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Martedì 6 aprile 2010 OPINIONI NUOVE - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004, n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Prezzo all’estero: CH - Fr. 3.00 / MC & F - 2.00. y(7HB5J1*KOMKKR( DIRETTORE MAURIZIO BELPIETRO ANNO XLV NUMERO 81 EURO 1,20* * Con: ”LA CUCINA DALLA A ALLA Z”- Vol. 1 Dolcetti e biscotti 2,20; “BARZELETTE E BATTUTE SUI COMUNISTI“ 6,00; “GALATEO“ 5,00; “LE BATTUTE DEL CINEMA PIÙ BELLE DI TUTTI I TEMPI” 6,00. SCIACALLI SULL’AQUILA Dipietristi e travaglini attaccano sul sisma e demoliscono la ricostruzione con bugie e dati falsi Berlusconi denuncia: vogliono infangare il nostro lavoro. Napolitano lo difende e lo ringrazia ::: STOP AI PEDOFILI I preti angeli che Ratzinger pretende ::: L’EX ARBITRO De Santis rivela: nascosto il peggio di Calciopoli ::: LA SENTENZA Vigilesse sempre all’altezza Anche se basse segue a pagina 12 segue a pagina 35 segue a pagina 18 di LUIGI SANTAMBROGIO È davvero sorprendente e di- sarmante, fin quasi alla provo- cazione, questo Papa Ratzin- ger. Capace di confondere (...) di FABRIZIO BIASIN Massimo De Santis quattro anni fa faceva l’arbitro e sognava il Mondiale. La Fifa lo aveva scelto e si leccava i baffi, la Figc (...) di LUCIA ESPOSITO Due centimetri - lo spazio di una soletta nelle scarpe - l’hanno tenuta sospesa per tredici anni. (...) L’EDITORIALE ::: L A SINISTRA SI SALVA SOLO SE IL P D CHIUDE BOTTEGA di GIAMPAOLO PANSA Chiudere bottega. Sciogliersi. Sparire e di- ventare un’altra cosa. È quello che sento dire sempre più spesso da molti amici che votano per il Partito democratico. Non parlano degli avversari, ma di se stessi, del- la loro parrocchia politica. La sconfitta nelle regionali è la goccia che ha fatto trabocca- re il vaso. Adesso non credo- no più che il partito possa sal- varsi. Non credono più nella forza di Bersani. Non cre- dono più nell’utilità di far rientrare in gioco i vecchi santoni post-comunisti, come Massimo D’Alema o Walter Veltroni. E soprattutto non credono più che il Pd sia in grado di sopravvivere nella Terza repubblica appe- na iniziata. A sentire questi credenti diventati mi- scredenti, le condizioni del Pd (...) Le priorità dei cittadini Più che la giustizia interessano le tasse LA GUERRA AL TERRORE I talebani alzano il tiro Blitz al consolato Usa di CARLO PANELLA a pagina 21 di ANTONIO MARTINO Alcuni giorni orsono Sky ha eseguito uno dei suoi soliti sondaggi chiedendo ai tele- spettatori di indicare le loro priorità in materia di riforme; questi i risultati: pre- sidenzialismo 5%, giustizia 35%, fisco 60%. Le indicazioni dei partecipanti al sondaggio non sono particolarmente sor- prendenti. Le riforme costituzionali, infat- ti, nonostante la loro indubbia importan- za hanno un modesto sex appeal: l’opi- nione pubblica è molto più interessata all’immediato, alle decisioni che produ- cono risultati entro poco tempo, di quan- to non sia per i provvedimenti che spie- gheranno i loro effetti in un secondo mo- mento. Se oltre un italiano su tre si dice convin- to che la riforma della giustizia (...) segue a pagina 8 segue a pagina 6 • APPUNTO • Mantovano e altri equivoci di FILIPPO FACCI Il sottosegretario Alfredo Mantovano è preparatissimo, quando parla di giustizia poi è imbattibile. Per questo c'è da rimanere basiti a leggere l'in- tervista che ha rilasciato su Libero di domenica: invoca una presa di posi- zione del Pdl sulla pillola Ru486 «perché è evidente l'orientamento prevalente del nostro elettorato». Ha ragione, il problema è che è un orien- tamento contrario di quel che pensa lui: proprio nell'articolo adiacente, sempre su Libero di domenica, si cita- no tre sondaggi secondo i quali gli ita- liani sono stra-favorevoli alla pillola e persino in Veneto bocciano la linea di Luca Zaia. Ma per saperlo non c'e- ra bisogno di quei sondaggi: da tem- po ce n'erano a disposizione molti al- tri. Testamento biologico, Legge 194, coppie di fatto, divorzio breve, laicità dello Stato: su questi temi non è la si- nistra a pensarla in maniera diffor- me da Mantovano e altri: è-la-mag- gioranza-degli-italiani, e attenzione, lo è anche la maggioranza degli ita- liani di centrodestra. Mantovano vuole vedere i sondaggi? Ne è al cor- rente? Soprattutto: ne è al corrente il governo? Mantovano parla di «eli- minare un po' di equivoci» ma ignora che sta parlando di sè. Mantovano dice che «contro la Ru486 esistono ar- gomenti più che sufficienti» ma igno- ra che tutto l'Occidente ha risolto il problema da vent'anni e che l'aborto chirurgico è molto più pericoloso di quello chimico. Mantovano ignora l’opinione dell’elettorato Pdl, e questo non pare bello. Il dolore e gli sciacalli. Un anno dopo siamo ancora fermi lì, fra chi soffre e chi ci sguazza, fra quelli che nella tra- gedia hanno perso tutto e quelli che dalla tragedia sperano di guadagnare qualcosa, fra chi fatica a ricostruire e chi non perde occasione per continua- re a distruggere. Dopo il terremoto, in effetti, sono arrivati i tifosi del terremo- to, la curva sud della scossa sismica, gli ultras delle macerie, quelli per cui ogni intoppo è una festa e ogni festa è un in- toppo. Quelli che sono felici per i disagi e sono a disagio se, (...) di MARIO GIORDANO segue a pagina 3 MISKA RUGGERI a pagina 2 BRUNELLA BOLLOLI a pagina 4 Oggi il primo confronto tra i due leader dopo il voto Silvio: l’Italia la rifaccio con Umberto OBIETTIVO: ESPANDERSI Il calcolo leghista di separare Emilia e Romagna di MARCO GORRA a pag. 10 I COMMENTI Tocca al Cav garantire l’unità di MARTINO CERVO a pagina 9 Senatur pronto a fare rinunce di GIULIANO ZULIN a pagina 9 di SALVATORE DAMA Una Pasqua in famiglia, con le fi- glie, trascorsa a fare il nonno. Ma oggi si ricomincia: Silvio Berlu- sconi riprende in mano l’agenda politica, mollata nel fine settima- na per riprendersi un po’ dalle fa- tiche della campagna (...) segue a pagina 8 COMUNISTI E VERDI ACCUSANO DI PIETRO QUELLI CHE TIFANO TERREMOTO FILIPPO FACCI A PAGINA 15 Il vizio di Tonino: rubare idee ai compagni +z!z!&!"!.

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Martedì 6 aprile 2010

OPINIONI NUOVE - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004, n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Prezzo all’estero: CH - Fr. 3.00 / MC & F - € 2.0 0.

y(7HB5J1

*KOMKKR(

DIRETTORE MAURIZIO BELPIETRO ANNO XLV NUMERO 81 EURO 1,20*

* Con: ”LA CUCINA DALLA A ALLA Z”- Vol. 1 Dolcetti e biscotti € 2,20;“BARZELETTE E BATTUTE SUI COMUNISTI“ € 6,0 0; “G A L AT E O “ € 5,00; “LE BATTUTE DEL CINEMA PIÙ BELLE DI TUTTI I TEMPI” € 6,0 0.

SCIACALLI SULL’AQUILADipietristi e travaglini attaccano sul sisma e demoliscono la ricostruzione con bugie e dati falsi

Berlusconi denuncia: vogliono infangare il nostro lavoro. Napolitano lo difende e lo ringrazia

::: STOP AI PEDOFILI

I preti angeliche Ratzingerpretende

::: L’EX ARBITRO

De Santis rivela:nascosto il peggiodi Calciopoli

::: LA SENTENZA

Vigilesse sempreall’altezzaAnche se basse

segue a pagina 12

segue a pagina 35

segue a pagina 18

di LUIGI SANTAMBROGIO

È davvero sorprendente e di-sarmante, fin quasi alla provo-cazione, questo Papa Ratzin-ger. Capace di confondere (...)

di FABRIZIO BIASIN

Massimo De Santis quattro annifa faceva l’arbitro e sognava ilMondiale. La Fifa lo aveva scelto esi leccava i baffi, la Figc (...)

di LUCIA ESPOSITO

Due centimetri - lo spazio diuna soletta nelle scarpe -l’hanno tenuta sospesa pertredici anni. (...)

L’EDITORIALE:::

LA SINISTRA SI SALVASOLO SE IL PDCHIUDE BOTTEGA

di GIAMPAOLO PANSA

Chiudere bottega. Sciogliersi. Sparire e di-ventare un’altra cosa. È quello che sentodire sempre più spesso da molti amici chevotano per il Partito democratico. Nonparlano degli avversari, ma di se stessi, del-

la loro parrocchia politica. Lasconfitta nelle regionali è lagoccia che ha fatto trabocca-re il vaso. Adesso non credo-no più che il partito possa sal-

varsi. Non credono più nellaforza di Bersani. Non cre-dono più nell’utilità di farrientrare in gioco i vecchi

santoni post-comunisti, come MassimoD’Alema o Walter Veltroni. E soprattuttonon credono più che il Pd sia in grado disopravvivere nella Terza repubblica appe-na iniziata.

A sentire questi credenti diventati mi-scredenti, le condizioni del Pd (...)

Le priorità dei cittadini

Più che la giustiziainteressano le tasse

LA GUERRA AL TERRORE

I talebani alzano il tiroBlitz al consolato Usadi CARLO PANELLA a pagina 21

di ANTONIO MARTINO

Alcuni giorni orsono Sky ha eseguito unodei suoi soliti sondaggi chiedendo ai tele-spettatori di indicare le loro priorità inmateria di riforme; questi i risultati: pre-sidenzialismo 5%, giustizia 35%, fisco60%. Le indicazioni dei partecipanti alsondaggio non sono particolarmente sor-prendenti. Le riforme costituzionali, infat-ti, nonostante la loro indubbia importan-za hanno un modesto sex appeal: l’opi -nione pubblica è molto più interessataall’immediato, alle decisioni che produ-cono risultati entro poco tempo, di quan-to non sia per i provvedimenti che spie-gheranno i loro effetti in un secondo mo-mento.

Se oltre un italiano su tre si dice convin-to che la riforma della giustizia (...)

segue a pagina 8

segue a pagina 6

• APPUNTO •

Mantovanoe altri equivoci

di FILIPPO FACCIIl sottosegretario Alfredo Mantovanoè preparatissimo, quando parla digiustizia poi è imbattibile. Per questoc'è da rimanere basiti a leggere l'in-tervista che ha rilasciato su Libero didomenica: invoca una presa di posi-zione del Pdl sulla pillola Ru486«perché è evidente l'orientamentoprevalente del nostro elettorato». Haragione, il problema è che è un orien-tamento contrario di quel che pensalui: proprio nell'articolo adiacente,sempre su Libero di domenica, si cita-no tre sondaggi secondo i quali gli ita-liani sono stra-favorevoli alla pillolae persino in Veneto bocciano la linea

di Luca Zaia. Ma per saperlo non c'e-ra bisogno di quei sondaggi: da tem-po ce n'erano a disposizione molti al-tri. Testamento biologico, Legge 194,coppie di fatto, divorzio breve, laicitàdello Stato: su questi temi non è la si-nistra a pensarla in maniera diffor-me da Mantovano e altri: è-la-mag-

gioranza-degli-italiani, e attenzione,lo è anche la maggioranza degli ita-liani di centrodestra. Mantovanovuole vedere i sondaggi? Ne è al cor-rente? Soprattutto: ne è al corrente ilgoverno? Mantovano parla di «eli-minare un po' di equivoci» ma ignorache sta parlando di sè. Mantovanodice che «contro la Ru486 esistono ar-gomenti più che sufficienti» ma igno-ra che tutto l'Occidente ha risolto ilproblema da vent'anni e che l'abortochirurgico è molto più pericoloso diquello chimico. Mantovano ignoral’opinione dell’elettorato Pdl, e questonon pare bello.

Il dolore e gli sciacalli. Un anno doposiamo ancora fermi lì, fra chi soffre echi ci sguazza, fra quelli che nella tra-gedia hanno perso tutto e quelli chedalla tragedia sperano di guadagnarequalcosa, fra chi fatica a ricostruire e

chi non perde occasione per continua-re a distruggere. Dopo il terremoto, ineffetti, sono arrivati i tifosi del terremo-to, la curva sud della scossa sismica, gliultras delle macerie, quelli per cui ogni

intoppo è una festa e ogni festa è un in-toppo. Quelli che sono felici per i disagie sono a disagio se, (...)

di MARIO GIORDANO

segue a pagina 3MISKA RUGGERI a pagina 2

BRUNELLA BOLLOLI a pagina 4

Oggi il primo confronto tra i due leader dopo il voto

Silvio: l’Italia la rifaccio con UmbertoOBIETTIVO: ESPANDERSI

Il calcolo leghistadi separareEmilia e Romagnadi MARCO GORRA a pag. 10

I COMMENTI

Tocca al Cav garantire l’unitàdi MARTINO CERVO a pagina 9

Senatur pronto a fare rinuncedi GIULIANO ZULIN a pagina 9

di SALVATORE DAMA

Una Pasqua in famiglia, con le fi-glie, trascorsa a fare il nonno. Maoggi si ricomincia: Silvio Berlu-sconi riprende in mano l’agendapolitica, mollata nel fine settima-na per riprendersi un po’ dalle fa-tiche della campagna (...)

segue a pagina 8

COMUNISTI E VERDI ACCUSANO DI PIETRO

QUELLI CHE TIFANO TERREMOTO

FILIPPO FACCI A PAGINA 15

Il vizio di Tonino: rubare idee ai compagni

+z!z!&!"!.

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2 Martedì 6 aprile 2010 PRIMO PIANO

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VERITÀ Il quotidiano parla di 33mila famiglie, cioè

almeno 66mila persone. Ma gli abitanti senza casa

erano 52.328 e sono stati tutti sistematiL’Aquila un anno dopo

Gli sciacalli speculano sull’AquilaNell’anniversario del sisma in Abruzzo riparte la polemica politica. Il Fatto spara: «33mila famiglie aspettano ancorauna casa». Poi si autosmentisce. E anche il vescovo respinge le accuse: non hanno nulla a che fare con la città vera

::: dall’inviato all’AquilaMISKA RUGGERI

È passato un anno esattodal tragico terremoto che ha di-strutto L’Aquila e dintorni (308morti e 1.600 feriti) ed è finita an-che la campagna elettorale. Masciacallaggi e strumentalizza-zioni continuano nonostante irisultati, inequivocabili, venutifuori dalle urne. Stefania Pezzo-pane, presidente uscente dellaProvincia e candidata per il Pd, lapasionaria con il romanzo diVeltroni sul comodino che a “Ot -to e mezzo” si vantava «Io dialo-go con Obama» memore di unabbraccio e qualche foto strap-pati durante il G8, si è fermata al45,31% davanti a un Carneademarsicano, il commercialista diCelano Antonio Del Corvo delPdL.

E se è vero che in città, con unastrategia tutta basata sul campa-nile, ha raccolto il 56,7% (controil 71,81% del 2004 e l’assentei -smo non c’entra nulla, visto chehanno votato circa 1.900 perso-ne in più), è anche vero che è sta-ta battuta in numerose altre fra-zioni del cosiddetto “cratere”, acominciare dalla stessa Onna,paesino simbolo del dramma dicui è originaria, Paganica, il pae-se celebre per aver dato i nataliallo storico Gioacchino Volpe, eSan Gregorio. Insomma, la mag-gioranza silenziosa ha dimo-strato con i fatti, e non con le ma-nifestazioni di piazza, di starecon il governo, contentadell’operato delle istituzioni esoprattutto della Protezione ci-vile.

DANNO I NUMERIUn dato di fatto difficile da di-

gerire per il Fatto di Antonio Pa-dellaro. Il quale, ancora il giornodi Pasqua, con incredibile sprez-zo del ridicolo, riusciva nell’im -presa di titolare in prima pagina:«Risorge pure Bertolaso. L’inda -gato per corruzione si autocele-bra: “A L’Aquila vinta sfida gi-gantesca”. Ma un anno dopo ilsisma 33mila famiglie aspettanouna casa». E a pagina 3 insisteva:«Bertolaso ritorna. Il drammacasa è ancora lì. Domani showdel capo della Protezione civileindagato per corruzione: “Tuttisistemati”. Come no: in 33milaaspettano ancora».

Che dire? Innanzitutto, 33mi-la famiglie corrisponderebberocome minimo, calcolando duepersone per famiglia, quasiall’intera popolazione della cit-tà. E 66mila persone senza casanon ci sono state nemmeno il 7aprile 2009. Poi notiamo che le33mila famiglie diventano, piùmodestamente, 33mila perso-ne. Comunque un’evidente as-surdità anche questa. Tanto èvero che nel box a pagina 2 lostesso quotidiano, sotto la voce“sfollati”, dà la cifra, appena piùragionevole, di 10.128. Trala-sciamo poi la definizione “anti -

patizzante” data a Bertolaso (ègià tanto che non gli abbiano da-to del «ladro di m…» come l’ar -chistar Massimiliano Fuksas inun ristorante romano)…

Una disinformazione clamo-rosa, alimentata in parte da al-cuni aquilani. Mentre infatti ipiù si sono rimboccati le mani-che e pensano a lavorare sodo,consci che nessuno ha la bac-chetta magica e l’opera di rico-struzione durerà anni e anni, al-tri, rigorosamente targati sini-stra, si preoccupano solo di pro-testare e di monopolizzare l’at -tenzione dei media compiacen-ti.

PIAZZATEBasti pensare al “Comitato

3.32”(dall’orario del sisma), ani-mato da Mattia Lolli, figlio deldeputato Pd (ed ex sottosegreta-rio allo Sport e alle Politiche gio-vanili nel governo Prodi) Gio-vanni “Zizzetto” Lolli, al “Collet -tivo 99” (nomen omen) caro ad“Annozero”, o all’ormai onni-presente “popolo delle carriole”,impegnato a spalare macerie innome della politica. Un fenome-no “scomunicato” così, duranteuna cerimonia in Vaticano,dall’arcivescovo dell’AquilaGiuseppe Molinari: «Sembrache ci sia qualcuno molto inte-ressato alle “carriolate” perchévuole creare dal punto di vistapolitico un gruppo che abbia au-torità nelle attività di rimozionedelle macerie e di ricostruzio-ne», gente «che non ha nulla ache fare con L’Aquila vera».

Parole ancora più pesanti sepensiamo che lo stesso vescovoausiliario della città, GiovanniD’Ercole, si era fatto fotografarecon la pala in mano «per stare inmezzo alla gente».

La situazione

In 14mila nelle case, nessuno in tendaE sta partendo la ricostruzione del centro::: Dall’inviato all’Aquila

Tra visioni propagandistiche «tutto be-ne» e «tutto male» sulla situazione all’Aquila aun anno dalla tragedia ne sono state dette ditutti i colori. Proviamo quindi a fare un bilan-cio “sine ira ac studio”, non solo da giornalistima anche da aquilani doc, con genitori e pa-renti vari sistemati negli appartamenti delprogetto C.a.s.e oppure in modo autonomocon contributo mensile di 600-800 euro, chevivono quotidianamente l’esperienza di ter-remotati. Iniziamo da un po’ di numeri, gli ul-timi disponibili dato che la situazione è incontinua evoluzione (verso il meglio).

Gli abitanti rimasti senza casa sono stati52.328. Di questi 4.746 sono ancora ospiti inalbergo, sia sulla costa sia in città sia in pro-vincia, a spese della Protezione civile; oltre27mila si sono arrangiati da sé, in affitto, ri-cevendo un contributo dallo Stato; oltre14mila sono alloggiati nelle “casette di Ber-lusconi”; 1.600 circa vivono nei moduli abi-tativi provvisori montati nelle varie frazionidella città; 800 circa sono ospiti nelle caser-me; nessuno, ormai da mesi, è sotto le tendea patire il freddo.

Certo, dormire a Pineto o Montesilvano edover venire ogni mattina nel capoluogo perlavorare non è comodo; nei nuovi quartierigli appartamenti sono dotati di ogni confortma nei dintorni mancano negozi e centri diaggregazione; per qualsiasi esigenza bisognaprendere la macchina, visto che il serviziopubblico è andato in tilt, e i centri commer-ciali hanno sostituito le piazze; i giovani si an-noiano e i vecchi non hanno più il bar pergiocare a carte; alcune famiglie sono state co-strette a iscrivere i figli in scuole lontane. Ep-però nel complesso, considerata la distruzio-

ne di un’intera città (mai in Italia, Messina1908 a parte, un sisma aveva raso al suolouna cittadina così grande e importante), c’èda essere soddisfatti. L’emergenza, dare atutti un tetto solido e sicuro sopra la testa, èstata gestita bene.

Sulla ricostruzione, invece, si può discute-re. Il polo farmaceutico è ripartito, L’Aquilarugby, un po’ il biglietto da visita della città,ha ricominciato a vincere qualche match nelSuper 10 e può perfino sognare i play-off,l’ospedale San Salvatore a Coppito sta lenta-mente tornando alla normalità. Ma nel cen-tro storico, la zona rossa off limits, è quasitutto fermo a un anno fa, cristallizzato in unvuoto che fa male al cuore. Si è iniziata la ri-mozione delle macerie, dopo un lungo rim-pallo sulle competenze, solo da due settima-ne e tra varie polemiche.

Ponteggi e puntellamenti (forse anche inu-tili, con grande spreco di risorse) sono statifatti, ma i cantieri veri e propri devono an-cora partire. Soprattutto, per colpa degli entilocali, mancano vere linee-guida. Cosa fare alposto di un palazzo crollato? Ricostruirlo talee quale usando gli stessi materiali o realizzar-lo in cemento armato o in acciaio e cristallooppure sostituirlo con un posteggio o unapiazza e quindi ridisegnare l’assetto urbani-stico? Non si sa niente. Gli studi tecnici delComune in un anno cosa hanno prodotto?Perché non sono stati coinvolti gli architetti ei pianificatori di fama mondiale che pure sierano proposti? Così si è giunti al paradossoper cui perfino un miliardario, che non vuolecontributi ma solo rifarsi in fretta la casa, sitrova con le mani legate. E la colpa non è nédi Guido Bertolaso né delle infiltrazioni ma-fiose.

M.S.K.

::: LE CIFRE

LE SCOSSEAlle 3,32 del 6 aprile 2009, unascossa sismica di magnitudo5,8 della scala Richter colpisceL’Aquila e i comuni limitrofi.Nei giorni successivi si susse-guono centinaia di altre scosse(150 il solo 7 aprile) alcunedelle quali superiore a magni-tudo 5 della scala Richter.

LE VITTIMEIl bilancio sarà di 308 vittime e1.600 feriti. Gli sfollati saran-no oltre 70mila alloggiati mo-mentaneamente in tendopoli,auto, alberghi. Parte di loro po-tranno poi tornare nelle lorocase.

I DANNISecondo le stime inviate dalgoverno Italianoalla Commis-sione Europea per accedere alFondo Europeo di Solidarietà,il danno ammonta a circa 10miliardi 212 milioni di euro.

AIUTIIl 28 aprile 2009 il governoemette un decreto urgente pergli aiuti all’Abruzzo: stanzia-mento immediato di 70 milio-ni di euro, l’invio di 700 solda-ti, fornitura di farmaci, sospen-sione del pagamento di tasse,contributi e mutui.

LE CASEI cittadini rimasti senza casasono 52.328. Di questi 4.746sono ancora in albergo; oltre27mila si sono arrangiati da sé,in affitto, col contributo dalloStato; oltre 14mila sono nelle“casette di Berlusconi”; 1.600vivono nei moduli abitativiprovvisori; 800 circa sono nel-le caserme.Nessuno, ormaidamesi, vive nelle tende.

IL FATTO E I FATTI

Sopra, la prima pagina del FattoQuotidiano di domenica con l’en -nesimo attacco a Bertolaso e allaricostruzione all’Aquila. A destra,operai al lavoro per la costruzionedelle case per gli sfollati. Dai so-pralluoghi condotti nelle settimanesuccessive al sisma in 73.484 edi-fici, pubblici e privati, risultò che il48,1%, ovvero 35.379 edifici, era-no inagibili (Lapresse)

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3Martedì 6 aprile 2010PRIMO PIANO

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URNE Alle elezioni la popolazione ha dimostrato di

stare col governo bocciando la presidente della Provincia

uscente in quota Pd, battuta pure nella sua PaganicaL’Aquila un anno dopo

commento

Quelli che tifanoper il terremotoPur di lucrare sulla tragedia i soliti noti falsificano la realtà.Che racconta di un successo apprezzato in tutto il mondo

(...) dopo il disastro, vedono qualcuno felice. Leiene col sismografo, insomma, gli avvoltoidell’angoscia, gli eterni e squallidi cantori del tan-to peggio tanto meglio.

Eppure, se fossimo un Paese serio, almeno at-torno alle vittime dell’Aquila riusciremmo a tro-vare un po’ di unità nazionale, un filo sottile deldolore condiviso, magari un po’ di orgoglio perquel che è stato fatto e di collaborazione perquanto c’è ancora (tanto) da fare. Se fossimo unPaese serio non ci sarebbe spazio per gli sciacalli,i travagli, i Paolo Ferrero, i (mis)Fatti e gli Anno-zero, pronti di nuovo a svuotare chili di fango suchi cerca faticosamente di risalire. Se fossimo unPaese serio non ci sarebbe spazio per l’odio dellapolemica durante la rievocazione del lutto.

Un successo unico

Si può essere anti-berlusconiani fino al midol-lo, infatti, ma non si può fare a meno di ricono-scere che in Abruzzo lo Stato ha risposto nel mi-gliore dei modi: a 48 ore dalla scossa c’erano già10mila soccorritori in azione, dieci mesi doponon c’era più nemmeno una tenda. L’idea di co-struire a tempo di record palazzine anti-sismi-che, al posto dei container, è stato un azzardo fe-lice: 15mila persone hanno avuto in tempi rapi-dissimi una sistemazione più che dignitosa. Enon è poco se consideriamo che dal Beliceall’Umbria, passando per l’Irpinia, ci sono italianiche da decenni stanno aspettando la ricostruzio-ne post-terremoto dentro i container. Ed è addi-rittura tanto se consideriamo che a Messina c’ègente che vive ancora nelle baracche del terre-moto anno d’oro 1908...

In Abruzzo invece niente baracche, nientecontainer e niente sprechi. Casette per tutti, oquasi tutti. Il mondo ci guarda, ci invidia, non acaso ci vuole copiare. Anche le scuole hanno ria-

perto regolarmente, le aule sono state ricostruitea tempi record, l’Università ha riconfermato20mila iscritti su 28mila. Certo, resta il problemadel centro storico dell’Aquila da ricostruire, ci so-no le macerie da portare via, i monumenti da re-staurare. E poi ci sono le imprese in affanno,l’economia da rilanciare, il lavoro che continua ascarseggiare. Ma le inevitabili difficoltà non pos-sono cancellare un dato di fatto: quello che è sta-to fatto in quest’anno è stato un miracolo di ef-ficienza, che nessun gufo può negare.

In barba all’aritmetica

Se fossimo un Paese serio, dunque, ci si trove-rebbe attorno a un tavolo per chiedersi: che cosaabbiamo realizzato? Che cosa resta da realizzare?Qui, invece, trionfano gli sciacalli dell’orrore, icorvi del dolore. Quelli che in tv già l’anno scorso,con i cadaveri ancora caldi e le bare aperte, eranosubito pronti a scatenare le polemiche contro laProtezione civile. Quelli che oggi, dalle colonnedel Fatto, parlano di “33mila famiglie che aspet-tano una casa” (33mila famiglie? Cioè 90milapersone circa? Ma se quelle colpite dal terremotosono state in tutto 70mila…). Quelli che portanole carriole, caricandole di interessi politici, comeha rivelato l’arcivescovo Giuseppe Molinari(«Qualcuno è molto interessato a queste manife-stazioni per poter entrare in cabina di regia...»).Quelli che sono disposti a fare a pezzi la logica el’aritmetica, il senso di appartenenza e la dignità,l’amore per il proprio Paese e per la verità, tuttosacrificato sull’altare della polemica, della picco-la speculazione politica, meschino cabotaggio diuna sinistra che dopo aver perso i voti e le elezio-ni riesce a perdere anche la faccia, facendosi tra-scinare fino in fondo dal proprio antiberlusconi-smo ottuso. Del resto, come stupirsi? Una voltafacevano il tifo per Mao e Stalin, adesso per il ter-remoto. Sempre di sciagure per l’umanità si trat-ta. Chissà perché continuano ad esserne così at-tratti...

CONSEGNE DI DOMICILIO

Sopra, la consegna di alcune delle case antisismiche realizzate dal governo. Le primesono state consegnate il 29 settembre 2009 e a dicembre è stata chiusa l’ultimatendopoli. In totale nelle casette alloggiano 14mila persone (lapresse)

::: segue dalla primaMARIO GIORDANO

.

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4 Martedì 6 aprile 2010 PRIMO PIANO

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L’ATTACCO Leoluca Orlando: «Gli aquilani hanno

aperto gli occhi, non si sono lasciati abbagliare dai

minzoliniani spot filogovernativi del Tg1»L’Aquila un anno dopo

«Vogliono infangare un grande lavoro»L’orgoglio del premier: «Qualcuno ha provato a minimizzare i risultati ottenuti dal governo e dai soccorritori, ma la realtà deifatti è incancellabile». Fischi alla lettura del messaggio, i dipietristi attaccano: c’è chi si è arricchito con i soldi dei terremotati

::: BRUNELLA BOLLOLI

I miracoli li fa solo il Signore, è la premessa diSilvio Berlusconi. «Comunque noi certamente abbia-mo garantito uno sforzo di assistenza agli aquilaniche non ha pari nella storia del nostro Paese e che èstato indicato come un modello a livello internazio-nale». Il bilancio del premier a un anno dal sismaabruzzese è affidato a una lunga intervista rilasciata alquotidiano locale Il Centro, un modo per ribadirel’azione del governo nel momento dell’emergenza, esoprattutto per ricordare agli “sciacalli” di andare aposarsi altrove. «Qualcuno ha provato a minimizzareo peggio ad infangare il lavoro svolto dal governo e daisoccorritori all’Aquila», denuncia. «Ma la realtà deifatti è incancellabile». Concetti espressi anche nellungo messaggio inviato al Consiglio comunalestraordinario, che si è tenuto ieri notte nella chiesadelle Anime Sante, in un clima piuttosto teso: i lavorisono stati interrotti più volte dai fischi rivolti da ungruppo di persone durante la lettura del messaggiodel premier. Qualche fischio anche per il messaggiodel presidente del Senato, Renato Schifani.

Applausi, invece, alla lettura delle parole del presi-dente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Invocalo stesso «spirito forte di coesione istituzionale e so-ciale», nel suo intervento per il sisma che ha spazzatovia 308 vite umane. Il Capo dello Stato pone l’accentosulla dignità, la fierezza e la capacità di reazione concui gli abruzzesi hanno saputo «affrontare lutti e dif-ficoltà di ogni genere». Ringrazia «l’insostituibile ap-porto dei volontari» e invita la Protezione civile a «de-dicarsi alle calamità naturali, ma senza perdersi in al-tre direzioni d’intervento pubblico». Per Napolitano,il Dipartimento della Protezione civile «è efficace-mente diretto». Tradotto: giù le mani da Guido Berto-laso perché ha lavorato bene. Il sottosegretario allapresidenza del Consiglio era presente a tutte le cele-brazioni (fiaccolata alle 3.32, l’ora della scossa deva-stante) per il primo anniversario della tragedia.

«Bertolaso è un uomo limpido», ha tagliato corto ilCavaliere, che poi si è soffermato sul “piano casa”,che vede al momento 20mila aquilani poter contaresu un tetto, nonostante le polemiche. «A Messina», haricordato, «ci sono ancora baracche per il terremotodel 1908». In Abruzzo alla fine di novembre tutte letendopoli eranochiuse. Tutti,conclude l’intervista alCentro, «hanno fatto la propria parte. Gli italiani de-vono essere fieri della ricostruzione dell’Aquila».

Prima aveva parlato Gianni Letta. Oggi è la giorna-ta del dolore, ha detto il sottosegretario nell’inaugu -rare la mensa dei poveri del Movimento celestiniano.Armonia e condivisione sono state le parole d’ordine,perché «non è il momento per i bilanci né, tantome-no, per le polemiche». Un discorso che, implicita-mente, è una risposta alle esternazioni dell’Italia deiValori di Antonio Di Pietro, incapace di trattenere ilproprio astio nei confronti di Berlusconi. Ad aprire ledanze è stato Leoluca Orlando, portavoce del partitodi Tonino. «L’Idv è vicina a tutti coloro che, nono-stante le mille promesse del governo, vivono ancoranelle tende o esiliati sulla costa». Poi, l’attacco pas-sando per la Rai. «Gli aquilani hanno aperto gli occhi,non si sono lasciati abbagliare dai minzoliniani spotfilogovernativi del Tg1, sono scesi in piazza e hannosimbolicamente rimosso da soli le macerie del centrostorico». Infine, le critichealla ProtezioneCivile. «Noisaremo accanto agli aquilani», sermoneggia il dipie-trista, «per controllare a fare sì che i fondi venganospesi per i terremotati e non per arricchire imprendi-tori amici o avvoltoi senza coscienza, come coloroche ridevano. Il 6 aprile dell’anno scorso noi non ri-devamo». A dare man forte al partito dei manettari, siè aggiunto Paolo Ferrero, portavoce della Federazio-ne della Sinistra. «È una vergogna che il governo Ber-lusconi abbia trasformato gli effetti del terremoto inun set teatrale mediatico e la mancata ricostruzionein speculazione sulle new town». E Rosi Bindi, del Pd,alla Messa di Collemaggio ha parlato di «dolore e sgo-mento», ma poi ha avvertito che «c’è ancora molto dafare». Presenti tutte le autorità abruzzesi, oltre al sin-daco di Roma, Gianni Alemanno e al presidente dellaRegione Lazio, Renata Polverini.

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L’augurio del premier

Le parole di Silvio agli abruzzesi«Ora tocca a voi finire l’opera» Abbiamo

garantito uno sforzodi assistenzaagli aquilaniche non ha parinella storiadel nostro Paese.

SILVIO BERLUSCONI

L’Italia ha saputounirsi con esemplareslancio e generosità.L’azione di soccorso edi assistenza ha vistola mobilitazionerapida ed efficacedi tutti i soggettiistituzionalie del mondodel volontariato.

GIORGIO NAPOLITANO

Per laricostruzioneci vorranno diversianni. Questolo sapevamofin dall’inizioe abbiamo fattola scelta precisadi dare, intanto, atutti una casa e nonlasciare i cittadininei container.

GUIDO BERTOLASO

CON OBAMA

La visita di Silvio Berlusco-ni all’Aquila insieme al pre-sidente degli Stati Uniti Ba-rack Obama nei giorni im-mediatamente successivial sisma. Anche dall’esteroci fu l’invio di aiuti e gli Usasi offrirono di partecipare alrecupero di alcune chiese(Fotogramma)

::: SILVIO BERLUSCONI

Signor presidente, signor sinda-co, signori consiglieri, voglio confer-mare che nulla è cambiato nel coinvol-gimento del governo e dell’intero Paesenella vicinanza alla popolazione, nellacondivisione della sofferenza che ha at-traversato i cuori e le menti di tutti gliaquilani. Un anno è passato dal terre-moto, un periodo troppo breve per sa-nare le ferite aperte un anno fa nellamente, nel cuore e nel fisico di chi havissuto quel dramma.

In un anno siamo stati in grado di farfronte alle urgenze immediate, con unamobilitazione straordinaria impernia-ta sulla capacità da tutti riconosciutadella nostra Protezione Civile, che in-sieme al governo e in collaborazionecon le amministrazioni della Regione,della Provincia e dei Comuni, ha per-messo di far fronte alle necessità di as-sistenza alle oltre 70mila persone sfol-late, procedendo fin da prima dell’esta -te ad una attività di costruzione di nuo-ve strutture, abitative e non solo, indi-spensabili per non obbligare gli abitan-ti ad una diaspora che sarebbe stataesiziale per il futuro della città e degli al-tri Comuni del cratere. In tempi im-pensabili, abbiamo realizzato alloggiper oltre 20mila persone, pensati comeabitazioni di transizione per evitare agliaquilani il calvario dei container e dellealtre soluzioni di fortuna utilizzate intutti i precedenti disastri sismici.

Abbiamo consentito che la scuola ri-prendesse in tutti i Comuni del craterein tempo utile per non perdere l’annoscolastico. Abbiamo ripristinato i servi-zi essenziali, approntato i siti per le atti-vità istituzionali e le strutture per con-sentire alle comunità dei credenti dinon disperdersi. Tutto questo, pur im-pressionante per quantità di risorseumane e finanziarie impegnate, nonpoteva bastare a riportare indietro il ca-lendario ad una data precedente il 6aprile dello scorso anno, né a conside-rare esaurito l’impegno del governo edegli abruzzesi nell’opera di ricostru-zione.

Il nuovo Commissario e le sue strut-ture hanno ora come priorità la rico-struzione della città dell’Aquila e deglialtri centri terremotati. In questa nuovafase occorreva un segno che indicassecome, per la ricostruzione, la leader-ship debba necessariamente essereespressa dalle forze locali, dalle istitu-zioni, dalle amministrazioni, dalla so-cietà civile abruzzese.

Per ciò che era indispensabile nellaprima emergenza, per ciò che risultavanon differibile abbiamo utilizzato lemigliori professionalità disponibili nelPaese e la struttura di governo più ido-nea alla gestione. Nessuna scelta è statacompiuta, nessuna opera progettata erealizzata senza la condivisione delleamministrazioni abruzzesi, ma è statoil governo ad assumere direttamente laresponsabilità di rendere compatibilile scelte fatte con i tempi dettati dalleesigenze dei cittadini. Ora occorre ro-vesciare lo schema, occorre che sianole istituzioni abruzzesi e aquilane a farsicarico delle decisioni da adottare, della

definizione delle priorità, delle condi-zioni affinché i programmi e i progettiabbiano tempi ragionevoli e certi.

Il governo non si defila, non abdicaagli impegni presi, ma partecipa attiva-mente alla cordata a guida abruzzese.Abbiamo già impegnato, rendendoledisponibili, ingenti risorse per la rico-struzione. Adesso occorre che questerisorse vengano investite con sollecitu-dine, come è necessario che i program-mi futuri assumano la forma di progettiverificabili e quantificabili, in modoche la pretesa mancanza di certezzasulle risorse necessarie a completare laricostruzione non diventi un alibi percarenze progettuali e per rinvii ingiusti-ficati delle azioni immediatamentepossibili.

Le modalità con cui le risorse pubbli-che verranno stanziate ed erogate do-vranno tenere conto sia della necessa-ria gradualità degli interventi possibili,sia del rigore progettuale con cui le isti-tuzioni abruzzesi sapranno tradurre inrealtà il desiderio dei loro cittadini diabitare di nuovo, in tutta sicurezza, iluoghi a loro cari, di fruire nuovamentedegli spazi e degli edifici monumentalied artistici della loro città.

Voglio, quindi, esplicitare con chia-rezza il mio impegno personale e di ca-po del governo affinché questa atten-zione e questa azione in favore dellepopolazioni colpite dal sisma continuia tradursi nei risultati concreti e solleci-ti da tutti auspicati. Credo sia questo ilmodo più concreto per essere vicini aicittadini che hanno vissuto questa ter-ribile esperienza, ai quali ci sentiamouniti nel dolore del ricordo e nella de-terminazione della rinascita.

Pubblichiamo ampi stralci del mes-saggio che il premier Silvio Berlusco-ni ha inviato alle autorità aquilaneper il primo anniversario del sisma

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5Martedì 6 aprile 2010

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6 Martedì 6 aprile 2010 ITALIA

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l’analisi

I VOLTI SCELTI DALLA BERLINGUER

Giro di conduttori al Tg3: in arrivo il marito della Busi

(...) sono all’incirca quelle della Juven-tus. La magica Zebra bianconera è allecorde. Proprietà in stato confusionale.Manager sempre più inadatti al compi-to. Allenatore bravo, ma senza autorità.Giocatori spompati, incerti sul campo,con poca stima di se stessi, sgomentiper quanto sta accadendo. Certo, unasocietà di calcio non può chiudere, per-derebbe il capitale. Ma un partito, sevuole, può farlo. Per non perdere deltutto il capitale che lo riguarda, i voti. Eper rinascere e conquistare nuovi elet-tori.

La fine del Pd può sembrare una so-luzione drastica che cancella tutte lesperanze. Ma non è così. E comunque èimposta da una serie di circostanze chequi ricorderò in modo essenziale. Pri-ma di tutto, da quasi due anni il Pd staperdendo una battaglia elettorale dopol’altra. Per limitarci alle Regioni, ha per-so l’Abruzzo, la Sardegna, il Piemonte,il Lazio, la Campania, la Calabria. Unalegnata da ricovero in ospedale. Conl’aggravante che il vertice del partito siè subito affrettato a negare la sconfitta.

Il secondo guaio del Pd è che, di fron-te alla batosta, si sono rifatti vivi gli an-tichi padroni del partito, a cominciareda D’Alema e da Veltroni. Non sonousciti dal limbo per incoraggiare il se-gretario Pier Luigi Bersani, ma per se-gargli le gambe. Lo spettacolo è diven-tato grottesco. Si è visto un sopravvis-suto come Veltroni annunciare unasua fondazione, per non essere da me-no del compagno Max. Un propositopoi rinviato per l’opposizione deglistessi veltroniani. Compagni di buon-senso e per niente ansiosi di sfondare ilmuro del ridicolo per soddisfare lesmanie di rivincita che eccitano “Uol -ter”.

Proprio le frecce avvelenate dirette

su Bersani ci svelano un terzo guaio delPd. Il partito è diventato un territorio diguerra interna dove i segretari duranolo spazio di un mattino. Fra il 2009 e il2010 ne abbiamo visti passare tre. Pri-ma Veltroni, poi Dario Franceschini,quindi Bersani. Oggi si annuncianonuovi arrivi. Non è un mistero che Ni-chi Vendola, l’unico vincitore rosso inun’area difficile, voglia conquistare ilrango di leader. Ma nessuna aziendaresisterebbe a un turn over così sfi-brante. Può resistere un partito? Credodi no.

Gli altri guai

Del quarto guaio è responsabile Ber-sani. È stato lui a cedere quote impor-tanti di potere a soggetti esterni troppoforzuti e vogliosi di comandare. Uno èAntonio Di Pietro, capo di un partitocarnivoro che ha per unico scopo divo-rare il Pd. L’altro è “Repubblica”, ormaitanto decisiva nell’elettorato democra-tico da poter invocare l’arrivo di un Pa-pa straniero, ossia di un leader esternoal partito.

L’ultimo padrone nascosto è un alie-no a più teste: il televisionismo rosso,

guidato da un ras imbattibile come Mi-chele Santoro. Sono state queste treforze superiori a dettare il tono e il rit-mo della campagna elettorale demo-cratica. Puntando tutto sull’avversioneradicale a Silvio Berlusconi. Il risultatol’abbiamo visto.

Il quinto guaio deriva da un gravepeccato d’omissione compiuto da Ber-sani e dal suo team di cervelloni. Ave-vano un grande obiettivo davanti a sé:iniziare il recupero degli elettori socia-listi che nel 1994 erano passati dal Psi aForza Italia e quindi al Popolo della Li-bertà. Ecco uno scopo esistenziale an-che per il partito che nascerà sulle ce-neri del Pd. Per spiegarmi meglio, pre-senterò qualche dato numerico.

Prima di Tangentopoli

Le ultime elezioni politiche primadella catastrofe di Tangentopoli si eratenute il 5 e il 6 aprile 1992. In quell’oc -casione, votarono per il Psi, ancora gui-dato da Bettino Craxi, 5 milioni e 343mila elettori, il 13,6 per cento. Per offri-re un termine di confronto, la percen-tuale del Pds (ex Pci) fu del 16,1. Poi ilPsi di fatto sparì. Due anni dopo si ritor-

nò a votare e fu il trionfo di Forza Italia.Quanti voti socialisti passarono a Ber-lusconi? Di certo davvero tanti. Cosìcome furono tantissimi i democristianiche non votarono per il Partito Popola-re guidato da Mino Martinazzoli, bensìper il forzismo del Cavaliere.

Come sappiamo, il Pd era nato conl’ambizione di raccogliere sotto le pro-prie bandiere non soltanto gli ex-co-munisti, ma pure cattolici, socialisti elaici. Doveva essere questa la forza veradel partito nato con Veltroni. Ma alloraci sono due domande inevitabili.Quell’obiettivo è stato raggiunto? No.Si è almeno tentato di raggiungerlo?Neppure. Il Pd di Veltroni, di France-schini e di Bersani ha soprattutto snob-bato i socialisti. E non ha fatto nienteper offrire asilo alla diaspora che daldefunto Psi era emigrata verso Berlu-sconi.

Leader superati

Perché questo tentativo è rimastosulla carta, ammesso che qualcuno ab-bia previsto di compierlo? La spiega-zione rivela il peggiore dei guai del Pd. Ilpartito oggi guidato da Bersani è vec-chio. È logorato dalla sua stessa storia.È guidato da leader sorpassati, incapa-ci di strategie innovative e tuttavia bo-riosi come un tempo. È sempre piùlontano dalla società italiana del 2010.Non è la prima volta che lo scrivo. Maoggi ho trovato un testimone eccellen-

te che è difficile smentire.Il testimone è Michele Salvati, l’intel -

lettuale che è stato il primo teorico delPd. Intervistato la domenica di Pasquada Tommaso Labate del “Riformista”,Salvati non ha peccato di reticenza. Hadetto: «Il Pd non è per niente un partitonuovo. È un soggetto politico da PrimaRepubblica. La somma di due vecchieculture che non hanno la benché mini-ma idea di come sia cambiata l’Italia».Le culture, ha spiegato Salvati, sonoquelle di «un po’ di ex comunisti con-vertiti alla socialdemocrazia e di unpezzo della sinistra democristiana».

Sempre secondo Salvati, il risultato èscoraggiante. E non può essere cam-biato neppure facendo largo ai giovani:«Ho l’impressione che anche i giovanidel Pd siano vecchi, che non abbianonessuna autorevolezza, né il coraggiodi fare analisi innovative. Questa situa-zione assomiglia molto all’epoca in cuila Thatcher andò al governo in GranBretagna e i laburisti non furono capacidi risalire la china per quasi vent’anni».

Basta questo elenco di guai per farmorire un partito o spingerlo a chiude-re bottega? Forse no. Ma i partiti di ogginon sono più i dinosauri corazzati dellaPrima Repubblica. Sono soggetti debo-li. A cominciare dal Popolo della Liber-tà, dove ormai divampa la guerriglia in-terna, per il momento frenata dal suc-cesso nelle regionali. Certo, possonofar finta di niente. Sulla base dell’anticomotto andreottiano: “Tirare a campareè sempre meglio che tirare le cuoia”.

Ma per ritornare al Pd, ogni minuto èprezioso. L’allarme rosso l’ha già suo-nato Massimo Cacciari: se non cam-biamo tutto, siamo fottuti. Le stradeper sopravvivere e rilanciarsi sono ri-maste pochissime. La bottega può es-sere chiusa da chi oggi la conduce. Op-pure può esserci una sollevazione in-terna, una rivolta soprattutto nordista,per ribaltare il potere centrale e man-darlo a casa. Se debbo dire la mia, cispero poco.

Forse i big democratici avrebbero bi-sogno di un aiutino. Per esempio, delcavalier Berlusconi. Che gli spieghi inche modo ha fatto lui a creare un par-tito dal niente.

Studio nuovo e nuovi conduttori. Trattandosi del Tg3, però,nessuno dice nulla. La “zarina” Bianca Berlinguer, così vienechiamata il direttore del telegiornale di Raitre, si appresta acambiare la scenografia dello studio e a promuovere almenodue volti nuovi per l’edizione delle 19, ovvero quella principale.Il risiko di volti e voci dovrebbe premiare, in particolare, Riccar-do Chartroux, inviato e attualmente in forza agli esteri, nonchémarito di Maria Luisa Busi (la “pasionaria”del Tg1), AlessandraCarli, già in conduzione alle 21 e 10 e Niccolò Bellagamba, voltodell’edizione flash di Linea Notte. I primi due, Chartroux e Carli,dovrebbero prendere il posto di Giuliano Giubilei, che si sta fa-

cendo in tre: vice direttore e doppio turno di conduzione alle 19.Resta al suo posto, invece, Maria Cuffaro, volto di punta del te-legiornale di punta del Tg3, molto apprezzata dalla Berlinguer.La quale, a dire il vero, vorrebbe tornare in conduzione, lascian-do Linea notte. Ma per farlo serve l’ok di viale Mazzini, dove co-munque gode di buoni rapporti. A turbare, invece, il quieto vi-vere del Tg3 è stato l’arrivo dal Tg1 di Riccardo Colzi. Il suo pri-mo atto, all’indomani dell’insediamento alla guida del coordi-namento delle edizioni, è stato la «ristrutturazione» degli orari,togliendo i privilegi a chi faceva “solo” la mattina.

ENRICO PAOLI

Dopo la sconfitta alle Regionali neppure gli elettori democratici credonoche il partito possa riprendersi. Gli errori? Aver inseguito Di Pietro, Santoroe Repubblica, aver perso i socialisti e ora far ritornare Veltroni e D’Alema

Sinistra salvase chiude il Pd

::: segue dalla primaGIAMPAOLO PANSA

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7Martedì 6 aprile 2010

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8 Martedì 6 aprile 2010 ITALIA

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::: IL DOPO-VOTO

Più che la giustiziaai cittadini interessail taglio delle tasseLa priorità degli elettori è pagare meno imposte. Silviolo promette dal ’94, ora ci sono le condizioni per farlo

(...) sia urgente i sostenitori di“tutto va ben, madama la mar-chesa” farebbero bene a ricon-siderare la loro opinione. Comesi possa ritenere accettabileun’amministrazione della giu-stizia caratterizzata da tempibiblici dei processi, innocenti ingalera (la metà dei detenuti è inattesa di giudizio e quindi inno-cente in base al dettato costitu-zionale), arresti arbitrari, viola-zione sistematica del segretoistruttorio, avvisi di garanzia re-capitati alla stampa anziché agliinteressati e sistematica viola-zione delle leggi da parte di fun-zionari inamovibili e impunibiliè un mistero impenetrabile.

Naturalmente, che il 60% deipartecipanti al sondaggio indi-chi il fisco come la priorità pri-ma in materia di riforme, seconferma perché questo siastato il messaggio vincente diBerlusconi per sedici lunghianni, sottolinea anche l’inac -cettabilità della totale inadem-pienza in materia, malgradosette anni di governo a largamaggioranza (2001-06, 2008-10). La promessa del presidentedel Consiglio all’indomani delleelezioni regionali e le donchi-sciottesche esternazioni delministro dell’Economia («in treanni faremo la più grande rifor-ma fiscale di tutti i tempi») ras-sicurano assai poco. Se era tan-to urgente e popolare perchénulla è stato fatto sinora? Se nel2001-06 si può sostenere che glialleati (Udc e An) si misero ditraverso, oggi quel problemanon dovrebbe esistere: perchémai allora si sono sciupati dueanni nei quali peraltro la crisieconomica ha reso ancora piùurgente la riforma fiscale?

La triste verità è che l’accu -mularsi di occasioni mancate erinvii senza giustificazione ren-dono poco credibili queste no-bili promesse. Come se non ba-stasse sembra mancare del tut-to la percezione corretta delladirezione verso cui muovere: ilproblema, infatti, non è quellodi passare dalla “tassazionedelle persone” a quella “dellecose”, anche perché queste ul-time purtroppo non paganotasse che vengono sempre ine-vitabilmente sopportate dapersone fisiche. Né si vede per-ché spostare una parte del ca-rico fiscale dall’imposizione di-retta a quella indiretta dovreb-be essere considerato una radi-

cale riforma del fisco. Quanto,infine, all’idea dell’entitàdell’imposizione precalcolatadagli uffici delle imposte e indi-cata in una sorta di bollettinoda recapitare al contribuente, lasua desiderabilità si riduce con-siderevolmente sol che si tengapresente la disinvolta capacitàdegli uffici di pervenire a con-clusioni demenziali nei lorocalcoli (“bollette pazze” e simi-li).

Se il bollettino indica un im-porto spropositato, il ricorso alcontenzioso tributario diventainevitabile, con i costi, le lun-gaggini, i fastidi e i rischi che so-no ben noti ai contribuenti. Ilnostro fisco non ha bisogno dioperazioni cosmetiche ma diriforme radicali e ciò dovrebbeessere ben noto a chiunque sene sia occupato anche solo disfuggita.

Vorrei ricordare che il nostroapparato di balzelli e tributirende pochissimo all’erario,grava in misura intollerabile sualcune categorie di contribuen-ti, è incomprensibile, farragi-noso e arbitrario, punisce il la-voro, il risparmio e l’investi -mento, scoraggia la produzionee l’occupazione. Pensare diporvi rimedio con pannicellicaldi è offensivo per l’intelli -genza degli italiani.

Ho ripetutamente sottoli-neato su queste colonne i van-taggi che avrebbe per tuttil’adozione di un’unica aliquotadi imposta sia in termini di get-tito per l’erario sia per le sueconseguenze positive sull’eco -nomia sia infine, ma non menoimportante, per la correttezzadei rapporti fra contribuenti efisco. Quell’idea faceva partedel programma di Forza Italianel 1994: a insistere perché lapresentassimo fu proprio SilvioBerlusconi in persona che miseda parte le mie perplessità evolle che costituisse il puntopiù significativo del nostro pro-gramma. Aveva ragione lui co-me l’esperienza di questi anniha dimostrato: i paesi che han-no adottato la “flat tax” hannoavuto prestazioni economichemolto soddisfacenti e introiti fi-scali crescenti.

Che possa muovere in questadirezione chi continua a ritene-re che la riduzione delle aliquo-te sia sinonimo di diminuzionedelle entrate tributarie è perlo-meno dubbio ma saremmo fe-licissimi di potere riconoscereche il nostro scetticismo era in-fondato.

::: I PUNTI

FORZA ITALIA

L’adozione di un’unica ali-quota di imposta sia in ter-mini di gettito (la cosiddettaflat tax) per l’erario sia per lesue conseguenze positivesull’economia era l’idea for-te che faceva parte del pro-gramma di Forza Italia nel1994. A insistere per la pre-sentazione di quel modellofiscale fu proprio Silvio Ber-lusconi.

GLI SCAGLIONI

Il sistema sull’imposta delreddito delle persone fisiche(Irpef) si basa su cinque sca-glioni. Da 0 a 15.000 europrevede un’aliquota del23%, da 15.000 a 28.000euro al 27%, da 28.000 a55.000 euro al 38%, da55.000 a 75.000 euro al41% e oltre i 75.000 euro al43%.

LA FLAT TAX

La flat tax è un sistema fisca-le non progressivo che soli-tamente fa riferimento alleimposte sul reddito familia-re tassate con un’aliquotafissa. Fu ideata per la primavolta nel 1956 dall’econo -mista statunitense MiltonFriedman. Sistemi di flat taxsono stati introdotti anchenei paesi baltici Estonia, Let-tonia e Lituania con un’ali -quota unica rispettivamentepari al 24%, 25% e 33%.

L’Italiaa due

(...) elettorale, e stasera attende ad Arcore la pattu-glia leghista. È la classica cena del lunedì - con Um-berto Bossi, Roberto Calderoli, Aldo Brancher - po-sticipata di un giorno per via delle festività. Stavolta,però, non è solo un appuntamento di routine. Si trat-ta di mettere in cantiere il programma di tre anni concui il presidente del Consiglio vuole portare a termi-ne il suo mandato da qui al 2013. Il che significa so-prattutto riforme.

PATTO A DUE (PIÙ UNO)C’hanno provato a dire che il Carroccio, dopo il

successo elettorale rimediato al Nord, sarebbe di-ventato un problema per il capo del governo. E inve-ce la formula che guida solidamente il centrodestra èsempre la stessa: “B al quadrato”, Berlusconi e Bossi.Non è un caso se, su riforme, giustizia, fisco equant’altro, il Cavaliere sondi il Senatur ancora pri-ma di convocare il suo partito: l’asse è questo. Pa-zienza per Gianfranco Fini che, all’indomani del 6 a7, aveva chiesto un patto a tre con Silvio e Umberto,invocando un posto pure per lui alla plancia di co-mando. Non è andata proprio come desiderava ilpresidente della Camera. Berlusconi? Incontrerà ilsocio in seconda battuta. Forse mercoledì, forse no.Sicuramente domani si riunisce l’ufficio di presi-denza del Popolo della Libertà per cominciare a par-lare di riforme. Ci stanno lavorando i vertici deigruppi parlamentari, in «pieno accordo con i finia-ni», giura Gaetano Quagliariello. La proposta delpartitone azzurro? Si tratterà di «un testo non chiu-so», ma aperto alle «indicazioni» del «resto dellamaggioranza e dell’opposizione», spiega il vice ca-pogruppo del PdL Senato. Allo stato, però, non c’èancora nulla di definito e, nel corso della riunione didomani, il vertice del PdL si limiterà ad approvareuna relazione sui tempi e i modi delle riforme. Per iltesto vero e proprio se ne riparlerà settimana l’altra.Orientamenti? Due su tutti. Agli ex Forza Italia piacedi più un premierato forte, sul modello anglosasso-

ne, che conferisca più poteri al presidente del Con-siglio. L’altro, quella che garba ai finiani, è un semipresidenzialismo importato, con correttivi, dallaFrancia. In entrambi i casi rimane aperta la questio-ne della fiducia: se si arriva al Senato federale, comechiede la Lega, il rapporto fiduciario con l’esecutivotoccherebbe solo a Montecitorio e questa soluzionenon piace a tutti, nel PdL. Ma sono questioni tecni-che successive, qui siamo ancora un bel po’ lontani.L’opposizione? Il gesto di tendere la mano va fatto,Berlusconi l’ha promesso al Capo dello Stato GiorgioNapolitano. Ma il gioco, fa capire Fabrizio Cicchitto,lo conduce il partito di maggioranza relativa: «Peraprire un confronto serio sulle riforme istituzionali»,dice il capogruppo azzurro alla Camera, «bisogneràtenere conto della linea che sta definendo il PdL» eche arriverà a «una posizione comune del centrode-stra» in accordo con la Lega. Una volta fatto questo«è ovvio che va aperto un confronto con l’Udc e ilPd». Linea confermata anche da Maurizio Gasparri:«Noi andiamo avanti, forti della confermata fiduciadegli italiani. Giustizia e fisco sono le nostre priori-tà», ricorda il presidente dei senatori del PdL, «nonfaremo imposizioni, ma non subiremo diktat».

