100 attività montessori per leggere e scrivere

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i libri 21 1 portare un libro Mostrate al bambino come portare un libro usando entrambe le mani per tenerlo ben chiuso. Altrimenti, tenderà a tenere solo uno dei due lati della copertina, lasciando che le pagine pendano verso il basso.

Transcript of 100 attività montessori per leggere e scrivere

i libri

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1portare un libro

Mostrate al bambino come portare un libro usando entrambe le mani per tenerlo ben chiuso. Altrimenti,

tenderà a tenere solo uno dei due lati della copertina, lasciando che

le pagine pendano verso il basso.

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2voltare le pagine

Sistematevi comodamente su un divano, a destra del bambino (se mancino a sinistra),

e proponete di mostrargli come si voltano le pagine di un libro: « Guardami voltare le pagine ».

Molto lentamente, sollevate l’angolo in alto o in basso della pagina di destra tenendolo tra il pollice e l’indice, poi passate la mano

sotto la pagina per voltarla da destra a sinistra. Esercitatevi a farlo prima di mostrarglielo,

scomponendo il movimento al rallentatore.

Non parlate durante la dimostrazione, lasciate che il bambino si concentri sui vostri gesti.

Quando avete finito, chiedete al bambino se vuole provare lui a voltare le pagine:

scegliete un libro adatto alla sua statura, che rimanga ben aperto sulle ginocchia

3riporre un libro

Spiegate al bambino come mettere nuovamente il libro nella libreria, mostrandogli come riporlo accanto agli altri tenendoli con la mano sinistra

prima di inserire il suo, per evitare di infilarlo con forza. Eseguite questi gesti lentamente,

con cura, più volte. La pratica regolare condurrà il bambino a capire in quale senso si tiene

un libro, come voltare le pagine e come collocarlo sullo scaffale.

o sul tavolo. I cartonati sono troppo spessi per eseguire il gesto correttamente.

Preferite un libro con le pagine di carta.

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4leggere una storia

a voce altaCercate di ritagliarvi un momento, almeno

una volta al giorno e possibilmente alla stessa ora, per leggere una storia con il bambino.

Potete cominciare a leggergli delle storie poco dopo la sua nascita. Nelle famiglie più

numerose, gli ultimi nati hanno l’opportunità di beneficiare molto presto delle storie lette

a voce alta ai loro fratelli maggiori…

Decidete con il bambino quanti libri leggerete se lui è ancora piccolo, oppure quanti capitoli

se è più grande.

Sistematevi alla sua destra in modo da poter voltare le pagine senza ostacolarlo

(alla sua sinistra se siete mancini).

Guardate il libro insieme, le illustrazioni attireranno la sua attenzione e, all’inizio, lo aiuteranno a visualizzare l’argomento.

Se avete più bambini, sistematevi in modo che ciascuno si senta partecipe e coinvolto.

Leggete il testo tutto intero, badando a non semplificare le frasi e a non saltare dei brani.

Quando trovate una parola che il bambino non conosce, prendetevi tutto il tempo necessario per spiegargliene il senso.

Poi, progressivamente, ponetevi insieme delle domande sullo svolgimento della storia,

sui personaggi, sui loro sentimenti e sul ruolo di ciascuno nel libro…

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5da dove cominciare a leggere

un libro e come leggerlo?Quando leggete un libro al bambino,

non iniziate la lettura dalla pagina in cui comincia la storia… Leggetegli prima

il titolo del libro, poi il nome dell’autore e dell’illustratore, chiarite qual è il loro ruolo. Se c’è una dedica, oltre a leggerla, spiegate cosa significa dedicare un libro a qualcuno.

Aiutate il bambino a vedere in che senso va la scrittura, seguendo le parole con il dito. Fatelo solo di tanto in tanto, mentre leggete.

Quando il bambino sarà più grande, guardate il sommario e spiegategli le informazioni

che apporta al lettore, il numero di pagine, il numero e le testatine dei capitoli.

6organizzare un angolo

per la lettura nella sua stanza

Procurategli una mensola alla sua altezza perché possa scegliere dei libri quando ne ha voglia. Un bambino può prendersi un libro da solo già quando riesce a spostarsi gattonando!

