#1`2014 Versione Italiana

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16+ PERCHE I RUSSI AMANO PUTIN? Alexandr Shestakov, presidente dell’Associazione delle imprese dell’industria del mobile e di lavorazione legno della Russia INTERVISTA HR Acquisto di mobili. Online vs Offline. Sergey Shiferson, direttore commerciale della societa’ City&Malls PFM INTERNET STORIA DI CRIMEA. Situazione attuale e previsioni dei partecipanti ECONOMIA PRIMAVERA 2014 Allegato alla rivista internazionale per gli specialisti del mercato del mobile MEBEL PROFESSIONAL Industria del mobile di oggi. Quale personale e richiesto e quali stipendi vengono offerti? p.26

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MEBEL Professional magazine

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16+

PERCHE I RUSSI AMANO PUTIN?

p. 28

Alexandr Shestakov, presidente dell’Associazione delle imprese dell’industria del mobile e di lavorazione legno della Russia

INTERVISTA

p. 26

HR

p. 20

Acquisto di mobili. Online vs Offline. Sergey Shiferson, direttore commerciale della societa’ City&Malls PFM

INTERNET

p. 10

STORIA DI CRIMEA. Situazione attuale e previsioni dei partecipanti

ECONOMIA

PRIMAVERA 2014

p. 8

Allegato alla rivista internazionale per gli specialisti del mercato del mobile MEBEL PROFESSIONAL

Industria del mobile di oggi. Quale personale e richiesto e quali stipendi vengono offerti? p.26

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Allegato alla rivista internazionale per gli specialisti del mercato del mobile MEBEL PROFESSIONAL

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La rivista MEBEL PROFESSIONAL e’ registrata presso il Servizio federale per la supervisione delle comunicazioni, della tecnologia dell’informazione e delle comunicazioni mass media (Roskomnadzor). Il certificato di registrazione del mezzo di mass media PI № FS77-39264 del 30 marzo 2010.

La tiratura e’ certificata dal Servizio nazionale di tirature.

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CONTENTS

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EDITORIALE ............................... 3

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31

CI SARA’ UNA CRISI? Mikhail Khazin, economista, Presidente della societa di consulenza "NEOKON" ......4

BISOGNA LAVORARE IN MODO PIU’ EFFICACE. Sergey Shighin, Direttore generale dell’azienda “Ronikon”....5

UCRAINA, DOVE VAI? .................................6

PERCHE I RUSSI AMANO PUTIN? ........................................8

STORIA DI CRIMEA. Situazione corrente .....................................10

STORIA DI CRIMEA. Le previsioni dei partecipanti ......................12

IL MERCATO DI CENTRI COMMERCIALI SPECIALIZZATI A MOSCA: i risultati del 2013 ........................................13

BIELORUSSIA: PAESE DI TRANSITO..........14

SVALUTAZIONE DEL TENGE ....................16

ECONOMIA

ACQUISTO DI MOBILI. Online vs Offline ......................................17

STATISTICA DIGITALE PER LA RUSSIA ......18

I SOCIAL NETWORKS DELLA RUSSIA ......20

INTERNET

LA POLITICA DEL PERSONALE: L’analisi nei paesi della CSI ..........................22

L’INDUSTRIA DEL MOBILE DI OGGI. Quale personale e richiesto e quali stipendi vengono offerti? ...........................26

HR

L`ASSURDITA` ..........................................32

PARERE PERSONALE. Elena Slomchinskaya, Direttore della fiera «МЕBEL» di Mosca ...35

ESPOSIZIONE

PROSPETTIVE DEL MERCATO RUSSO. L’intervista con Alexandr Shestakov, presidente del gruppo “Pervaya mebelnaya fabrika”, presidente dell'Associazione delle imprese dell’industria del mobile e di lavorazione legno della Russia ............28

INTERVISTA33

Un ringraziamento speciale per la creazione della copertina di questo numero da ANASTASIA ALEKNA

16+

PERCHE I RUSSI AMANO PUTIN?

p. 28

Alexandr Shestakov, presidente dell’Associazione delle imprese dell’industria del mobile e di lavorazione legno della Russia

INTERVISTA

p. 26

HR

p. 20

Acquisto di mobili. Online vs Offline. Sergey Shiferson, direttore commerciale della societa’ City&Malls PFM

INTERNET

p. 10

STORIA DI CRIMEA. Situazione attuale e previsioni dei partecipanti

ECONOMIA

PRIMAVERA 2014

p. 8

Allegato alla rivista internazionale per gli specialisti del mercato del mobile MEBEL PROFESSIONAL

Industria del mobile di oggi. Quale personale e richiesto e quali stipendi vengono offerti? p.26

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NIKOLAY BULANKINCAPOREDATTORE

MEBEL [email protected]

Il primo semestre del 2014 per la nostra rivista è stato molto ricco di eventi. Così in gennaio si sono svolte le fiere a Cologna, Parigi, Milano, Birmingham, mentre in febbraio, oltre alla fiera che si è tenuta a Poznan, non si è riusciti a visitare la fiera “Interior Mebel” di Kiev. Non solo, ma a seguito dell’arroventarsi della situazione in Ucraina è giunta la notizia dello spostamento dall’inizio di marzo alla fine di maggio della fiera KIFF di Kiev, la quale, a nostro parere, è una delle esposizioni più interessanti e promettenti dell’area post-sovietica.

In soli sei mesi la situazione sul mercato è cambiata radicalmente: infatti, si è svalutato il rublo russo; anche la Banca di Kazakistan ha svalutato - inaspettatamente per molti - la moneta nazionale “tenge” per non parlare poi della difficile situazione in Ucraina. Solo un anno fa abbiamo scritto a proposito di significante aumento delle forniture di mobili dall’Ucraina in Kazakistan, mentre recentemente l’Ucraina ha espresso il desiderio di uscire dalla CSI, il che, indubbiamente colpirà questo canale di vendita.

Il mondo sta cambiando impetuosamente. Diventa sempre più difficile indovinare il futuro e fare le previsioni. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di iniziare la pubblicazione delle inserzioni che saranno disponibili in inglese e in italiano, in quanto vogliamo fornirVi tutte le informazioni aggiornate relative al mercato dei mobili della Russia, Ucraina, Bielorussia e Kazakistan, e cioè relativamente ai mercati nei quali operiamo e dove siamo professionisti. Saremo altrettanto riconoscenti se anche Voi, oltre a leggere quello che scriviamo noi, ci potrete raccontare cosa sta succedendo nei Vostri Paesi e nei settori di Vostra competenza. In tal modo, apriamo insieme i mercati offrendo a noi stessi, nonché ai nostri colleghi la possibilità di ulteriore sviluppo.

Il mondo sta cambiando, ma una cosa è chiara: se cambiano le leggi, la situazione politica oppure semplicemente il tempo, c’è sempre qualcuno che se ne approfitta per guadagnare. Ricordate la frase: “I capitali più grandi si fanno nei tempi più torbidi”? È proprio vero, resta solo da chiarire chi sarà quello che potrà guadagnarci. La risposta è ovvia: coloro che possiedono le informazioni. Quindi, chi se non noi e non voi?

EDITORIALE

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MIKHAIL KHAZINECONOMISTA, PRESIDENTE DELLA SOCIETA DI CONSULENZA «NEOKON»

CI SARA’ UNA CRISI?

Si puo’ dire che un anno fa siamo stati tirati con la forza nel WTO. Ancora un anno e mezzo fa avevo calcolato che la riduzione dei nostri dazi dopo l’entrata nel WTO sarebbe stata compensata dalla svalutazione del rublo pari al 15%. Il governo fara’ di tutto per mettervi sotto i concorrenti stranieri, perche’ loro sono il supporto politico del nostro Governo. Ancora nel 2008 al G20 e’ stata presa la decisione che i membri del WTO non intraprendono le misure protettive attraverso la politica creditizio-monetaria. Vuol dire che non svaluteranno la propria valuta. Un anno dopo il Signor Kudrin ha ricevuto il premio come miglior ministro delle Finanze. Per quale motivo? Per il fatto che’ la Russia e’ stata l’unico paese del G20 che l’ha rispettato? L’unico paese che non ha difeso i propri mercati? Dopo l’entrata nel WTO “siamo migliorati”: in sei mesi abbiamo svalutato il rublo di fatto piu’ del 10%.

Che cosa ci aspetta in futuro? L’Attivita’ lavorativa sui mercati in calo. E’ la cosa molto specifica, e’ nettamente diversa da quei schemi che esistono nel mondo da 35 anni mentre da 15 anni sono da noi. Le differenze sono molto serie perche’ moltissimi stereotipi non funzionano sui mercati in calo. Tutto il sistema dell’istruzione imprenditoriale, della formazione nel settore della direzione aziendale negli ultimi 35 anni e’ stato costruito per lavorare nei mercati in crescita.

Bisogna capire molto bene che cosa sta succedendo in realta’ nei vostri mercati e con l’economia in generale. Bisogna fare gli sforzi enormi per migliorare il management. Mentre nei mercati in crescita potete assumere 10 persone come “plancton dell’ufficio” e pagare loro uno stipendio medio di mercato, nei mercati in calo e’ meglio trovare un bravo professionista e pagare a lui 5 volte di più. Risparmierete lo stesso sul fondo salariale. Bisogna trovare questo professionista e minimizzare i costi del credito concentrandosi sugli

investimenti. Poiché un rendimento fisso nelle condizioni di mercati in calo può costare caro.

Il vostro obbiettivo principale e’ catturare quella parte dei consumatori che vengono liberati dai vostri concorrenti morenti. Alla fine vincera’ quello che per qualche motivo sopravvivra’

un po’ piu’ a lungo rispetto ai vostri concorrenti e comincera’ in un certo punto a crescere velocemente. Infatti, l’esperienza mostra che oggi i capitali piu’ grandi si fanno sui mercati in calo e non in crescita.

Mi piace molto raccontare un aneddoto. Immaginate che siete andati ad Abu Dhabi al forum russo-emirato sugli investimenti. Avete conosciuto la’ uno sceicco che dice: “Mi sei piaciuto, sono pronto ad investire nella tua azienda 50 milioni di dollari. Poca roba, capisco, ma questa è solo la prima volta. A quali condizioni sei pronto a prenderli?”. Quindi, se stiamo parlando di un mercato in calo bisogna dire: “Io sono pronto, ma i primi 5 anni non ti paghero’ neanche un centesimo.” Lo sceicco sbalordito chiedera’: “Di solito prendo il 12%, dagli amici - 8%. E tu ... come mai?”. La vostra risposta: “Sto controllando adesso l’11% del mercato e se avro’ il cuscino da 50 milioni di dollari, tra due

anni controllero’ il 35% del mercato. E questo sara’ ciò che tu riceverai.”

Il criterio principale del successo nei mercati in calo non è il profitto ma la quota di mercato. Di conseguenza, è necessario investire tutte le risorse che avete proprio in questo.Ci sono tre regole fondamentali della vita odierna: non prendere crediti, apprezzare il proprio lavoro, non comprare per ora la carne in scatola. In precedenza e’ stato possibile licenziarsi e trovare un nuovo lavoro, oggi pure dopo aver trovato un nuovo lavoro correte il rischio lo stesso. Perche’ e’ possibile che ci siete arrivati e tra un mese vi dicono: “Non hai passato il periodo di prova”. Mentre in realtà vuol dire semplicemente: “Ci dispiace, caro, siamo andati in perdita, quindi non possiamo tenerti.”

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ЛЮДИЛЮДИ

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ECONOMIA

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SERGEY SHIGHIN DIRETTORE GENERALE DELL’AZIENDA “RONIKON”

BISOGNA LAVORARE IN MODO PIU’ EFFICACE

Non si aspetta di sicuro l’aumento degli stipendi nel prossimo anno, né nel settore pubblico né per i militari. Di conseguenza, una quantità enorme del denaro che creava in precedenza la domanda aggiuntiva sta lasciando il mercato. Rimarra’ l’inflazione di pressi per i prodotti agroalimentari, abbigliamento e servizi. Quindi i soldi che la gente poteva mettere da parte per comprare i mobili verranno lasciati per le categorie di merci più richieste.

Prendendo in conside-razione la pressione della situazione con il WTO possiamo dire che se non impariamo a lavorare in modo più efficace di oggi, tra quattro o cinque anni saremo rimossi dal mercato. Allora saremo costretti di produrre qualcosa di esotico o qualcosa piu’ abituale, ma perderemo sicuramente le quantita’. Se non riduciamo e non aumentiamo adesso i costi di produzione europea ma li fissiamo, tra quattro anni quel fornitore potra’ vendere qui i mobili a prezzi piu’ bassi del 7 ' 15% di quelli odierni. Aggiungiamoci l’inflazione ed ecco il risultato: le nostre spese aumenteranno se non facciamo niente in questa situazione. E loro continueranno a vendere ai prezzi sempre piu’ bassi. In piu’ la loro redditivita’ non cambiera’ e se vorranno ancora spostarci strategicamente o per esempio rinunciare ad una parte dei loro profitti nei prossimi tre anni per distruggerci, arriveranno per noi i tempi duri. Per questo motivo indipendentemente dalle dimensioni della vostra azienda - grande, piccola o media, bisogna occuparsi dell’efficienza di tutto cio’ che avete nel business: personale, macchine, prodotti, pubblicità.

Per fare l’esempio vi faccio qualche piccolo calcolo. Con la riduzione del dazio di importazione di mobili da 0,75 a 0,23-0,25 Euro, espresso in un armadio condizionale che consiste di circa 6 metri quadarati del truciolato, il produttore occidentale avra’ il risparmio solo sul dazio e solo per un armadio, pari a 1400 rubli russi circa pari al 7 ' 10 % del valore del prodotto russo. Sara’ questa la preferenza che loro riceveranno entrando nel nostro mercato tra tre-quattro anni senza fare niente. Ne dobbiamo fare qualcosa.

Non è un segreto che le fabbriche russe tra cui anche la “Ronikon” lavorano per adesso con l’efficacia più bassa in confronto a quelle europee. Ci sono molti fattori che lo spiegano tra cui i fattori storici, ma è necessario lottare contro loro. Per questo motivo vi chiamo ad annunciare la guerra ai costi di

produzione. Per poterlo fare e’ molto importante capire bene e controllare le catene di costi che create. Partire dal costo di cio’ che acquistate. Guardate che cosa si sovrappone, quali servizi offrite, quanti soldi si spendono per unita’ di merce e come si puo’ perfezionare tutto questo. Non vuol dire ridurre, vuol dire migliorare l’efficacia. Aumentare la prodittuvita’, ridurre le spese inutili dove possibile. Questa strategia deve diventare fondamentale per i prossimi tre-quattro anni come minimo. E ci tocca a vivere con questo anche in futuro. E’ molto importante concentrarsi proprio sull’efficacia perche’ il mercato non ci fara’ regali. Teniamo presente che pure in Russia le capacita’ produttive non sono poche, in piu’ il fatto che la pressione delle importazioni che sta appena iniziando continuera’ a salire... Insomma, se vogliamo esistere ancora e guadagnare i soldi qui, dobbiamo prepararci per un mercato piu’ crudele.

La Polonia sta caricando attivamente le sue capacita’ produttive per guadagnare i soldi. Questo paese adesso

e’ diventato il numero uno. I produttori polacchi saranno in grado di premere noi per un bel po’ di tempo e dobbiamo essere pronti ad affrontare questa situazione. Ed e’ proprio su questo che vorrei focolizzare l’attenzione ' noi parliamo molto del WTO stesso, di clienti, ma la cosa principale adesso e’ saper lavorare con i costi. Se lo comprenderete e accetterete questa strategia per sempre (controllerete i costi specifici per un metro quadrato rispetto ad un rublo di affitto, di una persona e molti altri) potrete lavorare tranquillamente, rendendosi perfettamente conto di quello che sta succedendo. E tuttavia non e’ possibile fermarsi, naturalmente. Bisogna cercare le proprie nicchie. Ma e’ difficile perche’ la concorrenza cresce sempre di piu’ da un giorno all’altro.

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LUBOV SUKNENKO DIRETTORE ESECUTIVO DELL’ASSOCIAZIONE DEI MOBILIFICI DELL’UCRAINA

OPINIONE

Stiamo seguendo le notizie che trasmettono i canali televisivi russi. È una guerra delle informazioni. Quello che fanno vedere non corrisponde assolutamente alla realtà perchè noi non chiediamo nessun aiuto alla Russia, va tutto bene da noi.

È chiaro che la gente è scesa in Maidan non perchè tutto andasse bene. Imposte alte, illegalità… Ma nessuno ci ha chiamato il popolo, nessuna forza politica ha mai pagato niente. Lo so perché anche i nostri compagni sono stati presenti in Maidan, per propria volontà. Qualcuno portava da mangiare, qualcuno era presente ai comizi. Il popolo voleva cambiare qualcosa in meglio.

Io, personalmente, prendo quello che sta succedendo in Crimea come invasione della nostra indipendenza. Siete stati più volte in Ucraina e avete visto personalmente che la gente parla liberamente in russo. Noi comunichiamo in russo con tutte le nostre società. Il popolo non vuole la guerra, perciò non intendiamo reagire alle provocazioni.

Ho parenti in Lituania, a Vilnius e a Klaipeda. Ci girano i russi a monitorare l’opinione pubblica circa la separazione della Crimea e la sua adesione alla Russia. Non so perchè ci fanno sbattere l’uno contro l’altro. Abbiamo sempre vissuto in pace e ci siamo sempre rispettati a vicenda.

Quanto potrà aiutare l’economia russa l’adesione della Crimea? In Russia ci sono territori poco sviluppati che richiedono pure investimenti. L’Ucraina non ha bisogno di aiuto. Dobbiamo rimetterci in piedi. Bisogna lasciarci in pace con i nostri problemi e farci capire la situazione da soli.

Quanto potra aiutare l’economia russa l’adesione della Crimea? In Russia ci sono territori poco sviluppati che richie-dono pure investimenti.

UCRAINA, DOVE VAI?Prima dei clamorosi avvenimenti in Ucraina il Comitato Nazionale per le Statistiche (Gosstat) e i produttori dei mobili parlavano delle prospettive promettenti del settore e del suo potenziale piuttosto alto. Cosi, in gennaio del 2013 la produzione dei mobili e cresciuta del 1,5 % rispetto allo stesso periodo del 2012. Nel mese di giugno 2013 il volume di produzione dei truciolati in Ucraina e aumentato del 15,8% rispetto al periodo analogo dell’anno precedente raggiungendo 121 mila metri cubi convenzionali. Stando agli esperti del mercato dei mobili, nel 2013 la capacita complessiva del mercato era pari a 500-600 milioni di UAH all’anno con una redditivita della produzione dei mobili pari al 13%.

