espressa o implicita – diqualsivoglia diritto, titolo o interesse per licenza, come pure di qualsiasi conoscenza oproprietà intellettuale di una parte, sviluppata al di fuori di ogni eventuale accordoparticolare, sia che questo avvenga prima, durante o dopo tale accordo.2. Ciò premesso, la proprietà dei risultati scientifici delle attività di cui all’articolo 2 delpresente accordo nonché i diritti alle relative domande di brevetto appartengono in ugualmisura alle parti.3. Sono fatti salvi i diritti morali e patrimoniali delle persone che hanno svolto attività diricerca secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni di legge.Articolo 7 - Pubblicazioni1. I materiali elaborati nell’ambito delle attività comuni, che possono costituire oggetto dipubblicazione, potranno essere utilizzati congiuntamente o disgiuntamente dalle parti.

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2. Nel caso di utilizzo disgiunto, il testo oggetto di pubblicazione dovrà essere approvato dalresponsabile scientifico e dalle persone indicate da Iuav e da …………………………. nella convenzione attuativa, i quali dovranno, entro 60 giorni, esprimere un parere sulla riservatezza dei risultati. Trascorso tale termine senza che siano pervenute osservazioni al riguardo, ognuna delle parti si riterrà libera di procedere alla pubblicazione disgiunta. 3. In ogni pubblicazione o scritto relativo ai materiali elaborati nel corso delle attività comunidovrà essere fatto esplicito riferimento al presente protocollo di intesa ed alla eventualeconvenzione attuativa.Articolo 8 – Coperture assicurativeIuav assicura il proprio personale contro gli infortuni durante le attività svolte presso……………, nonché per la responsabilità civile presso compagnie assicurative operanti nel settore. ……………. provvederà a proprie spese alla copertura assicurativa contro gli infortuni del proprio personale che partecipi alle attività contrattuali. Iuav è sollevata da ogni responsabilità per gli eventuali danni che dovessero derivare al personale di …………………… impiegato nell’attività oggetto della presente convenzione. Articolo 9 - Durata e scadenza Il presente accordo ha una validità di 3 anni decorrenti dalla sottoscrizione dello stesso e non potrà intendersi in alcun caso tacitamente rinnovata, salvo esplicita dichiarazione di tutte le parti. Articolo 10 - Controversie Per ogni controversia sarà competente in via esclusiva il Foro di Venezia. Articolo 11 - Privacy Le parti acconsentono, ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, e sue successive modifiche e integrazioni, che i dati personali raccolti in relazione al presente protocollo siano trattati esclusivamente per le finalità di cui al presente protocollo. Articolo 12 - Registrazione e bolli La registrazione del presente protocollo di intesa verrà effettuata solo in caso d’uso, ai sensi della vigente normativa. Tutte le relative spese, compreso il bollo, sono a carico della parte richiedente la registrazione. Articolo 13 - Norma finale Il presente Accordo viene sottoscritto digitalmente dalle Parti, ai sensi dell’art. 15, comma 2 bis) della legge 241/90. Per tutto quanto non espressamente previsto nel presente accordo si applica la normativa vigente, il regolamento amministrativo contabile dell’Ateneo e le norme in materia di istruzione universitaria. Il senato accademico: - udita la relazione del presidente- visto lo statuto dell’Università Iuav ed in particolare l’articolo 6- rilevato l’interesse dell’ateneo a sviluppare e promuovere la ricerca sul temadell’accessibilità nel centro storico di Veneziadelibera all’unanimità di autorizzare la stipula dell’accordo con il Comune di Venezia,Assessorato ai Lavori Pubblici secondo lo schema sopra riportato dando mandato alrettore di apportare eventuali modifiche che si rendessero necessarie.

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10 Contratti, convenzioni e protocolli d’intesa: c) accordo di partenariato operativo con Sive Formazione Srl nell’ambito del PORFSE 2014-2020 - “Aziende in rete nella formazione continua - Strumenti per lacompetitività delle imprese venete”Il presidente sottopone all’attenzione del senato accademico la proposta di autorizzazionealla stipula di un accordo di partenariato operativo con Sive Formazione Srl.Il presidente ricorda che la Giunta Regionale della Regione del Veneto, con delibera 19gennaio 2016, n. 37 ha determinato le modalità di presentazione di progetti a valere sullaprogrammazione FSE 2014-2020, asse Capitale umano e conseguentemente SiveFormazione ha richiesto in data 2 marzo 2016 il partenariato operativo con l’Università Iuavdi Venezia mediante la sottoscrizione di apposito modulo di adesione in partnership. Talepartenariato è finalizzato alla gestione di n. 2 borse di ricerca destinate a ricercatorifinalizzate a svolgere attività di ricerca applicata nelle aziende del settore turismo per tuttal'intera durata del progetto o per una parte di esso. La ricerca applicata è svolta allo scopodi trovare soluzioni pratiche e specifiche. Il suo obiettivo primario non è l'avanzamento dellaconoscenza teorica, bensì lo sfruttamento della conoscenza teorica già acquisita a finipratici cioè essenzialmente per lo sviluppo in ambito tecnico della relativa tecnologia.L'inserimento di specifiche figure professionali esperte (ricercatori) delle diverse teoriesperimentate nei vari campi, potrà permettere alle aziende di estrarre da tali teorie ideeapplicative vantaggiose sotto il profilo sociale ed economico.Sive Formazione ha quindi presentato domanda di ammissione al finanziamento nell’ambitodel POR FSE 2014-2020, 2020 – “Aziende in rete nella formazione continua – Strumentiper la competitività delle imprese venete”- Progetto Codice 1003-1-37-2016 – titolo“Migliorare per crescere e competere: aziende venete in rete per la valorizzazione e losviluppo delle competenze e strategie in BPM - Brand - Product - Marketing Management”.Il progetto è stato finanziato con Decreto del Dirigente Regionale n. 526 del 29 aprile 2016.Il presidente comunica che Sive Formazione, a seguito dell’ammissione al finanziamento,ha sottoscritto in data 26 maggio 2016 l’atto di adesione e che pertanto si rende necessariostipulare un accordo di partenariato avente per oggetto la disciplina dei rapporti tra i partnerche realizzano il progetto. Ciascuna parte assume in proprio la piena e direttaresponsabilità in ordine alla corretta esecuzione dell’attività ad essa attribuita.Esso prevede che l’Università Iuav di Venezia realizzi le seguenti attività mediantel’erogazione di borse di ricerca mirate a:- sostenere la ricerca tecnica d’impresa per lo sviluppo di sistemi intelligenti per marketingterritoriale;- Sostenere la ricerca tecnica d’impresa per lo sviluppo di moduli di arredo ecosostenibili.Per le attività su indicate è previsto che Sive Formazione eroghi all’Università Iuav diVenezia, un contributo di € 12.000,00.Le attività dovranno concludersi entro il 17 luglio 2017. La responsabilità scientifica èaffidata ai prof. Renato Bocchi e Mauro Marzo.Il presidente dà lettura dello schema di ’accordo di partenariato sotto riportato.Accordo di partenariatoProgetto: F.S.E. 2014-2020 – “Aziende in rete nella formazione continua – Strumentiper la competitività delle imprese venete” Progetto Codice 1003-1-37-2016 – titolo“Migliorare per crescere e competere: aziende venete in rete per la valorizzazione elo sviluppo delle competenze e strategie in BPM - Brand - Product - MarketingManagement”Tra:Sive Formazione Srl, con sede legale in Via Delle Industrie 19, (30175) Marghera –Venezia, Codice Fiscale/P.IVA 02499420277, Consigliere Delegato Dott.ssa Paola RobertaMainardi, d’ora in poi denominato “Ente Beneficiario”,e

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Università Iuav di Venezia, con sede legale in Santa Croce 191 Venezia, 30135 Venezia, Codice Fiscale 80009280274 P.IVA 00708670278, nella persona del Rettore pro tempore, prof. Alberto Ferlenga, d’ora in poi denominato “Partner” Premesso che: - la Giunta Regionale della Regione del Veneto con delibera 19 gennaio 2016, n. 37 ed inparticolare con gli allegati B (Direttiva per la presentazione di progetti) e C (Adempimentiper la gestione e la rendicontazione delle attività), ha determinato le modalità dipresentazione di progetti a valere sulla programmazione FSE 2014-2020, asse Capitaleumano;- Sive Formazione, a seguito dell’emanazione del relativo bando, ha presentato domanda diammissione al finanziamento per il Progetto;- che il Progetto prevede espressamente la partecipazione di Enti nel ruolo di Partner aseguito della sottoscrizione da parte dei medesimi, dell’apposito modulo di adesione inpartnership;- il dirigente della direzione formazione con decreto del dirigente regionale 29 aprile 2016,n. 526 ha approvato il Progetto;- Sive Formazione, a seguito dell’ammissione al finanziamento, ha sottoscritto in data 26maggio 2016 l’atto di adesione;Considerato che si rende necessario disciplinare il rapporto tra i partner che partecipanoalla realizzazione del Progetto;Si conviene quanto segueArticolo 1 - PremesseLe premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente accordo.Le parti dichiarano di aver preso completa visione, di conoscere e di accettare - in relazioneal proprio ruolo - le direttive, le disposizioni e i provvedimenti della Regione del Veneto,nonché le norme da essa richiamate.Le parti, in ordine alla gestione, realizzazione, rendicontazione e ad ogni adempimentocollegato, si impegnano a fare riferimento al Progetto e alla normativa suddetta.Articolo 2 - OggettoL’accordo ha per oggetto la disciplina dei rapporti tra i partner che realizzano il Progetto.Ciascuna parte assume in proprio la piena e diretta responsabilità in ordine alla correttaesecuzione dell’attività ad essa attribuita nel Progetto.Articolo 3 - Obblighi di Sive Formazione SrlSive Formazione si impegna a:rappresentare tutti i Partner di fronte alla Regione del Veneto e concordare con essi lasuddivisione delle singole responsabilità/attività, così come indicato nel Progetto;garantire una corretta gestione finanziaria dei fondi destinati al Progetto;prevedere un sistema di contabilità che distingua chiaramente le transazioni relative alProgetto;inviare alla Regione del Veneto tutte le comunicazioni inerenti la gestione del Progetto e lerichieste di modifica del Progetto stesso;ottemperare agli obblighi di informazione e pubblicità secondo quanto previsto dalla DGR n.37/2016;consentire l'accesso ai dati e ai documenti nonché ai luoghi in cui sono realizzate le attivitàdel Progetto, da parte delle autorità responsabili, dei valutatori e dei controllori, per gliadempimenti di loro competenza;garantire una corretta gestione finanziaria dei fondi relativamente alla propria parte diProgetto;riconoscere al partner la quota di competenza rispetto alle attività realizzate e tenendoconto della effettiva partecipazione dei destinatari e dei parametri previsti dalla RegioneVeneto nell’ambito della DGR 37/2016 - il contributo massimo spettante al partner per larealizzazione delle attività previste nel successivo art. n. 4 è pari a € 12.000,00 al lordo di

