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 IL LIBRO DELLE DODICI PORTE di George Ripley Prima porta: Calcinazione Seconda porta: Dissoluzione Terza porta: Separazione Quarta porta: Congiunzione Quinta porta: Putrefazione Sesta porta: Coagulazione Settima porta: Cibazione Ottava porta: Sublimazione Nona porta: Fermentazione Decima porta: Esaltazione Undicesima porta: Moltiplicazione Dodicesima porta: Proiezione PRIMA PORTA Della Calcinazione La Calcinazione è la purgazione della nostra Pietra, che così si purifica con il suo stesso caldo naturale, in modo da non perdere niente del suo umore radicale. In primo luogo porterai la nostra Pietra alla solidità naturale. Vi avverto di seguire i Filosofi, e di non lavorare affatto come fanno abitualmente i Sofisti... L’operazione chiamata calcinazione, ha per oggetto la separazione di una sostanza minerale da una sostanza alata qualsiasi, con il solo effetto del caldo e senza il concorso dell’aria. La Calcinazione è la purgazione della nostra Pietra, che così si purifica con il suo stesso caldo naturale, in modo da non perdere niente del suo umore radicale. In primo luogo porterai la nostra Pietra alla solidità naturale. Vi avverto di seguire i Filosofi, e di non lavorare affatto come fanno abitualmente i Sofisti, con zolfo e sale preparati in diversi modi. Carbonizzare significa tramutare in calce, vale a dire una sostanza metallica che si ossida al contatto con l’aria. L’operazione chiamata ora, siamo nel 1820, calcinazione, ha per oggetto la separazione di una sostanza minerale da una sostanza alata qualsiasi, con il solo effetto del caldo e senza il concorso dell’aria. La calcinazione che considerò Ripley è certamente ambigua. Figlia, dice Batsdorff, di quello che: “Da questa unione del maschio e della femmina, della stessa natura e della stessa specie (perché per la generazione di ogni cosa è necessario accertarsi del suo simile), segue l’ingrossation, o sublimazione degli elementi leggeri; in modo che questa terra nera, per le continue circolazioni che avvengono nell’uovo, ricada sempre sul corpo morto, chiamato dai Saggi: il corpo, la terra, il fisso ed il fermento;mentre la parte che si eleva, che è la parte spirituale e più sottile, l’hanno chiamata la parta alata che ricadendo fa da sola l’imbibitions (umidificazioni) e le calcinazioni necessarie e più continua ad alzarsi e più si sottilizza e carbonizza questo corpo. Questa calcinazione è la purgazione della Pietra, il vero segno della calcinazione perfetta, è il congelamento del mercurio. Il congelamento è un fissaggio degli spiriti. La Terra da nera ed immonda che era, diventa pulita, purgata, purificata ed insaponata, diventando bianca; ecco perchè i maestri dell’arte gli hanno dato i nomi di clistere, purgazioni, purificazioni, insaponamento ed abluzioni. In principio

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IL LIBRO DELLE DODICI PORTEdi George Ripley

Prima porta: Calcinazione

Seconda porta: DissoluzioneTerza porta: SeparazioneQuarta porta: CongiunzioneQuinta porta: PutrefazioneSesta porta: CoagulazioneSettima porta: CibazioneOttava porta: SublimazioneNona porta: FermentazioneDecima porta: EsaltazioneUndicesima porta: MoltiplicazioneDodicesima porta: Proiezione

PRIMA PORTADella Calcinazione

La Calcinazione è la purgazione della nostra Pietra, che così si purifica con il suo stessocaldo naturale, in modo da non perdere niente del suo umore radicale. In primo luogoporterai la nostra Pietra alla solidità naturale. Vi avverto di seguire i Filosofi, e di nonlavorare affatto come fanno abitualmente i Sofisti...L’operazione chiamata calcinazione, ha per oggetto la separazione di una sostanzaminerale da una sostanza alata qualsiasi, con il solo effetto del caldo e senza il concorsodell’aria.La Calcinazione è la purgazione della nostra Pietra, che così si purifica con il suo stessocaldo naturale, in modo da non perdere niente del suo umore radicale. In primo luogoporterai la nostra Pietra alla solidità naturale. Vi avverto di seguire i Filosofi, e di nonlavorare affatto come fanno abitualmente i Sofisti, con zolfo e sale preparati in diversimodi. Carbonizzare significa tramutare in calce, vale a dire una sostanza metallica che siossida al contatto con l’aria.L’operazione chiamata ora, siamo nel 1820, calcinazione, ha per oggetto la separazione diuna sostanza minerale da una sostanza alata qualsiasi, con il solo effetto del caldo e

senza il concorso dell’aria. La calcinazione che considerò Ripley è certamente ambigua.Figlia, dice Batsdorff, di quello che:“Da questa unione del maschio e della femmina, della stessa natura e della stessa specie(perché per la generazione di ogni cosa è necessario accertarsi del suo simile), seguel’ingrossation, o sublimazione degli elementi leggeri; in modo che questa terra nera, per lecontinue circolazioni che avvengono nell’uovo, ricada sempre sul corpo morto, chiamatodai Saggi: il corpo, la terra, il fisso ed il fermento;mentre la parte che si eleva, che è laparte spirituale e più sottile, l’hanno chiamata la parta alata che ricadendo fa da solal’imbibitions (umidificazioni) e le calcinazioni necessarie e più continua ad alzarsi e più sisottilizza e carbonizza questo corpo. Questa calcinazione è la purgazione della Pietra, ilvero segno della calcinazione perfetta, è il congelamento del mercurio. Il congelamento è

un fissaggio degli spiriti. La Terra da nera ed immonda che era, diventa pulita, purgata,purificata ed insaponata, diventando bianca; ecco perchè i maestri dell’arte gli hanno datoi nomi di clistere, purgazioni, purificazioni, insaponamento ed abluzioni. In principio

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sembrava acqua, perché il mercurio è acqua; ma quando questa acqua è spessa e si vedeil nero, vuol dire che appare la terra nera.”Come avrete visto questa calcinazione è molto singolare. Non si tratta di carbonizzaredelle materie all’inizio dell’opera, ma di realizzare la calcinazione per la quale lo Zolfo cosìréincrude, fa rinascere la fenice dalle sue ceneri. Il biancore simboleggia questa fase della

3° opera che è intermedia tra il regime di Saturno ed il regime della Luna.Perché nasce per corrodere, per fare fuoco, per fare aceto o acque ardenti, se nasce conil vapore del piombo tu non farai mai niente. Così chiunque studia come carbonizzarla,deve ritirarsi coraggiosamente da questa Scienza, finché non comprenderà meglio lanostra Calcinazione. Pernety nell’articolo sulla calcinazione del Dizionario mytho-ermeticoha scritto:«Purificazione e nebulizzazione dei corpi per mezzo del fuoco esterno che non separa leparti dividendole o facendo evaporare l’umido che le unisce facendone un corpo solido. IFilosofi Spagirici a volte si servono indifferentemente del termine di calcinazione,corruzione, e putrefazione, per significare la stessa cosa. Tuttavia essi intendono piùspesso la calcinazione, l’operazione che segue è quella della rubificazione della pietra.

Questo è ancora un’altra calcinazione propriamente detta, come viene comunementeintesa nella preparazione della materia. È una purificazione o mondificazione di questastessa materia che alcuni chiamano rettifica, altri abluzione, altri separazione.La calcinazione filosofica si fa col fuoco umido, o acqua pontica dei Saggi che riduce icorpi ai loro primi principi, senza distruggere le loro virtù seminali e germinative; invece lacalcinazione fatta col fuoco volgare, distrugge i semi dei corpi, questo gli ha fatto dare ilnome di Tiranno della Natura.È una delle due calcinazioni volgari; una avviene a fuoco aperto, come quella dellacenere; e l’altra si fa nei vasi chiusi. Nella Prima, le parti solforose alate volano via inparte, privando il sale di una forza e di una virtù, che conserva nella seconda specie dicalcinazione. Tutti i Sali quando si cristallizzano ed attirano le ceneri, conservano la loroproprietà. Così questa seconda calcinazione, che non è come l’altra, si può accertaresolamente con l’evaporazione dell’umidità spinta dal secco. Questi sono diversi tipi dicalcinazioni, una chiamata secca, l’altra umida, una è corrosiva, l’altra non lo è. Lecalcinazioni umide sono vaporose o ad immersione.Le vaporose si fanno esponendo dei corpi metallici o altri corpi al fumo o alle esalazioni diqualche materia. Ad immersione si fanno immergendo il corpo che si vuole carbonizzarenei liquori corrosivi, come acquaforte o spiritus ardens.Le calcinazioni secche sono quelle che in realtà si chiamano Cémentations.Si chiama spesso calcinazione secca, quella che si fa col fuoco come quella che si fa conla calce per costruire, dalla soda, dai sali che impallidiscono nei crogioli, dalle ceneri che

vengono dal bosco bruciato o da altre materie.In queste calcinazioni secche, si distinguono ancora quelle che si fanno a fuoco aperto, afuoco chiuso e a fuoco di lampione. Vedere Fuoco Riverbero.Talvolta carbonizzare la materia, vuol dire imbiancarla e purgarla dalle sue impurità conl’Arte, il fuoco filosofico è con l’azoth. Il segno della calcinazione rifinita è il biancore.»Questa ultima definizione a noi sembra più appropriata: la materia deve esserecarbonizzata, vale a dire imbiancata, con il fuoco e l’Azoth. Notate bene che Ripley èalquanto misterioso, perché, in un modo o nell’altro, i corrosivi sono richiesti nell’opera; ilvino e l’aceto sono in particolare indispensabili nella via umida; non parliamo dell’acquamolto secca che sostiene il ruolo di oggetto nella via secca e di soggetto nella via umida.Perché con tali frivole falsificazioni, i corpi vengono distrutti, diminuendo così l’umidità

della nostra Pietra. Bisogna sapere, che quando i corpi vengono bruciati, riducendosi inpolvere come la cenere, o come delle ossa bruciate, la calce non ci serve più, ma

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moltiplichiamo l’umido radicale nella nostra Calcinazione, senza diminuire niente. Conquesto mezzo la nostra Pietra si carbonizza.Subito dopo Ripley ci parla, delle “ossa bruciate”, ricordandoci la favola di Deucalion ePirrha.Per la nostra calcinazione è fondamentale ricordarci che dobbiamo lavorare solamente di

specie con specie, perché solo così facciamo un lavoro omogeneo. Chi non conoscequesta massima non conosce questa Scienza, non potrà dunque comprendere le nostreparole.Facciamo una calce untuosa, bianca e rossa, prima di congiungere specie con specie,perché ogni specie risponde al suo seme. L’uomo genera l’uomo e la bestia un’altrabestia. Stai attento ad una cosa, se vuoi ottenere il nostro Segreto che è quello dellacoagulazione di ogni tipo di Spirito con la calce del suo genere. Se farai tua questalezione, avrai grande profitto nella nostra Scienza. È molto raro che un’alchimista siesprima con altrettanta chiarezza. Ripley riassume qui con grande maestria l’oggetto della3° opera, che è certamente quello di unire due orme, una bianca e l’altra rossa. Il seguitodel testo ricorda ciò che dice il Cosmopolita a proposito della necessità di unire delle

nature simili.Adesso occorre che la nostra Massa sia perfettamente fusibile, dopo essere stata estrattadalla nostra Calce untuosa, non servirebbe a niente differenziarla. Ma questo arrivasolamente dopo lungo tempo, come i Profeti stessi ci hanno tramandato. Infattiimpieghiamo un anno, poiché in minor tempo la nostra Calce non può essere pronta per lafusione con un colore che non svanisca. In quanto alla perfezione, occorre essere moltoattenti, poiché parecchi si sono sbagliati. Sii dunque accorto affinché la tua opera nonvada in rovina, fai quindi in modo che i Corpi vengano finemente lavati prima di unirli,usando le stesse proporzioni, col Mercurio. Devi prendere una parte di Sole e due di Luna,finché tutto sia ridotto come se bollisse.Perché nello stesso tempo è questo carattere filante, fluido e fluente del Mercurio, di cui lacozione avvenuta per molto tempo và a determinare la Pietra. Occorre tutto un anno, cidicono molti testi, questo è raccontato dalla parola greca che significa oggetto circolaredalla forma di anello tipo coppa. Di questa coppa ce ne parla Pernety:“Che Giunone presentò a Thétis, il vascello di Giasone, la palude di Lerne, il cesto diErichthonius; il cofanetto nel quale fu chiuso Tennis Triodite con sua sorella Hémithée; lacamera di Léda; le uova da dove Castore, Polluce, Clytemnestre ed Elena nacquero; lacittà di Troia; la caverna dei mostri; i vasi da cui Vulcano fece nascere Giove. Il cofanettoche diede ad Achille, nel quale mise le ossa di Patroclo e quelle del suo amico. La coppacon cui Ercole passò il mare per andare a togliere i buoi di Gérion. La caverna del monteHélicon che serviva da casa alle Muse ed al Febo Il letto dove Venere fu trovata con

Marte; la pelle nel quale fu generato; il clepsydre o corno di Amanthée. Finalmentel’egiziano non sentiva altro per i loro pozzi, i loro sepolcri, le loro urne, i loro mausolei aforma di piramide”.Senza dubbio si intende che questo anno compiuto non designa altro che il vaso di natura.Questo anno indica la sostanza stessa del Mercurio filosofico.Allora del tuo Mercurio ne unirai quattro parti col Sole e due con la Luna. Comincerai cosìla tua opera, similmente alla trinità, vale a dire con tre parti di altrettanto spirito, e conl’unità della sostanza spirituale, metterai una parte in più di spirito della sostanzacorporale.Secondo il parere di Raymond Lulle, è la vera proporzione, la quale mi è stata mostratauna volta dal mio maestro. Ma Roger Bacon prese tre parti di spirito ed una di Corpo, per 

poterlo vedere sono stato sveglio parecchie notti. Sia l’uno che l’altro sistema vanno beneusa quello che più desideri. Ripley parla qui del peso dell’arte.

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Fulcanelli oppone il peso dell’arte al peso di natura, essendo quest’ultimo, per definizione,sconosciuto all’artista. Philalèthe si è espresso così sull’argomento:“Per dissipare la difficoltà, segui attentamente quanto ti dico: prendi quattro parti del nostroDrago igneo che nasconde nel suo ventre l’acciaio magico e nove parti della nostraCalamita”.

Come possiamo ben vedere le proporzioni sono molto diverse da un autore all’altro.Tuttavia, per quanto riporta la letteratura, è possibile dire che la quantità di Zolfo rossodeve essere più debole di quella di Zolfo bianco: il “coito ermetico” ha questo in comunecon l’accoppiamento di certi animali perché la femmina è molto più voluminosa delmaschio, per esempio lui non sfuggirà ai ragni. Nei suoi Misteri, Fulcanelli insiste moltocon lo studente sul fatto che deve essere costruito come una tela di ragno. La quantità diMercurio non deve superare, in generale, quella delle altre due materie.Se la tua Acqua è proporzionalmente simile a quella della terra, con un caldo moderato,ne estrarrà un nuovo germe, più bianco che rosso, di pura Tintura che resisterà al fuoco,finché il vivo ravvivi il morto. Fai dalla Trinità l’Unità, senza discussione né divisione.Questo germe tinto è la Pietra in gestazione. Ripley insiste sulla durata del Coction che

deve essere lungo.Questa è certamente una buona proporzione, perché ci sarà una parte spirituale, così saràpiù facile fare la dissoluzione; piuttosto che una così grande abbondanza di acquaannegherai la Terra che è ciò che rovina tutta l’opera. Di conseguenza stai attento al Lutodei vasai, per non farne mai il ventre troppo liquido. Fulcanelli ha insistito sul lavoro deivasai e sul fatto che bisogna ricalcare il lavoro di questi artigiani. E. Canseliet ha rievocatol’illustrazione di Piccolpassi. La proporzione di Mercurio deve essere calcolata in modoche la congiunzione, inizialmente metallica, possa operarsi, altrimenti si avrebbesolamente una pietra dove i resti mercuriali sarebbero abbondanti. Generalmente, lePietre sono povere di silicio, ricche di Zolfo bianco e ricche anche di Zolfi metallici.Guarda come si luta: questa è la pasta dalla quale fanno i loro vasi, che sono temperati,ed il modo di come si servono per carbonizzarlo. Ricorda sempre che la Terra non devesoffocare mai dall’acqua. Asciuga la tua umidità con un caldo molto temperato aiuta la tuafusione con l’umidità della Luna ed il tuo Congelamento col Sole, ed avrai fatto. DomPernety, nel suo Dizionario mytho-ermetico scrive:“I Filosofi Ermetici hanno sempre parlato di questa materia e delle operazioni dell’arte intermini allegorici ed enigmatici. Lo Zolfo ed il Sale come i due principi che costituisconoquesta materia, sono stati chiamati, il primo, Re, Maschio, Leone, Rospo, Fuoco di natura,Grasso del Sole, Il corpo del Sole, Luto dei filosofi o Sapere, Il Sigillo di Ermes, Il Letame ela Terra dei Filosofi, Olio incombustibile, Mercurio rosso ed un’infinità di altri nomi stessidelle differenti lingue che tutto significano tuttavia o qualche materia fissa, coagulando

glutinosa; perché attribuiscono allo Zolfo, la forma, il caldo innato, lo Sperma, l’anima,l’odore, il colore, il gusto, la fissità, e tutto ciò che è capace di causare la coesione delleparti dei corpi”.Gli alchimisti hanno velato tante volte questa operazione complessa della “siccità edell’umidità” sotto il nome di salamandra. Fulcanelli ha dedicato uno dei capitoli delle sueCase Filosofali a questo favoloso animale: la Salamandra di Lisieux. Cyliani così ce neparla:“Nelle imbibizioni, che seguono con olio aureo, la materia diventa sempre più rossa, poipurpurea, ed infine rosso bruno, questo forma la salamandra dei saggi che non può piùessere attaccata”.Abbiamo notato che è sempre dello Zolfo rosso o piuttosto della materia che costituisce la

Pietra che si tratta. In questa fase della terza opera di cui ha parlato Cyrano di Bergerac,nel combattimento che oppone la salamandra alla remora, la quale rappresenta con

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questa allegoria la coagulazione progressiva dell’acqua mercuriale. Esprit Gobineau deMontluisan, rievoca esattamente la stessa scena:“Nel pilastro che c’è nel mezzo, il quale divide le due porte di questo Portale, vediamoancora la figura di un Vescovo che mette il suo Calcagno nella bocca di un drago che sitrova sotto i suoi piedi, e che sembra uscire da un mare mosso, dove le onde ornano la

testa di un Re, che porta una triplice Corona e sembra annegare nelle onde, per poiuscirne. Questo vescovo poi rappresenta il saggio Artista Chimico che ha fatto congelarecon la sua arte la sostanza alata del drago mercuriale che vuole lanciarsi ed uscire dalvaso che lo contiene sotto forma di acqua ondeggiante, vale a dire, che è eccitato aquesto movimento interno da un dolce caldo esterno. Questo Re incoronato è lo Zolfo dinatura che avviene con l’unione fisica ed eccentrica delle tre sostanze omogenee maseparate dall’artista dalla prima materia Cattolica, le quali tre sostanze sono lo spiritoetereo mercuriale, il sale solforoso, o nitroso, ed il sale alkali o fisso, che conserva il suonome di sale tra i tre principi principianti ed i tre principi principiati. Questi tre principi eranocontenuti nel caos umido nel quale Re è annegato, e sembra chiedere soccorso che nonottiene dall’artista alchimico, il quale dopo essersi sciolto nel solvente della sua stessa

sostanza che gli è simile, dopodichè meriterà di essere soddisfatto del suo desiderio,questo vuol dire che dopo essere stato inghiottito, e fa acqua con la sua acqua egli sicongela per il suo caldo interno, eccitato dal suo sale, o dalla sua stessa terra; con questasemplice operazione, naturale, e senza mescolanza, si fa il Magistèro dei Saggi che non èaltro che la dissoluzione del corpo e la coagulazione dello spirito, dopo aver messonell’uovo cristallino il peso adatto di una e dell’altra sostanza che sono Tre ed Una; perchétutto il lavoro dell’Opera consiste nel salire e successivamente scendere, che si chiamaascensione e discesa, finché di quattro qualità elementali e contrarie, omogeneizzate, sifacciano tre principi costitutivi ed ordinatori; che dai tre si faccia apparire il fuoco e l’acqua,il secco e l’umido che questi due diventino benissimo un solo sale pietrificato che contienetutto; il Cielo e la terra, depurazione e cottura degli eterogenei. “Spiegazione molto curiosadegli enigmi è illustrazione geroglifica”Questo passaggio meritava di essere citato interamente perché riassume mirabilmente laquasi totalità della terza opera. La pedata dell’évèque rappresenta il moderatore del fuoco,vale a dire il legame del mercurio che realizza il carattere permanente dell’acquamercuriale, qualità chiesta per assicurare la coagulazione molto lenta del solvente.In quanto al drago, è simile alla figura a guardia dei pomi d’oro del Giardino delle Esperidi.Queste ascensioni e le seguenti discese rappresentano lo spirito universale che si muovenel cielo firmamentale, immagine dell’acqua mercuriale nell’epoca della putrefazione, sullaquale si è soffermato Filalete. Sabine Stuart ha descritto il procedimento che permette diricevere questo Spirito universale:

“Dopo avere riconosciuto la materia della pietra, pestatela bene in un mortaio per facilitarne la calcinazione. Potete, senza timore, calcinarla al fornello di riverbero o in unforno di vetraio, perché la materia della pietra è come la salamandra che non teme ilfuoco. Poi lavandolo, traete il sale fisso dalla calce, poi lasciate bollire il bucato finché nonsi dimezza, riempite il vaso facendo lo stesso lavoro, poi fate bollire ancora fino allariduzione per metà. Bisogna ripetere questa operazione di calcinazione e di lavaggio,suppongo, fino ad otto volte. Mettete ogni volta da parte i cristalli formati dalraffreddamento, che sono il sale sciolto solamente nell’acqua o vetriolo. Infine ri-calcinatele parti fisse che si depositano nel vaso. Discussione filosofica, cit. da Fulcanelli neiMisteri.

Sabine Stuart, descrive qui due diverse operazioni: la preparazione dello Zolfo bianco, equella di uno dei componenti del fuoco segreto: l’olio di tartaro. Lasciamo al lettore la curadi completare lo studio di questo punto speciale rinviandolo al Vetriolo di Tripied, un testo

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assolutamente ammirevole. Egli si è riferito in definitiva ai due inizi, che danno l’accesso alcombattimento dell’aquila e del leone (versione Philalèthe), o del gallo e della volpe(versione B. Valentin), o della remora e della salamandra (versione di Cyrano deBergerac); queste allegorie esprimono tutto, ed è ciò che fa parte di una della difficoltà didecriptaggio. Uno stato di equilibrio instabile tra una sostanza che si libera ed allo stesso

tempo si volatilizza. Ma questa volatilizzazione ha qualcosa di considerevole che non ciconvince. Non si può pensare ad un’evaporazione, ma ad una ri-dissoluzione. Questaosservazione si combina bene con le due fasi che rievoca Fulcanelli nella 3° opera, una difusione che è la parte “alata”, nel senso appena definito, e la parte “fissa” o periodo diassation.In questo modo tu convertirai le quattro nature nella quinta, la quale è perfetta ed è la piùtemperata di tutte. Ma è cosa difficile, resistere a piedi nudi contro lo sperone di ferro o diacciaio, come molti fanno quando intraprendono delle così grandi cose che non possonocomprendere. Questa quinta natura rappresenta la quintessenza, espressione antica per designare le calci dei metalli.Questo è quello che credo troverete nel sangue, con l’uovo ed il vetriolo. Se avete ben

inteso quello che c’è in questa Filosofia non sareste così ciechi da cercare l’oro o l’argentofuori dalla loro specie: perché come il fuoco è l’inizio del Fuoco, così l’oro si inizia a faredall’oro. Se dunque vuoi fare oro o argento dalla Filosofia, non prendere in considerazionené uova, né sangue, ma Oro ed Argento che tu calcinerai naturalmente e prudentemente,ed allora produrranno nuova generazione dal loro genere; che aumenteranno, come fannonaturalmente. Si vede che è in modo semplicemente allusivo che Ripley parla del vetriolo.Sebbene fosse vero che ci possa essere qualche profitto a lavorare sulle materie che nonsono metalliche a che si trovano nei colori più piacevoli, come nel sangue, nell’uovo,nell’urina, nel vino ed in mezzo ai minerali estratti dalle minerarie; occorre prima che glielementi marciscano, separati, ed uniti in matrimonio, con gli elementi dei corpi perfetti,cosa che non è possibile. Ripley maneggia alla perfezione il modo machiavellico con cuigli alchimisti hanno il segreto per dire veramente il vero per il falso. Perché questi mezziminerali sono evidentemente essenziali all’opera poiché costituiscono la materia stessadel solvente. L’ultima frase riassume ciò che si produce durante la putrefazione e durantela fase di assation; i corpi finiti sono la natura metallica nello stato di quintessenza.Prima farai ruotare gli elementi, convertirai prima di tutto la Terra in Acqua, dopo farai dallatua Acqua l’Aria, per levigazione, e la tua Aria la ridurrai in Fuoco, allora sarai maestro ditutto il nostro Magistero, sia grande che piccolo, perché avrai già girato la ruota deglielementi, se avrai compreso bene il senso dei nostri scritti. La rotazione degli Elementi èrappresentata da una delle due ruote che si vede su uno dei quadri lapidari di Notre-Damedi Parigi.

La rotazione degli elementi è rappresentata da una delle due ruote raffigurate sullacattedrale di Notre-Dame di Parigi. Questa rotazione degli elementi consiste nel partiredagli elementi minerali che rappresentano la Terra dannata per preparare l’acquapermanente. Poi le due nature metalliche vengono sublimate nel Mercurio che costituisceil cielo firmamental; finalmente questa acqua ignea, questo fuoco acquoso produrrà infine,di nuovo una Terra: la Pietra.Questo fatto riporta indietro la ruota e converte il tuo fuoco in Aria, l’aria nell’acqua el’acqua nella Terra lavorerà diversamente invano. Ma così condurrai la nostra Pietra allatemperatura desiderata, quando da quattro nature contrarie ne otterrai una composta.Dopo che queste nature saranno passate per tre volte nella tua base o Massa verrannoperfettamente consumate. È naturale osservare che le nature metalliche devono subire

prima una sublimazione, volatilizzandosi nel solvente o Mercurio: si tratta quindi dellaprima ruota. La seconda ruota è il simbolo con la quale l’artista opera una rinascita

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nell’epoca della fase di sublimazione: la coagulazione molto progressiva dell’acquamercuriale.Riteniamo che la pietra sia triangolare nella sua forma, quadrangolare nel suo stato ecircolare nella sua origine.Questo è perché sotto l’umidità della Luna, e sotto il caldo temperato del Sole, i tuoi

Elementi vengono ridotti presto in cenere, allora avrai ottenuto tutto il Magistero. Rendigrazie a Dio di questo, poiché la tua opera è iniziata, perché in questo avrai il vero segnoche ti appare nell’infamia che è chiamata la testa o il becco del Corvo. Altri la chiamanocenere dell’albero di Ermes, altri lo chiamano il rospo che si ubriaca della Terra; finché siaincarcerato, mortificato ed imputridito dal veleno. Ci sono sicuramente un’infinità di nomi,perché a secondo di chi la denomina prende un nome, finché comincia a diventare biancae lucida, ed allora assume nomi meglio definiti. Gli si dedicano vari nomi a secondo chesia bianca o rossa. È considerevole vedere fino a che punto Ripley arriva a riassumere leoperazioni.È il percorso della terza opera, soprattutto della fase di putrefazione. La Luna ed il Solenon hanno il significato dato abitualmente ai due Zolfi. La Luna è considerata qui come

geroglifico di una parte del solvente, Diana ed il Sole in quanto Apollo, allo stesso tempofratello e marito. Pernety ci dice nelle sue Favole:“La putrefazione, in un modo o nell’altro, è la chiave di tutte le operazioni, sebbene inrealtà non sia anteriore. Scopriamo l’interno della mescolanza: è l’attrezzo che rompe ilegami delle parti; è, come i Filosofi dicono, il manifesto occulto. È l’inizio del cambiamentodelle forme, la morte degli accidentali, il primo io passa alla generazione, l’inizio ed iltermine della vita, il mezzo tra il non essere e l’essere. Il Filosofo vuole che si faccia,quando il corpo si scompone per una risoluzione naturale è sottomesso all’azione dellaputrefazione per via del caldo. La prima dei colori è la nera, chiamata testa di corvo e conmolti altri nomi che abbiamo riportato nell’articolo intitolato Chiave dell’opera”. Favolegreche ed egizianeUna quantità di nomi è stata utilizzata dai Filosofi per qualificare questa fase criticadell’opera:“L’infamia è il vero segno di una soluzione perfetta. Allora la materia si libera in polvere piùminuta, per così dire, degli atomi che volteggiano nei raggi del sole. Questi atomi sitramutano in acqua permanente. I Filosofi hanno dato a questa fusione i nomi di morte,distruzione e perdizione, inferno, tartaro, tenebre, notte, giacca tenebrosa, sepolcro, acquavelenosa, carbone, letame, terra nera, velo nero, terra solforosa, malinconia, magnesianera, fango, mestrui che odorano, fumo, nero di fumo, fuoco velenoso, moltitudine,piombo, piombo nero, Piombo dei Filosofi, Saturno, polvere nera, cosa disprezzabile, cosameschina, sigillo di Ermes, spirito puzzolente, spirito sublimato, sole eclissato o eclissi di

sole e della luna, fieno di cavallo, corruzione, scorza nera, schiuma del mare, coperta delvaso, capitelli dell’alambicco, nafta, immondizia del morto, cadavere, olio di Saturno, neropiù nero del nero stesso. Finalmente l’hanno designato per tutti i nomi che possonoesprimere o hanno designato la corruzione, la fusione e l’infamia. Questo è lei che hafornito ai Filosofi la materia a molte allegorie sulle morti ed i sepolcri. Alcuni l’hannochiamato anche calcinazione, denudazione, separazione, triturazione, sublimare a causadella riduzione delle materie in polvere molto minuta. Altri ancora: riduzione in materiaprima, ammorbidimento, estrazione, commistione, liquefazione, conversione deglielementi, divisione, umidificazione, miscelazione e distillazione. Quando il caldo agisce suqueste materie, esse si trasmutano subito in polvere ed acqua grassa e vischiosa che sitrasforma in vapore, sale poi verso la parte alta del vaso e ridiscende sotto forma di

rugiada o pioggia, infine si deposita nella parte bassa del vaso Artephius, dove diventapressappoco come un brodo nero ed un poco grasso. Ecco perché è chiamatosublimazione, volatilizzazione, ascensione e discesa. L’acqua poi si coagula, diventa

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come la pece nera, questo le fa prendere il nome di: terra fetida e puzzolente. Essamanda un odore puzzolente come quello dei sepolcri e dei cadaveri. Ermes l’ha chiamatala terra fogliata.”Ma è Flamel che ha denominato esattamente questa materia:“Ma il suo vero nome dice Flamel, è rame o laton, che bisogna imbiancare”. Vecchie

testimonianze, l’hanno descritta come una storia, quella del: “Serpente di Marte che avevadivorato i compagni di Cadmus, il quale lo uccise trapassandolo con la sua lancia controuna quercia cava”.Adesso sei entrato nella prima Porta dell’opera dei Filosofi, nella quale abiti; avanzaprudentemente per poter entrare nelle altre, ora viene la Seconda. La Prudenza velaun’arcano essenziale misterioso dell’opera. L’abbiamo rievocato nella sezione delleGuardie del corpo di Francesco II, duca della Bretagna.