«DETERMINATI. ANCHE SE...»Ai suoi uomini, il presidente del Consiglio ha fatto

capire di essere determinato a cambiare la Carta nel-le parti relative alla forma del governo (presidenzia-lismo) e dello Stato (federalismo). Ma non è che in-tende impiccarsi al tema delle riforme costituziona-li. Alla fine il Paese ha altre priorità e lui ne deve tene-re conto. Il leader della maggioranza, se deve compi-lare un elenco di cose da fare, preferisce inserireprovvedimenti che abbiano un impatto immediatosull’immaginario dell’elettorato, come giustizia etasse. Nella top ten berlusconiana non trova spazio ilrimpasto governativo. Anzi, Silvio non ne vuole pro-prio sentir parlare. Ecco perché si appresta a un ra-pido cambio alle Politiche agricole (Fuori Zaia, den-tro Galan) e basta così. Bossi? Finirà per cedere il mi-nistero: tra alleati c’è un accordo scritto e depositatodal notaio.

Oggi primo confronto post voto tra Berlusconi e illeader padano che è diventato l’interlocutore principaleper le riforme. Accordo dal notaio: al PdL l’ Agricoltura

le riforme

::: segue dalla primaANTONIO MARTINO

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::: segue dalla primaSALVATORE DAMA

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COMUNE di FABRIANO

Il Responsabile dell’Ufficio “Gare e contratti” rende noto che

con determinazione dirigenziale n. 128 del 24/02/2010 il servizio

in oggetto è stato aggiudicato definitivamente alla Cooperativa

KCS CAREGIVER via Manzoni n. 4, Bergamo, che ha ottenuto

in sede di gara il punteggio complessivo di 92 punti su 100 ed

ha offerto il prezzo di € 1.155.202,37 oltre IVA. Informazioni di

maggior dettaglio relative all’esito della gara sono reperibili sul

sito internet: www.comune.fabriano.an.it - gare e concorsi -

bandi di gara e appalti - esiti.

Fabriano, 12/03/2010

IL RESPONSABILE DELL’UFFICIO

Gare e contratti

Dott. Luca Giacometti

AVVISO SUL RISULTATO DELLA PROCEDURA APERTAPER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA

DOMICILIARE, SAD, A FAVORE DI SOGGETTIRESIDENTI NEI COMUNI DELL’AMBITO TERRITORIALE

SOCIALE N. 10 DELLA DURATA DI ANNI DUE

ARPA Agenzia Regionaleper la Protezione dell’Ambiente

della LombardiaV. le Restelli, 3/1 – 20124 MILANO

ESTRATTO BANDO DI GARA

ARPA Lombardia indice gara a proceduraaperta con criterio di aggiudicazione pre-visto dagli artt.81 e 82 del D.Lgs.12/4/2006 n.163 secondo il criterio delprezzo più basso per la fornitura del servi-zio di noleggio, lavaggio, stiratura emanutenzione di abiti da lavoro e ad altavisibilità occorrenti ad ARPA Lombardiaper un periodo di 36 (trentasei) mesi(eventualmente rinnovabile per un perio-do massimo di ulteriori 36 mesi). Il termi-ne di ricezione delle offerte (redatte in lin-gua italiana) dovrà avvenire entro e nonoltre le ore 12,00 del giorno 05/05/2010.Le ditte interessate a partecipare alla garapotranno accedere alla documentazionerelativa al presente estratto collegandosial sito internet www.arpalombardia.it neimodi e nei tempi previsti dal bando digara integrale inviato alla GUUE in data22/03/2010.

IL DIRETTORE GENERALE

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9Martedì 6 aprile 2010ITALIA

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::: IL DOPO-VOTO

ACCOPPIATA VINCENTE

Silvio Berlusconi e Umberto Bossi si incontrano questa sera per parlare di riforme: dal presidenzialismo fino ad arrivarea una modifica del sistema fiscale. È la classica cena del lunedì, con lo stesso leader della Lega, il ministro dellaSemplificazione Roberto Calderoli e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Aldo Brancher, posticipata di ungiorno per via delle festività. È il modo scelto dal premier per riprendere in mano l’agenda politica del Paese, mollatanel fine settimana anche per assorbire le fatiche della campagna elettorale Olycom

Il convegno di FareFuturo

Fini aspetta il faccia a faccia con il premiere spinge sul presidenzialismo alla francese::: TOMMASO MONTESANO

ROMA

Semipresidenzialismo al-la francese. E possibile riformaelettorale che introduca in Ita-lia, sempre sul modello di quel-lo che accade in Francia, il dop-pio turno. Il tutto accompagna-to dall’auspicabile accordo conl’opposizione.

In attesa del faccia a facciacon Silvio Berlusconi, previstoal rientro del Cavaliere a Roma,Gianfranco Fini e i suoi conti-nuano a tessere la loro tela sulleriforme. In agenda spicca l’ap -puntamento di giovedì prossi-mo, quando FareFuturo, la fon-dazione presieduta dal presi-dente della Camera, si cimente-rà sul tema “Quinta repubblica:un modello per l’Italia?”. Unconvegno per capire se l’archi -tettura costituzionale gollistapuò rappresentare una soluzio-ne anche al di sotto delle Alpi.

Ad aprire i lavori, ai quali par-teciperanno alcuni studiosi ap-partenenti all’Ump, il partitodel presidente Nicolas Sarkozy,sarà lo stesso Fini. «Lanceremoal Popolo della Libertà una basedi discussione», anticipa AdolfoUrso, viceministro dello Svilup-po economico e segretario ge-nerale della fondazione. Non èun mistero che per i finiani èproprio il modello francesequello che si adatterebbe me-

glio alla realtà del nostro Paese.«Tra i modelli presidenziali cisembra quello più attinenteall’Italia, che come la Franciavanta un sistema bipolare»,conferma Urso. Il modelloamericano, infatti, è ritenutotroppo “estremo” per l’Italia -«lì c’è il bipartitismo» - mentrequello austriaco è giudicato«soft». L’eventuale adozione delsistema francese, in ogni caso,si porterebbe dietro l’adozionedi una legge elettorale fondatasul doppio turno. «Intanto perl’elezione del presidente dellaRepubblica, poi sarebbe op-portuno avviare una riflessioneper l’estensione alle modalitàcon cui eleggere il Parlamento»,osserva il numero due di Fare-Futuro, che tuttavia tende lamano agli alleati: «La discussio-ne è aperta, senza dimenticareche qualsiasi sistema dovrà es-sere conciliato con il federali-smo».

I finiani non rinunciano altentativo di coinvolgere un pez-zo dell’opposizione nel percor-so riformatore. «È giusto e do-veroso che la maggioranza PdL-Lega definisca la sua proposta,ma questa deve essere aperta alconfronto con la minoranza,nella speranza che questa si li-beri davvero dai diktat dei mas-simalisti», osserva Urso. Dispo-nibilità, però, che non significaconsegnare le chiavi delle rifor-

me all’opposizione: «Nessunpacchetto chiuso, ma nessunpotere di veto». Posizione che siavvicina molto a quella dei fe-delissimi di Berlusconi. Le rifor-me, infatti, andranno comun-que fatte, avverte il colonnellodi Fini. «C’è un tridente in cam-po costituito da Berlusconi, Finie Bossi che può dare certezzesull’apertura della stagione del-le riforme e porre le basi peruna riforma largamente condi-visa». Guai a sprecare la secon-da parte della legislatura, avver-te Urso: «Per la maggioranza fartrascorrere tre anni invano sa-rebbe una catastrofe, a maggiorragione adesso che è convintoanche Bossi».

Il giorno di Pasqua lo stessomessaggio è stato recapitato alpresidente del Consiglio attra-verso l’abituale canale di Ffwebmagazine, il quotidiano on linedella fondazione. «Gli italianiaspettano, con fiducia decre-scente, la rivoluzione liberaleannunciata ormai sedici annifa. È l’ultima chiamata per le ri-forme e forse anche per avviareun’elaborazione culturale in-terna al partito che porti versoun sistema di idee e una piatta-forma programmatica coeren-te». Le prime mosse - i vertici traBerlusconi, Bossi e Fini e laconvocazione degli organi delpartito - «sembrano quelle giu-ste. Aspettiamo con fiducia».

Qui Silvio

Tocca al Cavalieredifenderel’Unità d’Italia

Qui Bossi

Un ministero in menoper portare a casail federalismo fiscale

::: MARTINO CERVO

La diarchia uscita dal voto delle Regionali2010 si ritrova oggi a Villa San Martino, chez Sil-vio. Berlusconi e Bossi si erano lasciati sul palcodi piazza San Giovanni il 20 marzo scorso. Loscenario è cambiato. La valanga verde culmina-ta con la conquista di Piemonte e Veneto hannorafforzato la coppia, vincolandola in manieraancor più netta di quanto già non fosse. L’incon -tro di oggi, se pure non sarà evidentemente l’ul -tima parola su nulla, è significativo per almenoun paio di motivi. Primo: sarà un caso, ma ha uncerto valore il fatto che Berlusconi veda primaBossi (con lui ministro Calderoli e il “ponte uma-no” tra Carroccio e PdL, Aldo Brancher) e poil’ufficio di presidenza e gli organi del suo partito.Secondo: la sfida che, al di là della cena di doma-ni, il rapporto col Senatur consegna al Cavaliereper i prossimi 3 anni senza tornate elettorali, neiquali gli unici test delle urne riguarderanno alcu-ni grandi comuni “sensibili” ai rapporti PdL-Le-ga, Milano e Torino su tutti.

La sfida è tenere insieme il Paese. Riconosce-re, in prosaicissimi termini di pesi e contrappesi,la centralità della Lega Nord evitando da un latoun percepito “sbilanciamento” del governo ri-spetto alle istanze di un partito fortissimo pro-prio perché “territoriale”, dall’altro un rischioprobabilmente anche maggiore: quello di faredel PdL un partito a vocazione, se non meridio-nalista, vicino a qualcosa di simile. Parlare di ri-forme nella politica italiana ha significato per unperiodo di tempo lunghissimo, più che plasma-re effettivamente i contorni della convivenzaistituzionale o le famose regole del gioco in spi-rito rigorosamente condiviso, usare il bilancino,fare guerre di posizione e assestare colpi più omeno bassi a rivali e alleati, salvo poi non farenulla ma contrabbandandolo con altri interessi.Da questo punto di vista, l’incredibile dibattitosulla legge elettorale che ha coinciso con il bre-ve, secondo governo Prodi è stato una lezionememorabile.

Berlusconi ha l’occasione per provare a tene-re assieme entrambe le cose: mediare, come èovvio che sia per un premier e come tutto som-mato è sempre stato capace di fare attorno a untavolo che coincide con lui, tra gli alleati, secon-do uno schema che gli anni hanno affinato, ma aun tempo mediare su un programma effettivo,che di queste pulsioni sia espressione ma senzaabbandonare il bene comune dell’intero Paese.Da questo punto di vista, una forza come la Legaoffre una sponda potenzialmente ottimale: fa-cendo mossa di “subire” le pressioni di Bossi, ilpremier può avere gioco facile nell’arrogare persé il ruolo di “padre nobile”, ricompattando an-che chi rischia di rimanere escluso dalla diar-chia: Fini su tutti, ma con lui anche buona partedel PdL. Berlusconi sa che, come hanno mostra-to in negativo le recenti elezioni, una sana com-petizione con la Lega al nord è in realtà lo stru-mento migliore per vivacizzare il suo stesso par-tito, mantenendolo all’altezza di un derby cheha di fatto tagliato fuori il Pd dalla fascia produt-tiva più massiccia della nazione. Al Cavaliere èrichiesto, oggi e nei prossimi mesi un eserciziodi equilibrio tra unità, federalismo (e dunque fi-sco), giustizia e snellimento dello Stato. Soprat-tutto, gli è chiesto di fare qualcosa davvero. Ilpunto di forza è dato dal suo essere naturale eobbligato fulcro della coalizione. I rischi vengo-no da uno scenario mutato, ma forse più sem-plice.

::: GIULIANO ZULIN

Umberto Bossi va ad Arcore per fare laRepubblica del Nord. Federalismo fiscale primadi tutto. A costo di rinunciare a un ministero.Quello delle Politiche Agricole. Luca Zaia lasceràa breve il suo posto per dedicarsi anima e corpoal suo Veneto. Per sperimentare fra qualche me-se i primi decreti attuativi della «madre di tuttele riforme», cioè quella per cui è nata la LegaNord. Il Senatur quindi non vuole fare guerrecon gli alleati, Berlusconi per primo. La posta inpalio è alta. Nei prossimi tre anni si getterannole basi dell’assetto istituzionale-politico dellaterza repubblica. Che dovrà essere per forza fe-deralista, come hanno fatto capire gli elettoricon il recente voto regionale. Per cui - avrà pen-sato Bossi - è meglio non morire per un mini-stero. Una mossa tattica chiara: cedo una pol-trona, ma acquisto un credito doppio da spen-dere sul tavolo delle riforme. Per la cronaca ildopo Zaia vede in corsa Bricolo e Fogliato inquota Lega, mentre nel PdL circolano i nomi diGhigo, Urso e l’ex doge Galan. Se la spuntassequest’ultimo si tratterebbe quindi di uno scam-bio di ruoli. Come dire: meglio non rimpastareniente al governo per non scontentare nessunoo perdere risorse e consensi, necessari per pro-cedere lungo il cammino delle riforme. E poi alSenatur andrebbe bene, se la scelta ricadrà suGalan sarebbe comunque un nordista.

Il Senatur arriverà alla cena di questa sera davincitore: il suo palmares è di due vittorie su duepartite. E da “campione” navigato non vuolestravincere. Non ha bisogno di altre prove diforza. Chi conquista due medaglie d’oro (Vene-to e Piemonte) non ha la necessità di combat-tere per un argento a Roma. A Bossi non inte-ressa una partita singola: punta al campionatoche terminerà fra tre anni. Nel 2013 si capirà se ilCarroccio potrà addirittura aspirare a guidare ilPaese con un premier di scuderia («Maroni») o«amico», come ha ventilato Roberto Calderolidalle colonne del Sole 24 Ore. Se poi nel 2013 idecreti attuativi entreranno in vigore circola vo-ce di una chiusura anticipata della legislatura inLombardia, con il conseguente trasferimento diRoberto Formigoni a Roma - in zona PalazzoChigi - e il via libera a un leghista per il Pirellone.Allora sì che la repubblica del Nord sarà com-piuta.

C’è tanta carne al fuoco, grandi opportunitàper il Senatur. Il voto del 28-29 marzo ha apertoscenari quasi insperati per la truppa padana.Anche i cosiddetti poteri forti delle banche han-no cominciato a trattare con gli uomini del Car-roccio. Bossi non vuole porre limiti alla provvi-denza, ma sa anche che la pazienza è la virtù deiforti. Non c’è bisogno di correre. Non conta ilnumero delle poltrone: la Lega è nata dalle ce-neri della prima repubblica, quando il manualeCencelli era la bibbia della politica. Con Berlu-sconi e Bossi in campo l’obiettivo dell’azione digoverno si sposta su giustizia, presidenzialismo,federalismo: una all’anno si possono fare tuttele riforme che potrebbero consegnare alla storiai due leader degli unici due partiti che sono riu-sciti a sconfiggere Dc e Pci.

Gli occhi di giornali, intellettuali e commen-tatori, sono puntati sulla Lega. Maliziosamentesi può dire che la maggior parte di loro spera inun passo falso dei padani per metterla in croce.Come sulla Ru486. Bossi però non ha parlato: hafiutato l’aria e ha preferito tacere. Le parole se l’ètenute per stasera. Ad Arcore.

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10 Martedì 6 aprile 2010 ITALIA

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Nuove secessioni

Il progetto della Legaper separarel’Emilia e la RomagnaDa Bologna a Piacenza il centrodestra potrebbe avere inumeri per governare. Ora la sinistra teme per il suo feudo

::: IL DOPO-VOTO

DAL ROSSO AL VERDE

La Lega ha guadagnato ter-reno, anche in Emilia Ro-magna. Olycom

::: MARCO GORRAROMA

«All’Unità si sono accortiche in Emilia portiamo via un sac-co di voti al Pd? Non gli si può na-scondere proprio niente...». An-gelo Alessandri, grande capo dellaLega Nord Emilia, se la ride. AlleRegionali il Carroccio ha fatto glisfracelli, e il grido di dolore che silevava il giorno di Pasqua dallaprima pagina del quotidiano delPd non può che fargli un gran pia-cere.

Già, il grido di dolore. Intervistadi Concita de Gregorio al gurudella politologia di sinistra NadiaUrbinati. Tema: la crisi del Pd.Svolgimento: qui non funzionapiù niente, e avanti di questo pas-so finiremo a farci scippare daipadani pure il feudo rosso per ec-cellenza. Estratti: «Vedo i militantidella Lega girare per le piazze deipaesi con le roulotte e i camionci-ni, fermarsi a fare comizi di frontea sei persone. (...). Li sento scandi-re parole d’ordine semplici chefanno presa»; «La Lega dice che ineri - gli stranieri - portano via illavoro. In queste zone è un’affer -mazione che somiglia alla realtà»;«La Lega non ha tv, usa il modellodel Pci di antica memoria. Unostile premoderno, il camioncino eil megafono, bussano e ti compi-lano i moduli, ti aiutano a risolve-re i problemi minimi che per lepersone sono fondamentali».

NUMERI PESANTIChe le preoccupazioni

dell’Unità siano fondate lo dimo-strano i numeri. Alle Regionali inEmilia la Lega ha fatto il 15,5%(16,7% se non si conta Bolognacittà), con punte del 22% a Pia-cenza e del 17,8% a Parma. Di tut-to rispetto anche il 12% in Roma-gna, trainato dal 13,3% della pro-vincia di Forlì-Cesena. «A sini-stra», spiega Alessandri, «si sonoaccorti che il loro popolo li ha per-si come punto di riferimento. Ed èun popolo che o già vota per noi osceglie un voto di protesta tipoBeppe Grillo e che nel breve pe-riodo è destinato ad arrivare allaLega». E la Lega li aspetta a bracciaaperte. Sezioni nei paesini, cam-

pagne porta a porta, feste con sa-lamelle e dibattito («Sarà un casoche alle feste dell’Unità non va piùnessuno e le nostre invece sonopiene?», chiosa Alessandri). E i ri-sultati arrivano: Sassuolo, Fiden-za, Bondeno: tutti Comuni strap-pati uno ad uno alla sinistra. E do-menica l’appuntamento con lastoria: ballottaggio a Comacchio,

con la Lega che ha il vicesindacoin pectore. Dovesse andare bene,il Carroccio arriverebbe al mare.

Ma Comacchio è solo il puntodi partenza. Sotto il Po, i leghistipensano in grande. Di più, pensa-no in doppio. L’idea - rilanciata daRoberto Calderoli in campagnaelettorale - è quella di scindereEmilia e Romagna in due regioni a

sé stanti. Idea tutt’altro che nuo-va: il progetto era già in piedi aitempi della Costituente, che perònon ne fece nulla, facendo nasce-re accorpate sia Emilia e Roma-gna che Abruzzo e Molise. «Eppu-re la divisione», spiega Alessandri,«l’ha già fatta la storia: di qual’Emilia che, tra ducati e signorie,è sempre stata federalista e di là la

tissimo campanilismo che dasempre fa sì che, tra emiliani e ro-magnoli, i rapporti non siano pro-priamente idilliaci. Senza contareche, con lo sdoppiamento, cam-bierebbero anche i numeri, con laRegione Emilia che diventerebbeassai contendibile per la Lega e ilcentrodestra.

SI PUÒ FAREIl modo per fare la secessione

della via Emilia c’è. E - paradosso -se c’è è grazie al centrosinistra edalla riforma ulivista del Titolo Vdella Costituzione. Articolo 132:disciplina della fusione delle Re-gioni esistenti e della creazione dinuove Regioni. L’iter è moltocomplesso e prevede che sianoraggiunti tre requisiti.

Il primo ha a che fare con i nu-meri, visto che la Carta pretendeun minimo di un milione di abi-tanti per la creazione della nuovaRegione. Condizione che, tutta-via, nel caso di Emilia e Romagnasarebbe facilmente soddisfattaessendo poco meno di quattromilioni i residenti totali dell’at -tuale Emilia-Romagna. Poi ci so-no i preventivi via libera da otte-nere dai consigli comunali deiterritori oggetto della modifica.La Carta stabilisce che della crea-zione di una nuova Regione de-vono far richiesta «tanti consiglicomunali che rappresentino al-meno un terzo delle popolazioniinteressate». Il terzo e ultimo pas-saggio prevede che la propostaistitutiva della nuova Regione sia«approvata con referendum dallamaggioranza delle popolazioni»interessate.

A questo punto resterebbe unultimo passaggio: la legge di revi-sione costituzionale. Perché siandrebbe a modificare l’articolo131 della Carta, quello con l’elen -co delle Regioni attualmente esi-stenti. Fatto, questo, che impor-rebbe ai fautori della separazionedi procedere attraverso la cosid-detta procedura aggravata, ovve-ro con l’iter della doppia letturatra Camera e Senato ed eventualereferendum qualora in Parla-mento non si raggiunga, nella se-conda votazione, la maggioranzadei due terzi.

Romagna con i Papi». La storia e lapolitica. Da che Carroccio è Car-roccio esistono la Lega Emilia e laLega Romagna: responsabili di-versi, sedi diverse, competenzediverse. E quel marcato, marca-

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11Martedì 6 aprile 2010ITALIA

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::: IL DOPO-VOTO

La protesta dei 400 davanti al prefetto

I sindaci lombardi restituiscono il tricoloreFontana, primo cittadino leghista di Varese: «Il patto di stabilità ci lascia senza soldi, basta premiare le sanguisughe del Sud»

FEDERALISMO

Entro fine maggioci sarannoi decreti attuativi

È la partita politica più im-portante della Lega. Dopoaver conquistato, a colpi diconsensi elettorali, le regionidel Nord, ed aver modificatogli equilibri stessi della mag-gioranza, si avvicina il giornodella verità per il partito diUmberto Bossi. Entro il 21maggio, infatti, dovrebberovedere la luce i decreti attua-tivi che daranno sostanza alcorpo della riforma approva-ta lo scorso anno. E non saràuna partita facile. Anche diquesto parleranno oggi ad Ar-core il premier Silvio Berlu-sconi e il Senatur. Infatti lasettimana prossima - a quasiun anno dall’approvazionedella legge delega - l’iter dellariforma federale dello Statoentrerà nel vivo. Di sicuro il 12aprile si comincerà a discute-re dei decreti attuativi del co-siddetto “federalismo dema-niale”, vale a dire quel mecca-nismo che trasferirà in capoagli enti locali la proprietà dispiagge, porti e caserme. Inquesto caso il rischio - già pa-ventato in Commissione - èche vengano trasferiti beni eproprietà che per il loro altocosto di gestione o di ristrut-turazione potrebbero ri-schiare di provocare il falli-mento degli enti locali inte-ressati. La Commissione pa-ritetica sta lavorando proprioall’elaborazione dei costi.Sempre entro l’estate dovreb-be trovare soluzione anche il“federalismo fiscale”, ovverolo spostamento dal centro alterritorio della capacità diimposizione e prelievo. E cisarà tanto da discuteresull’autonomia impositiva: ilche, tradotto, vuol dire lacompartecipazione delle Re-gioni all’Iva e una maggiorequota del gettito Irpef. Cosìcome prevede la legge delega,poi, sindaci e Comuni saran-no coinvolti direttamentenella lotta all’evasione Iva, epotranno tenere una quotadel gettito recuperato. Maquesto trasferimento di pote-ri si incrocerà, inevitabilmen-te, con la “riforma delle rifor-me” promessa da Giulio Tre-monti. Il ministro dell’Eco -nomia, forte dei tre anni di le-gislatura senza tornate elet-torali destabilizzanti, e facen-do leva sulla nuova legge dibilancio, spera di riuscire a ri-voluzionare la macchina fi-scale spostando dalle persone(Irpef) alle cose (Iva), partedel prelievo anche per stana-re gli evasori e dare un po’ difiato al ceto medio a redditofisso.

ANTONIO CASTRO

::: MATTEO PANDINI

Appuntamento per giovedì.Quattrocento sindaci lombardirestituiranno la fascia tricolore. Lofanno, dicono, contro il governoche taglia, che non cambia il pattodi stabilità, che regala soldi al Sud.A guidare l’iniziativa è Attilio Fon-tana. Primo cittadino di Varese.Leghista doc. Presidente regionaledell’Anci. Segni particolari: furi-bondo, anche col PdL. È da mesichecapeggia larivolta deimunici-pi, anche a costo di mettere in im-barazzo la sua Lega. Che fa parte diquel governo criticato dagli am-ministratori. «Non credo che ilmovimento sia in imbarazzo» ri-sponde l’interessato. «L’iniziativaè un elemento ulteriore per dimo-strare che gli argomenti della Legasono trasversali e condivisi. È unmodo per rafforzare la posizionedella Lega».

Nel mirino dei primi cittadini,continua, «è quella parte del go-verno che sta facendo una politicavetero-centralistica. Bisogna fi-nirla con i soldi a pioggia. È ingiu-stificabile che 80 milioni, recupe-rati dallo scudo fiscale, siano statistanziati subito per Roma. È unoschiaffo inaccettabile per i sindacivirtuosi. Tutti parlano di federali-smo e di responsabilità degli am-ministratori. Solo che la responsa-bilità in una parte del Paese è Van-gelo, in un’altra è una presa in gi-ro». Mesi fa, nel profondo Nord sierano inferociti per i soldi a piog-gia destinati a Comuni indebitaticome Catania o Palermo. Per nonparlare di certe concessioni ipo-tizzate per Roma, desiderosa dicostruire nuove infrastrutture.Vien da chiedere: la Lega è al go-verno ma non incide? «Evidente-mente non ha i numeri per essereforza trainante» osserva Fontana«Noi diamo forza alla Lega anchecon queste manifestazioni, ma seavesse oltre il 30%, certe cose nonsuccederebbero». Non è irrealisti-

::: LA PROTESTA

LA CARICA DEI 400Giovedì 8 aprile, 400 sin-daci della Lombardia sidanno appuntamento da-vanti alla prefettura di Mi-lano per restituire la fasciatricolore in segno di prote-sta contro i continui tagliai bilanci.

L’ADESIONEL’iniziativa è stata caldeg-giata dal presidente regio-nale dell’Anci, il leghistaAttilio Fontana.

IL PROGRAMMAPer spiegare la situazionealla gente, i sindaci si tro-veranno alle 10 in piazzaSan Babila a Milano, dovehanno deciso di allestireun banchetto, poi andran-no alle 11 in prefettura.

co pensare a una Lega oltre il 30%a livello nazionale? «Tempo fasembrava realistico che la Legascomparisse, invece s’è rafforzatacome non mai». Ora governa unamoltitudine di realtà locali, ha duegrandi regioni del Nord ed ènell’esecutivo. «Il governo nonpuò non ascoltare il disagio di sin-daci di tutti i partiti. Per prima co-sa, oltre ai tagli, bisogna interveni-re sul patto di stabilità. Dev’essererimodulato, non è concepibileche vengano penalizzati i Comunivirtuosi e premiati gli altri».

La soluzione proposta dal Car-roccio si chiama federalismo fi-scale. I territori trattengono granparte delle tasse, se poi li spendo-no male i cittadini possono giudi-care e punire gli amministratori.«Sì, ma intanto iniziamo subito amodificare il patto di stabilità. Epoi non si possono più accettarecasi come i finanziamenti ai co-muni di Catania o Palermo. A pre-scindere dal partito, certe cosefanno ribollire il sangue». Obie-

zione: dopo le regionali, il PdL s’èrafforzato proprio al Sud vincen-do nel Lazio, in Campania, in Ca-labria. Non è un ostacolo alle vo-stre richieste? Il sindaco di Varesesbuffa: «Già si sente nell’aria che ilLazio ha bisogno di molte iniezio-ni di soldi per risanare il bilancio“marrazziano”. Ecco, se così fossenon ci stiamo. Il messaggiodev’essere forte. Certi comuni siindebitano e rischiano di fallire?Bene, lasciamoli fallire». Nel Lazioha vinto Renata Polverini. DelPdL. Stimata da Silvio Berlusconi.Pupillo di Gianfranco Fini. «Il PdLs’è rafforzato a Sud e la Lega alNord. Ma credo sia giusto ascolta-re le richieste serie, che arrivano

da sindaci e da regioni serie. Non èpiù ammissibile vengano destina-te altre risorse al Sud». Quindi lasoluzione è scendere in piazza.Giovedì. Poco dopo le elezioni re-gionali. «La data non è casuale»,ma scelta appositamente perscongiurare potenziali strumen-talizzazioni. «C’è la volontà di agi-re in modo serio. Non si possonopremiare le giunte dei comunispendaccioni e far vincere semprele sanguisughe. Io ho fatto fatica adare assistenza a cinque anzianinon autosufficienti, per colpa deitagli. Si fa fatica a dare risposte aicittadini, certe volte ti viene vogliadi mollare tutto». E Bossi che dice?«Bossi tiene al suo territorio e lotutela. Una manifestazione in di-fesa della Padania non può trovar-lo contrario. Poi ripeto: non è unattacco al governo ma a certe po-sizioni meridional-centralistiche.Le stesse che permettono alla Sici-lia di tenere aperto un bando perl’assunzione di 23mila dipendentifino al 2014».

Il sindaco di Varese, Attilio Fontana. È leghista e presidente regionale dell’Anci (Milestone)

Il padano Flavio Tosi

«Napolitano ci deve aiutare ad avere l’autonomiaGli italiani hanno capito che è davvero imparziale» Giovedì e venerdì il Capo dello Statosarà a Verona. La città del sindaco leghistaFlavio Tosi.Quello che,appena eletto,deci-se di mettere nel suo ufficio la foto di SandroPertini anziché quella di Giorgio Napolita-no. Decisione rivista poco tempo fa.Sindaco Tosi, da qualche mese ha scelto diappendere l’immagine dell’attuale presi-dente.«Sì, senza togliere quella di Pertini però. Aquell’epoca Napolitano era fresco di elezio-ne, avvenuta con una forzature delle regoleda parte del centrosinistra: l’aveva elettocon una maggioranza risicata. In più, era ilprimo presidente di matrice comunista. Al-la prova dei fatti, invece, si è comportato inmodo encomiabile. Lo ammiro e lo rispet-to».Ora è la sinistra, Idv in testa, che lo critica.«È normale. Dopo un’elezione con forzatu-ra, ha cercato di dimostrare la sua imparzia-lità andando incontro a chi la pensa in mo-do opposto».Sta dicendo che Napolitano è più morbido

nei confronti di Berlusconi?«Sì, per esempio sul decreto salva-liste. Po-teva rifiutarlo, visto che era “tirato”, eppurel’ha firmato».Altri esempi, please.«Le sue posizioni sulla magistratura. Lui hafatto capire al premier che non deve averecerti toni, ma anche che certi magistrati de-vono avere atteggiamenti diversi».Sarà il vostro primo incontro?«Sì, anche perché dopola faccenda della fo-to era sceso il gelo...».Magari qualche leghista lo contesterà...«No, i leghisti e gli italiani si sono resi contodella sua imparzialità».Gli parlerà di riforme?«Sarà il principale tema che gli proprorre-mo. La prima volta di Napolitano nel Vene-to leghista? Sì, e i cittadini ci aspettano alvarco. Questa volta si fa sul serio e si dimo-strerà, anche in modo trasversale, chi vuolele riforme e chi no. Sono convinto che senzariforme il Paese va a catafascio».Quindi?

«Quindi non si può tergiversare, ma non sicambia dallasera allamattina. Perportare atermine le riforme ci vorranno anni...».Non è che per Bossi può essere un problema,se gli amministratori leghisti alzano troppola voce? Voi siete pur sempre al governo.«A Bossi va benissimo. Più ha dietro il terri-torio, più ha forza per andare a Roma e bat-tere i pugni sul tavolo».Quale sarà il primo passo?«Ci sono regioni con una sanità che ha defi-cit stratosferici. Vanno fatti i piani di rientro.Il Lazio ne scrisse uno, ma poi arrivò Mar-razzo e disse che non si poteva applicare.Ora la Polverini dice che non vuole chiudereospedali né diminuire i posti letto. Ma lorone hanno il 40% in più rispetto agli altri. Ècomodo governare in un certo modo con isoldi degli altri. Sicilia, Lazio e Campania sidevono sforzare di cambiare registro».Ha citato tre regioni di centrodestra...«Ma sono amministrate in un certo mododa decenni».Intanto in molti osservatori si affannano per

spiegare il boom della Lega.«Siamo migliorati col tempo. Anche io eropiù scavezzacollo e...».Alt. Sta dicendo che non raccoglierebbe piùle firme contro i campi nomadi abusivi?«No. Quello lo rifarei tutti i giorni. Ora peròabbiamo un modo diverso di proporci. Cal-deroli, per esempio, ha avuto ragione nelconfrontarsi con tutti gli amministratori edecidere che entro due anni dall’approva -zione della riforma federalista ci dovrannoessere i decreti attuativi ed entro cinque saràmesso a punto il federalismo fiscale. Così èuna proposta praticabile. Palermo ha600mila abitanti e 21mila dipendenti co-munali, Napoli ne ha 13mila e ha aperto unconcorso in comune per assumerne più di500. Servono anni per cambiare l’andazzo».Ma i vostri elettori avranno tutta questa pa-zienza?«L’ho continuato a spiegare nei comizi. Direche si cambiano le cose in sei mesi è unabarzelletta».

M. PAND.

ACCHIAPPA-VOTI

Il sindaco di Verona, Tosi Oly

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12 Martedì 6 aprile 2010 ITALIA

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::: LE SFIDE DELLA CHIESA

::: L’analisi

I dati smentiscono gli anti-celibatoPiù pedofili tra i sacerdoti sposati

::: MASSIMO INTROVIGNE

Quattrocento bambinimolestati, un’intera zona in-festata da ministri di cultopedofili che i superiori perquarant’anni si limitano atrasferire da una parrocchiaall’altra, ostacolando in ognimodo le indagini della poli-zia. Una commissione d’in -chiesta, condanne, scusepubbliche che secondo levittime non possono bastare,un vescovo che si dimette.L’ennesimo episodio di pe-dofilia nella Chiesa Cattolica?Niente affatto: si tratta delloscandalo dei pastori pedofilinella Chiesa Anglicanadell’Australia del Nord, sco-perto nel 2003. La Comunio-ne Anglicana fin dagli anni1980 è stata devastata da al-cuni dei più clamorosi scan-dali di abusi di minori e dipedofilia dell’intero mondoanglosassone. Nel giorno divenerdì santo del 2002 Wil-liam Persell, vescovo di Chi-cago della Chiesa Episcopa-liana - la branca statunitensedella Comunione Anglicana- dichiarava in un sermone:«Saremmo ingenui e disone-sti se dicessimo che quellodella pedofilia è un proble-ma della Chiesa Cattolica enon ha nulla a che fare connoi anglicani perché abbia-mo preti sposati e donneprete. Non è così».

PAROLE AL VENTO

Per questo i commentidell’arcivescovo di Canter-bury e responsabile mondia-le della Comunione Anglica-na, Rowan Williams, che il 3aprile ha scatenato un attac-co senza precedenti controla Chiesa Cattolica, unendola sua voce all’assalto di unalobby internazionale controBenedetto XVI, sono apparsia molti specialisti di abusicompiuti da religiosi comeun pesce d’aprile di cattivogusto e in ritardo di due gior-ni. Ma come? Il capo di unacomunità dove gli abusi so-no iniziati addirittura nel XIXsecolo e continuano ampia-mente ancora oggi si per-mette di attaccare il Papa?Non conosce forse la paginadel Vangelo sulla pagliuzza esulla trave?

Statisticamente, Williams -che contrappone i prote-

stanti ai cattolici - non po-trebbe avere più torto. Se-condo il sociologo PhilipJenkins, uno dei maggioristudiosi mondiali della que-stione degli abusi pedofili, iltasso di sacerdoti condanna-ti per abusi su minori a se-conda delle aree geografichevaria dallo 0,2 all’1,7% del to-tale, mentre per i ministriprotestanti va dal 2 al 3%. Unrapporto del 2002 diun’agenzia protestante ame-ricana, Christian MinistryResources, concludeva che «icattolici ricevono tutta l’at -

tenzione nei media, ma ilproblema è maggiore nelleChiese protestanti» dove leaccuse (certo da non con-fondersi con le condanne)negli Stati Uniti erano arriva-te al bel numero di settantaalla settimana. Nella solecongregazioni della Comu-nione Anglicana i siti specia-lizzati riportano centinaia dicasi.

Questo dimostra, fra l’al -tro, che il celibato non c’en -tra: la maggior parte dei pa-stori protestanti in genere eanglicani in specie è sposata.Nel 2002 in Australia il pasto-re anglicano Robert Ellmore,sposato, fu condannato peravere abusato di numerosibambini, fra cui la sua nipo-tina di cinque anni. Un pa-store episcopaliano di Tuc-son, in Arizona, Stephen P.Aphthorp, nel 1992 era statocondannato per avere vio-lentato 830 volte la figliastra,inducendola a tentare il sui-cidio, a partire da quandoaveva dieci anni. In Australianel 1995 la Chiesa Anglicanaaveva deciso di occuparsi delproblema costituendo un“Comitato della Chiesa sugliabusi sessuali”. Uno deimembri più noti del comita-to era il canonico anglicanoRoss Leslie McAuley. Quan-do lo nominarono, i verticidella Chiesa Anglicana sape-vano già che era sotto in-chiesta per diversi casi diabusi omosessuali. Più tardisarebbe stato descritto daisuoi stessi superiori come«un predatore sessuale». Il 12marzo 2009 in Australia unex responsabile della Churchof England Boys Society èstato condannato a diciottoanni di carcere per una lun-ga catena di abusi sui bam-bini. E le condanne conti-nuano.

AUTOCRITICA

Sarebbe sbagliato qualun-que atteggiamento del tipo“mal comune, mezzo gau-dio”, né certamente la Chie-sa Cattolica intende assu-merlo. Al contrario, il Papa èimpegnato a denunciare -come ha scritto nella “Lette -ra ai cattolici dell’Irlanda” -«la vergogna e il disonore»dei preti pedofili. Ma il capoanglicano Rowan Williams -che mantiene aperto il sacer-dozio e l’episcopato agliomosessuali e ha auspicatol’introduzione in Gran Breta-gna della legge islamica, lashari’a, per i musulmani -dovrebbe smetterla con ilpatetico tentativo di usare laquestione della pedofilia perfrenare la massiccia emorra-gia di anglicani che tornanoalla Chiesa di Roma disgu-stati dalla sua gestione, la-sciare al Papa il suo lavoro eoccuparsi semmai di farepulizia in casa sua.

La Passione del Vaticano

Ratzinger trasforma i pretiin angeli coi piedi per terraLa Chiesa sotto attacco si aggrappa al Pontefice che paragona i suoialle creature bibliche: non entità magiche o buoniste, ma messi di Dio

Il messaggio di Benedetto XVI

«Dovete essere come Gesù»

(...) con una sola parola i gran-di e gli illuminati della Terra.Come solo i poveri di spirito dicui parla il Vangelo sanno fare.Perché solo chi confida in unainfinita misericordia può averela scandalosa ingenuità e l’ir -resistibile ironia di richiamarei suoi fratelli sacerdoti ad esse-re come «angeli».

Già, angeli: ma non quelliche fanno coppia con i demo-ni, alla maniera di Dan Brown,le cui panzane paiono aver so-stituito il verbo delle SacreScritture. Oppure, secondo lestar new age di Twilight, ilvampiro fascinoso condanna-to alla vita eterna e che dai sar-cofagi di Hollywood ha con-quistato i cuori spaventati e leanime vuote di milioni di ado-lescenti di un Occidente allosbando e pronto a ogni fede.No, il Papa parla degli angelicon le lettere del Vangelo:creature spirituali, intelligentie volenterose, servitori e mes-saggeri di Dio. «Angelo delconsiglio», cioè annunziatoreal mondo dell’immenso amo-re del Padre per la salvezzadell’uomo. Ma, dice Benedet-to XVI, «come Gesù è stato an-nunciatore dell’amore di DioPadre, anche noi lo dobbiamoessere della carità di Cristo:siamo messaggeri della sua ri-surrezione, della sua vittoriasul male e sulla morte, porta-tori del suo amore divino».

Insomma, nessuno cerchigli angeli tra i fantastici ma-ghetti di Harry Potter o le crea-ture del misticismo agnostico:gli angeli sono tra noi, qui, incarne e ossa, immischiati conle faccende degli uomini. «Per-

ché cercate tra i morti Coluiche è risorto?». Alla Chiesa cat-tolica impaurita, alle gerarchieminacciate dagli scandali deipreti pedofili, Papa Ratzingerricorda che i sacerdoti, ma an-cor più, i cristiani non devonoaver paura di testimoniare lafede, la sola capace di dissipa-re «le ombre di ogni tristezza»,

perché «Cristo è resuscitato evive tra noi». Cristiani cometestimoni, cioè: il mestiere de-gli angeli. Non quello di assi-stenti sociali, psicologi o agitprop: messaggeri di un’altrasperanza, quella che congiun-ge la terra col Cielo.

Che robusto messaggio equanto è distante questo ri-

chiamo dall’etereo spirituali-smo di una Chiesa senza Cri-sto perché spolpata da ognicarnalità e materia di uomini.Etimologicamente “angelo”deriva dal greco “angelos” chesignifica “messaggero”. Il loroprimo compito è quello di es-sere messaggeri di Dio, di te-nere cioè i rapporti tra l’invi -

::: CATERINA MANIACI

ROMA

Ai sacerdoti - e con loro l’intera Chiesa - tra-volti in questi giorni dallo scandalo dei preti pedo-fili, e da molte altre polemiche e attacchi, Benedet-to XVI ricorda, nel Lunedì dell’Angelo, che sonochiamati ad essere «angeli», e «messaggeri di Cri-sto», e della «sua vittoria sul male e sulla morte». Be-nedetto XVI lo dichiara prima di recitare il “ReginaCoeli” a Castel Gandolfo, dove si trova per alcunigiorni di riposo. «Il termine "angelo", oltre a defini-re gli angeli, creature spirituali dotate di intelligen-za e volontà, servitori e messaggeri di Dio, è anche»,ha spiegato Ratzinger, «uno dei titoli più antichi at-tribuiti a Gesù stesso». Infatti, ricorda ancora il Pon-tefice, «Cristo è stato anche chiamato “angelo delconsiglio”, cioè annunziatore» perché «Egli dovevaannunziare al mondo il grande disegno del Padreper la restaurazione dell’uomo».

Benedetto XVI, infine, si rivolge con forza ai pel-legrini: «Non abbiate paura. Cristo è risuscitato evive tra noi. La sua presenza amorosa accompagnail cammino della Chiesa e la sostiene nel mezzodelle difficoltà». Domenica il cardinale Angelo So-dano, decano del Collegio Cardinalizio, ha rivoltoal Pontefice un breve saluto prima della messa diPasqua in piazza San Pietro, alla quale hanno par-tecipato oltre 100mila fedeli, nonostante la pioggiae il freddo. «Tutta la Chiesa è con lei», ha detto So-dano, ribadendo che «il popolo di Dio non si lasciaimpressionare dal chiacchiericcio del momento,dalle prove che talora vengono a colpire la comuni-

tà dei credenti». Parole sottolineate e sottoscritteda una lunga serie di cardinali e vescovi nelle loroomelie pasquali e in ogni intervento pubblico diquesti giorni. Il saluto pronunciato da Sodano èstato un fatto del tutto inusuale, dovuto alla dram-maticità del momento che la Chiesa sta attraver-sando, soprattutto a seguito dello scandalo degliabusi sessuali che, al di là delle sue dimensioni li-mitate, è diventato centrale per l’accanimento concui i media propongono sempre nuove "rivelazio-ni" (spesso su episodi che risalgono agli anni '50 o'60). Radio Vaticana cita un rapporto governativoUsa sugli abusi: «Per oltre il 64 per cento sono com-messi da genitori, parenti o conviventi, dunqueall’interno delle relazioni familiari; nelle scuole delPaese quasi il 10 per cento dei ragazzi subisce mo-lestie». Per quanto riguarda i sacerdoti cattolicicoinvolti il rapporto datato 2008 stima che «sianomeno dello 0,03 per cento» sul totale dei criminaliche hanno commesso abusi su minori.

Intanto, nel dibattito politico continuano a tene-re banco i temi bioetici, come la questione dellaRu486, la pillola che provoca l’aborto. Tanto che lamaggioranza rischia di dividersi, ancora una volta,sul caso. Ed è a chi, nel PdL, si appella «al libero ar-bitrio delle donne», come fa, ad esempio, Maria IdaGermontani, si rivolge probabilmente il presidentedel gruppo PdL al Senato, Maurizio Gasparri: «Rat-trista vedere tanta superficialità e tanta disinfor-mazione sull’aborto. Compresi i soliti che soffronoun inguaribile complesso di inferiorità rispetto allasinistra. La Ru486 non può essere usata a domici-lio, fuori dai vincoli posti dalla legge 194».

::: segue dalla primaLUIGI SANTAMBROGIO

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13Martedì 6 aprile 2010ITALIA

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::: LE SFIDE DELLA CHIESA

::: Intervento

Anche l’esercito italianoha liberato l’Italia

::: GIANALFONSO D’AVOSSA

Dispiace dover consta-tare ancora una volta chenell’analizzare quel periododrammatico e tragico che èstato il 25 luglio 1943 - 25 aprile1945, si continui ad affermarequalche cosa che è stato in-dubbiamente vero, l’appro -priazione indebita cioè dell’in -tera Resistenza da parte dell’al -lora Pci, senza però chiarire co-me ciò sia stato possibile. È ac-caduto anche con il libro dellostorico Petacco e del giornali-sta Mazzucca: «La storia igno-rata dei partigiani con le stel-lette», di cui si parla sui nostrimaggiori giornali in questigiorni. Manca il chiarimentosoprattutto se si pensa che ilCorpo Volontari della Libertàfu comandato da un generalecon un nome famoso RaffaeleCadorna (il nonno entrò a Por-ta Pia alla testa dei bersaglierialla presa di Roma; il padre fucapo di SM dell’Esercito nella1^g.m. e il primo maresciallod’Italia nominato da Mussolinimalgrado Caporetto ), con duevice comandanti del livello po-litico di Ferruccio Parri e LuigiLongo.

L’ESEMPIO FRANCESEIn odio a Vittorio Emanuele

che con tutte le sue colpe erasempre il legittimo Capo delloStato dell’epoca, il generaleCadorna che a Porta San Paolol’8 settembre 1943 comandavala Divisione corazzata “Ariete”la quale si distinse in quei spo-radici combattimenti, come lamaggioranza degli ufficiali cheoperarono con lui, dismise su-bito l’uniforme militare comese l’indossarla o no fosse unfatto formalistico e seconda-rio. Malgrado poi che a Parigi,nell’agosto precedente, il ge-nerale de Gaulle avesse datoun input significativo. D’im -perio aveva stretto attorno allasua uniforme di semplice ge-nerale di brigata, peraltro a ti-tolo temporaneo e già condan-nato a morte dal governo delsenile maresciallo Pétain, tuttala Francia liberata, sgomitan-do per mettersi in prima fila,davanti ai politici, per sfilarealla liberazione di Parigidall’Arco di Trionfo alla piazzadella Concordia sui Campi Eli-si. Da noi la liberazione di Mi-lano è affidata, purtroppo, aun’emblematica fotografianella quale Cadorna al centro,addirittura con i pantaloni allazuava come si trattasse di starein un campo da golf e il cappel-lo in mano, fa il suo ingressonel capoluogo lombardo, at-torniato oltre che da Parri eLongo da altri esponenti delCLN come Arzenton e Sognoanche loro, pur essendo uffi-ciali in servizio, in abiti bor-ghesi.

Lo strapotere dei comunistinella Resistenza è tutto qui.Nell’aver rinunciato,da partedi coloro che avevano il poteree la possibilità di farlo, a essere

uomini delle istituzioni mal-grado la loro appartenenzaall’Esercito e aver accreditatoorganizzazioni più o meno diparte, che non potevano chedisunire come di fatto è acca-duto, relegando i veri soldati inposizioni subalterne e neglet-te. La riprova si ebbe subito do-po la fine delle ostilità, quandofurono privilegiati non i vericombattenti ma coloro cheerano stati capaci di defilarsi,ovviamente con intelligenza,durante quei drammatici fran-genti. Per tutti basti ricordare ilcaso del generale UmbertoUtili, Comandante del CorpoItaliano di Liberazione e fierocondottiero durante la batta-glia di Montelungo, con la qua-le l’Esercito Italiano dopo losfacelo dell’8 settembre, ricon-quistò all’Italia il rispetto dellenazioni. Utili dopo la guerra fumesso da parte. Invece di no-minarlo Capo di Stato Maggio-re di tutto l’Esercito, gli fu datoil comando del III°Corpo d’Ar -mata di Milano dove morì nel1952.

Pur ammettendo che fossegiusto preferirgli lo stesso Raf-faele Cadorna per il ruolo svol-to politicamente durante laResistenza, avrebbe potutoprendere il suo posto nel 1947quando Cadorna si dimise perentrare al Senato. Fu invecenominato un generale certo dispessore, come Efisio Marrasma che dal 1936 al 1943, contutte le guerre in corso e trannequalche breve interruzione,era stato soltanto addetto mili-tare a Berlino. Peggio ancoradopo Marras, dal 1950 al 1952,venne scelto il generale Erne-sto Cappa per aver fatto il par-tigiano in Piemonte e che, almomento del congedo , addi-rittura ricevette la nomina po-litica a prefetto di Milano inau-gurando un malcostume percerti versi ancora in auge.

OBLIO MILITAREIl voluto oblio della presen-

za dei militari che fecero con lestellette la Resistenza, si evi-denziò in maniera macrosco-pica con la nomina dal 1954 al1959 del generale Giorgio Liuz-zi, il quale senza ovviamentealcun personale demerito, erastato pur sempre allontanatodai ranghi militari dal 1939 eper tutto il periodo delle guer-ra, solo perché ebreo. Ricordotutto ciò solo per dimostrareche non fu colpa dei comunistise la Resistenza divenne loroappannaggio. Ci fu una precisavolontà politica di mortificarele istituzioni militari emargi-nando coloro che avevanocombattuto senza compro-messi politici e si erano battutiper tenere alto l’onore dell’Ita -lia. Ben venga una rivalutazio-ne di quell’epoca lontana, apatto però di denunciare an-che le responsabilità di coloroche ne mortificarono per ra-gioni di potere la verità storica.

Uomini d’onore in Calabria

Lascia fuori i bossdalla processioneSpari al don antimafiaIl priore Michele Virdò riceve due pallottole. Il Comunedi Sant’Onofrio è stato sciolto un anno fa per mafia

Un’immagine di repertorio della “Affruntata” di Sant’Onofrio

sibile e il visibile, tra il misterodi Dio infinito e la nostra real-tà fisica. Sono creature spiri-tuali. Sono quindi simili allospirito dell’uomo. Come l’uo -mo, hanno intelligenza e vo-lontà e tuttavia liberi dalla fi-nitezza. Ma quanti sono gliangeli? La Bibbia parla di mi-liardi. Quanti gli umani sullaTerra. Un uomo, un angelo:perché no? Nei racconti evan-gelici della Resurrezione, tuttiquelli che vedono gli angeliappartengono all’intera co-munità, assumono un compi-to pubblico. Essi sono manda-ti agli altri, così come vengonomandati gli angeli, per inter-pellare, per annunciare, perdichiarare un nuovo ordineesistenziale, per espandere iloro cuori con i segni della fe-de, della speranza e dell’amo -re.

Ecco: non c’è più potente ri-sposta agli editorialisti, agliopinion maker e ai manipola-tori della gente semplice chein queste settimane hannolanciato il loro crucifige control’inerme e mansueto pastoredella Chiesa cattolica. Che at-tacchino dalle raffinate colon-ne del New York Times, vocedell’intellighenzia chicdell’America liberal e obamia-na o da quelle più rozze e con-tundenti (ma non meno anti-clericali e anticattoliche) di ungiornalismo nostrano con labava alla bocca, che bercia diun inesistente allarme pedofi-lia nella Chiesa italiana. Beh, aquesti improbabili Torquema-da e moralizzatori del tanto acopia quel monello di PapaRatzinger fa marameo e dice aisuoi: «Non sanno quello chefanno. Siate lieti e volate alto:voi siete i mie angeli».

::: SIMONA BERTUZZI

Un colpo di pistola, poi un altro, le pallottoleche forano il cancello della casa del priore e infineun silenzio spettrale. Sabato sera nel comune diSant’Onofrio (provincia di Vibo Valentia) è tuttopronto per la grande festa dell’Affruntata che sisvolgerà l’indomani, giorno di Pasqua: le statue diMaria Addolorata, di Gesù e di San Giovanni, e i fi-guranti che dovranno portarle in spalla, scelti an-che quest’anno con il metodo del sorteggio. Di so-lito erano i picciotti dei clan della ’ndrangheta a far-la da padroni. Ogni anno, tra rinunce involontarie o“poco gentilmente” imposte, si prendevano i postimigliori, non tanto per il piacere di far fare la spolaalla statua di San Giovanni (come messaggero dellaResurrezione) due o tre volte tra quelle di Maria Ad-dolorata e di Gesù, ma per farsi vedere dal popolo diSant’Onofrio, far capire chi comanda e conquistareil consenso popolare. Una specie di debutto in so-cietà alla maniera delle cosche. Pensato proprio peri novizi della ’ndrangheta. Che venivano all’appun -tamento con i santi vestiti di tutto punto, l’abitobuono dei giorni di festa, il capello fresco di barbie-re, l’aria di chi d’ora in poi avrà in mano il bandolodella matassa, e detterà legge in questo o quel quar-tiere. Non a caso il Comune è retto dall’aprile scorsoda una commissione straordinaria, dopo che l’am -ministrazione è stata sciolta per presunti condizio-namenti mafiosi. Quest’anno però l’aria è cambia-ta. L’eterna lotta tra bene male, tra la chiesa dellagente per bene e onesta e la ’ndrangheta dei delitti edella violenza gratuita ha vestito ancora una volta ipanni di un vescovo, di un parroco e di un priore.

LA DIRETTIVA DEL VESCOVOPrima il vescovo Monsignor Luigi Renzo ha in-

viato un direttorio (una specie di circolare) per le«buone pratiche nelle manifestazioni pubbliche» atutte le parrocchie della provincia raccomandandoai priori dei vari comuni di tenere lontane dalle pro-cessioni le persone discusse. Poi il parroco DonFranco Fragalà ha fatto propria la direttiva del ve-scovo e l’ha trasmessa al priore incaricato di orga-nizzare la processione. Infine il priore, un certo Mi-chele Virdò della confraternita del Santissimo Ro-sario, ha fatto l’unica cosa che poteva fare: depen-nare dalla lista degli aspiranti i nomi riconducibili aiclan. Niente picciotti, però, niente festa. Sabato se-ra è quindi scattata la ritorsione. Due colpi ben as-sestati contro il cancello del priore Michele Virdò.

Nessun ferito. Ma paura sì, quella tanta. Forse qual-che testimone ha visto. Forse qualcuno ha sentito.Informato dell’accaduto e dopo essersi consultatocon i carabinieri, monsignor Renzi ha deciso di so-spendere la processione a data da definirsi: «Non cisono le condizioni per fare l’Affruntata. - ha dettoDon Fragalà - Il priore dopo quello che è successonon se la sentiva di essere presente e in sua assenzanon si poteva fare la manifestazione». Una decisio-ne «per evitare ulteriori tensioni» che per qualcunopotrebbe avere il sapore della resa. Del passo indie-tro davanti al potere onnipotente delle cosche. Mache forse ha il sapore ben più forte della chiesa chenon si arrende alla ’ndrangheta. La stessa chiesa deiDon Peppe Diana - ucciso nella sua parrocchia diSan Nicola di Casal di Principe il 19 marzo ’94 - deiDon Luigi Merola di Forcella costretto a viaggiarecon la scorta per le continue minacce dei capi clan;dei padre Pino Puglisi, ucciso dalla mafia nel giornodel suo 56esimo compleanno al solo scopo di puni-re il suo impegno evangelico e sociale.

LE BATTAGLIE DEL PASSATOD’altronde anche il vescovo Renzi è uno che di

battaglie ne ha combattute tante. Contro i com-mercianti di droga da lui definiti “Erode di morte”proprio perché propagano la morte inebetendo icorpi e gli spiriti di tanti giovani. E contro la stessa’ndrangheta. Proprio sulla festa dell’Affruntata eraintervenuto in passato chiedendo che i portatoridelle statue venissero estratti con un semplice sor-teggio. Niente aste del cerino come succedeva inpassato quando vinceva la ribalta e quindi il postodi “portatore”chi faceva l’offerta più alta prima cheil cerino della chiesa si spegnesse. Niente offerte inbusta chiusa, che era stato il metodo usato dopoquello del cerino. Ma un sorteggio alla luce del soleper evitare infiltrazioni non gradite e malavitose.C’è da dire che anche così boss e picciotti ce la face-vano comunque ad avere il controllo della proces-sione. Ma tant’è: almeno il tentativo di ripulire laprocessione era stato fatto.

Ieri sul gruppo di facebook amico di monsignorRenzi Vescovo di Mileto-Nicotera e Tropea nonc’era nessun riferimento ai fatti di Sant’Onofrio.Tanti auguri di Pasqua, quelli sì. E saluti affettuosida Adelina, Antonio, Rossano oltre a una non me-glio precisata solidarietà per i fatti riprovevoli lettisui giornali del luglio scorso. Ma alla festa saltata e aidue colpi di pistola sparati nessun accenno. Suquelli meglio tacere.

IN TRINCEA

Quello che Papa BenedettoXVI sta vivendo è cer-tamente il momento piùdelicato del suo pontifi-cato, iniziato il 19 aprile2005, dopo aver raccolto ladifficile eredità di PapaGiovanni Paolo II. Lo scan-dalo montato dal New YorkTimes contro i preti pedofilista mettendo a dura provala tenuta della Chiesa cat-tolica. Dopo ripetuti ri-chiami alla Fede, il Pon-tefice ha esortato i preti adessere come “Angeli”Ansa

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14 Martedì 6 aprile 2010 ITALIA

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STUDIO USA

Addio fedeltà, uno su tre tradisce il partnerE vissero per sempre felici e contenti? A quanto pare no, so-prattutto se si parla di fedeltà. Eh già, perchè secondo unostudio dell’università dello Iowa, pubblicato sulla rivistaPerspectives on Sexual and Reproductive Health, in un ter-zo delle coppie il tradimento è la regola.Si, proprio la regola: a parlare, infatti, sono i numeri. Per-ché su 783 persone intervistate, adulti di età compresa tra i18 e i 60 anni che vivono a Chicago, negli Usa, uno su tre hadetto che l’ultima relazione vissuta non era monogoma.Vale la regola della reciprocità: il 12 percento degli uominie il 10 percento delle donne ha dichiarato che tutti e dueerano fedifraghi. Diverso invece il discorso di chi ha traditosapendo che il partner era fedele. Tra questi c’è il 17 per-cento dei gentiluomini e il 5 percento delle signore. Soprat-

tutto, lo studio ha investigato su quali siano i rapporti “piùpericolosi” per la stabilità di una coppia. Ossia: con chi èche si tradisce? Per le donne, la risposta è con gli amici. Il 44percento delle traditrici, infatti, ha ammesso di aver violatola fedeltà con una persona conosciuta. Più bassa, invece, lapercentuale per gli uomini: “solo” il 25% dei signori tradi-sce con amiche, mentre la maggior parte ha relazioni oc-casionali con partner appena incontrate: il 43 percento,contro il 30 percento delle donne.Contromisure da adottare? Secondo Anthony Paik, coordi-natore della ricerca, si deve presentare il partner a mam-mà. Già, perchè far conoscere i genitori significa trasfor-mare il rapporto in una relazione stabile. In barba alle av-venture.

