1 sardegna romana
Transcript of 1 sardegna romana
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UNIVERSITUNIVERSITÀÀ DEGLI STUDI DI SASSARIDEGLI STUDI DI SASSARI
Archeologia della Sardegna RomanaArcheologia della Sardegna Romana
IntroduzioneIntroduzione
Di Nadia Di Nadia CanuCanu
seminario di Nadia Canu
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Più antica attestazione archeologica rapporti Roma/Sardegna
617-578: Tarquinio Prisco
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L’AREA SACRA DI S. OMOBONO
Templi di Fortuna e Mater Matuta
4Templi di Fortuna e Mater Templi di Fortuna e Mater MatutaMatuta
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L’AREA SACRA DI S. OMOBONO
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L’AREA SACRA DI S. OMOBONO
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L’AREA SACRA DI S. OMOBONO
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L’AREA SACRA DI S. OMOBONO
Luogo di culto con capanna. Seconda metLuogo di culto con capanna. Seconda metàà del VII secolo a.C.;del VII secolo a.C.;
Fasi Fasi prepre--templaritemplari delldell’’area sacra con fossa per sacrifici ed iscrizione in area sacra con fossa per sacrifici ed iscrizione in
etrusco. Fine VII inizi VI secolo a.C.;etrusco. Fine VII inizi VI secolo a.C.;
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L’AREA SACRA DI S. OMOBONO
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L’AREA SACRA DI S. OMOBONO
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L’AREA SACRA DI S. OMOBONO
Placchetta in avorio configurata in forma di leone con Placchetta in avorio configurata in forma di leone con
ll’’iscrizione etrusca iscrizione etrusca arazaraz silqetenassilqetenas spurianasspurianas (fine (fine VIIVII))
Scheda in La Grande Roma dei Tarquini, a cura di M. Scheda in La Grande Roma dei Tarquini, a cura di M. CristofaniCristofani, Roma 1992, Roma 1992
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Intorno al 600 arrivano nel Mediterraneo occidentale i Focei, che
fondano Massalia e Alalia
Nei decenni successivi, la pressione dei persiani li costringe ad
un esodo
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Le continue azioni di pirateria dei focei rompono l’equilibrio
instaurato nel mediterraneo occidentale
I cartaginesi e gli etruschi affrontano i focei nella battaglia del
mare sardo, intorno al 535 a.C.
I focei vincono, ma sono troppo indeboliti e costretti a lasciare la
zona per rifugiarsi in Campania
La Corsica diventa appannaggio degli etruschi, la Sardegna dei
cartaginesi
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509: Primo trattato tra Roma e Cartagine
Polibio, Storie, III 22, (1-12)
Il primo trattato tra i Romani e i Cartaginesi fu stipulato ai tempi di Lucio Bruto e Marco Orazio, i primi consoli eletti dopo la cacciata dei re, sotto i
quali era stato anche consacrato il tempio di Giove Capitolino. Ciò avvenne
ventotto anni prima del passaggio di Serse in Grecia. Ho riportato più sotto
questo trattato, interpretandolo con la maggiore esattezza possibile; ma è tale
la differenza della lingua latina attuale dall’antica, che a stento anche i più
esperti sono riusciti a comprenderne alcune parti. Il trattato era presso a poco
di questo tenore: “A tali condizioni sia amicizia tra i Romani e gli alleati dei
Romani con i Cartaginesi e i loro alleati: Non navighino i Romani né i loro alleati oltre il promontorio Bello, qualora non siano costretti da una tempesta
o da nemici.
