1_ lezione laboratorio

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a.a. 2011 - 2012 Laboratorio Disegno dell’Architettura 2

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  • a.a. 2011 - 2012

    LaboratorioDisegnodellArchitettura2

  • il disegno dellarchitettura

    Sin dal mondo antico come chiaramente ricordano le pagine di Vitruvio il disegno stato una materia basilare nella formazione dellingegnere, non solo per il suo ricorso applicativo nella pratica professionale, ma anche come disciplina propedeutica e preliminare indispensabile al progetto, poichne costituisce il linguaggio essenziale.

    Larchitetto usa il disegno per progettare, ovvero prima per capire e poi per ragionare, infine per descrivere e raccontare ad altri.

    - Spiega e ragiona con schemi, appunti grafici, modelli geometrici

    - Descrive con il disegno tecnico

    - Racconta con immagini percettive, prospettive, animazioni

    Come diceva il Vasari, il processo nasce nella mente per poi scendere nella mano; quindi il disegno lespressione di un fatto intellettuale che chiarisce concetti mentali che poi devono essere trasmessi ad altri.

  • Il laboratorio progettuale il luogo

    in cui teoria e prassi si integrano nella ricerca volta alla comprensione del progetto

    in cui attuare la sperimentazione di soluzioni possibili e non pre-costituite, in quanto la progettazione non un dogma, ma legata alla sensibilit, alla personalit e soprattutto alla cultura del progettista

    in cui appropriarsi di termini di linguaggio semplici e chiari, che siano capaci di ordinare e inquadrare le prime idee, per formare una griglia nella quale sia possibile inserire ogni ulteriore nozione ed esperienza, una griglia che permetta la tessitura del sistema.

    Possedere quindi una manualistica che ristabilisca le basi di una buona e diffusa comprensione dellarchitettura che giornalmente legata ai bisogni della societ e degli individui che la vivono.

  • in cui riappropriarsi di ci che stato fatto (del fare architettura), mettere il luce le regole del progetto attraverso ridisegni, decostruzioni, analisi formali, geometriche e percettive, per comprendere:

    dimensioni e forme degli spazi

    ingombro mobili e spazio indispensabile per svolgere le funzioni

    i morfemi (elemento che caratterizza una forma), i grafemi (segni elementari) e gli stilemi (elemento che caratterizza uno stile), e quindi come si andata modificando la struttura grammaticale e sintattica.

  • dellapprofondimento pratico-applicativo legato al lavoro di progettazione in cui il disegno lo strumento non solo di trasmissione delle idee, il linguaggio con cui il progettista si esprime in maniera univoca, e di valutazione del progetto, ma lostrumento analitico-cognitivo attraverso cui svelare

    - la parte nascosta dellarchitettura

    - il processo ideativo del progettista

    - le leggi formali del progetto

    - la struttura sottesa che rende unitaria la conformazione

    Afferma Franco Purini: un edificio anche molto semplice non pu essere compreso nella sua identit formale complessiva, nella sua logica formativa, nelle sue singole parti e nelle connessioni che le legano senza lintervento del DISEGNO

  • . comprenderemo liter progettuale attraverso la lettura e analisi dellopera di un progettista moderno, appropriandoci delle sue opere a-posteriori attraverso il ri-disegno quale mezzo espressivo-interpretativo del progetto, attraverso cui avviene il riconoscimento e lacquisizione di concetti che diventano guida per una progettazione chiara e conclusa.

    Si analizzeranno gli aspetti:

    morfologici, dal greco Morph = studio delle forme esterne e delle strutture interne che regolano un organismo

    tipologici, studio dei tipi dal greco typos =segno impresso, modello, esemplare

    riferimenti storico-culturali,

    funzioni,

    materiali costruttivi,

    gerarchia degli spazi,

    analisi delle componenti formali (elementi lessicali, stilemi) modularit, simmetria, rapporti, proporzioni

  • laspetto compositivo della forma

    Si comprender attraverso la decomposizione dellinsieme le

    modalit attraverso le quali gli elementi sono costituiti e tenuti

    insieme, le loro organizzazioni e relazioni, i meccanismi della

    forma e la logica del processo di conformazione e progettazione.

