1 Agenti microbici nelle acque e prove interlaboratorio ISS-UNICHIM: F. Pastoni, C. Fontò UNICHIM,...
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1
Agenti microbici nelle acque e prove
interlaboratorio
ISS-UNICHIM:
F. Pastoni, C. Fontò
UNICHIM, Milano
valutazioni organizzative e tecniche
2
Prova Interlaboratorio ISS-UNICHIM
3
Microrganismi di riferimento
Escherichia coli NCTC 9001
Enterococcus faecalis NCTC 775
17° ciclo
4
Microrganismi di riferimento
Escherichia coli NCTC 9001
Clostridium perfringens NCTC 13170
18° ciclo
5
- - Verifica dell’integritàVerifica dell’integrità
Ciascuna lenticula viene esaminata per controllarne la integrità e la
rispondenza ai caratteri macroscopici previsti.
Prove effettuate sui materiali prima
dell’utilizzo
6
- - Verifica delle caratteristiche Verifica delle caratteristiche microbiologichemicrobiologiche
Su un numero statisticamente significativo di lenticule (rispetto al
totale utilizzato) vengono preventivamente effettuate tutte le prove microbiologiche previste per
verificarne la rispondenza e la omogeneità.
Prove effettuate sui materiali prima
dell’utilizzo
7
Sospensione A-17Sospensione A-17
Valutazione della carica batterica totale a 22° C ed a 37° C
17° ciclo
Determinazioni da effettuare
8
Determinazioni da effettuare
Sospensione B 17Sospensione B 17
•Ricerca ed enumerazione di coliformi totali
•Ricerca ed enumerazione di Escherichia coli
•Ricerca ed enumerazione di enterococchi, Pseudomonas aeruginosa, Clostridium perfringens
17° ciclo
9
Carica batterica totale a Carica batterica totale a 22°C *22°C *
17° ciclo
Laboratori partecipanti 284
Determinazioni totali 261
W (segnale di preavviso) 5 (1,9%)
A (segnale di intervento) 11 (4,2%)
Valori di z-score compresitra -0,5 e +0,5
202 (77,4%)
* Sostenuta da E. faecalis
10
Tali valori sono da considerare non soddisfacenti e devono costituire un
segnale di allarme
quando i valori di z-score sono compresi tra
-2 e -3 o tra +2 e +3
11
I laboratori devono mettere in atto una azione correttiva
quando i valori di z-score sono inferiori a -3 o superiori a +3
12
Carica batterica totale a Carica batterica totale a 37°C *37°C *
17° ciclo
Laboratori partecipanti 284
Determinazioni totali 262
W (segnale di preavviso) 2 (0,8%)
A (segnale di intervento) 13 (4,9%)
Valori di z-score compresitra -0,5 e +0,5
203 (77,5%)
* Sostenuta da E. faecalis
13
Clostridium perfringensClostridium perfringens
17° ciclo
Laboratori partecipanti 284
Determinazioni totali 199
Numero di falsi positivi 18 (9,0%)
14
Coliformi totali Coliformi totali
17° ciclo
Laboratori partecipanti 284
Determinazioni totali 263
W (segnale di preavviso) 16 (6,1%)
A (segnale di intervento) 29 (11,0%)
Valori di z-score compresitra -0,5 e +0,5
118 (44,9%)
15
17° ciclo
Laboratori partecipanti 284
Determinazioni totali 264
W (segnale di preavviso) 18 (6,8%)
A (segnale di intervento) 21 (7,9%)
Valori di z-score compresitra -0,5 e +0,5
106(40,2%)
Escherichia coliEscherichia coli
16
Enterococchi Enterococchi
17° ciclo
Laboratori partecipanti 284
Determinazioni totali 262
W (segnale di preavviso) 4 (1,5%)
A (segnale di intervento) 7 (2,7%)
Numero di falsi positivi 6
Valori di z-score compresitra -0,5 e +0,5
181 (69,0)
17
Pseudomonas aeruginosaPseudomonas aeruginosa
17° ciclo
Laboratori partecipanti 284
Determinazioni totali 222
Numero di falsi positivi 16 (7,2%)
18
Positivo è il quadro ottenuto relativamente alle cariche batteriche totali, sostenute tuttavia dallo stipite
di Enterococcus faecalis, specie notoriamente poco sensibile a stress
strutturali o connessi a condizioni operative.
