1 La Parrocchia “spazio domestico di testimonianza dell’amore di Dio” nel territorio Secondo...

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1 La Parrocchia La Parrocchia spazio domestico di spazio domestico di testimonianza testimonianza dell’amore di Dio” dell’amore di Dio” nel territorio nel territorio Secondo le indicazioni della Secondo le indicazioni della Nota Nota pastorale pastorale della CEI della CEI “Il volto missionario delle “Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia” parrocchie in un mondo che cambia” in una ecclesiologia di comunione in una ecclesiologia di comunione

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La Parrocchia La Parrocchia ““spazio domestico di spazio domestico di

testimonianza testimonianza dell’amore di Dio”dell’amore di Dio”

nel territorionel territorio

Secondo le indicazioni della Secondo le indicazioni della Nota pastoraleNota pastoraledella CEI della CEI “Il volto missionario delle parrocchie “Il volto missionario delle parrocchie

in un mondo che cambia”in un mondo che cambia”in una ecclesiologia di comunionein una ecclesiologia di comunione

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Alcuni interrogativi di partenza…Alcuni interrogativi di partenza… L’impegno di servire i poveri in nome della Chiesa, pone un L’impegno di servire i poveri in nome della Chiesa, pone un interrogativo interrogativo

importanteimportante::-- La La caritàcarità è è uno dei vari compitiuno dei vari compiti della Chiesa, è in della Chiesa, è in concorrenzaconcorrenza con la con la missione, missione, o o èè un un fatto centrale dell’ecclesiologiafatto centrale dell’ecclesiologia che trova che trova nell’nell’agagápeápe (nel(nell’amorel’amore gratuitamentegratuitamente ricevuto da Dioricevuto da Dio) ) una delle sue dimensioni una delle sue dimensioni costitutivecostitutive??

Il Il rischiorischiodi una di una visione riduttiva della caritàvisione riduttiva della carità a livello puramente a livello puramente funzionalefunzionale per per tranquillizzare la coscienza, o tranquillizzare la coscienza, o assistenzialisticoassistenzialistico e e organizzativoorganizzativo, , non è non è immaginarioimmaginario. (Il fare,l’elemosina e la beneficenza, anziché realizzare la . (Il fare,l’elemosina e la beneficenza, anziché realizzare la condivisione…)condivisione…)

Oggi due Oggi due possibili derivepossibili derive: fare della parrocchia : fare della parrocchia una una comunità «autoreferenziale»comunità «autoreferenziale» Un Un «centro di servizi»«centro di servizi» per l’amministrazione dei sacramenti per l’amministrazione dei sacramenti

Per Per evitare ciò, alcuni interrogativi su cui misurarci:evitare ciò, alcuni interrogativi su cui misurarci: ““Come intercettare i nuovi Come intercettare i nuovi ««luoghi»dell’esperienza umana così difficili e dispersi”?luoghi»dell’esperienza umana così difficili e dispersi”? ““Come accogliere e accompagnare le persone, tessendo trame di solidarietà in Come accogliere e accompagnare le persone, tessendo trame di solidarietà in

nome di un vangelo di verità e carità”?nome di un vangelo di verità e carità”? ““Come far sì che la parrocchia sia porta di accesso al vangelo per tutti”?Come far sì che la parrocchia sia porta di accesso al vangelo per tutti”? ““Come sfuggire al pericolo di ridursi a gestire il folklore religioso o il bisogno del Come sfuggire al pericolo di ridursi a gestire il folklore religioso o il bisogno del

sacro”? (Cf. Il volto miss. delle parr. n.4).sacro”? (Cf. Il volto miss. delle parr. n.4). E’ necessarioE’ necessario allora partire allora partire dall’ dall’origineorigine, dal , dal significatosignificato della della della caritàdella carità, , dimensione dimensione

costitutiva della comunità cristiana, costitutiva della comunità cristiana, in modo che ne conseguano in modo che ne conseguano scelte e azioni scelte e azioni adeguate di adeguate di testimonianzatestimonianza..

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SommarioSommario

Quale carità? Quale testimonianza della carità?Quale carità? Quale testimonianza della carità?

