106MILACOPIEE MAILINEDICOLA I · fondamentale per colma-re il gap che ci separa dagli altri Paesi...

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106MILA COPIE E-MAIL IN EDICOLA Il quotidiano economico-finanziario del Nord Italia VENERDÌ 9 SETTEMBRE 2016 - NUMERO 1826 ANNO 19 - QUOTIDIANO ONLINE, VIA FAX E IN EDICOLA - FONDATORE E DIRETTORE: ACHILLE OTTAVIANI AUT. TRIB. DI VERONA N° 41356 DEL 20/01/1997 - ALCOGRAM SRL - EDITORI DI RETE - VIA LEONE GAETANO PATUZZI, 5 - 37121 VERONA - TELEFONO 045591316 - FAX 0458020812 - E-MAIL: [email protected] - STAMPA IN PROPRIO - TUTTI I DIRITTI RISERVATI VAI SUL SITO INDUSTRIAEFINANZA.COM E SEGUICI SU COLPO DI SCENA A MPS Ribaltone a Monte dei Paschi. Con un colpo di scena lascia l’ad Fabrizio Viola e con ogni proba- bilità arriva al suo posto Marco Morelli , numero uno di Bofa Merrill Lynch in Italia e già vice direttore generale del Monte dal 2006 al 2010 che dovrebbe rice- vere l’incarico già martedì prossi- mo. Morelli è stato anche diretto- re generale vicario di Intesa Sanpaolo con deleghe alla Banca dei Territori, mentre in Merrill Lynch ha seguito i dossier bancari e quelli delle controllate del Tesoro ed è stato tra i registi, come advisor per conto delle Fondazioni, della costituzione del fondo Atlante, che giocherà una partita decisiva nella maxi carto- larizzazione degli npl del Monte. La posizione di Viola, tuttavia, era stata messa in discussione già alcune settimane fa, dopo la pre- sentazione del progetto di salva- taggio che prevede anche il lan- cio di un difficile aumento di capi- tale da 5 miliardi. Ma il presiden- te, Maurizio Tononi , aveva riba- dito la fiducia nell’ad. Tuttavia alcuni esponenti delle banche del consorzio (Mediobanca , Jp Morgan, Credit Suisse, Citi, Santander, Bofa Merrill Lynch, Goldman Sachs e Deutsche Bank ) avevano alzato la pressio- ne per un avvicendamento ai vertici per dare un segno di discontinuità ai mercati chiamati a sottoscrivere la ricapitalizzazio- ne, la terza sotto la guida di Viola in tre anni (le prime due per com- plessivi 8 miliardi). Una moral suasion in tal senso sarebbe arri- vata anche dal governo, azioni- sta al 4% tramite il Tesoro e anche la Bce sarebbe stata tenu- ta costantemente informata.La frattura si è poi consumata nel consiglio di giovedì.Viola era fer- mamente convinto dell’opportu- nità di lanciare l’aumento di capi- tale prima del referendum costi- tuzionale, mentre gli advisor pre- feriscono attendere l’esito del voto per paura di un’eccessiva incertezza sui mercati.Con il ribaltone al vertice è peraltro quasi scontato che i tempi per cartolarizzazione degli npl e aumento possano dilatarsi, tanto che le operazioni potrebbero vedere la luce tra gennaio e feb- braio. Marco Morelli RIBALTONE SUL MONTE PER CONTRASTI LASCIA LAD F ABRIZIO VIOLA. AL SUO POSTO MARCO MORELLI DI MERRILL L YNCH. DI MEZZO CÈL AUMENTO DI CAPITALE DA 5 MILIARDI Supermario Crac Hanijin La compagnia di Seoul dichiara bancarotta e le sue 85 navi (senza soldi) sono bloccate fuori dai porti con a bordo migliaia di container. A ris- chio forniture di merci per miliardi di dollari. L'idraulico sarà disponibile nell'App Store da dicembre: per gli addetti ai lavori arriva un atteso cambio di passo da parte dell'azienda giapponese. MPS VIA VIOLA, ORA NUOVE SCELTE Dopo quattro anni e mezzo Fabrizio Viola, amministra- tore delegato di Montepas - chi, ha deciso di gettare la spugna. Il tempo è abbon- dantemente scaduto. La svolta era attesa. La scelta non deve però interrompere il complicato e difficile piano di ricapitalizzazione dell'istituto di credito italia- no. L'addio di Viola va nel- l'interesse del sistema finanziario del Paese e deve essere di aiuto a traghettare definitivamente la banca senese schiacciata da un maxi deficit verso un rilan- cio che porti alla stabilità dell'istituto. Serviva un segnale di discontinuità rispetto al passato e Viola ha accettato di darlo. Come amministratore ha fatto ciò che ha potuto. In un momen- to poi tra i più difficili della storia secolare della banca. Ora serve continuare sulla strada dettata dalla BCE e mettere mano al piano indu- striale. Sopratutto alla car- tolarizzazione dei dieci miliardi di sofferenze che continuano a vagare nella pancia di Monte Paschi senza trovare soluzione. di Achille Ottaviani

