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1 Il reddito da pensione e la Il reddito da pensione e la sua continua perdita di sua continua perdita di contatto con il costo della contatto con il costo della vita vita ha bisogno ha bisogno di risposte concrete e a breve di risposte concrete e a breve Riprendere il percorso sindacale avviato con l’accordo del 23 luglio 2007 L’impegno dello Spi L’impegno dello Spi di Luciano Caon – Segretario nazionale Spi-Cgil Riunione responsabili previdenza e mercato del lavoro anziani delle segreterie regionali e aree metropolitane Giovedì 21 febbraio 2008

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Il reddito da pensione e la sua Il reddito da pensione e la sua continua perdita di contatto continua perdita di contatto

con il costo della vita con il costo della vita ha bisognoha bisogno

di risposte concrete e a brevedi risposte concrete e a breve

Riprendere il percorso sindacale avviato con l’accordo del 23

luglio 2007L’impegno dello SpiL’impegno dello Spi

di Luciano Caon – Segretario nazionale Spi-Cgil

Riunione responsabili previdenza e mercato del lavoro anziani delle segreterie regionali e aree metropolitane

Giovedì 21 febbraio 2008

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Sono stati oggetto di 5 interventi:Sono stati oggetto di 5 interventi:

1.1. Il protocollo d’intesa sul welfare del 23 luglioIl protocollo d’intesa sul welfare del 23 luglio

2.2. Il decreto fiscale n. 159 del 1° ottobre 2007Il decreto fiscale n. 159 del 1° ottobre 2007

3.3. Legge finanziaria per il 2008 Legge finanziaria per il 2008

4.4. La perequazione automaticaLa perequazione automatica

5.5. La fiscalità nazionale – regionale - comunale La fiscalità nazionale – regionale - comunale

I redditi da pensione nel 2007

Gli interventi hanno risposto parzialmente ai problemi posti dalla piattaforma sindacale costruita per un confronto con un governo di legislatura

- Molti problemi rimangono apertiMolti problemi rimangono aperti

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- Aumentare le “pensioni basse” (e non solo le minime)

- Estendere la perequazione intera sulla fascia da 3 a 5 volte il T.M.

- Incrementare fino a 580,00 euro le prestazioni assistenziali

- Istituire un apposito tavolo di confronto sui redditi da pensione attraverso un decreto del ministro del lavoro

- Ripristinare le 4 finestre per le pensioni di anzianità con 40 anni di contributi

Per compensare una parte di maggior costi:

- Ha bloccato, per il solo 2008, la perequazione ai pensionati con importo complessivo di pensione superiore a 3.539,72 euro al mese. Se l’importo complessivo di pensione non supera 3.489,12 euro al mese la perequazione è attribuita normalmente; se superiore la perequazione è attribuita parzialmente fino a concorrenza di 3.539,72 euro al mese

- Sarà avviata la razionalizzazione degli Enti previdenziali con l’obiettivo di un risparmio di 3,5 miliardi in dieci anni

Il protocollo sul welfare del 23 luglio ci ha permesso di

È stato un primo passo nella giusta direzioneÈ stato un primo passo nella giusta direzione

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E’ un intervento strutturale che introduce un nuovo istituto “la somma aggiuntiva” o 14mensilità

All’età di 64 anni scatta il diritto che sarà a pieno regime a luglio di quest’anno

La somma aggiuntiva è rapportata agli anni e al valore dei contributi versati

La 14 mensilità non è soggetta a prelievo fiscale

Per determinare il reddito ai fini del diritto si tiene conto del solo reddito complessivo individuale

Sono criteri che aprono percorsi nuovi sul come trattare i redditi da pensione rispetto a:

- - fiscofisco

- età- età

- lavoro dipendente e - lavoro dipendente e autonomo autonomo

- reddito individuale, - reddito individuale, della coppia e della coppia e famigliarefamigliare

Con l’aumento delle “pensioni basse”

abbiamo introdotto delle significative abbiamo introdotto delle significative novitànovità

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3.066.092 3.066.092

AVENTI DIRITTOAVENTI DIRITTO

875.417 UOMINI

La 14 mensilità per le pensioni basse è stata liquidata

2.190.675 DONNE

I PENSIONATI EX I PENSIONATI EX

LAVORATORI DIPENDENTI LAVORATORI DIPENDENTI

SONOI PENSIONATI EX I PENSIONATI EX

LAVORATORI AUTONOMILAVORATORI AUTONOMI

1.887.190 PARI AL 61,6%1.887.190 PARI AL 61,6%

1.178.882 PARI AL 38,4%1.178.882 PARI AL 38,4%

DI

CUI

SONO CIRCA 400.00 I PENSIONATI AI QUALI E’ STATO SONO CIRCA 400.00 I PENSIONATI AI QUALI E’ STATO RICHIESTO IL RED E SARANNO LIQUIDATI A FEBBRAIO RICHIESTO IL RED E SARANNO LIQUIDATI A FEBBRAIO

MARZO 2008MARZO 2008

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Il protocollo sul welfare e le 4 finestre di uscita per le pensioni di vecchiaia

La situazione precedente

Applicabile anche dopo il 2007 per chi ha maturato il Applicabile anche dopo il 2007 per chi ha maturato il diritto entro il 2007diritto entro il 2007