SECONDA PORTADella Dissoluzione

Tu non intendi ancora perfettamente, come io intendo il vero Segreto della Dissoluzionedei Filosofi. Ecco perché ti prego di concepire saggiamente le mie parole, perché ti diròquello che essa è. La nostra Soluzione è causa del nostro Congelamento: perché laDissoluzione di una parte corporale è causa del congelamento dell’altra parte, che èspirituale.La dissoluzione fa apparire ciò che era nascosto prima alla vista, quindi con le virtù delnostro primo Mestruo, chiaro e brillante, il quale ha attenuato e sublimato le cose cheerano specificate, prima che i Mestrui e i nostri Corpi siano sublimati dalla loro secchezzae dalla loro durezza compatta per essere naturalmente rimessi nella loro materia prima.

Essi sono in genere uno, ma il numero non è più lo stesso. Così dunque il Sole ne è ilpadre e la Luna la madre ed il Mercurio è il mezzo. Questi tre e non parecchie sono lenostre Magnesie, il nostro Adrop e non altri, qui non c’è che fratello e sorella, come direagente e paziente. Zolfo e Mercurio, co-essenziali nelle nostre intenzioni. Entriamo qui nelregno di Hadès, la Magnesia, l’Adrop, sono nomi che utilizzano gli alchimisti per qualificareil loro Mercurio. G. Aurach, alchimista al quale dobbiamo le illustrazioni del PretiosissimumDonum Dei . Così ha detto: la prima “che rappresenta un leone verde”, contiene la veramateria, così lo chiamano Adrop o Azoth, Atropum oh Duenech”.

Dom Pernety dice che i Filosofi distinguono parecchi tipi di Leoni verdi. Quello di cuiparliamo non corrisponde più alla prima definizione che dà Pernety il sole o astro che

illumina, nato secondo il mercurio comune. In compenso concorda con la terza definizioneche segue:

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“Con il terzo, si intende la dissoluzione stessa della loro materia, che chiamano ancheAdrop. Con il quarto, questo Adrop o vetriolo di Azoth, chiamato Piombo dei Saggi. Con ilquinto, il loro mestruo che puzza che Ripley, Raymond Lulle, Géber e tanti altri chiamanoSpirito puzzolente, Spiritus foetens o Sangue del Leone verde...”.Notate dunque che, Adrop, vetriolo di Azoth e mestruo puzzolente sono termini simili. Il

Sole e la Luna vengono usati anche come simboli degli Zolfi, non solo come, Diana edApollo. Il nome di Adrop è una delle denominazioni del Mercurio filosofico. Possiamodunque essere più precisi di Pernety, quando ci dice che:“Adrop – Nome che i Filosofi Ermetici diedero alla materia che adoperano nella crescitadell’opera. Guido di Salgo, ha fatto un trattato che ha per titolo di Philosophico Adrop,inserito nel V tomo del Teatro Chymique”.L’epiteto lucido, applicato all’Adrop significa brillante, rievoca bene gli astri, sole o luna,quando esplodono in un corpo metallico.Tra queste due qualità contrarie si è generato un mezzo ammirevole che è il nostroMercurio e Mestruo untuoso, il nostro Zolfo segreto, che opera invisibilmente e brucia iCorpi con più violenza del fuoco, finché saranno sciolti in Acqua minerale: quella che

chiamiamo Notte, a causa delle tenebre del Settentrione. La Notte è rievocata daFulcanelli quando parla dello zolfo corporificato (i Misteri, p.138):“Su questo i saggi si basano, sapendo che il sangue minerale di cui avevano bisogno per animare il corpo fisso ed inerte dell’oro, era solamente una condensazione dello spiritouniversale, anima di ogni cosa. Questa condensazione in forma umida, capace dipenetrare e rendere vegetativi i misti sub-lunari, si formava solo di notte, grazie alletenebre del cielo limpido e dell’aria calma... Per tutti questi motivi messi insieme, i Saggigli diedero il nome di rugiada di Maggio”.

Abbiamo parlato della Notte nel commento dell’Introïtus (VI di Philalèthe). Per lo spiritouniversale, consultate: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7 – su quanto ha detto sulla natura nel suodizionario Dom Pernety:“I Filosofi Ermetici non intendono con questi termini una sostanza immateriale, ma unasostanza estremamente tenue, sottile, penetrante, diffusa in tutti i misti, specificandociascuno di essi secondo la sua natura, la sua qualità, ed il regno della Natura al qualeappartiene. Riconoscono anche uno spirito universale fisico, igneo, diffuso in tuttol’universo, che vivifica con la sua azione continua senza mai interrompersi: gli danno ilnome di Archée della Natura, e lo vedono come principio indeterminato di tutti gli individui.Talvolta i Chimisti Ermetici chiamano anche Spirito il loro mercurio, a causa della suavolatilità. Danno ancora questo nome alla loro materia giunta al bianco. Essi unisconocomunemente a questo Spirito un appellativo: Spirito fuggitivo – Nome che i Filosofi

Ermetici hanno dato al loro mercurio, sebbene sia un corpo metallico. Essi chiamanoancora spirito tutto ciò che non è duro, compatto e solido; corpo: tutto ciò che forma unammasso coagulato e fisso, di cui le parti sono difficili da dividere. Tutto ciò che è liquidoed alato è spirito, quando partecipa al mercurio comune. Tutto ciò che è compatto e fissoè corpo. Tali sono i metalli perfetti, i fissi degli imperfetti, il sale fisso dei tre regni. L’animaè il mezzo o il legame che lega il fisso ed il volatile”.

Dom Pernety, crea ancora altre leghe, che in verità ci lasciano perplessi. Lo spiritouniversale può essere senza problema assimilato a un vetriolo, vale a dire essenzialmentea un acido. Lo identifica con l’acido carbonico dell’aria? Con l’acido nitroso che èfabbricato in un lampo ed entra nella composizione del nitro? È qui che siamo in

disaccordo con Pernety, nella sua definizione dell’anima come mezzo, mentre si trattadello Zolfo rosso. Il settentrione è la regione del grande Nord, quella dove si trova il cielochimico, la costellazione dei sette buoi di labour che è la stella rivolta verso il polo Nord;

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così abitualmente definita in quanto fa parte dell’Orsa Maggiore. L’Aquilone, ventosettentrionale, è la parte pendente di Zéphyre che appare nel testo di Philalèthe (Introïtus,VI). È Borée di cui parla tanto M. Maier che intitola così il suo I emblema a questoepigramma latino:“L’embrione che è chiuso nel ventre di Borée gonfio d’aria – dopo che sarà nato vivo in

questa luce – Da solo può superare tutti i lavori degli eroi - Con l’arte, l’industria, la forzacorporale e lo spirito. - Che non è Céson nato morto – Nacque Agrippa, venuto al mondosotto una buona stella.”

Il settentrione, o piuttosto l’Aquilone, è dunque il vento della distruzione, delladissoluzione. Ma il settentrione, questo Aquilone è buono quanto Borée. I mitografi quidicono che Borée, vento freddo e rigoroso, è un vecchio barbuto, alato che dimora in unacaverna. Borée possiede dei tratti che l’avvicinano al Mercurio personificato da Cronos.L’allegoria del fiore che nasce sulla cima di una montagna alata è stata suggerita haNerval, con una delle raffigurazioni emblematiche di Nicolas Flamel come ce lo descrivePernety nelle sue Favole, egli ha anche dei rapporti col vento del settentrione:

“Verso l’Orsa Maggiore si innalzava dallo stagno una montagna chiamata Carambin, al disotto della quale Aquilon eccitava i temporali. Abramo Juif ha adoperato questo simboloper significare la stessa cosa; lo così trova nelle figure geroglifiche, riportate da Flamel.Sull’altro lato del quarto foglietto, c’era un bel fiore sulla cima di una montagna molto alta,che l’Aquilon scuoteva rudemente forte”

Oltre le qualità del vento del nord, viene rievocata anche la stella polare, per il suo valoredi asse. Abbiamo visto – Introïtus VI, blasoni alchemici – che potevamo associargli unastruttura radiante che ci ricorda la rete ed anche l’omphalos o il rais di escarboucle ;questa struttura ha il valore di una calamita, di rete che impaccia, di morso che rallenta.Così possiamo trovare queste strutture radianti in un scudo, emblema importante inalchimia. La regione del grande Nord appare come il sistema di Cronos e quindi delletenebre.Ma, possibilmente tu non intendi ancora perfettamente, come io intendo il vero Segretodella Dissoluzione dei Filosofi. Ecco perché ti prego di concepire saggiamente le mieparole, perché ti dirò quello che essa è. La nostra Soluzione è causa del nostroCongelamento: perché la Dissoluzione di una parte corporale è causa del congelamentodell’altra parte, che è spirituale Ripley vuole dire qui che la soluzione, simbolo del Mercurioanimato, grazie alla quale si sono sciolte le calci metalliche, è l’operazione necessaria allaloro prossima réincrudation, in forma di congiunzione radicale e cristallina.

Sciogliamo nell’Acqua che non bagna le mani, perché quando la terra è ridottainteramente in cenere, allora l’acqua è congelata; perché qui gli Elementi sono talmenteincatenati come quando il Corpo è alterato dalla sua prima forma, immediatamente se neintroduce una nuova, perché in Natura non c’è nessuna forma vuota questa acqua chenon bagna le mani è uno sporco molto fusibile che non deve volatilizzarsi precocemente,perché permette di riportare degli elementi terrosi – allumina, silice, ecc. – allo statosolubile.

Ti voglio mostrare un Segreto che è il fondamento di tutti i Segreti, se lo ignori perderaisolo il tuo tempo, con poca spesa avrai una grande quantità di terra e poca acqua, megliomischierai e prima vedrai la Soluzione. Stai attento a come il ghiaccio si scioglie in

quell’acqua, che prima era acqua; anche per mezzo suo che la nostra terra si riduce inAcqua, e l’acqua per mezzo della terra si è congelata, per sempre, perché secondo iFilosofi ogni Corpo metallico è stato una volta Acqua minerale.

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L’acqua minerale degli alchimisti è di una natura come quella che contiene il mezzo tral’aria che simboleggia, e le nature metalliche sublimate e volatilizzate nel Mercurio e nellaTerra, prossima materia di queste nature metalliche quando saranno réincrudées. Lanostra Acqua è metallica o minérale, perché è di forma minerale, di virtù metallica e diessenza ignea. Questo è il mestruo delle nature metalliche disposte nella regione del

firmamento assiale, nella costellazione dei sette buoi di labour, conosciute volgarmentesotto i nomi di Orsa Maggiore e Minore. È una materia che può essere alata e l’artificiodell’opera consiste nel trovare come trattenerla al fine di dare alle nature metalliche iltempo di unirsi. Questa Acqua è suscettibile di apparire in modi differenti, per questo hameritato, da parte di certi Filosofi, l’appellativo di Protée. Secondo il momento dell’epocache consideriamo, questa Acqua può prendere i tratti di un corpo acqua-terroso o quello diun corpo acqua-aereo. La funzione di questa Acqua, in ogni caso, è di attirare le virtù dellecose ariose, volatilizzate dalle calci metalliche ed unite alle cose inferiori, che vengonoabitualmente indicate con l’espressione di Toyson d’oro o di seme metallico. QuestaAcqua minerale appare come il messaggero degli dei dell’Olimpo ermetico, raffigurati daigeroglifici celesti che circolano nel firmamento del nostro cielo chimico. È il nostro

Mercurio che è questo mediatore tra il cielo e la Terra. Questa Acqua è costituita da unphlegme molto particolare di cui la sostanza è questo sale che non bagna le mani.Questo sale è di una natura che ricorda, per certi lati, quella di cui i contadini si servonoper emendare la loro terra ed è, parimenti, utilizzata dagli alchimisti nella loro agricolturaceleste. L’artista deve disporre di una terra arabile di cui la natura oscilla fra quellapredisposta per il grano e quella predisposta per la segale. Ma questa terra dovrà essereprima ben lavata dal fuoco ed imbiancata secondo le regole dell’arte, prima di poter essereutilizzata. Dovrebbe poi essere esposta nel vaso di natura che non è altro che questaAcqua minerale di cui parlano Ripley e Philalèthe. All’inizio del lavoro, questa Acquamischiata con questa terra somiglia ad un caos. Nel principio della Pratica, come loraccomanda l’anonimo di “Huginus a Barma”, bisognerà aver cura che questa vera terrasia stata ben impregnata dai raggi del sole, della luna e degli astri. Questo caos èinizialmente simile al vapore o ad un fumo sottile che ha le proprietà dell’Egide. Perchél’Egide, lo scudo di Zeus progettato da Héphaistos, è una tempesta, un nugolotempestoso. È fatto con la pelle di capra di Amanthée, il cui latte nutrì il piccolo Re – ildelfino, la fava del dolce dei Re, il chabot, il Basileus dell’opera. Egli è ornato da unafrangia, fascia con raffigurate delle teste di serpente ed al centro una testa di Gorgone, lastessa che ha Perseo, altra versione del nostro Artista, che ha rubato il cavallo Pégaso. Lafrangia dell’Egida contiene un segreto che finora non è stato rivelato. Questo segreto, èquello del ruolo che gioca la coperta che ricopre il Basileus nel momento delconcepimento. Scommetteremmo che la soluzione si trova nel nome di un dio, Hypérion,

considerato secondo le regole della cabala fonetica. Comunque sia, questo vapore,questo nugolo, a poco a poco si dirada grazie alla tenue luce degli astri che impregnano laTerra, luce generata dal fuoco elementare di Prometeo. Gli astri, con la loro parte piùsublimata, formeranno poco ha poco i cieli. L’aria si formerà dalla dissoluzione del bronzo,questo laton sporco che deve essere imbiancato subito con l’aiuto del fuoco e dell’Azoth.La Terra più densa, formerà la base del nostro firmamento. Il bronzo è simile ad un limo dicui il nostro Mercurio avrà l’incombenza di sciogliere, sublimare ed infine, formerà degliZolfi réincrudés. Questo limo rappresenta la materia prossima della generazione futura,della nostra . Nella genesi della Pietra, le nature metalliche, vale a dire gli Zolfi,vanno a putrefarsi e si tramutano in limo, prima che sopraggiunga la germinazione. QuestiZolfi sono quindi l’immagine dei serpenti che cingono il caduceo di Ermes e ci permettono

di identificare la vera natura del segno zodiacale dei Gemelli che, cabalisticamente, cirivelano di essere oltre che il simbolo del doppio Zolfo, anche quello del doppio Mercurio.Questi semi, quando germoglieranno, prenderanno allora progressivamente la forma del

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caduceo e formeranno un tipo di corpo che contiene al tempo stesso del metallo nellaparte superiore, e del vegetale nella parte inferiore. Da questo processo risulterà un tuttoche si chiama la Pietra Filosofale. L’ideogramma della Pietra è un cerchio nel quale siiscrivono due triangoli intrecciati, che formano essi stessi un quadrato. Abbiamo cosìl’immagine dell’unità nella quale è iscritto il doppio ternario ed il quaternario. Il quadrato

rappresenta la Terra. Il triangolo con la base in basso è il fuoco, quello con la base in altoè l’acqua, questi due triangoli hanno, certamente, in comune la loro base.

L’anello o il sigillo di Salomone

La figura sopra è un’immagine radicalmente diversa da quella che abbiamo appenadescritto, ma tuttavia simile. Il sigillo di Salomone rappresenta l’inizio della Terza opera, inogni virtualità e prima dell’animazione del Mercurio. I triangoli rappresentano l’immagine di

una stella, che ha nel mezzo una linea che ci permette di vedere i due elementi chenell’immagine compiuta della Pietra non esistono più: l’aria – il triangolo con la base inbasso è tagliato a metà da una linea e la Terra con la base in alto è similmente tagliata ametà dalla stessa linea. La Pietra non è dunque che l’unione del Fuoco e dell’acqua, unitidalle loro basi. Bisogna quindi immaginare che, durante la Grande cozione, i triangoli cheappaiono nella figura I andranno pian piano a dividersi: uno, l’aria, va ha guadagnare laregione inferiore fino ad entrare in contatto col Mercurio, figurato da un serpente inmovimento, è l’Ouroboros. Questa immagine rappresenta, fra le altre cose, anche ilsimbolo dell’incarnazione progressiva dell’anima nella carne, vale a dire: dello Zolfo rossoche si unisce al Toyson d’oro. L’altro triangolo, la Terra, va a guadagnare la regionesuperiore fino ad entrare in contatto, ancora, con il Mercurio.

Questo movimento significa la scomparsa progressiva del principio umido che, per tradizione, è uno dei suoi simboli. La Terra, infatti, non potrebbe produrre niente se nonfosse aiutata dal caldo celeste che conduce alla generazione. L’alchimia insegna che laTerra può essere divisa in una parte pura e in una parte impura. La prima è la base deiMisti filosofici o, se si preferisce, del nostro Bronzo. La seconda, quella impura, èl’immagine di un vestito, di uno straccio. È con l’eliminazione progressiva di questaseconda parte dunque, che la nostra Terra va acquisire le proprietà di un Fuoco aereopuro, quella parte dove brilla l’Escarboucle dei saggi, per cui essa può trattenere –chiunque l’ha già fatto senza misurarne la portata esoterica – un raggio di sole. In quantoall’aria, finisce col trasformarsi in Acqua pietrificata, in oceano pietrificato (petrè), dopo chel’elemento aereo conosciuto con il nome di quintessenza – il quinto elemento – sarà stato

consumato interamente nel parto ermetico tra i nostri due principi. Questo oceano petré èl’immagine del deserto e da questa immagine che diventa il Mercurio, lo stagno ermetico,

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dopo la sua volatilizzazione con la quale si conclude la Grande Cozione e la GrandeOpera.

Questo è perché con l’acqua questi corpi si sono tutti modificati in acqua, nella quale quisono naturalmente delle diverse qualità ripugnanti. Bisogna sapere dunque che questa

sostanza si converte in sostanza, mischiando le sue qualità nell’altro, finché i contrari siriducano in una sola e perfetta unità. Perché qui la scrittura dice che la Terra sarà turbata,le montagne saranno gettate nello stagno più profondo. Così anche i nostri due Corpisaranno infine convertiti in acqua Ripley considera questo il periodo della dissoluzione,della putrefazione. Questa conversione dei corpi in acqua non vale dunque che per la“fase umida” della Terza opera.

Perché i nostri Corpi, qui hanno assunto i loro nomi dai Pianeti e non possono essereparagonati alle montagne, ed affinché non ci siano danni, getta i nostri Corpi nelle parti piùprofonde del Mercurio, allora vedrai uno spettacolo bellissimo, perché tutto si convertirà inuna polvere impalpabile.

Questi Corpi sono certamente le nature metalliche, espresse secondo un ideogramma cherileva la trascendenza: la quintessenza, quinto stato della materia per gli Antichi. Abbiamoavuto già avuto l’opportunità di dire che la quintessenza rappresentava probabilmente lecalci metalliche, questo, in accordo con gli scritti di M. Berthelot nella sua Introduzione allachimica degli Antichi. Il veleno, è semplicemente questa Acqua mercuriale che scioglie lecalci metalliche. Berthelot qui dice che:“La punta della freccia, simbolo della quintessenza, (è) l’estratto dotato di proprietàspecifiche, le stesse proprietà specifiche; infine il principio delle colorazioni metalliche, lacolorazione gialla in particolare”.Così possiamo vedere che la quintessenza poteva essere associata alla nozione di calcemetallica, di un metallo bruciato, e non solo bruciato ma ancora dissolto. Un brano dalleOrigini dell’alchimia, è molto rivelatore al riguardo:“Origine e portata dell’idea alchemica. Prendi un minerale di ferro, oppure uno dei suoiossidi molto diffusi in natura, scaldalo col carbone e del calcare ed ottieni il ferro metallico.Ma questo, a sua volta, con l’azione brusca del fuoco al contatto dell’aria, o per l’azionelenta degli agenti atmosferici, ritorna allo stato di ossido, identico o analogo al generatoreprimitivo. Ora, a giudicare dalle apparenze: è questo l’elemento primordiale? È questo ilferro, che sparisce così comodamente? È questo l’ossido, che esisteva in principio e siritrova alla fine? L’idea del corpo elementare, a priori sembrerebbe convenire, piuttostoche all’ultimo prodotto, in quanto correlativo della stabilità, della resistenza agli agenti diogni natura. Ecco come l’oro che pare essere inizialmente finito, compie delle

metamorfosi, il corpo rifinito per eccellenza: non solo a causa del suo bagliore, masoprattutto perché resiste molto meglio di un altro metallo agli agenti chimici. I corpisemplici, riconosciuti oggi, l’origine certa e la base delle operazioni chimiche, non sidistinguono tuttavia a prima vista dai corpi composti. Tra un metallo ed una lega, se siintroduce un elemento combustibile, come lo zolfo o l’arsenico, oppure la resina o altricorpi infiammabili combustibili composti, apparentemente non sapremmo stabilire unadistinzione fondamentale. I corpi semplici nella natura non portano un’etichetta, se ci èpermesso di esprimerci così, e le mutazioni chimiche si susseguono, a partire dalmomento in cui hanno messo questi corpi in evidenza. Sottomessi all’azione del fuoco odei reagenti che li ha fatti apparire, spariscono a loro volta; dando la nascita a nuovesostanze, uguali a quelle che le ha precedute. Ritroviamo così nei fenomeni chimici questa

rotazione infinita di trasformazioni, legge fondamentale della maggiore parte delleevoluzioni naturali”.

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Egli è chiaramente stato fatto da questo oro, praticamente inalterabile, agli occhi degliAntichi era considerato come un corpo elementare, mentre gli altri metalli potevanoossidarsi, per questo motivo si trattava di corpi composti. Ma gli Antichi non avevanoconoscenza dell’ossigeno e del suo potere ossidante. Così abbiamo già avutol’opportunità di dire che il racconto delle trasmutazioni poteva mascherare un’abilità

manuale nella Grande opera, che ad ogni modo, l’aumento in massa constatata nonall’epoca dei racconti delle trasmutazioni, poteva essere compatibile con questo fenomenodi ossido-riduzione, nell’occorrenza di un’ossidazione che corrisponde a questoincremento di massa.

Allora i Corpi hanno perso la loro prima forma, ma un’altra si è immediatamente introdotta:a questo punto penserai di aver perso il tuo tempo, come parecchi altri Dotti, hanno fatto,tanto che essi non sanno il Segreto della nostra Filosofia.Dirò ancora solo una parola, ed è questa: ogni Corpo ha tre dimensioni, altezza, larghezzae profondità con le quale gira continuamente la nostra ruota. Sappiate che l’entrata è adOccidente, prosegue poi oltre Settentrione. Se sei Saggio, i nostri chiarimenti perderanno

interamente la loro chiarezza, perché essi devono rimanere 90 notti nelle tenebre delpurgatorio.Abbiamo visto più in alto del settentrione era il simbolo geografico della putrefazione.L’occidente, è, secondo Pernety:“...il nome che alcuni chymisti hanno dato alla materia dell’opera in putrefazione. È ladissoluzione del Sole Ermetico; così lo si chiama in Occidente, perché questo Sole perdaallora il suo bagliore, come il Sole celeste privo qui della sua luce quando tramonta.Quando il colore bianco si manifesta dopo la nefandezza della materia putrefatta lachiamiamo Oriente, perché sembra che il Sole Ermetico esca allora dalle tenebre dellanotte”.Aggiungeremo al commento di Dom Pernety che lo studio de “l’Olimpo ermetico”, nelcapitolo di Venere e della Luna, ci permette di comprendere che: la sera, Venere prende lesembianze di Afrodite. La Luna ascendente, quando Venere è all’occidente, la coppiaVenere-Luna, prende il nome ermetico di Diana dalle corna lunari, simboleggiando ilsolvente. Notate che all’occidente, Venere viene chiamata sia Vesper o Hesperos, che hastretti rapporti con il Giardino delle Esperidi. L’allegoria è facile da decriptare: l’occidente èl’immagine di questo giardino incantato. In quanto ai pomi d’oro che crescono nel giardinosono custoditi da un crudele drago, che da solo il nostro Artista (Ercole, Cadmus, Perso)deve sperare di vincere. In quanto al numero 90, non vediamo a cosa può ricollegarsicabalisticamente. Possiamo citare due piste, ma tuttavia niente di sicuro. Il numero 90 sidice in latino XC e comprende due lettere della parola CALX – la calce. Vedere anche ciò

che si può dire sulle lettere C e X. Ma si tratta di una cabala poco attendibile... Piùallettante sarebbe l’accostamento a nonagenarius – 90 – con nonae, designa i nones(quinto giorno del mese salvo i mesi di marzo, maggio, luglio, ottobre dove cadevano il 7).Ecco qui un’ipotesi migliore sul piano cabalistico. Il mese di marzo – Ariete – è quello dovedeve – simbolicamente – iniziare l’opera secondo la tavola 14 del Mutus Liber. Il mese dimaggio è quello dei Gemelli, vale a dire quello della dissoluzione dei due Zolfi. Il terzomese, quello di luglio, corrisponde al Leone e non ritorneremo su quello che abbiamo giàdetto del Leone verde. Infine, il mese di ottobre corrisponde allo Scorpione, del qualeabbiamo visto che simboleggiava la rinascita degli Zolfi. È interessante osservare cheabbiamo due segni di Fuoco, l’Ariete ed il Leone, un segno d’acqua, i Gemelli ed un segnod’aria, lo Scorpione. La fase della dissoluzione o putrefazione corrisponde evidentemente

con l’impiego del Mercurio, al tempo stesso qualificato da acqua ignea e da fuocoacquoso. L’inizio della fase corrisponderebbe al segno dell’Ariete, prosegue con il segnodei Gemelli per trovare il suo pieno potere nel segno del Leone. L’uscita dalla putrefazione

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potrebbe, allora, essere annunciata dal segno dello Scorpione il cui segno sappiamo cheper gli astrologi è posto sotto la supposta padronanza di Plutone e di Marte. Comunquesia, ecco quali sono i pianeti che reggono per tradizione i mesi alchemici che abbiamoappena enumerato: Marzo – Mercurio – Sole – Plutone (Marte).

