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1 Esperienza n. 4 Misura di correnti e d.d.p. con multimetro analogico e digitale. Determinazione della curva caratteristica V-I di un conduttore e misura resistenza con metodo voltamperometrico Misure di resistenze elettriche: esistono molti metodi di misura di resistenze la cui scelta è determinata dalla precisione richiesta nella misura, dall’intervallo di valori in cui si presume cada la resistenza incognita e dalla necessità di minimizzare gli effetti perturbativi introdotti dalla misura In questa esperienza adotteremo il metodo voltamperometrico (in futuro il ponte di Wheatstone intrinsecamente più preciso o, per resistenze grandi, il metodo dell’elettrometro misurando il tempo di scarica di un condensatore attraverso la resistenza) Verificheremo che a seconda dei valori della resistenza in questione è possibile: •minimizzare la perturbazione dovuta alla misura •valutare l’errore sistematico dovuto all’inevitabile perturbazione.

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Esperienza n. 4 Misura di correnti e d.d.p. con multimetro analogico e digitale. Determinazione della curva caratteristica V-I di un conduttore e misura resistenza con metodo voltamperometrico

Misure di resistenze elettriche:esistono molti metodi di misura di resistenze la cui scelta è determinata dallaprecisione richiesta nella misura, dall’intervallo di valori in cui si presume cadala resistenza incognita e dalla necessità di minimizzare gli effetti perturbativi introdotti dalla misura

In questa esperienza adotteremo il metodo voltamperometrico (in futuro il ponte di Wheatstone intrinsecamente più preciso o, per resistenze grandi, il metodo dell’elettrometro misurando il tempo di scarica di un condensatore attraverso la resistenza)

Verificheremo che a seconda dei valori della resistenza in questione è possibile:

•minimizzare la perturbazione dovuta alla misura•valutare l’errore sistematico dovuto all’inevitabile perturbazione.

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Metodo voltamperometrico:si determina la resistenza elettrica di un conduttore ricorrendo a misure di differenze di potenziale V e di intensità di corrente I causate da esse mediante l’uso del tester.Per conduttori ohmici (per i quali vale la legge di Ohm) si utilizza, quindi, la definizione Rx = V/I e RX risulterà costante, mentre, per conduttori non ohmici non è costante

Con tester digitali con questo metodo si possono misurare resistenze di conduttori ohmici nell’intervallo 1 – 106 La precisione ottenibile è dell’ordine di 0.01 – 1%La resistività dipende dalla temperatura: =0 (1+T) con 0= resistività a T ambiente T0 e T=T-T0

Per conduttori omogenei, R = l/S con l lunghezza e S sezione del conduttore, si ha R = R0 (1 + T) la misura andrebbe effettuata a T = cost E’ utile la rappresentazione di V-R se T non costante per valutare segno Es.: per lampadina nell’esperienza T non è costante scorrendo corrente nel filamento diviene incandescente per effetto Joule (si troverà >0 ovvero la resitenza aumenta all’aumentare di T)

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Strumentazione:• generatore di tensione continua dotato di manopola per variare la tensione di alimentazione tra 0 – 30 V

•tester analogico e tester digitale con puntali e morsetti per posizionare i puntali nel circuito

•conduttori: 2 resistenze R1 e R2, 1 LED (light emitting diode), una lampadinaR1=100 ± 5% (nelle trasparenze, ma nell’esperienza i valori cambiano)R2=2.2 M ± 5%Lampadina da 24 V con resistenza nominale a freddo ~40 LED con resistenza a 2.2 V di 1.2 k • basetta, saldatore, filo di stagno per la realizzazione dei circuiti

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Multimetro o tester Consente di misurare: Tensione in AC e DC Corrente in AC e DC Resistenza (solo DC) Frequenza Capacità

Analogico Digitale

Useremo il tester digitaleper misure di tensionee il tester analogico per misure di corrente

Poiché R interna tester digitale > tester analogico, per misure di tensione è più preciso

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Tester analogico e misure di correntel’amperometro viene inserito in serie nel circuito e la portata dello strumento viene variata inserendo in parallelo allo strumento resistenze di shuntIn pratica: la portata viene scelta inserendo i cavi nelle boccole contrassegnate dal valore di fondo scala nel tester analogico

Valore di f.s.

R shunt ()

R interna()

5 A 0.064±0.0003

0.064 ±0.0003

500 mA 0.64 ±0.003 0.64 ±0.003

50 mA 6.4±0.03 6.4±0.03

5 mA 64±0.3 63.5±0.3

500 A 640±2.9 588.8±2.5

50 A 6400±28.9 2000±6.4

Il tester usato è di classe 1 precisione 1% del fondo scalaEs.: per f.s. = 500 mA l’errore assoluto è 500*1% = 5 mALa precisione della misura è migliorevicino ai valori di fondo scala si deve scegliere l’opportuna portata

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Il voltmetro viene inserito in parallelo nel circuito e la portata dello strumento viene variata con un commutatore facendo in modo che tutte le cifre del display siano significative(Per il voltmetro analogico variando il fondo scala si inseriscono in serie allo strumento resistenze di shunt)

l tester digitale ha resistenza interna indipendente dal fondo scala. Quello che usiamo ha R interna = 10 M

Precisione relativa ~0.01% del fondo scala l’errore è determinabile dall’ultima cifra significativa sul displayIn generale le incertezze sono la somma in quadratura dell’errore legato alla precisione dello strumento e di quello di lettura della scala del tester analogico o l’errore legato all’ultima cifra significativa del display del tester digitaleEs. per tester analogico con f.s. 500 A leggo a tutti gli effetti la scala 50 e moltiplico per 10

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Tester digitale e misure di tensione

