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La scienza non ha dubbi: la nutrizione è uno dei mezzi più potenti per prevenire molte malattie e vivere sani più a lungo. Questa inchiesta, però, rivela che solo una persona su cento non Test Salute (ITA) - it Print Tipo media: Stampa specializzata Tiratura: Publication date: 01.08.2017 Diffusione: Pagina: 9-11, 13 Spread: Readership: Test Salute (ITA) - it Tipo media: Publication date: Pagina: Stampa specializzata 01.08.2017 9-11, 13 t2 Tiratura: Diffusione: Spread: Readership: !1 ¼I11II rr r Dai un tàalio ai cibi sbagliati La scienza non ha dubbi: la nutrizione è uno dei mezzi più potenti per prevenire molte malatile e vivere sani più a lungo. Questa inchiesta, però, rivela che solo una persona su cento non commette errori alimentari. di Matteo Metta N el corso degli ultimi quindici giorni sono stato a dicta; quanto ho perso? Quindici giorni». Non è difficile riconoscersi nell'umorismo di Mark iwain, soprattutto per quel 31% degli oltre duemila intervistati che hanno dichiarato ad Altroconsurnn di vr seguito ncII'ultimo anno una dieta per perdcrc peso. Dimagrire è diventato un chiodo flsso, ma i peccati di gola sembra che pesino più sulla coscienza che sulla bilancia. Complici modelil di magrezza irraggiungibili, si è portati a sovraqtimare le proprie rotondità, tant'è che si dAfinisfono sovraplw.so sei irilervistaii ii dicci, ma poi di fronte alla prova oggettiva Ei del calcolo dell'indice di tiiassa corporea ([MC), si soprc che solo la metà di loro è realmente appesantita da chili di troppo. Lo stesso succede tra chi ha dichiarato di avm un peso nella norma (29%): a conti fatti la pPrcfntuale dAi norniopeso e ben pin alta (55%). Tra qucsti, evidentemente senza averne bisogno, uno su quattro si 2Q 9 Print Tutti i diritti riservati Test Salute PAESE : Italia PAGINE : 9-11, 13 SUPERFICIE : 72 % AUTORE : Matteo Metta 1 agosto 2017

