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Scuola la dell'Infanzia paritaria San Giusepe del Caburlotto Via Rabbello, 15 - 00178 ROMA Tel. 06.718.81.38 Fax. 06.718.21.10 e-mail: [email protected] - sito: www.sangiuseppecab.it

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POF Scuola dell’Infanzia paritaria – San Giuseppe del Caburlotto ________________________________________________________________________________

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Scuola la dell'Infanzia paritaria San Giusepe del Caburlotto

Via Rabbello, 15 - 00178 ROMA Tel. 06.718.81.38 – Fax. 06.718.21.10

e-mail: [email protected] - sito: www.sangiuseppecab.it

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Scuola dell’Infanzia - paritaria San Giuseppe del Caburlotto

DATI ANAGRAFICI E SITUAZIONE ATTUALE

DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

DISTRETTO SCOLASTICO XVIII

MUNICIPIO X

ORDINE DI SCUOLA DELL’INFANZIA

TIPOLOGIA PARITARIA

CITTA’ E CAP ROMA 00178

VIA RABBELLO, 15

PROVINCIA ROMA

TELEFONO 067188138

FAX 067182110

E-MAIL e-mail:[email protected]

SITO INTERNET http://www.sangiuseppecab.it

N° TOTALE SEZIONI 3

N° TOTALE ALUNNI 80

N° TOTALE DOCENTI 4 e Coordinatrice Didattica

N° TOT. PERS. NON

DOCENTE 4

DATI AGGIORNATI A GIUGNO 2013

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PREMESSA

Per Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) intendiamo la risposta, conforme alle leggi, che la nostra scuola offre alla domanda educativa dei genitori e dei ragazzi, secondo il Progetto Educativo dell’Istituto (P.E.I.), in armonia con i principi della Costituzione, ai sensi delle disposizioni del DPR n.275/1999, art. 3 e della legge n.62/2000, art. unico, comma 4, lettera a. Il P.O.F. è elaborato in coerenza con la proposta culturale ed antropologica del P. E. I., con attenzione alla domanda di formazione dei genitori e degli alunni, nell’ambito dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, riconosciuta dalla L. n. 59/1997, art. 21 e dal Regolamento applicativo (DPR n.275/1999).

SITO E STORIA

La Scuola dell’Infanzia paritaria facente parte dell’Istituto San Giuseppe del Caburlotto, è situata nel Quartiere di IV Miglio, a sud-est di Roma. E’ gestita dalla Congregazione Religiosa delle Suore Figlie di San Giuseppe del Venerabile Monsignor Luigi Caburlotto, che ha sede a Venezia, D.D.1690/A. Ha iniziato l’attività nel 1951 nel plesso in Via Annia Regilla, 60 insieme alla Scuola Elementare. Nel 1986 sono iniziate le attività della Scuola Media e del Liceo Linguistico e nell’anno scolastico 2000–2001 del Liceo Scientifico. Le cinque scuole, ubicate in un unico plesso adibito ad uso scolastico, hanno ottenuto il Decreto di parità il 28 febbraio 2001.

ISCRIZIONI

Alla Scuola dell’infanzia possono essere iscritti le bambine e i bambini che compiono i tre anni di età entro il 31 dicembre dell’anno scolastico di riferimento. (D.L. del 20/03/2009 n 89 art. 2) “L’educazione impartita sarà ispirata ai principi della moderna didattica, ai più ampi criteri

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d’igiene ed ai principi morali, religiosi e pedagogici fissati per la Scuola dell’Infanzia secondo le Indicazioni Nazionali per i piani personalizzati delle attività educative.” (dalle Indicazioni per il curricolo) La Scuola funziona dal 10 settembre 2012 al 28 giugno 2013. L’iscrizione, per coloro che già frequentano, deve essere confermata entro il mese di gennaio, come da indicazioni Ministeriali.

PROGETTAZIONE EDUCATIVA

La nostra scuola segue quanto stabilito nelle indicazioni per il curricolo con decreto ministeriale del 31 luglio 2007. Compito della scuola è educare istruendo le nuove generazioni e questo è impossibile senza accettare la sfida dell’individuazione di un senso dentro la trasmissione delle competenze dei saperi e delle abilità. Obiettivo della scuola è quello di far nascere il “tarlo” della curiosità , lo stupore della conoscenza, la voglia di declinare il sapere con la fantasia, la creatività, l’ingegno, la pluralità delle applicazioni delle proprie capacità , abilità e competenze. La scuola persegue una doppia linea formativa verticale e orizzontale. La linea verticale esprime l’esigenza di impostare una formazione che possa poi continuare lungo l’intero arco della vita. Quella orizzontale indica la necessità di una attenta collaborazione fra la scuola e gli attori extra scolastici con funzioni a vario titolo educative: La famiglia in primo luogo. Insegnare le regole del vivere e del convivere è per la scuola un compito oggi un compito ancora più ineludibile rispetto al passato, perché sono molti i casi in cui le famiglie incontrano le difficoltà più o meno grandi nello svolgere il loro ruolo educativo. Per ogni bambino o bambino, la scuola dell’infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, delle competenze della cittadinanza.