    Si attuer quindi una ricerca morfologica intesa nel significato

    non solo qualitativo ma conoscitivo delle regole, gerarchie e rapporti che

    sottendono e organizzano la totalit architettonica

  • Si utilizzeranno tecniche di rappresentazione e mezzi espressividiversi (P.O., assonometrie, spaccati assonometrici,esplosi

    assonometrici, ombre, prospettive, rendering, dal modello fisico al modello digitale, tavole di sintesi per la presentazione del progetto)

    cercando di utilizzare quelli pi appropriati dal punto di vista dellanalisi, dellinterpretazione e della comunicazione, affinch la disarticolazione e la destrutturazione delloggetto in parti ci dia, se

    ben fatta, la possibilit di poter essere sempre riconducibile allunit figurativa iniziale.

    Si acquisir quindi un corretto linguaggio grafico con cui si estrinseca lidea progettuale per renderla comprensibile a noistessi e farla comprendere a chi la legge, ed acquisire la struttura mentale ed i materiali per organizzare (in seguito) le forme e lo spazio, sviluppare le capacit di invenzione, con creativitcosciente delle nostre scelte future e di come esse incideranno sulla societ e la modificheranno

  • al rigore formale si unisce la complessit dellinvenzione

    R.Meier, Casa GiovannittiPittsburg 1979-1983

  • la griglia attraverso la quale il progetto si forma

    Geometrie ortogonali che regolano le esigenze funzionali e costruttive

    Il quadrato della piastrelle 50x50 definisce la maglia strutturale portante

  • lorganizzazione degli spazi

    studio delle proporzioni geometriche, discernimento dei volumi, disaggregazioni per parti omogenee

  • lorganizzazione degli spazi

    attraverso la lettura volumetrica

    della composizione

    Il volume un cubo scavato sulla diagonale

    per aggregazione, scomposizione e sottrazione di volumi ottiene larchitettura

  • lorganizzazione DISTRIBUTIVA, ovvero le relazioni tra AMBITI/FUNZIONI/PERCORSI.

  • La realizzazione del progetto introduce nellambiente circostante

    una MODIFICAZIONE che sarmaggiore quanto pi vasta sar

    larea interessata direttamente e quanto pi forte la differenza tra i

    volumi, le superfici, le linee, i colori e le altre qualit del preesistente e i rispettivi caratteri del progettato,

    unalterazione quindi spaziale.le relazioni con il

    contesto

  • Larchitettura compatta esibisce il proprio piacere formale

    Loggetto guarda il paesaggio che guarda loggetto.

    Non vi organica integrazione con la natura ma si confronta con il paesaggio.

    La scena naturale si riflette nelloggetto attraverso le trasparenze

    Smith House, Connecticut R.Meier

  • Quest'architettura (definita dal suo autore architettura organica")

    promuove unarmonia tra l'uomo e la natura, la creazione di un nuovo sistema in equilibrio tra lambiente

    costruito e l'ambiente naturale attraverso l'integrazione dei vari elementi artificiali (costruzioni,

    arredi, ecc.) e naturali dell'intorno ambientale del sito. Tutti divengono

    parte di un unico interconnesso organismo architettonico

  • in primo luogo

    comprendere il significato di progetto

  • Il termine progettare deriva dal latino

    Projectare

    projectus azione di gettare avanti

    pro avanti + jcere gettare

    - immaginare, ideare qualcosa e studiare il modo di attuarla(un progetto di viaggio, un progetto di legge..)

  • Il progetto una risposta ad un programma

  • Progettare significa raccogliere una serie di informazioni, di strumenti e soprattutto

    coordinare i diversi compiti ed elementi in gioco, in un continuo dialogo

    che lega indagini, ricerche e progetto

    E unazione programmata che d luogo ad un processo in cui vengono organizzati i

    dati per realizzare un artefatto.

  • Nel progetto di architettura, come afferma Gregotti,esiste una distanza notevole tra desiderio e

    soddisfacimento dello stesso e

    questa distanza e' occupata dal progetto ovvero

    dal percorso che esso organizza.