1.1. Origine e struttura trinitaria della caritàOrigine e struttura trinitaria della carità1.1 Origine e struttura della comunità cristiana1.1 Origine e struttura della comunità cristiana2. La carità-2. La carità-AgAgápeápe dalla mensa eucaristica dalla mensa eucaristica2.1 Dall’Eucaristia la 2.1 Dall’Eucaristia la koinoniakoinonia(comunione)(comunione)2.2 Dall’Eucaristia la 2.2 Dall’Eucaristia la diakoniadiakonia (servizio) (servizio)3. E’ da considerare che…3. E’ da considerare che…4. Aspetto normativo della carità ispirato a Cristo4. Aspetto normativo della carità ispirato a Cristo5. Dall’aspetto etico della carità a quello agapico, nell’ecclesiologia 5. Dall’aspetto etico della carità a quello agapico, nell’ecclesiologia

di comunionedi comunione6. La Novo Millennio Ineunte, afferma:6. La Novo Millennio Ineunte, afferma:7. … Ed allora, cosa fare in concreto?7. … Ed allora, cosa fare in concreto?8. 8. “Il volto missionario delle parrocchie…”“Il volto missionario delle parrocchie…” indicazioni conseguenti… indicazioni conseguenti… 9. Una testimonianza tradotta in presenza attenta sul territorio9. Una testimonianza tradotta in presenza attenta sul territorio10. Una testimonianza espressa nell’amore preferenziale per i poveri10. Una testimonianza espressa nell’amore preferenziale per i poveri11. La pastorale della carità per un cambiamento di mentalità11. La pastorale della carità per un cambiamento di mentalità12. I segni di una comunità soggetto di comunione e di missione12. I segni di una comunità soggetto di comunione e di missione

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1. Origine e struttura trinitaria della 1. Origine e struttura trinitaria della caritàcarità

Nel N.T. quando si parla di Nel N.T. quando si parla di agagápeápe, , si intende:si intende: Un amore che ci è gratuitamente donato fin dal Un amore che ci è gratuitamente donato fin dal battesimobattesimo: :

“L’amore (“L’amore (αγάπηαγάπη) di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo ) di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato” dello Spirito Santo che ci è stato dato” (Rm 5,5). (Rm 5,5).

Un amore che ci rende partecipi della vita trinitariaUn amore che ci rende partecipi della vita trinitaria: : “La grazia “La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore (del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore (αγάπηαγάπη) di Dio Padre e la ) di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo, sia con tutti voi” comunione dello Spirito Santo, sia con tutti voi” (2Cor 13,13) (2Cor 13,13)

Un amore che ci fa nascere a vita nuova e ci fa conoscere DioUn amore che ci fa nascere a vita nuova e ci fa conoscere Dio:: “Chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama, non “Chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama, non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore (ha conosciuto Dio, perché Dio è amore (αγάπηαγάπη) ” ) ” (1Gv 4,7-8). (1Gv 4,7-8).

Un amore che ci fa vivere in comunione con DioUn amore che ci fa vivere in comunione con Dio: : “Dio è amore “Dio è amore ((αγάπηαγάπη) ; chi sta nell’amore () ; chi sta nell’amore (αγάπηαγάπη) dimora in Dio e Dio dimora in ) dimora in Dio e Dio dimora in lui” lui” (1Gv 4,16). (1Gv 4,16).

Tutta la storia della salvezza ci dice che Tutta la storia della salvezza ci dice che Dio è caritàDio è carità. Un Dio che . Un Dio che accoglieaccoglie, , perdonaperdona, , rimane fedelerimane fedele al suo popolo, al suo popolo, dona tutto di sé dona tutto di sé in suo Figlio e ci chiede di diventare donoin suo Figlio e ci chiede di diventare dono..

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1.1 Origine e struttura della comunità1.1 Origine e struttura della comunitàcristianacristiana

Il Il protagonista della vita della Chiesaprotagonista della vita della Chiesa non è il parroco, né il non è il parroco, né il vescovo, né il Papa, né quindi l’operatore pastorale.vescovo, né il Papa, né quindi l’operatore pastorale.E’ E’ Gesù CristoGesù Cristo morto, risorto e presente in mezzo a noi, che ci morto, risorto e presente in mezzo a noi, che ci orienta e orienta e ci porta al ci porta al PadrePadre, , è lo è lo Spirito SantoSpirito Santo che ci suggerisce al che ci suggerisce al momento giusto le cose che Lui ci ha detto.momento giusto le cose che Lui ci ha detto.