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IDENTITA’:Sviluppare l’identità significa imparare a star bene a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato . AUTONOMIA: Sviluppare lì autonomia comporta l’acquisizione della capacità di interpretare e governare il proprio corpo avere fiducia in se e fidarsi degli altri. Realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto. Esplorare la realtà e comprendere le regole con la vita quotidiana; assumere atteggiamenti sempre più responsabili. COMPETENZA:Con il termine competenza si indica il possesso di un insieme di abilità, di conoscenze e di atteggiamenti (affettivo cognitivi), raggiunte attraverso l’esplorazi0one, l’osservazione, e l’esercizio al confronto.

SENSO DELLA CITTADINANZA Sviluppare il senso della cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise, che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l’espressione del proprio pensiero, l’attenzione del punto di vista dell’altro.

LA SCANSIONE DELLE ATTIVITA’ EDUCATIVE

E DIDATTICHE

Obiettivo educativo annuale generale:

EDUCARE AD ESSERE FIGLIE FRATELLI CON GIOIA, RISPETTO E RICONOSCENZA

“ Lasciate che i bambini vengano a me “ (Mc. 10,14)

“L’educazione è arte del cuore e di personale rinuncia” (Mons. Luigi Caburlotto)

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Campi e ambiti di esperienza interessati I campi di esperienza sono luoghi del fare e dell’agire del bambino orientati dall’azione delle insegnanti. Essi sono:

Il sé e l’altro

Il corpo in movimento

Linguaggio, creatività espressione

Il discorso e le parole

La conoscenza del mondo

La scuola predispone il curricolo, all’interno del Piano dell’offerta formativa, nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze, degli obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni. Il curricolo si articola attraverso i campi di esperienza nella Scuola dell’Infanzia.

CAMPI DI ESPERIENZA

IL SE’ E L’ALTRO

E’ il campo nel quale i bambini formulano le grandi domande esistenziali sul mondo e cominciano a riflettere sul senso e sul valore morale delle loro azioni, prendono coscienza della propria identità, scoprono le diversità e apprendono le prime regole necessarie alla vita sociale.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (3 ANNI)

Riesce a distaccarsi dalla famiglia ed inserirsi gradualmente nel gruppo

Conosce e rispetta se stesso per poi accogliere ed accettare e rispettare gli altri.

Conosce l’ambiente scolastico promuovendo fiducia in se stesso e negli altri

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (4 ANNI)

Sente di appartenere ad un gruppo

E’ autonomo nelle operazioni di vita quotidiana

Ha cura dell’ambiente scolastico e dei materiali

Riconosce e rispetta le regole

Collabora attivamente in progetti ed attività

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OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (5 ANNI)

Sa accogliere i compagni con atteggiamenti positivi

E’ consapevole dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato

Sviluppo il senso dell’identità personale , è consapevole delle differenze e sa averne rispetto

TRAGUARDI DI SVILUPPO Conoscere e rispettare se stessi per poi accogliere, accettare,

aiutare e rispettare gli altri Riflette , si confronta, discute con gli adulti e con gli altri

bambini. E’ consapevole delle differenze e sa averne rispetto Conoscere il territorio e le tradizioni proprie e altrui per

accogliere e integrare le diverse realtà. Riconoscere nell’altro il volto di Cristo.

IL CORPO IN MOVIMENTO

E’ il campo nel quale i bambini prendono coscienza e acquisiscono il senso del proprio sé fisico, il controllo del corpo, delle sue funzioni, della sua immagine, delle possibilità sensoriali ed espressive e di relazione e imparano ad averne cura attraverso l’educazione alla salute. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (3 ANNI)

Fa conoscenza con il proprio corpo imparando ad averne cura attraverso all’educazione alla salute

Riconosce e nomina su di se le principali parti del corpo

Fa giochi simbolici e strutturati sulla conoscenza del pripio corpo e sull’autonomia personale.

OBIETTIVI (4 ANNI)

Controlla schemi motori

Coordina la dimensione spaziale dell’azione, verbalizzando i principali riferimenti spaziali

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Verbalizza in modo appropriato le azioni e i movimenti

Accetta ruoli diversi nel gioco

Accetta le regole del gioco

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (5 ANNI)

Conosce e rappresenta il proprio corpo e quello altrui

Riconosce ed utilizza i principali concetti topologici

Sperimenta potenzialità e limiti della propria fisicità TRAGUARDI DI SVILUPPO Conosce le varie parti del corpo Il bambino raggiunge una buona autonomia personale

nell’alimentarsi, nel vestirsi e nell’igiene personale. Esprime con il linguaggio del corpo la sue esperienza

religiosa.

LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE

I bambini possono esprimersi in linguaggi differenti: con la voce, il gesto, la drammatizzazione, i suoni, la musica, la manipolazione e la trasformazione dei materiali più diversi, le esperienze grafico-pittoriche, i mass-media, ecc. La fruizione di questi linguaggi educa al senso del bello, alla conoscenza di se stessi, degli altri e della realtà. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (3 ANNI)

Sa sperimentare alcune semplici tecniche per disegnare e colorare

Usa le tempere con disinvoltura insieme a colori a cera e pennarelli

E’ capace di creare veri e propri piccoli capolavori artistici e che poi illustra con un linguaggio semplice

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (4 ANNI)

Contorna , punteggia e ritaglia con accuratezza

Riproduce forme

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Riconosce e nomina i colori secondari

Utilizza materiali vari per mimare e animare

Riproduce ritmi con le parti del corpo

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ( 5 ANNI )

Esplora i materiali che ha a disposizione e li utilizza con creatività

Sa mantenere l’attenzione sul compito

Lavora in modo costruttivo con i compagni TRAGUARDI DI SVILUPPO Esplora i materiali che ha a disposizione e li utilizza con

creatività. Comunica, esprime emozioni, racconta utilizzando le varie

possibilità che il linguaggio del corpo consente. Riconosce alcuni linguaggi simbolico e figurativi tipici della

vita dei cristiani.

I DISCORSI E LE PAROLE

E’ il campo nel quale i bambini apprendono a comunicare verbalmente, a descrivere le proprie esperienze e il mondo, a conversare e dialogare, a riflettere sulla lingua, e si avvicinano alla lingua scritta. Attraverso la conoscenza e la consapevolezza della lingua materna e di altre lingue consolidano l’identità personale e culturale e si aprono verso altre culture. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (3 ANNI)

Sa acquisire fiducia delle proprie capacità comunicative

Sa ascoltare e riprodurre brevi filastrocche

Comprende perfettamente la lettura di una storia ( favola)

Ascolta con curiosità e risponde a tutte le eventuali domande

È capace di aprire un piccolo dibattito facendo domande sulla storia ascoltata

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OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (4 ANNI)

Manifesta fiducia nelle proprie capacità comunicative

Struttura frasi complete

Riconosce, comprende e rispetta le opinioni degli altri

Ricostruisce la sequenza di una breve storia ad immagini

Gioca con le parole e con le rime

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (5 ANNI)

sviluppa la padronanza dell’uso della lingua italiana , arricchisce e precisa il suo lessico.

Sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale

Racconta , inventa, ascolta e comprende le narrazioni e le letture di storie

E’ curioso, esplorativo , pone domande , discute confronta ipotesi e spiegazioni.

TRAGUARDI DI SVILUPPO

Il bambino sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana e arricchisce e precisa il proprio lessico.

Racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie

Dialoga, discute e chiede spiegazioni Impara alcuni termini del linguaggio cristiano ascoltando

semplici racconti biblici.

LA CONOSCENZA DEL MONDO

E’ il campo nel quale i bambini esplorano la realtà, imparando a organizzare le proprie esperienze attraverso azioni consapevoli quali il raggruppare, il comparare, il contare, l’ordinare, l’orientarsi e il rappresentare con disegni e con parole.

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OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (3 ANNI)

Conosce, vive e si muove sicuro nell’ambiente scolastico

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (4 ANNI)

Riproduce percorsi

Ricostruisce la successione temporale di una storia con immagini

Coglie osservazioni su fenomeni naturali e ambientali

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ( 5 ANNI)

Raggruppa , ordine secondo criteri diversi

Osserva fenomeni naturali, coglie trasformazioni, pone domande e formula ipotesi.

TRAGUARDI DI SVILUPPO Colloca correttamente nello spazio se stesso, gli oggetti e le

persone per favorire la scoperta e l’organizzazione delle diverse culture

Si orienta nel tempo della vita quotidiana Coglie le trasformazioni naturali Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo

come dono di Dio crea- tore.

VALUTAZIONE

Agli insegnanti compete la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione didattica, nonché la scelta dei relativi strumenti nel quadro dei criteri deliberati dai competenti organi collegiali.. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove un bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.

