07 maggio 2017chiesedisettimomilanese.it/wp-content/uploads/17.05.07-.pdf · Non aveva la stoffa...

4
1 07 maggio 2017 Pro-manuscripto SETTIMO MILANESE Notiziario Settimanale - Anno VIII - n. 36 Vorrei raccontarvi di don Franco, il prete del mio oratorio. Nato e cresciuto in Brianza e in seminario, dove era entra- to da ragazzino, era approdato a Milano nella mia Parroc- chia nativa di S.Vittore. A quei tempi, anni cinquanta e sessanta, la parrocchia po- teva permettersi di avere quattro sacerdoti stabili: il prevo- sto che aveva un tono quasi episcopale, il coadiutore an- ziano addetto alla segreteria, il coadiutore dell’oratorio femminile e quello dell’oratorio maschile. Don Franco entrò in questa solida realtà ecclesiale degli anni cinquanta con l’entusiasmo del giovane sacerdote che ha voglia di buttarsi tra i ragazzi. Aveva alle spalle una solida formazione culturale, con una bella licenza in teologia, che tutta- via non sfoggiava mai. Il prevosto stesso lo ascoltava attentamente ogni volta che predicava, perché sapeva unire alla brillantezza del linguaggio la profondità spirituale e teologica. Adulti, giovani e ragazzi stavamo incantati ad ascoltarlo, quando la Messa in latino apriva questa pa- rentesi italiana che era la predica. Si preparava sempre prima di parlare, ma non era uomo di scrivania, pur capace di rubare tempo al sonno per leggere anche testi impegnativi. Era un uomo di azione, meglio di vita attiva. Difficilmente lo si vedeva fermo e stabile in un posto. Solo il confessionale lo bloccava nella stabilità e da lì non scappava se non dopo aver ascoltato l’ultimo peccatore. C’era sempre la fila davanti al suo confessionale: ragazzi, giovani e genitori che andavano da lui a vuotare il sacco per sentirsi “misericordiati”. Sacerdote tren- tenne aveva conquistato ai suoi consigli spirituali anche diversi anziani. Ma il sacerdozio di don Franco si esprimeva soprattutto in oratorio. Era (ed è) un luogo diver- so dai nostri oratori. Ci sono due cortili attorniati da costruzioni antiche di quattro piani se- parati da un salone al piano terra che era la cantina del Museo della Scienza e della Tecnica, ma per noi il salone dei giochi e dove si svolgeva la vita comunitaria dei ragazzi. Lì don Franco era il primo a buttarsi nella mischia di una partita di calcio o nel cantare insie- me. Sua cugina lo accudiva e si lamentava sempre delle condizioni piuttosto disperate della sua veste che finiva dentro tutti i giochi dei ragazzi e tutte le situazioni più problematiche, pu- lizie comprese. Erano tempi in cui il prete non poteva togliere mai la veste. Per don Franco non era un limite. La sua generosità lo portava a fare per primo quello che proponeva a noi ragazzi. Come si faceva a non seguirlo? Non aveva la stoffa del leader, era semplicemente un uomo vivo, pieno di gioia e di passione. Anche agli adulti era difficile dirgli di no, quando chiedeva qualcosa: possedeva l’autorevolez- za indiscussa di chi ci crede davvero nell’opera che sta compiendo e non lo riesci a fermare. Davanti a lui o ci stavi facendoti coinvolgere o te ne andavi.

Transcript of 07 maggio 2017chiesedisettimomilanese.it/wp-content/uploads/17.05.07-.pdf · Non aveva la stoffa...