Fino a febbraio 2014 non prendevamo sul serio gli avvenimenti in Ucraina. Certamente, stavamo seguendo quello che ci stava succedendo, eravamo preoccupati per l’Ucraina ma tutto ciò ci sembrava assai lontano. A metà febbraio, invece, gli esperti della rivista sono andati alla fiera dei mobili a Poznan (Polonia) dove sono capitati nel pieno degli eventi. I canali televisivi polacchi non facevano vedere che Piazza Maidan, parlando della Russia come dell’invasore. Al rienro in Russia abbiamo sentito opinioni diverse che accusavano l’Europa e gli Stati Uniti della sponsorizzazione della rivoluzione ucraina. Abbiamo capito che si trattava della politica.

Il punto seguente del nostro lavoro è stata la mostra “Interior Mebel” che doveva iniziare subito dopo Poznan, ma in quel momento la situazione a Kiev si è aggravata e si sono lamentate le prime vittime. Abbiamo chiamato l’ufficio degli organizzatori, ci è stato detto che non ci sarebbero stati cambiamenti, che la fiera si sarebbe tenuta. Tuttavia, abbiamo rimandato il viaggio. Successivamente, abbiamo saputo che il secondo giorno della fiera, nel pieno delle operazioni militari in Piazza Maidan, per motivi di sicurezza quasi tutti gli espositori italiani sono stati evacuati dalla fiera con l’aereo prenotato. La fiera si è tenuta con le sale mezza vuote, i visitatori avevano ben altro da fare.

La situazione continuava ad arroventarsi. Abbiamo telefonato all’Associazione dei Mobilifici dell’Ucraina e alla “Kyiv International Contract Fair”, ente organizzatore della fiera KIFF che doveva svolgersi a maggio. Ci hanno detto che tutto era sotto controllo e non si intendeva annullare la fiera.

Alla fine di febbraio è arrivata la notizia: la fiera KIFF di Kiev viene rimandata alla fine di maggio.

“... In base ai desideri della maggior parte degli espositori nelle fiere KIFF 2012 e MTKT Innovation 2014 la date della fiera vengono rinviate da 12-15 marzo a 28-31 maggio 2014”, hanno comunicato gli organizzatori. Dopo il rinvio delle date sono arrivate le informazioni sull’annessione della Crimea da parte della Russia. La situazione ha cominciato ad evolversi secondo uno scenario pericoloso.

Da allora sono passati più di tre mesi. In Ucraina è stato eletto il nuovo presidente Petro Poroshenko. La fiera KIFF si è svolta nelle nuove date e gli organizzatori pensano di lasciarle invariate nel futuro. Le operazioni militari nell’Est del Paese non sono ancora finite, la tendopoli di Maidan non è stata smontata, ma il Paese comincia a vivere normalmente. Per ora nessuno sa come sarà nel futuro, ma noi cercheremo di tenerVi al corrente. Uno dei primi articoli che pubblicheremo sarà la rassegna della situazione in Crimea che potete leggere alla pagina successiva.

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ЛЮДИЛЮДИ

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ECONOMIA

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ANDREY ZAVALNYUKDIRETTORE DELLA SOCIETA

“MEBELNIYE TEKHNOLOGHII” (TECNOLOGIE DEL MOBILE), KIEV

OPINIONE

La situazione in Ucraina non è facile, ma siamo pieni di ottimismo. Ci sono problemi seri relativi alle vendite e alle finanze. La gente, attualmente, non pensa ai mobili, inoltre nelle banche si è verificato il deflusso dei fondi depositati a causa del salto del cambio della grivna. Ma siamo fermi e decisi. Credo che già tra un paio di mesi ci saranno alcuni cambiamenti positivi.

Ci sono problemi relativi alle importazioni delle merci straniere, relativi ai pagamenti? No, è diventato per noi addirittura più facile, perchè lavoriamo ufficialmente. Ci sono difficoltà relativi ai pagamenti. Fatto sta che la Banca Nazionale già nel periodo precedente ha imposto delle norme secondo le quali i soldi devono giacere sul conto corrente per sei giorni lavorativi. Tuttavia, il primo e l’ultimo giorno non vengono considerati. Infine, si arriva a otto giorni lavorativi. Siccome l’erario è vuoto le autorità non hanno fretta a modificare la norma. Adesso aspettiamo gli aiuti americani o europei, sperando che la situazione diventi più stabile.

Credo che per un certo periodo non ci saranno le vendite. Ci vuole del tempo per risolvere la situazione economica, ma ne vale la pena.

Per quanto riguarda la Crimea, ho la mia opinione personale, ma ho dei parenti in Crimea che la pensano diversamente. Loro vogliono fare parte della Russia e qui c’è poco da fare. Peccato se la Crimea non sarà più un posto di villeggiatura come prima. Ogni anno su 5 milioni di turisti 1 milione spettava ai russi e 4 milioni agli ucraini. Adesso gli ucraini cercheranno di evitare la Crimea e questo sarà un colpo per l’economia della regione. C’è poco da invidiare la Russia se dovrà portare addosso anche la Crimea nel periodo del calo economico. Temo che questo possa rovinare definitivamente l’economia russa. Credo che l’Ucraina non farà la guerra per la Crimea. La maggior parte della popolazione dice: che ci provino i cittadini della Crimea. Ma non ci sono illusioni, e in due-tre anni la regione può diventare come l’Abcasia.

DMITRIY DYACHUK PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE

DEI MOBILIFICI DELL’UCRAINA

OPINIONE

Credo che per un certo periodo non ci saranno le vendite. Ci vuole del tempo per risolvere la situazione economica, ma ne vale la pena.

Gli avvenimenti degli ultimi mesi in Ucraina non hanno lasciato indifferente nessuno. In novembre 2013 la gente è andata in Maidan per confermare il suo legittimo diritto di avere la propria opinione. Nei mesi successivi le autorità precedenti hanno fatto vedere la loro vera faccia perdendo la legittimità agli occhi del popolo. Compiangiamo i caduti. E oggi tutto il popolo dell’Ucraina, indipendentemente dalla nazionalità, dalla lingua e dalla posizione sociale, è unito nel suo desiderio di pace e di stabilità.

L’Ucraina è uno stato sovrano che ha il diritto di scegliere il proprio futuro, la direzione politica ed economica. Adesso il popolo ucraino ha fatto la sua scelta.

La nostra economia sta vivendo un periodo difficile. Le ragioni della crisi si maturavano da tanto tempo, tuttavia, qualora l’escalation del conflitto in Crimea non cessi, il settore dei mobili, nonché altri settori subiranno grossi danni, in quanto è poco probabile che nelle condizioni della guerra l’acquisto di mobili possa rimanere una delle priorità dei consumatori.

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Che cosa esattamente ha convinto i cittadini russi negli ultimi due anni?

L‘adesione della Crimea e di Sebastopoli alla Russia

29%

Le Olimpiadi 2014 a Sochi5%

Il rafforzamento del prestigio della Russia sull’arena internazionale, la politica estera in generale

4%

La politica nei confronti dell’Ucraina

7%

PERCHE I RUSSI AMANO PUTIN? La fondazione «Opinione Pubblica» (Obshestvennoye mneniye) ha pubblicato i materiali della ricerca secondo la quale il 66% dei russi vogliono che Putin resti presidente dopo il 2018, mentre il 14% non lo vogliono. Nello stesso tempo, nel 2012 (elezioni precedenti) il numero delle persone che volevano che Putin vincesse alle presidenziali del 2018 e stato due volte inferiore, il 29%.

Secondo i dati dell’“Opinione Pubbli-ca” il 72% valutano positivamente la sua at-tività in questa carica, ciò mentre in aprile dell’anno scorso tale percentuale era pari al 48%. Più della metà (55%) ritiene che ora Putin esegua le sue funzioni meglio rispet-to ai primi due periodi, e solo il 4% dicono che lavora peggio. Nel mese di aprile 2013 lo stesso numero delle persone (il 16%) ri-spondeva alla stessa domanda “meglio” o “peggio”. Il 56% ha risposto allora che Pu-tin eseguiva le sue funzioni come prima, mentre ora questa cifra è pari al 32%.

Il 3% ha sottolineato anche i rapporti con l’Occidente, l’aumento degli stipendi, delle pensioni, il miglioramento del livello di vita della gente, la politica sociale; il 2% ha ribadito il rafforzamento delle relazioni con la Cina. Circa l’1% degli intervistati ha messo in evidenza l’aumento della capaci-tà difensiva del paese, la politica di pace, la prevenzione della minaccia della guerra, la soluzione dei problemi economici, l’ordi-ne pubblico e la stabilità, la lotta contro la corruzione, gli incontri con la gente, con-tatti diretti con la poplazione. È stato nota-to, altresì, che Putin come politico è forte, volitivo, deciso.

Non sono piaciute, invece, negli ul-timi due anni le seguenti azioni, deci-sioni e giudizi di Putin. Il 6% ritiene che Putin si occupi poco dell’economia, che sia responsabile del crollo dell’agri-coltura e dell’industria, dell’aumen-to delle tasse, della disoccupazione, del-la politica dei prezzi e dell’inflazione. Risulta interessante la valutazione del-le sue azioni in Ucraina. Il 4% si è det-to deluso dell’“immobilismo nei con-fronti dell’ Ucraina”, in quanto “non fa niente per fermare i disordini in Ucraina”, che “non ha voluto prende-re Donetsk e Lugansk in Russia”, dei ce-dimenti relativi al prezzo del gas e dell’in-capacità di riscuotere il debito dall’Ucraina. Il 3% non sono soddisfatti del basso li-vello di vita della popolazione, della politi-ca sociale, della lotta insufficiente contro la corruzione, dell’incompetenza del go-verno e dello scarso controllo dell’attività dei funzionari.

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ЛЮДИЛЮДИ

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ECONOMIA

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Piu degli altri ritengono che la politica di Putin non corrisponda agli interessi

0 25 50 100

La politica economica6%

La politica nei confronti dell’Ucraina

4%

Il basso livello di vita della popolazione

3%

3%La politica sociale

18%

23%

24%

26%

popolazione nel suo complesso

le persone con un reddito di 4001-9000 RUB

uomini 18-24 anni

uomini 35-44 anni

La crescita della popolarita di Putin e il lato contrario dell’atteggiamento “decidete e fate tutto per noi”. Vi deleghiamo il potere assoluto. Siamo d’accordo con l’assolutismo ma ci dovete garantire il trionfo contro l’America, il livello di vita come si deve e la crescita di questo livello in futuro.

Ma il principale stato d’anima della gente - noi vogliamo avere tutto senza essere penalizzati. In realtà tutti sono stati stupiti non solo dall’adesione della Crimea, ma anche dal fatto che non siamo stati penalizzati. Il cambio del dollaro non è caduto, i negozi stanno scoppiando dalla merce, i paesi europei come l’Austria sono pronti a negoziare con noi e ci appoggiano in generale. Ciò mentre le attese al riguardo erano piuttosto inquietanti.

La gente spera che abbiamo un nuovo Putin, vuol dire che la nostra vita sarà nuova. Vuol dire che la crescita della popolarità non viene spiegata solo dal fatto dell’adesione della Crimea. In realtà, se guardiamo il flusso delle notizie, dobbiamo diventare più ricchi e più allegri con contratti cinesi ed accordi austriaci. L’euforia relativa al fatto che abbiamo propinato una bella lezione all’America passerà velocemente, non è la storia breve, ma tutto ciò che sta accadendo fa nascere la speranza che forse oggi non può essere scomposta in componenti. C’è la sensazione che davanti a noi si stia aprendo un futuro luminoso. Se prima c’erano dubbi relativi alla simpatia

e alle sensazioni della maggioranza, ora l’umore è chiaro. L’opposizione russa ha sottovalutato il desiderio del nostro popolo di avere il mare caldo. Se avessimo aggiunto i territori a nord è poco probabile che saremmo così gioiosi.

Putin ha aggiunto dei colori alla sua immagine. Si è contrapposto all’Occidente e agli occhi della gente semplice è diventato eroe pronto a rischiare tutto. Tutte le accuse al suo indirizzo si sono sfasciate e sono diventate inconsistenti. Sono situazionali, forse, gli umori della popolazione in merito o sono più profondi? Hanno il carattere lampante o instabile? Tuttavia, tendo a pensare che il motivo profondo delle emozioni del popolo stia nella diffusione degli umori paternalistici (patrocinio, tutela del piccolo da parte del grande). Per quanto riguarda l’adorazione del leader della nazione, può cambiare se nella prospettiva a medio termine risulterà che saremo costretti a rinunciare al modo di vita abituale e se non tutte le speranze si avvereranno.

La domanda è quando questo succederà: tra uno o due anni? E come

le aspettative si confronteranno con la realtà? Il problema sta nel fatto che con tutte le sue aspettative il popolo non ha voglia di lavorare di più. Queste aspettative non sono basate sulla disponibilità a cambiare il suo modo di vivere, ma non è possibile creare un futuro luminoso e nello stesso tempo non fare nulla. È il sogno dell’uomo russo. Nel regime di assolutismo quando Putin è “il nostro TUTTO” ed è responsabile di tutto, tutte le colpe saranno date a lui. Non credo che il nostro popolo, che ha sofferto tanto, non avanzerà pretese se cominceranno i problemi, soprattutto dopo che per molto tempo gli hanno cercato di spiegare a chi deve essere riconoscente. Da “Putin è responsabile per tutto e per tutti” fino a “è tutta colpa sua” c’è poca distanza. Se è responsabile per tutto e per tutti è semplice prevedere che un giorno “sgarrerà” facendo crollare tutta la sua popolarità.

Il materiale è preparato sulla base delle informazioni attinte dalle seguenti fonti

aperte e siti internet: www.fom.ru, www.slon.ru. L’originale della ricerca della Fondazione

“Opinione pubblica” (Obshesvennoye mneniye) è disponibile su: http://fom.ru/Politika/11568

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KONSTANTIN KALACHEVCAPO DEL GRUPPO DI ESPERTI

POLITICI ESTRATTO

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STORIA DI CRIMEA SITUAZIONE ATTUALE

La situazione in Crimea, oltre ai seri problemi politici, geopolitici e nazionali, ha generato molti problemi per le imprese locali. La fiera di mobili UMIDS di Krasnodar, finita nella prima decade di aprile di quest’anno, e’ stata in questo senso sintomatica per i mobilieri. Proprio questa fiera ha accolto il “primo conviglio” di rappresentanti del business di mobili ormai appartenenti alla Russia, in cerca di instaurare i nuovi rapporti commerciali nella situazione cambiata.

L’adesione della Crimea alla Federazione Russa ha susci-tato non solo discussioni nella comunità internazionale ma ha posto davanti agli imprenditori della Russia e della Cri-mea una serie di problemi e obbiettivi attuali. E’ logico se consideriamo il fatto che per il funzionamento della regione rispondente a tutti i requisiti nell’ambito dello spazio econo-mico russo ci vuole una serie di misure da intraprendere per creare una base normativa e giuridica unica.

Uno di problemi attuali è diventata la nuova registrazione delle persone giuridiche della Crimea in qualità di residenti fiscali russi, suscitando una serie di osservazioni relative alla realizzazione di questa procedura. Molte aziende in Crimea già all’inizio di questa storia hanno avuto il problema perche’ i loro conti sono stati bloccati dalla parte ucraina. Le aziende russe con cui collaboravano in precedenza le societa’ della Crimea non volevano lavorare con la Crimea prima che que-ste non abbiano finito la procedura della nuova registrazione secondo le regole della legislazione russa.

La registrazione di persone giuridiche e di imprese indivi-duali (“IP”) in conformità alla legislazione della Federazio-ne Russa è stata iniziata in Crimea e a Sebastopoli il 3 aprile. Ma le code vicino agli sportelli di consultazione di ispettori non si riducono fino ad oggi. Considerando che sul territorio della repubblica sono registrate quasi 50 mila persone giuri-diche e che per inserirle nel registro unico della Federazione Russa devono essere adottati i relativi documenti normativi, la situazione può durare per un periodo indefinito. E se te-niamo presente anche il fatto che per iniziare la procedura di registrazione bisogna risolvere un sacco di altri problemi, ad esempio cambiare il passaporto nazionale...

I commenti del Direttore generale della rappresentanza dell’azienda “MakMart” Sergey Monin, Rostov sul Don: “I mobilifici della Crimea si trovano nella situazione abbastanza diffici-le. La maggior parte di loro non puo’ piu’ acquistare a Kiev, l’uscita piu’ vicina da qui sul territorio russo sono le citta’ di Rostov e Kra-snodar. La distanza dal traghetto e’ praticamente uguale. Forse Ro-stov e’ un puo’ piu’ lontana. Siamo contenti di poter cominciare a la-vorare con i mobilieri della Crimea anche a partire da oggi, ma esiste una serie di problemi correnti che hanno da risolvere. Le ispezioni fi-scali in Crimea si stanno soffocando dalle richieste di registrazione di imprese, poi ci sono problemi bancari e di valuta. Come si fa ad avere il conto corrente se la banca non funziona? Credo che per tre-quattro mesi ci sara’ questo trambusto con le formalita’. Quando il problema della registrazione sara’ risolto uscira’ fuori la questione del trasporto di carichi sul territorio della Russia e indietro. L’unica via dritta ad

oggi e’ il traghetto che non ce la fa piu’. I trasporti in direzione verso la Crimea rimangono fermi per 15-17 ore. E’ questo succede in pri-mavera. D’estate, quando ci andranno i turisti , sara’ peggio ancora perche’ il turismo per la Crimea e’ una delle voci principali di entrate nel budget. Certo, e’ possibile far passare i trasporti automobilistici anche attraverso l’Ucraina, ma questo dipendera’ molto dalla politica doganale dell’Ucraina.

I cittadini della Crimea sono in generale ottimisti, hanno semplice-mente bisogno di tempo per risolvere i problemi esistenti. Credo che in autunno, al massimo l’anno prossimo, andra’ tutto bene.

