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Tevere, un gigante ancora dormiente periodico dell’ EBTL sull’andamento del turismo a Roma e nel Lazio 12 14 Giubileo, è iniziata la corsa. A ostacoli Turismo carioca, un seminario per conoscerlo Ai giapponesi piace ancora l’Italia? A Rocca Massima il turismo è appeso ad un filo 17 24 n. IV - 2015 Poste Italiane SPA- Spedizione in abbonamento postale70% - DCB Roma - N° 4- 2015 ISO 9001 certificato n° 356673 QM08 In caso di mancato recapito si prega di ritornare all’ufficio di Roma Romanina per la restituzione al mittente previo addebito

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Tevere, un gigante ancora dormiente

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12 14Giubileo, è iniziata lacorsa. A ostacoli

Turismo carioca, unseminario per conoscerlo

Ai giapponesi piaceancora l’Italia?

A Rocca Massima il turismo è appeso ad un filo

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4 Tevere, un gigante ancora dormiente

A cura di Angela Schito

8 A Roma in Luglio e Agostoturismo in crescita

Flavia Aiello

11 A Fiumicino in Agosto +11% di stranieri

Flavia Aiello12 Giubileo, è iniziata la corsa.

A ostacoli Franz Gustincich

14 Turismo carioca, un seminarioper conoscerlo

A cura di Anna Roggi

16 Museo napoleonico, un ritratto di famiglia

Sara Alvaro

17 Ai giapponesi piace ancora l’Italia? Massimo Succi

24 A Rocca Massima il turismo è appeso ad un filo

Andrea Di Lello

26 Turismo in ripresa ma il fatturato non decolla

Alessandro Quami

28 Novità in materia di bilancio a cura di Maurizio Fantaccione

33 A Novembre il primo corso di formazione sindacalea cura di EBTL

Intervista

Osservatorio

Tribuna del lavoro

Sommario

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Isola Tiberina © Stefano Fantauzzi

Assessorato al turismo

Assessorato al turismo

PROVINCIADI ROMA

Ente Bilaterale Turismo Regione Lazio

21B&B e case per vacanza: dilaga l’abusivismoDagli affittacamere ai bed and breakfast e alle case vacanza sononumerose le forme di ricettività turistica extralberghiera sul mercatoe purtroppo la maggior parte di esse sfugge alle classificazioniufficiali. È sufficiente fare una ricognizione su internet, collegandosiai principali portali di prenotazione, da Booking a Tripadvisor, aAirbnb per constatare quanto i numeri siano allarmanti: almenocinquemila le strutture che da una stima della Federalberghi Romarisultano essere abusive e la cifra purtroppo è destinata a crescere.Il futuro infatti non lascia ben sperare ed è facile ipotizzare undilagare delle attività proprio in vista del Giubileo che si è apertol’8 dicembre scorso.Il totale o parziale abusivismo comporta naturalmente anche unproblema di sicurezza, considerato che in un momento di forteallarme terrorismo c’è l’assoluto bisogno di tenere sotto controllochi arriva a Roma.

Loredana Tozzi

Autorizzazione del Tribunale di Roma

n° 213/2007del 23-05-2007

Direttore responsabile: Giancarlo Mulas

Vice Direttore:Pietro Licciardi

COMITATO DI REDAZIONE:

Coordinatore: Bartolo Iozzia

Giuseppe AielloFilomena Armentano

Giuseppe CanforaMaurizio Fantaccione

Sara AlvaroFilippo GentileIlaria MoriniAngela Schito

Da Latina:Andrea Di Lello

Da Viterbo:Alessandro Quami

Da Tokyo:Massimo Succi

Edizioni: Contatto Comunicazione

e Marketing SrlVia Apuania, 5 - 00162 Roma

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Impaginazione:Format Roma Srl

Via Apuania, 5 - 00162 RomaTel.: +39.06.55.91.770www.format-roma.it

Stampa: Grafica Di Marcotullio

Roma

finito di stampare:Dicembre 2015

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Giuseppe Maria Amendolaè docente di “Energeticaambientale e sostenibilità”

all'Università “Tor Vergata” diRoma. Già referente di impresein convenzione al Centro interdi-partimentale sul diritto e l’econo-mia dei mercati dell’Università“La Sapienza”, ha svolto attivitàdi amministratore di organizzazionipubbliche e private e di manager,imprenditore, consulente e pro-gettista. E’ anche autore di ricer-

che, articoli evolumi in areesia specialisti-che sia interdi-sciplinari. Giàmembro dellaCommissionetecnica VIA-VAS al Mini-stero dell'am-biente e dellatutela del terri-torio e del ma-re è presidentefin dalla suacostituzione,avvenuta nelmarzo 2008,dell’Associa-zione amici del

Tevere e dal gennaio 2010 delConsorzio Tiberina ed è proprioin questa veste che Roma & Pro-vincia lo ha intervistato.

Presidente Amendola, sono tra-scorsi sette anni dalla nostra ul-tima intervista. Allora parlammo

della grande piena del Tevereche fece temere per Roma e ilsuo hinterland ma anche dellanecessità di una migliore inte-grazione tra il fiume e il terri-torio. Cosa è cambiato dal 2008a oggi da questo punto di vista?«Niente e tutto, direi. L’assettonormativo e amministrativo è sem-pre assai frammentato, le respon-sabilità sono poco chiare, e ciò siinserisce in un quadro tecnico eambientale che richiederebbe lamassima integrazione. Dopo l’As-sociazione amici del Tevere hopromosso la costituzione di unsoggetto più operativo, il Consor-zio Tiberina – Agenzia di sviluppoper la valorizzazione integrale ecoordinata del Bacino del Tevere,che riunisce oggi sessantadue con-sorziati fra Università, Fondazioni,Enti locali, associazioni, Onlus,imprenditori, altri soggetti. Ab-biamo lavorato molto sulla sen-sibilizzazione e oggi si inizia avedere un concreto interessamentodelle istituzioni. Sui “contratti difiume”, per esempio, che sono inprospettiva lo strumento organicodi gestione in sinergia fra pubblicoe privato, abbiamo fatto sottoscri-vere un protocollo comune, perl’affluente Paglia del Tevere, aComuni laziali, toscani e umbri,e sul Tevere nell’area urbana diRoma abbiamo costituito il comi-tato promotore dalla società civile,cui l’Amministrazione capitolinaha dato seguito attraverso la Giun-ta, con l’idea di un osservatorio.

Ricordo che il Paglia è propriol’affluente che genera la piene piùpericolose a Roma.

Quali sono le potenzialità turi-stiche del Tevere ancora ine-spresse e cosa occorrerebbe fareper trasformare questo fiumein una risorsa ancor più indi-spensabile per l’economia re-gionale?«Mi riallaccio ai temi della do-manda precedente. Il fatto che lesponde siano demanio regionalee che l’unica responsabilità precisasia quella sulla sicurezza, fa sì chedel decoro dell’habitat rivierasconessuno abbia diretta competenza.Uniche eccezioni: le aree in con-cessione o quelle oggetto di spe-cifici accordi istituzionali. Ma avolte motivi anche economici por-tano a soluzioni bizzarre: per esem-pio la ciclabile in sponda destraa Roma è affidata alla manuten-zione del Campidoglio, ma fuoridalla striscia disegnata a terra nes-suno interviene, men che menol’AMA, con l’accumularsi di rifiutie quant’altro. E’ chiaro che la man-canza di una visione integrata èd’impedimento anche per il di -scorso turistico: la cattiva manu-tenzione di certo allontana la mag-gior parte dei potenziali visitatori,che siano interessati all’archeo-logia, alla natura, all’architetturae al paesaggio urbano, alle pas-seggiate a tema e a tanto altro chepotenzialmente potrebbe riguar-darli».

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a cura di Angela Schito

Giuseppe Maria Amendola

Tevere, un gigante ancora dormiente

«L’assettonormativo eamministrativo èsempre assaiframmentato, leresponsabilità sonopoco chiare, e ciò siinserisce in unquadro tecnico eambientale cherichiederebbe lamassimaintegrazione»

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Quali progetti sono stati realizzatie cosa c’è ancora in cantiere perla valorizzazione del corso d’ac-qua e delle aree attraversate dalTevere sul territorio laziale?«La mia idea è che occorra ungrande progetto organico. Perchéal Tevere come grande risorsa ter-ritoriale unitaria ancora non si èmesso mano. E dire che il percorsomateriale e simbolico, con terminea Roma, ha veramente un poten-ziale di attrattiva eccezionale. C’èil singolo pezzo di ciclabile, il bat-tello che percorre qualche chilo-metro, la “via” segnalata da qual-che cartello, ma non c’è un’ “ideaTevere”. Proprio in questi giornisono stato contattato dalla rete te-levisiva statale France 3, per co-adiuvare nella realizzazione di

una puntata di due ore, tutta sulTevere, per il programma setti-manale Des Racines & des Ailesin onda da quasi vent’anni; ebbene,giornalisti e operatori sono rimastistupiti dal fatto che, contrariamentead altri fiumi d’Europa, non vifosse una valorizzazione unitaria,ma tante iniziative disaggregate.

Per un certo tempo si era parlatodi navigabilità del Tevere e nelbreve tratto cittadino era statoanche attivato un servizio di bat-telli, sulla falsariga di ciò che av-viene a Parigi, Londra o Buda-pest. Che cosa è rimasto di quelleidee e di quelle esperienze?«Una serie di pontili sotto la tuteladi un curatore fallimentare, e spe-riamo che non divengano fonte

di pericolo nelle pienedistaccandosi, dei car-telli ingannevoli peri turisti, soldi pubblicispesi in un “contrattodi servizio” che nonha creato la prospet-tiva di un’attività im-prenditoriale che sisostenesse da sola.Qualche operatore sista riavvicinando allanavigazione nel Cen-tro di Roma, ma oc-corre ripartire da zero. Certamentesi tratterebbe di un bel tassellonella vita della Città».

Tra le iniziative cui il Consorziodi cui è presidente, stava lavo-rando vi era la promozione di

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Una risorsa incredibile per il turismo regionale ancora langue, in attesa di politiche idonee.

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«A volte motivianche economiciportano a soluzionibizzarre: peresempio la ciclabilein sponda destra aRoma è affidata allamanutenzione delCampidoglio, mafuori dalla strisciadisegnata a terranessuno interviene,men che menol’AMA, conl’accumularsi di rifiutie quant’altro».

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un marketing territoriale cheriguardasse non soltanto il fiumein quanto tale ma anche il suobacino, che comprende numerosiborghi e realtà turisticamenteinteressanti. Che cosa è statorealizzato in questo senso?«Direi molto. Forse è questo unodei principali risultati che abbiamoottenuto. Non è un’idea sostenutadirettamente dalle Istituzioni, co-me concreto sforzo operativo, mache sta “passando” grazie all’o-perato del Consorzio e dei Con-

sorziati. Abbiamouna mailing-list fide-lizzata di circa 60.000indirizzi e una news-letter settimanale persegnalare eventi e ini-ziative sul territoriodel Bacino del Teve-re, la regione Tiberi-na. A chi abita a Ro-ma segnaliamo luo-ghi, sagre, rievoca-zioni, fiere, escursionie quant’altro, e agliabitanti fuori Romasegnaliamo quelle co-se - grandi mostre,grandi concerti, etc -tipiche della Metro-poli. Si realizza cosìun interscambio eun’integrazione lega-

ta alle vie dell’acqua, che non èsoltanto naturalistico, ma ancheculturale».

