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1 Metodologia e tecnica della ricerca sociale Prof. Francesco M. Battisti Università degli Studi di Cassino tel 06-4461001 • Unità 4 – La preparazione del questionario

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Metodologia e tecnica della ricerca sociale

Prof. Francesco M. BattistiUniversità degli Studi di Cassino

tel 06-4461001

• Unità 4 – La preparazione del questionario

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Materiali del corso

• Kenneth Bailey, Metodi della ricerca sociale; Bailey Kenneth D.; Il Mulino capitolo 6

• .

• Sito delle dispense del corso:• http://scienzaesocieta.cassino.edu/laborato/

metodi/

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La preparazione del questionario

• La serietà di una indagine si valuta anche rispetto al tempo occorso per la preparazione del questionario.

• Un’inchiesta consiste nel porre un certo numero di domande ad un gruppo di soggetti scelti in modo da costituire una sezione trasversale rappresentativa dell’intera popolazione, alla quale l’indagine si riferisce.

• Le persone a cui vengono rivolte le domande costituiscono gli intervistati od i rispondenti.

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Censimenti

• Quando le inchieste riguardano una popolazione piuttosto che un campione si dicono «censimenti».

• Solitamente le inchieste vengono svolte su campioni perché risulta impossibile intervistare l’intera popolazione.

• Quando poi le domande riguardano argomenti di attualità sui quali si vuole valutare il consenso temporaneo, le indagini si chiamano sondaggi di opinione..

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La dimensione temporale delle indagini

• Le inchieste costituiscono generalmente la fotografia di una opinione pubblica in un determinato istante.

• Gli studi di trend costituiscono una ripetizione della indagine, secondo intervalli temporali regolari, per valutare il modo in cui l’opinione di una popolazione di persone varia attraverso il tempo.

• Nella indagine di panel lo stesso gruppo di persone viene intervistato una o più volte successivamente nel tempo.

• Le indagini compiute su un arco di tempo lungo sono denominate indagini longitudinali.

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La rilevanza del questionario

• A prima vista un questionario appare come una lunga sequela di domande. Tuttavia, prima di passare alla costruzione del questionario il ricercatore ha dovuto chiarire i concetti teorici della sua indagine.

• Il questionario deve combinare adeguatamente l’indagine sui concetti teorici con la rilevanza delle domande che vengono rivolte al campione.

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Criteri di rilevanza

• Rilevanza degli scopi dell’indagine. Gli scopi della indagine debbono risultare chiari e circoscritti, al contrario di interviste che vengono fatte apparentemente senza uno scopo. L’indagine deve avere rilevanza e legittimità non solo per il ricercatore, ma anche per i soggetti intervistati che la riconoscono e rispondono senza mentire od evitare le domande..

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Rilevanza delle domande

• Le domande debbono risultare rilevanti rispetto agli scopi della indagine. Il ricercatore privo di esperienza rischia di combinare domande altamente rilevanti con domande irrilevanti disorientando l’intervistato.

• L’intervistato reagisce alle domande irrilevanti rifiutandosi di rispondere oppure pensando che il proprio tempo sia sprecato, oppure pensando a secondi fini nella indagine.

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Tecniche per aumentare la rilevanza delle domande

• 1. Utilizzare un questionario diverso per una popolazione avente caratteristiche diverse (uomini e donne nel caso di interviste sulla vita intima, ecc.)

• 2. Permettere una formulazione multipla all’interno dello stesso questionario a seconda delle caratteristiche dell’intervistato

• Saltare a gruppi di domande diverse secondo delle domande filtro.

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Domanda filtro

• E’ coniugato/a ?• SE SI passare alla domanda n. 72• SE NO• Allora come passa il tempo libero da solo/a?

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Errori comuni nella formulazione delle domande

• Una domanda contiene due domande diverse• «Cosa fa quando sta a casa od esce con gli

amici?»• Sono due circostanze diverse che implicano due

domande diverse• Le domande che contengono le congiunzioni «o»

ed «e» debbono essere controllate se non contengono un significato non univoco.

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Ambiguità nelle domande

• «In quale categorie si colloca, degli alti o dei bassi?»

• Chi sono costoro?• «E’ rocchettara?»• Il termine da dialetto non consente una

specificazione scientifica della tipologia. Evitare di utilizzare linguaggio di gergo non comprensibile a tutti.