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eventuale IVA e di ogni spesa il partner dovesse sostenere in ordine all’esecuzione del presente accordo. Articolo 4 - Obblighi dei Partner Il Partner si impegna ad operare nel rispetto degli obiettivi, dei contenuti, dei tempi, delle modalità organizzative previsti nel progetto e ad osservare quanto contemplato a proprio carico in ordine agli adempimenti di carattere amministrativo, tecnico, informativo, informatico. Il Partner assicura che le attività in oggetto non usufruiscono né usufruiranno di altri finanziamenti pubblici. Il Partner si impegna inoltre a: garantire la propria partecipazione al Progetto per l’intero arco di vita dello stesso e il puntuale svolgimento delle proprie attività, secondo quanto previsto nella scheda progettuale; informare Sive Formazione in merito allo stato di avanzamento del lavoro di propria competenza e collaborare con la stessa nell’adempimento dei propri obblighi; rispondere prontamente a qualsiasi richiesta inerente il Progetto formulata da Sive Formazione e presentare allo stesso tempestivamente eventuali richieste di modifica della propria parte di attività progettuali, budget, tempistica di attuazione; garantire una corretta gestione finanziaria dei fondi relativamente alla propria parte di Progetto; prevedere un sistema di contabilità che distingua chiaramente le transazioni relative al suo ruolo nel progetto; inviare a Sive Formazione i dati di monitoraggio relativi al suo ruolo e alle sue attività all’interno del Progetto; inviare a Sive Formazione il materiale didattico utilizzato dai propri consulenti in aula; rispondere della propria quota di finanziamento e di eventuali irregolarità proprie; consentire l'accesso ai dati e ai documenti nonché ai luoghi in cui sono realizzate le attività del Progetto, da parte delle autorità responsabili, dei valutatori e dei controllori, per gli adempimenti di loro competenza; informare Sive Formazione in merito ad eventuali controlli espletati da parte delle autorità responsabili; esibire, in caso di utilizzo di dipendenti della P.A. l’autorizzazione della P.A. a svolgere la prestazione oggetto della convenzione. Il Partner si impegna in particolare a realizzare le attività progettuali approvate come di seguito specificato: BORSE DI RICERCA: prevedere l’erogazione di n. 2 borse di ricerca applicata ciascuna di 3 mesi, la prima per sostenere la ricerca tecnica d’impresa per lo sviluppo di sistemi intelligenti per marketing territoriale e la seconda per Sostenere la ricerca tecnica d’impresa per lo sviluppo di moduli di arredo ecosostenibili Gli obiettivi delle singole azioni, sono riportati nel formulario di progetto, disponibile presso la sede di Sive Formazione SRL – Via delle Industrie n. 19 (30175) Marghera Venezia. Articolo 5 - Finanziamento Il Partner si impegna in ogni caso a sostenere tutte le spese eventualmente derivanti dallo svolgimento della propria attività. Sive Formazione erogherà al Partner la quota di budget ad esso spettante mediante accredito sul c/c bancario, al termine del progetto, e comunque a seguito dell’erogazione del contributo da parte della Regione Veneto. Il Partner si impegna ad emettere regolari documenti fiscali e i giustificativi di spesa nel rispetto delle modalità e dei tempi stabiliti dalle norme di riferimento per il monitoraggio, la liquidazione, le richieste di rimborso e per la presentazione del rendiconto di spesa. Il Partner si impegna ad applicare le regole di contabilità richieste dalle disposizioni

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regionali, a conservare la documentazione amministrativa e contabile riferita al progetto e a renderla disponibile per le verifiche e i controlli previsti. La figura del Partner è assimilata a quella del soggetto attuatore e ne condivide, per i compiti specifici ad esso affidati, la responsabilità nella gestione e nell’attuazione degli interventi; pertanto, limitatamente alle attività riconosciute “a costi reali”, se previste, è assoggettato a rendicontazione delle spese sostenute senza possibilità di ricarichi, a prescindere da eventuali obblighi di fatturazione interna. Articolo 6 - Modifiche del progetto Qualsiasi modifica apportata al Progetto deve essere concordata e formalizzata tra Sive Formazione e il Partner e debitamente motivata prima di essere inoltrata alla Regione del Veneto. Le parti si impegnano a non ritirarsi dal Progetto. Nel caso in cui un Partner si ritiri dovrà tempestivamente informare Sive Formazione, al fine di permettere un'eventuale integrazione del partenariato o, se possibile, una suddivisione delle attività tra i Partner rimanenti. Al Partner saranno comunque riconosciute solo le spese sostenute che verranno ritenute ammissibili in sede di verifica ed erogate dalla Regione del Veneto. Il Partner che si ritira dovrà altresì farsi carico di tutti gli oneri gravanti sulle altre parti a causa del proprio ritiro. Nel caso in cui non sussistano i requisiti minimi di partenariato, a seguito di ritiri o di mancata partecipazione dei destinatari alle iniziative, sarà facoltà di Sive Formazione decidere l’interruzione del Progetto. Articolo 7- Assicurazione e Sicurezza Sive Formazione prevederà alla stipula di idonee assicurazioni di responsabilità civile e infortuni per i destinatari, come richiesto dalla delibera della Giunta Regionale del Veneto e relativi allegati. Il Partner dichiara di disporre di locali e attrezzature in regola con le vigenti norme in tema di antinfortunistica, di igiene, di tutela ambientale, di edilizia scolastica, di tutela della salute negli ambienti di lavoro, prevenzione incendi e accreditamento. Ciascuna parte garantisce la copertura assicurativa finalizzata a risarcire i danni che dovessero derivare agli operatori e/o a terzi nell’espletamento delle pertinenti attività riconosciute, formative e non. Le parti si impegnano a rispettare la normativa in materia fiscale, previdenziale di formazione e di sicurezza dei lavoratori e dei partecipanti alle iniziative secondo le disposizioni vigenti e ad ottemperare agli obblighi relativi. Articolo 8 - Responsabilità Il Partner e Sive Formazione sono responsabili nei confronti l’uno dell’altro dell’attuazione del Progetto approvato. Il Partner informerà Sive Formazione in merito a qualsiasi evento che potrebbe in qualche modo ritardare, ostacolare, o impedire l’attuazione del progetto. Articolo 9 - Risultati Il Partner avrà cura di consegnare a Sive Formazione le apposite relazioni, gli elaborati e la documentazione dovuti nei tempi e con le modalità riportate nel progetto e nelle disposizioni di riferimento. Articolo 10 - Obbligo di Segretezza Le parti, fatti salvi gli obblighi di pubblicizzazione stabiliti dalla Regione, considerano riservato il programma di attività e reciprocamente si impegnano, usando la migliore diligenza, ad osservare e a far osservare ai loro rispettivi collaboratori il segreto per quanto riguarda fatti, informazioni, cognizioni e documenti. Articolo 11 – Modello di Organizzazione e Gestione In occasione del presente contratto Sive Formazione comunica che ha adottato un Modello di organizzazione e gestione allo scopo di prevenire il compimento dei reati considerati dai DD.Lgs. 231/01 e 61/02 e successive modifiche ed integrazioni come fonte diresponsabilità amministrativa della Società.

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Pertanto si richiede da parte del Partner l’obbligo di osservanza degli impegni specifici formalizzati nel presente accordo in conformità al modello di organizzazione e di gestione adottato dalla nostra società. Fermo restando che i DD.Lgs. 231/01 e 61/02 e successive modifiche ed integrazioni non sono applicabili agli enti pubblici non economici tra cui sono incluse le Università, tutte le clausole del presente accordo sono da intendersi essenziali ed inderogabili, laddove applicabili. Fermo restando che i DD.Lgs. 231/01 e 61/02 e successive modifiche ed integrazioni non sono applicabili agli enti pubblici non economici tra cui sono incluse le Università, l’inosservanza delle disposizioni sopra indicate comporterà, in relazione alla gravità dell’infrazione, le seguenti sanzioni laddove applicabili: a) la sospensione della prestazione e la contestuale intimazione di un termine perentorioentro il quale dovranno essere integralmente eliminati gli effetti della violazione contestata,pena la risoluzione ipso iure del contratto;b) immediata risoluzione del contratto ai sensi dell’art. 1456 c.c.L’irrogazione delle sanzioni disciplinari previste avverrà a seguito di contestazionedell’infrazione e di un autonomo procedimento, che sarà instaurato dopo opportunevalutazioni in rapporto alla gravità dell’infrazione e prescindendo dall’eventualeinstaurazione del procedimento penale per i fatti costituenti i reati previsti dalle norme inoggetto, laddove applicabili.Fermo il diritto al risarcimento di tutti i danni diretti e indiretti subiti da Sive Formazione,laddove applicabili.Articolo 12 - Informativa al trattamento dei dati personali ai sensi del D.L. n. 196/03.I dati personali relativi alla prestazione oggetto del presente contratto di Partenariatosaranno trattati dall’Ente Beneficiario in ottemperanza al D. Lgs. n. 196/03 e solo per lefinalità inerenti all’incarico.La informiamo che:i dati verranno trattati, nel rispetto della normativa sopra richiamata, con il supporto di mezzicartacei e/o informatici e comunque mediante strumenti idonei a garantire la loro sicurezzae la riservatezza dagli Incaricati appartenenti alle seguenti aree: organizzazione,amministrazione qualità e direzione;l’ambito di trattamento sarà limitato al territorio italiano ed i dati potranno essere comunicatiper le finalità di cui sopra a:- Enti pubblici, istituzioni e pubbliche amministrazioni;- Enti facenti parte del sistema Confindustriale;- Partner di progetto.Voi potrete in ogni momento esercitare i diritti di cui all’articolo 7 e ss. del D. Lgs. n. 196/03e quindi conoscere, ottenere la cancellazione, la rettificazione, l’aggiornamento el’integrazione dei Vostri dati, nonché opporsi al loro utilizzo per le finalità qui indicate.Titolare del trattamento dei dati è Sive Formazione Srl, con sede legale in Via delleIndustrie 19, (30175) Marghera – Venezia.Nello svolgimento delle attività di cui al presente contratto il Partner si impegna adosservare le disposizioni del D. Lgs. n. 196/03 e pertanto dovrà custodire e trattare i datipersonali di cui verrete a conoscenza solo per finalità didattiche, con divieto di divulgazionee comunicazione a terzi, senza la preventiva autorizzazione di Sive Formazione SRL ed ilconsenso scritto dei soggetti interessati al trattamento. Il Partner si impegna, inoltre, amantenere la più stretta riservatezza in relazione alle informazioni che dovessero essereacquisite nell’espletamento del presente incarico, a non utilizzare tali informazioni e notiziee a non divulgarle a terzi senza il previo accordo della scrivente.Articolo 13 - Inosservanza degli obblighiQualora decurtazioni, revoche, mancato riconoscimento o sospensioni del finanziamentonei confronti di Sive Formazione avvengano per effetto della violazione da parte dell’Ente

