098 - Azione per la fede

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L’AZIONE PER LA FEDE Nella Vita dello Spirito la fede, la fedeltà e la fiducia in Dio sono fondamentali per il rapporto tra i figli e il Padre-Madre-Dio 1 . Della fede religiosa il vocabolario 2 dà queste definizioni: 1. Adesione dell’anima e della mente ad una verità rivelata o soprannaturale non sempre dimostrabile con la ragione “. 2. E ancora: “ Complesso delle credenze che, in una religione, sono accettate come rivelate e non discutibili “. Qui si fa riferimento soltanto alla prima definizione. La fede in Dio presuppone fiducia e implica onestà, lealtà e perseveranza nel rapporto tra l’uomo e il suo Dio e quindi anche la fedeltà. La storia della Salvezza che troviamo nell’Antico Testamento è permeata sia dall’amore di Dio per noi che dalla Sua onestà, lealtà e perseveranza. Per quanto riguarda l’uomo si può dire che a livello di persone ci siano stati tanti giusti in Israele, ma a livello di popolo si può parlare di infedeltà alle alleanze proposte dal Padre Celeste. La pervicacia di Satana nel voler avversare il Signore Dio rese necessaria l’Incarnazione così come ci spiega lo stesso Gesù di Nazareth dopo aver parlato degli errori di Lucifero e della sua caduta: “…..Lucifero insistette in questo suo secondo errore e si perse negli estremi delle sue qualità polari, ingannando se stesso nell’idea di dover conservare la materia. Egli volle regnare facendosi principe della materia, che egli considerava sua proprietà, e oscurò quindi sempre più gli esseri umani che andavano formandosi, poiché la lotta con Dio gli sembrava grande, magnifica e conservatrice della vita. Questo spiega anche il mistero della Mia incarnazione, che doveva infrangere la materia, che altrimenti, perdendosi Lucifero sempre più nelle asperità del polo opposto, sarebbe divenuta via via più dura. La mia incarnazione significò quindi una sosta e mostrò come ci si poteva liberare dall’idolatria e dall’adorazione delle qualità polari; doveva anche dimostrare ( e questo era il fine primo) come la morte che lega gli uomini alla materia e ai suoi piaceri possa essere superata e vinta, e anche che la vita non si svolge nella materia, ma nello spirito e che quella è solo una prigione di questo… 3 . Agli errori-peccati di Satana si sommò la disubbidienza-peccato di Adamo e Eva, tentati da Satana, così come sappiamo dal terzo capitolo della Genesi. A tali peccati si sommarono nei secoli successivi tutti quelli commessi dai discendenti di Eva e Adamo fino a noi. Non sappiamo esattamente quali comandi l’Essere Supremo abbia dato agli uomini delle origini, ma siamo certi che il Padre Celeste parlò anche con loro, così come con i Patriarchi di tutti i popoli della Terra. Sappiamo che successivamente, a partire da circa tremila/tremilacinquecento anni fa gli uomini ebbero altre prescrizioni dall’Altissimo che costituirono le religioni dell’Antichità e che furono tramandate da padre a figlio. 1 Eileen Caddy, La voce di Dio A findhorn, pagine 103/104, Mediterranee 2 Zingarelli 1995 3 Jakob Lorber, IL Signore parla, pagine 161-162, Armenia 1

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L’AZIONE PER LA FEDE

Nella Vita dello Spirito la fede, la fedeltà e la fiducia in Dio sono fondamentali per il rapporto tra

i figli e il Padre-Madre-Dio 1 . Della fede religiosa il vocabolario 2 dà queste definizioni:

1. “ Adesione dell’anima e della mente ad una verità rivelata o soprannaturale non sempre

dimostrabile con la ragione “.

2. E ancora: “ Complesso delle credenze che, in una religione, sono accettate come rivelate

e non discutibili “.

Qui si fa riferimento soltanto alla prima definizione.

La fede in Dio presuppone fiducia e implica onestà, lealtà e perseveranza nel rapporto tra

l’uomo e il suo Dio e quindi anche la fedeltà.

La storia della Salvezza che troviamo nell’Antico Testamento è permeata sia dall’amore di

Dio per noi che dalla Sua onestà, lealtà e perseveranza.

Per quanto riguarda l’uomo si può dire che a livello di persone ci siano stati tanti giusti in

Israele, ma a livello di popolo si può parlare di infedeltà alle alleanze proposte dal Padre Celeste.

La pervicacia di Satana nel voler avversare il Signore Dio rese necessaria l’Incarnazione

così come ci spiega lo stesso Gesù di Nazareth dopo aver parlato degli errori di Lucifero e della

sua caduta: “…..Lucifero insistette in questo suo secondo errore e si perse negli estremi delle sue

qualità polari, ingannando se stesso nell’idea di dover conservare la materia. Egli volle regnare

facendosi principe della materia, che egli considerava sua proprietà, e oscurò quindi sempre più gli

esseri umani che andavano formandosi, poiché la lotta con Dio gli sembrava grande, magnifica e

conservatrice della vita. Questo spiega anche il mistero della Mia incarnazione, che doveva

infrangere la materia, che altrimenti, perdendosi Lucifero sempre più nelle asperità del polo

opposto, sarebbe divenuta via via più dura. La mia incarnazione significò quindi una sosta e

mostrò come ci si poteva liberare dall’idolatria e dall’adorazione delle qualità polari; doveva anche

dimostrare ( e questo era il fine primo) come la morte che lega gli uomini alla materia e ai suoi

piaceri possa essere superata e vinta, e anche che la vita non si svolge nella materia, ma nello

spirito e che quella è solo una prigione di questo…3.

Agli errori-peccati di Satana si sommò la disubbidienza-peccato di Adamo e Eva, tentati da

Satana, così come sappiamo dal terzo capitolo della Genesi.

A tali peccati si sommarono nei secoli successivi tutti quelli commessi dai discendenti di

Eva e Adamo fino a noi. Non sappiamo esattamente quali comandi l’Essere Supremo abbia dato

agli uomini delle origini, ma siamo certi che il Padre Celeste parlò anche con loro, così come con i

Patriarchi di tutti i popoli della Terra. Sappiamo che successivamente, a partire da circa

tremila/tremilacinquecento anni fa gli uomini ebbero altre prescrizioni dall’Altissimo che costituirono

le religioni dell’Antichità e che furono tramandate da padre a figlio.

