1 La nascita della grande distribuzione in Italia: Il modello di Esselunga Le nuove frontiere:...

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2 Indice Dalla ricostruzione al boom economic o Situazione politica e commercio nell’Italia del dopoguerra La Confcommercio Il problema delle licenze L’ IBEC Sviluppo in Italia La Supermarkets Italiani Gli inizi Trasformazioni del “modello americano” Problemi Politica aziendale Esselunga Evoluzione Storia Campagne pubblicitarie Sviluppi pubblicizzati dalla stampa Scontro con le Coop Responsabilità sociale Agricoltura biologica Pratiche agronomiche OGM alimentari Vantaggi e rischi Produzione ogm nel mondo Prodotti in commercio Legislazione Normative europee Situazione italiana Tecniche di produzione Mais BT Golden Rice Bioetica Alcuni concetti generali Applicata all’agroalimentare Fonti

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Indice

Dalla ricostruzione al boom economico

• Situazione politica e commercio nell’Italia del dopoguerra

• La Confcommercio• Il problema delle licenze

L’ IBEC

• Sviluppo in Italia

La Supermarkets Italiani

• Gli inizi• Trasformazioni del “modello americano”• Problemi• Politica aziendale

Esselunga

• Evoluzione• Storia• Campagne pubblicitarie• Sviluppi pubblicizzati dalla stampa• Scontro con le Coop• Responsabilità sociale

Agricoltura biologica

• Pratiche agronomiche

OGM alimentari

• Vantaggi e rischi• Produzione ogm nel mondo• Prodotti in commercio• Legislazione

• Normative europee• Situazione italiana

• Tecniche di produzione• Mais BT

• Golden Rice

Bioetica

• Alcuni concetti generali• Applicata all’agroalimentare

Fonti

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Dalla ricostruzione al boom economico

Situazione politica e commercio nell’Italia del dopoguerra

I terribili costi umani ed economici della seconda guerra mondiale afflissero l’Italia per molti anni.

Tra il ’58 e il ‘63 la situazione mutò profondamente e il «miracolo economico» aprì la via a una nuova forma di società

Nascita della G.D.O.

Maggiore differenziazione dei prodotti

Accentuazione fenomenoinurbamento

Crescita redditi e consumi

Miglioramento tecnologico(produzione di massa)

Compressionecosti

Innalzamento qualitativo della vita

Nuove esigenzeconsumatori

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La Confcommercio

Obiettivi

Necessità di rappresentanza emediazione tra associati e potere politico

Alleggerimento pressione fiscale dopo la ricostruzione

Istituita a Roma il 29 aprile 1945

Difficoltà

Settore rappresentato solo in parte in forme di associazione

Mancata incentivazione aziende a conduzione familiaread iscriversi all’associazione di categoria

Modesta capacità di acquisto della popolazione80% salari destinato a spesa alimentare

Assenza coordinamento a livello nazionale

Provvedimenti d’urgenza applicati dalle autorità locali

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Il problema delle licenze

Commercianti poco propensi alla partecipazione in Confcommercio

Dipendenza dalla politica

Rapporti di tipo clientelare:Il consenso al partito è ricambiato

con accesso a risorse dello stato

Individualismi

No interventi a lungo respiro

Battaglie per singoliprovvedimenti

Contro la liberalizzazionedel commercio

Associazioni commercianti

PC

La liberalizzazione avrebbe effetti negativi

Rinnovamento settore tramite controllo pubblico

IncentivazioneOrganismi cooperativi

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L’International Basic Economy Corporatian ( IBEC )

Nelson Rockefeller 1946

Obiettivo iniziale: sviluppo America Latina

Indagine situazioni sottosviluppo e settori arretrati

Impiego di management e tecniche di origine americana

Apporto di investitori locali in posizione subordinata

Escluso intervento

Germania

Francia

Gran Bretagna

Roma

MilanoBelgio

Italia

Situazioni Aperte

Ricca di potenzialità

Edifici inadeguati

Basso standard di vita

Traffico congestionato

Mancanza tessuto industriale

Politica

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Il 13 aprile 1957 fu così costituita a Milano, una società con il nome di «Supermarkets Italiani S.p.A.»