E’ difficile dire se ha senso per le aziende russe intensificare le loro attivita’ in Crimea. Ma il mercato e’ aperto e penso che quello che ci en-trera’ per primo, chi ci investira’ i soldi, sopravvivra’ le difficolta’ tem-poranee e vincera’ il gioco. In Crimea non c’e’ una base di materie prime ma ci sono le persone che hanno l’esperienza della produzione di mobili e che conoscono bene materiali e componenti. Spero che andra’ tutto bene da loro e la situazione diventera’ noramale”.

Secondo le ultime comunicazioni del Servizio fiscale della Repubblica di Crimea, per ridurre le spese degli imprendito-ri della Crimea che registrano le persone giuridiche secondo la legge della Federazione Russa, non sara’ riscossa la tassa di stato entro il 1 gennaio 2015. Il Servizio federale fiscale della Russia ha anche emesso la lettera del 17 aprile 2014 № SA-4-14/7403 con la quale semplifica la registrazione di im-prese individuali (IP).

Inoltre, la legislazione della Federazione Russa concede alle persone giuridiche della Crimea e di Sebastopoli il diritto di scelta: fare i documenti in conformità con la legislazione russa o rimanere le persone giuridiche ucraine. In entrambi i casi la persona giuridica deve visitare l’ispezione fiscale. Nel primo caso deve rivolgersi con la dichiarazione di registra-zione nell’ograno fiscale in qualita’ della societa’ russa (allora nello stesso tempo con la registrazione nell’organo fiscale le informazioni sulla societa’ saranno inseriti nel Registro na-zionale unico delle persone giuridiche). Scegliendo il secon-do caso la ditta mantiene lo stato della societa’ straniera che opera sul territorio della Federazione Russa. Allora sara’ re-gistrata presso gli organi fiscali in tale qualita’. Tuttavia, an-cora prima dell’usicta di questo documento le aziende della Crimea avevano cominciato a consultarsi attivamente con le autorità fiscali della Repubblica per quanto riguarda la que-stione della nuova registrazione. Ciò e dovuto al fatto che lo stato della società ucraina impediva alle persone giuridiche di svolgere le loro attivita’ in modo efficace. Perche’ de fac-to si trova in Russia e de iure - in Ucraina. Le società russe

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semplicemente non capivano come restituire l’IVA conse-gnando il prodotto.

Infatti, la legge offre agli imprenditori della Crimea la scelta non solo di giurisdizione, ma anche di forme di proprietà. Le forme di società chiuse e aperte in Ucraina e in Russia sono simili. Quindi c’è la possibilità di trasformare la ChAO (società per azioni privata) nella ZAO (societa’ per azione di tipo chiuso) e la PAO (società per azioni pubblica) nella OAO (società per azioni di tipo aperto).

Sembra che non debbano nascere difficolta’ con la nuova registrazione. Pero’ dopo una serie di consulenze con gli organi fiscali non sempre segue l’apertura della persona giuridica russa da parte della società della Crimea. Le differenze irrilevanti nelle attivita’ delle persone giuridiche si trasformano nei problemi seri. Solo quattro anni fa l’Ucraina aveva la stessa struttura di società per azioni che in Russia. Ma siccome l’Ucraina si stava preparando ad entrare nella Comunita’ Europea, sono stati posti i compiti di portare la base legislativa in conformità agli standard europei. Di conseguenza, negli statuti delle società per azioni (AO) sono apparse le condizioni particolari per proteggere gli azionisti, non solo grandi ma anche quelli che hanno le quote di minoranza. Quando è in corso la procedura di nuova registrazione delle società per azioni, le modifiche

relative ai diritti legittimi di azionisti con quote di minoranza sono ristrette e questo in teoria puo’ causare dopo la ri-registrazione un grande numero di querele da parte di azionisti.

Anche la mancanza della successione delle persone giuridiche costringe le aziende della Crimea a rallentare il processo della ri-registrazione delle società conforme alle leggi della Federazione Russa. Gli organi fiscali propongono solo la registrazione di ditte nuove. Ma per iniziare le attivita’ operative in qualita’ di impresa industriale bisogna ricevere i permessi per la tutela del lavoro, ambientale e tanti altri. Adesso le aziende hanno avuto il diritto di usare i documenti esistenti fino alla data della loro scadenza, ma dopo aver registrato una nuova societa’ le imprese perderanno questo diritto. Le domande a parte sono ai futuri rapporti doganali tra le aziende della Crimea e i Paesi dell’Unione doganale. Ne il Servizio federale delle Dogane Russe, ne la Commissione Economica Eurasiatica non fanno commenti al riguardo. Questo sarebbe il tema per future pubblicazioni.

Nella preparazione dell’articolo sono stati utilizzati i materiali dai seguenti fonti aperti e portali internet: interfax.ru, reghelp.ru, rg.ru, regnum.ru,

kommersant.ru

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EVEGENIY KIREEVDIRETTORE DEL MOBILIFICIO “KIMER” LTD, MARCHIO COMMERCIALE “ALSO”

Se parlare di previsioni, ritengo che le vendite di mobili russi nella penisola cominceranno nella stagione, in autunno.

STORIA DI CRIMEA LE PREVISIONI DEI PARTECIPANTI

In questo momento pero’ esiste una serie di difficolta’ che non ci permettono di vendere i nostri prodotti nella penisola. La prima difficolta’: i cittadini della Crimea per adesso non sono pronti a lavorare con le aziende russe perche’ i rapporti commerciali con i partner ucraini non sono ancora interrotti. La seconda difficolta’: esiste un vantaggio provvisorio per i produttori della Crimea grazie alla situazione creatasi ' i prezzi di mobili ucraini oggi sono del 20-30% piu’ bassi rispetto ai mobili di produzione russa. Questo fatto, insieme alla svalutazione della grivna [valuta nazionale ucraina] dà la possibilità di ottenere un prodotto al costo piu’ basso e di guadagnare. Beh, e la terza difficolta’ è la necessità di liberare i propri capitali dalla grivna e di svendere i residui di mobili ucraini dal magazzino.

In Crimea, per quanto so io, non ci sono grandi aziende di mobili, ci sono solo piccole officine per la produzione di mobili su misura. Gli imprenditori crimei sono interessati nei prodotti russi. Secondo loro sono di qualita’ notevolmente piu’ alta; tra l’altro offrono una vasta gamma di modelli di vari produttori. Ma partendo dal fatto che il livello della vita e di conseguenza i prezzi di mobili in Ucraina sono stati sempre inferiori a quelli russi circa del 30 %, il costo di mobili russi, anche della fascia economica, spesso gli sembra alto. Esaminando la nostra gamma di mobili i cittadini della Crimea mostravano l’interesse prima di tutto verso i prodotti più economici. Ad esempio, i mobili di piccole forme - angoli cottura, sale da pranzo, tavoli per computer e alcune altre categorie. Crediamo che saranno richiesti i mobili per il settore di villeggiatura ' letti, armadi, comodini, scrivanie e cassettoni.

Se parlare di previsioni, ritengo che le vendite di mobili russi nella penisola cominceranno nella stagione, in autunno. Come succedera’? Sara’ organizzata nei tempi piu’ stretti la frontiera statale tra la Crimea e l’Ucraina, di conseguenza diventera’ notevolmente piu’ costoso importare i mobili in Russia, come in qualsiasi altro stato,' la dogana e i dazi doganali faranno la loro parte. Sara’ piu’ vantaggioso e veloce per i cittadini della Crimea acquistare i mobili dai produttori della Russia. Il secondo fattore che sara’ positivo per i mobilifici russi e’ la crescita del livello di vita della popolazione della Crimea. Gia’ oggi la maggior parte delle pensioni sono quasi raddoppiate e nel prossimo futuro raggiungeranno il livello della Russia. Le nostre società petrolifere costruiranno in Crimea i loro distributori e il prezzo della benzina, al momento molto altro, sara’ pari a quello russo. In terzo luogo, in autunno il passaggio da grivna al rublo deve terminare definitivamente e i prezzi diventeranno uguali, come in Russia. Le riserve di mobili ucraini saranno svenduti, la popolazione della regione di villeggiatura della Crimea avra’ i soldi grazie ai turisti e avra’ la necessità di rinnovare le case. Inoltre avra’ il suo ruolo il fatto che la maggior parte della popolazione di 2,2 milioni sono militari. Se prendiamo in considerazione la politica statale nei loro confronti, questa categoria sara’ garantita di alloggio ed è la spinta importante verso l’aumento delle vendite di mobili.

Avevamo intenzioni di partecipare il 15 maggio alla fiera di Jalta, ma poi siamo venuti a sapere che molti imprenditori crimei presenti alla fiera di Krasnodar non pensavano di andarci. Tra l’altro si svolge nella hall di un grande albergo che non e’ allestita bene. Quindi abbiamo preso la decisione di non partecipare a questa fiera.

L’unica questione che rimane e’ la logistica. Per adesso non abbiamo altra strada in Crimea oltre la strada attraverso lo Stretto di Kerč. Se contiamo sui traghetti, dobbiamo essere pronti a farci la fila. Tra l’altro le spese di trasporto sono considerevoli. Il costo del trasporto con camion viene formato non in base a tonnellate, dipende dallo spazio che il veicolo occupa nel traghetto. L’automobile di 4 metri di lunghezza costa circa 1200 rubli, il camioncino tipo Gazel di 5-7 metri di lunghezza costa circa 3000 rubli, ecc.

Dopo l’adesione della Crimea alla Russia i nostri mobilifici hanno ricevuto il nuovo mercato di sbocco dei loro prodotti. Gli operatori commerciali crimei e i negozi al dettaglio guardano anche con grande interesse verso i produttori russi. Si e’ notato in particolare durante l’ultima edizione della fiera UMIDS di Krasnodar. Lo stand della nostra azienda e’ stato visitato da una ventina di imprenditori dalla Crimea, e parlando con loro abbiamo scoperto che la decisione di visitare la fiera di Krasnodar e stata per loro spontanea, prima non era interessante per loro.

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IL MERCATO DI CENTRI COMMERCIALI SPECIALIZZATI A MOSCA:

I RISULTATI DEL 2013

Il personale dell’ufficio di analitica della societa City & Malls PFM hanno sintetizzato i risultati del 2013 del mercato di centri commerciali di Mosca, specializzati nella vendita di materiali per il rinnovo della casa e di mobili.

La superficie totale dei centri commerciali situati in nove distretti amministrativi di Mosca (sono considerati anche i centri commerciali nelle vicinanze di Mosca nella provincia della citta’ che formalmente non fanno parte dei distretti ma stanno a fianco) secondo i dati del 2013 conta 1 105 740 mq. L’incremento in un anno e’ pari a 121 500 mq oppure all’11 % del totale di aree commerciali.

In base ai risultati del 2013 il distretto del Sud e diventato il leader, sul suo territorio sono stati registrati 258.000 mq di spazi commerciali di qualita’ pari al 24,1% del volume totale. Tra i tre leader ci sono i distretti del Nord e dell’Ovest con gli indici 212 000 (19.8%) e 153 500 mq (11,3%) rispettivamente.

La quota degli immobili della societa’ City & Malls PFM ha raggiunto il livello di 139.000 mq pari al 13% del totale delle superfici dei centri commerciali funzionanti di cui il 7,8% (86.000 mq) e’ la quota del MC ROOMER e il 4,8% (53 000 mq) del TVK “EXPOSTROY na Nakhimovskom”.

Dal punto di vista di densita’ di spazi commerciali di qualità i leader sono il distretto amministrativo del Nord – 190 000 mq per mille persone, il distretto amministrativo del Sud con 151 000 mq/mille persone e il distretto del Nord-Ovest con l’ indice 130 000 mg/mille persone.

Gli outsider, sia dal punto di vista del totale delle superfici che per il grado di loro dotazione per il numero di abitanti sono diventati i distretti del Centro e del Oriente – un puo’ più del 3% del totale degli spazi commerciali di Mosca.

Nel 2013 sono stati messi in esercizio tre centri commerciali. Il piu’ grande e’ diventato l’MC ROOMER con i suoi 86 000 mq di superficie. Sono stati aperti il centro commerciale “Mandarin” il centro commerciale nel complesso “Konstruktor” con 20 500 e 15 00 mq di superficie rispettivamente.

L’MC ROOMER è diventato anche il più grande nel distretto amministrativo del Sud e all’interno della circonvalazione di Mosca (MKAD) superando l’ex leader centro commerciale “Armada” con la superficie di 65 000 mq. Nel distretto del Sud funzionano in totale sette complessi commerciali specializzati, il numero analogo dei centri commerciali e’ nel distretto del Nord-Ovest. Il leader per il numero di centri commerciali e’ il distretto amministrativo del Sud-Oriente in cui si trovano otto centri commerciali dichiarati.

SERGEI SHIFERSON DIRETTORE COMMERCIALE DI

CITY&MALLS PFM

La super�cie totale dei centri commerciali specializzati nel segmento di materiali

per il rinnovo della casa e di mobili

950 740 m.q.

2012 2013

1 072 204 m.q.

11,3 %

TsAO

VAO

YuVAO

YuAO

YuZAO

ZAO

SZAO

SAO

SVAO212 000 m.q.

210 000 m.q.

120 000 m.q.

120 300 m.q.

258 000 m.q.

83 200 m.q.

36 400 m.q.

87 600 m.q.

m.q.

TsAO - distretto amministrativo centraleSVAO - distretto amministrativo nord-orientaleVAO - Distretto amministrativo orientaleYuVAO - distretto amministrativo sud-orientaleYuAO - distretto amministrativo meridionaleYuZAO - distretto amministrativo sud-occidentaleZAO - distretto amministrativo occidentaleSZAO - distretto amministrativo nord-occidentaleSAO - distretto amministrativo settentrionale

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BIELORUSSIA: PAESE DI TRANSITO

Nell’ambito del Programma Statale dello sviluppo della logistica nel periodo di tempo relativamente breve sono stati investiti nella realizzazione di progetti piu’ di 1,88 miliardi di BYR (~ 218 milioni di USD. - Nota del redattore). Si prevede di investire nel settore un altro miliardo di USD entro il 2015. Pero’ i risultati intermedi della realizzazione del programma non piacciono ai professionisti.

8 centri logistici di 11 funzionanti nel paese trattano le merci per le proprie esigenze. Cioe’ fanno la funzione di centri di distribuzione di grandi catene oppure fanno servizi a 5 - 15 aziende straniere distribuendo i loro carichi sul territorio del paese. Risulta che i centri logistici operano come distributivi-accumulativi, cioe’ come magazzini per le grandi aziende. I centri di transito rispondenti a tutti i requisiti per i quali e’ stato elaborato il programma di stato in pratica quasi non esistono.

Fino alla fine della realizzazione del Programma Statale manco poco tempo - entro il 2015. Oggi questi progetti di

investimenti vengono realizzati gia’ in 29 zone (di cui 16 sono dichiarate come centri logistici) da 36 programmati. I lavori piu’ grandi vengono svolti vicino alla capitale, il fatto viene spiegato dall’incrocio delle vie di trasporto piu’ importanti. Sono messi in esercizio piu’ di 110.000 metri quadrati di magazzini.

Ad oggi sono messi in funzione 11 centri logistici. Secondo gli esperti della rivista «Delo» sono caricati in media non piu’ del 40 %. Ma il problema principale non e’ questo. Quasi tutti gli impianti funzionanti si occupano solo della logistica interna, nonostante che il programma è studiato

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per aumentare il numero trattato delle merci in transito. Come nota il Minoblispolkom, il potenziale di transito dei paesi membri dell’EurAsEC e’ pari a circa 220 milioni di tonnellate. Tra l’altro con l’adesione della Russia al WTO il traffico delle importazioni in questo paese e’ aumentato piu’ del 40%. Una certa quota del transito di queste merci puo’ di sicuro rimanere in Bielorussia.

Le prospettive si profolano, certamente, ma purtroppo non si arriva alla loro realizzazione. Prima di tutto, i partner dell’Unione doganale non hanno chiarito ancora il principio della residenza, conforme al quale dopo il controllo alla frontiera esterna dell’Unione doganale la merce puo’ essere sdoganata solo nel paese in cui e’ registrato l’importatore. Per adesso questo problema non e’ risolto: nell’ambito dell’Unione doganale esistono troppe differenze delle leggi fiscali, valutarie, civili. La sua risoluzione probabilmente sara’ legata alla creazione della Comunita’ economica eurasiatica, quindi non prima del 2015. Se i residenti russi avessero la possibilita’ di sdoganare la merce in Bielorussia o in Kazakistan aiuterebbe loro ad ottimizzare i traffici di merce: nei paesi della Comunita’ Europa si lavora secondo questa formula, cioe’ l’espletamento delle formalita’ doganali puo’ essere effettuato in qualsiasi paese.

Moltissime aziende russe e kazaki aprirebbero in Bielorussia le proprie rappresentanze (rispettando la legge, solo in questo caso la societa’ puo’ sdoganare la merce).

L’ex direttore del centro logistico di stoccaggio e trasporto «24», ora il Vice Presidente del Consiglio di amministrazione della Banca di sviluppo Vassiliy Shved dice di aver perso com minimo due clienti importanti perche’ non e’ stato in grado di offrire una gamma completa di servizi compreso lo sdoganamento.

Come risolvere questi problemi? Il suggerimento può essere trovato lì vicino, al confine occidentale. La logistica in Polonia per 20 anni ha fatto lo stesso percorso nel suo sviluppo. A quei tempi il sistema dell’economia del paese aveva il carattere dirigente-amministrativo e fino al 1990 la logistica e’ stata il meccanismo dedicato esclusivamente alla distribuzione di merci interne. A meta’ degli anni novanta il paese ha affrontato il problema di grave carenza del personale qualificato. Tuttavia, il rimedio è stato trovato. Per cominciare, tutti gli sforzi sono stati messi per migliorare la formazione professionale nel settore di logistica e per trovare il luogo del paese in mezzo ai traffici logistici dell’Europa. La scelta delle aree in cui creare i centri e’ stata matematicamente calcolata e solo dopo sono stati stanziati i soldi reali nella loro costruzione. Ci sono voluti circa 20 anni per far funzionare questo sistema.