Vicino alla sua mensola, ricordatevi di disporre qualche cuscino e magari un materassino

con un plaid, oppure installate una poltrona adatta alla sua statura. Il piacere di leggere

sarà così legato al piacere di essere sistemato comodamente.

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7una scelta di libri alla sua portata

Collocate qualche libro in evidenza, accanto a ciascun luogo di lettura.

Provvedete a cambiare la scelta di tanto in tanto, facendo molta attenzione a non scartare il libro che lui preferisce in quel periodo.

Nella vostra selezione, cercate di avere sempre almeno un testo documentario (sulla Terra, l’ambiente, gli animali…)

e un libro di canzoni o di poesie con le rime.Individuate in casa un angolo dove leggere

con regolarità insieme al bambino, per esempio una poltrona grande o un comodo divano.

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8libri adatti al bambino

Per scegliere dei libri « ben scritti » e « ben illustrati », fidatevi dei vostri gusti.

Al bambino piacerà ascoltare i libri che voi amate. Se un libro piace molto al bambino, vi chiederà

di leggerglielo e rileggerglielo un sacco di volte! È importante che faccia piacere anche a voi.

Potete anche spiegare al bambino che, secondo voi, certi libri sono scritti male o che non ne apprezzate le illustrazioni.

Il linguaggio scritto è diverso dal linguaggio parlato, è più ritmato e più descrittivo. Lo stile letterario merita di essere scoperto e valutato.

Non optate per un libro facile dicendovi che il bambino comprenderà meglio uno stile

parlato perché sembra più accessibile.

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I bambini traggono grande beneficio da testi un po’ più complessi rispetto al loro livello

di linguaggio e amano ascoltare un vocabolario più ricco del loro. È preferibile scegliere versioni originali di qualità da leggere con il bambino.

Tra i 2 e i 3 anni Il bambino ha bisogno di essere confortato

e rassicurato sulla sua identità. Cercate libri che rispecchino il suo ambiente e il suo quotidiano,

con storie dallo svolgimento semplice. Conviene aspettare che il bambino sappia

distinguere bene tra l’immaginario e il reale prima di cominciare ad abbordare le storie fantastiche.

Tra i 3 e i 4 anni Al bambino piacciono i libri che rispecchiano

la sua vita ma che estendono anche le sue conoscenze e aprono il suo orizzonte: parlandogli di emozioni

nuove, lo aiuteranno ad affrontare situazioni sconosciute fino a quel momento, come andare

a scuola o partire per un viaggio. Proponetegli anche dei libri che affrontino la vita in modo umoristico.

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Tra i 4 e i 5 anni Procurate al bambino dei libri che lo aiutino

a comprendere il mondo che lo circonda. Non abbiate paura di immergervi in storie

più lunghe, più descrittive e meno illustrate. A questa età, preferirà leggere qualcosa

che gli interessa. Privilegiate dei libri scritti bene, delle poesie (per la musicalità

delle parole) e dei racconti umoristici.

A partire dai 5 anni Incoraggiatelo a scegliere dei libri più lunghi,

con meno immagini e uno svolgimento più complesso.

Potete cominciare a leggere testi suddivisi in capitoli. Proponetegli anche di consultare

regolarmente un atlante e un dizionario. E leggete sempre insieme libri con una vena

umoristica, giochi di parole e poesia.

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9andare alla biblioteca

comunaleAndate insieme al bambino, con regolarità,

in biblioteca, e informatevi per sapere se può avere la sua tessera personale.

I bibliotecari di solito danno buoni consigli riguardo ai titoli adatti al bambino, conoscono

i « classici » e sono aggiornati sulle ultime uscite.Molte biblioteche propongono momenti

di animazione attorno al libro: letture di albi illustrati, incontri con autori o narratori…

Il bambino scoprirà così i libri in un modo nuovo.

10andare in una libreria

per ragazzi Ogni tanto, decidete di regalare un libro

al bambino e proponetegli di andare a sceglierlo insieme, o di cercarne uno

per un amico… Le librerie per ragazzi sono luoghi meravigliosi. Ai librai di solito piace discutere con i bambini e consigliare loro degli albi illustrati. Spesso, provvedono

a creare un angolo lettura perché si sentano accolti in un ambiente comodo e piacevole.