1 Eileen Caddy, La voce di Dio A findhorn, pagine 103/104, Mediterranee2 Zingarelli 19953 Jakob Lorber, IL Signore parla, pagine 161-162, Armenia

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Soltanto con l’avvento della scrittura i comandi del Padre Celeste furono codificati nei testi

delle religioni dell’Oriente e del Medio Oriente 4 . I Giudei ebbero il Pentateuco con il Decalogo

( Esodo 20, 1-17 e Deuteronomio 5, 6-21 ), i Comandamenti dell’amore e gli insegnamenti dei

Profeti fino a che il Signore Dio decise l’Incarnazione nel Figlio Gesù di Nazareth, il Messia, figlio

di Maria e dello Spirito di Dio anche secondo il Corano 5 .

La vita e la dottrina del Signore Gesù contenuta nei Vangeli ci mostrano come l’uomo si

può liberare della schiavitù del peccato ovvero della carne e dei suoi piaceri obbedendo ai

Comandamenti del Cristo 6 con rinunce, preghiere e soprattutto opere di misericordia.

Il tema della fede nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo pervade i Vangeli, con

particolare evidenza nelle parti dove si riferiscono i miracoli.

Nei seguenti passi evangelici si parla particolarmente di fede, la fede che guarisce i corpi e

le coscienze, preparando quest’ultime per il Regno di Dio o Paradiso che dir si voglia.

In Marco 2, 5 si riferisce ( Si vedano Matteo 9, 1-8 e Luca 5, 17-26): “ Qualche giorno dopo Gesù

tornò in città, a Cafarnao, e si sparse la voce che egli si trovava in casa. Allora venne tanta gente

che non c’era più posto per nessuno, nemmeno di fronte alla porta. Gesù parlava alla folla e

presentava il suo messaggio. Vennero anche alcune persone che accompagnavano un paralitico,

portato in barella da quattro di loro; ma non riuscivano ad arrivare fino a Gesù per via della folla.

Allora scoperchiarono il tetto della casa proprio dove si trovava Gesù; poi, di lassù, fecero

scendere la barella con sopra sdraiato il paralitico. Quando Gesù vide la fede di quelle persone

disse al paralitico: <<Figlio mio, i tuoi peccati ti sono perdonati….”;

In Marco 4, 35-41 ( Si vedano Matteo 8, 23-27 e Luca 8,22-25 ):” La sera di quello stesso giorno

Gesù disse ai suoi discepoli: << Andiamo all’altra riva del lago >>. Essi lasciarono la folla e

portarono Gesù con la barca nella quale già si trovava. Anche altre barche lo accompagnarono. A

un certo punto il vento si mise a soffiare con tale violenza che le onde si rovesciavano dentro la

barca, e questa già si riempiva d’acqua. Gesù intanto dormiva in fondo alla barca, con la testa

appoggiata su un cuscino. Allora gli altri lo svegliarono e gli dissero: Maestro affondiamo! Non te

ne importa nulla ? Egli si svegliò, sgridò il vento e disse all’acqua del lago: << Fa silenzio! Calmati!

>>e ci fu una grande calma. Poi Gesù disse ai suoi discepoli: perché avete tanta paura ? Non

avete ancora fede ? Essi però si spaventarono molto e dicevano tra loro: << Ma chi è dunque

costui? Anche il vento e le onde del lago gli ubbidiscono! >>.

Oggi sappiamo che il Signore non si rivolse alle onde dell’acqua e al vento, ma all’Angelo

del lago e all’Angelo del vento che soffiava.

In Marco 5, 25-36 ( Si vedano Matteo 9,18-26 e Luca 8,40-56) : “… C’era là anche una donna che

già da dodici anni aveva continue perdite di sangue. Si era fatta curare da molti medici che

l’avevano fatta soffrire parecchio e le avevano fatto spendere tutti i suoi soldi, ma senza risultato.

4 Si veda la tavola cronologica allegata alla Bibbia di Gerusalemme, EDB e la tavola cronologica della Guida alla Bibbia, San Paolo5 Il Corano, trad. L. Bonelli sura III 40, 52 e 53, U. Hoepli6 Giovanni 15, 1-17

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Anzi stava sempre peggio. Questa donna aveva sentito parlare di Gesù e aveva pensato:<<Se io

riesco anche solo a toccare il suo mantello sarò guarita>>. Con questa idea si mise in mezzo alla

folla, dietro a Gesù, e arrivò a toccare il suo mantello. Subito la perdita di sangue si fermò, ed essa

si sentì guarita del suo male. Ma nello stesso istante Gesù si era accorto che una forza era uscita

da lui. Allora si voltò verso la folla e disse: Chi ha toccato il mio mantello? I discepoli gli risposero:

Vedi bene che la gente ti stringe da ogni parte. Come puoi dire: chi mi ha toccato? Ma Gesù si

guardava intorno per vedere chi lo aveva fatto. La donna aveva paura e tremava perché sapeva

quello che le era capitato. Finalmente venne fuori, si buttò ai piedi di Gesù e gli raccontò tutta la

verità. Gesù le disse:<< Figlia mia, la tua fede ti ha salvata. Ora vai in pace, guarita dal tuo

male>>. Mentre Gesù parlava, arrivano dei messaggeri dalla casa del capo sinagoga e gli dicono:

<< Tua figlia è morta. Perché stai ancora a disturbare il Maestro ?>> Ma Gesù non diede

importanza alle loro parole e disse a Giairo: << Non temere, soltanto continua ad avere fiducia

>>….”;

Marco 7, 24-30 ( Si vedano anche Matteo 15, 21-28): “…venne una donna che aveva sentito

parlare di lui e gli si gettò ai piedi: sua figlia era tormentata da uno spirito maligno. Questa donna

però non era ebrea: era di quella regione, della Fenicia. Essa pregava Gesù di scacciare il

demonio da sua figlia. Gesù le disse: Lascia che prima mangino i figli, perché non è giusto

prendere il pane dei figli e buttarlo ai cagnolini. Ma la donna rispose: E’ vero Signore, però sotto la

tavola i cagnolini possono mangiare almeno le briciole. Allora Gesù le disse: Hai risposto bene.

Torna a casa tua: lo spirito maligno è uscito da tua figlia. La donna tornò a casa e trovò sua figlia

sdraiata sul letto: lo spirito maligno se n’era andato.