“L’attività di logistica in Europa e’ strutturata diversamente, - dice Vassiliy Shved. - È divisa: ci sono società di investimenti - i gruppi di proprietari che costruiscono il deposito, creano lo stoccaggio attrezzato, acquistano il parco di autoveicoli. Il loro business consiste nel dare in affitto magazzini con tutte le attrezzature. E poi ci sono operatori logistici il business dei quali sta proprio nella logistica. Forniscono i loro servizi sulla base di spazi affittati e non hanno quindi problemi con debiti alle banche. Qui sta uno dei segreti di servizi logistici a costi piu’ bassi dei nostri. La Lituania per esempio. Quando le nostre aziende portano i carichi dal territorio degli Stati baltici, e’ piu’ vantaggioso per loro tenere in custodia la merce acquistata e portare

all’azienda-produttrice in Bielorussia solo un camion alla volta. A causa della struttura delle spese per lo stoccaggio in custodia il pagamento di tutti i servizi gli viene a costare circa il 30 % in meno che in Bielorussia”.

Secondo gli esperti della rivista «Delo», quasi tutti i centri logistici bielorussi non sono stati ideati per il transito ancora in fase di progettazione, ma oggi molti sono gia’ pronti per il riorientamento delle attivita’ e si e’ costretti ad apportare le modifiche nei piani di quelli che sono in fase di costruzione.

Tuttavia pure la logistica interna della Bielorussia è piena di diversi problemi. Molte imprese statali non capiscono finora per quale motivo debbano lasciare la consegna della merce in outsourcing se hanno i propri magazzini e mezzi di trasporto. Inoltre, molte imprese stanno cambiando il nome di loro “reparti di approvvigionamento” in “reparti di logistica”, cominciano a modernizzare gli spazi del magazzino, costruiscono i propri terminali. Tuttavia non si tratta di una logistica integrata. Nel frattempo la statistica europea dice che l’uso dei servizi di centri logistici e di trasporto fa aumentare l’efficienza logistica del 30-35%! In Russia e in Ucraina questo indice arriva al 15 %, mentre in Bielorussia naturalmente nessuno ha fatto nemmeno le stime del genere.

La maggior parte dei centri logistici che verranno messi in funzione nell’ambito del programma statale in realtà risulteranno di essere piccoli terminali-magazzini per le esigenze della logistica interna. Grandi investimenti nel settore non rappresentano l’interesse per gli investitori stranieri finche’ non sara’ abrogato il principio della residenza. Così si capisce che mentre il mondo intero sta rifiutando dal principio della costruzione di propri centri logistici, i bielorussi scelgono proprio questo vizioso percorso.

Secondo gli esperti del quotidiano «Bielorusy i rynok» («Bielorussi e mercato») c’è un’altra recente tendenza negativa per i trasportatori che diventa sempre piu’ ovvia: la Bielorussia perde pian piano il transito di merci per via ferroviaria. Nei primi due mesi dell’anno corrente il transito di merci attraverso la Bielorussia è diminuito del 11,6 %, fino a 7,5 milioni di tonnellate.

Il traffico di merci si sposta pian piano nei porti russi situati vicino a San Pietroburgo, la Russia li sta sviluppando attivamente nell’ambito della strategia di massimo riorientamento di suoi carichi dai porti stranieri ai porti nazionali.

Questo fatto, a sua volta, ha stimolato la concorrenza fra i porti baltici. Gli esperti prestano l’attenzione al fatto che Klaipeda adesso compete incisivamente per ogni nuova spedizione, comprese quelle che passavano tradizionalmente il porto di Liepāja (si tratta di spedizioni Ro-Ro, prodotti petroliferi bielorussi e di cereali).

Il riorientamento delle merci dalla direzione baltica verso i porti della Regione di San Pietroburgo da parte della Russia costringe gli spedizionieri bielorussi di pensare meglio dell’efficienza del transito e di cercare alternative ai carici russi, e qui i loro interessi coincidono con gli interessi dei colleghi di Lituania, Lettonia ed Estonia.

Tuttavia, vale la pena segnalare che quest’anno il Governo della Bielorussia fa affidamento sull’industria di trasporti. Si attende dalle imprese del Ministero di trasporti l’aumento della quota delle esportazioni pari al 18 % rispetto al 2012 e il saldo positivo del commercio estero al livello di 1,15 miliardi USD.

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SVALUTAZIONE DEL TENGE

La Banca nazionale del Kazakistan rifiuta di sostenere il tasso di cambio del tenge al livello di prima e riduce in generale l’intervento nel processo di formazione del tasso di cambio.

Avevamo scritto che ancora nel 2012 il capo della banca Nazionale del Kazakistan Grigoriy Marchenko ha fatto la dichiarazione sull’inammissibilità della politica russa del tasso di cambio per il Kazakistan. Il tasso di cambio della valuta nazionale del Kazakistan è stato abbastanza stabile per un periodo lungo. «E questa e’ la nostra differenza significativa dalla Federazione Russa dove le oscillazioni del tasso del rublo sono stati pari al più o meno 20 %»,- ha segnalato allora il Signor Marchenko.

La differenza della politica valutaria delle banche centrali della Russia e del Kazakistan ha portato al fatto che quando il rublo, ad esempio, cadeva del 10 %, il tenge perdeva solo l’1% contro il dollaro. Alla fine il tenge si rafforzava contro il rublo. Si creava uno squilibrio che faceva vincere, nell’ambito dell’Unione Doganale, agli esportatori russi e non solo a loro. Mentre i produttori kazaki perdevano le loro posizioni. Questa situazione ha portato alla riduzione delle esportazioni e all’aumento significativo dei volumi delle importazioni in Kazakhstan all’interno dell’Unione Doganale. Risultava cioe’ che i produttori kazaki non solo non potevano ottenere una quota di mercato del paese adiacente, ma hanno cominciato a perdere le loro posizioni sul mercato interno.

L’11 febbraio del 2014 la Banca Nazionale del Kazakistan ha avviato improvvisamente la svalutazione del tenge: la sua decisione di rifiutare al mantenimento del tasso di cambio della valuta nazionale al livello di 150-155 tenge contro 1 dollaro ha suscitato l’effetto dell’esplosione di bomba. In pochi minuti il cambio del tenge ha fatto flop del 20 % circa. Alla gara d’appalto della borsa valori del Kazakistan adesso danno circa 182 tenge per 1 dollaro. Negli uffici di cambio i dollari costano ancora di piu’.

Il capo economista del FK «Otkrytiye» Vladimir Tikhomirov dice che la causa principale della caduta del tenge e’ la crescente pressione speculativa da parte di

acquirenti di valuta dalla Russia. «La svalutazione del rublo di gennaio ha aumentato l’attrattivita’ d’acquisto della valuta attraverso il Kazakistan, per via del distacco nel tasso di cambio incrociato del rublo e del dollaro contro il tenge, spiega Tikhomirov. - La possibilita’ del traffico libero del capitale dalla Russia nel Kazakistan nell’ambito dell’Unione Doganale ha creato le condizioni per la crescita della pressione sul tenge. In sostanza, la situazione delle ultime settimane ripete esattamente la situazione di cinque anni fa, quando la svalutazione del tenge contro il dollaro avvenne pure dopo la svalutazione del rublo e sempre per forza della crescita della pressione speculativa sulle riserve della Banca Nazionale del Kazakistan”. A febbraio del 2009 la Banca Nazionale rifiuto’ pure di mantenere il tasso di cambio del tenge nel corridoio 117-123 tenge/1 dollaro, allora si era registrato il cambio al livello di 147-153 tenge/1 dollaro.

Il dirigente della Banca Nazionale del Kazakistan ha chiamato la flessione del rublo “il crollo”. E’ molto probabile che sono state proprio le prospettive dell’ulteriore rafforzamento della valuta nazionale contro quella russa che hanno costretto la Banca Nazionale del Kazakistan di intraprendere queste misure. Infatti, il rialzo del tenge può influire negativamente il traffico di esportazioni perche’ fara’ diventare i prodotti meno competitivi sul mercato estero. Come è noto, l’anno scorso il corso di tenge/euro si è rafforzato del 10 %. Questo fatto ha influenzato negativamente la competitività dell’economia kazaka. Per ora e’ presto dire che cosa portera’ alla fine la politica della banca Nazionale del Kazakistan agli abitanti del paese e come si riflettera’ sulla collaborazione nell’ambito dell’Unione doganale, ma e’ chiaro che i cambiamenti non si faranno aspettare.

Durante la preparazione dell’articolo sono sati usati i materiali

dai seguenti fonti aperti e portali internet: top.rbc.ru, gazeta.ru, kurs.kz

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ACQUISTO DI MOBILIONLINE VS OFFLINE

Secondo i dati dell’agenzia di ricerche “Data Insight” il volume del commercio elettronico al dettaglio nel 2013 e stato pari a circa 520 miliardi di rubli (16,3 miliardi di USD). La crescita rispetto al 2012 espressa in rubli ha raggiunto il 28 % ed e equivalente al 25 % in dollari. Dei 520 miliardi di rubli 350 miliardi (+25 %) sono stati spesi per i prodotti materiali, mentre per i prodotti digitali e i biglietti sono stati spesi 170 miliardi (+36 %). In Russia sono registrati 30 milioni di acquirenti su internet, la crescita nel 2013 e salita al 30 %. L’aumento maggiore e stato registrato nei segmenti degli articoli per la casa e dei mobili, degli articoli sportivi e per bambini. Tuttavia, secondo Sergey Shiferson nonostante l’alto potenziale di e-commerce la sua concorrenza nel segmento DIY&Household non cresce cosi rapidamente.

È ancora prematuro fare le previsioni negative circa lo sviluppo dei centri commerciali ma questi centri devono imparare a guadagnare nelle nuove condizioni competitive per non diventare raccolte ingombranti di show room non richiesti dai locatari. Per mantenere l’attrattività e l’interesse per i visitatori e i locatori senza svolgere, esclusivamente, una serie di funzioni di divertimento con basso profitto i centri commerciali con grandi superfici potrebbero ricorrere al concetto di “terzo posto”, e cioè della parte dello spazio che non sia né di lavoro né di casa. Nelle condizioni della realtà russa questo “terzo posto” potrebbe diventare non solo un parco ma anche un centro commerciale.

Attualmente, in Russia il numero di negozi Internet ha superato 33 mila. È ovvio che gli acquisti su Internet fanno risparmiare non solo il tempo, ma anche i soldi, in quanto le relative piazze non devono sopportare le spese per mantenere show room e, di conseguenza, offrono la merce a prezzi più vantaggiosi. Scegliendo tra online o offline shopping l’acquirente però prende in considerazione anche altri fattori, come ad esempio il tempo di consegna, la distanza, il piacere ottenuto dalla ricerca e dal processo stesso di acquisizione.

I principali reclami in merito alle merci e ai servizi online sono i seguenti: l’immagine non corrisponde all’articolo consegnato, non è possibile o è troppo caro restituire o sostituire la merce, la scarsa qualità di alcuni prodotti ed accessori. D’altronde, la scelta degli articoli online è più comoda perchè in un grande negozio è facile perdersi. Non solo, ma ci sono numerosi servizi online speciali che permettono di confrontare vari modelli in base ai parametri chiave. Ciononostante, secondo le inchieste più di un terzo dei visitatori dei cataloghi online dei mobili ha confessato di recarsi al centro commerciale per completare l’acquisto dopo aver scelto i mobili sul sito.

I grandi negozi di mobili online, monitorando il comportamento degli acquirenti, allestiscono spesso degli show room offline per esporre i prodotti, mentre i centri commerciali promuovono le loro vendite online.

Secondo l’indagine delle preferenze degli acquirenti svolta dall’agenzia “RosBusinessConsulting”, il 39,8% delle persone interrogate comprano i mobili nei grandi centri commerciali, il 21,9% li acquistano nei piccoli negozi di mobili, il 14,3% nelle reti di mobili al dettaglio, il 9,5% li ordinano su misura, il 7,6% acquistano i mobili nei negozi Internet e il 0,7% ai mercati. I centri di mobili specializzati sono più popolari nelle grandi metropoli: Mosca (38,6%), San Pietroburgo (49,4%), Novosibirsk (46,0%), Ekaterinburg (34,1%), Nizhniy Novgorod (69,7%), ecc. Nelle regioni, data la mancanza di centri commerciali specializzati, i mobili vengono acquistati, principalmente, nei piccoli negozi di mobili.

I cittadini russi non si affrettano a comprare i mobili nei portali online esteri. L’acquisto di un prodotto di grandi dimensioni in un negozio Internet straniero è legato a spese supplementari di tempo e denaro. Anche se un negozio organizza la consegna in Russia, il cliente sarà costretto a pagare i dazi doganali, l’imballaggio, il trasporto e il magazzinaggio dei mobili. È alto anche il rischio di danni e di smarrimento della merce durante la spedizione, mentre in caso di diffetto o danno i costi della restituzione della merce al venditore sono spesso sempre a carico dell’acquirente. Nelle vendite online dall’estero la garanzia non esiste.

Stando alle statistiche, una famiglia russa media rinnova gli interni al massimo una volta ogni tre-cinque anni e di conseguenza fa scelte pensate paragonando non solo modelli e prezzi, ma anche il pacchetto dei servizi aggiuntivi che offrono le ditte presenti nel centro commerciale. Durante la visita della sala vendite, l’esame e il confronto dei modelli, le consultazoni degli esperti, la scelta delle opzioni e degli accessori l’acquisto diventa un risultato di decisione ponderata. Il commercio online non offre queste possibilità. Quindi, credo che non ci sia da aspettare una concorrenza diretta tra negozi reali e quelli virtuali, almeno nel prossimo futuro. È più probabile che i cataloghi online diventeranno parte integrante del mercato dei mobili. Attualmente si assiste allo sviluppo attivo di questa tendenza.

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SERGEY SHIFERSONDIRETTORE COMMERCIALE DELLA SOCIETA’ CITY&MALLS PFM

INTERNET

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STATISTICA DIGITALE PER LA RUSSIA

L’agenzia We Are Social ha presentato all’inizio di quest’anno una relazione contenente i dati chiave per le sezioni della statistica digitale, sociale e mobile per tutto il mondo. E interessante che la Russia occupa il 14° posto tra i paesi esaminati per la penetrazione di Internet, il 12° posto per il tempo medio trascorso da un utente nella rete e il terzo posto per la penetrazione della telefonia mobile. Meta della popolazione della Russia sono utenti attivi dei ‘social media’.

econdo i dati forniti la penetrazione di Internet in Russia è pari al 53 %. Gli indici più alti per paesi sono nel Regno Unito (87 %) e nella Canada (86 %). Il terzo posto e’ diviso tra la Germania e la Corea del Sud: la percentuale di utenti internet in ciascuno di questi paesi è pari al 84 %. La Francia e gli Emirati Arabi hanno mostrato l’83 %. Il livello più basso della penetrazione dell’Internet e’ nell’Indonesia (15 %) e nell’India (12 %).

Gli utenti russi passano nell’internet 4 ore 56 minuti in media (e’ stato considerato il tempo che passano sia nel computer fisso che nel portatile). Il fatto curioso e’ che nella Corea del Sud la gente usa l’Internet meno che in tutti altri paesi - 3 ore 27 minuti in 24 ore, nonostante che il paese mostra l’indice della penetrazione dell’internet piu’ alto del mondo. Per quanto riguarda il tempo passato nell’internet i leader qui sono i brasiliani (6 ore 3 minuti al giorno).

Secondo i dati della TNS il livello piu’ alto dell’utilizzo dell’internet e’ registrato a Mosca e in altre citta’ con piu’ di un milione di abitanti - il 77% e 71% della popolazione rispettivamente. In altri citta’ e centri abitati con piu’ di 100 mila persone la penetrazione di Internet non supera il 51%. A Mosca abitano gli utenti internet piu’ avanzati: il 55% di loro hanno cominciato a usare l’internet piu’ di sette anni fa. Nelle citta’ russe con 100 - 799 mila di abitanti lo stesso percento di utenti usa l’intenet meno di cinque anni.

La maggior parte di utenti dell’Internet appartiene alla fascia di età di 25 - 44 anni. Questa categoria e’ pari al 48% di utenti in piccole cittadine e al 46% di tutti gli utenti dell’internet di Mosca. Gli abitanti di Mosca e di altre citta’ con piu’ di un milione di abitanti usano piu’ attivamente le possibilità della rete: i moscoviti passano nell’internet piu’ tempo (un po’ meno di 2 ore al giorno) e visitano il numero piu’ grande dei siti (circa 120 siti al mese in media).

La popolarita’ delle reti sociali continua a mostrare alti tempi di crescita’. In soli ultimi 12 mesi nei social media piu’ diffusi sono arrivati piu’ di 135 milioni di nuovi partecipanti. Cosi’ ad oggi il 26% della popolazione del

S

18

ЛЮДИЛЮДИ

18

INTERNET

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Secondo i dati forniti la penetrazione di Inter-net in Russia e pari al 53 %. Gli indici piu alti per paesi sono nel Regno Unito (87 %) e nella Canada (86 %). .

mondo usa le reti sociali e sono piu’ di 1,8 miliardo di persone.

La quota di detentori di account nelle reti sociali in Russia e’ pari esattamente al 50% e questa cifra e’ pari poi al 94% di tutti gli utenti dell’internet. L’80% di loro hanno visitato i loro profili a dicembre del 2013.

Secondo i risultati delle ricerche della Web Index le reti sociali hanno conquistato l’80% dell’uditorio diurno. A seconda della regione gli utenti spendono nelle reti sociali dal 30% al 41% di tutto il tempo che passano nell’internet. Gli abitanti delle citta’ meno popolose passano piu’ tempo nelle reti sociali (41% nei centri abitati con 100 000 di abitanti).

Gli utenti della rete piu’ grande “VKontakte” sono il 33% di abitanti del nostro paese (46,8 milioni di persone). Il 75% di utenti dell’internet della Russia ha il proprio account nel “Vkontakte”. Circa il 52% di loro visitavano il loro account a dicembre del 2013 che e’ stato il mese della fine della ricerca. Nella rete “Odnoklassniki” sono registrati il 69% di utenti di cui il 44% hanno visitato i loro profili a dicembre. La statistica analoga e’ per il Facebook: il 68% contro il 41%, Google+: il 52% contro il 24% e Twitter: il 39% contro il 18%.

Il tempo medio che passa un russo nelle reti sociali in 24 ore e’ pari a 2 ore 11 minuti.

Il particolare interesse suscita la statistica della distribuzione della telefonia mobile che oggi viene usata dal 93% della popolazione della Terra (piu’ di 6,5 miliardi di persone). In molte aree pero’ (tra cui i paesi in via di sviluppo) il livello della penetrazione della telefonia mobile supera il 100%. In Russia ad esempio sono registrati 262 milioni di utenti che sono pari al 184% rispetto alla popolazione in totale. Indubbiamente in questo caso non si tratta di utenti reali, ma piu’ probabilmente della quantita’ di schede SIM che un utente reale puo’ avere, fino a tre-cinque (per alcuni cellulari, tablet, modem, macchina, ecc.). La Russia occupa il terzo posto per il livello della penetrazione generale della telefonia mobile. I leader sono gli Emirati Arabi con il 252% e l’Arabia Saudita con il 197% al secondo posto.

