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La donna nelle religioni monoteiste:ieri e oggi

Docente: ALFIERO LUIGI MEDEALiceo Scientifico “R. Mattioli” – Vasto (Ch)

Rete (Trigno Sinello)

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Racconta la lezione 1Racconta la lezione 1IL PERCHE’ DI UNA SCELTAIL PERCHE’ DI UNA SCELTALa religione è stata nel corso dei secoli, soprattutto nel mondo antico, La religione è stata nel corso dei secoli, soprattutto nel mondo antico,

l’espressione più completa della cultura e della mentalità di un popolo.l’espressione più completa della cultura e della mentalità di un popolo.L’Unità Didattica vuole approfondire com’era considerata la donna nella L’Unità Didattica vuole approfondire com’era considerata la donna nella

cultura religiosa del passato e quali differenze si sono verificate sul cultura religiosa del passato e quali differenze si sono verificate sul fronte della dignità e del ruolo della donna con l’evoluzione della fronte della dignità e del ruolo della donna con l’evoluzione della società.società.

OBIETTIVI FORMATIVIOBIETTIVI FORMATIVISapere:Sapere:1. Conoscere quale era in passato la condizione della donna nel mondo 1. Conoscere quale era in passato la condizione della donna nel mondo

religioso ebraico, musulmano e cristiano.religioso ebraico, musulmano e cristiano.2. Conoscere quali sono stati i cambiamenti avvenuti e come la donna 2. Conoscere quali sono stati i cambiamenti avvenuti e come la donna

vive oggi il suo ruolo in relazione alla società e alla religione.vive oggi il suo ruolo in relazione alla società e alla religione.Saper fare:Saper fare:1. Cogliere, attraverso la documentazione religiosa, la differenza 1. Cogliere, attraverso la documentazione religiosa, la differenza

dell’universo maschile e femminile come ricchezza.dell’universo maschile e femminile come ricchezza.2. Saper individuare nella parità di condizioni l’unica possibilità per una 2. Saper individuare nella parità di condizioni l’unica possibilità per una

piena realizzazione della relazione uomo-donna.piena realizzazione della relazione uomo-donna.

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Racconta la lezione 2Racconta la lezione 2 L’unità didattica è stata svolta nella classe III H del Liceo L’unità didattica è stata svolta nella classe III H del Liceo

Scientifico.Scientifico. La classe è stata divisa in tre gruppi (due di 8 alunni e uno di La classe è stata divisa in tre gruppi (due di 8 alunni e uno di

9).9). IL primo gruppo ha approfondito “La donna nella religione IL primo gruppo ha approfondito “La donna nella religione

ebraica”, evidenziando questi punti:ebraica”, evidenziando questi punti:

1) La posizione della donna: assoluta sottomissione all’uomo e 1) La posizione della donna: assoluta sottomissione all’uomo e perfetta padrona di casa.perfetta padrona di casa.

2) L’importanza della donna nella famiglia (maternità, rapporti 2) L’importanza della donna nella famiglia (maternità, rapporti coniugali, divorzio, eredità).coniugali, divorzio, eredità).

3) I modelli femminili non riconducibili alla maternità: Vasti, 3) I modelli femminili non riconducibili alla maternità: Vasti, Ester, Ruth e Giuditta.Ester, Ruth e Giuditta.

4) La donna e lo studio.4) La donna e lo studio.

5) L’apertura dell’ebraismo alle donne nei tempi 5) L’apertura dell’ebraismo alle donne nei tempi

recenti.recenti.

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Racconta la lezione 3Racconta la lezione 3 IL secondo gruppo ha sviluppato il tema de IL secondo gruppo ha sviluppato il tema de “ “La donna nella religione islamica”, La donna nella religione islamica”, soffermandosi soprattutto su tre argomenti:soffermandosi soprattutto su tre argomenti:

1) La donna nella sharia (famiglia, matrimonio, 1) La donna nella sharia (famiglia, matrimonio, divorzio, contraccezione, aborto, chador).divorzio, contraccezione, aborto, chador).

2) La posizione della donna nelle leggi dello Stato.2) La posizione della donna nelle leggi dello Stato.3) Primi passi verso un cambiamento di prospettiva 3) Primi passi verso un cambiamento di prospettiva

IL terzo gruppo ha approfondito il tema de IL terzo gruppo ha approfondito il tema de “ “La donna nella religione cristiana”, individuando La donna nella religione cristiana”, individuando questi importanti aspetti:questi importanti aspetti:

1) La riflessione biblica sulla donna.1) La riflessione biblica sulla donna.2) La condizione della donna al tempo di Gesù.2) La condizione della donna al tempo di Gesù.3) Gesù e la donna.3) Gesù e la donna.4) La “Mulieris dignitatem” di Giovanni Paolo II.4) La “Mulieris dignitatem” di Giovanni Paolo II.

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Parte prima:Parte prima:La donna nella religione ebraicaLa donna nella religione ebraica

La posizione della donna nell’antichità La posizione della donna nell’antichità Secondo l’uso orientale la donna ebrea non poteva Secondo l’uso orientale la donna ebrea non poteva

mostrarsi in pubblico senza velo, non poteva mostrarsi in pubblico senza velo, non poteva partecipare alla vita pubblica né al culto, non andava a partecipare alla vita pubblica né al culto, non andava a scuola e poteva sposarsi solo con il consenso paterno.scuola e poteva sposarsi solo con il consenso paterno.

In casa era soggetta al marito, ma per le faccende In casa era soggetta al marito, ma per le faccende domestiche aveva una certa libertà d’iniziativa.domestiche aveva una certa libertà d’iniziativa.

Una donna poteva chiedere il divorzio, ma soltanto il Una donna poteva chiedere il divorzio, ma soltanto il marito poteva concederlo. Viceversa poteva essere marito poteva concederlo. Viceversa poteva essere ripudiata a discrezione del marito, per motivi anche ripudiata a discrezione del marito, per motivi anche irrilevanti.irrilevanti.

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Parte prima:Parte prima:La donna nella religione ebraicaLa donna nella religione ebraica

L’importanza della donna nella famiglia - 1L’importanza della donna nella famiglia - 1 Nell’ebraismo la massima realizzazione dell’uomo e della donna avviene Nell’ebraismo la massima realizzazione dell’uomo e della donna avviene

attraverso il matrimonio e la famiglia, per questo risulta difficile parlare attraverso il matrimonio e la famiglia, per questo risulta difficile parlare dell’uno e dell’altra al di fuori di questo contesto. dell’uno e dell’altra al di fuori di questo contesto.

La Tradizione, pur nelle sue molteplici articolazioni e tensioni fra La Tradizione, pur nelle sue molteplici articolazioni e tensioni fra affermazioni di tendenza maschilista e valorizzazione del femminile, ha affermazioni di tendenza maschilista e valorizzazione del femminile, ha sempre sostenuto sia sempre sostenuto sia la complementarietàla complementarietà uomo-donna (Cfr. Gen 2,18) uomo-donna (Cfr. Gen 2,18) che la loro che la loro fondamentale uguaglianzafondamentale uguaglianza, in quanto il primo essere umano è , in quanto il primo essere umano è contemporaneamente maschio e femmina (Cfr. Gen 2,5). contemporaneamente maschio e femmina (Cfr. Gen 2,5).

La La diversitàdiversità viene pertanto sottolineata in riferimento ai particolari ruoli viene pertanto sottolineata in riferimento ai particolari ruoli all’interno della vita di coppia e di famiglia: all’interno della vita di coppia e di famiglia: è la donna che trasmette è la donna che trasmette l’ebraicitàl’ebraicità (è ebreo chi nasce da madre ebrea) e che (è ebreo chi nasce da madre ebrea) e che deve concretizzare deve concretizzare l’ebraismo  nella vita famigliarel’ebraismo  nella vita famigliare, cioè nel contesto domestico che viene , cioè nel contesto domestico che viene pertanto considerato una sorta di “piccolo tempio” nel quale la tavola pertanto considerato una sorta di “piccolo tempio” nel quale la tavola costituisce “l’altare”; è lei quindi che trasmette per prima i valori ebraici ed costituisce “l’altare”; è lei quindi che trasmette per prima i valori ebraici ed è lei responsabile della liturgia domestica e dell’applicazione di tutte le è lei responsabile della liturgia domestica e dell’applicazione di tutte le norme alimentari che regolano la vita dei più osservanti; per questo è norme alimentari che regolano la vita dei più osservanti; per questo è esonerata da tutte le prescrizioni legate a particolari orari che potrebbero esonerata da tutte le prescrizioni legate a particolari orari che potrebbero ostacolarla nei periodi di allattamento o comunque nelle esigenze legate ostacolarla nei periodi di allattamento o comunque nelle esigenze legate alla cura dei famigliari. alla cura dei famigliari.

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Parte prima:Parte prima:La donna nella religione ebraicaLa donna nella religione ebraica

L’importanza della donna nella famiglia - 2L’importanza della donna nella famiglia - 2

L’uomo, che insieme alla donna è responsabile dell’educazione dei figli, è L’uomo, che insieme alla donna è responsabile dell’educazione dei figli, è invece tenuto ad osservare una serie di impegni legati ad orari e luoghi invece tenuto ad osservare una serie di impegni legati ad orari e luoghi particolari (come la preghiera e lo studio a casa e in Sinagoga) ma, particolari (come la preghiera e lo studio a casa e in Sinagoga) ma, soprattutto, soprattutto, deve amare la propria mogliedeve amare la propria moglie come se stesso in quanto suo come se stesso in quanto suo “prossimo” per eccellenza. “prossimo” per eccellenza.

La Tradizione, inoltre, sottolinea che la Torah La Tradizione, inoltre, sottolinea che la Torah (L’insegnamento rivelato sul Sinai) fu dato (L’insegnamento rivelato sul Sinai) fu dato prima alle donne, poiché prima alle donne, poiché senza di esse la vita ebraica non sarebbe possibilesenza di esse la vita ebraica non sarebbe possibile, , ed invita perciò i mariti ad “abbassarsi” ed invita perciò i mariti ad “abbassarsi” (da intendersi chiaramente in senso simbolico) (da intendersi chiaramente in senso simbolico) per “ascoltare” le proprie mogli, poiché è per loro per “ascoltare” le proprie mogli, poiché è per loro merito che le benedizioni raggiungono la famiglia.merito che le benedizioni raggiungono la famiglia.