La La struttura della chiesa è trinitaria.struttura della chiesa è trinitaria.Il Padre manda il FiglioIl Padre manda il Figlio, che nella croce ci , che nella croce ci rivela il suorivela il suo infinito amoreinfinito amore e e ci fa ci fa dono dello Spiritodono dello Spirito, per riportarci alla primitiva dignità. , per riportarci alla primitiva dignità. “Come “Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi… Ricevere lo Spirito il Padre ha mandato me, anch’io mando voi… Ricevere lo Spirito Santo…”Santo…” (Gv 20, 221-22). (Gv 20, 221-22).

Quando si parla di Quando si parla di missione nella Chiesamissione nella Chiesa, si fa riferimento all’, si fa riferimento all’amore amore di Gesùdi Gesù Cristo sotto l’azione dello Spirito Santo Cristo sotto l’azione dello Spirito Santo da manifestare nella da manifestare nella storia dell’uomo.storia dell’uomo.

Il cristianoIl cristiano è colui che è colui che crede a questo amorecrede a questo amore, , lo accoglielo accoglie, , esperimentaesperimenta che trasforma la propria vita e quindi sente il bisogno di che trasforma la propria vita e quindi sente il bisogno di comunicarlo ai fratellicomunicarlo ai fratelli che incontra. che incontra.

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2 La carità-2 La carità-agagápeápe dalladalla mensa mensa eucaristicaeucaristica

- II - II banchetto eucaristicobanchetto eucaristico è è ““fontefonte e e culmineculmine di tutta la di tutta la vita cristiana”vita cristiana” (LG n. 11)(LG n. 11)

““Non è possibile che si formi una Non è possibile che si formi una comunità cristiana se non avendo comunità cristiana se non avendo comecome radiceradice e come e come cardinecardine la la celebrazione della sacra celebrazione della sacra EucaristiaEucaristia”” (PO n 6) (PO n 6)

Le possibili risposte ai precedenti Le possibili risposte ai precedenti interrogativi, partono da un’unica interrogativi, partono da un’unica prospettiva:prospettiva:

““restituire alla parrocchia restituire alla parrocchia quella figura di quella figura di Chiesa Chiesa eucaristicaeucaristica che ne svela la che ne svela la natura di natura di misteromistero di di comunionecomunione e di e di missionemissione” ” (Il (Il volto missionario delle parr. N. 4).volto missionario delle parr. N. 4).

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2.1 2.1 Dall’eucaristia, la koinoniaDall’eucaristia, la koinonia (1Cor (1Cor

11, 17-34)11, 17-34)

L’espressione L’espressione koinoniakoinonia indicaindica::1.1. la la comunionecomunione con Dio Padre, in con Dio Padre, in

Cristo Signore nostro (1Cor1,9)Cristo Signore nostro (1Cor1,9)2.2. La La partecipazionepartecipazione al corpo e al corpo e

sangue di Gesù (1Cor 10,16)sangue di Gesù (1Cor 10,16)3.3. L’L’essere un cuor solo ed essere un cuor solo ed

un’anima solaun’anima sola e il e il condividere condividere tutto tutto (Atti 4, 32-33). (Atti 4, 32-33).

E’ E’ nella partecipazione nella partecipazione all’eucaristiaall’eucaristia che la comunità che la comunità cristiana vivendo la cristiana vivendo la koinoniakoinonia, , diventa diventa luogoluogo (casa) (casa) di di comunionecomunione sperimentata, sperimentata, per per poi esserepoi essere testimoniata testimoniata attraverso attraverso “la sollecitudine “la sollecitudine verso i più deboli e gli ultimi,verso i più deboli e gli ultimi, il farsi carico degli il farsi carico degli emarginati, dei poveri antichi emarginati, dei poveri antichi e nuovi, dei malati, dei minori e nuovi, dei malati, dei minori in disagio”in disagio” (Cf.Il volto missionario…n. (Cf.Il volto missionario…n. 10).10).