- nell’Ago (assicurazione generale obbligatoria) e nelle forme sostitutive la pensione decorre dal 1° gennaio del mese successivo a quello nel quale si perfezionano i requisititi e/o si cessa il lavoro

- nelle forme esclusive (Pubblico Impiego) decorre dal giorno successivo a quello nel quale si perfezionano i requisiti e si cessa il lavoro

-

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Segue Il protocollo sul welfare e le 4 finestre di uscita per le pensioni di vecchiaia

La situazione attualesia per chi ha risolto il rapporto di lavoro (indipendentemente sia per chi ha risolto il rapporto di lavoro (indipendentemente che sia stato autorizzato alla prosecuzione volontaria della che sia stato autorizzato alla prosecuzione volontaria della contribuzione) o è in mobilità (con la sola eccezione degli ex contribuzione) o è in mobilità (con la sola eccezione degli ex dipendenti dagli enti creditizi)dipendenti dagli enti creditizi)

sia per chi è in attività lavorativasia per chi è in attività lavorativa

la decorrenza della pensione è subordinata alla “finestra”

1° luglio per chi matura i requisiti entro il 1° trimestre

1° ottobre per chi matura i requisiti entro il 2° trimestre

1° gennaio anno successivo per chi matura i requisiti entro il 3° trimestre

1° aprile anno successivo per chi matura i requisiti entro il 4° trimestre

N.B. le finestre per la pensione di vecchiaia non deve essere rispettata per chi ha già maturato il diritto alla pensione di anzianità con l’apertura delle rispettive finestre

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Il protocollo sul welfare e i lavoratori dipendenti

supera lo scalone e ripristina le 4 finestre di uscita per le pensioni di anzianità con 40 anni di contributi;

introduce agevolazioni per il riscatto dei periodi corrispondenti al corso di laurea;

facilita la totalizzazione dei contributi che sarà gratuita e consentita per i periodi contributivi di almeno 3 anni (non 6) e conferma la totalizzazione dei periodi di qualsiasi durata in caso di pensione di inabilità o pensione indiretta

avvia il percorso per individuare le attività usuranti definendo un beneficio di tre anni di sconto sul requisito anagrafico per la pensione di anzianità (ma non inferiore a 57)

sancisce l’impegno da parte del sistema previdenziale pubblico di garantire, nel calcolo contributivo, un tasso di sostituzione al netto della fiscalità NON inferiore al 60% con riferimento all’aliquota prevista per i lavoratori dipendenti

prevede il miglioramento della durata e dell’importo degli ammortizzatori sociali con il riconoscimento della contribuzione figurativa piena

i coefficienti di trasformazione (per il calcolo della pensione nel sistema contributivo) verranno valutati da una apposita commissione

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CUMULO DELLE PENSIONI CON I REDDITI DA LAVORO

A)A) se liquidate interamente o in parte con il sistema di se liquidate interamente o in parte con il sistema di calcolo retributivo:calcolo retributivo:

1) Le pensioni di anzianità, le pensioni di invalidità e gli 1) Le pensioni di anzianità, le pensioni di invalidità e gli assegni di invalidità liquidati sulla base di almeno 40 assegni di invalidità liquidati sulla base di almeno 40 anni di anzianità contributiva nonché le pensioni di anni di anzianità contributiva nonché le pensioni di vecchiaia, e le pensioni liquidate con almeno 37 anni di vecchiaia, e le pensioni liquidate con almeno 37 anni di contribuzione a condizione che, alla data di decorrenza contribuzione a condizione che, alla data di decorrenza della pensione, l’interessato avesse già compiuto il 58° della pensione, l’interessato avesse già compiuto il 58° anno di età, sono interamente cumulabili sia con i redditi anno di età, sono interamente cumulabili sia con i redditi di lavoro autonomo sia con i redditi di lavoro di lavoro autonomo sia con i redditi di lavoro dipendente.dipendente.

NB:NB:- - il pagamento della pensione di invalidità liquidate dall’INPS è sospeso se il pagamento della pensione di invalidità liquidate dall’INPS è sospeso se

il reddito di lavoro supera tre volte l’importo corrispondente al il reddito di lavoro supera tre volte l’importo corrispondente al trattamento minimo INPS;trattamento minimo INPS;

- - l’importo dell’assegno di invalidità è ridotto se il reddito di lavoro supera l’importo dell’assegno di invalidità è ridotto se il reddito di lavoro supera quattro volte l’importo corrispondente al trattamento minimo INPS.quattro volte l’importo corrispondente al trattamento minimo INPS.

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2)2) le pensioni di anzianità liquidate sulla base di una le pensioni di anzianità liquidate sulla base di una anzianità contributiva inferiore a 40 anni sono:anzianità contributiva inferiore a 40 anni sono:

- totalmente non cumulabili con i redditi di lavoro totalmente non cumulabili con i redditi di lavoro dipendente;dipendente;

- parzialmente cumulabili con i redditi di lavoro autonomo: parzialmente cumulabili con i redditi di lavoro autonomo: viene operata una trattenuta pari al 30 per cento della viene operata una trattenuta pari al 30 per cento della quota di pensione superiore all’importo corrispondente al quota di pensione superiore all’importo corrispondente al trattamento minimo INPS ma non superiore al 30 per cento trattamento minimo INPS ma non superiore al 30 per cento dell’importo del reddito di lavoro autonomo.dell’importo del reddito di lavoro autonomo.