Avviati subito verso l’oriente passando prima da diversi colori; e in questo modo l’inverno ela Primavera passeranno. Devi dunque risalire verso l’Oriente dove il Sole si alza con unachiara Luce. Questo sarà fatto con grande gioia, perché qui la tua opera si imbianca di unosplendore molto brillante. È il biancore che viene rievocato. Dom Pernety l’assimila alregime della Luna.Ecco ciò che non dice nell’articolo corrispondente del suo Dizionario:“I Filosofi dicono che quando alla materia della Grande Opera sopraggiunge il biancore, lavita ha vinto la morte, ed il loro Re è risuscitato, che la terra e l’acqua sono diventate aria:è egli regime della Luna. Dicono anche che è nato il loro bambino, e che il Cielo e la Terrasi sono sposati. I Filosofi dicono che il biancore indica il matrimonio o l’unione del fisso edel volatile, del maschio e della femmina. Il biancore dopo la putrefazione è il segno che

l’Artista ha operato bene. La materia ha allora acquisito un grado di fissità che il fuoco nonpotrebbe più distruggere; questo perché bisogna solo continuare con il fuoco per perfezionare il magistero al rosso. Quindi quando l’Artista vede il bianco perfetto, i Filosofidicono che bisogna buttare i libri, perché sono ormai inutili.Biancore Capillare . Precede un perfetto biancore nell’opera della pietra filosofale. È unaspecie di piccoli filamenti bianchi, i quali indicano che la nefandezza o il Regno di Saturnoè passato e gli succede il Regno di Giove”.Questi regimi planetari sono uno degli enigmi più curiosi della Grande Opera. Possiamovedere, o il regime della temperatura, o le indicazioni sul colore che la materia possiede inun certo periodo della terza opera. Nel suo Tesoro degli alchimisti che ho Letto nel, 1970,J. Sadoul, ci propone la seguente versione dei regimi dei pianeti: considero che i Filosofi sisono mostrati gelosi sull’inizio del regime di Saturno Cyliani, Ermes Dévoilé poiché il loro Iregime sarebbe quello di Mercurio Philalèthe, Introïtus. Questa ipotesi è sostenutadall’autorità di un autore temibile. Perché per Philalèthe, il regime di Mercurio sarebbe ilperiodo di tempo compreso fra il momento dove il Rebis ha iniziato a sentire il fuoco fino almomento dove la nefandezza appare. Prendiamo il parere degli alchimisti e dei Filosofiermetici iniziando da quello che dice Jean d’Espagnet:“Con la liquefazione, i corpi tornano alla loro prima materia, che è fluida. Tutte le coseridivengono piene, ed allora, avviene, l’accoppiamento del maschio e della femmina, dadove si genera il corvo, ed infine la Pietra, con questa stessa liquefazione, ritorna nei suoiquattro elementi: questo è quanto segue con il movimento retrogrado dei lumi. L’abluzione

insegna ad imbiancare il corvo, e mutare Saturno in Giove, che è quanto accade con laconversione del corpo in spirito” Opera segreta, chap. 63.In un primo tempo, le nature metalliche sono introdotte sotto forma di polvere molto fine.La liquefazione dell’insieme delle sostanze corrisponde al Compost, vale a dire unamiscela delle due nature metalliche, dei due Zolfi, con gli elementi del Mercurio filosofico.Questa fase precede necessariamente quella della nefandezza. Per Espagnet, si vedeche il Rebis si forma molto rapidamente, poiché la fase di nefandezza corrisponde per luial matrimonio delle due nature. Ma il biancore consiste nel cambiare Saturno in Giove. Inun altro passaggio, d’Espagnet rievoca tuttavia per lo stesso periodo un altro regime:“Perché la prima operazione, ed il regime per ottenere il bianco, deve cominciare nellacasa ella Luna, ed il secondo si deve concludere nella casa di Mercurio”.

Si tratta del regime della Luna. In un certo senso appare logico, poiché abbiamo visto cheil Mercurio filosofico, con i suoi attributi e geroglifici celesti, corrispondeva allacongiunzione di Venus Vesper e della Luna ascendente: Diana dalle corna lunari. In

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quanto alla seconda casa di Mercurio, si tratta della Vergine. Per Philalèthe, la Luna sitrova così nel IV regime e segue quello di Giove; Philalèthe rievoca il passaggio dallanefandezza (Nigredo) al bianco (Albedo). Purtroppo non sappiamo perché allora egli quiintercala la Luna. Riassumendo, ecco quello che dice Pernety dei regimi:“Questi stati sono nel numero di sette, come sette sono i Pianeti e sette sono i metalli

comuni. Questo perché egli identifica il regime della loro opera con i sette Pianeti, chedicono dominare su ogni stato, ed ogni dominio si manifesta con dei colori diversi. Il primoregime è quello di mercurio che precede il colore nero. Il secondo è quello di Saturno, ilquale dura per tutto il tempo della putrefazione, finché la materia comincia a diventaregrigia; questa è quella che i Saggi chiamano la loro materia, piombo dei filosofi. Il terzoperiodo è quello di Giove, figlio di Saturno che fu salvato, secondo la mitologia, da suopadre vorace, che Giove mutilò per togliergli la possibilità di generare: le parti mutilatefurono gettate nel mare, nacque così Venere. Quello che qui ci lascia intendere sul colorenero, non rientra più nel magistero. Da quel momento Giove divenne il padre degli Dei,con Giunone che rappresentata l’aria rinchiusa nel vaso e l’umidità ad essa miscelata.Tutto il regime di Giove serve per lavare il laton , questo si fa con l’ascensione e la discesa

successiva del mercurio sulla Terra. Questa acqua rappresenta il mare il cui flusso ed ilriflusso sono segnati da queste continue ascese e discese. Ma i Filosofi hanno un altromare, del quale parleremo nell’articolo: “I Poeti”. I Poeti hanno dato a questo laton il nomedi Latone, mare delle Luna e del Sole; perché il regime della luna è il seguitodell’abluzione del laton che a questo punto diventa bianco, di un bianco splendente comequello della Luna. Venere domina poi, questo avviene nel periodo in cui la materia prendeun colore citrino che è simile ad un colore rosso plumbeo, o di ruggine di ferro, vienequindi il regime di Marte amico di Venere che dura fino al colore arancione, questo colorerappresenta l’aurora, che annuncia il sole. Febo fratello di Diana, si ornava infine con ilcolore della porpora. I Poeti hanno finto che Diana sua sorella fece da allevatrice a suamadre Latone, quando mise al mondo il sole, perché il rosso, vero oro e vero sole deiFilosofi, non potrebbe mai apparire, senza che prima si manifesti il bianco o Diana. ...”.

Figura II La forma della Pietra

Un altro autore si è espresso così sui regimi: è Bernardo Travisano.Leggiamo il suo Verbum dimissum:“Questo Mercurio è il principio ed il fondamento di tutto questo glorioso Magistèro; perchécontiene in sé un Fuoco che deve essere nutrito e nutrito con un più grande e più forteFuoco, nel secondo Regime della Pietra 35. ... Questa Massa così nera o annerita è laChiave, il principio, ed il segno di un perfetto modo di operare nel secondo Regime dellanostra Pietra preziosa. Ermes, dice, vedendo questa nefandezza: Credete di aver operato

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nella buona via. ... Cuocetela piano dunque, affinché sia diventata prima Nera, dopoBianca, poi Gialla ed infine Rossa e finalmente Veleno che tinge”.

Il I° regime, in questo caso, è quello di Mercurio. È il solo pianeta che nomina il Travisano,ma l’ordine dei colori che seguono è conforme in ogni sua parte a ciò che scrivono

Philalèthe e Dom Pernety – ma quest’ultimo ce ne fa solo una recensione in quanto non èstato alchimista. Questi regimi planetari traducono diverse operazioni. A questo riguardo,gli storici alchimisti sono divisi. Mentre Dom Pernety descrive 12 operazioni –calcinazione, congelamento, fissaggio, dissoluzione, digestione, distillazione,sublimazione, separazione, cerazione, fermentazione, moltiplicazione, proiezione –Bernardo Travisano non ne ammette che uno solo:“Comunque si divida il magistero in parecchie operazioni secondo il grado della forma e inbase alla loro diversità, ogni volta non è che una delle formazioni dell’uovo” Della naturadell’uovo .

A. Poisson considera che questo è un paradosso e dà altri pareri: Hélias, per esempio,

conta 7 operazioni: sublimazione, calcinazione, soluzione, abluzione, cerazione,coagulazione, fissaggio. Alberto il Grande ne descrive 4: purificazione, lavaggio, riduzione,fissaggio. Molti autori considerano che c’è una sola operazione, ma allora la consideranopartendo dal momento in cui le nature metalliche sono state chiuse nell’uovo filosofico. A.Poisson considera che così può contare 4 operazioni:“1 - preparazione della Materia; 2 - Cottura nell’uovo filosofico ed apparizione dei colorinell’ordine voluto; 3 - Operazioni che hanno lo scopo di dare alla Pietra Filosofale una piùgrande forza, sono il fissaggio e la fermentazione; 4 - Infine la trasmutazione, con l’aiutodella Pietra, dei metalli vili in oro ed in argento, è la proiezione” Teorie e simboli deglialchimisti, Chacornac, 1891.La maggior parte degli autori, rievocando i regimi, sembrano parlare della Terza opera edescrivono solamente due operazioni che riassumono il lavoro: Solve et Coagula. Quantitàdi nomi è stata data, in effetti, ad una stessa operazione di cui Pernety, nelle sue Favoleegiziane e greche tomo I ha fatto un elenco quasi esauriente. Pensiamo dunque che èBernardo Travisano che così si avvicina di più alla soluzione.

Poi da Oriente va a Mezzogiorno, là dove riposa nella sua sedia ignea, perché là avvienela mietitura; questo è come dire che è la fine dell’opera, compiuta secondo il tuo desiderio;subito dopo l’eclissi il Sole brilla con tutto il suo rossore nel suo emisfero, trionfante nellasua gloria come Re ed Imperatore, da intendere come Mercurio e sui Metalli.Tutto ciò si deve fare in un solo vascello di vetro, di forma simile ad un uovo, sigillato con il

sigillo di Ermes. Per comprendere cabalisticamente; il vascello è fatto in parte di Terraverificabile; abbiamo dato nella sezione dell’”Olimpo ermetico” dei dettagli in merito allasua forma, che deve essere prima rotonda poi deve assumere quella di un uovo. In quantoal sigillo di Ermes, alcuni, fra cui Batsdorff, nella sua Rete di Arianna, hanno creduto divedere una vera chiusura ermetica; altri vedono un tratto di cabala: il sigillo di Ermessarebbe l’insieme del vascello, vaso di natura, in seno del quale sviene, prima cherinascano le nature metalliche.Dopo devi conoscere l’intensità del fuoco che se ignorata, ogni parte dell’opera si perderà;questo è perché devi fare in modo che il tuo Bicchiere non sia mai più caldo, di quanto ticonsenta di appoggiarci la mano senza scottarti, questo per il tempo desiderato, ecomunque per tutto il tempo della Dissoluzione. Fai comunque attenzione di non aprirlo

mai, non muoverlo dal principio fino alla fine. Se farai diversamente, la tua opera non sicompirà mai.

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TERZA PORTADella Separazione

La Separazione divide una cosa dall’altra, il sottile dallo spesso, lo spesso dal sottile; ma

attento ad eliminare il superfluo non con la Separazione manuale, perchè chi opera inquesto modo per ottenere la nostra Separazione è un pazzo e non ne trae nessun profitto.Perciò la natura non smette mai di dividere le Qualità elementari, fino al quinto grado,finché non sono tutte trasmutate.Terza PortaLa Separazione divide una cosa dall’altra, il sottile dallo spesso, lo spesso dal sottile; maattento ad eliminare il superfluo non con la Separazione manuale, perchè chi opera inquesto modo per ottenere la nostra Separazione è un pazzo e non ne trae nessun profitto.Perciò la natura non smette mai di dividere le Qualità elementari, fino al quinto grado,finché non sono tutte trasmutate. Per quinto grado, Ripley intende la quintessenza.La Terra diventa un’acqua di colore nero e livido, l’acqua un’Aria molto bianca e l’ariadiventa Fuoco, non ci sono qui altri elementi. Da questi elementi e con un’arte deliziosa sifabbrica la nostra Pietra. Di questa Separazione, bisogna meglio parlarne: la Separazioneè una quadruplice dispersione dei quattro Elementi . La trasformazione degli elementi èuna delle allegorie concernenti la sequenza del lavoro nella Terza opera. Non abbiamoancora detto una parola sulle triplici qualità della Pietra: sono le nature metalliche che,mischiate col Mercurio, favoriscono il sopraggiungere del colore nero; successivamente,l’acqua il cui simbolo in questa fase è raffigurato da Saturno, sotto il dominio di Giove sitrasforma in Aria. Qui si intendono le nature metalliche in uno stato parziale di rinascita.Quando l’aria si trasforma in Fuoco, vuol dire che lo Zolfo rosso si è unito totalmente conlo Zolfo bianco. Più in alto, nello schema della Pietra abbiamo detto, che bisognava

parlare di un Fuoco puro e di una Acqua pietrificata.

Di questa Separazione non trovo nessuna similitudine nel Libro dei Salmi di Davide: Dioha tratto dalla Pietra un fiume di acqua sorgiva, e da una Pietra molto dura olio inabbondanza. Così farai tu della nostra preziosa Pietra se sei Saggio. Perché non troveraidell’olio incombustibile e dell’acqua, perciò non bisogna soffiare sul carbone. Il carbone,nell’opera, ricopre lo stesso ruolo della calce, con un’azione riduttrice, assolutamenteindispensabile alla trasformazione dei solfati in solfuri o di ossidi in metalli in uno stato didivisione estrema.

Ma se il calore non è sufficiente, bisogna nutrirla prima col Fuoco umido e dopo con quello

secco, estraendo con pazienza la flemma e dopo con saggezza le altre nature. Disseccala Terra carbonizzandola finché abbia sete, diversamente lavorerai invano. Fai in modoallora, che beva la sua umidità.

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Dovrai fare molto spesso delle separazioni, dividendo la materia in due parti, precisamenteil sottile dallo spesso, finché la Terra, di un colore livido, rimane sul fondo del vaso. QuestaTerra è talmente fissa, che può sopportare qualunque violenza del fuoco; l’altra parte, èquella alata e spirituale, ma tutte queste cose devono convertirsi in una sola. Alloradistillerai l’olio e l’acqua con l’acqua, poi con il suo aiuto riceverai risposta o movimento;

ma stai molto attento di non rovinare la tua opera, accertati che il tuo Vaso sia ben chiuso,chiudilo bene col sigillo di Ermes, facendolo sciogliere sulla parte alta e tappandoloermeticamente.Questa separazione pone dei problemi perché non sai esattamente in quale momentodell’opera interviene. La q uantità dell’alchimista sopraggiunge all’inizio del lavoro quandoegli lavora sullo stibine: la separazione consiste allora, in un piccolo colpo di martello, per separare il régule dall’antimonio dell’ossido di solfuro che aderisce al vaso nel quale èstato cotto lo stibine. Si tratta qui di un esempio di separazione per la via secca. Altrivedono la separazione partendo da sostanze lavorate inizialmente per la via umida nellacornuta. Così è per la preparazione del tartaro vitriolico. La Terra nera che si ottiene comeresiduo nella cornuta è chiamata “testa di morto dell’acqua forte”. Serve come uno dei

principali ingredienti del Mercurio per la via secca. Infine, non viene considerato che laseparazione si effettua nel momento in cui le nature metalliche e il Mercurio vengono cottiinsieme: la parte alata è costituita allora da una delle nature metalliche che corrispondeall’anima o tintura, che si è sublimata nel Mercurio. Lo Zolfo bianco o toson d’oro sarebbela parta fissa, non fusibile, ma che arriva tuttavia a sciogliersi nel Mercurio utilizzando unacerta proporzione di bi-silicati o di tri-silicati. Allora, si comprende che bisogna faresciogliere la parte alta del vascello che corrisponde al firmamento del cielo chimico, dovel’anima fluisce, da uno stato disincarnato.

L’acqua con la quale devi ravvivare la Pietra, deve essere distillata spesse volte, primadella tua opera. Potrai conoscere comodamente anche quando sarà purgata delle sue feciimmonde e dalle altre sostanze che rigettiamo e che nessuno pensa di moltiplicare conSaturno.

Distillala dunque finché sia pulita e sottile come l’Acqua di sorgente in modo che diventi diun colore celeste, chiaro e lucido, in modo da conservare la sua configurazione e la suapondérosità. Con l’acqua di Ermes umettate il suo albero insieme al suo vaso e fatecrescere in alto dei fiori dai diversi colori deliziosi da vedere. Alexandre Sethon, il primocosmopolita, così si è espresso chiaramente sulla distillazione filosofica:“Se il grasso dello Zolfo è congelato da questo movimento continuo, lo spirito dell’acquadopo averlo digerito, passando lo purifica con la virtù dello Sporco, finché non si tinge di

un colore digeribile, rosso o bianco; questo colore, che conserva anche la sua perfezione,si alza con questo spirito perché si è stabilizzato con le reiterate distillazioni: lo spirito hapoi il potere di penetrare nelle cose imperfette e così introduce e colora ciò che si uniscedopo a quest’Acqua in parte refrigerata, riempiendo i suoi pori che poi salda con unfissaggio inseparabile. Ogni Acqua se non ha spirito si congela con il calore; se invece siunisce subito allo spirito, si congela col freddo. Ma chiunque sa congelare l’acqua con ilcaldo ed unire lo spirito ad essa, ha trovato certamente una cosa mille volte più preziosadell’oro e di ogni altra cosa al mondo.” (Nuova Luce Chimica)Queste distillazioni rievocano una circolazione costante delle materie, forse mediata daun’alternanza di fasi dove la temperatura cresce e a volte decresce – (cf. Mercurio –Sethon), comunque sia, l’autore spiega che questa distillazione procura questo fissaggio

inseparabile per arrivare, paradossalmente, a congelare dell’acqua con il caldo. Questo ècome ammettere che lo spirito, simbolo del Mercurio, si sublima da solo, questo vuol direche evapora.

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 Questa Acqua può essere paragonata alla vipera velenosa, da dove si estrae l’antidotoMedicinale, dato che è un veleno molto potente, non se ne può immaginare uno piùnocivo. Ecco perché è ricercato dai farmacisti, ma nessuno sarà infettato da questoveleno, dopo che sarà stato trattato con la nostra Medicina. Allora come un potente e vero

antidoto, può respingere i veleni e con l’opera mostra cose meravigliose, preservandomolti dalla Morte, stai quindi attento a non mischiarla con nessun corrosivo. La viperavelenosa è utilizzata come simbolo del Mercurio nello stadio della putrefazione. Pernety hascritto che:“la vipera è la materia dei Filosofi in putrefazione, così chiamata perché è uno dei piùviolenti e dei più attivi veleni che ci siano; è per questo che i Filosofi dicono che la loromateria prima della sua preparazione è un forte veleno e un grande rimedio dopo che èstata preparata, come la vipera. Philalèthe raccomanda espressamente di stare moltoattenti quando si lavora questa materia, e di preservare non gli occhi, ma il naso e leorecchie.”

Ci si può chiedere se delle sostanze che contengono del cianuro non si siano formate inquesta fase dell’opera, altrimenti la vipera va intesa in modo occulto. Si potrebbe forseaccostare un passaggio di Gassendi:“... così questa sostanza della vipera è miscelata nell’antidoto con tutti questi medicamenti,affinché essa sia, in questo modo, miscelata col veleno del quale è già infettato il corpo,allora sarà estratta dal corpo con il sudore, o diversamente, estratta con quello che è statoassociato inseparabilmente nel corpo. Probabilmente nello stesso modo si preparano tutti imedicamenti che purgano gli umori del corpo, per questa ragione si può dire che i simili sipossono guarire con i simili, o i dissimili con i dissimili, come dire che l’olio può essereestratto dal lenzuolo o da qualche cosa che gli è simile, per esempio dell’olio che si trovanel sapone, o in qualcosa a lui dissimile, con il sale, o con l’acqua che porta luce (luy) edolio che è inseparabilmente miscelato.” Riassunto di Filosofia.

Diamo al lettore l’occasione per riflettere. L’olio estratto dal lenzuolo con il suo simile, l’oliodel sapone, ci ricorda ciò che abbiamo detto in generale delle tinture. È lo stessocomportamento del Mercurio filosofico, quando Basile Valentin raccomanda di lavarel’ottone, dove sono sufficienti il fuoco e l’Azoth. Si potrebbero paragonare ancora alcunicommenti Biblici che farebbero luce sul legame che esiste, fra la cabala ermetica, la viperae gli angeli:“Sappiamo che il serpente di Eva era una biscia, o una vipera, o un Aspide, o un’altraspecie; ma su questa domanda non abbiamo altre delucidazioni. È difficile sapere che

specie di serpente intendevano gli Dei; alcuni commentatori hanno detto che erano degliangeli. Gli è stato risposto che un serpente non poteva conoscere gli angeli; ma per lastessa ragione non poteva conoscere gli Dei. Alcuni hanno creduto che il maligno delserpente voleva introdurre la pluralità degli Dei nel mondo.” La Bibbia spiegata da alcunicappellani di S.M.L.R.D.P, Voltaire.

Questo passaggio è sicuramente importante e ha una certa portata ermetica. Questoserpente non raffigura altro che il nostro Mercurio. Le calci metalliche, raffigurate daigeroglifici celesti dei corpi planetari – (cf. Olimpo ermetico) – vanno, grazie a questosolvente, ad essere proiettate nel firmamento del nostro cielo chimico, assumono alloradei rapporti formali con gli angeli, prima della loro incarnazione nel corpo, vale a dire nello

Zolfo bianco. Si potrebbe andare anche più lontano e chiedersi se i Farisei avessero avutoun ruolo nello sviluppo dell’arte sacra. Questo passaggio della “Bibbia spiegata...” lofarebbe credere:

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“Tutte le malattie sconosciute, (quale malattia infondo non lo è!) sembravano dellepossessioni demoniache. Essi i Farisei si vantarono di scacciare questi diavoli con gliesorcismi e con una radice chiamata barath. Uno di essi scrisse un libro intitolato Laclavicola di Re Salomone che conteneva questi segreti. Possiamo così valutare il loropotere di scacciare i diavoli, potere di cui parla lo stesso Gesù Cristo nel vangelo di

Matteo. I Filistei venivano riveriti perché interpreti della legge; così il popolo veniva spintoad accostarsi ai loro misteri. Essi insegnavano la resurrezione ed il regno dei cieli. I nostrivangeli ci insegnano con quale veemenza Gesù Cristo si schierò contro i Filistei. Egli lichiama ipocriti, sepolcri imbiancati, razza di vipere.”

In verità, a cosa si riferisce il regime di Giove nell’opera, se non ad un sepolcroimbiancato? Che cos’è la Resurrezione, non è questa – compresa nel piccolo mondo deglialchimisti – la rinascita del ?.

È una cosa meravigliosa della Natura, senza la quale niente si può fare. Ecco perchéErmes lo chiama: il suo vento a motivo della volatilità che prende dal Sole e dalla Luna, i

quali formano insieme la nostra Pietra alata che resuscita i morti e dona la vita al Sole edalla Luna, al maschio e alla femmina.

Questi corpi, maschio e femmina, se non venissero ravvivati dall’arte e il loro grasso nonvenisse estratto con l’acqua, così come se il sottile non venisse diviso dallo spesso, maicondurresti a termine quest’opera. Se dunque vuoi avere un profitto certo, fai uscire gliuccelli dal loro nido e dopo rimettili a riposo nel loro nido. Questo passaggio puòriassumere un adagio degli alchimisti: fai il fisso dal volatile e il volatile dal fisso, questovuol dire: cuocere per molto tempo, lasciar raffreddare e ricuocere.

L’acqua si unisce bene con l’acqua, e gli spiriti con gli spiriti e poi salgono insieme, perchèsono dello stesso genere. Poi quando saliranno, fa che scendano nuovamente. Cosìdividerai ciò che la Natura aveva prima apparentemente legato e unito, convertendo ilMercurio essenziale in vento. Senza la naturale e sottile separazione, non si avvererà maiuna perfetta generazione. Vedere su questo argomento la sezione del Mercurio di natura.

Adesso, affinché tu possa entrare con il mio aiuto in questa Porta, ti voglio dichiararel’ultimo Segreto. Occorre che l’Acqua sia sette volte sublimata, diversamente non sipotrebbe fare una dissoluzione naturale e non vedrai nessuna putrefazione simile allapece liquida; così non appariranno i colori del Fuoco che agisce nel tuo Vaso. Revoila necodifica 7 che simboleggiano la Terza opera, perché ci parla di sette regimi planetari:

quello di Mercurio, di Saturno, di Giove, della Luna, di Venere, di Marte ed infine del Sole.

Qui ci sono quattro tipi di Fuochi e non di più, che devi conoscere, scibile naturale,innaturale, contro-natura ed elementale che brucia nel bosco che consumiamo. Il Fuococontro-natura deve estrarre i Corpi, è il nostro Drago che brucia violentemente, più delFuoco dell’inferno. Il Fuoco di natura è il terzo Mestruo, questo Fuoco è naturalmente inogni cosa. Il Fuoco naturale si chiama occasionale, come lo è il caldo della cenere cheserve per putrefare. Senza questi tipi di Fuochi non potrai condurre niente a putrefazione,in modo che la materia si possa separare, affinché l’unione sia proporzionato e pronta aduna nuova congiunzione. I differenti fuochi dell’opera sono esaminati nel commentodell’opera segreta di Ermes di Jean d’Espagnet - chap. 94.

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Avendo guadagnato la Porta della separazione, potrai procedere più oltre, verso la Portadella segreta Congiunzione che custodirai forte dentro. Questa Porta è chiusa con doppiaserratura, così capirai ciò che segue.

QUARTA PORTADella Congiunzione

Dopo la Separazione, con la quale sono stati divisi gli Elementi della nostra Pietra, segue iltrattato della segreta Congiunzione che unisce le nature ripugnanti trasformandole in unaUnità perfetta, che le armonizza totalmente e le lega l’un l’altra, in modo che una nonpossa sfuggire all’altra quando saranno pressate dal Fuoco: tanto sono ferme e stabilinella loro Congiunzione. Ecco come i Filosofi definiscono questa unione: la Congiunzionenon è altro che un accoppiamento di qualità separate, o un assorbimento dei principi. Manessuno mischia i Corpi con il Mercurio volgare che si vende nelle Farmacie con il quale èimpossibile dividere gli Elementi, così si traviano e così sbagliano.Dopo la Separazione, con la quale sono stati divisi gli Elementi della nostra Pietra, segue iltrattato della segreta Congiunzione che unisce le nature ripugnanti trasformandole in unaUnità perfetta, che le armonizza totalmente e le lega l’un l’altra, in modo che una nonpossa sfuggire all’altra quando saranno pressate dal Fuoco: tanto sono ferme e stabilinella loro Congiunzione. Ecco come i Filosofi definiscono questa unione: la Congiunzionenon è altro che un accoppiamento di qualità separate, o un assorbimento dei principi. Manessuno mischia i Corpi con il Mercurio volgare che si vende nelle Farmacie con il quale è

impossibile dividere gli Elementi, così si traviano e così sbagliano.

Finché l’anima non sarà purgata e separata dal suo peccato originale con l’acqua espiritualizzata in modo puro, non potrai iniziare la vera Congiunzione. Dividi dunquel’anima dal Corpo, e allora avverrà una congiunzione continua della parte spirituale conquella corporale. Questa congiunzione si produce verosimilmente nel regime di Giove o inquello, intermedio, della Luna. Ecco quello che dice Pernety:“L’unione delle nature ripugnanti e contrarie in unità perfetta. Questa congiunzione leconverte così bene una nell’altra, come se avvenisse un matrimonio perfetto eindissolubile, con una tale violenza da essere più grande di un fuoco violento. I Filosofidefiniscono ancora questa congiunzione, un accostamento ed una riunione delle qualità

separate, o un adeguamento dei principi. Riplée . Qui abbiamo tre tipi di congiunzione. LaPrima è chiamata doppia. Si fa tra l’agente ed il paziente, il maschio e la femmina, laforma e la materia, il mercurio e lo zolfo, il sottile e lo spesso. La Seconda, chiamata tripla,

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perché unisce tre cose, il corpo, l’anima e lo spirito. Fate in modo di ridurre la trinitàall’unità. La Terza è detta quadruplice, perché i quattro elémenti si riuniscono in uno solocorpo visibile, ma contengono gli altri tre. Ricordatevi, dice Ripléy, che il maschio hacinque vasi che servono per la fecondità, e la femmina quindici. Sappiate dunque che ilnostro Sole deve avere tre parti della sua acqua e la Luna nove. Congiunzione significa

anche l’unione del fisso col volatile, del fratello con la sorella, del Sole con la Luna. Questoavviene nella fase di annerimento utile alla materia per putrefarsi. I Filosofi la chiamanoConcezione, Unione degli elementi, Commistione. Commixtion Dizionario mytho-ermetico.