Marco 9, 14-29 ( Si vedano Matteo 17, 14-20 e Luca 9, 37-43) : “… Gesù domandò ai discepoli: di

che cosa state discutendo? Un uomo in mezzo alla gente disse: Maestro ti ho portato mio figlio

perché è tormentato da uno spirito maligno che non lo lascia parlare. Quando lo prende, dovunque

si trovi, lo getta per terra, e allora il ragazzo comincia a stringere i denti, gli viene la schiuma alla

bocca e rimane rigido. Ho chiesto ai tuoi discepoli di scacciare questo spirito, ma non ci sono

riusciti. Allora Gesù replicò: Gente senza fede! Fino a quando resterò ancora con voi? Per quanto

tempo dovrò sopportarvi? Portatemi il ragazzo! Glielo portarono, ma quando lo spirito vide Gesù,

subito cominciò a scuotere il ragazzo con violenza: il ragazzo cadde a terra e prese a rotolarsi

mentre gli veniva la schiuma alla bocca. Gesù domandò al padre: da quanto tempo è così? Fin da

piccolo, rispose il padre; anzi, più di una volta lo spirito l’ha buttato nel fuoco e nell’acqua per farlo

morire. Ma se tu puoi fare qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci! Gesù gli disse: Se puoi?... Tutto è

possibile per chi ha fede! Subito il padre del ragazzo si mise a gridare:io ho fede! Se non ho fede

aiutami! Vedendo che la folla aumentava, Gesù minacciò lo spirito maligno dicendo:<< Spirito che

impedisci di parlare e di ascoltare, esci da questo ragazzo e non tornarci più. Te lo ordino ….>> “;

Marco 10, 46-52 ( Si vedano anche Matteo 20, 29-34 e Luca 18, 35-43): “…un mendicante cieco

era seduto sul bordo della strada. Si chiamava Bartimèo ed era figlio di un certo Timèo. Quando

sentì dire che passava Gesù il Nazareno, cominciò a gridare: <<Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà

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di me!>>. Molti si misero a sgridarlo per farlo tacere, ma quello gridava ancora più forte: <<Figlio di

Davide, abbi pietà di me! Gesù si fermò e disse: chiamatelo qua. Allora alcuni andarono a

chiamarlo e gli dissero:<<Coraggio alzati. Ti vuole parlare>>. Il cieco buttò via il mantello, balzò in

piedi e andò vicino a Gesù. Gesù gli domandò: Che cosa vuoi che io faccia per te? Il cieco

rispose: Maestro, fa che io possa vederci di nuovo! Gesù gli disse: Vai, la tua fede ti ha salvato.

Subito il cieco ricuperò la vista e si mise a seguire Gesù lungo la via “.

Marco 11, 20-25 ( Si vedano anche Matteo 17, 20-21 e 21, 20-22): “ …Il mattino dopo, passando

ancora vicino a quella pianta di fichi, videro che era diventata secca fino alle radici. Pietro si

ricordò del giorno prima e disse a Gesù: Maestro, guarda! Quell’albero che tu hai maledetto è tutto

secco! Allora Gesù rispose: Abbiate fede in Dio! Io vi assicuro che uno potrebbe anche dire a

questa montagna: sollevati e buttati nel mare! Se nel suo cuore egli non ha dubbi, ma crede che

accadrà quel che dice, state certi che gli accadrà veramente. Perciò vi dico: tutto quello che

domanderete nella preghiera, abbiate fiducia di ottenerlo e vi sarà dato. E quando vi mettete a

pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate: perché Dio vostro Padre che è in cielo

perdoni a voi i vostri peccati…”.

Matteo 7,7 Preghiera e risposta ( Si veda anche Luca 11, 9-13): “Chiedete e riceverete. Cercate e

troverete. Bussate e la porta vi verrà aperta. Perché chiunque chiede riceve, chi cerca trova, a chi

bussa sarà aperto “.Commento: questa frase riassume ciò che è necessario che l’uomo faccia nel

rapporto con Dio per qualunque suo bisogno: deve chiedere, deve cercare e deve bussare alla

porta ultrafisica della dimora di Dio che è anche dentro di lui 7 . E’ un modo di fare la nostra parte8 in tal rapporto e allo stesso tempo un modo di riconoscere l’esistenza, la paternità-maternità, la

potenza e l’amore di Dio.

Matteo 8, 5-13 ( Si vedano anche Luca 7-1-10 e Giovanni 4,46-54 ): “Quando Gesù entrò nella

città di Cafarnao gli si avvicinò un ufficiale dell’esercito romano e si mise a chiedergli aiuto:

Signore il mio servitore è a casa paralizzato e soffre terribilmente. Gesù gli disse: verrò e lo

guarirò. Ma l’ufficiale rispose: No, Signore, io non sono degno che tu entri in casa mia. Basta che

tu dica soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Perché anch’io ho i miei superiori e ho dei

soldati ai miei ordini. Se dico a uno: va, egli va; se dico a un altro: vieni, quello viene; se dico al

mio servitore: fa questo!, egli lo fa. Quando Gesù lo sentì rimase ammirato e disse a quelli che lo

seguivano: <<Vi assicuro che non ho trovato nessuno, tra quelli che appartengano al popolo di

Israele, con una fede così grande! E io vi dico che saranno molti quelli che verranno da fuori, da

oriente e da occidente, e si metteranno a tavola con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno di Dio.

Invece, quelli che dovevano restare nel regno saranno gettati fuori, nelle tenebre: là piangeranno

come disperati>>. Poi disse all’ufficiale: torna a casa tua. Hai creduto e così sarà. E in quello

stesso momento il servo fu guarito…. “.

7 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 28 Febbraio, Amrita8 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 30 Maggio e del 29 Agosto, Amrita

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Matteo 9, 27-29: “ Gesù passava di là, e due ciechi si misero a seguirlo gridando: << Pietà di noi,

Figlio di Davide! >> Quando arrivò a casa, i ciechi gli andarono vicino e Gesù domandò: Credete

che io possa fare quello che mi chiedete? Essi risposero: si, Signore. Allora egli toccò i loro occhi e

disse: come avete creduto così avvenga! E i loro occhi cominciarono a vedere. Poi Gesù, parlando

severamente, disse loro: ascoltatemi bene: fate in modo che nessuno lo sappia! Ma quelli, appena

usciti, parlarono di lui in tutta la regione >>.

