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Corso di aggiornamento per Operatori
La contenzione fisica previene le cadute?
Roberta Mazza, Sandra Sansolino
Centro studi EBN
Azienda Ospedaliera S.Orsola-Malpighi, Bologna
CORSI DI AGGIORNAMENTO PER LE PROFESSIONI DELLA CURAVerona, Centro Congressi Fiere di Verona
Edizione 0: 17 Aprile 2007 Edizione1: 18 Aprile 2007 Edizione 2: 19 Aprile 2007
22
PREVENZIONE DELLE CADUTE
33
DEFINIZIONE
““UN’ IMPROVVISA, INASPETTATA DISCESA UN’ IMPROVVISA, INASPETTATA DISCESA DALLA POSIZIONE ORTOSTATICA, O ASSISA, DALLA POSIZIONE ORTOSTATICA, O ASSISA, O CLINOSTATICA”. O CLINOSTATICA”.
Questa definizione include: Questa definizione include: • i pazienti che dormendo sulla sedia cadono per i pazienti che dormendo sulla sedia cadono per
terraterra• i pazienti trovati sdraiati sul pavimentoi pazienti trovati sdraiati sul pavimento• le cadute supportatele cadute supportate
CADUTA:
44
CADUTE & CADUTI
Tipo di caduta Come può essere il Come può essere il pazientepaziente
Cadute prevedibiliCadute prevedibili
Le cadute che accadono in Le cadute che accadono in pazienti che sono ad alto pazienti che sono ad alto
rischio di cadutarischio di caduta
DisorientatoDisorientato
Cadute non prevedibiliCadute non prevedibili
Le cadute che non possono Le cadute che non possono essere previste a priori prima essere previste a priori prima
della loro avvenutadella loro avvenuta
Con difficoltà nella Con difficoltà nella deambulazionedeambulazione
Cadute accidentaliCadute accidentali
La caduta può essere La caduta può essere attribuita a fattori ambientali o attribuita a fattori ambientali o
a fatalitàa fatalità
Modifiche della marcia Modifiche della marcia causate da patologie causate da patologie
neurologicheneurologiche
55
CHI CADE?
Le cadute interessano diverse tipologie di persone. Le Le cadute interessano diverse tipologie di persone. Le categorie maggiormente esposte sono:categorie maggiormente esposte sono:
I BAMBINII BAMBINI
GLI ATLETIGLI ATLETI
GLI ANZIANI GLI ANZIANI
Solo per gli anziani tuttavia le cadute costituiscono un Solo per gli anziani tuttavia le cadute costituiscono un problema che spesso ha esiti drammatici.problema che spesso ha esiti drammatici.
66
DOVE AVVENGONO LE CADUTE DEGLI ANZIANI?
In tutti i contesti di vita:In tutti i contesti di vita:
AL DOMICILIOAL DOMICILIO
ALL’INTERNO DEGLI ISTITUTI RESIDENZIALIALL’INTERNO DEGLI ISTITUTI RESIDENZIALI
IN OSPEDALEIN OSPEDALE
77
IN ITALIA
Policlinico S. Orsola-Malpighi Bologna:Policlinico S. Orsola-Malpighi Bologna:
0,86% nell’anno 2000 (Chiari et al., 2002);0,86% nell’anno 2000 (Chiari et al., 2002);
1,22% nell’anno 2004 (Centro Studi EBN).1,22% nell’anno 2004 (Centro Studi EBN).
Careggi di Firenze:Careggi di Firenze:
0,44% nel 2000 (Brandi et al., 2002)0,44% nel 2000 (Brandi et al., 2002)..
88
ATTENZIONE!!!!!!!
Queste stime si riferiscono alla intera popolazione ricoverata: esistono infatti Unità Operative (medicine, geriatrie, riabilitazione, ossia quelle che ospitano gli anziani e le persone maggiormente dipendenti) in cui i valori sono estremamente più elevati!
99
L’incidenza media di cadute calcolata da questi studi è di circa 3 volte superiore rispetto a quanto si verifica negli anziani che vivono al domicilio (in media una caduta e mezza per letto all’anno).
IN CASA DI RIPOSO
1010
I FATTORIDI RISCHIO
DELLE CADUTE
1111
FATTORI DI RISCHIO
FATTORI DI RISCHIO INTRINSECI:
PRECEDENTI CADUTE; DEFICIT DELLA VISTA; ICTUS,
SINCOPI,ASTENIA; PAURA DI CADERE; IPOTENSIONE
ORTOSTATICA; PATOLOGIE ACUTE; MARCIA INSTABILE; DEFICIT COGNITIVI; INCONTINENZA.
FATTORI ESTRINSECI: FARMACI; CONTENZIONE; FATTORI AMBIENTALI:
TAPPETI NON STABILI; SCALE NON STABILI; SERVIZI IGIENICI SENZA APPIGLI E MANIGLIE; SCARPE NON DI MISURA; SCARSA ILLUMINAZIONE; AUSILI ALLA DEAMBULAZIONE INADEGUATI.
1212
PAZIENTI A RISCHIO DI CADUTA
UNO DEI PIÙ FORTI PREDITTORI DI CADUTE È LA PRESENZA DI PREGRESSE CADUTE.
VI SONO NUMEROSI ALTRI FATTORI DI RISCHIO, IL CUI NUMERO DETERMINA L’ENTITÀ DEL RISCHIO DI CADUTA: IL RISCHIO DI CADERE AUMENTA DAL 19% QUANDO È PRESENTE UN FATTORE DI RISCHIO, AL 78% QUANDO SONO PRESENTI 4 O PIÙ FATTORI DI RISCHIO (TINETTI, 2003).
1313
SITUAZIONI ASSOCIATE ALLE CADUTE
Domicilio
RISCHI AMBIENTALI, MALATTIE ACUTE, IMMOBILITÀ E L’ESSERE COSTRETTI IN CASA, DEMENZA, USO DI FARMACI (DIURETICI, TRANQUILLANTI…).
Reparti per acuti
DEBOLEZZA GENERALE, DIMINUITO MOVIMENTO DEGLI ARTI INFERIORI, INSONNIA, INCONTINENZA, CONFUSIONE, DEPRESSIONE.