La Prima congiunzione, si deve intendere del principio Zolfo e del principio Mercurio. Èdoppia nel senso che si tratta dei due Zolfi che si devono congiungere nel segno deiGemelli. Questa congiunzione deve iniziare prima del regime di Mercurio. Essa trova lasua espressione grafica sotto forma di un cerchio dove il punto fisso rappresenta ilprincipio Zolfo e la circonferenza l’elemento mercuriale.La Seconda congiunzione è triplice, in quanto lo Zolfo rosso è stato totalmente sublimatonel Mercurio, questa è allora la congiunzione tra lo spirito e l’anima. Questa triplice

congiunzione ci ricorda anche la punta di un triangolo; ciascuno dei principi comunica conl’altro e la sua espressione grafica non è altro che un triangolo equilatero con la baserivolta o verso l’alto o verso il basso, questo dipende da quello che vogliamo raffigurare; seè un’acqua ignea avrà la base rivolta verso l’alto, se invece si tratta di un fuoco acquoso,la base sarà rivolta verso il basso.In quanto alla Terza congiunzione, che è quadruplice, è la Terra – Délos – chesimboleggia la parte terrestre della Pietra al rosso. La sua espressione grafica passa dauna piramide triangolare. Possiamo riassumere nel seguente schema queste congiunzioni:

Figura III, forma della Pietra,

A sinistra vediamo il cerchio che raffigura la Prima congiunzione, tutta virtuale. LeSeconda congiunzione è raffigurata dal triangolo blu. La Terza congiunzione è raffiguratadall’associazione del triangolo blu con la proiezione rossa dei tre lati che formano una

piramide triangolare che, vista nella forma bi-dimensionale, dà l’impressione di unquadrato o di due triangoli che formano un quadrato, riprendendo ciò che abbiamo dettopiù in alto riguardo alla forma della Pietra: triangolare nella sua forma, quadrangolare nelsuo stato e circolare nella sua origine. Vedere la figura II per farsi un’idea della strutturadella pietra, in rapporto ai pianeti e ai quattro Elementi: per il Fuoco, Marte; per l’acqua, laLuna, per l’aria, Mercurio e per la Terra , Venere.

I Filosofi fanno menzione di due Congiunzioni di cui una grossa che include i Corpi colMercurio. Ma andiamo oltre e passiamo alla seconda, nella quale le parti che restano sonotalmente legate e ridotte in perfetta temperatura, che non sono mai ripugnanti, eccoperché la Separazione così fatta è causa delle varie congiunzioni dell’acqua e dell’aria,

con la terra ed il fuoco, al punto tale che ogni Elemento può essere condotto nell’altro erimanere così per sempre nella condizione che desiderava. Dice il Filosofo: fa come i

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vasai con l’argilla, essi lo lutano, lo temperano spesso ma in modo che non sia troppoliquido,così giungerai piuttosto all’essicazione.

Ma qui ci sono quattro tipi di Congiunzioni, la prima è doppia e consistecontemporaneamente nell’unione: dell’agente e del Paziente, del Maschio e della

Femmina, del Mercurio e dello Zolfo vivo, della materia e della forma, del sottile e dellospesso. Queste istruzioni ti possono aiutare molto nel fare bene la nostra Congiunzione.

Il secondo modo è chiamato triplo, perché una congiunzione è fatta di tre cose, del Corpo,dell’anima e dello spirito, che si devono unire; devi fare dalla trinità l’unità, perché comel’anima è il legame dello spirito, così occorre che il Corpo congiunga l’anima a sé. Nondimenticare dunque quello che ti ho appena detto.

La terza Congiunzione, che è l’ultima, è quella di congiungere gli Elementi che rimangonoinsieme. I Filosofi li hanno chiamati quadruplici, specialmente Guido di Montanos. Così,per la via più comoda, adesso in questa nostra Congiunzione, bisogna raccogliere i

quattro Elementi in due porzioni che prima non erano divise l’una dall’altra.

Siccome la Femmina ha solamente quindici vene ed il Maschio cinque, necessarie per lagenerazione, così devi intendere che nella nostra Congiunzione, il Maschio che è il nostroSole, ha tre parti della sua Acqua, e la Femmina nove che sono tre al suo riguardo. Allorail simile si rallegrerà con il suo simile, ed essi rimarranno sempre uniti. Forse Ripley vuoledire che lo Zolfo rosso, tintura, debba essere meno della metà dello Zolfo bianco o Corpo.

Ti dico dunque di fare solamente una grande Congiunzione. Perché raramente leprostitute hanno dei Bambini. Perciò non arriverai a fare la nostra Pietra se non faicoricare la femmina da sola nel suo letto, in modo che quando avrà concepito dalMaschio, la sua matrice deve essere chiusa a chiunque. È ciò che dice il Rosario deiFilosofi:“ARISLEE nella Visione. Unisci dunque Gabricus che è il più caro di tutti i tuoi figliunitamente a sua sorella Beya, che è una bambina radiosa, dolce e tenera. Gabricus èmaschio e Beya è femmina. Lei dona tutto ciò che gli appartiene. Oh natura sii benedetta,e benedetta sia la tua operazione, perché dall’imperfetto realizzi il perfetto. Per questaragione, non prendere la natura stessa se non è pura, piena, piacevole, terrestre e giusta.Vigila affinché niente di contrario si introduca con la nostra pietra, che sia sola. Unisci ilnostro schiavo a sua sorella profumata, ed essi genereranno per coppia un figlio che nonsarà comparabile ai suoi genitori. È meglio che Gabricus sia più caro di Beya, la

generazione non si può fare senza Gabricus. Perché l’unione di Gabricus con Beya haprovocato immediatamente la morte. Beya salì con Gabricus lo chiuse infatti nel suoventre, così che non potesse più vederlo. Lei strinse Gabricus con un amore così grandeche lo concepì interamente nella sua natura e lo divise in parti indivisibili. Ecco perchéMerculinus dice: La concezione trasforma in sangue ciò che era simile al latte. Così lasposa bianca fu data subito in matrimonio allo sposo rosso, così si baciano e siaccoppiano. Si dissolvono da soli e si accorgono che dopo essere stati due, diventano inqualche modo un solo corpo. Ecco perché Maria, sorella di Mosè,dice: Unisci la gommacon la gomma in un vero matrimonio, e trasformali in un tipo di acqua bollente”Vediamo bene che può trattarsi solamente della congiunzione delle due nature metallichedi cui una, Gabricius, è indicato come lo sposo rosso, e Beya la femmina bianca. Notate

che Pernety fa un discorso diverso da quello di Arislée, poiché scrive nel suo Dizionario:“Aristée così spiega in stile tipico, quando dice: portandoci a spasso sulla riva del mare,vedemmo che gli abitanti di queste coste si coricavano insieme, ma non generavano;

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piantavano degli alberi e seminavano delle piante che non fruttificavano. Allora gliabbiamo detto: se ci fosse un Filosofo tra di voi, i vostri bambini genererebbero e simoltiplicherebbero, i vostri alberi fruttificherebbero e non morirebbero, i vostri frutti siconserverebbero e sareste dei Re valorosi che vincerebbero tutti i vostri nemici.Chiedemmo al Re suo figlio Gabertin e sua sorella Beya, che era una ragazza bella e

molto bianca, delicata e gentile; unimmo il fratello e la sorella, dopodichè Gabertin morìquasi subito. Il Re visto questo, ci incarcerò. Pregammo e supplicammo, finchéottenemmo sua figlia Beya, siamo stati 80 giorni nelle tenebre della prigione, dopo aver asciugato tutte le tempeste del mare, facemmo chiamare il Re, e gli rendemmo i suoi figlivivi, della qual cosa rendemmo grazie a Dio”.

Perché chiunque aggiunge il crudo al cotto, apre il suo vaso facendo raffreddare la suamateria, così non fa che nutrire lo sperma concepito: diversamente rovina la sua opera esbaglia. Ecco perché se desideri che riesca bene, chiudi bene la tua matrice, e nutri beneil tuo seme con caldo temperato e continuo.

Quando il tuo vaso sarà rimasto cinque mesi, in modo che dopo l’eclissi appaia la luce,allora aumenterai subito il caldo e lo manterrai finché la Pietra risplenda di un colorebrillante: allora potrai aprire il tuo vaso e nutrire il bambino (che ti è nato adesso) sempredi più con latte e carne. Siamo nel regime di Venere. Ma non può trattarsi della via secca;se si tratta della via umida, non vediamo in quale modo si possa “nutrirla” .

Perché adesso l’umidità e la siccità sono talmente temperate che la Terra riceve l’improntadell’acqua, in modo che non si possa mai dividere. L’acqua è quindi entrata nella Terra,così tanto da rimanere volentieri unita a lei, l’acqua così ha acquistato la forza diconservazione della Terra, così i due diventano uno, senza più opposizioni.

Perciò le nostre intenzioni dipendono da due cose, conoscere l’umidità e la siccità chesono due contrari. La siccità che dà umidità al Fissaggio e l’umidità che rende liquida laTerra , affinché dei due, così temperati, non rimane che una sola temperatura non tantospessa che è il Corpo nato sottile come l’acqua. È chiaro che due principi su quattrospariscono in questa operazione della congiunzione. Perché l’umidità non è altro che larugiada di maggio o l’aria, il cui il simbolo è Giove, la siccità non è altro che la Terra oGaia. Rivedere quanto abbiamo detto sopra nel capitolo sulla Dissoluzione.

La Soluzione e la Congiunzione sono i due principi di questa Scienza difficile, e ne sono iprincipali fondamenti. Ci sono tuttavia altri principi tutti eccellenti che ti mostrerò qui di

seguito, ma veniamo alla quinta Porta.

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QUINTA PORTADella Putrefazione

La Putrefazione si può così definire, devi sapere che si tratta dell’uccisione dei Corpi edella divisione di tre cose nel nostro composto che porta alla corruzione dei Corpi uccisi,rendendoli poi atti alla generazione, perché tutte le cose che sono in terra, sono generatedalla continua rotazione o movimento dei Cieli.Senza la Putrefazione ed il Fermento il Seme non si può moltiplicare; questo avviene solocon un’azione continua del Caldo sul Corpo, non in modo manuale. Tuttavia, come il granodi frumento, che secondo la testimonianza di Gesù Cristo stesso, non può moltiplicarsi, senon dopo essere stato seminato, altrimenti muore e marcisce. Parimenti la nostra Materianon marcisce e non può alterarsi nei suoi Elementi che non si possono dividere, diconseguenza non può avvenire la loro Congiunzione. Ti dico questo affinché tu non perdail tuo tempo, ascolta bene i principi della nostra Putrefazione, prima di intraprenderequest’Opera. Questa putrefazione è simile alla Dissoluzione.La Putrefazione si può così definire, devi sapere che si tratta dell’uccisione dei Corpi e

della divisione di tre cose nel nostro composto che porta alla corruzione dei Corpi uccisi,rendendoli poi atti alla generazione, perché tutte le cose che sono in terra, sono generatedalla continua rotazione o movimento dei Cieli.Mischia bene gli Elementi e misurarli con prudenza tenendoli al caldo temperato, standosempre attento che il caldo non li incenerisca in polvere secca, rossa ed inutile, ma inpolvere nera simile al becco del Corvo, al bagno caldo, tenendoli prima di ogni cosa in uncaldo umido per 90 notti.Dopo la nefandezza, sappi che devi preparare subito i semi per la Putrefazione, dopoquesta fase e dopo diversi colori, arriverà un bianco perfetto, così il tuo seme simoltiplicherà nella sua natura.Fate che si bacino l’un l’altro; quando i loro teli saranno sporchi, la donna deve premurarsi

di lavarli fino allo spasimo e alla fine morrà con tutti i suoi bambini, ed andrà in purgatorioper purificarsi dal peccato originale. Allegoria biblica frequentemente impiegata daglialchimisti. C.G. Jung ha dedicato una parte della sua summa sull’alchimia nel confronto

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del Lapis, Christus, Alchimia e psicologia, Buchet-Chastel, 1970. Per il peccato originale,vedere 1, 2 .

Quindi le loro sofferenze aumenteranno pian piano col caldo, per via del Fuoco continuoche non deve mai cessare. Il fornello, che i Saggi chiamano Athanor custodisce un caldo

temperato, come si conviene, con il quale la Materia si putrefà naturalmente. Per l’athanor, vedere il commento del Mercurio di Alexandre Sethon.Di questo principio, Guido, uomo sapiente, dice: con la Putrefazione il Composto corporalemuore, secondo Morien ed altri Filosofi, resuscitando grazie ad una nuova rigenerazionein un Corpo semplice e Spirituale e se il caldo e l’umidità non fossero in movimentocontinuo, lo sperma non rimarrebbe nella matrice, così non avremmo nessunagenerazione .Ecco perché nel principio prenderai le nostre Pietre e le seppellirai ciascuna nel sepolcrodell’altro; facendo fra loro un matrimonio, affinché si corichino insieme per sei settimane.In questo periodo darai nutrimento ai loro semi concepiti, senza farli alzare dai lorosepolcri. Molti avendo ignorato questo Segreto si sono ingannati. Questa allegoria rievoca

di nuovo il Rosario dei filosofi, l’allusione al sepolcro è una parte dell’iconografia di questotrattato, che è costruita su questo modello:“Aristotele, Re e Filosofo non ha mai visto una cosa qualsiasi, che abbia vita, cresceresenza putrefazione. Così dunque non si realizza la putrefazione, l’opera alchemica saràvana.Morien - Questa terra si putrefà e si purifica per mezzo della sua acqua. Quando saràstata purificata. tutta l’opera sarà guidata dall’aiuto di Dio.Il filosofo Parmenide - Se il corpo non è distrutto, spezzato, se non marcisce e non èconvertito in una sostanza sostanziale, questa virtù nascosta non può essere estratta enon si può mescolare al corpo.Il filosofo Bacchus - Quando le nature si corrompono e marciscono, quindi generano.Il filosofo Platone - Usiamo l’uovo come esempio. Prima marcisce, generando un pulcinoche, dopo la corruzione totale, è un animale che vive.”Manifestamente, una sola operazione, la dissoluzione, sembra velata sotto la mascheradella soluzione del corpo e della coagulazione. Quindi è ancora della dissoluzione che siparla.

Dosando il caldo, aspettate il tempo di questa concezione, la nefandezza ti dirà quandoessi morranno, perché in questo tempo ingrosseranno insieme, come pece liquida, egorgoglieranno, fermenteranno e marciranno. Ti appariranno i colori splendenti similiall’arcobaleno che saranno meravigliosi da vedere. Ed allora l’acqua comincia a seccarsi.

Si tratta dei colori della coda di pavone, che dà delle iridescenze. Riportatevi alla nota 63del commento sul Mercurio di Alexandre Sethon. Non bisogna fidarsi di quanto ha dettoRoger Bacon in merito al colore della coda di pavone, vedere lo Specchio di alchimia.Sappiamo che il pavone era l’animale dedicato a Giunone: vedere l’Olimpo ermetico.Perché nei Corpi umidi il caldo opera in modo temperato, genera la nefandezza prima diogni cosa che è il segno della vera Congiunzione e della sicura Putrefazione. Ricordati diciò, perché allora non puoi rischiare che avvenga una alterazione. Così ti conviene entraredalla Porta della nefandezza, se vuoi guadagnare la luce permanente, vale a dire il bianco.Dom Pernety, nelle sue Favole egiziane e greche, ci dice che la nefandezza è la Chiavedell’opera. Vedere il capitolo Saturno dell’Olimpo ermetico.Perché il Sole quando si alza è oscuro, egli passa sulle Acque del diluvio di Noè sulla

terra, e dura 150 giorni prima che tutte le Acque si ritirino. Così le nostre Acque comedicono i Saggi, passeranno, affinché si possa dire con Davide, i fiumi sono diventati

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secchi. Fai tesoro di questo. Lo pseudo-Flamel, o chi per lui ha scritto le FigureGeroglifiche, ha parlato molto bene del Diluvio:“Da questo corpo coagulato devi fare due parti, una delle quali servirà all’Azoth per lavaree mondare l’altro che si chiama Laton, il quale va imbiancato. Quello che deve esserelavato, è il Serpente Pitone che, avendo preso il suo essere dalla corruzione del limo della

Terra, e dopo la raccolta dalle Acque del Diluvio, deve essere messo a morte, e vinto dallefrecce del Dio Apollo, dal biondo Sole, vale a dire con il nostro Fuoco, uguale a quello delSole.”Il Diluvio, come abbiamo detto nella sezione sui Principi, è stato oggetto di allegorie daparte di Fulcanelli a proposito dei suoi avvertimenti, i quali velano il calcareo coquillier ; ilDiluvio per tradizione corrisponde al capovolgimento dei poli e gli alchimisti ne parlanoquando vogliono significare che la loro Afrodite è diventata la loro Terra mondata dalMercurio.

In seguito Noè piantò la vite, che fiorì e portò dei grappoli. Ora quando avrai ottenuto ciòche desideri, non devi temere, perché in questo modo la nostra Pietra germoglierà e

fiorirà. Dopo che saranno passati 30 giorni, avrai dei grappoli molto rossi, come il Rubinoche è il nostro Adrop, il nostro Cinabro ed il nostro Piombo rosso. Il termine di Adrop, daPernety, è adoperato per designare una delle materie. Ci dice che si tratta del nome che iFilosofi Ermetici hanno dato alla materia che adoperano nella grande opera. Guy delMonte, Guido di Salgo, ha fatto un trattato che ha per titolo “De Philosophico Adrop”,inserito nel VI tomo del Teatro Chimico. Tuttavia, Giorgio Aurach è di parere contrariopoiché considera che Adrop ed Azoth sono termini similari. Ma capita che Dom Pernety sicontraddice da solo poiché scrive:“Con il terzo Leone verde, si intende la dissoluzione lo scioglimento stesso della loromateria, che chiamano anche Adrop. Per il quarto, si intende questo Adrop o vetrioloAzoquée, chiamato Piombo dei Saggi. Per il quinto, si intende il loro mestruo che puzzache Ripley, Raymond Lulle, Géber e tanti altri chiamano Spirito puzzolente, Spiritusfoetens o Sangue del Leone verde...”Sembra che qui Ripley abbia optato per la V definizione che dà Pernety del Leone verde,poiché parla del Piombo rosso, che bisogna intendere come Piombo dei Saggirisplendente, diversamente detto Leone rosso, che corrisponde al regime di Marte. Ma qui,le cose non sono tanto semplici, poiché Pernety ci dice nell’articolo sul Leone rosso delsuo dizionario:“I Filosofi Spagirici chiamano così la materia terrestre e minerale che rimane in fondo alvaso dopo la sublimazione degli spiriti che ne sono usciti, che loro chiamano Aquile.Questo Leone rosso è anche ciò che chiamano Laiton.”

Saremmo piuttosto d’accordo con la II ° definizione dell’espressione ma, allora si tratta diun ottone imbiancato che ha superato il regime di Venere.

Come le Anime, dopo le pene passeggere di questa vita, sono condotte in paradiso, dovec’è sempre una vita gioiosa; così sarà la nostra Pietra dopo che sarà stata mondata inpurgatorio dalla sua oscurità, vale a dire da un Elisir bianchissimo e molto potente. Èdunque cabalisticamente, che probabilmente bisogna intendere il termine oscurità,tenebre, queste espressioni velano semplicemente la scomparsa degli Zolfi, sciolti nelMercurio.

Affinché tu possa giungere meglio a Putrefazione, prendi questo esempio come

conclusione, perché tutti i Segreti della Putrefazione sono nascosti in questa operazione.La Quercia che è continuamente sotto l’acqua non marcirà facilmente, così come io hoprovato, perché alla fine di cento anni la troverai ancora intera. Ma se la tieni sempre

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umida e mai secca, come lo si vede per esperienza negli edifici, vedrai chesuccessivamente la quercia marcirà. Così seguendo i nostri consigli, devi fare in modo cheil nostro albero non sia mai bruciato dal Sole, e nello stesso tempo che sia refrigeratodall’acqua. In questo modo lo porterai a deteriorarsi; così da essere ora secco, ora umido,ora con grande caldo, ora con grande freddo, così facendo presto marcirà e porterà il tuo

oro a putrefazione. Tratterai quindi il Corpo come ti ho detto, ma putrefacendolo col caldonon avere troppa fretta, affinché tu non debba cercare fra le ceneri i tuoi frutti. Questopassaggio raggiunge in modo stupefacente le esperienze di sintesi mineralogica per sotto-fusione, come abbiamo detto più in alto, parlando delle variazioni di temperatura chedanno come una “ricottura” al Rebis.

Trai dunque dalla Terra la tua Acqua, facendo in modo che la tua Anima salga con lei.Metti allora le tue basi nella Terra, affinché possa spesso salire e scendere. Ma difendi iltuo Bicchiere dal caldo violento e dal freddo improvviso, facendo in modo che il Fuoco siatemperato, stai anche attento che la tua materia non si vetrifichi lateralmente. Vedere lasezione sulla réincrudation per le esperienze di dévitrificazione; vedere la sezione del

Mercurio per la temperatura.

Sii Saggio nello scegliere la tua materia: non ti preoccupare e non prendere Sali, Zolfovolgare e nessun minerale. Perché sebbene gli Artisti dicono che il nostro Zolfo ed ilnostro Mercurio sono solamente dei Metalli che nessuno chiama olii, acque, Uccelli eBestie e con molti altri nomi. Questo affinché chi prende alla lettera i nostri testi noncomprenda mai la nostra Pietra. Passaggio occulto perché è sicuro che per lapreparazione del Mercurio, sono necessari dei sali di potassio; si può ricavarli dalle ceneridi quercia, da arboscelli, dal nitro con l’alkali fisso a base di potassa o dalle ceneri disalicornia con l’alkali fisso a base di soda; in quanto ai metalli, non è sbagliato dire chesono chiamati a diventare degli olii, ma questo va compreso cabalisticamente. Infine, gliuccelli e gli altri animali hanno permesso agli alchimisti di fissare sulla carta o su delleincisioni quantità di allegorie che raffigurano la lotta del fisso col volatile.La nostra Pietra è chiamata l’alimento di questo Mondo che condotta con Arte comeNatura lo richiede, sarà molto ricca, ed il suo incremento si moltiplicherà nella sua specie,secondo i tuoi desideri.Molti lavorano secondo la loro fantasia su parecchi soggetti, nei quali vedonoapparentemente delle belle tinture, sia bianche che rosse. Queste tinture quando lemettono sul Fuoco spariscono; tali rotture del vetro e del vaso, muoiono quotidianamentea causa dei veleni, si rovinano la vista per il fumo e per le lunghe notti che passano aifornelli, i loro abiti sono sporchi e consumati e puzzano di zolfo. Questi pseudo alchimisti si

sporcano le mani con gli acidi corrosivi che maneggiano, hanno gli occhi irritati ed il visomacchiato. In una parola soffrono di molti mali e spendono inutilmente il loro denaro, o piùvolentieri quello altrui.Ecco un consiglio sul quale i dilettanti del “drago rosso” farebbero bene a meditare quandolavorano sul cinabro o ancora, sull’orpimento, o ancora sul sublimato corrosivo. Faremoun’eccezione per quelli che preparano lo scettro di Giove.Alcuni lavorano con l’urina, altri con la fuliggine, altri ancora con le uova, col sangue, cosìsciupano il loro tempo. Essi rompono molti vascelli di diverse forme, tanti fornelli; tanti salie polveri, olii, ed altri tipi di materie che chiamano materia prima. Questi poveri illusi,dividono e separano gli Elementi, senza comprendere che tutte le cose sono solamenteuna, la loro separazione non vale niente, come le altre cose sopra dette. Tuttavia hanno la

temerarietà di vantarsi che hanno trovato il nostro Mercurio ed il nostro Zolfo vivo, dellaqual cosa si sbagliano di grosso. Parlano dell’uomo rosso e della donna bianca, cosaabbastanza singolare per l’elisir della Quintessenza; come anche per l’elisir della Vita

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estratto dal miele, dai mestrui del chélidoine di cui ne dividono anche gli Elementi, perchénon capiscono cos’è questa Filosofia naturale. Il chélidoine ha delle proprietà chel’avvicinano a certi stati del solvente:“Il chélidoine è esternamente attivo, della grossezza di un pollice, di colore bruno-rossastro, quando è fresco; esso è bianco all’interno, quasi nero quando si secca. Ha un

sapore cocente ed amaro, ed un odore sgradevole, proprietà che si perdono in gran partecon l’essiccamento. Le foglie hanno dei lunghi steli, sono grandi e composti in modoparticolare: ogni piccola foglia è divisa in parecchi lobi di cui gli inferiori sono più piccoli edil superiore è più grande. Queste foglie sono, altrove, forate sui bordi, lisce, magre, di uncolore verde-biancastro. Quando sono fresche e le si rompono, danno, come tutta lapianta, un succo acre, giallo di zafferano; hanno un odore sgradevole che si perde per dessiccazione. Il brano di chélidoine / succo ispessito / ha un colore giallo-brunastro scuro,un sapore amaro ed un poco repellente. Dà una soluzione torbida. Fa ammuffirefacilmente.” (Manuale dei farmacisti e dei droghieri. Trattato dei caratteri distintivi, dellealterazioni e sofisticazioni dei medicinali semplici e composti, J. - B. Kapeler e J. -B.Caventou).

Il chélidoine presenta due colori simili a quelli della Grande opera, ma è soprattutto acausa della nefandezza che appare all’essiccamento – comparabile all’ assation descrittada Fulcanelli – che ci convince dell’analogia ermetica. Il suo sapore cocente, il suo odoresgradevole l’avvicina all’aspetto miserabile del composto minerale che l’artista devescegliere all’inizio del suo lavoro. Sono qui rievocati certi regimi planetari, quelli di Veneree di Marte in particolare – ma il chélidoine è stato rievocato a lungo da Philippe Ulstade nelsuo trattato il Cielo dei Filosofi (pp. 30-35) disponibile sul server Gallica del bnf.

Ma voi, state attenti di non fare grandi spese e ricordatevi che ogni simile produce il suosimile, come Dio ha ordinato.In poche parole riconoscerai se qualcuno ha la conoscenza della nostra Pietra, se diceche occorre solamente una cosa, come un bicchiere e neanche. Sii uomo giusto timorosodi Dio e su ogni cosa non rivelare il tuo segreto a nessuno quando lo conoscerai, ma siisegreto e fa come se non sapessi nulla.

SESTA PORTADella Coagulazione

La Coagulazione è un indurimento delle cose molli di colore bianco e fissaggio degli Spiritivolatili.La Coagulazione è un indurimento delle cose molli di colore bianco e fissaggio degli Spiritivolatili.Non preoccuparti molto di come farai la coagulazione, perché gli Elementi sono legati

insieme e a patto che la Putrefazione sia stata fatta naturalmente. Artéphius dice:“Tutto il segreto di questo segreto Antimoniale, per via di quanto detto sopra, siamo ingrado di estrarlo dal corpo della Magnesia (calamita minerale; gli Antichi confondevanospesso fra loro: la magnesia, il gesso ed il calcare) e dall’argento vivo non cocente,(praticamente è ciò che sono l’antimonio ed il Sublimato Mercuriale). Bisogna estrarreun’acqua sorgiva, incombustibile, congelarla col semifreddo corpo del Sole che lo sciogliein quella naturale sostanza bianca refrigerata come la crema, facendo poi diventare tuttobianco. Tuttavia, prima il Sole farà in questa acqua la putréfazione e la risoluzione e poiperderà inizialmente la sua luce, quindi si oscurerà ed annerirà, poi sfiorerà l’acqua, quindisu di essa galleggerà poco a poco un colore di una sostanza bianca, questo vuol dire:imbiancare l’ottone rosso” Libro Segreto.