Tra gli obiettivi della sua asso-ciazione vi è quello di fare azionedi lobby per mettere in motoquegli interlocutori istituzionalida cui dipende la promozione elo sviluppo del Tevere anche dalpunto di vista turistico. Qualesensibilità c’è a livello politico-territoriale su questi temi? Cosasi sta muovendo?«Il Giubileo straordinario sta dan-do spunto anche a qualche azionesul Tevere, ne ho parlato e ne ri-parlerò con l’assessore LuiginaDi Liegro, che da anni è nel con-

siglio di amministrazione del Con-sorzio Tiberina. I pellegrini, i vi-sitatori, i turisti, i cittadini romaniattraverseranno e riattraverserannoi ponti e percorreranno il lungo-tevere; c’è poi il simbolismo della“sponda cattolica” e della “spondalaica”, tanta storia da riscoprire.Vi segnalo un po’ di fatti vera-mente curiosi a tal proposito, quasicoincidenze propiziatorie per chiama il Tevere. L’isola Tiberinaera inoltre il punto fin dove le naviantiche, di basso pescaggio pote-vano risalire direttamente dal mare.Proprio poco a valle dell’Isola fucostruito in legno, e tale rimaseper diversi secoli, il primo pontedi Roma: Ponte Sublicio. Per lepopolazioni arcaiche questo pontee la sua manutenzione erano cosìimportanti che in relazione ad essinacque il più antico e potente sa-cerdozio romano: il Pontifex. Ilfiume stesso era considerato unadivinità, personificata nel PaterTiberinus: la sua festa annuale -le Tiberinalia - veniva celebratal’8 dicembre, anniversario dellafondazione del tempio del diosull’Isola Tiberina ed era un rito

di purificazione e propiziatorio.Proprio l’8 dicembre 2015 inizieràil Giubileo straordinario… Nonvorrei dover invocare Papa Fran-cesco anche per il Tevere, ma pococi manca. In fondo, con l’EnciclicaLaudato sì ha riportato l’attenzionesu temi di rispetto dell’ambienteche non possiamo non condividerepienamente nell’approccio adot-tato. Insomma, vedremo prestose si riuscirà a concretizzare qual-cosa, ivi compreso l’Osservatoriodi Roma Capitale».

Come molte cose in Italia tra idire e il fare c’è di mezzo la bu-rocrazia, che spesso riesce aduccidere le iniziativa sul nascere.Come si potrebbero mettered’accordo tutte le varie compe-tenze e giurisdizioni per poterrealizzare progetti di valorizza-zione e promozione? In altre pa-role di quale riforma ci sarebbebisogno?«Posso rispondere che ho già ri-sposto? Molto buon senso, moltacultura, passione, voglia di fare,mettersi attorno a un tavolo e de-cidere cosa è necessario.

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«Il Giubileostraordinario stadando spunto anchea qualche azione sulTevere. I pellegrini, ivisitatori, i turisti, icittadini romaniattraverseranno eriattraverseranno iponti e percorrerannoil lungotevere; c’è poiil simbolismo della“sponda cattolica” edella “sponda laica”,tanta storia dariscoprire».

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Sia gli esercizi alberghieridi Roma che quelli del suohinterland continuano a re-

gistrare segno positivo nel bime-stre Luglio-Agosto 2015. La ca-pacità attrattiva di Roma Capitalee dell'intera Città Metropolitanacontinua ad essere forte anchegrazie all'efficacia delle politichee delle azioni di marketing deglioperatori del settore.L’analisi dei dati sull’andamentodella domanda turistica negli alberghi della CittàMetropolitana di Roma Capitale (Provincia di

Roma) nel periodo Luglio - Agosto evidenzia lacrescita generale degli arrivi e delle presenze.

A Roma in Luglio e Agostoturismo in crescita

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■ Fig. 1 - Var. % arrivi e presenze negli alberghi della Provincia di Roma - Luglio - Agosto 2015

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Tabella 1 - Provincia di Roma- Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Luglio - Agosto 2015

PAESI 5 STELLE 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALE Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 175.766 411.334 1.270.647 2.836.363 770.070 1.964.408 204.957 469.145 42.667 102.156 2.464.107 5.783.406Italiani 22.712 43.697 304.470 553.894 283.573 643.438 127.837 267.126 27.340 65.531 765.932 1.573.686Stranieri 153.054 367.637 966.177 2.282.469 486.497 1.320.970 77.120 202.019 15.327 36.625 1.698.175 4.209.720

Tabella 2 - Provincia di Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Luglio - Agosto 2015 - Var. % su anno precedente

PAESI 5 STELLE 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALE Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 8,25 8,51 7,10 6,88 4,86 4,58 -5,10 -6,32 -3,66 -5,38 5,15 4,77Italiani 4,94 6,23 6,15 6,39 6,13 5,40 -4,12 -6,89 0,63 -3,72 4,04 3,05Stranieri 8,76 8,78 7,41 7,00 4,13 4,18 -6,70 -5,55 -10,45 -8,21 5,66 5,43

Tabella 3 - Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Luglio - Agosto 2015

PAESI 5 STELLE 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALE Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 175.766 411.334 1.006.504 2.398.219 604.549 1.555.508 158.174 361.294 26.957 65.822 1.971.950 4.792.177Italiani 22.712 43.697 190.177 355.263 163.234 323.817 83.928 165.176 12.889 31.650 472.940 919.603Stranieri 153.054 367.637 816.327 2.042.956 441.315 1.231.691 74.246 196.118 14.068 34.172 1.499.010 3.872.574

Flavia Aiello

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Tabella 5 - Hinterland di Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Luglio - Agosto 2015

PAESI 5 - 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALE Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Totale 264.143 438.144 165.521 408.900 46.783 107.851 15.710 36.334 492.157 991.229 Italiani 114.293 198.631 120.339 319.621 43.909 101.950 14.451 33.881 292.992 654.083 Stranieri 149.850 239.513 45.182 89.279 2.874 5.901 1.259 2.453 199.165 337.146

Tabella 6 - Hinterland di Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Luglio - Agosto 2015 - Var. % su anno precedente

PAESI 5 - 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALE Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi PresenzeTotale 7,94 7,41 4,74 3,94 -8,57 -12,00 -3,11 -8,32 4,69 2,88 Italiani 7,62 6,88 8,10 6,14 -8,10 -12,07 -3,58 -9,30 4,53 2,16 Stranieri 8,19 7,86 -3,27 -3,23 -15,30 -10,85 2,61 7,87 4,91 4,31

*N.B. : per motivi di riservatezza,

i dati degli hotel a 5 stelle dell’hinterland di Roma sono inclusi nei dati

degli hotel a 4 stelle

Nel periodo analizzato gli alberghidell’area hanno registrato2.464.107 arrivi e 5.783.406 pre-senze, con una crescita rispetti-vamente di +5,15% e di +4,77%.Tale crescita è dovuta all’anda-mento positivo delle strutture ri-cettive dai cinque ai tre stelle, mentre gli alberghidi due ed una stella hanno registrato una flessione.La domanda italiana ha registrato una ripresa sianegli arrivi con 765.932 arrivi (+4,04%) sia nellepresenze con 1.573.686 (+3,05%). La domandaestera ha avuto un trend positivo più marcato con1.698.175 arrivi (+5,66%) e 4.209.720 presenze

(+5,43%) (tabella 1 e 2). Sul fronte della domandaestera, si segnala la positiva performance delladomanda europea (722.280 arrivi con +3,84% e1.994.623 presenze con +3,53%). Come appare dalle tabelle da 3 a 6, l’andamentopositivo del bimestre coinvolge sia il mercato diRoma Capitale, sia quello dell’hinterland.

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L’attrazione di Roma Capitale è ancora forte, soprattutto tra gli stranieri IL

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■ Fig. 2 - Var. % arrivi e presenze negli alberghi di Roma - Luglio - Agosto 2015

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Tabella 4 - Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Luglio - Agosto 2015- Var. % su anno precedente

PAESI 5 STELLE 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALE Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 8,25 8,51 6,89 6,79 4,89 4,74 -4,03 -4,47 -3,97 -3,67 5,27 5,17Italiani 4,94 6,23 5,28 6,12 4,72 4,69 -1,89 -3,38 5,80 3,08 3,74 3,69Stranieri 8,76 8,78 7,27 6,90 4,96 4,76 -6,33 -5,38 -11,46 -9,18 5,76 5,53

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A Roma la crescita degli arrivicomplessivi è stata di +5,27%,quella delle presenze comples-sive è stata di +5,17%. In par-ticolare la domanda italiana aRoma ha registrato un incremen-to nel bimestre di +3,74% negliarrivi di +3,69% nelle presenze,mentre la domanda estera ha re-gistrato una crescita di +5,76%negli arrivi e di +5,53% nellepresenze. Negli alberghi dell’hinterland èstata registrata una crescita di4,69% negli arrivi e del 2,88% nelle presenze. Ladomanda italiana è cresciuta del 4,53% negli arrivie di 2,16% nelle presenze. La domanda proveniente

dall’estero ha registrato un incremento di 4,91%negli arrivi e del 4,31% nelle presenze (tabelle5 e 6).

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■ Fig. 3 - Var. % arrivi e presenze negli alberghi dell'hin-terland di Roma - Luglio - Agosto 2015

MUNICIPI DI ROMADistribuzione degli arrivi e delle presenze negli alberghi per Municipi - AGOSTO 2015

Valori assoluti Composizione % Variazione % su stesso mese a.p.Municipi Arrivi Presenze Permanenza Arrivi Presenze Arrivi Presenze media

Municipio 1 554.526 1.373.143 2,48 61,49% 60,08% 4,11% 3,90%

Municipio 2 72.971 183.280 2,51 8,08% 8,02% 6,91% 3,71%

Municipio 3 11.209 28.647 2,56 1,25% 1,25% 10,29% 8,31%

Municipio 4 13.049 32.422 2,48 1,45% 1,42% 15,06% 11,94%

Municipio 5 11.658 28.331 2,43 1,29% 1,24% -3,63% -2,83%

Municipio 6 15.253 41.825 2,74 1,69% 1,83% 2,40% 5,14%

Municipio 7 20.012 50.189 2,51 2,22% 2,20% 10,05% 17,39%

Municipio 8 8.947 20.283 2,27 0,99% 0,89% 11,85% 9,02%

Municipio 9 35.916 111.084 3,09 3,98% 4,86% 6,11% 13,49%

Municipio 10 12.600 31.316 2,49 1,40% 1,37% 4,76% 18,26%

Municipio 11 25.585 76.676 3,00 2,84% 3,36% 4,67% 10,78%

Municipio 12 27.914 71.510 2,56 3,10% 3,13% -3,37% -1,73%

Municipio 13 53.167 144.053 2,71 5,90% 6,30% 7,95% 9,72%

Municipio 14 21.739 51.961 2,39 2,41% 2,27% 4,86% 2,89%

Municipio 15 17.212 40.621 2,36 1,91% 1,78% 3,00% -1,24%

Totale 901.758 2.285.341 2,53 100,00% 100,00% 4,68 5,15

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L’andamento della domanda turistica negliesercizi alberghieri di Fiumicino ha registratonel mese di Agosto un trend complessiva-

mente positivo sul fronte degli arrivi e delle presenze.La domanda complessiva negli hotel di Fiumicinoè stata pari a 61.077 arrivi (+8,47%) e 85.098 presenze(+8,16%), con un tasso d’occupazione medio dell'80,73% per le camere e del 78,63% dei letti (tabelle

1, 2, 3). La domanda italiana ha registrato una crescitadel +3,77% negli arrivi e di +2,46% nelle presenze.La domanda estera ha registrato +11,10% negli arrivie +11,96% nelle presenze. I dati per singole nazionalitàdi provenienza della domanda estera vedono il primatodella domanda proveniente dagli Usa (25,15% delladomanda estera), seguita da quella proveniente delRegno Unito (6,86%) (tab.1).