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Parte prima:Parte prima:La donna nella religione ebraicaLa donna nella religione ebraica

Modelli non riconducibili solo alla maternità - 1Modelli non riconducibili solo alla maternità - 1

Ma non solo figure di madri la Bibbia ci presenta. Troviamo infatti in essa Ma non solo figure di madri la Bibbia ci presenta. Troviamo infatti in essa modelli femminili non immediatamente riconducibili alla maternità: modelli femminili non immediatamente riconducibili alla maternità: EsterEster, , Ruth Ruth e e GiudittaGiuditta sono tre personalità indicative della concezione della sono tre personalità indicative della concezione della donna in quel contesto.donna in quel contesto.

Apprendiamo dal Libro di Ester che sotto il regno di Assuero (siamo Apprendiamo dal Libro di Ester che sotto il regno di Assuero (siamo durante la cattività babilonese) durante la cattività babilonese) AstiAsti, la bella regina, aveva rifiutato di , la bella regina, aveva rifiutato di comparire davanti al re ed ai capi del popolo, per mostrare loro la sua comparire davanti al re ed ai capi del popolo, per mostrare loro la sua bellezza. bellezza. Un sussulto di dignità che viene subito Un sussulto di dignità che viene subito stigmatizzato come ribellione. stigmatizzato come ribellione. Al sovrano, già adirato per conto suo, Al sovrano, già adirato per conto suo, venne fatto notare dai consiglieri che venne fatto notare dai consiglieri che l’atteggiamento ribelle della regina l’atteggiamento ribelle della regina Vasti aveva in sé una forza destabilizzante Vasti aveva in sé una forza destabilizzante di portata generale.  di portata generale.  

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Parte prima:Parte prima:La donna nella religione La donna nella religione ebraicaebraicaModelli non riconducibili solo alla maternità – 2Modelli non riconducibili solo alla maternità – 2

Contrapposto a Vasti è il modello di Contrapposto a Vasti è il modello di EsterEster, regina dopo di lei, che pure agirà , regina dopo di lei, che pure agirà con coraggio e determinazione, svolgerà il duplice ruolo di mediatrice, con coraggio e determinazione, svolgerà il duplice ruolo di mediatrice, avvocata del suo popolo dinanzi al re e di vendicatrice dell’ingiustizia, ma avvocata del suo popolo dinanzi al re e di vendicatrice dell’ingiustizia, ma agirà utilizzando modalità tipicamente femminili, sfruttando abilmente la sua agirà utilizzando modalità tipicamente femminili, sfruttando abilmente la sua debolezza e la sua sottomissione al marito re, per commuoverlo e spingerlo debolezza e la sua sottomissione al marito re, per commuoverlo e spingerlo ad aderire alla sua volontà. ad aderire alla sua volontà.

RuthRuth, poi, è il modello della donna virtuosa, laboriosa, sottomessa al clan , poi, è il modello della donna virtuosa, laboriosa, sottomessa al clan familiare del marito, fedele anche dopo la morte di lui al suo servizio verso familiare del marito, fedele anche dopo la morte di lui al suo servizio verso la suocera, che la ama per questo come una figlia. la suocera, che la ama per questo come una figlia.

Con Con GiudittaGiuditta, invece, siamo di fronte , invece, siamo di fronte all’esaltazione della seduzione e all’esaltazione della seduzione e del coraggio. L’arma della seduzione del coraggio. L’arma della seduzione è vista come una reale alternativa è vista come una reale alternativa alla superiorità fisica dell’uomo. Ma Giuditta alla superiorità fisica dell’uomo. Ma Giuditta non è solo la coraggiosa decapitatrice non è solo la coraggiosa decapitatrice di Oloferne, è anche la saggia amministratrice di Oloferne, è anche la saggia amministratrice dei beni ereditati dal marito, è la donna dei beni ereditati dal marito, è la donna ricca e rispettata, virtuosa e accorta.ricca e rispettata, virtuosa e accorta.

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Parte prima:Parte prima:La donna nella religione La donna nella religione ebraicaebraica

La donna e lo studio della Torah – 1La donna e lo studio della Torah – 1

Secondo l’impostazione tradizionale, la posizione dell’uomo e della donna Secondo l’impostazione tradizionale, la posizione dell’uomo e della donna nei confronti della legge ebraica è diversa. Per quanto riguarda i precetti, nei confronti della legge ebraica è diversa. Per quanto riguarda i precetti, questi, come è noto, sono classificati in due categorie, i divieti e le norme questi, come è noto, sono classificati in due categorie, i divieti e le norme positive. Per i divieti, donne e uomini hanno gli stessi doveri, mentre solo positive. Per i divieti, donne e uomini hanno gli stessi doveri, mentre solo una parte delle norme positive incombe sulle donne. una parte delle norme positive incombe sulle donne.

Un caso particolarmente complesso nell’ambito di questa discussione è Un caso particolarmente complesso nell’ambito di questa discussione è quello del diritto-dovere allo studio della Torah. È’ un dato di fatto che quello del diritto-dovere allo studio della Torah. È’ un dato di fatto che l’istruzione religiosal’istruzione religiosa delle donne sia sempre stata nel corso della storia delle donne sia sempre stata nel corso della storia molto ridotta rispetto a quella degli uomini. molto ridotta rispetto a quella degli uomini.

Ma questa regola ha conosciuto delle Ma questa regola ha conosciuto delle eccezionieccezioni, , delle distinzioni e delle evoluzioni che, delle distinzioni e delle evoluzioni che, nell’ultimo secolo, non sono state affatto indifferenti nell’ultimo secolo, non sono state affatto indifferenti anche negli ambienti più rigorosi.anche negli ambienti più rigorosi.

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Parte prima:Parte prima:La donna nella religione La donna nella religione ebraicaebraica

La donna e lo studio della Torah – 2La donna e lo studio della Torah – 2 Inoltre si è sempre fatta Inoltre si è sempre fatta una distinzioneuna distinzione sugli argomenti e i testi oggetto di studio, sugli argomenti e i testi oggetto di studio,

per cui il principio che fosse lecito, anzi opportuno che le donne studiassero le per cui il principio che fosse lecito, anzi opportuno che le donne studiassero le norme che più specificamente le riguardano, è passato senza gravi obiezioni. norme che più specificamente le riguardano, è passato senza gravi obiezioni.

E infine lo stesso mondo ortodosso ha riconosciuto E infine lo stesso mondo ortodosso ha riconosciuto la necessità di un’istruzione la necessità di un’istruzione religiosa femminilereligiosa femminile, legata al ruolo educativo che la donna dovrebbe avere , legata al ruolo educativo che la donna dovrebbe avere nell’ambito della famiglia o di determinate istituzioni scolastiche. nell’ambito della famiglia o di determinate istituzioni scolastiche.

Oggi è comune che le ragazze studino materie religioseOggi è comune che le ragazze studino materie religiose, e per loro esistono scuole , e per loro esistono scuole separate anche negli ambienti più ortodossi. separate anche negli ambienti più ortodossi.

Il problema è che malgrado queste evoluzioni Il problema è che malgrado queste evoluzioni i programmi di studio rimangono diversii programmi di studio rimangono diversi, , per cui esiste una tradizionale riluttanza, per cui esiste una tradizionale riluttanza, che solo parzialmente viene meno, che solo parzialmente viene meno, all’inserimento delle donne all’inserimento delle donne in corsi su materie specificamente rabbiniche.in corsi su materie specificamente rabbiniche.

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Parte prima:Parte prima:La donna nella religione La donna nella religione ebraicaebraica

L’apertura dell’ebraismo alla donna dei nostri tempiL’apertura dell’ebraismo alla donna dei nostri tempi L’ebraismo moderno e contemporaneo L’ebraismo moderno e contemporaneo ha cercato di riconsiderare il ruolo della ha cercato di riconsiderare il ruolo della

donnadonna di fronte ai nuovi contesti nei quali la stessa è oggi inserita: non più solo la di fronte ai nuovi contesti nei quali la stessa è oggi inserita: non più solo la famiglia, ma anche il lavoro, gli impegni sociali, le nuove opportunità che la vedono famiglia, ma anche il lavoro, gli impegni sociali, le nuove opportunità che la vedono possibile protagonista. In America l’ebraismo riformato possibile protagonista. In America l’ebraismo riformato ha accettato la donna ha accettato la donna anche nel ruolo di Rabbinoanche nel ruolo di Rabbino, cosa da molto tempo diversamente contestata e fonte , cosa da molto tempo diversamente contestata e fonte di dibattiti. di dibattiti. 

Molte donne sono oggi presidenti di comunità ebraiche o di unioni nazionali delle Molte donne sono oggi presidenti di comunità ebraiche o di unioni nazionali delle stesse, nonché stesse, nonché donne di successodonne di successo in campo artistico, scientifico, letterario e in campo artistico, scientifico, letterario epolitico.politico.

Il presidente degli Stati Uniti, Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha deciso di nominare Barack Obama, ha deciso di nominare nel maggio 2010, come giudice della nel maggio 2010, come giudice della Corte Suprema una donna, Corte Suprema una donna, Elena KaganElena Kagan (nella foto),50 anni, ebrea, nata a New York, (nella foto),50 anni, ebrea, nata a New York, stimatissima giurista. stimatissima giurista.

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Parte seconda:Parte seconda:La donna nella religione musulmanaLa donna nella religione musulmana

La donna nella sharia - 1La donna nella sharia - 1 Nella religione islamica Nella religione islamica il matrimonioil matrimonio non è considerato tanto un non è considerato tanto un

vero e proprio sacramento come nella religione cristiana, quanto vero e proprio sacramento come nella religione cristiana, quanto un contratto stipulato tra due parti. Ciononostante non è una realtà un contratto stipulato tra due parti. Ciononostante non è una realtà profana anche se estranea alla concezione cattolica di “Sacra profana anche se estranea alla concezione cattolica di “Sacra Unione”.Unione”.

Le parti possono apporre al contratto clausole e stipulazioni Le parti possono apporre al contratto clausole e stipulazioni dirette a modificarne gli effetti tipici, purché non contrastanti con i dirette a modificarne gli effetti tipici, purché non contrastanti con i principi irrinunciabili che lo reggono. È quindi possibile che la principi irrinunciabili che lo reggono. È quindi possibile che la moglie pretenda dal marito l’impegno di non trasferire il domicilio moglie pretenda dal marito l’impegno di non trasferire il domicilio coniugale dalla città di origine, di permetterle di esercitare una coniugale dalla città di origine, di permetterle di esercitare una professione o di partecipare alla vita pubblica, di non chiederle di professione o di partecipare alla vita pubblica, di non chiederle di seguirlo nei suoi viaggi. Il marito può inoltre promettere di non seguirlo nei suoi viaggi. Il marito può inoltre promettere di non sposare un’altra donna (clausola di monogamia), o può dare alla sposare un’altra donna (clausola di monogamia), o può dare alla donna mandato di autoripudiarsi.donna mandato di autoripudiarsi.