NB: NB: Quando il titolare della pensione di anzianità compie l’età prevista per Quando il titolare della pensione di anzianità compie l’età prevista per il il diritto diritto alla pensione di vecchiaia, ai fini del cumulo si applicano le norme stabilite alla pensione di vecchiaia, ai fini del cumulo si applicano le norme stabilite per per le pensioni di vecchiaia.le pensioni di vecchiaia.

NB: NB: Le pensioni di anzianità restano totalmente cumulabili se acquisite quando Le pensioni di anzianità restano totalmente cumulabili se acquisite quando vigeva la cumulabilità totale.vigeva la cumulabilità totale.

Segue CUMULO DELLE PENSIONI CON I REDDITI DI LAVORO

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3)3) Le pensioni di invalidità e gli assegni di invalidità liquidati sulla base di Le pensioni di invalidità e gli assegni di invalidità liquidati sulla base di una anzianità contributiva inferiore a 40 anni sono parzialmente una anzianità contributiva inferiore a 40 anni sono parzialmente cumulabili sia con i redditi sia di lavoro autonomo sia con i redditi di cumulabili sia con i redditi sia di lavoro autonomo sia con i redditi di lavoro dipendente:lavoro dipendente:

- - con i redditi di lavoro dipendente viene operata una trattenuta pari al 50 per con i redditi di lavoro dipendente viene operata una trattenuta pari al 50 per cento della quota di pensione superiore all’importo corrispondente al trattamento cento della quota di pensione superiore all’importo corrispondente al trattamento minimo INPS, fino a concorrenza del reddito stesso;minimo INPS, fino a concorrenza del reddito stesso;

- con i redditi di lavoro autonomo viene operata una trattenuta pari al 30 per cento con i redditi di lavoro autonomo viene operata una trattenuta pari al 30 per cento della quota di pensione superiore all’importo corrispondente al trattamento della quota di pensione superiore all’importo corrispondente al trattamento minimo INPS ma non superiore al 30 per cento dell’importo del reddito di lavoro minimo INPS ma non superiore al 30 per cento dell’importo del reddito di lavoro autonomo (come per le pensioni di anzianità).autonomo (come per le pensioni di anzianità).

NB: NB: Quando il titolare dell’assegno di invalidità compie l’età prevista per il diritto alla pensione di Quando il titolare dell’assegno di invalidità compie l’età prevista per il diritto alla pensione di vecchiaia, l’assegno di invalidità viene trasformato in pensione di vecchiaia e, ai fini del vecchiaia, l’assegno di invalidità viene trasformato in pensione di vecchiaia e, ai fini del cumulo, si applicano le norme stabilite per le pensioni di vecchiaia.cumulo, si applicano le norme stabilite per le pensioni di vecchiaia.

NB: NB: Il titolare della pensione di invalidità quando compie l’età prevista per il diritto alla pensione Il titolare della pensione di invalidità quando compie l’età prevista per il diritto alla pensione di vecchiaia può chiedere la trasformazione di tale pensione in pensione di vecchiaia e, ai fini di vecchiaia può chiedere la trasformazione di tale pensione in pensione di vecchiaia e, ai fini del cumulo, si applicano le norme stabilite per le pensioni di vecchiaia.del cumulo, si applicano le norme stabilite per le pensioni di vecchiaia.

NB: Le pensioni e gli assegni di invalidità restano totalmente cumulabili se acquisiti quando vigeva NB: Le pensioni e gli assegni di invalidità restano totalmente cumulabili se acquisiti quando vigeva la cumulabilità totale.la cumulabilità totale.

Segue CUMULO DELLE PENSIONI CON I REDDITI DI LAVORO

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4.4. Le pensioni di inabilità sono totalmente non cumulabili con i Le pensioni di inabilità sono totalmente non cumulabili con i redditi di lavoro di qualsiasi natura e con l’iscrizione in albi redditi di lavoro di qualsiasi natura e con l’iscrizione in albi professionaliprofessionali

B) se liquidate interamente con il sistema di calcolo B) se liquidate interamente con il sistema di calcolo contributivo:contributivo:

- per i pensionati di età inferiore ai 63 anni la pensione di per i pensionati di età inferiore ai 63 anni la pensione di vecchiaia non è cumulabile con redditi di lavoro dipendente nella vecchiaia non è cumulabile con redditi di lavoro dipendente nella loro interezza e con quelli di lavoro autonomo nella misura del loro interezza e con quelli di lavoro autonomo nella misura del 50 per cento per la parte eccedente il trattamento minimo e fino 50 per cento per la parte eccedente il trattamento minimo e fino a concorrenza con i redditi stessi;a concorrenza con i redditi stessi;

- per i pensionati di età pari o superiore ai 63 anni la pensione di per i pensionati di età pari o superiore ai 63 anni la pensione di vecchiaia non è cumulabile con redditi di lavoro dipendente ed vecchiaia non è cumulabile con redditi di lavoro dipendente ed autonomo nella misura del 50 per cento per la parte eccedente il autonomo nella misura del 50 per cento per la parte eccedente il trattamento minimo e fino a concorrenza dei redditi stessi;trattamento minimo e fino a concorrenza dei redditi stessi;

- - nulla è detto per le pensioni e gli assegni di invaliditànulla è detto per le pensioni e gli assegni di invalidità..