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La scienza non ha dubbi: la nutrizione è uno dei mezzi più potenti per prevenire molte malattie e vivere sani più a lungo. Questa inchiesta, però, rivela che solo una persona su cento non commette errori alimentari. Nel corso degli ultimi quindici giorni sono stato a dieta; quanto ho perso? Quindici giorni». Non è difficile riconoscersi neirumorismo di Mark Twain, soprattutto per quei 31% degli oltre duemila intervistati che hanno dichiarato ad Altroconsumo di aver seguito nell'ultimo anno una dieta per I perdere peso. Dimagrire c diventato un chiodo fisso, ma i peccati di gola sembra che pesino più sulla coscienza che sulla bilancia. Complici modelli di magrezza irraggiungibili, si c portati a sovrastimare le proprie rotondità, tant'è che si definiscono sovrappeso sei intervistati su I dieci, ma poi di fronte alla prova oggettiva del calcolo dell'indice di massa corporea (IMC), si scopre che solo la metà di loro è realmente appesantita da chili di troppo. Lo stesso succede tra chi ha dichiarato di avere un peso nella norma (29%): a conti fatti la percentuale dei normopeso è ben più alta (55%). Tra questi, evidentemente senza averne bisogno, uno su quattro si > di Matteo Metta L'indice del benessere E tu che punteggio raggiungi? La chiave per una corretta alimentazione sta neirequilibrio tra i vari nutrienti e nella misura delle porzioni. Ma a cosa corrisponde una porzione? Ecco qualche esempio: una porzione di verdura corrisponde a 200 g (insalata 80 g), una di frutta a 150 g, una di pesce a 150 g, una di carne a 100 g, una di formaggio a circa 100 g (se fresco) o a 50 g (se stagionato), una di legumi (secchi) a 35 g. Sono dieci le principali regole per uno stile di vita corretto. Se ne segui almeno otto, puoi ritenerti soddisfatto: hai abitudini abbastanza salutari e sei in compagnia del 22% dei nostri intervistati. Solo l'1 % totalizza almeno nove punti. La maggior parte dei partecipanti (49%) ha un'alimentazione non molto salutare (cinque-sei risposte positive). Se non vai oltre le quattro risposte positive, sei nel gruppo (28%) di chi deve rivedere radicalmente le proprie abitudini a tavola.>è p erllno messo a stecche Ilo negli ultimi dodici mesi. Esponendosi così al rischio di seguire una delle tante diete squilibrate che sono di moda, come quelle iperproteiche. «Le persone che perdono peso assumendo soprattutto proteine - spiega Luigi Fontana (vedi il resto deir intervista a pagina 12) - non solo rischiano danni a livello renale, ma non hanno alcun miglioramento metabolico. Si è visto che quando si perde peso con Fattività fisica o con una dieta ipocalorica bilanciata; c'è un miglioramento dell'insulino-sensibiliLà, cioè si diventa meno propensi al diabete. Con le diete iperproteiche questo non succede». Magrezza mezza salvezza Solo gli obesi (chi ha un 1MC superiore a 30) si crogiolano nell'auioindulgenza: lo è effettivamente l'8% di chi ha risposto al nostro questionario, ma si ritiene tale solo il 2%. Ci vorrebbe maggiore autoconsapevolezza, anche perché all'obesità si asso ci ano moltissime mal atti e, da quelle cardiovascolari al diabete di tipo 2, fino alle più frequenti forme di cancro. I vantaggi di mantenersi magri sono invece provati in maniera inequivocabile. Continua Fontana: «Fra chi non fuma, segue una corretta alimentazione, svolge attività fisica, non beve più di un bicchiere di vino al giorno, la minore mortalità si registra tra chi ha un indice di massa corporea compreso tra 18,5 e 22,4, cioè nelle persone snelle». Quando integrare fa male Un integratore al giorno toglie il medico di torno? Cedendo alle sirene del marketing e ai consigli interessati di medici e fannacisti, gli italiani sembrano essersene convinti, lant e che ben il 39% dei nostri intervistati ha dichiarato di farvi ricorso abitualmente. Secondo una recente indagine di GfK per FederSalus, sarebbero infatti 32 milioni le persone che li hanno utilizzati nell'ultimo anno. > In granuli, in capsule o fiale, la carica degli integratori alimentari ormai è inarrestabile. Si trovano integratori che promettono di tutto: di prevenire rinvecchiamento, di far dimagrire, di ridurre la fatica, di proteggere dalle malattie croniche, di rinforzare le difese immunitarie e tanto altro ancora. Peccato che non esista alcuna prova scientifica che assumere integratori alimentari si traduca in qualsivoglia beneficio per la salute. Sono allora un inutile spreco di soldi? Peggio: la scienza ha dimostrato non solo che le sostanze di sintesi non hanno gli stessi effetti benefici di quelle contenute nei prodotti freschi, ma che un surplus di alcune sostanze può perfino essere dannoso. Per esempio «la ricerca ha dimostrato che l'assunzione in eccesso di betacarotene può aumentare le probabilità di sviluppare un cancro ai polmoni nei fumatori, mentre in generale chi esagera con la vitamina E potrebbe essere più a rischio di sviluppare tumori» avverte Fontana. Inoltre gli integratori possono interagire con alcuni farmaci. Il fatto che siano venduti in farmacia non significa che questi prodotti siano sicuri e benefici per tutti. Sono utili in caso di particolari scompensi dovuti a una malattia, altrimenti una dieta varia ed equilibrata è più che sufficiente a nutrire il nostro organismo. Evviva i vegetali Cosa invece bisogna privilegiare ce lo fa sapere il Codice europeo contro il cancro: «Mangia principalmente cereali integrali, legumi, verdura e frutta; limita i cibi molto calorici (cibi ricchi di zuccheri o grassi) ed evita le bevande zuccherate; evita le carni conservate; limita la carne rossa ci cibi ricchi di sale». Pochi consigli da imparare a memoria e soprattutto da mettere in pratica. Precetti che dovrebbero essere abbracciali anche da coloro che pensano di avere già abitudini alimentari molto salutari - il 38% degli intervistati -, dal momento che alla prova dei fatti si scopre che non è proprio così. Infatti le risposte alle domande sul rispetto di ciascuno dei punti che Cereali integrali, legumi, verdure e frutta tendono a ridurre lo stato infiammatorio cronico, che favorisce l'invecchiamento compongono l'indice del benessere alimentare, elaborato da Altroconsumo sulla base delle evidenze scientifiche (riassunto nell'infografica alle pagine 10 e 11), dimostrano che solo 1'!% degli intervistati ha abitudini veramente corrette. Mentre quelli che raggiungono comunque un buon livello (cioè totalizzano sette o otto risposte positive) sono il 22%. I tasti dolenti riguardano in particolare i consumi di verdure, latticini, frutta e legumi: non sufficienti. Più fibre, meno zuccheri Sebbene ci si senta più salutisti di quello che si è, le buone intenzioni non mancano. Infatti, tra gli alimenti da cui la maggior parte dei nostri intervistati sta cercando di tenersi un po' alla larga, ci sono soprattutto le bevande zuccherate (per il 53% degli intervistati), la carne (43%), gli alcolici (41 %), i dolci (37%) e i prodotti confezionati (36%). Siamo sulla buona strada, perché si tratta proprio degli alimenti che il Codice europeo contro il cancro raccomanda di ridurre. «I cibi con un indice glicemico alto, cioè quelli che fanno alzare molto (e più velocemente) la glicemia, in particolare zuccheri semplici e carboidrati raffinati, non fanno solo ingrassare», chiarisce il professor Luigi Fontana. «Avere livelli elevati di glucosio nel sangue è un fattore di rischio per lo sviluppo del diabete mellito, dell'infarto del miocardio, della nefropatia e retinopatia diabetica ed è chiaramente associato a un maggior rischio di tumori, in particolare della mammella c dell'intestino». Cosa fare? Optare per un'alimentazione in cui abbondano le verdure, i cereali integrali, i legumi, le noci, i semi e la frutta fresca. Cioè «una dieta che, oltre a fornire energia, è ricca di fibre, vitamine, fitocomposti e sali minerali, con potenziali attività antiossidante, antinfiammatoria e antitumorale». Buoni quindi i propositi dei nostri intervistati che stanno cercando di incrementare il consumo in particolare di verdure (38%), cereali integrali (32%) e frutta (29%). #