17° ciclo
Valutazioni tecniche
19
Migliorabile il quadro riguardante Escherichia coli, anche in
considerazione del probante significato di indicatore di
contaminazione delle acque che va riconosciuto a questa specie
batterica.
17° ciclo
Valutazioni tecniche
20
18° ciclo
Determinazioni da effettuare
Sospensione A-18Sospensione A-18
Valutazione della carica batterica totale a 22° C ed a 37° C
21
Determinazioni da effettuare
18° ciclo
Sospensione B 18Sospensione B 18
Ricerca ed enumerazione di:
•coliformi totali
•Escherichia coli
•Enterococchi
•Pseudomonas aeruginosa
22
Determinazioni da effettuare
18° ciclo
Sospensione C-18Sospensione C-18
Ricerca ed enumerazione di:Clostridium perfringens (spore comprese)
23
18° ciclo
Carica batterica totale a Carica batterica totale a 22°C *22°C *
Laboratori partecipanti 306
Determinazioni totali 278
W (segnale di preavviso) 23(8,3%)
A (segnale di intervento) 22(7,9%)
Valori di z-score compresitra -0,5 e +0,5
96(34,5%)
* Sostenuta da E. coli
24
18° ciclo
Carica batterica totale a Carica batterica totale a 37°C *37°C *
Laboratori partecipanti 306
Determinazioni totali 281
W (segnale di preavviso) 9 (3,2%)
A (segnale di intervento) 9 (3,2%)
Valori di z-score compresitra -0,5 e +0,5
117 (41,6%)
* Sostenuta da E. coli
25
18° ciclo
Laboratori partecipanti 306
Determinazioni totali 290
W (segnale di preavviso) 28 (9,7%)
A (segnale di intervento) 46 (15,9%)
Valori di z-score compresitra -0,5 e +0,5
77(26,6%)
Escherichia coliEscherichia coli
26
18° ciclo
Coliformi totaliColiformi totali
Laboratori partecipanti 306
Determinazioni totali 287
W (segnale di preavviso) 14 (4,9%)
A (segnale di intervento) 36 (12,5%)
Valori di z-score compresitra -0,5 e +0,5
85 (29,6%)
27
18° ciclo
Pseudomonas aeruginosaPseudomonas aeruginosa
Laboratori partecipanti 306
Determinazioni totali 236
Numero di falsi positivi 12
28
18° ciclo
EnterococchiEnterococchi
Laboratori partecipanti 306
Determinazioni totali 281
Numero di falsi positivi 7
29
18° ciclo
Clostridium perfringens Clostridium perfringens
Laboratori partecipanti 306
Determinazioni totali 206
W (segnale di preavviso) 11 (5,3%)
A (segnale di intervento) 54 (26,2%)
Valori di z-score compresitra -0,5 e +0,5
75 (36,4%)
30
Nel 18° Ciclo della Prova Interlaboratorio MIAC si è per la prima volta superato il numero di 300 laboratori partecipanti (per la precisione
306).Dato indubbiamente rilevante, se si considera
che al 1° Ciclo MIAC parteciparono 75 laboratori.
Non tutti comunque hanno inviato i risultati.
18° ciclo
Valutazioni tecniche
31
Quadro dei laboratori che hanno inviato i risultati
• CBT a 22 °C = 278 su 306• CBT a 37 °C = 281• Escherichia coli = 290• Coliformi totali = 287• Enterococchi = 281• Pseudomonas aeruginosa = 236• Clostridium perfringens = 206
18° ciclo
Valutazioni tecniche
32
Cariche batteriche totali (I)
• A proposito della carica batterica totale a 22 °C, il numero di strutture analitiche i cui dati sono contrassegnati con “W” e “A” ammontano rispettivamente a 23 (pari al 8,3% sul totale di 278 laboratori) ed a 22 (7.9%).
