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227 13. Considerazioni finali L’obiettivo della nostra tesi è la diffusione del sapere, in particolare progettare uno strumento per veicolare e condividere il sapere prodotto all’interno del Politecnico di Torino. Inizialmente ci è sembrato opportuno orientare la nostra ricerca verso la progettazione di una WebTV, con l’intento di sfruttare il potenziale del video associato all’ambiente virtuale della rete. La storia della televisione ha fatto emergere dinamiche sociali che parevano avvalorare la nostra scelta e i casi studio ci hanno permesso di approfondire la conoscenza sulla televisione e i suoi utenti. I dati emersi dagli approfondimenti hanno messo in luce alcune criticità rispetto al nostro proposito iniziale e abbiamo rielaborato in maniera più approfondita lo scenario dei soggetti universitari. Studenti, ricercatori, docenti e tutti coloro che gravitano attorno all’ambiente universitario producono sapere in grande quantità e in diverse forme; non è sempre possibile tradurre in formato audiovisivo ogni elaborato. Il nostro ateneo non sarebbe in grado di finanziare un progetto di carattere esclusivamente editoriale per i costi logistici che ne deriverebbero. Inoltre la produzione di materiale editoriale non favorisce la crescita autopoietica e naturale di un sistema di condivisione del sapere. Le tipologie dei formati digitali su cui viene “salvato” il materiale prodotto dalla community del Politecnico di Torino, le capacità e le motivazioni dei diversi soggetti/ autori e la sfida di progettare qualcosa a “costo zero” ci hanno spinto ad elaborare un sistema basato sulla condivisione del sapere in ambiente virtuale. La scelta del nome “Ho dei progetti” deriva dalla realizzazione di un blog su cui abbiamo pubblicato periodicamente i dati della nostra ricerca e il percorso progettuale elaborato. Il blog è stato immediatamente affiancato ad una pagina fan su Facebook, il social network più diffuso attualmente tra i soggetti esaminati, in cui abbiamo iniziato a raccogliere i nostri potenziali utenti (circa 180 a fine gennaio) e a spiegare loro il nostro sistema. Durante questo periodo abbiamo cercato di aumentare le interazioni con i fan della pagina per implementare i dati emersi dai casi studio con le loro considerazioni e

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Le tipologie dei formati digitali su cui viene “salvato” il materiale prodotto dalla community del Politecnico di Torino, le capacità e le motivazioni dei diversi soggetti/ autori e la sfida di progettare qualcosa a “costo zero” ci hanno spinto ad elaborare un sistema basato sulla condivisione del sapere in ambiente virtuale. 227

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13. Considerazioni finaliL’obiettivo della nostra tesi è la diffusione del sapere, in particolare progettare uno strumento per veicolare e condividere il sapere prodotto all’interno del Politecnico di Torino.

Inizialmente ci è sembrato opportuno orientare la nostra ricerca verso la progettazione di una WebTV, con l’intento di sfruttare il potenziale del video associato all’ambiente virtuale della rete. La storia della televisione ha fatto emergere dinamiche sociali che parevano avvalorare la nostra scelta e i casi studio ci hanno permesso di approfondire la conoscenza sulla televisione e i suoi utenti. I dati emersi dagli approfondimenti hanno messo in luce alcune criticità rispetto al nostro proposito iniziale e abbiamo rielaborato in maniera più approfondita lo scenario dei soggetti universitari.

Studenti, ricercatori, docenti e tutti coloro che gravitano attorno all’ambiente universitario producono sapere in grande quantità e in diverse forme; non è sempre possibile tradurre in formato audiovisivo ogni elaborato.Il nostro ateneo non sarebbe in grado di finanziare un progetto di carattere esclusivamente editoriale per i costi logistici che ne deriverebbero. Inoltre la produzione di materiale editoriale non favorisce la crescita autopoietica e naturale di un sistema di condivisione del sapere.