    Il fine primo dell'architettura puo' essere raggiunto organizzando i materiali dell'architettura in modo che essa

    divenga costruzione. Le modalita' di questa organizzazione sono

    definite dal progetto.Franco Purini

  • LE FASI DELLITER PROGETTUALE:

    programmazione (vengono definite le scelte di base dalle quali dovr partire la progettazione. Scelte che possono riguardare non solo il programma da realizzare e il sito adatto, ma anche gli aspetti quantitativi e qualitativi che entreranno in gioco nel progetto)

    progettazione (processo compositivo-creativo nel quale viene pensato, studiato e costruito per approcci successivi, per approssimazioni via via pi grandi, il design delloggetto)

    attuazione la fase durante la quale si passa dal progetto alla sua realizzazione

    gestione il rapporto tra lacommittenza e il fruitore

  • PROGRAMMAZIONE, la fase in cui vengono messe a punto, dopo analisi preventive (analisi costi-benefici), le scelte di base dalle quali dovr partire la progettazione. Scelte che possono riguardare non solo il programma da realizzare e il sito adatto, ma anche gli aspetti quantitativi e qualitativi che entreranno in gioco nel progetto

    la spesa globale

    le finiture,

    gli impianti,

    i criteri di fruizione (titolo di godimento affitto o vendita) e di parallela gestioneUn programma potr essere diviso in due momenti: progetto e piano, contraddistinti in due processi ideativo ed attuativo. Processi questi finalizzati sia per la produzione di oggetti sia per interventi su scala urbana e territoriale.

  • PROGETTAZIONE nel senso ristretto del termine, che riguarda la fase nella quale viene pensato, studiato e costruito per approcci successivi, per approssimazioni via via pi grandi, il design delloggetto, inteso nel significato inglese di fase centrale delliter progettuale cio della fase che interessata dal processo compositivo-creativo. Questa consta di:

    Una prima fase di ricognizione e raccolta dei dati, che chiamiamo descrizione

    Una fase intermedia di riflessione critica che chiamiamointerpretazione

    Una fase conclusiva e decisiva di definizione dell'oggetto, che chiamiamo operazione

  • Lideazione il momento iniziale della progettazione ed anche un dato importante e fondamentale di partenza: lidea generatrice, questa pu anche essere stimolata da visioni e suggestioni molto lontane da quella che la tecnica del costruire...

    Argan afferma che anche limmaginazione una tecnica, generatrice di immagini che popolano lo spazio della mente prima che quello del mondo.

    In questa fase entrano in gioco i rapporti di scala, dal territoriale allurbano allarchitettonico, per pensare lopera nel contesto in cui dovr prendere posto e verificarne i contrasti e le assonanze, le permeabilit delle sue componenti ai caratteri del luogo e la capacit di questo di fagocitarla assimilandone le qualit formali e spaziali

  • In questa fase si realizza nella mente del progettista la struttura delledificio in tutti i suoi aspetti, che viene espressa e trasmessa per la comprensione prima e lesecuzione dopo, attraverso il DISEGNO, che investe tutto il mondo dello scibile e che possiede il duplice significato di invenzione-progettazione

    design ha radici etimologiche nel latino designare = raffigurare

    e quindi de = rafforzativo del compiersi di unazione

    + signare = segnare, tracciare, stabilire,

    esprimere

    e di operazione grafica per la

    costruzione-comunicazione

    dellinvenzione stessa.

    .

  • Attraverso le sue regole e i suoi codici di rappresentazione,

    dallo schizzo a mano libera, istintivo ed immediato,

    alle proiezioni geometrichecapaci di rendere visivamente su due dimensioni le tre dimensioni delloggetto-progetto (piante, sezioni, prospetti, prospettive, assonometrie, plastici),

    alle ricostruzioni 3D, consente di esprimere chiaramente e universalmente ci che la parola non riesce e non pu descrivere

  • Il disegno durante lelaborazione progettuale un mezzo che il progettista usa per visualizzare le immagini formate nel suo cervello, onde poterne verificare personalmente la validit e la congruenza con le altre immagini dello stesso progetto e trarne considerazioni utili alla correzione e allo sviluppo delle stesse in altri grafici.

    Non pu essere considerato solo tramite funzionale ma strumento grazie al quale possibile realizzare visivamente la creativit, come afferma De Rubertis una sorta di protesi mentale che consente leffettualit del pensiero.

    Ogni fatto creativo pu essere controllato e verificato nei suoi valori estetici e nei suoi significati intrinseci, al fine di realizzare quellautocontrollo che il presupposto fondamentale di qualsiasi attivit creativa

  • Con il termine disegno si indicano inoltre i grafici che lo stesso progettista preparer per la committenza, che saranno gli stessi elaborati utilizzati in fase di ideazione ma resi pi chiari ed espliciti. Le fasi interne al design sono tre:

    - una fase di impostazione, che pu proporre soluzioni alternative;

    - una seconda fase del progetto di massima, nella quale lalternativa prescelta viene sviluppata schematicamente alle piccole scale;

    - una terza fase dellesecutivo nel quale il progetto viene sviluppato tenendo conto delle osservazioni fatte sul progetto di massima e che comprende lo sviluppo di tutti i disegni che occorrono per il cantiere.