Conviene in questa operazione creare il collegamento tra i due Zolfi, senza il Mercurio.Jean D’Espagnet ci parla di questo congelamento:

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“Lo si chiama spesso inumazione, perché lo spirito viene inumato e seppellito con lei,come un morto nella terra. Poiché agisce lentamente ma forte ed ha perciò bisogno dimolto più tempo. I primi due cerchi lavorano soprattutto per sciogliere, questo per congelare, sebbene in tutti operano l’uno e l’altro.” Opera segreta di Ermes.Questa operazione deve durare molto tempo, in modo che gli Zolfi possano congiungersi

ed effettuarsi la cristallizzazione, che non differisce dunque molto dalla congiunzione, laquale fa intervenire il Mercurio. Cyrano di Bergerac ha probabilmente velato nella suaStoria comica gli stati e l’impero del sole in essa contenuti (Parigi, Charles di Sercy, 1662,la migliore allegoria sul quesito del congelamento.Il Congelamento si fa in diversi modi, con gli Spiriti ed i Corpi sciolti in Acqua brillante, ocon dei Sali sciolti per due o tre volte e poi Refrigerati in una, materia fluida, di questiCongelamenti i pazzi si scherniscono, perché diversi dai loro. Perché nessuno scioglie,dividendo manualmente gli Elementi, congelandoli poi in polvere secca. Talecongelamento non è nelle nostre intenzioni, perché è del tutto contrario alla nostra Opera;perché essa non teme il Fuoco e rimane untuosa ed è abbondante in tintura, la qualeessendo congelata non si liquefa all’aria né in Acqua. Perché se questo raggiungesse la

nostra Opera, essa si distruggerebbe.Del resto la nostra Pietra non si congela in una pietra dura come il cristallo o il vetro, cheinvece reagiscono solo alla grande violenza del Fuoco, ma come la cera che si fondesubito senza soffiare. Ecco perché devi stare attento a non farti ingannare, perché talecongelamento non è quello che usiamo, perché essa non cola come fanno di solito i Salirefrigerati. Ora tali Congelamenti convengono solamente ai Sofisti.Sappi dunque che la tua Medicina non può mai fluire naturalmente, né essere congelatase prima non viene putrefatta e purificata e non può fissare gli Elementi della nostra Pietrafinché saranno congelati insieme e fluire facilmente. Perciò quando la Natura saràdiventata bianca, allora gli Spiriti saranno congelati con i Corpi. Ma bisogna aspettaremolto tempo, prima che un Congelamento ti appaia simile alle perle. Rallegrati quandovedrai tale Congelamento, perché in seguito, appariranno come dei fili rossi simili alsangue. Questa cosa è la più rara e la più ricca del mondo.Questo congelamento esige la cooperazione dei tre principi: Mercurio, Zolfo rosso e Saleo zolfo bianco. Batsdorff ci dice in proposito che:“... ecco perché ci sono solo lo zolfo dell’oro e l’argento dei Filosofi che sono capaci dicongelarli, tingerli e fissarli perfettamente nello stesso tempo, a causa della loro cozione edigestione perfetta. Quando dico che non c’è che lo zolfo del Sole e della Luna, dico laverità, perché l’argento-vivo non è una vera tintura metallica, né bianca né rossa, ma beneè certamente adatto lo zolfo che ha anche virtù di digerire, congelare e coagulare ilmercurio.” Rete di Arianna

Questo è un punto importante della scienza, perché numerosi testi sembrano dire che idue Zolfi sono in qualche modo passivi, e che solo il Mercurio è il “conduttore” dell’opera.Ecco perché dopo aver mortificato la rozzezza della Terra, conoscerai la nefandezza chesi genera dall’umidità, come nessuno può negare questo principio conosciuto, così nondevi dubitare del biancore. Se una volta che la Pietra è stata imbiancata la congelerai,otterrai la Pietra più preziosa di tutte le Pietre del mondo. Questa parte dell’opera, si facome una circolazione. Questa circolazione è stata velata sotto diverse allegorie come laMetamorfosi dei pianeti di Monte Snyders o come le tre ruote, di cui parla JeanD’Espagnet nell’opera consacrata di Ermes. Il primo movimento – la Prima ruota – sublimala materia rarefacendola; il secondo movimento – la Seconda ruota – l’abbassa nelcongelamento; ed il tutto – 3 ruota – si conclude in un tipo di riposo o piuttosto, come dice

Pernety, come un movimento interno, una cozione molto lenta ed insensibile della materia.La prima di queste ruote consiste nella riduzione della materia in Acqua. Questa fasecorrisponde al regime di Mercurio e per certi alchimisti, è da questo momento che le

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nature metalliche iniziano a congiungersi, iniziando a generare. Abbiamo poi l’eclissi delsole e della luna: è la fase di putrefazione, simboleggiata dal regime di Saturno. Laseconda ruota consiste nell’evacuazione dell’umidità superflua e nella coagulazione dellamateria sotto forma di una terra vischiosa e metallica. Bisogna riprendere qui ciò che diceD’Espagnet nell’opera segreta, ai capitoli 68, 69 e 70. Ma è il capitolo 71 che permette di

spiegare ciò che esprime questa coagulazione:“La quarta digestione è la consumazione di tutti i misteri del mondo: con questa digestionela terra è stata tramutata in un eccellente fermento che fa emergere da lei tutti gli altri corpitrasmutati in un corpo perfetto, perché essa è passata nella natura celeste dellaquintessenza, così facendo la sua virtù è stata ispirata dallo spirito dell’universo: è lapanacea, la medicina universale di tutte le malattie, alle quali tutte le creature possonoaccedere. Il fornello segreto dei filosofi ti farà scoprire questo miracolo della natura edell’arte, grazie alle continue digestioni del primo regime del lavoro. Sii giusto nelle tueopere affinché Dio ti sia propizio, altrimenti l’aratura della tua terra sarà vana, perchéquesta mietitura non risponderà alla voce del contadino avaro.” capitolo 71La coagulazione dell’acqua mercuriale impone questo passaggio con i “corpi perfetti” o

quintessenza. Da questo momento la mescolanza Rebis-Mercurio, o Composto filosofale,assume il ruolo di un lievito che rinnova (nel senso di rinascita) gli Zolfi sciolti, vale a direle Anime: l’alchimista diventa allora un démiurgo.Appena l’umidità causa la nefandezza, il secco si putrefà, anche l’umidità congelata dalsecco genera nella notte un biancore luccicante e molto chiaro. Dopo il bianco la materiatende a seccarsi, così nell’umidità la nefandezza si mostra sempre con diversi nuovi colori.Pernety dice che:“Tutto il procedimento Filosofico consiste nello scioglimento del corpo e nel congelamentodello spirito, tutto si fa con la stessa operazione. Il fisso ed il volatile si mischianointeriormente, ma ciò non può farsi se il fisso non si è prima volatilizzato. L’uno e l’altroinfine si baciano e riducendosi diventano assolutamente fissi.” Favole, Principi operativiQui la difficoltà è quella di definire bene questa volatilizzazione del fisso, perché con la viasecca che si pratica col crogiolo brasqué , non otteremmo una volatilizzazione ordinariadelle materie e si perderebbero per sempre. Ma se ipotizziamo che la volatilizzazione èuna sublimazione che si dissolve, vale a dire, di un tipo di proiezione che opera per mezzodello scioglimento degli Zolfi nella massa liquida del Mercurio, potremmo far emergerequella cornice formale che Philalèthe chiama sublimazione filosofica.La causa di tutto questo è il caldo mobile continuo e temperato della materia, la qualeviene alterata sostanzialmente sia fuori che dentro: non come fanno i pazzi sofisticamente,ma in modo che ogni parte possa sopportare il Fuoco, fluente, fisso, stabile ed acquisiscauna perfetta tintura. Mentre la prima digestione della carne causa il biancore (il chyle per la

siccità nello stomaco), la seconda, che si abitua al fegato, causa un rossore fisso per viadel caldo temperato: parimenti la nostra Pietra a causa della siccità e del caldo temperato,si digerisce e si completa al bianco ed al rosso. Si vede che Ripley mescola un poco igeneri e parla di operazioni che non hanno niente a che vedere espressamente con lacoagulazione. Ripetiamo con Dom Pernety dunque che la coagulazione o congelamentosono:“un Termine di Fisica e di Chimica. È il legame della composizione dei misti che creano ilreciproco attaccamento delle parti. La coagulazione è solo un rudimentale fissaggio. Cisono due tipi di coagulazioni, come due tipi di soluzioni. Una si fa con il freddo, l’altra con ilcaldo, ed ognuna si suddivide ancora in due; una è permanente, l’altra non lo è. La Primasi chiama fissaggio e l’altra semplicemente coagulazione. I metalli sono un esempio della

prima, i sali lo sono della seconda.

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La coagulazione filosofica è l’unione inseparabile del fisso e del volatile in una massa cosìfissa che non teme gli assalti del fuoco più violento e comunica la sua fissità ai metallitrasmutandoli.”La coagulazione è solamente un rudimentale fissaggio, questo significa che si tratta diun’operazione reversibile. Tutto accade in questo stadio dell’opera, che corrisponde al

regime di Venere o di Marte in modo dinamico ed instabile. Del resto, non è impossibileche questa coagulazione che precede il fissaggio, sia simboleggiata dal passaggio daVenere a Marte, in pratica tra Afrodite ed Arès. Ma abbiamo visto che Arès ed Afroditeerano anche i geroglifici mitologici delle due principali materie prime che entrano nellacomposizione del solvente.Ma ti occorre conoscere un altro Segreto, è quello di come il bambino dei Filosofi nascedall’aria, non è molto di più di come soffiare sui carboni. Non prendere ciò che ti dico per gioco né come presa in giro, perciò credimi, altrimenti perdi la tua Opera, se la tua Terravenisse sommersa dall’Acqua, non vedresti mai il nostro vero Congelamento.Questa riflessione sui carboni deve farci riflettere: il carbone come la calce, è un corporiduttore. Ora, Pernety insiste molto su questo termine, poiché scrive: l’uno e l’altro infine

si baciano, e a causa della riduzione diventano assolutamente fissi. “Ora, Ripley scrivevanel XVII sec., quando non conosceva niente dei fenomeni di ossido-riduzione. È tuttavia iltermine adeguato che è stato adoperato qui. Ma ecco cosa ha detto ancora Pernety delcongelamento:“Congelamento. In termini di Scienza Ermetica, significa la stessa cosa che coagulazione.È propriamente un indurimento di una cosa molle, per il disseccamento dell’umidità ed ilFissaggio del volatile. È in questo senso che Ermes ha detto che la forza della materiasarà perfetta se l’acqua si ridurrà in terra; perché tutto il magistero consiste nel ridurre lamateria in acqua con la soluzione e farla ritornare terra con la coagulazione. Congelare,tingere e fissare è solamente la stessa operazione continuata nello stesso vaso.”Il lettore accosti a quanto appena detto a ciò che dicevamo più in alto della Pietra: “è conl’eliminazione progressiva di questo seconda parte dunque, che la nostra Terra acquisiscele proprietà di un Fuoco aereo e puro, è quello di cui brilla l’Escarboucle dei Saggi, il qualesa trattenere – chiunque di voi l’abbia già fatto senza misurarne la portata esoterica – è unraggio di sole. In quanto all’aria, finisce per trasformarsi in Acqua pietrificata, in oceanopietrificato, dopo che l’elemento aereo conosciuto con il nome di quintessenza – il quintoelemento – sarà stato completamente consumato nel parto ermetico tra i nostri dueprincipi. “Questa acqua pietrificata non si identifica con il disseccamento dell’umidità; è veramente,l’acqua ridotta in terra, l’acqua pietrificata.

Un’Anima, che unisce il Cielo alla Terra, sale dalla terra, come l’acqua sale dall’acquapura. Essa dona la vita ad ogni cosa che vive e covando incessantemente sulla nostranatura quadrupla, si sforza di migliorarla con tutto il suo potere. Questa Aria è il Fuocodella nostra Filosofia, chiamata il nostro olio, e misticamente la nostra Acqua.Parimenti, in questa Aria, che rappresenta il fuoco della filosofia chimica, ci trovi l’esattacorrispondenza di questo Fuoco aereo puro. Ma questo Fuoco, è anche un olio fluente,vischioso, che contiene i nostri zolfi che sono infine la nostra Acqua, si tratta del mareermetico nel quale nuotano i pesci grassi ed argentati di Jean D’Espagnet – Operasegreta.In questa Aria di mezzo che chiamiamo olio, o Acqua, il nostro Fuoco, il nostro unguento, ilnostro Spirito, e la nostra Pietra, sulla quale tutta la nostra Scienza è fondata, non esce

mai sola fuori e non entra mai sola, non per il Fuoco stesso; ma l’acqua la conduce primafuori e dopo la riporta dentro, perchè l’acqua non si divide mai dall’acqua. L’aria deglialchimisti è dunque molto particolare. Contrariamente a ciò che si potrebbe pensare, si

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tratta di un elemento liquido in un stato di grande viscosità portato ad un’alta temperatura.È “l’uccello volante senza ali”. Si può pensare a dei fenomeni convenzionali che portanoad una circolazione del Compost; questi fenomeni convenzionali potrebbero qualificaremeglio queste “ascese e discese” di cui parlano certi testi.Così l’acqua può muovere solamente la nostra Acqua, questo movimento causa sia la

morte che la vita: perché l’acqua si unisce naturalmente all’acqua, senza nessun ostacoloné ripugnanza, questa Acqua è ignorata completamente dai pazzi, visto che essa èprobabilmente della natura dello spirito calcinato, quello stesso che porta fuori.L’acqua è il Sole della vita di tutte le cose che esistono in questo mondo, tutte le cosehanno avuto origine dall’acqua, come accade inizialmente in tutte le donne chepartoriscono, le quali si liberano delle Acque, se tutto va bene si chiamano Albron, cheesce prima di esse e prima del parto, con grandi dolori.Certamente questo è il motivo principale per il quale i Filosofi ci hanno raccomandato diessere pazienti ed aspettare finché l’acqua si asciughi completamente nella polvere,nutrendola con un caldo continuo e non violento, perché le qualità di ogni Elemento sonocontrarie, finché dopo la nefandezza l’unione ne fa un biancore refrigerato, ma mai, senza

divisione.Quest’acqua congelata sembra di natura differente da quella di cui parla Pernetynell’articolo “Lo sputo della Luna” dal suo Dizionario:“Lo Sputo della Luna - è la materia della Pietra filosofale prima della sua preparazione. ISaggi danno questo nome anche al loro mercurio preparato. Parecchi alchimisti hannodato il nome di Sputo della Luna, o Sputum Lunae, o flos coeli, ed hanno lavorato conesso, come sulla vera materia della grande opera; è vero che questo flos coeli ci puòindurre in errore. Stabilirne la sua natura è abbastanza difficile, perché è una specie diacqua refrigerata, senza odore e senza sapore, somigliante ad una fragola ancora acerbae di colore verde che esce dalla terra durante la notte, o subito dopo la fine di un grandetemporale. Nei grandi caldi, questa materia tenendola all’ombra conserva un grandefreddo. La sua materia acquosa è molto alata ed evapora con un caldo non molto forteattraverso una pelle estremamente magra che la contiene. Non si scioglie né nell’aceto, nénell’acqua, né nello spirito di vino; ma se si rinchiude il flos coeli in un vaso ben sigillato elutato, si scioglie da solo lasciando un’acqua estremamente puzzolente, senziente comegli escrementi umani, molto-corrotti, i quali si manifestano con un’abbondanza di zolfovolatile. Dal colore sembra inizialmente uno scioglimento, l’acqua nella quale questamateria si fissa, è prima blu celeste, poi viola, poi rosso porpora, in seguito schiarisce,assumendo i colori dell’aurora, ed infine ambrata color oro. La pellicola galleggia molto-molto tempo in questa acqua; lasciando sul fondo del matras, fin dal principio delloscioglimento, una specie di polvere bianca come l’amido. Per questo bisogna aver raccolto

il flos coeli prima dell’alba, pulendolo bene, pezzo per pezzo, da tutta la terra e da altrematerie estranee che potrebbero essersi attaccate. Parecchie persone mi hannoassicurato che si faceva col flos coeli un eccellente rimedio per guarire parecchie malattie.Bisogna avere cura di non far toccare affatto, né raccogliere il flos coeli con nessunmetallo, ma solamente col legno o con un bicchiere di vetro.”Questo flos coeli sembra riferirsi al nostoc usato da molti alchimisti. La vera natura del floscoeli è la rugiada di maggio, altro nome del Mercurio. Questa rugiada appare nel Compostdopo la fase di putrefazione, è simboleggiata da Saturno. Questo argomento, sembrainteressante studiarlo non solo nei regimi planetari, ma soprattutto come mediatore tra tuttii regimi. Così, fra Saturno e Giove, la transizione ci viene data da Metis, personificazionedella Prudenza – vedere sezione delle Guardie del corpo – figlia di oceano e di Téthys,

Metis fu la prima donna di Zeus: era maga ed offrì una pozione magica a Cronos,obbligandolo a rigettare i suoi bambini, i Titani, che aveva inghiottito.Si può vedere la transizione tra le fasi di putrefazione ed il biancore dell’ottone.

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Tutta questa conversione di una cosa nell’altra e di uno stato nell’altro, si fa con unadiscreta e semplice operazione Naturale, come fa lo sperma dell’uomo nella matrice delladonna. Perché lo sperma ed il caldo sono il fratello e la sorella che si convertono da soli egenerano un uomo perfetto, seguendo le operazioni della Natura nell’agire o nel patire.Così si comporta la nostra Pietra nel suo Bicchiere, nutrendola con un caldo temperato si

converte nella nostra Pietra. L’esempio dell’uovo che si trasmuta in pollo grazie al caldotemperato, è una similitudine che ben si adatta alla nostra opera. Come ad esempio lepiante vegetali che crescono solo con l’umidità ed il caldo. Ripley ci vuole parlare qui delledue nature metalliche che possiamo paragonare ai due Draghi di cui parla N. Flamel nellesue Figure geroglifiche, riferendosi ai serpenti mandati da Giunone – il simbolo dellanatura metallica – che Ercole dovette strangolare nella sua culla. Giunone presiede almatrimonio e la donna addormentandosi implora il suo aiuto chiamandola Juno Lucina.Essa abbraccia il parturition ermetico che rappresenta il simbolo degli Zolfi.Il fratello e la sorella sono l’immagine dei serpenti che si avvolgono intorno al caduceo diErmes.I Minerali sono nutriti dall’umidità radicale che è il loro principio, non oltrepassando la loro

specie. Così muteremo nuovamente una cosa nell’altra in un solo Bicchiere, vale a direnella loro madre che è l’acqua (quando sono trasformati se il principio è stato ignorato,lavori invano). Ma allora tutto è sperma, e non c’è altro che specie con specie, due innumero, maschio e femmina, agente e paziente, nella matrice della Terra molto preziosa,ed acquosa ci sono a volte una cosa nella cosa, in un solo Bicchiere, così di stato in stato;finché la Natura li porta ad una sostanza rigenerata. Così lo sperma nel suo genere sialtera, adatto e capace in simile genere di moltiplicare il suo genere.Bisogna nuovamente ricordare il percorso alchemico del castello del conte di Fontenay –vedere sezioni dei Principi ed Introïtus, V – Mercurio – che interpreta in modo magistralequesta generazione:

Figura IV (dettaglio del camino alchemico)

Forniti di tutte le nostre notizie, è possibile completare l’interpretazione del medaglionecentrale del camino. Lo scudo centrale non raffigura altro che la Pietra triangolare nella

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sua forma, quadrangolare nel suo stato e circolare nella sua origine. È ciò che indicanoinizialmente le tre stelle che simboleggiano le tre ruote che sono necessarie, secondoD’Espagnet, per assicurare la buona circolazione degli elementi. Queste stelle raffiguranole materie dell’opera prese in uno stato diverso del lavoro: la prima stella segnala laputrefazione o regime di Saturno; la seconda stella segnala il biancore con la quale

l’ottone è stato lavato dalle sue scorie e dove si può valutare che le due nature metalliche,senza essere legate radicalmente, acquistano un collegamento labile; la terza stellasegnala la coagulazione del Compost. La cifra 4 ha un aspetto irregolare dove siintravedono delle proprietà ermetiche: la croce, in alto e a destra segnala il crogiolo e,situata sulla barra orizzontale, vuol dire che la cozione debba essere lineare ad un stadiotardivo dell’opera. In quanto alle lettere I ed M, il loro senso resta sconosciuto.Nel periodo di questo progresso naturale, dove lo sperma concepito cresce, la sostanzaviene nutrita dal suo proprio mestruo che è stata spinta fuori dalla Terra tingendola di uncolore verde. A prima vista, e durante questo tempo il Sole inizia il suo percorso di luce asettentrione. Sul verde, vedere le note del commento della Nuova Luce chimica.Ti dico in segreto che il sangue di questo mestruo è il sangue del nostro Leone verde, e

non del vetriolo. Signora Venere avrà cura di insegnarvi la verità di questo Segreto, seavrete cura di chiedergli il suo consiglio fin dal principio. Questo Segreto è stato nascostoda tutti i Filosofi. Questo sangue estratto dal Leone dà calore, non più una perfettadigestione. Ecco una parte di ciò che dice Pernety sul Leone verde:I Filosofi distinguono i vari tipi di Leoni verdi. Con il primo intendono il sole o l’astro che ciillumina, che nel mondo fa vegetare tutto. Con il secondo, il mercurio, non quello volgare,ma quello che è comune a tutti gli individui, di conseguenza più comune dell’argento vivo omercurio comune.Questo è quello che ha fatto dire ai Filosofi, che il loro mercurio si trova dovunque ed intutto. Con il terzo Leone, intendono lo scioglimento stesso della loro materia, chechiamano spesso Adrop. Con il quarto, è questo Adrop o vetriolo Azotato, chiamatoPiombo dei Saggi. Con il quinto, intendono il loro mestruo che puzza; che Riplée,Raymond Lulle, Géber e tanti altri chiamano: Spirito puzzolente, Spiritus foetens, oSangue del Leone verde. Con il sesto intendono il vetriolo comune, che chiamano: Leoneverde dei pazzi, talvolta anche verderame. Il settimo Leone è il mercurio volgare sublimatocol sale e col primo vetriolo, che non è la vera materia dei Saggi. Riplée chiama talvoltaquesto Leone verde, Sericon. Si estraggono da lui due spiriti viscosi, il primo bianco,opaco, somigliante al latte, che gli ha fatto dare il nome di Latte della vergine 1, 2, per Paracelso: Collo dell’aquila, Glutine dell’aquila. Il secondo spirito è di colore rosso, moltopuzzolente, chiamato comunemente Sangue del Leone verde. Sono questi spiriti che iFilosofi, nell’imitazione di Raymond Lulle, hanno chiamato Vino bianco e Vino rosso,

(questo non va inteso come vino bianco o vino rosso comune)”. Dizionario mytho-ermeticoCome abbiamo visto, la materia del Leone verde sembra poco conosciuta. Vedere suquesto argomento i rinvii recenti: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10 – La settima definizione delLeone verde riprende probabilmente la preparazione del biossido di mercurio? Huginus aBarma – La sesta definizione riprende uno dei vetrioli, all’occorrenza del solfato di ferronon carbonizzato in biancore? Drago scaglioso – La quinta definizione ci dà uno dei nomidel Mercurio filosofico all’epoca della fase di putrefazione che in realtà corrisponde alla“opera al nero” – Sulla terza definizione, abbiamo visto che George Aurach non era dellostesso parere di Pernety. L’Adrop – 1, 2 – indica probabilmente uno degli altri nomi delMercurio. La seconda definizione proviene da un contro-senso di Pernety, perché quandogli alchimisti dicono che il loro Mercurio si trova dovunque, vogliono qualificare o lo spirito

universale che corrisponde probabilmente ad un acido, carbonico, o il nitro che è la parte“venusiana” del Mercurio. La prima definizione è una essenza astrologica: il Sole è per tradizione il signore del segno zodiacale del Leone.

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Questo sangue è chiamato il nostro Mestruo Segreto dal quale il nostro Sperma è nutritocon temperamento, quando si trasforma in feci corporali, debitamente imbiancate eperfettamente secche, refrigerato e fissato nel suo stesso corpo, può sembrare bello avedersi del colore del latte. Questo sangue è stato cotto due volte, questa opera si chiamail Diadema bianchissimo.

Senti adesso quanto la nostra Acqua ignea, che è così acquosa, ed è chiamata la nostraAcqua mestruale che si scioglie dentro la nostra Terra e si carbonizza naturalmente per Congelamento, così tanto che non può più dividersi. Tuttavia non devi smettere dicongelare l’acqua, fino a tre parti di quella chiamata Acqua acquosa, neanche con laquarta parte della Terra refrigerata.A questa sostanza così refrigerata destina la quarta parte dall’acqua cristallina, facendo inmodo che siano sposati insieme per congelamento, per mezzo del Metallo che come unaspada di recente lucidata, risplenderà dopo la nefandezza apparsa prima. Ora, dagli laquarta parte della nuova Acqua.Deve ricevere ancora molte imbibitions (umidificazioni); dagli la seconda e dopo la terza,mantenendo sempre la proporzione, dagli poi la quarta imbibizione, la quinta, e la sesta, e

conserva ogni volta due parti, dopo tre parti e la settima deve avere cinque parti.Quando avrai fatto sette umidificazioni, devi far girare la ruota e corrompere tutta questamateria senza addizione, aspettando prima la nefandezza se vuoi far bene. Allora congelatutto nel bianco ed avrai portato la tua base alla sua fine. Passando al rosso per il Suddell’Italia. Sulle imbibizioni, vedere le Guardie del corpo – ecco ciò che dice l’anonimo nelHuginus a Barma:“perché questa materia deve avere abbastanza spazio per circolare liberamente? perchéquesta rugiada mercuriale, animata e messa in movimento dal caldo esterno, sale escende continuamente, ed è tramite questa rivoluzione trasversale che si operano lesublimazioni, le umidificazioni, gli arrossamenti, le precipitazioni, i cohobations, leseparazioni degli elementi, le digestioni, è per questo motivo che i Filosofi hanno scritto sudi lei capitoli particolari, per indurre in errore i sofisti, perché tutte queste operazioni non sifanno in vasi diversi, ma in un solo vaso e con un fuoco semplice.”Aggiungiamo che gli Artisti dicono anche che non c’è che una sola operazione, la qualeconsiste nello sciogliere e nel coagulare (Solve et Coagula). Non ci si rende contodell’importanza fondamentale della formula “solve e coagula”; essa non assume tutto ilsuo senso finché non si possiede una certa conoscenza dei testi e dello spirito alchemico.Così la tua Acqua è divisa in due parti: con la prima i Corpi vengono putrefatti, con laseconda farai delle umidificazioni dopo che la materia sarà diventata nera, quindi subitodopo essa esposta ad un fuoco dolce diventa bianca; questo per i Filosofi si chiama: Soledi uno splendore celeste. Riducilo poi al rosso ed avrai vinto le difficoltà che si

incontravano per entrare nella sesta Porta. Alla soglia della settima porta, andiamo a direancora alcune parole sulle imbibizioni, citando Batsdorff:“I Chimici stessi sono persuasi che questa Scienza è di loro competenza e non di altre.Vedendo spesso nei loro Libri i termini di Sublimazioni, Soluzioni, Digestioni, Calcinations,Imbibitions, Coagulazioni, ed un’infinità di altri termini di cui si serve la Chimica”. Rete diArianne, avvertimentoÈ certo che l’alchimia si serve di particolari operazioni della chimica, soprattutto dellereazioni di oxydo-riduzione condotte ad alta temperatura – per la via secca – edutilizzando poi un artificio, come gli alchimisti moderni (Fulcanelli) hanno sottolineato, cheva più a vantaggio della fisica che delle semplici esperienze di chimica. La parola chiave èquella di cristallo – in quanto l’alchimia, ci dice lo stesso autore:

“Essi non insegnano l’alchimia come fanno tutti gli altri Autori, con molta confusione esenza ordine, mischiando tutte le parti e differenti cose con termini diversi, dando nomidiversi alla stessa cosa, chiamandole con lo stesso nome diverse materie e diversi oggetti.

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Essi danno diversi nomi con diversi colori o cambiamenti che appaiono nel processo delloro lavoro: quando è al nero, lo chiamano il loro bronzo; quando passa dalla nefandezzaal citrinite, il loro oro; quando arrivano al terzo colore, il fiore d’oro; quando vanno ancoraoltre, lo chiamano fermento e quando sono al rosso perfetto, il veleno dei Tintori”.Sembra che il colore citrine abbia un rapporto con la Luna ermetica, si tratta forse del

solvente dei Saggi. Ecco una citazione di Limojon estratta dalla sua Lettera ai Veridiscepoli di Ermes, terza Chiave a proposito del citrine:“...voglio rivelarvi un segreto... Alcuni si sono accontentati di dire, che il loro liquore si facon due Mercuri, uno bianco e l’altro rosso. Flamel ha detto più precisamente che egli hausato del Mercurio citrino, per fare le umidificazioni al rosso; avverte i bambini dell’arte dinon sbagliarsi su questo punto; assicura anche che avrebbe sbagliato, se Abramo Juif nonlo avesse avvertito... Vi ho rivelato un grande mistero... il Cosmopolita ha toccatospiritualmente questo argomento con una famosa allegoria, parlando della purificazione edell’animazione del Mercurio: ciò arriverà, se dai da mangiare al nostro vegliardo l’oro el’argento, affinché li possa consumare, ed infine quando l’avrà divorato morirà bruciato...”Si legge nell’Accozzaglia:

“Sappiate che la nostra opera ha parecchi nomi come vi dico di seguito: Magnesia, Kukul,Zolfo, Aceto, Pietra Citrine...”.Vedere per questi termini: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11. Questa coincidenza tra il citrine ela Luna è molto più preziosa dell’apparizione di questo colore e si distingue nel momentoin cui, dal regime della Luna, passiamo a quello di Venere. È meglio, in ogni caso, quelloche scrive Philalèthe:“Ecco perché, se hai lavorato sul Sole volgare, preoccupati di realizzare il matrimonio diDiana e di Venere all’inizio delle nozze del tuo Mercurio; ponili poi nel nido, e, col fuocorichiesto, vedrai il quadro colorato della Grande opera: il nero, la coda di Pavone, il bianco,il citrine ed il rosso.” Introïtus, 19Segnaliamo che i colori iridati che ricordano quelli della coda di pavone, sembranointermedi tra il nero ed il bianco. Il pavone è l’animale consacrato a Giunone; Giunone, tuttilo sanno, è la donna di Giove; ora, Pernety ci dice che il regime di Giove, intermedio traquello di Saturno e quello della Luna, è di colore grigio.

