08.mx pe indigenismo

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La condizione indigena dopo l’indipendenza

•Non si eliminano le differenze e le discriminazioni, talvolta si acuiscono a causa delle politiche centraliste dei governi indipendenti•Si eliminano termini come “naturales”, che non si adattano agli ideali liberali, e si sostituiscono con termini come “cittadini”, ma non si abolisce il tributo indigeno•Perdita della protezione della corona spagnola e delle leggi della “republica de indios”, perdita delle terre comuni

Indigenismo

•Un pensiero latinoamericano•Solleva la questione dell’Indio in nuovi termini: in relazione alla terra, alle questioni etnico-sociali e non in termini teologici, etici o biologici. •Ampiezza del pensiero in vari ambiti che trascende il primo concetto di “problema indigeno”: politica, arte e ricerca sociale•Indigenismo e socialismo: riforme nella proprietà della terra, espropriazione, gestione delle risorse a livello statale, ricerca di forme antifeudali di produzione, rivendicazioni popolari.

Messico Perù

Spinta al mestizaje Spinta alla separazione

Indigenismo di stato, e “scientifico”

(indigenismo/nazionalismo)

Indigenismo, non ufficializzato ma solo in ambienti intellettuali e

artistici

L’indigeno deve essere acculturato e incorporato alla

nazione

Indigeno = contadino

Esaltazione del passato preispanico

Esaltazione del passato preispanico

Grandi progetti di antropologia applicata nazionali

Grandi progetti di antropologia applicata stranieri

Il paradigma modernizzante

• Il Porfiriato (1876-1911), il pensiero positivista: l’indio come intralcio al progresso, fattore di disordine – sbiancamento

• Recupero del passato preispanico idealizzato come mito fondante dello stato messicano – indio moderno “raza degenerada”, la barbarie e la civilizzazione

Il mestizaje postrivoluzionarioRiforma agraria e leggi sull’ejido (anni ‘20 e ‘30)L’indio dormiente svegliato dalla Rivoluzione: “portare la rivoluzione in ogni villaggio”L’estetica mestiza: costruire il messicano, istituzionalizzare la rivoluzione

Manuel Gamio,

Frojando Patria (1916)

Il “mito d’origine” del nuovo stato messicano

Integrazione della cultura indigena nell’ambito del Messico meticcio e moderno.

L’antropologia applicata come disciplina fondante della nuova politica

“Bisogna ricercare gli antecedenti storici poi studiare l’attuale stato fisico e i diversi aspetti della civilizzazione o cultura che presenta la popolazione della valle, così come individuare i mezzi adeguati e fattibili che è necessario applicare per ottenere il loro miglioramento fisico, intellettuale, sociale ed economico”. (Gamio, La poblacion del valle de Teotihuacan, 1922)

José Vasconcelos e La raza Cosmica (1925)

• Il nazionalismo e il mestizaje di stato: la costruzione del messicano: il “superuomo” mestizo

• Dialettica tra novità e tradizione

• L’indigenismo pedagogico: l’arte e la scuola

• Movimento muralista: l’indio come la classe oppressa, contadini e proletari

“La sua predestinazione obbedisce al disegno di costruire la culla di una quinta razza in cui si fonderanno tutti i popoli per rimpiazzare le quattro che isolatamente hanno poco a poco forgiato la Storia. Sul suolo d’America avrà fine la dispersione, lì si compiranno l’unità, grazie al trionfo dell’amore fecondo, e il superamento di tutte le stirpi”. (Vasconcelos, La Raza Cosmica)

“Non solo il lavoro nobile ma finanche la minima espressione della vita spirituale e fisica della nostra razza scaturisce dallo spirito nativo. Dal loro ammirevole e straordinario peculiare talento per creare bellezza: l’arte del popolo messicano è la più grande e quella con la più sana espressione spirituale che ci sia al mondo e la sua tradizione è la nostra maggiore proprietà”. (Siqueiros, Manifesto del Sindacato dei Pittori)

Cruzada Alfabetidazora

• La Secretaria de Educacion Publica e la “regeneracion de Mexico por medio de la cultura”

• Castiglianizzazione • Modernizzazione, processo

incorporativo nell’elemento unificatore: il mestizo

• Mappatura socio-economica e culturale delle popolazioni indigene

• Acculturazione: Incorporazione delle masse indigene nel progetto nazionale

• La Casa del Pueblo e la sostituzione delle istituzioni cattoliche.

Indigenismo di stato:Il progetto Antropologia

Integrata Valle de Teotihuacán

di Manuel Gamio (1921)

• Archeologia, Antropologia, Antropologia applicata: il processo di studio necessario a costruire il nuovo cittadino messicano

• Il metodo di indagine integrale

• Indigenismo interamericano• Scontro Gamio–Vasconcelos,

diversità dei due progetti sul campo

La convenzione di Patzcuaro (1940)

•creazione dell’Instituto Indigenista Interamericano: il ruolo scientifico e il ruolo politico•da una parte la conservazione delle specificità culturali, dall’altra l’integrazione delle comunità indigene nello stato • le popolazioni indigenesono socialmente debolie necessitano di protezioneda parte dello stato e di Istituzioni internazionali

Gonzales Prada (1844-1918)

Nuestros Indios:

assimilazione

attraverso

l’educazione

rurale massiva

Il programma di

civilizzazione

dell’indio

“Alguien dijo que el Perú no es una nación sino un territorio habitado. Si el Perú blasona de constituir nación, debe manifestar donde se hallan los ciudadanos, los elementos esenciales de la nacionalidad. Ciudadano quiete decir hombre libre, y aquí vegetan rebaños de siervos” (González Prada 1888).