Solo nel 2013 il numero di utenti “mobili” e’ aumentato del 48% nelle citta’ con 100-799 mila abitanti, del 45% a Mosca e del 34% in altre citta’ con piu’ di 1 milione di abitanti. Tale aumento è correlato direttamente con l’aumento della penetrazione di smartphone e tablet nel paese.

All’inizio del 2014 la quota dell’Internet mobile in Russia e’ stata pari al 36 %. Usiamo l’Internet mobile in media 1 ora e 22 minuti al giorno. Il 93% degli utenti utilizzano gli smartphone per l’orientamento e la ricerca delle informazioni sul territorio. L’82 % esaminano con i gadget le merci che potrebbero acquistare. Il 39 % almeno una volta ha fatto l’acquisto tramite lo smartphone. Il 46 % di utenti di telefonia mobile in Russia usa le applicazioni per l’accesso ai propri account nelle reti sociali. La quota di utenti dei servizi LBS è pari al 12 %.

Nella preparazione dell’articolo sono stati usati i materiali della relazione “Global digital statistics 2014” dell’agenzia We

Are Social, le relazioni del gruppo di ricerche internazionale TNS “Web Index”, le informazioni dalle fonti aperte. Potete ricevere i Link alle relazioni e alle fonti utilizzate scrivendo la

relativa richiesta all’indirizzo: [email protected]

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I SOCIAL NETWORKS DELLA RUSSIA

Senza social networks e difficile immaginare la comunicazione contemporanea, tuttavia fino a poco fa` il loro pubblico non e` stato studiato abbastanza bene. Il Mail.Ru Group ha deciso di cambiare questa situazione, svolgendo uno studio nelle reti sociali piu` importanti della Russia. A questo scopo sono stati selezionati cinque social networks particolarmente popolari secondo i dati del gruppo di ricerca internazionale TNS. Riportiamo di seguito i dati piu` interessanti della relazione.

IL SESSO Secondo gli ultimi dati, tra utenti di Runet ci sono un po ̀piu ̀donne che uomini (il 52 % fronte al 48 %). La stessa tendenza viene osservata anche tra utenti dei social networks. La percentuale piu ̀alta di donne tra utenti di «Odnoklassniki» (il 56 %), mentre su Twitter la percentuale di donne supera appena il 50%.

47% uomini

53% donne

44% uomini

56%donne

46% uomini

54%donne

47% uomini

53%donne

48% uomini

52%donne

L`AUDIENCE MENSILE NELLE RETI SOCIALI

52,7 milioni di utenti

42,6 milioni di utenti

30,6 milioni di utenti

25,4 milioni di utenti

11,6 milioni di utenti

Vkontakte

My World (Moi Mir)

Odnoklassniki

Facebook

Twitter

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ЛЮДИЛЮДИ

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INTERNET

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L`OCCUPAZIONE Tra gli utenti di Twitter e Vkontakte il numero di studenti e` notevolmente piu` alto (il 23 % ed il 19 % rispettivamente). Tra utenti di «Odnoklassiniki» viene osservata una percentuale piu` alta di impiegati (il 20  %), e su Facebook di diversi specialisti del settore (25 %).

13%22%19%14%19%6%7%

DIREZIONE

ESPERTI

DIPENDENTI

LAVORATORI

STUDENTI

CASALINGHE

DISOCCUPATE

14%22%20%15%14%7%8%

14%23%19%16%13%7%8%

16%25%18%14%13%5%9%

14%23%16%12%23%5%7%

IL COMPORTAMENTOIl comportamento degli utenti nei diversi social networks e’ molto diverso. Gli utenti di «Odnoklassniki» entrano piu` di rado, ma stanno nelle pagine del social network a lungo, mentre gli utenti di Vkontakte al contrario si caratterizzano per visite piu` frequenti ma brevi.Per il numero di pagine viste al mese, «Odnoklassniki» è il leader indiscusso, con un numero di visualizzazioni più di 1,7 volte superiore a quelle di Vkontakte. È interessante notare che in base al numero di pagine viste, “Moy Mir” e` avanti rispetto a Facebook e Twitter messi insieme.

9,7

3,3

7,6

1,8

20,3

Numero medio di minuti

per sessione

Numero medio di visite

per persona

39,2

7,0

7,3

6,9

31,2

Numero di pagine

viste al mese

64,3 milioni

37,1 milioni

1,5 milioni

1,1 milioni

0,2 milioni

Mail.Ru Group - una delle realtà più significative nel segmento russo della rete. I visitatori dei portali web Mail.Ru Group sono circa il 90% del pubblico mensile di utenti di Internet della Russia (TNS, gennaio 2014). Mail.Ru Group è nel top delle 3 più grandi aziende del mondo di Internet in termini di presenze (pagine visualizzate, comScore, gennaio 2014.

La società possiede due dei tre più grandi social networks russi - “Odnoklassniki” e “Moy Mir”, due instant messengers russi - Mail.Ru Agent e ICQ, il servizio email, uno dei più grandi portali di RuNet, così come i portali dei piu` grandi giochi online. Inoltre, Mail.Ru Group possiede pacchetti di azioni nel “VKontakte” (51.99%) e Qiwi (10,40%), quote minoritarie in una serie di piccole aziende Internet russe e ucraine.

Fonte: ricerca da Mail.RuGroup: I social network della Russia, settembre 2014.

L`ETAGli utenti piu` attivi dei social networks sono uomini nella fascia d`eta` compresa tra i 25 ed i 34 anni. Questo gruppo rappresenta il 27 % di utenti su Runet. Facebook si distingue dagli altri social networks per un pubblico piu` anziano, mentre Twitter e Vkontakte sono preferiti dai giovani under 24 .

11%20%28%19%15%7%

8%15%29%22%17%9%

8%14%29%23%18%8%

7%15%26%22%19%11%

12%23%21%19%16%9%

12-1718-2425-3435-4445-5455-64

GEOGRAFIAGli utenti dei social network non sono equamente distribuiti tra gli stati federali russi. La quota maggiore di tutti i social networks esaminati si riferisce allo Stato Federale Centrale. Il numero inferiore di utenti si trova nello Stato Federale dell’Estremo Oriente.Nello Stato Federale Centrale i leader sono Facebook (31%) e Twitter (30%), invece in quello del Sud e siberiano e` “Odnoklassniki” (il 17% ed il 16% rispettivamente), nello Stato del Nord Ovest sono Vkontakte e Twitter (l`11% ciascuno). Negli stati federali del Volga, degli Urali e dell`Estremo Oriente la popolarità dei social networks è distribuita abbastanza uniformemente.

28%

20%

15%

13%

9%

11%

4%

STATO FEDERALE CENTRALE

DISTRETTO FEDERALE DEL VOLGA

DISTRETTO FEDERALE MERIDIONALE

DISTRETTO FEDERALE SIBERIANO

DISTRETTO FEDERALE DEGLI URAL

DISTRETTO FEDERALE NORDOCCIDENTALE

DISTRETTO FEDERALE DELL'ESTREMO ORIENTE

27%

19%

17%

16%

9%

7%

5%

27%

20%

16%

14%

9%

9%

5%

31%

19%

15%

13%

8%

10%

4%

30%

20%

14%

13%

9%

11%

4%

I social network sono molto popolari nelle città e paesi, ma ci sono ancora differenze sulla tipologia di social network utilizzata rispetto alla dimensione del paese. Pertanto, la percentuale di utenti di “Odnoklassniki”e`nettamente superiore nei piccoli paesi e citta`, mentre gli utenti di Facebook e Twitter sono piu` numerosi nelle grosse citta` che superano 800.000 abitanti.

29%

9%

23%

39%

più di 800.000 persone

500-800 mila persone

100-500 mila persone

meno di 100 mila persone

23%

9%

25%

43%

28%

10%

23%

39%

34%

10%

24%

32%

35%

10%

25%

30%

2121

Page 24: #1`2014 Versione Italiana

ANASTASIYA GLAZKOVASPECIALISTA DI MARKETING, GIORNALISTA

Paese

% di posti vacanti nella produzione di mobili rispetto al numero totale di posti vacanti nella sfera»produzione»

Russia 4,3

Ukraina 4,1

Belarus 11,4

Kazakhstan 4,7

Percentuale di posti vacanti nella produzione di mobili rispetto alla quantita’ totale di posti vacanti in

diversi paesi

Russia Ukraina Belarus Kazakhstan

Specializzazione% di posti

vacanti nell’industria

del mobileSpecializzazione

% di posti vacanti

nell’industria del mobile

Specializzazione% di posti

vacanti nell’industria

del mobileSpecializzazione

% di posti vacanti

nell’industria del mobile

Progettista 12,8 Progettista 21,8 Progettista 17,0 Progettista 14,9

Montatore 10,8 Montatore 11,5 Montatore 11,1 Montatore 14,9

Ingeniere 8,8 Ingeniere 11,5 Ingeniere 12,7 Ingeniere 9,6

Disegnatore 7,5 Disegnatore 10,3 Disegnatore 7,8 Disegnatore 7,0

Falegname 5,3 Falegname 8,0 Falegname 7,6 Falegname 5,3

La domanda delle specializzazioni dell'industria del mobile in diversi paesi *

* Periodo dell’analisi: 1 settembre - 30 novembre 2013

LA POLITICA DEL PERSONALE:

L’ANALISI NEI PAESI DELLA CSI

La questione del personale e’ sempre attuale, soprattutto nelle condizioni di instabilita del mercato. Questo e il motivo per cui, nei prossimi quattro numeri, insieme con aziende leader nel settore del mobile, stiamo cercando di capire i vari problemi del personale per trovare delle soluzioni. Perche i lavoratori se ne vanno? Come motivare i dipendenti attuali e come attrarre quelli nuovi? E come stanno le cose con il personale nei paesi della CSI? Proviamo a trovare una risposta a questa domanda.

DALLA RUSSIA PER...

L’aumento della concorrenza, la dimensione del mercato domestico, il desiderio di aumentare le vendi-te e di espandersi in nuovi mercati spingono le imprese russe a cercare nuovi mercati promettenti. Più allet-tanti in questo senso sono conside-

rati i mercati dei paesi ex sovietici: L’Ucraina, la Bielorussia ed Il Ka-zakistan. Ognuno di loro è unico di per se: a cominciare da legislazione, economia, norme doganali, logisti-ca e terminando con le particolari-ta’ del mercato del lavoro. Una vol-ta che la decisione di entrare in un dato mercato e’ stata presa, e’ neces-sario decidere da dove cominciare la ricerca di un dipendente.

Le società russe che intendono av-viare uno sviluppo commerciale al di fuori del proprio paese possono co-minciare la ricerca del personale at-traverso i portali online già noti. “Se un’azienda russa intende entrare nei mercati dell’Ucraina, Bielorussia e Kazakistan - commenta il direttore del marketing e PR del gruppo He-

adHunter Yevgenia Vasilyeva - essa può trovare personale per le sue sedi anche attraverso il sito russo.hh.ru. In Ucraina, Bielorussia e Kazakistan la registrazione dei datori di lavoro sui siti del gruppo HeadHunter e` gra-tuita e aperta. L’accesso al database in diversi paesi ha prezzi diversi. Per esempio in Russia il prezzo e` note-volmente piu` alto rispetto agli altri paesi. Secondo Eugenia, se si prende la lista delle specializzazioni piu` ri-chieste, il quadro in questi paesi non differisce sostanzialmente. Sono ri-chiesti ovunque montatori, designers, falegnami. E lo stipendio non dipen-de tanto dal paese quanto dalla socie-ta` che offre lavoro. Per esempio, il montatore di mobili in media prende 28 000-30 000 rubli.

22

ЛЮДИЛЮДИ

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HR

Page 25: #1`2014 Versione Italiana

Per trovare dipendenti in Ucraina, la nostra azienda si avvale di due metodi diversi a seconda delle qualifiche richieste dei lavoratori: il sito specializzato work.ua ed il giornale “Dall’..... al....” non ci rivolgiamo più alle agenzie di selezione del personale, giacchè non abbiamo fin ora incontrato tra loro professionisti validi.

Basandoci sulla nostra esperienza, riteniamo che il metodo più efficace di selezione del personale sviluppato dalla nostra azienda sia quello basato su colloqui di selezione approfonditi che durano per ore per ogni posto vacante.

Per quanto riguarda le caratteristiche nazionali degli ucraini possiamo citare le seguenti: i lavoratori ucraini non sopportano a lungo le bugie dei capi nonostante i buoni stipendi che percepiscono e, in generale, la gente li è aperta, amichevole e bonaria. Non è consigliabile utilizzare queste qualità per meri scopi aziendali. Di sicuro nessuno lavora solo per un’idea. Se si desidera ottenere il risultato previsto è necessario corrispondere un salario adeguato.

Ad oggi, confrontando le aziende che si trovano più o meno allo stesso livello in Russia e Ucraina, i salari non differiscono significativamente, salvo quelli del top management. Per quanto riguarda la motivazione dei dipendenti, abbiamo sviluppato un nostro sistema che aiuta realmente i lavoratori a prendere coscienza della propria importanza nella società e incidere sul proprio reddito, e quindi migliorare i risultati comuni. Oltre alla motivazione economica, il risultato comune è anche influenzato dalla soddisfazione dei dipendenti. Ogni dipendente deve essere cosciente di poter migliorare le proprie capacità lavorative e con ciò influire sui processi che aiutano a conseguire gli scopi aziendali prefissati con metodi più efficaci ed in tempi più brevi.

Purtroppo, in Ukraina, praticamente non ci sono università che preparano nei mestieri dell’industria del mobile. Non sono neanche a conoscenza di programmi per attrarre i giovani professionisti. In breve, oggi nel settore del mobile in Ucraina si può sopravvivere solo con un grande desiderio di emergere e utilizzando costantemente capacità ed innovazione imprenditoriale.

OPINIONE

YEVGHENY KACHANOVDIRETTORE GENERALE DELLA

PRODEX S.R.L.,UCRAINA

IN UKRAINA...

La maggior parte delle aziende che sono entrate nei mercati dell` Ucraina, così come i residenti di questo pa-ese dicono che i russi e gli ucraini sono simili per le loro qualità umane e professionali. I dipendenti ucraini pos-siedono caratteristiche peculiari come la bonta`, facilita’ di comprensione, resistenza, spirito imprenditoriale ed empatia. Quanto alle qualità negative gli possono essere attribuite invidia sociale e mancanza di puntualità. Tut-to questo deve essere preso in considerazione quando si crea un sistema di selezione e motivazione del persona-le. Le motivazioni più importanti per i lavoratori ucraini sono una buona squadra, mansioni interessanti e un ora-rio di lavoro comodo. Le analisi del portale del persona-le hh.ua dimostrano che il salario per i lavoratori ucraini non è la cosa più importante; conta maggiormente un lavoro interessante e produttivo. Quasi la metà degli im-piegati ucraini e’ soddisfatta del proprio posto di lavoro, nonostante percepisca una retribuzione piuttosto bassa.

Anche la situazione economica impone le proprie re-gole nella selezione del personale. La stabilita`, la fidu-cia nel futuro sono diventati fattori chiave per i lavora-tori ucraini. Un terzo degli intervistati dal portale hh.ua dichiara di avere un lavoro con una bassa retribuzione a causa dell`incapacità di trovare un posto migliore. Ques-ta situazione ha un lato positivo, per i datori di lavoro. Secondo il direttore della compagnia ucraina Prodeksim SrL Eugeny Kachanov, i fattori economici possono in-fluenzare la selezione del personale. “Nella crisi attua-le, per la nostra azienda rimane più facile assumere del personale in grado di soddisfare le nostre esigenze - dice Eugeny. - Questo è possibile perche’ c’e’ una notevole quantita’ di lavoratori in cerca di occupazione”.

Molte persone gia` sono contente di avere ottenu-to un lavoro, di avere trovato una sistemazione - ar-riva a questa conclusione il portale hh.ua basandosi sull`esempio di diverse offerte studiate simultanea-mente da candidati. La situazione di crisi del mercato ukraino è indirettamente confermata dal seguente fat-to: secondo i dati dell`indagine del portale hh.ua, uno su due impiegati dell`Ucraina è pronto a lasciare l’im-piego in ufficio per un posto di lavoro nell`agricoltura o nell’industria. In Russia, solo un terzo di impiegati mani-festa tale preferenza mentre un altro terzo non e’ assolu-tamente disponibile ad accettare un lavoro manuale. Per il 20% degli ucraini il lavoro manuale è un modo dig-nitoso per sopravvivere nei tempi di crisi e oltre il 70% degli impiegati, se necessario, sono pronti ad accetttare questo cambiamento e possiedono le necessarie compe-tenze. Cio’ li aiutera’ a mantenere se stessi e le loro fa-miglie.

La crisi colpisce anche il comportamento delle aziende ucraine. Nel tentativo di ridurre e ottimizzare i costi, esse sono a volte costrette ad assumere persone meno esperte per un salario inferiore. Tuttavia nell’individuazione de-lle risorse piu’ specializzate le società russe esperte dan-no una risposta univoca: portare i propri specialisti dalla federazione Russa e` assolutamente inconveniente.

La Russia, la Bielorussia e il Kazakistan fanno parte dell`Unione doganale, pertanto i residenti di questi paesi non hanno bisogno di ottenere permessi di lavoro quan-

Se si desidera ottenere il risultato previsto e necessario corrispondere un salario adeguato.

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Tradizionalmente, i salari più alti sono percepiti a Minsk e nella regione di Minsk. In generale possiamo parlare di una crescita sia dei salari nominali che di quelli reali nel settore di lavorazione del legname, che è uno dei settori della Repubblica di Belarus orientati all’esportazione. Ma il tasso di retribuzione dei dipendenti è fortemente differenziato a seconda della struttura organizzativa e della forma di proprietà, dimensione, specializzazione ed efficacia dell’attività di una specifica azienda o società .