Gli Inizi

Prestigio degli USA e fascino dell American way of life

Sostegno a politica anticomunista

Boogaart A.D.

Adozione del termine “Supermarket”

Bernardo e Guido Caprotti - Industriali Tessili

Mario e Vittorio Crespi - imprenditori e proprietari del Corriere della Sera»

Marco Brunei - figlio di un noto antiquario milanese

La principessa Laetitia Boncompagni - amica personale di Nelson A. Rockefeller

Franco Bertolini - consigliere finanziario dei Crespi

La Supermarkets Italiani

Bernardo e Guido Caprotti, 18%

Mario e Vittorio Crespi,16,5%

Marco Brunei, 10,3%

Laetitia Boncompagni,3%

Franco Bertolini,1,2%

Rockefeller., 51%

Azionisti

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Integrazione verticale produzione (’59)

Contenere i costi

Garantire le caratteristiche dei prodotti

Aggirare rifiuto cooperazione di fornitori

Struttura Sistema GDO

Politica prezzi contenuti

Ripartizione costi su N° elevato di esercizi

Critica Unionecommercianti

Politica prezzi insostenibile a lungo termine

Azioni dimostrative

Lentezza espansione supermercati

Distruggereconcorrenza

Monopolio

Campagne pubblicitarie insistono su

Prezzi

Qualità

Igiene

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Le trasformazioni del “modello americano”

Differente contesto socio culturale

Necessità adattamenti

Dimensioni minori dei carrelli per la spesa

Confezioni più piccole e meno costose

Attrezzatura negozi sobria e razionale

No ampi parcheggi

Economico Immagine

Motivi

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PROBLEMI

Diffidenze verso prodotti preconfezionati

Scarsa precisione e puntualità consegne

FORNITORI

COLLABORATORI

Far accettare sistemi e regole di comportamento

CLIENTI

Cassiere e commessi devono indossare divise fornite dall’azienda

Licenziamenti per aver accettato mance da parte dei clienti

Rapporti con la clientela

Corsi per illustrare il funzionamento del supermercato

POLITICI

Produttori impreparati su quantità e qualità

Farraginosità legislazione fiscale

Resistenze nella concessione delle licenze

Rapporti politici con le associazioni di categoria

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Politicaaziendale

America control method

Non pubblicizzare troppo un’attività che incontrava

resistenze sul piano politico

Pregiudizio del consumatore che la pubblicità fosse

sinonimo di difficoltà

Politica personale rigida

Logo “Supermarket”

Necessità contenimento costi

Sistema di incentivi e alti salari

Pubblicità

Annunci sul “Corriere della Sera”

Messaggi improntati sull’allegria

Proprietario di un socioVolume vendite raddoppia

in 7 settimane

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Arthur Iverson esperto in Pruduct Development

Ricerca sullo sviluppo del prodotto

Ridurre i costi

Ideare nuove lineeScegliere materiali e aspetti confezioniControllare

corrispondenza al mercatodei prodotti in uscita

Controllo qualità

Espansioneterritoriale

Obiettivo

Indipendenza settore alimentare

1959 - Firenze

Contenere costi per turismo

Opposizione commercianti

Vincoli Sovrintendenza alle Belle Arti

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Esselunga

Voci su possibili trattative avevano iniziato a circolare

negli ambienti finanziari

L’IBEC cedette tutti i suoi assetti alla società svizzera la

Supermarker Holding S.P.A. con il desiderio di creare nuove iniziative simili in altre parti del mondo.

Boogart richiamato dall’IBECper sviluppo in argentina (1961).