Dal giornalista accusato di inventarsi le intervisteal carabiniere che ha dato il via a Calciopoli:quelli che piegano il mondo ai loro desideri

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LO SCRITTORE

Fare delle intervistea qualcuno e registrarele risposte?Un lavoro da bambini.Il vero talento stanel far dire coseinteressanti a degli scrittoriche non hai mai vistoné da vicino né da lontano

IL CAPITANO

Di calcio il capitanonon ne sa granché(o forse niente)ma romanza molto.Sa che i lettori ci sono, cheil popolo antijuventinoè immenso: due italianisu tre odiano la Juvepiù di ogni altra cosa

La locandina di “F co-me Falso”, film-docu-mentario del 1973 diOrson Welles.

::: GIAMPIERO MUGHINI

Ci sono due italiani nostri con-temporanei ai quali non mi mi paresia stato reso il dovuto onore a rico-noscere il loro estro e la loro creatività,due italiani che hanno saputo creareun mondo a misura della loro fanta-sia. Parlo di Tommaso Debenedetti, ilquarantunenne scrittore e giornalistafree-lance, che s’è guadagnato le pri-me pagine dei giornali americani iquali gli imputano di essersi inventatomezzo mondo di interviste a scrittori epremi Nobel, una delle quali (a PhilipRoth) pubblicata da Libero, e del te-nente colonnello dei carabinieri AttilioAuricchio, uno che nel 2005 ebbe l’oc -casione di scrivere un romanzone sulcalcio italiano che al confronto “I tremoschettieri” di Alexandre Dumas erarobetta da niente, e che quell’occasio -ne non se l’è lasciata sfuggire, e dalsuo romanzone è scaturita Calciopolicon tutti i suoi sfracassi. Due grandi,due grandissimi.

Cominciamo da Debenedetti, unoche appartiene a una famiglia che halasciato il suo marchio nella storia let-teraria italiana dell’ultimo secolo.Nonno Giacomo, “Giacomino” percome lo chiamavano gli amici, è statoil più grande critico letterario italianodel Novecento. O meglio è stato il mi-gliore scrittore italiano fra quelli cheusavano la critica letteraria come lorostrumento di espressione e comuni-cazione, e questo a partire dalla me-morabile edizione del 1929 dei suoi“Saggi critici” in cui “Giacomino”scorreva mirabilmente dai romanzi diMarcel Proust alle poesie di UmbertoSaba. Suo figlio Antonio è a sua voltauno scrittore e un giornalista di vaglia.Mentre è appena uscito questo suogustoso libro scritto a quattro manicon Gianni Borgna, “Dal piacere allaDolce vita”, in cui la storia della Romache va dal 1889 al 1960 è ricostruitaper episodi e personaggi comunquecruciali, resta nel mio giudizio bellis-simo il libro da lui dedicato a suo pa-dre, il “Giacomino” pubblicato da Riz-zoli nel 1994. Un libro che era tuttofuorché sdolcinato e prevedibile; unlibro, al contrario, che raccontava unpadre difficile e ingombrante, e dun-que un rapporto tra padre e figlio chenon doveva essere stato tutto rose efiori.

Il vero talento

Non so quale sia stato e sia il rap-porto tra Antonio Debenedetti e il no-stro eroe, suo figlio Tommaso. Mi di-cono un rapporto in cui non tutto èrose e fiori. Non so. Di certo l’ultimodei Debenedetti è stato, in un suo mo-do originale, all’altezza delle tradizio-ni letterarie della sua famiglia. Faredelle interviste a qualcuno e registrarele sue risposte? Un lavoro da bambini.Tommaso ha fatto molto di più, o al-meno così dicono gli scrittori da luiintervistati. Dicono che non lo hannomai incontrato un solo minuto, chelui s’è inventato tutto. Lì sì che ci vuo-

le talento. Inventarti degli scrittori chenon hai mai visto né da vicino né dalontano, farli parlare come tu vorrestiche parlassero, mettere loro in boccadelle cose appetibili per un giornale. Efarlo non tanto per la paga, perché inItalia un giornalista free-lace porta acasa qualche spicciolo e non più. Far-lo per il gusto dell’invenzione. Ma checi vuole a trascrivere quello che PhilipRoth ti sta dicendo; è grandioso farglidire cose che non ha mai detto e chesono in qualche modo verosimili.Tommaso Debenedetti lo avrebbe fat-to per anni e probabilmente avrebbecontinuato a farlo per anni. Se non

fosse per un errore che non ci sarem-mo aspettati da uno par suo. Una diquelle interviste fantasiose l’ha pub-blicata su Libero, ed ecco che unabrava giornalista di Repubblica hascovato l’inganno, ha messo a nudo ilfalso. Felice di poter dimostrare cheLibero, un giornale animato da “squa -dristi rancorosi” (copyright del mioamico Emanuele Trevi), è un giornaledi farabutti che si inventano le inter-viste. Lì è inciampato il Debenedettidella terza generazione, e lì temo si siaarrestato il suo cursus honorum e noitutti ci siamo persi un personaggioletterario non da poco. Uno su cui va-

rebbe senz’altro scrivere un raccontoa spiegare e identificare.

Completamente diverso il casodell’allora capitano Auricchio. Lui e lasua squadra si rinchiudono in unastanza ad ascoltare le telefonate di Lu-ciano Moggi, l’allora onnipotente “di -rettore” di una delle squadre di calciopiù forti e famose al mondo, la Juven-tus. E quanto a telefonate, Moggi nefaceva allora 400 al giorno. (Una piùuna meno, credo che oggi ne faccia al-trettante). Le poche volte che lo avevoincontrato per motivi personali e luiimmancabilmente mi invitava in unristorante torinese a cinque minutidalla stazione, di telefonini sul tavolone metteva due. Altri due li aveva la-sciati in macchina. Immaginatevi il la-voro di registrare 400 telefonate algiorno. Auricchio e i suoi prodi ci sibuttarono a corpo morto.

L’ho detto, il materiale era tale da

scrivere non uno ma tre romanzi.Moggi che si vanta con un giornalistasuo amico di avere rinchiuso un arbi-tro nel suo sgabuzzino (mai avvenu-to). Moggi che millanta credito conministri et similia dicendo che farà ditutto perché le squadre da loro amatevadano in paradiso. Moggi, uno chevive di pane e calcio, che telefona alsuo vecchio amico Giorgio Bergamo estanno a discutere per mezz’ora suquali siano i cinque migliori arbitri attia giudicare le cinque partite più im-portanti della domenica successiva.Moggi che telefona a non so quale Po-tentisimo e gli dice più o meno così:«Ascoltami, nell’attacco della miasquadra ho quattro pippe inaudite -Trezeguet, Ibrahimovic, Del Piero,Mutu - gente che la palla dentro nonla mette neppure da un centimetro, tisupplico fai assegnare alla Juve tre ri-gori a partita». (Questa telefonata na-turalmente non esiste, né la benchéminima telefonata in cui Moggi pro-metta “money” o “girls” a qualcunoche aiuti la Juve).

Linea difensiva

Questa telefonata non esiste, eppu-re da quello che ascolta Auricchio vain visibilio, e anche se per sua stessaammissione al processo di Napoli nonè che di calcio lui ci capisca gran che.Quando gli avvocati difensori di Mog-gi gli rimproverano un bel po’ di stra-falcioni presenti nel suo “romanzo”,lui ammette che quegli strafalcioni liaveva ricavati dalla lettura di un quo-tidiano sportivo. Di calcio non ne samolto (o forse niente), ma romanzamolto. Sa che i lettori ci sono, chel’audience antijuventina è immensa, idue terzi del Paese: due italiani su treche odiano la Juve più di ogni altra co-sa al mondo.

Epperò anche Auricchio fa un erro-re. Tutto preso dal suo romanzo, nonsi accorge che di telefonate nell’ariane circolano molte altre. E sono iden-tiche a quelle di Moggi. Telefonate didirigenti di un calcio che è diventatoin ogni modo una lotta della giungla, edove i dirigenti di tutte le squadreschiamazzano a favore dei propri be-niamini. Schiamazzano, telefonano,vanno a cena con i designatori, discu-tono con loro a favore di quell’arbitroo contro quell’altro, strizzano l’occhioai guardalinee se sono stati favorevoliai propri beniamini. Niente di male,beninteso. Così fan tutti, così è ilmondo del calcio, un mondo dovevorticano i miliardi a centinaia. Soloche a scriverlo così, del romanzo au-ricchiese non si venderebbe una co-pia. E difatti lui dice a lungo che quellealtre telefonate non esistevano. Ci tie-ne alla sua creatura letteraria, la difen-de; né più né meno di come ha fattoTommaso Debenedetti. E del restoche importa a uno scrittore se la ma-teria del suo romanzo corrisponde al-la realtà o è pura fantasia? Per me re-sta un mistero il perché il colonnelloAuricchio non sia fra i candidati alloStrega.

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15Martedì 6 aprile 2010ITALIA

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vecchie abitudini

Il vizietto di Tonino: rubare idee a sinistraDal referendum contro la privatizzazione dell’acqua alle battaglie contro Berlusconi. Comunisti e Verdi accusano Di Pietro

Il congresso dell’Usigrai

Il sindacato Rai prepara il ribaltoneper far fuori Minzolini dal Tg1::: ENRICO PAOLI

Carlo Verna, attuale segretariodell’Usigrai (l’Unione sindacale deigiornalisti Rai), viene considerato«troppo morbido» dallo zoccolo durodei giornalisti di sinistra della tv di Sta-to. Ai duri e puri dell’etere, saldamenteposizionati nei ruoli chiave di Saxa Ru-bra, non è piaciuta affatto la campagnaelettorale di Verna, interamente incen-trata sull’assalto al Tg1 di AugustoMinzolini, contro il quale ha deciso diusare anche un pezzo da novanta co-me Maria Luisa Busi.

La conduttrice del telegiornale dellarete ammiraglia di viale Mazzini, se-condo le voci di corridoio, avrebbeconcordato i contenuti della sua inter-vista a Repubblica proprio con Verna,oltre che con i suoi referenti politici,

dai quali avrebbe avuto tutte le garan-zie del caso. Troppo poco e, soprattut-to, un assalto sterile, fine a se stesso,secondo l’ala sinistra del sindacato. Laquale avrebbe preferito un’azione piùdecisa, una prova di forza, se non ad-dirittura il ricorso allo stato di agitazio-ne. Nemmeno la chiamata alle armiper la rimozione di tre conduttori delTg1 («normale avvicendamento», se-condo la direzione primo telegiornaleitaliano) fatta dallo stesso Verna, gli èvalsa un recupero nel gradimento de-gli iscritti. «Ci vuole uno con le palle»,dicono a Saxa Rubra i pasdarana delsindacato unico dei giornalisti Rai.

E così a metà aprile, dal 13 al 17 aSalsomaggiore, è in programma il con-gresso dell’Usigrai e in quella occasio-ne la componente di sinistra proverà adisarcionare Verna. Il conduttore del

Tg3 campano, nonché voce della sto-rica trasmissione radiofonica “Tutto ilcalcio minuto per minuto”, rischia diessere superato da sinistra dalla com-ponente massimalista che vorrebbe«normalizzare» il Tg1 e fare le «barrica-te» contro il decreto sulle intercettazio-ni, che il governo sta per varare. E pro-prio su questi temi si giocherà il con-gresso dell’Usigrai, che vedrà la com-ponente di sinistra confrontarsi con imoderati del sindacato, che hannotrovato nell’associazione Lettera 22 ilmezzo per far valere le proprie ragioni.Ragioni che Verna cercherà di ribadirenei prossimi giorni, tornando ad attac-care il Tg1, mentre la componente mo-derata, riunita sotto le insegne della li-sta “Rai-l’alternativa”, punta sulla dife-sa dell’azienda e sulla valorizzazionedelle risorse interne. Due visioni dia-

metralmente opposte fra loro, tantoche i vertici di Lettera 22, se il congres-so dovesse trasformarsi in un vero eproprio corpo a corpo invece di un ser-rato confronto, sono pronti a bruciaredavanti ai cancelli di Saxa Rubra le tes-sere dell’Usigrai.

I delegati al congresso sono già statiscelti e i numeri assegnano ancoraqualche chance a Verna, visto cheMaurizio Blasi, redattore del Tg3 delleMarche, ha ottenuto soltanto 579 voti,su 1492 votanti, dunque meno dellametà. Blasi, secondo la componentemassimalista del sindacato, rappre-senta l’alternativa ideale a Verna. Duroe puro quanto basta per non farsi inti-morire dai vertici di viale Mazzini, suf-ficientemente svincolato dalle guerric-ciole che si consumano nei corridoi diSaxa Rubra. A fargli mancare i voti ne-

cessari, però, sarebbe stata la diffiden-za di coloro che vorrebbero uno orga-nico, in tutti i sensi, quale alternativa aVerna. La componente di centrode-stra, invece, ha fatto convergere i suoivoti su Luigi Monfredi e Luciano Ghel-fi. Particolarmente significativa la con-vergenza su quest’ultimo, inviato delTg2, visto che proprio la seconda retesarebbe nel mirino dell’Usigrai. Il sin-dacato la vorrebbe completamenteschiacciata su Annozero, il program-ma di Michele Santoro, tanto da chie-dere la testa dell’attuale direttore di re-te Massimo Liofredi. L’Usigrai lo accu-sa di far perdere ascolti a Raidue, sal-vando solo Santoro, quando i dati di-cono l’esatto contrario. Evidentemen-te il processo di “normalizzazione”, inrealtà, non sarebbe altro che un pro-cesso di “rimozione”.

CONTESTATO

Il direttore del Tg1 Augusto Minzolini.La sua linea editoriale è contestata daparte della redazione Fotogramma

::: FILIPPO FACCI

Di Pietro è sempre statoil primo dei secondi: c’èun’idea, un solco tracciato? Luiarriva e mette cappello, s’im -possessa, scippa. Gli ultimi aessersene accorti sono i signoridel «Comitato Promotore Refe-rendum acqua», un gruppo diambientalisti di sinistra che asuo tempo costituì il Forumitaliano dei movimenti perl’acqua. Nel 2007 il gruppo pre-sentò una legge d’iniziativa po-polare dopo aver raccolto le fir-me di 400mila cittadini, o que-sto dissero; poi il 20 marzoscorso hanno fatto una mani-festazione romana (200milapersone, dissero: comunqueerano tanti) e il 31 marzo de-positarono tre quesiti referen-dari in Cassazione assieme adaltri esponenti della sinistracattolica, sindacale, ecologistaeccetera. Ed ecco che dopoaver arato, seminato, irrigato einsomma essersi fatto un maz-zo così arriva Antonio Di Pie-tro, il primo dei secondi, che simette a vendemmiare: «Abbia-mo saputo che l’Italia dei valo-ri», ha denunciato il Comitato,«nonostante gli incontri avve-nuti in precedenza intendepromuovere autonomamenteun proprio referendum sull’ac -qua, ponendo così la propriainiziativa in competizione conquella che avevamo condivi-so». Ma tu guarda. «Chiediamosubito all’Italia dei valori di fer-marsi e di incontrarci». Certo,adesso vi telefona.

I precedenti

È più di un film già visto: èun’intera biografia. Stiamoparlando di un personaggioche neppure le inchieste siprocacciava: se le ritrovava sultavolo. La prima inchiesta chelo mise un minimo in luce,

quella sulle «patenti facili», fuistruita da un colonnello pie-montese della Polizia stradalesinché l’incartamento passò aDi Pietro per competenza. Piùo meno lo stesso accadde per ilcosiddetto processo «Codemi»e per altri ancora. Prima di Ma-ni pulite, poi, Di Pietro scippe-rà al giudice Antonio Lombardiuna classificazione dei corrut-tori che dopo piccole modifi-che riverserà sul mensile «So-cietà civile» assieme a un pri-mo affresco della «dazione am-bientale».

Ma veniamo alla politica. Ilplagio inizia dal simbolo delpartito, il logo del gabbiano:l’ex magistrato lo copiò daquello della casa editrice Larusper la quale aveva «scritto» trelibri tra il 1994 e il 1995. Dopo-diché c’è imbarazzo della scel-ta: praticamente ogni iniziati-va, ogni folgorazione, ogni tro-vata, Di Pietro la prese a pre-

stito più o meno come avevafatto coi soldi e con la Merce-des di qualche suo amico inda-gato.

Intruppamenti

Non c’è mossa che non cor-risponda a un intruppamento,spesso mordi e fuggi: il tempodi farsi cacciare o di verificareche c’era poca trippa per con-sensi. All’inizio del 1999, perdire, confluì nella Lista Prodialias «Democratici per l’Ulivo»(aspettando le europee) men-tre c’era la guerra del Kosovo;dapprima gli mancò solo l’el -metto in testa: «I nostri soldatistanno dando l’anima per ladignità del nostro Paese... unatregua non allevierebbe la si-tuazione»; ma poco prima delvoto, fiutata l’aria, saltò ingroppa alla bandiera arcobale-no: «Si possono uccidere per-sone innocenti? La guerra non

si può risolvere in un atto vio-lento, facendo morire personeinnocenti». Dopo il voto tentòdi scippare l’intero Asinello:«Ho vinto, l’Asinello devo gui-darlo io». Ma la leadershipvenne affidata ad Arturo Pari-si.

Poco tempo dopo, quandomezzo Parlamento parlicchiòdell’istituzione di una Com-missione d’inchiesta su Manipulite, additò al «vile attaccoalla magistratura» e poi disseche la Commissione andavabene purché guidata da lui.Non se ne fece niente. Poi ma-turò il suo definitivo anti-ber-

lusconismo e saltò in groppa aogni sortita contro il Cavaliere.Nel febbraio 2002 si accodò auna manifestazione ulivistasulla giustizia, in Piazza Navo-na, ma dopo una veemente fi-lippica dell’esordiente PanchoPardi e un’ancor più celebresortita di Nanni Moretti («conquesti dirigenti non vinceremomai») rimase in secondo pianoe allora riuscì a dire: «Se con-tinuiamo a spararci sulle palle,non andiamo da nessuna par-te». Poi cercò di annettersi neicosiddetti «girotondi» ma fuoscurato soprattutto da Moret-ti. Alla vigilia del raduno ocea-

nico di Piazza San Giovanni,poi, gli avevano preannuncia-rono addirittura che nonl’avrebbero fatto parlare, unosfregio definitivo: «Temetevi ilvostro palco», rispose, «nonvoglio essere condizionato dauna nuova nomenclatura deigirotondi». E mollò. Passò ascippare la raccolta firme con-tro il Lodo Schifani (tutto inu-tile, perché interverrà la Con-sulta) e cercò d’infilarsi persinonel giro del referendum sull’ar -ticolo 18. Poco tempo primaaveva detto: «Un referendumprovocherà più danni che be-nefici».

Il No Cav day

Poi scipperà a Micromegal’idea del «No Cav day» e si ac-coderà al giro di Beppe Grillo,Sabina Guzzanti, Michele San-toro e Marco Travaglio eccete-ra: si farà disegnare il blog an-che lo stesso consulente infor-matico di Grillo. Poi s’intrup -perà con De Magistris, coi co-mitati contro il ponte di Mes-sina, coi comitati contro il nu-cleare e a favore dell’eolico -dopo aver sostenuto tutto e ilsuo contrario - e poi coi cobasdi Alitalia, poi copierà i vecchimanifesti della Lega contro«Roma ladrona» e si accoderàai promotori del referendumcontro il «Porcellum» salvomollarli all’ultimo. L’elenco sa-rebbe lunghissimo. La regola,una sola: se volete che unacampagna fallisca, fatela vostrae aspettate che lui ve la scippi.

FURBETTO

L’ex ministro e leader dell’Italia deiValori, Antonio Di Pietro. Ultima-mente Tonino è stato contestato dai“movimenti” per avergli rubato ideeper la campagna elettorale Olycom

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16 Martedì 6 aprile 2010 ITALIA

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Spezzato il coltello per la furia omicida

Gli danno del gayCingalese psicopaticomassacra due amiciL’uomo riceve un’eredità da un anziano che accudiva e subito sisparge la diceria fra i connazionali. Fino al raptus di domenica

::: ALESSANDRA CORICAFIRENZE

«Daannimichiamavano finocchio».Elui lihauccisi. Perché non ce l’ha fatta più. È successo a Fi-renze, nel pomeriggio di Pasqua. Un cingalese di 35anni, Chaminda Atula Kumara Hetti Arachchige, haammazzato due connazionali. Dato che non soppor-tava più le derisioni dei due. Li ha accoltellati davantia un locale nel centro storico fiorentino e poi è fuggi-to: i Carabinieri sono riusciti a rintracciarlo grazie adalcuni testimoni che lo conoscevano con il sopran-nome di Kumara. Lo hanno arrestato sotto casa nellatarda serata di domenica.

I fatti: Kumara, nato a Wattala nel 1975, arriva inItalia nel 2005 e si stabilisce a Firenze. Dove la comu-nità di immigrati è consistente: quasi 50 mila, secon-do le statistiche di Palazzo Vecchio. Il gruppo cinga-lese è molto presente nel centro storico, soprattuttonella zona della stazione e della chiesa di Santa MariaNovella: lì gli esercizi commerciali gestiti da immi-grati dello Sri Lanka sono tanti. Ed è proprio questo ilquartiere dove si è consumato il duplice omicidio.

Arrivato in Italia, Kumara inizia a lavorare comebadante per un anziano. Che gli promette, alla suamorte, di lasciargli in eredità un appartamento in viaFra’ Bartolomeo. Ed ecco che nella comunità cinga-lese comincia a circolare una voce. Ossia: Kumara ègay, va a letto con l’anziano e per questo avrà l’eredi -tà. Chiacchiere che non diminuiscono con il tempo.Anzi. «Mi prendevano in giro, dicevano che ero unavergogna e che dovevo andare via dall’Italia», avreb-be confessato il presunto omicida. «Erano gelosi per-chè avevo una casa e ripetevano che ero andato a let-to con il padrone per averla». Fa riferimento alle duevittime, Kamal Misantha Narasooriia, 40 anni, e Su-dath Rohana Jayalath Mudiyanselage, 36. Entrambisposati e con un figlio.

«SCHIZOFRENIA MAI CURATA»Lo scorso 4 aprile Kumara incontra i due in un ri-

storante cingalese in via del Moro. Sono insieme a unconnazionale e, come sempre, lo deridono. «Eranomesi che lo chiamavano finocchio e gli testavano igenitali: non ne poteva più», ha detto il suo legale,Stefano Bertini. «Un giorno mi ha detto: arrestali, al-trimenti ci penso da solo», ha aggiunto l’avvocato.Già nel 2008, del resto, Kumara aveva reagito: avevacolpito due molestatori con una spada e un coltello.Accusato di lesioni, aveva patteggiato. «Ha una sin-drome schizofrenica per la quale avevo chiesto iltrattamento sanitario obbligatorio: voglio sapere se èstato eseguito come era necessario», ha detto l’avvo -cato. Facendo intendere di poter chiedere l’infermi -tà mentale.

Domenica Kumara è nel ristorante con le due vit-time. Di fronte alle loro prese in giro, esasperato, vavia. Torna a casa e prende un coltello, affilato artigia-

nalmente. Poi torna indietro. Rientra nel locale, conil pugnale che gli pende dalla cintola: sono le 16.45.Inizia a sferrare i colpi contro i tre che lo hanno insul-tato: uno fugge, mentre Rohama e Nisantha restanobloccati nel locale. Al primo sferra tre colpi, al secon-do quattro. Tutti agli organi vitali, tutti mortali. A quelpunto, Kumara scappa via, ma dei testimoni lo rico-noscono. E lo indicano ai Carabinieri, che sul luogodel delitto trovano il manico e il fodero del coltello.Spezzati, tanto è stata la rabbia dell’omicida.

Le forze dell’ordine raggiungono Kumara nellatarda serata, nella sua abitazione. Proprio quella chel’anziano padrone gli aveva lasciato. Lo trovano difronte al portone, armato di un nunchaku, un’armatradizionale giapponese. Perché? Perché, nella furiavendicativa, voleva regolare i conti anche con altriconnazionali che lo avevano insultato e per questo listava aspettando.

ABBANDONATO DALLA SUA DONNAA incolparlo, non solo i testimoni: i carabinieri

hanno rinvenuto, in casa, gli abiti sporchi di sangueusati durante l’omicidio.

L’uomo è in stato di fermo: interrogato dal pm Lui-gi Bocciolini, nel giro di qualche ora ha confessato ildelitto. Dicendo che non solo era stato deriso, ma an-che abbandonato dalla compagna a causa delle di-cerie. «Erano anche andati a letto con lei, che mi la la-sciato qualche settimana fa», avrebbe detto Kumara,riferendosi alle due vittime. «Non ce l’ho fatta più».

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«FARÒ GIUSTIZIA DA ME»

In alto, Hetti Araachchige ChamidaAtula Kumara il cingalese arrestatoa Firenze con l’accusa di aver uccisoa coltellate due connazionali (so-pra, i due cadaveri) [Ansa]

A Udine e Lodi

Turbolenze ed erroriGiù due ultraleggeriquattro i morti::: STEFANIA RIVA

FLAVIA MAZZA CATENA

Pasquetta è finita, ora il cielo piange lesue vittime: quattro persone hanno perso la vi-ta in questo lunedì di festa, in due incidenti di-versi. Una giornata tersa ma con molte turbo-lenze per il vento che hanno portato, insiemecon probabili errori umani, a un vero e propriobollettino di guerra, se si considera che in tuttoil 2008, secondo i dati forniti dall’Agenzia na-zionale per la sicurezza del volo, a perdere la vi-ta in incidenti a bordo di ultraleggeri sono statediciannove persone.

A Udine due giovanissimi sono arsi vivi do-po essersi schiantati al suolo con il loro ultra-leggero. Nel lodigiano invece, un velivolo si èinabissato nell’Adda, trascinando con sè unistruttore sessantenne e la sua allieva, di appe-na 16 anni.

Il primo incidente si è verificato intorno alle15. Dopo il picnic di Pasquetta con gli altri ami-ci del Club di volo di San Mauro, il 21enne Mi-chele Monticolo e l’amico Alessio Tomè, 20anni, avevano deciso di concedersi un giretto abordo di un ultraleggero di proprietà del Club:nonostante la giovane età, infatti, avevano en-trambi una discreta esperienza alle spalle. De-collano dall’aviosuperficie di San Mauro poi,intorno alle 14.50 il velivolo, un ultraleggeroTecna Mp 96 a tre assi, sul quale si trovano sischianta al suolo nei pressi del campo di volo,sulla sponda destra del fiume Natisone a po-che decine di metri da un abitato. Restano an-cora da chiarire le cause della tragedia, ma se-condo alcune testimonianze, il velivolo stavacompiendo una virata quando un’ala avrebbeurtato la cima di un albero. Nella collisionel’ala si è staccata rendendo ingovernabile l’ul -traleggero che è precipitato a terra incendian-dosi. Per i due giovani non c’è stato scampo esono morti carbonizzati. Ai comandi del veli-volo, da quanto si apprende, si trovava MicheleMonticolo, residente a Udine, che vantava giàoltre 100 ore di volo ed era in possesso dell’at -testato previsto dalla normativa per trasporta-re un passeggero. E Tomè, che viveva a San Da-niele del Friuli (Udine) non era da meno inquanto a preparazione: da un anno frequenta-va l’Accademia dell’Aeronautica a Pozzuoli.

Per la 16enne lodigiana, invece, si trattavadel primo volo della vita, di più, un volo pre-mio. L’aveva promesso da tempo il padre allafiglia. Ma quel battesimo dell’aria tanto attesoè stato fatale. Silvia Bianchini, 16 anni, è mortasul colpo dopo essere precipitata con il suoistruttore 60enne Giacomo Andena a bordo diun ultraleggero nelle acque dell’Adda. Il veli-volo sarebbe andato a cozzare contro un cavo a380 volt.

«Lunedì è stata una giornata limpidissimama piena di turbolenze», commenta GiuseppeBraga, direttore del mensile di aviazione “Vo -lare”. «Sono difficoltà oggettive che mettonoalla prova la bravura dei piloti. E poi, nel caso diLodi, c’è da valutare quanto abbia inciso lapresenza dei cavi elettrici. In altri Paesi sonoben segnalati, sempre visibili; da noi invece limimetizzano nella natura. È un diktat degliambientalisti estremi. Sulla pelle di chi vola».

Caso Claps C’è un nuovo testimone contro RestivoIl medico legale: presto avremo i risultati dell’autopsia

Malasanità Muore dopo intervento alla cavigliaAperta un’inchiesta all’ospedale di Rieti

«Il cadavere di Elisa ci sta tristemente parlan-do. Presto consegneremo al pm di Salerno la periziasull’autopsia». Lo ha detto, in serata, Francesco In-trona, lo specialista di Bari che dal 23 marzo sta ese-guendo l’autopsia sui resti del cadavere di Elisa, par-lando durante la trasmissione di Rai3 “Chi l’ha vi-sto?”. Intanto, sempre ieri, si è scoperto che HeatherBarnett, la donna assassinata in Inghilterra per il cuiomicidio è sospettato Daniele Restivo (coinvolto an-che nell’inchiesta sull’assassinio di Elisa Claps), litigòcon l’uomo alcuni giorni prima di morire. Lo raccon-ta il librario Rodney Browne, testimone dell’omici -dio, in un’intervista al Tg5 . «Heather era angosciata -

rivela Browne - per quel giovane italiano che era an-dato a casa sua per far cucire delle tende. Quando eraentrato, la chiave era nella serratura. Quando Hea-ther lo accompagnò all’ingresso si accorse che lechiavi erano sparite. “Dove sono le mie chiavi?”chie -se. A Danilo disse di svuotare le tasche - continua -ma Heather pensava che non avesse tirato fuori tut-to». A Rodney Browne la donna, che in passato erastata sentimentalmente legata al libraio, disse cheavrebbe affrontato la questione con Fiamma, la mo-glie di Restivo. «Le consigliai di cambiar serratura.Non so se lo fece», risponde Browne, «e non so se cisia poi stato quel confronto con Fiamma».

Una donna di 43 anni di origini marocchine,Halyma Toukhi, è morta nelle scorse ore all’ospe -dale generale provinciale San Camillo de Lellis diRieti dopo essere entrata in coma in seguito a un in-tervento chirurgico alla caviglia.

Al momento non è ancora chiaro cosa sia suc-cesso dopo l’operazione di routine e cosa abbiaprovocato il decesso della donna. Sul caso è stataaperta un’inchiesta.

La donna, residente a Cantalice (Rieti), si era do-vuta sottoporre all’intervento a causa di una frattu-ra riportata scivolando accidentalmente sul luogodi lavoro, un panificio nel centro storico di Rieti.

Entrata in sala operatoria - apparentemente senzagravi problemi di salute - Halyma dopo l’operazio -ne chirurgica che sembrava perfettamente riuscitaha iniziato, improvvisamente, a manifestare sinto-mi preoccupanti, dal mal di testa all’abbassamen -to sensibile della temperatura corporea, fino a en-trare in coma.

Il direttore sanitario della Asl di Rieti, Carlo MariaMancini, ha confermato che è stata aperta un’in -dagine interna per far luce sulla vicenda. Per capiremeglio le cause del decesso, l’autorità giudiziariaha già disposto l’esame autoptico della salma.

ANT.SAN.

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17Martedì 6 aprile 2010ITALIA

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Il giallo fra Como e la Svizzera

La donna del lago uccisa dal marito infedeleBeatrice Sulmoni, 36 anni, ripeteva che voleva andarsene di casa. Si indaga sul ruolo della mamma di lui::: CRISTIANA LODI

Certo, il movente. «Passionale», dice il sergen-te maggiore Marco Frei, portavoce della polizia Can-tonale. «Lui aveva un’altra donna e lei ripeteva chevoleva andarsene di casa», mormora Obino, il pae-sello arroccato sopra Mendrisio. Ma quel che adessointende stabilire con esattezza il procuratore pubbli-co di Lugano, dottoressa Rosa Item, è se l’assassinodella “Ragazza del Lago”(cioè il marito reo confesso)sia stato coperto o aiutato da qualcuno a fare quelche ha fatto. Magari da sua madre, la quale lo ha ac-compagnato in caserma a denunciare la scomparsadi Beatrice Sulmoni, 36 anni.

Beatrice che però era già stata uccisa e buttata infondo al lago quando loro due sono andati a fare de-nuncia. Beatrice che era anche già stata derubata delcellulare. Sempre e tutto da lui: Marco Siciliano di 32anni, fisioterapista a Chiasso. Sempre e tutto primache lui, il marito assassino, spedisse alcuni sms aiparenti di Beatrice: «Non torno più», «Sto bene, manon cercatemi». Ha scritto questo, Marco Sicilianoai familiari della moglie, nel tentativo di depistare. Esfruttando il fatto che sua moglie aveva detto di esse-re intenzionata a lasciarlo. Non ne ha avuto il tempo,purtroppo. Lui ha scritto i messaggini dal cellulare dilei, e lo stesso telefonino è stato trovato in casa diMarco Siciliano la mattina dell’arresto. Sono andatia prenderlo il giorno di Pasqua gli uomini della poli-zia elvetica. Attraverso i tabulati telefonici e i con-trolli incrociati, gli agenti hanno smascherato le bu-gie raccontate quando era stato sentito come testi-mone. «Mia moglie è sparita». Era il 25 marzo.

INCASTRATO DAGLI SMSA un certo punto, davanti al magistrato che lo in-

calza e gli mostra le contraddizioni, si sente incastra-to e ammette: «Sì, sono stato io». Ieri il procuratorepubblico è tornato a interrogarlo, per chiarire la di-namica e capire il perché. Dopo averle sfondato latesta ha cercato di decapitarla. Per quel che si è riu-sciti a sapere ieri sera, avrebbe fatto tutto in casa, nel-la villetta giallina a due piani di Obino (frazione diCastel San Pietro, Canton Ticino). A cinque metriabitano i parenti di Beatrice: i genitori, la sorella cheha sposato il sindaco del paese. Nessuno però sem-bra avere sentito niente. Beatrice Sulmoni aveva 36anni, il sole e Cupido tatuati sul seno. Le immaginidel corpo ripescato a Laglio venerdì scorso, a ridossodi Villa Oleandra (la dimora estiva di George Cloo-ney), sono state mandate in onda da “Chi l’ha vi-sto?”. Il fratello ha riconosciuto i tatuaggi e rivistoBeatrice in quei disegni. La radiografia dentaria hapermesso l’identificazione certa. La polizia elveticainsieme con i carabinieri di Como, hanno poi fatto ilresto. Gli occhi degli investigatori erano già puntatisu Marco Siciliano (origine italiana), anche se i pa-renti di lei (istruiti dagli investigatori) sono rimasti insilenzio ad aspettare, fingendo di credere fosse an-data via. Anche se loro sapevano che Beatrice, mai epoi mai avrebbe abbandonato il figlio di sette anni.«Era tutta la sua vita», dice la sorella. «Uno strazio.Anche se è ancora prematuro esprimere il nostrodolore e commentare quanto accaduto», aggiungo-no i genitori di Beatrice in un comunicato affidato alsergente maggiore Frei.

IL SANGUE SULL’AUTOPolizia e magistrato ieri hanno sentito a lungo il

marito reo confesso e il giudice ha confermato l’ar -resto per omicidio volontario, ma al momento sonoscettici nel concludere che il corpo sia stato buttatodal cosiddetto “ponte dei suicidi”, vicino a Ponte SanPietro, nel fiume Breggia o che sia stato gettato nellasua foce. Aspettano che Marco Siciliano parli conmaggiore chiarezza. Intanto è stata sequestrata lasua auto, probabilmente usata per il trasporto delcorpo fino a riva, e sulla quale è stato trovato sangueche ora sarà esaminato. Se il perché dell’omicidio èchiaro e da leitmotiv, ovvero un rapporto di coppiache non funzionava più, restano altri punti oscuri:dettagli che però non mitigano la gravità del reato. Siaspetta che arrivi il corpo di Beatrice a Lugano, perl’autopsia. Le indagini andranno avanti in Svizzera.Dove l’omicidio è stato consumato.

“La Ragazza del Lago”, sgozzata e gettata nel lagosenza i vestiti, ha dunque un nome. Si chiamavaBeatrice Sulmoni, era la mamma di un bambino disette anni e lavorava in banca: la Ubs di Chiasso. Nonera una prostituta per ricchi, come si era detto all’ini -zio. Anche se le prostitute, di solito, si sgozzano così.

NEL LARIO

Altro cadaverespunta dall’acqua«Forse suicidio»

COMO Il Lario restituisceun nuovo cadavere dopoquello di Beatrice Sulmo-ni, la donna svizzera ucci-sa dal marito che lei inten-deva lasciare e riaffioratavenerdì scorso a Laglio difronte a Villa Oleandra, diproprietà di George Cloo-ney. Ieri, poco dopo mez-zogiorno, è stato avvistatoil corpo di una persona nelcentro di Como, di frontea decine e decine di turistie cittadini che, il giorno diPasquetta, affollavano illungolago nei pressi delTempio Voltiano. I vigilidel fuoco subito chiamatil’hanno ripescato. Si trattadi un uomo dai trattiorientali e dall’età appa-rente di quaranta anni.La polizia del capoluogolariano sembra escluderel’ipotesi di omicidio dopo iprimi accertamenti sul ca-davere. Tuttavia una con-ferma potrà arrivare solodopo l’autopsia, già dispo-sta dal Magistrato di Tur-no. Sul corpo dell’uomo,infatti, non sono stati rile-vati segni evidenti di feritecon arma da taglio o dafuoco. Le ipotesi che sifanno sulla morte sonoquindi quella del gesto vo-lontario o della disgrazia:l’uomo potrebbe essersitolto la vita oppure ancheessere caduto accidental-mente in acqua.Una prima ricognizioneha rivelato che il corpo èrimasto a lungo in acqua,per più giorni (presentavainfatti un inizio di mace-razione dei tessuti); per-tanto la morte potrebberisalire a tre o quattrogiorni fa.L’uomo, dell’età di circaquarant’anni era comple-tamente vestito, con cap-potto e scarpe, e indossavaorologio e anello. Era peròprivo di documenti. Le tu-mefazioni rilevate al voltosarebbero invece stateprovocate dal fatto che ilcorpo è stato sbattuto dal-la corrente contro la scali-nata del lungolago neipressi del Tempio Voltia-no, dove ieri mattina è sta-to notato da alcuni pas-santi, prima di essere re-cuperato dai vigili del fuo-co.

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A VILLA CLOONEY

::: LA VICENDA

ARRESTO CONFERMATOMarco Siciliano, 32 anni, è stato arrestato ilgiorno di Pasqua per l’omicidio della moglieBeatrice Sulmoni di 36 il cui corpo è stato ri-pescato venerdì scorso dalle acque del Lago diComo, a Laglio. Ieri il giudice ha confermatol’arresto

MESSAGGINIL’uomo è stato incastrato da alcuni sms inviatialla moglie, dal cellulare stesso di lei. «Noncercatemi, sto bene, «Non torno». Lo ha scrit-to l’assassino dopo averla uccisa e dopo es-sere andato a fare denuncia di scomparsa, ac-compagnato dalla madre. L’uomo ha confes-sato

SOSPETTIIl magistrato vuole accertare se la madre delreo confesso era al corrente del delitto, quan-do lo ha accompagnato a fare denuncia discomparsa

MOVENTEil movente del delitto sarebbe da rintracciarenel rapporto di coppia che si era incrinato. Lavittima, voleva andarsene di casa. BeatriceSulmoni e Marco Siciliano hanno un bambinodi sette anni. Lui è in carcere a Lugano

A sinistra, il ritrovamento delcadavere di Beatrice Sulmoni(nella foto in basso), la donnasvizzera assassinata e gettatanel Lago di Como [Ansa]

Il paese elvetico contro il killer italiano

«Lei era serena e perbeneLui? Non vogliamo saperne»::: MARIO ALEMAGNA

OBINO (SVIZZERA)

Sotto il portico della casadei genitoridi BeatriceSulmoni,a Obino (frazione di Castel SanPietro, attaccato a Mendrisio),due bambine giocano allegra-mente. Saltano e si rincorrono,non curanti del nastro bianco erosso che la polizia svizzera hateso da una parte all’altra delcancello del cortile. Quelle bam-bine sono le nipotine di Beatri-ce. A vederle così sorridenti egiocose è chiaro che non sannonulla di quanto è accaduto allaloro zia. Non sanno che il lorocugino di 7 anni è rimasto orfa-no della mamma. Del resto, co-me spiegare una tragedia del ge-nere a un bambino così piccoloche da dieci giorni chiede quan-do la mamma tornerà a casa?«Già, come spiegarlo?». Se lo do-manda anche la sua maestra,Monica Lubrini, la stessa chequasi trent’anni fa aveva avutoin classe proprio Beatrice: «Èsempre stata una ragazza serenae molto intelligente. Nessuno inpaese avrebbe ma immaginatoche le accadesse una cosa delgenere. Siamo rimasti tuttisconvolti. Sono stata anche lamaestra di un fratello e di unasorella di Beatrice e posso direche sono una famiglia per bene.Adesso sono preoccupata persuo figlio che ancora non saniente. Quanto accaduto è giàfin troppo difficile da affrontareper un adulto, figuriamoci perun bambino in un’età così deli-cata».

Mentre le bambine giocano,

la casa dei nonni è un via vai dipersone. I giornalisti sono tenutia debita distanza. Entrano sologli amicie iparenti strettie alcu-ni agenti della polizia svizzera.Oltre a loro fanno visita alla fa-miglia Sulmoni il sindaco Lo-renzo Bassi, sposato con una so-rella di Beatrice, Graziella, e ilparroco del paese, don Ambro-gio Bosisio, originario di Erba.Don Ambrogio vuole rispettareilsilenzio dellafamigliae nonri-lascia commenti. Dice solo chenon sa ancora quando verrannocelebrati i funerali. Il corpo diBeatrice ieri era, infatti, ancoraall’ospedale Sant’Anna di Comoper ulteriori esami del medicolegale.

Nelle strade, nelle piazze enell’osteria del paese non si fache parlare di quanto successo.Tutti ricordano con commozio-ne Beatrice. Tutti la conosceva-no bene, perché viveva qui daquando è nata. In un paese cosìpiccolo è facile che le storie diuna famiglia si incrocino conquelle delle altre. Invece su suomarito, Marco Siciliano, la gentenon spende parole. «Non lo co-noscevamo bene. E non voglia-mo saperne più» è la risposta piùfrequente. Del resto Marco haorigini italiane e si è stabilito aCastel San Pietro solo dopo ave-re sposato Beatrice. Nessunosapeva che avrebbe portato lamorte in questo piccolo paesedel Mendrisiotto, già sottoshock per due recenti scompar-se. «Ma quelli erano suicidi», di-ce un avventore della locandavicino alla chiesa, «quella diBeatrice è una storia diversa».

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18 Martedì 6 aprile 2010 ITALIA

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(...) Lei ogni mattina ha indos-sato la divisa di vigilessa, èscesa in strada a Verona, hadiretto il traffico, ha fischiatocontro gli automobilisti incivi-li e ha firmato contravvenzio-ni, ma quei due centimetrimancanti l’hanno lasciata instand by come un’auto con lamarcia in folle, una maratone-ta in attesa del via che non ar-riva. Nel 1997 la signora, cheall’epoca aveva 32 anni, parte-cipa a un concorso per vigileurbano del comune di Vero-na. Arriva 62esima. I posti di-sponibili sono solo cinquanta,così la donna rinuncia al so-gno di diventare vigilessa. Maun paio di anni dopo, comel’eredità di uno zio Sam sco-nosciuto, le arriva una racco-mandata dal Comune: devepresentarsi per una visita me-dica, si sono liberati dei postidopo i trasferimenti e le defe-zioni di alcuni poliziotti muni-cipali. La signora supera tutti icontrolli ed esami clinici maviene stoppata dal metro: è al-ta un metro e sessantatré e ilbando comunale fissa il limiteminimo in uno e sessantacin-que. Il 24 aprile del 1997 il di-rigente del settore personaledi Palazzo Barbieri le comuni-ca l’impossibilità di procederealla sua assunzione «per ca-renza di requisiti».

GHISA NON MODELLATroppo bassa per fare la vi-

gilessa: quei due centimetri inmeno diventano una condan-na. Lei non aveva mai pensatodi essere una stangona (non acaso aveva partecipato a unconcorso per vigilessa e nonper modella) ma non credevacertamente di essere bassa inun Paese in cui l’altezza me-dia delle donne è di un metroe sessantaquattro. E poi, Ma-donna nonostante il suo me-tro e cinquantotto è diventatauna star mondiale, dal suometro e cinquantatré KylieMinogue si gode il titolo di di-va più potente di Inghilterraconferitole dal Daily Mail, pernon parlare del nostro presi-dente del Consiglio Silvio Ber-lusconi, di quello francese Ni-colas Sarkozy e del preceden-te storico di Napoleone Bona-parte...

La signora non ha nessunaintenzione di rinunciare aquel posto e, dall’alto del suometro e sessantatré, si rivolge

al Tar. Il Tribunale ammini-strativo emana un’ordinanzadi sospensiva in attesa di va-lutare il caso. In pratica, la si-gnora viene assunta maaspetta che un giudice si pro-nunci sul suo futuro.

SOLDATESSEI tempi della giustizia anco-

ra una volta non si dimostra-no all’altezza della situazionee così la vigilessa aspetta tre-dici anni prima di conoscere ilsuo futuro e sapere se potràcontinuare a indossare la divi-sa. Secondo il Tribunale am-ministrativo il bando del Co-mune di Verona era illegitti-mo perché discriminatorio.Nella sentenza viene citatauna legge del 1986 secondocui «l’altezza delle personenon costituisce motivo alcunodi discriminazione per la par-tecipazione ai concorsi pub-blici indetti dalle pubblicheamministrazioni», salvo alcu-ni casi definiti da una leggel’anno successivo. Il riferi-mento è alle Forze Armate, laGuardia di Finanza, la Poliziadi Stato, il Corpo forestale, iVigili del fuoco e le Ferroviedello Stato. Un elenco in cui ivigili urbani non ci sono. Tra

l’altro, osserva ancora il Tar,perfino in questi casi il limite èpiù benevolo del metro e ses-santacinque del bando vero-nese, visto che si utilizza unastatura minima di un metro esessantuno: «la statura mini-ma prescritta dal bando nonappare congrua, tenuto contodi quanto stabilito per profes-sioni sicuramente comparabi-li», scrive il Tar.

CASO RISOLTOSoldatesse e poliziotte pos-

sono essere alte “solo” un me-tro e sessantuno, il Comune diVerona non può pretendereche le sue vigilesse svettino aldi sopra di questa misura. Do-po tutto, debbono scendere instrada, non sfilare in passerel-la. La conclusione è secca: «Ladecisione di non assumere laricorrente per l’unica ragioneche questa non aveva la statu-ra minima prescritta, è illegit-tima». Caso risolto. La signo-ra, che oggi ha 45 anni, può fi-nalmente ingranare la marcia,libera dalla condanna lungatredici anni e venti millimetri:quei due centimetri in menoche le hanno rubato sonno epensieri non le porteranno viail lavoro.

La denuncia

«Cadono le accuse, ma giudici non ridanno il figlio alla nipote di Guareschi»::: EGIDIO BANDINI

Chissà il daffare che avrà avuto ilpovero Giacinto, Angelo custode di Gio-vannino Guareschi, passato per compe-tenza dal nonno alla nipote Giovanna (la“Fenomena” dei racconti di famiglia) as-sieme al collega Camillo, Angelo custodedi Margherita, anch’egli passato alla sor-veglianza dei nipoti. Da oltre quattro anni,infatti, possiamo immaginarci entrambigli Angeli alle prese con l’assurda vicendadel bisnipote di Giovannino, Francesco

(nome di fantasia ndr), figlio appunto del-la “Fenomena”. Una vicenda che ci haraccontato il nonno di Francesco, AlbertoGuareschi.Come si può riassumere questa vicenda,per molti versi quasi incomprensibile?«Dopo la rottura del rapporto tra i genito-ri, Francesco nel 2005 era affidato alla ma-dre dall’Autorità Svizzera: viveva infattidalla nascita in Ticino. Nel 2006 duranteuna visita al padre in Italia Francesco eratrattenuto con art. 403 c.c. confermato dalTribunale per i Minorenni di Bologna: af-

fidato ai servizi sociali di Fidenza era col-locato presso il padre. Mia figlia ha ignora-to a lungo dove fosse, rivedendolo dopomesi sotto stretta sorveglianza. Nel 2008 laCorte d’Appello di Bologna ribadival’esclusiva competenza di Berna ma du-rante il processo in Svizzera il TribunaleMinorile si riappropriava della decisionefinale. Benché le accuse di maltrattamen-to fossero nel frattempo cadute, per unanno Giovanna e il bimbo non potevanoincontrarsi e oggi si vedono un’ora al me-se strettamente sorvegliati».

Oggi a che punto è la vicenda?«In Svizzera, il Consiglio Federale ritieneche in questa vicenda sia stata violata laconvenzione internazionale sui rapimen-ti di bambini. Berna non esclude contro-misure nei confronti dell’Italia».E in Italia che sta succedendo?«Il 25 marzo io e mia figlia Angelica erava-mo dal Ministro Frattini. Accoglienza cor-diale ma nessun motivo di speranza persbloccare la situazione. Ci hanno suggeri-to di cercare di colloquiare con il padre: efin qui siamo d’accordo».

Quali speranze?«Che sia concessa la delibazione dellasentenza svizzera per rendere giustizia aFrancesco: l’udienza sarà in maggio. Ilbimbo da 4 anni vive ingiustamente sepa-rato dalla mamma per accuse di maltrat-tamenti poi cadute. Mio padre, anche do-po l’ingiusto trattamento giudiziario, erariuscito a non vergognarsi di essere italia-no. Io, considerando quanto sta succe-dendo a mio nipote e a mia figlia, non so seriuscirò ad amare ancora il mio Paese e asentirmi ancora fiero di essere italiano».

Esclusa dal concorso per agentemunicipale perché troppo bassa. Dopo13 anni la sentenza: fu discriminata

::: LE MISURE

POLIZIAL’altezza minima perché unadonna possa diventare poli-ziotta è di 1,61 centrimetri

GUARDIA DI FINANZAPer entrare nella Guardia diFinanza, una donna deve es-sere alta minimo 1,61 centi-metri

VIGILI DEL FUOCOAnche per entrare nel corpodei Vigili del Fuoco il limited’altezza per le donne è di1,61 centimetri

POLIZIA MUNICIPALEI limiti d’altezza vengonofissati dai singoli Comuni

IL CASOUna donna viene vieneesclusa dal concorso per vi-gili urbani indetto dal Co-mune di Verona per «man-canza di requisiti». È alta1,63 e il banco pone comerequisito un’altezza di 1,65.

LA SENTENZADopo tredici anni il Tar haemesso la sua sentenza: ilbando del Comune è illegit-timo perché discriminatorio.La signora, che in questi an-ni aveva fatto la vigilessaaspettando una decisione,può stare tranquilla: quelposto le spetta di diritto.

L’ex sindaco Albertini

«Ma se sono troppo piccolenon fanno paura a nessuno»::: BENEDETTA VITETTA

Tra le varie iniziative cheprese da sindaco di Milano, Ga-briele Albertini, sarà ricordatoper il diktat che tentò d’imporreperchè i vigili urbani avesseroun’altezza minima.

Era il 2001 quando, alle presecon l’ampliamento delcorpo di polizia mu-nicipale, chiese alPirellone di ema-nare una leggeper aggiornare icriteri di selezio-ne dei futuri vigi-li. Tra cui l’altezza.L’iniziativa, al di làdelle polemiche chesuscitò, fu stoppata dalministero dell’Interno.

«Chiesi che le norme applica-te per la polizia di Stato fosserotrasferite anche alle polizie loca-li. Insomma - spiega Albertini -che i diversi corpi di poliziaavessero caratteristiche sovrap-ponibili. Resto convinto che ser-va aggiornare i criteri di selezio-ne e che i Comuni non debbanopiù sottostare a norme che li ob-bligano ad assumere dipenden-

ti, a prescindere dalle funzioniche andranno a svolgere».

Come a dire che è difficilecontrastare i criminali con vigilie vigilesse, troppo basse. «Ri-sponderò in maniera scherzosa- precisa - Ricordo che, a volte,durante i giuramenti trovavo inprima fila graziose vigilesse alte

circa 1,50 centimetri.Che, accuattate sot-

to le auto, eranoperfette per ten-dere agguatiagli automobi-listi indiscipli-nati. Detto que-

sto, senza nullatogliereal lorofascino,penso

non diano l’impressione che ilcorpo dei vigili sia così capace dicontrastare anche i crimini inun eventuale scontro fisico».

Intanto, a distanza di quasidieci anni nulla è cambiato sulfronte centimetri. «Mi auguro -conclude Albertini - che vistoche ora al Viminale c’è un mini-stro federalista, il governo trovila quadra e cambi le regole».

Gabriele Albertini Olycom

::: segue dalla primaLUCIA ESPOSITO

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19Martedì 6 aprile 2010

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20 Martedì 6 aprile 2010 ESTERI

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Miracolo in Cina, recuperati 115 minatori intrappolati da 8 giorni

Il presidente Zuma invita alla calma

Dalle canzoni ai fattiI neri del Sudafricaammazzano il biancoDopo le polemiche sull’inno “Kill the boer”, ucciso il leaderdegli Afrikaneer Terre’Blanche. I suoi giurano vendetta

Vicini infuriati

Blair brucia i toast nella casa di campagnaScatta l’allarme e arrivano i pompieri

::: LA VICENDA

CHI ÈSoprannominato E.T. dai suoi detrattori, EugèneTerre'Blanche è stato un acceso sostenitore del-l'apartheid e ha fondato il movimento AfrikanerWeerstandsbeweging, ispirato ai principi dellasupremazia bianca e del nazismo. Terre'Blancheha vissuto in una relativa oscurità dalla sua uscitadal carcere nel 2004, dopo aver scontato la con-danna per aver picchiato un nero quasi fino aducciderlo.

LA SENTENZAQualche giorno fa la magistratura aveva messofuori legge la canzone “Kill the Boer” il cui testosi riferisce anche a Terre'Blanche che si facevachiamare proprio “the Boer”. L’African NationalCongress non ha gradito la sentenza e ha incitatoi neri a cantarla lo stesso. Domenica scorsa Ter-re'Blanche è stato ucciso massacrato di botte nel-la sua tenuta agricola da due neri che lavoravanoper lui. Il movente non sarebbe però politico maeconomico.

::: SIMONA VERRAZZO

“Ammazza il boero”, ripete il ritornello dellacanzone – messa al bando – utilizzata nei comizidell’African national congress (Anc), il partito fon-dato da Nelson Mandela al potere in Sudafrica. E al-la fine il bianco è stato ucciso. Si tratta di EugèneTerre’Blanche, storico leader pro-apartheid che intutti i modi si oppose alla fine della segregazionerazziale. Cofondatore nel 1973 del partito di estre-ma destra Awb (Afrikaner Weerstandsbeweging,Movimento di resistenza Afrikaner), è stato massa-crato a colpi di spranga di ferro, macete e knobker-rie (bastone di legno con un pomo a un’estremità)nella sua fattoria a Ventersdorp, a 100 chilometri daJohannesburg. Il suo corpo, già cadavere, è statorinvenuto sabato pomeriggio. Da anni si era ritiratodall’attività politica.

La morte di Terre’Blanche arriva in un momentomolto particolare per il paese che tra 65 giorni ospi-terà i Mondiali di calcio. La scorsa settimana l’Altacorte di Johannesburg ha proibito all’Anc di tra-smettere una canzone il cui ritornello è “ammazzail boero”, con la motivazione che il testo incitaall’odio razziale. Julius Malema, giovane e discussoleader dell’African national congress, ha invece ri-sposto che continuerà a far sentire la canzone.

Terre’Blanche è stato ucciso perché da dicembrenon pagava lo stipendio (di 350 rand, 35 euro) a duebraccianti di colore. I contadini, di cui uno di 15 an-ni, sono stati ascoltati dalla polizia di Ventersdorp emartedì compariranno davanti al giudice.

Non c’è un movente razziale dietro l’omicidio,ma a nessuno sono sfuggiti i tempi: pochi giorni fala messa al bando della strofa “ammazza il boero” eora Terre’Blanche ucciso. Il presidente Jacob Zu-ma, anche lui membro dell’Anc, ha invitato la na-zione alla calma. Intanto la fattoria del leader boeroè diventata meta di pellegrinaggio dei suoi sosteni-tori.

Adesso si guarda all’Awb. «Contrariamente a

quello che vogliono i nostri membri, chiediamo lo-ro di restare calmi per ora –ha detto il segretario ge-nerale del partito, André Visagie –Decideremo cosafare per vendicare la sua morte in occasione dellanostra conferenza del 1° maggio». Nel frattempo bi-sogna evitare che la situazione precipiti. E il pensie-ro corre ai Mondiali di calcio, in programma dall’11giugno all’11 luglio. «Questo è il genere di incidentiche accadono in Sudafrica –ha proseguito Visagie –Questo è ciò che devono aspettarsi se manderannoqui i loro giocatori».

Eugène Terre’Blanche è uno dei personaggi piùcontroversi del Sudafrica. La sua missione era il ri-

torno della supremazia della popolazione bianca,che lui chiamava Afrikaner, e la rinascita della Re-pubblica boera. Si oppose in ogni modo, anche conla violenza, alla fine dell’apartheid. Nel 1993 tentòl’assalto al World Trade Centre di Johannesburgmentre erano in corso i negoziati per la fine della se-gregazione razziale. Nel 1994, durante un comiziodel presidente Frederik Willem de Klerk (il leaderbianco anti-apartheid e Nobel per la Pace con Man-dela), guidò la “Battaglia di Ventersdorp”, nellaquale però morirono tre attivisti dell’Awb. Arrestatonel 1997 e nel 2001, la prima volta per aggressione aun lavoratore di colore, la seconda per tentato omi-cidio. Nel 1998 accettò la “responsabilità morale”degli attentati del 1994 durante le prime elezionimultirazziali in cui morirono 17 persone. Le sue po-sizioni erano di estrema destra anche nel simbolodel suo partito: una svastica, ma con tre uncini.

Nel 2005, scrive il quotidiano Times, disse di sé:«Sono sempre stato fatto fuori perché consideratorazzista, uno che odia i neri. Io non li odio. Sono cre-sciuto con loro. Solo che ci sono molte differenze trabianchi e neri e lo crederò sempre».

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RAZZISMO E VIOLENZEA DUE MESI DAI MONDIALI

A due mesi dai Mondiali di calcio lasituazione del Sudafrica non è certoidilliaca. Violenze, omicidi e rapinesono all’ordine del giorno Lapresse

::: ALESSANDRO CARLINI

Tony Blair ai fornelli stavaper combinare più danni diquanti ne avesse fatti a DowningStreet. L’ex premier britannicostava preparando la colazione al-la famiglia, nella villa da sei milio-ni di sterline che si trova a WottonUnderwood, villaggio del Buckin-ghamshire, Inghilterra centrale.

Ma non ha calcolato bene itempi e i toast si sono bruciati, fa-cendo scattare l’allarme antin-cendio, che nelle case britanni-

che può entrare in azione moltofacilmente, per la minima pre-senza di fumo. Se fosse accadutonella cucina di un qualunque cit-tadino del Regno si sarebbe risol-to tutto con le urla della moglieadirata, che avrebbe ricordato almarito di dedicarsi ad altro nel“menage” domestico. Ma la villadei Blair, una magione del 17esi-mo secolo più adatta a un nobileche a un politico “in pensione”, èprotetta dalle Belle Arti e quindicollegata direttamente alla più vi-cina stazione dei pompieri. Non

solo, l’ex primo ministro conti-nua a vivere sotto scorta, perché,dicono, è ancora un bersagliomobile per i terroristi. E quindi acasa Blair si sono precipitate treautopompe, ne sono dovute arri-vare anche dai villaggi vicini: lesquadre dei pompieri eranopronte a contrastare qualsiasi ti-po di incendio. Ma al posto di ungroviglio di fiamme si sono ritro-vati con un tostapane bruciac-chiato. La moglie Cherie avevacercato di porre rimedio al dannofatto dal marito, chiamando i vi-

gili del fuoco e spiegandogli chenon era successo niente di grave.Un portavoce dei Blair si è scusa-to pubblicamente per l'accaduto,spiegando che si è trattato di unincidente durante la fatidica cola-zione.