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2.2 Dall’eucaristia la 2.2 Dall’eucaristia la diakonia diakonia Gv 13, Gv 13, 1-341-34

L’evangelista L’evangelista Giovanni non Giovanni non racconta l’istituzione racconta l’istituzione dell’eucaristia, ma ci dell’eucaristia, ma ci riporta riporta l’episodio l’episodio della lavanda dei della lavanda dei piedipiedi, all’interno di , all’interno di quella cena ritualequella cena rituale (Gv (Gv

13, 1-11)13, 1-11)

Ci tramanda anche le Ci tramanda anche le parole esplicative di Gesù: parole esplicative di Gesù: “Sapete ciò che vi ho “Sapete ciò che vi ho fatto?... Se io il Signore, fatto?... Se io il Signore, ho lavato i vostri piedi, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato l’esempio…”ho dato l’esempio…” (Gv (Gv 13, 12-17) 13, 12-17)

Aggiunge poi: Aggiunge poi: “Vi do “Vi do un comandamento un comandamento nuovonuovo:: che vi che vi amiate gli uni gli amiate gli uni gli altrialtri, , comecome io vi ho io vi ho amato…amato… Da questo Da questo tutti sapranno che tutti sapranno che siete miei discepoli”siete miei discepoli” (Gv 13, 34)(Gv 13, 34)

Questo per indicare come Questo per indicare come servizioservizio (diakonia) (diakonia) e e

amore fraterno amore fraterno (koinonia)(koinonia)nascononascono

dal dal segno sacramentalesegno sacramentale (ag(agápe)ápe), ,

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E’ da considerare che …E’ da considerare che …

Gesù colloca nello stesso contesto Gesù colloca nello stesso contesto dell'ultima cena dell'ultima cena

l'istituzionel'istituzione dell'dell'Eucaristia Eucaristia (che anticipa l’offerta della (che anticipa l’offerta della sua vita)sua vita)

lala lavanda dei piedilavanda dei piedi la proclamazione solenne della proclamazione solenne del

comandamento nuovo comandamento nuovo dell’amoredell’amore,,

indicando che solo se indicando che solo se strettamente uniti, strettamente uniti, costruiscono la chiesa e la costruiscono la chiesa e la rendono credibile sul rendono credibile sul territorio.territorio.

DomandiamociDomandiamoci: : quantoquanto invece invece le nostre le nostre

celebrazionicelebrazioni, pur utilizzando parole , pur utilizzando parole e segni molto evocativi, e segni molto evocativi, rischiano rischiano di essere sterilidi essere sterili, , non non promuovendopromuovendo unità tra fede, unità tra fede, rito e vita? rito e vita?

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4. 4. Aspetto normativo della caritàAspetto normativo della carità ispirato a Cristo ispirato a Cristo

Un amore dimostratoci con la piena donazioneUn amore dimostratoci con la piena donazione : : “… spogliò se “… spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini… umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte” uomini… umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte” (Fl (Fl 2,5-8).2,5-8).

Un amore che ci è stato donato e ci chiede di saper rispondere Un amore che ci è stato donato e ci chiede di saper rispondere con la stessa misura:con la stessa misura: “ “Abbiate in voi gli stessi sentimenti che Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù” furono in Cristo Gesù” (Fl 2,5).(Fl 2,5).

““Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri, come Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amato” io vi ho amato” (Gv 13,34).(Gv 13,34).

““Quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli… Figlioli, non Quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli… Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità” amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità” (1Gv (1Gv 3,16-18). 3,16-18).

Un amore all’insegna della gratuitàUn amore all’insegna della gratuità: : “Gratuitamente avete “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” ricevuto, gratuitamente date” (Mt 10,8).(Mt 10,8).

Un amore fecondoUn amore fecondo: : “Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi “Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi perché perché andiate e portiate fruttoandiate e portiate frutto ed il vostro frutto rimanga” ed il vostro frutto rimanga” (Gv (Gv 15,16).15,16).

Un amore come segno di riconoscimentoUn amore come segno di riconoscimento: “Da questo tutti : “Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni gli altri” sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni gli altri” (Gv 13,35).(Gv 13,35).