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LABORATORI

LABORATORIO DI RELIGIONE La nostra è una scuola cattolica cristiana. Il nuovo decreto sull’insegnamento della religione cattolica mantiene i temi fondamentali già previsti, ma colloca i traguardi di sviluppo delle competenze all’interno dei campi di esperienza. Questo sottolinea la trasversalità dell’insegnamento cattolico e il suo inserimento nelle finalità della scuola. Indica inoltre la necessità di partire dai vissuti dei bambini per arrivare al significato religioso. Durante il lavoro daremo rilievo alle esperienze fatte vivere o rievocate dai vari ambienti di vita. Seguiremo il filo conduttore delle parole ispirate dal nostro Padre Luigi Caburlotto approfondendo la lettura del Nuovo Testamento . LABORATORIO DI PSICOMOTRICITA’ L’incontro tra bambini con l’ambiente è soprattutto un incontro corporeo che si costruisce giorno dopo giorno attraverso la nostra offerta didattica specifica, la cui qualità pone ogni bambino nelle condizioni di sviluppo per se e per gli altri identità autonomia e salute. Ai bambini di tre anni offriamo attività a sostegno di una positiva identità corporea che parte dal piacere di stare insieme con gli altri in un ambiente favorevole al movimento. Con i bambini di quattro e cinque anni consolidiamo e sviluppiamo la capacità di leggere ed interpretare i messaggi provenienti dal proprio corpo e quello altrui e ne comprendiamo il valore comunicativo che, insieme alla parola esprime significato ed elabora informazioni in modo integrato ad altre forme espressive LABORATORIO DI MUSICA La musica è un fondamentale momento di gioco e di maturazione psicologica ed emotiva per i bambini. Le attività musicali non mirano all’acquisizione di competenze teorico-

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pratiche, ma piuttosto alla stimolazione delle innate capacità espressive e creative di ogni bambino. Fare musica dà a ciascun bambino la possibilità di esprimere se stesso attraverso un linguaggio spontaneo e divertente. Le attività coinvolgono ciascun bambino in prima persona e lo incoraggiano al lavoro di gruppo. Ogni attività musicale ha come ulteriore obiettivo principale l’ascolto cosciente di sé e dell’altro. Le attività musicali sono differenziate per ciascuno dei tre gruppi omogenei di bambini. Con i piccoli si lavora principalmente sul movimento e sul ritmo, in particolare attraverso piccole danze e canzoncine mimate. Il fine è la scoperta del proprio corpo e la coordinazione dei movimenti nello spazio su uno sfondo sonoro. I mezzani amano esplorare le possibilità che vengono offerte dallo strumentario Orff: legnetti, tamburi, maracas, ma anche metallofoni e xylofoni. Le principali attività svolte riguardano dunque l’improvvisazione ritmica, l’esecuzione di semplici ritmi, prove di orchestra ritmica.

I grandi vengono maggiormente stimolati nella loro immaginazione da storie e racconti fantastici. Un racconto è lo spunto ideale per la drammatizzazione e la creazione di sfondi sonori, canzoncine e tanto altro ancora.

LABORATORIO DI INGLESE (dai 4 anni) Il quadro pedagogico, richiede che l’attività in lingua inglese si configuri come sensibilizzazione del bambino ad un codice linguistico diverso da quello materno; questo attraverso attività didattica basata su un approccio di tipo ludico: l’ascolto, la ripetizione, mimica, memorizzazione, giochi, rime e filastrocche. L’insegnamento della lingua straniera ha inoltre un valore interculturale in quanto favorisce l’incontro con una cultura

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diverse, evidenziando le differenze delle festività tradizionali e degli usi e costumi. Gli obiettivi che si propone il laboratorio sono: Ascoltare e comprendere semplici messaggi contestualizzati

(vocaboli, frasi, brevi testi) Produrre e riprodurre semplici frasi funzionali alla comunicazione: Imitare e ripetere le espressioni verbalizzate dall’insegnante Riprodurre autonomamente il lessico appreso Ripetere canzoni, filastrocche, rime Sviluppare attività strumentali all’apprendimento linguistico:

ascolto, memorizzazione, ripetizione Promuovere un atteggiamento positivo verso una lingua ed una

cultura diversa.

Per l’ultimo anno è prevista, come attività extracurricolare, una integrazione pomeridiana per chi lo desidera in lingua madre inglese.

LABORATORIO SOCIO AFFETTIVO Il riconoscimento e la comunicazione delle proprie ed altrui emozioni sono processi fondamentali che permettono al bambino di relazionarsi e crescere come adulto competente e sereno. OBIETTIVI:

Genuinità e trasparenza nella quale si esprimono i propri veri sentimenti.

Accoglienza e considerazione dell’altra persona come individuo diverso e separato da noi, ma con il quale interagiamo per creare un contesto unico e condiviso.

Sensibilità nel vedere il mondo dell’altra persona e la persona stessa nel modo in cui si vede , senza perdere il proprio punto di vista, ma disponibili ad un confronto paritario in cui insieme si giunga ad una visione del mondo più ampia e completa.

LABORATORIO LETTURA I bambini usano il linguaggio familiare e si avviano ad apprendere /sviluppare un linguaggio sociale e scolastico che comprende una comunicazione più complessa e variegata. Con il progetto lettura il nostro obiettivo è quello di educare alla riflessione. La lettura

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come proposta educativa, ponte tra persone e culture , esercizio del pensare, sviluppo delle competenze linguistiche-espressive, formazione del pensiero critico, libero e creativo. Attraverso la lettura i bambini sviluppano la padronanza della lingua italiana arricchendo il proprio lessico; sviluppano fiducia e motivazione nel comunicare con gli altri; raccontano, inventano, comprendono storie e narrazioni; apprezzano il linguaggio poetico e formulano le prime ipotesi di simbolismo e di forma scritta. PARTECIPAZIONE ALLA SETTIMANA SCIENTIFICA E DELLE LINGUE E DELLO SPORT. La scansione dei tempi della giornata scolastica deve rispettare i bisogni educativi ed i ritmi biologici dei Bambini; permettere un ordinato svolgimento delle attività e facilitarne l’articolazione.