SETTIMA PORTADella Cibazione o Nutrizione

Cibazione è la nutrizione o cibo della nostra Materia secca, avviene prima col latte e poi

con la carne. Questa nutrizione va fatta moderatamente con ambedue gli elementi, finchési riduce al terzo ordine. Non dare mai a questa materia una quantità che la possasoffocare. Proteggila dall’idropisia e dal diluvio di Noè; ecco perché gli darai della carnepoco a poco e la disseterai quel tanto che le serve per paura che gli umori acquosi nonoltrepassino il sangue. Il bere deve essere così dosato, in modo da non spegnere mai ilsuo appetito naturale.Settima PortaCibation è la nutrizione o cibo della nostra Materia secca, avviene prima col latte e poi conla carne. Questa nutrizione va fatta moderatamente con ambedue gli elementi, finché siriduce al terzo ordine. Non dare mai a questa materia una quantità che la possa soffocare.Proteggila dall’idropisia e dal diluvio di Noè; ecco perché gli darai della carne poco a poco

e la disseterai quel tanto che le serve per paura che gli umori acquosi non oltrepassino ilsangue. Il bere deve essere così dosato, in modo da non spegnere mai il suo appetitonaturale. Dom Pernety ha scritto nell’articolo sulla Nutrizione (Cibation):

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“Nutrizione col suo stesso latte, dato con moderazione, della materia secca dei Filosofi.(Riplée) Se viene somministrato questo latte in abbondanza, il bambino diventerà idrofugoe la terra sarà sommersa dal diluvio. Va dunque somministrato poco a poco con giustaproporzione.”Non vediamo come, nella via secca e nella via umida, si possa dare questo “cibo” della

Pietra manualmente poiché il matras è sigillato. La nutrizione la si deve intendere in modoocculto. Vediamo cosa ci dicono in proposito i grandi autori:“Le leggi del movimento di questo cerchio sono date dal fatto che gira lentamente egradatamente, spargendo l’umido con parsimonia. Per paura che se ne dia troppo, nonallontanarti dalla sua giusta misura e come il fuoco, sia naturale che innestato, che èl’architetto di tutto il lavoro, una volta ricoperto dalle acque non perda il suo vigore, o sispenga. Occorre anche che il cibo solido ed il liquido siano assunti uno dopo l’altro,affinché la digestione sia facilitata e che la proporzione del secco e dell’umido sia perfetta,perché il loro collegamento indissolubile è la fine e il corpo dell’opera. Sta’ attento dimettere altrettanto umido quando annaffi, in modo che non si consumi evaporando,affinché la ristorazione, che è rivitalizzante, restituisca le altrettante forze perse

nell’evaporazione debilitante in aura tolta.” l’opera segreta di Ermes, D’Espagnet, 89Dovete comprendere che gli alimenti in questione sono quelli depositati insieme nelMercurio, prima dell’inizio della cozione: si tratta dei due Zolfi. Ecco perché costituiscono ilcibo solido, l’assorbimento alternato del secco e dell’umido significano le cohobationsfilosofiche motivo per cui l’ottone si carica sempre più e si imbianca poco a poco, prima dipassare al colore citrine. Artéphius sembra del parere che il nutrimento è un’operazioneche esordisce fin dal terzo atto:“Cuoci, dice Adfar, con un fuoco dolce, come per il cibo e la nascita dei pulcini nell’uovo,affinché i corpi si sciolgano e la loro tintura, nota bene sarà amorosamente unita con l’altroconiuge completamente. Perché non esce e non si estrae in una sola volta, ma escesolamente poco a poco, ogni giorno, ogni ora, finché dopo un lungo tempo questoscioglimento avvenga completamente e ciò che è stato sciolto, fuoriesca subito conl’acqua. Occorre che in questa soluzione il fuoco sia lento, dolce e continuo, finché i corpidiventino un’acqua vischiosa, impalpabile, in modo che tutta la tintura esca fin dal principiodi colore nero, questo è il segno del vero scioglimento, che poi, con una lunga decozione,diventerà acqua bianca e permanente.” Libro segretoL’anonimo di Huginus a Barma è del parere che non bisogna aggiungere nessuna cosaestranea nell’Athanor:La “nostra pietra non deve assumere nessun alimento che gli sia estraneo, così bisognanutrirla col suo stesso latte, che conserva accuratamente il suo temperamento, tanto nellaquantità che nella qualità del cibo che è giusto dargli, stando attenti che non abbia a subire

nessun danno. Vediamo difatti che il legno, i metalli ed altre cose simili, quando restanosepolti per molto tempo nel seno della terra, si pietrificano; conservando esternamente laloro prima forma, perché nutrendoli con un alimento estraneo, non congeniale, contrarioalla loro Natura”, acquistano in qualche modo un altro temperamento o costituzione. chap.XLVIIIC’è un esempio di metamorfosi tra quelli che abbiamo studiato nella sezione del Mercuriodi natura, dove abbiamo visto che il legno si può pietrificare lentamente. Finalmente,possiamo dare un nome a questo cibo della Pietra: è il latte di Vergine.

Perché se beve troppo dovrà vomitare, diversamente si ammalerà parecchio. Così deveproteggere il suo ventre dall’idropisia e dal flusso, altrimenti la cosa non andrà a buon fine.

Piuttosto lascia che abbia molta sete e stai attento a non dargli al tempo stesso troppo dabere; perché nella sua gioventù deve essere messa a dieta di proposito. Rinviamo qui illettore alle prime esperienze di sintesi mineralogica di J.J. Ebelmen; comprenderà

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comodamente da che cosa la nostra Pietra può essere attaccata: da idropisia, o daessiccamento prematuramente.

Quindi predisponi una dieta come Natura richiede, vale a dire molto moderata, finché siain età, guardandosi dall’acqua e nutrendola col Fuoco umido, allora crescerà ed

aumenterà in coraggio e ti darà molto più profitto, perché cambierà i Corpi malati in corpisani e lucidi, pulendo la loro corruzione con le sue virtù.

Occorre che la ruota giri tre volte intorno, custodendo la regola del tiepido e delnutrimento, così quando sentirà il Fuoco si scioglierà come la cera. Ti ho detto la dieta piùadatta, dopo che gli Elementi saranno diventati equivalenti. Ho detto anche come ridurrai iltuo Oro in bianco, simile al fiore dalla spina bianca, chiamata Magnesia, il nostro Zolfobianco incombustibile che non volerà via mai dal Fuoco. Così giungerai all’alba. Bisognacitare ancora un passaggio di Basilio Valentino che descrive a meraviglia il vero poteredella nutrizione:“Accordatemi la grazia che io possa sempre ammirarvi nella vostra opera e tenervi

eternamente nel mio cuore; che possa, oltre alla salute e al cibo corporale che la vostrabontà infinita mi ha dato, ottenere quella dell’anima nella vostra casa celeste, della qualenon ho nessun dubbio, poiché nell’albero della Croce avete sparso il vero Balsamo e loZolfo celeste, per me, povero peccatore, e per tutti gli altri...” Carro Trionfale, preghieradell’autoreBel momento di scrittura occulta: Basilio vuole dire che la concezione della Pietra dipendedal potere che avrà il Mercurio – casa celeste, vale a dire il firmamento dei Filosofi – dimantenere per molto tempo in soluzione lo Zolfo rosso prima che possa associarsi alBalsamo – che costituisce lo Zolfo bianco: il balsamo è in partenza della resina. La resinaha sempre indicato lo Zolfo bianco – l’albero della croce è il simbolo dei Quattro Elementi.Pernety ci dice a proposito della Croce:“Jean de Roquetaillade, conosciuto con il nome di Jean di Rupescissa, ed Arnaud diVilleneuve, dice che nel lavoro della composizione della pietra dei Filosofi: occorre che ilFiglio dell’Uomo venga innalzato sulla croce prima di essere glorificato; questo per designare la volatilizzazione della parte fissa ed ignea della materia. J. Dée, inglese, hafatto nel suo trattato dell’opera dei Saggi, un paragone molto ampio della Pietra colmistero del nostro Riscatto”. DizionarioIn effetti, ed è Batsdorff che ce lo dice, il migliore alimento della nostra Pietra, è ancora ilFuoco: “ma al contrario, la Pietra dei Saggi non fonde sul fuoco, al punto che egli è il suocibo ed è la causa della sua perfezione, per questo motivo i Filosofi hanno chiamato pietratutto ciò che resiste al fuoco”. Rete di Arianna, discorso preliminare

Ma, nello stesso tempo, il cibo della Pietra è anche la Terra, che prende tutto sommato, lasua sostanza dai Quattro Elementi: infatti ha gli attributi di Zeus per la sua originespirituale; di Poseidone per la sua culla, Acqua permanente; di Gaïa per la sua sostanzachthonienne ed infine di un Fuoco di origine plutoniana, del quale si può immaginarel’influenza di Plutone.

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OTTAVA PORTADella Sublimazione

Per sublimare bene, non rischierai se farai prima i Corpi spirituali, e, come ti ho mostrato,gli Spiriti corporali.Facciamo la Sublimazione per tre cause; la prima per fare il Corpo spirituale, la secondaaffinché lo spirito possa essere corporale e rimanga fisso con lui, e della stessa sostanza,la terza è che la Salsedine solforosa diminuisca, perchè è infruttuosa.

Ottava PortaPer sublimare bene, non rischierai se farai prima i Corpi spirituali, e, come ti ho mostrato,gli Spiriti corporali. È esattamente ciò che vuol dire il motto: “solve e coagula.” Gli Zolfidevono essere sublimati nella sostanza stessa del Mercurio: rendere i corpi spirituali. Poi,dopo un periodo sufficientemente lungo, gli Zolfi si rinnovano in una sostanza unica che èla materia stessa della Pietra: questo vuol dire rendere gli spiriti corporali.

Nessuno sublima il Mercurio col Vetriolo, il Sale comune o altri Spiriti, oppure con le scoriedi ferro e di acciaio. Le scorie delle uova carbonizzate e della calce viva, secondo lorosublimano bene qualunque cosa, tuttavia la loro Sublimazione non è per niente simile allanostra. Ma adesso ti mostreremo la vera Sublimazione.Ripley si mostra qui molto riservato: i vetrioli sono molto utili nell’opera, vedere il DragoScagliato. Le squame di ferro sono dei batteri che fanno parte dello Zolfo rosso e dellacalce viva. Quando questa calce è spenta, sostiene un ruolo capitale nei fenomeni diossido-riduzione permettendo di riportare dei sali metallici al loro grado minimo diossidazione, addirittura di trasformarli in metallo allo stato separato: vedere sezioni viaumida.

Nella nostra Sublimazione prima di ogni cosa, bisogna stare attenti di non sublimare forte,fino all’orlo del vaso, perché con la violenza non la farai scendere, ma aderirà all’orlo erimarrà lassù finché non si congiungerà per refrigerazione. Quindi sostituisci sotto, il caldo

violento con un caldo temperato, per 40 giorni, finché sia nera e bruna. questi quarantagiorni hanno un valore del tutto simbolico. Ne discutiamo nella sezione dell’Olimpoermetico.

Allora l’acqua comincia ad uscire fuori dalle sue stesse vene, in quanto ciò che è sottilevuol salire sempre con lo spirito. Questo serve affinché tu ricordi: considera come i Corpisono stati qui eclissati e marciscono direttamente, sublimali sempre di più, finché si alzinotutti con l’acqua.Così quando espellono il loro veleno, la nefandezza si mostra nell’acqua e in ciascunadelle loro parti diventando spirituali, perché col nostro sistema si sublimano comodamentecon l’acqua che lo porta via con essa. Perché occorre che il nostro Bambino sia essiccato

nell’aria con l’Acqua, come ti ho già detto . È una delle parti della Grande Opera che èdifficile da comprendere perché molti alchimisti hanno detto che la sublimazione si facessecome in un matras o in un vaso; si tratta certo di un vaso... ma del vaso di natura. Allora, si

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comprende meglio ciò che vuole dire Ripley quando scrive che “il bambino è nato nell’ariacon l’Acqua”. Bisogna capire che gli Zolfi devono essere sublimati nella materia stessa delvaso, vale a dire nel Mercurio.

Ma quando questi due, per Sublimazione continua, sono stati preparati così: col caldo

umido e temperato insieme, in modo che tutto sia diventato bianco e spirituale, allora ilCielo deve essere rinnovato sopra la Terra, finché l’anima sia incorporata col Corpo. Cosìtutto quello che prima era Cielo diventerà Terra, questa operazione si farà con setteSublimazioni. Ripley resta nella grande tradizione ermetica e queste sette sublimazionihanno fatto correre molto inchiostro e stancare molti spiriti – sul simbolismo della cifra 7,consultate: Guardie del corpo, Olimpo ermetico, Materia – Il Cosmopolita sembra stimareche queste sublimazioni si facciano in sette mesi e non che ce ne siano sette – NuovaLuce chimica, nota 60 – parimenti la cifra 7 è la stessa del numero dei pianeti e degliossidi, Sethon ne parla all’epoca dell’allegoria del Giardino Incantato:“Tra parecchi di questi alberi, me ne mostrò sette che avevano ciascuno il loro nome; traquesti sette ne notai principalmente due più alti degli altri, uno dei quali portava un frutto

molto chiaro e risplendente come il Sole, le sue foglie erano come d’oro; l’altro aveva isuoi frutti più bianchi dei gigli e le sue foglie erano come Argento fine. Nettuno li chiamò:uno Albero solare e l’altro Albero lunare”, Nuova Luce ChimicaRicorderete anche il motivo del perché la parola V.I.T.R.I.O.L che ha sette lettere. È ciòche lascia intendere l’autore anonimo dei Precetti del Padre Abramo, cit. da Pontanus:“Bisogna estrarre questa acqua primitiva e celeste dal corpo dove si trova, secondo noi sipronuncia con sette lettere e vuole significare il seme primo di tutti gli esseri, non èspecificato né determinato nella casa di Ariès (Ariete) per generare suo figlio. È a questaacqua che i Filosofi hanno dato tanti nomi; essa è il solvente universale, la vita e la salutedi ogni cosa...” EpistolaQuando l’anonimo scrive che questo seme è: “non specificato né determinato nella casa diAriès”, ci possiamo forse vedere un’allusione al fatto che esistono parecchi tipi di vetriolo eche il principale è quello che raffigura lo spirito universale nella materia. Nel campo dellatintura, il garançage su lana, esige una tecnica che dura sette giorni:“Il garançage su lana, per ottenere un bel rosso sincero, richiede tutte le precauzioni cheabbiamo appena indicato. Si procede per mezzo di due operazioni, una, chiamata brodo,ha lo scopo di pulirla, dopo si fanno bollire 100 Kg . di lana a bagno in un catino, 25chilogrammi di allume e 6 chilogrammi di tartaro, si lascia riposare, dopo averla ritiratadall’acqua, per sette od otto giorni in un luogo umido e chiuso.” la Tintura, Jules PelouzeCiò che è qui interessante, è che ci sono due materie, l’allume ed il tartaro che si utilizzanomolto spesso per la via secca; il fatto che si ottenga un colore rosso sincero non è meno

importante. Sarà interessante meditare anche su queste parole di Roger Bacon:“Che il vostro fuoco sia calmo e dolce; che si mantenga così ogni giorno, sempreuniforme, senza indebolirsi, altrimenti seguirà un grande danno. - Sii paziente eperseverante. - Strizzalo sette volte. - Sappi che tutto il nostro magistèro si fa da una solacosa, dalla Pietra, in un solo modo, cocendola in un solo vaso. “ Specchio di alchimiaQui si tratta ancora delle sette sublimazioni - Notate che l’epoca dell’opera dove questesublimazioni devono essere effettuate non è univoco:“Prendete una parte di buon nitro puro e due parti di calce viva, miscelateli molto insiemefrantumandoli molto sottilmente e fateli carbonizzare per tre ore al fornello a vento. Fatel’estrazione del sale dalle feci con l’acqua comune molto pura, poi coagulate ed essiccatecon l’evaporazione dell’acqua, cementate questo sale essiccandolo con nuova calce viva,

poi carbonizzatelo come la prima volta, fate di nuovo l’estrazione con nuova acqua calda,e coagulate il sale evaporando; ripetete sette volte questo lavoro; con questo metodo il

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nitro sarà convertito infine in olio e non si coagulerà più né a caldo né a freddo, ma rimarràfisso e liquido informe come olio, che custodirete.”Ma, a dirla con Salomon Trismosin, queste sublimazioni prendono il senso di colori edefiniscono 7 colori che devono succedersi:“Quando il caldo penetra, rende le cose grossolane e terrestri, sottili e spirituali e si

adattano alla materia, non più alla forma finale, non cessano di operare con lei mediante ilcalore suddetto. Ciò che i Filosofi dicono: distillare per sette volte, intendendo parlare deisette colori che si fanno per decozione continuata dentro un solo vaso e senza toccarlo,lasciando fare alla Natura che li scioglie e li mischia con i suoi pesi naturali.” Toyson d’oro,riflessione dello pseudo-SocrateCitazione completata da Trismosin:“Ecco perché nessuno dei nostri dottori ci ha lasciato per iscritto che il rame filosofale saràperfetto in sette giorni per i quali intendiamo i sette colori metallici di cui il rossore perfettoè l’ultimo; altri filosofi non vanno oltre i quattro giorni per giungere alla perfezione, anche inquesto caso i quattro giorni sono riferiti ai quattro colori principali che molti gliattribuiscono, dai quali dipende principalmente tutta l’opera, altri ancora parlano di soli tre

giorni che sono termini attribuiti alla materia ai tre più forti e più necessari coloripermanenti” Toyson d’oroIl rame filosofale qui designa l’ottone che bisogna imbiancare, che non è il bronzo. Siosserva che Trismosin semplifica via via il ragionamento – Finalmente, ricadiamo su ciòche dicevamo della Pietra: triangolare nella sua forma, quadrangolare nel suo stato ecircolare nella sua origine – Vedere anche su questa allegoria della cifra 7: Filalete,Introïtus, VI e III; Esperienze sul Regolo stellato di antimonio - il Sogno verde - la Clavicola- la Strada del cielo chimico - in quanto al testo di Cyliani, è compatibile solamente con lavia umida ma confessiamo ben volentieri di non comprendere ciò che vuole dire. Eccoquesto brano:“Si prende questa cenere e si fa sciogliere poco a poco con l’aiuto del nuovo spiritoastrale, che lascia dopo lo scioglimento e la decantazione, una terra nera che contiene lozolfo fisso. Ma ripetendo l’operazione su quest’ultimo scioglimento, da fare assolutamentecome lo abbiamo appena descritto, si ottiene una terra più bianca della prima volta. È laprima aquila, così lo devi ripetere da sette a nove volte. Si ottiene con questo mezzo ilmestruo universale, o il mercurio dei filosofi, o l’azoth, con l’aiuto del quale si estrae laforza attiva e particolare di ogni corpo”. Ermes DévoiléSi tratta della preparazione dell’alkali fisso o carbonato di potassio? Fulcanelli c’assicurache queste sublimazioni sono quelle che:“...descrive Callimaque nell’inno a Délos, quando dice parlando dei cigni: …I Cigni,girarono sette volte intorno a Délos... e non avevano cantato ancora l’ottava volta, quando

Apollo nacque.” Mistero delle Cattedrali, p. 116Questo passaggio crea il dubbio; sembra designare la seconda opera, vale a dire lapreparazione del Mercurio filosofale. Apollo, fratello di Diana dalle corna lunari può esseresolamente uno dei componenti del Mercurio. Ma, designerebbe la terza opera?Bisognerebbe vedere allora la nascita di Apollo. Allora il Sole ermetico e Délosdesignerebbero la Pietra ma, lo ripetiamo, il simbolismo di Diana e di Apollo ne fa degliattributi del Mercurio – vedere qui ancora Philalèthe, Introïtus, VII

Facciamo la Sublimazione per tre cause; la prima per fare il Corpo spirituale, la secondaaffinché lo spirito possa essere corporale e rimanga fisso con lui, e della stessa sostanza,la terza è che la Salsedine solforosa diminuisca, perchè è infruttuosa. Un’allegoria deve

essere soprattutto segnalata. D’Espagnet dice che, in questa epoca dell’opera, il Dragosceso dal cielo, diventa furioso contro sé stesso e che divora la sua coda, e si inabissa

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poco a poco, finché infine si trasforma in pietra. Si può trovare un esempio che cita Dompernety:“Mentre eravamo raccolti sotto un bel platano, diceva Ulisse ai greci, vicino ad una fontanache sorgeva da questo albero, apparve un prodigio meraviglioso. Un orribile drago, la cuischiena era macchiata da chiazze, inviato da Giove stesso, uscì dal fondo dell’altare e

corse dal platano. All’altezza di quest’albero c’erano otto piccoli passeri con la loro madreche volteggiavano intorno ad essi. Il Drago li afferra con furore, ed afferra anche la madreche piangeva la perdita dei suoi piccoli. Dopo questa azione lo stesso Dio che l’avevamandato, lo rese bello, brillante e lo cambiò in pietra sotto i nostri occhi stupiti.” Iliade, I, 2Come, non fare qui l’accostamento con la quercia ai piedi della quale sorge un ruscello inun giardino con siepi tagliate di cui ci parla Flamel nelle Figure geroglifiche?

Allora quando saranno state depurate insieme, si sublimeranno in alto più bianchi dellaneve la cui vista ti sarà molto piacevole, perché conoscerai allora perfettamente che lospirito con questo mezzo rimarrà in basso.

NONA PORTADella Fermentazione

Ti voglio insegnare questo Segreto. Ecco come da Corpi imperfetti, puoi fare dei Corpiperfetti in ogni grado. In pratica li devi prima corrompere, distruggendo tutte le loro qualità.Questo modo è quello che noi adottiamo, vale a dire che li altera prima di Fermentarli.

Nona PortaLa fermentazione si fa in due modi con i quali la nostra Medicina deve essere aumentata.Il primo modo si fa con l’Acqua chiara, sciogliendo il Sole e la Luna, quindi con la loroMedicina si congelano, ma solo quando questo congelamento non sopporta il Fuoco e ledue nature non si alterano completamente. Per questo motivo questa Fermentazione nonè da noi condivisa.Dom Pernety scrive queste parole sulla fermentazione:“Il fermento sta nell’opera come il lievito sta nella panificazione. Non si può fare del panesenza lievito, come non si può fare dell’oro senza oro. L’oro è dunque l’anima di ciò chedetermina la forma intrinseca della pietra. Non temiamo di imparare di fare l’oro e

l’argento, come il panettiere che fa il pane, il quale è solamente un insieme di acqua e difarina plasmata e fermentata e non differisce l’uno dall’altro che per la cottura. Parimenti lamedicina dorata è solamente una composizione di terra e di acqua, vale a dire, di zolfo edi mercurio fermentato con l’oro; ma con un oro rinnovato. Perché come non si può faredel lievito col pane cotto, così non si può fare l’oro con l’oro volgare, finché rimane orovolgare. Il mercurio, o acqua mercuriale è questa acqua, lo zolfo questa farina che siinacidisce con una lunga fermentazione diventando lievito, con il quale si fanno l’oro el’argento. Così come il lievito si moltiplica eternamente e serve sempre come materia per fare del pane, anche la medicina Filosofica si moltiplica e serve eternamente da lievito per fare dell’oro.”La fermentazione sembra essere l’oggetto dell’operazione dei regimi tardivi, quelli di

Venere e di Marte. L’acqua mercuriale gioca lo stesso ruolo degli enzimi che inducono per catalisi le fermentazioni più classiche – E.Chevreul, nel suo Riassunto della storia dellaMateria, ha scritto delle cose decisive sull’utilità dei fermenti in Alchimia, sollevando il velo

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del ruolo reale dell’oro e dell’argento; precisiamo subito che Chevreul non crede alletrasmutazioni, qui si stava facendo un’idea del lavoro mentale dell’alchimista che operavaal suo fornello.

Ci sono altri alchimisti che fanno la Fermentazione in modo più naturale: sciolgono il Sole

e la Luna nel Mercurio, finché si alzano in alto con gli Spiriti, sublimandoli insieme due otre volte. Quindi ne fanno la loro Fermentazione. È una buona via, ma la rifiutiamo.

C’è ne sono altri che fanno scelte più felici, poiché scelgono in parte la veraFermentazione, essi amalgamano i loro Corpi col Mercurio come per farlo bollire. Costorohanno una certa conoscenza dei nostri Segreti, ma non quella vera, né in modo perfettosupplemento.Ma ti voglio insegnare questo Segreto. Ecco come da Corpi imperfetti, puoi fare dei Corpiperfetti in ogni grado. In pratica li devi prima corrompere, distruggendo tutte le loro qualità.Questo modo è quello che noi adottiamo, vale a dire che li altera prima di Fermentarli.Si ricade qui nell’abbondanza dei testi; è forse Artéphius che vince la palma d’oro in

questo campo – bisogna fare attenzione a quanto ha detto Ripley. Nel I caso, siano i Corpidel Sole e della Luna ad essere considerati come Mercurio; non c’è lievito. Nel II caso, lenature metalliche sembrano unite al Mercurio ma apparentemente, hanno dimenticato loscioglimento radicale che è necessario nel principio della III opera: la nefandezza che èrievocata nell’ultimo paragrafo.

Del tuo compost fanne Fermentare la quarta parte, vale a dire con una quantità difermento fatto da tre parti di compost, che sia solo Fermento di Sole e di Luna. Ora se fai ilbuon maestro, fai in modo che la Fermentazione si faccia così.