Sostituito da Dick Simpson

Apertura nuovi supermercatiInsediamento carattere regionale

Fam. Caprotti acquirente finale

Management americanocome consulenza

Lombardia Toscana

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Controllo qualità e redditività prodotti

Cambio merci

Consegna a domicilio

Verificare livelli stoccaggio magazzini

Trattare con i produttori

Imballaggi

Igiene

Prezzi contenuti

Qualità simile

Possibilità esaminare prodottie scegliere da sè

Scelta più vasta

Tempo per fare la spesa(carattere settimanale)

Abitudine

Diffidenza a prodotti confezionati e surgelati

Comodità

Difficoltà vita di quartiere

Pregiudizi razzisti

Supermercato diventa simbolo di una società

APERTA – ANONIMA - OMOGENEA

Divisioni fondamentaliChi preferisce il supermercato

lo fa per:Chi preferisce negozi tradizionali

lo fa per

Immigrati clienti abituali

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Riepilogo storia di Esselunga1957 Nasce Supermarkets Italian S.p.a e viene inaugurato il primo Supermarket in Viale Regina Giovanna a Milano

1957 Max Huber, grafico di fama mondiale, realizza l’insegna con la grande “esse”.Da lì il nome attuale: Esselunga

1960 Esselunga apre a Firenze: una città d’arte per il secondo Quartier Generale dell’Azienda

1969 Esce la famosa campagna pubblicitaria “Le Mille Lire lunghe”

1974 A Milano, in via Morgantini, Esselunga apre il primo banco Gastronomia

1976 Esselunga e Armando Testa: inizia il connubio dal quale nasceranno alcune delle campagne pubblicitarie che ancora oggi segnano la storia della cartellonistica italiana, sempre all’insegna della simpatia e della creatività

1979 Nasce lo slogan “Esselunga Prezzi Corti”

1987 Presso la sede di Limito di Pioltello viene inaugurato il primo magazzino merci automatizzato

1991 Nei supermercati vengono creati i reparti audio – video – foto e profumeria assistita

1994 Nasce il programma Fidaty Card Esselunga: il suggello a un rapporto di fedeltà iniziato molti anni prima con i propri clienti

1995 Parte la campagna pubblicitaria “Da noi la qualità è qualcosa di speciale”.Una galleria di immagini tratte da questa campagna vengono esposte al Louvre di Parigi

1999 Esselunga crea la prima linea di prodotti da agricoltura biologica con il proprio marchio

2001 Inizia la nuova campagna “ Famosi per la qualità”

2005 Esselunga inizia la campagna “Giù i prezzi”

2006 La nuova campagna istituzionale è “Nel segno della qualità”

Esselunga opera nella grande distribuzione ed è presente in Italia con 130 punti vendita, oltre 17 mila dipendenti ed un fatturato 2006 di quasi 5 miliardi di euro. Esselunga detiene una quota dell’8,3% del mercato italiano degli iper e supermercati

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Le campagne Esselunga

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Sviluppi pubblicizzati dalla stampa

Sul tavolo di Caprotti, che ha ripreso nel 2003 il controllo della gestione del gruppo dopo aver tolto le deleghe al figlio Giuseppe ed esautorato buona parte dei manager, ci sarebbero almeno quattro offerte.

Bernardo Caprotti

82 anni. tre figli

Giuseppe Caprotti, titolare di una quota intorno al 30% potrebbe avvantaggiarsi del fatto che il controllo della società resterebbe in famiglia,

BelgioGran BretagnaUSA

Giuseppe Caprotti visione più aperta:

fonte di perdite per il padre, che,

tornato alla guida, ha tagliato

le spese di marketing e pubblicità.

Tali offerte mirano alla totalità del capitale

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Aldo Soldi, presidente di ANCC (COOP), candidatosi a difensore dei prodotti nazionali:

• “...Oltre a noi, credo che debba essere preoccupata la nostra produzione nazionale che è fatta in gran parte di piccole e medie aziende. ...I grandi gruppi stranieri traggono la loro forza dal fatto di fare accordi su scala mondiale, ma accordi di questo genere non si fanno con il piccolo produttore di Salerno...” (Corriere della Sera – 27.09.2004).