LE ATTIVITÀ RICORRENTI DI VITA QUOTIDIANA

I Bambini sviluppano la loro autonomia e potenziano le loro abilità anche mediante comportamenti ed azioni consuete. Per questa ragione le attività ricorrenti di vita quotidiana rivestono un ruolo di grande rilievo.

LA GIORNATA TIPO Le fasi della giornata scolastica sono così divise: ore 08:30-09:15 arrivo/accoglienza in sala gioiosa ore 09:15-12:15 attività in sezione:

- laboratori diversificati - attività ludiche strutturate e libere - attività di routine

(igiene personale, merenda, ecc) ore 12:15-13:00 pranzo ore 13:00-14:00 gioco ricreativo ore 14:00-15:45 attività diversificate strutturate e non

riposino per la prima sezione ore 15:45-16:00 uscita

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Durante le ore della didattica non è possibile, salvo urgenze,

disturbare le Insegnanti ed accedere nelle aule. E’ necessario seguire i seguenti orari di uscita: 1^ USCITA ore 12:00 2^ USCITA dalle ore 13:30 3^ USCITA dalle ore 15,45 alle ore 16:00 in sezione

ORGANIZZAZIONE DELLE SEZIONI

I Bambini sono suddivisi per sezioni omogenee per età. Si adatta il criterio della flessibilità sia organizzativa che didattica per facilitare l’incontro dei Bambini della stessa età o di età diverse in funzione delle loro esigenze di sviluppo e di apprendimento. I modelli di raggruppamento sono: GRANDE GRUPPO Pluralità di Docenti ed utilizzo di

spazi come sala gioiosa, giardino e palestre, sala pranzo e sala del riposo

PICCOLO GRUPPO Omogeneo per età per sviluppo cognitivo per socializzazione per interesse

Sia nelle sezioni che nella sala gioiosa sono organizzate attività basate sull’acquisizione di specifiche forme di apprendimento ed entrambe sono organizzate per angoli.

SPORTELLO PSICOLOGA

La nostra Scuola dell’Infanzia collabora, da oltre dieci anni,

con la psicologa dott. Rita Rotondi la quale una volta la settimana

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osserva i Bambini ed offre il servizio di sportello ai Docenti e ai Genitori. Insieme alle docenti cura alcuni laboratori.

ASSENZE

Poiché la scuola segue un progetto annuale, necessario che i bambini la frequentino con regolarità. Per le assenze superiori ai 5 giorni, se dovute a malattia, è necessaria la presentazione del certificato medico; comunque le assenze anche se brevi devono essere segnalate alla Direzione anche telefonicamente. Casi di pediculosi e di malattie infettive vanno segnalati immediatamente alla Direzione e /o all’Insegnante.

CORREDO

E’ richiesta ad ogni bambino l’uso della divisa stabilita:, divisa estiva ed invernale, asciugamanino con fettuccia e nome, una sacca con un cambio completo da verificare mensilmente, fazzolettini di carta e salviettine umidificate. Per chi dorme a Scuola occorre una copertina, un cuscinetto con foderina, lenzuolino.

REFEZIONE

L’ammissione alla sala pranzo è prevista per tutti i bambini; viene seguita una tabella dietetica approvata dal medico ufficiale sanitario dell’Azienda per i Servizi sanitari (ASL). Nell’eventualità che il bambino possa avere delle intolleranza o sia allergico ad alcuni alimenti si dia avviso all’Educatrice o alla Direzione della scuola e si comprovi l’intolleranza con un certificato medico.

RETTA SCOLASTICA

Le quote di frequenza, approvate dal Consiglio d’Istituto

Unico, saranno versate secondo la modalità concordata al momento dell’iscrizione con scadenze prestabilite. La modalità di pagamento può essere annuale, trimestrale o mensile.

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ORGANI DI PARTECIPAZIONE

Poiché la scuola è una comunità educante, i genitori sono

tenuti a dare tutto l’apporto e la collaborazione possibile. In ogni sezione sarà eletto due rappresentanti di sezione, la cui carica è annuale. Questi genitori, con la coordinatrice e le educatrici, formeranno il Consiglio di sezione e di intersezione; una educatrice e due genitori faranno parte del Consiglio d’Istituto Unico (CIU).

“La scuola perseguirà costantemente l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con i genitori. Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative. Il primo incontro con la scuola e con gli insegnanti, nonché l’esperienza scolastica dei figli aiutano i genitori a prendere più chiaramente coscienza della responsabilità educativa che è loro affidata. Essi sono così stimolati a partecipare a un dialogo intorno alle finalità della scuola e agli orientamenti educativi, per rendere forti i loro bambini e attrezzarli per un futuro che non è facile da prevedere e decifrare.”