Matteo 12, 30 ( Si vedano anche Marco 3,22-27 e Luca 11, 14-23 ): “Chi non è con me è contro di

me; e chi non raccoglie insieme con me spreca il raccolto”. Il Signore Gesù disse anche di chi fa

del bene, rispondendo all’apostolo Giovanni ( Luca 9, 49-50 ) che gli diceva: “Maestro, abbiamo

visto uno che usava il tuo nome, per scacciare i demoni e noi abbiamo cercato di farlo smettere

perché non è uno che ti segue insieme a noi “. Ma Gesù gli disse:” Lasciatelo fare, perché chi non

è contro di voi è con voi “. Commento: Sappiamo che noi uomini siamo peccatori e che come tali ci

aspetta l’Inferno, che non è un luogo, ma uno stato d’essere come il Purgatorio e il Paradiso 9 .

Dobbiamo diventare consapevoli che il peccatore è un nemico di Gesù e un collaboratore di

Satana, anche se non lo sa. Dobbiamo diventare consapevoli che il principato di Satana si fonda

sull’ignoranza delle persone; ignorare i Vangeli – e in generale le Sacre Scritture dei popoli – è un

errore che ci sosta molto, in termini di sofferenze.

Matteo 14, 22-33 ( Si vedano anche Marco 6,45-52 e Giovanni 6,16-21): “Subito dopo Gesù ordinò

ai discepoli di salire in barca e di andare sull’altra riva del lago senza di lui. Egli intanto Avrebbe

rimandato a casa la gente. Dopo averla rimandata salì da solo sul monte a pregare. Venne la

notte, e Gesù era ancora là, solo. La barca era già molto lontana dalla spiaggia, ma aveva il vento

contrario ed era sbattuta dalle onde. Sul finire della notte, Gesù andò verso i suoi discepoli

camminando sul lago. Quando essi lo videro camminare sull’acqua si spaventarono. Dicevano: E’

un fantasma! E gridavano di paura. Ma subito Gesù parlò: coraggio sono io! Non abbiate paura!

Pietro rispose: Signore, se sei tu, dimmi di venire verso di te, sull’acqua. E Gesù gli disse: vieni!

Pietro allora scese dalla barca e cominciò a camminare sull’acqua verso Gesù. Ma vedendo la

forza del vento, ebbe paura, cominciò ad affondare e gridò: Signore! Salvami! Gesù lo afferrò con

la mano e gli disse: uomo di poca fede, perché hai dubitato ? Quando salirono insieme nella barca

il vento cessò. Allora gli altri che erano nella barca si misero in ginocchio di fronte a Gesù e

dissero: << Tu sei veramente il Figlio di Dio! >>.

Matteo 17, 14-20 ( Si vedano anche Marco 9, 14-29 e Luca 9,37-43a): “…Allora i discepoli si

avvicinarono a Gesù, lo presero da parte e gli domandarono: perché non siamo stati capaci di

scacciare quel demonio? Gesù rispose: perché non avete fede. Se aveste almeno una fede

piccola come un granello di senape, potreste dire a questo monte: <<Spostati da qui a là>> e il

monte si sposterà. Niente sarà impossibile per voi “.

Matteo 27, 41-44 ( Si vedano anche Marco 15, 21-32 e Luca 23, 26. 33 – 38 e Giovanni 19, 17-24:

“ ….Allo stesso modo, anche i capi dei sacerdoti, insieme con i maestri della legge e le altre

9 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 176, Armenia ; Cerchio Firenze 77, Oltre l’Illusione, pagina 94, Mediterranee

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autorità ridevano e dicevano (Commento: senza rendersi conto che stavano rendendo al Signore

Gesù, una significativa testimonianza dei Suoi divini poteri ): << Lui che ha salvato tanti altri,

adesso non è capace di salvare se stesso! Lui che diceva di essere il re di Israele, scenda ora

dalla croce e noi gli crederemo! Ha sempre avuto fiducia in Dio e diceva:<< Io sono il Figlio di Dio

>>. Lo liberi Dio, adesso, se gli vuole bene…>>”. Commento: gli Ebrei ebbero ben presto una

prova dell’ amore che Dio aveva per il Figlio prediletto e della “Sua ira” per il loro comportamento:

“Verso mezzogiorno si fece buio per tutta le regione fino alle tre del pomeriggio. Il sole si oscurò e

il grande velo appeso nel tempio si squarciò a metà. Allora Gesù gridò a gran voce: << Padre,

nelle tue mani affido la mia vita….10 >>. In tal modo il Signore Gesù fece l’ultimo atto di fede nel

Padre Suo. Commento : Ma prima aveva perdonati i deicidi dicendo: “ ….<< Padre, perdona loro

perché non sanno quello che fanno >> 11. ” E “ L’ufficiale romano, vedendo quel che accadeva,

rese gloria a Dio dicendo:<< Egli era veramente un uomo giusto! Anche quelli che erano venuti per

vedere lo spettacolo, davanti a questi fatti se ne tornavano a casa battendosi il petto. Invece gli

amici di Gesù e le donne che lo avevano seguito sin dalla Galilea se ne stavano ad una certa

distanza e osservavano tutto quello che accadeva 12 ”. “ I soldati parlottano fra di loro. << Hai visto

i giudei? Ora avevano paura>>. << E si battevano il petto >>. << I più terrorizzati erano i sacerdoti!

>>. << Che paura! Ho sentito altri terremoti. Ma come questo mai. Guarda: la terra è rimasta piena

di fessure>>. << E lì è franato tutto un pezzo della via lunga . << E sotto ci sono dei corpi >>. <<

Lasciali! Tanti serpenti di meno….13

Luca 17, 1-6 ( Si vedano anche Matteo 18, 6-7.21-22 e Marco 9,42): “ Un giorno Gesù disse ai

suoi discepoli:<< Certo gli scandali non mancheranno mai! Però guai a quelli che li provocano. Se

qualcuno fa perdere la fede a una di queste persone semplici, sarebbe meglio per lui che fosse

gettato in mare con una grossa pietra al collo! State ben attenti!.... Poi, gli apostoli dissero al

Signore: accresci la nostra fede! Il Signore rispose: Se aveste almeno una fede piccola come un

granello di senape, voi potreste dire a questa pianta di gelso: togliti via da questo terreno e vai a

piantarti nel mare! Ebbene, se aveste fede, quell’albero farebbe come avete detto voi “.