• “... ci sentiamo in diritto-dovere di comprare Esselunga. E ci siamo candidati ufficialmente.” (Panorama /Economy – 16.12.2004).

• “...la distribuzione ha un impatto diretto sulle piccole e medie imprese nazionali. Nel senso che un supermercato straniero tenderà a vendere prodotti stranieri.” (Corriere della Sera – 14.10.2006).

Romano Prodi, a “Porta a Porta” del 7 febbraio 2006, in una trasmissione sulle banche, afferma sulla Grande Distribuzione:

“...sono rimaste le Coop e c’è ancora la Esselunga... il governo può metterle insieme... può fare una politica perché stiano assieme...”

• Paolo De Castro, ex ministro dell’agricoltura:

“...il rischio è che un supermercato straniero tenda a vendere prodotti stranieri..”

Dichiarazioni esponenti governo e aziende

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<<Basta ingerenze>>“Inconciliabili e Incompatibili”

Differenti logichealla base del Business

Livello di qualità eccezionale

Differenti Modelli IndustrialiCommerciali,Logistici

Disegno Coop

Elevato grado di soddisfazioneda parte dei clienti (3,5 milioni)

Grado di fidelizzazione senzaparagoni in Italia ed Europa

Differenti valori che inspirano le persone

Acquisire EsselungaStrumentale difesa

ItalianitàEliminare laconcorrenza

Esselunga respinge ogni tentativo di ingerenza

Salvaguardia interessiClienti e collaboratori

Esselunga a governo e Coop

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I valori nei fatti - Responsabilità sociale di Esselunga

Esselunga contribuisce al benessere delle comunità in cui opera e crede nello sviluppo sostenibile, inteso comeintegrazione tra ambiente,equità sociale e crescita economica

RapportiEsselunga

Collaboratori Clienti Fornitori Partnership Ambiente

COLLABORATORI

Considerare i collaboratori come la risorsa più importante dell’azienda

Effettuare politiche di sostegno per i soggetti più deboli

Porre il collaboratore nelle migliori condizioni in termini di salute,sicurezza e gradevolezza del luogo di lavoro

Dedicare risorse per la formazione e l’addestramento

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Instaurare una relazione attiva e continua con i clienti fornendo informazioni aggiornate e precise (personale nei punti vendita e attraverso il Servizio Clienti)

Realizzare iniziative commerciali che producono vantaggi concreti per i clienti

Contenere il livello dei prezzi

Garantire la qualità dei prodotti

Fornire ai clienti le informazioni utili per un consumo consapevole

Garantire il rispetto degli standard prefissati dei prodotti(certificazioni, tracciabilità)

Allagare la gamma di prodotti per esigenze delle minoranze etniche e religiose e delle persone con particolari esigenze nutrizionali

Promuovere lo sviluppo dei prodotti del commercio equo e solidale in Italia e la produzione nel Sud del Mondo

Attenzione al fattore tempo medio di attesa

Sviluppo dei canali di informazione e di distribuzione: sito web e call center

CLIENTI

FORNITORI

Selezionare con imparzialità i fornitori e realizzare con loro una politicadi collaborazione e correttezza

Favorire le attività economiche e l’occupazione sul territorio privilegiando i fornitori di piccole e medie dimensioni

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AMBIENTE

Favorire la diffusione di prodotti biologici

e a basso impatto ambientale

Bio: 1999 Esselunga prima

azienda a dare impulso

Realizzare punti vendita a basso impatto ambientale, integrati nel tessuto urbanistico e sociale

Ecolabel: prodotti con marchio qualità ecologica U.E.