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4.14.1 Dall’aspetto etico all’aspetto Dall’aspetto etico all’aspetto agapico nell’ecclesiologia di agapico nell’ecclesiologia di

comunionecomunione La caritàLa carità così impegnativa, è stata poco tematizzata in ecclesiologia e così impegnativa, è stata poco tematizzata in ecclesiologia e

prevalentemente relegata nell’ambito moraleprevalentemente relegata nell’ambito morale, determinando una , determinando una concezione legalista, precettistica, minimalistica, espressa con azioni concezione legalista, precettistica, minimalistica, espressa con azioni episodiche attraverso l’episodiche attraverso l’elemosina, elemosina, la la beneficenza e vista beneficenza e vista solo come solo come premessapremessa all’evangelizzazione. all’evangelizzazione.

E’ però da considerare che E’ però da considerare che la personala persona con il battesimocon il battesimo è posta nella è posta nella comunione con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo e comunione con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo e riceve il dono dellariceve il dono della caritàcarità che, che, prima di essere virtù morale, è virtù teologaleprima di essere virtù morale, è virtù teologale..

Inoltre, l’Inoltre, l’agagápeápe è ritenuta da S. Paolo energia che è ritenuta da S. Paolo energia che permette lapermette la conoscenza di Dioconoscenza di Dio che supera ogni conoscenza che supera ogni conoscenza (Ef 3, 14-19)(Ef 3, 14-19). . ““Prego che la vostra carità si arricchisca sempre più in conoscenza Prego che la vostra carità si arricchisca sempre più in conoscenza ed in ogni genere di discernimentoed in ogni genere di discernimento” ” (Fl 1,9).(Fl 1,9).

Di conseguenza, Di conseguenza, è l’amore-agápe che costruisce la comunione è l’amore-agápe che costruisce la comunione con con Dio e con i fratelli. Dio e con i fratelli.

Il cristiano è chiamato a testimoniare questo amore sul territorio.Il cristiano è chiamato a testimoniare questo amore sul territorio.

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La La Novo Millennio Ineunte, afferma:Novo Millennio Ineunte, afferma:

““La caritàLa carità è un ambito che è un ambito che qualifica in modo decisivoqualifica in modo decisivo la la vita cristianavita cristiana, lo , lo stile pastoralestile pastorale e la e la programmazione pastoraleprogrammazione pastorale…”…”

““Se siamo ripartiti davvero dalla contemplazione di Se siamo ripartiti davvero dalla contemplazione di CristoCristo, dovremmo, dovremmo saperlo scorgere soprattutto nel saperlo scorgere soprattutto nel volto di coloro con i quali egli ha voluto identificarsivolto di coloro con i quali egli ha voluto identificarsi: : «Ho avuto fame…”«Ho avuto fame…”

““Questa pagina non è un semplice invito alla carità: è Questa pagina non è un semplice invito alla carità: è una una pagina cristologicapagina cristologica… … Su questa paginaSu questa pagina non non meno che sul versante dell’ortodossia, meno che sul versante dell’ortodossia, la Chiesa misura la Chiesa misura la sua fedeltà di sposa di Cristola sua fedeltà di sposa di Cristo”” (NMI n. 49).(NMI n. 49).

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……ed allora, cosa fareed allora, cosa farein concreto?in concreto?

““Prima di programmare Prima di programmare iniziative concrete, occorreiniziative concrete, occorre promuovere unapromuovere una spiritualità spiritualità della comunionedella comunione come come principio educativo, in tutti i principio educativo, in tutti i luoghi dove si plasma luoghi dove si plasma l’uomo, il cristiano, i ministri l’uomo, il cristiano, i ministri dell’altare, gli operatori dell’altare, gli operatori pastorali…”pastorali…” (NMI n. 43).(NMI n. 43).

la la comunità cristianacomunità cristiana è è chiamata ad esserechiamata ad essere profeziaprofezia e e segnosegno (sacramento)(sacramento) della della carità di Dio nella storia degli carità di Dio nella storia degli spazio domestico di spazio domestico di testimonianza dell’amore testimonianza dell’amore di Diodi Dio”” (Il volto miss… n. (Il volto miss… n. 10).10).

E’ la sua E’ la sua missione specificamissione specifica..

““Spiritualità di Spiritualità di comunione comunione significasignifica::

SguardoSguardo portato portato sul sul mistero della Trinità.mistero della Trinità.

Sentire Sentire il fratelloil fratello come come uno uno che mi appartiene.che mi appartiene.

VedereVedere ciò che di ciò che di positivopositivo c’è nell’altro.c’è nell’altro.