L’università di base che prepara specialisti per il settore dei mobili si ritiene la BGTU - L’Università Tecnologica Bielorussa di stato . Essa prepara quasi l’intera gamma di personale ingegneristico-amministrativo per i settori dell’economia forestale, compresa l’industria del mobile. Ci sono anche una serie di istituti didattici di profilo tecnico-professionale come l’istituto professionale d’arte di stato di Kobrin, Il Liceo statale professionale di Pinsk dell’industria del mobile e trasporto automobilistico, l’Istituto statale tecnico-professionale di Gomel di artigianato popolare.

Ci sono poi programmi ufficiali per la formazione del personale richiesto. Il 1 ° settembre 2013, su richiesta del consorzio di stato “Bellesbumprom” e dell’Associazione delle aziende di lavorazione del legname e di produzione di mobili, è stata aperta la specializzazione “Macchinari e tecnologie per la produzione di mobili” (che consente di ottenere la qualifica “Maestro della produzione di mobili” e “Maestro della formazione produttiva”). A mio parere, nella Bielorussia è aumentata molto l’importanza degli specialisti nel campo del marketing. Alcune aziende del mobile di oggi non solo funzionano con il supporto di alcuni marketing managers, ma hanno in organico fisso interi uffici e dipartimenti che affrontano tutti gli obiettivi strategici e tattici dell’azienda.

TATIANA KURTINLO SPECIALISTA CAPO DELL’UFFICIO MARKETING DEL GRUPPO PAN FASAD, BIELORUSSIA

OPINIONE

do si spostano all’interno dell`unione doganale. Invece L’Ucraina non ne fa parte, di conseguenza i suoi cittadi-ni per lavorare in Russia e in altri paesi dell`Unione do-ganale devono avere un permesso di lavoro. Per lavorare in Ucraina il dipendente deve avere almeno il permesso di soggiorno. Invece l`invito per un visto di lavoro e` un problema oltremodo pesante e costoso da risolvere.

In Ucraina, alcune delle fonti di ricerca dei dipendenti più efficaci sono identificate nei seguenti portali: work.ua, rabota.ua, job.ukr.net. Proprio con il loro aiuto, una società che intende entrare nel mercato Ucraino, fin

dall`inizio può formare la propria squadra. Dopo di che avra’ modo di stabilire conoscenze e legami. Non ci sono difficolta` per la registrazione sui siti, anche se Yevgenia Vasilyeva sottolinea che il portale hh.ua richiede ad al-cune società il certificato di registrazione. Inoltre, nella pubblicazione di offerte di lavoro in Ucraina e` vietata la discriminazione degli aspiranti per sesso ed età. Inoltre, per le imprese con capitale straniero, spesso e` difficile portare denaro da far circolare sui conti della societa`.

LA BIELORUSSIA ...

In Bielorussia e` forte l`eredità sovietica. Questo vale sia per la struttura dell’economia (quella del lavoro e que-lla di mercato) che per la specificità della selezione e mo-tivazione dei dipendenti. Nell`ambito del modello bie-lorusso va presa in considerazione l’abitudine di molti dipendenti a lavorare in ambienti ideologizzati. Per dare tutto di se, il dipendente ha bisogno di un’idea o “linea del partito”. Essa può solo aleggiare nell`aria, o essere trasformata in un moderno concetto di “mission” azien-dale. E` altrettanto importante, nel sistema della motiva-zione, la personalita` del dirigente aziendale. In Bielorus-sia, storicamente, nella famiglia, nella società, nel partito c`è sempre stato un leader forte, un capopopolo, un pa-dre. Un uomo carismatico che sa come attirare la gente, spiegare chiaramente dove sta andando l’azienda, quali sono gli obiettivi che si prefigge e come il lavoro dei di-pendenti puo` influenzare il successo comune.

Il denaro, così come nel caso dell’Ucraina, non e` una grande leva di motivazione. Qui vengono alla ribalta il rapporto, la fiducia nell’uomo, la durata della collabo-razione. Questi vantaggi spesso possono prevalere sul-la mancanza di professionalità o di profitto immedia-to. E` altrettanto importante per il personale bielorusso l`atmosfera umana di fiducia e di supporto della squa-dra.

Il capo specialista del reparto marketing del gruppo bielorusso Pan Fasad Tatiana Curtin menziona le qua-lità tipiche dei lavoratori bielorussi. “La maggior parte dei bielorussi sono responsabili, onesti e laboriosi. Sono caratterizzati da un elevato livello di professionalità, co-scienziosita` e abilita` a lavorare in squadra, - dice Tatia-na. - Tuttavia, spesso gli manca autostima, spirito d’ini-ziativa, propensione al rischio. L’identità nazionale e’ insufficiente “.

Come è noto, per la Bielorussia, quella dei mobili e’ una delle industrie più importanti. Secondo il gruppo Headhunter, la Bielorussia è al primo posto per il nume-ro di posti vacanti pubblicati nella rubrica di produzione mobili (11,4%). Mentre in Russia sono il 4,3%, in Ucrai-na il 4,1%, in Kazakistan il 4,7%. Tuttavia, le aziende russe in Bielorussia, nella ricerca di dipendenti, trovano seri ostacoli. Le persone giuridiche e gli imprenditori in-dividuali, anche per confermare la registrazione sul sito rabota.tut.by (HeadHunter in Bielorussia) devono forni-re il certificato di registrazione statale, e invece gli uffi-ci di rappresentanza delle società estere nella Repubblica di Belarus devono possedere il dazvol (il permesso per aprire un ufficio di rappresentanza di un’organizzazione straniera in Bielorussia). Posti vacanti sul sito li possono pubblicare solo i residenti della repubblica. Per la pubbli-

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HR

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MIKHAIL GLOKHOVPRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE

DELLE IMPRESE DELL’INDISTRIA DEL MOBILE E DI LAVORAZIONE

DEL LEGNAME DELLA REPUBBLICA KAZAKISTAN

I produttori di mobili in Kazakistan, come anche in altri paesi, si trovano di fronte ad una carenza di professionisti specializzati. La mancanza di personale ben addestrato è stata sempre avvertita ma ora è particolarmente aggravata. Manca afflusso di personale, come mancano istituti didattici in grado di preparare lavoratori per l’industria del mobile. Ma l’attuale livello di sviluppo delle tecnologie del mobile ci pone il problema della mancanza di intere catene di specialisti specifici. Nelle università, non viene prestata sufficiente attenzione alla pratica, alle nuove tecnologie di lavoro, al software specializzato. Nessun' Università della repubblica prepara disegnatori per la produzione di mobili. Come risultato, la stragrande maggioranza delle aziende dell’industria del mobile è costretta a formare, autonomamente i nuovi dipendenti in quasi tutte le aree di lavoro - da operatore a designer. Le grandi aziende del mobile creano propri centri di formazione e cosi preparano specialisti per le proprie imprese.

Stiamo già lavorando all’organizzazione di corsi sulle tecniche produttive per gli studenti del liceo professionale № 10 della città di Almaty e siamo in grado di offrire possibilità concrete di lavoro ai ragazzi che ottengono buoni risultati.

A seguito della nostra iniziativa nel Liceo professionale № 10 di Almaty, è stato creato un centro specializzato, che è dotato di moderne macchine per la lavorazione del legno, di macchine per la produzione di mobili, di materiali didattici e spazi dedicati alla preparazione di specialisti. Ma il grande problema di queste scuole è la mancanza di personale docente, maestri, e soprattutto di programmi di formazione.

Bisogna rivedere i programmi degli istituti didattici che offrono l’istruzione secondaria specializzata ed adeguarli alle esigenze del business. Vorremmo che questi programmi di formazione fossero cambiati a favore delle reali esigenze della produzione, e che questo fosse frutto del lavoro anche del Dipartimento di formazione tecnica e professionale e del Ministero dell’Istruzione e della Scienza della Repubblica del Kazakistan.

OPINIONE

cazione delle offerte di lavoro all’estero destinate a citta-dini bielorussi, ci sono restrizioni legali e divieti.

Secondo la legislazione solo i residenti della Repub-blica di Bielorussia possono pubblicare sul sito offerte di posti di lavoro all’estero per cittadini bielorussi. E’ inol-tre necessaria una licenza specifica per l’offerta di occu-pazione all`estero e per la pubblicazione dei posti di la-voro vacanti che devono essere, in ogni caso, concordati con Il Dipartimento per la cittadinanza e migrazione del Ministero dell`Interno della Repubblica di Belarus.

IL KAZAKHSTAN ...

Il Kazakistan è probabilmente il mercato più promet-tente di tutti i paesi limitrofi in esame. Inoltre, è meno problematico per le imprese russe sia sul piano legislati-vo che in materia doganale. Un regime politico favore-vole, la fedeltà dei clienti e la forte domanda di prodotti sono i motivi essenziali dello sviluppo del paese. Ma per gestire un business di successo in Kazakhstan, è neces-sario conoscere le peculiarieta`, comprese quelle che ri-guardano il personale.

Avviando un’attivita` in Kazakhstan, e` importan-te conoscere le differenze tra il nord e il sud del pae-se. E non solo nel clima, ma soprattutto, nella mentali-tà. Nella parte settentrionale del paese, le persone sono più “russificate” qui tutti parlano russo, oltre all’inglese. Il Kazakhstan del sud è l’area che è più influenzata da-lle tradizioni nazionali dell’Asia Centrale. Qui, come da nessun`altra parte e` forte la lingua e la cultura kazaka, sono rispettati i costumi e le tradizioni. Le società russe senza lavoratori locali stabili in organico al sud si trove-ranno in maggiore difficolta`.

Le raccomandazioni nelle assunzioni e le buone rela-zioni giocano un importante ruolo al sud del paese. Inve-ce al nord diventa sempre più impportante il fattore fi-nanziario. In conformità con i principi kazaki, nel mondo degli affari, va rispettata la gerarchia legata all’anzianità anagrafica ed a quella lavorativa. Infatti, le persone di mezza età hanno più peso e possono rappresentare un potente vantaggio in sede di negoziazione. E` molto for-te in Kazakhstan la tradizione del nepotismo e spesso nel busines vi sono occupati i parenti vicini e lontani.

Quali sono le qualità caratteristiche dei kazaki? I lati positivi sono la bonta`, l’affiatamento di gruppo, la larg-hezza di vedute e la solidarieta’ reciproca. Le qualità ne-gative sono la furbizia, una scarsa disponibilita’ verso l’apprendimento, lentezza, pigrizia, eccessiva conflittua-lita’, non rispetto dei tempi e il desiderio di ottenere tutto in una volta. Quando si apre un ufficio di rappresentanza si possono trovare delle difficolta` per la sistemazione di cittadini stranieri e cosi’ tante aziende preferiscono attra-rre e coinvolgere specialisti locali gia` formati. In primo luogo perche’ conoscono meglio il mercato e poi, se ci si orienta su giovani appena laureati, essi non sono dispo-nibili a lavorare anche in condizioni di emergenza e pos-siedono scarse cognizioni del settore. Tuttavia, quando si tratta di top-manager, molte societa` russe preferiscono portare i propri specialisti dalla Russia sebbene abbiano costi molto maggiori. Il livello dei salari in Kazakistan, in media, e` confrontabile con quello russo, tutto dipende dal grado d`istruzione e dalla carica ricoperta.

La mancanza di personale ben addestrato e stata sempre avvertita ma ora e particolarmente aggravata.

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L’INDUSTRIA DEL MOBILE DI OGGI.QUALE PERSONALE E RICHIESTO E QUALI STIPENDI

VENGONO OFFERTI?Il servizio di ricerca della “HeadHunter” ha analizzato piu di 950 offerte di posti pubblicate in Russia, Ucraina, Bielorussia e Kazakhstan nel corso degli ultimi tre mesi, e ha ricavato la quantita di posti di lavoro vacanti pubblicati e le offerte retributive nel settore del mobile nelle principali citta della Russia e dei paesi della CSI.

LA RUSSIA

Durante la ricerca sono state analizzate le seguenti posizioni: Manager per la vendita di mobili; Montatore di mobili; Progettista-tecnologo;

Gestore di un salone del mobile; Falegname; Tappezziere; Capoproduzione di mobili

L’Industria del mobile in Russia non ha molte offerte di posti di lavoro nel mercato del mobile. Anche a Mosca ci sono pochi posti vacanti. Di seguito si riporta la classifica delle citta in base al numero di posti vacanti per le diverse posizioni e gli stipendi offerti. Sono state considerate solo le citta in cui il numero di posti vacanti era superiore a cinque.

* Capoproduzione di mobiliNegli ultimi tre mesi sono stati pubblicati solo sei posti vacanti per questa posizione (cinque a Mosca e uno a San Pietroburgo). Lo stipendio medio offerto per questa posizione a Mosca era di 100 000 RUB.

Manager per la vendita di mobili

153

40 26 22 19 9 4 4

Mosc

ow

St. Pete

rsburg

Kazan

Krasn

odar

Nizhny N

ovgoro

d

Rostov-o

n-Don

Novosib

irsk

Ekate

rinburg

6045 44 41

31 30 29 26

Mosc

ow

St. Pete

rsburg

Kazan

Krasn

odar

Nizhny N

ovgoro

d

Rostov-o

n-Don

Novosib

irsk

Ekate

rinburg

Numero di posti vacanti in Russia(Nov 2013 - Gen 2014)

Lo stipendio medio in Russia(mille RUB, Nov 2013 - Gen 2014)

Montatore di mobili

33

17 1611 10

4 3 2

Mosc

ow

St. Pete

rsburg

Kazan

Krasn

odar

Nizhny N

ovgoro

d

Rostov-o

n-Don

Novosib

irsk

Ekate

rinburg

6045 38 38 33 29 28

Mosc

ow

St. Pete

rsburg

Kazan

Krasn

odar

Nizhny N

ovgoro

d

Rostov-o

n-Don

Ekate

rinburg

Numero di posti vacanti in Russia(Nov 2013 - Gen 2014)

Lo stipendio medio in Russia(mille RUB, Nov 2013 - Gen 2014)

Progettista-tecnologo

118

6 5 52 1

Mosc

ow

St. Pete

rsburg

Kazan

Krasn

odar

Nizhny N

ovgoro

d

Novosib

irsk

Ekate

rinburg

56 5040

30 27 23 23

Mosc

ow

St. Pete

rsburg

Kazan

Krasn

odar

Nizhny N

ovgoro

d

Novosib

irsk

Ekate

rinburg

Numero di posti vacanti in Russia(Nov 2013 - Gen 2014)

Lo stipendio medio in Russia(mille RUB, Nov 2013 - Gen 2014)

Gestore di un salone del mobile

22

2 2 1 1

Mosc

ow

Novosib

irsk

Ekate

rinburg

Kazan

St. Pete

rsburg

8664

40

Mosc

ow

Novosib

irsk

Ekate

rinburg

Numero di posti vacanti in Russia(Nov 2013 - Gen 2014)

Lo stipendio medio in Russia(mille RUB, Nov 2013 - Gen 2014)

Falegname

24 21

10 8 5 2 1

Mosc

ow

St. Pete

rsburg

Kazan

Krasn

odar

Nizhny N

ovgoro

d

Novosib

irsk

Ekate

rinburg

38 38 33 31 31

Mosc

ow

St. Pete

rsburg

Kazan

Nizhny N

ovgoro

d

Novosib

irsk

Numero di posti vacanti in Russia(Nov 2013 - Gen 2014)

Lo stipendio medio in Russia(mille RUB, Nov 2013 - Gen 2014)

Tappezziere

7 6 6

3 2 1

Mosc

ow

St. Pete

rsburg

Kazan

Krasn

odar

Nizhny N

ovgoro

d

Novosib

irsk

38 3526 24

St. Pete

rsburg

Krasn

odar

Nizhny

Novgoro

d

Novosib

irsk

Numero di posti vacanti in Russia(Nov 2013 - Gen 2014)

Lo stipendio medio in Russia(mille RUB, Nov 2013 - Gen 2014)

Page 29: #1`2014 Versione Italiana

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Nei paesi della CSI i posti vacanti nel settore del mobile sono ancora minori rispetto alla Russia per tutte le posizioni.

Falegname

143

6712 3

Russia

Belarus

Ukraine

Kazakh

stan

30,523,1 20,8

Russia

Belarus

Ukraine

Tappezziere

136

1

Russia

Belarus

Ukraine

65,042,7

Russia

Belarus

Capoproduzione di mobili

86

Russia

Ukraine

I PAESI DELLA CSI

Numero di posti vacanti(Nov 2013 - Gen 2014)

Numero di posti vacanti(Nov 2013 - Gen 2014)

Kazakhstan - no information available

Numero di posti vacanti(Nov 2013 - Gen 2014)

Belarus, Kazakhstan - nessuna informazione disponibile

Montatore di mobili

174

46 8 8

Russia

Belarus

Ukraine

Kazakh

stan

35,024,3 18,8 14,7

Russia

Belarus

Ukraine

Kazakh

stan

Numero di posti vacanti(Nov 2013 - Gen 2014)

Lo stipendio medio (mille RUB, Nov 2013 - Gen 2014)

Lo stipendio medio (mille RUB, Nov 2013 - Gen 2014)

Kazakhstan - nessuna informazione disponibile

Progettista-tecnologo

35

8 5 4

Russia

Belarus

Ukraine

Kazakh

stan

30,0 27,021,0

Russia

Belarus

Kazakh

stan

Numero di posti vacanti(Nov 2013 - Gen 2014)

Lo stipendio medio (mille RUB, Nov 2013 - Gen 2014)

Ucraina - nessuna informazione disponibile

Lo stipendio medio (mille RUB, Nov 2013 - Gen 2014)

Ucraina, Kazakhstan - nessuna informazione disponibile

Manager per la vendita di mobili

329

16 13 6

Russia

Ukraine

Belarus

Kazakh

stan

35,0

21,4 20,0 19,8

Russia

Belarus

Kazakh

stan

Ukraine

Numero di posti vacanti(Nov 2013 - Gen 2014)

Lo stipendio medio (mille RUB, Nov 2013 - Gen 2014)

La RussiaLo studio ha dimostrato che

nel settore dell’arredamento domestico, come in molti altri, tradizionalmente i professionisti specializzati sono più richiesti a Mosca e nella regione di Mosca. Gli stipendi sono notevolmente più elevati in questa regione.

La specializzazione più richiesta si riferisce alla vendita di mobili al dettaglio - la posizione più richiesta è quella di responsabile vendita di mobili, seguita dalla posizione di montatore di mobili. Ciò conferma la carenza di questi profili nel mercato del lavoro Russo. Gli stipendi più alti sono offerti al top management: gestore del salone del mobile di Mosca - 86 000 RUB, capoproduzione di un mobilificio - circa 100 000 RUB.