El Perú debe su desgracia a esa raza indígena, que ha llegado, en su disolución psíquica, a obtener la rigidez biológica de los seres que han cerrado definitivamente su ciclo de evolución y que no han podido transmitir al mestizaje las virtudes propias de razas en el periodo de su progreso (Deustua, 1937).

Augusto Leguìa: 1908-1912 e 1919-1930

La Patria Nueva: l’indigenismo di stato: Dia del Indio, Patronato de la Raza Indigena.

1921 Sezione di Questioni Indigene al Ministero di Sviluppo

Le leggi sulle comunità indigene

Albert Giesecke assessore del ministero della cultura e rettore della S. Antonio Abad de Cuzco: “Nos hizo voltear los ojos hacia nuestra realidad” (Valcarcel)

La moda “neo-inca” e il problema agrário tra gli intellettuali cuzquenos

José C. Mariategui(1894-1930)

“el alfabeto no redime el indio”

Fondazione del PCP 1928Il problema indigeno e il problema della terra, indigenismo e socialismoIl problema economico: indios e contadini, l’indio come incarnazione della nazioneIl paradigma escludente dell’oligarchiaAmauta e il Grupo Resurgimiento: “hermanos menores en desgracia”

Cominciamo a dichiarare assolutamente superati i punti di

vista umanitari o filantropici attraverso i quali […] si

appoggiava la antica campagna pro-indigena. Il nostro primo sforzo

deve stabilire il carattere fondamentalmente economico del

problema. […]Cominciamo a rivendicare

categoricamente il suo diritto alla terra.

(Maraitegui, Seite Ensayos)

defender al indio ante los tribunales y la administración pública,

fundar en Cusco una Casa del Indio, impulsar una cruzada contra el alcoholismo, movilizar maestros misioneros para alfabetizar a

los indios, favorecer la fundación. de escuelas rurales, de un internado indígena y de una escuela normal para maestros indígenas,

organizar competencias para el renacimiento de las artes populares,

publicar un periódico con dos ediciones: una para crear la nueva conciencia frente al problema indígena y otra para los indios mismos

Hildebrando Castro Pozo (1924)

La propietà

comunale e il

contadino

socialista

L’“asimilacionism

o” e la retórica

utopica

Lima vs Cuzco

Indigenismo

politico-sociale/Indigenismo

culturale

assimilazionista/conservatore

Il Problema dell’indio/l’esempio

dell’indio

Luis Valcarcél (1891-1987), “Tempestad en los Andes”:  el mal de la raza es el olvido 

La concezione mistica e il

popolo eletto

Attacco al mestizaje

L’etnostoria del Perù

antico

La cultura bajará otra vez de los Andes. De las altas mesetas descendió la tribu primigenia a poblar planicies y valles (...). De la humana nebulosa, casi antropopiteca, surgió el Inkario, otro luminar que duró cinco siglos, y habíaalumbrado cinco más sin la atilana invasión de Pizarro. De ese rescoldo cultural todavía viven (...) diez millones de indios, caídos en la penumbra de las culturas muertas. De las tumbas saldrán los gérmenes de la Nueva Edad. Es el avatar de la Raza.

La raza, en el nuevo ciclo que se avecina, reaparecerá esplendente, nimbada por sus eternos valores (...); es el avatar que marca la reaparición de los pueblos andinos en el escenario de las culturas. Los hombres de la Nueva Edad habrán enriquecido su acervo con las conquistas de la ciencia occidental y la sabiduría de los maestros de Oriente. El instrumento y la herramienta, la maquina, el libro y el arma nos darán el dominio de la naturaleza; la filosofía (...) hará penetrante nuestra mirada en el mundo del espíritu (1972:23-25).

 

1940: l’incontro di Patzcuaro e la formazione dell’Instituto Indigenista Interamericano

1947: Fondazione dell’Instituto Indigenista peruanoValcarcel ministro dell’Educazione e direttore

dell’IIPIl progetto nella regione del Titicaca: “el problema

indígena es un problema del Estado de carácter social-económico, sanitario, vial, educacional, jurídico y, además que el indio no debe ser incorporado a la vida civilizada (...), sino que es la civilización occidental la que debe incorporarse a la vida de este grupo humano, que ha contribuido con brillo a la cultura universal”.

• Differenziazione interna delle comunità rurali, la nascita di nuove strutture di potere

• La dominazione e la dipendenza

Da indigeni a contadini:le riforme di Velasco Alvarado (1969-1975)

La riforma agraria e gli studi sui contadini: la Ley de Comunidades Campesinas 1972

“campesinismo” antropológico:

Centro Internacional de la Papa, Centro de Estudios y Promoción del Desarrollo (DESCO), Mosca Azul Editores, Centro Bartolomé de las Casas, Instituto de Estudios Peruanos

L’essenzializzazione marxista

Marxismo e strutturalismo: popolazioni indigene come mere portatrici di strutture, destinati a interpretare uno script generato a livello di relazioni economiche

La mancanza sulle questioni culturali ed etniche

De indio a campesinato classista: la “cultura” indigena come arretrata e superstiziosa

Le differenze interne

La riproduzione del sistema feudale