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Partner della normativa inerente il progetto, anche integrativa o di dettaglio, Sive Formazione avrà diritto di rivalersi sul Partner. In ogni caso, Sive Formazione ente beneficiario, si riserva di adottare tutte le opportune misure di tutela, inclusa ogni azione legale, fermo restando il risarcimento del danno e la restituzione degli importi versati, per il mancato rispetto da parte dell’Ente Partner degli impegni assunti con la presente convenzione che pregiudichi il regolare espletamento del progetto. Sive Formazione si impegna alla regolare esecuzione degli obblighi posti a suo carico in qualità di beneficiario, ma resta esonerata nei confronti dell'ente partner o di terzi da ogni e qualsiasi responsabilità contrattuale o extracontrattuale per danni diretti e/o indiretti connessi alla sospensione, decurtazione, revoca o mancata erogazione del finanziamento regionale per causa ad essa non imputabile, nonché per qualsiasi inconveniente o ritardo che dovesse verificarsi nell'erogazione del finanziamento. Il Partner solleva Sive Formazione da qualsiasi responsabilità o pretesa in ordine all'attività svolta dai destinatari o al mancato raggiungimento degli obiettivi da parte di questi ultimi. Sive Formazione non sarà tenuta ad alcun risarcimento al riguardo. Articolo 14 - Durata La convenzione si intende valida dalla data di stipula fino all’erogazione del contributo da parte della Regione del Veneto come previsto dalla delibera Regionale e dai relativi allegati e alla liquidazione delle quote spettanti ai partner di progetto. Le attività si concluderanno entro il 17 luglio 2017 salvo proroghe concordate tra le parti. Articolo 15 - Controversie Qualunque controversia dovesse eventualmente sorgere tra le parti, in merito all’interpretazione o esecuzione del presente accordo, che non possa essere composta in via amichevole, sarà competente il Foro di Venezia. Articolo 16 - Norme di rinvio Per quanto non disposto nel presente accordo di partenariato, si fa rinvio alle norme sul mandato ed in particolare dal mandato senza rappresentanza. Il Partner è a conoscenza che la partecipazione al progetto comporta l’accettazione senza riserva delle specifiche indicazioni formulate nella D.G.R. del Veneto n. 448 del 4 aprile 2014 e delle disposizioni regionali riguardanti la materia. Il senato accademico: - udita la relazione del presidente- visto lo statuto dell’Università Iuav ed in particolare l’articolo 6- ritenuto l’interesse dell’ateneo a partecipare a progetti di ricerca presentatinell’ambito del POR FSE 2014-2020 - “Aziende in rete nella formazione continua -Strumenti per la competitività delle imprese venete” in partenariato con aziende delterritoriodelibera all’unanimità di autorizzare la stipula dell’accordo di partenariato operativocon Sive Formazione Srl nell’ambito del POR FSE 2014-2020 2020 - “Aziende in retenella formazione continua - Strumenti per la competitività delle imprese venete”-Progetto Codice 1003-1-37-2016 – titolo “Migliorare per crescere e competere:aziende venete in rete per la valorizzazione e lo sviluppo delle competenze estrategie in BPM - Brand - Product - Marketing Management” secondo lo schemasopra riportato dando mandato al rettore di apportare le eventuali modifiche che sirendessero necessarie.

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13 luglio 2016 delibera n. 110 Sa/2016/Arsbl

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11 Varie ed eventuali a) attivazione dei clusterLAB di ateneo e approvazione protocolli d’intesaIl presidente informa il senato che si è conclusa la fase di valutazione delle proposte diclusterLAB pervenute a seguito della pubblicazione dell’avviso per l’avvio delle procedure dicostituzione dei clusterLAB di Ateneo.L’avviso prevedeva i seguenti requisiti:- stesura di un progetto interdipartimentale, accuratamente redatto e con chiari obiettivi,incentrato su un tema di rilievo del dibattito contemporaneo ritenuto strategico per l'ateneo;- promozione e partecipazione di almeno 10 docenti e ricercatori strutturati;- partecipazioni attive di stakeholders esterni (enti pubblici e di diritto pubblico, associazioni,NGO, imprese private, aziende, etc.), successivamente configurate con specifici accordi,documentate all’atto della formulazione della richiesta con una dichiarazione di intentisottoscritta dal Partner ed allegata alla richiesta stessa;- portfolio delle esperienze svolte e curricula dei partecipanti che documentino in modocoerente con il clusterLAB proposto lo sviluppo di progetti di ricerca finanziati, accordi,convenzioni e lavori significativi prodotti dai componenti Iuav e dai partners esterni coinvoltinegli ultimi 5 anni;- sostenibilità economica del clusterLAB di breve e lungo periodo documentata attraversodisponibilità di risorse umane e economiche per almeno due anni a partire dalla data diformazione del clusterLAB.A seguito della verifica della rispondenza ai requisiti sopra indicati, effettuata dagli ufficidella divisione ricerca e della commissione di ateneo per la ricerca, cinque delle ottoproposte pervenute sono risultate ammissibili. Esse sono:AFROLAB Iuav AfricaLabCULTLAND Paesaggi culturali / Cultural LandscapesHeModern Heritage, culture and modern design - Conservazione del patrimonio culturalemoderno e contemporaneoMargheraLabMatesca Materiali, tecniche edificatorie, strutture del costruito antico.Le cinque proposte sono state sottoposte alla valutazione di due revisori anonimi,individuati dal rettore tra esperti italiani e stranieri. Tutte le proposte hanno superato lavalutazione degli esperti, secondo la graduatoria di seguito riportata:

CLUSTERLAB

QUALITÀ PROGETTUALE E ADEGUATA STRUTTURAZIONE INTERDISCIPLINARE (MAX PUNTI 40)

PROFILO DI COMPETENZA ACCADEMICA (MAX PUNTI 30)

COINVOLGIMENTO DEL TERRITORIO E DI STAKEHOLDERS NAZIONALI E INTERNAZIONALI (MAX PUNTI 30)

TOTALE

HEMODERN 32,5 27,5 30 90

AFROLAB 32,5 25 25 82,5

CULTLAND 27,5 27,5 20 75

MARGHERALAB 30 25 17,5 72,5

MATESCA 22,5 22,5 17,5 62,5

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il segretario il presidente

13 luglio 2016 delibera n. 110 Sa/2016/Arsbl

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La partecipazione attiva degli stakeholders esterni al clusterLAB, così come delineata nelle proposte e nelle dichiarazioni di intenti allegate alle proposte stesse, deve essere formalizzata con specifici protocolli d’intesa, secondo lo schema in allegato (in italiano e in inglese). Il presidente dà avvio alla discussione nella quale intervengono i professori Antonella Cecchi, Laura Fergolent, Ezio Micelli, Carlo Magnani e Piercarlo Romagnoni i cui interventi sono riportati nel verbale della seduta. Il senato accademico: - udita la relazione del presidente- visto lo statuto dell’Università Iuav ed in particolare l’articolo 6delibera a maggioranza, con l’astensione della prof.ssa Antonella Cecchi di:1) approvare l’attivazione dei clusterLAB AFROLAB Iuav AfricaLab, CULTLANDPaesaggi culturali / Cultural Landscapes, HeModern Heritage, culture and moderndesign - Conservazione del patrimonio culturale moderno e contemporaneo,MargheraLab, Matesca Materiali, tecniche edificatorie, strutture del costruito antico2) approvare lo schema di protocollo d’intesa per l’attivazione del clusterLABallegato alla presente delibera di cui costituisce parte integrante (allegato 1 di pagine4)3) autorizzare la sottoscrizione dei protocolli d’intesa tra l’Università Iuav e glistakeholders esterni per i clusterLAB attivati con la presente delibera secondo loschema approvato e dando mandato al rettore di apportare le eventuali modificheche si rendessero necessarie.

PROTOCOLLO D’INTESA TRA

UNIVERSITÀ IUAV DI VENEZIA E

………………………………… PER L’ATTIVAZIONE DEL CLUSTERLAB………………………………………………..

Tra l’Università Iuav di Venezia, di seguito denominata Iuav, codice fiscale 80009280274, partita I.V.A.