18° ciclo
Valutazioni tecniche
33
Cariche batteriche totali (II)
• Sostanzialmente migliore il dato a 37 °C, con 9 “W” e 9 “A” (su un totale di 281 laboratori pari
al 3,2% ciascuno).• Su tale quadro, complessivamente
soddisfacente, verosimilmente incide il fatto che le cariche batteriche medesime fossero sostenute da uno stipite di Escherichia coli, più facile da riscontrare nelle condizioni colturali proprie della carica batterica a 37 °C.
18° ciclo
Valutazioni tecniche
34
Escherichia coli e coliformi totali (I)
• Migliorabile il quadro dei risultati: ben 75 laboratori (25,9% sul totale delle 290 strutture analitiche) ha ottenuto valori cui corrisponde un segnale W o A. Le performance inadeguate vengano da laboratori che da minor tempo partecipano alle prove UNICHIM. Lo stesso tipo di valutazione può essere esteso ai risultati riguardanti i coliformi totali.
• Una precisazione a proposito del diverso valore assegnato per E. coli e per i coliformi totali: rispettivamente 33,8 e 38,1. Ciò può apparire incongruente, trattandosi di prove condotte su uno stipite di E. coli.
18° ciclo
Valutazioni tecniche
35
Escherichia coli e coliformi totali (II)
• Va considerata la maggiore selettività dei substrati di crescita utilizzati per la determinazione di E. coli e quindi la minore capacità di rivivificazione dei microrganismi stressati, quali sono quelli contenuti nei materiali utilizzati nella prova. Ciò riproduce quanto si verifica in campioni naturali: è infatti verosimile ritenere che in un campione di acqua destinato al consumo umano le cellule di E. coli eventualmente presenti non siano in una condizione di piena funzionalità, trovandosi in un habitat molto diverso da quello per loro ottimale.
18° ciclo
Valutazioni tecniche
36
Enterococchi e Pseudomonas aeruginosa• Nessun rilievo particolare a proposito del
quadro riguardante gli enterococchi: solo 7 falsi positivi su un totale di 281 risultati pervenuti (2,5%).
• Non vanno però trascurati le acquisizioni ormai consolidate sulla particolare “robustezza” di questa tipologia di microrganismi.
• Una situazione non dissimile è quella concernente Pseudomonas aeruginosa, con un totale di 12 falsi positivi su 236 risultati trasmessi, pari al 5,1%.
18° ciclo
Valutazioni tecniche
37
Clostridium perfringens• La valutazione circa il totale di 11 “W” (su 206,
pari al 5,3%) e 54 “A” (pari al 26,2%) non può non tener conto del fatto che la determinazione in questione è tecnicamente più problematica rispetto a quelle elencate in precedenza.
• Da sottolineare inoltre che ben 36 dei 54 “A” sono stati ottenuti da laboratori che da minor tempo partecipano alle prove UNICHIM.
18° ciclo
Valutazioni tecniche
38
Viene utilizzato il “valore di “valore di consenso da laboratori esperti”consenso da laboratori esperti”
secondo quanto stabilito dalla norma ISO 13528.
Si tratta dei risultati ottenuti da un gruppo di laboratori selezionati sulla
base di criteri per quanto più possibile oggettivi (laboratori accreditati che
abbiano partecipato con buoni risultati alle precedenti prove
interlaboratorio).
Criteri di valutazione dei risultati
(I)
39
Il valore in precedenza richiamato viene utilizzato come termine di confronto per i risultati ottenuti da tutti i laboratori partecipanti
alla prova.
Criteri di valutazione dei risultati
(II)
40
Ciò si rivela indispensabile al fine di disporre di risultati verosimili
(cioè acquisiti in condizioni operative reali) e di poter
pertanto effettuare attendibili valutazioni sui risultati di tutti i
laboratori.