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Ambiguità delle categorie

• «Pensa di essere ben voluto?»• «Appartiene alla classe superiore?»• «Le è uno che si dà stile?»

• Anche l’inserimento della categoria “altro” non facilita una chiarificazione dei termini

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Livello linguistico non comprensibile

• Le seguenti parole non sono comprese da ragazzi delle scuole medie inferiori

• “Precludere, aggressivo, malizioso, moralistico, concretezza, astrazione, pregiudizio, investimento, libido, ecc.”

• Questi termini utilizzati implicano una effettiva incomprensione del questionario.

• Utilizzare il livello quotidiano del linguaggio.

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Livello linguistico non comprensibile

• Evitare la doppia negazione• Non le sembra che se non farebbe…?• Evitare congiuntivi• Se potesse si riterrebbe felice?• Evitare condizionali• Egli sarebbe l’uomo giusto per lei?• Evitare avverbi• Le appare notevolmente costoso?

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Evitare domande imbarazzanti

• Di carattere sessuale• Sulla violenza personale e familiare• Sui soldi e sul loro uso• Sul consumo di alcool e stupefacenti• Sui tradimenti• Ecc.

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Domande aperte o chiuse

• I vantaggi delle domande chiuse sono che le risposte sono standardizzate e consentono di confrontare i soggetti tra di loro.

• Le risposte sono più facili da codificare• L’intervistato si fa una idea più chiara di quello

che si vuole dallo stesso• Le risposte sono relativamente complete• Una domanda chiusa facilita il compito

dell’intervistatore (si richiede meno esperienza)

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Vantaggi delle domande aperte

• Sono utili per sondare una situazione non conosciuta e per accertare le varie modalità di risposta

• Consentono di rispondere in modo dettagliato ed appropriato ed aggiungere le precisazioni dell’intervistato

• Si possono utilizzare quando le modalità di risposta sono troppo numerose.

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Modalità di risposta per le domande aperte

• Le modalità di risposta per le domande aperte consistono in generale soltanto di uno spazio bianco in cui l'intervistato può scrivere la propria risposta. Il ricercatore può controllare l'ampiezza della risposta dell'intervistato concedendogli uno spazio più o meno abbondante. Tuttavia, il ricercatore deve stare attento a fornire almeno uno spazio sufficiente per una risposta completa evitando che l'intervistato sia costretto a scrivere ai margini e sul retro.

• Alcune domande aperte, in particolare quelle che forniscono un unico numero (età in anni compiuti) come risposta, possono richiedere un solo spazio bianco ( ... ).

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Modalità di risposta per le domande chiuse

• Le modalità delle domande chiuse o ad alternativa prefissata sono a volte più complicate.

•  • La maggior parte delle risposte sono variabili che hanno due o più

modalità distinte. Il modo di presentazione dipende, almeno in parte, dal fatto che la variabile sia

• i) nominale (modalità non numeriche discrete come maschio o femmina),

• ii) ordinale (modalità ordinate per rango come favorevole, indifferente, sfavorevole),

• iii) a intervalli (modalità ordinate e con eguali intervalli fra ciascun rango e il precedente o il successivo, come la scala di temperatura Fahrenheit),

• iv) di rapporti (è semplicemente una misurazione ad intervalli con un punto zero prefissato, come l'età).

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Modalità di risposta per le domande chiuse

• La regola fondamentale per costruire le modalità di risposta consiste nel prevedere tutte le possibili risposte e nello scriverle nel modo più chiaro e semplice possibile.

 E’ importante che si indichi come ci si deve comportare per rispondere alla domanda (con una crocetta, un quadratino, cerchiando un numero). Per le domande nominali con risposte fattuali (a differenza di quelle che richiedono opinioni), è prevalso l'uso di elencare ciascuna alternativa e di fornire uno spazio bianco o una casella da contrassegnare o un numero da contornare con un cerchio. Ad esempio:

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Modalità di risposta per le domande chiuse• Un altro modo per disporre ciascuna domanda e le sue appropriate

modalità di risposta consiste nell'incasellare queste ultime. Le modalità di risposta incasellate in questo modo sono molto efficaci per eliminare possibili confusioni sul modo in cui segnare la risposta che si ha in mente. Questa disposizione richiede molto spazio, ma si può spesso ovviare a questo svantaggio inserendo più domande in un solo specchietto come nel seguente esempio:

• «La preghiamo di indicare il nome, l'età e il sesso di tutti i suoi figli e di indicare se il bambino è iscritto o no al programma di assistenza pediatrica dell'Università della California. Cominci dal bambino più piccolo»

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Modalità di risposta a griglia per

Le variabili più facili da misurare sono quelle come maschio e femmina, in cui le modalità sono distinte concettualmente, generalmente note e di numero limitato. In altri casi, invece, possono essere presenti moltissime modalità.

