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Progetto: competenze per l’innovazione – C.G.1
Parte 1- stato dell’ambiente
Parte 2- qualità dell’aria:pollinosi
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “G. Fortunato” Indirizzi Socio-Psico-Pedagogico “Brocca” e Liceo Scientifico “Brocca”
S.S. 167 (Campus) – Segreteria Tel. 0972/720343 – Presidenza Tel. 0972/720028 C.F. 85000790767 – Mail Scuola [email protected]
Liceo Classico (Sezione Associata) – Via Montegrappa – Tel. e Fax 0972/721629 RIONERO IN VULTURE
2
A questo progetto hanno partecipato:
Caposicco Teresa Cappiello Donato De Fabrizio Vincenzo Di Giacomo Maria C. Limone Filomena Petruzzi Gerardo Potenza Gianvito Pugliese Carmen Quinto Noemi Romaniello Carmine Salvatore Giovanna Salvatore Oriana Santomauro Michele Saracino Anita Tirico Davide Traficante Serena
3
Prima parteStato dell’ambiente
4
Sistema Informativo Territorialesullo stato dell’ambiente
MAGGIO/OTTOBRE 2009
I.I.S. G. FortunatoRionero in V.
5
SVILUPPO SOSTENIBILE“lo Sviluppo sostenibile e’ uno
sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la
possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni ”
Gro Harlem Brundtland
Conferenza mondiale sull’ ambiente e lo sviluppo
dell‘ONU 1987
6
PREMESSA
COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE AMBIENTALE
Il cittadino, primo attore del processo di cambiamento, ha la possibilità di contribuire attivamente alla promozione dello sviluppo sostenibile. Per questo le pubbliche amministrazioni si impegnano a ottimizzare le potenzialità dell'intera società civile attraverso azioni di sensibilizzazione ed informazione e a promuoverne il coinvolgimento nei processi decisionali.
1. L'informazione:
Il cittadino deve essere informato sulle tematiche ambientali. Egli deve poter valutare la qualità dell'ambiente in cui vive e le modificazioni che lo minacciano.
2. La partecipazione:
La partecipazione dei cittadini ai processi decisionali pubblici è la prima condizione di sostenibilità dello sviluppo. Le politiche ambientali devono essere basate sul confronto con i soggetti sociali interessati e tradursi in strategie condivise. Una decisione concertata con i destinatari e costruita con un alto tasso di consenso è una decisione democratica che ha più probabilità di essere attuata in modo ottimale grazie alla collaborazione di tutti.
77
La finalità ambientale generale di una strategia sulle risorse, è ridurre l’impatto negativo sull’ambiente nell’uso delle risorse (aria, acqua, suolo, organismi viventi). La strategia deve fornire una base di conoscenze “cartografando i punti critici” e valutando le opzioni di un possibile miglioramento.
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO “ Verso una strategia tematica per l’uso sostenibile delle risorse
naturali”
88
Dalla RELAZIONE dello STATO dell’AMBIENTE alla Dalla RELAZIONE dello STATO dell’AMBIENTE alla
SPERIMENTAZIONE di una CARTOGRAFIA TEMATICASPERIMENTAZIONE di una CARTOGRAFIA TEMATICA
9
Domanda: Domanda:
Come mettere in “rete” gli indicatoriCome mettere in “rete” gli indicatori
1010
Risposta: Risposta:
Costruendo una Costruendo una Cartografia tematicaCartografia tematica
1111
Sperimentazione di una Cartografia TematicaSperimentazione di una Cartografia Tematica
STRUMENTAZIONESTRUMENTAZIONE
Informatica e DocumentariaInformatica e Documentaria
(di uso corrente e accessibile a tutti)(di uso corrente e accessibile a tutti)
Software:Google Earth
Fogli excel:
Costruzione banca dati
1212
• Architetture residenziali: palazzi signorili
• Architetture religiose: chiese
• Architetture civili: Fontane, Torre dell’orologio
1313
Sperimentazione di una Cartografia TematicaSperimentazione di una Cartografia Tematica
Stato: Stato: Beni monumentali e archeologiciBeni monumentali e archeologici
141414
Atlante ambientale
1515
Sperimentazione di una Cartografia TematicaSperimentazione di una Cartografia Tematica
Stato: Stato: Monitoraggio inquinamento elettromagneticoMonitoraggio inquinamento elettromagnetico
1616
Risposte: Risposte: Impianti di DepurazioneImpianti di Depurazione
1717
Stato: Stato: trend demografico
Rionero
02.0004.0006.0008.000
10.00012.00014.00016.000
anni
po
po
lazio
ne
trend demograficoRionero
Andamento del trend demografico a Rionero in V. dal 1861 al 2001
1818
Pressione: Pressione: Densità demografica
densità rionero
0,0
50,0
100,0
150,0
200,0
250,0
300,0
1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 2001
anni
ab/km
q densità
Tonnellate annue di rifiuti urbani prodotti a Rionero in V. dal 2003 al 2006
1919
rifiuti urbani rionero
5000
5200
5400
5600
5800
6000
6200
6400
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
anni
tonn
.ann
ue
rionero
Pressione:Produzione rifiuti urbani
Tonnellate annue di rifiuti urbani prodotti a Rionero in V. dal 2003 al 2006
2020
Pressione:Produzione rifiuti urbani
rifiuti urbani
0
100200
300
400
500600
700
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
anni
kg
/ab
it.