Ridurre i consumi energetici e le emissioni nocive

Gestire l’intero ciclo dell’imballaggio (dalla progettazione al riciclo) per minimizzare le ricadute sull’ambiente

Naturama:1996

PARTNERSHIP

AmbienteTOURING CLUB ITALIANO - LEGAMBIENTE - Fai (Fondo per l’Ambiente Italiano)

SaluteAIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro)

AMREF(organizzazione privata sanitaria che opera in Africa)Ospedale pediatrico Meyer (Firenze)

Solidarietà socialeUNICEF, BANCO ALIMENTARE, SAVE THE CHILDREN

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Agricoltura biologica

TECNICHE

Solarizzazione

Lavorazione terreno

Utilizzo di materiale sano

Rotazione

Lotta biologica

Utilizzo reti a maglie fitte

Razionalizzare nutrizione

Favorire aerazione

Non determinare impatti negativi sull'ambiente

Utilizzo di varietà resistenti

Calendario biodinamico

Comprende tutti i sistemi agricoli che promuovono la produzione di alimenti in modo sano dal punto di vista ambientale riducendo l’impiego di imputs esterni attraverso l’esclusione di fertilizzanti, pesticidi e medicinali chimici di sintesi tramite il rispetto degli equilibri ecologici naturali

AutorganizzazioneQualità

L’Italia si colloca al decimo posto in europa per consumo pro-capite di prodotti bio con 25 euro. Al primo posto la Svizzera con 105 euro.

7% : superficie coltivata in Italia con metodo bio sul totale complessivo. Primato mondiale

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Aumento delle allergie

Selezione di insetti resistenti

Perdita della biodiversità

Trasferimento del gene nuovo ai microrganismi del suolo

Trasmissione del gene nuovo a piante affini

Acquisizione del carattere di resistenza agli antibiotici dei batteri della flora intestinale.

Diminuzione uso pesticidi

Resistenza a stress ambientali

Aumento produttività

Miglioramento delle caratteristiche nutrizionali

Aumento conservabilità

Riduzione impatti ambientali

Minore esposizione operatori

Alimentazione umana e animale

Tolleranza agli erbicidi

VANTAGGI

RISCHI

OGM: vantaggi e rischi

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Produzione di OGM

La superficie mondiale destinata alla coltivazione di piante GM è in continua

crescita: dai 1.7 milioni di ettari del 1996 si è passati a 102 milioni di ettari nel

2006, con un incremento, rispetto al 2005, del 13%.

Il 99% delle aree destinate a colture GM si trova in 8 paesi: Stati Uniti, Argentina, Brasile, Canada, Cina,

Paraguay, India e Sud Africa

PRINCIPALI TRANSGENICHE COLTIVATE

Soia, Mais, Cotone, Colza, Zucca, Papaia,

In Europa: soia, mais e colza

Distribuzione della coltivazione di vegetali transgenici nel mondo

Superficie mondiale (in milioni di ettari) destinata alla coltivazione di piante geneticamente modificate

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Prodotti in commercio

SALMONE:modificato per sviluppare un accrescimento rapido e la resistenza al freddo.

POMODORI: introdotti come primi OGM sul mercato nel 1994. si mantengono più a lungo grazie all’inattivazione dell’enzima che determina la marcescenza.

MAIS BT: Produce una sostanza velenosa per gli insetti nocivi.

ZUCCHINA: resistente a un particolare virus

RISO TRANSGENICO: privo di allergeni; fabbrica vitamine, antivirali e vaccini.

SOIA: basso contenuto di acidi grassi insaturi

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Legislazione OGM

1998 diversi Stati votano per blocco autorizzazioni

OGM a livello europeo

Garantire etichettatura OGM Principio di precauzione

1998-2004Moratoria di fatto

2003:Azione formale Presso OMC

dei maggiori produttori eMultinazionali agrobiotec.