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106MILA COPIE E-MAIL IN EDICOLA

Il quotidiano economico-finanziario del Nord ItaliaVENERDÌ 9 SETTEMBRE 2016 - NUMERO 1826 ANNO 19 - QUOTIDIANO ONLINE, VIA FAX E IN EDICOLA - FONDATORE E DIRETTORE: ACHILLE OTTAVIANIAUT. TRIB. DI VERONA N° 41356 DEL 20/01/1997 - ALCOGRAM SRL - EDITORI DI RETE - VIA LEONE GAETANO PATUZZI, 5 - 37121 VERONA - TELEFONO 045591316 - FAX 0458020812 - E-MAIL: [email protected] - STAMPA IN PROPRIO - TUTTI I DIRITTI RISERVATI

VAI SUL SITO INDUSTRIAEFINANZA.COM E SEGUICI SU

COLPO DI SCENA A MPS

Ribaltone a Monte dei Paschi.

Con un colpo di scena lascia l’ad

Fabrizio Viola e con ogni proba-bilità arriva al suo posto MarcoMorelli, numero uno di BofaMerrill Lynch in Italia e già vice

direttore generale del Monte dal

2006 al 2010 che dovrebbe rice-

vere l’incarico già martedì prossi-

mo. Morelli è stato anche diretto-

re generale vicario di Intesa

Sanpaolo con deleghe alla

Banca dei Territori, mentre in

Merrill Lynch ha seguito i dossier

bancari e quelli delle controllate

del Tesoro ed è stato tra i registi,

come advisor per conto delle

Fondazioni, della costituzione del

fondo Atlante, che giocherà una

partita decisiva nella maxi carto-

larizzazione degli npl del Monte.

La posizione di Viola, tuttavia, era

stata messa in discussione già

alcune settimane fa, dopo la pre-

sentazione del progetto di salva-

taggio che prevede anche il lan-

cio di un difficile aumento di capi-

tale da 5 miliardi. Ma il presiden-

te, Maurizio Tononi, aveva riba-dito la fiducia nell’ad. Tuttavia

alcuni esponenti delle banche

del consorzio (Mediobanca , Jp

Morgan, Credit Suisse, Citi,

Santander, Bofa Merrill Lynch,

Goldman Sachs e Deutsche

Bank ) avevano alzato la pressio-

ne per un avvicendamento ai

vertici per dare un segno di

discontinuità ai mercati chiamati

a sottoscrivere la ricapitalizzazio-

ne, la terza sotto la guida di Viola

in tre anni (le prime due per com-

plessivi 8 miliardi). Una moral

suasion in tal senso sarebbe arri-

vata anche dal governo, azioni-

sta al 4% tramite il Tesoro e

anche la Bce sarebbe stata tenu-

ta costantemente informata.La

frattura si è poi consumata nel

consiglio di giovedì.Viola era fer-

mamente convinto dell’opportu-

nità di lanciare l’aumento di capi-

tale prima del referendum costi-

tuzionale, mentre gli advisor pre-

feriscono attendere l’esito del

voto per paura di un’eccessiva

incertezza sui mercati.Con il

ribaltone al vertice è peraltro

quasi scontato che i tempi per

cartolarizzazione degli npl e

aumento possano dilatarsi, tanto

che le operazioni potrebbero

vedere la luce tra gennaio e feb-

braio.