Ma i vicini di Tony in realtà non

ne possono più di convivere conl’uomo che li ha governati peruna decade. Infatti ha trasforma-to il tranquillo villaggio di campa-gna in un zona presidiata dalleforze dell’ordine e dagli agentidella sua scorta che, invocando ilTerrorism Act, possono fermare,

perquisire e controllare chiun-que. Ci sono anche gli elicotteriche sorvolano spesso la villa,rompendo il silenzio di uno deiluoghi più tranquilli d’Inghilter -ra. “E’ come avere una popstarche vive qui”, ha detto il libraio.Altri vicini, che non hanno volutorivelare il loro nome, hanno di-chiarato alla stampa britannicache hanno ricevuto l’invito a cenada casa Blair ma hanno preferitoevitare la compagnia dell’ex pri-mo ministro e della moglie Che-rie.

RESIDENZA DEL XVII SECOLO

La casa dell’ex premier inglese TonyBlair a Wotton Underwood, una re-sidenza del XVII secolo

Prosegue a ritmo lento ma inarresta-bile il salvataggio dei lavoratori rimasti in-trappolati dalle macerie di una minieracrollata otto giorni fa nella regione cinesedello Shanxi. Fino all'altro giorno si pensavache nessuno dei minatori fosse vivo. Nelle

ultime 24 ore invece sono state estratti 114minatori vivi: «Un miracolo nella storia deisalvataggi nelle miniere cinesi», ha com-mentato Luo Lin, capo del Dipartimentostatale per la sicurezza nel lavoro. La mag-gior parte dei sopravvissuti erano su una

piattaforma che non è stata sommersa dal-l'acqua: i soccorritori hanno calato un tuboper pompare ossigeno, poi sacche di gluco-sio e bottiglie vuote con carta e penna perpoter scrivere dei messaggi. Le squadre so-no ora impegnate con piccole canoe nel re-

cupero degli altri 38 minatori bloccati nellegallerie a 250 metri di profondità. Non biso-gna dimenticare che La Cina ha l'industriamineraria più mortale al mondo, con oltre2.600 persone uccise in allagamenti, esplo-sioni, crolli e altri incidenti solo nel 2009.

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21Martedì 6 aprile 2010ESTERI

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L’Iraq accusa: figlia di Saddam in esilio tra i capi di Al Qaeda La mano di al Qaida, presunta autricedella nuova ondata di attentati suicidi inIraq, sarebbe diretta dai quadri in esilio deldeposto regime iracheno, tra cui una dellefiglie dello stesso defunto presidente Sad-dam Hussein (nella foto Oly): è la ricostru-

zione che emerge dalle ultime indicazionifornite dal governo uscente di Bagdad al-l'indomani dei tre attacchi compiuti nellacapitale contro le ambasciate che hannocausato la morte di oltre 40 persone. RaghdaSaddam Hussein al Majid (43 anni), dal

2003 rifugiatasi in Giordania assieme alle fi-glie e alla sorella, è da oggi inserita nella listadei ricercati dall'Interpol, con l'accusa di«crimini contro la vita» e «terrorismo». Sulsito dell'organizzazione di polizia interna-zionale si precisa che la richiesta d'inseri-

mento di Raghda Saddam nella lista nera èvenuta dall'attuale governo iracheno, cheaccusa la primogenita del deposto rais diaver partecipato all'organizzazione dellacatena di attentati compiuti a Bagdad daagosto 2009.

Battaglia a Peshawar in Pakistan

I talebani alzano il tiro: attacco al consolato UsaNel mirino anche la sede dei servizi segreti. Si tratta di un avvertimento contro le trattative tra Islamabad e Obama::: CARLO PANELLA

L’attacco talebano al consolatoamericano di Peshawar rappresentamolto di più della prova della capacitàdei talebani pakistani di colpire qual-siasi obbiettivo, come già hanno fattopiù volte nei mesi scorsi anche a Isla-mabad, la capitale.

Come sempre, quello che conta nonsono solo le forze militari messe incampo, ma gli obbiettivi colpiti e ilmomento scelto. Le forze militari sononotevoli, perché i Talebani hanno ret-to uno scontro che è durato più dimezz’ora davanti alla sede diplomati-ca Usa, hanno inflitto molte perdite (ilbilancio di sei morti è solo provviso-rio). Ma più che notevole è la simbo-logia dell’obbiettivo prescelto, perchéoltre al Consolato Usa i talebani paki-stani hanno colpito anche la vicina se-de dell’Isi, il servizio segreto pakistano.Ma non si è trattato solo di uno sfregioa un’istituzione potentissima. Si è trat-tato di un messaggio in chiaro: perchéda alcune settimane i vertici dell’Isihanno intrecciato con il generale Par-wez Kayani, capo di tutte le forze ar-mate pakistane e con gli Usa una com-plessa trattativa.

Per comprenderne i termini biso-gna fare due passi indietro e ricordareche non solo i Talebani pakistani, maanche e soprattutto i Talebani afghani,sono sempre stati aiutati da “settorideviati dell’Isi”. Prova ne è che ParwezMusharraf, quando dovette allearsi aBush dopo l’11 settembre 2001 (pernon essere deposto con la forza), comeprimo atto dovette licenziare e desti-tuire il capo dell’Isi, il generaleMehmood, notorio complice non solodei Talebani, ma anche di al Qaida. Ilradicamento di Mehmood nella rete dicomando era però tale che dopo il2001, mentre una parte della Isi ha col-

::: DUPLICE ASSALTO

PESHAWAR

Almeno cinque esplosioni e una se-ria di sparatorie hanno incendiato lazona attorno al consolato Usa a Pe-shawar. Le esplosioni hanno fattocrollare diversi edifici. Le vittime ac-certate per ora sono sei, di cui quat-tro attentatori e due agenti.

LA BOMBA

Un'esplosione, probabilmente pro-vocata da un kamikaze è avvenutadurante una riunione politica nel Pa-kistan nordoccidentale provocandoalmeno 36 vittime. L'attentato è av-venuto durante una riunione dell'A-wami National Party, una formazio-ne nazionalista pashtun alla guidadel governo locale

laborato lealmente con gli Usa e la Na-to, l’altra parte ha protetto apertamen-te sia i talebani afgani, che quelli paki-stani.

La battaglia attorno alla moscheaRossa di Islamabad del luglio 2007 nefornì la conferma: questo quartier ge-nerale dei Talebani pakistani sorgeva apoche decine di metri dalla sededell’Isi, ne era palesemente protetto efu espugnato con un bagno di sanguesolo quando l’esercito decise di tron-care questa insopportabile complicità.Queste zone oscure nei vertici dei ser-

vizi segreti pakistani sono forse la veracausa dei fallimenti americani e Natoin Afghanistan, inclusa la mancata cat-tura di Osama bin Laden e sono tantoprofonde che gli Usa non riescono atroncarle (anche perché hanno fatica-to troppo, a prenderne atto).

Negli ultimi due anni, però, soprat-tutto dopo che i Talebani hanno ucci-so Benazir Bhutto qualcosa è cambia-to. Non tanto sulla scena politica, doveMusharraf è stato costretto a dimetter-si dal voto popolare, ma i suoi succes-sori, il presidente Zardari e il premier

Galiani hanno dato prova di indecisio-ne e incapacità, ma sulla scena dei ver-tici militari. Il nuovo capo delle ForzeArmate del Pakistan, infatti, il generaleKayani pare aver preso atto della ne-cessità di una svolta, soprattutto dopoche l’Isi ha catturato il numero due deiTalebani, Abdul Baradar, ma non perinfliggere loro un duro colpo, bensì perfare saltare la trattativa che lo stessoBaradar stava conducendo con il pre-sidente afghano Karzai per arrivare aduna tregua e spaccare in due il movi-mento talebano.

Dopo questa vera e propria provo-cazione, Kayani ha convinto il verticemilitare a epurare per l’ennesima voltal’Isi e andare ad una trattativa com-plessiva direttamente con BarackObama (da cui ha tenuto fuori i “po -litici” Zardari e Gailani). Trattativa cheKayani ha iniziato a fine marzo incon-trando Obama a Washington e i cuitermini sono il pieno riconoscimentoUsa della zona regionale d’influenzapakistana, con una mediazione conl’India, che dovrebbe effettuare lostesso riconoscimento in cambiodell’inizio – finalmente - di una seriacollaborazione dell’Isi in Afghanistan.Colpire questa trattativa era dunqueobbiettivo primario dei Talbani a Pe-shawar, mentre non è ancora chiarochi sia il responsabile del terribile at-tentato suicida a Lower Dir che ha fat-to una quarantina di morti nella sededi un partito moderato pa-shtun.

Logiche assurde

L’Iran arma Hamas a Gazama la colpa è sempre di Israele::: ANGELO PEZZANA

All‘incontro che si è svoltoa Gaza domenica sera dovevanopartecipare tutte le varie fazionipalestinesi, in lotta fra loro, maunite dal comune nemico,Israele. Hamas, ovviamente,anche come ospite, poi il Pflp, ilFronte Popolare di Liberazionedella Palestina, il Fronte Demo-cratico e da Ramallah anche ilFatah di Abu Mazen, che peròall’ultimo momento ha ha can-cellato l’invito. I colloqui hannoaffrontato il tema del coordina-mento e la cooperazione fra i di-versi gruppi per arrivare allacreazione di un “fronte unitodella resistenza contro l’aggres -sione israeliana”, un fronte an-che armato, come quello cheucciso i due soldati della Brigata

Golani a Khan Yunis la scorsasettimana, da affiancare a unocosidetto “popolare”, vale a diretutte quelle forme che non pre-vedono l’uso militare, ma sol-tanto quello spacciato per“spontaneo”, rivolte come quel-le attuate nei giorni scorsi nellacittà vecchia davanti al MuroOccidentale, con aggressioni asoldati e alle forze dell’ordine.

DUE POPOLI

Il fatto più rilevante è stataperò l’assenza di Al Fatah, cheriapre la vera questione che im-pedisce la soluzione del conflit-to israelo-palestinese e che ri-schia di mandare all’aria il pro-getto “due popoli due stati”, in-tendendo con il primo Israele, el’Anp di Abu Mazen il secondo.È quindi logico chiedersi che

senso abbiano le trattative perarrivare a creare in Cisgiordaniala futura Palestina indipenden-te, quando un milione e mezzodi palestinesi vivono a Gaza, difatto una entità territoriale do-minata da Hamas, la cui unicafunzione è da un lato mirare adistruggere Israele e dall’altrodisarcionare il regime, modera-to se paragonato al loro, di AbuMazen a Ramallah. Già era ri-schioso accettare uno Statoconfinante, senza la garanziache fosse disarmato, e comun-que sotto un controllo interna-zionale che ne prevenisse in-tenzioni bellicose o probabilicolpi di stato che avrebbero pre-giudicato la sicurezza di Israele.Ma qui si esagera, adesso gli Sta-ti in fieri sono addirittura due, ilche, se non fosse tragico, sareb-

be comico, una situazione chenon verrebbe presa in seria con-siderazione in nessuna altraparte del mondo. Il fatto che dimezzo ci sia Israele è l’unicaspiegazione possibile.

HETZBOLLAH

In più, la penetrazione sem-pre più forte dell’Iran a Gaza hapermesso ad Hamas di rico-struire le infrastrutture militari,sono stati scavati nuovi tunnelal confine con l’Egitto, fortifica-zioni e zone di lancio per i mis-sili, come si è visto nei giorniscorsi quando ne sono stati lan-ciati quindici contro i kibbut-zim di confine, in grado di colpi-re elicotteri o droni in perlustra-zione, forniti da Iran e Hetzbol-lah che si è assunto anche ilcompito di istruttore. A fornire

missili anti-carro aveva giàprovveduto la Russia primadell’offensiva dello scorso anno.È fuor di dubbio che oggi Ha-mas ha più armi di quante neaveva prima. Ciò malgrado, Ha-mas non è più sola alla guida deigruppi terroristi a Gaza, come siè visto dalle sigle spuntate inquesto ultimo mese di attacchi.“Jund Ansar Allah”, l’esercitodei volontari di Allah, al quale siaggiunge l’ “esercito dell’islam”,che già nel 2006 rapì Gilad Sha-lit. A Gaza queste forze, appa-rentemente non inquadrate fraquelle direttamente sotto il co-mando di Hamas, vengonochiamate “Jaljalat”, in arabo“forte rimbombo”, formate dagruppi che considerano Hamastroppo pragmatico, collegaticon al Qaeda, spesso protagoni-

sti all’interno della Striscia di at-tacchi contro internet café, ni-ght club, convogli militari, strut-ture internazionali nei campiprofughi.

ORDINI E MALAFEDE

Di fronte a questo scenario, èIsraele a ricevere raccomanda-zioni e ordini perentori, perchèsi affretti a sottoscrivere tutte lerichieste che palestinesi, Onu eStati europei lo esigono perché,così dicono, è lo Stato ebraico afrapporsi alla nascita di uno Sta-to palestinese. E dire che baste-rebbe fare un giro d quelle partiper rendersi conto della situa-zione. A meno di non essere ac-cecati dal pregiudizio antiebrai-co, o antisionista, il che è lo stes-so. O essere in malafede. Ter-tium non datur.

BANDIERA NELLA STRISCIA

Il processo di pace nella Striscia è un miraggio

47 MORTI IN UN GIORNO

Il cratere provocato da una delle cinque bom-be esplose ieri a Peshawar. La battaglia haprovocato 7 morti. Altri 40 uccisi in una ca-serma nel nord del Paese Ap

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Usa in ripresa

Wall Street al galoppo, Milano al paloLa Borsa di New York è stata la migliore del mondo nel primo trimestre mentre Piazza Affarimantiene un profilo piatto. L’indice azionario Eurostoxx e il petrolio ai massimi da 18 mesi

::: LORENZO DILENA

In Borsa il secondo trime-stre si apre all’insegna del rialzo.Rimasti chiusi per festività i listinieuropei (Milano inclusa), ieri WallStreet si è lasciata contagiare sindall’avvio dalla ventata d’ottimi -smo portata dai segnali di ripresadell’economia. Alle 21, ora italia-na, l’indice S&P 500 guadagnava lo0,808%, il Nasdaq l’1 per cento.L’ottimismo è stato avallato anchedall’andamento del prezzo delgreggio, che ieri è salito ai massimidegli ultimi 18 mesi, fino a sfiorarequota 87 dollari al barile. Secondole bozze del rapporto globale delFondo monetario internazionale,circolate ieri, le quotazioni del pe-trolio subiranno ancora una pres-sione al rialzo «moderata».

A galvanizzare i mercati è statal’infilzata di dati macroeconomicipositivi, che si è prodotta a ridossodella Pasqua. Prima l’incrementodei posti di lavoro del settore pri-vato a marzo (+162mila, la varia-zione più robusta da maggio2007). Poi il boom di compromes-si per l’acquisto di case (+8,2% sugennaio, il dato maggiore da otto-bre 2001) e l’incremento oltre leprevisioni l’indice Ism che misural’attività nel settore dei servizi Usa.Ieri, inoltre, una riunione a portechiuse della Fed per l’esame deltasso di sconto (attualmente allo0,75%), conclusa senza decisionial riguardo, ha rafforzato le con-vinzioni di chi scommette su unconsolidamento della ripresa ne-gli Stati Uniti e quindi su un nuovoscenario di rally borsistico.

Spostando lo sguardo sul Vec-chio continente, però, il clima

::: GLI ESPERTI

FUGNOLI (KAIROS)Alessandro Fugnoli, strate-gist di Kairos Partners, giu-dica «buona» la ripresa ne-gli Usa, «mediocre» quellaeuropea. «Per le Borse ilrialzo può proseguire, pur-ché a passo di lumaca». Ibond a lunga scadenza sa-ranno invece in altalena.

SPREAFICO (SCHRODER)Per Mario Spreafico, diret-tore investimenti di Schro-der Private Banking Italia, «imercati incorporano aspet-tative di ripresa esagerate».Le valutazioni di molte so-cietà, in termini di multiplisulla reddività della gestio-ne caratteristica, «sono so-pra la media degli ultimicinque anni». Opportunitànel settore tecnologico. Pa-role d’ordine: cautela e se-lettività.

GROSS (PIMCO)Lo strategist della Pimco,Bill Gross, un’autorità mon-diale dell’investimento ob-bligazionario, prefigura una“nuova normalità”, fatta diun’economia malaticcia eimpegnata a disintossicarsiper molti anni ancora.

KOO (NOMURA)Per Richard Koo, economi-sta della Nomura, con unpassato alla Federal Reser-ve, togliere troppo in frettagli aiuti monetari e gover-nativi all’economia, potreb-be inescare una nuova de-pressione.

cambia. In Europa, osserva Ales-sandro Fugnoli, strategist di Kai-ros Partners, la ripresa è «medio-cre». Se da inizio anno, fra le Borsemaggiori Wall Street è stata lapiazza migliore (+5%), nel primotrimestre Piazza Affari è giusto riu-scita ad azzerare le perdite accu-mulate fra gennaio e febbraio. Percontrasto, l’indice Eurostoxx 600,rappresentativo dei principali ti-

GIOVEDÌ L’ANNUNCIO

Nozze Mercedes-Renault,sull’altare l’auto elettrica

L’annuncio della maxi fusione tra Daimler e Nissan Ranault potrebbearrivare già dopodomani. Una maxi fusione che, secondo indiscre-zioni riportate dal Financial Times, porterebbe attraverso la condivi-sione della progettazione e dello sviluppo e, ma in una fase successi-va, degli acquisti e della produzione, a risparmi per quasi 5 miliardi dieuro.Per il momento sembra certo che le due case automobilistiche avreb-bero deciso di tenere una conferenza stampa per giovedì, nel corsodella quale dovrebbe essere indicata anche l’entità dello scambioazionario incrociato: del 3% secondo il Financial Times, del 5% se-condo Dow Jones.L’annuncio del matrimonio dovrebbe arrivare dallo stabilimentodella Smart ad Hambach. Primo impegno del nuovo colosso sarà direalizzare la prossima generazione della Twingo. E a regime la produ-zione di questa city car sarà di 350.000 auto, suddivise tra lo stabili-mento Smart di Hambach (versione due porte) e quello di Renault aNovo Mesto, in Slovenia (versione quattro posti). In futuro l’alleanzatra Renault e Daimler dovrebbe sfociare nella progettazione di nuovimotori nella fascia tra 1.2 e 1.8 litri di cilindrata per entrambi i co-struttori. I motori sarebbero infatti destinati alle nuove generazionidelle Mercedes Classe A e Classe B e delle Renault Clio e Megane.Ma la collaborazione potrebbe allargarsi anche alla cooperazionetecnica ed industriale nel settore dei veicoli commerciali leggeri.

IN FUNZIONE IL CALL CENTER

Tutto pronto per gli incentiviMa le vendite solo dal 15 aprile

Parte la macchina degli eco-incentivi. Un bonus totale di 300milioni di euro. Riguarda ciclomotori, cucine, elettrodomesti-ci, abbonamenti a internet veloce, case ecologiche, motori ma-rini e prodotti industriali. Produrrà - secondo il governo - be-nefici per un milione di famiglie. La prima fase è riservata aivenditori; dal 15 aprile, invece, partiranno gli acquisti «con losconto» da parte di consumatori e imprese. Oggi, con la pub-blicazione sulla Gazzetta ufficiale, entra in vigore il decreto at-tuativo: i venditori avranno a disposizione una decina di gior-ni per registrarsi in un apposito elenco prima di poter attivarel'effettiva erogazione degli incentivi. Una scelta - quella di di-videre la procedura in due fasi - per garantire massima tra-sparenza e andare incontro alle richieste di commercianticompagnie telefoniche, per evitare rischi di congestione. Laprocedura prevede la registrazione dei venditori tramite l'ap-posito call center gestito da Poste italiane, al numero verde800.556.670. Per gli abbonamenti ad internet veloce, invece,dovranno registrarsi solo gli operatori delle telecomunicazioni(e non i rivenditori), utilizzando esclusivamente l'indirizzoemail contributi.bandalarga postcert.it. Da giovedì 15 aprileconsumatori e imprese potranno cominciare ad acquistare iprodotti con gli incentivi, di cui si potrà beneficiare sino allafine dell'anno, salvo che i fondi non vengano esauriti prima.

ha perso qualche punto, spingen-do il suo rendimento al 4%, inperfetta sintonia con le aspetti-ve di un rialzo dei tassi e dei mer-cati azionari. L’attesa di un nuo-vo rally «non è giustificata a me-no che i mercati incorporino

aspettative di una ripresa econo-mica di tutto rispetto», puntualiz-za Mario Spreafico, direttore inve-stimenti di Schroder Private Ban-king Italia. Le valutazioni correnti,soprattutto in relazione all’anda -mento della gestione caratteristi-ca delle società, «sono sopra lamedia degli ultimi cinque anni».Sergio Pigoli, consulente di lungocorso, si dichiara «neutrale» sullesorti dell’azionario. Potrà sembra-re curioso che, ora che i mercati sistanno scaldando di nuovo, ge-stori e strategist si mostrino tiepi-

di. Ma, oltre che dalle perplessitàsulla sostenibilità della ripresaeconomica, lo scetticismo derivasoprattutto dalla convinzione chefin qui il rally è stato la diretta con-seguenza della politica monetariaespansiva impostata dalla FederalReserve e dalla Bce. Le Borse sono“liquidity driven”, guidate cioèdall’abbondanza di liquidità, daldenaro a basso costo che, per evi-tare guai peggiori, Ben Bernanke,presidente della Fed, e il suo ana-logo europeo, Jean Claude Tri-chet, hanno immesso sui mercatinegli ultimi due anni. Probabil-mente, il miglior segnale della so-stenibilità (cioè dell’irreversibili -tà) della ripresa sarà l’annunciodel rialzo dei tassi ufficiali, o per lomeno l’aumento dei tassi del mer-cato monetario.

toli europei, è ai massimi da 18mesi. Ma non ci si illuda. Nemme-no le obbligazioni di Stato sonostate un buon rifugio. Titoli mo-netari a parte, che hanno conser-vato il valore senza praticamenteguadagnare nulla, la classe d’inve -stimento peggiore sono proprio ibond governativi. Ancora ieri ilTreasury, il titolo di stato decen-nale Usa (l’equivalente del Btp),

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VIA D’USCITAGRADUALE

Per il presidente della Bce,Jean Claude Trichet, l’eli -minazione delle misure disostegno della liquiditàdovrà essere graduale.

CONSIP S.p.A. a socio unicoVia Isonzo 19/E - 00198 RomaAVVISO DI GARA

È indetta una gara a procedura ristretta, ai sensi del D.Lgs. n. 163/2006 per l’affidamento, per conto delMinistero dell’Economia e delle Finanze, della gestione finanziaria, amministrativa e contabile del FondoRotativo per la cooperazione allo sviluppo ex art. 26 della legge 24 maggio 1977 n. 227 ed artt. 6 e 7 dellalegge 26 febbraio 1987 n. 49 nonché dei rientri dei prestiti agevolati concessi alla Repubblica di Malta ai sensidelle leggi 23 agosto 1988 n. 384 e 5 febbraio 1992 n. 101. La gara verrà aggiudicata con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Il bando di gara èpubblicato sulle Gazzette Ufficiali U.E. e della Repubblica Italiana, alle quali è stato inviato il 24.03.2010.Il Bando e la documentazione complementare sono disponibili in duplice formato, (i) elettronico, firmatodigitalmente, scaricabile dai siti www.acquistinretepa.it, www.consip.it e www.mef.gov.it; (ii) cartaceo, ritirabilepresso la Consip S.p.A., in Via Isonzo 19/E, 00198-Roma, in copia conforme, nei giorni feriali (dal lunedì alvenerdì) dalle 9:00 alle 12:30, entro il termine del 23.04.2010, ore 12,00. Si precisa che la versione in formatoelettronico firmata digitalmente costituisce l’originale della documentazione di gara mentre la versionecartacea ne è la copia conforme. Si precisa, altresì, che in caso di discordanza tra la versione in formatoelettronico firmata digitalmente e qualsiasi altra versione in qualsivoglia formato, prevarrà in ogni caso laversione firmata digitalmente. Le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro il termine perentorio delle ore 12:00 del23.04.2010, presso la sede della Consip S.p.A., in Via Isonzo, 19/E, 00198 - Roma.Informazioni e/o chiarimenti sul Bando e la documentazione complementare di gara potranno essere richiestia mezzo fax al n. 06/85449288 ovvero via mail all’indirizzo e-mail [email protected] edovranno pervenire entro e non oltre il termine delle ore 12:00 del giorno 06.04.2010.

Dott. Danilo Oreste Broggi(L’Amministratore Delegato)

LAIT - LAZIO INNOVAZIONE TECNOLOGICA S.P.A.

AVVISO DI GARA

LAit – Lazio innovazione tecnologica S.p.A., sede operativa Via Adelaide BonoCairoli, 68 - 00145 Roma - tel. 06/51.68.98.00 Fax 06/51.89.22.04 - www.laitspa.it –e-mail: [email protected], indice una gara mediante procedura aperta voltaall’affidamento del servizio di pulizia delle Sedi operative della LAit - LAZIOinnovazione tecnologica S.p.A. L’appalto verrà aggiudicato al prezzo più basso, aisensi dell’art. 82 del D. Lgs. 163/2006. Il plico contenente l’offerta deve pervenire,a pena di esclusione, presso la sede operativa della LAit S.p.A., con qualsiasimezzo atto allo scopo - mediante servizio postale ovvero corriere autorizzatooppure consegna diretta a mano - ai recapiti di cui sopra, entro e non oltre le ore12.00 del 11/05/2010. Per ogni informazione si rinvia al Bando di gara spedito sullaGUUE il 23/03/2010, nonché pubblicato sulla GURI V° Serie Speciale n. 37 del31/03/2010, nonché agli atti di gara (Bando – Capitolato d’Oneri – Disciplinare)pubblicati sul profilo committente www.laitspa.it (alla vocewww.laitspa.it/laitweb/gare)

LAit S.p.A.

Dott. Giancarlo D’Alessandro

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Martedì 6 aprile 2010

Mosse legali

Gli avvocati chiamano Tremonti:

meno tasse in cambio di casePronta una dote da 4 miliardi della Cassa Forense per finanziare nuoveabitazioni. In cambio le toghe chiedono le stesse agevolazioni delle Pmi

::: Commento

Napolitano ha sbagliatobocciando il nuovo art. 18

::: DAVIDE GIACALONE

Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti. Olycom

ATTO DI FIDUCIA

L’ad Costa compra MondadoriL'amministratore delegato di Mondadori Maurizio Costa ha ac-quistato trentamila azioni, pari allo 0,01% della società . Lo siapprende dalle comunicazioni Consob. Il manager ha acquista-to i titoli in due pacchetti, rispettivamente da dieci e da venti-mila pezzi, il 24 e il 30 marzo scorsi ad un prezzo unitario di 2,91e 3,11 euro.Il manager ha speso complessivamente 91.300 euro.Con questa operazione ha voluto dare consistenza alle dichia-razioni rese in una intervista al Corriere della Sera nel quale ave-va detto che il 2010 sarà l’anno della ripresa per l’editoria.In autunno la casa editrice conta di uscire con una sua propostaper l’e-book. Sul mercato arriveranno 400 novità e 800 best-sel-ler degli ultimi anni Negli Usa si stima che questa particolare of-ferta possa arrivare al 20% del totale in 4-5 anni. Costa ha quindiricordato che sul web sono alti i rischi di pirateria: «Va bene lalibertà che offre il web ma é importante difendere la proprietàdegli autori» altrimenti «il paradosso è che non si saprà chi pro-durrà i contenuti».

::: SANDRO IACOMETTI

Il treno della riforma fiscalesta per partire. E gli avvocati nonhanno alcuna intenzione di resta-re a piedi. Le trattative con GiulioTremonti sono state avviate datempo. Ma ora la categoria togataè in grado di rilanciare su un terre-no caro al ministro dell’Econo -mia, come quello delle infrastrut-ture e degli investimenti per lo svi-luppo. In ballo c’è una dote da 4miliardi, pronta ad essere messasul tavolo. Al centro dell’operazio -ne c’è la Cassa Forense, che dal 15al 18 aprile terrà a Stresa la sua no-na Conferenza nazionale.

In quell’occasione il presidenteMarco Ubertini, illustrerà le lineedel suo progetto per ridisegnare ilruolo dell’ente previdenziale.«Sotto il profilo finanziario», anti-cipa a LiberoUbertini, «dobbiamopensare a strutturarci sul modello,seppur rivisitato, delle fondazionibancarie, per gestire in modosempre più efficiente il nostro pa-trimonio ed anche essere di sup-porto all’economia italiana». Arendere possibile il nuovo corsodella Cassa saranno gli effetti dellariforma previdenziale entrata invigore dal gennaio di quest’anno.Un percorso fortemente voluto daUbertini con cui l’ente, come di-rebbe Tremonti, ha messo in sicu-rezza i conti. In sintesi, i sacrificichiesti alla categoria per evitare ilcollasso finanziario di qui al 2030sono l’aumento progressivodell’età pensionabile a 70 anni,con 35 anni di versamenti, l’incre -mento dal 12 al 14% dell’aliquotacontributiva e e l’innalzamentodei contributi minimi.

Tutto questo consentirà allaCassa di sgombrare il campodall’incubo del default finanziarioe di ragionare con maggiore liber-tà sugli investimenti, che finorahanno riguardato solo in minimaparte l’economia reale. Basti pen-sare che sui 3.827 milioni com-plessivi soltanto 519 (il 13%) sonodedicati al settore immobiliare.Mentre ben 3.300 (l’86%) sono in-vestiti in azioni, gestioni patrimo-niali e in obbligazioni.

Al bando, ovviamente titoli tos-sici e derivati. Mossa che ha per-messo alla Cassa di superare in-denne la crisi dei mercati finan-ziari. Malgrado il buon rendimen-to dell’attuale portafoglio, Uberti-ni ha comunque intenzione di ri-modulare gli impieghi. L’idea èquella di avvicinare la Cassa al ter-

ritorio, attraverso investimenti ininfrastrutture e sviluppo. Ed è quiil punto di contatto con Tremonti.

Uno dei progetti a cui l’enteprevidenziale intende partecipareè infatti quello dell’housing socia-le, vecchio pallino del ministro. Iltempismo è perfetto, perché ilpiano per l’edilizia popolare stamuovendo i primi passi proprio inqueste settimane. L’obiettivo diTremonti è la costituzione di unfondo immobiliare con una dota-zione di 2,5 miliardi. Strumentoche dovrebbe consentire di realiz-zare 50mila alloggi nei prossimicinque anni. La Cassa depositi siappresta a sottoscrivere una quo-ta da 1 miliardo. Il resto dovrebbearrivare da Fondazioni, banche,assicurazioni e fondi previdenzia-li privati. Da quest’ultimo fronteTremonti si aspetta un contributoche si aggira sui 500 milioni. LaCassa forense è pronta a fare la suaparte. Magari chiedendo che unaquota degli alloggi sia destinataanche ai giovani avvocati. Ma leoccasioni di collaborazione po-tranno estendersi ad altri settori. Ela categoria togata si aspetta di po-ter avviare un confronto anchesulla riforma fiscale e sugli inter-venti anti-crisi. Qui le richiestedell’avvocatura puntano ad otte-nere l’estensione delle agevola-zioni generalmente tarate sul si-stema delle imprese, la moratoriasugli studi di settore, ma anche lacostituzione di fondi di garanzia eil rafforzamento del sistema deiconfidi. Non ultimo c’è il nodo deipagamenti della Pa. Sembreràstrano, ma anche gli avvocati, co-me le imprese, aspettano anni pri-ma di vedere il saldo.

L’Italia politica e istitu-zionale ha pericolosamentesmarrito il senso della realtà,come, proprio in questi giorni,si dimostra circa il tema del la-voro e della tutela dei lavorato-ri. Non parlo di questo oquell’esponente, è l’insiemedel dibattito politico che siconcentra su cose che non esi-stono più, tralasciando le que-stioni che, invece, si riflettonosulla vita di tutti. Il Fondo Mo-netario Internazionale, tantoper citare l’ultimo dato dispo-nibile, segnala quel che datempo ripetiamo: la ripresac’è, ma l’Italia ne approfitteràmeno delle altre economieavanzate, fra le quali, di già, neprofittano meno i Paesidell’euro. Cresciamo al rallen-tatore, quando la ripresa inter-nazionale ci trascina, impove-rendoci rispetto agli altri. Lecause sono molteplici, ma laloro matrice è una: l’arretra -tezza e la rigidità del mercatointerno, dei capitali come dellavoro. Detto in modo diverso:l’influenza delle scelte colletti-ve, della politica, sul sistemaproduttivo.

FALSE PROTEZIONI

Dovremmo prendere il co-raggio a due mani, rinunciarea false protezioni e lanciarciall’inseguimento dei più dina-mici. Abbiamo lavoratori eimprenditori capaci di mira-coli, ma li teniamo legati espargiamo la pece sotto i loropiedi. Così ci attardiamo in di-scussioni prive di senso, chesono solo bandiere di unmondo politico che non riescea morire. Tale è l’articolo 18dello statuto dei lavoratori, ta-le la sua difesa, tale la discussi-ne apertasi sul possibile arbi-trato in caso di licenziamento.Quando la maggioranza inserìquel concetto, che prevede lapossibilità, su base volontariae precedentemente stabilitanel contratto individuale, di ri-volgersi ad un arbitro, anzichéal tribunale, nelle cause del la-voro, e segnatamente in casodi licenziamento, scrissi cheera una piccola cosa. Giusta,ma troppo leggera. Un brodi-no tiepido, una camomilla tra-sparente. Questo perché ilmercato economico e quellodel lavoro si sono già adattati ascantonare le norme ideologi-che, come l’articolo 18, cheimpedisce il licenziamento senon per giusta causa, e i lavo-ratori falsamente autonomisono cresciuti a dismisura. So-no le false partite iva, i falsiconsulenti, che figurano comeesterni laddove, se ci fosse unalegislazione meno inutilmen-te ostile, sarebbero assuntidentro le aziende.

Così come, del resto, quellenorme sbagliate tendono apromuovere il nanismo indu-striale, esonerando da obbli-ghi insensati le imprese picco-le, che, difatti, sono la quasi to-talità delle nostre. Tutti esem-pi, chiari e tangibili, di tutelesbagliate che si ritorcontocontro i presunti tutelati.

Anche il brodino, però, è ri-sultato indigesto a intestiniche marciano ad ideologia,che sconoscono la realtà. IlPresidente della Repubblicaha rinviato il provvedimentoal Parlamento, con motivazio-ni che entrano nel merito eche, quindi, contribuiscono alderagliamento istituzionale.Per carità, non è difficile soste-nere che la forma può anchedargli ragione, ma se si mette arespingere tutte le leggi chenormano materie eterogeneee mancano di specificità nelledeleghe, può anche riporre lapenna e non firmare più nien-te, compresi i provvedimentidei governi dei quali facevaparte. I giuristi del Quirinale,insomma, cresciuti all’ideache opporsi sia meritorio, nonhanno compreso su quale ter-reno hanno messo il piede, in-sabbiando il delicato e nonstabile equilibrio costituzio-nale. Sul tema, però, soccorro-no i furbi e gli acuti, sottoli-neando che si tratta di un pas-saggio positivo, giacché mettela firma, e la non firma, sullabilancia del dare e dell’averecomplessivo, lasciando bensperare per il futuro. L’unicasperanza e che simili zappato-ri costituzionali non abbiano acompletare il loro lavoro,semmai..

Torniamo al merito, che èpiù importante. Ostacolandol’arbitrato si tutela il lavorato-re? Risponde sì chi ritiene, co-me le motivazioni quirinalizielasciando intendere, che il ri-corso alla giustizia offra mag-giori protezioni. Alla faccia: unanno e otto mesi, in media, peril primo grado; quattro anni esei mesi per agguantare il se-condo; sette anni e cinquemesi per sapere come va a fini-re. Sapete cosa significa? Che acausa della giustizia incivile ideboli soccombono assai pri-ma e che il modo migliore pertutelarli è smantellare questapresa in giro. L’esatto contra-rio, insomma, di quel che sisostiene. Ecco perché dico chepolitica e istituzioni naviganoin rotta d’allontanamento dal-la realtà, perché giocano concarte tutte loro, immaginarie.

ARTGIANI E PRECARI

Ho letto quel che dice DarioFranceschini: «Non c’è diffe-renza tra un artigiano che falli-sce e un precario che perde illavoro». Giusto, poteva dirloprima, lo dica al Quirinale. So-stiene anche che si deve chie-dere ai genitori di lavorare piùa lungo, per non appesantiregli oneri dei figli. Giusto, ma èl’esatto contrario di quel cheloro fecero cancellando lo sca-lone e mettendone il prezzosulle spalle dei precari. Leggo eresto allibito: possibile che,nella nostra politica, si debbaessere sconfitti per trovare ilcoraggio di dire cose ovvie? Èpossibile, con l’aggravanteche se le rimangerà, se solo glicapitasse di tornare a contarequalche cosa.

www.davidegiacalone.it

La Cassa Forsensa ha av-viato la riforma con l’au -mento dell’età pensionabilea 70 anni, è l’incremento dal12 al 14% dei contributi.

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LA RIFORMA

DELLE PENSIONI

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24 Martedì 6 aprile 2010

::: le lettereLe lettere via e-mail vanno inviate sottolineando nell’oggetto: “lettere”. Via posta vanno indirizzate a: Libero - viale L. Majno 42 - 20129 Milano; via fax al n. 02.999.66.264.Vi invitiamo a scrivere lettere brevi. La redazione si riserva il diritto di tagliare o sintetizzare i testi.

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Sud contro NordMa i figli d’arte

esistono ovunqueVero è che Aristotele ebbe a scrivereche l’uomo è un animale politico, mache si potesse verificare il contrarioera cosa che credevamo non potesseavvenire! Ci dobbiamo ricredere. Delresto, se Caligola nominò senatore ilproprio cavallo, non si vede perché ilpopolo padano non possa eleggereuna trota nel proprio Consiglio Re-gionale. Quale luminoso futuro ci at-tende.

Andrea CatalfamoFalcone (Me)

Carina, caro Catalfamo. E oradue considerazioni serie. Primaconsiderazione: che mi dice diBobo e Stefania Craxi, GiuseppeCossiga, Massimo D’Alema, Cri-stiano Di Pietro, Dario France-schini, Mario Segni? E del suoconterraneo Enrico La Loggia, fi-glio di Giuseppe, uno dei padridell’Autonomia siciliana, e nipo-te di Enrico, autore dell’articolo38 meglio noto come “Fondo disolidarietà nazionale dello Sta-tuto siciliano”? E di Marine LePen o di Jean Sarkozy, figlio diNicolas e sindaco ad appena 23anni? E delle dinastie dei Ken-nedy e dei Bush? Il cognome il-lustre, egregio mio, esiste dap-pertutto, non solo nella Lega e inItalia. E in tutto il mondo puòaiutare. Il soprannome (Trota)

forse un po’ meno. Ma quel-lo, al giovane Renzo

(nella foto Oly), lo hadato il padre Umber-to Bossi, non lei eneppure Aristotele.Non mi risulta che

gli altri siano stati al-trettanto spiritosi.

Seconda considerazio-ne, che è anche una spie-

gazione: le rubriche giornalisti-che sono una croce e una delizia,un fiore all’occhiello e anche unpiccolo tormento quotidiano.Questa rubrica non fa eccezione:nevichi o splenda il sole, deveuscire tutti i giorni. Il che signi-fica, per il sottoscritto, un impe-gno quotidiano, buona salute omal di pancia che sia, Lunedì diPasqua o Epifania. Significa an-che, tutti i giorni, leggere decinedi lettere, trovare quella giusta,darsi la motivazione. Ultima-mente, lo confesso, c’è stata unpo’ di fiacca. E allora sa cosa hodeciso di fare? Ho letto la sua let-tera e ho deciso di pubblicarlasenza togliere una sola virgola.Spetterà ora agli altri lettori ilcompito di mandare a quel paeseun meridionalista cronico chenel Nord vede solo il marcio e nonsmette di additarlo, anche quan-do non c’è. Infinite grazie dallarubrica, e non dica che non se l’ètirata. Ma guarda un po’, Catal-famo figlio di Catalfamo con dueCatalfamo (forse parenti tra loroe anche suoi) entrambi consiglie-ri comunali in un paese vicino alsuo. Catalfamo, Catalfamo, ma losa che lei è proprio [email protected]

CASTA TOGATA/1

Un Csm superatotutto da riformare

Purtroppo anche Berlusconiha commesso un errore: quel-lo di non avviare immedia-tamente il processo di riformacostituzionale per ripristinarel'equilibrio fra politica e ma-gistratura. Se un ordine delloStato con un ruolo così im-portante e delicato è stato per-meato dall'ideologia e dall'in-teresse politico, tanto da met-tere a rischio la democrazianel Paese, è perchè la disci-plina della giustizia è affidataal Csm. L'autoreferenzialità èuna cosa diversa dall'autono-mia: autoreferenziali sono ledittature, che assolvono sem-pre se stesse. Subito la riformacostituzionale, perchè è ingioco la nostra libertà.

Valentino CastriotaTrepuzzi (Le)

CASTA TOGATA/2

Dobbiamo seguireil modello americano

La prima riforma da fare èquella della giustizia. Bisogne-rebbe seguire il modello sta-tunitense con la magistraturaelettiva e il pm sotto il con-trollo dell'autorità di governo.L'immunità parlamentare an-drebbe ripristinata e andreb-be varata una legge che vieti leintercettazioni e soprattutto lapubblicazione di cose che ri-guardano la sfera privata. Lapolitica seria sull'immigrazio-ne che ha giustamente pre-miato la Lega va continuata,con un’attenzione massima alpericolo islamico! Però la Legava tenuta a bada per preser-vare il valore dell'unità na-zionale. Per questo federali-smo rischiamo solo di pagaredi più.

Paolo Bravie.mail

SCANDALO PEDOFILIA/1

Questo Papa ha fattotutto il possibile

Sono un giornalista di Rai GrParlamento e vorrei dire che«è buona casa che avvenganogli scandali», come scrive ilVangelo. Se a scandalizzare ipiccoli è un prete, il fatto èancora più terribile. Giusto al-lora che si parli, senza im-

barazzo o vergogna della pe-dofilia nel clero cattolico. Giu-sto che chi si macchia di cri-mini così gravi, venga denun-ciato, paghi, sia cacciato dallaChiesa di Roma. Ma questatragedia non può, in manierastrumentale e pregiudiziale,esser presa a pretesto per at-taccare indistintamente tutti ipreti, il Papa e la Chiesa cat-tolica. Da alcune settimane simistificano i fatti attorno avecchi casi, pur di trascinarenel fango e denigrare Bene-detto XVI. Non è vero, adesempio, che Roma insabbiò ilprocedimento a carico dell'a-mericano padre Murphy o dialtri sacerdoti statunitensi etedeschi. Nel caso di Murphy,solo i vertici della Chiesa ame-ricana insistettero a indagaresu fatti che erano stati, vice-versa, archiviati dalla giustiziacivile. Ci sono, da parte dellaChiesa, la ricerca della verità, iltentativo di porre termine agliinsabbiamenti. C'è, al contra-rio, una sorta di accanimentodi media e organizzazioni in-ternazionali, che rilanciano,come un mantra, accuse dicompromissione non vere, for-se confidando che una bugiaripetuta mille volte, diventi – loamava dire Goebbels - verità.La realtà delle cifre invece èquesta: negli ultimi 50 anni icasi di presunta pedofilia nelclero cattolico, giunti all'atten-zione della Santa Sede, sonostati poco più di 3000 nel mon-do, 300 dei quali acclarati efiniti con una condanna daparte della giustizia civile equasi tutti con l'allontana-mento e la riduzione allo statolaicale. 300 casi accertati, afronte di un “esercito” di sa-cerdoti e missionari compostoda più di 410 mila persone. Lemele marce dunque, sono, sultotale, una percentuale deci-samente irrisoria. La pedofiliaè un fenomeno trasversale, èun dramma presente nelle fa-miglie e in ogni categoria pro-fessionale. In Olanda si è per-sino tentato di dare forma par-

titica ad un movimento chela giustifica. Eppure sembra,di questi tempi, che solo ipreti siano pedofili.

Gianpietro Olivettoe.mail

SCANDALO PEDOFILIA/2

Non parlano maidei martiri cattolici

Nel commentare le afferma-zioni del predicatore Can-talamessa che ha accomu-nato agli ebrei la Chiesa per-seguitata dai mass media,Vittorio Messori ammetteche il cappuccino non hafatto altro che riferire lo statodi disagio di chi è sottopostoad una mirata campagna didisinformazione tendentealla calunnia. Io, nel mio pic-colo, questa predica del fratel’ho compresa così, nel suoalto valore simbolico di fra-tellanza tra due religioni chericonoscono lo stesso Dio.Ora, perché, invece, alcunisoloni hanno travisato e di-storto questo semplice con-cetto andando a soppesarecol bilancino da orafo perstabilire chi abbia più sof-ferto nella storia? QuandoMessori chiede al Vaticanodi ammettere i propri “errorinella comunicazione”, lo faper un senso di riappaci-ficazione, solo perché è tre-mendamente odioso discu-tere con chi storicamente hamolto sofferto, ma ciò nonvuol dire assolutamente chequegli attenti critici abbianoragione sempre e comun-que, sentendosi gli unici au-torizzati a fare riferimento aldolore umano. Se andiamo avedere, tra l’altro, proprio inquesti tempi, nel silenziopressoché totale degli stessimedia internazionali, si so-no registrati centinaia dimorti di persone in tutto ilmondo, ammazzate soloperché cattoliche.

Roberto Pepee.mail

CASINI

Da moderatonon voto più Udc

Siamo una famiglia cattolicamoderata che ha sempre vo-tato Udc, ma le ultime prese diposizione di Casini che, persalvare le poltrone, ha fattovincere la sinistra in Liguria,Puglia, e per poco anche inPiemonte, ci hanno indotto avotare per il PdL e la Lega. Nonvogliamo assolutamente avernulla a che fare con Di Pietro,Bersani, Grillo, Bonino e questasinistra. Casini addio!

Alessandro LazzariBrescia

OPPOSIZIONE

“Berlusconimania”della sinistra

Ormai la sinistra è “Berlusco-nidipendente”. È peggio delladroga: se Berlusconi parla intelevisione, occupa antidemo-craticamente i media, se va ingiro per il mondo a fare il suolavoro di premier è solo perfarsi propaganda, se gli tiranoaddosso cavalletti e duomini èlui che paga per fare notizia, senon gli piace qualcuno diventaimmediatamente Hitler o, nelmigliore dei casi, Mussolini. IlCavaliere è apparso sullo spa-zio Facebook del Giornale e ladirettora combattente dell'U-nità ha già sparato un editorialedove si paventa l'occupazionefascista di Internet. Immaginoche fra poco ogni volta che ilCavaliere respira diventerà an-che quello un tentativo anti-democratico di impossessarsidell'aria ! E pensare che se nonci fosse Berlusconi i compagnisarebbero resti paleozoici,estinti dal vuoto mentale, dallamancanza di argomenti, dalleguerre fratricide e dal canni-balismo interno.

Giuliano CitterioMilano

CORRUZIONE

Il buon esempiodei leader

Non ho sentito nessun leaderdi partito, ad elezioni termi-nate, parlare più della corru-zione in Italia, un fenomenoche ha raggiunto livelli rag-guardevoli se non impressio-nanti. Sembra che si sianospenti tutti i clamori e sparite le

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VISTI DA VASINCA

Siete curiosi di vedere le vostre facce simpaticamente reinterpretate?Inviate le vostre foto e Vasinca vi rifarà i connotati. La prossima

caricatura sarà pubblicata nella pagina delle lettere di domani e sulsito www.libero-news.it. Buon divertimento!

Inviate le vostre foto a [email protected] [email protected]

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25Martedì 6 aprile 2010

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LAVORO

Per superare la crisispero nell’Europa

La situazione economica delnostro Paese non è ancora ras-sicurante. La pressione fiscalesale al 43,2 per cento. I contipubblici risentono dello sner-vante periodo di recessione.L’indebitamento ha superato i38 milioni di euro, attestandosisul livello di 80.800 milioni dieuro. Cifre da vertigine. Comequesta: gennaio 2010, disoccu-pazione record in Italia: 8,6 percento. La mancanza di lavoronel Mezzogiorno parla al fem-minile. La Commissione di Bru-xelles potrebbe, a breve, ren-dere più flessibile il Fondo so-ciale europeo. Attendiamo confiducia.

Fabio SicariBergamo

EDUCAZIONE

Lo sfascio scolasticoè colpa del ’68

“Stupro di gruppo durante lalezione in classe” si è letto sui

quotidiani. Che cosa emergeda questa vicenda, che cosìvasta eco ha avuto sulla stam-pa nazionale? Emerge, a mioavviso, lo sfascio che investe lasocietà contemporanea di tut-to l’Occidente benestante e lasocietà italiana in particolare.Le famiglie sono allo sfascio.Come la famiglia, anche lascuola è in avanzato stato didecomposizione. Non è il casodi fare qualche passo indietro?Il Sessantotto, con la sua fal-limentare filosofia pseudoe-gualitaristica e della promo-zione obbligatoria, ha lasciatoil segno. Restituiamo dignitànormativa, ma anche econo-mica, agli insegnanti.

Omar ValentiniSalò (Bs)

STORIA

Le colpe dei nazistie dei comunisti

La memoria dell’Olocaustonon deve né dovrà mai essereobliata. Le nefandezze del na-zismo rappresentano una del-le pagine più sconvolgentidell’umana follia. Mi sfugge

però il motivo in base al qualeanaloghe commemorazioninon avvengano per le mat-tanze perpetrate nei gulag daimacellai comunisti. Per mo-tivi di razza, religione e po-litica il “buon” Lenin dette ilvia alle stragi. Stalin nei gulagfece morire circa 28 milioni dipersone. Al confronto di“Baffone”, Adolf Hitler ap-pare come un dilettante.Mentre i nazisti utilizzavanole famigerate camere a gas, icomunisti facevano ricorso aifattori climatici: con 50° sot-tozero si raggiungeva lo stes-so risultato. Allora mi do-mando: come mai anche perquei luoghi non si organiz-zano mai delle iniziative ana-loghe a quelle aventi qualeoggetto i lager? Perché chi osadefinirsi nazista è conside-rato uno squilibrato o unacanaglia, mentre ancora oggichi si proclama comunistanon desta stupore e a volte èpreso in considerazione daimass media e dagli intellet-tuali?

Sveva Tombesi Dall’OvaMarina di Ravenna

La beffa dei rimborsi elettorali ai partiti

Posta prioritaria di MARIO GIORDANO

Numero verde

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DEL 01/12/2009

ISSN 1591-0423

La tiratura di martedì 6 aprile 2010

è di 179.423 copie

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Temperature previste oggi

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Dati meteo a cura di 3BMeteo.com,elaborazione grafica centimetri.it

NORD: soleggiato, salvo innocue velature sul Piemonte e locali an-

nuvolamenti serali sulle Prealpi. Temperature in aumento, massime

tra 17 e 20. Freddo al primo mattino.

CENTRO: sereno o poco nuvoloso su tutte le regioni. In serata stra-

tificazioni su Sardegna e medio-basso Lazio. Temperature in au-

mento, massime tra 16 e 19. Un po' freddo al mattino.

SUD: bel tempo ovunque. In serata nubi in aumento su Sicilia e Ca-

labria con pioviggini tra trapanese e agrigentino. Temperature sta-

zionarie, massime tra 16 e 19.

NORD: bel tempo, salvo addensamenti sui rilievi. In serata nubi in

aumento su Nord Ovest, Alpi e Prealpi con piogge notturne su Pie-

monte, varesotto e comasco. Temperature in lieve calo, massime tra

16 e 19.

CENTRO: soleggiato ma con tendenza ad aumento della nuvolo-

sità in serata su tirreniche. Deboli piogge attese sulla Sardegna.

Temperature in lieve ascesa, massime tra 17 e 20.

SUD: bel tempo salvo annuvolamenti sulla Sicilia. Peggiora in not-

tata sull'Isola. Temperature in lieve ascesa, massime tra 17 e 20.

NORD: nubi prevalenti su Nord Ovest, Lombardia occidentale e

Prealpi con piogge sparse in esaurimento serale. Velature altrove.

Temperature in lieve diminuzione, massime tra 15 e 18.

CENTRO: da nuvoloso a molto nuvoloso con piogge in estensione

dalle regioni tirreniche a quelle adriatiche. Temperature in calo,

massime tra 15 e 19.

SUD: nubi sparse associate a piovaschi su messinese, bassa Calaba-

ria e alta Campania. Peggiora ovunque in nottata con frequenti ac-

quazzoni. Temperature stabili, massime tra 17 e 20.

In effetti, se tra le tante riforme di cui si discutein queste ore, si mettesse all’ordine del giornoanche una riforma del finanziamento pubblicodei partiti non sarebbe male. Mi rendo contoche, come dicono quelli che sanno, il costo del-la politica è un problema da affrontare. Ma nonsarebbe male affrontarlo senza prendere per ifondelli i contribuenti. In questo senso il mes-saggio elettorale che lei è stato costretto adascoltare, caro Rodella, è soltanto l’ultimo anel-lo di una catena di prese in giro abbastanza ir-ritanti. Come ricorderà, infatti, il finanziamen-to pubblico ai partiti era stato abrogato nel 1993con referendum popolare, un referendum vo-tato dagli italiani con una maggioranza mairaggiunta in altre consultazioni (85 per cento afavore). Succedeva 17 anni fa. Ma da allora èstato un susseguirsi di norme studiate appostaper aggirare la volontà popolare.

Il meccanismo attuale si fonda sul seguenteprincipio: i contributi ai partiti si chiamano“rimborsi”. Semplice, no? Gli italiani dicono noai contributi, e noi li ribattezziamo “rimborsi”.È la stessa cosa, anzi peggio, ma chi se ne im-porta? La beffa nella beffa è che il rimborso nonè un rimborso, cioè non ripaga le spese davvero

sostenute, ma procede in modo forfettario. C’èil rischio, dunque, che i partiti incassino di me-no di quanto spendono? Suvvia, non fate gli in-genui. È ovvio che non succede. Anzi, tutt’altro.Una relazione della Corte dei Conti del dicem-bre scorso ha rivelato che negli ultimi cinqueanni i partiti hanno incassato il 270 per cento inpiù di quello che hanno speso. Altro che rim-borso: qui si tratta di un investimento assai red-ditizio, roba da broker di successo. Quale magodella Borsa oggi sarebbe in grado di garantire aivostri risparmi simili rendimenti?

Ci riescono i partiti, che magari hanno qual-che difficoltà a definire linee politiche credibili.Ma quando si tratta di incassare denaro sonan-te non hanno rivali. Per la campagna elettoraledel 2008, per dire, le formazioni presentatesi al-le urne dichiararono complessivamente speseper 136 milioni. Ebbene sapete quanto finirànelle loro tasche entro il 2012? 503 milioni, cioè367 milioni in più. Il guadagno, appunto, è del270 per cento in 5 anni. Sempre secondo laCorte dei Conti dal 1994 alla fine del 2009 sonoaffluiti nelle casse dei partiti 2 miliardi e 253 mi-lioni a fronte di 579 milioni di spese elettorali. Econ una crescita geometrica: se nel 1994 la dif-

ferenza tra spese e rimborsi era di appena 10milioni di euro, nel 2008 è stata, come abbiamovisto, 37 volte maggiore.

Adesso con le regionali c’è un’ulteriore spar-tizione, cui seguiranno altri irritanti messaggiautogestiti (con i nostri soldi).

Che ci vuole fare, caro Rodella? Quando sitratta di leggi di questo tipo tutti i partiti si tro-vano sempre d’accordo nell’approvarle. Maga-ri hanno litigato fino a un attimo prima, magarisi sono insultati e offesi, niente da fare: suglischei gli schieramenti sono trasversali e le in-tese sono facilissime. Destra e sinistra, sopra esotto, centro ed estremi, grandi e piccoli. Lefaccio un esempio? È stabilito che chi nonprende il 4 per cento dei voti è escluso dal Par-lamento, no? Eppure tutti si sono trovati d’ac -cordo nell’approvare la norma per cui basta l’1per cento dei voti per non essere esclusi dairimborsi. La Destra che candidò nel 2008 Da-niela Santanché a premier, tanto per dire, nonprese che il 2 per cento dei voti e rimase fuoridal Parlamento. Ma ha avuto comunque in do-te 6,2 milioni di euro, 3,7 in più di quelli spesiper la campagna elettorale. Non male per au-togestirsi, no?

proposte di contromisure ecosì, alla fine, nulla cambierà.Vorrei comunque esprimerela mia esperienza al riguardo.Nella mia lunga carriera mi-litare posso dire di avere im-parato una grande lezione divita: la corruzione e la di-sonestà riflettono il compor-tamento della catena gerar-chica. In altre parole, se uncapo/comandante è onesto eleale, nello stesso modo sicomporterà gran parte, senon tutto, il personale di-pendente; infatti, a prescin-dere dalle poche mele marceche esistono in qualsiasi or-ganizzazione, il comporta-mento della massa tende arispecchiare il modo di agiredei superiori non fosse altroper paura di essere scoperto equindi giustamente punito.Se i capi compiono atti didisonestà, anche il dipenden-te sarà portato a farlo, con-scio che il capo non lo potràdenunciare! Per incomincia-re a dare il buon esempio nonc'è bisogno di leggi o decreti,basta volerlo!

Roberto Maria MinariniVicenza

Qualche settimana prima delle elezioni viaggiando inauto incomincio a sentire i primi annunci politici ac-compagnati dalla solita canzone: «Abbasseremo le tas-se, più lavoro, meno disoccupati, miglioreremo la sani-tà, ecc.». Ma quello che mi ha fatto sorridere era il mes-saggio che chiudeva la frase: «messaggio elettorale apagamento autogestito». Come dire me lo sono pagato

io. La prima cosa che ho pensato è stata: «Te lo sei paga-to tu con i miei soldi». Su Libero del 31 marzo ho lettoche i partiti che si sono presentati alle elezioni riceve-ranno in totale circa 180 milioni di euro. Alla faccia delme lo sono pagato io!

RENATO RODELLAGottolengo (Bs)

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26 Martedì 6 aprile 2010 ANIMALI

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Proposta britannica

BIMBI ANTI ZOO«Non vogliamo gli animali in gabbia»I ragazzini inglesi scrivono al governo::: EMANUELA MEUCCI

«Antiche vestigia vitto-riane». Angela Smith, sottose-gretario alle Associazioni di be-neficenza del Regno Unito, èandata all’attacco degli zoo.Un’iniziativa che sembra esse-re nata grazie ai bambini ingle-si, i quali le avrebbero speditocentinaia di lettere per chiede-re di rimettere in libertà tuttigli animali costretti a viveredietro le sbarre.

«Si possono capire i vittoria-ni, che erano affascinati da ciòche vedevano quando questespecie venivano portate qui,perché non potevano viaggia-re», ha attaccato Angela Smith,che sostiene l’associazione perla difesa degli animali “CaptiveAnimals Protection Society”,«ma ora le persone possonoandare all’estero, o vedere glianimali in splendidi film e do-cumentari. Non si possonochiudere tutti gli zoo domani,ma dobbiamo fissare una datanel futuro in cui non importe-remo più animali, e un’altradata per un ultimo zoo».