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Tab 1 - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri. Agosto 2015 Totale Agosto 2015 Valori % Diff% Agosto 2015/2014 Valori assoluti 2014Totale 61.077 85.098 1,39 100,00 100,00 8,47 8,16 56.306 78.678Italiani 20.928 32.267 1,54 34,26 37,92 3,77 2,46 20.167 31.491Stranieri 40.149 52.831 1,32 65,74 62,08 11,10 11,96 36.139 47.187di cui:Francia 1.506 1.913 1,27 3,75 3,62 1,21 -4,64 1.488 2.006 Germania 832 1.612 1,94 2,07 3,05 7,22 -1,77 776 1.641 Regno Unito 2.798 3.624 1,30 6,97 6,86 40,11 44,10 1.997 2.515 USA 11.817 13.287 1,12 29,43 25,15 14,57 19,47 10.314 11.122Giappone 651 768 1,18 1,62 1,45 -25,43 -30,69 873 1.108

Tab 2 - Tasso di occupazione cameree letti negli hotel. Agosto 2015 Aprile 2013 Aprile 2012 Camere Letti Camere Letti

4 stelle 83,10 79,36 82,51 73,203 stelle 86,64 73,49 78,71 84,932 stelle 16,13 113,87 54,80 71,581 stella 17,92 37,46 14,79 27,13Totale 80,73 78,63 78,81 74,34

Tab 2 bis - Esercizi alberghieriAgosto 2015

N. Hotel Camere Letti 5 stelle - - - 4 stelle 8 1.325 2.659 3 stelle 12 313 7062 stelle 5 55 90 1 stella 2 23 36 Totale 27 1.716 3.491

Tab 3 - Quote di mercato per categoria di hotel. Agosto 2015 Italiani Stranieri TotaleCategoria Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze4 e 3 stelle 95,57 88,86 100,00 100,00 98,48 95,772 e 1 stella 4,43 11,14 0,00 0,00 1,52 4,23Totale 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00

Tab 4 - Arrivi, presenze e permanenza media per categoria di hotel. Agosto 2015 Italiani Stranieri TotaleCategoria Arrivi Presenze Perm. media Arrivi Presenze Perm. media Arrivi Presenze Perm. media4 e 3 stelle 20.000 28.672 1,43 40.149 52.831 1,32 60.149 81.503 1,36

2 e 1 stella 928 3.595 3,87 0 0 0 928 3.595 3,87Totale 20.928 32.267 1,54 40.149 52.831 1,32 61.077 85.098 1,39

A Fiumicino in Agosto +11% di stranieriProsegue il trend positivo. In aumento anche le presenze e gli arrivi di Italiani

Flavia Aiello

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Ventiquattro ore su venti-quattro e sette giorni susette. Non è la pubblicità

di una nota di catena di supermer-cati che ha deciso di restare apertasempre, anche a Natale e a Capo-danno, bensì l’orario dei lavoriper la riqualificazione di Romaper il Giubileo. Un esercito di la-voratori che, come le truppe diogni guerra, dovranno combattere

senza sosta per vincereprima dell’arrivo delgenerale Inverno. Pur-troppo, il generale inquestione, arriverà do-mani: l’8 dicembre. Eallora si è messo manoalle deroghe: gli appaltisaranno tutti sotto ilmilione di Euro - Ivae oneri accessori esclu-si -, e saranno affidaticon una “stretta di ma-no” alle ditte iscrittenel registro dell’Anac.Una prova dura per un

Comune inquinato dalla manonera della criminalità.Il Papa non poteva gettare piùscompiglio. Tra chi ha ringraziatoil Santo Padre per il possibile gua-dagno che ne deriverà, e chi è ri-

masto, invece, atterrito per il caosorganizzativo, nessuno è rimastoindifferente all’annuncio dell’AnnoSanto Straordinario. Il sindacoMarino, ben prima delle sue di-missioni, aveva immediatamentefatto preparare un maxi piano, ap-provato il 6 agosto dalla giunta,contenente 131 progetti, nel qualeè specificato che «Il Piano assumecarattere meramente programma-torio» dovendo poi passare unafase di verifica e di approvazione.Ciò che, tuttavia, lascia un po’perplessi, è il fatto che gli inter-venti per questo Giubileo straor-dinario non sono affatto straordi-nari; anzi, dovrebbero essere ma-teria di ordinaria amministrazioneper ogni città e comunità di citta-dini. La maggior parte degli in-terventi, infatti, riguarda la «ri-qualificazione, pavimentazionestradale, marciapiedi, caditoie, se-gnaletica». Se si escludono alcuni interventidi abbellimento, concentrati so-prattutto nelle aree che si prevedesaranno maggiormente frequentatedai pellegrini, tutto il resto do-vrebbe essere la normale manu-tenzione di una città.Questa valutazione, tuttavia, non

vuole trasformarsi in politica, maessere una presa d’atto della diffi-cilissima situazione che sta vivendoRoma, sebbene il pareggio di bi-lancio sia sempre più vicino, e see quando verrà raggiunto, sarà perla prima volta dal dopoguerra.Non tutte le colpe sono del Co-mune di Roma. Il precedente Giu-bileo, oltre a non essere straordi-nario, venne programmato con cir-ca tre anni di anticipo e poté con-tare su un finanziamento di 1,75miliardi di Euro. I 100 milioni coni quali deve fare i conti la giuntamunicipale, sommati al brevissimopreavviso – il Giubileo straordi-nario è stato lanciato da Papa Fran-cesco solo il 13 marzo 2015 – ead un buco di bilancio trovato dalSindaco dopo il suo insediamento,di 850 milioni, ci raccontano dicome questo Anno Santo dovràcompiere un miracolo per salvarei romani e l’immagine della città.Il governo, ancor prima di stanziaredei fondi, ha pensato di affiancareil sindaco con un controllore. Ilprefetto Franco Gabrielli, poi nonha dato nemmeno le briciole diquanto in passato è stato erogatoper gli eventi straordinari. I romani,ed i pellegrini, soffrono delle beghe

Giubileo, è iniziata la corsa… A ostacoli

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Franz Gustincich

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La maggior partedegli interventi per ilGiubileo riguarda la«riqualificazione,pavimentazionestradale,marciapiedi,caditoie,segnaletica».

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della politica e del disaccordo trasindaco e Premier.Con la tradizionale lentezza conla quale vengono avviati i lavori“urgenti” in Italia, ed in particolarmodo nella Capitale, c’è chi gridaal miracolo perché i primi due otre appalti sono già in corso d’o-pera, sui 135 richiesti, 28 approvatie, al momento di scrivere, solo 13con i fondi sbloccati. E dei centomilioni, solo la metà sono già di -sponibili e, quindi, spendibili. In-somma, siamo di fronte alle tra-dizionali “nozze con i fichi secchi”,ma i fichi non sono abbastanza enon sono ancora stati consegnati.Ecco allora che, in assenza deitempi per indire regolari gared’appalto, il sindaco si è appellatoal prefetto e al garante anticor-

ruzione: fermate le riforme an-ticorruzione. Per fare queste noz-ze, i fichi secchi non li posso ap-paltare, chiediamo una procedurad’urgenza.Vengono chiamate solo le aziendeiscritte nella lista dei fornitoridel Comune di Roma, la Sipro-neg, e si procede con un’estra-zione a sorte ed una negoziazio-ne. Potrebbe funzionare ed ancheRaffaele Cantone, che presiedel’Anec, l’autorità anticorruzione,non può negare il suo assenso.Il sistema, d’altronde, è previstodalla normativa, quindi è perfet-tamente legale. Tuttavia è appli-cabile solo alle commesse di im-porto inferiore al milione di Euro,altrimenti c’è l’obbligo di pro-cedere ad una gara europea, con

esiti che andrebbero ben oltre lafine del Giubileo, nel 2016.Ecco allora la ragione per cui lamanutenzione delle strade occupatante pagine nei capitolati: ognistrada un capitolato. Il lungote-vere è stato diviso in 12 parcelleper lavori di 11 milioni Euro intotale. 12 ditte diverse. La vera emergenza, però, sono itrasporti pubblici: 500 autobusal giorno non escono dalle rimes-se a causa della mancanza di pez-zi di ricambio o, meglio, per lamancanza di fondi per acquistarli.Lo scorso anno Marino licenziòun gruppo di dirigenti assunti dal-la precedente amministrazioneper un risparmio di 13 milioni diEuro, altri non è possibile licen-ziarli a causa degli accordi sullabuonuscita: licenziarli signifi-cherebbe dover pagareloro buonuscite chevanificherebbero qual-siasi tentativo di ri-sparmio.La stessa situazione sulfronte della spazzatura.Meno male che dopoanni di mancati inter-venti, è stata chiusa ladiscarica di Malagrottache costava, tra affittie multe dell’UnioneEuropea, quasi unquarto del bilancio del-l’Ama.Gli scioperi sono unaltro nodo, tanto cheil prefetto Gabrielli siè pronunciato per il blocco degliscioperi in certe date, scatenandoun vespaio di polemiche, ma nonsembra ci siano proposte alter-native da parte sindacale, per sal-vare l’evento e l’immagine dellacittà. I lavoratori delle ditte chesi aggiudicheranno i lavori, in-tanto, sanno che dovranno faretre turni al giorno, nella speranzadi fare in tempo. Il Giubileo èdomani. Si stanno mettendo i bi-nari davanti al treno che avanza.Chi andrà più veloce?

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Pochissimi fondi e pochissimo tempo per i lavori. Roma punta sulla ordinaria manutenzione. IL

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La vera emergenza,però, sono itrasporti pubblici:500 autobus algiorno non esconodalle rimesse acausa dellamancanza di pezzidi ricambio o,meglio, per lamancanza di fondiper acquistarli.

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Il 29 settembre si è svolto pres-so l’Agenzia per il turismo aRoma, il seminario di studio

dedicato al Brasile, il secondo deiseminari tecnici dedicati ai paesidell’area Bric, organizzati dal-l’Agenzia regionale del turismodella Regione Lazio allo scopodi far conoscere in modo appro-fondito tecniche e strumenti peraffrontare i diversi nuovi mercatie suggerire valide modalità per

una corretta strategiadi marketing. Al focus sul Brasilehanno partecipato tragli altri il dirigentedella Regione PaoloGiuntarelli, FlaminiaMantegazza, respon-sabile del settore tu-rismo, e Ana PaulaTorres, responsabiledella comunicazionedell’Ambasciata delBrasile; Salvatore

Costanzo, diri-gente Enit

per il mer-cato cario-ca, LauraLeoni, di-rigente

dell’Istat,Marina Fac-

cioli, dell’Uni-versità di Torvergata

e rappresentanti delle associazionidi categoria. Il Paese sudameri-cano è per noi molto importante,non solo perché 30 milioni di re-sidenti hanno radici italiane masoprattutto perché la recente cre-

scita socio-economica fa di tuttiquesti connazionali un potenzialebacino di turisti, desiderosi di tor-nare alle proprie origini, e allostesso tempo promoter dell’Italiapresso l’ancor più vasta popola-zione brasiliana, che ha già im-parato a conoscere la nostra Pe-nisola anche attraverso alcune te-lenovelas, la più recente dellequali è stata ambientata in Tosca-na. Senza contare il fatto che –nonostante il processo di secola-rizzazione sia molto avanzato an-che in quel Paese – una gran partedella popolazione carioca è cat-tolica e potrebbe prendere spuntoda questo anno giubilare per ve-nire a soggiornare in Italia. Daqui la necessità di cominciare aconoscere in maniera più appro-fondita questo popolo, il quale ha

bisogno, per essere “conquistato”anche turisticamente, con prodotticapaci di assecondare le proprieaspettative. Un esempio, citatonel corso del seminario, è statoquello della Barilla, azienda ita-liana di pasta che per poter “sfon-dare” su quel mercato ha dovutocreare una apposita linea di pro-dotti modellata sul gusto dei bra-siliani. O le auto, che per potervendere nel paese carioca devonoavere rapporti di cambio moltosportivi, capaci di assicurare par-tenze brucianti ai semafori. Una prima indicazione emersaad esempio è che i brasiliani co-noscono molto bene il made inItaly ma hanno una conoscenzaassai limitata del nostro artigia-nato e si entusiasmano facilmentequando hanno modo di vedere

Turismo carioca, un seminario per conoscerlo

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a cura di Anna Roggi

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30 milioni diresidenti hannoradici italiane e larecente crescitasocio-economica fadi tutti questiconnazionali unpotenziale bacino dituristi desiderosi ditornare alle proprieorigini.