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Attirare la sua attenzione sulle parole scritteQuesto libro presenta al bambino attività che gli consentono di sviluppare le competenze da acquisire per leggere e scrivere, e di padroneggiarle a una a una traendone piacere. Proponetegli tali attività in un’atmosfera serena, senza aspettative particolari.

Il bambino che si concentra è immensamente felice. Maria Montessori, La mente del bambino. Mente assorbente

le parole scritte

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11scrivergli il suo nome

Trovate vari supporti che vi diano un buon motivo per scrivere il nome del bambino. Per esempio, sulla porta della sua stanza,

sul suo tovagliolo, sui suoi disegni, nei suoi libri, su un quaderno tutto suo, sulla sua felpa, sullo sportello del frigorifero con lettere magnetiche. E per sorridere: sul puré di patate o di carote!

12ritagliare le lettere

del suo nomeRitagliate e mostrate al bambino come può ritagliare

a sua volta le lettere del suo nome dalle riviste.

Osservando, capirà che esistono modi diversi di scrivere le lettere.

Lasciategli scegliere quelle che lo attirano di più e aiutatelo a incollarle su un foglio

per comporre il suo nome.

Il materiale ●– Forbici con le punte arrotondate adatte alla grandezza della mano del bambino

●– Giornali o riviste ●– Un cestino per la carta straccia

●●– Colla ●– Fogli

Per ritagliare Mostrate al bambino come tenere le forbici

in una mano e il foglio nell’altra.Sopra un cestino per la carta straccia, insegnategli

a ritagliare una piccola striscia di carta, iniziando dal basso e salendo verso l’alto.

Proponetegli di ripetere questo gesto più volte prima di cominciare a ritagliare le lettere.

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le parole scritte13

guardare il nome degli oggetti

che lo circondanoLa mattina, a colazione, chiedete al bambino

di portarvi il barattolo della marmellata di albicocche. Indicategli le parole

« marmellata » e « albicocche » sull’etichetta.

La sera, quando fa il bagno, mostrategli l’etichetta sul flacone dello shampoo,

e ditegli che sopra è scritta la parola « shampoo ».

Fate la stessa cosa con il latte, gli yogurt…

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le parole scritte

14guardare le insegne

per la stradaCamminando per strada, mostrate al bambino

l’insegna della Posta, del cinema, i nomi dei negozi, le targhe con i nomi delle vie…

Spiegategli che scrivere il nome delle cose serve a identificarle.

Attirate la sua attenzione su ciò che è fisso attorno a voi, invece che sui cartelloni pubblicitari.

15fare la spesa

Chiedete al bambino di scegliere un prodotto che conosce, per esempio un pacco di pasta,

e approfittate di questo momento per mostrargli il nome sull’etichetta.

Ricominciate al reparto frutta e verdura, con le banane, per esempio, e indicategli

la parola « banane » sul cartello.

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« troviamo qualcosa che cominci con il suono… »

Durante una passeggiata, chiedete al bambino di mostrarvi qualcosa che incominci con lo stesso

suono della prima lettera del suo nome. Ditegli: « M come Mario…, vediamo se c’è

qualcosa, attorno a noi, che comincia con il suono [m] ».

Mentre passeggiate insieme, il bambino troverà molte parole che iniziano con il suono [m], come

« muro », « mosca », « merlo », « muschio »…

Potrete proporne una o due per partecipare al gioco, ma non troppe, e lasciategli scoprire

le parole con i suoi tempi.

Nella passeggiata successiva, suggeritegli il suono di una lettera diversa.

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Conoscere e comprendere il mondo che lo circondaIl bambino è particolarmente attento se quello che legge, o che leggete voi per lui, ha senso. A questo scopo, deve poter collegare le parole che sente pronunciare alla propria esperienza. La storia che gli leggete amplifica ed esalta quello che lui già conosce o che il suo immaginario produce. Il bambino ricava dal libro soprattutto ciò che è in grado di mettere in corrispondenza con il suo vissuto. Il bambino impara grazie alla propria attività,

attingendo al proprio ambiente per trarne la cultura.Maria Montessori, La formazione dell'uomo

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17fare esperienze gustative e olfattive inaspettate

Aiutate il bambino a dare un senso alle parole che sente pronunciare o che legge

favorendo le sue esperienze sensoriali.

