1 Teoria e metodi della ricerca sociale. 2 Concetti e indicatori Un concetto racchiude il...
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“Teoria e metodi della ricerca sociale”
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Concetti e indicatori
Un concetto racchiude il significato di un segno linguistico o di un immagine mentale
I concetti sono necessari per rappresentare il reale.
Essi rispondono alla necessità diDIFFERENZIARE E RIDURRE LA COMPLESSITA’
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Concetti
- Il peso- Il titolo di studio- La salute- La libertà
Concretezza
Astrazione
I concetti possono essere disposti lungo un continuum ideale di concretezza o astrazione:
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Concetti
Nel ragionamento scientifico i concetti sono i “mattoni” delle ipotesi,
le quali possono essere sottoposte a vaglio empirico.
Tuttavia i concetti per essere utilizzati in ipotesi “falsificabili”, devono essere tradotti in proprietà osservabili (e misurabili) su delle unità di analisi.
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Concetti
Per testare un’ipotesi, occorre passare dai concetti che la definiscono, alle proprietà di questi
concetti, e all’ – operativizzazione in variabili di queste proprietà.
CONCETTO
Proprietà VARIABILE
Operativizzazione
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ConcettiESEMPIO: HP – L’istruzione rende più sani.
Il concetto “istruzione” deve essere tradotto in un concetto più concreto (che è chiamato INDICATORE), che potrebbe essere quello di titolo di studio. Il quale viene OSSERVATO attraverso
le sue proprietà (ad esempio la gradazione) che possono assumere STATI differenti.
Gli STATI sono misurati attraverso una definizione operativa, la
quale costituisce un insieme di regole che traducono le proprietà dei concetti in variabili. Ossia…
“…il complesso di regole che guidano le operazioni con cui lo stato di ciascun caso sulla proprietà X viene rilevato,
assegnato a una delle categorie stabilite in precedenza .“ Marradi 1980
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Concetti e indicatoriCONCETTO
ASTRATTO
Proprietà VARIABILE
Operativizzazione
Concetto “concreto”
INDICATORE
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Concetti e indicatori
CONCETTO
ASTRATTO
Proprietà VARIABILE
Operativizzazione
Concetto “concreto”
ISTRUZIONE
Titolo di studio
Gradazione del titolo
INDICATORE dell’istruzione
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ConcettiIl processo nel quale si applica la definizione
operativa è l’OPERATIVIZZAZIONE.
ES: L’istruzione rende più sani.
ES - Definizione operativa: quando l’unità di analisi
(il soggetto) dichiara di aver terminato gli studi con le scuole dell’obbligo, segnare la risposta 1, quando il soggetto dichiara di aver terminato gli
studi con il diploma segnare la risposta 2, eccetera.
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Procedure di operativizzazione
ClassificazioneOrdinamento
ConteggioMisurazione
Concetti tradotti in variabili
CONCETTO (INDICATORE) Proprietà Operativizzazione
REGISTRAZIONESULLA
VARIABILE
PESO Peso di una personaMISURAZIONE
Pesatura65 Kg
LIVELLO SCOLASTICO
Gradazione del titolo di studio
CLASSIFICAZIONEIntervista e registrazione
della risposta
3 - Diploma di maturità
DIMENSIONI DEL NUCLEO
FAMILIARE
Numero di persone nel nucleo familiare
CONTEGGIOConta delle persone che appartengono allo stesso
nucleo familiare
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ETA’Numero di anni
compiuti
MISURAZIONELettura dell’anno di
nascita dal documento d’identità, differenza con
l’anno corrente e registrazione della
risposta
23 anni
GRADIMENTO DI TRE PARTITI
GradimentoORDINAMENTO
L’intervistato indica l’ordine dei partiti
Partito in 1° posizione
Partito in 2° posizione
Partito in 3° posizione
OCCUPAZIONETipo di condizione
occupazionale
CLASSIFICAZIONEIntervista e registrazione
della risposta1 - Occupato
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Variabili
Possono applicarsi diverse tipologie di variabili. Le principali sono definite in base a:
- alla scala di misurazione- alle relazioni che intercorrono tra loro
- all’osservabilità
NB: se una variabile registra sempre lo stesso stato rispetto alla proprietà osservata è detta
COSTANTE.
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Variabili: la scala di misurazione
Si distinguono tre principali livelli di misurazione delle variabili: nominale, ordinale e cardinale.
A seconda della scala di misurazione cambiano le procedure di rilevazione (operativizzazione delle
proprietà in casi) e le analisi applicabili.
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Variabili NOMINALI
Quando le modalità non sono ordinabili e possiedono un alto grado di autonomia semantica (le modalità hanno senso di
per sé, indipendentemente dalle altre).