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come nascono certi prodotti diqualità; pertanto può essere moltoapprezzato l’inserimento nei loropacchetti di viaggio di un tourall’interno delle botteghe artigianeche ancora sopravvivono nellenostre città o nei centri minoriove risiedono certe produzionidi eccellenza. Inoltre il Brasile èun paese molto giovane; la suastoria inizia praticamente nel1500, pertanto sono particolar-mente affascinati dai nostri antichiborghi, con la loro storia più chemillenaria.Altri suggerimenti interessantiemersi riguardano le sagre pae-sane, un tipo di evento a loro pra-ticamente sconosciuto poiché gliunici eventi popolari che si svol-gono nelle loro cittadine sono leprocessioni religiose e il carne-vale, o la visita ai parchi che ador-nano molti dei nostri palazzi si-gnorili. I giardini, come quelloall’italiana all’interno del Palazzod’Este di Tivoli, affascinano eincantano letteralmente i brasi-liani, che non hanno niente delgenere a casa loro.Il brasiliano è un cliente moltoesigente, al quale piacciono le co-modità, essendo tendenzialmente

parecchio pigro. Per loro è quasiessenziale poter disporre di uncentro benessere nell’hotel in cuidecidono di soggiornare, come èaltrettanto importante potersi sen-tire come a casa, senza dover ab-bandonare le proprie abitudini;dunque attenzione a riservare lorouna colazione abbondante, dolcee salata, tenendo conto che per ibrasiliani il pranzo è il pasto prin-cipale, solitamente abbondante,mentre la cena è più leggera. Spesso i turisti provenienti dalBrasile non parlano altre linguese non la loro, per cui accoglierlicon un saluto in portoghese po-trebbe essere importante. Genti-lezza e cortesia nei loro confrontiverranno senz’altro ricambiatecon la fedeltà; non soltanto il bra-siliano se si troverà bene tornerànella stessa struttura ma una voltarientrato a casa farà anche unaottima pubblicità.Il seminario si è concluso con unacarrellata di cifre, esposte dal fun-zionario Istat presente all’inizia-tiva, che hanno fotografato il po-tenziale ricettivo nazionale. InItalia, secondo le cifre, ci sono158.412 strutture di accoglienza,33.000 delle quali alberghiere e

125.000 extra alberghiere per untotale di 4.800.000 posti letto.Complessivamente nel nostro Pae-se, nonostante la crisi, c’è un au-mento di arrivi e presenze stra-niere: dal 2008 ad oggi il turismodei non residenti è for-mato per un 83 % dacittadini europei e ilrestante 17% da extraeuropei, dei quali l’1%circa sono brasiliani, iquali in media prefe-riscono hotel 5 stelleo 5 stelle lusso, con-trariamente alla mag-gior parte degli altrituristi, i quali predili-gono l’extra alberghie-ro. Le regioni italianepiù visitate dai cariocasono il Veneto e la To-scana, quest’ultima an-che sull’onda del suc-cesso ottenuto dalla lo-ro recente telenovela,ma non c’è dubbio cheuna opportuna politicadi marketing possa portare all’at-tenzione di questa particolareclientela anche il Lazio, le cui at-trattive sono tali da incontrare ilgusto e il favore dei brasiliani.

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Organizzato dalla Regione il secondo dei focus dedicato all’area Bric

Il brasiliano è uncliente moltoesigente, al qualepiacciono lecomodità. Per lui èquasi essenzialepoter disporre di uncentro benesserenell’hotel in cuidecide disoggiornare, come èaltrettantoimportante potersisentire come acasa, senza doverabbandonare leproprie abitudini.

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Continua il tour alla scopertadei musei gratuiti a Roma,dove i turisti si possono

recare tutto l’anno senza doversisorbire interminabili file alle bi-glietterie. Il museo che suggeriamoquesta volta offre l’opportunità di“entrare” in uno dei periodi storicipiù complessi d’Italia: l’invasionedella Penisola da parte di Napo-leone Bonaparte. Parliamo del Mu-seo Napoleonico in Piazza di PonteUmberto I, che offre la possibilitàdi un excursus storico tra i fastidella famiglia Bonaparte e dellaloro discendenza nel nostro Paesee le vicende del condottiero còrso,dalla Campagna italiana del 1796all’incoronazione come imperatoredi Francia e d’Italia nel 1804.Il museo è una raccolta dei cimelidonati dal conte Giuseppe Primoli

alla città di Roma nel 1927. Il conteera discendente diretto da parte dimadre della famiglia Bonaparte;lei era infatti Carlotta Bonaparte,figlia di Luciano, fratello di Napo-leone; colui che è stato definito ilcapostipite dei Bonaparte a Roma.Il conte Primoli trascorse granparte della sua vita a riordinare,custodire e collezionare quellache oggi rappresenta una straor-dinaria raccolta; messa assiemecon il preciso intento di documen-tare la vita privata della famigliacon annessi intrighi, matrimoni,vicissitudini, piuttosto che elogiarele imprese dell’imperatore deifrancesi. Ed è proprio questa ca-ratteristica che contraddistingueil museo romano dagli altri, adesempio da quello di Marengo ilpiù antico museo napoleonico del

mondo, per lo più dedicato all’o-monima battaglia. La raccolta Primoli comprendeuna vasta gamma di quadri, ritrattie suppellettili appartenenti alla fa-miglia Bonaparte, suddivisi perperiodo storico. Le prime due salesono dedicate ai fasti de primo im-pero (1804-1814), dove alle posesolenni, tipiche del periodo subitosuccessivo alla consacrazione adimperatore di Napoleone, si af-fiancano dei ritratti rappresentantiscene di vita quotidiana familiare.La terza sala è dedicata al secondoImpero: una testimonianza del fa-stoso periodo francese dominatodalla figura di Napoleone III. Quioltre ai due ritratti ufficiali dellacoppia imperiale eseguiti da Franz-Xavier Winterhalter, i mobili,l’oggettistica, tutto rievoca la som-ma potenza della famiglia imperialein quel periodo. La quarta sala èl’emblema di quella che possiamodefinire una “pittura intima”, dovevi si trova, tra l’altro, testimonianzadel celato figlio, avuto con MariaLuisa D’Austria, che fin dalla suanascita era stato designato comere di Roma, carica cui non potèmai accedere perché visse a Viennaseguito da diversi educatori e acausa della sua prematura morteavvenuta a sol 21 anni. La quintasala è la testimonianza della procla-mazione della Repubblica Romanae della vita che si conduceva inquel periodo, con stampe che raf-figurano le frequentissime festerepubblicane.Una fedelissima testimonianzadel tenore e del gusto dellafamiglia Bonaparte Borghese civiene infine dalla sala dedicata aPaolina, dove è possibile coglierela raffinatezza tutta francese concui la principesse aveva arredatola villa romana in cui alloggiava.Le altre sale ripercorrono il periodoche va dal Regno di Napoli, pas-sando per le vicende che hannointeressato Luciano Bonaparte,fratello di Napoleone, a GiuseppePrimoli.

Museo napoleonico,un ritratto di famiglia

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Tra i musei gratuiti di Roma la collezione del conte Primolidedicata ai Bonaparte

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Da Tokyo _ Ma ai giappo-nesi piace ancora l'Italia?Non c'è dubbio che il Bel

Paese, come abbiamo più voltescritto in queste pagine, rimaneai primi posti tra le mete di viag-gio europee più desiderate daiGiapponesi e se provate a chiederloro se ci vogliono andare vi ri-sponderanno ruotando legger-mente il capo verso un lato e soc-chiudendo gli occhi "Ikitai!!" chevuol dire "Desidero andarci!".Tuttavia a fronte della crescitadel + 5,3% di arrivi ed il + 3,7%di presenze di turisti stranieri,misurata dai dati provvisori Istatper il primo trimestre 2015, sipuò notare che per quanto riguar-da l'incoming dal Giappone levendite rimangono stabili mentre

quelle previste per la Cina, adesempio, arrivano addirittura al+ 23%. Anche i dati di Giugno2015 sulla domanda estera negliesercizi alberghieri della Capitale,ed in particolare dell'area di Fiu-micino, mentre registrano un+5,06% negli arrivi e un +5,48%nelle presenze con un + 37,46%della domanda proveniente dagliUSA, segnalano invece un de-cremento pari al - 23,56% di ar-rivi giapponesi e - 19,98% di pre-senze per il primo trimestre 2015.Insomma, l'Italia rimane la piùamata dai giapponesi, che peròsembrano alla fine rivolgersi al-trove. Per spiegare questo mo-mento di apparente stallo dell'in-coming giapponese non vale illuogo comune che attribuisce

gran parte della responsabilità aimass media accusati di veicolareall'estero le immagini della partepeggiori dell'Italia e degli italianidisincentivando così il turismoverso la nostra Penisola. Questaopinione non è sostenibile almenoper il Giappone. Sui giornali esulle reti televisive nipponichead esempio non si è parlato degliscioperi o delle assemblee chehanno impedito l'ingresso al Co-losseo dei turisti e non si è fattocenno neppure del crollo del tettodel tunnel della metropolitanaromana. Neanche Ma-fia Capitale ha avutogrande risonanza nellenews del Sol Levante.Non si è fatto nemme-no cenno al grave epi-sodio documentato daalcune televisioni ita-liane, vissuto da unafamiglia giapponeseche, in vacanza a Ro-ma non è riuscita a farsalire la propria figliadisabile in carrozzellasu un bus di linea pri-ma a causa dell'indif-ferenza dei passeggeristipata sul mezzo pub-blico e poi per la pe-dana non funzionante. I canali giapponesihanno continuato econtinuano a mandare in onda,spesso in contemporanea, repor-tage sulle bellezze delle città edei borghi italiani e sulle loroprelibatezze gastronomiche. Oc-corre quindi cercare altrove leragioni di tale rallentamento. Si-curamente l'indebolimento delloYen, che favorisce il turismo ver-

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Ai giapponesi piaceancora l’Italia?

Massimo Succi

Il sistema Italia deve riuscire atrasformare la fortissima "voglia" diItalia presente nei nipponicinell'effettivo acquisto di una vacanza.

Per spiegare ilmomento diapparente stallodell'incominggiapponese nonvale il luogo comuneche attribuisce granparte dellaresponsabilità aimass media,accusati di veicolareall'estero una cattivaimmagine dellaPenisola

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so il Giappone, e l'aumento dellatassa sui consumi che hanno in-ciso anche sui prezzi dei pacchettituristici, disincentivano i flussiverso Paesi con moneta forte co-me l'Euro. In tempi di crisi è ov-vio che si guardi di più al porta-foglio, E' anche per questo che igiapponesi si orientano verso de-stinazioni più vicine, facilmenteraggiungibili e con prezzi com-petitivi come Hawai e Taiwanche sono tra i maggiori compe-titori extraeuropei dell'Italia.In questo contesto il Rapportocongiunto Ambasciate/Consola -ti/ENIT 2015 sul Giappone se-gnala come «attrarre nuovi flussituristici in un mercato saturo co-me quello giapponese non èun'impresa semplice, anche per-chè vengono proposti, giornal-mente, nuovi packages per tuttele destinazioni e a tutti i prezzi».