Assaggiate insieme un limone, annusate del caffè macinato, sedetevi nell’erba tagliata di fresco concedendovi il tempo di assaporare

questo momento… e proponete al bambino di esprimere a parole le sensazioni

e le esperienze vissute.

il mondo

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il mondo

18raffrontare

le sensazioni tattiliPassate la mano su una stoffa di velluto

o sulla buccia di una pesca e commentate la vostra impressione: « È soffice… »

Poi proponete al bambino di farlo a sua volta.

Strofinate la mano sul lato ruvido di una spugna e dite: « È ruvido! » Invitatelo a imitarvi.

Suggerite al bambino di accarezzare il gatto e poi domandategli: « In questa stanza

c’è qualcos’altro di morbido da toccare? »

Poi fate la stessa cosa con altre consistenze che suscitano sensazioni diverse: il vetro della finestra è liscio, il cuscino è molle,

il pavimento è duro…

19osservare attentamente

la naturaIn riva al mare, osservate con il bambino tutti

gli animaletti che si annidano tra gli scogli o nelle pozze d’acqua.

Di notte, uscite a guardare insieme le stelle. Al parco, in autunno, raccogliete castagne e marroni

e insegnate al bambino a distinguere il riccio dal frutto. Uno è spinoso, l’altro è liscio.

In campagna, date da mangiare, insieme, alle anatre e ai polli, poi ascoltate il loro linguaggio.

Cogliete fiori e annusatene il profumo, posate una coccinella sulla mano del bambino…

È attraverso la sua esperienza sensoriale che il bambino esplora il mondo. Non potrebbe

percepire la sensazione di una coccinella che cammina sulla sua mano guardando

lo schermo di un computer!

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La musica delle paroleI bambini amano le parole e la loro musica.Per aiutare il vostro a sviluppare il linguaggio, parlategli usando un vocabolario ricco, preciso, « gustoso » e adottate un tono di voce dolce e amorevole.Il linguaggio del vostro bambino sarà condizionato da quello che avrà sentito nel suo ambiente.

A circa un anno e mezzo il bambino scopre un altro fatto, e cioè che ogni oggetto ha un suo proprio nome.

Maria Montessori, La mente del bambino. Mente assorbente

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20chiamare ogni cosa con il suo nome

Non appena è in grado di farlo, il bambino indica con il dito tutto quello che lo circonda

e vuole conoscerne il nome. Rispondetegli sempre, anche se domanda

spesso il nome delle stesse cose.

In questo modo, le parole acquisiranno un significato, e il vocabolario del bambino si arricchirà durante le esperienze vissute.

Il numero di parole che il bambino è in grado di sentire, e in seguito integrare, è illimitato.

Non abbiate paura di fargliene scoprire troppe e non fermatevi davanti a parole lunghe

o apparentemente complicate. Il bambino ha la capacità di acquisirne un’infinità!

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21informarlo

su cosa succederàRicordatevi di spiegare al bambino che cosa fate,

anche quando è ancora molto piccolo.

Se uscite un momento dalla stanza, ditegli dove andate, che cosa farete e quando

ritornerete: « Vado a prendere un bicchiere d’acqua in cucina, torno subito » oppure: « Vado a fare qualche acquisto, la mamma è in cucina, torno tra un’ora, pranzeremo tutti insieme »; « il nonno verrà a trovarci

la prossima settimana, rimarrà da noi due giorni »…

22parlare con lui

Dialogate con il bambino durante le vostre attività quotidiane, come la preparazione di un pasto,

lo smistamento del bucato, gli acquisti…

Usate la domanda per suscitare la sua curiosità e costruire il suo pensiero in modo logico.

Ditegli, per esempio: « Di che cosa abbiamo bisogno per mondare le verdure? »;

« Che cosa faremo con tutte queste carote dopo averle sbucciate? »; « Che cosa si può

usare per farle cuocere? » ecc.