potenza
italia
Confronto tra la produzione annua ( kg/abit.) di rifiuti urbani prodotti a Potenza e in Italia
21
Pressione:Densità di carico zootecnico
densità di carico zootecnico
0
2
4
6
8
10
12
Media ProvincialeDensità di carico
RIONERO ATELLA BARILE
Confronto delle densità di carico zootecnico di Rionero, Atella, Barile e media provinciale
22
Pressione:Consumo energia
consumo energia
0
200
400
600
800
1000
1200
1400
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
anni
kWh
/ab
it
potenza
italia
Confronto tra i consumi di energia elettrica (kwh/abit.) di Potenza e dell’ Italia dal 2000 al 2008
23
RACCOLTA DIFFERENZIATA
0,00%
1,00%2,00%
3,00%
4,00%
5,00%6,00%
7,00%
MEDIA RIONERO INVULTURE
ATELLA BARILE
Risposte:Raccolta differenziata
Confronto fra le percentuali di raccolta differenziata effettuata a Rionero, Atella, Barile e confronto con la media provinciale
24
consumo energia elettrica
7500000
8000000
8500000
9000000
9500000
1997 1998 1999 2000 2001
anni
KW
/h
Rionero in V.
Pressione:Consumo energia elettrica
Consumi di energia elettrica annua (kw/h) a Rionero in V. dal 1997 al 2001
25
consumi elettrici domestici
0
2000000
4000000
6000000
8000000
10000000
1997 1998 1999 2000 2001
anni
kw
/h
Barile Atella Rionero media provinciale
Confronto tra i consumi elettrici domestici espressi in kw/h di Rionero , Atella , Barile e la media provinciale dal 1997 al 2001
Pressione:Consumi elettrici domestici
26
consumi idrici
020406080
100120140160180200
1 2
litri/
abit.
/gio
rno
rionero media provinciale
Confronto tra i consumi idrici espressi in litri/abit./giorno di Rionero e media provinciale
Pressione:Consumi idrici
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QUALITA’ DELL’ARIA IN
TOSCANA, UMBRIA, LAZIO e BASILICATA
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Che cosa è l’aria? L'atmosfera terrestre, comunemente chiamata aria, è una miscela di gas che
avvolge tutta la terra ed è composta prevalentemente da azoto (circa il 78%) e ossigeno (circa il 21%). Altri gas, quali l'argon, l'anidride carbonica, il neon, l'elio e il metano, sono presenti in minore quantità insieme a tracce di sostanze annoverate tra i principali inquinanti presenti nelle aree urbane (ossidi di azoto, di zolfo, etc...).L'inquinamento atmosferico consiste nella modificazione della composizione dell'atmosfera per la presenza di una o più sostanze in quantità e caratteristiche tali da alterare le normali condizioni ambientali e costituire un pericolo diretto o indiretto per la salute dell'uomo, per gli ecosistemi e i beni materiali. Le sostanze inquinanti liberate nell'atmosfera possono essere di origine naturale (erosioni, esalazioni vulcaniche, decomposizione di materiale organico, ecc.) o di origine antropica, cioè prodotte dall'uomo (attività industriali, centrali termoelettriche, riscaldamento domestico, trasporti).Le problematiche che riguardano l'atmosfera coinvolgono diverse scale spaziali e temporali: da un lato, l'inquinamento in ambiente urbano ha una valenza strettamente locale ed è caratterizzato da processi di diffusione che si esplicano nell'ambito di pochi minuti fino a qualche ora, dall'altro gli effetti delle emissioni, principalmente di gas serra o di sostanze acidificanti, hanno un carattere transfrontaliero e quindi con un'estensione da sovranazionale a globale. Di conseguenza, gli inquinanti emessi in atmosfera possono essere classificati in varie categorie a seconda del tipo di problema che comportano, della scala spaziale su cui insistono e, quindi, anche del tipo di azioni che sono richieste per ridurne le emissioni e, quindi, gli impatti. aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
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Che cosa è l’aria?Quando si parla di "qualità dell'aria" si fa riferimento a quella parte di atmosfera, che è la "troposfera", nella quale viviamo e respiriamo e nella quale si possono trovare sostanze che, in concentrazioni superiori a certi valori, possono provocare un danno diretto alla popolazione e agli ecosistemi.aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaUn discorso a parte va fatto per quelle sostanze come l'anidride carbonica (CO2) e il vapore acqueo, la cui presenza nell'atmosfera - formando una cappa in grado di provocare l'aumento della temperatura a livello del suolo - contribuisce al cosiddetto "effetto serra". Tale effetto, sempre esistito in natura, oggi è accentuato dall'aumento delle emissioni prodotte dalle attività umane. Questi "gas-serra", a prescindere dal luogo dal quale vengono originati, si diffondono in tutto il globo e vi possono permanere per molti anni prima di essere riassorbiti. Ecco perché il problema della loro riduzione è affrontato a livello planetario ed ecco perché alcuni meccanismi di riduzione delle emissioni di CO2, come il mercato delle quote d'emissione per i grandi impianti industriali, sono efficaci indipendentemente dal luogo del pianeta nel quale sono realizzati.