Le tipologie dei formati digitali su cui viene “salvato” il materiale prodotto dalla community del Politecnico di Torino, le capacità e le motivazioni dei diversi soggetti/autori e la sfida di progettare qualcosa a “costo zero” ci hanno spinto ad elaborare un sistema basato sulla condivisione del sapere in ambiente virtuale.

La scelta del nome “Ho dei progetti” deriva dalla realizzazione di un blog su cui abbiamo pubblicato periodicamente i dati della nostra ricerca e il percorso progettuale elaborato. Il blog è stato immediatamente affiancato ad una pagina fan su Facebook, il social network più diffuso attualmente tra i soggetti esaminati, in cui abbiamo iniziato a raccogliere i nostri potenziali utenti (circa 180 a fine gennaio) e a spiegare loro il nostro sistema. Durante questo periodo abbiamo cercato di aumentare le interazioni con i fan della pagina per implementare i dati emersi dai casi studio con le loro considerazioni e

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ottenere uno scenario esigenziale completo. Il nostro proposito di realizzare fin dall’inizio un progetto condiviso è stato raggiunto solo parzialmente: abbiamo riscontrato infatti una certa difficoltà da parte di terzi ad esprimere opinioni e fare considerazioni su un progetto non ancora realizzato.

Nel frattempo, abbiamo registrato il dominio hodeiprogetti.com e realizzato la struttura e l’interfaccia grafica del sito utilizzando il CMS (Content Managment System) open source Wordpress affiancato da diversi plug-in (sempre open source). Le community che supportano e lavorano grazie a questi software sono state un aiuto fondamentale e indispensabile per la realizzazione di questo portale.

Le conoscenze e le tecnologie condivise che il web ci offre gratuitamente affiancate ad un mese di programmazione in linguaggio PHP ci hanno permesso di creare questo portale a costo zero.

Terminata la fase di verifica/test sul funzionamento della piattaforma, abbiamo ritenuto indispensabile sottoporlo ad un campione di utenti tra quelli raccolti sulla nostra pagina fan di Facebook: il sito è stato utilizzato per una settimana superando le 1000 visualizzazioni complessive grazie alla sua totale apertura verso l’esterno e l’ottima interazione con i social network.

13.1 Analisi dei risultati

8 febbraio 2011 > hodeiprogetti.com è ufficialmente online.

Dopo una settimana dall’ufficializzazione abbiamo più di quaranta utenti iscritti che possiamo categorizzare in diversi modi:

più del 90% sono studenti−più del 75% sono di Disegno Industriale−più del 10% non sono studenti del Polito ma di altre −universitàil 30% ha terminato gli studi−al momento abbiamo un solo straniero iscritto al sito−

Abbiamo seguito con molto interesse il comportamento

PHP (acronimo ricorsivo di “PHP: Hypertext Preprocessor”, preprocessore di ipertesti) è un linguaggio di scripting interpretato, con licenza open source e libera (ma incompatibile con la GPL), originariamente concepito per la programmazione Web ovvero la realizzazione di pagine web dinamiche.Attualmente è utilizzato principalmente per sviluppare applicazioni web lato server ma può essere usato anche per scrivere script a riga di comando o applicazioni standalone con interfaccia grafica.

http://hodeiprogetti.com

Un content management system, in acronimo CMS, letteralmente “sistema di ge-stione dei contenuti”, è uno strumento software installato su un server web studiato per facilitare la gestione dei contenuti di siti web, svincolando l’amministratore da conoscenze tecniche di programmazione Web.

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degli utenti.Una parte di questi si è iscritta e si è limitata a navigare, commentare, valutare e condividere sui social network i diversi progetti presenti. Altri hanno da subito cominciato a uploadare i propri progetti e a pubblicarli sui social network in un’ottica di condivisione del sapere.

Cercando di indagare le ragioni di questo comportamento sono emerse delle considerazioni di ordine prettamente pratico. Gli utenti rimangono frenati nell’utilizzo completo del sito se non sono iscritti alle piattaforme da noi proposte. Questa criticità è del tutto inesistente se si vuole pubblicare un progetto contenente solo testo e/o immagini; il problema sorge quando si vogliono inserire file .pdf .ppt e video.