Fissa l’acqua e la Terra insieme e quando la Medicina colerà e fluirà come cera, gettalasul tuo amalgama. E quando il tutto è mischiato mettilo col tuo Fuoco nel tuo Bicchiere,che sia ben chiuso e sigillato: continua così finché tutto sia fisso e ben fermentato secondoi tuoi desideri. Allora farai la proiezione a tuo piacere, perché questa Medicina saràperfetta. Puoi fermentare così, sia al bianco che al rosso.Il vetro (bicchiere) in questione è il vaso di natura. Secondo l’anonimo che ha scrittoHuginus a Barma, Bernard le Trevisan avrebbe descritto meglio la fermentazione. Si puòcitare questo passaggio che c’illumina sulla natura dei fermenti:“Il primo è in Ermes (lib 7 del suo Trattato sui fermenti e la fermentazione) dove si leggeche il fermento è della stessa sostanza della sua pasta, più chiaramente, che il fermentodell’oro è Oro, ed il fermento della Luna è Luna. Il secondo è fondato su questo assioma

naturale: la sostanza che cerchiamo, è la stessa di quella dalla quale la estraiamo. Arnauddi Villeneuve dice la stessa cosa nel libro primo del suo Rosario sebbene si esprimadiversamente” Huginus a Barma.In altri testi ci sono delle riflessioni simili - è chiaro che non occorre aggiungere niente diestraneo nel Vaso dell’opera. Sull’opera di Ermes, il Rosario dice questo:“Ermes dice nel settimo trattato del sole: Figli miei . Ci sono sette corpi dei filosofi: Il primoè il loro oro eccellente, che è il Re ed il principio. La terra non lo corrompe, i corpicomburenti non lo bruciano, l’acqua non lo altera, perché nella sua totalità è equilibrato ela sua natura è calda, fredda, umida e secca. Non c’è niente in lui di superfluo o dimancante. Ecco perché i filosofi l’hanno mostrato e l’hanno celebrato dicendo che l’oro ètra i corpi come il sole è tra i pianeti per la sua luce ed il suo splendore. È per lui infatti che

i vegetali germogliano nella terra e che tutti i frutti col permesso di Dio sono portati amaturazione. Nel mondo corporale l’oro parimenti contiene e vivifica i corpi. È il fermentodell’elisir dell’opera. Così come la pasta non fermenta e non cresce senza fermento, così,

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quando imbianchi, sublimi e purifichi i corpi, dai quali ne estrai la sconcezza per poi unirli emescolarli insieme, pasta e fermento, osservi come il fermento della pasta non è altro chela pasta stessa. Spalmate di conseguenza ed osservate se il fermento della cosa nonprovenga dalla natura di questa. È la chiave di tutti i filosofi. Prima bisogna aspettare che ilfermento imbianchi il prodotto, impedendone la combustione, conserva la tintura affinché

non fugga, addolcisci i corpi. Fai in modo che penetrino gli uni negli altri e si uniscano,questo è lo scopo dell’artigiano. Con la sua scienza i corpi si purificano e l’opera vienecondotta alla perfezione, col permesso di Dio.Raymond Lulle dichiara: Adesso nella seconda parte la pietra si colora, si fissa e fermenta.Il fermento della pietra al bianco è l’argento, quello della pietra al rosso è l’oro, come civiene mostrato dai filosofi, perché senza fermento non compaiono né il sole né la luna, maun solo corpo della loro natura. Unisci quindi il fermento con lo zolfo affinché possagenerare il suo colore fino al suo peso, il suo sapore e la sua sonorità, perché tutti i similigenerano il proprio simile. Difatti il fermento, in quanto sole colorato, tramuta il suo zolfo inmedicina permanente e penetrante. Ecco perché un filosofo dice: colui che avrà saputotingere lo zolfo e l’argento vivo, è giunto al grande arcano. Ecco perché è importante che il

sole e la luna siano nella tintura e che siano il fermento dello spirito stesso, dell’acquapermanente e dell’argento vivo. Per mezzo di questa acqua le nature devono esserefissate e nutrite con l’aiuto del caldo naturale, finché giungano al loro fissaggio e alla lorofusione perfetta. In seguito verrà il regime della congiunzione della pietra col suo fermento,affinché l’opera sia stata condotta a completamento e non una sola volta, perché questonon è il disegno della natura ma è con una copula ben fatta, che si coagula poco a poco eper mezzo della quale si realizza una medicina uniforme. Ecco perché questa copulaavviene prendendo delle parti sottili trasmutate e cambiate nella forma e nell’essenzaspirituale. Perché è scritto che un corpo grossolano non può unirsi ad un corpo semplice,né un corpo semplice ad un corpo grossolano, a causa delle loro nature contrarie, a menoche il corpo grossolano non si tramuti in finezza per mezzo del suo spirito semplice. Allorasaranno idonei ad essere mescolati” Il Rosario dei Filosofi, la Fermentazione dei filosofi.Se abbiamo citato questo lungo passaggio, è perché contiene notizie capitali sul modo incui gli alchimisti potevano smarrire lo studente. È stato detto chiaramente, per esempio,che il fermento della pietra non è altro che la “pasta”, questo equivale al Mercurio.Vediamo questo estratto di Huginus a Barma:“Quando il biancore è giunto al suo grado di fissità e alla sublimazione o perfezione,acquista con una determinata fermentazione conosciuta dai Filosofi, una tintura ottenutacon i quattro corpi inferiori ed una medicina che estirperà radicalmente le malattie del suogenere, qualche fissità che i corpi umani hanno acquisito; perché il bianco e il rossoprovengono dal Mercurio stesso” chap. XLV

Cos’è questo bianco e questo rosso, se non lo stesso Zolfo? La fermentazione apparecome la nutrizione della pietra, essa li moltiplica o li aumenta a suo piacimento.

Perché come la crescita del frumento messo nella pasta richiede il fermento, chechiamiamo lievito, affinché possa avere il suo gusto naturale di pane per servire da ciboall’uomo; così fermenterai la tua Medicina affinché possa avere il gusto del puro Fermento,per sopportare continuamente ogni esame, come il Fermento che è d’oro.Questo brano di Huginus a Barma è essenziale in per individualizzare due tipi differenti difermentazioni, le quali ci permettono di comprendere il seguente paragrafo di Ripley:“Non dimentichiamo tuttavia di osservare che ci sono due specie di fermentazione. Unariguarda la qualità e l’altra la quantità. Per la prima, bisogna osservare la proporzione

geometrica; nella seconda, la proporzione aritmetica. Una è differentemente uniforme,l’altra uniformemente deforme. Una proviene dalla cosa sciolta, l’altra dalla cosa congelatadella Natura, infine nella prima, se non osservate esattamente la proporzione dei pesi,

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tenterete inutilmente di eseguire l’opera; il vostro compost proverebbe la sorte di quelli chesubiscono il caldo naturale, soffocata da un eccesso di cibo, o da coloro che per mancanza di alimenti muoiono d’inedia.” (chap XLIX)

Sappi anche che ci sono tre tipi di Fermentazioni, due sono dei Corpi naturali, alterati

come ho detto. Il terzo, molto Segreto è la prima Terra con la sua Acqua verde. Eccoperché, quando il Leone avrà sete, dagli da bere, finché il suo corpo scoppi.Ecco un’altro estratto del Rosario che viene al momento giusto:“Ecco quello che dichiarano i filosofi, quando dicono ad un certo figlio che la verità è lamescolanza perfetta dell’unione dei corpi, mescolati e tramutati, uniti tra loro per mezzo diparti indivisibili. Questa esigenza nasce per l’evidente ragione che la mescolanza ol’unione non può avvenire senza alterazione, questo consiste nel rendere il corpo sottile eridurlo in una forza spirituale. I filosofi dichiarano in proposito che la medicina è perfetta sepassa da una forma ad un’altra forma cristallina. Ma apparirà che queste lame sonocomposte uniformemente di parti naturali e sottili unite per mezzo dell’intelligenza naturale.Senza divisione di queste parti, una tale cosa non si può fare senza che la natura sia stata

resa sottile ed omogenea. Ecco perché conviene che questa materia diventi molto sottile eche tutte le parti uguali in natura siano mescolate con l’acqua. Così tu potrai vederequesto con la tua intelligenza, quando avrai prodotto un unico corpo trasparente, chepresenta un aspetto di continuità per la congiunzione o la mescolanza di numerose partisenza divisione, discontinuità o termine, offrendo uno spessore unico ed una figuratrasparente in tutte le sue parti. Così, figlio mio, possiederai un segreto che non è piccolo.Illumina il corpo prima di introdurre l’anima, perché diversamente non potrai mai ricevere otrattenere lo spirito. Così parla Raymond Lulle.Il filosofo Calid: nessuno ha mai potuto tingere la terra scanalata se non con l’oro. Eccoperché Ermes dà questa prescrizione: seminate il vostro oro nella terra scanalata che conla calcinazione è diventata ignea, sottile ed aerea. Seminiamo l’oro in questa terra dunquequando gli applichiamo la sua tintura. Ma l’oro non può mai tingere perfettamente un altrocorpo se non sé stesso. In verità, questo non può accadere se non è stato completatodall’arte.L’oro è il fermento dell’opera senza che si operi invano. È come il lievito nella pasta, ilcaglio nel formaggio, il muschio negli aromi. È con lui che si compone il grande elisir,perché illumina e preserva dalla combustione, questo è il segno della perfezione. Sappiche senza oro l’opera non è né completata né migliorata, perché l’oro è la museruoladell’argento vivo, nessuno congela l’argento vivo se non è nel corpo della magnesia, doveuno è fisso, l’altro volatile e l’oro stesso è il terzo. L’oro riceve le tinture dagli altri due. Latintura al rosso e l’argento vivo trasformano ogni corpo in lui. Ecco perché qualcuno ha

detto: se non metti l’oro nell’oro, non farai niente.Arislee: sappi che devi mettere un poco di oro nella composizione, ne estrarrà una tinturabianca trasparente. Per fermento del sole si intende lo sperma dell’uomo e per fermentodella luna, lo sperma della donna. Partendo da essi abbiamo subito il coito, poisopraggiunge una generazione vera e casta. Il fermento dell’oro è l’oro, come il fermentodel pane è il pane. Come nella fabbricazione del pane un poco di fermento fa sollevare efermentare una grande quantità di pasta, così una piccola quantità di terra contenuta inquesta pietra basta a nutrire la pietra tutta intera.” Il Rosario, la Fermentazione dei Filosofi,seguitoÈ rievocato da un lato un corpo cristallino, di tipo trasparente; dall’altro, il richiamoincessante che solo l’oro può assicurare la tintura. Bisogna meditare sulla frase “nessuno

congela l’argento vivo se non è nel corpo della magnesia, dove uno è fisso, l’altro volatilee l’oro è il terzo”; vengono rievocati i tre principi: il corpo fisso della magnesia non è altroche lo Zolfo bianco o tintura di oro che “brucia” o consuma in un certo modo lo Zolfo rosso,

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velato sotto la parola “oro” – su questo argomento, abbiamo visto che l’oro potevaintervenire solamente negli scioglimenti aurici, in un primo per la via umida, che era unadelle tappe nella cornice della preparazione degli strass colorati, la via della porpora diCassius – l’insieme volatile non è altro che il Mercurio, ed infine l’oro è il principio Zolforosso. Del resto, Arislee sembra confermare che l’oro è rievocato solamente a titolo di

simbolo poiché dice “per fermento del sole si intende lo sperma dell’uomo e per fermentodella luna, lo sperma della donna” questo richiama i due Zolfi.

La vera Fermentazione è dunque come ti ho detto un’incorporazione dell’acqua col Corpo,egli ristorante il naturale caldo ed odore, con gusto e colore, per reintegrazione di cui iCorpi prendono impressione per gli Spiriti, e che un aiuto all’altro di avere ingressione.Perché come i Corpi nella loro composizione naturale, non possono fare vedere al di fuorigli effetti delle loro qualità, finché siano diventati Spiriti, o siano spirituali. Così gli Spiritinon possono rimanere fermamente coi Corpi, che non siano primariamenteproporzionalmente confixes. Perché i Corpi insegnano agli Spiriti di sopportare il Fuoco edi rimanere, e gli Spiriti di entrare nei Corpi, secondo il tuo desiderio. Cyliani, all’inizio del

XIXe secolo, évoqueen questi termini le fermentazioni nel suo Ermes Dévoilé:“...misi tutto lo scioglimento a fermentare in un pellicano per quaranta giorni, all’estremitàdel quale, si precipitò per l’effetto del caldo interno della fermentazione una materia nera.Ecco perché mentre distillai senza fuoco, migliorando quanto mi fu possibile, il liquidoprezioso sul quale galleggiava la materia che contiene il suo fuoco interiore, la misi in unvaso di vetro bianco, molto chiuso e ben sigillato, in un luogo umido e freddo”.Ma vediamo che in questa operazione, la fermentazione si trova ad un’epoca nettamenteanteriore a quella che viene rievocata in altri testi.

Ecco perché tu farai, con l’Oro fermentare il tuo oro con la sua stessa Acqua, intendo laTerra purgata, che non è altra cosa che elemento con Elemento, lo spirito di vita che vasolamente tra due; perché come si vede la magnetite attirare il ferro, parimenti la nostraTerra per natura attira in basso la sua Anima portata in alto dal vento.

Così il vento conduce fuori la tua Anima, riportandola poi dentro, mischia Oro con Oro,vale a dire miscela elemento con Elemento, affinché tutti possano sopportare il Fuoco;perché la Terra è il Fermento dell’acqua e l’acqua lo è similmente della Terra. LaFermentazione deve essere fatta in questo modo.L’anima portata dal vento non è altro che lo Zolfo rosso sublimato nel Mercurio, che è l’ariadei Saggi – l’anima della Pietra- (Fulcanelli, DM, II). La Pietra al rosso appare allora,solamente come una composizione fatta di terra e di acqua, vale a dire di zolfo e di

mercurio fermentato con l’oro (Pernety).

La Terra è anche Oro ed Acqua, non quello comune, ma il nostro elementare, tuttaviaoccorre che il Sole vada lì affinché possa essere alterato e preparato dalla nostra Acqua,per essere unito profondamente con le altre nature come ti ho già detto.Un manoscritto anonimo dice che:“Alcuni Filosofi si sono così espressi. Morien dice: occorre che si noti qualche acidità e cheabbia un odore di sepolcro. Philalèthe dice che occorre che sembrino come occhi dipesce... e come schiuma; perché è il segno che la materia fermenta e bolle. Questafermentazione... si fa dal nostro fuoco segreto che è il solo agente che possa aprire,sublimare e putrefare”. Il Gabinetto Ermetico

Qui vediamo ancora spuntare un’allusione alla nefandezza in corrispondenza dellafermentazione, ma questo accade perché probabilmente questa fermentazione intervienesolamente se la materia ha subito già uno scioglimento radicale.

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 Tutto ciò che ho detto dell’oro, si intende anche per l’argento, perciò occorre che loputrefaccia lo alteri prima che fermenti la tua Medicina al bianco.Ricordati bene tutto ciò che ti ho detto: rinnova il Sole e la Luna, affinché possano avere lequalità della quintessenza e della natura, così la loro tintura rinnoverà per sempre tutti i

corpi.

C’è ancora una via eccellente che ha un’altra operazione. Facciamo un’Acqua moltoprofumata con la quale tramutiamo ogni Corpo in olio che fa anche la Medicina fluente.Questa Acqua la chiamiamo “Quintessenza”, essa guarisce nell’uomo ogni malattia. Madeve essere preparata secondo le basi che vi ho dato e secondo la mia dottrina che è lanostra calce. Perché quando i nostri Corpi sono calcinati, questa Acqua li scioglierà subitoin olio. Ecco perché produce un olio di Sole e di Luna che è un Fermento profumatoall’olfatto.

Ti assicuro, che non ho mai trovato in Inghilterra un uomo che mi abbia insegnato, anche

un poco, questo modo di fermentare che ti insegno in questo capitolo.Sulla fermentazione, consultate anche: Vetriolo - Composto degli insiemi - Tesoro deitesori - Notate che anche questi tre testi, parlano del vetriolo verde, composto dal salnitroe dall’aceto; si rievoca anche l’acetato di potassa.

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DECIMA PORTADell’Esaltazione 

Se vuoi esaltare il Corpo aumentalo prima con lo spirito di vita, affinché la Terra sia bensublimata con la naturale rettifica di ogni Elemento, fino all’alto del firmamento, vale a direfino alla parte alta del Vaso nel quale si trova. Sarà allora molto più prezioso dell’oro, acausa della Quintessenza della quale ha le qualità.

L’Esaltazione differisce poco dalla Sublimazione, questo argomento ci riporta a ciò chenostro Signore Gesù Cristo dice nel suo Vangelo “Se io sarò sublimato porterò con meogni cosa”. Se sublimiamo la nostra Medicina in questo modo, sarà nobilitata. Questo si

deve fare in due modi, iniziando dal momento in cui le parti sono sposate, esaminate,crocefisse e seppellite, dopo sia l’uomo che la donna saranno ravvivati dallo spirito di vita.Allora occorre che il Corpo sia sublimato nel Cielo per essere glorificato con la sua Anima;perché occorre portare il Corpo a tale finezza, in modo che salga con lo spirito per essereimmortalato ed associato agli Angeli. Allora porterà con sé ogni altro corpo, come lo vedrainella sua propria dignità.

Ecco perché se vuoi esaltare il Corpo aumentalo prima con lo spirito di vita, affinché laTerra sia ben sublimata con la naturale rettifica di ogni Elemento, fino all’alto delfirmamento, vale a dire fino alla parte alta del Vaso nel quale si trova. Sarà allora molto piùprezioso dell’oro, a causa della Quintessenza della quale ha le qualità.L’esaltazione è stata considerata da diversi autori in vari modi. Qualcuno, come Ripley,parla di portare la Pietra in “gloria”, altri dicono che l’esaltazione corrispondeall’animazione del Mercurio. Un passaggio di un testo di Limojon di St-Didier rievocaanche molto bene questo momento dell’esaltazione del Mercurio. Ecco questo passaggio,brano della sua Lettera ai Veri discepoli di Ermes terza Chiave à proposito del citrine:“...voglio rivelarvi un segreto... Molti si sono accontentati di dire, che il loro liquore èformato in effetti da due Mercuri, uno bianco e l’altro rosso. Flamel ha detto piùparticolarmente che bisogna servirsi del Mercurio citrine per fare le umidificazioni al rosso;egli avverte i bambini dell’arte di non sbagliarsi su questo punto; assicura anche che egli sisarebbe ingannato se Abramo Juif non lo avesse avvertito... Vi ho svelato un grande

mistero... il Cosmopolita l’ha toccato spiritualmente in una famosa allegoria parlando dellapurificazione e dell’animazione del Mercurio. Questo arriverà, se darai da mangiare alnostro vecchio l’oro e l’argento, affinché li possa consumare, fino a quando esso stessomuoia bruciato...” si legge nell’ Accozzaglia : “Sappiate che la nostra opera ha parecchinomi: Magnesia, Kukul, Zolfo, Aceto, Pietra citrine...”Si può trovare anche un’allegoria dell’animazione del Mercurio: è la dodicesima fatica diErcole o la rimozione di Cerbero dagli Inferi: Cerbero è un cane mostruoso dalle moltepliciteste III, L, X secondo le sorgenti, con la coda di drago e la schiena piena di teste diserpente. Notate che il numero di teste che varia secondo le leggende ci confermanol’origine chthonienne di Cerbero se si paragonano questi numeri, con quelli che abbiamovisto più in alto concernenti la calce CALX = C 3, L 50, X 10 ... È fratello della

Chimera dunque, fratello del serpente Pitone, e come loro nato da Tifone e da Echidna. Inquesto senso, i miti del Giardino delle Esperidi, di Cadmus che semina i denti del drago,così come Ercole toglie Cerbero dagli Inferi sono paritetici. La rimozione di Cerbero

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rappresenta in questo momento dell’opera, dove i Corpi appaiono rinnovati, e riappaionoquando i fiotti si calmano sotto una forma più nobile. Cerbero appare per qualcuno comelo spirito del male: è esatto dal punto di vista della corrispondenza ermetica se sistabiliscono due paralleli, da una parte tra il male e la Terra la Terra è corrotta, questo èrisaputo e dall’altra parte lo spirito e Mercurio sono l’animazione o la spiritualizzazione del

Mercurio che inizia la terza opera

Perché quando il freddo ha superato il caldo, l’aria si tramuterà allora in Acqua, così i duecontrari si uniscono, finché uno verrà assorbito dall’altro. Così l’acqua sarà convertitadall’arte della nostra Circolazione in Aria, quanto al caldo avrà dominio sul freddo.Questi due contrari sono simili al fisso ed al volatile. Si trova una figura molto simile aquella della III Chiave di B. Valentin nel Teatro dell’astronomia Terrestre di Edward Kelly alcapitolo sesto dedicato all’esaltazione dell’acqua Mercuriale:“Dell’esaltazione dell’acqua Mercuriale. I vecchi Saggi hanno parlato della composizionedel Leone Verde o Drago, mentre esce dai sette Pianeti, in uno stile saturo delle stessetenebre notturne; ma invece di sforzarci invano a disfare i loro nodi Gordiani, provo a

tracciare la sua composizione con poche righe della mia penna. Esso si genera dalleinfluenze sottili che scendono negli elementi; poi la sua sostanza si disperde nei cieli, ilsuo laboratorio è nelle nuvole, poi ridiscende nuovamente nella sua terra con l’acquapiovana ed un bianco vapore, ricevendo così il potere delle cose dell’Alto come le cose delbasso; si nutre col suo stesso corpo, mangiando le sue ali e la sua coda con l’aiuto deisuoi denti, il corpo tutto intero essendo inghiottito dalla testa, ci rimane per sempre. Èl’incomparabile e nascosto tesoro di tutti i Saggi che nessuno può ottenere senzal’insegnamento di un Maestro, o per la rivelazione di Dio che, nella Sua bontà, lo rivela achi vuole.

Figura V (Esaltazione del Mercurio)

C’è un vecchio uomo vicino ad un vaso, simile ad un vaso da notte, nel quale un DragoVerde divora dei serpenti blu. Al di sotto del Drago si trova il segno del Mercurio, giallo,verde, blu, nero e rosso. Al di sotto del vaso c’è un Drago Verde che si morde la coda.Vicino al vaso, un Leone Verde strappa con un morso un pezzo della schiena di un LeoneRosso, così il sangue cola a terra. Sul fondo si trovano foreste e colline.”Per Batsdorff, l’esaltazione corrisponderebbe alla prima sublimazione del Mercurio:“Abbiamo detto una volta, che questa sublimazione Filosofale è un’esaltazione ad ungrado più alto di perfezione; così che tutto il primo lavoro della pietra fino al rosso perfetto,deve praticamente essere chiamata prima sublimazione. Gli altri lavori della pietra, o le

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moltiplicazioni, sono quindi delle sublimazioni di secondo, terzo, quarto, quinto, sesto esettima sublimazione, è così via… portano la pietra ad un grado di perfezionamento piùalto per ogni moltiplicazione.” Rete di AriannaSalomon Trismosin dice ancora:“Ora questo liquore si fa abitualmente con l’acqua dei Filosofi che è propriamente la

sublimazione o risoluzione dei Saggi, o l’esaltazione ed il bianco, la loro acquapermanente” (Toyson d’oro)

Dal Fuoco avrai allora l’aria per Soluzione, Putrefazione e Sublimazione, e se hai Fuocodella Terra materiale, dividendo così gli Elementi, percorso che farai carbonizzandoprincipalmente la Terra molto bene, e quando ciascuno di loro sarà diventato puro, allorasaranno la Quinta Natura. Fa’ dunque che in questo modo circolino esaltandosi sedutastante uno e l’altro; ed in un solo Vaso sigillato, fai solamente tutto questo, ma non con lemani, ma naturalmente. Converti allora coraggiosamente, prima il tuo Fuoco in Acqua,perché il Fuoco si trova nell’aria che esiste nell’acqua, poiché tale conversione è concordecon le nostre intenzioni. Allora gira ancora la ruota, finché l’aria sia convertita nella Terra,

questo avverrà facilmente; perché l’aria è nell’acqua che si trova nella Terra. Allora, dico,convertirai nelle loro qualità, l’acqua in Fuoco, perché l’acqua è nella Terra che è nelfuoco. Questa è la vera Conversione.È un riassunto delle operazioni. Sulla conversione degli elementi, vedere l’Atlante delleConoscenze umane di Chevreul, fig. I, II ed III; vedere anche la Cristallogénia ed i capitolisugli Elementi dell’Atalanta fugiens.Edward Kelly dice delle cose simili con altre parole:“4°, la preparazione dell’acqua Mercuriale; 5°, la conversione del Mercurio preparato nellaterra Mercuriale; 6°, l’esaltazione dell’acqua Mercuriale; 7°, la soluzione dell’oro conl’acqua Mercuriale; 8°, la preparazione dell’acqua o Luna dei Saggi; 9°, la congiunzionedel sole e della luna; 10°, la nefandezza, o Testa del Corvo grazie alla quale avviene lasoluzione e la copula del Sole e della Luna; 11°, la coda di pavone; 12°, la Tintura bianca;13°, il perfetto Elisir rosso.” Teatro dell’astronomia terrestreMa le operazioni descritte sono criptate. Infatti, la preparazione dell’acqua mercuriale èsovrapponibile a quella della Luna dei Saggi – da non confondere col geroglifico delloZolfo bianco – la nefandezza è quella fase dove gli Zolfi si sciolgono nell’acqua mercurialeprima di unirsi. La coda del pavone, che traduce un fenomeno di iridescenza, si producetra i regimi di Giove e quello della Luna, ecc.

La ruota adesso ti gira intorno, quindi converti l’acqua nella Terra, che è il primo rifugiodegli altri Elementi; perché la terra è il Fuoco che riposa nell’aria. Ti occorre cominciare

questa circolazione dall’Occidente, poi più oltre al Sud della Francia, finché siano esaltati,procedendo debitamente così come la figura, ti insegna.Puoi vedere dunque chiaramente che non si può passare da un estremo all’altro che per un solo mezzo, visto che sono contrari in qualità, e la ragione vuole che siano così; come ilcaldo nel freddo con parecchi contrari, senza i mezzi, (come l’umidità tra caldo e freddo,non può essere portata a temperatura.

Ti ho insegnato dunque a fare una perfetta rotazione e circolazione con tutti gli Elementi.Prendi esempio dalla figura, come devi fare questa Esaltazione, il grado della tua Medicinae degli Elementi, finché sia portata alla temperatura di un paese temperato. Ed allora avraiconosciuto la decima Porta.

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UNDICESIMA PORTADella Moltiplicazione

La Moltiplicazione è un aumento del perfetto Elisir, in virtù e quantità, sia al bianco che alrosso ed è la cosa che fa aumentare la Medicina in ogni grado, colore, odore, quantità e

virtù.La causa del per la quale la tua Medicina può aumentare indefinitamente, è perchéquando un Fuoco è acceso non si spegne più, rimanendo con te come il Fuoco nelle case.Così è lui nella nostra Medicina, moltiplicata nelle sue virtù.

La Moltiplicazione è un aumento del perfetto Elisir, in virtù e quantità, sia al bianco che alrosso ed è la cosa che fa aumentare la Medicina in ogni grado, colore, odore, quantità evirtù.La causa del per la quale la tua Medicina può aumentare indefinitamente, è perchéquando un Fuoco è acceso non si spegne più, rimanendo con te come il Fuoco nelle case.Così è lui nella nostra Medicina, moltiplicata nelle sue virtù.

Chi è ricco di Fuoco, che ne abbia tanto o poco, può moltiplicarlo a suo piacere. Così chi èricco ed ha una parte della nostra Medicina e del nostro Elisir, può moltiplicarli all’infinito.La prima via di Moltiplicare è quella di sciogliere spesso la nostra polvere secca, facendospesse volte anche dei Congelamenti. Così aumenterai virtù e bontà. Più che unamoltiplicazione, si tratta di un incremento che segue l’inizio della coagulazione dell’acquamercuriale, come dire della cristallizzazione . Ecco ciò che dice l’anonimo nello Huginus aBarma:“ Moltiplicazione . La Moltiplicazione si fa così: prendete una parte della vostra polvererossa fissa, e dieci parti del mestruo, metteteli in un vaso o matras; si baceranno sul

campo. Sigillate ermeticamente il vaso, mettetelo nell’Athanor. Fate tutto come è statodetto sopra, finché avrete la nefandezza nel globo di legno, i colori variano dalla coda dipavone nel secondo globo, al colore rosso nel primo. Potrete se lo desiderate, moltiplicareuna seconda ed una terza volta procedendo nello stesso modo. Nella prima operazione,una parte della polvere ne tingerà dieci di metallo, nella seconda, una parte ne tingeràcento e nella terza, mille. Ma per paura di annoiarvi in questo lavoro, sappiate cheoccorrerà sempre meno tempo per le ultime operazioni rispetto alle prime, perchémettendo solamente il vaso col globo di quercia nell’Athanor per tre giorni, vedreteapparire il colore nero. Parimenti col globo traforato dove si mette il vaso sulle ceneri, tutti icolori, fino al verde, appariranno nello spazio di tre giorni; infine nel primo globo dove sicopre il vaso di sabbia, tre altri giorni vi basteranno per portarlo al colore rosso.”

Questo capitolo della Moltiplicazione rappresenta una complessa allegoria e viconfessiamo di non averne ancora carpito il mistero, sempre che ce ne sia uno; perché

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questo passaggio potrebbe essere anche solo un’allegoria spirituale. I nostri ModerniFilosofi, Fulcanelli ed E. Canseliet, non ci sono qui di nessun aiuto; essi si sonoaccontentati di ricordarci quanto di essenziale dicono i testi classici ma si sono benguardati dall’improvvisare su questa variante pericolosa.

