12. Sistemi distribuiti e reti di calcolatori Ing. Simona Colucci.
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12. Sistemi distribuiti12. Sistemi distribuitie reti di calcolatorie reti di calcolatori
Ing. Ing. Simona ColucciSimona Colucci
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari IndiceIndice
• Sistemi distribuiti• Modulazione e trasmissione dei dati• Reti di calcolatori
– Topologia– Messaggi e protocolli– ISO/OSI– Architettura client/server– Architettura peer to peer
• I Servizi Internet
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari Sistemi DistribuitiSistemi Distribuiti
• Sistemi caratterizzati da una rete di calcolatori che interagiscono tra loro
• Si adattano alla nuova natura distribuita delle organizzazioni
• Poggiano sulla capacità di trasmettere dati lungo un canale di comunicazione
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari Trasmissione datiTrasmissione dati
• Differenti mezzi trasmissivi disponibili• Parametri caratterizzanti:
– Velocità di trasmissione, misurata in bit per secondo(bps).
– Distanza di trasmissione
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari Mezzi di trasmissione dati (1/3)Mezzi di trasmissione dati (1/3)
Cavi in Rame• Cavo coassiale:
– ha al centro un conduttore di rame (anima), circondato da un materiale isolante e da uno schermo di metallo intrecciato(maglia); il tutto è avvolto da un rivestimento esterno
– Vantaggi: elevata resistenza alle interferenze elettromagnetiche– Svantaggi: costo elevato, difficoltà di utilizzo in canaline strette,
frequenti rotture meccaniche– Velocità:
• Su brevi distanze 107 bit/s• Su lunghe distanze 105 bit/s
• Doppino Telefonico:– coppia o treccia di più coppie di conduttori di rame ritorti (twisted
pair)per ridurre gli effetti negativi delle interferenze elettromagnetiche; in genere non schermato (unshielded twisted pair-UTP) per evitare gli svantaggi del cavo coassiale
– Velocità a seconda della tecnologia utilizzata:• Modem su linea telefonica commutata 56 kbit/s• ISDN 128 kbit/s• ADSL 640 kbit/s, fino ad alcuni Mbit/s
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari Mezzi di trasmissione dati (2/3)Mezzi di trasmissione dati (2/3)
Fibre ottiche – Filamenti di materiali vetrosi realizzati in modo tale da poter
condurre la luce su lunghe distanze– Disponibili in cavi flessibili, immuni ai disturbi elettrici e
atmosferici – Una fibra ottica è composta da uno strato(core), ossia il mezzo
trasparente che trasporta il segnale laser, e un secondo strato concentrico(cladding), che costringe l’onda a seguire il percorso della fibra ottica; il tutto è rivestito da guaine protettive che aumentano la resistenza
– Comunicazione tramite :• Trasmettitore di segnale: laser(costosa e efficiente) o led(economica)• Ricevitore di segnale: foto rivelatore che converte la luce in elettricità
– Vantaggi: sottilissime(0.5 mm) e leggere (20 kg per un km)– Velocità: fino ad alcuni Tbit/s per centinaia di chilometri
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari Mezzi di trasmissione dati (3/3)Mezzi di trasmissione dati (3/3)
Onde radio e sistemi wireless• Gamma di tecnologie che usa le onde elettromagnetiche per la
trasmissione di dati (senza cavo):– Infrarossi: lenti e a distanza ravvicinata(in disuso)– Laser e microonde: elevata velocità, ma necessità di visibilità diretta tra
apparati(usati in sottoreti) – Onde radio: adatte ad ambienti eterogenei (più utilizzate)
• BlueTooth (brevissime distanze: elaboratore a periferiche, 700 kbit/s)• WiFi: tipo di rete locale senza fili WLAN-Wireless Local Area Network
(decine/centinaia di metri a seconda della presenza di ostacoli, 56 Mbit/s)• WiMax: rete di telecomunicazioni a banda larga e senza fili su scala
metropolitana(fino a 50 chilometri, 70Mbit/s )• Rete cellulare, utile anche per i dati : GSM (14.4 kbit/s), GPRS (57.6 kbit/s
download, 28.8 upload), UMTS(384 kbit/s), UMTS2(1.8 Mbit/s), UMTS2+(3 Mbit/s), …
• Via satellite: uso di satelliti geostazionari in un’orbita equatoriale con un raggio di 42400 km dal centro della terra, con velocità angolare pari a quella di rotazione terrestre (fungono da ponti radio). Distanza centinaia di chilometri, ma alta latenza