Una proposta che però nonè piaciuta ai suo compagni dipartito, anche se pochi giornifa il Governo aveva annuncia-to di voler vietare l’uso di ani-mali selvatici nei circhi. D’altraparte, nel Paese gli zoo sem-brano essere ancora molto po-polari. In tutto il Regno Unito

::: IL CASO

CHIUDERE GLI ZOO

Angela Smith, sottosegreta-rio alle associazioni di bene-ficenza del Regno Unito, haproposto di chiudere tutti glizoo del Paese, in quanto«vestigia dell’epoca vitto-riana». Un’idea che segue laproposta del Governo di vie-tare l’uso di animali selvaticinei circhi.

LA DICHIARAZIONE

«La gente può viaggiare evedere gli animali in splen-didi film e documentari. Nonsi possono chiudere tutti glizoo domani, ma dobbiamofissare una data nel futuro».

I NUMERI

In Gran Bretagna, gli zoo so-no circa 400. Nel week-enddi Pasqua, il più importantedell’anno, era atteso circa unmilione di visitatori.

LE REAZIONI

La proposta di Angela Smithnon è piaciuta agli altrimembri del Governo. JimFitzpatrick, sottosegretarioper il benessere degli ani-mali, ha replicato: «Angelanon ha alcuna responsabili-tà in questo settore. Non ab-biamo intenzione di toccaregli zoo».

ce ne sono circa 400, e nelweek-end di Pasqua, il più im-portante per la stagione, eraatteso circa un milione di visi-tatori.

Alla proposta della Smith hareagito stizzito Jim Fitzpatrick,sottosegretario per il benesse-re degli animali, che ha liqui-dato la proposta con un secco:

«Angela non ha alcuna re-sponsabilità in questo settore.Non abbiamo alcuna intenzio-ne di chiudere gli zoo». Sullostesso tono il portavoce delMinistero dell’Ambiente, cheha dichiarato: «Non c’è alcunpiano per vietare gli zoo».

Il punto di vista di AngelaSmith sembra coincidere con

quello di numerose associa-zioni che si oppongo all’ideadegli zoo come luoghi beneficiin grado di salvare e far ripro-durre gli animali a rischioestinzione.

Ovviamente sul versanteopposto si trova David Field,direttore dello zoo di Londra.«L’idea di smettere di tenere

animali selvaggi negli zoo di-mostra l’incredibile ingenuitàdi Angela Smith sul perchè esi-stono queste strutture», si di-fende. «Certo, abbiamo specie,come le giraffe, che non sononecessariamente a rischio diestinzione. Ma quando le per-sone vengono a vedere le giraf-fe scoprono l’esistenza di altrespecie in pericolo che si trova-no nei recinti accanto».

Gli zoo», ha aggiunto, «han-no un incredibile potere diconnettere le persone diretta-mente con la natura. Se avessila possibilità di vedere la finaledi un torneo allo stadio diWembley o in tv, sceglierei divederla dal vivo. Nello stessomodo, preferirei vedere gli ani-mali dal vivo».

Anche se sembra che i bam-bini inglesi siano disposti a ri-nunciare a questa possibilitàper proteggere il benessere dimamme e cuccioli.

MAMMA E CUCCIOLO

Nella foto, due tigri indonesianeallo zoo “Paington” a Devon. inGran Bretagna. L’immagine ritraela madre assieme a un cucciolo. Sefosse accolta la proposta del sot-tosegretario Angela Smith, gli zoobritannici potrebbero essere chiusi,come pare desiderino anche i bam-bini inglesi. Olycom

PARLAMENTO ITALIANO

PdL e Pd insieme: stop a leoni e tigri al circoStop alle esibizioni di leoni, tigri ed elefanti sottoil tendone del circo. In Parlamento maggioran-za e opposizione proseguono a braccetto versouna legge che vieti l'uso degli animali nell’attivi -tà circense. Quattro le proposte di legge presen-tate dall’inizio della legislatura da parte di PdL ePd, di cui due inserite nel provvedimento per lariforma della legge quadro per lo spettacolo dalvivo ora all’esame della commissione Cultura diMontecitorio. La vita del circo dipende dai con-

tributi statali, mentre la sua popolarità è in co-stante declino. Ogni anno il ministero per i Beniculturali elargisce agli spettacoli circensi cifrevicine ai 7 milioni di euro, sovvenzioni di cui be-neficiano un centinaio di circhi. La soluzione,per il PdL è l’istituzione del Garante per i dirittidegli animali, chiamato a vigilare e che tra l’altropuò ricevere segnalazioni e reclami dai privaticittadini e soprattutto costituirsi parte civile neigiudizi sui maltrattamenti agli animali.

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27Martedì 6 aprile 2010

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Promossa da “èStoria”

A Edward Luttwakil premio FriulAdriaper il saggio storico

Edward N. Luttwak, economista, saggista ed esperto di strate-gia militare fra i più noti a livello internazionale, è il vincitore(grazie al recente saggio La grande strategia dell’impero bi-zantino, Rizzoli) del Premio FriulAdria “Il romanzo della sto-ria”, promosso da “èStoria - festival internazionale della Sto-ria” di Gorizia in collaborazione con il festival Pordenoneleg-ge di Pordenone, su impulso di FriulAdria-Crèdit Agricole. Unriconoscimento che integra lo speculare Premio “La storia inun romanzo”, indetto dagli stessi festival e assegnato, lo scor-

so settembre, allo scrittore israeliano Abraham Yehoshua.Il premio è stato assegnato a Luttwak in quanto «storico edeconomista capace di affrontare il passato romano e bizanti-no traendone insegnamenti decisivi per la contemporaneità.Ricercare le ragioni del declino, dell’apogeo e della caduta deigrandi imperi del passato permette di visualizzare in modochiaro le scelte strategiche che hanno sostenuto l’urto deltempo e affrontato scontri di civiltà attraverso l’uso accortodella diplomazia e della forza militare».

Nell’era della tecnica ci salverà la folliaIn un saggio di Guidorizzi, le strategie degli antichi greci per raggiungerel’estasi e sfuggire alla triste quotidianità. Grazie a trance e riti selvaggi

::: ANDREA COLOMBO

I “folli”, in un mondo do-ve tutto è regolato, controllato,filmato, razionalizzato, saran-no la nostra salvezza? Sembre-rebbe proprio di sì. FriedrichNietzsche lo sapeva bene e perquesto cercava nella “folle sag-gezza” dionisiaca, quella tragi-ca e pre-platonica, un antidotoalla spietata omologazione delmondo moderno.

Ora Giulio Guidorizzi (nelsaggio Ai confini dell’anima. Igreci e la follia, Raffaello Cor-tina) ripercorre il filo, intricatoe affascinante, di quella vicen-da. Quando gli antichi grecicercavano, attraverso il culto diDioniso-Bacco (anche conl’ausilio di sostanze alcoliche estupefacenti) «l’estasi (ékstasis,uscita da sé), vissuta nell’isola -mento del mistico che smarri-sce l’anima contemplando ilsuo dio, oppure cercata nelcaos del rito collettivo». Il ten-tativo era quello di «dimentica-re se stessi per tornare a con-fondersi con l’indifferenziatoUno».

Perdersi nel vortice

Per chi vuole “perdere sestesso” è «dolce dimenticare diessere vecchi», sprofondandonel vortice del trance e abban-donando, anche se per un tem-po limitato, i tormenti dell’esi -stenza terrena. «Fare la bac-cante in un luogo selvaggio,maneggiare serpenti, danzareal ritmo dei tamburelli sino asfinirsi» è l’esperienza regressi-va che permette di fare tabularasa dei criteri logici e moralidella civiltà. È lo stesso spirito“demoniaco” che animerà lestreghe dei Sabba medioevali,“le donne del gioco” eroticodanzante, il mondo capovoltodel carnevale veneziano deiDogi e il nomadismo allucina-to e mistico dei “folli di Dio”della Russia ortodossa zarista.

Si colloca in questo filoneOmero: il poeta dell’Odissea ri-tiene che «le voci interiori, le vi-sioni, le allucinazioni, vengonorese reali, divenendo una sortedi “voce” divina che parla e conla quale si può dialogare». «Alcontrario del demone di Socra-te il quale funzionava comeuna censura interiore per in-terdire un’azione, l’impulsoomerico è una forza inconteni-bile che spinge ad agire istinti-vamente». Al di là del bene e

del male, direbbe Nietzsche:una forza vitale, divina, cheprescinde da ogni scrupolomorale, da ogni legge interiore.Siamo nel campo della pura li-bertà. O della possessione, co-me nel caso di quella “folliaprovvisoria” chiamata «furoreguerriero»: «La corrente di ag-gressività che fa di un uomonormale un forsennato fuori disé, capace di far strage, eraspiegato come una possessio-ne del dio furibondo per eccel-lenza, Ares». È «un’irrazionalee furibonda energia che otte-nebra la mente»: il guerriero sigetta in battaglia, senza pensa-re ai rischi che corre, con «larabbia dei lupi» propria deglieroi.

A tratti Guidorizzi sembraincolpare il cristianesimo dellafine di questa religiosità estati-ca ed eroica. Però non può evi-tare di menzionare le esperien-ze visionarie e soprannaturali

::: IL SAGGIO

“Ai confini dell’anima. Igreci e la follia” di GiulioGuidorizzi (Raffaello Cor-tina, pp. 226, euro 19).

L’AUTORE

Giulio Guidorizzi insegnateatro e drammaturgiaantica all’Università diTorino. Nel 2009 ha cura-to il primo volume del“Mito greco” per i Meri-diani Mondadori.

dei comportamenti atavici eincivili, sconfitte dalle “magni -fiche sorti e progressive” del -l'umanità.

Nel villaggio medioevale il“pazzo” era accettato e svolge-va un ruolo nella società orga-nica della Tradizione. Nellamodernità illuministica inve-ce, come ha ben evidenziatoMichel Foucault, viene invecerelegato, imprigionato, tortu-rato, ucciso. Quindi la genteche prima accoglieva il “folle” elo accettava ora lo teme, ne hapaura, lo vuole rinchiudere: lasua esistenza crea scandalo eimbarazzo, deve diventare na-scosta. Uomini e donne chenon rientrano nei canoni sonocondannati all’invisibilità dallemura manicomiali e carcera-rie.

Ma la gabbia illuministicanon poteva durare. Culti, riticollettivi, trance, tecniche diestraniamento verranno ripre-

se dai guru della rivoluzionepsichedelica, da Timothy Lea-ry ai poeti beat (da beatitude).Guidorizzi descrive a più ripre-se il rito dionisiaco, “folle” degliantichi greci, che appare cosìattuale alla luce dei raduni col-lettivi dei giovani alternativi:pensiamo non solo al festivalhippy di Woodstock ma ancheai rave party che andavanomolto di moda alcuni anni fa.

Le baccanti

Le donne “invasate” da Dio-niso, le baccanti di Euripide,dopo aver danzato vorticosa-mente al suono dei tamburellie del flauto, perdevano co-scienza con gli occhi rivolti alcielo e venivano possedute daldio. Un ruolo importate assu-mevano anche allora le dro-ghe: gli antichi greci conosce-vano l’oppio, erbe e funghi al-lucinogeni, validi aiuti alla vi-sione. La depressione veniva«eliminata mediante le melo-die e le danze del rito in modoarmonioso e gioioso» (AristideQuintiliano). Il rito forniva una«nuova energia», ci si sentivainglobati in un mondo armo-nioso, annullando le differenzedi classe e le imperfezioni dellavita.

Tuttavia i greci della Trage-dia ben sapevano che si tratta-va di una «gioia fragile e insi-diosa», perché prima o poi bi-sognava tornare al mondo ditutti i giorni, frustrante, dettatodalle ferree e spietate regoledella logica, del decadere, dellamalattia e della sconfitta. E an-che l’antico greco, come l’uo -mo moderno che si rifugia nel-le estasi psichedeliche, si risve-gliava dal “sogno” ed era con-dannato a ripiombare nell’in -cubo della triste quotidianità.

DIONISO E NOI

POSSEDUTI DA UN DIO

“Dioniso che strazia un cerbiatto” sul -la copertina del libro di Guidorizzi

dei santi e dei mistici, le formedi religiosità popolare che, in-nestate nel cattolicesimo, re-cuperano l’antica energia dio-nisiaca. Piuttosto saranno l’il -luminismo e il positivismo(con la nascita della scienzapsichiatrica) a relegare questeesperienze nelle sferedell’anormalità, della malattia,

Ai lettori

Nel titolo dell’articolodi G. Parlato sui re-sistenti non comuni-sti uscito sabato, ab-biamo citato un «Piz-zuti». Si tratta invecedi Alfredo Pizzoni,presidente del CLNAI.Ce ne scusiamo.

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28 Martedì 6 aprile 2010 CULTURA

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Norris Church Mailer, sesta e ultima moglie delloscrittore Norman Mailer (1923-2007) ha appenapubblicato in America le sue memorie, intitolate Aticket to the circus (Random House, pp. 432). I duesi conobbero quando Barbara Davis (questo il no-me da nubile), 26 anni, con un bambino di 3 natoda un matrimonio fallito col suo primo ragazzoLarry Norris, incontrò il 52enne Mailer a Russel-lville, la sua cittadina dell’Arkansas, nel corso di

un incontro organizzato dal Club del Libro. Mailerpresentava Marilyn, la sua biografia della Monroee Barbara si fece invitare al party in suo onore efinì la serata a letto con lui. Dopo lei gli spedì unapoesia d’amore e se la vide tornare corretta a pen-na rossa. Lei piantò il lavoro, si trasferì a New Yorkcon il figlio, cambiò il nome in Norris Church(quest’ultimo suggerito da Mailer, perché andavain chiesa tre volte alla settimana) e si sposarono.

Nel libro si sofferma sui tradimenti del marito eparlando del matrimonio durato 33 anni scrive:«Acquistai un biglietto per il circo. Non so perchémi stupii di vedere gli elefanti». Norris era una bel-lissima donna, modella della celebre agenzia Wi-lhelmina, pittrice e scrittrice. Quando le chiedeva-no che tipo di moglie era rispondeva: «L’ultima».L’ambiente di New York l’accolse con scetticismo,ma presto diede allo scrittore l’ottavo figlio (gli al-

MARCELLO PETACCI

::: CHI ERA

LA BIOGRAFIA

Marcello Petacci (1910 -1945) era il fratello diClaretta, più grande di leidi due anni. Laureato inmedicina a 22 anni, veni-va considerato un avven-turiero che approfittavadella relazione della so-rella con il Duce per fareaffari.

LA MORTE

Marcello Petacci vennefucilato a Dongo il 28aprile, con una mitraglia-ta, da un gruppo di parti-giani.

Le memorie della moglie

Quando Mailercorreggeva in rossole lettere d’amore

Il Duce imbarazzato dal fratello di ClarettaDagli archivi del ministro fascista Riccardi emergono documenti sui traffici illeciti condotti dalparente dell’amante di Mussolini: cercava di contrabbandare oro sfruttando le amicizie influenti

.

UCCISI ENTRAMBI

DAI PARTIGIANI

::: ROBERTO FESTORAZZI

Fu uno dei maggiori scan-dali del Ventennio. Ossia gl’in -trallazzi di Marcello Petacci, fra-tello di Claretta, amante del Du-ce. Marcello fu ammazzato con igerarchi fascisti a Dongo, quellostesso 28 aprile 1945 in cui Claraveniva uccisa con il suo “Ben” aMezzegra. È significativo che i fu-cilandi protestarono per esserestati schierati insieme a colui checonsideravano un torbido affari-sta. Così, Marcello Petacci, visto-si respinto dai gerarchi, si gettònel lago, dove venne presto rag-giunto da una mitragliata parti-giana che lo stroncò. Nuovi do-cumenti, provenienti dalle cartedel ministro fascista RaffaelloRiccardi, conservate alla Colle-zione Wolfson di Genova, aggra-vano le responsabilità del fratellodi Claretta, che dovette le sue for-tune al sottobosco degli ambien-ti politico-ministeriali romani.

Un profittatore d’alto rango,insomma, che giunse a indigna-re lo stesso Mussolini. Riccardi,dal 31 ottobre 1939, fu ministrodegli Scambi e valute (ossia delCommercio estero), e in tale ve-ste si trovò a dover ostacolare leincursioni affaristiche di Petacci.Dalla lettura di un memoriale didieci pagine, redatto dallo stessoRiccardi, apprendiamo che il fra-tello di Claretta gli propose varibusiness: «Rivendicare all’Italiail possesso di vasti giacimenti fo-sfatiferi algerini; vendere nostrenavi ferme e in disarmo nei portidi paesi neutrali; acquistare pe-sci freschi e salati dalla Spagna;comperare una partita di gom-ma; acquistare per conto dellaRegia Marina partite di stagno inPortogallo».

Riccardi, uomo alieno allecorruttele, fece tutto il possibileper rintuzzare le profferte petac-ciane, finché un nuovo episodio,avvenuto nel maggio del 1942, glifornì il destro per denunciare aMussolini le malefatte dell’illu -stre “fratello”.

Ciò avvenne in occasionedell’arrivo in Italia di un grossoquantitativo di oro monetato,importato dalla Spagna in barbaalle severe norme contro il con-trabbando di valuta e metallipreziosi. Intermediario nell’ope -razione era il super-faccendiereSantorre Vezzari, figura di primopiano della Polizia Politica di Ar-turo Bocchini, che aveva svolto

servizi preziosi anche all’estero.Pezzo da novanta degli appa-

rati informativi, capogruppo diuna rete di fiduciari in Svizzerafin dal ’27, Vezzari era stato arre-stato dal Sim (i servizi segreti mi-litari) nel 1941, con l’accusa diaver collaborato con l’intelligen -ce francese.

Assolto nel giugno ’41, nel no-vembre successivo lo spione funominato addetto commercialeall’ambasciata italiana di Ma-drid. La nomina di un tale sog-getto - che Galeazzo Ciano, mi-nistro degli Esteri e genero delDuce, considerava «un vecchioavanzo di questura, ignorante,truffaldino e sporco» - sollevò leproteste di Riccardi, che cercò inogni modo di levarselo dai piedi.

Poté farlo soltanto in seguito aquesta ennesima porcheria cheportava la firma di Marcello Pe-tacci. Racconta il ministro diMussolini, nel suo memoriale:«Una mattina ricevetti una lette-ra riservata del signor Vezzari, in-viatami da Madrid, nella qualedetto signore mi dava notizia diaver fatto spedire per conto delcapitano Targioni, rappresen-tante in Ispagna del gruppo Pe-tacci, una cassetta indirizzata alsottosegretario Buffarini Guidicontenente duemila sterline oro.La notizia, diceva il Vezzari, do-veva considerarla come a me fat-ta in via del tutto riservata e con-fidenziale. La cassetta viaggiavain aereo per via diplomatica erappresentava il primo invio di

un lotto di sterline oro per il con-trovalore di cento milioni di li-re».

Riccardi prese la palla al balzo,deciso a sollevare un polverone:«Telefonai immediatamente aCiano invitandolo a mettere ilfermo sulla cassetta. Chiamai altelefono Buffarini e testualmen-te gli dissi: “Da quando in qua ilsottosegretario agli Interni si èmesso a fare contrabbando dioro?”. Mi rispose manifestando-mi tutta la sua sorpresa. Gli lessiallora il testo della lettera di Vez-zari. Sconfessò con vibrante ri-sentimento l’arbitraria iniziativadel Petacci e mi pregò di telegra-fare a Madrid di sospendere ogniulteriore invio. Mi recai da Cia-no. La cassetta venne trovata eportata in nostra presenza dalfunzionario Del Drago; pesava16 chilogrammi e l’indirizzo in-dicava Buffarini quale destinata-rio. Ordinai il fermo e dissi cheavrei subito inviato due impie-gati dell’Istituto dei cambi perprenderla in consegna. A questopunto arrivò anche il Buffarini.Venne deciso di seguire la se-guente procedura: due agentidella direzione generale di P.S.avrebbero rilevato la cassettanella mattinata rilasciando alministero degli Esteri regolare ri-cevuta, nel pomeriggio due fun-zionari accreditati dell’Istitutodei cambi l’avrebbero presa inconsegna. In seguito l’oro sareb-be stato versato alla Banca d’Ita -lia».

Ma il passaggio più penoso,

per Riccardi, fu quello di doverintervenire presso il Duce per ot-tenere la liquidazione del clanPetacci: «Nel pomeriggio a Pa-lazzo Venezia affrontai con riso-luto atteggiamento e con nonmeno risolute parole Mussolini.Gli parlai in tono estremamentechiaro denunciando tutte le ma-lefatte del dottor Petacci e deisuoi soci. Ne fu sinceramente co-sternato. Mi chiese alla fine cheintenzioni avessi. Gli risposi cheintendevo allontanare il Petaccida Roma e possibilmente anchedall’Italia. Si poteva inviarlo, es-sendo ufficiale medico di Mari-na, in una base navale dell’Egeo,destituire il signor Vezzari dallacarica che ricopriva in Ispagna;chiedere il rimpatrio del capita-no Targioni; sciogliere la societàe mettere sotto inchiesta i suoidirigenti; sequestrare le duemilasterline oro e versarle alla Bancad’Italia. Venni autorizzato e rice-vetti i suoi ringraziamenti».

Riccardi vinse la sua battaglia,ma non interamente, come sievince dal suo racconto: «Desti-tuii telegraficamente il signorVezzari e ordinai ai miei uffici diconsiderare come “defunta” lasocietà fondata da Marcello Pe-tacci. A sera ricevetti la visita diBuffarini che era ansioso di sape-re come si fosse svolto il mio col-loquio con il Duce. Mentre so-stava nel mio ufficio venne chia-mato al telefono dal Capo del go-verno. Ascoltai la conversazione,autorizzato da Buffarini. L’incri -minata cassetta, in attesa di piùprofondi accertamenti, dovevarestare in consegna al capo dellaPolizia. Il dottor Marcello Petaccirimase a Roma; Targioni nonrimpatriò; l’oro monetato rima-se presso Senise. Vezzari rientròin Italia dopo la destituzione e lasocietà venne centrifugata dallamia amministrazione».

Come si vede, Petacci non fumesso nelle condizioni di nonnuocere, mediante la sua espul-sione dall’Italia. Mussolini adot-tò una “mezza misura”, anche sela sua relazione con Claretta nerisultò danneggiata e tra i dueamanti per un certo periodo calòil gelo. Soltanto dopo l’8 settem-bre 1943, le duemila sterlined’oro, rimaste presso il capo del-la Polizia, Carmine Senise, furo-no vendute alla Banca d’Italia«per un prezzo assai superiorealla quotazione dell’oro mone-tato».

Sopra, Marcello Petac-ci (1910-1945), fratellodi Claretta (1912-1945), l’amante diMussolini. olycom

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29Martedì 6 aprile 2010CULTURA

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tri sette erano delle precedenti cinque mogli) chia-mato John Buffalo. Un giornò mostrò a Mailer le100 pagine di un romanzo che aveva cominciato ascrivere prima d’incontrarlo: «Non è male comeavevo pensato», rispose lui. Lei lo mise nel cassettoper vent’anni. Norris racconta che nei primi ottodi matrimonio, Mailer fu «più o meno fedele» main seguito scoprì che la tradiva con «un piccoloesercito di donne». All’inizio degli anni ’90 gli an-

nunciò che se ne andava, ma lui la persuase a ri-manere. «Sono contenta di essere rimasta, almenoi bambini hanno una famiglia. Quando sono ar-rivata erano distrutti. Norman aveva rotto i rap-porti con le loro madri prima che avessero 7 an-ni». Norris scoprì che molte amanti del maritoerano della sua età, intorno alla settantina, e so-vrappeso. «Mi diceva che voleva essere lui quelloattraente. Forse pensava che se le sue amanti non

erano belle e giovani, allora il tradimento noncontava. Non resisteva a una che gli dicesse chegrande scrittore fosse. Una volta gli domandai: co-me ho fatto a non scoprirlo? E lui rispose: è facileingannare qualcuno che ti ama e si fida di te». Daanni in lotta contro un tumore all’intestino, nonspera di rivederlo in un eventuale aldilà: «Ho bi-sogno di un break».

ALBERTO REMEDIO

I bimbi “rubati” dai comunistiper creare militanti perfettiNuovi studi svelano i piani dei Repubblicani, che mandarono oltre 34milapiccoli in Paesi amici, compresa l’Unione Sovietica, perché fossero rieducati

::: PIERO MENARINI

Nello scontro di immaginiche durante la guerra civile cir-colavano in Spagna o venivanoattentamente selezionate per lastampa estera, i temi più ricor-renti erano quelli quotidiani diogni guerra o calamità e che an-cora oggi dominano l’iconogra -fia televisiva e giornalistica.

Ma tra l’orrore della realtà e ilsuo uso-abuso propagandisticone passa di acqua, come dimo-stra il calcolato e massiccio sfrut-tamento dell’icona del bambi-no/bambina quale vittima desi-gnata delle orde nazi-fasciste,cosa che salta agli occhi soprat-tutto nella grafica repubblicana.

Negli ultimi 10 anni alcunistudiosi - Langa Nuño, Pla e Pa-lomar Baró (Los niños de laguerra española, che ringrazioper l’autorizzazione ad usare iltesto) - stanno tentando di rileg-gere un aspetto della Guerra diSpagna, assai poco noto in Italia,che riguarda l’infanzia usata co-me propaganda e che sembraessere stato di proposito tenutoin sordina. Si tratta di una mas-siccia evacuazione di bambini“repubblicani”, soprattutto ba-schi, tra i 5 e i 15 anni, avvenutadal 1936 al 1939.

Salvare viteL’intenzione ufficiale era

quella di «salvare vite innocenti»dai bombardamenti nazionali-sti (oggi bisogna dire “di Fran-co”) sul fronte del Nord. Cosa giàin sé bizzarra, perché è risaputoche anche i bambini “nazionali -sti” erano vittime, e non casuali,come la stampa di questo cam-po non ometteva di rendere no-to: «A Utrera, un padre fu legatopiedi e mani ad una seggiola, edopo avere versato benzina suisuoi figli, (i rossi, nda) diederoloro fuoco... A Baeza, aprirono ilventre a una madre sul punto dipartorire, le estrassero il bambi-no e lo tagliarono in due, sotto isuoi occhi».

Sui propositi umanitari diquesto programma, molto cura-to dal governo repubblicano, cisarebbe poco da ridire, se nonfosse che stanno emergendofondati dubbi sul fatto che le suefinalità fossero invece ideologi-co-propagandistiche.

In totale si parla di 34-37 mila

bambini che vennero evacuati(a noi pare “esiliati) in paesi vici-ni, come Francia, Belgio e Inghil-terra, oppure “amici”, comeMessico, Cile e Venezuela (circa500) e Urss (quasi 3.000). Ma dielenchi completi non c’è trac-cia.

Come spesso accade, le buo-ne intenzioni dichiarate ne na-scondono altre meno nobili. Lostesso governo repubblicano, inun bollettino del 1937 sulla si-tuazione della guerra al Nord,tradiva il suo pragmatismo, pernulla umanitario, affermando:«Siamo stati, siamo e saremosempre decisamente favorevoliall’evacuazione di quella partedella popolazione che non è ido-nea alla guerra. Donne incapacidi svolgere il lavoro degli uomini,anziani, bambini e giovani disa-bili... costituiscono un pesomorto che è necessario elimina-re in questi momenti».

D’altra parte uno dei reduci,divenuto ormai adulto nel para-diso sovietico, non solo al ritor-no in patria non parlò di paradi-so, ma dichiarò che non può esi-stere nessuna buona ragioneche faccia separare un figlio daipropri genitori.

Per il governo di Franco que-sta fu una delle maggiori aberra-zioni perpetrate dalla Repubbli-ca spagnola, tanto che fin dal

maggio 1937 il governo naziona-lista diramava note di questo te-nore: «La Spagna rossa “espor -ta” bambini in Russia... La Spa-gna macabra del dottor Negrín(capo del governo sino al 1939,nda) si presta a tutti gli esperi-menti che la delirante follia so-vietica voglia realizzare in essa; ein questo momento, a quanto sivede, Mosca esige altro “mate -riale” umano, altri bambini chele permettano di realizzare ilbambino chimicamente orfa-no».

Costruire il futuroIl perché è abbastanza chiaro:

di lì a pochi anni sarebbe statacostruita una mini-generazionedi ideologi, di agitprop, i quali,cresciuti nell’amorevole cura difunzionari del partito unico so-vietico, non avrebbero sentito lamancanza della mamma, madella patria spagnola, purchérossa.

Nel 1949 vennero rimpatriatioltre 20 mila bambini, ma esclu-sivamente dai paesi non comu-nisti, perché né Messico né Urssriconobbero il governo di Fran-co e negarono il permesso di ri-torno a quei poveri profughi, nelfrattempo cresciuti. Ma se inMessico «il dolore della solitudi-ne e della nostalgia» fu tuttavia

guerra di Spagna

mitigato da una maggiore possi-bilità di integrazione, grazie an-che alla lingua, nell’Urss la situa-zione fu assai diversa.

Il governo sovietico - cheall’inizio utilizzava generosa-mente i palazzi sequestrati ainobili - in seguito smistò i bam-bini in colonie (autentici campicon maestri-kapò) sparse pertutto il paese, tanto che di alcuninon si è mai saputo l’ubicazione,non essendo stati neppure re-clamati dai genitori, forse morti.In secondo luogo i bolscevichi(come direbbe don Camillo) siguardarono bene dallo smentir-si compiendo un gesto umano enon lasciarono ripartire un soloprofugo sino al 1956 - anno,guarda caso, della morte di Sta-lin -, quando finalmente qual-che funzionario ascoltò le peti-zioni del governo spagnolo ediede inizio alla concessione dirimpatri, che però all’inizio furo-no pochissimi, sia per paura dirappresaglie della polizia politi-ca sovietica, sia perché ormai al-cuni bambini erano cresciuti e sierano fatti una famiglia in quelpaese. Uno dei rimpatriati si stu-pì della scarsa ingerenza dellapolizia della Spagna franchistarispetto all’Urss.

LA PROPAGANDA

Un manifesto comunista del-la guerra di Spagna oly

::: Alberto Garutti

Contro l’arte per pochi elettile opere che “ascoltano”la voce delle comunità

::: LAURA CHERUBINI

In occasione dei suoi 100anni Confindustria, conl’Unione industriali di Torino,promuove alla FondazioneSandretto Re Rebaudengo unamanifestazione di arte con-temporanea che comprendeun progetto speciale di AlbertoGarutti, recente vincitore delPremio Terna. Garutti è unodegli artisti italiani più noti delmondo, soprattutto grazie aisuoi “lavori pubblici”, realizza-ti in piazze e strade, semprecercando di mettere in relazio-ne le opere con lo spazio che lecirconda.Si parla sempre più di “artepubblica”. Lei è stato tra i primia praticarla.«Penso allo spazio pubblico nelvero senso della parola, lo spa-zio urbano, là dove il pubbliconon è specializzato, non ci so-no addetti ai lavori, ma personeche non si aspettano di trovarsidavanti all’arte. Questo è inte-ressantissimo perché spingel’artista a ragionare assumen-dosi una nuova responsabilità.Anche un museo è pubblico,ma non è la stessa cosa. Adottoprocedimenti assai differentise lavoro in una galleria, in unmuseo o nella città perché sitratta di contesti diversi, anchese è chiaro che in un certo sen-so l’arte è tutta pubblica, sem-pre. Nella città l’artista deve te-ner conto di un impatto am-bientale minimo, del contestostorico e dei costi, che devonoessere contenuti. Deve soprat-tutto tentare di toccare la sensi-bilità di coloro che abitano lacittà. I cittadini siamo noi, glialtri siamo noi. E tutto questonon deve mai scadere nel po-pulismo».Come si svolge il suo lavoro?«Parto ascoltando le persone,parlando con loro. L’opera de-ve nutrirsi di città, per poi rica-dervi, trovarvi le sue radici enon essere un corpo estraneo,come avviene per quei lavoriche non privilegiano i destina-tari».

Agli abitanti di una piccola cittàha domandato quale fosse ilcuore del paese e, appurato chesi trattava del teatro, ha restau-rato questo edificio dedicando-lo ai ragazzi e alle ragazze che lìsi innamorarono.«Con quel restauro ho restitui-to agli abitanti un luogo, per lo-ro importantissimo, che erastato abbandonato. Era un do-no per i cittadini che ne sonostati catturati. L’arte non deveessere autoreferenziale».Come viene recepito il suo lavo-ro?«Mai sottovalutare le persone.Quando ho lavorato nella chie-sa di Buonconvento ho chia-mato a raccolta le persone delpaese, della chiesa…»Ha realizzato sulla pareteun’opera costituita da moltissi-me lampadine, di avanzata tec-nologia, ma con fili e lampadedisposti a riecheggiare motividella tradizione. Da qualunqueparte del mondo, componendoun numero di telefono, si puòaccendere una luce come segnodi spiritualità. Le sue opere san-no restituire il senso dell’ap -partenenza alla comunità.«La gente capisce tutto, dipen-de da come poni il problema.Un’operazione che piace soloal mondo dell’arte è zoppa».È possibile una sinergia con lacultura d’impresa?«Naturalmente sì. L’operazio -ne comprende vari punti di vi-sta, tecnico, progettuale, unaserie di livelli simili più a quelloche fa l’architetto quando lavo-ra sulla città che al mito roman-tico dell’artista. Si può e si devesviluppare una sinergia. Quan-do parlo con il committente mipiace pensarlo come colui chefa sentire all’artista le sue esi-genze. Il committente sapienteè colui che crede nel progetto epone dei limiti che sono pro-duttivi perché stimolano il la-voro dell’artista. Il committen-te è parte integrante diquell’esperienza straordinariache è l’opera».

Un’opera di Alberto Garutti a Villa Manin (2005)

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::: Spettacoli30 Martedì 6 aprile 2010

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Secondo Ballarò, il governo bluffa

Dal fisco ai redditi, al lavoro, alla ricostruzione dell’Aquila:propaganda o risultati concreti quelli vantati dal governo? Se neparla stasera a Ballarò (Raitre ore 21.10).

RAITRE ORE 21.20

L’Aquila un anno dopo

A un anno dal terremoto in Abruzzo, Sky Tg24 propone unamaratona che partirà dalle 7 e proseguirà tutta la giornata, conracconti, testimonianze degli aquilani sull’anno passato e sulpossibile futuro. SKY T24 DALLE 7

L’omicidio di GarlascoStasi vuota il sacco a Matrix

Stasera alle 23.40 su Canale 5 “Matrix” propone un’intervistaesclusiva ad Alberto Stasi. Per la prima volta davanti alletelecamere, il fidanzato di Chiara Poggi, per lungo tempoprincipale indagato per l’omicidio di Garlasco, poi assolto,risponderà alle domande di Alessio Vinci.

CANALE 5 ORE 23.40

Il nuovo film di Allen

CARLÀ KO ANCHE AL CINEMAWoody boccia la Bruni, meglio la Cotillard

Volto amato di “Forum”

Addio a Santi LicheriIl giudice buonodella televisione::: FABIO SANTINI

Il 13 aprile avrebbe compiuto 92 anni.Usava un tono pacato, il sorriso, l’affabilità diuno di casa. Santi Licheri, il giudice di “Forum”,è morto nella domenica di Pasqua. Era il sim-bolo del tribunale televisivo più famoso d’Ita -lia. Aveva portato l’aula di giustizia nelle casedegli italiani, accompagnandoli a pranzo. Lesue sentenze erano sempre ragionate, le sueparole, semplici e rispettose. Rita Dalla Chiesalo ricorda così: «Era un uomo eccezionale», di-ce la Dalla Chiesa a Libero, «che aveva vinto lasfida più difficile: portare la giustizia in videofacendola diventare assimilabile a tutti. Lui cheera un conoscitore profondo del Diritto, erariuscito a rendere umano il dibattito proces-suale, coinvolgenti le sue sentenze. Insiemeabbiamo vissuto gli anni d’oro del programma,i continui spostamenti nei palinsesti. Non siabbatteva mai. Aveva uno spirito straordinario

che lo rendeva uno dinoi. Oggi guardiamo igiudici con deferenza ocon sospetto. Lui si face-va guardare come unuomo di tutti i giorni. Sa-pevamo», conclude laDalla Chiesa, «che nonstava bene. Ci ha lascia-

to con la sua pro-verbiale serenità,impartendo in tut-ti noi, una lezione

irripetibile su come prendere la vita».A “Forum”, Santi Licheri aveva emesso sen-

tenze dall’84 al 2009. Poi si era ritirato. ScriveAldo Grasso: «Il giudice Santi Licheri prende lesue decisioni sottraendosi alle telecamere e ri-tirandosi in sala di consiglio: alla fine sentenziacome in un Palazzo di Giustizia…».

Magistrato, Presidente aggiunto onorariodella Corte di Cassazione, era figlio di un magi-strato sardo. Nato nel 1918 a Ghilarza, vicinoad Oristano, in una famiglia di 10 figli, trascorrela giovinezza a Sassari. Si laurea a 22 anni, conuna tesi di Diritto Romano con 110 e lode. Dal1940 al 1943 è sotto le armi; dal 1943, a Roma,sotto falso nome. Si fa chiamare Franco Rossi,per sfuggire alle retate dei nazifascisti. Rientrain Sardegna alla fine del 1944. A breve distanza,prepara sia l’esame da Procuratore sia il con-corso per la Magistratura. Li supera entrambi,pratica l’avvocatura e, infine, sceglie di seguirela professione di magistrato. Dopo sei mesi èSostituto Procuratore della Repubblica in oltre15 processi e in seguito Pubblico Ministero diCorte d’Assise. Negli anni ‘50 si trasferisce aMassa come Pretore e poi a Genova come ma-gistrato di Tribunale Giudicante. Nel ’58 è tra iprimi a entrare nel Consiglio Superiore dellaMagistratura con sede a Roma. A metà deglianni ’80 il figlio del giudice, scenografo televisi-vo, presenta il padre all’allora produttore ItaloFelici: nasce così la prima edizione di “Forum”.L’avvocato Maretta Scoca, giudice arbitro delprogramma, già Sottosegretario di Governo alDicastero della giustizia, lo ricorda così: «È sta-to un grande divulgatore del diritto. Ha avvici-nato i telespettatori alla comprensione praticadei principi del nostro ordinamento giuridico.Dietro il suo umorismo, spesso sarcastico, ce-lava una conoscenza non comune delle nor-me. Le sue sentenze sono state sempre rigoro-se nel rispettare la giustizia sostanziale».

Italia premiata al box office

I furbetti dei Vanzina scalzano i draghetti della Dreamworks::: MILANO

“La vita è una cosa meravigliosa,”il nuovo filmdei Vanzina con Gigi Proietti superstar, all’esordionelle sale ha avuto successo, scalzando i draghettidella Dreamworks dalla top ten. Resiste al terzo posto“Happy Family” di Gabriele Salvatores, mentre “Ali -ce in wonderland”, alla quinta settimana di pro-grammazione e con circa 29 milioni di euro d’incassototale, scivola al quarto posto. Debutto al quinto po-sto e con una media per sala da secondo, il trasformi-sta Jim Carrey con “Colpo di fulmine”e buona media

per sala anche per Gamer, al settimo posto in classi-fica nel primo weekend. Debutti non esaltanti per ilpiccolo “Nicolase i suoigenitori”, lacommedia fran-cese piazzatasi all’undicesimo posto e per l’adole -scenziale “Sul Mare” di Alessandro D’Alatri, al 12/oposto. Nel complesso 8 milioni 688 mila 861 euro to-tali, con un +8% rispetto al weekend precedente e un+4% rispetto all'analogo periodo di un anno fa.

Due considerazioni a margine. Credevano che iVanzina fossero ormai registi da ombrelloni (le ulti-me due uscite erano state a luglio) e invece vinconoanche a Pasqua, superando anche i cartoni animati

che invece nel fatidico weekend la fanno da padroni.Che vuol dire? Che i Vanzina funzionano di più se

immergono le loro farse nell’attualità invece di scim-miottare quelle degli anni ’60. Altra considerazione(ma attendiamo verifica nei prossimi mesi). Hannoazzeccato anche il titolo “La vita è una cosa meravi-gliosa”. Che forse è una frase che gli spettatori italianiavevano voglia di sentirsi dire. Stufi delle gufate deiregisti cinematografici di sinistra, hanno accolto su-bito con favore il quadretto italiano predisposto daiVanzina. Dove l’Italia forse non è meravigliosa, mavivibile, sì.

L’smsAlessandra Menzani:«Woody Allen ha dato ilbenservito a Carla Bruni.Perché?».Carlo Rossella: «Carlà pa-ga la sconfitta del maritoalle elezioni. È come se inItalia scegliessero la mo-glie di qualche politico disinistra, che so, Di Pietro.Impossibile...».

Santi Licheri Ansa

SCARTATA

La premier dame di Francia CarlaBruni scartata dal regista WoodyAllen: «Non è un’attrice» Olycom

PRESA

MarionCotillardOlycom

::: GIORGIO CARBONE

Tempi duri per Carla Bruni. Dueanni fa, quando sposò Sarkozy all’Eli -seo, era la primadonna di Francia. Anzi,del mondo, secondo i salotti radicalchic parigini, che la tengono in sommastima.

Poi il marito ha cominciato a perderele elezioni, e qualcuno ha attribuito i ro-vesci alla cattiva influenza di Carlà. For-se con ragione: che apporto può darealla soluzione dei problemi delle ba -

nlieu parigine questa snobbissima extop model torinese? Poi son saltate fuo-ri le prime voci di corna (reciproche) e ilprestigio di madame ha toccato i pianibassi. Da semidivinità a peracotta.

Ora, a ribadire il suo stato peracotta-ro, è arrivato Woody Allen. Che con-traddicendo alla sua proverbiale riser-vatezza (il top secret prima e duranteogni suo film è la regola) ha smentitocategoricamente, diciamo pure sprez-zantemente, la partecipazione di Carlàal suo prossimo film d’ambientazioneparigina.

In un’intervista a “Sunday Telegra-ph”, il regista non s’è perso in giri di pa-role: «Non voglio Carla Bruni. VoglioMarion Cotillard (“La vie en rose”). LaCotillard è una grande professionista.

La Bruni no». («Non è una donna che siguadagna da vivere come attrice», è lafrase lapidaria usata da Woody).

L’intervista a Sunday Telegraph deveesser stata una mazzata per la Bruni.Che solo qualche settimana fa aveva ri-badito con una giornalista di “MadameFigaro” la sua partecipazione al film.«Non so che parte interpreterò. Non hoancora ricevuto il copione. Ma farò quelche vuole Allen».

Il guaio è che Allen non vuole. Anzi,non la vuole. E le possibilità di ripensa-menti sono minime. Con tendenza

all’inesistente. C’è chi dice che Woody,a Carlà, non ci abbia mai pensato. Lacandidatura della signora Sarkozy pareche gli sia capitata tra capo e collo.Quando lui annunciò che avrebbe fattoun film a Parigi, i gazzettieri della capi-tale azzardarono subito che ci avrebbemesso la presidentessa (impossibileche avvenga qualcosa d’importantesotto la Torre Eiffel senza che Carlà nonc’entri).

Woody, forse, ha fatto l’errore di nondire subito di no. Ma chi lo conosce sache ora il “no” è definitivo. Per almenotre ragioni. 1) Woody non ha mai volutolavorare con dilettanti. Nonostante lasua dichiarata ammirazione per Fellinie Rossellini, ha sempre preteso sul set (adifferenza dei suoi idoli) solo attori inodore di Oscar. 2) I suoi “no”sono sem-pre definitivi: cacciò Mia Farrow chepretendeva di lavorare con lui dopo unprocesso che l’aveva coperto di ludi-brio. 3) Woody, pur avendo raggiuntol’età contemplativa, non ha perso la vo-glia d’innamorarsi delle sue attrici. Emadame Carla non è certo PenelopeCruz o Scarlett Johnson. Ha passato i 40e il viso famoso è ormai devastato dalbotox. Almeno così ha dichiarato il chi-rurgo londinese Alex Karidis non piùtardi di un mese fa.

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31Martedì 6 aprile 2010SPETTACOLI

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BOB DYLAN

Muraglia cinesecontro il rock’n’rollPechino censura il cantante americano: niente concerti

::: ALBERTO REMEDIO

Bob Dylan, il menestrello diDuluth, 68 anni di cui cinquanta dionorata carriera che lo vide giova-nissimo protagonistadella canzo-ne di protesta e leader - benchéanarchico - dei movimenti di libe-razione, aveva perso da tempol’immagine radicale di avversariodell’ordine costituito.

A rispolverare il suo carattere ri-belle ed eversivo ci ha pensato laCina. Alti rappresentanti del regi-me asiatico hanno infatti annulla-to il permesso a Dylan di cantare aPechino e Shangai, dove avrebbedovuto esibirsi alla fine di aprilenell’ambito di un tour nell’Estasiatico. In particolare il ministerodella Cultura cinese, che ha la re-sponsabilità di concedere o nega-re il permesso alle esibizioni di ar-tisti occidentali, si è mostrato as-sai intimorito dall’arrivo di Dylan,soprattutto per il suo passato co-me icona carismatica della con-trocultura degli anni ’60. Insom-ma per il regime cinese il temponon è passato: Dylan è ancora ilprotestatario sardonico e aggres-sivo del suo secondo album del1963: The Freewheelin’ Bob Dylan,

che contiene la celebre canzonepacifista Blowin’ in the Wind. Manon si può evitare di collegare ladecisione del ministro della Cul-tura cinese con quanto accaddequando a esibirsi nel regime rossofu Björk, regina islandese del popd’avanguardia nonché musa diregisti come Lars von Trier e mo-glie dell’artista Matthew Barney.Due anni fa, nel corso di un con-

certo a Shangai, Björk scandì ripe-tutamente le parole «Tibet! Tibet!»dopo aver eseguito una canzoneintitolata Declare Indipendence asostegno dell’indipendenza delTibet.

E così Dylan, che nell’ambitodel suo Never Ending Tour cheprevede circa 100 concerti all’an -no, sperava di aggiungere alle dategiapponesi anche Pechino, Shan-

gai, Taiwan, Corea delSud e HongKong, si è visto costretto a rinun-ciare a tutte queste ultime. I pro-motori del cantante di base a Tai-wan hanno specificato che con ildivieto di suonare in Cina, ossial’esibizione politicamente e cul-turalmente più significativa per ilcantante, Dylan ha perso interes-se anche ai concerti di Hong Kong,in Corea del Sud e a Taiwan. Tutto

il resto del programma asiatico(eccetto il Giappone) è crollato.Prima di Dylan anche il gruppo in-glese degli Oasis, rappresentantidel cosiddetto brit-pop, ha dovu-to subire il cambio di politica cau-sato dal fuori programma pro-Ti-bet nel concerto del 2008 di Björk.

Improvvisamente le autoritàcinesi si ricordarono che NoelGallagher, leader del gruppo in-

sieme col fratello Liam, aveva par-tecipato 12 anni prima a un con-certo in favore del Tibet libero. Eche pertanto gli Oasis «non eranoadatti» a suonare a Pechino eShangai. Il quotidiano britannicoGuardian ieri derideva la scelta delgoverno cinese, specificando cheil Bob Dylan odierno è ben lonta-no dall’inneggiare a temi politiciparticolarmente scottanti, comefece Björk.

Lo chiama «un rispettabile gio-catore di golf», neanche fosse unpensionato rincitrullito e stigma-tizza il fatto che l’anno scorso ab-bia pubblicato un album di can-zoni natalizie e, addirittura, abbiaconsentito che la sua più lucci-cante medaglia pacifista - la citatacanzone Blowin’in the Wind - fos-se usata all’interno di uno spot. Ilquotidiano si domanda se, in fon-do, la proibizione di suonare in Ci-na non sia un colpo di fortuna perDylan, che vede improvvisamen-te risalire le sue quotazioni di can-tante impegnato e scomodo, re-cuperando la credibilità del profe-ta di Desolation Row, ultima trac-cia dello storico album Highway61 Revisited, pubblicato nel lonta-no 1965.

Il processo a Conrad Murray

La difesa del medico di Jackson: «Michael si è suicidato»::: LONDRA

Michael Jackson non trova propriopace. Neanche da morto. Anzi, è proprio lasua morte che continua a far discutere. Ascrivere l’ultimo (per ora) capitolo della vi-cenda è il suo medico, il dottor Conrad Mur-ray. L’uomo, secondo quanto riporta il sitointernet del tabloid britannico “The Sun”, sitrovava in bagno mentre il re del pop si iniet-tava, da solo, la dose letale di Propofol. È que-sta la linea difensiva dei legali di Murray alprocesso che vede imputato per omicidiocolposo il medico di Jacko.

Ricordiamo, facendo un passo indietro al-lo scorso 25 giugno, che Michael morì uccisoda un attacco cardiaco provocato da una do-se letale di Propofol, il farmaco che il cantan-te usava per dormire. Murray, secondoquanto riporta il “Sun”, lasciò Jackson da so-lo nella sua stanza per andare in bagno. Inquei due minuti, secondo il suo medico per-sonale, Jacko si sarebbe svegliato, avrebbepreso il flacone da 20 ml di Propofol e se lo sa-

rebbe iniettato provocandosi un grave attac-co di cuore e lasciando cadere poi la bottigliasul pavimento. Quando uscì dal bagno erientrò nella stanza, Murray notò che il can-tante aveva le pupille dilatate, allora cercò diintervenire e chiese aiuto, ma non ci fu nullada fare.

Secondo il sito web “Tmz.com”, specializ-zato in notizie sui vip, gli investigatori di LosAngeles avrebbero scattato delle foto nellastanza del cantante dopo la sua morte, nellequali si vedrebbe una bottiglietta da 20ml diPropofol sul pavimento sotto il comodinodella star. Un dettaglio che sembrerebbe so-stenere il racconto del medico.

Murray, che rischia cinque anni di carcerein caso di condanna, ha affermato di nonaver fatto nulla di male a mettere sul como-dino di Michael Jackson il flacone di Propo-fol perché il cantante passava la maggiorparte del tempo a dormire. I due minuti diassenza del medico per andare in bagno, se-condo i suoi legali, sarebbero stati quindi fa-tali per il re del pop. Non più tardi di due set-

timane fa, però, il “New York Times” avevapubblicato alcuni documenti che dimostre-rebbero il ritardo del medico nel fare il mas-saggio cardiaco a Jacko e il fatto che Murraycercò di nascondere una serie di farmaci pri-ma dell’arrivo dei soccorsi nella villa di LosAngeles. Mentre pochi giorni fa è circolataanche un’altra versione relativa alla miste-riosa e chiacchierata morte del cantante:quella secondo cui Jacko sarebbe “resuscita -to”per alcuni minuti prima di addormentar-si definitivamente. Un documento presen-tato dal padre del cantante contro il medicodi Michael Jackson, Conrad Murray, rivele-rebbe infatti che i servizi di emergenza sonoriusciti a far “resuscitare”Michael un’ora do-po che il polso aveva smesso di battere. Lo hascritto l’edizione on line dello spagnolo “ElMundo”, riportando un documento pubbli-cato dal quotidiano “News of the World” nelquale si assicura che “all’1.21 di notte delloscorso 25 giugno le infermiere e i medicihanno rilevato un battito cardiaco debole”.

Il mistero continua.

L’ultima spiaggia (catodica) della sinistra italiana La vulgata progressista recitache Berlusconi prospera grazie a unpopolo di teledipendenti ai quali ilpiccolo schermo ha fritto il cervello,obbligandoli non solo a comprarequalsiasi schifezza le pubblicità pro-pinino, ma anche a recarsi all’urnacome se fosse un supermarket. Il po-polo di sinistra, invece, sarebbe di-verso. Rifugge la tivù come una cat-tiva maestra, preferisce sfogliare libri

e giornali. Eppure stupisce quanto glielettori - sempre meno - del Pd,dell’IdV e simili assomiglino ai pro-grammi televisivi, quasi fossero daessi plasmati.

In tivù, i progressisti si dividonotra il salotto e l’arena, proprio comenell’agone politico. Da un lato ci so-no la Dandini e Fabio Fazio, con i lo-ro divanetti rassicuranti da famiglia“bene”, dove si accomodano solo

ospiti distinti (strepitosa l’intervistadella robusta Serena con NataliaAspesi il primo aprile, mancava soloil the servito nelle tazze buone) iquali rifuggono le piccolezze tipichedei borghesucci e dei comuni mor-tali.

Dall’altro lato c’è la piazza furi-bonda, ben rappresentata dal talkshow di Michele Santoro, dove sisventolano le clave contro il Cavalie-

re e i suoi adepti.Gli altri conduttori, ad esempio

Giovanni Floris e Gad Lerner, sonocostretti a barcamenarsi fra questidue opposti, concedendosi ogni tan-to qualche sfogo da Colosseo tra lepoltroncine per pochi eletti.

Dicono che Silviuccio nostro vincegrazie alla televisione. Ma l’ultimamanifestazione riuscita della sini-stra, l’unica in tempi recenti, è stata“Raiperunanotte”, voluta a Bolognada Michele Santoro. Anche piazze esalotti, ormai, sono solo catodici.

Servizio Pubblico di FRANCESCO BORGONOVO

Michele Santoro

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IL NO DEL REGIMEE L’ISLANDESE BJÖRK

Bob Dylan. Il governo di Pe-chino ha negato al cantantel’autorizzazione per i concertiin Cina. Nel 2008 a Shangai lacantante islandese Björk (fotopiccola) gridò “Tibet libero” altermine di un brano. Il gesto fucensurato dai media locali. Daallora altri artisti stranierinon hanno più avuto i permes-si per esibirsi in Cina LaPresse

Ministero dell’Economia e delle Finanze

AMMINISTRAZIONE AUTONOMA DEI MONOPOLI DI STATO

DIREZIONE GENERALE

Via della Luce 34 a/bis - ROMA

1. Di seguito alla pubblicazione in data 21 agosto 2009 dell’estratto del bando di gara della procedu-

ra di selezione per l’affidamento in concessione dell’esercizio dei giochi pubblici denominati lotterie

nazionali ad estrazione istantanea il Ministero dell’Economia e delle Finanze, Amministrazione autono-

ma dei monopoli di Stato intende procedere alla riapertura dei termini, con avviso di rettifica del bando

inviato alla G.U.U.E. in data 30 marzo 2010. 2. La suddetta determinazione discende dalla decisione

della quarta Sezione del Consiglio di Stato n.01705 del 9 marzo 2010, depositata il 23 marzo 2010,

che ha provveduto alla disapplicazione del comma 5 dell’art.21 del decreto legge n.78 del 2009, con

il conseguente annullamento delle sole clausole degli atti di gara apposte dall’Amministrazione in

applicazione della suindicata norma. 3. Dagli atti della procedura di selezione di cui al bando di gara

del 13 agosto 2009, pubblicato sulla GUUE il 15 agosto 2009 e sulla GURI – Serie Contratti Pubblici

n.97 del 19 agosto 2009 sono eliminati i riferimenti all’art.21, comma 5 del decreto legge 1 luglio 2009

n. 78, nonché il paragrafo 2.11 del capitolato d’oneri. 4. A seguito della riapertura dei termini, gli inte-

ressati potranno presentare domanda, nei modi già indicati nel bando, fino alle ore 16.00 del giorno 10

maggio 2010 al seguente indirizzo: Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, Direzione

per i Giochi, via della Luce 34 a/bis 00153 Roma. Il plico trasmesso secondo quanto previsto dal

capitolato d’oneri, dovrà recare all’esterno, la dicitura: “Procedura di selezione per l’affidamento in

concessione dell’esercizio dei giochi pubblici denominati lotterie nazionali ad estrazione istantanea”. 5.

La seduta pubblica per l’apertura dei plichi pervenuti avrà luogo il giorno 11 maggio 2010 alle ore

12.00 presso la Direzione Generale dell’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato - via della

Luce 34/a bis – 00153. 6. La documentazione relativa alla procedura di selezione è disponibile fin dal

30 marzo 2010 sul sito www.aams.it. Le richieste di informazioni inerenti alla procedura di selezione

dovranno pervenire ai seguenti recapiti: tel 06/58573751-06/58573752 fax 06/58573753, indirizzo di

posta elettronica: [email protected]

N

SETTORE URBANISTICA E TRASPORTIVia Mario Greppi, 7 - 28100 NOVARA

AVVISO DI GARESi rende noto che saranno esperiteprocedure ristrette per i servizi sottoelencati:ID. N. 016/2010 - AFFIDAMENTO DEI SERVIZI DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE DI PERSONE NELL’AMBITO DELLOSPECCHIO ACQUEO DEL LAGO D’ORTA - CUP: D79 E10000020002. - Importo a base di gara: Euro 1.052.150,50, IVA esente.ID. N. 017/2010 - AFFIDAMENTO DEI SERVIZI DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE EXTRAURBANO DEL BACINO DELLAPROVINCIA DI NOVARA - CUP: D99E10000020002. - Importo a base di gara: Euro 35.998.343,82, oltre IVA.Le domande relative alla richiesta di partecipazione alla gara dovranno pervenire entro le ore 12 del giorno 15/04/2010.Responsabile del procedimento: Dott. Arch. Iorio Luigi. I servizi sono finanziati con contributo della Regione Piemonte.Il bando integrale, cui si fa rinvio per quanto riguarda i requisiti e le modalità, è pubblicato agli Albi Pretori dei Comuni diNovara, Pella e Orta San Giulio (per ID. N. 016/2010) - dei Comuni di Novara, Arona, Borgomanero, Oleggio, RomagnanoSesia (per ID. N. 017/2010) e della Provincia, nonchè sui siti Inernet: www.provincia.novara.it e della Regione Piemonte:www.regione.piemonte.it/oopp/osservatorio.Novara, lì 6 aprile 2010

Il Dirigente del Settore Urbanistica e Trasporti (Dott. Arch. Luigi Iorio)

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32 Martedì 6 aprile 2010

6.45 Unomattina. Condottoda Michele Cucuzza,Eleonora Daniele

10.00 Verdetto Finale. Condotto da VeronicaMaya

10.50 Appuntamento al cinema

11.00 Occhio alla spesa.Condotto da Alessan-dro Di Pietro

11.25 Che tempo fa11.30 TG112.00 La prova del cuoco.

Condotto da ElisaIsoardi

13.30 TG1 - TG1 Focus14.00 TG1 Economia14.10 Bontà sua - Incontri tra

contemporanei14.30 Festa Italiana "Ospite:

Maurizio Mattioli".Condotto da CaterinaBalivo

16.15 La vita in diretta. Condotto da LambertoSposiniTG1 - Che tempo fa(all'interno)

18.50 L'eredità20.00 TG120.30 Soliti ignoti21.10 Capri - La terza stagio-

ne "Dodicesima punta-ta" con Bianca Guacce-ro, Gabriele Greco

23.15 TG123.20 Porta a Porta. Condot-

to da Bruno Vespa0.55 TG1 Notte - TG1 Focus1.25 Che tempo fa1.30 Appuntamento al

cinema1.35 Sottovoce2.05 Scrittori per un anno

"Masal Pas Bagdad"2.35 Rainotte

Rai 417.25 L'Isola dei famosi

Plus18.50 The Dead Zone

"L'apparenza"19.40 Streghe "Per il bene

o per il male? - seconda parte"

20.30 L'Isola dei famosiPlus

21.10 Supernatural "Stranepremonizioni" "Sen-za uscita" con JaredPadalecki

22.40 Gossip (Drammati-co, 2000) con JamesMarsden, Lena Hea-dey. Regia di DavisGuggenheim.

0.10 Miriam si sveglia amezzanotte (Horror,1983) con CatherineDeneuve, DavidBowie. Regia diTony Scott.

1.45 The Dead Zone"L'apparenza"

Iris17.15 L'oggetto del mio

desiderio (Comme-dia, 1998) con PaulRudd. Regia di Ni-cholas Hytner.