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509: Primo trattato tra Roma e Cartagine
Polibio, Storie, III 22, (1-12)
«Se qualcuno vi fosse trasportato per forza, non gli sia permesso né fare
compere, né ricevere alcunché, se non quanto possa servire a riparare la nave o
alle cerimonie, e entro cinque giorni riparta, invece a coloro che giungono per
commerciare non sia permesso condurre a termine nessun affare senza un banditore o un araldo; e delle merci vendute alla presenza di questi tanto in Africa che in Sardegna, sia dovuto il prezzo al venditore sotto pubblica
garanzia. Se qualcuno dei Romani giunge in qualche parte della Sicilia che si
trova sotto la giurisdizione Cartaginese, goda di uguali diritti dei Cartaginesi.
Questi non recheranno danno alle popolazioni di Ardea, Anzio, Laurento,
Circeo, Terracina, né ad alcun altro popolo dei Latini soggetto ai Romani; e
anche se qualche città fosse indipendente, si asterranno dal danneggiarla; e se
ne prendano qualcuna, la restituiscano intatta ai Romani».
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509: Primo trattato tra Roma e Cartagine
La Sardegna è considerata alla pari del territorio africano di
Cartagine: ai Romani è proibito commerciarvi se non davanti a
un funzionario cartaginese
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a cura di C. PARISI PRESICCE,
La Lupa Capitolina, Roma,
Musei Capitolini, Palazzo
Caffarelli, 2 giugno-15 ottobre
2000, Milano, 2000
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LL’’INTERVENTO DI RESTAUROINTERVENTO DI RESTAURO
LE ANALISILE ANALISI
difrattometriadifrattometria XX
esame endoscopico esame endoscopico
esame radiografico e indagini a ultrasuoniesame radiografico e indagini a ultrasuoni
termoluminescenza (applicata a 17 campioni della terra di fusiontermoluminescenza (applicata a 17 campioni della terra di fusione, con e, con
risultato 1515risultato 1515±±50 d.C.)50 d.C.)
radiocarbonio (risultati incongruenti)radiocarbonio (risultati incongruenti)
analisi analisi archeometrichearcheometriche sulla terra di fusione (sulla terra di fusione (centro di produzionecentro di produzioneindividuato in unindividuato in un’’area vulcanica area vulcanica lungo il Tevere, tra Roma e Orvietolungo il Tevere, tra Roma e Orvieto) )
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LL’’INTERVENTO DI RESTAUROINTERVENTO DI RESTAURO
LE ANALISILE ANALISI
difrattometriadifrattometria XX
esame endoscopico esame endoscopico
esame radiografico e indagini a ultrasuoniesame radiografico e indagini a ultrasuoni
termoluminescenza (applicata a 17 campioni della terra di fusiontermoluminescenza (applicata a 17 campioni della terra di fusione, con e, con
risultato 1515risultato 1515±±50 d.C.)50 d.C.)
radiocarbonio (risultati incongruenti)radiocarbonio (risultati incongruenti)
analisi analisi archeometrichearcheometriche sulla terra di fusione (centro di produzione sulla terra di fusione (centro di produzione
individuato in unindividuato in un’’area vulcanica lungo il Tevere, tra Roma e Orvieto) area vulcanica lungo il Tevere, tra Roma e Orvieto)
analisi degli isotopi del piombo (analisi degli isotopi del piombo (metallo proveniente da metallo proveniente da CalabonaCalabonaAlgheroAlghero) )
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A. M. CARRUBA, La
Lupa Capitolina. Un
bronzo medievale, Roma,
dicembre 2006
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A. M. CARRUBA, La Lupa Capitolina. Un bronzo medievale,
Roma, 2006
Corredato da materiale fotografico della Lupa e delle Corredato da materiale fotografico della Lupa e delle
sculture antiche e medievali messe a confrontosculture antiche e medievali messe a confronto
Presenta per esteso le fasi del restauroPresenta per esteso le fasi del restauro
LL’’analisi endoscopica ha messo in luce la tecnica di fusione analisi endoscopica ha messo in luce la tecnica di fusione