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari Modulazione e demodulazioneModulazione e demodulazione
• Modulazione: segnale digitale segnale analogico• Demodulazione: segnale analogico segnale
digitale• La linea telefonica trasporta un segnale analogico
(segnale portante) che viene modulato in modo da trasportare uno 0 oppure un 1
• Tecniche di modulazione del segnale portante:– Frequenza– Fase– Ampiezza
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari Modulazione di frequenzaModulazione di frequenza
0 1 0 1 1
Segnale digitale da trasmettere
Portante
Segnale modulato in frequenza
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari Trasmissione datiTrasmissione dati
• Modem: MOdulatore, DEModulatore• Linee dedicate (connessione permanente) o commutate
(connessione temporanea, es. telefono)• Linee simplex (monodirezionali), half-duplex (senso unico
alternato), full-duplex (bidirezionali)
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari Possibili modulazioniPossibili modulazioni
• PSTN: linea telefonica tradizionale con portante compresa tra 300 e 3300 Hz -> massimo 56 Kbit/s
• DSL: applicabili solo sull’ultimo miglio tra centrale e utente :– Ultimo miglio fino a 6 km– Velocità quasi sempre Asimmetrica(ADSL) tra download
e upload: fino a 52Mbit/s in download e 12 Mbit/s in upload
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari Reti di calcolatoriReti di calcolatori
• Le reti di calcolatori collegano elaboratori, detti “nodi della rete”(hosts), situati ad una certa distanza fra di loro, fornendo a ciascuno di essi vari “servizi di rete”, ossia funzionalità disponibili a tutti i calcolatori della rete stessa
• Ogni rete è basata su di una certa topologia. Essa descrive le modalità con le quali si scelgono i calcolatori da connettere direttamente tra loro
• Infatti, in una rete avrò:– Calcolatori connessi direttamente– Calcolatori che, per poter comunicare, devono far passare i messaggi
attraverso altri elaboratori
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari Reti geografiche e localiReti geografiche e locali
• LAN (Local Area Network): rete locale– Distanza compresa tra un metro e un chilometro (edificio,
campus)– Velocità elevatissima
• MAN (Metropolitan Area Network): rete metropolitana– Distanza fino alla decina di chilometri (area cittadina)– Velocità elevata
• WAN (Wide Area Network): rete geografica– Collega sistemi a qualsiasi distanza– Internet è la più diffusa WAN
I tre tipi sono organizzati gerarchicamente: le LAN sono collegate da MAN, collegate dalle WAN
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari Verso la convergenzaVerso la convergenza
• Le reti di calcolatori e quelle di telecomunicazione tendono sempre più a convergere, sfruttando le stesse infrastrutture
• Nuova classificazione:– Rete di dorsale (core network): parte centrale di una
rete di telecomunicazione (es. MAN e WAN dei diversi Internet Service Provider)
– Rete di accesso(access network):utilizzata dagli utenti per accedere alla core network (es. linea telefonica, ADSL, GPRS, UMTS)
I punti di contatto tra access network e core network sono chiamati Point of Presence (PoP)
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari Topologia (1)Topologia (1)
• Nodo centrale(apparato di rete specializzato negli scambi) che inoltra i messaggi+ Semplice+ Più nodi possono comunicare contemporaneamente
- Collo di bottiglia (nodo centrale…)
- Vulnerabile ai guasti del nodo centrale e della rete (unico collegamento)
Stella
• Nessun nodo centrale: treni di messaggi+ Nessun collo di bottiglia
+ Più nodi possono comunicare contemporaneamente
+ Meno vulnerabile ai guasti della rete e di altri nodi (inversione direzione, a meno di doppio guasto)
- Più complesso
- Più nodi da attraversare
Anello
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari Topologia (2)Topologia (2)
• Nessun nodo centrale+ Semplice
+ Nessun nodo da attraversare
- Vulnerabile ai guasti della rete
- Solo due nodi alla volta possono comunicare
• Nessuna topologia precisa+ Resistente ai guasti (se routing dinamico)
+ Più nodi possono comunicare contemporaneamente
- Complesso
- Più nodi da attraversareIrregolare
Bus
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari Topologia (3)Topologia (3)