Luca 7, 36-50 ( il fariseo e la peccatrice ): “….Vedi questa donna? Sono venuto in casa tua e tu

non mi hai dato dell’acqua per lavarmi i piedi; lei invece, con le sue lacrime mi ha bagnato i piedi e

con le sue lacrime me li ha asciugati. Tu non mi hai salutato con il bacio; lei invece da quando

sono qui non ha ancora smesso di baciarmi i piedi. Tu non mi hai versato il profumo sul capo; lei

invece mi ha cosparso di profumo i piedi. Per questo ti dico: i suoi peccati sono molti, ma le sono

perdonati perché ha mostrato un amore riconoscente. Invece quelli ai quali si perdona poco sono

meno riconoscenti. Poi Gesù disse alla donna:<<Io ti perdono i tuoi peccati>>. Allora quelli che

erano a tavola con lui cominciarono a dire tra loro: << Chi è costui che osa anche perdonare i

peccati?>>. Ma Gesù disse alla donna: << La tua fede ti ha salvata. Và in pace!>>.

10 Luca 23, 4611 Luca 23, 34 12 Luca 23, 47-4913 Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato rivelato, volume X°, pagine 87 e 88, CEV, Isola del Liri (FR)

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In Luca 22, 31 – 34 (Si veda Matteo 26, 31-35, in Marco 14, 27-31 3 in Giovanni 13, 36-38): “

Simone, Simone, ascolta! Satana ha preteso di passarvi al vaglio, come si fa con il grano per

pulirlo. Ma io ho pregato per te, perché tu sappia conservare la tua fede. E tu, quando sarai

tornato a me, dà forza ai tuoi fratelli. Allora Pietro gli disse: Signore, con te sono pronto ad andare

anche in prigione e anche alla morte. Ma Gesù rispose: Pietro, ascolta quel che ti dico: oggi, prima

che il gallo canti, avrai dichiarato tre volte che non mi conosci “.

Giovanni 1, 7-12: “Egli venne come testimone della luce perché tutti gli uomini, ascoltandolo,

credessero nella luce…. E’ venuto nel mondo che è suo ma i suoi non l’hanno accolto. Alcuni però

hanno creduto in lui: a questi Dio ha fatto un dono: di diventare figli di Dio”.

Giovanni 2, 11: “ Così Gesù fece il primo dei suoi segni miracolosi nella città di Cana, in Galilea, e

manifestò la sua grandezza, e i suoi discepoli credettero in lui” .

Giovanni 3, 14-21: “E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così è necessario che il Figlio

dell’uomo sia innalzato perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio ha tanto amato il

mondo da dare il Figlio suo, l’Unigenito, perché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia la vita

eterna. Poiché Dio ha mandato il suo Figlio nel mondo non per condannare il mondo, ma perché il

mondo fosse salvato da lui. Chi crede in lui non è condannato, ma chi non crede è già condannato

perché non ha creduto nel nome dell’Unigenito Figlio di Dio. Ed ecco la condanna: la luce è venuta

nel mondo, e gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, poiché le loro azioni erano

malvagie. Chi infatti fa il male odia la luce, e non viene verso la luce per timore che le sue opere

siano svelate; ma chi pratica la verità viene verso la luce perché sia manifesto che le sue opere

sono state fatte in Dio”.

Giovanni 3, 35: “….Il Padre ama il Figlio e tutto ha posto nelle sue mani. Chi crede nel Figlio ha la

vita eterna: ma chi non crede nel Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio sta sopra di lui “.

Giovanni 6, 28 -29: “La gente domandò a Gesù: quali sono le opere che Dio vuole da noi? Siamo

pronti a farle! Gesù rispose: un’opera sola Dio vuole da voi, questa: che crediate in colui che Dio

ha mandato “.

Giovanni 6, 35-71 ( Gesù è il vero pane di Dio ); “…Gesù disse:<< Io sono il pane che dà la vita.

Chi si avvicina a me con fede non avrà più fame; chi mette la sua fiducia in me non avrà più sete.

Ma come vi ho detto, non volete credere. Eppure mi avete veduto! Tutti quelli che il Padre mi dà si

avvicineranno a me; e chi si avvicina a me con fede io non lo respingerò. Non sono venuto dal

Cielo per fare quello che voglio io; devo fare la volontà del Padre che mi ha mandato. E questa è

la volontà del Padre che mi ha mandato: che io non perda nessuno di quelli che mi ha dato, ma li

risusciti nell’ultimo giorno. Il Padre mio vuole così: chi riconosce il Figlio e crede in lui avrà la vita

eterna, e io lo risusciterò nell’ultimo giorno>>. Quegli Ebrei che parlavano con Gesù si misero a

protestare perché aveva detto: << Io sono il pane venuto dal cielo>>; e osservavano: Costui è

Gesù non è vero? E’ il figlio di Giuseppe. Conosciamo bene suo padre e sua madre. Come mai

ora dice: Io sono venuto dal cielo? Gesù rispose: << Smettetela di protestare tra di voi. Nessuno

può avvicinarsi a me con fede, se non lo attira il Padre che mi ha mandato. E io lo risusciterò

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nell’ultimo giorno. I profeti hanno scritto queste parole: “ Tutti saranno istruiti da Dio; ebbene,

chiunque ascolta Dio Padre ed è istruito da Lui si avvicina a me con fede. Nessuno però ha visto il

Padre se non il Figlio che viene dal Padre. Egli ha visto il Padre. Ve lo assicuro: chi crede ha la

vita eterna. Io sono il pane che dà la vita. I vostri antenati, nel deserto, mangiarono la manna e poi

morirono ugualmente; invece il pane venuto dal cielo è diverso: chi ne mangia non morirà. Io sono

il pane, quello vivo, venuto dal cielo. Se Uno mangia di questo pane vivrà per sempre. Il pane che

io gli darò è il mio corpo, dato perché il mondo abbia la vita. Gli avversari di Gesù si misero a

discutere tra di loro: Dicevano: come può darci il suo corpo da mangiare? Gesù replicò: Io vi

dichiaro una cosa: se non mangiate il corpo del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non

avete in voi la vita. Chi mangia il mio corpo e beve il mio sangue ha la vita eterna, e io lo

risusciterò l’ultimo giorno; perché il mio corpo è vero cibo e il mio sangue è vera bevanda. Chi

mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane unito a me e io a lui. Il Padre è la vita: io sono

stato mandato da lui e ho la vita grazie a lui; così, chi mangia me avrà la vita grazie a me. Questo

è il pane venuto dal cielo. Non è come il pane che mangiarono i vostri antenati e morirono

ugualmente; chi mangia questo pane vivrà per sempre…. Molti discepoli sentendo Gesù parlare

così dissero: << Adesso esagera! Chi può ascoltare cose simili ? Ma Gesù si era accorto che i suoi

discepoli protestavano, e disse loro: Le mie parole vi scandalizzano ? Ma allora, che cosa direte

se vedrete il Figlio dell’uomo tornare là dove era prima? Soltanto lo Spirito di Dio dà la vita, l’uomo

da solo non può far nulla. Le parole che vi ho detto hanno la vita perché vengono dallo Spirito di

Dio….. Da quel momento molti discepoli di Gesù si tirarono indietro e non andavano più con lui.(

Commento: poiché non compresero che personificava la sapienza, che nutre i cuori ( la Parola di

Dio ) e la vita nello Spirito ). Allora Gesù domandò ai dodici: Forse volete andarvene anche voi?