1414
SITUAZIONI ASSOCIATE ALLE CADUTESITUAZIONI ASSOCIATE ALLE CADUTE
Reparti di lungo degenza
RECENTE AMMISSIONE, DEMENZA, FRAGILITÀ DELLE ANCHE, SVOLGIMENTO DI ALCUNE ATTIVITÀ (ANDARE IN BAGNO, ALZARSI DAL LETTO) USO DI FARMACI SEDATIVI DURANTE LE ORE DIURNE, FARMACI CARDIOVASCOLARI, ASSUNZIONE DI PIÙ FARMACI, DIMINUITA PRESENZA DI PERSONALE, ATTIVITÀ CONDOTTE SENZA SUPERVISIONE, MOBILIO NON SICURO, PAVIMENTI SCIVOLOSI, MALATTIE ACUTE.
1515
PATOLOGIE ASSOCIATE ALLE CADUTEPATOLOGIE ASSOCIATE ALLE CADUTE
Artriti, soprattutto delle ginocchia; Malattie cardiache (IMA); Malattie neurologiche (ictus, TIA, epilessia, patologie
cerebellari, neuropatie periferiche); Disfunzioni cardiache (aritmie, patologie valvolari,
blocchi della conduzione); Depressione; Alterazioni della marcia (m. di Parkinson, idrocefalo
normoteso); Problemi ai piedi (calli, duroni..);
1616
PATOLOGIE ASSOCIATE ALLE CADUTE
Ipotensione ortostatica (diminuzione della pressione => 20mmHG della pressione sistolica dal clinostatismo all’ortostatismo);
Malattie acute di tutti i tipi; Diabete, iper o ipoglicemia; Deficit neurologici (ipoacusia, deficit visivi, propriocettivi,
vestibolari); Patologie respiratorie (embolia polmonare, infezioni,
pneumotorace).
1717
FATTORI FARMACOLOGICIASSOCIATI ALLE CADUTE
SEDATIVI PER SNC
CARDIOVASCOLARI LASSATIVI
Barbiturici Diuretici Tutti i tipi
Sedativi ipnotici Ipotensivanti
Alcool Antiaritmici
Antidepressivi triciclici
Vasodilatatori
Antipsicotici Glicosidi cardiocinetici
Assunzione di più farmaci: i pazienti che assumono più di 3 o 4 farmaci possono essere ad alto rischio per le cadute.
Antiparkinsoniani
Analgesici
Tranquillanti
Anticonvulsivanti
1818
FATTORI ERGONOMICI ASSOCIATI ALLE CADUTE
Aumentata distanza tra il letto ed il bagno; Passaggio da e per la carrozzina; Ridotta forza di presa della mano dominante; Disabilità delle estremità inferiori, incluso la riduzione
della forza, della sensibilità, dell’equilibrio; Deterioramento della marcia e dell’equilibrio; Aumento dell’ondeggiamento posturale; Debolezza muscolare; Uso di ausili nella deambulazione; Scarpe della misura sbagliata e con la suola scivolosa.
1919
FATTORI AMBIENTALI ASSOCIATI ALLE CADUTE
Uso di contenzione fisica; Ausili e mobilio con altezza inappropriata per i
trasferimenti; Pavimenti scivolosi; Altezza e posizionamento delle sponde o
mancanza di sponde; Tappeti logorati, non ancorati, corde e fili liberi; Pavimento sconnesso ed irregolare.
2020
VALUTAZIONE
A causa della natura multifattoriale del rischio di caduta e delle strategie di prevenzione, sono realizzati molti programmi di prevenzione. Solitamente essi includono:
La valutazione del rischio. La revisione della terapia. L’uso d’ausili. Esercizi di rafforzamento. Sicurezza domestica.
2121
INTERVENTI
Massimizzare le abilità e le capacità della persona, in relazione alle sue risposte e alla tolleranza all’attività.
L’assistenza deve essere finalizzata a rafforzare e
mantenere le capacità funzionali della persona.
2222
INTERVENTI
Gli operatori possono incorporare un approccio focalizzato sulle abilità nella assistenza alla persona; realizzare occasioni per l’attività, gli esercizi ed il riposo, quando necessario; essere flessibili nello svolgimento dell’assistenza routinaria; prevedere le azioni; non agire in modo affrettato e fornire il tempo di pensare durante lo svolgimento dei compiti.
2323
IPOTENSIONE ORTOSTATICA
Per i pazienti con ipotensione ortostatica alcune strategie sono:
alzarsi da seduti lentamente; dondolare prima di stare in piedi o prima di camminare; flettere i piedi alternativamente prima di alzarsi; sedere immediatamente alla comparsa di vertigini; riposare dopo i pasti se insorge ipotensione post-
prandiale.
2424
INTERVENTI
Gli operatori possono: Aiutare la persona al fine di decidere le attività
significative; Introdurre una serie di attività motorie all’interno delle
ADL, al fine di mantenere e rafforzare la flessibilità; realizzare attività fisiche per dare sollievo alla tensione muscolare;
Assistere le persone con una marcia non stabile;
2525
INTERVENTI
Utilizzare i presidi individuali raccomandati, ben progettati e sicuri (come gli ausili per la mobilizzazione) per ridurre i potenziali rischi ambientali (ad esempio le sedie a rotelle, i deambulatori, i bastoni devono essere in buono stato ed adatti ai bisogni della persona).
2626
INTERVENTI
Dimostrare come spostare il peso da un piede all’altro mentre si sta in piedi;
Dimostrare come alzarsi in piedi dalla sedia utilizzando i braccioli e posizionando i piedi per stabilizzare il baricentro;
Utilizzare l’alzawater quando è opportuno;
2727
INTERVENTI
Fornire la comoda, se appropriato; Fornire illuminazione notturna nei percorsi e nelle entrate
dove vi sono doppie vie di passaggio; Marcare le soglie delle porte e della fine dei percorsi con
colori contrastanti; Promuovere il posizionamento di corrimano e di punti in
cui fermarsi per riposare nei corridori ed in entrambi i lati delle rampe e delle scale;
2828
INTERVENTI
mantenere liberi da ostacoli gli ambienti come gli ingressi e i corridoi; mantenere le entrate con uno spazio libero di almeno 90 cm di larghezza e di 2 m di altezza;
2929
INTERVENTI
installare superfici antiscivolo sui piani delle vasche da bagno e sui piatti delle docce;
rimuovere i tappetini, o se utilizzati assicurarli con nastro bi-adesivo;
incoraggiare l’uso di scarpe comode, chiuse e con tacco basso;
fornire un programma di educazione alla sicurezza ambientale;
3030
INTERVENTI
Spostare la persona più vicino alla guardiola; Porre il materasso sul pavimento per diminuire l’impatto
di una caduta; Periodi di attività e di riposo individualizzati; Assistenza della famiglia; Accesso regolare ai servizi igienici per espletare i bisogni
evacuativi; Modificazioni ambientali.