00708670278, rappresentata dal rettore pro-tempore prof. Alberto Ferlenga, nato a Castiglione delle Stiviere

(Mantova) il 17 aprile 1954, domiciliato per la carica presso l’Università Iuav – Santa Croce, 191 – 30135

Venezia, legittimato alla firma del presente atto con………………………………………………..

e ……………………………….. - codice fiscale……………….., partita I.V.A. ……..….., rappresentata da

........................ nato a ………… il ……………….., domiciliato per la carica presso ………………….. – …………,

legittimato alla firma del presente atto

e ……………………………….. - codice fiscale……………….., partita I.V.A. ……..….., rappresentata da

........................ nato a ………… il ……………….., domiciliato per la carica presso ………………….. – …………,

legittimato alla firma del presente atto

PREMESSO:

– che Iuav, ai sensi dell’articolo 6, comma 2 dello statuto, nell’esercizio della propria autonomia funzionale, può

promuovere, organizzare e gestire in collaborazione con altri soggetti, pubblici e privati, operanti a scala locale,

nazionale, sovranazionale ed internazionale, attività di comune interesse nei settori relativi alle proprie finalità

istituzionali;

– che Iuav, la cui attività è istituzionalmente dedicata alla didattica, alla formazione e alla ricerca riguardanti le

discipline dell’Architettura, dell’Urbanistica, della Pianificazione Territoriale, del Restauro, delle Arti, del Teatro

e del Design, rappresenta un qualificato polo di formazione e ricerca con competenza specifica nel settore

……………………….., anche con riguardo alla rete di relazioni con numerosi organismi specializzati italiani ed

internazionali, con i quali Iuav intrattiene rapporti di collaborazione nel campo della ricerca, della didattica, dei

tirocinii nonché di altre attività collegate con le funzioni primarie dell’Università;

- che Iuav ha dato avvio alla costituzione di clusterLAB di ateneo, laboratori di ricerca con la più alta qualità

progettuale e adeguata strutturazione interdisciplinare che vedono un coinvolgimento ampio del territorio e la

partecipazione attiva di stakeholders nazionali e internazionali di rilievo (enti pubblici e di diritto pubblico,

associazioni, NGO, imprese private, aziende, etc.);

- che ………………………………………………………………………………………… intende/intendono aderire al

clusterLAB …………………………………………………al fine di sviluppare e promuovere attività di ricerca su

…………………………………………………………………………………………………………………………………;

allegato 1 alla delibera n. 110 Sa/2016 pagina 1 di pagine 4

– che ………………………………………..………. e Iuav dispongono di competenze scientifiche e

………………………………in materia di …………………………………………………………..…………………….;

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE:

Articolo 1 –Oggetto e finalità 1. Oggetto del presente protocollo d’intesa è l’attivazione del ClusterLAB …………………………, laboratorio di

ricerca e azione orientato a ……………………………………………………………………………………………….

2. Obiettivo prioritario del ClusterLAB è …………………………………………………………………..……………...

3. Il ClusterLAB ha come finalità ………………………………………………………………………………………..

attraverso la ricerca accademica e ……………… ……………………………………………………………………....

Articolo 2 - Forme di collaborazione Le finalità indicate all’articolo precedente saranno perseguite attraverso diverse forme di collaborazione, tra le

quali:

- collaborazione allo sviluppo di progetti di ricerca;

- conduzione di attività di ricerca sui temi ……………………………

- partecipazione congiunta a bandi nazionali ed internazionali per progetti e di ricerca;

- diffusione e valorizzazione degli esiti e dei risultati delle attività di ricerca;

- partecipazione e organizzazione congiunta di workshop e laboratori di ………………………..

- elaborazione di studi, scenari e progetti per……………………………………….

- scambio e condivisione di dati e informazioni disponibili presso le proprie strutture di ricerca;

- diffusione di informazioni, dati, studi e ricerche su……………………………………..

- reciproca diffusione dei materiali informativi attraverso i propri siti web

- collaborazione alle attività di network istituzionali italiani e internazionali di ………………………

- ….

Articolo 3 - Impegni e aspetti economici Le attività in collaborazione, di cui all’articolo precedente, saranno attuate attraverso specifiche convenzioni.

Le convenzioni regoleranno anche i termini e le modalità dei rispettivi impegni per l’utilizzazione dei locali

(immobili), ivi compreso quanto attiene alla sicurezza ed alla ripartizione tra le parti dei costi afferenti alle

attività da svolgere nell’ambito del presente accordo.

Articolo 4 – Soggetti responsabili 1. Iuav mette a disposizione competenze e conoscenze nei settori di

………………………………………………………………………………………………………………………………….

e individua quale referente/referenti del presente accordo il prof./la prof.ssa……………………………..…….

2. ………………………………….............................................................................................mette a disposizione

………………………………………………………………........e individua quale referente/referenti del presente

accordo ………………………………………………(ripetere per ogni Partner del protocollo).

allegato 1 alla delibera n. 110 Sa/2016 pagina 2 di pagine 4

3. È compito dei referenti individuare le attività da realizzare nell’ambito del presente protocollo e l’elaborazione

scientifica delle convenzioni di cui all’articolo 3. I referenti produrranno annualmente un elenco delle attività da

sviluppare nell’ambito del presente protocollo, che comunicheranno agli organi delle parti.

Articolo 5 - Riservatezza Le parti si impegnano a garantire, per sé e per il proprio personale, la massima riservatezza riguardo alle

informazioni, i dati, i metodi di analisi, le ricerche e simili, di cui vengano a conoscenza nell’ambito dello

svolgimento delle attività comuni, di non divulgarle a terzi e di utilizzarle esclusivamente per il raggiungimento

delle finalità oggetto della convenzione attuativa, di astenersi da ogni azione che possa nuocere alla

brevettabilità di detti risultati.

Articolo 6 - Proprietà intellettuale 1. Ciascuna parte rimane proprietaria di tutte le conoscenze e di tutta la proprietà intellettuale acquisite

anteriormente all’entrata in vigore del presente protocollo d’intesa e rimane libera di utilizzarle o rivelarle a sua

sola discrezione. Nulla in questo protocollo è interpretabile quale concessione o trasferimento – in forma

espressa o implicita – di qualsivoglia diritto, titolo o interesse per licenza, come pure di qualsiasi conoscenza o

proprietà intellettuale di una parte, sviluppata al di fuori di ogni eventuale accordo particolare, sia che questo

avvenga prima, durante o dopo tale accordo.

2. Ciò premesso, la proprietà dei risultati scientifici delle attività di cui all’articolo 2 del presente protocollo

nonché i diritti alle relative domande di brevetto appartengono in ugual misura alle parti, salva diversa

pattuizione fra le stesse.

3. Sono fatti salvi i diritti morali e patrimoniali delle persone che hanno svolto attività di ricerca secondo quanto

previsto dalle vigenti disposizioni di legge.

Articolo 7 - Pubblicazioni 1. I materiali elaborati nell’ambito delle attività comuni, che possono costituire oggetto di pubblicazione,

potranno essere utilizzati congiuntamente o disgiuntamente dalle parti.

2. Nel caso di utilizzo disgiunto, il testo oggetto di pubblicazione dovrà essere approvato dai referenti del

presente accordo e dalle persone indicate da Iuav e da …………………………. nella convenzione attuativa, i

quali dovranno, entro 60 giorni, esprimere un parere sulla riservatezza dei risultati. Trascorso tale termine

senza che siano pervenute osservazioni al riguardo, ognuna delle parti si riterrà libera di procedere alla

pubblicazione disgiunta.

3. In ogni pubblicazione o scritto relativo ai materiali elaborati nel corso delle attività comuni dovrà essere fatto

esplicito riferimento al presente protocollo di intesa ed alla eventuale convenzione attuativa.

Articolo 8 - Durata e scadenza Il presente protocollo d’intesa ha una validità di 3 anni decorrenti dalla sottoscrizione dello stesso e non potrà

intendersi in alcun caso tacitamente rinnovato, salvo esplicita dichiarazione di tutte le parti.

Articolo 9 - Controversie Per ogni controversia sarà competente in via esclusiva il Foro di Venezia.

allegato 1 alla delibera n. 110 Sa/2016 pagina 3 di pagine 4

Articolo 10 - Privacy Le parti acconsentono, ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, e sue successive modifiche e

integrazioni, che i dati personali raccolti in relazione al presente protocollo siano trattati esclusivamente per le

finalità di cui al presente protocollo.

Articolo 11 - Registrazione e bolli La registrazione del presente protocollo di intesa verrà effettuata solo in caso d’uso, ai sensi della vigente

normativa. Tutte le relative spese, compreso il bollo, sono a carico della parte richiedente la registrazione.

Articolo 12 - Norma finale Per tutto quanto non espressamente previsto nel presente protocollo si applica la normativa vigente, il

regolamento amministrativo contabile dell’Ateneo e le norme in materia di istruzione universitaria.