Sapevamo fin dall’inizio che questo sarebbe stato un rischio e un freno all’utilizzo del sito; il che non ci ha scoraggiato siccome siamo convinti che il percorso ottimale per condividere un progetto sul web sia quello di uploadare i file multimediali sulle piattarme web di pubblicazione adatte a farlo e poi di embeddarlo su hodeiprogetti.com.

In questo modo i file multimediali rimagono accessibili anche da altre community e possono essere usati indipendentemente da hodeiprogetti.com anche su altri siti web.

Ipotizzando invece che il file, per esempio un video, venga caricato esclusivamente su hodeiprogetti.com e non su un portale adeguato alla pubblicazione di video (come per esempio YouTube), questo sarebbe stato accessibile

Home page - hodeiprogetti.com il 18 febbraio 2011

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solo dal sito stesso; non potrebbe essere condiviso come un normale video e non potrebbe raggiungere il bacino di utenti dell’enorme community che gravita attorno a YouTube.

Rimanendo sul tema della velocità di interazione ci è stato chiesto se in futuro ci sarà un tasto di login di Twitter e/o di altri social network, per favorire anche gli utenti non iscritti a Facebook. Crediamo di poter soddisfare questa richiesta senza troppe difficoltà ma è nostro impegno “convincere” gli utenti che Facebook è uno strumento davvero molto utile e completo per l’autopromozione e la condivisione.

Sebbene la quasi totalità degli utenti interessati a pubblicare contenuti propri sia riuscita a completare la pubblicazione, un paio di iscritti non sono riusciti. A tal proposito vanno fatte le seguenti considerazioni.

Avendo accettato la sfida di realizzare il sito a costo zero, ci siamo serviti esclusivamente di programmi open source e della nostra conoscenza del linguaggio di programmazione (non siamo programmatori). Detto questo è facile capire che molti aspetti possono essere migliorati attraverso l’aiuto di professionisti.

Inoltre hodeiprogetti.com è, allo stato attuale, una “versione beta”, e come tale deve crescere e modificarsi in

Dati forniti da Google Analytics

http://www.google.com/intl/it/analytics/

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relazione alle esigenze della community che si riveleranno solo sul lungo periodo.

Il fatto che la maggior parte degli utenti sia riuscita nell’intento di pubblicare un progetto denota che l’attuale competenza media richiesta è sufficiente per fruire del sito senza alcun aiuto. Al momento non abbiamo ancora introdotto alcun tutorial o sezioni FAQ proprio per verificare quanto sia intuitiva l’interfaccia grafica.

Il sito ha superato le 1000 visite dopo solo 10 giorni dalla pubblicazione, è stato visitato da 47 città italiane differenti. Inoltre si registrano le seguenti visualizzazioni estere: 14 dalla Spagna, 9 da USA e UK, 7 da Francia e Canada, 4 da Svizzera e Giappone, 3 dalla Germania.

Il tempo medio speso sul sito da ogni utente è di quasi 9 minuti, un tempo decisamente ragguardevole che denota la fruizione a più di un progetto e dimostra una delle nostre tesi iniziali: fare parte di una comunità tematica aumenta inevitabilmente la visibilità di ogni utente.Questa avviene grazie ad un buon sistema di tassonomizzazione dei contenuti che mette in relazione i progetti all’interno del sito e li rende indicizzabili dai motori di ricerca.

La visibilità è anche “opportunità di lavoro” come abbiamo già espresso durante la nostra analisi e, infatti, alcuni utenti sono stati contattati per partecipare a

Dati forniti da Google Analytics - 17/feb/2011

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collaborazioni in cui servono le competenze emerse nei progetti pubblicati.

13.2 Conclusioni

L’intuizione che ha portato alla progettazione e alla realizzazione di hodeiprogetti.com è stata quella di considerare il bacino di utenti che popolano l’ateneo come una community e, più nello specifico, una community che genera una grande quantità di User Generated Content. Hodeiprogetti.com è ciò che rende possibile la trasposizione di questa realtà sul web, rispondendo a esigenze reali dell’ateneo che fino ad ora non avevano trovato risposta.