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Pagina: 9-11, 13 Spread:

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!1 ¼I11II rr rDai un tàalio

ai cibi sbagliatiLa scienza non ha dubbi: la nutrizione è uno dei mezzi più potenti per prevenire

molte malatile e vivere sani più a lungo. Questa inchiesta, però, rivela che solo una personasu cento non commette errori alimentari.

di Matteo Metta

Nel corso degli ultimi quindicigiorni sono stato a dicta; quantoho perso? Quindici giorni». Non

è difficile riconoscersi nell'umorismo diMark iwain, soprattutto per quel 31%degli oltre duemila intervistati che hannodichiarato ad Altroconsurnn di vrseguito ncII'ultimo anno una dieta per

perdcrc peso. Dimagrire è diventato unchiodo flsso, ma i peccati di gola sembrache pesino più sulla coscienza che sullabilancia. Complici modelil di magrezzairraggiungibili, si è portati a sovraqtimarele proprie rotondità, tant'è che sidAfinisfono sovraplw.so sei irilervistaii ii

dicci, ma poi di fronte alla prova oggettiva

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del calcolo dell'indice di tiiassa corporea([MC), si soprc che solo la metà di loro èrealmente appesantita da chili di troppo.Lo stesso succede tra chi ha dichiarato diavm un peso nella norma (29%): a contifatti la pPrcfntuale dAi norniopeso e benpin alta (55%). Tra qucsti, evidentementesenza averne bisogno, uno su quattro si