Necessità riscirtturanormativa

Riduzione attività ricercaBiotec. in Europa

Direttiva 2001/18/EC

Domanda (comprendente una valutazione rischio ambientale )di autorizzazione all'autorità nazionale competente

Parere reparti scientifici dell’AESA(Agenzia europea per la sicurezza alimentare)

Favorevole

Con

trario

Commissione sottopone decisione a comitato di rappresentanti

degli Stati membri

progetto trasmesso a Consiglio dei ministri eapprovato a maggioranza

Commissione iscrive varietà in questione in un Catalogo Le sementi possono essere commercializzate in tutta l'UE

Valutazione effetti su salute umana e ambiente, provocati dall'immissione in commercio dell’ OGM

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REGOLAMENTO 1830/2003

Tracciabilità Etichettatura

Consente di seguire il percorso dei prodotti contenenti OGM nella catena di produzione

e distribuzione

Gli operatori trasmettono e conservano informazioni sui prodotti contenenti OGM

in ogni fase del commercio.

Trasmissione di queste informazionilimita necessità di prelevare

campioni dei prodotti e di analizzarli

Regolamentazione si applica a tutti gli OGMla cui immissione in commercio è stata autorizzata

dall'UE, compresi alimenti e mangimi

Viene ammesso dal regolamento un limite dello 0.9% per presenza accidentale di OGM (purché autorizzati)

Sull’etichetta deve figurare l’indicazione "Questo prodotto contiene

organismi geneticamente modificati"

Lo scopo è di informare consumatori e allevatori delle caratteristiche dell’alimento

o del mangime, affinché possano fare le loro scelte

Il regolamento non prescrive che siano etichettati come prodotti geneticamente modificati prodotti ottenuti da animali nutriti con mangimi geneticamente modificati

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L'Italia ha recepito la Direttiva 2001/18/CE sull'emissione nell'ambiente di OGM.

Italia non si considera un paese OGM free (solo fasi di sperimentazione). Gran parte dei mangimi utilizzati negli allevamenti è prodotta a partire da soia e mais GM importati da USA Canada e America Latina. In quanto membro UE non è possibile limitare l’importazione di prodotti OGM autorizzati

Decreto AmatoBlocca uso ogm

Clausola di Salvaguardia UEsentenza TAR del Lazio annulla decreto

( prodotti dichiarati non pericolosi)

Pecoraro Scaniostop alle sperimentazioni

in campo agrobiotecnologicoProtesta scienziati italianiNobel Rita Levi Montalcini

Gianni Alemanno Chiese la sospensione delle sperimentazioni in corso

Prevede parità di diritti tra i diversi tipi di agricoltura.

Gianni AlemannoD.L. dichiarato incostituzionale

coesistenza colture competenza Regioni2004

2000

2001

2002

2003

Situazione Italiana

Sistema europeo di autorizzazione OGM conforme a OMC .L'UE ha aderito al protocollodi Cartagena su biosicurezza entrato in vigore l'11 settembre 2003 per stabilire norme comuni su scala mondiale

Contesto internazionale

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Tecniche di produzione di un OGM

Si estrae dal batterio un plasmide

Si inserisce nel plasmide il “gene di interesse”

Si introduce nel batterio di nuovo il plasmide così modificato

Si moltiplica il batterio facendolo riprodurre in provetta

Il plasmide modificato penetra nelle cellule vegetalied il “gene estraneo” si trasferisce nel DNA della pianta

Tutte le cellule che deriveranno per moltiplicazione da quelle infettate porteranno il “gene estraneo”.

Da queste cellule modificate si fanno poi crescere in provetta le piantine che verranno

trasferite in campo ed anche le piante, che deriveranno da queste, porteranno il “gene estraneo”

Metodo dell’Agrobacterium tumefaciens

Microsfere di oro o tungsteno, di 1 micrometrodi diametro,“sparate” intorno ai 500 m/sec

Tali sfere portano sulla superficie la porzione di DNA di interesse, che penetra nella cellula

e si integra nel suo DNA.