19.10 Anica Flash19.13 I Soprano

"Padri e figli" 20.08 C.S.I. "Vite isolate" 20.51 TGCom - TGCom

Cinema e dintorni21.01 Mi sdoppio in quat-

tro (Commedia,1996) con MichaelKeaton. Regia di Ha-rold Ramis.

22.58 24 "Stagione 6: dalle20.00 alle 21.00""Stagione 6: dalle21.00 alle 22.00"

0.28 Anica Flash - TGCom0.32 Super Troopers

(Commedia, 2001)con Brian Cox, An-dré Vippolis. Regiadi J. Chandrasekhar.

MTV7.00 News7.05 Biorhythm9.00 America's Best

Dance Crew10.00 Only Hits12.00 Lovetest13.05 Teen Cribs13.30 Peak Season14.05 Scrubs 15.05 My TRL Video16.00 Only Hits18.00 Lovetest19.05 Teen Cribs19.30 Disaster Date20.00 MTV News20.05 Scrubs "Il mio lungo

addio" "Le mie saggeparole"

21.00 Fullmetal AlchemistBrotherhood "Il por-tale oscuro" "Riunio-ne"

22.00 Fist of Zen22.30 The Boondocks23.00 South Park23.30 Speciale MTV News0.00 Best of Neurovisione0.30 Best of Neurovisione

Deejay Tv6.00 Coffee & Deejay9.30 Deejay Hits10.00 Deejay chiama Italia

"Best of..."11.30 Deejay Hits13.15 The Club13.45 Via Massena13.55 Deejay TG14.00 Deejay Hits14.30 M2.015.00 Deejay TVuole15.30 50 Songs16.55 Deejay TG17.00 Rock Deejay18.00 The Flow19.00 Friday19.30 The Player20.00 Deejay TVuole20.30 Deejay TG20.35 Nientology

"Il peggio di.."21.15 Deejay Today21.45 Via Massena22.00 Deejay chiama Italia

"Best of..."23.30 Via Massena23.40 Nientology0.10 The Club

7 Gold7.50 TG712.30 TG713.30 TG7 Sport14.05 Viaggiando TV14.20 Pomeriggio con

Casalotto18.00 Diretta Stadio...

Speciale ChampionsLeagueCasalotto (all’int.)

21.10 La bandera - Marciao muori (Avventura,1977) con TerenceHill, Gene Hackman.Regia di Dick Ri-chards.

23.05 CNR TV News

Odeon7.30 Odeon 24:

Missione relitti8.00 Odeon 24: Soldi9.25 Odeon 24:

Videocommunity9.30 Odeon 24: Italia oh!10.00 Odeon 24:

Con i piedi per terra

9.00 Shopping in Poltrona13.03 Orario continuato13.45 QSVS News14.35 Shopping in Poltrona18.00 Qui Studio A Voi

Stadio23.00 QSVS Notte

Antenna 37.00 Speciale Sport8.00 Telemattina9.00 Shopping in Poltrona12.04 Orario continuato13.00 Shopping in Poltrona18.30 Io tubo19.00 Qui Studio A Voi

Stadio19.45 TG Economia19.50 A3 per te20.30 XCondicio22.45 TG Notte23.00 Speciale Mi-Sex

TelePadania20.30 TG Nord21.07 TG Sport21.15 Da Nord a Nord21.28 TG Politica21.58 TG Mondo

RAI UNO

6.25 L'isola dei Famosi.Condotto da RossanoRubicondi

6.55 Quasi le sette7.00 Cartoon Flakes9.45 Crash - Files "Onore-

vole badante"10.00 TG2punto.it11.00 I Fatti Vostri13.00 TG2 Giorno13.30 TG2 Costume

e Società13.50 Medicina 3314.00 Il fatto del giorno14.45 Italia sul due “ L’Aqui-

la un anno dopo”16.10 La Signora del West

"Il circo" con Jane Seymour

16.55 Cuore di mamma.Condotto da Amadeuscon Laura Tecce

18.05 TG2 Flash L.I.S.18.10 Rai TG Sport18.30 TG219.00 L'isola dei Famosi.

Condotto da RossanoRubicondi

19.50 L'isola e poi.... Condotto da LindaSantaguida

20.00 Il Lotto alle Otto20.30 TG2 - 20.3021.05 Senza traccia "Famiglie

spezzate" "Credimi"con Anthony LaPaglia

22.40 L'isola dei Famosi - Il diario

23.15 90° Minuto Champions

0.50 TG21.20 Squadra Speciale

Lipsia "Nel segretoconfessionale"

2.05 Almanacco. Condottoda Livio Beshir e Nata-sha Cicognani

RAI DUE

7.30 TGR Buongiorno Regione

8.00 RAI News 24 MorningNews

8.15 La Storia siamo noi"Dolce Italia"

9.15 FIGU9.20 Speciale Cominciamo

Bene - Prima "Ospite:Franca Valeri"

10.00 Cominciamo bene"Terremoto, L’Aquilaun anno dopo"

12.00 TG3 - Rai Sport Notizie- Meteo 3

12.25 TG3 Punto donna12.45 Le storie - Diario ita-

liano "La grandezza diNapoleone"

13.10 Julia 14.00 TG Regione - Meteo -

TG3 - Meteo 314.50 TGR Leonardo - Nea-

polis - TG3 Flash L.I.S.15.15 La TV dei ragazzi 17.00 Cose dell'altro Geo.

Con Sveva Sagramola17.50 Geo & Geo. Condotto

da Sveva Sagramola19.00 TG3 - TG Regione -

TG Regione Meteo20.00 Blob20.15 Il principe e la fanciul-

la "L'inganno - 2a p."20.35 Un posto al sole21.05 TG321.10 Ballarò “Le nuove sfi-

de per governo e op-posizione”. Condottoda Giovanni Floris

23.20 Parla con me "Ospite: Vito Mancu-so". Condotto da Sere-na Dandini

0.00 TG3 Linea notteTG Regione - Meteo 3(all’interno)

RAI TRE

6.00 Prima Pagina7.55 Traffico7.57 Meteo 57.58 Borsa e Monete8.00 TG5 Mattina8.40 Mattino Cinque.

Condotto da FedericaPanicucci e Paolo DelDebbioTG5 - Ore 10 (all'interno)

11.00 Forum13.00 TG5 - Meteo 513.41 Beautiful14.10 CentoVetrine14.45 Uomini e Donne.

Condotto da Maria De Filippi

16.15 Pomeriggio Cinque.Condotto da BarbaraD’UrsoTG5 Minuti (all'interno)

18.50 Chi vuol essere milionario

20.00 TG5 - Meteo 520.31 Striscia la Notizia -

La voce dell'influenza.Condotto da Ficarra ePicone

21.11 Un paradiso per due(Commedia, 2009) conVanessa Incontrada,Giampaolo Morelli.Regia di Pier Belloni.

23.40 Matrix “Intervistaesclusiva ad AlbertoStasi”. Condotto daAlessio Vinci

1.30 TG5 - Notte - Meteo 52.00 Striscia la Notizia -

La voce dell'influenza(Replica)

2.32 Mediashopping2.45 Cinque in famiglia

"Proposta di matrimo-nio" con Scott Wolf

CANALE 5

6.15 Degrassi "Una verità difficile"

6.40 Cartoni animati8.40 Friends "Weekend con

il padre" con JenniferAniston

9.10 Capogiro10.35 Grey's Anatomy "Epi-

sodio pilota: Quando il gioco si fa duro" conEllen Pompeo

11.30 Grey's Anatomy "Il pri-mo taglio è il peggio-re" con Ellen Pompeo

12.25 Studio Aperto - Meteo13.02 Studio Sport13.40 American dad

"Una serata tra amici"14.05 I Griffin

"Ambizione cieca"14.35 I Simpson

"Marge trova lavoro"15.00 Kyle XY "Visioni" con

Matt Dallas16.00 Zack e Cody al Grand

Hotel "L'asilo"16.50 Zoey 101 "Un sorteg-

gio... sospetto" 17.25 Cartoni animati18.30 Studio Aperto - Meteo19.00 Studio Sport - Sport

Mediaset Web19.30 La vita secondo Jim

"L'uomo che sussurra-va alle puledre" con Ja-mes Belushi

20.05 I Simpson "Lo showdegli anni 90"

20.30 CentoxCento21.10 Dr. House "Vite priva-

te" con Hugh Laurie22.05 Fringe "L'equazione"

"Fuga nel sogno" conJohn Noble

0.00 Chiambretti Night1.40 Studio Aperto -

La Giornata

ITALIA UNO

6.35 Mediashopping7.05 Magnum P.I.

"Disperso in azione" 7.55 Charlie's Angels

"Angeli in catene" 8.50 Nash Bridges

"Pacco speciale" 10.15 Carabinieri 3 "Gelosie"

con Alessia Marcuzzi11.30 TG4 - Meteo12.00 Vie d'Italia notizie sul

traffico12.02 Distretto di Polizia 3

"Morte in diretta" 12.55 Un detective in corsia

"Una truffa colossale" 13.50 Il tribunale di Forum -

Anteprima14.05 Sessione pomeridiana:

il tribunale di Forum15.10 Wolff - Un poliziotto a

Berlino "Un testimoneinaffidabile" con Jur-gen Heinrich

16.15 Sentieri16.55 Lo sperone nudo

(Western, 1953) conJames Stewart, RalphMeeker. Regia diAnthony Mann.

18.55 TG4 - Meteo19.35 Tempesta d'amore20.30 Walker Texas Ranger

"Furia cieca" con ChuckNorris

21.10 Tango & Cash (Polizie-sco, 1989) con KurtRussell, Sylvester Stal-lone. Regia di AndreiKonchalovsky.

23.20 I bellissimi di Rete 423.25 Cuori in Atlantide

(Drammatico, 2001)con Anthony Hopkins,Anton Yelchin. Regiadi Scott Hicks.

1.25 TG4 Rassegna Stampa

RETE QUATTRO

6.00 TGLa7 - Meteo - Oroscopo - Traffico -Informazione

7.00 Omnibus9.15 Omnibus Life.

Condotto da TizianaPanella, Enrico Vaime

10.10 Punto TG10.15 2' Un Libro10.25 Matlock "Morte per

gioco" "Omicidio inmunicipio"

12.30 TG La7 - Sport 713.05 The District "Vittime

imperfette"14.05 Uragano (Drammatico,

1979) con Jason Ro-bards, Mia Farrow. Re-gia di Jan Troell.

16.00 Atlantide storie di uo-mini e di mondi "JFK:l'assassinio del presi-dente - I segreti dellaGrande Mela"

18.00 Relic Hunter "Il fuoco nel cielo"

19.00 Crossing Jordan "Ilclub delle mogli mor-te" con Jill Hennessy

20.00 TG La720.30 Otto e mezzo

“Ospite Pierluigi Ber-sani”. Condotto da Lilli Gruber

21.10 L'amante (Drammati-co, 1991) con JaneMarch, Tony Leung KaFai. Regia di Jean-Jac-ques Annaud.

23.30 Victor Victoria - Niente è come sembra.Condotto da VictoriaCabello

0.35 TG La70.55 Prossima Fermata1.10 25ª ora - Il cinema

espanso (Replica)

LA 7

LE ALTRE EMITTENTI 10.45 Odeon 24: Rebus, questioni diconoscenza

12.00 Odeon 24: Missione relitti

12.25 Odeon 24: Videocommunity

12.30 Odeon24 News13.00 Odeon 24:

Rebus, questioni diconoscenza

14.15 Odeon 24: Missione relitti

14.45 Odeon 24: Yellow15.10 Odeon 24:

Odeon24 News15.25 Odeon 24:

Videocommunity15.30 Odeon 24: Odeon

Shopping18.00 Odeon 24: Samp TV20.00 Safe Drive20.30 Il campionato dei

campioni23.00 Odeon 24: Yellow

Telelombardia7.00 Buongiorno

Lombardia

SPETTACOLI TV

Raidue ore 16.55

Cuore di mamma

Amadeus (nella foto) e Laura Tecce conduco-no questo game show, dove i concorrenti (an-zi le concorrenti) sono tutte madri ansiose diaccasare la loro prole.

I PROGRAMMI DELLA GIORNATAa cura di Giorgio Carbone

Rete 4 ore 16.55

Lo sperone nudo

Classico del western con tanta violenza e po-chi personaggi: un fuorilegge, tre cacciatori ditaglie e una ragazza che prima sta col banditoma poi opterà per il cacciatore superstite.

Canale 5 ore 21.11

Un paradiso per due

Telefilm ecologico sentimentale che vede Va-nessa Incontrada, biologa che si batte contro ildegrado delle coste sarde in rapporto amore -odio con lo speculatore Giampaolo Morelli.

Rete 4 ore 21.10

Tango & Cash

Tango (Stallone) e Cash (Kurt Russell) sono duesuper poliziotti che vengono incastrati per undelitto non commesso. Spudorata marchetta diun regista (Konchalowski) un tempo serio.

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33Martedì 6 aprile 2010

CANALI PREMIUM DIGITALE TERRESTRE

I FILM LO SPORT TELEFILM SHOW E DOCUMENTARI RAGAZZI

C CultCN Cartoon NetworkD Discovery Channel HD

ES Eurosport HD

DY Disney ChannelF - FR Fox HD - Fox RetroFC Fox Crime HD

FL Fox LifeMGM Metro Goldwyn MayerNCK NickelodeonNGC National Geographic HD

RSP Rai Sport PiùSC1 Sky Cinema 1 HD

SCF Sky Cinema Family

SCH Sky Cinema Hits HD

SCMa Sky Cinema ManiaSCM Sky Cinema Max HD

SP1 Sky Sport 1 HD

SP2-3 Sky Sport 2 HD - 3 HD

SKU Sky UnoTHC The History Channel

LEGENDA HD Canale disponibile anche in alta definizione

11.00 Curling, Campionati del mondomaschili Round Robin: Dani-marca - Svezia (Diretta) ES

14.30 TG Sport RSP14.45 Sollevamento pesi, Campionato

Europeo (Diretta) RSP15.00 Sollevamento pesi, Campionato

Europeo Donne 53kg (Dir.) ES15.30 Calcio, UEFA Champions League

Chelsea - Inter (Sintesi) SP115.55 Calcio, UEFA Champions League

D. Kiev - Inter (Sintesi) SP116.00 Il favoloso mondo degli Az-

zurri (Replica) SP216.00 Rubrica Games Episodio 27 SP316.20 Calcio, UEFA Champions League

Inter - Rubin Kazan (Sint.) SP116.30 Curling, Campionati del mondo

maschili Round Robin: Scozia -Germania (Diretta) ES

16.30 Free Style Episodio 13 SP216.30 Hockey ghiaccio, NHL Detroit -

Nashville (Replica) SP316.45 Calcio, UEFA Champions League

Inter - Chelsea (Sintesi) SP117.00 Giochi Paralimpici Invernali 2010

Sci di fondo: 15Km maschileSitting (Replica) SP2

17.10 Calcio, UEFA Champions LeagueChelsea - Inter (Sintesi) SP1

17.35 Calcio, UEFA Champions LeagueInter - CSKA Mosca (Sint.) SP1

18.00 Sky Calcio Prepartita (Dir.) SP118.00 Sollevamento pesi, Campionato

Europeo Uomini 62Kg (Dir.) ES18.00 Basket, Serie A maschile

Bologna - Ferrara (Sintesi) SP218.30 Calcio, UEFA Champions League

CSKA Mosca - Inter (Dir.) SP118.30 Calcio, Liga Racing Santander -

Real Madrid (Replica) SP319.00 Rubrica Eurogoals Flash ES19.00 Rubrica Wrestling WWE

Experience Episodio 40 SP219.10 Sollevamento pesi, Campionato

Europeo Uomini 62Kg (Dir.) ES20.00 Sky Calcio Prepartita (Dir.) SP120.00 Boxe, Da definire ES20.00 Rubrica Wrestling WWE Do-

mestic Raw Ep. 41 (Repl.) SP220.15 Games Episodio 27 (Repl.) SP320.45 Calcio, UEFA Champions League

Barcellona - Arsenal (Dir.) SP120.45 Calcio, UEFA Champions League

CSKA Mosca - Inter (Repl.) SP321.00 Curling, Campionati del mondo

maschili Round Robin: Germa-nia - Canada (Diretta) ES

22.00 Basket, NCAA Basketball2009/2010 Finale (Replica) SP2

22.45 Sky Calcio Postpartita (Dir.) SP122.45 Calcio, UEFA Champions League

Barcellona - Arsenal (Repl.) SP323.00 Rubrica Free Ride Spirit ES23.00 Rubrica La strafa verso

Sud Africa 2010 RSP23.30 Rubrica Euro Numeri (Repl.) SP1

Joi19.27 Detective Monk "Il sig. Monk e

Sharona" con Tony Shalhoub20.12 Cold Case "Il testamento"

con Kathryn Morris21.00 Law & Order - Unità Speciale

"Solitudine" "Amnesia" con Chri-stopher Meloni

22.30 The Forgotten "Il cadavere nelfiume" con Christian Slater

23.19 The Black Donnellys "Bugie" con Michael Stahl-David

0.05 The District "Il prezzo della sopravvivenza" con Jonathan LaPaglia

0.53 Packed to the Rafters "Cambia-menti" "Il castello di carte" conRebecca Gibney

2.28 The Middle "Episodio pilota: Una super mamma" "Tutto èpossibile" con Patricia Heaton

Mya18.30 Lezioni di cioccolato (Commedia,

2007) con Luca Argentero, Vio-lante Placido. Regia di ClaudioCupellini.

20.12 Close to home "Indagine segreta"con Jennifer Finnigan

21.00 Una Top model nel mio letto(Commedia, 2006) con DanielAuteuil. Regia di Francis Veber.

22.29 Gossip Girl "Il Ballo delle Debut-tanti" con Blake Lively

23.16 The Vampire Diaries "La storia siripete" con Nina Dobrev

0.03 Skins "Cassie" con Joseph Dempsie

0.57 Moonlight "Episodio pilota: I vampiri non esistono" con AlexO’Loughlin

1.46 Sliding doors (Commedia, 1998)con Gwyneth Paltrow, John Lin-ch. Regia di Peter Howitt.

Steel18.10 Distretto di Polizia 9 "Quando

si fa sera - prima parte" "Quandosi fa sera - seconda parte" con Simone Corrente

20.10 The West Wing - Tutti gli uominidel Presidente "Faccia a faccia"con Allison Janney

21.00 Red Dragon (Thriller, 2002) conAnthony Hopkins, Edward Nor-ton. Regia di Brett Ratner.

23.05 Io sono leggenda (Azione, 2007)con Will Smith, Alice Braga. Re-gia di Francis Lawrence.

0.50 4400 "Visioni dal futuro" con Patrick Flueger

1.40 I Viaggiatori "Sindrome da viag-giatori dimensionali" con JerryO’Connell

Premium Cinema19.07 I giochi dei grandi (Drammatico,

2004) con Mark Ruffalo, LauraDern. Regia di John Curran.

21.00 Will Hunting - Genio Ribelle(Drammatico, 1997) con MattDamon, Ben Affleck. Regia diGus Van Sant.

23.11 Febbre da cavallo - La mandraka-ta (Commedia, 2002) con GigiProietti, Enrico Montesano. Regiadi Carlo Vanzina, Enrico Vanzina.

1.03 La polveriera (Drammatico,1998) con Miki Manojlovic. Regia di Goran Paskaljevic.

2.51 Appuntamento a Brooklyn (Commedia, 1998) con J. PinkettSmith. Regia di D. Mayer.

Premium Calcio18.30 Calcio, UEFA Champions League

CSKA Mosca - Inter (Diretta) € 820.25 Studio Champions League (Dir.)21.00 Calcio, UEFA Champions League

CSKA Mosca - Inter (Replica)22.40 Studio Champions League (Dir.)

Premium Calcio 120.45 Calcio, UEFA Champions League

Barcellona - Arsenal (Dir.) € 8

Studio Universal18.35 Harry ti presento Sally (Comme-

dia, 1989) con Meg Ryan, BillyCrystal. Regia di Rob Reiner.

20.25 Alfred Hitchcock presents "Salvataggio"

21.00 Viaggio nel cinema americano"Intervista Ethan Hawke"

21.15 La neve cade sui cedri (Dramma-tico, 1999) con Ethan Hawke. Re-gia di Scott Hicks.

23.25 Viaggio nel cinema americano"Evento Auditorium EthanHawke"

23.55 Ore 10: calma piatta (Thriller,1989) con Sam Neill, Nicole Kid-man. Regia di Phillip Noyce.

1.35 Il mistero dell'acqua (Drammati-co, 2000) con Catherine McCor-mack. Regia di Kathrin Bigelow.

20.00 Teen Angels CN20.05 N.C.I.S. "Il giorno del giudizio -

seconda parte" FC20.15 Il mondo di Patty DY20.20 ICarly NCK20.28 La tata

"Genitore in blue jeans" FL20.28 I Jefferson

"Jeffersons Greatest Hits" FR20.42 La vita secondo Jim

"Dritto in buca" F21.00 Castle "Storia di un truffatore" FL21.00 Quincy "Casa senza uscita" FR21.10 90210 "Aiutami, Rhonda" F21.55 The Ex List "Bella e la Bestia" FL21.58 Quincy "Strane amicizie" FR21.59 Criminal Minds

"Schiavo del dovere" FC22.00 90210 "San Valentino" F22.40 Fiore e Tinelli DY22.45 Ugly Betty "Blackout!" FL22.49 Dr. House - Medical Division

"Una lezione per House" F22.52 Law & Order

"Omicidio su commissione" FC22.55 I Jefferson "A Small Victory" FR23.05 The Sleepover Club DY23.20 My Spy Family CN23.26 Il mio amico Arnold

"Sam's Big Brother" FR23.40 Medium "Il ritorno di Walker" FL23.45 C.S.I. Miami

"Il senso delle cose" FC

18.30 Effetto Rallenty D19.00 Speciale "Tiger Woods" SKU19.00 Megastrutture giganti

"Aeroporto" NGC19.00 Come è Fatto D19.05 In principio era la Terra

"Nel cuore del Krakatoa" THC19.30 Come è Fatto D20.00 David Letterman Show SKU20.00 La corsa alle armi

"Super-portaerei" THC20.00 Indagini ad alta quota

"Disastro nel Mar Rosso" NGC20.00 Top Gear D21.00 Nude e belle SKU21.00 La guerra degli dei

"Thor, la guerra" THC21.00 Mystery Files "Cleopatra,

memorie dall'alcova" NGC21.00 Destroyed in Seconds D21.30 Mystery Night

"Cerchi nel grano" NGC21.30 Destroyed in Seconds D21.50 Cambio vita...

Mi trasformo! SKU22.00 La principessa vampiro THC22.00 Il mistero delle linee

di Nazca NGC22.00 I'm Alive "Viaggi" D23.00 David Letterman Show

(Replica) SKU23.00 C'era una volta in Sud

America "Dittatura" NGC

17.00 Le tenebrose avventure diBilly & Mandy CN

17.20 Spongebob NCK17.29 I Simpson "La città di New York

contro Homer" F17.50 Spongebob NCK17.56 Futurama

"La macchina satanica" F18.20 Bakugan CN18.23 I Simpson

"Vado a Osannalandia" F18.45 Teen Titans CN18.50 American dad

"Il mese del mistero nero" F19.10 Ben 10: Forza Aliena CN19.35 The Batman CN19.47 I Simpson "Il cantastorie"

"La paura fa novanta XII" F20.45 I pinguini di Madagascar NCK20.50 Le nuove avventure di

Scooby Doo CN21.10 Spongebob NCK21.15 Shin-Chan CN21.30 Spongebob NCK21.40 Gli amici immaginari di casa

Foster CN21.55 Spongebob NCK22.05 Titeuf CN22.25 Johnny Test NCK22.30 Hero 108 CN22.50 Avatar NCK22.55 I Fantastici 4 CN23.20 Mix Master NCK

16.20 La tomba di LigeiaCon Ronald Adam MGM

16.40 The MillionaireCon Dev Patel SCMa

17.00 MilkCon Sean Penn SC1

17.10 JunoCon Ellen Page SCH

17.20 End GameCon Cuba Gooding Jr. SCM

17.20 FBI: Protezione testimoni 2Con Bruce Willis SCF

17.38 City HunterCon Jackie Chan C

17.40 Una nuova stagioneCon Penelope Ann Miller MGM

18.55 Water HorseCon Emily Watson SCH

19.00 Giochi di potereCon Harrison Ford SCM

19.05 Giù al NordCon Kad Merad SCMa

19.10 Dungeons & Dragons 2Con Bruce Payne SC1

19.20 Il barone rossoCon John Phillip Law MGM

19.20 Winnie - Il mio amico orsoCon Michael Fassbender SCF

19.20 Ellie ParkerCon Naomi Watts C

21.00 The Burning PlainCon Charlize Theron SCMa

21.00 Con AirCon Nicolas Cage SCM

21.00 Orchidea selvaggiaCon Mickey Rourke MGM

21.00 Il Dottor Dolittle 2Con Eddie Murphy SCF

21.00 La verità è che non gli piaciabbastanzaCon Ben Affleck SC1

21.00 Il segreto di Vera DrakeCon Imelda Staunton C

21.10 Una culla per cinqueCon Kimberly J. Brown DY

21.15 Shoot'em UpCon Clive Owen SCH

22.35 Drive me crazyCon Melissa Joan Hart SCF

22.50 Fast GirlCon Mircea Monroe SCH

22.55 The Onion MovieCon Daniel Chacon SCMa

22.55 Roba da mattiCon John Larroquette MGM

23.00 The Reckoning - Percorsi CriminaliCon Willem Dafoe SCM

23.09 The MotherCon Anne Reid C

23.15 Il caso dell'infedele KlaraCon Claudio Santamaria SC1

0.30 Blue SteelCon Louise Fletcher SCH

0.30 Omicidio al neon per l'ispettore TibbsCon Sidney Poitier MGM

SPETTACOLI TV

Premium cinema ore 21

Will Hunting

Will è un genio della matematica, ma un’in-fanzia penosa ne ha fatto un mezzo teppi-stello. Un prof lo rimette in carreggiata. Davedere, nonostante la tesi edificante.

I PROGRAMMI DELLA GIORNATAa cura di Giorgio Carbone

Cinema Max ore 21

Con Air

Il con air è un aereo che trasporta i detenuti.Un giorno i galeotti si ribellano. Film d’azio-ne truculento, ma ben diretto e pieno di“facce” (Malkovich, Buscemi, Danny Trejo).

Cinema Mania ore 21

The burning plain

Una quarantenne adultera e una trentennedi piccola virtù. Nel finale sapremo che sonomadre e figlia. Charlize Theron e Kim Basin-ger gareggiano in bravura e bellezza.

Universal ore 23.55

Ore 10: calma piatta

Due coniugi in crociera raccolgono un nau-frago. Per poi sapere che è un assassino. Bellaversione di un giallo di Charles Williams. Ri-velò una grintosa ventenne, Nicole Kidman.

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::: Sport34 Martedì 6 aprile 2010

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::: Il pallone di Luciano

Ora i complotti anti-Josèarrivano addirittura in Russia

::: LUCIANO MOGGI

È un fatto veramentecurioso che stasera l’Inter deb-ba avere come ostacolo più ilcampo sintetico che la forzadella squadra avversaria. È ve-ro anche che questo tipo diprato non ha mai inciso tropposui risultati, anche se non puòessere trascurato il disagio chepuò derivarne a chi non è abi-tuato, rispetto a chi ne cono-sce, ad esempio, i risvolti che lapalla subisce, in special modo iportieri. In più, com’è noto, ilCska ha usufruito di un turnodi vigilia di tutto riposo, aven-do trovato il modo di prenderea pretesto la paura di attentati,che non è stata invece conside-rata per un’altra partita rego-larmente giocata. Anche perquesta circostanza, il peso spe-cifico atto ad influenzare il ri-sultato in maniera negativa èpiuttosto scarso, perché tral’altro quattro giocatori dell’In -ter hanno riposato, per squali-fica: Maicon, Zanetti, Lucio edEto’o.

È comunque buona normanon sottovalutare mai nessunavversario, meno che mai incampo esterno. En passant, ilCska non potrà schierare (persqualifica) il suo giocatore dimaggior peso, Krasic, oltre adAldonin. Se ci aggiungiamol’andata a San Siro finita 1-0 (ilmigliore risultato per vantaggidi stretta misura), ne consegueuna più che probabile qualifi-cazione, forse anche con gloriasuppletiva. Mourinho dovreb-be sentirsi infatti tranquillo:qualcuno gli ha risolto il casoBalotelli (il club, con l’aiuto diRaiola, il manager del calciato-re), finalmente non va inChampions con una sconfittaalle spalle, anzi il Bologna è sta-to superato in scioltezza. Percome è fatto lui sono però sicu-ro che sperasse in qualcosa dipiù: in un intoppo, ad esem-pio, delle due avversarie che lotallonano, il Milan che ha vintoa Cagliari grazie ad un’autore -te definita tragicomica, e la Ro-ma, passata di misura a Bari.

I sondaggi...

I sondaggi continuano a ve-dere i giallorossi favoriti per iltitolo, mentre i rossoneri scon-tano una perdita di fiducia an-che tra i tifosi. Ci crede soloLeonardo, che però recita lasua parte. Rispetto ad un tor-neo che sembrava già deciso,che è stato risvegliatodall’enorme dilapidazione dipunti da parte dell’Inter, la lot-

ta finale è comunque un godi-mento. In tema di Inter, anno-to che Bruno Bartolozzi è ca-duto su una buccia di banana,sabato notte a Controcampo.Mentre parlava dello scudetto2006 assegnato all’ Inter dauna commissione “interna -zionale” di saggi, il presidentedi quella commissione Ghe-rard Aigner, ex segretario ge-nerale dell’Uefa, diceva papalepapale all’Ansa che non erastato lui “ma Guido Rossi a da-re lo scudetto 2006 all’Inter”.“Da me – ha aggiunto Aigner –arrivò solo un parere positivoin base agli statuti, alla generi-ca possibilità di riassegnare iltitolo dopo la revoca alla Ju-ventus”. Rilevo l’aggettivo “ge -nerica”, ricordo come tuttisanno che Rossi era stato com-ponente del Cda dell’Inter.

Blanc assente

Mi piange il cuore dovermiaddentrare nella situazione in-verosimile in cui vive la Juven-tus. Se si scomodano raffrontinegativi risalenti agli anni ’60,significa che non è solo crisi,ma molto di peggio. A Blancche non ha ritenuto addirittu-ra di seguire la squadra in tra-sferta, qualunque possa esserestato il motivo, anche l’ultimotifoso potrebbe ricordare chela somma degli incarichi cheha voluto ricoprire non può inalcun modo giustificare similiassenze.

Di fronte a tanta insipienzadella società è tempo che lasquadra ne assuma le veci, fa-cendo corpo unico, trovandoda sola il cemento psicologico.I giocatori possono riuscire aliberarsi del peso insopporta-bile di sconfitte infinite che do-vrebbero essere lo specchio diinsufficienze tali che non pos-sono appartenere a questasquadra. Può essere l’ultimafrontiera per salvare la stagio-ne, ancora non perduta grazieal rallentamento delle altre.Chi stava davanti, come il Pa-lermo, si è fermato e, sebbeneraggiunto dalla Samp e avvici-nato dal Napoli, ha lasciatol’ultimo posto Champions atre punti. La Juve si dia unascrollata, la squadra, non la di-rigenza che non ha saputosvolgere né ruolo né funzione.

Di più: quando si ordina il si-lenzio stampa, almeno un diri-gente deve mettere la facciaper spiegarne i motivi, e nonlasciare sulle spalle dei gioca-tori il peso della negatività.

al 50%, Sneijder giocherà. In casocontrario, è pronto al suo postoDejan Stankovic, altrimenti in liz-za per un posto a centrocampo.

Il tecnico portoghese si rab-buia, invece, quando gli si parla diCska ed erba sintetica. La squadrarussa sabato ha rinviato il matchcasalingo contro lo Zenit per que-stioni di ordine pubblico, e la deci-sione non è andata giù a Josè: «IlCska ha già fatto una cosa per vin-cere domani (oggi, ndr): non hagiocato sabato. Hanno utilizzatouna scusa un po’ triste, ma l’han -no fatto molto bene. Certo pote-vano dire la verità». E poi, la pun-zecchiatura al Milan: «Mesi fa ho

fatto i complimenti al dottor Gal-liani, che ha fatto quella che neinostri paesi chiamiamo una gio-cata intelligente» ha aggiuntoMourinho a proposito dello spo-stamento di alcune gare di cam-pionato e Coppa Italia del Milan,contro Fiorentina e Udinese, pri-ma di lanciare un’altra stoccata aimoscoviti: «Se allenerei in Russia?Solo al Cska così posso cambiarele partite quando voglio».

Oltre ad un’avversaria più fre-sca e riposata, le insidie secondoMou arrivano direttamente dalmanto erboso del Luzhniki. «Conil campo sintetico sono tutti svan-taggi per noi - è sicuro lo SpecialOne -. La partita sarebbe statamolto più bella su un campo na-turale». Mentre il brasiliano Mai-

con è uno dei pochi, tra gli interi-sti, a dirsi entusiasta dell’erbetta(«Com’è il campo? Molto buono,mi piace»), Goran Pandev fa il paiocol suo allenatore. «Oggi abbiamoprovato il campo in allenamento:certo, è diverso, è più difficile delcampo naturale, la palla rimbalzameno e va più veloce, ma supere-remo anche questa difficoltà, noivogliamo vincere ad ogni costo».

TRIPLETTA L’impressionegeneraleè chein casaInter, ilpen-siero sia un po’involontariamenteanche sull’altro quarto, a Barcello-na tra catalani e Arsenal (2-2 aLondra, all’andata): dal CampNou uscirà la possibile avversariadella semifinale. Questa sera, inSpagna, mancheranno due assi in

Intermasochista

Oggi alle 18.30 Inter in campo a Mosca contro il Cska, ritorno dei quarti di finaleMuntari in allenamento colpisce duro Sneijder: è a rischio. Mourinho ancora polemico:«Loro sabato non hanno giocato? Sono come il Milan. Il campo sintetico ci penalizza»

avanti sia stato sempre nella di-rezione sbagliata: idolo, sì, madei tifosi non interisti. Prima, nel-la sciagurata serata di Cataniabatte tutti i record negativi possi-bili per un umano giocatore dipallone: entra, commette fallo allimite, si becca un giallo, puni-zione per gli altri, lui va in bar-riera, gli altri tirano, lui salta,colpisce la palla di mano in area,rigore, ammonizione, espulsione.Tutto in 120”. Mica male, il ra-

SPAGNA Giocatori in sciopero, Liga programma un turno di stop

Il calcio spagnolo si ferma per sciopero. Ad annunciarlo la Asociacion de Futbolistas Espanoles (AFE),l’assocalciatori iberica. La decisione rappresenta una forma estrema di protesta dell’associazione cherappresenta i giocatori contro i ritardi nel pagamento degli stipendi da parte di molti club: lo scioperoriguarderà tutte le categorie del calcio professionistico e si svolgerà nel weekend del 17 e 18 aprile.

Sabotaggi Da Catania al pestoneSulley, ma da che parte stai?

::: MOSCA

Difficile cheSulley Muntari di-

venti mai un idolo.Umile, grintoso, a

tratti anche tra-scinatore. Ma non

certo un giocatoreda copertina. Eppure nelle ultimesettimane il ragazzo si sta impe-gnando e qualche passo in avantil’ha fatto. Peccato che il passo in

::: CLAUDIO BRIGLIADORIMOSCA (RUSSIA)

Le condizioni di WesleySneijder, l’erba sintetica dello sta-dio Luzhniki, gli avversari. Questenell’ordine, le principali preoccu-pazioni di Josè Mourinho edell’Inter alla vigilia del ritorno deiquarti di Champions, questa seraalle 18.30 a Mosca contro il Cska.Tutto sommato, che gli uomini diLeonid Slutsky non siano la peg-giore delle minacce, nonostantel’1-0 di San Siro non metta com-pletamente al sicuro i nerazzurri, èuna buona notizia. Senza gli squa-lificati Krasic e Aldonin, i russi per-dono molto in fase di conteni-mento e di spinta. La cattiva noti-zia, però, è arrivata ieri inaspetta-ta: all’inizio della partitellaSneijder ha subito una dura entra-ta dal compagno Sulley Muntari,che lo ha colpito involontaria-mente al piede destro. Subitosoccorso dai sanitari, l’olandesedopo alcuni minuti si è toltoentrambe le scarpe ed è torna-to negli spogliatoi.

INSIDIE Un brutto se-gnale, che però non gettanella disperazione Mouri-nho: «Wesley ha avuto unproblema, aspettiamo esperiamo. Sono positi-vo, secondo me gioca» Questa è inquesto momento la gara più im-portante della stagione e rischiotutto quello che posso e devo ri-schiare». Vale a dire: anche se solo

Sulley Muntari LaP

CHAMPIONS

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35Martedì 6 aprile 2010

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gol all’andata, Ibrahimovic e Fa-bregas. Prima però, occorre liqui-dare il Cska. Mou pensa anche al4-2-3-1 portafortuna, con Pandev,Sneijder (o Stankovic) ed Eto’odietroMilito. InpanchinaBalotel-li, rientrato con gol sabato contro ilBologna: «Sono felice che è torna-to in squadra - ha commentato ieriMourinho -, perché c’è bisogno ditutti i giocatori». L’obiettivo, d’al -tronde, è ambizioso: «Se passiamonoi e il Bayern Monaco, saremo leuniche squadre in Europa chepossono vincere campionato,coppa nazionale e Champions. Èvero chealla fine si puòanche nonvincere nulla, ma essere ai primi diaprile in questa situazione vuol di-re che la squadra sta disputandouna grande stagione».

15° ESONERO IN A

Il Livornofa fuori CosmiTorna Ruotolo

LIVORNO Il tormentatorapporto tra Serse Cosmi e ilLivorno si chiude un’altravolta. Con l’esonero del tec-nico umbro sale a 15 il nu-mero delle panchine saltatein serie A nella stagione incorso: Cosmi, che aveva pre-so il Livorno lo scorso otto-bre subentrando a GennaroRuotolo (ora richiamato allaguida degli amaranto), avevaprovato a dimettersi il 24gennaio, ma la sua richiestaera stata respinta dal presi-dente Spinelli.Insieme a Ruotolo non tor-nerà invece il “tutor”VittorioRusso. Rutolo non ha ancorail patentino per poter allena-re nella massima serie, mapotrà andare in panchina dasolo «perchè il regolamentoconsente una deroga perl’ultima porzione di campio-nato», ha spiegato il diretto-re generale Claudio Garzelli.Questa mattina è in pro-gramma un colloquio tra ildg e Ruotolo che definirà an-che gli ultimi dettagli relativial resto dello staff tecnico enel pomeriggio il tecnico, alquale era stata affidata lapanchina della Primavera,guiderà l’allenamento.Questa la cronologia deicambi nella serie A 2009-2010: 1 settembre - Roma:Ranieri per Spalletti (dimis-sionario). 21 settembre - Ata-lanta: Conte per Gregucci. 6ottobre - Napoli: Mazzarriper Donadoni. 20 ottobre -Livorno: Cosmi per Ruotolo.20 ottobre - Bologna: Colom-ba per Papadopulo. 29 otto-bre - Siena: Baroni per Giam-paolo. 23 novembre - Siena:Malesani per Baroni. 23 no-vembre - Palermo: Rossi perZenga. 8 dicembre - Catania:Mihajilovic per Atzori. 22 di-cembre - Udinese: De Biasiper Marino. 11 gennaio - Ata-lanta: Mutti per Conte. 29gennaio - Juventus: Zacche-roni per Ferrara. 10 febbraio- Lazio: Reja per Ballardini.21 febbraio - Udinese: Mari-no per De Biasi. 5 aprile - Li-vorno: Ruotolo per Cosmi.

(...) era d’accordo e lo portava inpalmo di mano. Poi il caos Calcio-poli e il fischietto beato finisce nelmarasma: arrivano il processosportivo, la condanna a quattroanni di squalifica, gli insulti, le mi-nacce e l’altro processo, quello pe-nale tuttora in corso. Niente dispeciale, ma a un bel punto salta-no fuori le vecchie intercettazioni,si rimescola la zuppa e le prospet-tive cambiano di un bel po’.Buona Pasquetta, De Santis.«Sono stato a Riccione: bel mare,splendida giornata».Con la fidanzata storica? L’avvoca -tessa?«No, non è più la mia fidanzata. Alprocesso penale sono difesodall’avvocato Gallinelli, davverobravo. Insieme al legale di MoggiPrioreschi, al controesame, haspianato la strada agli altri legali».Andiamo subito al sodo: a suo tem-po lei faceva parecchio gli interessidella Juve e di Moggi, dica la verità.«Guardi che io sono stato condan-nato solo per Lecce-Parma 3-3 del29 maggio ’05. Per gli inquirenti hodeterminato il pareggio che ha sal-vato la Fiorentina, ma lo stesso Ze-man, allenatore del Lecce, disseche avevo arbitrato in maniera re-golare».Sì vabbè, ma Moggi? Le chiamate?«Non esistono telefonate conMoggi, controlli pure...».Ti credo, usavate le schede svizze-re...«Guardi che anche questa cosa èstata provata: io non ho mai utiliz-zato nessuna scheda svizzera, nèl’ho mai avuta. L’indagine ha di-mostrato che non c’è riscontro trale chiamate effettuate verso quellache doveva essere la “mia” schedae la presenza del sottoscritto. Percapirci: la telefonata allacciava la“cella” di Piazza Navona a Roma,ma io ero al corso per diventare“vice-commissario di polizia pe-nitenziaria”. È tutto provato.E le altre 5 partite per cui è stato ac-cusato di avvantaggiare Moggi?«Forse non ha capito: io sono statocondannato solo per Lecce-Par-ma 3-3. Lo sa che esistono un paiodi telefonate dove Moggi mi dà delfiglio di buona donna per i puntiche gli ho fatto perdere? Controlli,controlli: parla con due giornalisti,Tosatti e Melli».D’accordo, è immacolato. Peròcon i dirigenti parlava.«Certo che parlavo: con Moggi econ tutti gli altri».I nomi prego...«Meglio di no altrimenti arrivanole solite querele. Tanto verrà fuori

tutto con le “nuove”intercettazio -ni».Già, riesumate dopo 4 anni...«Qui tutti si stupiscono ma sonocose che noialtri diciamo da sem-pre e comunque non era mica vie-tato parlare con i dirigenti. Tuttichiacchieravano con tutti. Anzi, sacosa le dico? Era proprio la Figcche invitava ad aumentare i con-tatti tra arbitri e club. C’era stataaddirittura una proposta per farallenare i fischietti nei centri spor-tivi delle società».E allora com’è che lei è finito nellamelma?«Si è voluto punire alcune perso-ne: Moggi, Giraudo, Bergamo,Pairetto e un po’ di arbitri. Genteche ha fatto quello che facevanogli altri».Gli altri chi?«Moratti per esempio, ma anche ilmio ex collega Collina. Le telefo-nate che stanno uscendo dimo-strano che eravamo tutti nellastessa barca. Quelle di Collina, peresempio, sono più pesanti dellemie: chiede a Meani di parlare con“il capo” Galliani, ci andava a ce-na. Faccia lei...».E lei? Cenette con i potenti?«Nessuna».Tutti colpevoli insomma.«No, tutti innocenti. Non c’è nulladi penalmente rilevante. Oggi co-me quattro anni fa».Ma il processo sportivo...«Il processo sportivo è stato unafarsa, chiuso in un mese con nes-suna possibilità di difendersi.Chiesi di portare prove filmate,praticamente mi risero in faccia».Ora invece...«...si sono accorti tutti. Anche ilColonnello Auricchio che ha sele-zionato le intercettazioni ora lavo-rerebbe in maniera diversa. Il pro-cesso sportivo va rifatto».Quattro anni fa doveva andare alMondiale.«Sì, contro il volere di Moggi tral’altro. Per lui non ero adatto, sba-gliavo troppo».Sbagliava in buona fede...«Certo! Gli arbitri sbagliano sem-pre in buona fede. Ora per esem-pio i fischietti ne combinano ditutti i colori ma solo perché nonsono preparati. Noi eravamo piùbravi nonostante la pressione».A chi vanno gli scudetti 2004-05 e2005-06?«Alla Juve. Aveva la squadra piùforte. Poi c’era il Milan. L’Inter ar-rivava molto dopo anche se nellaSupercoppa ’05 con la Juve ha vin-to. Arbitravo io...».La gente la riconosce per strada?«Sì. Fino a un po’di tempo fa mi in-sultavano, ora mi osannano. Coseda matti...».

PIEDE KO

L’interista Wesley Sneijder,25 anni, è a rischio per ilritorno di questa sera a Mo-sca contro il Cksa: il com-pagno Muntari lo ha messoko ieri in allenamento Ap

SPORT

Max multa dall’Amburgo

«Torna in Perù». Guerrero furioso tira una bottiglia a un tifoso, poi si scusa::: AMBURGO

Paolo Guerrero perde la testa e orarischia la rottura con l’Amburgo. L’attac -cante peruviano durante la partita di Bun-desliga contro l’Hannover giocata dome-nica, ha risposto agli insulti di un tifoso

della sua squadra scagliandogli controuna bottiglietta di plastica piena d’acqua ecolpendolo in volto. Un episodio per ilquale rischia non solo una squalifica, maanche il licenziamento. «Potrebbe esserestata l’ultima partita di Guerrero conl’Amburgo», scrive il quotidiano locale

“Hamburger Abendblatt”. La dirigenzadell’Amburgo ha annunciato che «neiprossimi giorni» assumerà sanzioni seve-re nei confronti del giocatore (probabileuna maxi-multa). La commissione disci-plinare della Federcalcio tedesca apriràun procedimento nei confronti di Guerre-

ro. Il peruviano, che ieri ha chiesto scusa,sarebbe stato apostrofato con insulti deltipo: «Torna in Perù» o «sporco omoses-suale». Curioso: lo stesso attaccante agennaio aveva impiegato un mese perrientrare dal Sudamerica a causa dellapaura di volare.

P. Guerrero Ap

gazzo. L’Inter perde 3-1 e tutti ascagliare la croce sul nigeriano,colpevole solo di eccessivo ardore.Sulley ha un groppo in gola, mariesce a farsi passare l’amaro inbocca, a dimenticare le delusionidi una stagione difficile (comequella volta, ad ottobre controSan Siro, quando Mourinho losostituisce e tutto, ma propriotutto San Siro lo fischia), si mettesotto e in allenamento dà tutto sestesso.

Pure troppo, visto che ieri, allavigilia della partita decisiva aMosca rischia di far fuori l’uomoin più dei nerazzurri. Va così: sta-dio Luzhniki, erba sintetica che -

si dice - non piace a quasi nessu-no tra gli interisti. Inizia la par-titella, pronti via e tackle duro diMuntari sul piede piede di We-sley Sneijder. Intervento deciso, diquelli che dovrebbe fare ogni gio-catore che ha voglia di conqui-stare un posto in squadra. Ma c’èmodo e modo, perché se per di-ventare titolare occorre azzoppa-re la chiave di volta di tutta la co-struzione, allora forse c’è qualco-sa che non va.

Risultato: il povero Wesley, cheultimamente se l’è dovuta vederecon un’influenza che non ne vo-leva sapere di andarsene e, so-prattutto una settimana fa in ca-

sa col Cska, avversari che hannoimparato a bastonarlo a doverefin dai primi minuti, nel vanotentativo di impaurirlo e buttarlofuori dalla partita almeno men-talmente, è andato ko per colpadel suo scudiero, di uno cioè chein partita dovrebbe correre ildoppio per coprirgli le spalle e la-sciarlo libero di inventare calcio.Questa sera, Sneijder dovrebberecuperare, mentre Muntari sie-derà in panchina, pronto a su-bentrare. Ma visti i lapsus e gliinvolontari auto-sabotaggi ver-rebbe quasi da chiedergli: Sulley,da che parte stai?

C. BRI.

DE SANTIS

«Farsa Calciopoli, ha nascosto il peggio»L’ex arbitro: «Ignorate telefonate più gravi delle mie. Era la Figc che ci chiedeva di parlare coi club»

FISCHIETTO IN PUNIZIONE

L’ex arbitro Massimo De Santis, squalificato per quattroanni dalla giustizia sportiva LaPresse

::: segue dalla primaFABRIZIO BIASIN

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36 Martedì 6 aprile 2010

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37Martedì 6 aprile 2010SPORT

@ commenta su www.libero-news.it

della Malesia, stravinto dalle RedBull di Vettel e Webber. Senza guaitecnici la vettura di Adrian Neweyha potuto dimostrare di essere lapiù avanti sotto molti punti di vista,anche se con un unico, pesante, in-terrogativo: l’affidabilità. Nono-stante i pasticci in qualifica e i guaiin gara anche McLaren e Ferrarichiudono la parentesi malese conun mezzo sorriso. Della scuderia diWoking diremo più avanti. Ora sof-fermiamoci sul Cavallino e su quelfumo bianco che al penultimo girosi è levato dal retrotreno di Fernan-do Alonso gettandolo nello sconfor-to. In Malesia il weekend era partitomale con quella scelta sbagliata inqualifica che ha costretto Masse eAlonso a partire dal fondo dellagriglia. In gara, però, i tempihanno detto che tra Rosse eRed Bull la differenza nonè abissale e potrà esserecolmata al rientro del cir -cus in Europa (al Gp diSpagna a Barcellona il 9maggio), quando le Ros-se, e non solo loro, si pre-senteranno con una livrea nuova dizecca, aggiornata soprattutto in ter-mini aerodinamici. Sulla falsa rigadi quella McLaren capace di mette-re 10 km/h di differenza in rettilineotra sé e gli avversari. E poi la Ferrarilascia pur sempre la Malesia intesta al mondiale costrutto-ri e con la staffettaAlonso-Massaal verticedella classi-fica piloti.

Chiudia -mo con Ro-sberg, che inMalesia ha conqui-stato il primo podiodella nuova era Mer-cedes. L’ultimo lo avevaconquistato Piero Taruffi,secondo a Monza nel Gpd’Itala. Era l’11/09/55. Nientemale davvero per uno che, ainizio anno, doveva fare daagnello sacrificale a Schumi.

Da giovedì il Master di Augusta di golf

Il ritorno di Woods: «Sono un altro, vedrete»

CICLISMO

Sospiro di sollievoper PetacchiRivince Riccò

BERGAMO Al momento è so-lo un brutto spavento quelloche ha animato la Pasqua incasa di Petacchi e Bernucci. Laperquisizione della Finanza incasa del velocista non ha por-tato al ritrovamento di alcun-ché, come testimonia il verba-le negativo consegnatogli. Alcompagno di squadra (e di al-lenamenti) invece sono statisequestrati alcuni prodotti po-tenzialmente dopanti, ma sedimostrerà che sono utilizzatida moglie e fratello non gli sipotrà imputare nulla, tantoche la Lampre non commentae conferma la presenza di Pe-tacchi domani nel Gp L’Escautin Belgio, corsa che vinse unanno fa. A Bergamo si è invecechiusa con un sorriso per duela Settimana Lombarda. Suc-cesso finale di Scarponi che hacosì parzialmente cancellatola beffa della Tirreno-Adriati-co. L’ultima tappa, in volata,ha confermato Riccò. Il “Co -bra” ci riproverà al Giro delTrentino in attesa del Giro ve-ro. [F.Dan]

[ I N G H I L T E R R A ]

Il Newcastle promosso in Premier League

Il Newcastle torna in Premier League, dopo una sola stagione dipurgatorio. Decisivo il pareggio tra Nottingham Forrest e Cardiff: aquattro giornate i Magpies hanno su 15 punti di sul Nottingham,terzo. Sul secondo gradino della Championship si conferma il WestBromwich Albion allenato da Di Matteo, con 11 punti sul Forrest.

[ T E N N I S ]

Classifica femminile, Pennetta in calo

Flavia Pennetta in calo nella classifica Wta di tennis. L’atletapugliese è scesa dal 13° al 16° posto. In testa l’americana SerenaWilliams, davanti alla danese Wozniacki e alla russa Safina.Cresce la belga Clijsters, vincitricea Miami e ora tornata nelle topten. L’altra azzurra Francesca Schiavone è al 17° posto.

[ S U M O ]

La nuova star ha 15 anni e pesa 145 chili

Ha 15 anni, è alto 193 cm e pesa 145 chili la nuova star del sumo. RyoyaTatsu è l’idolo degli appassionati giapponesi, appena inserito nellacategoria esordienti. I numeri sono da “yokozuna”(gran campione): èun centimetro più alto e ha soli sette chili in meno dell’attuale cam-pione, il mongolo Hakuho, che a 15 anni pesava soli 64 chili.

VOLLEY

Super Piccinini:Bergamo è ancoraregina d’Europa

BERGAMO Continua il mitodella Foppapedretti nella pal-lavolo femminile. A Cannesl’ultimo sigillo delle bergama-sche con la conquista dellaChampions League: 3-2 in fi-nale contro Istanbul, al primoko stagionale essendo imbat-tuta nel campionato turco (22vittorie), in coppa di Turchia,Supercoppa ed in Champions,prima del match contro Ber-gamo. Per le orobiche è il setti-mo titolo assoluto (tutti negliultimi 14 anni) ed il secondo difila. Una cavalcata iniziata conun paio di sbavature che le ha

costrette al 2° posto nel giro-ne, il passaggio di turno no-nostante la sconfitta nel ri-torno dei playoff a 12 con-tro le polacche dello Mu-szyna e l’arrivo alla fase fi-nale grazie alla rimonta nelderby con Pesaro. Il resto èstoria recente con l’affer -

mazione su Novara in se-mifinale e l’ultimo capo-lavoro. Decisive Ortola-ni (20 punti) e Piccinini

(22 punti). [M. Mag]

::: AUGUSTA (USA)

Al mattino ha provato i col-pi, al pomeriggio ha schiarito lavoce e la vita d’un colpo gli è sem-brata normale. Come se nulla diquello che ha travolto la sua appa-rente normalità negli ultimi 5 mesinon fosse mai esistito. TigerWoods rientra al Masters, quidov’è di casa. E la fa ancora da n°1,solo apparentemente in punta di

piedi ma con tanta voglia di rico-minciare là dove aveva lasciato.

Il pubblico sembra non averloabbandonato, così come queglisponsor che hanno resistito e oragongolano. E lui si scioglie, comeun bimbo al primo giorno di scuo-la dopo una punizione: «Sonocommosso dall’accoglienza delpubblico - ha esordito nella confe-renza stampa esclusivamente alui dedicata - e questo è un gran

giorno per me. Questo mondo miè mancato molto, gli amici anche,ma francamente non sapevo cosaattendermi».

Il fenomeno nega ancora diaver mai assunto sostanze illegalie ammette come in questi mesi sistato durissimo «guardare dentrome stesso e aver provocato l’assal -to dei media nella vita di mia mo-glie e dei miei figli. Ma oggi sonoqui per gareggiare». Lo farà come

nel giardino di casa sua, perchéquesti prati della Georgia lo sonovisto che qui ha vinto quattro vol-te. La moglie Elin ha saggiamentedeciso di rimanersene a casa, evi-tando il clamore mediatico che lasua presenza avrebbe prodotto.Giovedì al via il primo torneo sta-gionale dello Slam. Un torneo cheper la prima volta vedrà in gara treitaliani, nessuno dei quali in Geor-gia da turista: i fratelli Francesco

ed Edoardo Molinari (secondoall’Arnold Palmer Invitational contutti i migliori del circuito ameri-cano) puntano ad un piazzamen-to nei primi quindici, Matteo Ma-

nassero, 17 anni e alla sua ultimaapparizione da Amatore, può es-sere la vera sorpresa. PerchéWoods è tornato una certezza.

FEDERICO DANESI

FORMULA 1

Schumi tra i terrestri. Ma chi gliel’ha fatto fare?Sesto in Bahrain, decimo in Australia, ritirato in Malesia: il ritorno del tedesco nel Circus è un flop. Doveva aspettarselo...

::: FABIO RUBINI

C’era una volta un mito dallamascella importante e dalla vittoriafacile. Nella sua squadra, rossa co-me la passione, era il leader incon-trastato e i suoi compagni dovevanosottostare alla dura legge che primaveniva lui, Michael Schumacher daKerpen, Germania, poi tutti gli altri.Fu così fino all’anno domini 2006quando, tra le lacrime del pubblicomonzese, una domenica di settem-bre annunciò il suo ritiro.

Tre anni e mezzo dopo l’ex re del-la F.1 si trova costantemente dietroal piccolo principe, Nico Rosberg,che dai test all’ultima prova crono-metrata (per non parlare dei GranPremi) è sempre stato davantiall’ingombrante compagno disquadra. Così a più un tifoso vien dadire, “ma chi te l’ha fatto fare”. Delresto a guardare la storia dei rientrieccellenti, Michael rischia di farebrutta figura. Il “professor” AlainProst dopo l’anno sabbatico nel1992, rientrò (con vittoria al primoGp) l’anno dopo con la Williams evinse il Mondiale. Più o meno lastessa sorte toccata a un altro ex fer-rarista, Niki Lauda che, rientrato nel1982, riuscì a vincere al terzo Gp edue anni più tardi si portò a casa ilMondiale con la McLaren. Fino adora il rientro di Michael assomigliapiù a quello del “leone” Nigel Man-sell che, dopo aver vinto il mondialenel 1992, migrò negli Usa per vince-re, da debuttante, il titolo Indycarnel 1993. L’anno successivo tornòalla Williams dopo la tragedia diAyrton Senna e riuscì a vincere l’ul -timo Gp della stagione in Australia.Nel 1995 firmò con la McLaren ma,causa i guai tecnici della vettura,corse solo due Gp prima di straccia-re il contratto.

Ma c’è ancora tempo prima didefinire “flop” il rientro di uno che,ad ogni buon conto, ha vinto più ditutti in questo sport. E un po’ di ri-spetto se lo merita pure. Ma è in-dubbio che il ritiro di Michael Schu-macher è la nota in grassetto del Gp

IN DIFFICOLTÀ

Il pilota tedescodella MercedesMichael Schuma-cher, ex fenomenoin Ferrari, in nettadifficoltà in questoinizio stagione inFormula 1 Ap

::: I RIENTRI

NIKI LAUDASi ritira nel 1979 (14° su Brabham), dopo due mondiali vinti (’75 e ’77 su Fer-rari. Rientra nell’82 con la McLaren e nel 1984 vince il terzo mondiale.

ALAIN PROSTSi ritira nel 1991 dopo tre mondiali (’85, ’86 e ’89 su McLaren). Rientra nel1993 con la Williams e vince subito il quarto mondiale.

NIGEL MANSELLSi ritira da campione del mondo nel ’92. Da debuttante vince il titolo IndyCarnegli Usa. Rientra in F1 nel ’94 con Williams: solo una vittoria in Australia.

Il golfista americano Tiger Woods Ansa

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uomini&cavalli[ G A L O P P O ]

Festival degli Emirati arabi in Irlanda

La federazione equestre degli Emirati Arabi Uniti ha concluso un accordocon l’ippodromo Curragh per sponsorizzare il meeting delle Ghineeirlandesi di galoppo. Si chiamerà Abu Dhabi Irish Guineas Festival e vedràin pista i 3 anni maschi il 22 maggio nelle Abu Dhabi 2000 Ghinee e le 3 annifemmine il 23 maggio nelle Etihad Airways 1000 Ghinee (Cavallo2000).