1

07 maggio 2017

Pro

-man

usc

rip

to

SETTIMO MILANESE

Notiziario Settimanale - Anno VIII - n. 36

Vorrei raccontarvi di don Franco, il prete del mio oratorio. Nato e cresciuto in Brianza e in seminario, dove era entra-to da ragazzino, era approdato a Milano nella mia Parroc-chia nativa di S.Vittore. A quei tempi, anni cinquanta e sessanta, la parrocchia po-teva permettersi di avere quattro sacerdoti stabili: il prevo-sto che aveva un tono quasi episcopale, il coadiutore an-ziano addetto alla segreteria, il coadiutore dell’oratorio femminile e quello dell’oratorio maschile. Don Franco entrò in questa solida realtà ecclesiale degli anni cinquanta con l’entusiasmo del giovane sacerdote che ha voglia di buttarsi tra i ragazzi. Aveva alle spalle una solida formazione culturale, con una bella licenza in teologia, che tutta-via non sfoggiava mai. Il prevosto stesso lo ascoltava attentamente ogni volta che predicava, perché sapeva unire alla brillantezza del linguaggio la profondità spirituale e teologica. Adulti, giovani e ragazzi stavamo incantati ad ascoltarlo, quando la Messa in latino apriva questa pa-rentesi italiana che era la predica. Si preparava sempre prima di parlare, ma non era uomo di scrivania, pur capace di rubare tempo al sonno per leggere anche testi impegnativi. Era un uomo di azione, meglio di vita attiva. Difficilmente lo si vedeva fermo e stabile in un posto. Solo il confessionale lo bloccava nella stabilità e da lì non scappava se non dopo aver ascoltato l’ultimo peccatore. C’era sempre la fila davanti al suo confessionale: ragazzi, giovani e genitori che andavano da lui a vuotare il sacco per sentirsi “misericordiati”. Sacerdote tren-tenne aveva conquistato ai suoi consigli spirituali anche diversi anziani. Ma il sacerdozio di don Franco si esprimeva soprattutto in oratorio. Era (ed è) un luogo diver-so dai nostri oratori. Ci sono due cortili attorniati da costruzioni antiche di quattro piani se-parati da un salone al piano terra che era la cantina del Museo della Scienza e della Tecnica, ma per noi il salone dei giochi e dove si svolgeva la vita comunitaria dei ragazzi. Lì don Franco era il primo a buttarsi nella mischia di una partita di calcio o nel cantare insie-me. Sua cugina lo accudiva e si lamentava sempre delle condizioni piuttosto disperate della sua veste che finiva dentro tutti i giochi dei ragazzi e tutte le situazioni più problematiche, pu-lizie comprese. Erano tempi in cui il prete non poteva togliere mai la veste. Per don Franco non era un limite. La sua generosità lo portava a fare per primo quello che proponeva a noi ragazzi. Come si faceva a non seguirlo? Non aveva la stoffa del leader, era semplicemente un uomo vivo, pieno di gioia e di passione. Anche agli adulti era difficile dirgli di no, quando chiedeva qualcosa: possedeva l’autorevolez-za indiscussa di chi ci crede davvero nell’opera che sta compiendo e non lo riesci a fermare. Davanti a lui o ci stavi facendoti coinvolgere o te ne andavi.

2

NELLA NOSTRA COMUNITA’

Accadeva quindi che qualcuno se ne andas-se. In quel caso scattava in don Franco una particolare passione: nessun lamento o recri-minazione, entrava in chiesa e si metteva a pregare, poi spariva e andava a cercare il fi-gliol prodigo, oppure lasciava passare del tempo e andava a casa sua. Molti ritornavano nel tempo in modo silenzioso e sommesso, per non essere umiliati; altri rimanevano nel-la loro decisione, ma sapevano che era una loro scelta. Alcuni momenti della testimonianza di don Franco hanno segnato me e tanti ragazzi di allora (dopo 50 e più anni ci troviamo ancora e siamo in contatto).

La sua preghiera: quando lo vedevi in chiesa davanti a Gesù non avevi il coraggio di avvi-cinarti. Percepivi che stava dialogando con Lui e che dentro il suo rapporto con il Si-gnore c’eravamo tutti, perché parlava a Dio di ciascuno di noi.

Ci insegnava a pregare facendoci fare la visi-ta al Santissimo Sacramento. Era bello per-ché ci introduceva al mistero dell’Eucarestia portandoci per mano. Noi stavamo in silen-zio e lui ci diceva le parole da dire a Gesù. Una volta introdotti da lui alla confidenza con il Signore, ci lasciava da soli e tutti sa-pevamo parlare a Gesù con la sua stessa confidenza. I catechisti lo guardavano invi-diosi di questa sua capacità di portarci den-tro il Mistero divino e da dietro i pilastri del-la chiesa gli altri sacerdoti guardavano am-mirati e discreti.