Simon Pietro gli rispose: Signore, da chi andremo? Tu solo hai parole che danno la vita eterna. E

ora noi crediamo e sappiamo che tu sei quello che Dio ha mandato…..”.

Giovanni 8, 28 – 30: “….Perciò egli disse ancora: quando innalzerete il Figlio dell’uomo, vi

accorgerete che Io Sono e vedrete che non faccio nulla per conto mio; io dico ciò che mi ha

insegnato il Padre. E poi, colui che mi ha mandato è con me, non mi lascia solo; perché io faccio

sempre quello che piace a lui. Così parlò Gesù e molti credettero a lui “.

Giovanni 9, 35-38: “…Gesù incontrò quello che prima era cieco. Sapendo che l’avevano espulso

dalla sinagoga gli disse: Tu credi nel Figlio dell’uomo ? Quello rispose: Signore, dimmi chi è,

perché io creda in lui! Gesù gli disse: E’ qui davanti a te: è colui che ti parla. Quello si inginocchiò

ai piedi di Gesù esclamando: << Signore io credo! >> Gesù disse: << Io sono venuto per mettere il

mondo di fronte a un giudizio; così quelli che non vedono vedranno, e quelli che vedono

diventeranno ciechi >>. I farisei che erano con lui udirono queste parole e gli domandarono: << per

caso siamo ciechi anche noi ?>> Gesù rispose: << se foste ciechi, non avreste colpa; invece dite:

noi vediamo. Così il vostro peccato rimane >>.

Giovanni 10, 34 – 38: “ Gesù rispose: Nella vostra legge c’è scritto questo: Io vi ho detto che siete

dèi. La Bibbia dunque chiama dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio, e la Bibbia non può

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essere annullata. Il Padre mi ha consacrato e mandato nel mondo; allora perché mi accusate e mi

dite che bestemmio se affermo di essere Figlio di Dio? Se non faccio le opere del Padre mio,

continuate a non credere in me; se invece le faccio, e non volete credere in me, credete almeno a

queste opere. Così vi accorgerete e saprete che il Padre è in me e io sono nel Padre …”.

Giovanni 11, 14 – 44: <<….Allora Gesù disse chiaramente: Lazzaro è morto; sono contento per voi

che non eravamo là, così crederete. Andiamo da lui! Tommaso, soprannominato Gemello, disse

agli altri discepoli: << Andiamo anche noi a morire con lui>>. Betania era un villaggio distante

circa tre chilometri da Gerusalemme: quando vi giunse Gesù, Lazzaro era nella tomba da quattro

giorni. Molta gente era andata a trovare Maria e Marta per confortarle dopo la morte del fratello.

Quando Marta sentì che veniva Gesù, gli andò incontro. Maria invece rimase in casa. Marta disse

a Gesù: Signore, se tu eri qui, mio fratello non moriva! E anche ora so che Dio ascolterà tutto

quello che tu gli domandi. Gesù le disse: tuo fratello risorgerà. Marta rispose: Sì, lo so; nell’ultimo

giorno risorgerà anche lui. Gesù le disse: Io sono la risurrezione la vita. Chi crede in me, anche se

muore, vivrà; anzi chi vive e crede in me non morirà mai. Credi tu questo? Marta gli disse: Signore,

sì! Io credo che tu sei il Messia, il Figlio di Dio che deve venire nel mondo. Detto questo, Marta

andò a chiamare di nascosto Maria, sua sorella: << Il Maestro è qui e ti chiama >>. Appena Maria

lo seppe si alzò e andò da lui. Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove

Marta gli era andata incontro. La gente che era in casa a confortare Maria la vide uscire:

pensarono che andava a piangere sulla tomba di Lazzaro e la seguirono. Maria giunse dove era

Gesù, e lo vide. Allora si inginocchiò ai suoi piedi e disse: << Signore, se tu eri qui, mio fratello non

moriva>>. Quando Gesù vide Maria che piangeva, e vide piangere anche quelli che erano venuti

con lei, fu scosso dalla tristezza e dall’emozione. Gesù domandò: dove l’avete sepolto? Risposero:

Signore, vieni a vedere. Gesù si mise a piangere. Allora la gente disse: << Guarda come gli voleva

bene! >>. Ma alcuni di loro dissero: << Lui che ha aperto gli occhi al cieco non poteva fare in modo

che Lazzaro non morisse ? Allora Gesù ebbe un nuovo fremito di tristezza. Poi giunse alla tomba.

Era scavata nella roccia e chiusa con una pietra. Gesù disse: Togliete la pietra! Marta sorella del

morto osservò: Signore, da quattro giorni è lì dentro; ormai puzza! Gesù replicò: Non ti ho detto

che se credi vedrai la gloriosa potenza di Dio ? Allora spostarono la pietra. Gesù alzò lo sguardo al

cielo e disse: << Padre, ti ringrazio perché mi hai ascoltato. Lo sapevo che mi ascolti sempre. Ma

ho parlato così per la gente che sta qui attorno, perché credano che tu mi hai mandato >>. Subito

dopo gridò con voce forte: << Lazzaro, vieni fuori! >>. Il morto uscì con i piedi e le mani avvolti

nelle bende e con il viso coperto da un lenzuolo. Gesù disse: << Liberatelo e lasciatelo andare >>.