Luogo, data

………………………………….. Università Iuav di Venezia

………………………………….. Il Rettore pro tempore

Alberto Ferlenga

allegato 1 alla delibera n. 110 Sa/2016 pagina 4 di pagine 4

il segretario il presidente

13 luglio 2016 delibera n. 111 Sa/2016/Dg/affari istituzionali

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11 Varie ed eventuali b) regolamento del senato degli studenti: modificheIl presidente ricorda che nella seduta del 5 dicembre 2013 il senato degli studenti, acquisitoil parere positivo espresso dal senato accademico nella seduta del 20 novembre 2013,aveva approvato il regolamento del senato degli studenti ai sensi dell’articolo 40, comma 3dello statuto dell’Università Iuav di Venezia.A distanza di quasi tre anni dalla sua applicazione, si è ravvisata la necessità di aggiornareil regolamento al fine di semplificare una serie di procedure, anche nell’ambito del processodi dematerializzazione attivato all’interno dell’ateneo, e di adeguarlo alle nuove modalità difinanziamento delle varie attività promosse dal senato degli studenti. A tale scopo ilpresidente informa che, su indicazione del senato degli studenti, il regolamento è statocomplessivamente rivisto dal servizio di staff del direttore e degli affari istituzionali.Il presidente passa quindi ad illustrare le principali modifiche.Per quanto riguarda il titolo I – Organizzazione e funzionamento del senato deglistudenti si è previsto in particolare:- una semplificazione delle modalità di elezione (unico turno) e di sfiducia (in analogia allemodalità previste dallo statuto per il rettore) del presidente;- una semplificazione dei compiti del responsabile amministrativo, che non è più chiamato avidimare gli atti amministrativi. Considerato il maggiore dettaglio delle disposizioni previstedalle call e il minor grado di discrezionalità, il controllo della congruità tra i documentigiustificativi delle spese ed il preventivo presentato viene effettuato dall’ufficioamministrativo di riferimento. Al responsabile amministrativo rimane il compito di presentareal senato degli studenti una relazione annuale sull’utilizzo dei fondi messi a disposizione delsenato stesso;- un maggiore approfondimento delle modalità di funzionamento dell’ufficio di presidenza(convocazione, ratifica degli atti da parte del senato degli studenti e possibilità di svolgerele riunioni in videoconferenza o teleconferenza);- una ridefinizione delle tempistiche per l’invio della convocazione delle sedute del senatodegli studenti (tre giorni prima per le sedute ordinarie e un giorno prima per quelleordinarie);- una ridefinizione della condizione di validità delle sedute per le quali è necessario che siapresente la maggioranza assoluta dei componenti;- una precisazione riguardo all’iter di costituzione delle commissioni interne;- una maggiore definizione delle modalità di decadenza e di permanenza in carica inseguito al conseguimento della laurea da parte dei componenti del senato degli studenti.È stato introdotto un titolo II denominato Gestione dei fondi a disposizione del senatodegli studenti che sostituisce il precedente articolo 12.All’interno di questo titolo sono meglio specificate tutte le tipologie di attività finanziate dalsenato degli studenti, per ognuna delle quali è stato inserito un apposito articolo:- attività promosse da uno o più senatori;- attività proposte dagli studenti Iuav nell’ambito di apposite call for ideas;- call for ideas tematiche;- attività proposte da soggetti diversi dagli studenti Iuav;- missioni istituzionali.Negli articoli di questo titolo sono state riunite:- tutte le disposizioni ancora valide del precedente regolamento per l’attribuzione dei fondiper le attività formative autogestite dagli studenti;- le norme di carattere generale che erano state inserite nelle call for ideas delle scorseedizioni in modo che non sia più necessario riportarle nuovamente nelle future call;- alcune disposizioni che erano state inserite nella “Guida alla call for ideas” di normapubblicata contestualmente alle call.

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il segretario il presidente

13 luglio 2016 delibera n. 111 Sa/2016/Dg/affari istituzionali

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Nel titolo III – Elezione e designazione dei rappresentanti degli studenti negli organi di ateneo sono stati aggiunti: - un articolo in merito alla designazione dell’esperto del senato degli studenti in consiglio diamministrazione, per l’individuazione del quale è possibile prevedere anche l’emanazioneda parte del rettore di un avviso pubblico in analogia alle modalità utilizzate per gli altricomponenti del consiglio di amministrazione stesso;- un articolo sulla revoca degli incarichi, predisposto in analogia alle modalità di sfiducia delpresidente.Gli articoli del titolo IV – Elezioni del senato degli studenti sono stati modificatiprevedendo la presentazione di candidature singole e non più di liste dei candidati.Questo ha comportato anche una semplificazione delle modalità di attribuzione dei seggieliminando il sistema dei maggiori resti.Sono state inoltre introdotte alcune semplificazioni in merito alla pubblicazione degli elenchielettorali (esclusivamente in web) e alle procedure di raccolta delle sottoscrizioni dellecandidature, che sono a carico del candidato.È stata inoltre modificata la composizione del seggio elettorale che non prevede lapresenza di studenti ma solo di personale tecnico amministrativo.Nell’articolo 37 è stato introdotto un comma in merito alle elezioni suppletive nel caso in cuisiano esaurite le graduatorie dei non eletti e il numero dei componenti del senato deglistudenti sia inferiore ai due terzi di quelli previsti.Nel titolo V – Norme finali e transitorie è stata prevista la disapplicazione di tutte leprecedenti disposizioni in materia compreso il regolamento per l’attribuzione dei fondi per leattività formative autogestite dagli studenti emanato con decreto rettorale12 gennaio 2004,n. 178 ormai obsoleto.Il presidente informa infine che nella seduta del 12 luglio 2016 il senato degli studenti haapprovato a maggioranza, con il voto contrario dello studente Matteo Baroglio, le modificheal regolamento salvo acquisire il previsto parere del senato accademico.Il presidente dà pertanto lettura del testo del regolamento contenete le modifiche soprariportate ed allegato alla presente delibera di cui costituisce parte integrante (allegato 1 dipagine 10).Il senato accademico- udita la relazione del presidente- visto lo statuto dell’Università Iuav di Venezia ed in particolare l’articolo 40, comma3- ravvisata la necessità di aggiornare il regolamento al fine di semplificare una seriedi procedure, anche nell’ambito del processo di dematerializzazione attivatoall’interno dell’ateneo, e di adeguarlo alle nuove modalità di finanziamento delle varieattività promosse dal senato degli studenti- rilevato quanto deliberato dal senato degli studenti nella seduta del 12 luglio 2016esprime unanime parere favorevole in merito alle modifiche al regolamento delsenato degli studenti secondo quanto riportato in premessa e secondo il testoallegato alla presente delibera.

TITOLO I - ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL SENATO DEGLI STUDENTI

Articolo 1 (Natura e finalità del regolamento)

1. Il presente regolamento, in conformità con gli articoli 20, comma 3 e 40, comma 3, dellostatuto, disciplina i criteri e le modalità di:- elezione, convocazione e funzionamento del senato degli studenti;- elezione dei rappresentanti degli studenti negli altri organi di ogni ordine e gradodell’Università Iuav di Venezia, nei quali per legge o per statuto sia prevista la presenza didetta rappresentanza;- organizzazione e finanziamento delle attività promosse o patrocinate dal senato deglistudenti.

Articolo 2 (Organi del senato degli studenti)

1. Sono organi del senato degli studenti:a) il presidente;b) il vicepresidente;c) il responsabile amministrativo;d) l’ufficio di presidenza.

Articolo 3 (Il presidente)

1. Il presidente del senato degli studenti:a) rende esecutive le deliberazioni del senato degli studenti;b) convoca e presiede il senato degli studenti;c) è responsabile del buon andamento delle adunanze;d) garantisce la corretta e completa circolazione delle informazioni all'interno e all'esternodel senato degli studenti;e) è garante all'interno del senato degli studenti dell'applicazione del presente regolamento;f) designa il vicepresidente ed esercita ogni altra funzione prevista dal presenteregolamento.2. Il presidente è eletto a maggioranza assoluta dei componenti del senato degli studenti. Aparità di preferenze risulta eletto il candidato iscritto da un maggior numero di anni e quindiil più anziano di età.3. Il senato degli studenti prima di procedere con le votazioni individua la modalità diespressione del voto, che può essere a scrutinio palese o segreto.4. Il senato degli studenti con una maggioranza di almeno due terzi dei suoi componenti,può proporre una mozione di sfiducia nei confronti del presidente.5. La mozione di sfiducia nei confronti del presidente è approvata dal senato degli studenticon il voto favorevole della maggioranza assoluta dei componenti.

Articolo 4 (Il vicepresidente)

1. Il vicepresidente è designato dal presidente e nominato con decreto rettorale.2. Il vicepresidente sostituisce, a tutti gli effetti, il presidente in sua assenza o, qualoraquesto decada, fino a nuove elezioni dello stesso.3. Il vicepresidente può essere revocato dal presidente del senato degli studenti.

Articolo 5 (Il responsabile amministrativo)

1. Il responsabile amministrativo è eletto nella seduta di insediamento con le stessemodalità di elezione del presidente di cui al precedente articolo 3.2. Sono compiti del responsabile amministrativo:a) verificare, con il supporto degli uffici amministrativi di riferimento, il rispetto delleprocedure amministrative da applicare alle attività del senato degli studenti;b) presentare al senato degli studenti alla fine di ogni anno una relazione sull’utilizzo deifondi messi a disposizione del senato stesso compresi i progetti non ancora conclusi chedevono essere riportati all’anno successivo, secondo quanto disposto dal regolamento diateneo per l’amministrazione, la finanza e la contabilità e dai relativi manuali operativi.

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Articolo 6 (L’ufficio di presidenza)

1. Il senato degli studenti può istituire un ufficio di presidenza composto dal presidente, dalvicepresidente, dal responsabile amministrativo e dai due rappresentanti degli studentinegli organi di governo dell’ateneo. L’ufficio amministrativo di riferimento del senato deglistudenti svolge il supporto alla verbalizzazione delle riunioni.2. L’ufficio di presidenza è convocato dal presidente ed è validamente costituito quandosiano presenti tutti i componenti.3. Compito dell’ufficio di presidenza è assumere, in casi straordinari di necessità e diurgenza, decisioni non in contrasto con gli interessi degli studenti e del senato stesso.4. La convocazione viene inviata mediante posta elettronica almeno un giorno prima dellariunione anche per conoscenza a tutti i componenti del senato degli studenti che possonoinviare i loro contributi alla discussione via email all’ufficio amministrativo di riferimento.5. Le riunioni dell’ufficio di presidenza possono svolgersi anche in videoconferenza eteleconferenza.In caso di utilizzo della modalità videoconferenza o teleconferenza, il presidente deveassicurarsi che gli strumenti audiovisivi consentano a tutti i partecipanti, in tempo reale, diseguire la discussione ed intervenire nella trattazione degli argomenti.La riunione si considera tenuta nel luogo in cui si trova il presidente.6. I verbali delle riunioni sono sottoscritti da tutti i componenti l’ufficio di presidenza.7. Le decisioni dell’ufficio di presidenza sono portate a ratifica del senato degli studentinella seduta immediatamente successiva.