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Test Salute

PAESE : Italia PAGINE : 9-11, 13SUPERFICIE : 72 %

AUTORE : Matteo Metta

1 agosto 2017

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L'indice del benessere

Etu chepunteggioraggiungi?La chiave per una corretta alimentazione stanell'equilibrio tra i vari nutrienti e nella misura delleporzioni. Ma a cose corrisponde una porzione?Ecco qualche esempio: una porzione di verdurecorrisponde a 2009 (insalata 809), una di truttaS 150g, una di pesce a 150g, una di carne a 100 g,una di formaggio a circa 009 (se fresco) o a 509(se stagionsto), una di legumi (secchi) a 35g.

Sono dieci le principali regole per uno stile di vitacorretto. Se ne segui almeno otto, puoi ritenortisoddisfatto: hai abitudini ubbastanza salutari e seiin compagnia del 22% dei nostri intervistati, Solol'i % totalizza almeno nove punti. La maggior partedei partecipanti (49%) ha un'alimentazione nonmolto salutare(cinque -sei risposte positive). Se nonvai oltre le quattro risposte positive, sei nel gruppo(28%) di chi deve rivedere radicalmente le proprieabitudini a tavola.

verdurelatticini

porzioni,almeno, porzioniogni giorno (e non più di 3)

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I motivi di chi non cela fa a mangiare sano

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è perfino messo a sleccheLLo negli ullinudodici mesi. Esponendosi così al rischiodi segisire una delle tante diete squilibrateche sono di snoda. coirmequelleiperproteiche. oLe persone che perdonopeso assumendo soprattutto proteine- spiega Luigi Fontana (vedi il restodell'intervista a pagina 12)- non solorischiaro danni a livello renale, ma nonhaniso LL1CUIÌmiglioianlenLo nseLabolico,

Si è visto che quando si perde peso conl'attività fisica o con una dieta ipocalnricabilasiciata, cb un miglioramentodell'insulino sensibiliLà, cioè si direislameno propensi al diabete. Con le dieteiperproteiche quesso non sticcede'.

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legumi alcolici pesce colazione

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Magrezza mezza salvezzaSolo gli nbesi (chi ha un IMC superiore a30) si crogiolano miell'autoindolgenza: loè effettivamente 18% di chi ha rispostoal nostro qu rsLionarin, ma si ti Lietie talesolo 112%. Ci vorrebbe maggiore auto -consapevolezza, anche perché all'obesitàsi associano nioltissimemalattic, daquelle cardiovascolari al diabete di tipo2, lino alle più frequenti forme di cancro.Ivautaggi di mantenersi magri sonoinvece provati in maniera ineqtuvocabile.Contimsua F'nnLana:'<Fra ch tanti fumna,segue una corretta alimentazione.svolge attività fisica, non beve più di unbicchiere di vinio al giorno, la tumoremortalità si registra tra ch ha un indice dimassa corporea compreso tra 18,5 e22,4,cioè nelle persone

Quando integrare fa maleUn integratore al giorno toglie il niedicodi torno? Cedendo alle sirene delmarketing eai consigli interessati dimedici e fannacisti, gli italiani senabramioessersemseconvinti, tant'è clic ben il 31%dei nostri intecvistati ha dichiarato difarvi ricorso abitualmente. Secondo unarecente indagiiie cli GfK per FeclerSalus,sarebbero infatti 32 milioni le personeche li hanno utilizzati nell'ultimo anno.