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Grafico Aria Toscana: Firenze
31
Grafico Aria Umbria
32
Aria Lazio PM10-particolato
33
Aria Lazio NO2
34
Aria Lazio O3
35
Aria Lazio CO
36
Aria Lazio C6H6
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Grafico Aria Basilicata
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Seconda Partequalità dell’aria: pollinosi
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Il Polline
Il polline rappresenta il gametofito maschile delle Spermatofite, cioè degli organismi vegetali più evoluti che hanno sviluppato la capacità di produrre semi (Angiosperme e Gimnosperme).
I pollini che più comunemente sono presenti in atmosfera sono l’espressione della flora delle diverse aree geografiche, ma soprattutto delle piante ad impollinazione anemofila,
quelle cioè che liberano grandi quantità di polline durante il periodo di fioritura. Per quanto riguarda le specie ad impollinazione spiccatamente entomofila o
autoimpollinanti la loro particolare biologia fiorale "non prevede" che il polline sia liberato in atmosfera. Come conseguenza il polline di queste famiglie non viene normalmente
rilevato nel monitoraggio aerobiologico.
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Consigli pratici per chi soffre di pollinosi
• La regola di base è: evitare quanto più possibile il contatto con gli allergeni.
• Se possibile allontanarsi nella fase di maggiore presenza del polline a cui si è allergici;
• Andare in vacanza in località marine o in alta montagna, dove i pollini sono meno presenti;
• Nella stagione dei pollini sarebbe utile trasformare la camera da letto in una zona priva di pollini: quindi non ci si dovrebbe spogliare in camera da letto, ma lasciare scarpe e vestiti fuori; prima di andare a letto sarebbe bene fare la doccia e lavare i capelli o almeno spazzolarli;
• Eliminare dalla casa tutti gli oggetti pelosi che trattengono i pollini;
• Non si dovrebbe asciugare la biancheria all’aperto;
• Durante il giorno è meglio tenere chiuse le finestre e ricordare che al calare del giorno la densità pollinica è massima;
• Si dovrebbe cambiare l’aria di notte;
• Per ridurre i pollini in casa si possono utilizzare condizionatori d'aria con filtri particolari che vanno regolarmente puliti;
• In macchina chiudere i vetri e tenere chiuso l’impianto di aerazione, oppure utilizzare gli appositi filtri, disponibili per molti modelli di auto;
• Le condizioni del tempo influiscono sulla concentrazione dei pollini nell’aria: può essere utile sapere che i pollini sono particolarmente presenti nelle giornate ventose, quando il clima è caldo e secco, mentre ovviamente sono abbattuti dalle piogge;
• Consultare i calendari di fioritura e i bollettini dei pollini per sapere quando i pollini a cui si è allergici sono maggiormente presenti nell’aria, per attivare le terapie ed i comportamenti sopra consigliati
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DALLA RACCOLTA, DALL’ANALISI E
DAL RAFFRONTO DEI DATI FORNITI
DALLE AGENZIE A.R.P.A.,
SI HA:
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Grafico Pollini Basilicata
Oggetto : Sintesi di un monitoraggio dal 04\05\2009 al 10\05\2009
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Oggetto : Sintesi di un monitoraggio dal 04\05\2009 al 10\05\2009
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Grafico Pollini Marche (Ascoli Piceno)
Oggetto : Sintesi di un monitoraggio dal 04/05/2009 al 10\05\2009
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Oggetto : Sintesi di un monitoraggio dal 28\09\2009 al 04\10\2009
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Confronto polliniMaggio 2009
Basilicata. Valle D’Aosta e Marche
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Sintesi del confronto
Dal confronto dei grafici emerge una presenza maggiore delle Betulaceae in Valle D’Aosta rispetto alla Basilicata e alle Marche. È da
rilevare, invece, che la presenza delle Graminaceae è maggiore nelle Marche
rispetto alle altre due regioni. Le Fagaceae vengono rilevate maggiormente in Basilicata.