«Credo che il fermopossa anche derivarein parte dalla crescitadel turismo indivi-duale e fai da te», cidice la signora Kyo-ko Matsuyama diret-trice della LCI, unascuola di lingua ecultura italiana cheorganizza ancheviaggi in Italia per ipropri studenti. «Chiviaggia da solo o inpiccoli gruppi di ami-ci», aggiunge, «è unturista maturo, più li-bero ed intraprenden-te, che spesso è giàstato in Italia ed è al-la ricerca di emozioninuove ed anche di al-

tre destinazioni europee. Quandotrova proposte interessanti dicompetitori italiani non esitanoa valutarle ed a sceglierle».Sia o meno vera questa conside-razione va comunque colto il con-siglio contenuto nel Rapportocongiunto che invita il sistematuristico italiano a «recuperare

quella parte di mercato che haindirizzato le proprie risorse aldi fuori del Bel Paese». A questoscopo lo stesso documento indicadelle linee strategiche da tenerepresenti, ricordando che «le gran-di città d'arte, le città minori, lanatura e i parchi e l'enogastrono-mia rimangono i grandi attrattoriper il mercato giapponese chemotivano i viaggi verso l'Italia».Il documento individua, ad esem-pio, per i prodotti turistici di nic-chia la necessità di attivare col-laborazioni «con agenzie di viag-gio medio-piccole che organiz-zano Free indipendent tours (Fit)

o Special interest tours (Sit).Per quanto concerne le città mi-nori annoverate tra i siti Unesco,altro importante punto di forzadel nostro territorio e particolar-mente interessanti per turistiesperti e di livello culturale alto,si evidenzia come strategica lanecessità di accrescerne la cono-scenza attraverso «la dissemina-zione delle informazioni» permezzo di presentazioni ed eventiad hoc che affiancherebbe e raf-forzerebbero, tra l'altro, il lavorodi promozione di questa realtàitaliana che le reti televisive nip-poniche già fanno da tempo. Alla

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I giapponesi,nonostante la crisieconomica, sonodisponibili aspendere per unavacanza all'estero el'Italia continua adessere nel loroimmaginario unPaese ancoracapace diemozionarli e ancorada scoprire.

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scoperta delle città minori mo-strano grande interesse anche glioperatori giapponesi alla ricercadi nuove destinazioni da inserirenei pacchetti e che attirino la pro-verbiale curiosità nipponica.Ritenuta strategica per la valo-rizzazione del Sud Italia, ma nonsolo, anche l'organizzazione dieducational tour, in collaborazionecon gli Enti locali, che consentanoagli addetti ai lavori giapponesidi "familiarizzare" con localitàmeno note della penisola e conitinerari per loro inediti e tutti dascoprire che, se accompagnati daadeguato materiale promozionale,potranno costituire al loro rientrole tanto ricercate novità da pro-porre alla clientela.Per conquistare poi le giovanicoppie in procinto di sposarsi edalla ricerca della meta per la lunadi miele ed i giovani laureandiche pongono il nostro Paese alprimo posto tra i desideri di "Gra-duation Trip", lo stesso Rapportocongiunto consiglia azioni di pro-mozione mirate a questo target.I giapponesi, nonostante la crisieconomica, sono disponibili a

spendere per una vacanza all'e-stero e l'Italia continua ad esserenel loro immaginario un Paeseancora capace di emozionarli eancora da scoprire. Quando hannooccasione di apprendere, ad esem-pio, che a pochi chilometri da Ro-ma si possono trovare percorsinaturalistici, o località per praticarelo sci nella stagione invernale, oa sagre e fiere dove rivivere letradizioni locali e gustare prodottitipici rimangono sorpresi e vo-gliono conoscere nomi dei luoghi,date e modi di raggiungerli.Un ambiente così favorevole èun terreno fertile per l'accoglienzadel messaggio promozionale delturismo italiano e sarebbe oppor-tuno dare visibilità a tutte quellericchezze presenti sul nostro ter-ritorio rafforzando proprio l'im-magine di questa Italia meno nota,ma tanto desiderata e ricercata.Gli strumenti messi a disposizionedalle nuove tecnologie in questosenso ricoprono un ruolo fonda-mentale se si considera che circal'80% della popolazione giappo-nese di età media ed avanzata siavvale di internet e trae informa-

zioni dalla rete per le proprie de-cisioni di acquisto. Ancora più si-gnificativo a questo riguardo ildato rilevato dalla Tourism Mar-keting Co., Ltd.che segnala che il60% dei turisti del Sol Levante fauso di internet per prenotare pac-chetti e prima di scegliere gli al-berghi e acquistare viaggi naviganosu portali turistici per acquisire in-formazioni e leggere i giudizi degliospiti. In questo contesto chi è ingrado di proporre pagine in linguagiapponese gode evidentementedi un notevole vantaggio compe-titivo nei confronti della concor-renza e sarà apprezzato da privatied operatori del Far East.La domanda da cui siamo partiti:ai giapponesi piace ancora l'Italia?quindi può essere considerata re-torica perché il nostro Paese con-tinua a piacere ai giapponesi mala questione è se il sistema Italianel suo insieme sarà in grado ditrasformare la fortissima "voglia"di Italia presente nei nipponicinell' effettivo acquisto di vacanzeper non perdere fette di un mer-cato che continua ad avere grandipotenzialità.

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Dagli affittacamere ai bedand breakfast e alle casevacanza sono numerose

le forme di ricettività turisticaextralberghiera sul mercato e pur-troppo la maggior parte di essesfugge alle classificazioni ufficiali.È sufficiente fare una ricognizionesu internet, collegandosi ai prin-cipali portali di prenotazione, daBooking a Tripadvisor, a Airbnbper constatare quanto i numerisiano allarmanti: almeno cinque-mila le strutture che da una stimadella Federalberghi Roma risul-tano essere abusive e la cifra pur-troppo è destinata a crescere. Il

futuro infatti non lascia ben spe-rare ed è facile ipotizzare un di-lagare delle attività proprio in vi-sta del Giubileo che si è apertol’8 dicembre scorso.Il totale o parziale abusivismocomporta naturalmente anche unproblema di sicurezza, conside-rato che in un momento di forteallarme terrorismo c’è l’assolutobisogno di tenere sotto controllochi arriva a Roma.Sempre secondo le stime di Fede-ralberghi Roma c’è da attendersiche a dicembre si arriverà a cinquan-tamila posti letto “in nero”; un pro-blema non da poco per la sicurezza

nella capitale ma anche un dannorilevante dal punto di vista econo-mico per chi è in regola.Le strutture che esercitano un’at-tività turistico-ricettiva prive diidoneo titolo all’esercizio del-l’attività, o parzialmente abusivein quanto operanti con numerodi posti letto superiori a quantodisposto dal titolo abilitativo, vio-lano una molteplicità di norme.In primo luogo contravvengonoalla normativa di rife-rimento del settore,che per la regione La-zio è rappresentata dal-la Legge regionale n.13/2007 e dai Regola-menti regionali n.8/2015. “Nuova disci-plina delle strutture ri-cettive extralberghie-re”, e n.17/2008 con-cernente la “Disciplinadelle strutture ricettivealberghiere”. La leggeprevede che l’attivitàricettiva alberghiera,extralberghiera e al-l’aria aperta sia sub-ordinata alla presentazione dellaSegnalazione certificata di inizioattività (Scia) che rappresenta iltitolo abilitativo all’esercizio. Lestrutture abusive contravvengonoinoltre a quanto disciplinato dal-l’art. 109 del Testo unico delleleggi di pubblica sicurezza - Re-gio decreto 18 giugno 1931, n.773 -, riguardo l’obbligo di co-municare le generalità delle per-sone alloggiate alle questure ter-ritorialmente competenti, aumen-

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B&B e case per vacanza: dilaga l'abusivismo

I numeri sonoallarmanti: almenocinquemila lestrutture che da unastima dellaFederalberghi Romarisultano essereabusive e la cifrapurtroppo èdestinata acrescere.

La Regione riforma l'extralberghiero:più controlli e più sicurezza

Loredana Tozzi

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tando i rischi connessi all’immi-grazione clandestina e al terro-rismo, potendo fornire di fattoospitalità in forma anonima a per-sone dedite ad attività illegali.Eludono anche, totalmente o par-zialmente, la disciplina contabilee fiscale a cui si aggiunge l’inos-servanza degli adempimenti inmateria di contributo di soggiornoche tali strutture omettono di ri-scuotere e versare in tutto o inparte. Inoltre non forniscono ido-nee condizioni di sicurezza pergli ospiti in materia di antincen-dio, sicurezza degli impianti, sa-lubrità degli ambienti, sicurezzaalimentare e favoriscono formedi degrado nei condomini di Ro-ma, senza parlare della concor-renza sleale nei confronti di chi

opera nel rispettodelle regole.L’ultimo regolamentoregionale approvatoin ordine di tempo,n. 8/2015, entrato invigore lo scorso mesedi settembre, riguar-dante la nuova disci-plina delle strutturericettive extralber-ghiere, si pone l’o-biettivo di dare un de-cisivo contributo allalotta all’abusivismoricettivo, presuppo-nendo che le formeirregolari di ricettivitàsi annidino proprioall’interno del com-parto extralberghiero.Il nuovo regolamentoregionale, fortementevoluto da Federalber-ghi Roma e concor-dato con la Regione

Lazio, cui va il merito di aver ac-colto gran parte delle richiestedella categoria, ristabilisce il prin-cipio della legalità nel caos del-l’abusivismo introducendo alcunedisposizioni chieste con incisivitàdagli albergatori proprio per fa-vorire il controllo e la limitazione

del dilagante fenomeno. Tra lediposizioni di maggior interessee particolarmente innovativa –essendo la prima introdotta in unregolamento regionale - è quellache consente ai Comuni di stabi-lire durante l’anno solare specificiperiodi di chiusura, non superioria due nell’arco dell’anno. Tali pe-riodi dovranno essere di cento-venti giorni per le strutture chesvolgono a Roma attività ricettivain forma non imprenditoriale e ibed and breakfast e cento giorniper le case vacanza; novanta giorniinvece nelle altre provincie laziali.Riveste particolare interesse anchel’introduzione di diverse tipologiegestionali per i B&B che pertantopossono essere gestiti in forma“non imprenditoriale”, con limi-tazione della capacità ricettiva atre camere con un massimo di seiposti letto complessivi oppure informa “imprenditoriale”, con ge-stione continuativa senza periodidi inattività, per un numero mas-simo di quattro camere e otto postiletto complessivi.Con l’intento di favorire la sicu-rezza sul territorio e contrastare

forme irregolari di attività il nuo-vo regolamento regionale disponeche i soggetti titolari di strutturediverse da quelle previste che of-frono ospitalità in appartamentiprivati locati per fini turistici ocoloro che esercitano altre formedi ospitalità attraverso canali online di promo-commercializza-zione, dovranno trasmettere alComune competente e all’Agen-zia regionale del turismo idoneacomunicazione sull’ospitalità of-ferta utilizzando l’apposita mo-dulistica on line predisposta dalComune stesso. Tale disposizioneè la prima in assoluto in Italia suqueste “strutture diverse” e pre-lude ad una loro disciplina - at-tualmente inesistente - tendentea regolare l’esplosione del feno-meno. Sarà necessario a tale pro-posito modificare ed integrare lalegge regionale sul turismo; im-pegno che la Regione ha già as-sunto unitamente alla revisionedell’impianto sanzionatorio e sucui anche la categoria sarà chia-mata a dare il proprio contributo.Già da tempo Federalberghi Ro-ma ha avviato una serie di ini-

Già da tempoFederalberghi Romaha avviato una seriedi iniziative ecollaborazioni conl’intento di arginare ilsommerso. È delloscorso anno l’avviodella collaborazionecon il comandoprovinciale dellaGuardia di Finanzadi Roma con laquale l’associazionedegli albergatori si èfatta promotrice diuna campagna antiabusivismo e lacreazione di unsofisticato software

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ziative e collaborazioni con l’in-tento di arginare il sommerso. Èdello scorso anno l’avvio dellacollaborazione con il comandoprovinciale della Guardia di Fi-nanza di Roma con la quale l’as-sociazione degli albergatori si èfatta promotrice di una campagnaanti abusivismo e la creazione diun sofisticato software in gradodi evidenziare i vari profili di ir-regolarità attraverso l'incrociodei dati presenti sui principaliportali di prenotazione alberghierae di quelli ufficiali messi a di -sposizione da Roma Capitale. A

questa collaborazione ha fattoseguito quella con Roma Capitalestessa, cui è stato messo a dispo-sizione lo stesso software per l’at-tività di verifica e controllo dicompetenza comunale.Altro strumento il sito www.tu-rismoillegale.com, anch’esso conla finalità di contrastare l’abusi-vismo ricettivo chiedendo la col-laborazione degli stessi cittadiniromani che potranno segnalare,protetti dall’anonimato, le innu-merevoli strutture ricettive illegaliche negli ultimi anni stanno in-vadendo i condomini della capi-

tale, con tutti i problemi che chisubisce il fenomeno ben conosce. Il sito – che si avvale di un pro-tocollo d’intesa tra FederalberghiRoma, Prefettura di Roma a co-ordinamento di un gruppo di la-voro che vede la presenza di Re-gione Lazio, Citta Metropolitanadi Roma, Roma Capitale, Que-stura di Roma, Comando Pro-vinciale dei carabinieri di Roma,Comando provinciale dellaGuardia di Finanza di Roma. -è in procinto di entrare in fun-zione e pronto a ricevere le se-gnalazioni.