Segue CUMULO DELLE PENSIONI CON I REDDITI DI LAVORO

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Segue il protocollo sul welfare e il CUMULO

- il memorandum prevedeva il superamento del divieto di cumulo

- il protocollo ha ribadito il superamento

- incontri al Ministro del lavoro a novembre 2007 che non hanno portato a nessuna modifica in quanto anche per il cumulo valeva il criterio del reperimento delle risorse

- il superamento del divieto di cumulo per le entrate dell’INPS segnerebbe un meno 220 milioni netti che andavano reperiti nella finanziaria 2008

- si è creata nel tempo una diversificazione di norme determinando il “cumulo d’annata”

- Il tema va ripreso e necessita di una proposta sindacale che non sia il solo superamento, ma che tenga conto de:

- le nuove normative previdenziali

- le politiche per un invecchiamento attivo a partire da un mercato del lavoro degli anziani che vede un tasso di occupazione tra i 55 -64 anni tra i più bassi d’Europa

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Ma la legge attuativa del protocollo sul welfare

Contiene una cosa non prevista Contiene una cosa non prevista nel verbale di accordo:nel verbale di accordo:

- dal 1° gennaio 2008 dal 1° gennaio 2008

- il riconoscimento di avvenuta il riconoscimento di avvenuta esposizione ad amiantoesposizione ad amianto

- non darà più luogo a maggiorazione non darà più luogo a maggiorazione contributivacontributiva

- per chi è andato in pensione prima per chi è andato in pensione prima del 1° gennaio 2008 senza essere del 1° gennaio 2008 senza essere riuscito ad ottenere il riuscito ad ottenere il riconoscimentoriconoscimento

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Con il decreto fiscale e la finanziaria 2008 si è intervenuti per:

- risolvere il problema creato dalla precedente finanziaria dove il reddito della casa di abitazione sarebbe entrato nel calcolo della detrazione d’imposta riducendo l’importo della detrazione per famigliari a carico e obbligando alla dichiarazione dei redditi nel 2008 anche senza altri redditi

Questa norma è stata abolita per iniziativa di

SPI INCA CAAF

- stabilisce ulteriori detrazioni ICI per abitazione principale e IRPEF per chi vive in affitto

CANONE RAICANONE RAI

è abolito per gli ultrasettantacinquenni con reddito proprio e del coniuge non superiore a 516,43 euro mensili per 13 mensilità. Cioè per nessuno in quanto tutte queste figure di pensionato hanno una pensione non inferiore a 580,00 mensili

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Con il decreto fiscale e la finanziaria 2008 si è intervenuti per:

- istituire un BONUS di 150,00 per gli incapienti (imposta redditi 2006 pari a zero) e con reddito 2006 non oltre 50.000,00 euro. Il bonus è maggiorato di altri 150 euro per ogni famigliare a carico. Misura non strutturale e che interviene anche su redditi alti.

- Il bonus ha interessato 2.900.000 pensionati a fronte di 5 milioni se si fosse tenuto in considerazione il solo reddito da pensione

- E’ stato abolito il silenzio assenso per l’iscrizione al fondo credito agevolato INPDAP da parte dei pensionati

Scontrino parlante abbiamo chiesto (consulta CAAF e SPI-FNP-UILP) all’Agenzia delle entrate di operare perché per tutto il 2007 sia utilizzata l’autocertificazione del contribuente (così come era previsto fino al 30.6.2007)

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Non sono state stralciate dalla finanziaria Non sono state stralciate dalla finanziaria

- L’interpretazione della legge sulla copertura figurativa di periodi fuori dal rapporto di lavoro collegati a maternità che non ne consente il riconoscimento a chi era già in pensione alla data del 27 aprile 2001

- L’interpretazione autentica che mantiene fermo a 30.000 lire dal 1985 l’assegno agli ex combattenti

Non è stato inserito in finanziariaNon è stato inserito in finanziaria

- Il principio della Sentenza a sezioni riunite della Corte dei conti in base ai quali, trascorso il termini previsto dalla legge 241/90, il trattamento provvisorio di pensione diventa definitivo e non è consentito recuperare eventuali somme erogate indebitamente sul trattamento provvisorio

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La perequazione automaticaLa perequazione automatica

Un meccanismo inadeguatoUn meccanismo inadeguato

interviene in ritardo

va reso più aderente alle dinamiche reali

dei prezzi

Riportare lo scatto di perequazione ogni 6 mesi insieme ad un paniere riferito ai redditi medio - bassi potrebbe rendere il meccanismo più aderente all’obiettivo

L’aliquota di perequazione è determinata con L’aliquota di perequazione è determinata con riferimento ai 24 mesi precedentiriferimento ai 24 mesi precedenti

La perequazione automaticaLa perequazione automatica

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La Finanziaria 2007 ha operato uno sgravio IRPEF sui redditi medio - bassi

In contemporanea altri provvedimenti in particolare di finanza locale hanno ridotto se non annullato il beneficio

1. Lo sblocco delle addizionali regionali e comunali che hanno interessato anche le regioni non aventi il deficit sanitario e molti comuni con ricorsi all’aliquota massima: - Regioni 1,4% - Comuni 0,8%

2. Il passaggio dalla deduzione alla detrazione d’imposta per carichi di famiglia ha prodotto un allargamento della base imponibile sulla quale operano le addizionali regioni e comunali

3. L’introduzione dell’acconto per l’addizionale comunale ha generato una situazione per cui nel 2007 (solo per quell’anno) si è pagato il 100% dell’addizionale 2006 e l’acconto del 30% per il 2007 – Totale il 130%

Inoltre non c’è stata la rivalutazione dell’assegno al nucleo famigliare per le famiglie senza figli nel 2007.