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AUTORE : Matteo Metta

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In granuli, in capsule o fiale, la caricadegli integratori alimentari ormai èinarrestabile. Si trovano integratoriche promettono di Tutto: di prevenirel'invecchiamento, di far dimagrire, diridurre la faLica, di proteggere dallemalalLie croniche, di rinforzare le difeseimmunitarie etanto altro ancora. Peccatoche non esista alcuna prova scientificache assumere integratori alimentari sitradiica in qualsivoglia beneficio per asalute. Sono allora un inutile spreco disoldi? Peggio: la scienza ha dimostratotinti solo clic le SOStatize di simitesi tintihianmtogli slessi effetti benefici di quellecontenute nei prodotti freschi, ma cheun surplus di alcune sostanze puòperfino essere dannoso. Per esempio '<laricerca ha dimostrato che l'assunzione ineccesso di betacarotene può aumentarele probabilità di sviluppare un cancro aipolmoni nei Ilititatori, mentre in generalechi esagera con la vitamina E potrebbeessere più a rischio di sviluppare tumori«avverte Fontana. Inoltre gli integratoripossono interagire con alcuni farmaci. Iltàtto che siano venduti in fàrmacia nonsignifica rh e questi prodntti siano sicurie benefici per tutti. Sono utili in casodi particolari sconipensi dovuti a urtatiralalLia, allrinmtenLi una dieta varia edequilibrata è più che sufficiente a nutrireil nostro organismo.

Evviva i vegetaliCosa invece bisogna privilegiare celo fasapere il Codice etmropeo contro il cancro:<Mangia prinicipalmnemttr cereali integrali,legunii, verdura efruLla; limita i cibimolto calurici (cibi ricchi di zuccheri ograssi) ed evita le bevande zuccherate;evita le carni conservate; limita la carnerossa ci cibi ricchi di sale,,. Pochi consiglidii imparare a memoria e soprattuttoda mettere in pratica. l'ree etti chedovrebbero essere abbracciati anche dacoloro clic pensano di avere già abito elinialimentari molto salutari - il 38% degliintervistati -, dal momento che allaprova dei fatti si scopre che non è propriocosì, Infatti le risposte alle domandesul rispetto di ciascuno dei ptmnti che

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Cereali integrali, legumi,verdure e frutta tendono I!!'Ia ridurre lo stato ________

infiammatorio cronico, che ________

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compongono l'indice del benesserealimentare, elaborato da Altroconsumosulla base delle evirlenze scientifiche(riassumtto nell'infografica alle pagilie10 e il), dimostrano chr solo 11% degliintervistati ha abitudini verameniecorrette. Mentre quelli che raggiungonocomunque un buon livello (cioètotalizzano sette o otto risposte positive)sono il 22%. I tasLi dolenLi riguardano inparticolare i consunu di verdure, lalticinu,frutta e legumi: non sufficienti.

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Più fibre, meno zuccheriSebbene ci si scotti più salutisti diquello clic si è, le buone intenzioni irotimancano. Infalli, Ira gli alinienti da cuila niaggior parte dei nostri inLervislani stacercando di tenersi un p0' alla larga, cisono soprattutto le bevande zuccherate(per il 53% degli intervistati), la carne(43%), gli alcolici (41%), i dolci (37%) riprodotti confezionari (30%). Siamo stillabuona strada, perché si tratta propriodegli alintenti che il Codice eLiropeoconiro il rancio raccomnamidadi ridurre.'<I t:ihi con un indice glit:emit:o alto, t:ioèquelli che fanno alzare molto (e ptùvelocemente) la glicemia, in particolarezuccheri semplici e carboidrati raffinati,non fanno solo ingrassare,, chiarisce ilpiofrssor Luigi Fontana. '<Avere livellielevati di glLtcosio nel sangue è lui faLloredi rischio per lo sviluppo del diabetemellito, dell'infarto del miocardio, dellanefropatia e retinopatia diabrtica edèchiaeamrntr associato a un maggiorrischio di rumori, in particolare dellamammella edell'intestino,'. Cosafare? Optare per un'alimentazione incui abbonmdanole verdure, icerealiintegrali, i legtinii, le noci, i semi ela frutta &esca Cioè ,<imnadieta che,oltre a fornire energia, è ricca di fibre.vitamine, fitocomposti e sali minerali,con potenziali attività antiossidante,antinfiammatoria e anotumnrale<.. fiminniquindi i propositi dei nostri inatervistaticlic stanino cercando di incrententare ilcoitswno in panLicolare di verdure (38%),cereali integrali (32%] efrutta (29%).

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