I paesi della CSISecondo i dati della società

“Headhunter”, che ha una rete di

succursali in Kazakistan, Ucraina e Bielorussia, gli stipendi e la domanda di specialisti del settore di mobili è più alta in Russia che in questi paesi. Dopo la Russia gli stipendi più alti sono offerti in Bielorussia, dove l’industria del mobile è uno dei settori leader. Ad esempio, un designer di mobili in Bielorussia riceve quasi lo stesso stipendio che percepisce in Russia - 27 000 e 30 000 RUB, rispettivamente. Il livello di stipendi più basso si riscontra nei paesi confinanti - in Kazakistan e in Ucraina. Un montatore di mobili kazako percepisce mediamente di meno di 15 000 RUB ed il direttore vendite ucraino percepisce meno di 20 000 RUB. La più grande differenza tra gli stipendi si riscontra nel caso delle offerte di lavoro come “capoproduzione di un mobilificio” che, in Russia, prevede uno stipendio quasi doppio rispetto all’Ukraina.

60,0

31,6

Russia

Ukraine

Lo stipendio medio (mille RUB, Nov 2013 - Gen 2014)

Belarus, Kazakhstan - nessuna informazione disponibile

Gestore di un salone del mobile

36

2 1

Russia

Ukraine

Kazakh

stan

63

35 21

Russia

Ukraine

Kazakh

stan

Numero di posti vacanti(Nov 2013 - Gen 2014)

Belarus - no information available*according to the magazine MEBEL

Lo stipendio medio (mille RUB, Nov 2013 - Gen 2014)

Belarus - nessuna informazione disponibile*secondo informazioni di MEBEL Professional

Gestore di un salone del mobile; Falegname; Tappezziere; Capoproduzione di mobili

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ЛЮДИЛЮДИЭКОНОМИКА

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PROSPETTIVE DEL MERCATO RUSSOL’intervista con Alexandr Shestakov, presidente del gruppo “Pervaya mebelnaya fabrika” (“Prima fabbrica di mobili”), presidente dell’Associazione delle imprese dell’industria del mobile e di lavorazione legno della Russia

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L’anno scorso Lei è stato eletto alla posizione del Presidente dell’Associazione delle imprese dell’industria del mobile e di lavorazione legno della Russia.

A suo tempo abbiamo creato l’Associazione delle imprese dell’industria del mobile del Nord-Ovest, il presidente di cui sono stato da più di 10 anni. Alla fine e’ entrata nell’Associazione della Russia dove stavo già lavorando in qualita’ del Vice Presidente. A marzo del 2013 sono stato eletto alla posizione del Presidente dell’Associazione della Russia sostituendo Valentin Zverev, il Presidente del Consiglio di Amministrazione di OAO “MK” Shatura”.

Negli ultimi anni l’Associazione della Russia non risultava particolarmente attiva. Crede che la Sua elezione infl uenzerà il suo lavoro in futuro?

Oggi l’Associazione ha gia’ iniziato a lavorare. Ci sono molte cose positive che abbiamo fatto in un periodo abbastanza breve. Abbiamo aggiustato molti processi, le persone hanno ritrovato l’interesse a partecipare nella vita di questa organizzazione pubblica.

Per esempio, i membri della nostra associazione hanno aderito alla commissione industriale per le politiche forestali e lavorazione legno presso il Governo della Federazione Russa. Stiamo lavorando attivamente per modificare le norme relative ai livelli di formaldeide nei pannelli per i mobili, abbiamo partecipato al Consiglio Statale sull’industria del legno. In generale l’Associazione e’ uscita a quel livello dove deve essere.

Che cosa è successo con l’Associazione delle imprese dell’industria del mobile del Nord-Ovest?

L’abbiamo liquidata. Tutti i membri dell’associazione hanno aderito all’Associazione della Russia in qualita’ di membri individuali. Ritengo che non abbia nessun senso mantenere oggi le associazioni regionali. Hanno eseguito il loro compito in fase iniziale: hanno stabilito i legami operativi, hanno sistemato l’interazione nel settore del mobile nella regione. Oggi invece i problemi sono diventati di carattere comune e vengono risolti piuttosto al livello di Mosca. Preferiamo mantenere una grande associzione della Russia per arrivare ai nostri obbiettivi comuni. E quei vice presidenti delle associazioni regionali che sono presenti nel Consiglio della Presidenza controlleranno le loro regioni per conto dell’Associazione dei mobilieri della Russia. Abbiamo bisogno di creare un centro finanziario unico per risolvere i problemi seri.

Avete contattato altre associazioni russe?Tutte le associazioni di mobilifici regionali fanno parte

dell’Associazione delle imprese dell’industria del mobile e di lavorazione legno della Russia in qualita' di unità indipendenti. Nel corso del tempo saranno prese sotto le ale dell’associazione generale. Così succede gia' di fatto.

Che cosa pensa dell’adesione della Russia al WTO?Non credo che l’adesione della Russia al WTO sia una

distruzione globale del settore del mobile nazionale. Ci sono molti problemi che ci siamo creati da soli dopo aver aperto le porte del WTO. Hanno fatto entrare tutti ma non hanno organizzato nessuna struttura di controllo interno

e di lavoro con i mercati esteri. Abbiamo bisogno di legali che sappiano lavorare nelle condizioni del WTO e di tante altre cose. Indubbiamente è diventato più difficile lavorare. Il mercato sta gia’ cambiando.

In quali direzioni si concentrerà il lavoro dell’Associazione nel prossimo futuro?

Il nostro obbiettivo principale e’ rendere civilizzato il mercato del mobile russo. Noi facciamo parte di uno dei settori dell’industria che è riuscito ad adottare i regolamenti tecnici sulla sicurezza della produzione di mobili - il documento principale per l’industria del mobile. Questo documento disciplina tutte le fasi della produzione, la vendita e la circolazione di mobili sul territorio del nostro paese. E’ un documento serio e grande che entrerà in vigore nell’anno corrente. Ci stanno alcune voci che suscitano grandi timori. La domanda principale e’ indirizzata agli standard stabiliti per il contenuto della formaldeide nei truciolati. Ora sono semplicemente irrealizzabili. Il nostro compito e’ ridurli ad un denominatore logico. Per ottenere 0124 mg/ m. cubo come in Europa invece di 0,010 mg/ m. cubo come sta scritto nella versione attuale.

Se riusciremo a far approvare il documento e di organizzare un sistema di controllo del suo rispetto per quanto riguarda la produzione di mobili sul territorio della Federazione Russa, l’importazione e l’esportazione di mobili sia all’interno dell’Unione Europea che all’interno della EurAsEC: in questo modo garantiremo le regole del gioco normali per tutti i partecipanti del mercato. Perche’ il costo di produzione di un pannello fabbricato conforme alla classe dell’emissione della formaldeide E1 e quello dei pannelli realizzati conforme alla classe E2 o E3 hanno le differenze radicali. Non possono competere tra di loro per definizione.

Bisogna creare una regola di lavoro che sarà realizzabile ed effettivamente controllata. Allora un prodotto primitivo che puzza per molti anni non uscira’ sul mercato. E’ tutta una storia. Il fatto principale in questa storia e’ la struttura nuova che e’ gia’ creata - il Servizio Federale di accreditamento (“Rosakkreditatsiya”) che si occupera’ del rilascio delle licenze anche per il controllo del rispetto di questa normativa. Per adesso tali licenze non sono rilasciate a nessuno, percio’ e’ proprio oggi che dobbiamo creare i laboratori che controlleranno il rispetto della regolamentazione. Per formare il mercato normale e civilizzato come e’ fatto in Europa. Loro hanno il TUV che controlla tutto e quindi la’ c’e’ l’ordine mentre a noi tocca ancora combattere per averlo. Tenendo presente la nostra adesione al WTO dobbiamo essere pronti a vivere secondo le norme europee e a competere con altri paesi in modo civilizzato.

Ho capito bene che in termini della preparazione del documento avete il supporto da parte di produttori russi di pannelli truciolati?

Indubbiamente. Tutte le fabbriche di “pannelli” hanno gia’ aderito all’Associaiozne. Le nostre, quelle straniere - tutte coloro che operano sul territorio della Federazione Russa. Ora abbiamo un blocco integrato di produttori di pannelli truciolati per i quali abbiamo sviluppato un pro-gramma che aiutera’ loro con il finanziamento al livello del Ministero dell’industria e commercio. I progetti per le

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aziende «Dyatkovo» e «Кronoshpan» sono gia’ in corso. Ci sono molte questioni che l'associazione può risolvere per i suoi membri già oggi, compreso il compenso di tassi di in-teresse di crediti e molte altre cose. Ci sono alcune leve nel-lo stato, è possibile utilizzarle. Esistevano anche prima, ma per certi motivi non venivano attivate. Noi sappiamo che esistono e che possono essere usate.

Torniamo al discordo del WTO. Ci sono molti mobilifi ci russi oggi che lavorano gia’ per il mercato occidentale? Ad esempio, la «Pervaya mebelnaya»?

Certamente ci sono alcuni esempi, ma la “Pervaya mebelnaya fabrika” per ora non lavora in questa direzione. Abbiamo avuto l’esperienza, abbiamo fornito le facciate in Svezia e in Finlandia, ora no. Io, francamente, non metto l’obbiettivo cosi’ grande di fronte ad una fabbrica. Oggi stiamo perdendo il nostro mercato, abbiamo troppi problemi qui e dobbiamo pensare a questi problemi prima di tutto. Dobbiamo fare i massimi sforzi per proteggere il mercato interno e poi pensare alla conquista di altri paesi.

Stiamo perdendo il 2-3 % all’anno in media. Considerando che le condizioni del nostro mercato interno stanno peggiorando mentre per gli «occidentali» stanno migliorando da un anno all’altro, abbiamo da fare. Siamo entrati nel WTO e in sette anni i dazi scenderanno per loro dal 42 al 13 %. Vale a dire che in questo periodo avranno circa il 29 % di vantaggio nel prezzo. Da noi al contrario si verificherà in questo periodo l’aumento delle tariffe di energia elettrica, di calore, di benzina e così via. La situazione peggiora per le aziende russe ogni giorno.

Quali passi devono fare i produttori nazionali e come può aiutare l’associazione in questa situazione?

Per iniziare dobbiamo almeno fare il regolamento tecnico e costringere tutti a rispettarlo. Ora stiamo perdendo la propria posizione nel settore di mobili economici, la’ dove in precedenza il produttore russo ha avuto il vantaggio in confronto con quello occidentale. Si stanno attivando la Polonia, la Cina, e spesso la qualità di mobili che loro offrono al consumatore russo e’ molto bassa. In piu’ abbiamo permesso alla Serbia di entrare esente da tasse. Appaiono le proposte di fare la cosa analoga per il Vietnam, ma grazie a Dio non l’hanno ancora fatto. Altrimenti tutto il Sud-Est dell’Asia sarebbe arrivera’ da noi. Molta merce arriva’ dall’Unione Europea attraverso la Bielorussia e in questa repubblica stanno costruendo otto fabbriche per la produzione di pannelli una grande parte di cui andra’ in Russia. La situazione dell’industria russa del mobile è molto difficile. Quindi il ruolo dell’associazione deve crescere e questo serve non solo a noi ma anche allo stato.

Ci sono altri problemi del mercato di mobili di cui non abbiamo parlato?

Sicuramente. Il problema piu’ esplicito e quello che frena seriamente lo sviluppo dell’industria del mobile: non abbiamo finora nessun rendiconto statistico attendibile. Le nostre imprese “valorose” sono brave a chiacchierare ma nessuno presenta i rendiconti. Secondo i nostri dati solo 500-600 da otto-nove mila imprese rendono pubblici i loro conti. Per questo motivo manca anche la valutazione dei

risultati presso il Ministero dell’industria e del commercio di cio’ che sta accadendo nel settore. Secondo i dati ufficiali non c’è nessun grande problema in questo settore. Il rapporto tra le vendite nel 2013 rispetto al 2012 e’ pari solo al 98,3 %. Nonostante che in realtà sappiamo benissimo che il calo nel paese e’ stato pari al 15-17 % in media.

Non c’e bisogno di andare lontano, prendiamo San Pietroburgo. Se guardiamo il rapporto della regione risulta che “Pervaya mebelnaya fabrika” produce piu’ del 50% di mobili. E’ la sciocchezza assoluta perche’ a San Pietroburgo ci sono 10 aziende che fanno la rendicontazione. Mentre in realta’ cene sono 300 o 400. Siamo noi stessi colpevoli del fatto che lo stato non ci vede come settore. E se pure in futuro non presenteremo la rendicontazione non ci vedra’ proprio. Se nella riga del rendiconto del volume sommato della produzione del prodotto lordo la nostra quota sara’ 0,0000... chi fara’ attenzione all’industria del mobile? Se mostreremo il rendiconto statistico obbiettivo vuol dire che si accorgeranno di noi e cominceranno a reagire. Prendiamo, per esempio, le aziende automobilistiche. Nonostonate che non sono meglio di noi ma sono numerose e presentano la rendicontazione. Attorno a San Pietroburgo si trovanto praticamente tutte le societa’ internazionali, e noi da quanti anni ci stiamo divertendo con il nostro AVTOVAZ? Se tante preferenze fossero state dedicate all’industria del mobile credo che sarebbe andato tutto bene anche con il nostro mercato, saremmo riusciti a tenerlo.

Visto che abbiamo parlato di automobili crede che sia possibile in Russia una situazione simile, quando verranno da noi le aziende occidentali di mobili per organizzare qui le loro produzioni?

In pratica questo non esiste e non ce n'è bisogno. Perché non c'è alcuna preferenza economica per loro. Perché, per quale motivo una società occidentale deve costruire la fabbrica qui? Che cosa ne ricavera’? Essere più vicini al mercato? Non produciamo qui la ferramenta per i mobili... All’Occidente e’ tutto costruito da tempo e hanno bisogno prima di tutto di impegnare al massimo le proprie capacita’ produttive. Mentre da noi abbiamo l'aumento infinito delle tariffe, un milione di ispezioni e approvazioni, le tasse. Fra poco i dazi sull’importazione saranno diminuiti e i mobili finiti verranno da noi. Sì, abbiamo gli stabilimenti occidentali che producono da noi i pannelli truciolati, ma questa è tutt’alta storia! E poi, pochi di loro hanno costruito da zero. Sostituiscono i nostri vecchi stabilimenti “morti” e mettono in funzione altri in cambio. È il mercato di sbocco garantito. Semplicemente cambiano l'uno con l'altro. Qui ci sono le materie prime, non è necessario importare niente. Il truciolare e’ il prodotto molto pesante, il camion non puo’ portare più di 1700 mq mentre un camion costa 5000 Euro. Se portarlo dall'Europa sara’ a costo d'oro! L’economia del truciolare e’ molto semplice, si può contarla sulle dita. Mentre i mobili sono tutta un'altra storia.

Ha senso comprare qui i mobilifi ci pronti?Puo’ darsi, per i grandi gruppi, soprattutto se l’azienda

produce i mobili su misura. Forse avrebbe senso nel settore delle cucine.

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ЛЮДИЛЮДИ

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INTERVISTA

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Ci sono mobilifi ci che possono essere oggi interessanti per i gruppi occidentali dal punto di vista di loro stato di preparazione per il funzionameto secondo gli standard europei?

Non so dire. Almeno io non ho sentito di proposte del genere. Forse i tempi non sono ancora adatti. Ogni mercato vive un suo determinato periodo, qui è meglio fare i passi con cautela. Adesso vediamo un calo ovvio nel settore delle cucine. Mentre il segmento di mobili contract sta crescendo, quello delle cucine piu’ probabilmente sara’ in calo. E’ molto importante capire in quale momento un certo segmento cede o al contrario, va a crescere. Ecco perche’ a suo tempo ho costruito apposta la catena commerciale “Mebel City”. E’ la cartina al tornasole molto bella in base alla quale si puo’ capire che cosa sta accadendo sul mercato del mobile. Perche’ tutto sommato sulle nostre superfici si trovano ben 300 imprese circa.

La situazione e’ piu’ evidente piuttosto a Mosca e al Nord-Ovest?

Sì, là dove si trovano i nostri centri commerciali o i nostri saloni. «Pervaya mebelnaya fabrika» ha lavorato prima principalmente nella regione del Nord-Ovest. Io inizialmente non ho posto l’obbiettivo globale di “correre” attraverso tutto il paese. Oltre la fabbrica, ho altre attivita’ in sufficienza, tra cui la fabbrica stessa non e’ tra quelle piu’ grandi: mi occupo di costruzione, di centri commerciali, di complessi per uffici, del settore immobiliare, ecc.

Quanto e’ interessante oggi il business della produzione di mobile in confronto con altri?

Dal punto di vista di profitti il business di affitto e di costruzioni e’ molto piu’ interessante del business di mobili.

Quale sarà il 2014 a Suo parere? Come si svolgera’ la situazione nel settore?

Non credo che ci sarà una crisi esplicita. Tutto sarà a “bighellonare” più o meno come quest’anno. Dobbiamo semplicemente riconoscere il fatto che le quantita’ che abbiamo avuto fino al 2008 non torneranno mai più. E’ assurdo pensare così. Oggi guadagniamo i soldi a stento come in Europa. Loro contano ogni centesimo. Noi invece siamo abituati a non contare nulla. Per questo motivo il nostro costo di produzione e’ talmente elevato e la produttività del lavoro è molto bassa. Oggi possiamo guadagnare solo sull’economia razionale delle proprie spese: quadagniamo quello che risparmiamo. Chi impara a farlo meglio sara’ più velocemente in avanguardia. Vediamo l’azienda “Mekran”, l’impresa magnifica. Che cosa ci sta accadendo? La stessa cosa che con la “Maria”, sono pieni di debiti.

L’Occidente rispetto a noi ha una grande esperienza di sviluppo. Mentre da noi neanche prima si prestava attenzione all’industria del mobile. Pure nei tempi dell’Unione Sovietica. Non si faceva né sviluppo della base né della costruzione delle macchine, niente. E nulla nasce dal nulla. Dobbiamo capire tutti che più forte sarà la nostra associazione, più avremo le risorse di lobbing per la promozione del nostro settore. Lo stato ha molti programmi diversi tra cui quelli per il supporto dell’industria nazionale: il compenso di diversi tassi delle banche di loro crediti ad aziende per l’acquisto delle macchine. Ci sono tanti meccanismi e leve che oggi è possibile usufruire ma li usiamo male perche’ siamo piccoli. L’associazione deve essere grande, la propria posizione civile, l’attivita’ del lavoro nel nostro settore sono importanti, allora ce la faremo.