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Modalità ordinali di risposta

• Un gran numero di items del questionario, spesso la maggioranza, è costituito da domande di opinione o di atteggiamento in cui le risposte sono ordinali o quasi ordinali. Queste modalità di risposta sono in generale contrassegnate come le modalità nominali, ossia ponendo una crocetta su uno spazio bianco o una casella oppure cerchiando un numero. Tuttavia, al contrario delle variabili nominali in cui le modalità sono determinate empiricamente, le categorie per una scala ordinale sono spesso più soggettive e devono essere definite dal ricercatore.

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Modalità ordinali di risposta

• Ad esempio, ad una domanda in cui viene chiesta all'intervistato la qualità dell'insegnamento nell'università da lui frequentata, si può dare una risposta in una scala che va da pessima ad eccellente.

• In questi casi, il ricercatore deve decidere sino a quale dettaglio graduare la scala. In altri termini, deve decidere quante modalità inserire tra la più alta e la più bassa e in generale dovrà fornire una posizione media tra queste modalità. Alcune scale dì risposta comunemente usate sono le seguenti:

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Modalità ordinali di risposta

• l. Molto d'accordo / d'accordo / indifferente / in disaccordo / assolutamente in disaccordo / non in grado di rispondere.

• 2. Ottimo / discreto / appena sufficiente / insufficiente / pessimo non in grado di rispondere.

• 3. Ottimo / buono / discreto / scadente / pessimo / non in grado di rispondere.

• 4. Spesso / qualche volta / quasi mai.

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Modalità ordinali di risposta

• l. Molto d'accordo / d'accordo / indifferente / in disaccordo / assolutamente in disaccordo / non in grado di rispondere.

• 2. Ottimo / discreto / appena sufficiente / insufficiente / pessimo non in grado di rispondere.

• 3. Ottimo / buono / discreto / scadente / pessimo / non in grado di rispondere.

• 4. Spesso / qualche volta / quasi mai.

• 5. Sinistra estrema / sinistra / centro sinistra / centro / centro destra / destra / destra estrema (si osservi che questa è in realtà una variabile nominale, che viene però trattata come se fosse ordinale).

• 6. Sempre vero / spesso vero / raramente vero / mai vero / non so.

• 7. Molto importante / importante / abbastanza importante / non importante / non so.

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Modalità di risposta a termometro

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Modalità di risposta a termometro

In queste domande, dette «termometri», le modalità vengono generalmente ripetute per ciascuna domanda, invece di essere stampate una volta sola in cima alla pagina. Una modifica che si può apportare alle scale di risposta dei termometri consiste nel collocare una categoria centrale zero, con punteggi negativi sulla sinistra e positivi sulla destra come nel seguente esempio:

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Modalità di risposta a termometro

Spetta al ricercatore decidere quante modalità di risposta sono necessarie. Da un rapido esame di un certo numero di questionari, pare che per i termometri si tenda ad utilizzare parecchie categorie, da un minimo di 6 o 7 sino a un massimo di 9 o anche più. E’ più facile usare un maggior numero di categorie con questa disposizione perché non è necessario pensare ad una denominazione per ciascuna di esse. Un esame degli esempi forniti sopra, tutti ricavati da questionari effettivamente utilizzati, mostra che il numero di categorie modali (più frequenti) per le domande ordinali del tipo non a termometro pare essere di circa 5 (non contando la categoria «non in grado di rispondere»), anche se spesso si usano perfino due sole modalità (d'accordo / non d'accordo) o tre (più della media / in media / meno della media), e non manchino esempi di sette o più modalità. Se è previsto un numero troppo basso di modalità di risposta, ciascuna sarà molto eterogenea perché raggrupperà nella stessa categoria persone con opinioni molto differenziate o con livelli di impegno diversi.