Metodo biolistico

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Mais BT Bacillus thuringiensis BT (un batterio del suolo) ha gene

proteina insetticida Cry (delta-endotossina)

Piante GM esprimono tali proteine

Ingegneria genetica: gene isolatoe inserito nel corredo genetico piante mais

Ingerisce Pro-tossina

TossinaPiralide si nutre di mais GM

Proteasi

Legame con recettori nell’epitelio intestinale delle larve

Succhi gastriciPH 9.5-12

Diffusione endotossinanell‘ intestino

Pori compromettono equilibrio flussi ionici cellulari

annullamento metabolismo cellulare, malfunzionamento apparato digerente

Morte insetto

Caratteri Mais BT

Efficacia inversamente proporzionale a età insetto

Mammiferi non possiedono tali recettori

Specificità proteine Cry su diverse specie

Insensibili ad azione della tossina

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Struttura generale proteina Cry

dominio I: consente il passaggio attraverso la membrana dell’epitelio intestinale

dominio II: riconoscimento del recettore

dominio III: legame con il recettore

ori-pUC sequenze dell’origine di replicazione

nptII conferisce resistenza agli antibiotici

CRY1Ab l'endotossina di Bacillus thuringiensis,

P-e35S promotore del gene 35S di CaMV (virus a mosaico del cavolfiore).

La linea di mais MON 810 ottenuta tramite trasformazione con metodo biolistico utilizzando il plasmide PV- MBK07

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Golden rice

Relativi a carenza vitamina A: 500.000 bambini diventano ciechi 2 milioni di bambini muoiono

1991:Fondazione Rockefeller - Ford - programma sulle biotecnologie FAIR dell'Unione Europea

Assimilazione Pro-vitamina A dipende da adeguata assunzione proteine, vitamina E, zinco e grassi.

Riso transgenico che produce

maggiori quantità di Beta Carotene

Parte di un precursore ormonale nel riso convertito in Beta Carotene attraverso via metabolica

Finanziamento

Tecnica

Problemi

Dati annui OMS

Carotenoidi

Catena atomi C(35-40) spesso terminante in un anello

Insolubili in acquaSolubili in grassi-etere e acetone

Dà colore da giallo a rossoColore foglie caducee

Xantofille(Contengono O)

Caroteni(solo H e C)

zeaxantina

ß-carotene

Vitamina A(retinolo)

Liposolubile

Immagazzinata nel fegato

Retinoloorigine animale

Carotenoidi(Provitamina A)Origine vegetale

Retina oculare

Pesce e derivati del latte

Frutta e verdura colore giallo - arancio

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La trasformazione si verifica quando il Beta-carotene passa attraverso l'organismo.Se in quel momento la quantità di retinolo nel fisico è sufficiente, il Beta-carotene non viene trasformato in vitamina A

La vitamina A si presenta in tre diverse forme

AlcolicaRETINOLO

AldeidicaRETINALDEIDE

AcidaACIDO RETINOICO

Agisce come un tipico ormoneStimola sintesi di proteine

che controllano crescita cellulare e differenziazione cellule epiteliali

Funzione visivaAntiossidante: si ritiene che aiuti a diminuire il rischio di malattie cardiovascolari e il

cancro al polmone

REDOX

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Cause carenza Effetti Sintomi da carenza Sintomi sovradosaggio

• Malattie che impediscono assorbimento

• Alimenti che impediscono utilizzo (alcool, cortisone)

• Assorbimento favorito da presenza vitamine B,C,E, Zn, Ca

• Funzione immunitaria

• Previene invecchiamento pelle

• Potenziamento capacità visiva

• Ossa robuste

• Riproduzione

• Pelle rugosa

• Aumento infezioni

• Crescita stentata

• Incapacità occhi di adattarsi al buio

• Dolori ad articolazioni

• Mal di testa

• Prurito agli occhi

• Visione sfuocata

• Caduta capelli

Processo visivo

OX

Deidrogenasi

Vitamina A

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Bioetica – concetti generali

Progresso conoscenzescientifiche

Necessità regolamentazione

Cultura di stampo religioso

Culturascientifica

Forte positivismo legittima qualsiasi azione possa

portare a nuove conoscenze,

Intravede uno schema superiore e riconosce dei forti limiti oltre i quali non è giusto

che l’uomo si spinga

Esig

enza

BIOETICA

FILOSOFICA

DIRETTIVA

Riflessione sui problemi morali relativi alle scienze mediche aventi influenza nella vita dell’uomo.