Articolo 7 (Seduta di insediamento del senato degli studenti)

1. La seduta di insediamento del senato degli studenti è convocata con nota del rettoreentro 20 giorni dal decreto rettorale di nomina dei nuovi senatori.2. La seduta di insediamento è presieduta dallo studente eletto con il maggior numero dipreferenze.3. Nella seduta di insediamento il senato degli studenti elegge il presidente, il responsabileamministrativo e le rappresentanze negli organi dell’ateneo previste dallo statutodell’Università Iuav secondo le modalità di cui agli articoli 3, 5 e 18.

Articolo 8 (Convocazione del senato degli studenti e validità delle sedute)

1. Il senato degli studenti è convocato dal presidente, su ordine del giorno da questi fissatoogni qualvolta lo ritenga opportuno o quando ne faccia motivata richiesta almeno un terzodei componenti, e comunque almeno una volta ogni tre mesi.2. La convocazione viene inviata mediante posta elettronica almeno tre giorni prima la datastabilita per le riunioni ordinarie e almeno un giorno prima per le riunioni straordinarie.3. Il senato degli studenti è validamente costituito quando sia presente la maggioranzaassoluta dei componenti.

Articolo 9 (Modalità di svolgimento delle sedute, deliberazioni e verbali)

1. Le sedute del senato degli studenti possono svolgersi anche in teleconferenza ovideoconferenza. In tal caso, il presidente deve identificare, personalmente ed in modocerto, tutti i partecipanti collegati in teleconferenza o videoconferenza e assicurarsi che glistrumenti audiovisivi consentano agli stessi, in tempo reale, di seguire la discussione edintervenire nella trattazione degli argomenti. La riunione si considera tenuta nel luogo in cuisi trovano contemporaneamente sia il presidente che il segretario verbalizzante di cui alsuccessivo comma 5.2. Il senato degli studenti in relazione all’esame di specifici argomenti all’ordine del giornopuò consentire l’intervento alla seduta di ospiti esterni. Tale partecipazione deve essereriportata nel verbale della seduta.3. Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta dei presenti. In caso di parità,prevale il voto del presidente.4. Le delibere, se non diversamente disposto, sono immediatamente esecutive.5. Le funzioni di segretario verbalizzante sono svolte dal responsabile amministrativo delsenato degli studenti o nel caso di sua assenza, da un altro senatore individuato all’iniziodella seduta.

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6. I verbali delle sedute, sottoscritti dal presidente e dal segretario, sono approvati nel corso della prima seduta utile dopo la loro messa a disposizione dei componenti del senato degli studenti e sono custoditi dall’ufficio di supporto amministrativo. 7. Se non diversamente e motivatamente stabilito, i verbali sono pubblici e sono consultabili anche sul sito web di ateneo.

Articolo 10 (Commissioni)

1. Il senato degli studenti nell’ambito delle funzioni e dei compiti definiti dallo statuto di ateneo, può costituire apposite commissioni con propria deliberazione. 2. La deliberazione del senato degli studenti stabilisce: a) la composizione delle commissioni, che può includere la partecipazione anche di studenti esterni al senato degli studenti; b) la durata; c) l’argomento di lavoro; d) il responsabile, individuato tra i senatori componenti. 3. Le commissioni curano l’istruttoria e la gestione di particolari argomenti, si organizzano e svolgono la loro attività autonomamente, salvo rendere conto del loro operato al senato degli studenti, nei termini decisi all'atto della loro costituzione o qualora il senato degli studenti ne faccia esplicita richiesta. 4. Le commissioni possono richiedere, a titolo consultivo e gratuito, la presenza di esperti e possono lavorare in collaborazione con altri organi o commissioni dell’Università Iuav.

Articolo11 (Decadenza)

1. I componenti del senato degli studenti, salvo giustificato motivo, decadono dal mandato conferito qualora la loro assenza si protragga per più di tre sedute consecutive senza giustificazione. 2. La decadenza viene deliberata dal senato degli studenti in seguito all’accertamento circa le presenze svolto dall’ufficio amministrativo di riferimento. 3. Non si considera ai fini della decadenza l’assenza dovuta a motivi di mobilità internazionale o a gravi problemi di salute certificabili, che dovrà essere comunicata al presidente. 4. I componenti del senato degli studenti che conseguano il titolo di laurea rimangono in carica se entro quindici giorni dal conseguimento del titolo provvedano a presentare la domanda di iscrizione ad un corso di laurea magistrale dell’ateneo. 5. Nel caso in cui i termini per l’iscrizione non siano aperti, la carica può essere mantenuta a condizione che, con propria dichiarazione all’ufficio di supporto amministrativo, l’interessato manifesti la propria volontà di iscriversi ad un corso di laurea magistrale dell’ateneo. L’interessato si impegna altresì a perfezionare l’iscrizione entro quindici giorni dall’apertura dei termini. TITOLO II - GESTIONE DEI FONDI A DISPOSIZIONE DEL SENATO DEGLI STUDENTI

Articolo 12

(Attività finanziate dal senato degli studenti) 1. Il senato degli studenti, sulla base delle disponibilità finanziarie stabilite dal consiglio di amministrazione nell’ambito dell’approvazione del bilancio unico d'ateneo di previsione annuale autorizzatorio, può deliberare il finanziamento delle seguenti tipologie di attività culturali: a) attività promosse direttamente da uno o più senatori; b) attività proposte da uno o più studenti regolarmente iscritti ai corsi di laurea e laurea magistrale dell’ateneo, nell’ambito di apposite call for ideas; c) attività proposte da soggetti diversi dagli studenti dell’Università Iuav di Venezia. 2. Al termine di ogni esercizio il senato degli studenti, con propria deliberazione e nel rispetto delle procedure stabilite dal regolamento di ateneo per l’amministrazione, la finanza e la contabilità e dai relativi manuali operativi, stabilisce quali siano i progetti non ancora conclusi da riportare all’anno successivo.

Articolo 13 (Attività promosse da uno o più senatori)

1. Uno o più senatori possono proporre al senato degli studenti delle attività culturali che

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abbiano un particolare interesse culturale per gli studenti e che risultino compatibili con le finalità istituzionali dell’ateneo. 2. Il senato degli studenti, con propria deliberazione, provvede a valutare le proposte secondo i seguenti criteri: a) presenza di contenuti didattici, scientifici e culturali inerenti le discipline dell’architettura, delle arti visive e multimediali, del teatro, del design, della moda, della pianificazione urbanistica, territoriale e ambientale, della storia e della conservazione, del patrimonio architettonico, della città e dell’ambiente costruito; b) promozione l’immagine e l’attrattività dell’Università Iuav di Venezia tra gli studenti e in ambito locale; c) capacità di coinvolgere il maggior numero di studenti. 3. Alle attività valutate positivamente, il senato assegna un importo massimo di rimborso spese. 4. Per ogni iniziativa il senato degli studenti nomina tra i senatori un responsabile che: a) risponde del regolare svolgimento dell’attività e della sua rendicontazione; b) risulta intestatario del rimborso spese e si impegna a rimborsare eventuali studenti partecipanti alle iniziative che abbiamo provveduto ad anticipare il pagamento delle spese previste. 5. Le spese effettuate nell’ambito di ogni iniziativa devono essere conformi a quelle consentite dal regolamento di ateneo per l’amministrazione, la finanza e la contabilità e dalla normativa vigente. Il senato degli studenti con propria deliberazione può inoltre definire ulteriori criteri per l’utilizzo dei fondi messi a disposizione dal senato stesso. 6. Il senatore responsabile può, per motivi comprovati, richiedere una prima parte di rimborso a fronte della spesa di una somma pari o superiore al 50% del contributo concesso dal senato degli studenti presentando all’ufficio amministrativo di supporto il modulo di rendicontazione compilato e i giustificativi delle spese sostenute in originale. Il rimborso sarà comunque pari al 50 % del contributo concesso per la realizzazione dell’intera attività. 7. Entro 30 giorni dalla conclusione dell’attività il responsabile dell’iniziativa è tenuto a presentare all’ufficio amministrativo di supporto il modulo di rendicontazione compilato, i giustificativi delle spese sostenute in originale e una relazione dettagliata e documentata delle attività svolte, pena la revoca del finanziamento stanziato. 8. Il senato degli studenti può, con provvedimento motivato, revocare l’intero finanziamento in caso di: a) mancata realizzazione o completamento dell’attività; b) presentazione incompleta della documentazione per la rendicontazione; c) non corrispondenza della stessa alle dichiarate finalità della proposta; d) gravi inadempimenti o scorrettezze. Il senatore responsabile è tenuto a restituire le eventuali somme già erogate. 9. Tutte le informazioni relative allo svolgimento delle iniziative devono essere comunicate dal senatore responsabile al servizio che si occupa della comunicazione e immagine dell’Università Iuav di Venezia per essere adeguatamente pubblicizzate. 10. Tutti i materiali pubblicitari relativi alle iniziative di cui al comma 1 devono riportare la dicitura “iniziativa del senato degli studenti dell’Università Iuav di Venezia” e il logo del senato degli studenti.

