1 Premessa Scivolamenti, cadute, urti, elettrocuzione, movimentazione dei carichi e uso di...
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Premessa
Scivolamenti, cadute, urti, elettrocuzione , movimentazione
dei carichi e uso di attrezzature munite di Videoterminali
sono tra le cause più comuni di infortuni negli uffici.
Le situazioni più rischiose sono, tra le altre, scarsa
illuminazione, ostacoli o scalini, pavimenti bagnati o
scivolosi, arredi e attrezzature mal disposti, etc.
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Classificazione dei Rischi
I rischi lavorativi presenti negli ambienti di lavoro, in conseguenza dello svolgimento delle attività lavorative, possono essere divisi in tre grandi
categorie:
• Strutture• Macchine• Impianti elettrici• Sostanze pericolose• Incendio - esplosioni
Rischi per la Sicurezza
• Agenti Chimici • Agenti Fisici • Agenti Biologici • Materiali Radioattivi
Rischi per la Salute
• Organizzazione del lavoro• Fattori psicologici• Fattori ergonomici• Condizioni di lavoro difficili
Rischi trasversali o organizzativi
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Classificazione dei Rischi
Rischi per la Sicurezza
I Rischi per la Sicurezza o Rischi di natura infortunistica sono quelli
responsabili del potenziale verificarsi di incidenti o infortuni ovvero
di danni o menomazioni fisiche (più o meno gravi) subite dalle
persone addette alle varie attività lavorative, in conseguenza di un
impatto fisico-traumatico di diversa natura (meccanica, elettrica,
chimica, termica ecc.).
Le cause di tali Rischi sono da ricercare, almeno nella
maggioranza dei casi, in un non idoneo assetto delle caratteristiche
di sicurezza inerenti: ambiente di lavoro, macchine e/o
apparecchiature utilizzate, modalità operative, organizzazione del
lavoro ecc.
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Classificazione dei Rischi
Rischi per la Sicurezza
Rischi da “carenze strutturali” dell’ambiente di lavoro :
• altezza dell’ambiente• superficie dell’ambiente• volume dell’ambiente• illuminazione (normale e in emergenza)• pavimenti (lisci o sconnessi)• pareti (semplici o attrezzate: scaffalatura, apparecchiatura)• viabilità interna, esterna; movimentazione manuale dei carichi• solai (stabilità)• soppalchi (destinazione, praticabilità, tenuta, portata• uscite (in numero sufficiente in funzione del personale)• porte (in numero sufficiente in funzione del personale)• locali sotterranei (dimensioni, ricambi d’aria)
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Classificazione dei Rischi
Rischi per la SicurezzaRischi da “carenze di Sicurezza”su macchine e apparecchiature:
• macchine con marchio CE (direttiva macchine 89/392 CEE)• macchine prive di marchio CE (DPR 547/55)• protezione nell’uso di ascensori e montacarichi• protezione nell’uso di apparecchi a pressione (bombole e
circuiti)
Rischi da “manipolazione di sostanze pericolose”:• sostanze infiammabili• sostanze corrosive• sostanze comburenti
Rischi da “carenza di Sicurezza elettrica” connessa a:• inidoneità del progetto• inidoneità d’uso
Rischi da “incendio” per:• presenza di materiali infiammabili d’uso• presenza di armadi di conservazione • carenza di sistemi antincendio • carenza di segnaletica di Sicurezza
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Classificazione dei Rischi
Rischi per la Salute
I Rischi, per la salute o Rischi igienico-ambientali, sono quelli
responsabili della potenziale compromissione dell’equilibrio
biologico del personale addetto a operazioni o a lavorazioni, che
comportano l’emissione nell’ambiente di fattori ambientali di Rischio
di natura: chimica, fisica e biologica; con successiva esposizione
del personale addetto.
Le cause di tali Rischi sono da ricercare: nella insorgenza
di non idonee condizioni igienico-ambientali, dovute alla presenza
di fattori ambientali di Rischio, generati dalle lavorazioni,
(caratteristiche del processo e/o delle apparecchiature) e da
modalità operative.
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Classificazione dei Rischi
Rischi per la Salute
Agenti chimici Rischi di esposizione connessi con l’impiego di sostanze chimiche: tossiche o nocive, in relazione a:
• ingestione;• contatto cutaneo;• inalazione, per presenza di inquinanti aerodispersi, sotto forma
di: polveri, fumi, nebbie, gas, vapori.Agenti fisici Rischi da esposizione e grandezze fisiche che interagiscono in vari modi con l’organismo umano:
Rumore presenza di apparecchiatura rumorosa (durante il ciclo operativo e di funzionamento) con propagazione dell’energia sonora nell’ambiente di lavoro:Ultrasuoni.