Strumento legislatore per regolamentare il campo biomedico e biotecnologico.

Natura BurocraticaEsplosivo sviluppo

Scoperte scientifiche

LentezzaSistema

legislativo

Disinformazione opinione pubblica

Paura di ciò che è sconosciuto (es. OGM)

ManipolabilitàMorale confusa e

disinteressata

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PervasivitàBIOTECNOLOGIE AMBIENTE

SALUTE

ECONOMIANUOVA CONCEZIONE DEL VIVENTE

NUTRIZIONE

NUOVI RAPPORTI

ECONOMIA

ETICA

DIRITTO

Priorità etiche

SALUTE

Promuovere ricerca agricoltura globalmente sostenibile

Sostegno a organizzazioni internazionali che esportano tecnologie per sviluppo agricoltura del Terzo Mondo

Dovere di tutela nei confronti di tutti coloro sulla cui vita possiamo influire

DIGNITà UMANA Uomo inteso sempre anche come fine e mai come mezzo per l'ottenimento di altri fini.

Rispetto per l'integrità fisica e psicologica dell'individuo

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Bioetica nel ramo OGM agroalimentari

Dopo un lungo lavoro di approfondimento, svolto dal Comitato Nazionale per la Bioetica (CNB) e dal Comitato Nazionale per la Biosicurezza e le Biotecnologie (CNBB), entrambi organi della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stato presentato un documento che ne evidenzia gli aspetti etici e giuridici del problema.

Strategie di sensibilizzazione dell'opinione pubblica

Regole condivise su metodologia e strumenti di ricerca e analisi rapporti rischi/benefici

Sostenere la ricerca pubblica e collaborazione tra istituti pubblici e privati

Revisione del sistema dei brevetti limitandone la durata e l'estensione

Diritto ad operare scelte informate riconosciuto ai consumatori

Tutela della biodiversità anche a beneficio delle generazioni future

Equità nell'accesso ai risultati ottenuti con le biotecnologie

Pianificazione degli obiettivi della ricerca

ASPETTI ETICI

Rafforzamento del rapporto tra ricerca universitaria e industria

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Fonti principali

IL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE: profili bioetici, filosofici, giuridici18 giugno 2004

Rapporto di valutazione della notifica EFSA-GMO-DE-2004-03“Richiesta per l’immissione in commercio, per uso alimentare e produzione di mangimi, di mais GM MON863 x MON810 resistente agli insetti, ai sensi del Regolamento (CE) 1829/2003 ” - Presentata da Monsanto Europe S.A.

OGM aspetti tecnici, diffusione rischi potenzialiPiergiovanni PIATTI - Laboratorio Chimico della Camera di Commercio di Torino

Biotecnologia vegetale: Potenziale effetto sul miglioramento della lotta ai parassiti nell’agricoltura europea - Uno studio sul mais Giugno 2003 - Leonard Gianessi - Suatha Sankula - Nathan Reigner

VALUTAZIONE SCIENTIFICA DEGLI OGM salubrità dell’alimentazione umana e tutela dell’ambienteDott.ssa Donatella Paffetti - Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Forestali - Università degli Studi di FirenzeModena, 02 Ottobre 2003

“Comprare all’ americana– Le origini della rivoluzione commerciale in Italia 1945-1971”

Emanuela Scarpellini –il Mulino

“Biologico alla prova OGM”

Chiara Bussi – Il Sole 24 Ore – lunedì 11 giugno 2007