• Le topologie a stella, anello e bus sono usate soprattutto nell’ambito delle reti locali (LAN – Local Area Network)
• La topologia irregolare è molto diffusa tra le reti geografiche (WAN – Wide Area Network)
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari I messaggiI messaggi
• Le informazioni scambiate tra i nodi sono strutturate in messaggi
• Ogni messaggio contiene i dati da comunicare ed un certo insieme di informazioni di controllo
• Spesso la quantità di dati (byte) che è possibile inserire in un messaggio è fissa. Se un nodo deve inviarne un numero maggiore, è necessario utilizzare più messaggi
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari Struttura dei messaggiStruttura dei messaggi
• La struttura dei messaggi dipende dallo standard utilizzato ma è possibile dare una descrizione generale:
Fin
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IntroduzioneParte utile del messaggio
Sequenza di controllo
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari
Routing dei messaggiRouting dei messaggi
• Se due nodi non sono connessi direttamente, il messaggio dovrà attraversare nodi intermedi
• I nodi intermedi dovranno ricevere il messaggio e rispedirlo verso un nodo a loro connesso e più vicino alla destinazione (routing o instradamento)
• Il caso più complesso è quello di una rete con topologia irregolare
A B
X Y • Se A vuole comunicare con B, deve passare attraverso X, oppure attraverso X e Y
• Il nodo X deve decidere quale strada usare (routing statico o dinamico)
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari Protocolli di reteProtocolli di rete
• Un protocollo stabilisce le regole di comunicazione che debbono essere seguite da due interlocutori– A: Chiamata per B– B: Pronto, chi parla?– A: Sono A, sei pronto a ricevere dati?– B: Sì– A: Ecco i dati … bla bla bla … fine dei dati– B: Dati ricevuti con successo– A: Ciao– B: Ciao
• Il protocollo stabilisce cosa fare in tutte le situazioni che possono verificarsi (errori, ecc.)
• Deve essere conosciuto dai due interlocutori (quindi, deve essere uno standard)
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari
Lo stack ISO-OSI (1)Lo stack ISO-OSI (1)
• Lo standard ISO-OSI (Open System Interconnect) include un insieme di protocolli che definiscono, a vari livelli di dettaglio, le regole di comunicazione
• E’ spesso chiamato stack (pila) ISO-OSI
7. Livello applicazione Servizi telematici(trasferimento file, e-mail, …)
6. Livello presentazione Conversione formati (01/12/02 12/01/02)
5. Livello sessione Apertura e chiusura dialogo (Chiamata per B...Ciao) 4. Livello trasporto Segmentazione dati in più messaggi
3. Livello rete Routing (instradamento)
2. Livello collegamento dati Controllo correttezza messaggi (rispedisci se errori)
1. Livello fisico Specifiche Hw/Sw dipositivi fisici usati per connettere i nodi (Ethernet, cavo coassiale, …)
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• Ogni livello definisce dei protocolli che gestiscono, a quel livello di dettaglio, la comunicazione
• Ciascun livello rappresenta una macchina astratta• Ogni livello (macchina astratta) dello stack assume di
“parlare” con il medesimo livello (macchina astratta) dell’altro nodo ed è completamente ignaro di ciò che succede sotto di lui
• I messaggi di ogni livello sono incapsulati nei messaggi di livello sottostante senza alcuna manipolazione
• E’ un modello di riferimento, i protocolli reali spesso implementano solo parzialmente lo stack
Lo stack ISO-OSI (2)Lo stack ISO-OSI (2)
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari
Lo stack ISO-OSI (3)Lo stack ISO-OSI (3)
L7 L7Invia file “pippo.txt” Ricevi file
L6 L6Converti file Converti file
L5 L5Apri dialogo Chiudi dialogo
L4 L4Segmenta file Ricomponi file
L3 L3Invia msg1, msg2, … Ricevi msg1, msg2, …
L2 L2Aggiungi dati controllo Verifica messaggi
L1 L1Connessione fisica Connessione fisica
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• Il flusso dei dati, in realtà, “scende” lungo lo stack del nodo mittente e “risale” lungo lo stack del nodo destinatario
• Durante la trasmissione:– Ogni livello aggiunge informazioni o modifica quelle
provenienti dal livello superiore e le passa al livello inferiore