3131
COMPLICANZEDELLE
CADUTE
3232
QUALI SONO GLI ESITI DELLE CADUTE?
PAURA DI CADERE
FRATTURE DEL FEMORE
FRATTURE DI ALTRE OSSA
TRAUMI CRANICI
LESIONI DEI TESSUTI MOLLI
LESIONI MIDOLLARI
MORTE
3333
CHI SONO LE PERSONE AD ALTO RISCHIO DI FRATTURA DI FEMORE?
Sono coloro che presentano, oltre al rischio di caduta, anche i seguenti fattori:
Precedenti traumi da frattura dopo i 50 anni
Anamnesi materna positiva a frattura d’anca
Abitudine al fumo
Basso peso corporeo.
3434
RACCOMANDAZIONI PER L’USO DELLA
CONTENZIONE NELL’ANZIANO
3535
1. LA CONTENZIONE
CHI E PERCHE’ VIENE SOTTOPOSTO A CONTENZIONE: PAZ. A RISCHIO DI CADUTA O CON TENDENZA A
PERDERSI, CONFUSI O AGITATI PAZ. ALLETTATI, INCONTINENTI, NON AUTONOMI POCO COLLABORANTI NEI TRATTAMENTI PROBLEMI ORGANIZZATIVI, AMBIENTALI PER “AUMENTARE” LA SICUREZZA DEL PAZIENTE PAZ. CON DIAGNOSI PSICHIATRICHE O
DETERIORAMENTO COGNITIVO SCARSA CONOSCENZA DI METODI ALTERNATIVI E
DEGLI EFFETTI NEGATIVI DELLA CONTENZIONE
3636
COSA INTENDIAMO PER CONTENZIONE FISICA?
"QUALSIASI DISPOSITIVO, MATERIALE O APPARECCHIATURA FISSATA O POSTA VICINO AL CORPO, CHE NON PUÒ ESSERE CONTROLLATO O RIMOSSO FACILMENTE DALLA PERSONA E CHE PREVIENE INTENZIONALMENTE O INTENDE EVITARE IL MOVIMENTO LIBERO DELLA PERSONA VERSO LA POSIZIONE SCELTA E/O AD UN ACCESSO NORMALE DELLA PERSONA AL PROPRIO CORPO." (RETSAS 1998)
3737
COSA INTENDIAMO PER CONTENZIONE FISICA?
LA CONTENZIONE È UN ATTO MEDICO NON DEVE ESSERE UN ESPEDIENTE
ORGANIZZATIVO
3838
ENTITÀ DEL FENOMENO
SECONDO UNA REVISIONE CONDOTTA DA EVANS
ET AL DEL 2002, SAREBBERO SOTTOPOSTE A
CONTENZIONE LE PERSONE OSPEDALIZZATE IN
UNA PERCENTUALE VARIABILE TRA IL 7 ED IL 17% E
LE PERSONE OSPITI IN CASA DI RIPOSO DAL 12 AL
47%.
3939
Quali sono i dispositivi di contenzione?
corpetti di sicurezza,
manopole per le mani,
4040
cinture,
bustini,
Quali sono i dispositivi di contenzione?
4141
cavigliere, polsini,
i tavolini per carrozzina
Quali sono i dispositivi di contenzione?
4242
le sponde al letto
Quali sono i dispositivi di contenzione?
4343
Anche una garza arrotolata può diventare strumento di contenzione se la utilizziamo in modo da ostacolare o bloccare la mobilità della persona.
4444
ATTENZIONE ALLE SPONDE!
Le sponde possono essere causa di terribili incidenti Le sponde possono essere causa di terribili incidenti qualora il paziente le scavalchi per scendere dal letto qualora il paziente le scavalchi per scendere dal letto o rimanga incastrato tra esse ed il letto. Le o rimanga incastrato tra esse ed il letto. Le conseguenze possono essere:conseguenze possono essere:
Fratture, ferite, distorsioni, tagliFratture, ferite, distorsioni, tagli Decesso per strangolamento e asfissiaDecesso per strangolamento e asfissia Decesso per impiccagioneDecesso per impiccagione Ischemia dell’arto bloccatoIschemia dell’arto bloccato Compressione addominaleCompressione addominale
4545
RISCHI
MORTE: SPESSO CAUSATA DA STRANGOLAMENTO, ASFISSIA O TRAUMI
AUMENTO DEL NUMERO DELLE CADUTE AUMENTO DEL LIVELLO DI CONFUSIONE POTENZIAMENTO DEGLI EFFETTI DELLA
IMMOBILIZZAZIONE.
4646
BENEFICI
NON ESISTONO PROVE DOCUMENTATE CHE L’USO
DELLA CONTENZIONE RIDUCA L’INCIDENZA DI
CADUTE O DIMINUISCA IL LIVELLO DI AGITAZIONE
DEL PAZIENTE.
4747
EFFETTI INDESIDERATI
LESIONI DIRETTE
sono provocate dalla pressione esterna del dispositivo di contenzione
LESIONI INDIRETTE
lesioni dovute all'immobilità forzata di una persona
4848
ABRASIONI E LACERAZIONI
LESIONI NERVOSE
LESIONI ISCHEMICHE
ASFISSIA
MORTE
LE LESIONI DIRETTE POSSONO ESSERE:
4949
MAGGIORE RISCHIO DI CADUTA
DEGENZA DI MAGGIORE DURATA
INFEZIONI NOSOCOMIALI
UN’ AUMENTATA MORTALITÀ
LESIONI DA DECUBITO
LE LESIONI INDIRETTE POSSONO ESSERE:
5050
L’ESPERIENZA DELLA CONTENZIONE
L’esperienza di essere sottoposti alla contenzione:
LIMITAZIONE
DISAGIO FISICO
5151
L’ESPERIENZA DELLA CONTENZIONE
L’esperienza di avere un parente sottoposto alla contenzione:
RABBIA
DISAGIO PSICOLOGICO
5252
MITI DELLA CONTENZIONE FISICA
“L’anziano dovrebbe essere contenuto perché è
molto facile che cada e che si faccia male.”
Molti studi hanno provato che il rischio di cadute aumenta quando è utilizzata la contenzione.