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inviando una mail all’Ebtl di Roma:

[email protected] telefonando al numero

06.48.90.70.20inviando un fax al numero

06.48.90.68.28Nella richiesta specificare il proprio nome, cognome el’indirizzo completo cui si vuole far recapitare i numeridi Roma&Lazio il turismo in cifre e (facoltativo) la qualifica,la professione, il settore turistico in cui si opera.

I dati saranno trattati in osservanza del D.Lgs. n° 196 del 30.06.2003 in materia di privacy

la rivista

a casa vostra o in ufficio

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Amali estremi, sport estre-mi. Che cosa non si fa perla causa del turismo. Per-

sino stendere un cavo di oltre duechilometri da montagna a mon-tagna, attaccarci a penzoloni ilturista consenziente e buttarlo giùdi sotto. Con grande godimento,peraltro, del turista pendulo. Sichiama “Flying in the sky” l'at-trazione che il comune di RoccaMassima (poco più di mille abi-tanti) ha installato dall'anno scorsoper diventare la meta di quantinon si divertono se non con l'ef-fetto di potenti scariche di adre-nalina.A produrre l'abbondante rilascio

della sostanza chimica, è un cavodi acciaio di 2300 metri da per-correre appesi e a volo d'angelotra due piloni posizionati su al-trettante cime: uno sul Belvederedel piccolo paese lepino, a 730metri di altezza, e l'altro a 315metri in località Fevora. Il voloper chi riesce a tenere gli occhiaperti permette di ammirare dal-l’alto tutto il paesaggio sottostan-te. Secondo gli ideatori questo èun modo nuovo di fruizione delpatrimonio ambientale, oltre adessere un momento di svago incui vivere nuove esperienze e sta-re a contatto con la natura, am-mirandola da un altro punto di

vista. L'impianto è il primo diquesto genere nel Lazio ed il terzoin Italia, dopo la Basilicata, coni borghi di Castelmezzano e Pie-trapertosa, e la Lombardia, conAlbaredo di San Marco. Nel mon-do ce ne sono altri sedici: tra Spa-gna e Portogallo troviamo Lim-itezero, che offre un volo oltre-confine con un percorso di circa720 metri e ad una velocità com-presa tra i 70 e gli 80 chilometriall’ora. Ma il nuovo volo dell’an-gelo di Rocca Massima sembramolto più emozionante, dato chesupera i 2000 metri, ad una ve-locità che può arrivare a 150chilometri orari. In effetti, il paese

Flying in the sky è la nuova attrazione che ha già richiamatomigliaia di turisti italiani e stranieri nel piccolo comune lepino

A Rocca Massima il turismo è appeso ad un filo

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lepino è ormai diventato il centromondiale di questo sport estremoavendo steso la fune aerea piùlunga in assoluto.Tra i momenti più spettacolaridella realizzazione della struttura,quello del posizionamento del ca-vo eseguito con un elicottero dellafrancese “Aerofun”, leader mon-diale del settore, che aveva giàcompiuto analoghe operazioni inFrancia, Spagna, Portogallo, Ca-nada, Svizzera, Austria e Italia.

L’impianto è stato progettato pergarantire la massima sicurezza.Il responsabile tecnico, FrancoGasbarra, ha spiegato che in im-pianti simili presenti nel mondonon ci sono mai stati incidenti.L’arrivo è attutito da freni elastici,corde e corsia di sicurezza. Il nuo-vo “volo dell’angelo è aperto atutti coloro che pesano più di 40chili. Ci si può lanciare da soli oin coppia e i minori devono essereaccompagnati da un adulto. Quale

bilancio, dopo un anno di attività?Secondo dati forniti dal comunedi Rocca Massima, Nei primi ses-santa giorni dell’inaugurazionesi sono registrate 2000 presenzee nei nove mesi successivi sono160/170 le presenze nei fine set-timana, mentre quelle giornalieretoccano le 35/40 unità.Rilevante la vasta eco sui media,dalle reti Rai a quelle Mediaset,dalla stampa nazionale a quellalocale, dalle radio all’informazioneon line. Per quanto riguarda i mag-giori fruitori dell'impianto, ov-viamente ci sono gli amanti deglisport estremi, ma non sono man-cati uomini e donne di ogni età,dai 7 agli 80 anni. Vengono a Roc-ca Massima da tutto il Lazio, maanche dall’Emilia Romagna, Cam-pania, Toscana. Ma il centro le-pino è ormai frequentato ancheda giovani provenientida Inghilterra, Germa-nia, Spagna, Francia eGrecia. “Flying in thesky” pare dunque unascommessa vinta perl'amministrazione co-munale, per l’ideatoredel progetto FrancoCianfoni e per soci del-la Maxima s.r.l. che sisono impegnati agarantire una spesa di700.000 euro. Al suoposto, avrebbe dovutoesserci una funivia,con il coinvolgimentoanche dei comuni diCori e Norma, ma l'im-patto ambientale dell'opera erainsostenibile. Così si è puntatotutto su “Flying in the sky”,nonostante un iter pieno di diffi-coltà tra Regione, Provincia, min-isteri vari, studiosi universitari,Aeronautica e associazioni am-bientalistiche. Gli angeli non riu -scivano a volare, trattenuti a terrada mille lacci. Ora, invece, li vedilanciarsi ogni cinque minuti, conprenotazione o senza. A prezziaccessibili.

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Nei primi sessanta giornidall’inaugurazione si sono registrate2000 presenze e nei nove mesisuccessivi sono160/170 le presenzenei fine settimana,mentre quellegiornaliere toccanole 35/40 unità.

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Gli stranieri sono tornatisulle rive del lago di Bol-sena, mentre gli italiani

hanno salvato la stagione balnearea Tarquinia e a Montalto di Ca-stro. Però, il fatturato delle im-prese turistiche non è affatto au-mentato, complice l'aumentataattenzione da parte dei turistinello spendere.Come spiega Vincenzo Peparello,responsabile regionale del com-parto turistico e presidente pro-vinciale per Viterbo della Confe-sercenti Lazio: «E’ inutile parlare

di arrivi e di presenzenella provincia per-chè la gente comun-que non spende mol-to. Il budget è quello,sia che rimanganocinque oppure diecigiorni. La crisi ancoramorde le tasche deiconsumatori. E le im-prese ne risentono».Il rappresentante del-le piccole e medieimprese turistiche ecommerciali dellaTuscia, amplia lospettro della sua ana-lisi affermando chela crescita turisticaha interessato in mo-do positivo e signifi-cativo anche il Lazio

e la provincia di Viterbo; la ripresain particolare si è verificata a Lu-glio e ad Agosto, favorita da unastagione estiva molto favorevole.I dati noti a livello nazionale sonoconfermati anche a livello regio-

nale e della Tuscia in particolarein seguito ai contatti diretti conl'imprenditoria turistica, commer-ciale e artigianale, che torna aparlare di investimenti nella pro-spettiva di accrescere i posti di

lavoro. Ma per una ripresa stabilee duratura due, secondo gli im-prenditori, sono le condizioni in-derogabili. La prima è una attenuazione deicarico fiscale che aumentando i

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Turismo in ripresa ma il fatturato non decolla

Alessandro Quami

Nel viterbese la crisi ancora fa sentire le sue conseguenze

Le organizzazioni dicategoria e gli stessiimprenditorilamentanol’esistenza di unsistema di illegalitàcomplesso eprofondo, nel qualecresce e si alimentaanche la criminalitàorganizzata.

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costi di esercizio riduce la do-manda con un danno diretto alleimprese e uno indiretto alle stessecasse erariali che incassano menoper la riduzione dei consumi. Ilfisco penalizza anche le aziende,a rischio chiusura per il lievitaredei costi fissi, come è avvenutoe ancora avviene per migliaia di

piccole attività commerciali, eper le quali viene scoraggiata ognivolontà di crescita. La seconda condizione è porreun argine all'abusivismo, realtàgrave, importante che le organiz-

zazioni di categoria stanno ten-tando di affrontare, non soltantoperché il fenomeno riguarda davicino il mondo del commercioe del turismo, ma perché alimentail degrado economico e sociale.Le organizzazioni di categoria egli stessi imprenditori infatti la-mentano l’esistenza di un sistemadi illegalità complesso e profondo,nel quale cresce e si alimenta an-che la criminalità organizzata.Come si può facilmente com-prendere si tratta di un problemache va ben oltre il mondo im-prenditoriale e come concludePeparello: «Non è possibile as-sistere tutti i giorni, impotenti,al mancato rispetto di norme eregole, facendo finta di niente.Non è solo tolleranza, ma è col-pevole indifferenza».

IPHOSM ANTUQU

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Il D.Lgs. n. 139 del 18 agosto2015ha recepito la Direttiva26 giugno 2013 n.

2013/34/Ue, che di fatto ha in-novato i principi di redazione, divalutazione nonché, gli schemidi bilancio distinguendo gli stessiin funzione della dimensione delleimprese.Per quanto riguarda i principi diredazione del bilancio, la nuovaformulazione dell'art. 2423 c.c. in-troduce il «principio di rilevanza».I risvolti di bilancio del predettoprincipio possono essere sintetizzatinel concetto che «non occorre ri-spettare gli obblighi in tema di ri-levazione, valutazione, presenta-zione e informativa quando la loroosservanza abbia effetti irrilevantial fine di dare una rappresentazioneveritiera e corretta».Si precisa che nell'introdurre il nuo-vo principio è stato previsto che:• i criteri con i quali è stata data

attuazione allo stesso devonoessere illustrati nella Nota In-tegrativa;

• la sua adozione non mette inalcun modo in discussione gliobblighi connessi alla correttatenuta della contabilità.

Inoltre si presume che in conse-guenza dell’adozione del nuovoprincipio, la nuova formulazionedell’articolo 2426 è stata previstal'abrogazione del punto n. 12),dove veniva previsto che «le at-trezzature industriali e commer-ciali, le materie prime, sussidiariee di consumo, possono essereiscritte nell'attivo ad un valorecostante qualora siano costan-

temente rinnovate, e complessi-vamente di scarsa importanza inrapporto all'attivo di bilancio,sempreché non si abbiano varia-zioni sensibili nella loro entità,valore e composizione».Altro principio introdotto dallanuova formulazione dell’art. 2423del c.c. è il principio di rilevazionee valutazione delle voci secondola sostanza dell'operazione o delcontratto (1).