A 1.75100/500 22

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Osservazione: la resistenza è anche direttamente misurabile utilizzando il tester mettendo i puntali nelle opportune boccole infatti è dotato di di una pila interna o può essere alimentato dalla rete. Misura fino a 10 M(tester analogico) e 2000M(tester digitale)

Tester analogico: ha una scala iperbolica correlata alla corrente dalla relazione i = V/R che va da (i=0)a 0 (imax)Poiché allo zero della scala corrisponde imax è necessario verificare lo zero utilizzando un potenziometro (manopola di regolazione)

Tuttavia la precisione ottenibile non raggiunge quella del metodo voltamperometrico ed il valore misurato si ottiene per un unico valore di V(analogico) o di I (digitale) non verificando così la linearità della relazione V-I (conduttore ohmico o non)

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Si eseguono le misure per le 2 resistenze in entrambe le configurazioni variando la tensione di alimentazione (valori positivi e negativi):

1)Metodo A: migliore se RX<<RV 2)Metodo B: migliore se RX>>RA

A

V

Rx

RV

RA

ARARx

V

Metodo B

Metodo A

RV

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Codici di resistenze

Banda 1: rosso = 2Banda 2 = nero = 0Banda 3 fattore moltiplicativo= giallo = 104

R = 20*10000 = 200 k

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1) Metodo A: migliore se RX<<RV =10 M

RA

A

V

Rx

iX

iA

RV

iV

Rmis = VV/iAiA = iX + iVVX = VV

XVX

X

V

V

V

XV

V

A

mis RRV

i

V

i

V

ii

V

i

R

111

Rmis RX se RV >> RX

Errore sistematico su RX: Xsis = sis

X/RX= (RX-Rmis)/RX = =RX/(RX+RV) (indipendente da grandezze misurate)E’ evidente che:RX = RV/(RV-Rmis) * Rmis

E, se ipotizziamo RV nota con errore trascurabile,

)()( mismis

XX R

R

RR

)()()( 2

2

2

2

VV

misA

A

mismis V

V

Ri

i

RR

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2) Metodo B: migliore se RX>>RA

ARARx

V

IAIX

Rmis = VV/IAVV = VX + VA

IX = IA

AXA

A

X

X

X

AX

A

Vmis RR

I

V

I

V

I

VV

I

VR

Rmis RX se RX>>RA

l’errore sistematico relativo su RX è Xsis(RX-Rmis)/RX =

RA/RX

AmisX RRR 22 )()()( AmisX RRR

Si può fare la media pesata dei risultati per i 2 metodi:

n

i i

n

i i

i

X

R

R

12

12

1

n

i i

XR

12

1

1)(

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Vv

(V)

f.s.(V)

V

(V)

IA(mA)

f.s.

(mA)

IA

(mA)

Rmis

()

Rmis

()

Rx

()

Rx

()

(A) (M)

Tabella dati per Metodo A e Metodo B per R1 = 100 ± 5% e per R2 = 2.2 M ± 10%

Discutendo gli errori sistematici della misura si confronti l’adeguatezza dei 2 metodi in relazione al valore della resistenza in esame

Inoltre per verificare la linearità della relazione V-I e ricavare il valore di Rsi effettua il fit lineare del grafico per ciascuna delle misure

y = Ax + B con R = 1/A, B ~0 e (R)=|- /A2|

La resistenza misurata e quindi RX si possono ottenere dalla media pesata delle misure di Rmis e dei valori di RX che tengono conto dell’errore sistematico

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Metodo A per R1 = 100 ± 5

Fit: Rmis = 1/p2*103= 104.2 ± 1.0

RX = RV/(RV - Rmis) * Rmis=104.2 ± 1.0

XX Rmis

XR R

R 2

La correzione è di RV/(RV - Rmis) ~10-5!Perché il voltmetro digitale ha10M in ingresso

Media pesata: Rx =103.6 ± 0.9

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Metodo B per R1 = 100 ± 5

Fit: Rmis = 1/p2*103= 112.5 ± 1.1

L’errore sist. relativo è RA/Rmis~6*10-2 -6*10-3

perché l’amperometro analogico ha resistenza di ingresso0.64 per 500 mA e 6.4 per 50 mA

Il metodo A è più adeguato alla misuradi R1

AmisX RRR )()( misX RR

Media pesata: RX =106.7 ± 1.1

Il valore del 2

è molto peggioreche per metodo A!

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Metodo A per R2 = 2.2 ± 0.2 M

Media pesata: RX =2.27 ± 0.68 MFit: Rmis = 1/p2*106= 1.85 ± 0.46 MRX = RV/(RV - Rmis) * Rmis= 2.27 ± 0.69 ML’errore sist. è 20%! perché il voltmetro digitale ha 10M in ingresso ~ R2

Metodo B per R2 = 2.2 ± 0.2 M Media pesata: RX =2.23 ± 0.81 M

Fit: Rmis = 1/p2*106= 2.25 ± 0.81 MRX = Rmis - RA= 2.245 ± 0.81 ML’amperometro ha RA= 2000 per 50Al’errore sist. relativo è ~10-3

Il metodo B è più adeguato alla misura di R2

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Per la lampadina R << RV quindi si applichi il metodo A

Rmis non costante! conduttore di fatto non-ohmico, ma solo perché T non è cost

R aumenta all’aumentaredi |V| e quindi di T

>0

R = R0 (1 + T)

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Crescita esponenziale della corrente per V>0 (se si potessero applicare tensioni elevate sarebbe chiaro che I diventa costante) mentre per V<0 I ~0

Attenzione: la tacca sul diodo indica il catodo

LED con resistenza di protezioneper non bruciarlo Si vede che non è un conduttore ohmico

A

LED

580

VI

(mA

)lo

g(I

) (m

A)