5353
MITI DELLA CONTENZIONE FISICA
““E’ un dovere morale proteggere i pazienti dai traumi attraverso la contenzione.”
Le ricerche dimostrano che proteggere i pazienti attraverso l’uso della contenzione li colloca maggiormente a rischio di problemi associati all’immobilizzazione come piaghe da decubito, contratture ed aumentata confusione.
5454
MITI DELLA CONTENZIONE FISICA
““Alla persona anziana non importa essere Alla persona anziana non importa essere contenuta.”contenuta.”
Ci sono studi che hanno dimostrato che gli anziani Ci sono studi che hanno dimostrato che gli anziani vivono la contenzione come un’esperienza di vivono la contenzione come un’esperienza di rabbia, paura, umiliazione, scomodità, rabbia, paura, umiliazione, scomodità, demoralizzazione e punizione.demoralizzazione e punizione.
5555
MITI DELLA CONTENZIONE FISICA
“Bisogna ricorrere alla contenzione a causa dell’organico insufficiente.”
Nei reparti in cui non si usa la contenzione o dove esistono politiche che contrastano con la contenzione, le alternative ad essa sembrano aver bisogno di meno minuti di assistenza da parte del personale rispetto a quelli in cui la contenzione è usata.
5656
MITI DELLA CONTENZIONE FISICA
“Non esistono alternative alla contenzione fisica.”
Esistono molte alternative ed includono, ad
esempio, la compagnia e la supervisione, il
modificare o l’eliminare fastidiosi trattamenti, la
terapia occupazionale e fisica.
5757
STRATEGIE DI PREVENZIONE
COMUNICAZIONE AMBIENTE INTERVENTI RELAZIONALI INTERAZIONI SOCIALI
5858
AMBIENTE
QUOTIDIANAMENTE OFFRIRE INFORMAZIONI DI ORIENTAMENTO COME PARTE DELL’ASSISTENZA QUOTIDIANA (CHE GIORNO È, CHE STAGIONE È, CHE ANNO È, DOVE SIAMO).
UTILIZZARE CALENDARI ED OROLOGI PER AIUTARE L’ORIENTAMENTO DEL PAZIENTE.
RIPETERE LE INFORMAZIONI NECESSARIE PER LE PERSONE CONFUSE.
ACCERTARSI CHE IL CAMPANELLO SIA A PORTATA DI MANO, CHE IL PAZIENTE ABBIA COMPRESO IL SUO FUNZIONAMENTO E SAPPIA USARLO.
5959
AMBIENTE
OFFRIRE INFORMAZIONI DI ORIENTAMENTO RISPETTO ALLE SITUAZIONI, ALLE ATTREZZATURE ESTRANEE (COME I MONITOR, LE LINEE INFUSIVE, I DISPOSITIVI PER L’EROGAZIONE DELL’OSSIGENO, I TUBI DI DRENAGGIO ED I CATETERI).
RIMUOVERE LE ATTREZZATURE ESTRANEE APPENA POSSIBILE.
LIMITARE IL PIÙ POSSIBILE L’ERRONEA INTERPRETAZIONE O LA PERCEZIONE ALTERATA CHE POSSONO SCATURIRE DA FOTOGRAFIE, ALLARMI, DECORAZIONI, TELEVISIONE, RADIO E SISTEMI DI CHIAMATA.
6060
AMBIENTE
FAVORIRE L’USO E LA PRESENZA DI OGGETTI PORTATI DALLA CASA DELLA PERSONA E FAVORIRE L’USO DI INDUMENTI PROPRI DELLA PERSONA.
NELLA SCELTA DELLA STANZA DELLA PERSONA CONFUSA CERCARE DI PORLA IL PIÙ VICINO POSSIBILE ALLA GUARDIOLA.
EVITARE DI PORRE NELLA STESSA STANZA DUE PERSONE CONFUSE E DELIRANTI.
EVITARE GLI SPOSTAMENTI DI STANZA SOPRATTUTTO DI NOTTE.
SE POSSIBILE FAVORIRE IL POSIZIONAMENTO DEL PAZIENTE CONFUSO E CON ATTEGGIAMENTO DISTRUTTIVO IN UNA STANZA SINGOLA.
6161
AMBIENTE
PER LA GESTIONE DEL PAZIENTE SOGGETTO A WANDERING PUÒ ESSERE OPPORTUNO DOTARSI DI ALLARMI, ALLARMI ALLE PORTE, LINEE COLORATE SUL PAVIMENTO DI FRONTE ALLE USCITE O PRIMA DELL’INGRESSO A STANZE ALLE QUALI NON SI VUOLE IL LORO ACCESSO. TALVOLTA PUÒ ESSERE NECESSARIO PASSEGGIARE CON LA PERSONA E CONVINCERLA A TORNARE ALL’INTERNO DELL’UNITÀ OPERATIVA.
6262
LUCI E SUONI
MANTENERE UN AMBIENTE CALMO E TRANQUILLO CON LUCI ADEGUATE, MA SOFT E INDIRETTE.
LIMITARE IL LIVELLO DI RUMORE. FORNIRE GLI OCCHIALI E PROTESI ACUSTICHE
PER MIGLIORARE LA PERCEZIONE SENSORIALE. UTILIZZARE LE LUCI NOTTURNE PER
CONTRASTARE LA CONFUSIONE NOTTURNA.
6363
INTERVENTI RELAZIONALI
LASCIARE DEFINIRE ALLA PERSONA I LIMITI DELLA PROPRIA ATTIVITÀ.
NON FORZARE LA PERSONA A FARE COSE CONTRO LA SUA VOLONTÀ, DATO CHE POTREBBERO INNESCARE COMPORTAMENTI DISTRUTTIVI.
FAVORIRE I RICORDI, CHE POSSONO AIUTARE AD AUMENTARE L’AUTOSTIMA.
6464
INTERAZIONI SOCIALI
INCORAGGIARE LA FAMIGLIA E GLI AMICI A FARE VISITA ALLA PERSONA.
LE VISITE SONO PIÙ EFFICACI QUANDO PIANIFICATE, POICHÉ IL NUMERO DEI VISITATORI E LA DURATA DELLE VISITE DEVONO ESSERE LIMITATE AL FINE DI NON STANCARE ECCESSIVAMENTE LA PERSONA.