Criteri di valutazione dei risultati
(III)
41
I dati comunicati dal fornitore dei materiali di riferimento non sono infatti adeguati per tale tipo di
valutazione.
Criteri di valutazione dei risultati
(IV)
42
Il fornitore dei materiali di riferimento conduce infatti le proprie prove in condizioni per certi aspetti ottimali
(inoculo per insemenzamento superficiale su Blood agar), non
potendo riprodurre tutte le condizioni sperimentali degli utilizzatori dei
materiali stessi.
Criteri di valutazione dei risultati
(V)
43
Il fornitore dei materiali di riferimento cerca pertanto di
ottenere dei risultati il più vicino possibili al contenuto effettivo
delle confezioni (lenticule nel caso specifico).
Criteri di valutazione dei risultati
(VI)
44
In base alla ovvia constatazione di come le lenticule contengano
microrganismi stressati (come del resto la stragrande maggioranza dei campioni naturali), l’inoculo su Blood
agar consentirà una notevole rivivificazione degli stessi.
Criteri di valutazione dei risultati
(VII)
45
Tale rivivificazione è verosimilmente maggiore di
quella che si ottiene con i metodi di norma impiegati nella routine
laboratoristica (in particolare quando si impieghino terreni
selettivi).
Criteri di valutazione dei risultati
(VIII)
46
Dati interessanti al riguardo vengono comunicati dallo stesso fornitore di materiali attraverso alcune prove parallele condotte
sia su Blood agar, sia su terreni di normale utilizzo.
Criteri di valutazione dei risultati
(IX)
47
Esempio 1
Escherichia coli NCTC 9001
Prova su Blood agar = 80 u.f.c.
Prova su terreno diverso = 44 u.f.c.
Criteri di valutazione dei risultati
(X)
48
Esempio 2
Klebsiella aerogenes NCTC 9528
Prova su Blood agar = 65 u.f.c.
Prova su terreno diverso = 34 u.f.c.
Criteri di valutazione dei risultati
(XI)
49
Esempio 3
Pseudomonas aeruginosa NCTC 10662
Prova su Blood agar = 6,88 x 10 3 u.f.c.
Prova su PCA = 1,96 x 10 3 u.f.c.
Criteri di valutazione dei risultati
(XII)
50
Prova Interlaboratorio ISS-UNICHIM
51
Microrganismi di riferimento
Escherichia coli NCTC 9001
Enterobacter aerogenes NCTC 10006
2° ciclo
52
Microrganismi di riferimento
Escherichia coli NCTC 9001
Klebsiella aerogenes NCTC 9528
3° ciclo
53
In entrambi i cicli, la Prova Interlaboratorio era imperniata sulla ricerca di Escherichia coli,
parametro microbiologico regolamentato per legge nel caso
delle acque di scarico.
2°-3° ciclo
Valutazioni tecniche
54
I risultati riguardanti Escherichia coli (relativamente ai campioni positivi) appaiono piuttosto contrastanti nei due cicli (risultati
complessivamente migliori nel 2° ciclo rispetto al 3° ciclo).
Va comunque rilevato come la maggioranza i risultati valutati come “A” e “W” provengano da laboratori che partecipano solo da tempi
recenti alle Prove Interlaboratorio.
2°-3° ciclo
Valutazioni tecniche
55
Soddisfacenti i risultati concernenti Salmonella sp., anche se i campioni
predisposti erano in tutti i casi negativi per questo parametro.
Valutazioni tecniche
2°-3° ciclo
56
Non appare proponibile approfondire ulteriormente le valutazioni concernenti questa Prova
Interlaboratorio, essendo la attuale casistica limitata a soli tre cicli.
Valutazioni tecniche
2°-3° ciclo
57
I campioni di prova nelle PI sono sostanzialmente “facili” (si tratta di sospensioni ottenute unicamente
dalle lenticule, pertanto con caratteristiche microbiologiche più
semplici di analoghi campioni naturali, in quanto ad es. privi di germi
“interferenti”).