• Durante la ricezione:– Ogni livello estrae le informazioni di suo interesse e passa
quelle rimanenti al livello superiore
Lo stack ISO-OSI (4)Lo stack ISO-OSI (4)
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari
Lo stack ISO-OSI (5)Lo stack ISO-OSI (5)
Mittente L6
L5
L4
L3
L2
L1
L7
L6
L5
L4
L3
L2
L1
L7
Rete fisica
Destinatario
Per es. invio filepippo.txt
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari Apparati di rete (1/2)Apparati di rete (1/2)
Nodi che garantiscono il funzionamento, l’efficienza l’affidabilità e la scalabilità delle reti informatiche :• Hub (livello 1): semplice ripetitore di segnale che replica la
sequenza di bit in ingresso su tutte le interfacce di uscita; collega solo reti identiche perché lavora a livello 1(in disuso a favore degli switch)• Bridge/switch (livello 2): ripete il segnale solo verso l’
interfaccia di uscita corretta che porta a destinazione. Bridge: due reti; Switch: più di due reti • Router (livello 3): connette reti anche differenti; si occupa
dell’istradamento dei pacchetti verso destinazione, eventualmente attraverso altri router:• Rimuove i bit di controllo del livello 2• Esamina i bit di controllo del livello 3 e decide come
istradare sulla base dell’indirizzo di destinazione• Aggiunge nuovi bit di controllo e istrada il pacchetto
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari Apparati di rete (2/2)Apparati di rete (2/2)
• Proxy (livello 4):• Ha un’interfaccia per ogni rete a cui è collegato• Può ricostruire l’intero messaggio aprendolo e
aggiungendovi informazioni (es. antivirus all’email)• Gateway (livello 7):
• Interconnette applicazioni remote differenti• Implementa uno stack protocollare a tutti i livelli• Si propone come interfaccia tra due applicazioni che
utilizzano protocolli differenti(es. web mail con HTTP e IMAP)
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari Architettura client/serverArchitettura client/server
• Indica una modalità particolare di accesso alle funzionalità offerte da una rete
• E’ Indipendente dalla topologia della rete• Una macchina particolare (detta server) offre una serie di servizi
(disco condiviso, stampanti, database, ecc.) ed aspetta richieste• Le altre macchine (dette client) utilizzano i servizi offerti dal server• Quindi, il server generalmente si limita ad attendere che qualcuno lo
contatti. Sono sempre i client ad iniziare il dialogo (chiedendo un certo servizio)
• E’ molto usata. Anche in ambito Internet (DNS, Web,…)
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari Architettura client/serverArchitettura client/server
• Più client possono contattare contemporaneamente lo stesso server
• Il server gestisce una coda di richieste nella quale accoda i messaggi provenienti dal client ed estrae quello che, in un dato istante, elaborerà
Rete logica
Cli
ent
Cli
ent
Per es. un sito Web
Server
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari Architetture peer to peerArchitetture peer to peer
• Ogni computer può assumere la funzione di server e client a seconda del momento
• Esempi: Emule, Bittorrent• Migliore distribuzione del carico di lavoro sul
server
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari InternetInternet
Breve storia Breve storia
• Un insieme di tecnologie, standard ed applicazioni in grado di connettere tra loro reti disomogenee (basate cioè su standard diversi), creando una sorta di “rete di reti”, ovvero una “inter-rete”, ovvero una Inter-Net
• Nasce alla fine degli anni ’60 negli USA per scopi militari (ARPANET)
• Negli anni ’70 nasce il protocollo fondamentale di Internet: TCP/IP• Negli anni ’80 è diffusa soprattutto in ambito accademico• All’inizio degli anni ’90 nasce il World Wide Web
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari Il protocollo di connessione TCP/IPIl protocollo di connessione TCP/IP
• TCP/IP: insieme di protocolli usati per connettere calcolatori e reti• Il termine è una combinazione di due dei protocolli più importanti:
– TCP (Transmission Control Protocol): corrisponde, più o meno, al livello trasporto ISO-OSI
– IP (Internet Protocol): corrisponde, più o meno, con il livello rete ISO-OSI
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari TCP/IP e stack ISO OSI
Application
TCP/UDP