6565
ALTRI INTERVENTI
CONSENTIRE ALLA PERSONA DI INTRAPRENDERE LE ATTIVITÀ CHE LE PERMETTONO DI RIDURRE LA PROPRIA ANSIA.
EVITARE DI CHIEDERE ALLA PERSONA CONFUSA COSE CHE SI RIFERISCONO A PENSIERI ASTRATTI E MANTENERE L’ATTIVITÀ SU AZIONI E COSE CONCRETE.
FARE PRENDERE DECISIONI ALLA PERSONA SOLO SE È IN GRADO DI PRENDERLE.
RASSICURARE LA PERSONA DURANTE E DOPO GLI EPISODI DI CONFUSIONE.
RICONOSCERE I SENTIMENTI E LE PAURE DELLA PERSONA.
6666
IN PRESENZA DI ATTEGGIAMENTI DISTRUTTIVI
MANTENERE LE PROPRIE MANI VISIBILI, EVITARE GESTI O MOVIMENTI DI MINACCIA.
FARE IN MODO CHE NON SIANO PRESENTI OGGETTI POTENZIALMENTE PERICOLOSI ALLA PORTATA DI MANO DELLA PERSONA, NELLA STANZA E SU COLORO CHE PRESTANO ASSISTENZA ALLA PERSONA.
CONSIDERARE CHE QUESTI EPISODI POSSONO NON ESSERE RICORDATI DALLA PERSONA; SE RICORDATI POSSONO ESSERE CAUSA DI IMBARAZZO E QUINDI DEVONO ESSERE MENZIONATI CON SENSIBILITÀ.
PRESTARE ATTENZIONE ALLA PERSONA
6767
IN PRESENZA DI ATTEGGIAMENTI DISTRUTTIVI
PARLARE E CONSIGLIARE LA PERSONA; RINFORZARE GLI ATTEGGIAMENTI POSITIVI E SCORAGGIARE VERBALMENTE QUELLI NEGATIVI.
MODIFICARE LE ATTIVITÀ RIDUCENDOLE O DIVIDENDOLE IN STEP PER SEMPLIFICARLE E RIDURRE L’ATTIVAZIONE DI COMPORTAMENTI DISTRUTTIVI.
RIMUOVERE LA PERSONA DALLA SITUAZIONE, PRENDERE UNA PAUSA O ISOLARE LA PERSONA.
REALIZZARE UNA SUPERVISIONE UNO A UNO.
6868
IN PRESENZA DI ATTEGGIAMENTI DISTRUTTIVI
PRESTARE ATTENZIONE ALLA CAUSA SCATENANTE DEL COMPORTAMENTO DISTRUTTIVO ED EVITARE IL SUO VERIFICARSI.
PASSARE ALLA CONTENZIONE SE NON C’È NIENTE ALTRO DA FARE
6969
RACCOMANDAZIONI PER LA GESTIONE
DELLA CONTENZIONE
7070
ATTENZIONE!
QUESTE RACCOMANDAZIONI NON SONO SPECIFICHE PER UNA DETERMINATA AREA CLINICA MA SONO ORIENTATE ALLA GESTIONE DELLA PERSONA DA CONTENERE INDIPENDENTEMENTE DAL CONTESTO ASSISTENZIALE E DALLE SPECIFICHE CONDIZIONI CLINICHE IN CUI SI TROVA.
7171
ESSENDO LA CONTENZIONE UN ATTO MEDICO NECESSITA FONDAMENTALMENTE DI 2
PRESUPPOSTI PRINCIPALI:
• LA GESTIONE MULTIDISCIPLINARE
• LA PRESCRIZIONE MEDICA
7272
LE RACCOMANDAZIONI PER L’USO DELLA
CONTENZIONE FISICA POSSONO ESSERE ATTUATE
SE IL COMPORTAMENTO DEL PAZIENTE È
PERICOLOSO PER SÉ STESSO O PER GLI ALTRI.
QUANDO APPLICARLE
7373
1. VALUTARE SE ESISTONO FATTORI CHE INDUCONO LO STATO DI AGITAZIONE
NEL PIANO ASSISTENZIALE DEVONO ESSERE RIPORTATI I PROBLEMI ED I RELATIVI INTERVENTI PER LA LORO GESTIONE
7474
DEVE ESSERE REALIZZATA LA CONSULTAZIONE
CON ESPERTI.
LA DOCUMENTAZIONE ASSISTENZIALE DEVE
RIPORTARE TUTTE LE MISURE ADOTTATE E
RISULTATE EFFICACI.
2. DEVONO ESSERE ATTUATI TENTATIVI PER MODIFICARE O ELIMINARE I FATTORI DI RISCHIO
7575
LA DOCUMENTAZIONE ASSISTENZIALE DEVE
RIPORTARE:
CHE SONO STATE VALUTATE LE CONDIZIONI DEL
PAZIENTE;
CHE È STATO OTTENUTO L’ORDINE MEDICO;
CHE L’INTERVENTO È CLINICAMENTE
GIUSTIFICATO;
CHE SONO STATI TENTATI INTERVENTI MENO
RESTRITTIVI.
3. SE I COMPORTAMENTI LESIVI O AGGRESSIVI DEL PAZIENTE CONTINUANO E SI DEVE RICORRERE ALLA CONTENZIONE FISICA
7676
DEVONO ESSERE ILLUSTRATI I RISCHI E I
BENEFICI, INCLUSO IL DIRITTO DI
PRESERVARE LA DIGNITÀ AL COSTO DI
POSSIBILI RISCHI PER LA SICUREZZA DEL
PAZIENTE.
4. LA FAMIGLIA DEVE ESSERE INFORMATA
7777
L’ORDINE DEVE ESSERE LIMITATO NEL TEMPO.
L’ORDINE DEVE ESSERE SCRITTO PER UN EPISODIO
SPECIFICO E NON PRESCRITTO PER UN FUTURO
INDETERMINATO (NO SPONDE AL BISOGNO).
DEVE ESSERE INDICATO IL TIPO, IL MOTIVO E IL
TEMPO D’INIZIO E DI FINE DELLA CONTENZIONE.
LA DURATA MASSIMA DEVE ESSERE DI 24 ORE.