  • dallo schizzo

    eseguito dalla mano e dettato

    dalla mente

  • Santiago Calatrava

    Ponte Alamillo, Siviglia

  • Scarpa C., padiglione del Venezuela, 1953-56,

    studi di pianta, alzato, sezione e prospettive

  • Bolles e WillsonProgetto Casa rossa e Casa verde

    dallo schizzo al disegno codificato

  • Bolles e Willson

    Sede immobiliare

  • Bolles e Willson

    Biblioteca europea dellinformazione e della cultura

    Milano, 2001

  • alla maquette

    attraverso cui lopera

    viene espressa per

    frammenti, scomponendo il modello in singoli

    elementi che danno

    lunitariet dellarchitettura

  • al modello virtuale

  • CAMPUS MUSEALE, espositore di arti visive

    Progetto architettonico: Zaha Hadid LTD

    Committente: Ministero per i Beni e le Attivit CulturaliDirezione generale per larchitettura e larte contemporanee

    Levoluzione informatica e il progetto di architettura..

  • M. Fuksas

    Palazzo Centrale Congressi,

    Roma

    1998-2008

  • Il percorso ideativo si interseca con i materiali, le tecniche, lo spazio, la forma.

    Renzo Piano afferma dal primo istante comincio a pensare ai materiali, ai modi, alla tekn, a quale sar il processo, alla materia col quale lo far, perch uno degli elementi del rapporto con il clima, la storia e il contesto la memoria.

    In queste componenti possiamo ritrovare lantica (quanto mai attuale!) triade vitruviana:

    Firmitas (solidit nella statica e nei materiali)

    Venustas (venust, bellezza, estetica)

    Utilitas (utilit nella funzione)

    un sistema integrato, un organismo nel quale le componenti la triade vitruviana dellutilitas, della firmitas e della venustas siano non solo compresenti, ma necessariamente fuse, risolte e dissolte nella risultante architettura.

    STRUTTURA

  • - Lopera architettonica risulta innanzitutto dallo studio dei contenuti sociali, delle ragioni istituzionali per le quali una determinata societ o potere richiede unopera architettonica (utilitas) e che queste ragioni umane debbono fornire la base di ogni buona progettazione;

    - la struttura spaziale che larchitetto avr immaginato come la pi idonea per rispondere alla domanda sociale dovr essere pensata in termini costruttivi-tecnologici (firmitas), cio realizzata attraverso limpiego di materiali opportuni perch possa resistere staticamente e possa proteggere dal caldo, dal freddo, dal rumore, ..

    - queste due operazioni dovranno essere fatte daccordo servendosi delle capacit di controllo fornite dalla cultura architettonica, tesa appunto a che utilit e resistenza annullino le loro incompatibilit reciproche e azzerino la loro identit per trasformarsi e fondersi in quello che si chiama architettura, cio la risultante estetica-venustas.

    Durante il processo progettuale il progettista si applicher in certe fasi operative su una sola delle componenti la triade vitruviana rapportandola alle altre componenti in un continuo rimando per la verifica della congruit della scelta fatta rispetto agli altri parametri.

  • Il progetto quindi viene concepito come

    costruzione di una struttura, di un sistema integrato, di

    un organismo in cui il tema della complessit

    architettonica che mette insieme pi componenti

    (distributive, formali, costruttive, simboliche,

    linguistiche, economiche)

    viene risolto in un unicum che ARCHITETTURA

  • Per architettura non si intende lopera darte bens ogni manifestazione di attivit umana, intesa a fornire agli uomini gli spazi interni ed esterni necessari allo svolgimento delle funzioni

    vitali.

    Larchitettura intesa come memoria delle societ passate ed quindi anche la capacit di una cultura di rappresentare se

    stessa.

    Larchitettura il risultato duna attivit naturale delluomo, che cerca di provvedere a umanizzare lo spazio naturale con i mezzi

    che la cultura cui appartiene gli mette a disposizione.

    Il progetto un prodotto culturale dotato di una dignit propria. Il progetto viene costruito in un dato luogo e in un dato tempo e quindi

    rappresenta una sezione delle cose che avvengono nel tempo...