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Parte seconda:Parte seconda:La donna nella religione musulmanaLa donna nella religione musulmana

La donna nella sharia - 2La donna nella sharia - 2 La vita coniugale che trae vita dal matrimonio è segnata dalla La vita coniugale che trae vita dal matrimonio è segnata dalla preminenza preminenza

dell’uomodell’uomo: la donna deve mettersi a sua disposizione e prestargli : la donna deve mettersi a sua disposizione e prestargli obbedienza. Il corrispettivo di tale quotidiana sottomissione è il obbedienza. Il corrispettivo di tale quotidiana sottomissione è il mantenimento che l’uomo versa alla moglie, indipendentemente dalla mantenimento che l’uomo versa alla moglie, indipendentemente dalla condizione di bisogno di lei: esso comprende il vitto, l’alloggio, il vestiario, condizione di bisogno di lei: esso comprende il vitto, l’alloggio, il vestiario, le spese mediche e il servizio. le spese mediche e il servizio.

L’insubordinazione ingiustificata della donna determina L’insubordinazione ingiustificata della donna determina la sospensione del la sospensione del mantenimentomantenimento. Il mantenimento è dovuto per tutto il tempo che la donna . Il mantenimento è dovuto per tutto il tempo che la donna resta nella potestà dell’uomo, cioè fino alla fine del ritiro legale che segue resta nella potestà dell’uomo, cioè fino alla fine del ritiro legale che segue lo scioglimento del matrimonio per morte, ripudio o divorzio. Il ritiro legale lo scioglimento del matrimonio per morte, ripudio o divorzio. Il ritiro legale permette di accertare l’eventuale gravidanza della donna; esso dura permette di accertare l’eventuale gravidanza della donna; esso dura generalmente tre mesi, dopo i quali il marito non ha più alcun obbligo nei generalmente tre mesi, dopo i quali il marito non ha più alcun obbligo nei confronti della moglie. Dopo lo scioglimento del matrimonio, la donna che confronti della moglie. Dopo lo scioglimento del matrimonio, la donna che non ha redditi propri resta a carico della famiglia di origine o dei figli.non ha redditi propri resta a carico della famiglia di origine o dei figli.

Oggi in molti paesi Oggi in molti paesi il diritto a ripudiareil diritto a ripudiare la moglie è limitato o anche abolito, la moglie è limitato o anche abolito, facendo riferimento a quei passi coranici che parlano del rispetto nei facendo riferimento a quei passi coranici che parlano del rispetto nei confronti delle mogli.confronti delle mogli.

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Parte seconda:Parte seconda:La donna nella religione musulmanaLa donna nella religione musulmana

La donna nella sharia - 3La donna nella sharia - 3 Per quanto concerne Per quanto concerne l’educazione dei figlil’educazione dei figli, anche sotto questo , anche sotto questo

aspetto la parte fondamentale è rappresentata dalla figura paterna aspetto la parte fondamentale è rappresentata dalla figura paterna che si occupa di prendere ogni tipo di decisione riguardo la che si occupa di prendere ogni tipo di decisione riguardo la propria prole: istruzione primaria, avviamento al lavoro, propria prole: istruzione primaria, avviamento al lavoro, matrimonio, amministrazione dei suoi beni. matrimonio, amministrazione dei suoi beni.

In assenza del padre questi ruoli spettano al tutore, delegato dal In assenza del padre questi ruoli spettano al tutore, delegato dal genitore o dal giudice se questo viene a mancare.genitore o dal giudice se questo viene a mancare.

Il Il ruolo della madreruolo della madre è essenzialmente è essenzialmente ridotto alla custodia e alla sorveglianza ridotto alla custodia e alla sorveglianza del bambino.del bambino. L’atto di custodire è infatti L’atto di custodire è infatti considerato un atto prettamente considerato un atto prettamente femminile e in mancanza della madre femminile e in mancanza della madre spetta al parente femminile più prossimo.spetta al parente femminile più prossimo.

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Parte seconda:Parte seconda:La donna nella religione musulmanaLa donna nella religione musulmana

La donna nella sharia - 4La donna nella sharia - 4 L’usanza di coprire il volto non deriva propriamente dal Corano, L’usanza di coprire il volto non deriva propriamente dal Corano,

che parla di coprire le parti più belle. Per questo la maggior parte che parla di coprire le parti più belle. Per questo la maggior parte delle donne islamiche coprono con delle donne islamiche coprono con il veloil velo (chador)(chador) solo i capelli. IL solo i capelli. IL velo è segno dell’adesione della donna all’Islam e rappresenta velo è segno dell’adesione della donna all’Islam e rappresenta una protezione.una protezione.

In alcuni paesi, come la Turchia, questa usanza è stata abolita.In alcuni paesi, come la Turchia, questa usanza è stata abolita. Oggi molte donne emancipate scelgono liberamente di indossare Oggi molte donne emancipate scelgono liberamente di indossare

il velo, considerato simbolo della dignità della donna e protesta il velo, considerato simbolo della dignità della donna e protesta contro lo sfruttamento sessuale della donna, tipico del mondo contro lo sfruttamento sessuale della donna, tipico del mondo occidentale. occidentale.

In molti paesi islamici, dove non viene più applicata alla lettera la In molti paesi islamici, dove non viene più applicata alla lettera la legge islamica tradizionale legge islamica tradizionale (sharia)(sharia), oggi le donne occupano , oggi le donne occupano posizioni sociali, politiche e culturali di rilievo, hanno diritto di posizioni sociali, politiche e culturali di rilievo, hanno diritto di votare e di essere elette.votare e di essere elette.

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Parte seconda:Parte seconda:La donna nella religione La donna nella religione musulmanamusulmana

Un libro di Samia Sharif, con un significativo commento sul veloUn libro di Samia Sharif, con un significativo commento sul velo

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Parte seconda:Parte seconda:La donna nella religione musulmanaLa donna nella religione musulmana

La donna nelle leggi dello statoLa donna nelle leggi dello stato Nell’ambito del matrimonio esiste una serie di Nell’ambito del matrimonio esiste una serie di

leggi che tutelano la donna.leggi che tutelano la donna. Nel momento in cui si stipula il contratto si Nel momento in cui si stipula il contratto si

stabilisce che le sostanze che la donna ha stabilisce che le sostanze che la donna ha portato in dote devono rimanere di sua portato in dote devono rimanere di sua proprietà.proprietà.

In caso di separazione la donna ha diritto ad In caso di separazione la donna ha diritto ad una sufficiente garanzia finanziaria che le una sufficiente garanzia finanziaria che le permette di essere indipendente.permette di essere indipendente.

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Parte seconda:Parte seconda:La donna nella religione musulmanaLa donna nella religione musulmana

Primi passi verso un cambiamento di prospettivaPrimi passi verso un cambiamento di prospettiva In alcuni paesi, come la Turchia, In alcuni paesi, come la Turchia, l’usanza di portare lo chadorl’usanza di portare lo chador è è

stata abolita.stata abolita. Oggi molte donne emancipate Oggi molte donne emancipate scelgono liberamentescelgono liberamente di indossare di indossare

il velo, considerato simbolo della dignità della donna e protesta il velo, considerato simbolo della dignità della donna e protesta contro lo sfruttamento sessuale della donna, tipico del mondo contro lo sfruttamento sessuale della donna, tipico del mondo occidentale. occidentale.

In molti paesi islamici, dove non viene più applicata alla lettera la In molti paesi islamici, dove non viene più applicata alla lettera la legge islamica tradizionale legge islamica tradizionale (sharia)(sharia), oggi le donne occupano , oggi le donne occupano posizioni sociali, politiche e culturali di rilievo, hanno diritto di posizioni sociali, politiche e culturali di rilievo, hanno diritto di votare e di essere elette.votare e di essere elette.

In particolare in Turchia, Tunisia, Libano ed Egitto è stata rivista la In particolare in Turchia, Tunisia, Libano ed Egitto è stata rivista la legge relativa al legge relativa al rapporto uomo-donnorapporto uomo-donno, nell’ottica di una maggiore , nell’ottica di una maggiore equità.equità.

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Parte terza:Parte terza:La donna nella religione cristianaLa donna nella religione cristiana

La riflessione biblica sulla donnaLa riflessione biblica sulla donna La Bibbia ci presenta la relazione uomo-donna La Bibbia ci presenta la relazione uomo-donna

come originaria e originale. La persona umana come originaria e originale. La persona umana creata ad immagine di Dio è maschio e creata ad immagine di Dio è maschio e femmina.femmina.

Ma la differenza, di cui si parla, non è costituita Ma la differenza, di cui si parla, non è costituita da dati storici e culturali oggettivati negli da dati storici e culturali oggettivati negli stereotipi sessuali, ma è alterità indicibile e stereotipi sessuali, ma è alterità indicibile e inoggettivabile, che fonda l’apertura all’altro.inoggettivabile, che fonda l’apertura all’altro.

Secondo la Bibbia, dunque, la dignità della Secondo la Bibbia, dunque, la dignità della donna è pari a quella dell’uomo.donna è pari a quella dell’uomo.