a cera persa diretta in un solo getto, riconducibile pia cera persa diretta in un solo getto, riconducibile piùù a una a una
tecnica medievale che ai bronzi antichitecnica medievale che ai bronzi antichi
La tecnica in un solo getto usata nel medioevo per le La tecnica in un solo getto usata nel medioevo per le
campane si perfeziona solo nel rinascimentocampane si perfeziona solo nel rinascimento
Confronti piConfronti piùù stringenti: grifo e leone di Perugia, che stringenti: grifo e leone di Perugia, che
presentano le stesse finestre e le stesse barre di ferropresentano le stesse finestre e le stesse barre di ferro
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A. M. CARRUBA, La Lupa Capitolina. Un bronzo medievale,
Roma, 2006
Le analisi della termoluminescenza e del radiocarbonio Le analisi della termoluminescenza e del radiocarbonio
hanno fornito un intervallo compreso tra il VII e il XVI secolohanno fornito un intervallo compreso tra il VII e il XVI secolo
(su questi risultati annunciata prossima pubblicazione)
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Roma, 28 febbraio 2007: incontro-dibattito per discutere la vera
età della scultura
Gran parte degli studiosi non considera dirimente la tecnica Gran parte degli studiosi non considera dirimente la tecnica
di fusione per le limitate conoscenze delle tecniche di di fusione per le limitate conoscenze delle tecniche di
lavorazione antichelavorazione antiche
COLONNA: datazione primo quarto del V secolo; COLONNA: datazione primo quarto del V secolo;
fabbricazione in unfabbricazione in un’’officina romana da parte di officina romana da parte di maestranze provenienti dalla Sardegna punicamaestranze provenienti dalla Sardegna punica
BARTOLONI G.: datazione primi decenni del V; maestranze BARTOLONI G.: datazione primi decenni del V; maestranze
etrusche da etrusche da VeioVeio
CARANDINI: datazione prima metCARANDINI: datazione prima metàà del Vdel V
SANNIBALE: ricostruzione della fine del IV secolo di un SANNIBALE: ricostruzione della fine del IV secolo di un
prototipo arcaicoprototipo arcaico
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Roma, 28 febbraio 2007: incontro-dibattito per discutere la vera
età della scultura
MURA SOMMELLA e LA ROCCA: lMURA SOMMELLA e LA ROCCA: l’’antichitantichitàà della statua della statua
èè confermata dalle analisi confermata dalle analisi archeometrichearcheometriche
FORMIGLI: opera di maestranze medievali anche in base FORMIGLI: opera di maestranze medievali anche in base
alla mancanza di unalla mancanza di un’’attenta levigaturaattenta levigatura
GIARDINO: la statua GIARDINO: la statua èè etrusca anche in base alletrusca anche in base all’’analisi della analisi della
lega di bronzo con alte percentuali di piombo, non usato in etlega di bronzo con alte percentuali di piombo, non usato in etàà
medievale; nello stesso senso interpreta medievale; nello stesso senso interpreta la provenienza del la provenienza del metallo da metallo da CalabonaCalabona
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Per Cartagine la conquista dell’isola non è facile: Malco viene
sconfitto e Asdrubale ferito; viene compiuta da Amilcare
Alcune città fenicie vengono distrutte (Monte Sirai), altre
subiscono una forte decadenza (Bithia e Sulci), vengono fondati
nuovi centri (Neapolis, Cornus, Olbia)
In molte città l’inumazione sostituisce l’incinerazione
Viene proibito piantare alberi da frutto per favorire la
monocoltura cerealicola
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396: i cartaginesi distruggono il santuario di Demetra a Siracusa
In Sardegna:
Modeste aree sacre con piccoli sacelli
Ubicazione in zone extraurbane e rurali
Sovrapposizione a strutture esistenti (soprattutto nuraghi)
Frequentazione dalla fine del IV a.C- al V d.C.
Religiosità di tipo popolare-contadina
Ufficializzazione fenomeno già esistente?