[ S I C I L I A J U M P I N G T O U R ]

Kirchoff su Caruso trionfa ad Augusta

Il tedesco Ulrich Kirchhoff ha vinto ieri il Gran Premio Circuito delMito, Sui campi dell’Adim di Augusta il campione olimpico in-dividuale e a squadre di Atlanta 1996 ha trionfato in sella a Caruso(castrone grigio tedesco di otto anni) nella prova più prestigiosa ditutto il Sicilia Jumping Tour. Il montepremi era di 75mila euro.

Trotto a Bologna

La virago Nakitast sbanca l’ArcoveggioA Pasquetta l’allieva di Enrico Bellei sbaraglia gli avversari nel GP d’Italia: Napoleon Bar secondo a 30 metri

::: la letteradi LUCIA G.

L’equitazionee il doping di serie CVisto che siete gli unici veri sostenitori del benes-sere animale (gli altri secondo me lo fanno soloper convenienza ed ipocrisia), potete spiegarciperché negli altri sport come il calcio, il ciclismoeccetera eccetera in caso di ricorso al dopingl’atleta viene sospeso per almeno due anni men-tre nei cavalli se la cavano con molto meno? È for-se un doping di serie C quello sugli animali?

Sono arrivate in redazione decine di lettere sul do-ping equestre. Ne pubblichiamo una come sintesi.Da almeno 4 anni abbiamo sollevato con inchiestepuntuali il problema, proprio perché siamo con-vinti che il doping (soprattutto quello che utilizzasostanze pericolose e dolorose per l’animale) siauna pratica vergognosa. Lo vorremmo innanzi-tutto distinto da quello curativo (sostanze medica-li che hanno lasciato infinitesimali residui) e pub-blico (senza tentativi di veli pietosi), e soprattuttovorremmo che i furbetti che lo utilizzano allonta-nati per un bel po’ dalla squadra italiana. Insom-ma vorremmo che iniziative positive tipo il Ridefair del cavaliere Orlandi diventassero il life-style ose preferite il regolamento morale da seguire nellavita quotidiana. Vorremmo vedere una guerra daparte della Fise a questo riprovevole fenomeno.Uomini che sorveglino un’equitazione nuova epulita con i fatti oltre che con i proclami e che nondifendano il campioncino quando questo vienetanato con le mani nel peperoncino, per paura diperdere atleti da medaglie (taroccate). In tanti so-no al nostro fianco, a partire dal sottosegretario al-la salute Francesca Martini. Se il doping umano èsbagliato, quello sugli animali è pure vigliacco.Ma peggio di ciò c'è il silenzio omertoso e complicedi chi invece dovrebbe essere dall'altra parte dellabarricata. Speriamo davvero che la nuova Fise diasegnali di cambiamento ed invitiamo il presidentePaul Gross a commentare gli ultimi episodi. Darela colpa a qualche povero groom (come qualcheconsigliore vorrebbe fare) sarebbe davvero troppo.

Sarò Franco

Il subcommissario Carabba dà le dimissioni dall’Unire

::: ALBERTO CAGNATO

Weekend di Pasqua imper-niato sul tradizionale Gran Premiod'Italia di trotto disputato all'ippo-dromo bolognese dell'Arcoveggiotirato a lucido per questa tradizio-nale classica riservata ai tre anni. Ilpubblico, nonostante la giornatafreddina, ha risposto in manieraconfortante (stimabili attorno allequattromila le presenze) dimo-strando di gradire l'atmosfera disagra paesana allestita dagli orga-nizzatori con tante bancarelle va-riopinte a polarizzare l'attenzionedi numerose famigliole che hannopreferito trascorrere una sanagiornata all'ippodromo piuttostoche avventurarsi nella tradizionalegita fuori porta di Pasquetta.

Enrico Bellei, il più bravo ecompleto dei driver italiani, ha da-to spettacolo pilotando in un as-solo perentorio la favoritissimaNakitast, capace di surclassare gliavversari alla media di 1'13"7, ter-zo miglior tempo della corsa. Bel-lei in sulky alla figlia di Toss Outsfondava in 500 metri e poi facevacorsa a sé affermandosi con nonmeno di 30 metri di distacco suNapoleon Bar che regolava Ne-mon Winner Sm per il posto d'o-nore. Nel trotto di casa nostra leaffermazioni a ripetizione dellefemmine nei gran premi non fan-no ormai più notizia: Nakitast èsoltanto l'ultima perla di una seriedi virago capitanata dalle varie La-na del Rio, Lisa America, Fitzge-rard Bigi, La Dany Bar ed IslandEffe che danno spessissimo la pa-ga al cosiddetto sesso forte. Nel-l'“Italia” Filly il successo non èsfuggito all'altra favorita Nieves Vlche, guidata con sicurezza daFrancesco Facci, si è imposta dalprimo all'ultimo metro alla mediadi 1'15"5 dominando Novella di

Jesolo con in sulky Enrico Bellei.Sul fronte del galoppo la dome-

nica di Pasqua alle Capannelle haproposto significative prove dipreparazione in vista delle classi-che di primavera. L'atletica 3 anniBlessed Luck ha confermatoquanto di buono aveva fatto vede-re lo scorso anno con la vittorianel “Dormello”, aggiudicandosicon sicurezza il Premio Bellini sui1.800 metri. La puledra sellata dalteam Botti ha disposto con auto-rità di Mon Crown staccando il la-sciapassare per le Oaks a San Siro.Sempre in campo femminile il“Torricola” ha laureato con pienomerito l'astro nascente Super Mo-tiva che, nonostante la resa di duechili a tutte le avversarie, è riuscitaa disporre in lotta serratissima del-l'ottima Misano Laser. La stellinasiciliana Super Motiva, plasmatasisulla pista di Siracusa, ha mante-nuto così la propria imbattibilità e

ora guarda con legittime aspetta-tive al “Regina Elena”.

In campo maschile, nel “Dau -mier” intitolato a Mauro Sbarigia -

giornalista precocemente scom-parso - perentorio monologo dalprimo all'ultimo metro per Spiritof Fortune che ha lasciato a duefacili lunghezze Paladino di Sab-bia. Spirit of Fortune, di proprietàdella famiglia Borsani ed allenatoda Bruno Grizzetti, ha destatoun'ottima impressione ed orapunta dritto al “Parioli” dove saràuno dei più attesi. Anche a San Si-ro c'erano un paio di corse di li-vello riservate ai giovani con vel-leità classiche. Il giorno di Pasquanel “Cesare degli Occhi” si è fattadavvero ammirare con un prege-vole assolo la qualitativa Monblue

che ora guarda con pieno dirittoalle Oaks. Il giorno dopo si è esi-bito Worthado nel “Gardone” cheha visto l'allievo di Vittorio Carusospaziare con uno stile perentorioche lo pone fra i favoriti del “Pa -rioli”.

Nel “Gardenghi”, corsa tradizio-nale riservata ai tre anni al debut-to, si è imposto in modo rocam-bolesco L Frank Baum che preva-leva nel finale sul fuggitivo Elpais.Quest'ultimo, presentatosi ai 400finali con un vantaggio che sem-brava i ncolmabile, si è fatto tro-vare in difetto d'ossigeno nel trattoconclusivo, fermandosi letteral-mente e consentendo così all'av-versario una vittoria ormai inspe-rata. Il povero Elpais, arrivato stre-mato, ha fatto davvero tenerezzafacendo tornare alla mente il cele-berrimo calvario di Rolando Petrinella maratona di Londra di tantianni fa.

CHE ACCOPPIATA

Enrico Bellei in sulky a Nakitast: lacoppia d’oro dell’ultimo Gran Pre-mio d’Italia, vinto ieri a Bologna

::: GIANFRANCO FABBRI

Abbiamo doppiato la SantaPasqua, alla fine di questo mese cisaremo “mangiati” un quartodell’anno e sino ad ora non mi paresi possano registrare grandi novità,se non naturalmente, l’insediamen -to del nuovo commissario, dottorTiziano Baggio, con, purtroppo, laimmediata perdita di una ruota tra isub commissari con le dimissionidel professor Manin Carabba, a cau-sa di motivazioni strettamente per-sonali.

Non vi è dubbio una perdita im-

portante che avrebbe portato un ar-ricchimento professionale di grandelivello. Direi che, se il commissarionon si affretta ad affrontare quelloche oggi si può definire il problemadei problemi: l’approvazione del bi-lancio consuntivo 2009 e preventivo2010.

Ambedue i problemi, strettamen-te legati per ovvii motivi, faremomolta fatica ad andare avanti conaltre iniziative. Immagino le difficol-tà che starà incontrando nel reperi-re tutti i documenti necessari aduna analisi approfondita.

Oltre a questa emergenza interna,

che dovrà passare al vaglio del Col-legio sindacale, il quale ha chiestoda tempo chiarimenti che sino adoggi non pare siano stati dati.

Vi è un'altra situazione squisita-mente politica che, sino a quandonon sarà definita, non sarà sempliceandare avanti: la sostituzione diZaia al ministero delle PoliticheAgricole, che tutti ci auguriamo pos-sa e debba se possibile, restare inorbita leghista.

Naturalmente, l’auspicio di cuisopra non può che rappresentareun’aspirazione totalmente al di fuo-ri delle nostre possibilità di inter-

vento e alla fine, se dovesse la Legapassare il bastone del comando adaltra forza della coalizione, possia-mo solo augurarci che alla svelta ilnuovo responsabile dell’Agricolturasi renda conto della drammaticitàdella nostra condizione attuale. Inquesto panorama di rapporti nonfacili tra l’Ente e le Società di corse,mi pare altri nuvoloni si stiano ad-densando su questo travagliato rap-porto.

Mi riferisco alla negata sospensio-ne per canoni di affitto decisa dalTar di Roma nei confronti della So-cietà che gestisce l’ippodromo di

Capannelle, per un importo piutto-sto rilevante, che non può nonpreoccupare tutto il settore. La ma-teria delle concessioni in affitto diippodromi comunali, credo debbaprima o poi essere affrontata in unquadro generale di equilibrio e realecapacità economica del settore.

Per evitare il verificarsi dei molticasi già accaduti, dove un concor-rente offriva dieci ed una altro ventio trenta, con risultati disastrosi e ri-cadute negative su tutto il settore.Tanto per citarne uno soltanto, ba-sta vedere la situazione degli ippo-dromi fiorentini.

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40 Martedì 6 aprile 2010

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Redazione cronaca: viale Majno 42, 20129 Milano; telefono 02.999666; fax 02.99966227; email: [email protected]; Pubblicità: VISIBIL!A, Corso Garibaldi 99, 20121 Milano; telefono 02.36586750, fax 02.36586774

L’EDITORIALE:::

ROMPICAPO ECOPASSL’IMPORTANTEÈ DECIDERE IN FRETTAdi MATTEO LEGNANI

Le elezioni regionali sono alle spalle.Le vacanze di Pasqua pure. Oggi, per la po-litica milanese, inizia il mese di aprile,quello atteso da mesi per mettere mano aEcopass. «Ci penseremo dopo le elezioni»hanno detto per settimane a Palazzo Ma-rino. Ora devono decidere e non li invidia-mo. Perché qualunque cosa facciano, sba-gliano.

L’ex assessore Edoardo Croci, padre delticket, non avrebbe avuto dubbi: da tecni-co sordo alle ragioni della politica, luiavrebbe potenziato la sua creatura (alzan-do le tariffe d’ingresso o estenendo l’area apagamento o aumentando le categorie diauto soggette al pagamento) e tra un annose ne sarebbe tornato a casa insieme aglialtri assessori e al sindaco, stangato dal vo-to dei milanesi inviperiti.

Il sindaco Letizia Moratti, però, questo“lusso” non se lo può permettere. Unanuova stangata-Ecopass non se la puòpermettere, coi sondaggi che la danno ingrossa difficoltà. Tenerlo così com’è nonpuò, perché già dal prossimo inverno il si-stema rischierebbe di operare in perdita acausa dei costi di gestione elevati e del nu-mero sempre più ridotto di veicoli paganti(che già nel 2009 sono stati appena il 14%).Toglierlo del tutto sarebbe la scelta sullacarta più auspicabile, non fosse per la fi-guraccia: significherebbe, di fatto, ammet-tere il fallimento delle politiche antismogdell’amministrazione comunale.

La soluzione potrebbe essere la classicavia di mezzo: far pagare, cioè, in manierapermanente l’ingresso ai Bastioni ai dieselEuro 4 senza filtro antiparticolato, comegià fatto per qualche giorno nel piccodell’emergenza smog dello scorso inver-no. E rinviare ogni decisione strategica aldopo-voto, quando la Moratti (o chi perlei) sarà o a casa o rafforzata dalla rielezio-ne.

In ogni caso, sarà bene decidere in fret-ta, per far “digerire” ai milanesi una deci-sione comunque impopolare (visto che diEcopass si parla) con un grande anticiposulla campagna elettorale. Consegnare ilticket alla propaganda pre-voto della sini-stra sarebbe un errore imperdonabile.

Costume Scoperta rosa alla Bicocca:le donne riconoscono prima gli errori

::: GIAIA PASSERINI

Le donne sono più rapide nel ri-conoscere azioni sbagliate, incon-gruenti e a non mettere in atto compor-tamenti fuori luogo. Lo rivelano i ricer-catori del gruppo di Alice Mado Prover-bio dell’Università di Milano-Bicoccainsieme a Federica Riva e Alberto Zanidell’Istituto di bioimmagini e fisiologiamolecolare (Ibfm) del Consiglio nazio-nale delle ricerche di Milano.

Lo studio, pubblicato sulla rivista

“Neuropsychologia”, ha permesso dichiarire che le azioni finalizzate (quellecioè con un preciso scopo), come adesempio raccogliere un frutto permangiarlo, attivano il sistema fronto-parietale di neuroni specchio in misuramaggiore di azioni non finalizzate omeno salienti come raggiungere unfrutto senza raccoglierlo, oppure rac-coglierlo per poi gettarlo via. Gli studio-si hanno proposto a 23 studenti univer-sitari, maschi e femmine, una serie (...)

Comasina Il parlamentino rossostraccia la mozione anti-Vallanzasca

::: FRANCO NICOLETTI

Non passa la mozione di soli-darietà alle vittime di Renato Vallan-zasca presentata dal centrodestra inconsiglio di zona 9. Il parlamentinodella Comasina, l’unico dove gover-na da quattro anni la sinistra, ha boc-ciato le richieste dell’opposizione:no alla dichiarazione pubblica con-tro il film tv dedicato alle gesta del belRené, no al sostegno ai familiari dellepersone assassinate proprio dalla fa-

migerata banda della Comasina.Al termine di una seduta infuoca-

ta, il documento è stato affossatosettimana scorsa da Pd e sinistra ra-dicale per otto voti. «È stata una pre-sa di posizione vergognosa – si la-menta Roberto Rocca, consiglieredel PdL e primo firmatario della mo-zione -. Noi eravamo disposti a vota-re soltanto la solidarietà alle vittime,ma la sinistra ha rifiutato persino direndere omaggio ai morti». Da (...)

Parla il presidente della provincia di Milano

Podestà dà una mano a Letizia«Qui non servono commissari»Il coordinatore duro con la fronda in Regione: inopportuna la lettera al sindaco

A una settimana dalle Re-gionali, il coordinatore lombardodel PdL, Guido Podestà, traccia ilpunto e fissa i paletti. Letizia Mo-ratti non è né «commissariata» né«affiancata», bensì «sostenuta»,come fu per Roberto Formigoni,in vista delle sue elezioni. «Inop-portuna», per le intepretazioni cuisi prestava al di là delle intenzioni,la lettera degli 8 eletti milanesi inRegione, la Moratti, ribadisce Po-destà, sarà ricandidata nel 2011, eil tavolo che l’affiancherà fino allo-ra mira, proprio comeè stato per ilgovernatore, ad aiutarne la corsa.

Quanto alla Lega, può legitti-mamente chiedere maggiori spa-zi nella Giunta del Pirellone allaluce dei risultati alle urne, ma te-nendo conto oltre che della quan-tità anche della qualità degli as-sessorati. Assessorato alla Sanità,70% del bilancio regionale, e vice-presidenza sono tali da rendereragionevole accettare 5 assessora-ti anziché 6 come richiesto.

CARLO SALA a pagina 43

Strategia nordista

Basta regali alla Lega, La Russa padanizza il PdLZONA SEMPIONE

I bagni di De Chiricosi liberano dal tendonedi MASSIMO COSTA

Il complesso scultoreo dei Bagni Misterio-sio di De Chirico, a due mesi dal restauro, simostra finalmente senza barriere.

a pagina 45

La traduzione«Nella notte venti lucciolesono state multate per untotale di novemila euro.Nei primi due mesi del2010 i verbali sono stati1.716 per 772 mila euro».

Riccardo De Corato

Cioè: «Il sesso vi convienefarlo a casa vostra».

Il partito è impigrito, Igna-zio La Russa conta di risvegliarlo.Il coordinatore nazionale degliazzurri nei prossimi giorni pre-senterà il suo piano per rilancia-re le politiche del PdL, con cambinella struttura (nascerà un coor-dinamento per tutto il nord Ita-lia) e soprattutto nei metodi uti-lizzati finora per far politica.

Negli ultimi cinque anni, in-fatti, il PdL ha costantementeperso terreno nei confronti degli

alleati leghisti. Rispetto alle re-gionali 2005, mancano all’ap -pello quasi 150.000 voti. Per al-cuni, il problema è semplice:con la scomparsa di An, la Leganon ha più avuto rivali nelle suebattaglie sulla sicurazza. Un te-ma che, secondo il ministro, vaassolutamente recuperato. Equesto va fatto soprattutto conuna presenza costante sul terri-torio.LORENZO MOTTOLA a pagina 42

Milano da buttare

Il “buco”

nelle strisce

Viale Caprilli èuna delle poche stradecurve della città: portada piazzale Lotto fino al-lo stadio di San siro e vi-ceversa, costeggiando illato meridionale dell’ip -podromo del galoppo.

Un viale dove le autoraggiungono alte veloci-tà e dove, a tutela deipassanti, sarebbe op-portuna una miglioremanutenzione dellestrisce. Qui ne mancanoaddirittura alcune, equelle superstiti non èche siano conciate bene.[Sicki]

[BRESCIA]

Ristoratori contro le sagre«Ci rubano troppi clienti»BEATRICE RASPA a pagina 61

I NUMERI DI IERI

::: 3 Rapine a mano armata ::: 628 Posti in asili da settembre::: 15 Borseggi ::: 215 Posti in più dell’anno scorso::: 8 Furti d’auto ::: 72 Nuovi posti in via Sordello::: 6 Furti in appartamento ::: 72 Nuovi posti quartiere S. Giulia

[COMO]

Allarme sorpasso sul lago«Il Carroccio ci supera»MARIO ALEMAGNA a pagina 59

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42 Martedì 6 aprile 2010 CRONACA

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Nuove strategie

Il piano di La Russa: padanizzare il PdLConsiglieri più presenti nei quartieri e pugno duro sulla sicurezza, così il ministro vuole arginare la Lega

::: ROBERTO POLETTI

Quando uno perdemiseramente le elezioniper due volte di fila, di so-lito si nasconde sotto ter-ra. Prende atto del suo fal-limento e si dedica ad al-tro che non sia la politica.Questo in un Paese nor-male.

Da noi, con un PartitoDemocratico in piena de-riva, c’è un tale FilippoPenati che invece di fareautocritica pensa ai fattidegli altri. Invece di to-gliersi di mezzo una volta

per tutte efar spazio aun voltopiu` credi-bile, giocaanche lapartita del-le comu-nali di Mi-lano. Al-

meno a parole, visto chetre quarti del partito rossosta complottando per far-lo fuori una volta persempre. Parole pesanti esgraziate, purtroppo.

A un quotidiano ha di-chiarato più o meno que-ste cose: «Letizia Brichettoè un pessimo sindaco perMilano. Il suo stesso par-tito l'avrebbe già scaricatase non fosse per la sua do-te di famiglia, ovvero per isoldi dei petrolieri Morat-ti».

Come dire che il primocittadino non sta al suoposto per essersi conqui-stata i voti ma per esser-seli comperati grazie allefortune della famiglia. Ov-viamente la diretta inte-ressata non ha replicato.Troppo signora. Se conti-nua a sposare la linea ver-gognosamente maleduca-ta di Filippo Penati, il Pd siscava la fossa da solo.Non che mi dispiaccia,ma...

[email protected]

Con i soliti insultiil Pd non fa altroche scavarsi la fossa

Grane::: LORENZO MOTTOLA

Un partito da cambiare,sia nei metodi che nella strut-tura. Chiusa la partita in Re-gione, Ignazio La Russa si pre-para a lanciare il piano di ri-lancio del PdL. Un progettoche tra pochi giorni sarà espo-sto alla segreteria lombarda e,successivamente, a tutti gli al-tri coordinamenti nord Italia.L’obiettivo è sempre lo stesso:arginare l’onda leghista. E perfarlo in qualche modo occor-rerà trarre qualche spunto dal-la lezione lumbard.

Il dato di partenza è la per-centuale colta dagli azzurri alleregionali, ritenuta tutto som-mato soddisfacente. La valan-ga leghista (e il conseguentecrollo berlusconiano) non c’èstato, ma di sicuro parlare diun trionfo pare eccessivo. Nel2005 il PdL (ovvero An e ForzaItalia) avevano raccolto150mila voti in più. In cinqueanni, quindi, è passato dal 34.7per cento al 31.8. La Lega, in-tanto, dal 15.8 è arrivata al26.2. Si tratta di quasi cinque-centomila voti in più. Il Car-roccio è ancora sotto e perusare una definizione di Ro-berto Formigoni, «il timone èsaldamente nelle mani» degliazzurri. Nessuno, però, negal’esistenza di un problema,tanto che La Russa parla di unpartito «impigrito» al nord, do-ve le vittorie arrivano più facil-mente.

Il primo passo sarà rivederei temi sui quali impostare iprogrammi e le battaglie delPdL. La voce dei berlusconianisu alcune questioni, per esem-pio la sicurezza, negli ultimianni si è eccessivamente affie-volita negli ultimi tempi. Que-sto, almeno per il ministro, peruna ragione ovvia: la concor-renza in questo ambito erasempre stata tra Lega e Allean-za Nazionale. E il patrimoniodegli aennini con l’ingressonel PdL sembrerebbe esseresvanito, come dimostra ancheil deludente risultato dei can-didati provenienti dal partitodi Gianfranco Fini alle regio-nali.

La Russa, inoltre, ha già par-lato di alcune modifiche a li-vello dirigenziale. L’idea èquella di creare un coordina-mento unico per tutto il nordItalia, che potrebbe essere af-

fidato all’ex governatore delVeneto Giancarlo Galan. Perquanto riguarda la Lombardia,per altro, il momento potreb-be essere quanto mai propizio.Da mesi si discute di un nuovocoordinatore. Guido Podestà,secondo i detrattori, sarà de-stituito entro pochi giorni. I fe-delissimi, invece, parlano di

qualche mese. Quel che è si-curo è che dopo le comunali2011 non sarà più lui a guidareil PdL.

Il “cambio di passo”, inoltre,inciderà su un altro aspetto

della vita degli iscritti (in par-ticolare dei consiglieri comu-nali, provinciali e regionali).Da anni Formigoni ripete che isuoi dovrebbero essere piùpresenti sui marciapiedi, esat-tamente come fanno i consi-glieri del Carroccio, anche adalti livelli. Un esempio su tuttiviene dall’europarlamentareMatteo Salvini. Un politicoche diserta spesso le riunioni aPalazzo Marino, dove ricoprela carica di consigliere, prefe-rendo presidiare strade e mer-cati della città. Il tutto secondola regola lumbard: i voti siprendono nelle piazze, nonnei palazzi.

Per quanto riguarda questoaspetto, il ministro della Dife-sa in campagna elettorale hagià lanciato una sua iniziativaper far sentire la presenza del-la politica nei quartieri, quelladei cittadini-sentinella. Il mec-canismo è semplicissimo: mo-nitorare i quartieri difficili rac-cogliendo le segnalazioni deicittadini per poi “girarle” alleforze dell’ordine. Il tutto sfrut-tando anche internet: i lom-bardi possono spedire le lorolamentele all’indirizzo di postaelettronica [email protected]. In pratica, ave-va detto La Russa, «si tratta diuna campagna di ascolto».Ovvero il punto sul quale laLega ha costruito la sua fortu-na.

A LEZIONE DAI LUMBARD

Ignazio La Russa scherza conil ministro leghista RobertoMaroni. FotogrammaIL DIARIO

DELLA PAURA

Di seguito riportiamo ilbollettino dei reati com-messi nella notte di do-menica e ieri, come ap-parso nelle agenzie di in-formazione.

Ore 00.30 Alcuni colpid’arma da fuoco sonostati sparati la scorsanotte contro una casa divia Emilio Bianchi. Lapolizia ha trovato sulposto una decina dibossoli. Secondo quan-to riferito dagli inqui-renti i proprietari dell'a-bitazione sono incensu-rati e un testimoneavrebbe visto allonta-narsi dalla zona, dopogli spari, un uomo sui 35anni con giubbotto epantaloni scuri.

Campagna anti-prostitute 2010

Trenta multe al giornoStangata sulle lucciole I vigili viaggiano al ritmo di quasi trenta multe pernotte. Romene, albanesi, italiane. Beccate sui viali di pe-riferia o lungo la circonvallazione. Dall’inizio del 2010, lastangata delle lucciole ha coinvolto 1.373 prostitute e 274clienti: grazie all’ordinanza antidegrado di Letizia Morat-ti, il Comune ha incassato in sessanta giorni ben 772milaeuro (450 euro a sanzione). Di questo passo, a fine annoPalazzo Marino potrebbe guadagnare più di quattro mi-lioni dalla lotta alle prostitute da strada.

«Il fenomeno sta diminuendo di intensità», sostiene ilvicesindaco Riccardo De Corato, «il merito è del provve-dimento voluto dal sindaco». L’ultima retata è scattata lanotte di Pasqua, quando gli agenti della polizia localehanno consegnato venti verbali ad altrettante lucciole divia Chiese, viale Sarca, viale Cassala e viale Abruzzi. Lanazionalità più rappresentata nel blitz? La Romania(quindici ragazze multate di cui due senza documenti),seguita a distanza dalla Bulgaria (tre lucciole sanzionate)e dall’Italia (due verbali). Osserva De Corato: «Non ci stu-pisce il boom dell’est europeo, queste persone sono co-munitarie e quindi è impossibile espellerle». Messo piedein Italia, finiscono per essere sfruttate dal racket. I con-trolli vengono effettuati anche dalla polizia, ma è difficileconvincere le lucciole a pagare le multe. Quando vengo-no sorprese a battere sui marciapiedi, infatti, le prostitutestracciano nove volte su dieci le multe consegnate lorodai ghisa. L’alta evasione, però, non preoccupa più ditanto l’amministrazione.

«Gli introiti saranno incassati secondo lo schema tipicodelle contravvenzioni», precisa il numero due di PalazzoMarino. «Se non si versano i soldi nei termini di legge,sono previsti i sequestri delle auto e le ipoteche sugli im-mobili». Nel 2009, le contravvenzioni elevate da vigili eforze dell’ordine erano state 9.271, ovvero 26 per notte.Da gennaio le raffiche di multe si sono addirittura inten-sificate, visto che in media vengono compilati 28 verbaliogni sera. Domenica sera, gli agenti impegnati nel blitzhanno sanzionato anche un bar di piazzale Brescia (vio-lazione del regolamento di igiene) e un auto negozio divia Castelbarco (chiusura ritardata oltre la mezzanotte).Altri 1.100 euro di multe.

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43Martedì 6 aprile 2010CRONACA

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La linea del coordinatore PdL

«La Morattiè il Formigonidel Comune»Podestà: il sindaco non è commissariatoIl PdL la affiancherà proprio come Roberto

::: CARLO SALA

Letizia Moratti non è né«commissariata» né «affiancata»,bensì «sostenuta», come fu perRoberto Formigoni, in vista dellesue elezioni. E la Lega può legitti-mamente chiedere maggiori spazinella giunta del Pirellone alla lucedei risultati alle urne, ma tenendoconto oltre che della quantità an-che della qualità degli assessorati.A una settimana dalle Re-gionali, il coordinatorelombardo del PdL,Guido Podestà,traccia il punto efissa i paletti.Le Regionali sonoandate bene, nes-suna sorpresa, magià è aperta la partitadi Palazzo Marino.«Bisogna pensare alla for-mazione della giunta inRegione, partita che si giocherà inquesto mese, poi abbiamo i bal-lottaggi, tra cui Mantova, dovel’anno prossimo si vota per l’unicaprovincia lombarda che non è ret-ta dal centrodestra. Ma non c’èdubbio che le elezioni più signifi-cative siano quelle di Milano».Mentre reclama Milano e proba-bilmente anche per quello, la Legachiede sei assessorati regionali.«È del tutto normale che nella for-mazione delle giunte si tenga con-to dei pesi relativi, di PdL e Lega,ma non si può ragionare del nu-mero degli assessorati senza ra-gionare del loro peso. La Lega ècresciuta, normale che possachiedere più assessorati, ma pos-siamo pensare anche a cinque as-sessorati e alla vicepresidenza».Ci sono posizioni, anche alla lucedella precedente legislatura, che ilPdL considera irrinunciabili?«Credo che il primo assessoratosia quello al Bilancio, dove Roma-no Colozzi ha fatto bene. Il resto ètutto in discussione, ma è evidenteche l’assessorato alla Sanità chevale il 70% del bilancio della Re-gione non può essere consideratoalla stregua di altri, più leggeri, tipolo Sport. Per questo parlare di cin-que assessorati o sette è del tuttorelativo».La lettera degli otto eletti milanesiin Regione è un siluro al sindacoproprio mentre la Lega incalza.«Mi pare che già molti dei firmata-ri abbiano chiarito il loro reale in-tendimento: facevano presente lemaggiori difficoltà a Milano. Chedel resto, pensiamo ad Aniasi, To-gnoli, Pilitteri, è stata a lungo rettadal centrosinistra. Gli otto consi-glieri si riferivano alle preferenze,non era un giudizio sull’ammini -strazione Moratti che altrimentianche io troverei semplicistico».Resta comunque un’ingenuità.«Io parlerei di inopportunità».Al di là dei termini, la sostanza è...«La nostra è stata una battaglia vit-toriosa, anche sulla Lega. Non di-

mentichiamo che il nostro avver-sario è la sinistra, la Lega è un al-leato, e c’è stato un buon vantag-gio anche sulla Lega. Quello chevolevano dire è che il buon gover-no di Roberto Formigoni ha datouna spinta anche per Milano».Come si declina ora questa spinta?«Milano è una città complicata:1,5 milioni di abitanti che raddop-piano durante il giorno. Ecopasspuò convincere o meno, ma per

l’ambiente uno sforzo si èfatto, ora occorre ra-

gionare sul proble-ma. Io credo chel’unica rispostasia investire in in-frastrutture fred-de, le linee ferrate,

ma per esempioper pro-lungare lametropo -litana fino

a Paullo ci sono solo la metà dellerisorse occorrenti. MariolinaMoioli ha lavorato per l’integra -zione di chi ha diritto di residenzae Letizia Moratti ha il merito diaver portato a Milano l’Expo, an-che se purtroppo le risorse in que-sta fase sono poco accessibili».E tuttavia l’aria è di una Moratticommissariata. E anche l’iniziati -va della Provincia tramite MilanoMetropoli per l’Expo dà l’idea di unsindaco affiancato, supportato.«Commissariata non esiste, af-fiancata dà l’idea di messa sottotutela. Supportata ci sta. Io credoche tutto il PdL e anche la Lega

s’impe -gnino perl’obiettivo di unagrande affermazionedella Moratti. Noi diamoper scontato che la sinistra nonesiste più e in effetti non dimostracapacità progettuali. Ma noi vo-gliamo dimostrare insieme al sin-daco la nostra capacità propositi-va. Per questo ho stabilito un tavo-lo coi vertici del PdL, il sindaco e ilgovernatore, perché il sindaco e ri-candidato sindaco si senta sup-portato. È ciò che ho fatto 8 mesi faper Formigoni, per coinvolgere lediverse sensibilità e vivificare irapporti con la società civile».Intanto però Umberto Bossi haspeso il suo stesso nome per il ruo-lo di primo cittadino.«La trovo una dichiarazione d’at -tenzione verso la città, poi restoconvinto che Bossi svolga unafunzione importantissima nel go-verno e quindi che difficilmentepossa candidarsi. Noi rispondia-mo impegnandoci a fare altret-tanto bene per Milano».Qual è la negoziazione che crede laLega sia disposta ad accettare perMilano e quella che voi del PdL sie-te pronti a fare?«Oggi la Lega ha un assessore e un

::: I PALETTI

COMUNE

Letizia Moratti sarà ricandi-data nel 2011, anche e so-prattutto per il merito di es-sersi aggiudicata l’Expo del2015. Il tavolo che l’affian -cherà fino alle prossime ele-zioni non è un commissaria-mento, ma un sostegno allasua azione, così come si èfatto quando impegnatonella rielezione era RobertoFormigoni.

REGIONE

Alla luce dei risultati eletto-rali la Lega può legittima-mente chiedere più assesso-rati. Con la vicepresidenza eun assessorato di peso comela Sanità ottenere cinque po-sti anziché i sei richiesti è unrisultato più che adeguato aivoti ottenuti.

consigliere comunale a PalazzoMarino, quindi gode già di grandeconsiderazione. E domani, in basealle Regionali, potrà avere piùconsiglieri. Ma anzitutto parliamodi programmi e problemi».Intanto l’esito delle Regionali e icommenti a caldo di Formigonisuonano a favore del coordina-mento regionale, dopo le polemi-che nella settimana del caos liste.«Se si leggono le sentenze di Tar eConsiglio di Stato credo che si ve-da che il coordinamento ha fatto lasua parte, del resto è gente che sioccupa di presentare le liste da 15anni. C’è stata un’irritualità, unpolverone che ha nuociuto al rap-porto tra politica e cittadini, ma èstato chiarito che non c’era nullacontra legem. Io e Corsaro abbia-mo lavorato con intensità, a fiancodi Formigoni e dei dirigenti delpartito. E se quando tutto va benehai tutti intorno, lì si è visto chi è ri-masto fino alle tre».Nomi?«Li lascio a lei».

SCOPERTA

Le milanesiriconosconogli errori

::: segue dalla primaGAIA PASSERINI

.

COMASINA

Bocciatala mozioneanti-René

::: segue dalla primaFRANCO NICOLETTI

.

Guido Podestà Ftg.

Verso le Comunali

Parte dall’Expo il sostegno della Provincia a Letizia Coordinatore lombardodel PdL, Guido Podestà non haavuto esitazioni, appena la Legahareclamato ilposto, asostenereche il candidato sindaco milane-se nel 2011 non possa che essereLetizia Moratti, per il semplicefondamentale fatto di aver porta-to sotto la Madonnina l’Expo del2015, a fronte di un rivale, la turcaSmirne, «sostenuto da Usa e Ger-mania».

E Carlo Lio, presidente di Mila-no Metropoli (società partecipa-ta dalla Provincia di Milano), stalavorando per tradurre in attoquella linea di continuità che ilPdL rivendica a Palazzo Marino:«Dal giorno del mio insediamen-to voluto dal presidente Podestàsto lavorando per fare di MilanoMetropoli un’agenzia a tutti glieffetti d’interesse metropolitano,anche in vista dell’Expo». Se Po-destà ha recentemente convoca-to tutti i sindaci della provinciamilanese, Moratti in testa, e il nu-mero uno della società Expo, Lu-cio Stanca, per sottolineare che

quella del 2015 sarà anche «unevemto fuori dalla mura», unevento cioè «a cui tutto il territo-rio sarà chiamato a contribuire,ad esempio per quello che ri-guarda la ricettività, perché dob-biamo anche considerare che inquei sei mesi Milano continueràa fare Milano, quindi ci sarannoanche la moda, il salone del mo-bile e così via», è a Lio che toccaoperativamente «fare da cernieratra le proposte del territorio e iltavolo Expo, per evitare che leproposte arrivino in ordine spar-so dai vari Comuni».

Per far questo, sotto la regia diPalazzo Isimbardi l’agenzia staanzitutto ampliando il proprioraggio d’azione. Se finora accan-to ai due maggiori azionisti - Pro-vincia e Camera di commercio diMilano - nell’organigramma fi-guravano cinque Comuni a norddi Milano, ora il raggio d’azione sista espandendo a una 15 di nuoviComuni, da segrate a PeschieraBorromeo passando per Cernu-sco sul Naviglio.

«Noi siamo e vogliamo essereancor di più il braccio operativodella Provincia - spiega Lio - am-pliarci a nuovi Comuni ci con-sentirà da un lato di recuperarecompetenze e risorse, dall’altrodi ottenere maggiori committen-ze senza bisogno di andare a bat-tere cassa dai Comuni che entra-no in Milano Metropoli». Pode-stà ha già individuato un tema -quello del benessere - che può af-fiancare il leitmotiv della kermes-

se vinta da Milano (l’alimenta -zione), Segrate ha già messo a di-sposizione a tal fine 300mila me-tri quadri all’Idroscalo. Lio confi-da che l’ingresso di nuovi sociconsentirà all’agenzia di divenireun ente interamente pubblico -oggi è misto - così da ottenere daiComuni affidamenti diretti diopere e tramutare i buoni propo-siti in fatti compiuti avvalendosicosì di procedure più rapide.

C. SAL.

CENTRODESTRA IN COPPIA

Letizia Moratti e Roberto For-migoni Fotogramma

(...) di immagini, registran-do mediante 128 sensori l’atti -vità cerebrale evocata. Algruppo campione sono statesottoposte figure relative a si-tuazioni appartenenti al nor-male repertorio di comporta-menti quotidiani (fare un ba-gno, scrivere, cucinare).

I risultati sono stati poi con-frontati con quello che acca-deva nel cervello dei volontaridavanti ad immagini di azioniprive di scopo o dalla finalitàincomprensibile (stare in pie-di su una gamba sola nel de-serto, succhiare da una can-nuccia posta nella coppadell’olio di un’automobile,aprire un uovo alla coqueusando l’accetta). Gli espertihanno notato che il riconosci-mento delle immagini dotatedi scopo e la distinzione daquelle inappropriate avvenivamolto più rapidamente nelcervello femminile rispetto aquello maschile: dopo circa170-200 millisecondi.

(...) sinistra, prima è arri-vato lo stop alla condannadella biografia diretta da Mi-chele Placido e interpretatada Kim Rossi Stuart («Nonvogliamo censurare un filmprima di averlo visto»),quindi i capigruppo di mag-gioranza si sono rifiutati ditrasformare la bozza in ungenerico «sostegno ai fami-liari delle vittime». Attacca ilPdL: «Il nostro quartiere èlegato nell’immaginariocollettivo alla banda di Val-lanzasca, sarebbe stata l’oc -casione per chiudere unapagina terribile».

Polemiche e sofferenze.Dopo la votazione Rocca haricevuto una breve lettera diGabriella Vitali, la mogliedel poliziotto Luigi D’An -drea trucidato nel 1977 daVallanzasca al casello auto-stradale di Dalmine. «Nonposso far altro che ringra-ziarvi per la vostra prote-sta».

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44 Martedì 6 aprile 2010

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45Martedì 6 aprile 2010CRONACA

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Al Sempione

I Bagni di De Chiricoliberi dal tendoneIn autunno la tecaTra qualche giorno via la struttura provvisoria anti-degradoDopo l’estate l’opera protetta da una copertura trasparente

::: MASSIMO COSTA

Fino al prossimo au-tunno sarà nudo come DeChirico lo aveva pensato. Poi,per evitare che le intemperieerodano i colori appena ravvi-vati dopo anni di degrado, sa-rà coperto da una teca traspa-rente.

Il complesso scultoreo deiBagni Misteriosi si mostrasenza barriere ai milanesi: adue mesi di distanza dallaconclusione del restauro, in-fatti, questa settimana verràsmontato il tendone biancoche copre la vasca curvilineaideata dal padre della pitturametafisica. Addio al cantiere eal senso di degrado ispiratodal telone protettivo.

TECA TRASPARENTE

Il giardino davanti al palaz-zo della Triennale torna in-dietro nel tempo fino al 1973,quando Giulio Macchi avevarealizzato il progetto di Gior-gio De Chirico per la mostra“Contatto Arte-Città”. La ma-gia dell’acqua e i coloridell’estate. La piscina, la fon-te, il trampolino. Da settima-na prossima mancherannosoltanto i due nuotatori origi-nali, che il Comune ha decisodi non restaurare e di esporrenel Museo del Novecentoall’Arengario (pronto a di-cembre). Gli originali sarannoconservati in deposito, le co-pie, realizzate dalla Fondazio-ne De Chirico di Roma, com-pariranno al Parco Sempionetra un paio di mesi. A giugno,poi, il Comune presenterà ilprogetto della copertura defi-nitiva.

«Sarà una teca inorganica etrasparente» dice l’assessorecomunale alla Cultura, Massi-miliano Finazzer Flory. «Nonrovinerà il rapporto strettissi-mo tra l’opera e la città. Pro-prio per questo, abbiamo de-ciso che nei prossimi mesi iBagni saranno visibili diretta-

mente». La pioggia e lo smog?Secondo i tecnici non dan-neggeranno né i colori né lelinee della raffinata pietra diVicenza scelta per l’opera.«Non avremo problemi, l’im -portante è che i marmi sianoprotetti dalle intemperie in-vernali».

IL TEATRO DI BURRI

A giugno, in concomitanzacon la presentazione dellanuova teca, Palazzo Marinoorganizzerà un convegno sulafigura di Giorgio De Chirico.Aggiunge Finazzer Flory: «Ac-canto alla scultura saràproiettato un video con inter-viste e informazioni sulla vitadel pittore». Venti minuti difilmati selezionati dall’archi -vio della Rai e proiettati incontinuazione per accoglierei visitatori.

Immagini ed esposizioni.Entro il 2015, Palazzo Marinoallestirà una mostra sul lega-me tra De Chirico e la città diMilano. Il prossimo anno, percompletare il restyling del latoartistico del Parco Sempione,verrà restaurato il Teatro d Al-berto Burri, l’installazionerealizzata nello stesso annodei Bagni Misteriosi ma ab-

bandonata tra le polemichedopo il 1989. «Abbiamo trova-to i finanziamenti – annuncial’assessore – contiamo di farpartire i lavori nei prossimimesi».

Lo svelamento dell’opera diDe Chirico, in ogni caso, met-te fine alla lunga querelle sulrestauro. Il Comune avevainiziato a parlarne addirittura

sette anni fa, ma è riuscito adaprire il cantiere soltanto nelluglio 2008, quando la notaazienda di materiali edili, laMapei, ha sponsorizzato i la-vori con un fondo di 70.000euro. Promesse, intoppi buro-cratici, budget troppo alti.Adesso, di misterioso, c’è sol-tanto la teca che dovrebbe ar-rivare entro fine anno».

UN PERUVIANO

Pugnala la exper riprendersiil bambino

Un peruviano di 42 anni è statoarrestato dai carabinieri di Mi-lano con l’accusa di tentatoomicidio dopo aver accoltella-to la sua ex moglie, anche leiperuviana di 39 anni, e il nuo-vo compagno di lei, per porta-re via il figlio di due anni. L’epi -sodio è avvenuto intornoall’una in piazzale Corvetto.L’uomo è entrato nell’appar -tamento con le chiavi ancorain suo possesso e ha cercato diportare via il piccolo. Quandola mamma ha sentito le urladel bimbo spaventato, si è sve-gliata e gliel’ha strappato dallebraccia. L’uomo ha afferratoun coltello e l’ha colpita all’ad -dome con due coltellate. Poiha ripreso il bambino per fug-gire. Il compagno della donnagli si è parato davanti per im-pedirgli di uscire ed è stato ac-coltellato anche lui al torace. Ivicini impauriti dal trambustoe dalle urla hanno avvertito icarabinieri. La donna è stataportata all’ospedale di San Do-nato dove si trova in prognosiriservata. Al momento dell’ag -gressione in casa c'era un altrofiglio della donna, di 8 anni.

D. BON.

In zona viale Abruzzi

L’ultima moda dei graffitari: imbrattare gli alberi::: FRANCO NICOLETTI

L’ultima moda dei writers milanesiè il graffito sull’albero. Dopo i muri, i va-goni dei mezzi pubblici, ipali della luce e le centralineelettriche, in città sono com-parsi addirittura i fusti im-brattati. Bombolette spray edisprezzo per la natura. Suiplatani di viale Argonne èspuntata la tag blu di “Jsc”,mentre in piazzale Libia ilgraffitaro “Reno” ha lasciatola sua firma sulla parte bassadi un tronco piazzato al cen-tro dei giardinetti pubblici.In via Licata, infine, un altroplatano è stato imbrattato dauna sigla indecifrabile sebbene scritta acaratteri cubitali.

I primi tre casi di writers “verdi” sonostati segnalati ai vigili dal comitato diquartiere di viale Abruzzi, che da oltre unanno sta portando avanti l’operazione

“Muri puliti”: pennello in mano e un col-po di vernice appena compare un nuovoscarabocchio in zona. Sui tronchi deglialberi, però, i solventi utilizzati per can-

cellare le scritte potrebberointossicare seriamente lepiante. «L’inciviltà di quea-sti vandali non conosce li-miti» dice Fabiola Minoletti,portavoce del comitato.«Stufi dei soliti bersagli, nestanno cercando di nuovida colpire».

Appena ricevute le segna-lazioni dei cittadini, l’asses -

sore all’AmbientePaolo Massari ha in-terpellato i botanicidel Comune. «For-

tunatamente questo tipo di graffiti nondovrebbe danneggiare la corteccia» os-serva Massari. «Si tratta comunque diuna forma di vandalismo verso la qualefaremo più attenzione». Stessi writer estesse pene: chi imbratta un albero ri-

schia fino a sei mesi di galera, come i redelle bombolette da parete. Riccardo DeCorato, vicesindaco e assessore alla Sicu-rezza, è allertato: «Se pensano di cavar-sela con poco, si sbagliano di grosso. Liperseguiremo allo stesso modo dei graf-fitari di stabili». Ovvero grazie ai blitz delNucleo decoro urbano della polizia loca-le, i 16 uomini in borghese che ogni not-te setacciano la città in cerca dei wri-ters.

Oltre agli alberi, tra l’altro, negli ultimigiorni sono state battezzate dai graffitarianche numerose auto parcheggiate aibordi delle strade. Un altro fenomenoche preoccupa l’amministrazione, chenegli ultimi due anni ha investito 25 mi-lioni di euro nella lotta agli scarabocchi.Parcheggi la macchina sotto casa? Ilmattino dopo trovi la carrozzeria rico-perta di scritte multicolori. «Si rischianotensioni e problemi di ordine pubblico»conclude Massar. «Finora nessun mila-nese ha sporto denuncia per i graffiti sul-le auto, ma potrebbe succedere presto».

COME NUOVI

I “Bagni misteriosi” vennero rea-lizzati nel 1973, in occasionedell’inaugurazione della Quindice-sima edizione della Triennale,dall’ingegner Giulio Macchi in de-licata pietra di Vicenza su progettodi Giorgio De Chirico. Dopo anni didegrado, sono tornati all’anticosplendore Fotogramma

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46 Martedì 6 aprile 2010

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47Martedì 6 aprile 2010

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::: le lettere

TuttoMilano

Le lettere via e-mail vanno inviate a: [email protected] sottolineando nell’oggetto: “lettere a LiberoMilano”.Via posta vanno indirizzate a: LiberoMilano - viale L. Majno 42 - 20129 Milano; via fax al n. 02.999.66.227.

Vi invitiamo a scrivere lettere brevi. La redazione si riserva il diritto di tagliare o sintetizzare i testi.

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Domani■ AMPERE - Via Ampère - zona 3

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■ CESARIANO - Viale Elvezia - zona 1

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■ SAN MARCO - Via San Marco - zona 1

■ SEGNERI - Via Segneri-Via Reccaro - zona 6

■ TONEZZA - Via Tonezza - zona 7

■ TRAVERSI - Via F.lli Antona Traversi - zona 8

■ UNGHERIA - Viale Ungheria - zona 4

■ VAL MAIRA - Via Val Maira - zona 9

Chiusura al traffico: corso di Porta Vittoria (tratto da via F.Sforza a via Fontana): chiusura al traffico della carreggiatariservata ai mezzi pubblici, ad esclusione dei tram, per disse-sto della pavimentazione in prossimità dei binari tranviari.Ripercussioni sulla circolazione con incolonnamenti anche incorso XXII Marzo e in piazza V Giornate.sottopasso ferro-viario Lunigiana - Brianza: chiuso al traffico in direzione viaM. Gioia in orario notturno dalle ore 22.00 alle ore 06.00,per 2 settimane, dal lunedì al venerdì, per lavori di riqualifi-cazione.via Patroclo all'intersezione con via Achille: chiusu-ra al traffico in direzione Autostrade Nord per lavori A2ATeleriscaldamento. Durata prevista dei lavori 45 giorni.Itinerario alternativo Via Pinerolo - Via Ippodromo. via SanBernardo (tratto dal quartiere Chiaravalle al confine colcomune di San Donato): chiusura al traffico della carreggia-ta in entrambi i sensi di marcia per cedimento del muro disostegno. Durata del provvedimento 90 giorni. via PaoloSarpi (tratto da l.go Gadda a via Lomazzo e da via Rosminia via Niccolini): chiusura al traffico veicolare per lavori di

riqualificazione e posa nuova tubazione acqua potabile(MM). Durata prevista sino al 15 Aprile 2010.Traffico difficoltoso in: sottopasso ferroviario Pergolesi -Tonale: traffico difficoltoso direzione via M. Gioia per lavorifognatura. Durata prevista dei lavori sino al 9 Aprile 2010.viale Coni Zugna x via Solari: traffico difficoltoso per lavoriATM di sostituzione binari tranviari. corso Buenos Airesdirezione centro: restringimento della carreggiata nel trattotra via Boscovich e via San Gregorio per lavori di riqualifica-zione. Durata dei lavori 45 giorni. via Palmanova: trafficodifficoltoso con restringimento delle carreggiate in prossimi-tà della rotatoria con S.S. 11 Padana Superiore per lavori diristrutturazione stradale. via Moscova x corso di PortaNuova: traffico difficoltoso per cedimento della carreggiata.Attenzione: Si comunica che nei giorni 6, 7 e 8 aprile,con orario 21.00-6.00, verranno chiusi al traffico perlavori il cavalcavia del Ghisallo in direzione centro e ilviale De Gasperi, carreggiata direzione centro città, neltratto tra piazza Kennedy e viale Renato Serra.

LAVORI IN CORSO

FARMACIE

(dalle ore 8,30 alle ore 21,00)

■ CENTRO (Zona Duomo, P. Volta, Garibaldi,Monforte, Lamarmora, Carrobbio, Magenta):v. Ausonio, 19; v. Bigli, 28; v. Cordusio, 2; c.soGaribaldi 83/85. ■ NORD (Bovisa, Affori, Niguarda, Greco,Quarto Oggiaro, Staz. F.S. Garibaldi): p.zaGasparri, 9; v. Arnaldo da Brescia, 1; v. delleAnde, 5; v. A. Da Brescia, 1; v.le Suzzani, 155;v. Lessona, 55.■ SUD (Ticinese, Vigentina, Rogoredo,Barona, Gratosoglio): v. Lomazzo, 44; v. Serra,52; p.za Costantino, 1; v. Castelmorrone, 6.■ EST (Venezia, Vittoria, Romana, Loreto, CittàStudi, Lambrate, Ortica, Forlanini, Mecenate):l.go Murani, 2; c.so Buenos Aires, 55; v.Petrocchi, 21; v Ampere, 87; v. Schiaparelli, 4;p.za della Repubblica, 32; v. Crema, 17; v.Monte Suello, 1; v. Sulmona, 23; v. Boifava, 31;v.le Umbria, 109; v. Scheiwiller, 2.■ OVEST (Lorenteggio, Baggio, Sempione, S.Siro): v. dei Fiordalisi, 2; v. Rimini, 29; v. delleForze Armate, 44; v. Altamura, 20; v. Cherubini,2; p.za Vesuvio, 14.

(dalle ore 21 alle ore 8,30)

v. Boccaccio, 26; p.za Duomo, 21; p.za CinqueGiornate, 6; c.so Magenta, 96; p.za S. MariaBeltrade, 1; p.za Clotilde, 1; p.le Sempione, 8; v.leZara, 38; v.le Testi, 90; Ripa Ticinese, 33; StazioneCentrale (Gall. Delle partenze); Stazione Garibaldi;v. Stradivari, 1; c.so Buenos Aires, 4; v. Celentano, 1;v.le Lucania, 6; v. Boifava, 31/b; c.so S. Gottardo, 1;v. Lorenteggio, 208; v. Buonarroti, 5; v. Canonica,32; v. R. Di Lauria, 22; v Vigevano, 45; v.le Ranzoni,2.

NUMERI UTILISoccorso pubblico - polizia........................113Carabinieri ................................................112Vigili del fuoco..........................................115Emergenza medica ....................................118Corpo forestale dello stato......................1515Guardia di Finanza .................117 (02.62771)Vigili urbani......................................02.77271PRONTO SOCCORSOGuardia medica................................02.34567Fatebenefratelli ............................02.6363469Policlinico.........................................02.55031San Carlo ...........................................02.4022San Paolo...........................................02.8184San Raffaele.....................................02.26431ASSISTENZAAlcolcorrelati ..............................02.33029701Antiveleni...................................02.66101029Anziani.......................02.8911771/89127882Handicap...............02.88463050/02.077/078Odontoiatrica ............................02.66982478Ortopedica-Traumat. .....................02.582961Ostetrica ..........................................02.57991Pediatrica ...................02.3119233/33100000Psichiatrica .................................02.58309285Tossicodipendenza .....................02.64442452Ustioni .....................02.64442381/64442625TELEFONI UTILICittadinanzattiva........................02.73950559Lac Lombardia ...........................02.58306583Linea Amica (ore 20-24)............02.39325273Sordomuti DTS. .........................02.48204247SOS Usura. ................................02.72022521Tel. Amico Milano Sud...............02.48203600Tel. Donna .................................02.64443043Telefono Azzurro...................................19696Telefono Azzurro (per i maggiori di 14 anni) ...........051.481048Trib. diritti del malato...................02.7389441Voce Amica................................02.70100000Linea Verde Droga.......................800.458854Alcoolisti Anonimi ........................02.3270202Tel. Blu Sos Consum. .................02.76003013Telefono amico ..........................02.55230200ENPA Milano..............02.9706421/97064230Ass. Consumatori.......................02.36599999SERVIZI PUBBLICIComune............................................02.02.02Anagrafe servizio tel. ...................199.199600Servizio sociali Milano..................800.777888Multe e tasse comunali ................800.851515GAS ...................................................02.5255Elettricità AEM ...................................02.2521Elettricità ENEL.................................02.23201Acquedotto................................02.84772000AMSA ..........................................800332299TRASPORTIATM ............................................800.808181Ferrovie Nord Milano.......................02.85111Trenitalia .............................................892021Radio Bus...................................02.48034803Aeroporto Malpensa..................02.58583218Aeroporto Linate..........................02.7382787Aeroporto Orio al Serio................035.326323Malpensa Express ........................199.151152Trasporto Orio al Serio....................86464854Taxi Numero Unico .......................848814781Radio Taxi Milano ..............................02.8585Radio Taxi Milano ..............................02.6969Radio Taxi Milano ..............................02.4040Radio Taxi Malpensa....................800.911333ACI - Soccorso Stradale ......................803116BENZINAI NOTTURNIViale Marche 32.......................dalle 22 alla 1Piazzale Accursio ......................dalle 22 alle 7Viale Liguria 12 ........................dalle 22 alle 7Piazzale Baracca .......................dalle 22 alla 1Viale Certosa 228 .........................fino alle 23

Turno notturno

Turno diurno

Agenda

POZZANGHERE

Comune e cittadini:insieme si migliora

Grazie dottor Besana, per quelloche avete fatto riguardo alla miasegnalazione sui “laghi” in piaz-za Argentina. Già nella mattina-ta della pubblicazione della stes-sa su Libero, i tecnici hanno fattoil primo sopralluogo, garanten-do un rapido intervento. Giusta-mente lei ha scritto che le stradedi Milano sono lunghe migliaiadi chilometri. Sicuramentel’amministrazione comunaleavrà il suo bel daffare. Ma, grazieanche ai cittadini che la spro-nano, si impegnerà maggior-mente per risolvere i problemi.

Angelo Giovanni Bertoe.mail

A PASQUETTA

Quanti intoppi“anti-turisti”

Caro Besana, sono appena rien-trato da un giretto in centro perPasquetta. Purtroppo, devo cri-ticare la gestione dei turisti a Mi-lano. Tutti si lamentano del fattoche la nostra città venga un po’ignorata dai visitatori. In parte èvero, e sicuramente c’entra il fat-to che l’amministrazione non liconsidera una ricchezza. Unesempio pratico: ieri dopo pran-zo arrivo in Stazione Centrale escendo in metropolitana. Nonho il biglietto e provo a com-prarlo: la biglietteria è chiusa (aPasquetta!) e quelle automati-che non accettano monete(complimenti!). Prima di pian-gersi addosso, forse converreb-be migliorare queste piccole co-se...

Lorenzo RondòMilano

DEGRADO

Le tangenzialidimenticate da tutti

Proprio in questi giorni di va-canza sono visibili i segni tan-gibili del degrado, in particolaresulla tangenziale tra le uscite diRozzano-Assago e Settimo Mi-lanese e sulla tangenziale Ovest:spazzatura e schifezze varie ab-bondano nelle banchine latera-li, a quando una pulizia manua-le?

Christian RomanoMilano

Giovanni Allevialla chitarra

LIVE La musica di Giovanni Allevirivisitata alla chitarra. È la scommes-sa di Roberto Fabbri, compositore echitarrista classico romano moltoapprezzato all'estero che questa seraalle 21 al Blue Note presenta la sua“Fantasia”, mix di sei brani del piani-sta marchigiano, oltre a suoi 14 pezzioriginali. Biglietti: 23 euro.

___________________________Questa sera, Blue NoteVia Borsieri 37, 23 euro

Le “Metamorfosi”di Beccari

PERSONALE La Mc2 Gallerypresenta il debutto milanese di GianLuca Beccari. L'artista ferrarese èprotagonista di “Mutazioni”, instal-lazione che mescola scultura e videoarte ispirandosi alle “Metamorfosi”di Ovidio. Inaugurazione stasera alle18, fino al 24 aprile da martedì a ve-nerdì, 10-13 e 15-19. Ingresso libero.

___________________________Fino al 24/04, Mc2 GalleryVia Col di Lana 8, ingresso libero

Divina Commediain salsa rock

MUSICAL Dopo lo straordinariosuccesso del tour nei palazzetti dellosport, il musical kolossal “La DivinaCommedia”sbarca nei teatri. La rivi-sitazione pop-rock del capolavoroassoluto della letteratura mondialefirmato da Dante Alighieri è in scenafino al 18 aprile al Nuovo, alle 20.45(festivi alle 16): dietro le quinte ci so-no assi del genere come il registaMaurizio Colombi e il mago degli ef-fetti speciali Carlo Rambaldi, mentrele musiche sono del sacerdote Mar-co Frisina. Biglietti: 45/34 euro.

___________________________Fino al 18/04, Teatro NuovoPiazza San Babila, 45/34 euro

La scandalosa “Lulù”ritorna alla Scala

LIRICA A 31 anni dall’ultima ap-parizione alla Scala, con la direzionedi Boulez, “Lulù”torna al Piermarini.La scandalosa eroina di Berg sarà inscena fino al 30 aprile, alle 19.30, in-terpretata dalla soprano americanoLaura Aikin. La direzione musicale èdi Daniele Gatti, la regia di PeterStein. Biglietti: 187/12 euro.