Marco Morelli

RIBALTONE SUL MONTEPER CONTRASTI LASCIA L’AD FABRIZIO VIOLA. ALSUO POSTO MARCO MORELLI DI MERRILL LYNCH.DI MEZZO C’È L’AUMENTO DI CAPITALE DA 5 MILIARDI

SupermarioSALE Crac HanijinLa compagnia di Seoul dichiara bancarotta e lesue 85 navi (senza soldi) sono bloccate fuoridai porti con a bordo migliaia di container. A ris-chio forniture di merci per miliardi di dollari.

SCENDEL'idraulico sarà disponibile nell'AppStore da dicembre: per gli addetti ailavori arriva un atteso cambio di passoda parte dell'azienda giapponese.

MPS VIA V IOLA ,ORA NUOVE SCELTE

Dopo quattro anni e mezzoFabrizio Viola, amministra-tore delegato di Montepas -chi, ha deciso di gettare laspugna. Il tempo è abbon-dantemente scaduto. Lasvolta era attesa. La sceltanon deve però interromperei l complicato e dif f ici lepiano di r icapital izzazionedell'istituto di credito italia-no. L'addio di Viola va nel-l ' interesse del sistemafinanziario del Paese e deveessere di aiuto a traghettaredefinit ivamente la bancasenese schiacciata da unmaxi deficit verso un rilan-cio che porti alla stabilitàdel l ' ist i tuto. Serviva unsegnale di discontinuitàrispetto al passato e Violaha accettato di darlo. Comeamministratore ha fatto ciòche ha potuto. In un momen-to poi tra i più difficili dellastoria secolare della banca.Ora serve continuare sullastrada dettata dalla BCE emettere mano al piano indu-striale. Sopratutto alla car-tolarizzazione dei diecimil iardi di sofferenze checontinuano a vagare nellapancia di Monte Paschisenza trovare soluzione.

di Achille Ottaviani

Industria e Finanza.com2 • 9 settembre 2016

VIA LIBERA ALLA FUSIONE: LUNEDÌ CDA

Via libera alla fusione tra la

Bpm e il Banco Popolare. La

Banca d'Italia, hanno comuni-

cato i due istituti, ha infatti rila-

sciato l'autorizzazione alle

nozze «considerato l'esito del-

l'istruttoria condotta» da via

Nazionale e «l'assenza di obie-

zioni da parte della Banca

Centrale Europea». Il disco

verde della Vigilanza è arrivato

in forma incondizionata, dopo

che nei mesi scorsi la Bce

aveva imposto pesanti richieste

per approvare l'operazione,

chiedendo al Banco di CarloFratta Pasini di alzare i livelli dicopertura sulle sofferenze, con

contestuale varo di un aumento

di capitale da un miliardo, e

imponendo una serie di paletti

sulla governance della nuova

banca. A breve,

probabilmente già

oggi, dovrebbe

arrivare anche

dalla Bce la con-

cessione della

licenza bancaria

che permetterà al

Banco Bpm di

operare.Lunedì si

riuniranno invece i

consigli delle due

banche per convo-

care le assemblee

straordinarie che dovranno deli-

berare sull'operazione, e che

dovrebbero tenersi o sabato 15

ottobre o sabato 22 ottobre. Se

le due assise approveranno

l'operazione nascerà il terzo

gruppo bancario in Italia con

2.500 sportelli, con 4 milioni di

clienti e l'obiettivo di realizzare

1,1 miliardi di utili al 2019.

L'ultimo ostacolo alle nozze è

ora rappresentato dall'assem-

blea della Bpm, dove serviran-

no i due terzi dei votanti per

approvare la fusione e conte-

stuale trasformazione in spa.

L’ultimo ostacolo alle nozze è rappresentato dall’assembleadella Bpm dove per l’ok serviranno i due terzi dei votanti

BANCO BPM, E’ QUASI FATTA

Il circus della Formula Uno

passa ufficialmente di mano.