Considerazioni per la valutazione dei risultati
58
I laboratori partecipanti utilizzano metodi di prova di comune impiego.
Le determinazioni analitiche, stabilite da disposizioni di legge vigenti,
rappresentano la attività routinaria dei laboratori.
Considerazioni per la valutazione dei risultati
59
Le determinazioni analitiche sono del tutto programmabili, in termini di organizzazione delle attività dei laboratori, essendo note
con consistente anticipo le date di invio dei materiali di prova.
Qualunque campione naturale che pervenga in laboratorio non è sempre,
ovviamente, programmabile.
Considerazioni per la valutazione dei risultati
60
I materiali di prova, nella “confezione” in cui vengono inviati
(lenticule), risultano di utilizzo quanto mai pratico e semplice.
Considerazioni per la valutazione dei risultati
61
La esigenza di predisporre dei campioni di prova contraddistinti da caratteristiche
microbiologiche il più possibile riconducibili a quelle proprie delle acque destinate al
consumo umano induce a delineare protocolli di esecuzione delle prove talvolta
contraddistinti da diversi passaggi (predisposizione di sospensioni, diluizioni,
ecc.).Si tratta tuttavia di procedure che non
dovrebbero costituire difficoltà particolari per laboratori accreditati o comunque
“allineati” ai criteri di qualità.
Considerazioni per la valutazione dei risultati
62
La ricostituzione dei campioni di prova partendo dalle lenticule fornite ai laboratori rappresenta contestualmente un momento di rivivificazione dei microrganismi presenti. Imprecisioni nella fase di ricostituzione dei
campioni possono quindi influenzare la rivivificazione.
Qualunque campione “naturale” di acqua contiene comunque, verosimilmente,
microrganismi stressati.
Considerazioni per la valutazione dei risultati
63
Imprecisioni nella esecuzione del protocollo indicato possono indurre effetti non trascurabili sui risultati (ad esempio fenomeni di sedimentazione delle
sospensioni, causate da una non efficace agitazione delle medesime prima del loro
utilizzo, che determinano errori di valutazione in particolare quando si
prelevino aliquote ridotte, come 1 ml. nel caso della valutazione di cariche batteriche
totali).
Considerazioni per la valutazione dei risultati
64
Prove interlaboratorio
UNI CEI EN ISO/IEC 17025
“Assicurazione della qualità dei risultati di prova e di
taratura”
…partecipazione a programmi di prove interlaboratorio…
65
“Dinamica” di una prova interlaboratorio:
effettuazione di determinazioni analitiche su campioni dalle caratteristiche note;
possibilità di confrontare i risultati effettivamente ottenuti con quelli attesi;
riferimento ai risultati conseguiti dagli altri laboratori partecipanti alla prova.
66
I presupposti tecnico-organizzativi di una prova interlaboratorio prevedono
necessariamente l’impiego di materiali di riferimento, cioè
campioni noti contenenti stipiti batterici provenienti da collezioni internazionali, in attesa di potersi
avvalere in futuro di campioni naturali: ciò, presumibilmente, nell’ambito della microbiologia applicata, non potrà avvenire in
tempi brevi.
67
L’utilizzo di una tale tipologia di campioni consente lo sviluppo di una
efficace capacità critica, derivante dalla possibilità di valutare le prestazioni del
proprio laboratorio in virtù del confronto tra i risultati ottenuti e :
o quanto atteso sulla base di riscontri inoppugnabili (caratteristiche note
all’origine);
o i risultati conseguiti da altri laboratori (talvolta ben più significativi rispetto ai
valori precedenti, in considerazione delle condizioni reali da cui derivano).
68
Valutazioni conclusive
Miglioramento graduale dei risultati, nel caso di svariati
laboratori, in particolare quelli che hanno partecipato ad un certo
numero di prove.
“Effetti” delle prove interlaboratorio
69
Diffusione della “cultura” della qualità, anche desumibile dal rapporto
sviluppato con i laboratori partecipanti.
“Effetti” delle prove interlaboratorio
Valutazioni conclusive
70
Grazie per l’attenzione