Page 21: 1 La donna nelle religioni monoteiste: ieri e oggi Docente: ALFIERO LUIGI MEDEA Liceo Scientifico R. Mattioli – Vasto (Ch) Rete (Trigno Sinello)

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Parte terza:Parte terza:La donna nella religione cristianaLa donna nella religione cristiana

La condizione della donna al tempo di Gesù - 1La condizione della donna al tempo di Gesù - 1 La società dell’epoca aveva una struttura patriarcale. L’uomo era signore e padrone della casa. Sotto l’aspetto giuridico la donna aveva molteplici svantaggi. Come in genere nell'Oriente antico, essa non poteva La società dell’epoca aveva una struttura patriarcale. L’uomo era signore e padrone della casa. Sotto l’aspetto giuridico la donna aveva molteplici svantaggi. Come in genere nell'Oriente antico, essa non poteva

partecipare alla vita pubblica; non poteva avere nemmeno parte attiva al culto né essere citata come teste in tribunale. Al Tempio le donne non potevano oltrepassare il vestibolo a loro riservato. partecipare alla vita pubblica; non poteva avere nemmeno parte attiva al culto né essere citata come teste in tribunale. Al Tempio le donne non potevano oltrepassare il vestibolo a loro riservato. Quando la donna usciva di casa, doveva avere il viso coperto da un'acconciatura che comprendeva due veli sul capo, una benda sulla fronte con due fasce pendule fino al mento e un filetto con cordoncini e nodi.Quando la donna usciva di casa, doveva avere il viso coperto da un'acconciatura che comprendeva due veli sul capo, una benda sulla fronte con due fasce pendule fino al mento e un filetto con cordoncini e nodi. Se la donna usciva di casa con il volto scoperto, cioè senza l'acconciatura, il marito aveva il diritto di ripudiarla senza l'obbligo di versare la somma che, in caso di divorzio, era dovuta alla sposa in forza del contratto Se la donna usciva di casa con il volto scoperto, cioè senza l'acconciatura, il marito aveva il diritto di ripudiarla senza l'obbligo di versare la somma che, in caso di divorzio, era dovuta alla sposa in forza del contratto

matrimoniale.matrimoniale.

   La “Mulieris dignitatem” di Giovanni Paolo IILa “Mulieris dignitatem” di Giovanni Paolo II LA DIGNITA' DELLA DONNA e la sua vocazione, oggetto costante della riflessione umana e cristiana, hanno assunto un rilievo tutto particolare negli anni più recenti. Ciò è dimostrato, tra l'altro, dagli interventi del Magistero della Chiesa, rispecchiati in vari documenti del Concilio Vaticano II, il quale afferma poi nel Messaggio finale: «Viene l'ora, l'ora è venuta, in cui la vocazione della donna si svolge con pienezza, l'ora in cui la donna acquista nella società un'influenza, un LA DIGNITA' DELLA DONNA e la sua vocazione, oggetto costante della riflessione umana e cristiana, hanno assunto un rilievo tutto particolare negli anni più recenti. Ciò è dimostrato, tra l'altro, dagli interventi del Magistero della Chiesa, rispecchiati in vari documenti del Concilio Vaticano II, il quale afferma poi nel Messaggio finale: «Viene l'ora, l'ora è venuta, in cui la vocazione della donna si svolge con pienezza, l'ora in cui la donna acquista nella società un'influenza, un

irradiamento, un potere finora mai raggiunto. E' per questo che, in un momento in cui l'umanità conosce una così profonda trasformazione, le donne illuminate dallo spirito evangelico possono tanto operare per aiutare l'umanità a non decadere»(1). Le parole di questo Messaggio riassumono ciò che aveva già trovato espressione nel Magistero conciliare, specie nella Costituzione pastorale Gaudium et spes(2) e nel Decreto sull'apostolato dei laici Apostolicam actuositatem(3).irradiamento, un potere finora mai raggiunto. E' per questo che, in un momento in cui l'umanità conosce una così profonda trasformazione, le donne illuminate dallo spirito evangelico possono tanto operare per aiutare l'umanità a non decadere»(1). Le parole di questo Messaggio riassumono ciò che aveva già trovato espressione nel Magistero conciliare, specie nella Costituzione pastorale Gaudium et spes(2) e nel Decreto sull'apostolato dei laici Apostolicam actuositatem(3). Simili prese di posizione si erano manifestate nel periodo preconciliare, per esempio in non pochi Discorsi del Papa Pio XII(4) e nell'Enciclica Pacem in terris di Papa Giovanni XXIII(5). Dopo il Concilio Vaticano II, il mio Predecessore Paolo VI ha esplicitato il significato di questo «segno dei tempi», attribuendo il titolo di Dottore della Chiesa a santa Teresa di Gesù e a santa Caterina da Siena(6), ed istituendo, altresì, su richiesta dell'Assemblea del Sinodo dei Vescovi nel 1971, Simili prese di posizione si erano manifestate nel periodo preconciliare, per esempio in non pochi Discorsi del Papa Pio XII(4) e nell'Enciclica Pacem in terris di Papa Giovanni XXIII(5). Dopo il Concilio Vaticano II, il mio Predecessore Paolo VI ha esplicitato il significato di questo «segno dei tempi», attribuendo il titolo di Dottore della Chiesa a santa Teresa di Gesù e a santa Caterina da Siena(6), ed istituendo, altresì, su richiesta dell'Assemblea del Sinodo dei Vescovi nel 1971,

un'apposita Commissione, il cui scopo era lo studio dei problemi contemporanei riguardanti la «promozione effettiva della dignità e della responsabilità delle donne»(7). In uno dei suoi Discorsi Paolo VI disse tra l'altro: «Nel cristianesimo, infatti, più che in ogni altra religione, la donna ha fin dalle origini uno speciale statuto di dignità, di cui il Nuovo Testamento ci attesta non pochi e non piccoli aspetti (...); appare all'evidenza che la donna è posta a far parte della struttura vivente ed un'apposita Commissione, il cui scopo era lo studio dei problemi contemporanei riguardanti la «promozione effettiva della dignità e della responsabilità delle donne»(7). In uno dei suoi Discorsi Paolo VI disse tra l'altro: «Nel cristianesimo, infatti, più che in ogni altra religione, la donna ha fin dalle origini uno speciale statuto di dignità, di cui il Nuovo Testamento ci attesta non pochi e non piccoli aspetti (...); appare all'evidenza che la donna è posta a far parte della struttura vivente ed operante del cristianesimo in modo così rilevante che non ne sono forse ancora state enucleate tutte le virtualità»(8).operante del cristianesimo in modo così rilevante che non ne sono forse ancora state enucleate tutte le virtualità»(8).

I Padri della recente Assemblea del Sinodo dei Vescovi (ottobre 1987), dedicata a «la vocazione e la missione dei laici nella Chiesa e nel mondo a vent'anni dal Concilio Vaticano II», si sono di nuovo occupati della dignità e della vocazione della donna. Essi hanno auspicato, tra l'altro, l'approfondimento dei fondamenti antropologici e teologici necessari a risolvere i problemi relativi al significato e alla dignità dell'essere donna e dell'essere uomo. Si tratta di comprendere la ragione I Padri della recente Assemblea del Sinodo dei Vescovi (ottobre 1987), dedicata a «la vocazione e la missione dei laici nella Chiesa e nel mondo a vent'anni dal Concilio Vaticano II», si sono di nuovo occupati della dignità e della vocazione della donna. Essi hanno auspicato, tra l'altro, l'approfondimento dei fondamenti antropologici e teologici necessari a risolvere i problemi relativi al significato e alla dignità dell'essere donna e dell'essere uomo. Si tratta di comprendere la ragione e le conseguenze della decisione del Creatore che l'essere umano esista sempre e solo come femmina e come maschio. Solo partendo da questi fondamenti, che consentono di cogliere la profondità della dignità e della vocazione della donna, è possibile parlare della sua presenza attiva nella Chiesa e nella società.e le conseguenze della decisione del Creatore che l'essere umano esista sempre e solo come femmina e come maschio. Solo partendo da questi fondamenti, che consentono di cogliere la profondità della dignità e della vocazione della donna, è possibile parlare della sua presenza attiva nella Chiesa e nella società.

L L a “Mulieris Dignitatem” di Giovanni Paolo II continuaa “Mulieris Dignitatem” di Giovanni Paolo II continua a guidare la riflessione della Chiesa sull’universoa guidare la riflessione della Chiesa sull’universo femminile e sul suo contributo alla società. Lofemminile e sul suo contributo alla società. Lo scorso anno, in occasione dei 20 anni della Letterascorso anno, in occasione dei 20 anni della Lettera Apostolica, Benedetto XVI parlava di «mentalità maschilista,Apostolica, Benedetto XVI parlava di «mentalità maschilista, che ignora la novità del cristianesimo, il quale riconosceche ignora la novità del cristianesimo, il quale riconosce e proclama l’uguale dignità e responsabilità della donnae proclama l’uguale dignità e responsabilità della donna rispetto all’uomo. Ci sono luoghi e culture – ricordava ilrispetto all’uomo. Ci sono luoghi e culture – ricordava il Papa - dove la donna viene discriminata o sottovalutata perPapa - dove la donna viene discriminata o sottovalutata per il solo fatto di essere donna, dove si fa ricorso persino adil solo fatto di essere donna, dove si fa ricorso persino ad argomenti religiosi e a pressioni familiari, sociali e culturaliargomenti religiosi e a pressioni familiari, sociali e culturali per sostenere la disparità dei sessi, dove si consumano attiper sostenere la disparità dei sessi, dove si consumano atti di violenza nei confronti della donna rendendola oggettodi violenza nei confronti della donna rendendola oggetto di maltrattamenti e di sfruttamento nella pubblicità edi maltrattamenti e di sfruttamento nella pubblicità e nell’industria del consumo e del divertimento. Dinanzi anell’industria del consumo e del divertimento. Dinanzi a fenomeni così gravi e persistenti – concludeva il Ponteficefenomeni così gravi e persistenti – concludeva il Pontefice - ancor più urgente appare l’impegno dei cristiani perché- ancor più urgente appare l’impegno dei cristiani perché diventino dovunque promotori di una cultura che riconoscadiventino dovunque promotori di una cultura che riconosca alla donna, nel diritto e nella realtà dei fatti, la dignitàalla donna, nel diritto e nella realtà dei fatti, la dignità che le compete».che le compete». LA FIGURA FEMMINILE NEL MONDO CRISTIANO – Dalle prime comunità cristiane dell’Impero ai primi secoli del MedioevoLA FIGURA FEMMINILE NEL MONDO CRISTIANO – Dalle prime comunità cristiane dell’Impero ai primi secoli del Medioevo    Il contesto religioso pagano sul quale interviene, con la nascita del Cristo, la religione destinata a conquistare il mondo è fortemente influenzato da un sentito desiderio di immortalità, per cui, da secoli, correnti mistiche ispirate a Platone assicuravano agli strati più emarginati della società (schiavi, meteci, donne) la conquista dell’immortalità dell’anima e di un destino migliore, anche ultraterreno, attraverso la pratica di culti segreti con i quali era possibile raggiungere stati di Il contesto religioso pagano sul quale interviene, con la nascita del Cristo, la religione destinata a conquistare il mondo è fortemente influenzato da un sentito desiderio di immortalità, per cui, da secoli, correnti mistiche ispirate a Platone assicuravano agli strati più emarginati della società (schiavi, meteci, donne) la conquista dell’immortalità dell’anima e di un destino migliore, anche ultraterreno, attraverso la pratica di culti segreti con i quali era possibile raggiungere stati di