La combinazione di tutti o parte di questi elementi hanno La combinazione di tutti o parte di questi elementi hanno ridotto se non annullato il beneficio derivante dai ridotto se non annullato il beneficio derivante dai provvedimenti della finanziariaprovvedimenti della finanziaria

La fiscalità nazionale – regionale – comunale e i La fiscalità nazionale – regionale – comunale e i redditi da pensioneredditi da pensione

I PROVVEDIMENTI:I PROVVEDIMENTI:

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a Roma,

Cosa è successo in pratica

2006 2007 2008 2006 2007 2008 2006 2007 2008lordo 1.000 1.020 1.036 2.000 2.039 2.071 3.000 3.054 3.099 Irpef 135 130 134 427 436 445 815 841 859 add. regionale 9 14 14 18 28 29 27 42 43 add. com. saldo 2 2 5 4 4 10 6 6 15 add. com. acconto 2 2 3 3 5 5 ANFtot. netto 854 873 881 1.551 1.568 1.584 2.152 2.161 2.177 aumento netto % 2,17 1,01 1,10 1,02 0,39 0,76

2006 2007 2008 2006 2007 2008 2006 2007 2008lordo 1.000 1.020 1.036 2.000 2.039 2.071 3.000 3.054 3.099 Irpef 77 72 77 387 380 390 763 786 805 add. regionale 7 11 14 16 26 29 25 40 43 add. com. saldo 2 2 5 4 4 10 6 6 15 add. com. acconto 1 2 3 3 5 5 ANF 36 36 36 tot. netto 950 970 974 1.593 1.626 1.639 2.206 2.218 2.231 aumento netto % 2,11 0,45 2,07 0,80 0,52 0,61

2006 2007 2008 2006 2007 2008 2006 2007 2008lordo 1.000 1.020 1.036 2.000 2.039 2.071 3.000 3.054 3.099 Irpef 22 4 9 334 324 334 694 741 760 add. regionale 4 7 14 14 22 29 24 38 43 add. com. saldo 1 1 5 3 3 10 5 5 15 add. com. acconto 2 2 3 3 5 5 ANF 124 124 124 74 85 85 tot. netto 1.097 1.130 1.130 1.723 1.772 1.780 2.277 2.265 2.276 aumento netto % 3,01 0,03 2,84 0,45 -0,53 0,49

1.000 2.000 3.000

1.000 2.000 3.000

1.000 2.000 3.000

SINGOLO

ULTRA 75 CONIUGE

ULTRA 75 CONIUGE E FIGLIO INABILE

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Cosa è successo in pratica

a Milano,2006 2007 2008 2006 2007 2008 2006 2007 2008

lordo 1.000 1.020 1.036 2.000 2.039 2.071 3.000 3.054 3.099 Irpef 135 130 134 427 436 445 815 841 859 add. regionale 9 12 12 22 25 25 35 38 39 add. com. saldo - - - add. com. acconto - - ANFtot. netto 856 878 890 1.551 1.578 1.601 2.150 2.175 2.201 aumento netto % 2,57 1,40 1,74 1,46 1,16 1,20

2006 2007 2008 2006 2007 2008 2006 2007 2008lordo 1.000 1.020 1.036 2.000 2.039 2.071 3.000 3.054 3.099 Irpef 77 72 77 387 380 390 763 786 805 add. regionale 7 9 12 20 23 25 34 37 39 add. com. saldoadd. com. accontoANF 36 36 36 tot. netto 952 975 983 1.593 1.636 1.656 2.203 2.231 2.255 aumento netto % 2,42 0,85 2,70 1,22 1,27 1,08

2006 2007 2008 2006 2007 2008 2006 2007 2008lordo 1.000 1.020 1.036 2.000 2.039 2.071 3.000 3.054 3.099 Irpef 22 4 9 334 324 334 694 741 760 add. regionale 4 6 12 17 20 25 31 34 39 add. com. saldoadd. com. accontoANF 124 124 124 74 85 85 tot. netto 1.098 1.134 1.139 1.723 1.780 1.797 2.275 2.279 2.300 aumento netto % 3,28 0,47 3,31 0,96 0,18 0,92

1.000 2.000 3.000

1.000 2.000 3.000

1.000 2.000 3.000

SINGOLO

ULTRA 75 CONIUGE

ULTRA 75 CONIUGE E FIGLIO INABILE

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Cosa è successo in pratica

a Bologna2006 2007 2008 2006 2007 2008 2006 2007 2008

lordo 1.000 1.020 1.036 2.000 2.039 2.071 3.000 3.054 3.099 Irpef 135 130 134 427 436 445 815 841 859 add. regionale 9 9 11 18 18 24 27 27 38 add. com. saldo 4 4 7 8 8 14 12 12 21 add. com. acconto 2 2 4 4 6 6 ANFtot. netto 852 875 882 1.547 1.573 1.584 2.146 2.168 2.175 aumento netto % 2,70 0,84 1,68 0,70 1,03 0,32