Saper Saper far spazio al far spazio al fratellofratello, portando i pesi gli , portando i pesi gli uni degli altri.uni degli altri.

Senza questo cammino Senza questo cammino spirituale, a ben poco spirituale, a ben poco servono gli strumenti servono gli strumenti esteriori della comunioneesteriori della comunione”” (NMI n. 43)(NMI n. 43)

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Di conseguenza…Di conseguenza…

Se Il cristianoSe Il cristiano è colui cheè colui che: : - crede all’Amore - crede all’Amore - lo accoglie - lo accoglie - ne fa esperienza- ne fa esperienza e quindi conosce Dio e quindi conosce Dio

perché Dio è amoreperché Dio è amore

- questa conoscenza orienta il suo - questa conoscenza orienta il suo agire etico-religiosoagire etico-religioso nell’andare verso i nell’andare verso i

fratelli. fratelli. QuindiQuindi Per comunicare il Vangelo in un mondo Per comunicare il Vangelo in un mondo

che cambiache cambia,, l’impegno a vivere el’impegno a vivere e testimoniare la caritàtestimoniare la carità non è opzionale, non è opzionale, episodico o legalistico, maepisodico o legalistico, ma parte parte essenzialeessenziale, , costitutivocostitutivo del suo del suo essereessere e e della sua della sua missionemissione..

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Una testimonianza tradottaUna testimonianza tradotta in in presenzapresenza attenta attenta sul sul

territorioterritorio ““La presenza della parrocchia La presenza della parrocchia sul territoriosul territorio si esprime innanzitutto si esprime innanzitutto

nel nel tessere rapporti diretti con tutti i suoi abitantitessere rapporti diretti con tutti i suoi abitanti , , cristiani e non cristiani e non cristiani, partecipi della vita della comunità o ai suoi margini. cristiani, partecipi della vita della comunità o ai suoi margini. Nulla Nulla della vita della gente, eventi tristi o lieti, della vita della gente, eventi tristi o lieti, deve sfuggiredeve sfuggire alla presenza alla presenza attenta della parrocchia, fatta di attenta della parrocchia, fatta di prossimitàprossimità, , condivisionecondivisione, , curacura” (Il ” (Il volto… n.10) volto… n.10)

E’ l’ora di una nuovaE’ l’ora di una nuova ‘ ‘fantasia della carità’,fantasia della carità’, che si dispieghi non che si dispieghi non tanto e non solo nell’efficacia dei soccorsi prestati, matanto e non solo nell’efficacia dei soccorsi prestati, ma nella capacità nella capacità di farsi vicini, solidali con chi soffredi farsi vicini, solidali con chi soffre,, così checosì che il gesto di aiutoil gesto di aiuto sia sia sentito non come obolo umiliante, ma sentito non come obolo umiliante, ma comecome fraterna condivisionefraterna condivisione” ” (NMI (NMI n. 50 n. 50 ).).

Sul territorioSul territorio, , per il cristiano e per la comunità,per il cristiano e per la comunità, si gioca la doppia si gioca la doppia dimensione della carità: dimensione della carità: a livello dia livello di rapporti interpersonalirapporti interpersonali caratterizzati dalla caratterizzati dalla

condivisionecondivisione a livello dia livello di impegno socialeimpegno sociale,, “essendo capaci di “essendo capaci di interloquire con interloquire con

gli altri soggetti socialigli altri soggetti sociali nel territorio, per la costruzione del bene nel territorio, per la costruzione del bene di tutti” (Il volto… n. 10).di tutti” (Il volto… n. 10).

L’impegno politicoL’impegno politico è la è la ““maniera esigente di vivere l’impegno maniera esigente di vivere l’impegno cristiano a servizio degli altricristiano a servizio degli altri” (OA ” (OA n. 46n. 46))..

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Una testimonianza espressa Una testimonianza espressa nell’amore preferenziale per i nell’amore preferenziale per i

poveripoveri ““Presenza nel territorio vuol dire Presenza nel territorio vuol dire sollecitudine verso i più sollecitudine verso i più

debolideboli e e gli ultimigli ultimi (Il volto.. (Il volto... n. 10) . n. 10) “ “Stando alle inequivocabili parole del Vangelo, nella persona Stando alle inequivocabili parole del Vangelo, nella persona

dei poveri c’è una Sua speciale presenza, che impone alla dei poveri c’è una Sua speciale presenza, che impone alla Chiesa Chiesa un’opzione preferenziale per loroun’opzione preferenziale per loro (NMI (NMI n. 49n. 49).).