comunione mistica con il dio.comunione mistica con il dio. Solo le donne giudee delle tribù di Israele, nella Siria meridionale, non ritrovavano neppure all’interno della loro religione monoteista alcuna possibilità di riscatto: bollate di perversità e impurità, dovute alla loro differenza sessuale, impossibilitate a ricevere la circoncisione che decontaminava l’uomo e lo "iniziava" a Jaweh, dovevano compensare la loro inferiorità con un’esistenza "separata", segregate nelle case, costrette a portare, in pubblico, il volto velato, accuratamente evitate Solo le donne giudee delle tribù di Israele, nella Siria meridionale, non ritrovavano neppure all’interno della loro religione monoteista alcuna possibilità di riscatto: bollate di perversità e impurità, dovute alla loro differenza sessuale, impossibilitate a ricevere la circoncisione che decontaminava l’uomo e lo "iniziava" a Jaweh, dovevano compensare la loro inferiorità con un’esistenza "separata", segregate nelle case, costrette a portare, in pubblico, il volto velato, accuratamente evitate

dagli uomini in quanto impure, infettanti, fonte di ogni male. Ma la segregazione nella vita privata non era altro che il riflesso sociale della loro condizione impari di fronte al dio Jaweh, per cui, indegne di ricevere l’istruzione religiosa, non potevano assolutamente partecipare in modo attivo alle funzioni religiose (non potevano offrire sacrifici, leggere le Sritture, occupare gli stessi spazi riservati agli uomini). Solo la facoltà procreativa valorizzava, almeno da questo punto di vista, la dagli uomini in quanto impure, infettanti, fonte di ogni male. Ma la segregazione nella vita privata non era altro che il riflesso sociale della loro condizione impari di fronte al dio Jaweh, per cui, indegne di ricevere l’istruzione religiosa, non potevano assolutamente partecipare in modo attivo alle funzioni religiose (non potevano offrire sacrifici, leggere le Sritture, occupare gli stessi spazi riservati agli uomini). Solo la facoltà procreativa valorizzava, almeno da questo punto di vista, la donna.donna.

Questo stato di cose ben giustifica il fatto che certi tratti del comportamento di Gesù destassero tanto clamore, spesso indignazione e scandalo.Questo stato di cose ben giustifica il fatto che certi tratti del comportamento di Gesù destassero tanto clamore, spesso indignazione e scandalo. Proprio, infatti, su quegli ortodossi scenari dell’Oriente antico si era mosso il Cristo nelle sue prime prove di guaritore e profeta, suscitando ammirazione e riconoscenza fra le donne. Diversi sono gli episodi in cui, completamente incurante dell’inflessibile conformismo controllato dai rabbini e di tutti i pregiudizi sociali legati al sesso, Gesù si avvicinava fisicamente a molte malate per guarirle, sfidando così la Legge, la Tradizione e la consuetudine.Proprio, infatti, su quegli ortodossi scenari dell’Oriente antico si era mosso il Cristo nelle sue prime prove di guaritore e profeta, suscitando ammirazione e riconoscenza fra le donne. Diversi sono gli episodi in cui, completamente incurante dell’inflessibile conformismo controllato dai rabbini e di tutti i pregiudizi sociali legati al sesso, Gesù si avvicinava fisicamente a molte malate per guarirle, sfidando così la Legge, la Tradizione e la consuetudine. Affascinate dalle sue misteriose capacità e dalla generosità e dalla tenerezza dei suoi atteggiamenti, le sue prime adepte lo seguirono per tutte le strade della sua predicazione sino alla morte. Di fatto, questa religione nascente, così legata all’idea del Padre e del rapporto tra Padre e Figlio, stava per capovolgere la prospettiva tradizionale dell’esistenza femminile, slegandola, per la prima volta nella storia, dal ristretto destino corporale con cui tutte le culture fino ad allora l’avevano Affascinate dalle sue misteriose capacità e dalla generosità e dalla tenerezza dei suoi atteggiamenti, le sue prime adepte lo seguirono per tutte le strade della sua predicazione sino alla morte. Di fatto, questa religione nascente, così legata all’idea del Padre e del rapporto tra Padre e Figlio, stava per capovolgere la prospettiva tradizionale dell’esistenza femminile, slegandola, per la prima volta nella storia, dal ristretto destino corporale con cui tutte le culture fino ad allora l’avevano

identificata. Seguendo il Cristo invece dell’uomo, la donna poteva per la prima volta scegliere e plasmare la vita con le sue mani. identificata. Seguendo il Cristo invece dell’uomo, la donna poteva per la prima volta scegliere e plasmare la vita con le sue mani. E’ facile immaginare la carica esplosiva che il giovane cristianesimo aveva in sé, e di cui le prime seguaci, di solito ebree o comunque vicine alla cultura giudaica, percepirono gli effetti: nelle prime comunità cristiane esse potevano partecipare alle preghiere con gli uomini, recitare e cantare salmi, affiancare i mariti nei viaggi per predicare il Vangelo, ricoprendo così anche un’importante funzione di propaganda, ospitare nelle loro case le adunanze dei cristiani.E’ facile immaginare la carica esplosiva che il giovane cristianesimo aveva in sé, e di cui le prime seguaci, di solito ebree o comunque vicine alla cultura giudaica, percepirono gli effetti: nelle prime comunità cristiane esse potevano partecipare alle preghiere con gli uomini, recitare e cantare salmi, affiancare i mariti nei viaggi per predicare il Vangelo, ricoprendo così anche un’importante funzione di propaganda, ospitare nelle loro case le adunanze dei cristiani. Ma perché il seme cristiano fruttificasse e si diffondesse ulteriormente restava ancora una lunga marcia da fare, considerando come già fosse racchiusa in quel seme una contraddizione molto forte, destinata a segnare la storia di tutto il cristianesimo per secoli: come poteva conciliarsi il liberatorio messaggio evangelico con una realtà sociale di secolare subordinazione per la donna? Ma perché il seme cristiano fruttificasse e si diffondesse ulteriormente restava ancora una lunga marcia da fare, considerando come già fosse racchiusa in quel seme una contraddizione molto forte, destinata a segnare la storia di tutto il cristianesimo per secoli: come poteva conciliarsi il liberatorio messaggio evangelico con una realtà sociale di secolare subordinazione per la donna? Ben presto, nelle comunità cristiane asiatiche la semplice struttura paritaria cominciò a complicarsi: progressivamente andò organizzandosi una struttura sempre più gerarchica, con "gli anziani", uomini autorevoli per prestigio e per età, a capo della comunità, fino all’imporsi, all’inizio del II secolo, dell’autorità del vescovo, autorità maschile perché maschile restava la concezione del potere, al quale spettava convalidare sia l’assemblea, sia l’eucarestia. Le donne cominciarono a Ben presto, nelle comunità cristiane asiatiche la semplice struttura paritaria cominciò a complicarsi: progressivamente andò organizzandosi una struttura sempre più gerarchica, con "gli anziani", uomini autorevoli per prestigio e per età, a capo della comunità, fino all’imporsi, all’inizio del II secolo, dell’autorità del vescovo, autorità maschile perché maschile restava la concezione del potere, al quale spettava convalidare sia l’assemblea, sia l’eucarestia. Le donne cominciarono a

essere esautorate: nell’assemblea venne loro tolta la parola; impensabile un’eventuale candidatura femminile nella nuova organizzazione del clero secondo tre livelli (prete, diacono, vescovo). essere esautorate: nell’assemblea venne loro tolta la parola; impensabile un’eventuale candidatura femminile nella nuova organizzazione del clero secondo tre livelli (prete, diacono, vescovo). Considerando l’immagine che dagli scrittori cristiani è giunta a noi della donna in età patristica, si può, generalizzando, cogliere i due estremi che denotano l’atteggiamento nei confronti del soggetto femminile: la più assoluta riprovazione per colei che simboleggia la fonte del peccato e di tutti i mali per l’uomo (Eva), e una sentita ammirazione per colei che rappresenta, però, anche Maria madre di Cristo, la prescelta delle Sacre Scritture, un modello di "verginale obbedienza e Considerando l’immagine che dagli scrittori cristiani è giunta a noi della donna in età patristica, si può, generalizzando, cogliere i due estremi che denotano l’atteggiamento nei confronti del soggetto femminile: la più assoluta riprovazione per colei che simboleggia la fonte del peccato e di tutti i mali per l’uomo (Eva), e una sentita ammirazione per colei che rappresenta, però, anche Maria madre di Cristo, la prescelta delle Sacre Scritture, un modello di "verginale obbedienza e

purezza" per tutti i fedeli (soprattutto donne).purezza" per tutti i fedeli (soprattutto donne). Estremo male, dunque, oppure modello impeccabile di sottomissione e obbedienza, erano le alternative che si prestavano a un’interpretazione del ruolo femminile da una parte rivalutato, ma dall’altra sempre schiacciato dal peso della tradizione. Una parziale risoluzione a questa sostanziale contraddizione è fornita dalla distinzione degli ambiti d’azione in campo religioso tra uomini e donne: è vero che alle donne erano preclusi i più alti ministeri e gli incarichi istituzionali, ma è Estremo male, dunque, oppure modello impeccabile di sottomissione e obbedienza, erano le alternative che si prestavano a un’interpretazione del ruolo femminile da una parte rivalutato, ma dall’altra sempre schiacciato dal peso della tradizione. Una parziale risoluzione a questa sostanziale contraddizione è fornita dalla distinzione degli ambiti d’azione in campo religioso tra uomini e donne: è vero che alle donne erano preclusi i più alti ministeri e gli incarichi istituzionali, ma è

anche vero che esse erano in grado di svolgere un altrettanto importante incarico nelle opere di carità e proselitismo all’interno delle famiglie della comunità, ma anche al di fuori delle mura domestiche (nell’assistenza agli infermi, ad esempio, e in un momento successivo nella fondazione e nel mantenimento anche economico, da parte delle ricche vedove romane convertitesi, di comunità monastiche). Non è un caso che una personalità religiosa importante come Girolamo avesse anche vero che esse erano in grado di svolgere un altrettanto importante incarico nelle opere di carità e proselitismo all’interno delle famiglie della comunità, ma anche al di fuori delle mura domestiche (nell’assistenza agli infermi, ad esempio, e in un momento successivo nella fondazione e nel mantenimento anche economico, da parte delle ricche vedove romane convertitesi, di comunità monastiche). Non è un caso che una personalità religiosa importante come Girolamo avesse intrattenuto stretti contatti con molte gentildonne romane, sue discepole spirituali, per le quali nutriva sentimenti di stima, rispetto e riconoscenza.intrattenuto stretti contatti con molte gentildonne romane, sue discepole spirituali, per le quali nutriva sentimenti di stima, rispetto e riconoscenza.