Dopo diversi giorni di indi-

screzioni, la Liberty Media

Corporation del tycoon statu-

nitense John Malone ha uffi-

cializzato l'accordo con CVC

Capital Partners per acquisire

Formula One, la società

responsabile della gestione

della maggior competizione di

automobilismo sportivo al

mondo. L'accordo in contanti

e azione valuta il circus 4,4

miliardi di dollari, ossia 8

miliardi comprendendo il

debito, e prevede il passaggio

del controllo di Delta Topco,

controllante di Formula One

Group, in due fasi. La prima

ha già portato il colosso dei

media statunitense a rilevare

il 18,7% del capitale per 746

milioni di dollari e la seconda,

da completare nel primo tri-

mestre dell'anno prossimo

subordinatamente al via libera

di autorità antitrust e altri

organismi legati al mondo del

circus, coinvolgere la restante

parte del capitale di Delta

Topco.Sul circus ha posato gli

occhi in passato anche la

Exor della famiglia Agnelli,interessata circa 5 anni fa a

rilevare la gestione della com-

petizione insieme alla News

Corp di Rupert Murdoch,tycoon dei media considerato

acerrimo nemico di Malone.

John Malone

IL CIRCUS DI FORMULA 1SARÀ GUIDATO DA MALONE

AUTOMOBILISMO & MILIARDARI

IN CANADA

ASSOPOPOLARIAL SUMMIT DELLE COOPIl prossimo 13 ottobreAssopopolari parteciperà, inCanada, al summit Internazionaledelle Cooperative convocato perpianificare le attività relative alraggiungimento, entro il 2030,degli obiettivi di sviluppo sosteni-bile delle Nazioni Unite attraversola promozione di circa 230 proget-ti nei quali sarà coinvoltal’Associazione sulle cinque que-stioni principali fissate dall’ONU:sicurezza alimentare, accesso allecure sanitarie, occupazione, inclu-sione finanziaria e cambiamenticlimatici. Il summit di ottobresegue la celebrazione, del 2 luglioscorso, alle Nazioni Unite, dellaGiornata Internazionale delleCooperative. Il segretario generaledell’Associazione Nazionale fra laBanche Popolari, Giuseppe DeLucia Lumeno, ha sottolineatocome tale “partecipazione, siinquadri pienamente nella naturadell’attività svolta da sempre dalleBanche Popolari e del Territorio”.“L’incontro internazionale – sem-pre secondo De Lucia Lumeno -testimonia la capacità di guardaree programmare il futuro su obietti-vi comuni quali l’economia soste-nibile da sempre parte della mis-sion della formula cooperativa intutte le sue declinazioni, compre-sa quella bancaria”. Un miliardodi soci, 250 milioni di posti di lavo-ro e un fatturato di 3.000 miliardi didollari, sono cifre che evidenzianoil ruolo imprescindibile della coo-perazione internazionale nell’offri-re soluzioni sia sui temi socialiche ambientali e nel favorire lacrescita economica, partendodalle realtà locali fino ad arrivare adimensioni più ampie.