La scelta preferenziale dei poveriLa scelta preferenziale dei poveri,, non è un fatto sociologico, non è un fatto sociologico, ma è dettata da:ma è dettata da: motivi di giustiziamotivi di giustizia di fedeltà a Gesùdi fedeltà a Gesù,, che ha avuto costantemente che ha avuto costantemente

un’attenzione privilegiata per loro. un’attenzione privilegiata per loro. ““L’apertura della carità, non si ferma ai poveri della parrocchia: L’apertura della carità, non si ferma ai poveri della parrocchia:

si preoccupa anche di si preoccupa anche di far crescere la coscienza dei fedelifar crescere la coscienza dei fedeli in in ordine ai problemi della povertà del mondoordine ai problemi della povertà del mondo, dello sviluppo , dello sviluppo della giustizia, della pace…” (Il volto… n. 10)della giustizia, della pace…” (Il volto… n. 10)

Esistono tante forme di disagio…Esistono tante forme di disagio… Poveri sono non soltanto Poveri sono non soltanto coloro che mancano di beni materiali. Alle diverse forme di coloro che mancano di beni materiali. Alle diverse forme di povertà, vanno date risposte adeguate.povertà, vanno date risposte adeguate.

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Una testimonianza che educa Una testimonianza che educa alla alla ««pastorale integratapastorale integrata»»

E’ finito il tempo della parrocchia autosufficiente. E’ finito il tempo della parrocchia autosufficiente. ““La parrocchia ha urgenza di La parrocchia ha urgenza di muoversi raccordandosi con muoversi raccordandosi con le parrocchie vicinele parrocchie vicine, nel contesto delle unità pastorali, delle , nel contesto delle unità pastorali, delle vicarie e delle zone, vicarie e delle zone, superando tendenze di autosufficienzasuperando tendenze di autosufficienza e e investendo investendo in modo coraggioso in modo coraggioso su una pastorale su una pastorale d’insieme” d’insieme” (Il volto… nn. 10-11).(Il volto… nn. 10-11).

Specialmente Specialmente l’esercizio della caritàl’esercizio della carità esige una logica esige una logica «integrativa»,«integrativa», cercando di mettere le parrocchie cercando di mettere le parrocchie «in «in rete»,rete», puntando ad una puntando ad una pastorale d’insieme pastorale d’insieme (Il volto… n.11)(Il volto… n.11)..

La logica integrativa oltre al rapporto tra le parrocchie, La logica integrativa oltre al rapporto tra le parrocchie, ancora primaancora prima si richiede si richiede tra le parrocchie e la Chiesa tra le parrocchie e la Chiesa particolare. particolare. (Il volto… n. 11).(Il volto… n. 11).

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2020

LA PASTORALE DELLA CARITA’ LA PASTORALE DELLA CARITA’ PER UN CAMBIAMENTO DI PER UN CAMBIAMENTO DI

MENTALITA’MENTALITA’ La pastorale della La pastorale della

caritàcarità è un insieme di è un insieme di azioni organiche, azioni organiche, pensate e progettate pensate e progettate all’interno del C.P.P., all’interno del C.P.P., allo scopo di far vivere allo scopo di far vivere alla parrocchia alla parrocchia concretamente e concretamente e continuativamente continuativamente

il comandamento il comandamento dell’amore in termini di dell’amore in termini di condivisione con chi è condivisione con chi è in difficoltà.in difficoltà.

Per essere organica, Per essere organica, incisiva ed efficace,incisiva ed efficace,

NasceNasce dal vedere, dal vedere, osservare e osservare e discernere la realtà.discernere la realtà.

Richiede di essere Richiede di essere pensata, progettata, pensata, progettata, verificata insieme.verificata insieme.

Deve saper Deve saper coinvolgere l’intera coinvolgere l’intera comunità, facendola comunità, facendola diventare soggetto di diventare soggetto di carità.carità.

Deve essere Deve essere manifestazione manifestazione evidente dell’amore evidente dell’amore gratuito di Dio per la gratuito di Dio per la persona.persona.