    Ogni progetto e' una occasione unica nel contesto e nel tempo in cui avviene. Quindi testimonianza. Gino Valle

  • Leon Battista Alberti iniziava il terzo libro del suoDe re edificatoria con queste parole:

    Il modo di eseguire una costruzione consiste tutto nel ricavare da diversi materiali disposti in un certo ordine e congiunti ad arte, una struttura compatta e nei limiti del

    possibile integra e unitaria. Si dir integro e unitario quel complesso che non contenga parti scisse o separate

    dalle altre o fuori del loro posto, bens in tutta lestensione delle sue linee dimostri coerenza e

    necessit. Bisogna quindi ricercare, nella STRUTTURA, quali siano le parti fondamentali, quale il loro

    ordinamento, quali le linee di cui si compongono.

  • Lorganismo unitario viene quindi da lui considerato sinonimo di struttura.

    Struttura deriva dal latino struere= costruire

    il cui significato inizialmente era legato al concetto di resistenza della struttura stessa, in secondo tempo utilizzato per definire lorganizzazionefisica degli animali e delle piante, del suolo terrestre e di qui in poi per indicare lordine e il modo di essere di un organismo.

    Quindi un edificio una struttura - poich ogni spazio e ogni sua membratura devono essere in un rapporto stretto rispettivamente con tutti gli altri e tutto linsieme. Di contro questa struttura edificio quando si presenta come entitautonoma di dipendenze interne, cio come una struttura comprendente insieme forma e contenuti, con una sua struttura fisica, tecnologica luna a sostegno dellaltra.

    Edificio come struttura architettonica compiuta, autonoma con una sua logica interna ma che fa parte di un tutto pi ampio che il contesto urbano ed ambientale cui appartiene, con cui creer unaltra struttura, unaltra entit di dipendenze interne, autonoma e insieme correlata con altre strutture al contorno.

  • struttura di spazi interni ed esterni, organizzati in stretta relazione con la struttura sociale, istituzionale, di cui deve essere il contenitore; un contenitore idoneo allo svolgimento delle funzioni sociali cui si svolgeranno dentro;

    La struttura edilizia in quanto autonoma deve essere divisibile in pi strutture:

  • - Struttura tecnologica, capace di realizzare materialmente quegli spazi (separazione e comunicazione fra di loro e fra loro e lesterno, o fra loro e altre strutture esterne), capace di resistere nel tempo e di difendere le persone e le cose dagli agenti atmosferici;

    - Struttura figurativa, o di immagine dato che larchitettura rappresenta le finalit e i modi con i quali e per le quali una cultura lha voluta, programmata, progettata, realizzata, destinata alla fruizione

  • Lo spazio non da intendersi solo statico ma variabile mutante in rapporto al tempo e in rapporto con la dimensione umana. Il concetto di spazio dunque relativo alla dimensione ed alla posizione del fruitore, in relazione al movimento dellosservatorestesso allinterno ed allesterno dellambiente e delledificio e nel passaggio tra i diversi ambienti.

    E quindi asseribile che lo spazio sempre dinamico in quanto visibile e fruibile da differenti punti di vista. Per un edificio lo spazio la sua principale dimensione che risulta dalla composizione, moltiplicazione e non semplice addizione di tutti gli spazi elementari, cio dei vuoti definiti da pieni e dunque dalla loro combinazione e successione lungo i percorsi piimportanti. E necessario nel progetto creare una sintassi spaziale, fatta dalla compenetrazione di spazi elementari e di contiguit di piani verticali diversi

    la quarta dimensione

  • Laspetto spaziale e figurativo di quanto appare allesterno delledificio deve esprimere, per chi fuori, i valori sociali, istituzionali, e i correlativi valori spaziali e figurativi contenuti dentro.

    Spesso con il termine volume si fa riferimento a quanto visto dallesterno, mentre la parola spazio viene impiegata in riferimento a quanto si visto allinterno, quasi come se al volume si desse un significato di convesso ed allo spazio visto come negativo del volume, di concavo.

    E indubbio che la sensazione spaziale non riferibile solo agli interni in quanto pensando alle piazze queste possono essere il pi delle volte considerate degli interni privi di copertura, in cui il cielo rappresenta il soffitto, una copertura aperta che d la dinamicit dellambiente (le ore, le stagioni, il tempo) (cambiamenti stanza)

    Lo spazio delimitato dalle superfici con le loro dimensioni e forme con la loro articolazione plastica e cromatica