Giovanni 12, 42 - 50: “…. Comunque, molti credettero in Gesù, anche fra i capi. Ma non lo

dichiaravano davanti ai farisei per non essere espulsi dalla loro comunità. Per loro era più

importante essere rispettati dagli uomini che essere apprezzati da Dio. Allora Gesù esclamò: <<

Chi crede in me, in realtà crede nel Padre che mi ha mandato; chi vede me, vede il Padre che mi

ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chi crede in me non rimanga nelle

tenebre. Chi ascolta le mie parole e non le mette in pratica, io non lo condanno. Infatti, non sono

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venuto per condannare il mondo, ma per salvarlo. Chi mi respinge e rifiuta le mie parole ha già un

giudice: a condannarlo, nell’ultimo giorno, sarà proprio la parola che io ho annunziato. Io non parlo

di mia iniziativa: il Padre che mi ha mandato, mi ha comandato quello che devo dire. Io so che

l’incarico che ho ricevuto porta la vita eterna. Tutto quello che dico, lo dico come il Padre l’ha detto

a me “.

Giovanni 14, 1: “ Gesù disse ancora ai suoi discepoli:<< Non siate tristi: abbiate fede in Dio e

abbiate fede anche in me >> “.

Giovanni 17, 6-11: “ Tu mi hai affidato alcuni uomini scelti da questo mondo: erano tuoi, e tu li hai

affidati a me. Io ho rivelato chi sei, ed essi hanno messo in pratica la tua parola. Ora sanno che

tutto ciò che mi hai dato viene da te. Anche le parole che tu mi hai dato, io le ho date a loro. Essi le

hanno accolte e hanno riconosciuto, senza esitare, che io provengo da te, e hanno creduto che tu

mi hai mandato….”

Giovanni 20, 19-31 ( Si vedano Matteo 28, 16-20, Marco 16, 14-18 e Luca 24, 36-49 ): “…La sera

di quello stesso giorno, il primo della settimana, i discepoli se ne stavano con le porte chiuse per

paura dei capi ebrei. Gesù venne, si fermò in piedi in mezzo a loro e li salutò dicendo:<< La pace

sia con voi >>. Poi mostrò ai discepoli le mani e il fianco, ed essi si rallegrarono nel vedere il

Signore. Gesù disse di nuovo: << La pace sia con voi >>. Come il Padre ha mandato me, così io

mando voi >>. Poi soffiò su di loro e disse: << Ricevete lo Spirito Santo. A chi perdonerete i

peccati, saranno perdonati; a chi non li perdonerete, non saranno perdonati >>. Uno dei dodici

discepoli, Tommaso, detto Gemello, non era con loro quando Gesù era venuto. Gli altri discepoli

gli dissero: abbiamo veduto il Signore. Tommaso replicò: se non vedo il segno dei chiodi nelle sue

mani, se non tocco col dito il segno dei chiodi e se non tocco con mano il suo fianco, io non

crederò. Otto giorni dopo, i discepoli erano di nuovo lì, e c’era anche Tommaso con loro. Le porte

erano chiuse. Gesù venne, si fermò in mezzo a loro e li salutò: << La pace sia con voi>>. Poi disse

a Tommaso: Metti qui il dito e guarda le mani; accosta la mano e tocca il mio fianco. Non essere

incredulo, ma credente! Tommaso rispose: Mio Signore e mio Dio! Gesù gli disse: Tu hai creduto

perché hai visto; beati quelli che hanno creduto senza aver visto!”.

Opinioni sull’azione del Cristo per insegnarci ad avere fede in Dio: anche la fede ha origine

in Dio: infatti, la Salvezza di ogni anima si basa sulla fede che Dio ha in noi di vincere il complesso

istinti-sensi-bisogni e desideri che ha origine nella nostra carne a seguito sia della ribellione di

Satana, che del peccato originale di Adamo e Eva, che del nostro desiderio di godere dei piaceri

del mondo e della carne. Per vincere tale attrazione erano necessarie varie cose: in primo luogo

l’aiuto di Dio per ogni uomo e a tale scopo il Signore ci ha assegnato un Angelo Custode affinché

nelle numerose vicende quotidiane ci illuminasse, custodisse e governasse ( attraverso la “voce“

della coscienza ), ma lasciandoci liberi di scegliere tra l’agir bene e l’agire male, sulla base della

Legge morale insita in noi e degli insegnamenti delle religioni.

In secondo luogo l’uomo sa come comportarsi, soprattutto da quando il Signore Gesù ci

donò la Sua Dottrina, che portò a compimento tutte le Sacre Scritture del mondo con i Suoi

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comandamenti e consigli che si possono riassumere nella spiegazione del Decalogo e dei

Comandamenti dell’amore 14 ; in base a questi ultimi si deve perdonare “ settanta volte sette “

ogni offesa; ovvero si deve perdonare un numero infinito di volte.

In breve la Salvezza di ogni essere umano è stata resa possibile dall’Avvento e il Signore

stesso così la spiegò al Suo scrivano viennese, Jakob Lorber, dopo aver parlato degli errori di

Lucifero, il primo e maggiore responsabile delle sofferenze dell’uomo e della schiavitù che lo lega

al peccato : “ Ora vi sarà chiaro come mai Lucifero creda di aver dovuto agire come ha agito

affinché la materia potesse essere creata; un errore in ogni caso, perché il fine della mia

Creazione non è la materia, bensì soltanto la libera conoscenza, l’amore e la comprensione della

divinità da parte degli esseri usciti da Me: la materia è stata soltanto un mezzo. Lucifero insistette

in questo secondo errore e si perse negli estremi delle qualità polari, ingannando se stesso

nell’idea di dover conservare la materia. Egli volle regnare facendosi principe della materia, che

egli considerava di sua proprietà, e oscurò quindi sempre più gli esseri umani che andavano

formandosi, poiché la lotta con Dio gli sembrava grande, magnifica e conservatrice della vita.

Questo spiega anche il mistero della Mia incarnazione, che doveva infrangere la materia, che

altrimenti, perdendosi Lucifero sempre più nelle asperità del polo opposto, sarebbe divenuta via

via più dura. La Mia incarnazione significò quindi una sosta e mostrò come ci si poteva liberare

dell’idolatria e dell’adorazione delle qualità polari; doveva anche dimostrare ( e questo era il fine

primo) come la morte che lega gli uomini alla materia e ai suoi piaceri possa essere superata e

vinta, e anche che la vita non si svolge nella materia, ma nello spirito e che quella è solo una

prigione di questo…. Per questo fu ora creato il mondo materiale, l’intero universo, l’uomo. In lui, a

seconda del grado della loro malvagità, gli spiriti furono rivestiti di materia, esposti a lotte,

tentazioni e dolori; in primo luogo per portarli gradualmente, attraverso queste condizioni di vita,

alla comprensione dei loro errori, e in secondo luogo per dare inizio in questo modo anche al loro

volontario ritorno: perché ovunque, per prima cosa c’è il principio di libertà, e il principio del

perfezionamento viene come secondo….15 ”. (Commento: queste Parole dimostrano quanto

fondamento abbia la verità della reincarnazione degli uomini 16 attraverso molteplici esistenze

terrene, , ma l’avventura dell’Anima ( o Spirito o Scintilla Divina ) nella materia comincia miliardi

anni di anni prima nel mondo minerale e prosegue poi nel mondo vegetale e animale per la legge

di evoluzione, che è stata così definita dai Maestri invisibile del Cerchio Firenze 77: “ Legge per la

quale ogni elemento del Cosmo sviluppa; ciò che è << in >> si manifesta; ciò che è << in potenza