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Immagine da GALLI 1990 (Padria,il Museo e il territorio)
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Il nuraghe Lugherras (Paulilatino)
Scavo Taramelli: nella cella principale strato di materiali,
soprattutto lucerne, thymiateria, monete, ossa e carboni (spessore
circa 2 m)
731 Thymiateria suddivisi da Taramelli in otto
tipologie
Immagine da TARAMELLI 2010
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Altre attestazioni
Nuraghe Genna Maria (Villanovaforru)
Materiali compresi tra la fine del IV a.C. e il VI d.C.
Thymiateria, lucerne, monete, vasi vitrei, spiga votiva in argento
Nuraghe Sa Turricula, Nuraghe Santa Barbara, Monte Sirai…
(carta di distribuzione in G. Garbati, Religione votiva, Roma,
2008)
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LA PRIMA COLONIZZAZIONE ROMANA IN SARDEGNA
In seguito alla rivolta del 379, nel 378 a.C. i romani inviano 500
coloni per fondare una città di nome Feronia
Feronia è stata localizzata presso Posada
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“A Roma si avevano agitazioni di vario genere. Per placarle si era deciso
di stanziare una colonia nel territorio dei Volsci, dove avrebbero potuto
essere inviati tremila cittadini romani, e i triumviri, eletti per questo
motivo avevano assegnato tre iugeri e sette dodicesimi di terra a testa.
Si inizio però a disprezzare questa elargizione, perché ritenuta un
compenso dato a svantaggio di ben più grandi privilegi: per quale motivo
infatti si doveva relegare la plebe nel territorio dei Volsci, quando si
aveva davanti agli occhi la bellissima città di Veio, e la sua campagna,
più fertile e più vasta di quella di Roma? Anche la città era preferita a
Roma, sia per la posizione, sia per la magnificenza degli edifici pubblici
e privati. Veniva poi avanzata la proposta, che fu molto discussa,
soprattutto dopo la conquista di Roma da parte dei Galli, di trasferirsi a Veio”.
(Livio, V, 24, 5-7)
FERONIAFERONIA
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FERONIAFERONIA
Sedizione popolareSedizione popolare
Condanna di M. Manlio Capitolino per Condanna di M. Manlio Capitolino per adfectatioadfectatio regniregni
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FERONIAFERONIA
Colonia in SardegnaColonia in Sardegna
TeofrastoTeofrasto, che scrive alla fine del IV secolo, riferisce il fatto come , che scrive alla fine del IV secolo, riferisce il fatto come
accaduto in passato e parla di 25 navi romane inviate in Corsicaaccaduto in passato e parla di 25 navi romane inviate in Corsica per per
unun’’apoikiaapoikia, ma la fondazione della colonia sarebbe fallita per la , ma la fondazione della colonia sarebbe fallita per la
natura selvaggia dei luoghi.natura selvaggia dei luoghi.
TeofTeof., Hist. Plant. V, 8, 2.., Hist. Plant. V, 8, 2.
Diodoro registra Diodoro registra ll’’invio di 500 coloni romani in Sardegnainvio di 500 coloni romani in Sardegna, datato , datato
allall’’anno 378anno 378--377, corrispondente al 386 nella cronologia 377, corrispondente al 386 nella cronologia livianaliviana, lo , lo
stesso anno della condanna di Manlio Capitolino. stesso anno della condanna di Manlio Capitolino.
DiodDiod., XV, 27, 4.., XV, 27, 4.
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FERONIAFERONIA
Colonia in SardegnaColonia in Sardegna
la cittla cittàà fondata in Sardegna fondata in Sardegna secondo Tolomeo era chiamata secondo Tolomeo era chiamata FeroniaFeronia, proprio come la divinit, proprio come la divinitàà venerata dalle liberte in venerata dalle liberte in
opposizione a Giunone Regina durante la seconda guerra punicaopposizione a Giunone Regina durante la seconda guerra punica
PtolemPtolem., III, 3, 4.., III, 3, 4.