2006 2007 2008 2006 2007 2008 2006 2007 2008lordo 1.000 1.020 1.036 2.000 2.039 2.071 3.000 3.054 3.099 Irpef 77 72 77 387 380 390 763 786 805 add. regionale 7 7 11 16 16 24 25 26 38 add. com. saldo 3 3 7 7 7 14 11 11 21 add. com. acconto 2 2 4 4 6 6 ANF 36 36 36 tot. netto 949 972 975 1.590 1.632 1.639 2.201 2.225 2.229 aumento netto % 2,42 0,34 2,64 0,43 1,09 0,18

2006 2007 2008 2006 2007 2008 2006 2007 2008lordo 1.000 1.020 1.036 2.000 2.039 2.071 3.000 3.054 3.099 Irpef 22 4 9 334 324 334 694 741 760 add. regionale 4 5 11 14 14 24 24 24 38 add. com. saldo 2 2 7 6 6 14 11 11 21 add. com. acconto 2 2 4 4 6 6 ANF 124 124 124 74 85 85 tot. netto 1.096 1.131 1.131 1.720 1.776 1.780 2.271 2.272 2.274 aumento netto % 3,19 0,03 3,26 0,23 0,04 0,09

1.000 2.000 3.000

1.000 2.000 3.000

1.000 2.000 3.000SINGOLO

ULTRA 75 CONIUGE

ULTRA 75 CONIUGE E FIGLIO INABILE

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e a

Cagliari.

Cosa è successo in pratica

2006 2007 2008 2006 2007 2008 2006 2007 2008lordo 1.000 1.020 1.036 2.000 2.039 2.071 3.000 3.054 3.099 Irpef 135 130 134 427 436 445 815 841 859 add. regionale 9 9 9 18 18 18 27 27 28 add. com. saldo 5 5 7 10 10 14 15 15 21 add. com. acconto 2 2 3 4 5 6 ANFtot. netto 851 874 884 1.545 1.572 1.590 2.143 2.167 2.185 aumento netto % 2,70 1,18 1,75 1,15 1,10 0,85

2006 2007 2008 2006 2007 2008 2006 2007 2008lordo 1.000 1.020 1.036 2.000 2.039 2.071 3.000 3.054 3.099 Irpef 77 72 77 387 380 390 763 786 805 add. regionale 7 7 9 16 16 18 25 26 28 add. com. saldo 4 4 7 9 9 14 14 14 21 add. com. acconto 2 2 3 4 4 6 ANF 36 36 36 tot. netto 948 971 977 1.588 1.631 1.645 2.198 2.224 2.239 aumento netto % 2,43 0,65 2,71 0,86 1,18 0,67

2006 2007 2008 2006 2007 2008 2006 2007 2008lordo 1.000 1.020 1.036 2.000 2.039 2.071 3.000 3.054 3.099 Irpef 22 4 9 334 324 334 694 741 760 add. regionale 4 5 9 14 14 18 24 24 28 add. com. saldo 2 3 7 8 8 14 13 13 21 add. com. acconto 2 2 3 4 5 6 ANF 124 124 124 74 85 85 tot. netto 1.096 1.130 1.133 1.718 1.775 1.786 2.269 2.271 2.284 aumento netto % 3,10 0,29 3,32 0,62 0,09 0,57

1.000 2.000 3.000

1.000 2.000 3.000

1.000 2.000 3.000

SINGOLO

ULTRA 75 CONIUGE

ULTRA 75 CONIUGE E FIGLIO INABILE

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Le proposte sindacali per dare continuità in coerenza al percorso avviato con l’accordo del 23 luglio 2007

tutelare e migliorare i redditi da lavoro e pensione

Tema

che stiamo riuscendo ad imporre nel dibattito elettorale

sarà il tema sarà il tema

con il quale il nuovo governo si dovrà con il quale il nuovo governo si dovrà confrontareconfrontare

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I problemi aperti e le proposte sindacali dei pensionati

1. uniformare la NO TAX AREA per i pensionati a quella dei lavoratori dipendenti

2. incrementare il potere d’acquisto delle pensioni oltre i 700,00 euro estendendo la 14 mensilità gradualmente all’intera platea dei pensionati

3. Rendere più aderente alle dinamiche reali dei prezzi e più tempestivo nell’adeguamento il meccanismo che regola la perequazione automatica

4. intervenire per superare l’effetto “vicinanza e scavalcamento” (nel 1991 ad una pensione di anzianità di 680.000 lire, pari a 350,00 euro, corrispondeva un T.M. con maggiorazione di 600.000 lire. Nel 2007 la pensione di anzianità è diventata di 530,00 euro mentre il T.M. più l’incremento con le maggiorazioni sociali è pari a 559,91)

5. riconoscimento di un differenziale per le pensioni con decorrenza ante novembre 1992

6. introdurre l’imposta negativa strutturale per l’incapienza, con l’uso dell’ISEE

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7. intervenire sulle pensioni indirette e sugli assegni di invalidità o pensioni di invalidità liquidate con il sistema contributivo non integrate al minimo e sulla percentuale di reversibilità in assenza di altri redditi

8. riformare i trattamenti assistenziali legati a 29 tipologie di prestazioni, con l’obiettivo di istituire un reddito minimo vitale evitando l’effetto annegamento attraverso la valorizzazione della quota di pensione acquisita con la contribuzione previdenziale versata

9. eliminare il drenaggio fiscale che erode una quota della perequazione automatica

10.superare il divieto di cumulo con scelte legate al mercato del lavoro degli anziani e all’invecchiamento attivo