Giuseppe De Lucia Lumeno

Carlo Fratta Pasini

Industria e Finanza.com3 • 9 settembre 2016

Industria e Finanza.com4 • 9 settembre 2016

VERONAFIERE IN CINA

Passa dal digitale la pros-

sima sfida del vino italiano

in Cina. «Con 688 milioni

di naviganti in rete, di cui

in gran parte nativi digitali

e 659 milioni di utenti

social, il web infatti è sem-

pre più uno strumento

fondamentale per colma-

re il gap che ci separa

dagli altri Paesi competi-

tor, Francia in primis. E

Vinitaly, da 50 anni pro-

motore dell’internaziona-

lizzazione del sistema vino con

azioni mirate di marketing mix,

intende accettare questa sfida

accanto e al servizio delle azien-

de vitivinicole made in Italy». Così

Giovanni Mantovani, direttoregenerale di Veronafiere interve-

nendo a Shanghai all’evento “E-

commerce: the new gateway for

italian wine in China”, organizza-

to da Ice, Italian Trade Agency

con l’Ambasciata d’Italia nella

Repubblica Popolare Cinese, il

ministero dello Sviluppo econo-

mico e il ministero delle Politiche

agricole per sostenere le aziende

italiane già presenti sui canali

online AliBaba e per avviare ulte-

riori campagne di sensibi-

lizzazione destinate ai

consumatori cinesi.L’Italia

è partita tardi rispetto alla

Francia, di gran lunga

Paese top exporter con il

43% di quote di mercato e

oggi sta pagando anche

gli accordi di sistema tra

Camberra e Pechino che

hanno favorito l’exploit nel

2015 (+111%) del prodotto

australiano, secondo

Paese fornitore, davanti a

Cile, Spagna e Italia, ancora

ferma a poco più del 5% del mer-

cato. Ma la situazione sembra

cambiare, nei primi mesi di que-

st’anno l’Italia tiene il passo degli

altri competitor con performance

che sfiorano una crescita del

30%, più di tutti gli altri in termini

percentuali.

Il vino italiano si affida al mercato digitale. I canali di AliBaba

Giovanni Mantovani

VINITALY SFIDA IL DRAGONE

ECCOLO! L’ACCOPPIACALZINIAPPRODA NEI SUPERMERCATI

INGEGNO &BREVETTI

L’ingegno di due bergamaschi

fa approdare sul mercato un

brevetto innovativo, che farà la

gioia di colf e casalinghe. Un

sistema ingegnoso, semplice

ma efficace, per appaiare i cal-

zini durante il bucato, evitando

che le lavatrici, per così dire,

“se li mangino”. E’ questa

l’idea dell’estate 2016, un

curioso e funzionale brevetto

che sta spopolando sulla

stampa di settore e non, social

network e blog. Due creativi

lombardi, Marco della Volta eNicola Perico, entrambi qua-rantenni bergamaschi dotati di

prole abbondante (da qui le

premesse alla base dell’idea),

per risolvere il problema,

hanno così inventato Eccolo!

l’accoppiacalzini. Eccolo! è

un’idea semplice ed efficace:

una coppia di bollini adesivi

termoplastici, con tante diffe-

renti icone, che si applica con

il ferro da stiro a ciascun calzi-

no e che permette, a lavaggio

terminato, di riorganizzare la

coppia originaria grazie al

ricongiungimento delle icone e

simboli grafici uguali, ponendo

dunque fine al consueto pro-

blema della ‘sparizione’ e dello

spaiamento dei calzini.Dopo

essere approdato con succes-

so nei supermercati svizzeri, il

prodotto è pronto a sbarcare

negli ipermercati italiani e nella

GDO.

Marco e Nicola con l’accoppiacalzini

PACKAGING

STEVANATO GROUPINCREMENTA I RICAVI

Continua il percorso di crescitaper Stevanato Group, specializ-zato in prodotti, processi e solu-zioni per l’industria farmaceutica(packaging da tubo vetro, siste-mi in plastica stampati ad inie-zione, macchinari per la trasfor-mazione del tubo vetro e sistemidi ispezione, apparecchiatureper assemblaggio e soluzioniper la serializzazione). Nel primosemestre di quest’anno ilGruppo ha registrato un incre-mento dei ricavi, sia grazie allacrescita organica del core busi-ness ma anche per effetto del-l’acquisizione della danese SVMAutomatik - specializzata inapparecchiature per assemblag-gio e serializzazione - e di Balda,attiva nella produzione di sistemiin plastica stampati ad iniezionee medical device. Il Gruppo hachiuso il primo semestre del2016 con un fatturato consolida-to di 218,8 milioni di euro (rispet-to ai 155,6 milioni di euro dellostesso periodo dello scorsoanno), in crescita del 40,6%.“Iprimi sei mesi di questo eserci-zio sono caratterizzati dall’impat-to delle acquisizioni che abbia-mo effettuato a inizio anno,ovvero quella di SVM Automatike di Balda, i cui risultati sonostati consolidati a partire dal 1°gennaio - commenta FrancoStevanato, amministratore dele-gato di Stevanato Group. –Siamo soddisfatti perché abbia-mo continuato a mantenere unacrescita organica delle nostreattività in linea con le previsionie l’andamento degli scorsi eser-cizi, a prescindere dalle acquisi-zioni”.

La famiglia Stevanato

Industria e Finanza.com5 • 9 settembre 2016