   Nel frattempo, lungo la costa dell’Asia Minore, dove sedimentavano grandi resti di religioni arcaiche materne, si svolgeva, tra la fine del I secolo e l’inizio del II, una dura lotta tra la volontà di affermazione del cristianesimo, con tutte le conseguenze che essa comportava nella rivalutazione del ruolo femminile, e le resistenze di certe valenze femminili sedimentate attraverso una tradizione millenaria di culti estatici collegati alle profezie delle sacerdotesse sacre possedute dalla Nel frattempo, lungo la costa dell’Asia Minore, dove sedimentavano grandi resti di religioni arcaiche materne, si svolgeva, tra la fine del I secolo e l’inizio del II, una dura lotta tra la volontà di affermazione del cristianesimo, con tutte le conseguenze che essa comportava nella rivalutazione del ruolo femminile, e le resistenze di certe valenze femminili sedimentate attraverso una tradizione millenaria di culti estatici collegati alle profezie delle sacerdotesse sacre possedute dalla

divinità. Questa tradizione fu accolta da un movimento religioso, lo gnosticismo, che, stravolgendo in parte le istanze cristiane, poneva accanto all’essenza divina una forza femminile che si presentava come estrema erede delle Grandi Madri dell’Oriente. Nelle comunità gnostiche le donne furono accettate, e spesso le loro strutture politiche e sociali furono adeguate al principio dell’uguaglianza, anche se di fatto si trattava di minoranze che andarono sempre più accentuando la divinità. Questa tradizione fu accolta da un movimento religioso, lo gnosticismo, che, stravolgendo in parte le istanze cristiane, poneva accanto all’essenza divina una forza femminile che si presentava come estrema erede delle Grandi Madri dell’Oriente. Nelle comunità gnostiche le donne furono accettate, e spesso le loro strutture politiche e sociali furono adeguate al principio dell’uguaglianza, anche se di fatto si trattava di minoranze che andarono sempre più accentuando la loro contrapposizione al cristianesimo, fino alla dichiarazione dello gnosticismo come eresia.loro contrapposizione al cristianesimo, fino alla dichiarazione dello gnosticismo come eresia.

Anche il movimento montanista, al pari di quello gnostico, si organizzò in comunità all’interno delle quali il ruolo delle donne era determinante. Nel III secolo, dalla Frigia iniziò a dilagare nell’Africa settentrionale per poi passare, presumibilmente, in Spagna, nelle Gallie e a Roma: le sue profetesse erano probabilmente donne acculturate, in grado di leggere e di scrivere, ed è per questo che, nonostante anche questo movimento fosse stato dichiarato eretico, esistette una Anche il movimento montanista, al pari di quello gnostico, si organizzò in comunità all’interno delle quali il ruolo delle donne era determinante. Nel III secolo, dalla Frigia iniziò a dilagare nell’Africa settentrionale per poi passare, presumibilmente, in Spagna, nelle Gallie e a Roma: le sue profetesse erano probabilmente donne acculturate, in grado di leggere e di scrivere, ed è per questo che, nonostante anche questo movimento fosse stato dichiarato eretico, esistette una letteratura ricca e apprezzata di cui ci testimonia qualcosa il primo apologeta latino, Tertulliano, il quale aderì personalmente al montanismo.letteratura ricca e apprezzata di cui ci testimonia qualcosa il primo apologeta latino, Tertulliano, il quale aderì personalmente al montanismo.

Il II secolo fu, dunque, attraversato da grandi tensioni tra le comunità ortodosse cristiane e i movimenti eretici, tensioni che, per quanto ci riguarda, coinvolsero la questione femminile sottoposta a due contrapposti punti di vista: quello degli asiatici e degli abitanti dell’Africa settentrionale, nelle cui società la donna poteva ancora godere di una certa considerazione grazie all’apporto di una tradizione religiosa "femminista"; quello dei cristiani che volevano imporre la propria Il II secolo fu, dunque, attraversato da grandi tensioni tra le comunità ortodosse cristiane e i movimenti eretici, tensioni che, per quanto ci riguarda, coinvolsero la questione femminile sottoposta a due contrapposti punti di vista: quello degli asiatici e degli abitanti dell’Africa settentrionale, nelle cui società la donna poteva ancora godere di una certa considerazione grazie all’apporto di una tradizione religiosa "femminista"; quello dei cristiani che volevano imporre la propria interpretazione religiosa a "colpi di Eva" (il prototipo femminile biblico non favoriva di certo una prospettiva positiva per la donna). Ben presto si diffuse un atteggiamento di grande sospetto e diffidenza nei confronti soprattutto della donna pagana, prima, poi di quella barbara ariana, incarnazioni di quelle presunte forze maligne che avrebbero provocato nei secoli successivi del Medioevo la "caccia alle streghe".interpretazione religiosa a "colpi di Eva" (il prototipo femminile biblico non favoriva di certo una prospettiva positiva per la donna). Ben presto si diffuse un atteggiamento di grande sospetto e diffidenza nei confronti soprattutto della donna pagana, prima, poi di quella barbara ariana, incarnazioni di quelle presunte forze maligne che avrebbero provocato nei secoli successivi del Medioevo la "caccia alle streghe".

Le donne cristiane, intanto, ormai assuefattesi a una condizione che, nella novità, di fatto non mutava nulla per loro, erano a quel punto pressate dalla richiesta di adeguare il loro tenore di vita alla regola cristiana, abbandonando i lussi e le dissolutezze di una società, quella romana, che già da tempo si era lasciata andare, abbandonando i sani precetti del mos maiorum. Buttare via le vesti eleganti e sofisticate, reprimere i propri istinti erotici, piegare il proprio corpo alla castità per Le donne cristiane, intanto, ormai assuefattesi a una condizione che, nella novità, di fatto non mutava nulla per loro, erano a quel punto pressate dalla richiesta di adeguare il loro tenore di vita alla regola cristiana, abbandonando i lussi e le dissolutezze di una società, quella romana, che già da tempo si era lasciata andare, abbandonando i sani precetti del mos maiorum. Buttare via le vesti eleganti e sofisticate, reprimere i propri istinti erotici, piegare il proprio corpo alla castità per conservare una verginità incontaminata che le rendesse più pure agli occhi di Dio: ecco ciò che si richiedeva alle fanciulle cristiane.conservare una verginità incontaminata che le rendesse più pure agli occhi di Dio: ecco ciò che si richiedeva alle fanciulle cristiane.

La portata innovativa dei nuovi costumi femminili che si stavano diffondendo consisteva nel rifiuto del matrimonio, nel sottrarsi delle ragazze ai legami familiari, nella loro scelta della solitudine: nasceva il monachesimo, nascevano in Oriente, in Africa, in Europa, le prime monache. Nel corso del III secolo il vero e proprio deserto fu l’alternativa di vita che si impose con insistenza, e che si tradusse nel giro di pochi decenni in stile di vita solitario, scabro ed essenziale, La portata innovativa dei nuovi costumi femminili che si stavano diffondendo consisteva nel rifiuto del matrimonio, nel sottrarsi delle ragazze ai legami familiari, nella loro scelta della solitudine: nasceva il monachesimo, nascevano in Oriente, in Africa, in Europa, le prime monache. Nel corso del III secolo il vero e proprio deserto fu l’alternativa di vita che si impose con insistenza, e che si tradusse nel giro di pochi decenni in stile di vita solitario, scabro ed essenziale, l’anacoretismo. Per molto tempo fu essenzialmente il timore, spesso vero e proprio terrore, delle persecuzioni a far prendere la strada dei monti a molti nuovi cristiani; ma col tempo anche quest’esperienza radicale si rivelò invivibile: si andò allora sempre più affermando un nuovo modello, quello di una comunità di eremiti che facevano vita comune, almeno per quanto riguardava il cibo e la preghiera: la "casa-alveare". Sarebbe diventata questa la formula vincente anche per le l’anacoretismo. Per molto tempo fu essenzialmente il timore, spesso vero e proprio terrore, delle persecuzioni a far prendere la strada dei monti a molti nuovi cristiani; ma col tempo anche quest’esperienza radicale si rivelò invivibile: si andò allora sempre più affermando un nuovo modello, quello di una comunità di eremiti che facevano vita comune, almeno per quanto riguardava il cibo e la preghiera: la "casa-alveare". Sarebbe diventata questa la formula vincente anche per le donne. donne.

Con la pace di Costantino, nel cristianesimo ormai trionfante si scatenò una tensione morbosa: a livello popolare ciò si espresse in un dilagante fanatismo, alimentato dalle diffuse leggende su sadici e crudeli episodi di martirio; nelle classi sociali più elevate andava sempre più assumendo le forme e i modelli di una vita ascetica e ritirata dai pericoli del mondo e in particolar modo dell’impero romano ormai in sfacelo sotto le ondate barbariche. Con la pace di Costantino, nel cristianesimo ormai trionfante si scatenò una tensione morbosa: a livello popolare ciò si espresse in un dilagante fanatismo, alimentato dalle diffuse leggende su sadici e crudeli episodi di martirio; nelle classi sociali più elevate andava sempre più assumendo le forme e i modelli di una vita ascetica e ritirata dai pericoli del mondo e in particolar modo dell’impero romano ormai in sfacelo sotto le ondate barbariche. Girolamo, personaggio di spicco nella letteratura cristiana, eremita per tre anni, diffuse a Roma il sogno della solitudine organizzata, della comunione fra solitari: era l’idea del cenobio, del monastero. Questa raggiunse negli ultimi anni del IV secolo i salotti delle dame romane, per lo più ricche vedove del patriziato convertitesi al cristianesimo. I primi monasteri avevano le caratteristiche di fortezze, con grosse mura protettive che dovevano difendere anche da furti e incursioni Girolamo, personaggio di spicco nella letteratura cristiana, eremita per tre anni, diffuse a Roma il sogno della solitudine organizzata, della comunione fra solitari: era l’idea del cenobio, del monastero. Questa raggiunse negli ultimi anni del IV secolo i salotti delle dame romane, per lo più ricche vedove del patriziato convertitesi al cristianesimo. I primi monasteri avevano le caratteristiche di fortezze, con grosse mura protettive che dovevano difendere anche da furti e incursioni