11.nell’ambito del TAVOLO sui redditi da pensione attivare un gruppo di lavoro tecnico per risolvere i problemi previdenziali che spesso sfociano nel contenzioso

Segue I problemi aperti e le proposte sindacali

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Incrementare il potere d’acquisto delle retribuzioni e delle pensioni

ATTRAVERSO:

il fisco

i contratti

le tariffe

i prezzi

la casa

LA PIATTAFORMA È STATA INVIATA A:

•GovernoGoverno

•RegioniRegioni

•ComuniComuni

•controparti datorialicontroparti datoriali

I redditi da lavoro e pensioniI redditi da lavoro e pensioni e le proposte contenute e le proposte contenute nella piattaformanella piattaforma CGIL-CISL-UIL CGIL-CISL-UIL

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le misure nelle Finanziarie 2007 e 2008 a favore del sistema produttivo, insieme all’avvio del risanamento dei conti pubblici, puntano alla

crescita

Insieme alla crescita va però rimesso al centro delle scelte una maggiore equità che passa attraverso una migliore distribuzione del reddito a favore del lavoro

dipendente e dei pensionati

Il centro dell’iniziativa rimane la crescita

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nuova politica dei redditi che rafforzi

la crescita

il risanamento

insieme ad una politica redistributiva rivolta alle retribuzioni, alle pensioni e alle fasce

sociali più esposte

e a misure che premino una stabile e

BUONA OCCUPAZIONE

Per questo si rivendica una

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EFFICACE INTERVENTO FISCALE

Spostare 14-15 MLD di euro pari all’1% del PIL verso i redditi da lavoro e pensione nel medio periodo

con alcune scelte da realizzare a breve (entro giugno 2008)

definendo modalità che adeguino le detrazioni all’andamento dell’inflazione

Una nuova politica dei redditi attraverso un:

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LINEARIZZARE LE DETRAZIONI

FISCALI

Interessati i ¾ dei lavoratori dipendenti

Il guadagno massimo sarebbe di 228 euro in corrispondenza dei 15.00 euro lordi

Il costo sarebbe di 2,2, MLD di euro

Per il lavoro dipendente:

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AUMENTO DELLE DETRAZIONI

FISCALI TRA I15.000 E I 35.000

EURO

Interessati il 50% dei lavoratori dipendenti

Il guadagno massimo sarebbe di 181 euro in corrispondenza dei 25.00 euro lordi

Il costo sarebbe di 900 milioni di euro

Per il lavoro dipendente:

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UNIFORMARE

la detrazione a quella del lavoro

dipendente linearizzata

premierebbe i due terzi dei pensionati

il guadagno massimo si realizzerebbe in corrispondenza di un reddito di 15.000 euro

e sarebbe di 311 euro

il costo sarebbe di circa 2,2 MLD di euro

Per i pensionati

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per una pensione di 1.000 euro nettinetti al mese il risultato sarebbe di circa 311 euro annui

per una pensione di 2.000 euro nettinetti al mese il risultato sarebbe di 180 euro annui

si risponde così ai redditi tra 700 e 1.300 che non hanno avuto nessun beneficio dall’accordo del 23 luglio 2007 e si opera un limitato intervento per i redditi che sono stati sfavoriti dalla cancellazione del secondo modulo fiscale con la finanziaria 2007

Entro giugno questa parte di piattaforma può diventare operativa con il seguente risultato per i pensionati

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interessa lavoratori

•dipendenti•autonomi•pensionati

ridurre la terza aliquota dal 38% al 37%

interessa i redditi da 28.000 a 55.000 euro il 13% della platea

riduce interessa il guadagno si ha al crescere del reddito con 270 euro – massimo - per i redditi oltre i 55.000 euro

il costo è di circa 900 milioni di euro

In Finanziaria 2009 si propone un primo intervento sulle aliquote fiscali per

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Si richiede che a favore degli incapienti ci sia

l’imposta negativa

quindi un intervento strutturale

Gli incapienti avranno un trasferimento monetario sia per detrazioni non godute, sia per la dote fiscale

Sarà utilizzato l’ISEE per determinare il livello di reddito

In Finanziaria 2009

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Le nuove detrazioni e gli altri elementi di calcolo IRPEF dovranno essere adeguati

all’andamento dell’inflazione

IN FINANZIARIA 2009 - Detrazioni e drenaggio fiscale

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un unico strumento di intervento per i figli a carico attraverso l’unificazione delle detrazioni e dell’assegno al nucleo famigliare

l’intervento si effettua attraverso un bonus corrisposto direttamente in busta paga e per gli incapienti attraverso un assegno comprensivo anche delle detrazioni oggi non godute

istituzione di una dote fiscale per i figli da 0 a 18 anni

- un primo intervento potrebbe essere la dote per i bambini da 0 a 3 anni – il costo sarebbe di 1 MLD (entro giugno 2008)

- il costo a regime dell’insieme dell’intervento di dote fiscale è di circa 3,5 MLD

- lo strumento della dote fiscale modifica alcuni riferimenti e cioè, mentre le detrazioni vengono corrisposte sulla base del reddito individuale, l’assegno di dote fiscale viene erogato in base al reddito familiare

In Finanziaria 2009 “ la dote fiscale”