La seconda via moltiplica sia in virtù che in qualità, con continue Fermentazioni, come ti homostrato anche nel capitolo della Cibation, oppure tu potresti conoscere il modo dimoltiplicare la tua Medicina infinitamente con il Mercurio.Ma se vuoi sciogliere e fermentare insieme, la tua Medicina sarà la migliore, in bontà ed inquantità, e tu puoi moltiplicarla ed aumentarla in modo tale che essa crescerà nel tuo Vasocome un albero, che è propriamente quello di Ermes dal quale con un grano se ne puòmoltiplicare mille se saprai fare saggiamente la Proiezione. Uno che ha parlatoapertamente e più volte della moltiplicazione, è Jean D’Espagnet . Vediamo questipassaggi, estratti dall’opera segreta di Ermes:“In quanto ai mezzi materiali, o quelli che riguardano la materia della pietra, ce ne sono didiversi gradi; perché alcuni successivamente si estraggono dagli altri. I primi sono il

mercurio, sublimato filosoficamente, ed i metalli perfetti. Sebbene questi siano gli ultiminell’operazione della natura, prendono il posto dei mezzi nell’operazione filosofica. Daquesti primi sono estratti i secondi, per comprenderci, i quattro elementi, che sono circolarie fissi; da questi secondi si generano i terzi, più chiaramente: i due tipi di zolfi, la cuimoltiplicazione è il termine della prima fase del lavoro”. cap. 62Sembra che qui, la moltiplicazione coincide con la congiunzione dei due Zolfi.“Il fuoco non naturale si converte per i gradi successivi di digestione nel fuoco naturale,che aumenta e moltiplica. Tutto il segreto consiste nella moltiplicazione del fuoco naturaleche non può da solo, con le sue sole forze, né agire né comunicare una tintura perfetta aicorpi imperfetti; perché basta solamente per sé, e non ha niente da dare di suo. Ma,moltiplicato dal fuoco non naturale che abbonda meravigliosamente in virtù dimoltiplicazione, se agitato con più forza si distende molto al di là dei limiti della natura,tingendo e perfezionando i corpi estranei ed imperfetti, per mezzo della tintura che hasucchiato da questo fuoco prezioso che gli è stato aggiunto.” cap. 96Qui è stato richiamato il fuoco di natura come principio di moltiplicazione, come dire diincremento. Questo incremento non può essere fatto che con una lunga cozione, quellacon cui i testi sono concordi. L’impressione è rinforzata dal seguente ammonimento:“Ora questo fuoco di tintura è nascosto nella radice e nel centro dell’acqua, dove simanifesta con due tipi di effetti, con lo scioglimento del corpo e con la moltiplicazione.”cap. 97Il dubbio non appare allora possibile. Allo scioglimento (dissoluzione) succede la

coagulazione dell’acqua mercuriale, velata da questo aggettivo di moltiplicazione. Unultimo passaggio ci permette di avere un’idea del mediatore di questa moltiplicazione:“... Ora la sorgente della moltiplicazione è nel Principe dei lumi che per la molteplicitàinfinita dei suoi raggi, genera ogni cosa in questo mondo, ed avendoli generati li moltiplica,versando nei loro semi una virtù moltiplicata”. cap. 133Cosa indica lo Zolfo rosso, sciolto e sublimato nel Mercurio. Questo ci permette diconcepire la moltiplicazione come un incremento progressivo delle parti separate dai dueZolfi, simboleggiate inizialmente dal colore bianco – lo pseudo Elisir al bianco – poi dalcolore rosso. Salomon Trismosin è sulla stessa riga delle nostre osservazioni:“Il vero caldo richiesto per questi effetti deve essere né più né meno ardente come quellodel sole, vale a dire mediocre e temperato, perciò il fuoco lento è speranza di riuscita, egli

rende perfette tutte le cose; dice l’Accozzaglia: ma questo caldo necessario per la nostraoperazione è quello del segno dei Gemelli, quando i colori sono venuti al bianco, la

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moltiplicazione deve apparire fin quando la Pietra arriva ad una perfetta siccità.” Toysond’oroE conferma che la “moltiplicazione” è concepibile solamente con la scomparsa progressivadel Mercurio, confermata dalla siccità della Pietra. Abbiamo avuto l’opportunità di dire nellasezione Olimpo ermetico, che il segreto di questa moltiplicazione avveniva nel cielo

chimico, nel segno dei Gemelli.

Come lo Zafferano quando si polverizza viene a poco a poco temperato col liquore, che siaggiunge dopo con più grandi quantità perché è grosso per sua natura. Così più il nostroElisir sarà Moltiplicato, più la sua Medicina si estenderà. Moltiplicalo sempre nel tuo Vaso,sempre più, nutrendolo di Mercurio fino alla fine dei tuoi giorni e tu sarai sempre ricco .Dom Pernety ha dedicato un capitolo delle sue Favole al mistero di questa moltiplicazione:“La moltiplicazione – Si intende per moltiplicazione Filosofica, un aumento in quantità ed inqualità, di uno e dell’altro al di là di tutto ciò che ci si può immaginare. Quella della qualitàè una moltiplicazione della tintura per una corruzione, una volatilizzazione ed un fissaggioreiterato per quante volte piace all’artista. Il secondo aumenta solamente la quantità della

tintura, senza aumentare le sue virtù. Il secondo zolfo si moltiplica con la stessa materia dicui è stato fatto, aggiungendoci una piccola quantità del primo, secondo il peso e laquantità richiesta. Ci sono tuttavia tre modi per fare la moltiplicazione, se crediamo aD’Espagnet che li descrive nel seguente modo: La prima è di prendere una parte dell’elisir al rosso perfetto, che si mischia con nove parti della sua acqua rossa; si mette a bagno nelvaso, per farlo sciogliere nell’acqua. Dopo la soluzione, si cuoce questa acqua finché sicoagula in una materia simile ad un rubino; si inserisce poi questa materia come un elisir.Fin da questa prima operazione la medicina acquista dieci volte le virtù che aveva prima.Se si ripete questo stesso procedimento una seconda volta, aumenterà di cento; una terzavolta di mille, e così via sempre per dieci.Il secondo modo è di mischiare la quantità che si vuole di elisir con la sua acqua,custodendo tuttavia le proporzioni tra l’uno e l’altro, e dopo aver messo il tutto in un vasoben sigillato, scioglierlo a bagno, servite tutto il regime del secondo, distillandosuccessivamente gli elementi con i loro stessi fuochi, finché il tutto diventi pietra. Si incèral’uno nell’altro, e la virtù dell’elisir si centuplica fin dalla prima volta; ma questa via è piùlunga. La si ripete più volte, come la prima, per aumentarne sempre più la forza.La terza è infine propriamente la moltiplicazione in quantità. Si proietta un’oncia dell’elisir moltiplicato in qualità su cento once di mercurio comune purificato; questo mercurio messosu un piccolo fuoco si tramuterà presto in elisir. Se si getta un’oncia di questo nuovo elisir su cento once di altro mercurio comune purificato, diventerà oro molto fine. Lamoltiplicazione dell’elisir al bianco si fa nello stesso modo, prendendo l’elisir bianco e la

sua acqua, al posto dell’elisir rosso. Più volte si ripeterà la moltiplicazione in qualità, piùavrà effetto nella proiezione; ma non del terzo modo di moltiplicare di cui abbiamo parlato;perché la sua forza diminuisce ad ogni proiezione. Si può spingere tuttavia questareiterazione fino alla quarta o quinta volta, perché la medicina sarebbe allora così attiva ecosì ignea, che le operazioni diventerebbero istantanee, poiché la loro durata si accorciaad ogni reiterazione; la sua virtù è abbastanza grande alla quarta o quinta volta per colmare i desideri dell’artista, poiché, fin dalla prima, un grano può convertire cento granidi mercurio d’oro, al secondo mille, alla quarta centomila, ecc. Si deve vedere questamedicina come il grano che si moltiplica ogni volta che lo si semina” Favole egiziane egreche, Della MoltiplicazioneAhimè, quanti modi di operare, confessiamo che è molto difficile accettare i punti di vista di

Pernety. Per adesso, solo il modo di Trismosin sembra concordare con la ragione. Ècuriosamente, forse Cyliani, che ci permetterà di avere un’idea più precisa di questamoltiplicazione:

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“ Moltiplicazione - ... Non descriverò qui delle operazioni molto curiose che ho fatto, conmio grande stupore, nei regni vegetale ed animale, così come il mezzo di fare il vetromalleabile, delle perle e delle pietre preziose più belle di quelle naturali, seguendo ilprocedimento indicato da Zaccaria, servendosi dell’aceto e della materia fissa al bianco, edi grani di perle o di rubini pestate molto fini, modellandoli fissandoli con il fuoco della

materia, non volendo essere spergiuro mi è sembrato qui di passare i limiti dello spiritoumano”. Ermes DévoiléErmes Svelato è un testo abbastanza astruso, c’è abbastanza di che stupirsi su questeriflessioni che raffigurano il capitolo della moltiplicazione. Flamel si è espresso anche sullamoltiplicazione per trovare una spiegazione in relazione della favola:“Si sono serviti ancora di questa perifrasi quando, per significare la Moltiplicazione dellaPietra, l’hanno simulato con un Serpente Hydra al quale, se si taglia una testa, glienerinascono dieci. Perché la Pietra aumenta sempre di dieci volte quando gli si taglia questatesta di Corvo, che si annerisce, ed imbianca, in pratica: la si scioglie di nuovo e dopo la siricoagula.” Fig Hiér.Queste azioni successive non sono, dopotutto, che l’espressione “solve e coagula” che

riassumono la totalità del processo alchemico. Si tratta della favola dell’Idra di Lernia, ildodicesimo dei Dodici Lavori di Ercole. Il soggetto della Favola è un serpente Pitone, oquesta Idra, nata da Tifone e da Echidna, che viveva in una caverna vicino al lago diLernia. Abbiamo ricordato questa leggenda in due sezioni: Guardie del corpo ed Introïtus,VI. Flamel ci dice qualcosa in più in questo altro passaggio:Nessuno ha mai parlato della Moltiplicazione tanto quanto i Filosofi che hanno velato il lorodire con i comuni termini dell’Arte. Opera, Fermento, Solve, Coagula. Hanno parlato diaprire e sciogliere un corpo (il quale è sempre duro e fisso) molle e fluido come l’acqua,rinchiuderlo e legarlo, poi farlo coagulare con una cottura più forte, facendolo poi tornarenella forma di corpo”. Fig Hiér Quello che ci fa pensare di essere sulla via giusta, è che l’operazione della Moltiplicazionenon è altro che un lento murissement della Pietra che esordisce, come abbiamo detto piùin alto, con una fase instabile dove essa ruba la stella e viceversa. Vedete anche la nota71 del commento delle Fig. Hiér. dove parliamo dei Ripley’s Scrowles. Notiamo anche cheè la Pietra stessa che sembra agire come fermento del suo incremento – vedere Cambriel – Rete di Arianna, cap. VIII – Verbum. Notate che sebbene gli alchimisti non intendonosolo la moltiplicazione della Pietra, ma anche quella del Mercurio, come Alberto il Grande -“Composto”. In quanto a Giacomo Tol – Via del cielo chimico – ci dice che lamoltiplicazione si trova scritta nel Chiave XII di Filosofia di Basilio Valentino, là dove vienerichiamato il Leone verde.

Ma sii uomo di bene che teme e serve Dio, non offenderlo e pecca meno che puoi.Ricordati soprattutto dei poveri e sii con loro caritatevole, affinché Dio ti sia misericordioso.

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DODICESIMA PORTADella Proiezione

La Proiezione è la prova che la nostra pratica è vera, facendoci riconoscere se la tinturadella nostra Arte o Segreto è permanente: lo saprai se getti un poco della tua Medicina sudel Mercurio volgare; perché lei si legherà come la pece, e lo tingerà, ed entrerà lì da solae sopporterà ogni tipo di Fuoco.Con la proiezione, entriamo nel mistero estremo dell’alchimia, nella parte che gli Artistihanno raramente descritto: è l’ultimo arcano. Dom Pernety non ne parla nelle sue Favole.Nei lavori di Fulcanelli e di E. Canseliet, non si trova alcun riferimento al termineProiezione. Questo non deve sorprendere nessuno, è solo in Jung che troviamo il termine:Proiezione. Non abbiamo dubbi che egli conferisce alla Proiezione un carattere che nontroviamo negli Alchimisti:“Questa sostanza - spirito è simile all’argento vivo che si nasconde, invisibile, nel minerale,e che ha il dovere di essere espulso prima, se si vuole recuperarlo nella sostanza. Quandosi possiede questo Mercurius penetrante, si può proiettarlo su altri corpi e farli passaredall’imperfezione alla perfezione.”Ma è facile rilevare che Jung si sbaglia associando l’immagine della proiezione dellaFigura VI; perché questa immagine si riferisce all’apertura delle nature metallichenell’acqua permanens, in pratica nel Mercurio. Uno dei personaggi porta infatti l’emblema

dello zolfo e trafigge il serpente contro la quercia, simbolo della calce trasformata inveleno; mentre l’altro personaggio trafigge un personaggio doppio - l’uomo doppio igneoche porta la prima corona – ed ha in mano il simbolo del Mercurio, la quale azione sarà diimbiancare il bronzo, simboleggiato da questo uomo doppio, primo stato dell’Ottone.Quest’uomo sta giocando su due piani, quello simbolico e quello psicanalitico, che riescead isolare la vera natura della proiezione. Ecco ancora due parole di Jung che cipermetteranno di chiarirci le idee:“L’autonomia psichica del pneuma è attestata dai neo-pitagorici; secondo loro, l’anima èstata inghiottita dalla materia eccetto lo spirito. Rompe il cerchio delle sfere e si chinaverso la terra e l’acqua (questo vuol dire che è in procinto di proiettarsi negli elementi). Lasua ombra cade sulla terra ma la sua immagine si riflette nell’acqua Ma appena è sceso,

Physis lo stringe in un abbraccio appassionato. Da questa stretta nascono i primi setteesseri ermafroditi. Questi sette sono un’allusione evidente ai pianeti, ed anche ai metalli,che secondo la concezione alchemica, provengono dal Mercurius ermafrodita.”

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Quante volte abbiamo rievocato questa allegoria dell’incarnazione dell’anima nel Corpo[carne] che introduce la vera proiezione dello Zolfo rosso nel toyson d’oro [Zolfo bianco]?Queste sono esattamente le parole che ha scritto Jung in una prospettiva, è vero,radicalmente differente. Ma, cosa straordinaria, il risultato si rivela essere identico in uncaso come nell’altro. Jung rievoca la Natura che in latino è anche il nome di una pietra

preziosa... Ma, è anche l’azione di produrre, la formazione, in senso dinamico. È l’esattoequivalente di una proiezione. Non bisognerebbe perdere di vista, difatti, che il Mercurio èconsiderato come il “matto” dell’opera ed a questo titolo, contrae degli inattesi rapporti conla proiezione, considerata nella sua accezione psicanalitica: perché il Mercurio è inseguitodall’artista che non sa inizialmente come sublimarlo, fissarlo e scioglierlo. In una parola,vela un Mercurio inseguito.Ma parecchi per ignoranza rovinano ciò che hanno fatto, quando fanno la Proiezione su unmetallo impuro; perché a causa della corruzione la loro tintura sviene, perché con lacorruzione non hanno tolto affatto, dopo la Proiezione, alcuni Corpi che sono fragili, blu eneri. Il punto di laison Lapis-christus trova la sua consacrazione nella proiezione. Bisognacitare a questo riguardo un’altro passaggio di Jung:

“Secondo le testimonianze contemporanee, ciò che è stato proiettato è il demonio divino,Noûs (spirito), l’uomo-dio, il pneuma, ecc. Nella misura in cui il punto di vista dellapsicologia complessa è realistico, vale a dire basato sull’ipotesi che i contenuti dellapsiche sono delle realtà, si potrebbe dire che le figure che ho appena richiamatocaratterizzano una parte incosciente della personalità alla quale è attribuita una coscienzasuperiore, come una superiorità, sull’essere umano ordinario. L’esperienza mostra che talifigure esprimono sempre delle qualità o delle intuizioni superiori che non sono ancoracoscienti e di cui è generalmente problematico poter dire se devono essere attribuite all’io,in senso proprio del termine, o no. Il problema dell’attribuzione che appare come unafinezza gratuita al profano, riveste in pratica una grande importanza. Un’attribuzioneinesatta può provocare delle pericolose inflazioni che il profano giudica unicamente senzaimportanza perché non sa che disastri interiori ed esteriori sono causati dall’inflazione. Ineffetti, si tratta qui di un contenuto che, finora, fu solamente molto raramente attribuito allapersonalità umana. L’unica grande eccezione è il Cristo. Egli incarna l’uomo-dio, in quantoincarnazione del Logos, proveniente dalla prima procreazione pneumatica, è un avatar delnoûs divino. Così, la proiezione cristiana si fa sull’ignoto nell’uomo, o sull’uomosconosciuto che diventa, portatore di un mistero spaventoso ed inaudito. Invece, laproiezione pagana va oltre l’uomo, colpisce l’ignoto nel mondo materiale, la sostanzasconosciuta ignota che, come l’uomo-eletto, è riempita in qualche modo da Dio. Parimentinel cristianesimo, la divinità si nasconde sotto forma del servitore, parimenti nella filosofiasi nasconde nella pietra gracile.

Nella proiezione cristiana il descensus spiritus sancti (discesa dello Spirito Santo) si fermanel corpo vivente dell’Eletto, il quale è tutto proiettato verso la fede, egli è un vero uomo edun vero Dio; in alchimia, invece, la discesa va fino nelle tenebre della materia inanimata, iquali strati inferiori sono, secondo la concezione neo-pitagorica, governati dal Male. Il Malee la materia insieme formano la diade, la dualità. Questa è di natura femminile, un’animamundi (anima del mondo), il femminile Physis che desidera ardentemente la stretta del’uno, della monade, del buono e del perfetto. La prosa Giustiniana la descrive comel’Eden: con la parte alta del corpo di una vergine e la parte bassa di un serpente [è quil’origine del Misto di Paracelso]. Per vendetta, lei combatte il neuma, perché quest’ultimo,sotto la forma del démiurgo, seconda forma di Dio, l’ha abbandonato perfidamente. Èl’anima divina, incatenata negli elementi che bisogna liberare”.

Questa figura, l’abbiamo già presentata nella “Filosofia naturale restituita”, di Espagnet, esuccede, per un effetto del caso, che ci viene sottomano alla p. 391 della Psicologia edAlchimia... Abbiamo voluto citare interamente questo passaggio perché si rivela molto

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penetrante in quanto all’interpretazione ermetica che si può dare, comparata certamente,alla sua interpretazione nel mondo del cristianesimo. Perché è una buona lettura su duepiani che bisogna interpretare come un dramma in due atti. Nel primo atto, è l’artista cheagisce in modo attivo dividendo gli elementi: è chiaro che il Noûs, questo Spirito,rappresenta il nostro Mercurio, nel quale l’anima o zolfo rosso, simboleggiato dal pneuma,

il vento, si è sublimata e come volatilizzata nel Noûs. Il secondo atto è molto diverso ecome principio e come durata. Perché nel primo atto, gli elementi della Pietra sono passatial crogiolo, soffrendo per così dire il martirio e “salgono” letteralmente al cielo chimicoquesto atto dura meno di un terzo dell’opera. Il 2° atto è molto più lungo e richiedesolamente la presenza passiva dell’alchimista, il cui ruolo si limita a regolare il fuoco. ÈPhysis, la Natura che opera e sancisce l’apocalisse del nostro piccolo mondo, dove i corpirinnovati saranno uniti in modo radicale per non formare più che un: Escarboucle deiSaggi. Ma, verso l’inizio del secondo atto, dei segni, forieri della parodia ermetica, simanifestano ancora con colori iridati ed altri, dicono i testi, anche se vediamo non ci sonoche dei passaggi allegorici. In quanto all’anima divina incatenata negli elementi, rievocadue passaggi dell’opera: quello dove il pneuma si trova legato al Noûs e forma con lui il

cielo firmamentale, e l’altro, quando il dramma cessa, e l’anima rinata si trova appesantitaancora degli elementi spirituali decaduti, in qualche modo scorie di spirito, ed un terzo-agente è richiesto per rompere ciò che si chiama il sigillo vetroso di Hermès. Ma oltrel’ideologia ispirata al mondo cristiano, Jung ci dice che:“L’ideologia di questo mysterium è anticipata nei cicli di miti di Osiris, di Orphée, diDionysos, di Ercole e nella concezione del messia dei profeti ebrei.”Con una nota esplicativa molto interessante:“I principali punti sono: Osiris, la sua natura di uomo-dio che garantisce l’immortalitàumana, la sua natura di grano, il suo smembramento e la sua risurrezione; da Orphée, ildominio delle passioni, il pescatore, il buon pastore, il maestro di saggezza, la lacerazione;da Dyonisos, il suo carattere di vino, le rivelazioni estatiche, la simbologia del pesce, losmembramento a la resurrezione; da Ercole, la sottomissione ad Eurysthée ed Omphale,l’opera difficile, principalmente liberare dai suoi mali l’umanità tormentata, la croceformatasi nello spazio con i suoi viaggi: i lavori da 7 a 10 conducono al sud, al nord, all’ested all’ovest, ed i lavori 11 e 12 formano una verticale, l’auto-incenerimento e la suasublimazione allo stato divino” che vela gli enigmi che un cabalista innamorato dellascienza può comprendere!Ora affinché la tua tintura possa essere stabile su essi, lancia prima la tua Medicina sulFermento, ed allora sarà fragile come il vetro, dopo getto questa materia fragile sui Corpimondificati e puri, così tu vedrai che saranno colorati abbondantemente e sopporterannoper sempre ogni esame.

Questa figura, l’abbiamo già presentata nella “Filosofia naturale restituita”, diFai la Proiezione, tre, quattro o cinque volte, finché la tua Medicina comincia a diminuire,ed allora bisogna cessare. Ma ricordati di gettare l’inferiore più su, aumentando sempre ilnumero come fanno e dicono i Saggi. Perché se si unisce l’elisir coi Corpi impuri, egli nonsa che si tratta di Proiezione.Se moltiplichi prima per dieci farai cento, e cento per dieci diventerà ancora mille, e milleper dieci faranno diecimila, poi per dieci faranno ancora centomila, così per dieci andraisempre all’infinito.Continua a tenere il tuo vaso sul Fuoco moltiplicando sempre di più, perché i Saggi diconoche non porta danno. Qui finiscono le nostre dodici Porte, segue dopo un breve riassuntodi tutti i nostri Segreti, se comprenderai la Teoria e la pratica, le figure ed i colori. Allora

potrai dirti Scienziato.

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Riassunto

Considera prima la latitudine della Pietra, cominciando dal lato che si trova versol’occidente, dove il Maschio rosso e la Femmina bianca sono congiunti con lo spirito di vitaper vivere un amore; la Terra e l’acqua perfettamente proporzionata, è la cosa migliore,

anche una parte di Terra per tre dello spirito è una buona proporzione, che sono dodici dispirito per quattro di Terra.Occorre che tu prenda tre parti della donna ed una parte dell’uomo, tanto meno spirito cisarà in questi elementi e meglio farai la Calcinazione. Procedi allora prima dal Nordoscurando l’uomo rosso e la sua donna, chiamata eclissi; alterandoli e sciogliendoli tral’inverno e la primavera, intorno alla Terra oscura e senza luce.Di là sali in Oriente con diversi colori, là ci sarà la Luna piena che appare di giorno; alloraè passato il purgatorio ed il suo corpo è alla sua fine, perché il Sole si alza ed apparebianco e lucido. Là c’è l’estate dopo l’inverno, ed il giorno dopo la notte. Allora la Terra el’acqua dopo la nefandezza sono mescolate nell’aria, quindi le nuvole e le tenebre sarannopassate, ed ogni cosa sarà di un candore molto brillante.

E dato che l’ovest era il principio di questa pratica, ed il Nord il mezzo perfetto di questaalterazione, così l’est è dopo il principio della speculazione, ma subito termina il suo corsoverso il mezzogiorno. Allora gli Elementi si trovano là per circolazione trovata nel Fuoco.Ecco perché non c’è nessun dubbio che i tuoi desideri non si avverino, perché gira intornoalla ruota della nostra Filosofia.Ma ti occorre ancora rileggere due volte, per vedere cosa hai compreso dei Segreti dellanostra Filosofia, esposti nei dodici capitoli precedenti. Se comprendi bene come devicarbonizzare e sciogliere perfettamente, dividere e putrefare, saprai infallibilmente tutti iSegreti della nostra Astronomia inferiore, con una perfetta conoscenza dei poli che sononel nostro Cielo luccicante, con colori mai visti.Pallido e nero, falso e citrine, bianco e rosso imperfetti, coda di pavone di colore allegro,l’arcobaleno, la pantera maculata, il leone verde, ed il becco del corvo. Tutti i coloriappaiono prima del perfetto biancore ed ancora parecchi altri. Dopo la quale appare ilgrigio e falso citrine, ed apparirà infine il sangue rosso invariabile. Ed allora avrai la tuaMedicina al terzo grado, moltiplicata nel suo stesso genere.Sappi anche questo Segreto infallibile che il nostro uomo rosso non tinge, neanche la suadonna, finché non saranno tinti. Ecco perché se li vuoi dominare nascondi l’altezza dei tuoiCorpi e mostra la loro profondità in ciascuno dei tuoi Corpi o Metalli: distruggi la primaqualità e ripara subito in essi i secondi più eccellenti, e che il tutto sia fatto in un soloBicchiere e con un solo regime, convertendo le quattro nature in una.

Avvertimento di George Ripley

Dopo tutto ciò che abbiamo detto sulla Pietra, ti voglio avvertire, per carità cristiana, dellevane esperienze che ho fatto, e delle false materie sulle quali ho lavorato. Ti dirò dunqueche né il cinabro, né il Mercurio sublimato, valgono qualcosa nella nostra Opera. Perchého fatto parecchie Sublimazioni di spiriti, di Fermenti, Sali, ferro, acciaio; ma ho perso ilmio tempo. Ho fatto delle Acque corrosive e delle Acque ardenti che aprivo in diversi modi.Ho carbonizzato Uova due o tre volte, ho fatto montare l’olio di calce per separare gliElementi uno dall’altro; ma tutti non hanno valore.Ho lavorato con lo Zolfo ed il Vetriolo, che i pazzi chiamano il Leone verde, in orpimenti, in

debili principio , era il mio principio, nel Sale di vetro [il sale di vetro è chiamato ancorafiele di vetro o maiale. È una specie di fuliggine del vetro temuto dagli artigiani. Possiedetuttavia nel nostro campo, delle curiose virtù che lo fanno riconoscere come utile per i

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maestri dell’arte. Contiene del sale marino, del sale ammirevole di Glauber e dell’Arcanumduplicatum. Vedere Loysel sull’argomento così come Maier]. Sale alcali. Sale albrot,salgemma molto chiaro, Sale di tartaro, Sale comune, Sale attincar, Salnitro, Sale di soda.Ma ho rovinato il mio stomaco ed il mio denaro; ti avverto di tutte queste cose, e ti tengosoprattutto lontano dall’odore dell’argento vivo, non mischiarti neanche col Mercurio

precipitoso, né coi Metalli imperfetti rubificati. [Qui, Ripley è quasi totalmente enigmatico: isolfuri, i solfati, i vetrioli, l’olio di vetriolo sono indispensabili in un dato momento dell’opera.il sale alcali vela la via dell’alkali fisso, vale a dire: la via dei carbonati di potassa e di soda;il sale albrot è un altro nome del sale alembroth. Dom Pernety ci dice:“Alembroth è ancora il nome che alcuni Chimisti hanno dato al sale di tartaro, che hannoanche chiamato il Magistero dei Magisteri. Johnson. Rull.”.Il sale di tartaro che è o del tartaro vitriolico, o dell’olio di tartaro per deliquum, vale a diredel carbonato di potassa idratata e concentrato, è molto importante nella via secca. Il saleattincar è l’altro nome della borace, fondendolo è anche utile in collaborazione con altresostanze fusibili. Ma Pernety lo segnala come essere: “Attingat o Atingar. Verderame”,vale a dire, dell’acetato di rame.

Ho provato con le uova ed il sangue, con l’anima di Saturno, con le squame di ferro che imarescialli fanno cadere nel battente [Maier stima che i battenti di ferro hannoun’importanza di primo piano. Al punto che raccomanda di sapere in quale posto le ossa diOreste saranno trovate], l’antimonio. Ma tutte non valevano niente; tuttavia ne estraevodelle belle tinture rosse e bianche che purtroppo erano falsate.Ho fatto dell’olio di Luna con un grande lavoro, carbonizzandolo col Sale comunepreparato da sé stesso, con caldo violento, sgretolandolo con l’Aceto finché non erostanco, ed anche con Acqua di Vita acquosa spianata sul marmo.Ma tutto fu perso.Ho fatto parecchi amalgami che intendo fissare con profitto, perciò presi del Tartaro, delloZolfo, l’albume delle uova, dell’olio di chiocciole. Ma inutilmente.Ho fatto dell’olio e del latte, del limo, delle stelle che cadono in terra. Ho perso parecchielibbre di Mercurio, ed ha fatto delle Pietre di Cristallo. Ma tutto è stato inutile.Fuggo dunque tali compiti ed altri simili, perché possono provenire solamente dal male.Prova finché vorrai e troverai la tua borsa vuota e la tua salute diminuita dai cattivi profumied i perniciosi fumi.Non ho mai visto un’Opera vera se non quella di cui ti ho mostrato la verità in questotrattato. Studiala bene e falla, così tu guadagnerai oro, argento e salute.Ricordati che l’uomo chiamato altrove il Maschio, è la più perfetta creatura terrestre cheDio abbia creato; nel quale c’è una neutralità dei quattro Elementi proporzionati dallaNatura che non costano niente ed è condotta fuori dalla sua mineraria con l’Arte. Certo i

nostri Metalli non sono altro che le nostre due minerarie del nostro Sole e della nostraLuna.Raymond Lulle dice così:“La chiarezza della Luna e del Sole così lucido, è scesa in queste due Minerarie; sebbeneil chiarore sia nascosto alla vista, ma con l’Arte puoi farla apparire chiaramente. Eccoperché putrefai questa Pietra nascosta—una sola cosa—, rimettila nel suo liquore, finchédiventa bianca, per farla fermentare saggiamente. Ecco tutto”.

FINE