I viaggi in moto con lui stati fondamentali per la mia vocazione. Quando mi faceva sa-lire sulla mitica Lambretta, esplodeva in me una gioia particolare. Anche in moto que-st’uomo non stava tranquillo. Era preoccu-pato di non perdermi e quindi si assicurava che stessi ben attaccato a lui, ma poi era un continuo indicarmi cose belle che vedeva e più il viaggio si faceva lungo e più la con-templazione del mondo si allargava. Arriva-vo sfinito, perché era impegnativo stargli in-sieme, ma felice di aver visto il mondo con i suoi occhi.

I campi scuola in montagna hanno segnato la nostra vita. Camminare con lui e guarda-re le bellezze delle montagne alla sua scuola ci apriva all’Infinito. Lì imparavamo la pro-fondità e la ricchezza del silenzio. C’era l’e-sperienza della fatica nel cammino, ma era la condizione per vivere la bellezza.Dentro tutto questo lentamente si fece strada per

me l’idea che una vita così era affascinante e che valeva la pena spendersi per la Chiesa come faceva lui…

Don Franco fece poi il suo percorso di coa-diutore, di parroco, di prevosto a S.Maria al-la Fontana e infine di prete residente prima e quiescente in seguito. Ora dal Paradiso benedice i suoi tanti figli che hanno dentro la Grazia passata attra-verso le sue mani.

Lunedì 8 maggio ore 15.00 Celebrazione S. Messa al Cimitero di Settimo M.se

Ricordiamo

Venerdì 12 maggio - Ore 21.00 - Processione comunitaria ricordando il 100e-nario dell’apparizione della Madonna di Fati-ma partendo dalla chiesa del Villaggio Ca-vour

COMUNITA’ PASTORALE

PASTORALE GIOVANILE

Lunedì 8 maggio: ore 20.45: primo incontro formazione ani-matori oratorio estivo nei tre oratori Martedì 9 maggio: ore 20.45: primo 19enni a San Giovanni. Giovedì 11 maggio: ore 21.00: incontro Gruppo Giovani a San Giovanni. Venerdì 12 maggio: ore 20.30: incontro per tutti i genitori delle medie sul tema della prevenzione al Bulli-smo in auditorium comunale. (vedi volantino in 4 pag.)

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Sono aperte, nelle segreterie degli Oratori, le iscrizioni per l’esperienza estiva in monta-

gna a luglio per i ragazzi dalla 5° elem. alla 4° superiore.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° Negli oratori sono a disposizione i moduli d’i-scrizione per l’Oratorio Estivo.

MONASTERO INVISIBILE Intenzioni del mese di maggio

Preghiamo il Signore perché riesca a scuotere l'animo di quei giovani che vor-rebbero seguirlo, ma non sanno vincere l'incertezza e le paure.

3

NELLA NOSTRA COMUNITA’

Catechismo: Gli incontri di catechismo si svolgono regolar-mente negli orari e nei giorni stabiliti.

Calendario dei Rosari - orario 20.45

08 Lun. Santagostino Enrico - V.Veneto 09 Mar. Chiesa a S. Margherita 10 Mer. Chiesa a S. Margherita 11 Gio. Chiesa a S. Margherita 12 S. Rosario per tutta la Comunità al Villag-gio Cavour S. Rosario per tutta la Comunità al Villaggio Cavour alle ore 21.00

SANTA MARGHERITA

Catechismo: Gli incontri di catechismo si svolgono rego-larmente negli orari e nei giorni stabiliti.

Domenica 7 maggio: ore 16.00 Amministrazione dei battesimo

Mercoledì 10 maggio: ore 17.00: Confessioni bambini che riceve-ranno la 1° Comunione

Ore 21.00: Confessioni per i genitori dei bambini che riceveranno la 1° Comunione

Giovedì 11 maggio ore 17.00: Prove per i bambini della 1° Comuninone

PROGRAMMA ROSARI DELLA 2 SETTIMANANA DEL MESE DI MAGGIO

08 maggio Chiesa Parrocchiale ore 20,30 09 maggio Vil. San Sebastiano ore 20,30 10 maggio Santuario ore 20,30 11 maggio Chiesa Parrocchiale ore 20,30 12 maggio al villaggio Cavour ore 21.00 Processione Comunitaria 13 maggio Chiesa Parr. ore 17,30 14 maggio Chiesa Parr. ore 17,30

VIGHIGNOLO

Catechismo:

Gli incontri di catechismo si svolgono regolar-mente negli orari e nei giorni stabiliti.