Nuovi criteri di valutazione ex art. 2426 del c.c.Per ciò che attiene invece ai criteridi valutazione, il D.Lgs. 139/2015prevede modifiche per l'art. 2426c.c., e più precisamente ai nn. 1),7) e 8) introducendo il metododel costo ammortizzato (2) perla valutazione dei crediti, dei de-biti (3) e dei titoli ove applica-bile.Altre novità importanti sono stateintrodotte in merito agli oneripluriennali e all'avviamento:• non è più possibile iscrivere

nell'attivo le spese di pubblicitàe quelle di ricerca in quanto èprevista solamente la possibi-lità di capitalizzare le spese disviluppo; per esse è previstoun periodo di ammortamentopari alla loro vita utile e sola-mente in casi eccezionali,quando non è stimabile atten-dibilmente la loro vita utile, èpossibile ricorrere all'ammor-tamento in un periodo non su-periore a 5 anni;

• l'ammortamento dell’avviamen-

to deve essere effettuato secon-do la sua vita utile e solamentein casi eccezionali, quando que-sta non è stimabile attendibil-mente, entro un periodo nonsuperiore a 10 anni (4), inoltre,vengono espressamente vietatele riprese di valore (5).

Altri aspetti innovativi nei pro-cessi valutativi riguardano le par-tecipazioni immobilizzate in im-prese controllate o collegate, va-lutate con il metodo del patrimo-nio netto. Per esse viene previstoche, in sede di prima applicazionedel metodo, il costo di acquistosuperiore al valore corrispondentedel patrimonio netto risultantedall'ultimo bilancio dell'impresacontrollata o collegata o, alla datadi acquisizione, può essere iscrittonell'attivo purché ne siano indicatele ragioni nella Nota integrativa.Altra modifica è stata introdottanel n. 8-bis) dell'art. 2426 c.c.,ciò al fine di rendere inequivo-cabile che, l'obbligo di valuta-zione al tasso di cambio vigentealla data di riferimento del bilan-cio sussiste, soltanto per Ie postecontabili aventi natura moneta-ria.In materia di azioni proprie il de-creto legislativo stabilisce chequest’ultime devono essere iscrittein bilancio in diretta riduzionedel patrimonio netto. Spariscequindi l'attuale previsione civi-listica che dispone l'iscrizionedelle azioni proprie nell'attivopatrimoniale con contestuale ac-censione di una riserva indispo-nibile di pari importo.

Novità in materia di bilancio

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a cura di Maurizio Fantaccione

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La valutazionedei derivatiNota a parte meritano le novitàintrodotte in merito alla rileva-zione contabile degli strumentifinanziari (6).Per essi il nuovo sistema norma-tivo, in linea con la prassi inter-nazionale (7), in applicazionedell’articolo 8 della direttiva2013/34/13E e in linea con le in-dicazioni ricevute nella consul-tazione pubblica svoltasi nel 2014,all'art. 2426 comma 1 c.c., ha in-serito il nuovo punto 11-bis che,al comma 1, stabilisce che glistrumenti finanziari derivati, an-che se incorporati in altri stru-menti finanziari, sono iscritti al“fair value” (8).Con riguardo alle valutazioni suc-cessive alla rilevazione iniziale,il decreto stabilisce che le varia-zioni del fair value dei derivatisono imputate: • al conto economico, come cri-

terio generale;• ad una riserva positiva o nega-

tiva di patrimonio netto, se lo

strumento copre il rischio divariazione dei flussi finanziario di un'operazione programmata(c.d. cash flow hedge) (9).

Caso ulteriore è rappresentatodal caso in cui "gli elementi og-getto di copertura contro il rischiodi variazioni dei tassi di interesseo dei tassi di cambio o dei prezzidi mercato o contro il rischio dicredito (c.d. fair value hedge) so-no valutati simmetricamente allostrumento derivato di copertura.Per essi è previsto che:• nel caso in cui la copertura si

riferisce al fair vaue di elementipresenti nel bilancio, si devevalutare l'elemento oggetto dicopertura evidenziando a contoeconomico la variazioni di va-lore rispetto al rischio coperto;

• nel caso in cui la copertura siriferisce a variazioni di flussifinanziari di altro strumento ooperazioni di futura manifesta-zione, gli effetti della valuta-zione al fair value sono rilevatiin una riserva del patrimonionetto; transiteranno al conto

economico, solo quando gli ef-fetti dell'operazione a cui si èinteso dare copertura si sarannoperfezionati e quindi, sarannocerti gli utili o le perdite maturatisullo strumento derivato.

Il decreto stabilisce poi che, “nonsono distribuibili gli utili che de-rivano dalla valutazione al fairvalue dei strumenti finanziari de-rivati non utilizzati o non neces-sari per la copertura” (c.d. derivatispeculativi) (10). Detti utili do-vranno essere accantonati in unariserva non distribuibile. E’ benerammentare che le riserve di pa-trimonio derivanti dalla valuta-zione al fair value di derivati uti-lizzati a copertura dei flussi fi-nanziari attesi di un altro stru-mento finanziario o di un'opera-zione programmata (cash flowhedge) non sono considerate nelcomputo del patrimonio netto perle finalità di cui agli artt. 2412(limiti all'emissione di obbliga-zioni), 2433 (distribuzione degliutili ai soci), 2442 (passaggio diriserve a capitale), 2446 (ridu-

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Cosa cambia con la pubblicazione del Decreto legislativo n.139 del 2015

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zione del capitale per perdite) e2447 (riduzione del capitale so-ciale al di sotto del limite legale)c.c. e, se positive, non sono dis-ponibili e non sono utilizzabili acopertura delle perdite. Questoperché le riserve in esame, finoa che non si manifestano i flussio le operazioni coperte, non tro-vano corrispondenza in bilanciocon utili o perdite di segno op-posto.Alle variazioni sopra riportate hanecessariamente seguito una mo-difica degli schemi di Stato pa-trimoniale e Conto economico e,più specificatamente:• nell’attivo dello stato patrimo-

niale alla voce immobilizza-zioni finanziarie e nell'attivocircolante, destinate ad acco-gliere i derivali attivi (B.III.4e C.III.5);

• nel patrimonio netto, della voceA.VII, Riserva per operazionidi copertura dei flussi finanziariattesi;

• nel passivo dello Stato patri-moniale alla voce tra i fondiper rischi e oneri, dedicata aiderivati passivi (B.3);

• nel Conto economico alle vocispecifiche destinate alle riva-lutazioni e alle svalutazioni diderivati (D.18.d e D.19.d);

• nelle informazioni da fornirein Nota integrativa

Da rilevare è il fatto che il de-creto, per la definizione dei ter-mini necessari alla valutazionedei derivati, rinvia ai principicontabili internazionali adottatidall'Unione Europea e in specie,agli IAS 32 e IAS 39 (11). Fa ec-cezione la definizione di coperturache, sempre secondo il decreto,"si considera sussistente ... inpresenza, fin dall'inizio, di strettae documentata correlazione trale caratteristiche dello strumentoo dell'operazione coperti e quelledello strumento di copertura".

Nuovi schemi di bilancio

Oltre alla predisposizione di nuovischemi di conto economico e statopatrimoniale, per tutte le impreseche non rispettano i limiti per ri-entrare tra le micro-imprese o perla redazione del bilancio abbre-viato, sarà necessario predisporreanche il rendiconto finanziario.Quindi un bilancio oggi sarà com-posto da stato patrimoniale, contoeconomico, rendiconto finanziarioe nota integrativa.In realtà il Principio contabileOIC 10, emanato nell'agosto 2014,già raccomandava l'inclusione delrendiconto finanziario nella Notaintegrativa per tutte le tipologiesocietarie, prevedendo anche deglischemi da utilizzare.Ora il rendiconto finanziario di-venta un prospetto autonomo,senza una struttura predefinita,che deve fornire informazioni re-lative al periodo d'imposta e an-che al periodo d'imposta prece-dente, sull'ammontare e la com-posizione delle disponibilità li-quide all'inizio e alla fine, e deiflussi finanziari dell'esercizio de-rivante dall'attività operativa, daquella di investimento, da quelladi finanziamento nonché dai rap-porti con i soci.

Novità per il bilancioabbreviatoLe società che possono redigereil bilancio in forma abbreviatanon sono tenute alla redazionedel rendiconto finanziario.Inoltre, per esse viene prevista:• la rimozione dell’obbligo di in-

dicare in forma esplicita la de-trazione degli ammortamentie delle svalutazioni dalle vociBI e BII dell'attivo;

• l’iscrizione in bilancio dei titolial costo di acquisto, dei creditial valore di presumibile realizzoe dei debiti al valore nominalepertanto, è prevista la non appli-cazione del criterio di valutazionedel costo ammortizzato;

• la possibilità di aggregare nelconto economico abbreviato

non soltanto le voci D18(a),D18(b) e Di8(c) ma anche lavoce Di8(d); stesso dicasi perle voci Di9(a), D19(b) e D19(c)e Di9(d);

• la eliminazione di ogni previ-sione in merito alla gestionestraordinaria, abrogando le di -sposizioni che prevedevano lapossibilità di evitare la separataindicazione delle plusvalenzee delle minusvalenze.

In materia di informazioni da in-serire in Nota Integrativa il De-creto Legislativo richiama espres-samene le previsioni di cui all'art.2427 c.c. quindi, queste che de-vono essere accolte anche nel ca-so di redazione del bilancio ab-breviato.Nota a parte meritano le infor-mazioni da fornire in materia diparti correlate in quanto, vieneprevista l'indicazione delle ope-razioni realizzate direttamente oindirettamente con imprese in cuila società detiene partecipazioni.

Bilancio per le micro-impreseAi sensi dell’art. 2435- ter c.c.possono essere definite «micro-imprese» le aziende che, nel pri-mo esercizio o successivamenteper 2 esercizi consecutivi, nonsuperano 2 dei seguenti 3 limiti:• totale attivo dello Stato patri-

moniale: € 175.000;• ricavi delle vendite e delle pre-

stazioni: € 350.000; • dipendenti occupati in media

durante l'esercizio: 5 unità. Conseguentemente, si esce da re-gime delle micro-imprese quandoper il secondo esercizio conse-cutivo, la società ha superato 2dei limiti appena richiamati e tro-vano invece applicazione le nor-me previste per il bilancio in for-ma abbreviata o ordinaria (a se-conda dei casi)Per le micro-imprese gli schemidi Conto economico e Stato pa-trimoniale sono gli stessi deglischemi del bilancio in forma ab-

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breviata ma sono esonerate dagliobblighi di redazione:• del Rendiconto Finanziario (che

nella riforma viene reso obbli-gatorio per tutte le società);

• della Nota Integrativa (se in cal-ce allo Stato patri moniale ri-sultano specifiche informazionirichiamate dalla norma);

• della Relazione sulla Gestione(se sempre in calce allo Statopatrimoniale sono indicate leinforma zioni necessarie).

Inoltre: non è prevista la derogaper casi eccezionali prevista dal-l'art. 2423, co. 5, c.c., secondo laquale le disposizioni codicistichein tema di bilancio non devonoessere applicate se incompatibilicon la rappresentazione veritierae corretta di bilancio; non trovano

altresì applicazione le disposizioniin tema di valutazione degli stru-menti finanziari derivati al fairvalue.