Articolo 14 (Attività proposte dagli studenti Iuav)

1. Le call for ideas di cui all’articolo 12, comma 1, lettera b) sono pubblicate dal senato degli studenti almeno una volta l’anno e riportano le seguenti indicazioni, deliberate di volta in volta dal senato degli studenti: a) categorie di attività ammissibili; b) modalità di presentazione delle proposte; c) scadenza della presentazione delle proposte; d) composizione della commissione valutatrice; e) importo massimo di rimborso spese per ciascun categoria di cui al punto a). 2. Il senato degli studenti, con propria deliberazione, provvede a valutare le proposte a seguito del lavoro istruttorio svolto dagli uffici di riferimento e visti gli esiti della commissione valutatrice di cui al precedente comma 1, lettera d). 3. Le proposte sono valutate secondo i seguenti criteri: a) presenza di contenuti didattici, scientifici e culturali inerenti le discipline dell’architettura, delle arti visive e multimediali, del teatro, del design, della moda, della pianificazione

allegato 1 alla delibera n. 111 Sa/2016 pagina 4 di pagine 10

urbanistica, territoriale e ambientale, della storia e della conservazione, del patrimonio architettonico, della città e dell’ambiente costruito; b) promozione l’immagine e l’attrattività dell’Università Iuav di Venezia tra gli studenti e in ambito locale; c) capacità di coinvolgere il maggior numero di studenti. Sarà considerato titolo preferenziale, la continuità con attività già svolte con successo all’interno delle attività culturali studentesche. 4. La realizzazione delle attività culturali deve avvenire presso le sedi dell’Università Iuav di Venezia o nel territorio comunale della città di Venezia. 5. Sono escluse dalla valutazione le proposte che: a) pervengono da categorie di studenti non ammessi alla selezione; b) non appartengono alle categorie di attività ammissibili stabilite dalla call; c) pervengono incomplete o oltre la scadenza; d) non rispondono ai criteri di cui al precedente comma 4. 6. Per ogni iniziativa il senato degli studenti nomina tra i senatori un responsabile che: a) risponde del regolare svolgimento dell’attività e della sua rendicontazione; b) risulta intestatario del rimborso spese e si impegna a rimborsare eventuali studenti partecipanti alle iniziative che abbiamo provveduto ad anticipare il pagamento delle spese previste. 7. L’esito della selezione da parte del senato degli studenti è da considerarsi definitivo e inappellabile. L’elenco delle attività valutate positivamente e il relativo importo del contributo viene pubblicato nel sito web di ateneo. 8. Ogni variazione all’attività compresa la sua denominazione deve essere comunicata dal senatore referente al senato degli studenti. Non sono previste variazioni del contributo concesso. 9. Le spese effettuate nell’ambito di ogni iniziativa devono essere conformi a quelle consentite dal regolamento di ateneo per l’amministrazione, la finanza e la contabilità e dalla normativa vigente. Il senato degli studenti con propria deliberazione può inoltre definire ulteriori criteri per l’utilizzo dei fondi messi a disposizione dal senato stesso. 10. Il senatore responsabile può, per motivi comprovati, richiedere una prima parte di rimborso a fronte della spesa di una somma pari o superiore al 50% del contributo concesso dal senato degli studenti presentando all’ufficio amministrativo di supporto il modulo di rendicontazione compilato e i giustificativi delle spese sostenute in originale. Il rimborso sarà comunque pari al 50 % del contributo concesso per la realizzazione dell’intera attività. 11. Entro 30 giorni dalla conclusione dell’attività il responsabile dell’iniziativa è tenuto a presentare all’ufficio amministrativo di supporto il modulo di rendicontazione compilato, i giustificativi delle spese sostenute in originale, il rendiconto della gestione finanziaria e una relazione dettagliata e documentata delle attività svolte, pena la revoca del finanziamento stanziato. 12. Le attività devono di norma essere espletate e completate entro l’anno solare di finanziamento. Il senato degli studenti, con propria deliberazione e per motivi comprovati concedere una proroga al fine di completare la realizzazione dell’attività. 13. Il senato degli studenti può, con provvedimento motivato, revocare l’intero finanziamento in caso di: a) mancata realizzazione o completamento dell’attività entro i termini previsti; b) presentazione incompleta della documentazione per la rendicontazione; c) non corrispondenza della stessa alle dichiarate finalità della proposta; d) gravi inadempimenti o scorrettezze. Il senatore responsabile è tenuto a restituire le eventuali somme già erogate. 14. Tutte le informazioni relative allo svolgimento delle iniziative devono essere comunicate dal senatore responsabile al servizio che si occupa della comunicazione e immagine dell’Università Iuav di Venezia per essere adeguatamente pubblicizzate. 15. Tutti i materiali pubblicitari relativi alle iniziative di cui al comma 1 devono riportare la dicitura “iniziativa del senato degli studenti dell’Università Iuav di Venezia” e il logo del senato degli studenti.

Articolo 15 (Call for ideas tematiche)

1. Il senato degli studenti può prevedere la pubblicazione di call for ideas su tematiche specifiche.

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2. Le tematiche di cui al precedente comma sono individuate dal senato degli studenti con propria deliberazione, nella quale vengono specificate: a) modalità di presentazione delle proposte: b) scadenza della presentazione delle proposte; c) i parametri di valutazione per l’individuazione dei vincitori; d) l’entità e la tipologia degli eventuali premi da assegnare ai vincitori.

Articolo 16 (Attività proposte da soggetti diversi dagli studenti Iuav)

1. Per le attività proposte da soggetti diversi dagli studenti Iuav il senato degli studenti, può: a) concedere il patrocinio gratuito all’iniziativa; b) offrire la propria collaborazione per l’organizzazione della stessa su base volontaria; c) collaborare alla pubblicizzazione e alla diffusione dell’iniziativa, eventualmente attingendo al proprio fondo di gestione e limitatamente ai costi di stampa tramite il servizio che si occupa della comunicazione e immagine dell’Università Iuav. 2. Per ogni iniziativa di cui al precedente comma 1, il senato degli studenti nomina tra i senatori un responsabile che: a) risponde del regolare svolgimento dell’attività e della sua rendicontazione; b) risulta intestatario del rimborso spese e si impegna a rimborsare eventuali studenti partecipanti alle iniziative che abbiamo provveduto ad anticipare il pagamento delle spese previste. 3. Tutti i materiali pubblicitari relativi alle iniziative di cui al comma 1 devono riportare la dicitura “iniziativa promossa dal senato degli studenti dell’Università Iuav di Venezia” e il logo del senato degli studenti.

Articolo 17 (Missioni istituzionali)

1. I componenti del senato degli studenti o i rappresentanti da loro designati possono partecipare a missioni istituzionali svolte nell’interesse dell’Ateneo previa deliberazione del senato degli studenti. 2. Per la partecipazione alle missioni si applicano le disposizioni previste dal regolamento di ateneo delle missioni, delle trasferte e relativo rimborso spese. 3. Entro 30 giorni dalla conclusione della missione l’interessato è tenuto a presentare all’ufficio amministrativo di supporto i giustificativi delle spese sostenute in originale.

TITOLO III –ELEZIONE E DESIGNAZIONE DEI RAPPRESENTANTI DEL SENATO DEGLI STUDENTI NEGLI ORGANI DELL’ATENEO

Articolo 18

(Rappresentanze negli organi dell’ateneo previste dallo statuto Iuav) 1. Per l'elezione delle rappresentanze negli organi di governo e negli organi delle strutture per la didattica e la ricerca, comprese quelle nelle commissioni didattiche paritetiche, nonché per la designazione della componente studentesca negli altri organi di controllo, valutazione e garanzia previsti dallo statuto di ateneo, sono eletti i candidati che hanno riportato il maggior numero di preferenze. A parità di preferenze risulta eletto il candidato iscritto da un maggior numero di anni e quindi il più anziano di età. 2. Il senato degli studenti prima di procedere con le votazioni individua la modalità di espressione del voto, che può essere a scrutinio palese o segreto. 3. Ciascun elettore può esprimere una sola preferenza. 4. Le rappresentanze di cui al precedente comma 1 sono nominate con decreto del rettore. 5. Per la designazione di tutte le altre rappresentanze che si rendessero necessarie vengono applicate le disposizioni di cui ai commi precedenti.

Articolo 19 (Designazione dell’esperto del senato degli studenti in consiglio di amministrazione)

1. L’esperto del senato degli studenti in consiglio di amministrazione è individuato dal senato degli studenti anche mediante l’emanazione da parte del rettore di un avviso pubblico per le candidature che possono essere interne o esterne all’ateneo. 2. La valutazione delle candidature è effettuata dal senato degli studenti che può avvalersi del supporto di una commissione istruttoria appositamente nominata con propria deliberazione.

allegato 1 alla delibera n. 111 Sa/2016 pagina 6 di pagine 10

3. Costituisce requisito e caratteristica qualificante a ricoprire l’incarico il possesso di competenze e conoscenze nelle tematiche relative alle questioni della didattica, del diritto allo studio e della contabilità economico-patrimoniale. 4. Sono compiti dell’esperto del senato degli studenti: a) partecipare alle sedute del consiglio di amministrazione dell’Università Iuav; b) supportare il senato degli studenti, anche con incontri specifici, nella preparazione delle sedute del consiglio di amministrazione e nell’analisi dei relativi materiali istruttori. 5. L’esperto del senato degli studenti è nominato con decreto del rettore ed è rinnovabile per una sola volta.

Articolo 20

(Revoca degli incarichi) 1. Il senato degli studenti ha il potere di revocare gli incarichi di cui ai precedenti articoli 18 e 19 prima del termine naturale dei mandati in qualunque momento lo ritenga opportuno. La votazione di sfiducia deve essere presentata da almeno due terzi dei componenti. I rappresentanti vengono revocati con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei partecipanti.

TITOLO IV – ELEZIONI DEL SENATO DEGLI STUDENTI

Articolo 21 (Indizione delle elezioni)

1. Almeno due mesi prima della scadenza del mandato, il rettore indice con proprio decreto le elezioni dei venti componenti il senato degli studenti per il biennio successivo.

Articolo 22 (Organi elettorali)

1. La commissione elettorale è composta da un docente Iuav che svolge le funzioni di presidente, un funzionario individuato tra il personale tecnico e amministrativo dell’ateneo che svolge le funzioni di segretario e da uno studente indicato dal presidente del senato degli studenti. 2. La commissione elettorale è costituita con decreto del rettore. 3. La commissione elettorale svolge le seguenti funzioni: a) valuta i ricorsi presentati, entro tre giorni dalla data di pubblicazione dei risultati delle votazioni, dagli elettori; b) proclama gli eletti che vengono nominati o designati con decreto del rettore. 4. L’ufficio responsabile del procedimento elettorale e di supporto ai lavori della commissione elettorale è l’ufficio amministrativo di riferimento del senato degli studenti che si costituisce quale ufficio elettorale.

Articolo 23 (Elettorato attivo e passivo)

1. Sono elettori, costituiscono cioè l’elettorato attivo, tutti gli studenti regolarmente iscritti, alla data di svolgimento delle elezioni, ai corsi di laurea e di laurea magistrale dell’Università Iuav. 2. Sono eleggibili, costituiscono cioè l’elettorato passivo ai sensi dell’articolo 2, comma 2, lettera h) della legge 30 dicembre 2010, n. 240, tutti gli studenti iscritti per la prima volta e non oltre il primo anno fuori corso ai corsi di laurea e di laurea magistrale dell’Università Iuav e che si siano candidati secondo le disposizioni di cui al successivo articolo 25.