>> si traduce << in atto >>; ciò che è in << germe >> nasce, passando da innumerevoli stadi

intermedi. Il Cosmo evolve nel senso che vive, ma non nel senso che divenga perfetto, in quanto è

– come emanazione di Dio - già perfetto. L’evoluzione cosmica si può convenzionalmente

suddividere, secondo la natura degli elementi evolventesi in : evoluzione della materia, evoluzione

14 Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato rivelato, Vol.VII°, pagina 123, CEV srl, 03036 Isola del Liri ( FR )15 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 161 e 162, Armenia16 Tommaso Apostolo, Il Quinto Vangelo, traduzione Mario Pincherle, pagine 29, 95 e 100, MacroEdizioni ; Jakob Lorber , Il Signore parla, pagina 184 e ss, Armenia

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della forma, evoluzione dell’autocoscienza. ( Vedi le suddette voci ). E ancora riguardo alla

reincarnazione:” Trasmigrazione della individualità ( nostra nota: dell’Anima o Sctilla Divina o

Spirito, per intendersi ) in un corpo atto ad esprimere l’evoluzione conseguita, allo scopo di

conseguire evoluzione 17 “. Il Cristianesimo conosce la verità della legge di evoluzione per merito

del padre gesuita Pierre Teilhard de Chardin, insigne antropologo 18.

Si torna ora sul tema dell’azione di Gesù per la fede, azione che si spiega benissimo da sé,

ma pur consapevoli della nostra pochezza, aggiungiamo alcune esperienze e considerazioni:

1. La fede è una forza per l’uomo, perché ci consente di affrontare le difficoltà e le

pene della vita con speranza e coraggio; un esempio chiarirà ciò che intendo dire:

otto anni fa ebbi necessità di fare una coronografia perché ebbi dei forti dolori

anginosi al culmine di un periodo in cui il sangue trovava difficoltà a passare per le

coronarie. Avevo chiesto io stesso tale esame, più volte, ma ogni volta il medico lo

rimandava; compresi la ragione quando seppi che un piccolissima percentuale di

persone può morire se qualcosa va storto. Io ero tranquillo, avevo la mia fede ed

ero preparato a qualsiasi evenienza; non avevo paura, ma ad un certo momento, la

paura si infilò nel mio cervello; non gliela detti vinta perché mi venne in mente ciò

che disse il Signore Gesù in circostanze molto peggiori della mia: stava infatti

morendo a causa del supplizio della crocefissione, ma disse – prima di morire: “

Padre nelle tue mani consegno il mio Spirito “. Un attimo dopo la paura sparì e tornò

la tranquillità; dopo due giorni fui operato al cuore, senza che abbia avuto, prima e

dopo più alcuna paura. Questa è la fede per me ed è, allo stesso tempo un esempio

o manifestazione della potenza della fede in Dio che dona forza ai credenti.

2. La fede presuppone una fiducia totale in Dio, che il Signore Gesù, nostro Redentore

e Salvatore, ebbe in massimo grado.

3. La fede in Dio è anche un rapporto, un riconoscerLo come Padre-Madre-Dio 19,

presente in noi con il Suo amore paterno, materno e amicale, con il quale

condividere ogni più piccola cosa della vita, come fanno i nostri bambini con il

babbo e con la mamma.

4. Le persone mature nella fede mettono Dio al primo posto, anche nelle famiglie.

5. La fede consegue alla conoscenza e all’obbedienza dei Comandamenti per fare la

volontà di Dio al meglio delle nostre possibilità; questo fu lo scopo principale della

vita terrena del Cristo.

6. E’ bello credere perché la fede ti dà, almeno, la pace e la sicurezza che tutto andrà

bene, perché ti affidi alla Provvidenza e vivendo il presente 20 , spariscono anche le

preoccupazioni.

17 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 210 e 214, Mediterranee18 Giancarlo Vigorelli, Il gesuita proibito, pagina 97 e ss, 259 320, 333, 345, 348, 350 e altre, Editrice Il Saggiatore19 Eileen Caddy, La Voce di Dio a Findhorn, pagine 103/104, Mediterranee20 Matteo 6, 34

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7. E’ essenziale credere, perché la vera vita è quella che si vive nello Spirito, ma per

viverci bisogna farlo consapevolmente, previo pentimento e cambiamento di vita

secondo gli insegnamenti e le indicazioni del Signore Gesù. E’ difficile vivere i

Vangeli, ma se cerchiamo di vivere secondo i Comandamenti al meglio delle nostre

possibilità - cercando di fare la volontà di Dio - il Signore ci dà tutto l’aiuto

necessario e pian piano trasforma le nostre povertà in virtù per l’azione della Madre

Spirito Santo 21 .

8. Dalla fede vissuta evangelicamente derivano stati mentali e d’essere

progressivamente più positivi e virtuosi, purché l’impegno del discepolo sia

continuo. Dal viver come il Messia ci insegna deriva anche una maggiore capacità

di amare Dio e gli altri.

9. Tra i frutti della fede e della fedeltà al Signore Gesù ci sono la liberazione dalla

schiavitù del peccato 22, l’assenza di preoccupazioni, la scoperta dell’altruismo, la

redenzione e la Salvezza ad opera del Risorto.

10. Il vero cristiano riconosce in Maria di Nazareth, la Corredentrice 23 la sua Mamma

spirituale e ad essa si rivolge ogni giorno più che ad una buona madre terrena.

Sia lodato Gesù Cristo.

21 Tommaso Apostolo, Il quinto Vangelo, trad. Mario Pincherle, pagine 101/105, MacroEdizioni22 Giovanni 8,31-4723 Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato rivelato, Vol. I°, pagine 96 e 119, CEV srl, 03036 Isola del Liri ( FR )

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