La fede religiosaL’essere d’accordo o no (si/no) con una certa
affermazioneLa condizione occupazionaleIl colore dei capelliIl genere
Non è possibile nessuna operazione aritmetica sulle modalità. Tuttavia alle modalità è possibile attribuire dei valori a cui
corrispondono delle etichette. Ad esempio per il genere (variabile nominale): 1=femmina;
2=maschio
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Variabili ORDINALIQuando le modalità sono ordinabili e possiedono un
basso grado di autonomia semantica.
La frequenza di un certo luogo (spesso, qualche volta, mai) …teatro u.m.
L’ordinamento in preferenze di alcuni colori (rosso, giallo, verde)
L’essere molto, abbastanza, poco o per niente d’accordo …Il livello d’istruzione in gradi scolastici.
È possibile applicare sulle modalità operazione di confronto (<>=). Alle modalità è possibile
attribuire dei valori a cui corrispondono delle etichette.
Ad esempio per il titolo di studio: 4=Laurea; 3=Diploma; 2=Licenza Media; 1=Licenza
Elementare
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Variabili CARDINALI (e quasi-cardinali)
Quando le modalità costituiscono numeri derivati da misurazioni discrete (conteggi) o continue, e non
possiedono nessun grado di autonomia semantica (le modalità non hanno senso di per sé, se non in relazione
alle altre).
L’altezza in centimetriL’età in anniIl redditoGrado di accordo tra 0 e 100 su una certa
affermazione*
È possibile applicare sulle modalità tutte le operazione di confronto (-+*/). Le modalità corrispondono ai valori, e
non vengono attribuite etichette.
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Variabili dipendenti e indipendenti
Quando è possibile considerare che due variabili sono in relazione di causa-effetto (o ipotizzate
come tali) è possibile distinguerle :
Le variabili indipendenti sono le variabili “causa”, che realizzano un “effetto” sulle variabili
DIPENDENTI.
Generalmente si indicano le var.dipendenti con la Y, e le variabili indipendenti con la X.
Y =f(X)EXPLICANDUM EXPLICANS
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Variabili dipendenti e indipendenti
Le variabili indipendenti sono di tipo ascrittivo quando riguardano caratteri anagrafici, altrimenti
sono considerate come tali in base a considerazioni squisitamente teoriche.
Ad esempio, ponendo in relazione titolo di studio e genere, solo la seconda può assumere la
condizione di indipendente.
Oppure, tra valori e comportamenti, teoricamente si è orientati a considerare i secondi come effetto del
sistema valoriale incorporato dalle identità individuali.
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Variabili osservate e latenti Le variabili sono distinte tra latenti ed osservate
quando
… in un qualche modello statistico sono impiegate le variabili (normalmente presenti in un data set),
direttamente derivate dalle operativizzazioni delle proprietà osservate,
… ed a queste si aggiungono delle variabili che non sono osservate direttamente, ma “sussunte” da
altre variabili osservate (con un certo errore misurabile).
ESEMPI DI FATTORI LATENTI
Risorse econ.fam.
Soddisfazione economica
DEPRIVAZIONE ECONOMICA
Situazione economica
Salute percepita
Soddisfazione salute
CATTIVA SALUTE
+ 0.83+ 0.87
+ 0.59 + 0.78+ 0.90
Le scale di misuraLa classificazione rappresenta il tipo più semplice di misurazione;E’ possibile definire quattro livelli di misurazione, comunemente detti scale di misurazione o semplicemente scale:
Le scale di misuraScala ordinale
Una classificazione delle variabili in base a un dato “ordine”, a una graduatoria.
Esempio: reddito medio, alto, bassoStudenti bravi, medi, scarsi.Attenzione! Se si passa a valori
puntuali (somma precisa per il reddito, o voto per gli studenti) si passa in un’altra scala
Le scale di misuraScala a intervalli
Una classificazione delle variabili secondo un dato ordine, con in più un riferimento a una unità di misura che consente di valutare la distanza tra variabili
Esempio: il Quoziente di Intelligenza
Le scale di misuraScala di rapporti
Una classificazione delle variabili in modo che non solo sia consentita la misurazione delle distanze, ma anche l’applicazione delle proprietà della moltiplicazione e della divisione. Deve avere inoltre un punto di partenza fisso (zero).
Le scale di misuraScala a intervalli e scala di rapporti:Una differenza convenzionale?SI e NO?????-“distanza” tra qualità e quantità (diversa
da caso a caso) e-tecniche di misurazione che, per quanto
raffinate, non possono mai giungere a esprimere pienamente una valutazione completa e soddisfacente dei fenomeni sociali indagati
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Errore accidentale
Errore accidentale + Errore sistematico
E(t)=0 E(t)=a
Il centro è il valore vero!