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ASSURDITACentri fieristici di Mosca coinvoltii:

Centro fieristico centrale “Expocentre”

Centro fieristico internazionale “Crocus Expo”

Centro fieristico della Russia “VVC”

Personaggi:

Societa fieristica MVK (fiera “Euroexpomebel”)

“Expocentre” (fiera “MEBEL”)

Consorzio fieristico “RESTEC” (fiere ZOW, FIDEXPO)

MEDIA GLOBE, “Crocus Expo”, Koelnmesse (fiera MMMS/MIFS/Rooms Moscow)

Cosmit (fiera iSaloni Worldwide Moscow)

E un’assurdità. Proprio questa parola puo’ caratterizzare la situazione con diverse fiere del mobile nel 2013. Viene voglia di esclamare: «Signori, che cosa state combinando!». Le fiere muoiono, si trasformano, muoiono di nuovo e rinascono un’altra volta dalla cenere con nuovi nomi, belle cifre, slogan bravi, ma tutte con la stessa vecchia ideologia, o meglio, con la sua assenza. E dividono, dividono, dividono i partecipanti russi ormai sfiniti. E dopo averli divisi, mettono un’altra crocetta e con il grido vittorioso «Si e’ svolto l’evento unico, migliore dell’anno!» si lanciano in una nuova lotta per conquistare l’espositore.

Chi state ingannando? Se stessi? I produttori di mobili? Ma ormai di quelli attivi sono rimasti pochi!

Guardiamo un’attimo la storia. 10 anni fa a Mosca esi-stevano due principali fiere del mobile - la “MEBEL”di novembre e l’“Euroexpomebel” che all’inizio si svolge-va da qualche anno presso il centro fieristico dei giardini pubblici «Sokolniki» e poi si è trasferita nel centro fieri-stico «Crocus Expo». Lasciamo perdere un sacco di im-perfezioni, ma sia l›una che l›altra fiera si integravano lo-gicamente nella visione concettuale di mobilieri russi e stranieri. La prima fiera e’ stata la mostra di mobili di li-vello internazionale. La seconda fiera e’ sempre stata de-stinata ai produttori russi.

Il mercato di mobili cresceva seguendo il prezzo del petrolio, e gli organizzatori delle fiere ne volevano avere la loro fetta di torta. È nato il «Club di Mobili», il proget-to espositivo di “Crocus Expo” che ha attirato un paio di associazioni di categoria: e’ partito bene, è cresciuto un po’, ha alzato i prezzi e ben presto «si e’ sgonfiato». Poi e’ rinato per un periodo breve ma dopo e’ torna-to nell’oscurita’. Sembra che ne dovremmo dimentica-re, pero’... eccolo di nuovo! Nel 2012 si e’ svolto a ot-tobre nel “Crocus” in parallello alla fiera italiana iSaloni

Worldwide Moscow (l’organizzatore e’ la società italiana Cosmit, la fondatrice di iSaloni a Milano di aprile) e nel 2013 e’ tornato in vita un’altra volta all’improvviso pre-tendendo di essere l’evento élite chiamato il «Club di mo-bili Premium». Il messaggio ufficiale: e’ l’evento del nuo-vo formato B2B, orientato verso produttori e acquirenti di fasce medio-alta, alta e luxury. L’ideologia non uffi-ciale e’ il tentativo di far esporre alle aziende a cui non è stato permesso di partecipare alla fiera vicina iSaloni (gli italiani non ci fanno entrare tutti). Sembrerebbe che si capisce piu’ o meno il concetto, ma oops!.. gli organiz-zatori del «Club di mobili» si rivolgo con la proposta di partecipazione sempre alle stesse aziende russe che tutte le fiere cercano di adescare.

Nonostante cio’ il «Club di mobili» ha messo in moto l’intrigo principale degli ultimi due anni, tutto sommato «non rovina le carte» quasi a nessuno. E nemmeno al sud-detto iSaloni Worldwide che e’ comunque, con tutto il ri-spetto per la Cosmit, il progetto di nicchia.

La confusione fondamentale nelle file regolari di fie-re e’ stata portata dal progetto comune dell’ente fiera internazioanle «Crocus Expo» e della società MEDIA GLOBE - «Salone internazionale del mobile di Mosca» (МММS) ribattezzato in seguito con il nome МММS/MIFS/Rooms Moscow. Prima di tutto grazie al fatto che nel 2011 ha espulso l’“Euroexpomebel” dagli spazi espo-sitivi di “Crocus Expo”, la fiera si e’ trasferita al VVC. In secondo luogo grazie al fatto che ha cominciato di attira-re attivamente i partecipanti di quest’ultima. Bisogna ri-conoscere che nel 2012 la fiera MMMS che ha occupato lo spazio espositivo gia’ ben lanciato, e’ partita abbastan-za bene, se possiamo chiamare con la parola “successo” il plagio della mancanza del concetto e di partecipanti. L’in-teresse attorno a questo evento e’ stato riscaldato dall’al-

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leanza, annunciata nel 2012, tra l’organizzatore russo e la società Koelnmesse, uno di piu’ grandi operatori del mercato fieristico della Germania, fondatrice della fiera di mobili di Cologna IMM. Ci sono state belle canzoni sulla rapida conquista del mercato, della migliore logistica fie-ristica e così via.

L’anno 2013 e’ diventato risolutivo nella lotta «tenace». L’«Euroexpomebel», come si aspettava, ha perso la batta-glia per la fiera di mobili primaverile essendo al VVC: se-condo le comunicazioni preliminari il progetto sarà chiu-so dopo il 2013. Bisogna riconoscere che il VVC con il suo Padiglione 75, buono ma per ora l’unico moderno sul territorio, puo’ difficilmente pretendere di fare il ruolo del trendsetter del mercato di mobili. Per quanto riguar-da il progetto МММS/MIFS/Rooms Moscow con la sua seconda edizione del 2013... Il miracolo non è avvenuto.

La fiera è diventata indubbiamente un po› più interes-sante, la fusione con la Koelnmesse ha dato il suo risul-tato positivo. In linea di massima, fatta eccezione per le esposizioni di produttori di mobili imbottiti e di fornitori di tessuti che arricchiscono ogni evento con la loro pre-senza, la parte tedesca alla fiera МММS/MIFS/Rooms Moscow e’ stata la piu’ integra e organizzata meglio di tutto. Questo puo’ essere il merito della parte russa? Ahi-mè. Ma a che cosa servivano allora le dichiarazioni ad alta voce della conquista del mercato?

La parte russa МММS non e’ riuscita nemmeno ad or-ganizzare bene l’esposizione: è stato lo stesso «bazar» di «Euroexpomebel». Sì, nel paese c’e’ la crisi, e’ difficile tro-vare espositori, ma perché vi mettete a farlo se non sie-te in grado di farcela nemmeno con quei partecipanti che siete riusciti a prendere? D›accordo, e’ difficile raduna-re molte aziende, ma organizzate almeno la distribuzione corretta delle zone per quelle che sono presenti, rientra nelle vostre possibilita’. Perché accanto all›esposizione di designer si trovavano le macchine? Perché una bellissima esposizione di produttori di mobili imbottiti e di forni-tori di tessuti confinava con gli espositori di livello ina-deguato con la qualita’ di presentazione di loro prodotti non corrispondente ai loro vicini di stand? Secondo me c›è solo una spiegazione del fatto - «hanno riempito lo spazio in fretta».

Chiederete giustamente: perché io «aggredisco» la fiera? Perché considero sbagliata tale ottica dell›organizzazione dell›evento. Se avete spostato il concorrente, siate gentili di fare la fiera di livello più alto. Almeno di un passo. E posso assicurarvi che e’ impossibile accusarmi del prote-zionismo. Quando nel 2012 la nostra rivista ha accetta-to di dare il supporto al secondo progetto della MEDIA GLOBE, la fiera Buildex, creata «per dispetto» alla fiera piu’ importante del settore edilizia Mosbuild (organizzata dall’ITE), abbiamo ricevuto dall’ITE la seguente dichiara-

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Dal comunicato stampa ufficiale della «RESTEC»:

«La fiera FIDEXPO presenterà l›intera gamma di diversi tipi di mobili di produttori asiatici, europei e russi nei segmenti di prezzo medio e medio alto».

Notate che sono presenti di nuovo i produttori russi. Beh, che altro dire?.. E parliamo solo delle fiere di Mosca mentre ci sono anche i progetti regionali!

Ma non rilassatevi, aggiungiamo altri intrighi. Nel mese di giugno 2013, in occasione dell’ordinaria assemblea pubblica dell›Associazione delle imprese del mobile e dell’industria la-vorazione legno della Russia (AMDPR), il presidente dell’AM-DPR Alexandr Shestakov ha annunciato che l›associazione si intende di formulare una proposta da esaminare al gover-no russo di includere nel programma del sostegno statale di produttori di mobili russi due fiere, una straniera e una russa. Come uno di questi potenziali eventi è stata nominata la fie-ra FIDEXPO. Beh, un abitante di San Pietroburgo capira’ un altro concittadino e lo supportera’ (sia “RESTEC” che il Sig. Shestakov sono di San Pietroburgo). Ho ho nessun dubbio che l›associazione solo vince dall’attività del suo nuovo presi-dente, ma c’e’ rischio che succedera’ il gioco della «costruzione di Skolkovo». Infatti, uno dei punti su cui insiste l›associazione è la firma dell›accordo e la fissazione dei prezzi di partecipa-zione per la collettiva delle aziende membri dell›associazione per i prossimi 10 anni - cosa che non fara’ nessuno di pro-prietari russi di centri espositivi di buon senso. L›obiettivo è sicuramente nobile, ma non vorrei che si trasformasse in una finzione. L›industria del mobile della Russia deve crescere e svilupparsi nelle condizioni della concorrenza e non “tra di noi”, e per questo ci vuole una fiera veramente forte e grande, in grado di presentare tutta l’ampia gamma di produttori russi con un buon traffico e con i costi di partecipazione accessibili.

Tutto dipende dall’ente fiera. Le due più grandi sono «Expocentre» e «Crocus Expo» che sono già occupati dai pro-pri progetti. Unirsi a loro significa accettare le loro regole del gioco. La terza piazza e’ il VVC, per adesso e’ l›argomento per lo sviluppo molto debole: non ci sara’ nel prossimo futuro nulla di adeguato oltre al Padiglione 75.

Quindi, che cosa avremo nel 2014? Da quattro a sei fiere di mobili solo a Mosca che combatteranno per l’espositore con un successo variabile.

Guardiamo in faccia alla verità. Vogliamolo o no, oggi non c’e’ alternativa alla costosa «MEBEL» e non ci sarà per alcu-ni prossimi anni. Sì, oggi è davvero la fiera più costosa e for-se nemmeno russa ma internazionale, pero’ non la manchera’ nessuno di chi ha soldi e che ci andra’ in qualita’ di espositore o di visitatore. C’e’ bisogno di un’alternativa più conveniente? Sicuramente sì. Sulla base di chi fare i progetti? Personalmen-te io ho qualche difficoltà a rispondere. Nessuna delle fiere ha un concetto chiaro di promozione del produttore russo e non è in grado di offrire all›espositore le condizioni ottimali per ot-tenere un certo risultato per i soldi spesi.

Che cosa fare? Prendere la situazione nelle proprie mani e unirsi. A quanto pare, non c’e’ altro da fare. Forse voi avete qualche suggerimento?

Nikolay Bulankin,caporedattore di «MEBEL professional»

zione verbale: «Se date il supporto alla Buildex, non lavo-rate piu’ con la Mosbuild». Abbiamo sostenuto la Buildex per principio. I media devono essere indipendenti dalla politica sul mercato ed avere la possibilità di esprimere un›opinione indipendente.

Rivolgendomi ai lettori, chiedo scusa per il monologo così emozionale. Ma se pensate che questa sia la fine del-la storia con gli organizzatori delle esposizioni, sbagliate. Tutto e’ molto interessante e la lotta per l›espositore sta solo iniziando.

Conoscete sicuramente la versione russa del proget-to ZOW che ha iniziato la sua storia al VVC (All-rus-sian exhibition centre) e poi si e’ trasferito a settimo pa-diglione dell’«Expocentre» a Krasnaya Presnya, «sotto le ale» della fiera di novembre «MEBEL». Che cosa succe-de con questa fiera allora, mi domandate? Nel 2013 si è svolta nella stessa sede della fiera «MEBEL» l›ultima vol-ta. Quest›anno la ZOW lascia l’«Expocentre» e va in alto mare. Dove secondo voi? Sempre al VVC in quel Padi-glione 75 in cui «si e’ bruciata» la fiera «Еuroexpomebel». Quando? Naturalmente a maggio, nel periodo della fiera primaverile improvvisamente scomparsa! Come trovate questo intrigo? E non è finita qui: contemporaneamente con la ZOW si terrà... no, voi non immaginate nemme-no! Una nuova esposizione del consorzio fieristico «RE-STEC» - la fiera FIDEXPO.

Dal comunicato stampa ufficiale della societa «RESTEC»:

nel 2014 la fiera ZOW si terrà insieme alla fiera internazionale di mobili assolutamente nuova, la FIDEXPO.

Un’altra reincarnazione? Il progetto «assolutamente nuovo» è stato concepito ancora all’inizio degli anni 2000 come una fiera internazionale specializzata negli inter-ni di fascia alta “Furniture, Interior Design Exhibition” e si svolgeva addirittura da qualche anno in primavera a Mosca, nella sala espositiva del Gostiniy dvor, dopo di che è stato felicemente annullato fino all’anno corren-te. Ora il progetto è di nuovo «reanimato» ma in un’altra qualita’ e in collaborazione con uno di piu’ importanti operatori fieristici del mondo, l’UBM Asia, l’organizza-tore delle fiere “Furniture China” a Shanghai, “MIFF” a Kuala Lumpur, “Index” a Mumbai e anche “Interiors e Decorex” a Londra.

Secondo le comunicazioni preliminari il progetto sara chiuso dopo il 2013

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La situazione attuale con l’aumento delle fiere del mobile incide negativamente prima di tutto sul mercato di mobili stesso. Questo è un male per tutti - organizzatori, espositori e visitatori, che non capiscono dove andare e semplicemente perdono l’interesse verso queste manifestazioni. Si dimi-nuisce il numero di visitatori delle fiere, peggiora l’efficienza della loro partecipazione. La caccia degli espositori per gli sconti promessi e per i prezzi bassi degli spazi espositivi si trasformano in un fallimento totale delle spese di soldi, materiali e risorse umane. Ogni fiera deve essere valutata post factum. Perché e’ impossibile ingannare un professionista alla fiera: vede subito se il progetto è da ritenersi riuscito o meno.

Bisogna sempre pen-sare ai visitatori - chi sono loro, perché verranno a visitare la fiera, che cosa andranno a cercare lì. Dipende molto da come un espositore vedela fiera - come la propria manifestazione oppure ci va come ospite tempo-raneo. Per gli espositori permanenti il lavoro di invitare i loro clienti alla fiera è consueto e obbligatorio, i nuovi arri-vati spesso se ne dimenticano. Solo lo sforzo congiunto di organizzatori e espositori permette di realizzare l’evento davvero grande che possa stimolare lo sviluppo del business.

Nel 2014 ci siamo «separati» con la ZOW ed è stata la nostra decisione comune. Inizialmente i partner parlavano della sinergia di due progetti, che le aziende partecipanti della ZOW saranno nuovi, non quelli che avevano partecipato alla fiera «MEBEL». In pratica non e’ andata così. È arrivato il momento di lavorare da soli con il proprio pubblico. Gli organizzatori della

ZOW hanno scelto l’alternativa di prendere il posto della fiera «Еvroexpomebel» al VVC e fanno rinascere il loro progetto Fidexpo.

In questa ottica mi ha sorpreso molto la decisione dell’Associazione delle’imprese dell’industria del mobile e di lavorazione legno della Russia di sos-tenere il progetto Fidexpo, ha dichiarato che vuole farla diventare la principale fiera del mobile.

Mi sono laureata nel management e cerco di mettere in pratica l’app-roccio normale da gestore. Se questo fa bene al progetto, fa bene a tutti. Cerco di risolvere le ques-tioni professionali in modo corretto e oggettivo. E’ sbagliato avere la posizione «noi paghiamo - voi ci dovete». È necessario dare uno sconto, proporre un posto migliore. Se lasciare la faccenda risolversi da sé ci sarà il caos. E tali esempi purtroppo non sono ra-ri nella realtà fieristica russa. Si perde l’integrità dell’esposizione, «si sfascia» il valore dell’esposizione.

Facciamo l’auditing della fiera ogni anno, e’ la nostra posizione di principio. Siamo aperti al massimo e siamo responsabili a rischio della nostra immagine delle cifre

che riportiamo ogni anno. La situazione econo-mica cambia, noi reagiamo, ci

trasformiamo. Ogni anno facciamo la fiera che riflette il quadro reale dello stato dell’industria. Nel 2013 siamo riusciti a fare la cosa praticamente impossibile - la manifestazione e’ stata visitata dal Vice Ministro dell’Industria e del Commercio Georgiy Kalamanov. Non ha semplicemente guardato una serie di stand delle aziende produttrici russe ma ha fatto anche la riunione con i direttori di mobilifici sullo sviluppo dell’industria. E’ nata la convinzione che l’industria non rimarrà senza l’attenzione dello stato.

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PARERE PERSONALE

ELENA SLOMCHINSKAYA DIRETTORE DELLA FIERA «МЕBEL» DI MOSCA

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Esclusivamente sul sito della rivista MEBEL PROFESSIONAL

Solo sul sito www.mprorussia.ru potete trovare i foto-reportage dalle fiere del mobile dall’Europa, dalla Russia, dall’Ucraina e dal Kazakistan.Decine di fiere in cui ha partecipato la rivista MEBEL PROFESSIONAL in alcuni anni della sua attivita.

Migliaia di immagini che vi daranno la possibilita di vedere una fiera che non siete riusciti a visitare o una fiera alla quale pensate di andare.E’ lo strumento del marketing perfetto che vi permettera di conoscere i vostri concorrenti o i vostri potenziali partner. Vuol dire avere le informazioni di prima mano e di essere al corrente delle tendenze.