Questo portale svolge la funzione di incubatore/vetrina per ogni progetto caricato ed esposto. La possibilità di commentare e valutare ogni contenuto rende questo spazio un luogo di scambio, condivisione e crescita culturale. Il materale presente all’interno è indicizzato automaticamente e può essere fruito da qualsiasi internauta che ricerca su web gli argomenti contenuti all’interno. Questi contenuti inoltre si auto-organizzano attraverso un sistema tassonomico di categorie e parole chiave (tag) generando molteplici relazioni (link) tra loro.

Al contrario di un normale sito che pubblica contenuti editoriali, hodeiprogetti.com non necessita di una gestione continua, perché sono gli stessi utenti a gestire il proprio spazio personale e i propri contenuti.In un’ottica di “didattica per l’autopromozione”, la creazione di ogni progetto obbliga il soggetto a effettuare alcuni passaggi che lo indirizzano verso pubblicazione ottimale di ogni contenuto. Questi vengono così caricati nei migliori siti web di pubblicazione online che, utilizzando la terminologia del “design per componenti”, possono essere definiti i migliori “componenti” atti a svolgere la funzione di condivisione online.Hodeiprogetti.com è il migliore “assemblaggio” di tutti i componenti che il web offre gratuitamente a qualsiasi utente.

Il sito offre uno spazio personale ad ogni progettista; questo può essere utilizzato come portfolio on-line corredato di curriculum e di link personali (siti web e

Il componente è un elemento costitutivo di un insieme che concorre a formare un sistema complesso.

Luigi Bistagnino, IL GUSCIO ESTERNO visto dall’interno, Casa Editrice Ambrosiana, 2008

La dizione contenuto generato dagli utenti (User-Generated Content o UGC in inglese) è nata nel 2005 negli ambienti del web publishing e dei new media per indicare il materiale disponibile sul web prodotto da utenti invece che da società specializzate. Essa è un sintomo della democratizzazione della produzione di contenuti multimediali reso possibile dalla diffusione di soluzioni hardware e software semplici ed a basso costo.

Un tag è una parola chiave o un termine associato a un’informazione (un’immagine, una mappa geografica, un post, un video clip ...), che descrive l’oggetto rendendo possibile la classificazione e la ricerca di informazioni basata su parole chiave. I tag sono generalmente scelti in base a criteri informali e personalmente dagli autori/creatori dell’oggetto dell’indicizzazione.

Il portfolio è l’elenco dei lavori svolti da un professionista (ad esempio un architetto), eventualmente corredato di immagini esplicative.

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Considerazioni finali

canali personali su altri piattaforme/social network).

Ogni utente concorre all’esposizione e alla condivisione dei propri progetti, così che l’intera community cresce e trae benificio per comunione di intenti.La cultura politecnica trova così un canale di espressione disegnato appositamente per le sue esigenze e può essere fruita facilmente da tutto il mondo attraverso la rete.

Lo stretto legame che il sito instaura con i social network aumenta la diffusione capillare delle informazioni presenti all’interno.Il database di progetti crescerà autopoieticamente insieme alla community e il portale dovrà adattarsi e comprendere le future esigenze dei suoi utenti.

La realizzazione di questo progetto è stata possibile grazie al know-how condiviso gratuitamente in rete: hodeiprogetti.com risponde condividendo gratuitamente il know-how del Politecnico di Torino collaborando e alimentando quel circolo virtuoso di condivisione del sapere che si chiama “Internet”!

Il termine autopoiesi è stato coniato nel 1972 da Humberto Maturana a partire dalla parola greca auto, ovvero se stesso, e poiesis, ovverosia creazione. In pratica un sistema autopoietico è un sistema che ridefinisce continuamente se stesso ed al proprio interno si sostiene e si riproduce. Un sistema autopoietico può quindi essere rappresentato come una rete di processi di creazione, trasformazione e distruzione di componenti che, interagendo fra loro, sostengono e rigenerano in continuazione lo stesso sistema

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