barbariche e preservare al ritiro claustrale, anche se nei primi tempi si trattava per lo più di cenacoli culturali promossi da nobildonne romane o principesse barbare ancora estranei al silenzio e al sommesso ritiro religioso. barbariche e preservare al ritiro claustrale, anche se nei primi tempi si trattava per lo più di cenacoli culturali promossi da nobildonne romane o principesse barbare ancora estranei al silenzio e al sommesso ritiro religioso. Col tempo, tuttavia, le nuove generazioni di fanciulle, ormai nate al di fuori di qualsiasi reminiscenza pagana, venivano sin da piccole educate a una lenta, inflessibile, realizzazione dell’ascesi, basata sui principi della rinuncia e della sottrazione, della modestia e del contegno, della preghiera e della contemplazione: la nuova donna cristiana non poteva che essere una monaca e quindi aderire, conformemente ad un’alta cultura conventuale che andava differenziandosi sempre di più Col tempo, tuttavia, le nuove generazioni di fanciulle, ormai nate al di fuori di qualsiasi reminiscenza pagana, venivano sin da piccole educate a una lenta, inflessibile, realizzazione dell’ascesi, basata sui principi della rinuncia e della sottrazione, della modestia e del contegno, della preghiera e della contemplazione: la nuova donna cristiana non poteva che essere una monaca e quindi aderire, conformemente ad un’alta cultura conventuale che andava differenziandosi sempre di più

da quella laica, feudale e cortese, allo stile di vita monacale dei monasteri femminili. Questi furono per tutto il Medioevo poco più che case riservate per scelte comunità femminili che re e regine eressero per loro congiunte, al fine di preservarle dagli oltraggi del mondo più che per evidenti vocazioni. E’ per questo che risultò necessario dotarli di tutto il necessario (e evidentemente anche superfluo) sostegno economico perché le fanciulle conducessero un’esistenza degna della da quella laica, feudale e cortese, allo stile di vita monacale dei monasteri femminili. Questi furono per tutto il Medioevo poco più che case riservate per scelte comunità femminili che re e regine eressero per loro congiunte, al fine di preservarle dagli oltraggi del mondo più che per evidenti vocazioni. E’ per questo che risultò necessario dotarli di tutto il necessario (e evidentemente anche superfluo) sostegno economico perché le fanciulle conducessero un’esistenza degna della loro origine aristocratica: a questo scopo fondatori e benefattori, del cui mecenatismo queste comunità vivevano, si assicuravano un’opera buona per la quale guadagnarsi l’eternità. Non tutti i monasteri erano, però, così benestanti; alcuni vivevano di elemosine e esigue donazioni persino della povera gente di campagna, che spesso poteva contare su di loro per trovare ospitalità e sussistenza in ogni evenienza (mogli infelici, vedove di alto rango).loro origine aristocratica: a questo scopo fondatori e benefattori, del cui mecenatismo queste comunità vivevano, si assicuravano un’opera buona per la quale guadagnarsi l’eternità. Non tutti i monasteri erano, però, così benestanti; alcuni vivevano di elemosine e esigue donazioni persino della povera gente di campagna, che spesso poteva contare su di loro per trovare ospitalità e sussistenza in ogni evenienza (mogli infelici, vedove di alto rango).

Altri ancora, nei secoli più lontani (V, VI, VII), non potevano rischiare di attrarre in modo così palese gli appetiti degli invasori, e dovettero affidarsi a forme di monasteri doppi (racchiudevano, in edifici separati, monaci e monache). Una badessa, cui spettavano compiti di amministrazione e di giurisdizione, regolava qualsiasi rapporto esterno, provvedendo alle necessità del vitto, concedendo udienza ai visitatori, rispondendo alle lettere dei fedeli, mantenendo i contatti con Altri ancora, nei secoli più lontani (V, VI, VII), non potevano rischiare di attrarre in modo così palese gli appetiti degli invasori, e dovettero affidarsi a forme di monasteri doppi (racchiudevano, in edifici separati, monaci e monache). Una badessa, cui spettavano compiti di amministrazione e di giurisdizione, regolava qualsiasi rapporto esterno, provvedendo alle necessità del vitto, concedendo udienza ai visitatori, rispondendo alle lettere dei fedeli, mantenendo i contatti con monarchi, donatori, vescovi, (ed è per questo che veniva scelta in base alle sue capacità diplomatiche, al suo temperamento, alle sue doti organizzative e di comando, ma anche in base al suo prestigio e alla sua estrazione sociale), mentre a tutte le altre era assolutamente vietato entrare o uscire dal convento a sua insaputa. Spesso, comunque, il suo potere, sottoposto solo all’autorità della Regola, poteva sfociare nell’ingiustizia. Bisogna, inoltre, considerare, a proposito di monarchi, donatori, vescovi, (ed è per questo che veniva scelta in base alle sue capacità diplomatiche, al suo temperamento, alle sue doti organizzative e di comando, ma anche in base al suo prestigio e alla sua estrazione sociale), mentre a tutte le altre era assolutamente vietato entrare o uscire dal convento a sua insaputa. Spesso, comunque, il suo potere, sottoposto solo all’autorità della Regola, poteva sfociare nell’ingiustizia. Bisogna, inoltre, considerare, a proposito di queste istituzioni monacali, l’importanza che esse ricoprivano nella la struttura economica di un paese: erano luoghi approvvigionati, spesso dotati di laboratori artigianali, con campi, vigneti e frutteti intorno, che rappresentavano sicuramente un lusso per quanti vivevano in tempi così precari, e fornite biblioteche dove si raccoglievano e trasmettevano i testi della cultura antica. E’ anche per questo che si trattava di luoghi altamente esclusivi.queste istituzioni monacali, l’importanza che esse ricoprivano nella la struttura economica di un paese: erano luoghi approvvigionati, spesso dotati di laboratori artigianali, con campi, vigneti e frutteti intorno, che rappresentavano sicuramente un lusso per quanti vivevano in tempi così precari, e fornite biblioteche dove si raccoglievano e trasmettevano i testi della cultura antica. E’ anche per questo che si trattava di luoghi altamente esclusivi.

Ma anche in questi luoghi esclusivi, nati solo apparentemente per motivi religiosi, si andava lentamente diffondendo, pur tra le resistenze di badesse e principesse, un ideale claustrale umile e severo, che tendeva a ridurre anche le monache dell’aristocrazia all’idea cristiano-plebea della semplicità, povertà, umiltà, già formulata da Sant’Agostino, alla fine del IV secolo, e realizzata nella fondazione di un monastero femminile a Ippona. Un lungo braccio di ferro, che attraversò tutto il Ma anche in questi luoghi esclusivi, nati solo apparentemente per motivi religiosi, si andava lentamente diffondendo, pur tra le resistenze di badesse e principesse, un ideale claustrale umile e severo, che tendeva a ridurre anche le monache dell’aristocrazia all’idea cristiano-plebea della semplicità, povertà, umiltà, già formulata da Sant’Agostino, alla fine del IV secolo, e realizzata nella fondazione di un monastero femminile a Ippona. Un lungo braccio di ferro, che attraversò tutto il medioevo sino al XIII secolo, vide schierate monache aristocratiche e loro potenti famiglie in difesa dei privilegi monacali e contro gli interventi moralizzatori dei vescovi, il cui intento era quello di isolarle dai contesti affettivi e mondani per realizzare in loro il vero "sogno del deserto".medioevo sino al XIII secolo, vide schierate monache aristocratiche e loro potenti famiglie in difesa dei privilegi monacali e contro gli interventi moralizzatori dei vescovi, il cui intento era quello di isolarle dai contesti affettivi e mondani per realizzare in loro il vero "sogno del deserto".

     

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Parte terza:Parte terza:La donna nella religione cristianaLa donna nella religione cristiana

La condizione della donna al tempo di Gesù - 2La condizione della donna al tempo di Gesù - 2

L'educazione delle donne si esauriva soprattutto nell'imparare  ad L'educazione delle donne si esauriva soprattutto nell'imparare  ad eseguire i lavori domestici, mentre non erano tenute allo studio eseguire i lavori domestici, mentre non erano tenute allo studio della Torah, anche se erano obbligate ad osservarne i precetti. della Torah, anche se erano obbligate ad osservarne i precetti.

Di solito le donne si sposavano assai giovani, fra i dodici e i Di solito le donne si sposavano assai giovani, fra i dodici e i quattordici anni. Il matrimonio era già considerato valido dopo il quattordici anni. Il matrimonio era già considerato valido dopo il contratto ufficiale di fidanzamento fatto col padre. contratto ufficiale di fidanzamento fatto col padre.

La condizione della donna nell'antichità è ben descritta dalla frase La condizione della donna nell'antichità è ben descritta dalla frase di Giuseppe Flavio: «La donna, dice (la Legge), è inferiore di Giuseppe Flavio: «La donna, dice (la Legge), è inferiore all'uomo in ogni cosa».Il Nuovo Testamento sulla questione della all'uomo in ogni cosa».Il Nuovo Testamento sulla questione della donna ha sicuramente fatto alcuni passi verso una vera donna ha sicuramente fatto alcuni passi verso una vera «liberazione» e comunque il fatto che un gruppo di donne abbia «liberazione» e comunque il fatto che un gruppo di donne abbia seguito Gesù doveva apparire a quel tempo piuttosto insolito.seguito Gesù doveva apparire a quel tempo piuttosto insolito.

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Parte terza:Parte terza:La donna nella religione cristianaLa donna nella religione cristiana

La condizione della donna al tempo di Gesù - 3La condizione della donna al tempo di Gesù - 3

IL divorzio, nella Palestina al tempo di Gesù, era praticato con molta facilità. IL divorzio, nella Palestina al tempo di Gesù, era praticato con molta facilità. Questa concezione si trova anche nel diritto matrimoniale. Qui vi è l’idea che Questa concezione si trova anche nel diritto matrimoniale. Qui vi è l’idea che l’uomo potesse violare solo il matrimonio altrui, mai il proprio. Invece la donna l’uomo potesse violare solo il matrimonio altrui, mai il proprio. Invece la donna sposata era considerata adultera anche quando si concedeva ad un uomo non sposata era considerata adultera anche quando si concedeva ad un uomo non sposato. Comunque è assai difficile precisare in quale misura fosse praticato il sposato. Comunque è assai difficile precisare in quale misura fosse praticato il divorzio al tempo di Gesù. Inoltre, l’applicazione e la severità delle norme divorzio al tempo di Gesù. Inoltre, l’applicazione e la severità delle norme variavano all’interno delle diverse scuole.variavano all’interno delle diverse scuole.