(dalle Indicazioni per il curricolo)

CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELLA SCUOLA I locali sono così distribuiti : 1 Aula per ogni sezione 1 Aula per il riposo Sala gioiosa Atrio Hall

Servizi igienici Sala Pranzo Palestre

La Scuola è dotata di 2 cortili attrezzati con strutture ludiche adatte ai bambini dai tre ai sei anni, a norma di legge.

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LE LINEE EDUCATIVE

“Prima delle tecniche pedagogiche di metodologie..necessarie e caldamente raccomandate, l’atto educativo è relazione tra persone, tra educatore ed educando, è rapporto dialettico di reciprocità, caratterizzato da comunicazione basata su stima, rispetto, libertà e affetto. Tale convinzione si radica nel cuore stesso della fede cristiana in un Dio-Relazione nella sua essenza trinitaria, in un Dio-Comunicazione nel suo rivelarsi in Cristo. Per questo, Padre Luigi Caburlotto prima di suggerire metodologie tecniche, presenta due icone da contemplare, a cui riferirsi continuamente: Maria e Giuseppe a Nazaret in qualità di educatori di Gesù, e Gesù stesso che accoglie fanciulli. Da loro le Figlie di San Giuseppe e gli educatori che operano con loro, imparano uno stile di relazione, di comunicazione, di servizio educativo alla persona colta come realtà integrata.” (da Educare Insieme: arte paziente per crescere nella speranza)

“Per ogni bambino o bambina, la scuola dell’infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza.” (dalle Indicazioni per il curricolo). I genitori rimangono i primi responsabili dell’educazione dei figli, i quali vengono aiutati e coinvolti dalla scuola in questo difficile compito. A tal fine vengono proposti vari incontri:

Incontri formativi con esperti su tematiche di carattere psico-pedagogico, anche con l’ausilio di strumenti multimediali.

Incontri a carattere religioso e spirituale: approfondimenti di carattere religioso , celebrazioni.

Incontri ricreativi , celebrativi

L’ambiente di apprendimento è organizzato dagli insegnanti in modo che ogni bambino si senta riconosciuto, sostenuto e valorizzato: il bambino con competenze forti, il

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bambino la cui famiglia viene da lontano, il bambino con fragilità e difficoltà, il bambino con bisogni educativi specifici, il bambino con disabilità, poiché tutti devono saper coniugare il senso dell’incompiutezza con la tensione verso la propria riuscita. La vita di relazione è caratterizzata da ritualità e da convivialità serena per incoraggiare il bambino a ritrovarsi nell’ambiente e ad averne cura e responsabilità. Le relazioni con gli insegnanti e fra i bambini sono un importante fattore protettivo e di promozione dello sviluppo.

CURRICULI PERSONALIZZABILI ATTRAVERSO L’USO DEGLI

STRUMENTI DI FLESSIBILITA’

MOTIVAZIONE

ADATTAMENTI AL CALENDARIO SCOLASTICO

La Scuola segue il calendario scolastico fissato dal Ministero della Pubblica Istruzione. L’inizio dell’anno scolastico è fissato al 09 settembre 2013 per l’accoglienza dei bambini più piccoli e dei loro genitori. Giovedì 12 settembre 2013 la scuola aprirà per i bambini di 4 e 5 anni. Martedì grasso 04 marzo 2014 si festeggia il carnevale e le lezioni termineranno alle ore 12:00. Il 2 maggio 2014 la scuola rimarrà chiusa. Il 19 marzo l’Istituto festeggia S. Giuseppe con Celebrazione ed attività di solidarietà concordate tra le Scuole: l’attività scolastica è sospesa.

RAPPORTI CON IL TERRITORIO E ATTIVITA’ DI COORDINAMENTO

Le insegnanti partecipano agli incontri di formazione e di

aggiornamento organizzati dalla F.I.S.M. di Roma a cui la scuola è federata.

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Le Insegnanti partecipano a corsi di formazione in seduta plenaria e ad incontri di aggiornamento curati da esperti o dai docenti stessi, non solo durante la prima settimana di settembre, ma anche nel corso dell’anno scolastico. In queste occasioni, l’uscita dei bambini sarà anticipata.

RISORSE UMANE

I componenti della Comunità educante sono: 1 coordinatrice delle attività

educative e didattiche, coadiuvata nell’attività da: 1 religiosa per l’insegnamento della religione 4 docenti 3 docenti per i laboratori 1 psicologa 2 collaboratori scolastici

RISORSE FINANZIARIE La scuola ha le seguenti risorse finanziarie: Rette scolastiche Contributo ministeriale Il Contributo Ministeriale viene utilizzato per: Accoglienza gratuita di bambini provenienti da famiglie con

disagi economici Integrazione stipendio personale Acquisto materiale didattico Acquisto attrezzature scolastiche e per i cortili Spese per convenzione con specialisti Spese per l’aggiornamento degli insegnanti

CRITERI PER IL MONITORAGGIO

Preparazione di questionari per il gruppo docente. Riunione di riflessione sulla documentazione predisposta ad eventuali modifiche.