Vibrazioni presenza di vibrazioni (apparecchiatura e strumenti vibranti) e loro propagazione e trasmissione: diretta o indiretta.
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Classificazione dei Rischi
Rischi per la Salute
Radiazioni non ionizzanti presenza di apparecchiature che impiegano: • radiofrequenze, microonde, radiazioni infrarosse ecc.• sorgenti di radio frequenze • sorgenti di microonde • radiazioni infrarosse• radiazioni ultraviolette • luce laser (visibile e ultravioletto)
Microclima carenze nella climatizzazione dell’ambiente per quanto attiene alla:• temperatura• umidità relativa• ventilazione• calore radiante• condizionamento
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Classificazione dei Rischi
Rischi per la Salute
Illuminazione carenze nei livelli di illuminamento ambientale e dei posti di lavoro. • Non osservanza delle indicazioni tecniche, previste in presenza di
videoterminali.• posizionamento;• illuminotecnica;• postura;• microclima.
Agenti biologici Rischi connessi con l’esposizione (ingestione, contatto cutaneo, inalazione) ad organismi e microrganismi patogeni e non (colture cellulari, endoparassiti umani, etc) presenti nell’ambiente, a seguito di emissione e/o trattamento e manipolazione.
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Classificazione dei Rischi
Rischi trasversali o organizzativi
Tali Rischi, sono individuabili all’interno della complessa
articolazione, che caratterizza il rapporto tra l’Operatore e
l’Organizzazione del lavoro in cui è inserito.
Tale rapporto è, peraltro, immerso in un quadro di
compatibilità e interazioni, oltre che ergonomico, anche psicologico
e organizzativo.
La coerenza di tale quadro, pertanto, può essere analizzata
anche all’interno di possibili trasversalità tra: Rischi per la Sicurezza
e Rischi per la Salute.
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Classificazione dei Rischi
Rischi trasversali o organizzativi
organizzazione del lavoro:• pianificazione degli aspetti attinenti alla Sicurezza e la
Salute: programmi di controllo e monitoraggio;• procedure adeguate per far fronte agli incidenti e a
situazioni di Emergenza;• movimentazione manuale dei carichi;• lavoro ai VDT
Fattori psicologici:• Intensità, Monotonia, Solitudine, Ripetitività del lavoro;• Complessità delle mansioni • Reattività anomala a condizioni di Emergenza.
Fattori ergonomici:• soddisfacente comunicazione • istruzioni corrette in condizioni variabili;• ergonomia delle attrezzature di protezione personale e del posto di
lavoro;• carenza di motivazione alle esigenze di Sicurezza.
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Valutazione del Rischio
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Classificazione dei Rischi
1. Aree di transito2. Spazi di lavoro3. Ambiente di lavoro4. Scale ed aperture5. Macchine6. Attrezzature manuali7. Utilizzo utensili manuali8. Immagazzinamento oggetti9. Impianti elettrici10. Apparecchi a pressione11. Movimentazione manuale dei carichi12. Apparecchi di sollevamento13. Mezzi di trasporto14. Rischi di incendio/esplosione15. Rischi da manipolazione di sostanze
SICUREZZA
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Classificazione dei Rischi
116. Esposizione ad agenti chimici17. Esposizione ad agenti cancerogeni18. Esposizione ad agenti biologici19. Ventilazione e climatizzazione locali20. Esposizione a rumore21. Vibrazioni22. Microclima23. Radiazioni ionizzanti24. Radiazioni non ionizzanti25. Illuminazione26. Carico lavoro fisico27. Servizi igienici e spogliatoi28. Videoterminali
IGIENICO AMBIENTALI E SALUTE
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Classificazione dei Rischi
29.Organizzazione del lavoro30.Fattori psicologici31.Fattori ergonomici32.Condizioni di lavoro difficili
TRASVERSALI
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Classificazione dei Rischi
ispezionare il posto di lavoro e verificare cosa può arrecare danno;
consultare i lavoratori e/o i loro rappresentanti per conoscere i problemi riscontrati;
considerare i pericoli a lungo termine per la salute, come livelli elevati di rumore o l’esposizione a sostanze nocive, nonché i rischi più complessi o meno ovvi come i rischi psicosociali o i fattori legati all’organizzazione;
esaminare i registri aziendali degli infortuni e delle malattie;
raccogliere informazioni da altre fonti” (manuali d’istruzioni, schede tecniche, siti web dedicati alla sicurezza e alla salute occupazionale, enti, associazioni commerciali, sindacati, normative e norme tecniche...).
FASE 1 Individuare i pericoli e i rischi
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Classificazione dei Rischi
particolare attenzione:
lavoratori con disabilità; lavoratori immigrati; lavoratori giovani o anziani;donne in stato di gravidanza e madri che allattano;personale privo di formazione o esperienza;manutentori;lavoratori immunocompromessi (soggetti con una compromissione del sistema immune);lavoratori affetti da patologie quali la bronchite;lavoratori sottoposti a cure mediche che possono accrescerne la vulnerabilità ai pericoli.