Bilancio consolidato:novitàCon il D.Lgs. 139/2015 sono statimodificati numerosi articoli delD.Lgs. 127/1991 relativo alla re-dazione del bilancio consolida-to.Secondo le nuove norme, l'ob-bligo di redazione del consolidatoscatta quando siano superati, per2 esercizi consecutivi, 2 dei se-guenti limiti:• 20 milioni di attivo totale dello

Stato patrimoniale;• 40 milioni di vendite e/o pre-

stazioni totali;

• 250 dipendenti occupati in me-dia durante l'esercizio;

limiti analoghi a quelli previstidal Principio Contabile OIC 9 (alsuperamento di tali soglie imponedi applicare il modello sull'attua-lizzazione dei flussi di cassa perla determinazione del valore re-cuperabile delle immobilizzazioni,ai fini della verifica dell'eventualeperdita durevole di valore).Le soglie continuano ad esserecomputate al lordo dei rapportiinfragruppo.L'esonero non si applica agli entid'interesse pubblico (Eip) di cuial D.Lgs. 39/2010. Seppure vieneintrodotto un altro caso di esoneroche scatta quando le controllatesono tutte escluse dal consolida-mento ex art. 28.

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Per i principi di redazione del bilancio la nuova formulazione introduce il «principio di rilevanza»

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Note1) La previgente versione

dell'art. 2423-bis, n. 1), c.c.,prevedeva che la valutazionedelle voci dovesse esserefatta «tenendo conto dellafunzione economicadell'elemento dell'attivo o delpassivo considerato». Ilriformato art. 2423-bis, n. 1-bis), c.c., prevede che larilevazione e lapresentazione delle vocisiano effettuate «tenendoconto della sostanzadell'operazione o delcontratto».

2) L'introduzione del criterio delcosto ammortizzato è statafortemente criticata dalCndcec, che, nelleosservazioni allaconsultazione pubblica, hasottolineato come«l'applicazione del metododi derivazione IASB nascecon finalità informative deltutto avulse rispetto a quelleperseguite dalle PMI,principale target delle normedel codice civile».L'introduzione del criterio èinoltre palesemente incontrasto con il principio disemplificazione cui si ispirala Direttiva contabile.

3) I crediti e i debiti sono rilevatiin bilancio secondo il criteriodel costo ammortizzato,tenendo conto del fattoretemporale e, per quantoriguarda i crediti, anche delloro presumibile valore direalizzo. Ciò impone dicalcolare il valore attuale deicrediti e dei debiti anche se,

al momento della rilevazioneiniziale, non sono produttividi interessi, o produconointeressi secondo un tassosignificativamente inferiore aquello di mercato.

4) La disciplina attuale prevedel'ammortamentodell'avviamento in un periododi 5 anni, mentre l'eventualemaggior termine deve essereadeguatamente motivatonella Nota integrativa.

5) Ai sensi dell'art. 2426 c.c.,vigente, l'immobilizzazioneche alla data di chiusuradell'esercizio risulti di valoredurevolmente inferiore aquello determinato secondogli ordinari criteri divalutazione deve essereiscritta a tale minore valore: ilminor valore non può tuttaviaessere mantenuto neisuccessivi bilanci se sonovenuti meno i motivi dellarettifica effettuata. Secondo ildecreto legislativo,quest'ultima previsione nontrova quindi applicazionecon riferimentoall'avviamento.

6) Attualmente nel codice civilenon sono rinvenibilidisposizioni specifiche per larappresentazione in bilanciodegli strumenti finanziariderivati, nonostante laprevisione in tal senso dellalegge delega per la riformadel diritto societario (L.366/2001)Le unichedisposizioni normative sonocontenute nell'art. 2427-bisc.c., che richiede di indicare

in Nota integrativa, perciascuna categoria distrumenti finanziari derivati, ilfair value e le informazionisulla loro entità e natura, enell'art. 2428 comma 3 c.c.,che richiede di fornire nellaRelazione sulla gestione leinformazioni sui rischiconnessi all'utilizzo deglistrumenti finanziari, serilevanti nell'ottica dellarappresentazionepatrimoniale e finanziaria edel risultato economicodell'esercizio.

Alcune indicazioni sonorinvenibili nei principicontabili nazionali, cosìcome risultanti prima delprocedimento diaggiornamento conclusosi agennaio 2015. Nell'ambitodella prassi contabilenazionale, non vi è,comunque, una disciplinaorganica sul trattamentocontabile dei derivati.Peraltro, le indicazioni cui sifa riferimentotendenzialmente non sonostate trasposte nelle nuoveversioni dei principi contabili.

7) Nell'ambito dei principicontabili internazionali, larilevazione degli strumentifinanziari trova fondamentonel principio di prevalenzadella sostanza economicarispetto alla forma giuridicadel contratto; modusoperandi che modificasostanzialmente il sistemaprevigente, tradizionalmenteimprontato alla

rappresentazione contabiledella forma giuridica delleoperazioni (facevanoeccezione le perditematurate a fronte dioperazioni fuori bilanciorelative a contratti derivati,che, secondo il documentoOIC 31, devono esserestanziate in appositi fondiper rischi del passivo diStato patrimoniale).

8) In forza di tale principio,generalmente, l'entità deverilevare tutti i diritti e leobbligazioni contrattualirelativi agli strumenti derivatinello Stato patrimoniale,registrando le variazioni divalore nel conto economico.

9) Tale riserva è imputata alconto economico nella misurae nei tempi corrispondenti alverificarsi o al modificarsi deiflussi di cassa dellostrumento coperto o alverificarsi dell'operazioneoggetto di copertura.

10) Sempre che la copertura siriferisca ad elementi presentiin bilancio e valutatisimmetricamente allostrumento derivato (c.d. fairvalue hedge).

11) Lo IAS 39 stabilisce cheun'entità deve rilevare nelproprio Stato patrimonialeun'attività o una passivitàfinanziaria nel momento incui diviene parte nelleclausole contrattuali dellostrumento, cioè quandosorgono in capo all'entità idiritti e gli obblighi derivantidal contratto.

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L’Ente bilaterale turismodella Regione Lazio, inquanto strumento delle

parti, a partire dal mese di Novem-bre darà il via alla prima edizionedel corso di Alta formazione sin-dacale. Il corso si terrà presso lasede formativa dell’Ente, in viaPrincipe Amedeo 149 a Roma. L’i-niziativa si inserisce in un progettopiù ampio che vede l’Ente mag-giormente coinvolto nelle relazionicon le sue parti fondative, sia da-toriali sia sindacali. La presenta-zione ufficiale del progetto avràluogo venerdì 30 ottobre presso

la sede istituzione di EBTL, in viaAgostino Depretis 70 a Roma.Tutto è iniziato due anni fa, dopola richiesta da parte dell’associa-zione dei Giovani albergatori ro-mani, di organizzare un gruppodi workshop tematici da proporreai propri associati. La Federalber-ghi di Roma, di cui l’associazionefa parte, è tra i soci fondatori diEBTL. Nacque così il primo pro-getto pilota, che ha riscosso cosìtanto successo da essere giuntoalla sua terza edizione. L’offertaproposta non è rimasta immutatanel tempo, grazie anche all’espe-

rienza del giovane imprenditoreromano, Alessandro Zucconi, oggivice presidente dei Giovani alber-gatori romani, e di Guglielmo DelFattore membro di giunta dell’as-sociazione con una spiccata pro-pensione alla formazione: i temiapprofonditi sono stati sempre piùattualizzati e resi coerenti con lereali esigenze dei partecipanti.Quest’esperienza di successo haposto l’attenzione sull’altro frontedella bilateralità: la formazionesindacale. L’EBTL, dopo una seriedi incontri con i delegati incaricatidella formazione, Roberta Valente,UilTucs, Beatrice Cimini, FilcamsCigl, e Daniele Meniconi, FisascatCisl, ha stilato una proposta for-mativa rivolta ai RappresentatiSindacali, Rsa e Rsu, del settoreturismo. La Rsa e la Rsu sono fi-gure chiave in ambito sindacale:in quanto “lavoratore tra i lavo-ratori” devono essere in grado diinterpretare i molteplici segnaliprovenienti dai colleghi, dalla di-rigenza e dall’ambiente di lavoro,per poi sintetizzarli e trasmetterliai referenti territoriali. In quest’ottica il corso è statostrutturato come un percorso disette tappe che parte dal quadrogenerale: l’aspetto normativo ele evoluzioni del mercato del la-voro, passando dalla contratta-zione di primo e di secondo li-vello, senza tralasciare le tecnichedi comunicazione e la gestionedella leadership; arriva a calarsiin aspetti più particolari e mera-mente caratteristici del settoreturismo: diversity managment

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A Novembre il primo corso di formazione sindacale

a cura di EBTL

Due anni fa il primo progetto pilotagiunto oggi alla terza edizione

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(mediazione culturale sui luoghidi lavoro e gestione del conflittocon il personale straniero) e igie-ne, salute e sicurezza nei luoghidi lavoro. L’ultimo capitolo è de-dicato alla bilateralità e in parti-colare alla storia, al ruolo, allamission e ai servizi dell’Ente bi-

laterale turismo delLazio, che in quantostrumento delle partiè anche, e in partico-lare, uno strumentodei rappresentantisindacali. Alla finedel percorso verrà ri-chiesto ai partecipan-ti di predisporre unelaborato che avrà loscopo di fissarequanto appreso e diesporre le proprieconsiderazioni sulviaggio appena co-minciato. Il progettoapprovato sarà arti-

colato in due sezioni parallele:una vedrà coinvolti i rappresen-tanti degli alberghi e dei ristoranti;l’altra vedrà coinvolti i rappre-sentanti della ristorazione collet-tiva e commerciale. La scelta didividere l’offerta è stata dettatadalla poliedricità del settore, checomprende comparti con diffe-renti caratteristiche sia da un pun-to di vista organizzativo del lavorosia da un punto di vista norma-tivo. Un esempio è la contratta-zione di secondo livello, presente

per il comparto alberghiero manon per quello delle mense o dellaristorazione commerciale.La decisione di denominare ilprogetto “Alta formazione sin-dacale” e non di utilizzare il piùallettante e anglofono “Masterdi formazione sindacale” non ècasuale ma dettato da un’attentascelta didascalica. L’Ente ha im-maginato non un corso a sé, maun’esperienza di crescita perso-nale e professionale inquadratanel concetto di lifelong learning(formazione permanente), chevede lo sviluppo integrato dellecompetenze e delle conoscenzedell’individuo. Storicamente l’i-dentificazione degli uomini e del-le donne in ambito sindacale èda sempre legato alle relazioniumane e la loro crescita è affidataalle caratteristiche personali deisingoli individui. I repentini cam-biamenti socio – culturali hannoinfluenzato il mondo del lavoroe il sindacato non può farsi tro-

vare impreparato. Nasce così lanecessità di una formazione in-tenzionale che abbia alla base unprogetto condiviso in quanto ba-sato sulle stesse esigenze forma-tive. Le confederazioni sindacalisviluppano e articolano una loroautonoma attività formativa; l’e-sperienza di EBTL non vuole so-stituirsi alle associazioni ma in-tegrare le competenze trasmesseda queste con la sua trasversaleconoscenza del settore.L’idea di EBTL non si esauriscein queste due esperienze: in questimesi il direttore Claudio Bazzi-chetto e i referenti del Diparti-mento formazione stanno incon-trando tutte le associazioni cheafferiscono all’Ente. Scopo degliincontri è di individuare i fabbi-sogni formativi delle diverse con-federazioni, per tradurli in attivitàpropedeutiche alla loro crescita.Questa, tra le altre attività chel’Ente promuove, fa parte dellasua missione costituente.

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Alla fine delpercorso verràrichiesto aipartecipanti dipredisporre unelaborato che avràlo scopo di fissarequanto appreso e diesporre le proprieconsiderazione sulviaggio iniziato.

inviando una mail all’Ebtl di Roma:

[email protected] telefonando al numero

06.48.90.70.20inviando un fax al numero

06.48.90.68.28Nella richiesta specificare il proprio nome, cognome el’indirizzo completo cui si vuole far recapitare i numeridi Roma&Lazio il turismo in cifre e (facoltativo) la qualifica,la professione, il settore turistico in cui si opera.

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