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DIFFONDERE, generalizzare e rendere esigibile DIFFONDERE, generalizzare e rendere esigibile la contrattazione di secondo livellola contrattazione di secondo livello

attraverso

Il consolidamento e rafforzamento di quello che già è Il consolidamento e rafforzamento di quello che già è previsto dal protocollo del 23 luglio 2007previsto dal protocollo del 23 luglio 2007

con

I salari si aumentano con un efficace intervento fiscale

MA ANCHE CONTRATTUALE

RINNOVARE I CCNL NEI TEMPI STABILITIRINNOVARE I CCNL NEI TEMPI STABILITI

Misure aggiuntive di detassazione e decontribuzione pienamente pensionabile

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introdurre un sistema che consenta di percepire e distinguere le imposte pagate a livello nazionale e locale

un progetto di federalismo fiscale che non preveda nuovi oneri per i contribuenti, che definisca le modalità e i procedimenti che fissano la pressione fiscale complessiva e la sua ripartizione tra i livelli nazionali e locali

… e che preveda il principio della progressività

da subito si chiede un tavolo con la presenza di tutti i livelli istituzionali per aprire un confronto sul disegno di legge delega del Governo

formalizzare un luogo di confronto nazionale con gli Enti locali per concertare le scelte contenute nei bilanci regionali e comunali in rapporto alle addizionali - al lavoro dipendente e pensionati – alle esenzioni per particolari fasce di reddito, all’erogazione dei servizi

Federalismo Fiscale

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- Rafforzare le detrazioni IRPEF per incentivare i contratti di locazione a canale concordato con benefici per i proprietari e gli inquilini

- Rafforzare e consolidare le detrazioni per manutenzione – riqualificazione degli edifici per spingere verso il recupero e il risanamento e la messa in sicurezza del patrimonio immobiliare esistente

- Misure fiscali che favoriscano soggetti privati quali – imprese private cooperative no profit per incrementare l’offerta di alloggi in locazione a canoni bassi

- Incrementare le detrazioni degli interessi sui mutui per la prima casa oggi del 19% per rispondere anche alle difficoltà derivanti dai tassi di interesse

- Rendere graduale l’applicazione del nuovo catasto

Politiche fiscali e la casa: in affitto – di proprietà

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Riduzione dei prezzi finali corrispondenti a benefici ricevuti dal cuneo fiscale per tutte le aziende elettricità – gas – benzina – farmacie – banche – assicurazioni ecc…

Tariffe sociali, attraverso ISEE

Detrazione fiscale per gli abbonamenti casa-lavoro

Neutralizzare gli aumenti delle accise derivanti dal crescere dei prezzi dei prodotti petroliferi

Occorre darsi una politica in grado di migliorare la concorrenza e di premiare o sanzionare i comportamenti

Occorrono sedi centrali e periferiche di intervento sul costo della vita partecipate dagli attori sociali

Tariffe prezzi alcune misure

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Con queste misure – se verranno adottate – i pensionati trovano ulteriori risposte ai problemi posti;

questo non esaurisce l’iniziativa sindacale in direzione del recupero del potere d’acquisto di tutte le pensioni avviato con il protocollo del 23 luglio 2007;

per questo il “tavolo di confronto” sui redditi da pensione istituito con decreto del Ministro del lavoro dovrà diventare la sede dove dare soluzioni coerenti – anche se graduali – per un concreto rapporto tra pensioni e crescita della ricchezza del Paese

I pensionati e il Tavolo

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Le risorse per sostenere una nuova politica dei redditi

continuare nella direzione del risanamento del continuare nella direzione del risanamento del debito pubblico (6 MLD di euro al mese per interessi)debito pubblico (6 MLD di euro al mese per interessi)

riqualificare la spesa pubblica, ammodernare le riqualificare la spesa pubblica, ammodernare le pubbliche amministrazioni ridisegnando il ruolo pubbliche amministrazioni ridisegnando il ruolo centrale e periferico con processi di centrale e periferico con processi di razionalizzazione e accorpamento di enti e istituzionirazionalizzazione e accorpamento di enti e istituzioni

applicare la tassazione in misura europea alle applicare la tassazione in misura europea alle rendite finanziarierendite finanziarie

proseguire nella lotta al sommerso e all’evasione, proseguire nella lotta al sommerso e all’evasione, allargando strutturalmente la base imponibile. Gli allargando strutturalmente la base imponibile. Gli ultimi dati ISTAT diffusi alcuni giorni fa (si ultimi dati ISTAT diffusi alcuni giorni fa (si riferiscono al 2005) ci informano che pur a fronte di riferiscono al 2005) ci informano che pur a fronte di una tendenza alla riduzione in Italia ci sono circa 3 una tendenza alla riduzione in Italia ci sono circa 3 milioni di lavoratori irregolarimilioni di lavoratori irregolari

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Il mestiere dello SPI

Difendere il reddito dei pensionati attraverso l’azione collettiva ma anche la tutela individuale

Promuovere i diritti previdenziali in generale e con azioni mirate

L’informazione sui diritti previdenziali nel privato e nel pubblico

Il controllo della pensione e il lavoro comune SPI-INCA

Il servizio di tutela fiscale e previdenziale nell’ambito del sistema dei servizi CGIL

Il ruolo strategico delle strutture

Il supporto che può venire dai mezzi informatici

La formazione sindacale condivisa e a supporto dei progetti operativi

Il dirigente del SPI e il “contratto del pensionato”