Quando andate a fare la spesa, potete chiedergli: « Che cosa ci serve, oggi? » oppure:

« Quanto ne compriamo? »…

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24« Simone dice »

Quando il bambino conosce il nome di più oggetti presenti in una stanza,

proponetegli di giocare a « Simone dice ».

Come funzionaUna vostra richiesta è preceduta dalle parole:

« Simone dice ». Il bambino deve allora eseguire il vostro « comando ». Se non dite: « Simone dice »,

il bambino non deve ubbidirvi.

Incominciate con comandi semplici, poi, progressivamente, formulate richieste un po’

più difficili, aggiungendo qualche precisazione. « Simone dice: dammi la rubrica degli indirizzi rossa che è sulla credenza ». Oppure: « Simone dice: portami la tazza da tè con il gattone nero

che si trova nell’armadietto della cucina »…

23la caccia agli oggetti

Nominate un oggetto che è nella stanza dove vi trovate e proponete al bambino di portarvelo.

Meglio cominciare con oggetti di uso comune: un piatto, una forchetta, un tovagliolo…

Gradualmente, scegliete oggetti più insoliti e interessanti come un cavatappi, uno scolapasta, un pelapatate…

Quando il bambino vi porta l’oggetto, dategli ulteriori informazioni: « Sì, è proprio un cavatappi. Si chiama così perché ‘cava‘,

cioè tira fuori, estrae, i tappi dalle bottiglie ». Oppure: « Sì, questo è un pelapatate, vedi,

è un coltello con una lama particolare per mondare la verdura togliendo lo strato

di buccia più sottile possibile »…

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25le parti del corpo

Nominate insieme tutte le parti del corpo che conoscete, e non solo le più ricorrenti.

Pensate al lobo dell’orecchio, alla mascella, alla nuca, agli zigomi, alle clavicole,

ai polsi, alle caviglie…Un altro giorno, quando il bambino avrà udito e assimilato il vocabolario delle parti del corpo

che volevate nominare, proponetegli di giocare a « Simone dice ».

« Simone dice: toccati il gomito », e il bambino esegue.

« Alza il pollice »… Il bambino non lo fa.Quando lui sbaglia, invertite i ruoli,

provvedendo a « sbagliare » anche voi, dopo aver eseguito due o tre comandi.

Se lui vi porta l’oggetto richiesto, ditegli: « È proprio la tazza da tè con il gattone nero,

grazie! »

In generale, evitate commenti esagerati come « Bravo! Sei fantastico! »…

Cercate invece di essere misurati, sia quando riesce, sia quando sbaglia.

E di tanto in tanto invertite i ruoli avendo cura di « sbagliare » anche voi!

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26le parti degli oggetti

Scegliete un oggetto che potete guardare insieme e cercate di nominarne tutte le parti.

Per esempio un orologio. Il quadrante, le lancette: quella che indica le ore, quella

dei minuti, quella dei secondi che si muove a scatti; il cinturino, il fermaglio,

la corona di carica, il vetro…

Prima di presentare questa attività al bambino, preparatela esercitandovi a nominare

ciascuna parte in modo corretto.

Qualche esempio di oggetti dei quali potete descrivere le diverse parti:

una porta, un cassettone, una bicicletta…

27indovinare il nome

di un oggetto senza vederloDai 4 anni circa, il bambino è capace

di descrivere gli oggetti che lo circondano.Chiedetegli di andare a cercare un piccolo

oggetto nella sua stanza o nella stanza in cui vi trovate voi, senza mostrarvelo.

Bendatevi gli occhi, poi invitatelo a osservare l’oggetto scelto e a descriverlo senza rivelarne

il nome. Tocca a voi indovinare!Ora scambiatevi i ruoli!

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28incoraggiarlo a raccontare

una storiaA partire dai 3 anni

Scegliete un avvenimento semplice che il bambino ha sperimentato di recente.

Per esempio, « quando Papà e Valentina hanno preparato un dolce ».

Rivolgetegli delle domande sull’argomento per delineare la struttura dell’evento,

rispettando la logica:– « Chi sono i personaggi di questa storia? »

– « Che cosa sappiamo di loro? »Ponete domande sull’azione, in questo caso: « cucinare ».

– « Perché hanno cucinato un dolce? Come? Dove? Quando? Con chi? Per chi? Che genere di dolce? »