IP
Network Interface
Application
Transport
Network
Physical Media
Presentation
Session
Data Link
Internet Modello ISO OSI
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari Livelli di rete e trasporto
Rete: IP individua il nodo di destinazione ed effettua il routing dinamico di ogni pacchetto da un nodo sorgente a un nodo destinazione, collegando anche reti diverse tra loro, senza garantire la corretta consegna(è connectionless)
Trasporto: al di sopra di IP crea una connessione end to end (canale virtuale nonostante la divisione in pacchetti) tra applicazione sorgente e destinazione– TCP controlla la corretta trasmissione dei dati sotto forma
di pacchetti, occupandosi dell’eventuale ritrasmissione di pacchetti persi
– UDP(USER DATA PROTOCOL): non garantisce la corretta trasmissione dei pacchetti perché non usa i pesanti meccanismi di controllo del TCP: meno affidabile, più efficiente
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari Livello Application
Protocolli Applicativi, poggiano sul trasporto e permettono il funzionamento delle diverse applicazioni su Internet. Esempi:• HTTP su TCP, permette il funzionamento del web• SMTP su TCP, permette l’invio di posta elettronica• POP3 su TCP, permette la ricezione di posta elettronica• RTP su UDP, permette la trasmissione della TV su Internet
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari Indirizzi pubblici e privatiIndirizzi pubblici e privati
INDIRIZZO PUBBLICO: IP• Numero identificatore di un nodo sulla rete• Necessario per comunicare con un computer su Internet• E’ un numero lungo quattro byte• In modo simbolico, viene scritto con la dotted decimal notation:
– separando i valori decimali corrispondenti ai singoli byte con dei punti (es. 127.123.45.156)
– le prime due parti identificano una “rete”, la terza una “sotto-rete” e la quarta uno specifico calcolatore su tale sotto-rete
• Sono distribuiti dall’ICANN
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari INTRANET
• TCP/IP viene usato anche per creare reti locali che si chiamano INTRANET
• i nodi di una INTRANET usano indirizzi IP privati(es 192.168.x.x, con x qualsiasi)
• IP non rilasciati da alcun organismo• Maggiore sicurezza ai computer della INTRANET• Per accedere ad Internet, la INTRANET deve essere collegata
ad Internet tramite un router che fa offre il servizio NAT(Network Address Translation):– Modifica gli indirizzi IP in transito, nascondendo ad Internet
l’utilizzo di indirizzi privati da parte del nodi della INTRANET
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari Nomi e Domini: il DNSNomi e Domini: il DNS
• A ogni computer su Internet (indirizzo IP) può essere assegnato anche un nome simbolico: nome di dominio– Indirizzo utente: nome simbolico dell’utente, simbolo @, nome del dominio
dell’utente (es. [email protected])• Dominio:
– Rappresenta il nodo su cui l’utente stesso risiede– La maggior parte dei domini ha tre livelli: etichette rilasciate da organismi– Gerarchia di livelli nel dominio
• Primo livello: .it, .com, .org, .eu,…….(creati da ICANN e delegati ai singoli enti nazionali, che lo danno a vari mantainer)
• Secondo livello: poliba., unimi., polimi., uniba.,…(creati da enti nazionali del primo livello)
• Terzo livello: www., java., mail.,….(gestiti dall’azienda che ha comprato il dominio)
Esempio: in www.poliba.it il Poliba ha acquistato il dominio dal NIC(Network Information Center) di Pisa (gestisce il .it) e gestisce il computer www nella propria rete
– I domini devono essere trasformati in indirizzi numerici:• DNS (Domain Name Server) come protocollo applicativo poggiato su UDP e
progettato secondo il paradigma client server: secondo richiesta al DNS più vicino
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari Il World Wide WebIl World Wide Web
• Il World Wide Web (WWW) è un sistema per la gestione di documenti su Internet
• Sviluppato al CERN di Ginevra• E’ un’evoluzione degli ipertesti• Sito Web: insieme unitario di documenti Web: documenti
ipertestuali• Ogni sito Web ha una struttura gerarchica, con una pagina
iniziale (home page) e una serie di documenti Web collegati tramite riferimenti (link)
• I link possono fare riferimento a documenti Web che appartengono ad altri siti Web