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COLLABORAZIONE SCUOLA - FAMIGLIA

La scuola cerca con la famiglia un rapporto di collaborazione e di fiducia reciproca in modo da valorizzare il ruolo di entrambi affinché il bambino possa vivere in un clima sereno. Gli insegnanti si impegnano a rispondere in modo adeguato alle esigenze e richieste di alunni e dei genitori, anche attraverso un costante rapporto con le famiglie che passa attraverso:

Colloquio con i genitori dei nuovi iscritti per una prima conoscenza del bambino attraverso la compilazione di un questionario conoscitivo.

Incontri di sezione dove le insegnanti presentano il progetto educativo annuale, facendo conoscere le motivazione delle attività, i risultati formativi che si potranno conseguire , i tempi previsti, le forme di impegno connesse;

Assemblee generali,

Incontri con esperti(formazione genitori);

Colloqui individuali su richiesta dei genitori o dei insegnanti;

Riunioni di intersezioni con i rappresentanti di ogni sezione,

Feste: natale , carnevale, pasqua:

Incontri informali per l’organizzazioni di feste

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PROGETTO ACCOGLIENZA

L'inserimento dei bambini di 3 anni alla scuola dell'infanzia è un momento particolarmente delicato, che influisce in modo positivo o negativo sulla frequenza. Pertanto l'inserimento richiede, da parte delle insegnanti, la ricerca delle migliori strategie affinché ogni bambino possa essere accolto nella maniera più personalizzata possibile. L'esperienza dell'inserimento è ricco di gesti e ritualità che aiuta i bambini a conoscere i nuovi compagni e a prendere coscienza di un nuovo ambiente. In tutto il percorso il genitore si sentirà accolto come il proprio figlio e allo stesso tempo non deve avere fretta di salutare il bambino, il quale poi proseguirà la sua giornata con la maestra e i suoi compagni. L'insegnante darà al bambino la percezione di sentirsi il "Benvenuto" nella sua nuova scuola, organizzando spazi e tempi che sono le principali risorse educative. PRIMO GIORNO * Accoglienza in sala Gioiosa e foto di famiglia * I genitori con la maestra mostrano al bambino gli ambienti della scuola. * Si scende tutti in giardino. Sorpresa preparata dalle maestre per i bambini. * Merenda e tutti a casa. SECONDO GIORNO * Accoglienza in sala Gioiosa * Si scende tutti in giardino * Le maestre consegnano ai genitori la lettera di Benvenuto un dono significativo sia per il bambino che per il genitore: un bulbo. Esso crescerà grazie alle cure, alla pazienza, ma soprattutto all’amore di tutta la famiglia, come le maestre si prenderanno cura di tutti i bambini. * Merenda e tutti a casa.

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TERZO GIORNO * Accoglienza in sala Gioiosa * Ci si raduna tutti davanti alla porta della classe per il taglio del nastro da parte di un genitore. * I bambini entrano in classe e i genitori rimangono sulla porta. * Apertura della scatola contenente il “trenino” (striscia di stoffa colorata con maniglie) * Con il trenino si scende tutti in giardino, merenda e a casa. QUARTO GIORNO * Arrivo a scuola dei bambini di 4 e 5 anni DAL QUINTO GIORNO IN POI I genitori accompagneranno i propri figli e con fiducia li affideranno Alle cure dell’insegnante, che si prenderà cura di ciascuno con amore . Avendo ogni bambino i suoi tempi, sarà la maestra a decidere quando potrà iniziare a mangiare e a restare a scuola fino alle 16, dal momento che ogni inserimento è personalizzato tenendo conto e del bambino e del genitore. Letto e approvato dal consiglio della scuola dell’infanzia.

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PROGETTO: I 5 SENSI

Attraverso questo progetto multiesperienziale accompagniamo i bambini alla scoperta dei 5 sensi, strumenti che rappresentano un canale privilegiato di conoscenza indispensabile per rilevare, leggere, rielaborare e interpretare le informazioni che arrivano dall’esterno del nostro corpo. L’intento delle varie proposte è quello di favorire l’acquisizione di competenze e di capacità percettive e al contempo incoraggiare la libera espressione di sensazioni e di emozioni. Il percorso si snoda su un duplice piano di realtà e fantasia, popolato da storie, poesie, canzoni , filastrocche e giochi. Materiali di supporto: Marilù e i 5 sensi (Erikson) E ora ti leggo e ti canto (Giunti) Cinque sensi più uno (San Paolo) Obiettivi:

Distinguere gli stimoli Conoscere l’ambiente e sviluppare concetti sulle cose Esprimere le proprie sensazioni e preferenze Esercitare la memoria sensoriale

Fasi del percorso:

ottobre Vista Apro gli occhi per guardare Osservare e ammirare... Aria, terra,mari e monti Sulla strada e sotto i ponti

novembre Tatto Dita e mani per toccare Riconoscere e tastare Sassi, asfalto, muro e creta sabbia, lana, piuma e seta

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gennaio Olfatto

naso aperto per annusare strada, bosco, orto e mare brutti odori e profumini di animali, fiori e bambini.