Articolo 24 (Formazione e pubblicità degli elenchi elettorali)

1. Per le elezioni dei componenti il senato degli studenti vengono predisposti i relativi elenchi elettorali degli studenti iscritti, in corso e fuori corso, presso ciascun corso di studio di cui al precedente articolo 23, comma 1. 2. Gli elenchi elettorali devono indicare per ciascun elettore: cognome e nome, luogo e data di nascita, corso di studio, tipo corso di studio e numero di matricola. 3. Gli elenchi elettorali sono pubblicati nel sito web di ateneo a cura dell’ufficio elettorale. 4. Chi sia stato escluso dagli elenchi pur avendone diritto può fare richiesta di rettifica ed integrazione presso gli uffici competenti, che rilasceranno il certificato di ammissione al voto.

allegato 1 alla delibera n. 111 Sa/2016 pagina 7 di pagine 10

5. Il certificato di ammissione al voto può essere richiesto entro la conclusione delle operazioni di voto. 6. Avverso la formazione degli elenchi elettorali o il rifiuto di inclusione in essi è ammesso ricorso all’ufficio elettorale.

Articolo 25 (Candidature)

1. Gli elettori possono presentare all’ufficio elettorale la propria candidatura, secondo le modalità e le scadenze stabilite dal decreto rettorale di indizione delle elezioni.

Articolo 26 (Sottoscrizione delle candidature)

1. Ciascuna candidatura depositata, di cui al precedente articolo 25, deve essere presentata mediante sottoscrizione di minimo quindici e massimo trenta elettori. 2. La raccolta e il deposito delle sottoscrizioni presso l’ufficio elettorale entro i termini stabiliti dal decreto rettorale di indizione è a cura e sotto la responsabilità del candidato, che garantisce ad ogni effetto l’esattezza dei dati e l’autenticità delle firme. Per la validità delle sottoscrizioni è necessario utilizzare gli appositi moduli messi a disposizione dall’ufficio elettorale ai quali deve essere allegata la fotocopia completa e leggibile in tutti i suoi dati di un valido documento di riconoscimento per ciascuno dei sottoscrittori. 3. Nessun elettore può sottoscrivere più di una candidatura. 4. Nessun candidato può sottoscrivere la propria o altrui candidatura.

Articolo 27 (Posizione scolastica dei candidati e dei sottoscrittori)

1. La regolarità della posizione scolastica dei candidati e dei sottoscrittori è accertata dall’ufficio elettorale in coordinamento con gli uffici competenti. 2. Qualora a seguito degli accertamenti risultino posizioni scolastiche irregolari, l’ufficio elettorale invita il candidato ad integrare entro tre giorni la lista dei sottoscrittori di cui all’articolo 26, comma 1. 3. Qualora risultasse irregolare la posizione scolastica del candidato, la candidatura è esclusa dalle elezioni.

Articolo 28

(Ordine delle candidature) 1. L’ufficio elettorale provvede alla pubblicazione delle candidature attribuendo ad esse un numero d’ordine progressivo per ordine alfabetico.

Articolo 29 (Propaganda elettorale)

1. La propaganda elettorale deve svolgersi nel rispetto della libertà di manifestazione, di opinione e di pensiero garantita dalla Costituzione. 2. L’Università Iuav assicura pari condizioni di accesso ai mezzi di propaganda, mettendo a disposizione dei candidati uguali e appositi spazi per affissione e per assemblee. 3. Ogni forma di propaganda deve cessare ventiquattro ore prima dell’inizio delle votazioni.

Articolo 30 (Seggio elettorale)

1. I seggi elettorali sono costituiti dal direttore generale con proprio provvedimento. 2. I seggi sono composti di norma da un presidente, da un segretario e da uno scrutatore designati tra il personale tecnico e amministrativo salvo garantire le necessità legate al funzionamento della procedura e alle esigenze organizzative. 3. Per la validità delle operazioni elettorali devono essere presenti almeno due dei componenti i seggi.

Articolo 31 (Procedura informatica)

1. Per le operazioni di voto è possibile prevedere la predisposizione di una procedura informatica che consente l’identificazione dell’elettore, l’espressione del voto telematico da uno qualsiasi dei seggi appositamente istituiti presso l’ateneo, garantendo l’anonimato e la segretezza del voto, nonché la sicurezza dei dati.

allegato 1 alla delibera n. 111 Sa/2016 pagina 8 di pagine 10

2. Le schede telematiche utilizzate per l’esercizio del voto riportano elencate tutte le candidature contraddistinte dalla numerazione ordinale progressiva secondo l’ordine stabilito ai sensi del precedente articolo 28, comma 1. 3. La procedura informatica consente di procedere altresì alle operazioni di scrutinio, mantenendo analoghi requisiti di anonimato, segretezza e sicurezza dei dati. 4. Nel caso in cui non sia possibile utilizzare la procedura informatica di cui al precedente comma 1, le elezioni si svolgeranno secondo le normali procedure che prevedono l’utilizzo di schede elettorali cartacee.

Articolo 32 (Modalità di svolgimento delle operazioni di voto)

1. Sono ammessi a votare nei seggi costituiti presso le sedi dell’Università Iuav gli studenti iscritti alle liste degli elettori, nonché coloro che presentino il certificato di ammissione al voto di cui all’articolo 24, comma 4. 2. L’elettore deve farsi riconoscere mediante esibizione del tesserino universitario o di altro idoneo documento di riconoscimento. 3. L’elettore viene identificato dalla procedura informatica mediante digitazione delle medesime login e password utilizzate per l’accesso ai servizi di sportello internet e alla posta elettronica Iuav. 4. Ciascun elettore può esprimere un solo voto. 5. Dell’avvenuta votazione si fa menzione mediante firma dell’elettore e di uno dei componenti del seggio sulla ricevuta riportante i dati dell’elettore, appositamente predisposta attraverso la procedura informatica e stampata presso i seggi. 6. Gli elettori fisicamente impediti possono farsi accompagnare da un elettore, che abbia già votato nel medesimo seggio. Un componente del seggio annota l’avvenuto accompagnamento. 7. Nessun elettore può esercitare le funzioni di accompagnatore più di una volta. 8. L’impedimento, qualora non evidente, dovrà essere documentato da un certificato medico.

Articolo 33 (Pubblicità e tutela delle operazioni di voto)

1. Le operazioni elettorali sono pubbliche e il presidente di ciascun seggio regola l’ingresso nella sala delle votazioni. 2. È vietato, durante lo svolgimento delle elezioni, esercitare qualunque forma di pressione anche verbale sugli elettori.

Articolo 34 (Adempimenti del seggio)

1. Il seggio, terminate le operazioni di voto, redige il verbale di votazione secondo lo schema fornito dall’ufficio elettorale, e lo invia con il plico delle ricevute di certificazione dell’avvenuta votazione all’ufficio elettorale.

Articolo 35 (Accertamento dei votanti e computo dei voti)

1. L’ufficio elettorale provvede, mediante la procedura informatica di cui al precedente articolo 31, alla collazione dei dati e al computo dei voti accertando preliminarmente il numero degli elettori che hanno partecipato alla votazione risultante dai verbali, dalle ricevute di certificazione dell’avvenuta votazione e del numero delle schede telematiche votate indicato dalla procedura stessa. 2. Sono dichiarati eletti i candidati che riportano il maggior numero di voti. 3. A parità di numero di preferenze è eletto lo studente iscritto da un minor numero di anni e quindi il più giovane di età. 4. Concluse le operazioni di accertamento e computo dei voti, l’ufficio elettorale rende pubblici i risultati delle votazioni. Qualunque elettore può proporre ricorso alla commissione elettorale, entro tre giorni dalla data di pubblicazione dei risultati.

Articolo 36 (Proclamazione degli eletti)

1. La commissione elettorale, decorso il termine di cui al precedente articolo 35, comma 4, proclama gli eletti che vengono nominati con decreto del rettore.

allegato 1 alla delibera n. 111 Sa/2016 pagina 9 di pagine 10

Articolo 37 (Nomina dei primi dei non eletti ed elezioni suppletive)

1. Gli studenti eletti o designati che rassegnino le proprie dimissioni o decadano a qualsiasi titolo dal mandato, sono sostituiti dagli studenti risultati primi dei non eletti nelle votazioni indette con il decreto rettorale di cui all’articolo 21. 2. L’impossibilità di sostituire i componenti del senato degli studenti di cui al precedente comma 1 per mancanza di primi dei non eletti non impedisce il funzionamento del senato degli studenti e non comporta il suo decadimento qualora il numero dei componenti non risulti inferiore a due terzi di quelli ordinariamente previsti. 3 Nel caso in cui siano esaurite le graduatorie dei non eletti e il numero dei componenti del senato degli studenti risulti inferiore ai due terzi di quelli previsti, il rettore indice elezioni suppletive con proprio decreto almeno 40 giorni prima della data fissata per le elezione stesse. Coloro che risultino eletti restano in carica per la parte residua del mandato del senato degli studenti.

Articolo 38 (Validità delle votazioni)

1. Per la validità delle votazioni per le elezioni indette con il presente provvedimento non è richiesto un numero minimo di votanti.

TITOLO V – NORME FINALI E TRANSITORIE

Articolo 39 (Modifiche del regolamento)

1. Le modifiche del presente regolamento sono deliberate, con le modalità stabilite dallo statuto di ateneo, dal senato degli studenti.

Articolo 40 (Norma abrogativa e finale)

1. Il presente regolamento disapplica tutte le precedenti disposizioni in materia compreso il regolamento per l’attribuzione dei fondi per le attività formative autogestite dagli studenti emanato con decreto rettorale12 gennaio 2004, n. 178. 2. Per quanto non disciplinato dal presente regolamento si rinvia alle disposizioni statutarie e regolamentari in materia.

allegato 1 alla delibera n. 111 Sa/2016 pagina 10 di pagine 10