5. E’ NECESSARIA LA PRESCRIZIONE MEDICA::
7878
6. DOPO LA RIMOZIONE DELLA CONTENZIONE, SE IL PAZIENTE SI
PRESENTA ANCORA AGGRESSIVO O PERICOLOSO, LA RESTRIZIONE PUÒ
ESSERE RIAPPLICATA SENZA ATTENDERE UN NUOVO ORDINE MEDICO
7979
UNA VOLTA APPLICATA LA CONTENZIONE OCCORRE CHIAMARE IMMEDIATAMENTE IL MEDICO CHE VALUTI IL PAZIENTE ED AGGIORNI LA PRESCRIZIONE DELLA CONTENZIONE.
LA CARTELLA MEDICA DEVE RIPORTARE CHIARAMENTE CHE IL COMPORTAMENTO È PARTE DEL PRIMO EPISODIO CHE PROVOCÒ I PRIMI PROVVEDIMENTI.
LA DURATA TOTALE DELLA CONTENZIONE NON DEVE SUPERARE IL TEMPO PREVISTO DELL’ORDINE MEDICO.
8080
VI È UN COMPORTAMENTO DIVERSO.
SE LA CONTENZIONE È NECESSARIA PER UN
PERIODO DI TEMPO SUPERIORE AL LIMITE.
OGNI 24 ORE.
7. UN NUOVO ORDINE MEDICO È NECESSARIO SE:
8181
IL CONTROLLO, OLTRE ALL’OSSERVAZIONE,
COMPRENDE: IL MONITORAGGIO DELLE
CONDIZIONI CLINICHE E DELL’ORIENTAMENTO, IL
CORRETTO POSIZIONAMENTO DEI PRESIDI, DELLA
MOTILITÀ E DELLA SENSIBILITÀ DELLE ESTREMITÀ
LEGATE.
LE OSSERVAZIONI DEVONO ESSERE RIPORTATE
NELLA DOCUMENTAZIONE ASSISTENZIALE.
8. MENTRE LA CONTENZIONE E’ IN USO, IL PAZIENTE DEVE ESSERE CONTROLLATO
OGNI 30 MINUTI
8282
LA NECESSITÀ DI LIBERARE IL PAZIENTE È PER
CONSENTIRGLI DI BERE, MANGIARE, ANDARE IN
BAGNO O ALTRE ATTIVITÀ DI VITA.
IL TEMPO IN CUI IL PAZIENTE NON È CONTENUTO
E LE ATTIVITÀ CHE COMPIE DEVONO ESSERE
DOCUMENTATE.
9. AL PAZIENTE SARA’ RIMOSSO IL DISPOSITIVO DELLA CONTENZIONE AL
MASSIMO OGNI DUE ORE
8383
10. SE IL PAZIENTE HA AVUTO BISOGNO DI 24 ORE DI CONTENZIONE CONTINUA O CI SONO STATI PIÙ DI QUATTRO EPISODI DI AGITAZIONE IN UNA SETTIMANA, È NECESSARIO RIVALUTARE GLI INTERVENTI CONTENITIVI
8484
LA CONTENZIONE CHIMICA
E’ LA SOMMINISTRAZIONE DI PSICOFARMACI E/O SEDATIVI ALLO SCOPO DI RENDERE DISCIPLINATO O TRANQUILLO IL PAZIENTE E NON RICHIESTA PER TRATTARE SINTOMI.
8585
1. DEVONO ESSERE QUANTIFICATI (NUMERO DI EPISODI) E DESCRITTI OBIETTIVAMENTE I COMPORTAMENTI PARTICOLARI NELLA DOCUMENTAZIONE ASSISTENZIALE
8686
LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEVE INDIVIDUARE FATTORI SCATENANTI, COME L’ORA DEL GIORNO, LA PRESENZA DI UN FAMILIARE O IL DOLORE, CHE POSSONO RICHIEDERE PROVVEDIMENTI DIVERSI DALLA CONTENZIONE CHIMICA.
DEVE ESSERE IDENTIFICATA LA DIAGNOSI INFERMIERISTICA APPROPRIATA NEL PIANO ASSISTENZIALE.
8787
ATTRAVERSO LA VALUTAZIONE DEVE EMERGERE QUALI SONO I FATTORI SCATENANTI DEL COMPORTAMENTO DA CONTENERE.
IL MEDICO DEVE ESSERE
CONTINUAMENTE E IMMEDIATAMENTE
INFORMATO DI TALI EPISODI.
8888
2. DOPO LA VALUTAZIONE DELLO STATO MENTALE, IL TEAM INTERDISCIPLINARE DEVE DECIDERE COME GESTIRE I COMPORTAMENTI DA CONTENERE DEL PAZIENTE.
8989
3. SE LA CONTENZIONE FISICA È STATA
TENTATA ED HA FALLITO, CHIEDERE AL
MEDICO DI PRESCRIVERE LA
CONTENZIONE FARMACOLOGICA
OPPORTUNA, RIPORTANDOLO NELLA
DOCUMENTAZIONE.
9090
4. DOPO AVER REALIZZATO LA CONTENZIONE FARMACOLOGICA, DEVONO ESSERE DOCUMENTATI GLI EFFETTI DEL FARMACO SUL PAZIENTE .
9191
LA CONTENZIONE È QUINDI DA CONSIDERARSI LEGITTIMA QUANDO COSTITUISCE, SECONDO SCIENZA, UN ATTO VOLTO ALLA PREVENZIONE O ALLA TERAPIA DI CONDIZIONI MORBOSE DELL’INTERESSATO (E SOLO DELL’INTERESSATO)
SOLO E SOLTANTO SE QUESTI È CONSENZIENTE
9292
E’ ILLUSORIO PENSARE CHE
LA CONTENZIONE POSSA ESSERE USATA COME SOSTITUTO DI UNA ACCURATA SORVEGLIANZA DELLA PERSONA,
PERCHÉ LA CONTENZIONE SIA FISICA CHE FARMACOLOGICA RICHIEDE UN AUMENTO DI SORVEGLIANZA E DI IMPEGNO ASSISTENZIALE
9393
LE POSSIBILI ALTERNATIVE:
CAMBIARE GLI INTERVENTI DI CONTENZIONE. USARE DIVERSI INTERVENTI
COMPORTAMENTALI.
9494
INTERVENTI SPECIFICI PER RIDURRE LA CONTENZIONE
FORMAZIONE DEL PERSONALE SULLA CONTENZIONE.
VALUTAZIONE DELLA STORIA DEL PAZIENTE.