FASE 1 Individuare i pericoli e i rischi
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Classificazione dei Rischi
In questa fase si valuta il rischio derivante da ciascun pericolo.
la probabilità che un pericolo arrechi danno;
la possibile gravità del danno;
la frequenza (e il numero) dei rischi a cui i lavoratori sono
esposti”.
Fase 2 — Valutare e attribuire un ordine di priorità ai rischi
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Classificazione dei Rischi
A questo punto è necessario decidere come eliminare o controllare i rischi.
se è possibile eliminare il rischio alla radice;
nel caso in cui ciò non sia possibile, in che modo si possono
controllare i rischi, affinché non compromettano la sicurezza e
la salute dei lavoratori esposti.
Fase 3 — Decidere l’azione preventiva
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Classificazione dei Rischi
Inoltre è necessario tenere conto dei seguenti principi generali di prevenzione:
Evitare i rischi; Sostituire i fattori di rischio con fattori non pericolosi o
meno pericolosi; Combattere i rischi alla fonte; Adottare misure protettive di tipo collettivo anziché misure
di protezione individuali (per esempio, controllare l’esposizione ai fumi attraverso sistemi di aerazione locali piuttosto che con l’ausilio di maschere);
Adeguarsi al progresso tecnico e ai cambiamenti nelle informazioni;
Cercare di migliorare il livello di protezione.
Fase 3 — Decidere l’azione preventiva
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Classificazione dei Rischi
Mettere in atto misure di prevenzione e di protezione.Per farlo è “importante coinvolgere i lavoratori e i loro rappresentanti”.
Misure da attuare;
Persone responsabili di attuare determinate misure e il
relativo calendario di intervento;
Scadenze entro cui portare a termine le azioni previste.
Fase 4 — Intervenire con azioni concrete
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Classificazione dei Rischi
Questa fase è relativa alle necessarie “verifiche periodiche per garantire che le misure preventive e protettive funzionino o siano effettivamente attuate e per individuare nuovi problemi”.
Fase 5 — Controllo e riesame
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SCALA DELL’ENTITA’ DELLE PROBABILITA’ P
Valore Livello Definizioni/Criteri
4 Altamente probabile
Esiste una correlazione diretta tra la mancanza rilevata ed l verificarsi del danno ipotizzato per i lavoratori
Si sono già verificati danni per la stessa mancanza rilevata nella stessa Azienda o in aziende simili o in situazioni operative simili (consultare le fonti di dati su infortuni e malattie professionali, dell'Azienda, della USSL, dell'ISPESL, ecc.).
Il verificarsi del danno conseguente la mancanza rilevata non susciterebbe alcuno stupore in Azienda
3 Probabile La mancanza rilevata può provocare un danno, anche se non in modo automatico o diretto E' noto qualche episodio in cui alla mancanza ha fatto seguito il danno Il verificarsi del danno ipotizzato, susciterebbe una moderata sorpresa in Azienda
2 Poco probabile
La mancanza rilevata può provocare un danno solo in circostanze sfortunate di eventi Sono noti solo rarissimi episodi già verificatisi Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe grande Sorpresa
1 Improbabile La mancanza rilevata può provocare un danno per la concomitanza di più eventi poco probabili indipendenti
Non sono episodi già verificatisi Il verificarsi del danno susciterebbe incredulità
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SCALA DELL’ENTITA’ DEL DANNO D
Valore Livello Definizioni/Criteri
4 Gravissimo Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti letali o di invalidità totale
Esposizione cronica con effetti letali e/o totalmente Invalidanti
3 Grave Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità parziale
Esposizione cronica con effetti irreversibili e/o parzialmente invalidanti
2 Medio Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità reversibile Esposizione cronica con effetti reversibili
1 Lieve Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità rapidamente reversibile
Esposizione cronica con effetti rapidamente Reversibili
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Matrice di valutazione del rischio
4 8 12 16
3 6 9 12
2 4 6 8
1 2 3 4
P
D
R= PxD
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Matrice di valutazione del rischio
R Definizioni/Criteri
R> 8 Azioni correttive indilazionabili
4<R<8 Azioni correttive necessarie da programmare con urgenza
2<R<3 Azioni correttive e/o migliorative da programmare nel medio-breve termine
R=1 Azioni migliorative da valutare in fase di programmazione
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ADEMPIMENTI CONSEGUENTI ALLA VALUTAZIONE
INFORMAZIONE FORMAZIONE PROCEDURE DI LAVORO DA SEGUIRE SORVEGLIANZA SANITARIA DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE EMERGENZA, PRIMO SOCCORSO