1· Pallottole - Orecchio Acerbo...eroicheche ancora oggi narrano ai loro piccoli la storia delle...
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1· Pallottole
© 2012 Spider
© 2012 orecchio acerbo s.r.l. viale Aurelio Saffi, 54 · 00152 Roma
Grafica: orecchio acerbo
Stampato su carta Arcoprint E.W. delle Cartiere Fedrigoni
Finito di stampare nel mese di settembre 2012 presso Grafiche del Liri Isola del Liri · 030036 Frosinone
Bum!E partirono due pallottole.
Quello che per un uomo è una frazione di secondo,
per una pallottola addestrata può essere un tempo lunghissimo.
E in tutto questo tempo possono succedere molte cose.
Decisero di parlarne sedute sul ramo
di un albero.
Scoprirono di avere la stessa grande
curiosità per il mondo
e il desiderio di rendersi utili.
Il tonfo che avevano fatto atterrando
aveva incuriosito una tribù di scoiattoli
che viveva in una tana due rami
più in là. Si affollarono intorno alle due
pallottole e si misero a chiacchierare.
Si scoprì che gli scoiattoli,
sempre impegnati a cercare cibo,
erano preoccupati di lasciare
i loro piccoli incustoditi.
Bastò alle due pallottole per rendersi conto di non voler colpire nessuno.
Educate alla severa scuola militare,
fu naturale per le pallottole trasmettere
le proprie conoscenze ai piccoli
scoiattoli. Anche perché del mondo
non sapevano altro.
La vita dei cuccioli cambiò radicalmente.
Sveglia all’alba, allenamento, colazione,
poi lezioni teoriche e pratiche,
l’elenco è lunghissimo.
Storia militare, fisica, chimica, balistica,
biologia… combattimento a zampe
nude, rudimenti di pronto soccorso...
marce notturne, tornei di coda
di ferro… Si era anche formata
una banda di cornamuse e tamburi.*
Spesso la sera i piccoli accoglievano
i genitori con cene preparate nel corso
di cucina tattica.
Per le pallottole queste cene erano
l’occasione di imparare tradizioni
e costumi degli scoiattoli, popolo
di cui ormai sentivano di far parte.
Le pallottole si offrirono di badare loro ai cuccioli.Così durante il giorno i genitori potevano assentarsi quanto volevano.
* (A dire il vero, l’introduzione di certi canti, considerati sconvenienti per dei cuccioli, sollevò l’indignazione delle mamme, che li vietarono, mentre i papà se la ridevano sotto i baffi.)
Era il momento più atteso dai cuccioli,
che si sbellicavano a sentirle cantare
ballate e stornelli con quel
loro accento metallico.
Le cose andavano così bene che altre
tribù di scoiattoli, vinta la diffidenza,
si convinsero ad affidare i loro piccoli alle
pallottole e si unirono alle serate di festa.
Gli scoiattoli accettarono con entusiasmo.
ballate e stornelli con quel si convinsero ad affidare i loro piccoli alle
pall
Una sera, i grandi non erano ancora
rientrati, una strana ragazzina arrivata
con una moto accese un fuoco proprio
sotto al loro albero.
Incuriosita dal suono di un misterioso
violino nel bosco, la ragazzina
se ne andò lasciando il fuoco
incustodito e l’albero…
Sempre all’erta, le pallottole riuscirono
a salvare tutti i piccoli.
Sfortunatamente, essendo di piombo
e il calore dell’incendio altissimo,
le pallottole si squagliarono proprio
sul ramo su cui si erano sedute
la prima volta.
La loro leggenda rimane viva nei racconti degli scoiattoli,
che ancora oggi narrano ai loro piccoli la storia delle due
eroiche pallottole!
Di loro rimasero solo due informi piastre di metallo.
Seguì un periodo di grandissima
tristezza, che culminò con una sfilata
di cornamuse. Il ramo fu dichiarato
monumento nazionale e tappezzato
di mughetti, i loro fiori preferiti.
La scuola riprese, guidata dagli studenti
più anziani.
Le pallottole avevano ormai gettato
le basi di quello spirito guerriero
che non li avrebbe più abbandonati.
2 · L’albero