LivLiv., XXII, 1, 18.., XXII, 1, 18.
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Statuetta di Eracle di tipo italicoStatuetta di Eracle di tipo italico
Rinvenuta presso Rinvenuta presso PosadaPosada nel 1923nel 1923
Alta 29 cmAlta 29 cm
In bronzo pienoIn bronzo pieno
Datazione fine V inizio IVDatazione fine V inizio IV
Attualmente al Museo Archeologico Attualmente al Museo Archeologico
Nazionale di CagliariNazionale di Cagliari
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Immagini tratte dalla tesi di S. Vero, Immagini tratte dalla tesi di S. Vero, La romanizzazione delle baronieLa romanizzazione delle baronie, ,
AA 2003AA 2003--20042004
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Frammento di parete di cratere italiota (apulo) a figure rosse, Frammento di parete di cratere italiota (apulo) a figure rosse, rinvenuto rinvenuto
in una grotta situata alle pendici nordin una grotta situata alle pendici nord--orientali del Monte Albo, presso orientali del Monte Albo, presso
PosadaPosada (360(360--350 a.C.) (da 350 a.C.) (da DD’’ORIANOORIANO 1985)1985)
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FERONIAFERONIA
Presenza in carte del XVIPresenza in carte del XVI--XVII secolo di una cittXVII secolo di una cittàà a sud di Olbia a sud di Olbia
ObiaObia
Olbia Olbia diruttadirutta
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379: rivolte contro Cartagine in Sardegna e Africa
378: primo tentativo romano di colonizzazione in Sardegna
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« A queste condizioni ci sia amicizia tra i Romani e gli alleati dei Romani e i popoli dei
Cartaginesi, dei Tirii e degli Uticensi e i loro alleati. I Romani non facciano bottino, né
commercino, né fondino città al di là del promontorio Bello, di Mastia, di Tarseo.
Qualora i Cartaginesi prendano nel Lazio una città non soggetta ai Romani tengano i beni
e le persone e consegnino la città. Qualora i Cartaginesi catturino qualcuno di quelli con
cui i Romani hanno accordi di pace scritti, ma che non sono a loro sottomessi, non lo
sbarchino nei porti dei Romani; qualora poi un Romano metta mano su chi è stato
sbarcato, sia lasciato libero. I Romani, allo stesso modo, non facciano ciò. Se un Romano
prende acqua o provviste non commetta torti ai danni di nessuno di quelli con cui i
Cartaginesi sono in pace e amicizia. Un Cartaginese, allo stesso modo, non faccia ciò.
Altrimenti non si vendichi privatamente: se qualcuno lo fa che l'offesa sia pubblica. In Sardegna e in Libia nessun romano commerci o fondi città (...) se non finché
abbia preso provviste o riparato l'imbarcazione. Qualora una tempesta ve lo trasporti si
allontani entro cinque giorni. Nella parte controllata dai Cartaginesi e a Cartagine faccia
e venda tutto quanto è permesso anche a un cittadino. Un Cartaginese faccia lo stesso a
Roma. »
348 a.C. Secondo trattato tra Roma e Cartagine
Polibio, Storie, III 24, (3-13)
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348 a.C. Secondo trattato tra Roma e Cartagine
Viene specificato che i romani non possono fondare città in
Sardegna. Se spinti sull’isola da una tempesta possono solo
prendere il necessario per riparare la nave e le provviste e
comunque ripartire entro 5 giorni
Questi accordi restano invariati nei successivi trattati (306 e 280
a.C.)