Giovedì 11 maggio: ore 20.30: S.Messa a San Giovanni. Domenica 14 maggio: DOMENICA COMU-NITARIA Ore 11.30: S.MESSA e al termine PRANZO CONDIVISO in oratorio. Ore 14.30: momento di riflessione per gli adulti Calendario dei Rosari serali

In questa settimana il S. Rosario sarà nella parrocchia di S. Margherita

SAN GIOVANNI BATTISTA

SEGURO

Catechismo: Gli incontri di catechismo si svolgono rego-larmente negli orari e nei giorni stabiliti

Lunedì 8 maggio: ore 17.00: adorazione Eucaristica ore 18.00: S. Messa con la presenza dei bambini e dei genitori della Scuola dell'In-fanzia "Causa Pia d'Adda" di Seguro. ore 20.30: Rosario in Chiesa parrocchiale ore 21.00: Primo incontro del Corso Anima-tori per l’oratorio estivo

Martedì 9 maggio: ore 20.30: Rosario presso la Scuola dell'In-fanzia "Causa Pia d'Adda", in via Nievo 7

Mercoledì 10 maggio ore 20.30: Rosario presso la famiglia Borto-luzzi Germana, in via Cacciatori delle Alpi 3

Giovedì 11 maggio: ore 16.45: confessioni e prove per il secon-do gruppo dei Bambini della 1° Comunione ore 20.30: Rosario in chiesa parrocchiale ore 21.00: confessioni per i genitori dei bambini del secondo gruppo della Prima Co-munione

Venerdì 12 maggio: ore 21.00: processione in occasione della festa della MADONNA DI FATIMA. Partendo dalla chiesa del villaggio Cavour percorrere-mo le vie Melegnano, Cacciatori delle Alpi, S. Martino, 4 Novembre, Melegnano

Domenica 14 maggio ore 11.15: S. Messa con la Prima Comunio-ne del Secondo Gruppo dei bambini di Quar-ta Elementare.

La Compagnia Teatrale Presenta

“se canten i gaijnn tas el gall “

Presso l’Oratorio

Sab 6 maggio

ore 21.00

Dom. 7 maggio

ore 15.30

Biglietto ingresso:

Int. € 7.00 Rid. € 3.50

Il ricavato sarà utilizzato per le opere di ma-nutenzione dell’oratorio

4

NELLA NOSTRA COMUNITA’

Vendita di fiori per la festa della mamma

8 – 12 – 13 – 14 maggio 2017 Orari:

Lunedì 8 maggio: 17.45 /19.00 Sagrato della chiesa Par-rocchiale Venerdì 12 maggio: 16:30 / 18:30 In Oratorio: Sabato 13 maggio: 9:30 / 12:30 17.45 / 19.00 In Oratorio Domenica 14 maggio: davanti al Santuario : 8.30 / 9.30 Villaggio Cavour: 9.45 / 11.00 Sagrato della chiesa Parroc.: 10.30 / 12.30

Salone Giovanni Paolo II

Parrocchia Santa Margherita

Piazza Tre Martiri -

Settimo Milanese

Sabato 6 e Domenica 7 Maggio 2017 ORARIO DI APERTURA

9.00/12.30 - 15.00/19.30

di lavori realizzati a mano

Il ricavato sarà devoluto per le opere parrocchiali

Preveniamo il bullismo Attività svolte e progetti per il futuro

L’Amministrazione Comunale, la Comunità Pastorale e L’Istituto Comprensivo di Settimo Milanese vi invitano

VENERDI’ 12 MAGGIO 2017 ORE 20.30

Presso il Cinema Teatro Auditorium - via Grandi

Ad un dibattito-confronto sulle attività svolte nell’anno scolastico 2016-17 e sui progetti per il futuro

“Processo al bullo” - L. Depalma e G. Baroni, avvocati

Relazione sull’attività nelle scuole - L. Depalma e R. Paoletta, avvocati

Relazione sull’attività negli oratori - Dott. C. Alberigo

La nuova legge sul bullismo - C. Borghetti, consigliere regionale

Dibattito e progetti per il futuro

Istituto Comprensivo Statale di Settimo Milanese