In genere si desiderava che la donna prima del matrimonio non uscisse di casa e In genere si desiderava che la donna prima del matrimonio non uscisse di casa e Filone a tal proposito afferma che «mercati, consigli, tribunali, processioni festive, Filone a tal proposito afferma che «mercati, consigli, tribunali, processioni festive, assembramenti di grandi folle, in breve tutta la vita pubblica con le sue discussioni assembramenti di grandi folle, in breve tutta la vita pubblica con le sue discussioni e i suoi affari, in tempo di pace e di guerra, è un fatto di uomini». La letteratura e i suoi affari, in tempo di pace e di guerra, è un fatto di uomini». La letteratura rabbinica precisa che la vita ritirata delle donne, specie prima del matrimonio, era, rabbinica precisa che la vita ritirata delle donne, specie prima del matrimonio, era, però, rispettata solo nelle famiglie dei notabili di Gerusalemme, la donna del però, rispettata solo nelle famiglie dei notabili di Gerusalemme, la donna del popolo non poteva permetterselo soprattutto per motivi di ordine economico. Il fatto popolo non poteva permetterselo soprattutto per motivi di ordine economico. Il fatto che nei ceti meno abbienti, si era meno severi, si deduce dalle descrizioni delle che nei ceti meno abbienti, si era meno severi, si deduce dalle descrizioni delle grandi feste popolari che si svolgevano nel sagrato delle donne durante le notti grandi feste popolari che si svolgevano nel sagrato delle donne durante le notti della festività delle Capanne.della festività delle Capanne.

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Parte terza:Parte terza:La donna nella religione cristianaLa donna nella religione cristiana

Gesù e la donnaGesù e la donna

Con Gesù le cose cambiano: I vangeli testimoniano un atteggiamento di amicizia ed Con Gesù le cose cambiano: I vangeli testimoniano un atteggiamento di amicizia ed apprezzamento di Gesù stesso nei confronti delle donne.apprezzamento di Gesù stesso nei confronti delle donne.

Gesù è amico di Marta e Maria. C’erano donne tra le persone che lo seguivano. Saranno le Gesù è amico di Marta e Maria. C’erano donne tra le persone che lo seguivano. Saranno le donne a rimanergli accanto nel momento della passione e della morte, saranno le donne a donne a rimanergli accanto nel momento della passione e della morte, saranno le donne a testimoniare la sua risurrezione, quando tutti i discepoli uomini, per paura, si erano dileguati.testimoniare la sua risurrezione, quando tutti i discepoli uomini, per paura, si erano dileguati.

Scrive lo studioso Marco Gallizioli: Scrive lo studioso Marco Gallizioli: ““Molti sono i passaggi, nel Nuovo Molti sono i passaggi, nel Nuovo Testamento, in cui il ruolo delle donne Testamento, in cui il ruolo delle donne assume un valore eccezionale e assume un valore eccezionale e sicuramente ‘scandaloso’ agli occhi sicuramente ‘scandaloso’ agli occhi di quanti erano legati ad una mentalità di quanti erano legati ad una mentalità tradizionale. Gesù non si sente minacciato tradizionale. Gesù non si sente minacciato dal confronto con le donne, non ne teme dal confronto con le donne, non ne teme la corporeità, ma, anzi, parla con loro, le rende la corporeità, ma, anzi, parla con loro, le rende depositarie di insegnamenti e verità. E le donne depositarie di insegnamenti e verità. E le donne dimostrano una statura eccezionale in alcuni dimostrano una statura eccezionale in alcuni passaggi cruciali dell’esperienza terrena di Gesù”.passaggi cruciali dell’esperienza terrena di Gesù”.

L’opera (a destra) è di Laurent de La Ayre (1656) ed ha per L’opera (a destra) è di Laurent de La Ayre (1656) ed ha per titolo:titolo: Apparizione di Cristo alla Maddalena. Apparizione di Cristo alla Maddalena.

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Parte terza:Parte terza:La donna nella religione cristianaLa donna nella religione cristiana

La “Mulieris dignitatem” - 1La “Mulieris dignitatem” - 1 Nel 1988 è uscita la lettera apostolica sulla dignità della donna.Nel 1988 è uscita la lettera apostolica sulla dignità della donna.

Giovanni Paolo II invita Giovanni Paolo II invita la donna alla fierezza della la donna alla fierezza della sua femminilità e capovolge sua femminilità e capovolge antiche concezioni di inferiorità antiche concezioni di inferiorità e di accuse di colpe originarie.e di accuse di colpe originarie. Secondo questa letteraSecondo questa lettera il primo peccato non viene il primo peccato non viene dalla donna, dalla donna, ma è un peccato della persona ma è un peccato della persona umana, creata da Dio umana, creata da Dio maschio e femmina.maschio e femmina.

L’opera, dal titolo L’opera, dal titolo EvaEva, è di Lucas il Vecchio, è di Lucas il Vecchio e si trova agli Uffizi di Firenzee si trova agli Uffizi di Firenze

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Parte terza:Parte terza:La donna nella religione cristianaLa donna nella religione cristiana

La “Mulieris dignitatem” – 2La “Mulieris dignitatem” – 2

Nella lettera la positività Nella lettera la positività

della figura femminile trova della figura femminile trova

la sua pienezza in Maria, la sua pienezza in Maria,

presentata non solo presentata non solo

come strumentocome strumento per la per la

realizzazione della nascita realizzazione della nascita

di Gesù, ma anche di Gesù, ma anche come figuracome figura

di salvezza, di salvezza, come iniziocome inizio

della nuova e definitiva alleanza della nuova e definitiva alleanza

di Dio con il suo popolo.di Dio con il suo popolo.

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Il ruolo dello studenteIl ruolo dello studente

Gli studenti hanno dimostrato un grande Gli studenti hanno dimostrato un grande interesse all’argomento proposto, interagendo interesse all’argomento proposto, interagendo positivamente tra di loro e con l’insegnante.positivamente tra di loro e con l’insegnante.

Hanno dimostrato di saper utilizzare con Hanno dimostrato di saper utilizzare con competenza sia il computer e i vari motori di competenza sia il computer e i vari motori di ricerca, sia il programma Word, sia la posta ricerca, sia il programma Word, sia la posta elettronica.elettronica.

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Il ruolo del docenteIl ruolo del docente In tutto il percorso didattico il docente ha svolto una In tutto il percorso didattico il docente ha svolto una

funzione di funzione di sostegnosostegno nella scelta delle tematiche, di nella scelta delle tematiche, di consiglioconsiglio per il metodo da seguire e di per il metodo da seguire e di stimolostimolo per le varie per le varie tappe di approfondimento.tappe di approfondimento.

Soprattutto nell’attività svolta nel laboratorio di informatica Soprattutto nell’attività svolta nel laboratorio di informatica ha ha motivatomotivato gli alunni nella gli alunni nella ricerca dei testiricerca dei testi più importanti più importanti attraverso Internet.attraverso Internet.

Ha, inoltre, Ha, inoltre, invogliatoinvogliato gli alunni ad inviare alla sua e-mail gli alunni ad inviare alla sua e-mail (quella utilizzata per il Corso sulle nuove tecnologie) i testi (quella utilizzata per il Corso sulle nuove tecnologie) i testi e le foto.e le foto.

Ha, infine, Ha, infine, realizzatorealizzato una presentazione di tutto il lavoro in una presentazione di tutto il lavoro in PowerPoint, inserendolo sul sito del Liceo.PowerPoint, inserendolo sul sito del Liceo.

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Materiali e linkMateriali e link Uso di Word e PowerPointUso di Word e PowerPoint Lettura di riviste e giornaliLettura di riviste e giornali Lettura di libri sull’argomentoLettura di libri sull’argomento Ricerche su InternetRicerche su Internet

In particolare si sono visitati i seguenti siti:In particolare si sono visitati i seguenti siti: http://it.answers.yahoo.comhttp://it.answers.yahoo.com http://it.wikipedia.orghttp://it.wikipedia.org/wiki/Portale:/wiki/Portale:ReligioniReligioni www.www.centrostudivalsanmartino.comcentrostudivalsanmartino.com//DonnaDonna www.www.famigliacristiana.itfamigliacristiana.it http://ducaabruzzi.provincia.venezia.ithttp://ducaabruzzi.provincia.venezia.it /old/lavori/9900//old/lavori/9900/donnadonna//....../corano.htm/corano.htm http://cineforum.bz.ithttp://cineforum.bz.it/pellicola/archivio//pellicola/archivio/......//donnareligionedonnareligione/index.htm/index.htm www.www.puntoacroce.altervista.orgpuntoacroce.altervista.org/+At_/+At_ReligioniReligioni.htm .htm http://migliorforum.comhttp://migliorforum.com/lector/e-dio-nego-/lector/e-dio-nego-lala--donnadonna-vittoria-haziel-vt507.html-vittoria-haziel-vt507.html http://digilander.libero.ithttp://digilander.libero.it//....../La /La donnadonna nelle tre nelle tre religionireligioni rivelate.htm rivelate.htm www.www.sociopoliticavelletri.itsociopoliticavelletri.it/Pagine/Curiosita/Donne musulmane.htm/Pagine/Curiosita/Donne musulmane.htm www.www.donne-cosi.orgdonne-cosi.org/paga/pagaladonnaladonna.htm.htm http://maturita.scuolazoo.ithttp://maturita.scuolazoo.it/rapporto-tra-/rapporto-tra-donnadonna-e--e-religionereligione http://sottocoperta.nethttp://sottocoperta.net/eventi/lazio//eventi/lazio/....../215/libro-tre-/215/libro-tre-religionireligioni-donne.html-donne.html www.www.ilfoglio.orgilfoglio.org/279/Il_ruolo_della_/279/Il_ruolo_della_donnadonna.htm.htm http://utenti.quipo.ithttp://utenti.quipo.it/scuolacoletti//scuolacoletti/donnadonna//religionireligioni-civilta-civilta www.arabcomint.com/lawww.arabcomint.com/ladonnamusulmanadonnamusulmana.htm.htm