9595
TENTARE IN ALTERNATIVA
INTERVENTI SPECIFICI:
1. COMPAGNIA E SORVEGLIANZA
2. MODIFICARE TRATTAMENTI FASTIDIOSI
3. APPORTARE MODIFICHE AMBIENTALI
4. EFFETTUARE INTERVENTI PSICOSOCIALI
5. UTILIZZARE DIVERSIVI ED ATTIVITÀ
MENTALI
9696
1. COMPAGNIA E SORVEGLIANZA
FARE IN MODO CHE IL PAZIENTE NON STIA DA
SOLO SOPRATTUTTO DURANTE LE ORE
NOTTURNE.
FAVORIRE LA PRESENZA DI FAMILIARI,
VOLONTARI O AMICI.
9797
2. MODIFICARE I TRATTAMENTI FASTIDIOSI
ALIMENTAZIONE PER OS INVECE CHE QUELLA
ENDOVENOSA O TRAMITE SNG.
RIMOZIONE DI CATETERI E DRENAGGI.
9898
3. APPORTARE MODIFICHE AMBIENTALI
AUMENTARE LA LUCE;
METTERE IL PAZIENTE VICINO ALLA GUARDIOLA;
NON METTERE LE SPONDE;
CREARE UN AMBIENTE TRANQUILLO;
DARE VICINO IL CAMPANELLO;
RISPONDERE SUBITO AL CAMPANELLO;
AVERE PRESIDI SPECIALI (LETTI PIÙ BASSI, POLTRONE ECC).
9999
4. UTILIZZARE INTERVENTI PSICOSOCIALI
COINVOLGERE IL PAZIENTE NELLA
CONVERSAZIONE;
RENDERE DISPONIBILI DEI RIFERIMENTI
(CALENDARIO, TELEVISIONE, RADIO, OROLOGIO);
UTILIZZARE ATTIVITÀ DI ASCOLTO.
100100
5. UTILIZZARE DIVERSIVI E ATTIVITÀ MENTALI
TV, RADIO, MUSICA;
ATTIVITÀ RICREATIVE;
ESERCIZI FISICI;
101101
MINIMIZZARE I RISCHI DELLA CONTENZIONE
MANTENERE UN’ OSSERVAZIONE ADEGUATA
DURANTE IL PERIODO IN CUI LA PERSONA È
CONTENUTA.
ASSICURARE LA CORRETTA APPLICAZIONE DEI
DISPOSITIVI DI CONTENZIONE SECONDO LE
RACCOMANDAZIONI DEI FORNITORI.
102102
MINIMIZZARE I RISCHI DELLA CONTENZIONE
FORNIRE UN PROGRAMMA DI FORMAZIONE E
ORIENTAMENTO ALLO STAFF CIRCA L'USO
CORRETTO DEI DISPOSITIVI FISICI DI
CONTENZIONE.
103103
I sì e i no della contenzione
Osservare frequentemente il paziente legato per essere sicuri che non abbia sviluppato necessità urgenti.
Togliere la contenzione non appena le condizioni lo permettono.
Sospendere la contenzione ad intervalli di tempo per valutare la necessità di mantenerli.
104104
Allentare o rimuovere la contenzione più volte per turno,
in particolare quando il paziente ne necessita un uso
prolungato.
Fare una serie di esercizi motori per gli arti bloccati dalla
contenzione almeno una volta a turno.
I sì e i no della contenzione
105105
Riposizionare il paziente al massimo ogni due ore per evitare piaghe da decubito.
Alimentare il paziente contenuto ai polsi. Dare spesso da bere (a meno che non siano in corso
fleboclisi o NET). Dare spesso la padella ai pazienti contenuti per
prevenire incontinenza.
I sì e i no della contenzione
106106
I sì e i no della contenzione
Non contenere in posizione supina soprattutto con la
testata del letto in orizzontale: ciò metterebbe il
paziente a rischio di ab ingestis (soprattutto per i
malati che riferiscono nausea e vomito e coloro con
problemi di disfagia).
Non contenere il paziente con ulcere da pressione in
modo che giaccia su esse.
107107
ASPETTI GIURIDICI DELLA CONTENZIONE
108108
ART 50 CODICE PENALE:
NON È PUNIBILE CHI LEDE O PONE IN PERICOLO UN DIRITTO, COL CONSENSO DELLA PERSONA CHE PUÒ VALIDAMENTE DISPORNE.
IN CASO DI INTERDIZIONE O INABILITAZIONE DEL PAZIENTE LE RELATIVE NORMATIVE FANNO RIFERIMENTO PRESSOCHÈ ESCLUSIVO ALLA TUTELA DEGLI INTERESSI ECONOMICI DEL SOGGETTO INCAPACE, RISULTANDO PER NULLA RIDUTTIVE DELLA RESPONSABILITÀ VALUTATIVA DEL CURANTE.
109109
D.LGS.C.P.S 4 MARZO 1947 N.1068:
LA SALUTE È UNO STATO DI COMPLETO BENESSERE FISICO, MENTALE E SOCIALE E NON CONSISTE SOLO NELL’ASSENZA DELLA MALATTIA.
QUINDI… LA CONTENZIONE, IN AMBITO SANITARIO, E’
AMMISSIBILE QUALORA COSTITUISCA PROVVEDIMENTO PREVENTIVO O TERAPEUTICO SENZA ALTERNATIVE MENO AFFLITTIVE IN QUELLE CONCRETE CIRCOSTANZE
110110
ASPETTI GIURIDICILEGITTIMITÀ O ILLEGITTIMITÀ?
PRINCIPI COSTITUZIONALI: Art. 13: … la libertà personale è inviolabile … Art. 32: La repubblica tutela la salute come
fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività … Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge
CONVENZIONE PER LA SALVAGUARDIA DEI DIRITTI DELL’UOMO
Art. 5:…Ogni persona ha diritto alla libertà e alla sicurezza
111111
L’altra faccia della medaglia:
Dove non è possibile ottenere il consenso (o il dissenso)
l’agire deriva da:
ART. 54 C.P. - STATO DI NECESSITÀ – “non è punibile
chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla
necessità di salvare sé o altri dal pericolo attuale di un
danno grave alla persona … sempre che il fatto sia
proporzionato al pericolo”
ASPETTI GIURIDICILEGITTIMITÀ O ILLEGITTIMITÀ?
112112
ART. 571 C.P. “ABUSO DEI MEZZI DI CORREZIONE O DI DISCIPLINA”
“ Chiunque abusa dei mezzi di correzione o di disciplina a danno di una persona sottoposta
alla sua autorità o a lui affidata per ragioni di
educazione, istruzione, cura, vigilanza e
custodia …”
ASPETTI GIURIDICILEGITTIMITÀ O ILLEGITTIMITÀ?