• Si crea così una “ragnatela” di connessioni tra le pagine Web che consente di “navigare” attraverso i siti Web
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari Standard del WWWStandard del WWW
• URL (Uniform Resource Locator): il nome univoco di un documento sul Web (es. http:// www.poliba.it/Didattica/index.html) ; composto da:– Schema: modalità di accesso alla risorsa (es. http)– Host: nome di dominio che individua il computer su cui risiede la
risorsa(es. www.poliba.it)– Percorso: individua la risorsa all’interno dell’host (es. Didattica/
index.html )
• HTTP (HyperText Transfer Protocol): protocollo applicativo di trasferimento usato su TCP per reperire le risorse su Web secondo la logica client server
• HTML (HyperText Markup Language): linguaggio di descrizione di un documento Web, che realizza ipertesti visibili tramite browser
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari Architettura del WWWArchitettura del WWW
• Il WWW segue l’approccio client-server :– Il browser(Firefox, Internet Explorer, Opera, ..) : lato client; richiede le
pagine al Web server e le visualizza– Il Web server: lato server; invia le pagine richieste
• Pagine statiche, memorizzate sul file system• Pagine dinamiche, “assemblate” dinamicamente a partire da contenuti memorizzati – ad
esempio – nei database
– Il DBMS: lato server; contiene i dati usati per assemblare le pagine dinamiche
• Una tipica interazione:– Il client (browser) si collega al Web server tramite HTTP– L’utente, richiede l’accesso alle pagine Web, individuate tramite i loro
indirizzi (URL)– Il browser interpreta l’URL e invia una richiesta HTTP al server che detiene
il documento– Il server Web estrae (o costruisce dinamicamente) la pagina e la invia con
HTTP al browser– Il browser interpreta la pagina (ovvero l’HTML di cui è composta) e ne
visualizza il contenuto in base alle regole contenute nel file HTML
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari Motori di Ricerca
• Basati su immensi database che contiene tutte le pagine presenti sul Web
• Ricerca per parole chiave• Elenchi aggiornati tramite crawler(o spider o
robot) che è un software che analizza regolarmente i contenuti dei siti :– Si basa su una lista iniziale di URL da visitare– Analizza tutti i documenti della lista iniziale– Aggiunge le URL contenute nei documenti analizzati alla
sua lista iniziale
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari La posta elettronicaLa posta elettronica
• Indirizzo: nome utente, simbolo separatore @ e nome del dominio
• Messaggio composto da varie parti:– Busta: Informazioni protocollari necessarie per trasmettere e
consegnare il messaggio– Contenuto:
• Intestazione :– Mittente (from): indirizzo utente del mittente – Destinatario (to): indirizzo utente del destintario– Destinatario in copia (cc): indirizzo utente del destinatario in copia– Oggetto (subject): titolo e breve descrizione del messaggio– ………
• Corpo del messaggio: stringa di caratteri di lunghezza e contenuto arbitrari (allegati mandati tramite trasformazione di file binari in testo con varie tecniche: es. MIME)
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari
Architettura di un sistema di posta elettronica
• Tre entità:– Mail User Agent(MUA): programma che l’utente usa per
leggere e scrivere i messaggi– Mail Transport Agent(MTA): programma che si prende
carico di far arrivare il messaggio– Mail Delivery Agent(MDA): programma che colloca il
messaggio arriato nella casella postale del destinatario (spesso coincide con MTA)
Sistemi Sistemi InformativiInformativiDEE - Politecnico di BariDEE - Politecnico di Bari Invio e ricezione messaggi
• Invio:– L’utente si avvale dei servizi del MTA, non invia direttamente a
destinazione– Il MTA cerca di recapitare, direttamente o tramite altri MTA per
qualche giorno, fino all’arrivo– Comunicazione con protocollo SMTP (Simple Mail Transfer
Protocol)
• Ricezione:– Il programma utente presenta i messaggi che sono arrivati alla
casella di posta, prelevandoli dal calcolatore (MDA), che ospita la casella
– Protocolli:• POP3: permette autenticazione dell’utente, richiesta di elenco di
messaggi, rimozione• IMAP: permette in più la gestione di elenco di caselle di posta in
remoto