Febbraio Udito Orecchie aperte per udire, origliare e sentire suoni musica e rumori, voci di casa e versi di fuori

Marzo Gusto Bocca aperta per gustare Cose dolci e cose amare Sapori a volte disgustosi Ma anche buoni e appetitosi

Aprile tutti i sensi Lingua gusto, mangia bocca, pelle tatto stringi tocca, naso olfatto annusa odora. Occhi vista guarda colora. Orecchie udito senti ascolta. La vuoi ripetere un altra volta ????

PROGETTO: UNA CILIEGIA TIRA L’ALTRA Continuità Scuola dell’Infanzia- scuola Primaria La scuola dell’Infanzia e la scuola Primaria San Giuseppe del Caburlotto, attuano da diversi anni percorsi che favoriscono la continuità, all’interno dello stesso Istituto tra scuole di ordine e grado diverso. Abbiamo cosi pensato al “progetto lettura”. Questo perché il rapporto del bambino con il libro viene visto come mediatore e facilitatore di relazioni tra lettori-uditori, un oggetto sociale condiviso che avvicina e introduce il bambino al mondo della lettura e della scrittura. Ecco perché il libro ci è parso un buon territorio di continuità.

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Campi di esperienza : Il se e l’altro I discorsi e le parole Linguaggi, creatività, espressione Insegnanti: Valeria Varì e Cinzia Di Natale Destinatari: Alunni della terza sezione della Scuola dell’Infanzia e gli alunni della prima Primaria Finalità: Ascoltare comprendere comunicare oralmente Comprendere testi di diverso tipo Arricchire il lessico Favorire il leggere come gioco. Obiettivi: Ascoltare testi narrativi, guidando i bambini alla conoscenza delle informazioni essenziali. Imparare ad ascoltare chi legge. Comprendere testi Risorse umane: Insegnanti, alunni, genitori, esperto esterno Risorse materiali: Libri, carta , cartoncini e cancelleria Testo specifico adottato: “Un seme per Topazio”

Topo Topazio, ha finito le provviste: nella dispensa c’è rimasto solo un seme. Cosa si fa con un seme?, si chiede Topazio, dando inizio a una storia di scambi". Il seme si pianta e diventa un fiore. Il fiore si dona e si riceve in cambio una vanga. Con la vanga si scava una buca per allagare lo stagno. Con un linguaggio semplice si parla di solidarietà, di amicizia, di lavoro e di festa."

Metodologie:

Il metodo deve privilegiare forme di partecipazione attiva e coinvolgere tutti gli alunni in un percorso di scoperta e costruzione degli atteggiamenti e dei comportamenti che ogni buon lettore deve acquisire ed interiorizzare.

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Si seguirà dunque un iter graduale: Primo approccio con il libro e conoscenza di ogni sua parte

(copertina, autore, prefazione, indice ecc…) Lettura del testo da parte dell’insegnante Comprensione del testo da parte dei piccoli alunni Elaborazione grafica della storia Scambio di impressioni tra la terza sezione della scuola

dell’infanzia e la prima primaria . Scambio del seme tra le due classi del progetto ( ottobre) Scambio del fiore tra la 1 primaria e la 3 sez. dell’infanzia

(dicembre) La 1 primaria donerà il fiore alla 1 sez. infanzia che darà in

cambio una scatola di pennarelli ( Gennaio) La 3 sezione dell’infanzia donerà il fiore alla 2 e 3 primaria

e riceverà in cambio una scatola di pennarelli( Gennaio) La 1 primaria donerà la scatola di pennarelli alla 2 sez.

infanzia e riceverà in cambio una confezione di biscotti ( febbraio)

La 3 sez. dell’infanzia donerà la scatola di pennarelli alla 4 e 5 primaria e riceverà in cambio una confezione di biscotti ( febbraio)

La 1 primaria farà una festa con tutti i bambini della scuola dell’infanzia condividendo la confezione di biscotti e riceveranno in dono un SEME( marzo)

La 3 sezione della scuola dell’infanzia farà una festa con tutti i bambini della scuola primaria e riceveranno in dono un SEME( aprile)

Mostra finale dei disegni di tutte le fasi della storia e del progetto ( maggio)

Letto ed approvato dal Consiglio della Scuola dell’Infanzia. Roma, 3 settembre 2013

La Coordinatrice delle Attività Educative Didattiche

Donatella Urbani _____________________________