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Una testimonianza che educa Una testimonianza che educa alla alla ««pastorale integratapastorale integrata»»

E’ finito il tempo della parrocchia autosufficiente. E’ finito il tempo della parrocchia autosufficiente. ““La parrocchia ha urgenza di La parrocchia ha urgenza di muoversi raccordandosi con muoversi raccordandosi con le parrocchie vicinele parrocchie vicine, nel contesto delle unità pastorali, delle , nel contesto delle unità pastorali, delle vicarie e delle zone, vicarie e delle zone, superando tendenze di autosufficienzasuperando tendenze di autosufficienza e e investendo investendo in modo coraggioso in modo coraggioso su una pastorale su una pastorale d’insieme” d’insieme” (Il volto… nn. 10-11).(Il volto… nn. 10-11).

Specialmente Specialmente l’esercizio della caritàl’esercizio della carità esige una logica esige una logica «integrativa»,«integrativa», cercando di mettere le parrocchie cercando di mettere le parrocchie «in «in rete»,rete», puntando ad una puntando ad una pastorale d’insieme pastorale d’insieme (Il volto… n.11)(Il volto… n.11)..

La logica integrativa oltre al rapporto tra le parrocchie, La logica integrativa oltre al rapporto tra le parrocchie, ancora primaancora prima si richiede si richiede tra le parrocchie e la Chiesa tra le parrocchie e la Chiesa particolare. particolare. (Il volto… n. 11).(Il volto… n. 11).

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Promuovendo strumenti e Promuovendo strumenti e modalitàmodalità

““Gli orientamenti pastorali per gli anni ’90 Gli orientamenti pastorali per gli anni ’90 chiedevano una chiedevano una «Caritas «Caritas parrocchiale in ogni parrocchiale in ogni parrocchiaparrocchia»»: è un : è un obiettivo da realizzareobiettivo da realizzare ancora ancora in molti luoghi” in molti luoghi” (Il volto… n. 10).(Il volto… n. 10).

““La La rimozionerimozione degli degli ostacoliostacoli che che impedisconoimpediscono la la piena piena presenza dei disabilipresenza dei disabili, è anch’esso un segno , è anch’esso un segno che va ovunque attuato” che va ovunque attuato” (Il volto… n. 10).(Il volto… n. 10).

““La La visita ai malativisita ai malati, il , il sostegno alle famigliesostegno alle famiglie che che si fanno carico di lunghe malattie, si fanno carico di lunghe malattie, va assicuratova assicurato anche con nuove ministerialità” anche con nuove ministerialità” (Il volto… n. 10). (Il volto… n. 10).

Centro d’ascoltoCentro d’ascolto, , centro d’accoglienzacentro d’accoglienza, , mensamensa, , forme di accompagnamentoforme di accompagnamento, sono , sono servizi,servizi, luoghi, modalità,luoghi, modalità, dove le nuove ministerialità dove le nuove ministerialità hanno possibilità di esprimersi. hanno possibilità di esprimersi.

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In In conclusioneconclusione,,i segni di una comunità cristiana i segni di una comunità cristiana

soggetto di comunionesoggetto di comunione

Stile di corresponsabilitàStile di corresponsabilità nella vita ecclesiale (conoscere i nella vita ecclesiale (conoscere i problemi, affrontarli e tentare di risolverli insieme).problemi, affrontarli e tentare di risolverli insieme).

Capacità diCapacità di lavorare insieme,lavorare insieme, coinvolgendo Associazioni, coinvolgendo Associazioni, Gruppi, volontari… nelle iniziative di carità, in modo Gruppi, volontari… nelle iniziative di carità, in modo «integrato»«integrato»..

Attenzione alle Attenzione alle situazioni di sofferenzasituazioni di sofferenza e di bisogno e di bisogno e e prontezza a dare risposteprontezza a dare risposte in termini di servizio e in termini di servizio e condivisione.condivisione.

Progettuaità, creatività e fantasia, Progettuaità, creatività e fantasia, perper realizzare iniziative realizzare iniziative ‘comuni’‘comuni’ di solidarietà. di solidarietà.

Impegno della comunità a Impegno della comunità a diventare anima del mondo,diventare anima del mondo, riconoscendo l’oggi di Dio.riconoscendo l’oggi di Dio.