113113
L’altra faccia della medaglia:
ART. 593 C.P. – OMISSIONE DI SOCCORSO
ART. 328 C.P. – RIFIUTO OD OMISSIONE DI ATTI D’UFFICIO
ART. 591 C.P. – ABBANDONO DI INCAPACE
ART. 40 C.P. – “NON IMPEDIRE UN EVENTO, CHE SI HA
L’OBBLIGO GIURIDICO DI IMPEDIRE, EQUIVALE A
CAGIONARLO”
CONVENZIONE DIRITTI DELL’UOMO, Oviedo 1997, art. 8:…
situazioni di urgenza…allorquando in ragione di una
situazione d’urgenza, il consenso appropriato…
ASPETTI GIURIDICILEGITTIMITÀ O ILLEGITTIMITÀ?
114114
L’USO IMPROPRIO
“REATI CONTRO LA PERSONA”- SEQUESTRO DI PERSONA (ART. 605 C.P.)- MALTRATTAMENTI (ART. 572 C.P.)- OMICIDIO COLPOSO (ART. 591 C.P)- VIOLENZA PRIVATA (ART. 610 C.P.)
115115
IL CODICE DEONTOLOGICO
4.10 L'infermiere si adopera affinché il
ricorso alla contenzione fisica e
farmacologica sia evento straordinario e
motivato, e non metodica abituale di
accudimento. Considera la contenzione una
scelta condivisibile quando vi si configuri
l'interesse della persona e inaccettabile
quando sia una implicita risposta alle
necessità istituzionali.
116116
ALLORA… QUALI INDICAZIONI?
SI TENDE A RIDURNE L’USO, NON LA COMPLETA ABOLIZIONE.
VI SONO SITUAZIONI IN CUI È NECESSARIA
COME: CIRCOSTANZE ECCEZIONALI SITUAZIONI DI EMERGENZA (SE VI È
IMMEDIATO PERICOLO PER SÉ O PER ALTRI) PER IL BENESSERE IMMEDIATO DELLA
PERSONA
117117
ALLORA … QUALI INDICAZIONI?
QUALORA ESISTANO GLI ESTREMI DELLO STATO DI NECESSITÀ, LA MISURA DI CONTENZIONE, SEMPRE CHE SIA PROPORZIONALE AL PERICOLO ATTUALE DI UN DANNO GRAVE NON ALTRIMENTI EVITABILE, NON SOLO PUÒ, MA DEVE ESSERE APPLICATA, POTENDO CONFIGURARSI ALTRIMENTI IL REATO DI ABBANDONO DI INCAPACE.
118118
ALLORA … QUALI INDICAZIONI?
LA PRESCRIZIONE DEVE INDICARE LE RAGIONI PRECISE DELLA CONTENZIONE
DEVE ESSERE A TERMINE NON VA USATA A FINI PUNITIVI NON VA USATA PER COMODITÀ DEL PERSONALE LA PERSONA VA CONTROLLATA MOLTO SPESSO NON DEVE CAUSARE DANNO ALLA PERSONA
119119
INDICAZIONI OPERATIVE
120120
LINEE GUIDA FEDERALI PER IL CONCORSO ALLA CONTENZIONE NELLE NURSING HOMES (USA)
LA PRESCRIZIONE DEVE INDICARE LE RAGIONI PRECISE E DEVE ESSERE MOTIVATA DA CIRCOSTANZE ECCEZIONALI
LA PRESCRIZIONE COMPETE AL MEDICO ESCLUSI I CASI D’EMERGENZA, NEI QUALI LA NECESSITÀ DI AGIRE TEMPESTIVAMENTE PER LA SALUTE DELLA PERSONA CONSENTE UN INTERVENTO A POSTERIORI DEL MEDICO
IL PAZIENTE NON PUÒ ESSERE CONTENUTO PER UN TEMPO INDEFINITO: LA CONTENZIONE DEVE ESSERE LIMITATA AL TEMPO STRETTAMENTE NECESSARIO ALLA RISOLUZIONE DEL PROBLEMA
LA CONTENZIONE NON PUÒ ESSERE IMPOSTA PER PIÙ DI 12 ORE A MENO CHE NON LO RICHIEDA LA CONDIZIONE DEL PAZIENTE
121121
UN PAZIENTE SOTTOPOSTO A CONTENZIONE DEVE ESSERE CONTROLLATO OGNI 30 MINUTI DA PERSONALE ADDESTRATO, REGISTRANDO IL PIANO DI SORVEGLIANZA
LA RESTRIZIONE NON VA USATA A FINI PUNITIVI, PER COMODITÀ DELLO STAFF O COME SUCCEDANEO DI UN ATTENTO CONTROLLO
LA RESTRIZIONE CON MEZZI FISICI NON DEVE PRODURRE DANNI AL PAZIENTE E DEVE INDURRE IL MINIMO DISAGIO POSSIBILE
SI DEVE GARANTIRE LA POSSIBILITÀ DI MOVIMENTO ED ESERCIZIO PER NON MENO DI DIECI MINUTI OGNI DUE ORE CON ESCLUSIONE DELLA NOTTE
L’ADOZIONE DI PRESIDI DI CONTENZIONE DEVE ESSERE IMMEDIATAMENTE REGISTRATA SUI DOCUMENTI CLINICI
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SOLUZIONI ALTERNATIVE ALLA CONTENZIONE
PROTEZIONE DEI DISPOSITIVI TERAPEUTICI
AGITAZIONE NOTTURNA
AGITAZIONE DIURNA E WANDERING
Percorsi nascosti, infusioni discontinue, cateterismo intermittente, pigiami chiusi
Riduzione stimoli ambientali, luce accesa, temperatura giusta, presenza familiare, controllo alvo e diuresi, modifica delle posture
Wandering paths, canalizzare l’attività afinalistica, ridurre figure di riferimento, modifica approccio dello staff, verifica effetti dei farmaci
123123
PROGRAMMA DI RIDUZIONE DELLA CONTENZIONE
SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI
CONTENZIONE
MODULO DI PRESCRIZIONE MEDICA
SCHEDA DI RILEVAZIONE
FORMAZIONE-AGGIORNAMENTO DEGLI OPERATORI
MODIFICHE ORGANIZZATIVE - AMBIENTALI