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264: Scoppio della prima guerra punica
I cartaginesi trasferiscono le truppe sull’isola
259 a Olbia e 258 a Sulci: vittorie romane in Sardegna
241: vittoria di pace e imposizione di una gravosa resa a
Cartagine
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240 rivolta dei mercenari in Sardegna
238: I romani conquistano la Sardegna
216: Seconda guerra punica: sconfitta di Roma a Canne
227: La Sardegna e la Corsica, con le isole circumsarde,
diventano provincia romana
215: rivolte dei sardi: Hampsicora: battaglie a Cornus e nel
Campidano
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Da Mastino, Storia della Sardegna Antica,
Nuoro, 2005
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Da Bondi, Botto, Garbati, Oggiano, fenici e
Cartaginesi, una civiltà mediterranea,
Roma, 2009
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Popolazioni rurali tra Cartagine e Roma (ovvero cosa troviamo nella Sardegna settentrionale?)
(vedi Phoinikes B Shrdn, i Fenici in Sardegna, Nuove
acquisizioni)
55Sa Tanca ‘e sa Mura Monteleone Roccadoria (metà IV-inizi I a.C.)
Da Madau in Phoinikes B Shrdn
56Sa Tanca ‘e sa Mura
Da Madau in Phoinikes B Shrdn
57Sa Tanca ‘e sa Mura
Da Madau in Phoinikes B Shrdn
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Sa Tanca ‘e sa Mura Monteleone Roccadoria
(esempio insediamento punico nella parte settentrionale dell’isola)
Metà IV-metà III sec. a.C.: prima occupazione punica del sito
Seconda metà III a.C.: fase tardo-punica (parte meridionale)
Fine III- metà II a.C: ampliamento a nord del nuraghe
Metà II-metà I a.C.: affermazione piena conquista romana
Da Madau in Phoinikes B Shrdn
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Sepolture in ziro
Area principale di distribuzione: Logudoro (soprattutto settore
settentrionale), ma fino a Olbia, Buddusò, Sorgono, Cornus
Sepolture singole o plurime, con 2 o 3 elementi di corredo
Ziri adagiati in fosse terragne o scavate nel suolo roccioso, con pietrame
a chiusura dell’imboccatura
Datazioni dal II a.C. al I d.C.
Da Manca di Mores in Phoinikes B Shrdn
60Maetzke in NSc 1964
61
Cantaru Ena, Florinas
Maetzke in NSc 1964
62
Cantaru Ena, Florinas
Metà II-I metà I a.C.
Maetzke in NSc 1964
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Cantaru Ena
Florinas
Maetzke in NSc
1964
64
Cantaru Ena
Florinas
Maetzke in NSc 1964
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66
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Cantaru Ena, Florinas, sepoltura in ziro
Da Manca di Mores in Phoinikes B Shrdn
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Donnigazza, Cossoine,
tomba a fossa con cassone
a lastre litiche (inizi II a.C.)
Da Maetzke in NSC 1964
70
Giorré
Florinas
Da D’Oriano in
Phoinikes B Shrdn
71
Giorré, Florinas
Da D’Oriano in Phoinikes B Shrdn
72
Giorré, Florinas
Da D’Oriano in Phoinikes B Shrdn
73
Giorré, Florinas
Da D’Oriano in BA 46-48, 1997
74
Giorré, Florinas
Da D’Oriano in BA 46-48, 1997
h 14 cm
75Giorré, Florinas
Da D’Oriano in BA 46-48, 1997
76
77Datazione: metà II a.C.
78Monte Ruju, Thiesi IV-II a.C.
Madau in in Phoinikes B Shrdn
79Monte Ruju, Thiesi,
Madau in in Phoinikes B Shrdn
80Monte Ruju, Thiesi
Madau in in Phoinikes B Shrdn
81
Santu Giolzi, Romana
Sanciu in in Phoinikes B Shrdn
82
Ex voto da
Bithia
83
Santa Gilla, Cagliari
II a.C.
Campus in Phoinikes B
Shrdn
84
Santa Gilla, Cagliari
II a.C.
Campus in Phoinikes B Shrdn
85
San Giuseppe, Padria
II a.C.
Campus in Phoinikes B
Shrdn
86Immagine da GALLI 1990
87