___________________________Fino al 30/04, Teatro alla ScalaPiazza della Scala, 187/12 euro

Franca Valerimamma asfissiante

COMMEDIA Franca Valeri, im-perturbabile, ossessiona il figlio Ur-bano Barberini per corrispondenza:è la commedia tagliente ed ironica“Oddio mamma” di di Sam Bobrick& Julie Stein, fino al 25 aprile al SanBabila, alle 21 (sabato anche alle 16,domenica alle 15.30) per la regia diDaniele Falleri. Biglietti: 34/24 euro.

___________________________Fino al 25/04, Teatro San BabilaCorso Venezia 2, 34/24 euro

MILANO E LOMBARDIA

Un consiglio ad Atm:tessere magnetiche al posto dei carnet

Qualche giorno fa, per andare a lavoro, decido diprendere la metropolitana al posto della bicicletta emi reco a Sant’Ambrogio. Ho in tasca un carnet da 10viaggi che uso nelle occasioni d’emergenza. È leg-germente piegato, ma non è un problema, pen-so. Arrivo al tornello della metropolitana,inserisco il biglietto che viene però vie-ne risputato. Faccio il giro di tutti gliingressi ma niente da fare: nonriesco ad entrare. Vado allora nel-la gabbietta dell’operatore Atm,che mi controlla il biglietto e miconferma che, essendo rovina-to, devo farmelo cambiareall’Atm Point. Con disappunto,vado (a piedi) in Duomo. Appenaarrivata, trovo un addetto Atm mol-to gentile che prende il numero d’at -tesa al mio posto e mi consegna un mo-dulo da compilare, con tanto di numero dicarta d’identità (addirittura, per un biglietto di carta).Dopo un’ora e mezza di attesa, sbuffando, arrivo allosportello. L’addetto, molto più brusco, mi prende ilcarnet e me lo cambia con un altro. A me bastavano iquattro biglietti mancanti, ma l’operatore mi dice chenon c’è alternativa. Devo accettare un nuovo carnetpagando 5 euro e passa per i viaggi in aggiunta. Spesa

risibile, vero, ma per me è una beffa. Devo anchepagare per una mancanza di Atm? Mancanza, sì, per-ché il carnet era leggermente piegato, non certo ro-vinato. A questo punto mi chiedo: perché in questi

casi non si evita il percorso kafkiano negli AtmPoint, autorizzando gli operatori di ogni

stazione della metro ad effettuare icambi? E soprattutto perché non si

introducono tessere magnetichericaricabili? Si eviterebbero file,scocciature e trafile varie.

Federica VanniMilano

risponde Renato Besana

Cara Vanni, l’idea delle tesserea scalare ricaricabili è ottima e in

alcune capitali europee funziona datempo. Per attuarla anche da noi biso-

gnerebbe però adattare anche i tornelli, o pre-vedere ingressi appositi, il che comporta costiche Atm non è evidentemente intenzionata asobbarcarsi. Ma semplificare le procedure peril cambio dei biglietti danneggiati sarebbesemplicissimo; a impedirlo ci sarà qualche in-fernale codicillo sindacal-burocratico.

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48 Martedì 6 aprile 2010

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49Martedì 6 aprile 2010METROPOLI

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Cassina

La sinistra “bio” fa strage di pioppiL’ex sindaco del Pd decide il taglio di 180 piante secolari, la nuova giunta leghista ha le mani legate

SAN DONATO

Dopo vent’anninuovo palazzodel marchio Eni

Dopo oltre 20 anni, Eni tornasul territorio di San Donato.Costruirà il suo sesto palazzo,tra via De Gasperi e Ravenna.Un investimento che frutteràal Comune più di 20 milioni dieuro destinati a migliorareservizi ed infrastrutture.Un ritorno al passato quellodel colosso petrolifero che hada sempre nella cittadella fon-data da Enrico Mattei il suoquartier generale. La conven-zione firmata col Comune pre-vede la valorizzazione diun’area dedicata al terziariocon una dotazione di opere diurbanizzazione di primo livel-lo, per una superficie di circa7mila metri quadrati, a cui siaffiancherà un’altra area da44mila metri quadrati. Due-mila metri verranno destinatiad aree verdi e nuovi parcheg-gi e a Monticello un’area agri-cola da 150mila metri quadra-ti sarà restituita alla cittadi-nanza. Per finire, Eni sborseràanche un milione e mezzo dieuro per ristrutturare il centrosportivo di Metanopoli.«Nuove prospettive occupa-zionali sono all’orizzonte» af-ferma il sindaco di San Dona-to, Mario Dompè. «L’investi -mento che Eni realizzerà con-tribuirà a ricreare quel livellodi eccellenza che ha caratteriz-zato la nostra storia recente».I lavori inizieranno l’annoprossimo e il progetto miglioreEni lo sceglierà con un concor-so internazionale. «Guardan-do al futuro - conclude il primocittadino - siamo convinti chequesta collaborazione contri-buirà a rendere la nostra cittàun esempio nell’ambito ener-getico».

F. ARN.

::: FABRIZIO ARNHOLD

CASSINA

Abbattuti. Il tronco èstato tagliato alla base. Unodopo l’altro. Un vero e proprioscempio. Così sono scomparsi180 pioppi secolari, nella zonadella cascina Malachina, a ri-dosso della frazione diSan’Agata. Una guerra che si ècombattuta a suon di cartebollate e autorizzazioni mache alla fine ha visto cadere aterra tutti i tronchi che da se-coli rendevano quella zona lapiù suggestiva della frazione.

Non c’è stato niente da faree la firma che ha autorizzato iltaglio degli alberi è quelladell’ex sindaco di centrosini-stra, Simona Ginzaglio. Unabeffa che l’attuale ammini-strazione targata Lega non èriuscita ad evitare. I proprieta-ri dell’area hanno impugnato idocumenti, perfettamente inregola, e grazie al nullaosta ri-lasciato nel 2008 dal ParcoSud, hanno dato mandato aduna ditta specializzata di can-cellare il filare di pioppi. Certo,a spulciare bene tra le righe,l’impegno della proprietà èquello di «ripiantumare il fila-re con essenze simili». Pro-spettiva, tra l’altro, che rendeancora più incomprensibile lascelta di fare piazza pulita eabbattere gli alberi.

Quasi scontato l’infuriaredella polemica. Residenti e cit-tadini «indignati per un’ope -razione che cambia il panora-ma del paesaggio drastica-mente». Ma, ovviamente, laquerelle infiamma anche ilversante politico. Il primo agridare allo scandalo è statoMarcello Novelli, consiglierecomunale della lista civicaProgetto Cassina, vicina al Pd.Lo zelante consigliere ha im-mediatamente scritto in Co-mune, chiedendo spiegazioniin merito al disastro ecologico.Peccato, però, che l’autorizza -zione al taglio dei pioppi erastata rilasciata propriodall’amministrazione prece-

dente, di cui anche lui facevaparte.

Una levata di scudi che faquasi ridere, se non fosse per ipoveri pioppi che per tornare«agli antichi splendori», do-vranno attendere qualche de-cina d’anni. La replica dell’as -sessore all’Ecologia, EmilioCalabretta, ricostruisce nel

dettaglio la vicenda. «In data 2dicembre 2008 – si legge inuna lettera a firma dell’asses -sore – è stato rilasciato il nul-laosta per il taglio di 200 piop-pi, a condizione che le altrepiante presenti siano salvate.E si dovevano, inoltre, sceglie-re altre 200 piante tra pioppi,querce, aceri o carpini bianchi

da ripiantumare e seguire finoal loro completo attecchimen-to nel terreno». L’amministra -zione ha cercato, per dirla tut-ta, di ostacolare il taglio, chie-dendo di presentare docu-menti in municipio. «Il 22marzo – scrive l’assessore Ca-labretta – è stato emesso unprovvedimento di sospensio-

ne. Il giorno seguente, però, laditta incaricata al taglio ha co-municato che avrebbe iniziatole operazioni». Al Comunenon resta che verificare l’effet -tivo reintegro di nuove piante,al posto dei quasi 200 pioppi,fatti pezzi senza che nessunoabbia capito davvero il moti-vo.

San Donato Milanese

«Nostro fratello è malato»: due rom truffano anziano::: FLAVIA MAZZA

SAN DONATO MILANESE

«Nostro fratello è molto malato. Habisogno continuo di cure, noi vorremmoaiutarlo ma non riusciamo a farlo abba-stanza». Dicevano così due romeni a unanziano signore di San Donato Milanese,una persona mite, sempre pronta ad aiu-tare chi vede in difficoltà.

Ma era tutto falso. E ora i romeni sonostati denunciati con l’accusa di truffa. Lastoria è di quelle che non lasciano indif-ferenti. I romeni sono due ventenni che,pur di stare in Italia, si arrangiano senza

farsi troppi scrupoli. L’anziano signore èinvece un settantatreenne conosciuto datutti come una brava persona.

Il caso vuole che i tre si conoscano. Abi-tano vicino: in via Agadir a San DonatoMilanese. Forse è la fama di quest’uomo afarli avvicinare proprio a lui. Siamoall’aprile 2009. Gli spiegano subito che unloro fratello, che è rimasto in Romania, hauna malattia degenerativa. Ha bisogno dicontinue cure e loro sono disperati, nonsanno come fare. Detto fatto, non solol’uomo tirerà fuori la prima goccia di unlungo stillicidio di denaro “reclutandoli”anche per delle piccole commissioni, co-

me andare a fare la spesa per lui, aiutarloa preparare il cibo un giorno che non stabene, e così via. Quasi per non far pesarel’aiuto.

Condotta nobile ma non certo ricam-biata. Di cento euro in cento euro, infatti,in un solo anno all’uomo, che vive di pen-sione, vengono sottratti quattromila euro.Moltissimo per lui. Fino a quando, grazieal cielo, ad un certo punto si insospetti-sce. E dice tutto ai carabinieri di zona. Po-che indagini e i due vengono smaschera-ti: l’illecito accreditamento di denaro èevidente. Il blitz dei militari la scorsa not-te.

ECOLOGISTI A PAROLE

L’immagine dei 180 pioppi se-colari abbattuti dice più di tanteparole. Gli alberi, che si trova-vano nella zona della cascinaMalachina, vicino alla frazioneSant’Agata, sono stati tagliatinonostante le proteste dei re-sidenti. Arnhold

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50 Martedì 6 aprile 2010

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51Martedì 6 aprile 2010LOMBARDIA

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Como

Allarme PdL sul lago«La Lega ci sorpassa»Bruni preoccupato: noi litighiamo, loro prendono i voti

::: MARIO ALEMAGNA

COMO

Como roccaforte delPdL? Forse non per molto an-cora. A ipotizzare che il partitodi Berlusconi possa essere sor-passato dalla Lega Nord è statolo stesso sindaco del capoluogolariano, Stefano Bruni, che do-po il risultato elettorale ha lan-ciato un monito: «Se nel PdL sifanno bisticci la Lega andràsempre più su».

Del resto il risultato uscitodalle urne delle regionali fa bentemere una continua ascesa delCarroccio che ha dimostrato disapere raccogliere e rubareconsensi in tutte le direzioni:33,3% dei voti a livello provin-ciale contro il 33,46% del Pdl.Praticamente un pareggio. Ildato comasco ha registrato ilsuccesso leghista, maggiore ad-dirittura di quello varesino, do-ve il partito di Bossi ha preso il29,98%.

Solo le amministrative del2012 diranno se la Lega può ar-rivare a governare Como. Quel-lo che è certo è che il popolo pa-dano sta pensando seriamentedi esprimere un candidato allacarica di sindaco. A suo favore,da una parte, il calo di popola-rità del sindaco Bruni e del Pdl(giunti al settimo anno e mezzodi amministrazione), dovuto adiversi pasticci, tra cui il “mu -

VARESE

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CREMONA

Il Carroccio vuol cacciareil suo assessore “ribelle”

CREMONA La festa della Legaper l’avanzata elettorale anchenella Bassa non solo è già finita,ma potrebbe trasformarsi in un”funerale” politico per uno deisuoi leader: l’assessore comu-nale Claudio Demicheli (Rap-porti con le periferie). Una partedel Carroccio preme sul sindacoOreste Perri perché gli revochile deleghe e lo sostituisca conl’ex segretario provinciale Ales-sandro Carpani, candidato alleregionali. Ma Demicheli, fortedell’appoggio di una parte delpartito, sta tenendo duro.Per il Pirellone correvano il cre-monese Carpani e il cremascoGeremia Milanesi. Carpani (purnon essendo stato eletto) l’haspuntata per una manciata divoti, ma i suoi sostenitori dico-no di avere le prove che spezzo-ni cremonesi della Lega, guidatida Demicheli, hanno appoggia-to lo “straniero”Milanesi sotto ilTorrazzo. La faida delle prefe-renze si intreccia con la polemi-ca tra Demicheli e i dipendenticomunali: «Sono di sinistra», hatuonato l’assessore. La partedella Lega a lui contraria non ha

gradito e spera che Perri lo ri-muova.Stando al PdL, il piano sarebbegià pronto: fuori Demicheli,dentro Carpani. «Non sappia-mo ancora quale sarà la decisio-ne del sindaco, né se ci sarannoprovvedimenti da parte del par-tito - commenta Jane Alquati,commissario della Lega e antiDemicheli, oltre che assessorecomunale -. Un avvicendamen-to tra assessori mi sembra pre-maturo ma nomi validi ne ab-biamo». Perri prende tempo:«Le affermazioni di Demichelisono state uno choc ma è anchevero che sinora ha fatto moltecose buone. Spero che tutto sichiarisca».Lui, Demicheli, preferisce noncommentare e aspetta l’assem -blea dei militanti, convocata perdopodomani. C’è aria di resa deiconti. L’ex segretario del Car-roccio, Dario Arrigoni, espulsoalcuni mesi fa dal partito, si go-de lo spettacolo. «Il film è sem-pre lo stesso: ogni volta chequalcuno diventa scomodo, lo sifa fuori». Demicheli tocca ferro.

G. BAZ.

ro” costruito a ridosso del lago.Dall'altra, il Carroccio può

contare su numerosi litigi inter-ni al PdL. L'ultimo, in ordine ditempo, è quello che ha visto l'u-no contro l'altro i due candidatial Pirellone: Giorgio Pozzi eGianluca Rinaldin, che in cam-pagna elettorale non si sono ri-sparmiati, sfoderando colpibassi anche sul piano persona-le. Ora che entrambi sono statieletti, per le due correnti che

rappresentano - Pozzi la cor-rente cosiddetta “ciellina”o“formigoniana”, Rinaldin quel-la “liberal” - si apre un periododi serrato confronto per ridistri-buire pesi e persone, in Comu-ne come nelle aziende parteci-pate dell'amministrazione. In-somma, si respira aria di ten-sione. Cosa che «potrebbe gio-care a nostro vantaggio - fa no-tare il segretario provinciale Le-ga Nord di Como, Leonardo

Carioni - A essere sinceri nem-meno noi speravamo in un cosìbuon risultato alle regionali“comasche”. A Como abbiamopreso il 25% dei voti ma è solo ilpunto di partenza per arrivareal 2012 più forti non solo neinumeri ma anche nella qualitàdelle nostre persone».

E che dire della possibilità diesprimere un proprio candida-to sindaco? «È prematuro – haaggiunto Carioni –, questo tipodi decisioni spettano a Bossi.Prima di prenderle, ad ognimodo, bisognerà riflettere sututta situazione lombarda, ab-biamo un lungo percorso dacompiere. Mi chiedete se la Le-ga sorpasserà il PdL? Dico soloche, chiaramente, se il PdL con-tinuerà a operare male, il no-stro percorso viene accelera-to».

Fontana guida la rivoltadei sindaci anti-tagli

Piazza San Babila si prepara ad accogliere mezzo migliaio disindaci arrabbiati. L’evento, fissato per le dieci di giovedì, ve-drà riunirsi, guidati dal sindaco varesino Attilio Fontana, iprimi cittadini esasperati dal patto di stabilità. Una protestain cui non mancherà una provocazione simbolica: i sindacirestituiranno la fascia tricolore al prefetto. [Ftg.]

MERAVIGLIA S.p.A.

Via G. Deledda, 2 • Bulgarograsso (Co)

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52 Martedì 6 aprile 2010

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53Martedì 6 aprile 2010LOMBARDIA

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Brescia

I ristoranti contro “sagra selvaggia”Quasi 1.500 manifestazioni nel 2009. Confesercenti: «Ci rubano i clienti, serve un albo»::: BEATRICE RASPA

BRESCIA

Vade retro, sagra. Che siadella salamella, del porcello o delchiodino, poco conta. E non im-porta nemmeno se ad organiz-zarla sono il parroco, gli alpini o ilComune. La festa popolare pereccellenza, quella dove si sgomi-ta in allegria per accaparrarsil'assaggio e il bicchiere, ai risto-ratori non va giù. Quantomenoagli associati di Confesercenti eFiepet (Federazione italianaesercenti pubblici e turistici)che, preoccupati per le 1.594 sa-gre del 2009 nel Bresciano (dura-te 5.804 giorni), hanno chiestouna mano al Pirellone per porreun limite a “sagra selvaggia”.Motivo: c'è la crisi, la gente parevada meno al ristorante.

Il resto lo fanno le occasioni dimangiare in strada: “La prolife-razione di iniziative di circoliprivati e pubblici, Proloco, ora-tori e comitati negli ultimi anniha assunto in Lombardia il ca-rattere di offerta commercialepermanente – si legge in un do-cumento diffuso dai ristoratori -tale da rendere assai precaria,soprattutto in estate e nei fine-settimana, l'attività della ristora-zione lombarda”. Insomma, lafesta della salsiccia ruberebbeclienti a trattorie e ristoranti,provocandone un tracollo degliaffari.

Di qui l'idea di chiedere al Pi-rellone un giro di vite e una sortadi albo delle feste autorizzate,obbligate a somministrare soloalcuni prodotti. Una bozza di re-golamento – presto oggetto diuna petizione tra gli apparte-nenti alla categoria – che si basasu un'idea di fondo: stesse rego-le per tutti. Ovvero: orari e nor-me igieniche stringenti da ri-spettare, autorizzazioni da pa-gare, assicurazioni da stipulare.In particolare, nelle intenzioni diConfesercenti, gli aspiranti pro-motori di sagre dovrebbero bus-sare al Comune 90 giorni prima,disporre di certificato d’idoneitàHaccp, avere a disposizione nonpiu' di tre giorni ciascuno, assi-curare gli addetti a cibi e bevan-de. E ancora: dovrebbero esserein regola con le polizze anti-in-fortuni (anche per gli avventori,ndr), esporre prezzi e pagare ta-riffe di occupazione di suolopubblico e di igiene ambientale.

Per l'assessore al Commerciodel Comune di Brescia MaurizioMargaroli (PdL), già al centro di

polemiche con altri ammini-stratori per la promozione di sa-gre molto riuscite (vedi quelladella pizza l'estate scorsa), è unaassurdità: «E la fiera del fiore nonfa concorrenza ai negozianti? Èla legge del mercato: ognuno va

dove preferisce. Quanto alla sa-gra, è una occasione di aggrega-zione importante soprattuttoper gli anziani o per chi non sa-prebbe dove andare. Un targetdiverso dai frequentatori di ri-storanti. E chiunque fa le cose a

norma può farle”. Molto criticoanche Marco Stellini di “BresciaIn”, storico organizzatore di ta-volate in centro, pronto a chie-dere un referendum qualorapassasse una legge: «Ridicolo»taglia corto. «Forse a Confeser-

centi, associazione di sinistra,dimenticano che la sagra è pro-prio una invenzione della sini-stra. E ora vogliono chiedere bal-zelli e certificati alla nonna che fala torta per la festa dell'orato-rio».

CAMPODOLCINO (SO)

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Si ferma il trenino, gli sciatori tutti in busCAMPODOLCINO (SO) Un guasto tecnico ferma la funicolare cheda Campodolcino porta a Madesimo e Motta: tutti in pullman. Tre-nino fuori uso fino a domenica 18 aprile, ultimo giorno di apertura.E se la notizia non è delle migliori per gli sciatori, costretti ad adat-tarsi al mezzo alternativo, è certo peggiore per la funicolare Sky

Express che per quest’anno ha cessato l’esercizio. Senz’appello lasentenza dei tecnici della società che gestisce gli impianti di risalita:il danno non è riparabile in tempi brevi. La struttura, bloccata giànei giorni scorsi, garantirà il trasporto grazie ai bus-navetta, conpartenza nel piazzale della funicolare dalle 8 alle 18. [Rigamonti]

Brescia

Tra un anno il Garda ciclabile: 141 chilometri di piste::: BRESCIA

Il lago di Garda diventa un polo per ilcicloturismo internazionale. Da anni l'as-sessore provinciale ai Lavori pubblici Mau-ro Parolini (PdL) sta lavorando a questo tra-guardo: trasformare il Benaco in un com-prensorio di piste ciclabili tra i più estesid'Europa, capace di richiamare non solofamiglie habituées della gita fuoriporta do-menicale su due ruote ma anche viaggiatoriche si spostano in bicicletta per periodi lun-ghi.

A progetto ultimato (i lavori dovrebberoterminare tra un anno) la ciclo-rete saràestesa per 141 chilometri e sarà costata cir-ca 38 milioni. «Il Basso Garda e il collega-

mento per Brescia sono già realizzati» spie-ga Parolini (neo-eletto in consiglio regiona-le, ndr). «Ora si metterà mano soprattuttoalla zona dell'alto lago». Obiettivo finale:«Rendere possibile una pedalata non stopfino al Trentino, dove pure la rete ciclabile èben sviluppata» continua l'assessore. «Unitinerario suggestivo che piacerà ai 12 mi-lioni di cicloturisti europei che decidono ditrascorrere una vacanza di almeno una set-timana in bici».

A disposizione, percorsi alla portata ditutti - non particolarmente impegnativi,quindi - che si snodano tra colline e pano-rami mozzafiato a picco sul lago. L'agendaè fitta: sono in via di definizione le gare perl'affidamento dei lavori di due porzioni di

piste a Limone, 5 km dalla località Reamolalle gallerie a sud (1,3 milioni) e 4 chilometria Tremosine e Tignale (2,4 milioni). Cantie-ri al via anche per realizzare un tratto di pi-sta a Toscolano, tra la cartiera e il porto.

Sono ancora da appaltare, invece - masono già stati finanziati - altri lotti a Gargna-no e tra Limone e Campione nord. Stannoper essere completati, quindi, i collega-menti in Valtenesi, tra le colline moreniche:da Salò a Moniga e Maguzzano (374milaeuro), da Lonato a Castiglione delle Stivie-re, nel Mantovano (900mila euro della Re-gione). E ancora: da Campoverde a Pue-gnago (800mila euro) e 20 km tra i laghettidi Sovenigo e Lonato (800mila euro).

B. RAS.

OFFLAGA (BS)

Due arrestiper ketaminaal rave party

OFFLAGA (BS) Nel pienosvolgimento di un «RaveParty» a Offlaga, in provin-cia di Brescia, i Carabinieridella Compagnia di Verola-nuova, coadiuvati per i con-trolli dal personale dei Nas edalla Siae, sono entrati al-l'interno di un capannoneartigianale dove era in corsola festa ed hanno arrestatoun giovane 27enne di Geno-va e un 31enne milanese,per detenzione ai fini dispaccio di stupefacenti.I due erano in possesso diventi grammi di stupefa-cente ketamina e 200 euro,frutto dello spaccio.Inoltre sono stati segnalatialla Prefettura un giovanetrovato in possesso di duegrammi di hashish per usopersonale e deferito all'au-torità giudiziaria e un 27en-ne per guida in stato di eb-brezza. Gli arrestati sonostati condotti presso la casacircondariale di Brescia.

G. MIG.

PEGOGNAGA (MN)

Donna mortae tre feritiin un incidente

PEGOGNAGA (MN) Una per-sona è morta e altre tre sono ri-maste ferite in maniera nongrave in un incidente stradaleaccaduto ieri poco prima delle13 tra i Comuni di Pegognaga eSan Benedetto Po, nel Manto-vano. Giulia Troisi, 54 anni,era al volante della sua FiatPunto e proveniva da una stra-da secondaria.Giunta ad un incrocio per im-mettersi sulla provinciale perSan Benedetto, lo ha attraver-sato senza avvedersi chedall’altra parte sopraggiunge-va un’Alfa Romeo 159, con abordo cinque adulti, dellastessa famiglia, residenti a Mo-glia. L’impatto è stato tremen-do. L’auto della donna, cheviaggiava sola, è finita nel fos-sato. Nell’impatto Giulia Trosiè morta sul colpo. Dei cinqueoccupanti l’altra vettura, duesono rimasti illesi mentre tresono stati medicati negli ospe-dali di Suzzara e Pieve di Co-riano per ferite lievi.

V E N D E S Iappartamenti

Le Case

“Villa Visconti” è nel centro storico di Lesa. Una palazzina dei Primi del Novecento interamenteristrutturata con una particolare attenzione alle rifiniture: soffitti con travi a vista, pavimenti in parquet o cotto. Gli infissi sono in legno e l’impianto diriscaldamento è in regola con le più recenti norme peril risparmio energetico. Ogni appartamento beneficia di un grande terrazzo odi un giardino con una corte indipendente.

Tel. +39 334 7858812 • www.casavisconti.wordpress.com

Il Paese

Lesa sorge in una suggestiva insenatura sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, tra

Arona e Stresa. Si estende tra le rive del lago e le verdi colline del Vergante, con i suoi fitti

boschi di latifoglie, perlopiù castagni, percorse da una buona rete di sentieri agevolmente percorribili.

Un’occasione per facili escursioni alla scoperta di un territorio ricco di natura e di cultura.

Il porticciolo, custodito tutto l’anno, è stato da poco ampliato. Da qui si può partire per andare a

pesca, per gite in motoscafo o in barca a vela.

A 300 metri dal centro del paese si trova lo Sporting Club con un attrezzatissimo Centro Fitness,

appena rinnovato, comprensivo di una Palestra e un Termario con Sauna Finlandese e Bagno turco,

Campi da Tennis estivi ed invernali e Piscina Olimpionica estiva.

Per gli amanti del Golf a 20 minuti di strada si raggiunge il Golf Club Alpino di Stresa, uno tra i più

antichi d’Italia, inaugurato nel 1926.

LAGO MAGGIORE • La tranquillità e il fascino di Lesa

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54 Martedì 6 aprile 2010

ALLA SCALA PIAZZA SCALA - 0272003744

Lulu ore 19.30direttore Daniele Gatti, regia di Peter Stein

ARSENALE VIA C. CORRENTI - 028321999

Riposo

AUDITORIUM DI MILANOL.GO GUSTAV MAHLER - 0283389201-202-203

L’8/4: Stagione Sinfonica ore 20.30Divagazioni sulla musica francese: Bizet, Saint-Saëns, Ravel

CARCANO C.SO DI P.TA ROMANA, 65 - 0255181377

Il 10/4: Il mondo di Annah - Il Musical ore 20.30

CIAK WEBANK.IT VIA PROCACCINI, 4/C (C/O) FABBRICA DEL VAPORE

Il 10/4: Don Giovanni ore 21.00

CRT SALONE VIA DINI, 7 - 0289011644

Il 7/4: Nel Disastro ore 21.00con Caterina Basso, Roberto Castello, Claudia Ca-tarzi, Alessandra Moretti, Mariano Nieddu, StefanoQuestorio, Ambra Senatore, Barbara Toma

ELFO PUCCINICORSO BUENOS AIRES, 33 - 0200660606

Il 7/4: Nel buio dell’America ore 20.30

FRANCO PARENTIVIA PIER LOMBARDO, 14 - 0259995206

Il 7/4 S. Grande: Delirio amoroso ore 21monologo di Licia Maglietta su testi di Alda MeriniL’8/4 S. Anima: Marlene D. The legend ore 20.30

LA SCALA DELLA VITAVIA PIOLTI DE` BIANCHI, 47- 0263633353

Riposo

LIBERO VIA SAVONA, 10 - 028323126

La leggenda di Redenta Tiria ore 21.00di Salvatore Niffoi, con e diretto da Corrado d`Elia

LITTA CORSO MAGENTA, 24 - 028055882

Zio Vanja ore 20.30con P. Bacchetti, G. Callegaro, C. Castelli, E. Ferrari,A. Pierdicca, A. Trapani

MANZONI VIA MANZONI, 42 - 027636901

Il 9/4: Rumors ore 20.45

NAZIONALE PIAZZA PIEMONTE, 12

La bella e la bestia ore 20.30

NUOVO PIAZZA SAN BABILA - 0276000086

La Divina Commedia ore 20.45

OUT OFF VIA MAC MAHON, 16 - 0234532140

Aspettando Godot ore 20.45con Sergio Licatalosi, Francesco Pennacchia, Massi-miliano Poli, Angelo Romagnoli

PICCOLO TEATRO GRASSIVIA ROVELLO, 2 - 848800304

Giusto la fine del mondo ore 19.30di J.L. Lagarce, con R. Bini, M. Giglio, P. Corallo,F. Ciocchetti, B. Rossi, regia di L. Ronconi

PICCOLO TEATRO STREHLERLARGO GREPPI, 1 - 0272333222

L’8/4: Spettacolo della Scuola diBallo ore 20.30

PICCOLO TEATRO STUDIOVIA RIVOLI, 6 - 0272333222

Il 7/4: Iliade. Da Omero a Omeroore 20.30

SAN BABILA CORSO VENEZIA, 2/A - 02795469

Oddio mamma! Un improbabile carteggio ore 21.00con Valeria Valeri e Urbano Barberini

TEATRO CABOTOVIA CABOTO, 2 - 0270605035

Riposo

TEATRO DELLA COOPERATIVAVIA HERMADA,82 - 0264749997 - 026420761

Beyond Therapy - oltre la terapiaore 20.45

TEATRO DAL VERMEVIA SAN GIOVANNI SUL MURO, 2 - 0287905

Il 7/4: Pierrot Lunaire ore 21.00Regia di Sylvano Bussotti. Direttore Yoichi Sugiyama

TEATRO DEGLI ARCIMBOLDIVIA DELL’INNOVAZIONE, 2 - 0236508343

Il 7/4: La Sylphide ore 21.00Primi solisti Nadeida Scepaciova e Dinu Tamazlacaru

TEATRO DERBYVIA PIETRO MASCAGNI, 1 - 0276016352

Riposo

TEATRO LEONARDO DA VINCIVIA AMPÈRE, 1 - 0226681166

Riposo

VENTAGLIO SMERALDOPIAZZA XXV APRILE, 10 - 0229006767

L’8/4: Dixplay ore 20.45di e con Gioele Dix

VERDIVIA PASTRENGO, 16 - 026880038

Riposo

::: TEATRI

::: CINEMA MILANO

LEGENDA: ★ = DA EVITARE ★★ = COSÌ COSÌ ★★★ = BELLO ★★★★ = DA NON PERDERE

ANTEO SPAZIOCINEMA VIA MILAZZO, 9 - 026597732

Il Profeta ★★★ SALA CINQUANTA

Drammatico. Di Jacques Audiard con Tahar Rahim EURO 4,50-7,5015.30-18.30-21.15Il concerto ★★★ SALA CENTO

Commedia. Di Radu Mihaileanu con Aleksei Guskov EURO 4,50-7,5015.00-17.30-20.00-22.30Mine vaganti ★★★ SALA DUECENTO

Commedia. Di F. Ozpetek con R. Scamarcio EURO 4,50-7,5015.30-17.50-20.15-22.30Happy Family ★★★ SALA QUATTROCENTO

Commedia. Di G. Salvatores con D. Abatantuono EURO 4,50-7,5014.50-16.45-18.40-20.40-22.35

APOLLO SPAZIOCINEMA GALL. DE CRISTOFORIS 3 - 02780390

Il piccolo Nicolas e i suoi genitori ★★ SALA GEA

Commedia. Di Laurent Tirard con Kad Merad EURO 5,00-7,5013.00-14.45-16.30-18.20-20.10-21.50Happy Family ★★★ SALA FEDRA

Commedia. Di G. Salvatores con D. Abatantuono EURO 5,00-7,5012.50-14.30-16.20-18.10-20.00-21.50E’ complicato ★★ SALA ELETTRA

Commedia. Di Nancy Meyers con Meryl Streep EURO 5,0015.30Mine vaganti ★★★ SALA DAFNE

Commedia. Di F. Ozpetek con R. Scamarcio EURO 5,00-7,5013.00-15.20-17.30-19.40-21.50Il nastro bianco ★★★ SALA URANIA

Drammatico. Di Michael Haneke con Ulrich Tukur EURO 2,5012.40-15.20-18.10-21.00

ARCOBALENO FILMCENTERVIALE TUNISIA 11 - 0229406054-199199166

Appuntamento con l’amore ★★ SALA 1Sentimentale. Di Garry Marshall con Jessica Alba EURO 4,50-6,0015.20-17.40-20.00-22.20Sul mare ★★ SALA 2Sentimentale. Di Alessandro D’Alatri con Dario FaiellaEURO 4,50-7,5015.00-17.30-20.00-22.30Mine vaganti ★★★ SALA 3Commedia. Di F. Ozpetek con R. Scamarcio EURO 4,50-7,5017.30-20.00-22.30

ARIOSTO VIA ARIOSTO, 16 - 0248.003901

La prima cosa bella ★★★ SALA 1Commedia. Di Paolo Virzi’ con Valerio Mastandrea EURO 6,5015.40-18.10-21.00

CENTRALE MULTISALA VIA TORINO 30/32 - 02874826

Donne senza uomini ★★ SALA 1Drammatico. Di Shirin Neshat con Pegah Ferydoni EURO 4,50-7,0014.30-16.30-18.30-20.30-22.30Il piccolo Nicolas e i suoi genitori ★★ SALA 2Commedia. Di Laurent Tirard con Kad Merad EURO 4,50-7,0014.30-16.30-18.30-20.30-22.30

COLOSSEO V.LE MONTE NERO, 84 - 0259901361-199445668

Happy Family ★★★ SALA VENEZIA

Commedia. Di G. Salvatores con D. Abatantuono EURO 5,00-7,5014.50-16.45-18.40-20.35-22.30Il piccolo Nicolas e i suoi genitori ★★ SALA CANNES

Commedia. Di Laurent Tirard con Kad Merad EURO 5,00-7,5015.00-16.50-18.40-20.30-22.30Mine vaganti ★★★ SALA BERLINO

Commedia. Di F. Ozpetek con R. Scamarcio EURO 5,00-7,5015.15-17.40-20.05-22.30Alice in Wonderland 3D ★★★ SALA SUNDANCE

Fantastico. Di Tim Burton con Mia Wasikowska EURO 9,0015.00-20.10Shutter Island ★★★ SALA SUNDANCE

Thriller. Di Martin Scorsese con Leonardo DiCaprio EURO 5,00-7,5017.10-22.30Colpo di fulmine ★★ SALA LOCARNO

Commedia. Di G. Ficarra, J. Requa con J. Carrey EURO 5,00-7,5015.00-16.50-18.40-20.30-22.30

DUCALE MULTISALAPIAZZA NAPOLI 27 - 0247719279-199199166

Happy Family ★★★ SALA 1Commedia. Di G. Salvatores con D. Abatantuono EURO 4,50-7,5015.00-17.30-20.00-22.30Mine vaganti ★★★ SALA 2Commedia. Di F. Ozpetek con R. Scamarcio EURO 4,50-7,5015.00-17.30-20.00-22.30Alice in Wonderland 3D ★★★ SALA 3Fantastico. Di Tim Burton con Mia Wasikowska EURO 10,0014.30-22.30Dragon Trainer 3D ★★★ SALA 3Animazione. Di Dean DeBlois, Chris Sanders EURO 10,0016.30-18.30-20.30Sul mare ★★ SALA 4Sentimentale. Di Alessandro D’Alatri con Dario FaiellaEURO 4,50-7,5015.00-17.30-20.00-22.30

ELISEO MULTISALA VIA TORINO 64 - 0272008219-199445668

Sul mare ★★ SALA KUBRICK

Sentimentale. Di Alessandro D’Alatri con Dario FaiellaEURO 5,00-7,5015.30-17.50-20.20-22.30Il concerto ★★★ SALA OLMI

Commedia. Di Radu Mihaileanu con Aleksei Guskov EURO 5,00-7,5015.15-17.40-20.05-22.30Io sono l’amore ★★ SALA SCORSESE

Drammatico. Di Luca Guadagnino con Tilda Swinton EURO 5,00-7,5015.00-17.30-20.00-22.30Il Profeta ★★★ SALA TRUFFAUT

Drammatico. Di Jacques Audiard con Tahar Rahim EURO 5,00-7,5015.30-18.30-21.30

GLORIA MULTISALA CORSO VERCELLI 18 - 0248008908

Dragon Trainer 3D ★★★ SALA MARILYN

Animazione. Di Dean DeBlois, Chris Sanders EURO 10,0014.50-17.00-19.10Avatar 3D ★★★ SALA MARILYN

Fantascienza. Di James Cameron con Sam Worthington EURO 10,0021.10La vita e’ una cosa meravigliosa ★★ SALA GARBO

Commedia. Di Carlo Vanzina con Gigi Proietti EURO 4,50-7,5015.30-17.40-20.15-22.30

MEXICO VIA SAVONA, 57 - 0248951802

L’uomo che verra’ ★★★ SALA 1Drammatico. Di Giorgio Diritti con Alba Rohrwacher EURO 6,0015.30-17.45-20.00-22.15

ODEON - THE SPACE CINEMAVIA SANTA RADEGONDA, 8 - 892111

Avatar 3D ★★★ SALA 01Fantascienza. Di James Cameron con Sam Worthington EURO 11,0012.10Alice in Wonderland 3D ★★★ SALA 01Fantastico. Di Tim Burton con Mia Wasikowska EURO 11,0015.30-17.45-20.00-22.15Dragon Trainer 3D ★★★ SALA 02Animazione. Di Dean DeBlois, Chris Sanders EURO 11,0012.20-14.50-17.20-19.50Avatar 3D ★★★ SALA 02Fantascienza. Di James Cameron con Sam Worthington EURO 11,0022.00La vita e’ una cosa meravigliosa ★★ SALA 03Commedia. Di Carlo Vanzina con Gigi Proietti EURO 6,00-8,0012.00-14.30-17.00-19.30-22.00Colpo di fulmine ★★ SALA 05Commedia. Di Glenn Ficarra, John Requa con Jim Carrey EURO 6,00-8,0013.15-15.30-17.45-20.00-22.15Remember Me ★★ SALA 06Drammatico. Di Allen Coulter con Robert Pattinson EURO 6,00-8,0013.00-16.00-19.20-22.20Gamer ★★★ SALA 09Fantascienza. Di M.Neveldine, B. Taylor con G. Butler EURO 6,00-8,0013.00-15.20-17.40-20.00-22.20

ORFEO MULTISALA VIALE CONI ZUGNA, 50 - 0289403039

Colpo di fulmine ★★ SALA BLU

Commedia. Di Glenn Ficarra, John Requa con Jim Carrey15.30-17.50-20.10-22.30E’ complicato ★★ SALA VERDE

Commedia. Di Nancy Meyers con Meryl Streep EURO 4,50-7,5015.00-17.20Shutter Island ★★★ SALA VERDE

Thriller. Di Martin Scorsese con Leonardo DiCaprio19.50-22.30Alice in Wonderland 3D ★★★ SALA ROSSA

Fantastico. Di Tim Burton con Mia Wasikowska EURO 10,0015..00-17.30-20.00-22.30

PALESTRINA VIA PALESTRINA, 7 - 026702700

Il figlio piu’ piccolo ★★★ SALA 1Commedia. Di Pupi Avati con Christian De Sica EURO 4,5016.30-18.45-21.00

PLINIUS MULTISALA VIALE ABRUZZI, 28/30 - 0229531103

Colpo di fulmine ★★ SALA 1Commedia. Di Glenn Ficarra, John Requa con Jim Carrey EURO 4,50-7,5015.00-17.30-20.00-22.30E’ complicato ★★ SALA 2Commedia. Di Nancy Meyers con Meryl Streep EURO 4,50-7,5015.30-17.50-20.10-22.30Dragon Trainer 3D ★★★ SALA 3Animazione. Di Dean DeBlois, Chris Sanders EURO 10,0015.00-17.30-20.00Invictus ★★★ SALA 3Drammatico. Di Clint Eastwood con Matt Damon EURO 7,5022.00La vita e’ una cosa meravigliosa ★★ SALA 4Commedia. Di Carlo Vanzina con Gigi Proietti EURO 4,50-7,5015.30-17.50-20.10-22.30Alice in Wonderland 3D ★★★ SALA 5Fantastico. Di Tim Burton con Mia Wasikowska EURO 10,0015.00-17.30-20.00-22.30Remember Me ★★ SALA 6Drammatico. Di Allen Coulter con Robert Pattinson EURO 4,50-7,5015.30-17.50Shutter Island ★★★ SALA 6Thriller. Di Martin Scorsese con Leonardo DiCaprio EURO 7,5021.00

UCI CINEMAS BICOCCA VIALE SARCA, 336 - 892960

Il piccolo Nicolas e i suoi genitori ★★ SALA 1Commedia. Di Laurent Tirard con Kad Merad EURO 6,10-8,0014.00-16.10-18.20-20.30-22.40La vita e’ una cosa meravigliosa ★★ SALA 2Commedia. Di Carlo Vanzina con Gigi Proietti EURO 6,10-8,0014.35-17.25-20.00-22.35Dragon Trainer 3D ★★★ SALA 3Animazione. Di Dean DeBlois, Chris Sanders EURO 10,5014.40-17.10-20.00-22.30Gamer ★★★ SALA 4Fantascienza. Di M. Neveldine, B. Taylor con G. Butler EURO 6,10-8,0015.00-17.40-20.15-22.40Alice in Wonderland 3D ★★★ SALA 5Fantastico. Di Tim Burton con Mia Wasikowska EURO 10,5014.45-17.20-20.05-22.35Fuori controllo ★★★ SALA 6Thriller. Di Martin Campbell con Mel Gibson EURO 8,0020.05-22.40

Nat e il segreto di Eleonora ★★ SALA 6Animazione. Di Dominique Monfery EURO 6,1014.05-16.05-18.05Sul mare ★★ SALA 7Sentimentale. Di Alessandro D’Alatri con Dario Faiella EURO 6,10-8,0014.50-17.35-20.15-22.35Dragon Trainer ★★★ SALA 8Animazione. Di Dean DeBlois, Chris Sanders EURO 6,1014.50-17.30Invictus ★★★ SALA 8Drammatico. Di Clint Eastwood con Matt Damon EURO 8,0020.00-22.50Colpo di fulmine ★★ SALA 9Commedia. Di G. Ficarra, J. Requa con J. Carrey EURO 6,10-8,0015.00-17.45-20.15-22.45E’ complicato ★★ SALA 10Commedia. Di Nancy Meyers con Meryl Streep EURO 6,10-8,0014.40-17.15-20.00-22.40Remember Me ★★ SALA 11Drammatico. Di Allen Coulter con Robert Pattinson EURO 6,10-8,0014.15-17.05-20.00-22.50Dragon Trainer ★★★ SALA 12Animazione. Di Dean DeBlois, Chris Sanders EURO 6,1015.20Legion ★★★ SALA 12Horror. Di Scott Stewart con Paul Bettany EURO 6,10-8,0017.45-20.10-22.30Shutter Island ★★★ SALA 13Thriller. Di Martin Scorsese con Leonardo DiCaprio EURO 6,10-8,0016.05-19.10-22.20Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo - Il ladro di fulmini ★★ SALA 14Fantastico. Di Chris Columbus con Logan Lerman EURO 6,10-8,0014.30-17.20-20.10-22.45Daybreakers - L’Ultimo Vampiro ★★★ SALA 15Horror. Di Michael e Peter Spierig con Willem Dafoe EURO 6,10-8,0014.35-17.25-20.10-22.25Mine vaganti ★★★ SALA 16Commedia. Di F. Ozpetek con R. Scamarcio EURO 3,0015.30-18.30-21.30Happy Family ★★★ SALA 17Commedia. Di G. Salvatores con D. Abatantuono EURO 6,10-8,0014.00-16.10-18.20-20.30-22.40Alice in Wonderland ★★★ SALA 18Fantastico. Di Tim Burton con Mia Wasikowska EURO 6,10-8,0015.10-17.45-20.20-22.50

UCI CINEMAS CERTOSAVIA STEPHENSON, 29 - 892960

Alice in Wonderland 3D ★★★ SALA 1Fantastico. Di Tim Burton con Mia Wasikowska EURO 10,0017.40-20.10-22.40La vita e’ una cosa meravigliosa ★★ SALA 2Commedia. Di Carlo Vanzina con Gigi Proietti17.35-20.00-22.30Dragon Trainer 3D ★★★ SALA 3Animazione. Di Dean DeBlois, Chris Sanders EURO 10,0017.20-19.50Alice in Wonderland 3D ★★★ SALA 3Fantastico. Di Tim Burton con Mia Wasikowska22.10Gamer ★★★ SALA 4Fantascienza. Di M.Neveldine, B. Taylor con G. Butler EURO 6,10-8,0018.00-20.20-22.40Mine vaganti ★★★ SALA 5Commedia. Di F. Ozpetek con R. Scamarcio EURO 3,0018.30-21.30Colpo di fulmine ★★ SALA 6Commedia. Di G.Ficarra, J. Requa con J. Carrey EURO 6,10-8,0017.50-20.10-22.30Il piccolo Nicolas e i suoi genitori ★★ SALA 7Commedia. Di Laurent Tirard con Kad Merad EURO 6,10-8,0018.00-20.10Happy Family ★★★ SALA 7Commedia. Di G. Salvatores con D. Abatantuono22.15Dragon Trainer ★★★ SALA 8Animazione. Di Dean DeBlois, Chris Sanders EURO 6,1017.25E’ complicato ★★ SALA 8Commedia. Di Nancy Meyers con Meryl Streep20.05Remember Me ★★ SALA 8Drammatico. Di Allen Coulter con Robert Pattinson22.40

AUDITORIUM DON BOSCOVIA M. GIOIA, 48 - 0267071772

Riposo

AUDITORIUM SAN FEDELEVIA HOEPLI, 3/B - 0286352231

Cineforum - Ingresso con tessera SALA 115.00-20.30

GNOMO MILANO CINEMAVIA LANZONE 30/A - 02804125

Riposo

ORIONE VIA FEZZAN-ANG. V.LE C. DA FORLI, 1 - 024294437

Riposo

ORIZZONTE PIAZZA DAMIANO CHIESA - 0233603133

Riposo

SPAZIO OBERDAN CINETECA ITALIAVIALE VITTORIO VENETO 2 - 0277406300

Riposo

I FILM a cura di Giorgio Carbone

GamerRegia: Neveldine e TaylorCast: Gerard ButlerGenere: azioneDove: Odeon, Certosa, Bicocca

Nel futuro il divertimento super sa-ranno i reality con duelli a morte tragladiatori. Idea non nuova, potevafunzionare però. Ma non funziona

La vita è una cosa...Regia: Carlo VanzinaCast: Gigi Proietti Genere: commDove: Odeon, Gloria, Plinius

Una mezza dozzina di storie d’inter -cettatori e intercettati. I riferimentiall’attualità fanno bene ai film deiVanzina. E ai loro attori.

Sul mareRegia: Alessandro D’AlatriCast: Martina Codecasa Genere: sentDove: Ducale, Eliseo, Arcobaleno

Ragazzo povero ama ragazza riccanell’estate di Ventotene. Love story,manco a dirlo, osteggiata. Se non èun Moccia è Ventotene bagnata.

Happy familyRegia: Gabriele SalvatoresCast: D. Abatantuono Genere: commDove: Apollo, Anteo, Certosa

Un ragazzo ama una ragazza. Voglio-no sposarsi subito. Le famiglie vannoin tilt. Salvatores ritorna. Spesso in-ventivo. Ogni tanto stucchevole.

Page 55: _06_04_2010_gds_ libero

55Martedì 6 aprile 2010

HINTERLAND

ASSAGO UCI CINEMAS MILANOFIORI

VIALE MILANO FIORI - TEL. 892960Mine vaganti 18.30-21.30Happy Family 18.20-20.30-22.40Sul mare 17.30-20.00-22.20Remember Me 17.00-22.30E’ complicato 19.50Alice in Wonderland 3D 14.50-17.30-20.10-22.45Dragon Trainer 17.25La vita e’ una cosa meravigliosa 19.55Shutter Island 22.20Gamer 18.05-20.20-22.35Colpo di fulmine 17.50-20.15-22.40Il piccolo Nicolas e i suoi genitori 18.20-20.30-22.45Dragon Trainer 3D 17.20-19.50

Alice in Wonderland 3D 22.15

BELLINZAGO LOMBARDO ARCADIA

C.C. LA CORTE LOMBARDA - TEL. 02954164445Remember Me 17.35-20.15-22.40La vita e’ una cosa meravigliosa 17.15-20.10-22.35Dragon Trainer 17.20-20.25Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo 22.40Dragon Trainer 3D 17.10-20.00-22.20Happy Family 17.25-20.15-22.30Alice in Wonderland 3D 17.30-20.20-22.45Colpo di fulmine 17.45-20.35-22.50Mine vaganti 17.10-22.25E’ complicato 19.50Il piccolo Nicolas e i suoi genitori 17.50-20.50Daybreakers - L’Ultimo Vampiro 22.50Sul mare 17.00-20.00-22.15

CERNUSCO S. NAVIGLIO AGORA`

VIA MARCELLINE 37 - TEL. 029245343RiposoCERRO MAGGIORE

MEDUSA CERRO MAGGIORE - THE SPACE CINEMA

VIA TURATI, 62 - TEL. 892111 La vita e’ una cosa meravigliosa 17.30-20.00-22.30Gamer 17.35-19.50-22.10Dragon Trainer 3D 17.00Alice in Wonderland 3D 19.25-22.00Sul mare 17.50-20.15-22.40Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo 18.15Shutter Island 21.00Remember Me 17.10-19.45-22.20Colpo di fulmine 17.20-19.50-22.10E’ complicato 17.15-19.55-22.40Dragon Trainer 20.20Fuori controllo 17.40-22.45Happy Family 17.25-19.45-22.05Daybreakers - L’Ultimo Vampiro 17.10Mine vaganti 19.35-22.15

CESANO BOSCONE CRISTALLO

VIA POGLIANI, 7/A - TEL. 024580242E’ complicato 21.15

CINISELLO BALSAMO MARCONI

VIA LIBERTA’ 108 - TEL. 0266015560Dragon Trainer 16.00

Il Profeta 21.15

CINISELLO BALSAMO PAX

VIA FIUME, 19 - TEL. 026600102RiposoCOLOGNO MONZESE CINETEATRO

VIA VOLTA - TEL. 0225308292Sul mare 21.15

COLOGNO MONZESE CINE-TEATRO SAN MARCO

VIA DON P. GIUDICI 19/21 - TEL. RiposoGARBAGNATE AUDITORIUM S. LUIGI

VIA VISMARA, 2 - TEL. 029956978RiposoGARBAGNATE ITALIA

VIA VARESE, 29 - TEL. 029956978RiposoLEGNANO GALLERIA

P.ZZA S. MAGNO - TEL. 0331547865La vita e’ una cosa meravigliosa 21.15

LEGNANO SALA RATTI

C.SO MAGENTA, 9 - TEL. 0331546291RiposoLISSONE EXCELSIOR

VIA DON CARLO COLNAGHI, 3 - TEL. 0392457233RiposoLISSONE UCI CINEMAS LISSONE

VIA MADRE TERESA - TEL. 892960Alice in Wonderland 17.45-20.15Daybreakers - L’Ultimo Vampiro 22.40Sul mare 17.00-19.55-22.20Il piccolo Nicolas e i suoi genitori 18.00-20.00-22.00Remember Me 19.35-22.15Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo 16.55Dragon Trainer 3D 17.30-20.00Alice in Wonderland 3D 22.30La vita e’ una cosa meravigliosa 17.20-19.50-22.10Gamer 18.10-20.20-22.30Happy Family 17.50-20.20Shutter Island 22.35Colpo di fulmine 17.15-19.50-22.10Mine vaganti 18.30-21.30Dragon Trainer 16.45E’ complicato 20.00-22.40

MAGENTA CENTRALE

PIAZZA VITTORIO VENETO 1/3 - TEL. 0297298560RiposoMAGENTA CINEMATEATRO NUOVO

VIA SAN MARTINO 19 - TEL. 0297291337RiposoMELZO ARCADIA MULTIPLEX

VIA MARTIRI DELLA LIBERTA ̀- TEL. 0295416444Happy Family 17.20-20.10-22.20Alice in Wonderland 3D 17.40-20.20-22.30Dragon Trainer 3D 17.10-20.00-22.10Colpo di fulmine 17.50-20.30-22.40

Avatar 3D 17.30-21.00

MEZZAGO BLOOM

VIA CURIEL 39 - TEL. 039623853Il concerto 21.30

MONZA MULTISALA CAPITOL

VIA A. PENNATI 10 - TEL. 039324272RiposoMONZA MULTISALA METROPOL

VIA CAVALLOTTI 124 - TEL. 039740128RiposoMONZA MULTISALA TEODOLINDA

VIA CORTELONGA 4 - TEL. 039323788L’uomo che verra’ 15.30-21.15

Happy Family 15.00-16.50-18.40-20.30-22.30

MONZA TRIANTE

VIA DUCA D`AOSTA, 8 - TEL. 039748081Riposo

OPERA EDUARDO

VIA GIOVANNI XXIII, 5/F - TEL. 0257603881

Mine vaganti 21.15

PADERNO DUGNANO AREA METROPOLIS

VIA OSLAVIA, 8 - TEL. 029189181Il piccolo Nicolas e i suoi genitori 17.00-19.00-21.15

Happy Family 17.15-19.15-21.30

PADERNO DUGNANO LE GIRAFFE

VIA BRASILE, 4 - TEL. 0291084250Alice in Wonderland 3D 18.50-21.10

Avatar 3D 18.10-21.30

Remember Me 18.10-20.20-22.40

Mine vaganti 17.30-20.30-22.40

Alice in Wonderland 3D 17.45-20.20-22.50

Gamer 19.15-21.20

Happy Family 18.10-21.00

La vita e’ una cosa meravigliosa 18.10-20.30-22.40

Dragon Trainer 18.00

Shutter Island 21.00

Il piccolo Nicolas e i suoi genitori 17.45-19.45-21.30

Colpo di fulmine 18.10-20.30-22.40

Sul mare 17.50-20.30-22.30

Dragon Trainer 3D 17.40-20.30

E’ complicato 22.40

PIOLTELLO UCI CINEMAS PIOLTELLO

VIA SAN FRANCESCO, 33 - TEL. 892960Dragon Trainer 17.45Fuori controllo 20.00-22.35Sul mare 17.30-20.00-22.40Alice in Wonderland 3D 17.20-19.55-22.40La vita e’ una cosa meravigliosa 17.30-20.10-22.40Gamer 17.45-20.15-22.40Il piccolo Nicolas e i suoi genitori 18.15-20.30-22.45Mine vaganti 18.30-21.30Remember Me 17.10-20.00-22.50E’ complicato 17.00-19.50-22.30Mine vaganti 17.20-20.10-22.45Alice in Wonderland 3D 22.15Dragon Trainer 3D 17.20-19.50Colpo di fulmine 17.45-20.15-22.35Shutter Island 16.45-19.45-22.45Alice in Wonderland 17.40Daybreakers - L’Ultimo Vampiro 20.15-22.50

ROZZANO FELLINI

V.LE LOMBARDIA, 53 - TEL. 0257501923RiposoROZZANO MEDUSA ROZZANO - THE SPACE CINEMA

VIA EUGENIO CURIEL - TEL. 0257773711Alice in Wonderland 3D 15.00-17.30-20.00-22.30Shutter Island 16.00-19.15-22.30Dragon Trainer 3D 15.15-17.30-20.00Avatar 3D 22.20Nat e il segreto di Eleonora 16.00-18.00Daybreakers - L’Ultimo Vampiro 20.20-22.45Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo 14.30-17.15E’ complicato 20.00-22.40Sul mare 15.00-17.30-20.10-22.40Dragon Trainer 15.30-18.00Fuori controllo 20.15-22.45Gamer 15.00-17.30-20.00-22.30Happy Family 15.00-17.30-20.10-22.30Remember Me 20.30Il piccolo Nicolas e i suoi genitori 15.00-17.30-20.00

22.30Remember Me 15.00-17.30-20.10-22.45Colpo di fulmine 15.15-17.45-20.15-22.35La vita e’ una cosa meravigliosa 14.40-17.20-20.00

22.30

SAN DONATO MILANESE TROISI

PIAZZA DALLA CHIESA, 1 - TEL. 0255604225Happy Family 21.15

Mine vaganti 21.30

SEREGNO ROMA

VIA UMBERTO I , 14 - TEL. 0362231385

Il Profeta 21.30

SEREGNO S. ROCCO

VIA CAVOUR, 83 - TEL. 0362230555

A Single Man 21.00

SESTO SAN GIOVANNI CINELANDIA - SKYLINE

C/O CENTRO SARCA - TEL. 0224860547Il piccolo Nicolas e i suoi genitori 17.05-19.10

Shutter Island 21.35

Colpo di fulmine 17.10-19.30-21.45

Sul mare 17.00-19.15-21.30

La vita e’ una cosa meravigliosa 17.30-21.50

Dragon Trainer 3D 17.05-19.20-21.35

Happy Family 17.15-19.25-21.35

Alice in Wonderland 3D 17.00-19.25-21.50

Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo 17.15-19.30

E’ complicato 21.45

Remember Me 17.00-19.25-21.50

Avatar 3D 18.00-21.20

SESTO SAN GIOVANNI RONDINELLA

VIALE MATTEOTTI, 425 - TEL. 0222478183

Happy Family 21.15

SETTIMO MILANESE AUDITORIUM

VIA GRANDI, 4 - TEL. 023282992

E’ complicato 21.15

SEVESO MULTISALA POLITEAMA

VIA GALIMBERTI 16 - TEL. 0362540692RiposoSOVICO NUOVO

VIA BARACCA, 22/24 - TEL. 0392014667

E’ complicato 21.15

VIMERCATE WARNER TORRIBIANCHE THE SPACE

VIA TORRI BIANCHE, 16 - TEL. 892111Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo 16.35-19.10-21.55Happy Family 17.25-19.40-21.50Shutter Island 18.20-21.15Colpo di fulmine 17.40-19.55-22.15Nat e il segreto di Eleonora 16.25-18.15Fuori controllo 20.05-22.30E’ complicato 17.15-19.45-22.05Alice in Wonderland 17.35-20.00Daybreakers - L’Ultimo Vampiro 22.25Alice in Wonderland 3D 16.45-19.15-21.45Dragon Trainer 3D 16.30-18.45Avatar 3D 21.00Gamer 17.45-20.00-22.20Sul mare 17.00-19.20-21.35La vita e’ una cosa meravigliosa 17.10-19.35-22.00Mine vaganti 16.35-19.00-21.30Il piccolo Nicolas e i suoi genitori 17.20-19.30-21.40Dragon Trainer 17.35-19.50Remember Me 16.25-18.50-21.20-22.10

VITTUONE CINEMA TEATRO TRESARTES

PIAZZA ITALIA 5 - TEL. 0290119352

Mine vaganti 21,15

BERGAMO

ALBA-BLOB HOUSE

VIA BIAVA, 4 - TEL. 035576080

Colpo di fulmine 21.00

CONCA VERDE

VIA MATTIOLI, 1 - LOC. LONGUELO - TEL. 035251339La citta’ incantata - Spirited Away 21.00

DEL BORGO

PIAZZA S. ANNA 51 - TEL. 035270760Il concerto 16.00

MULTISALA SAN MARCO

P.LE REPUBBLICA 2 - TEL. 035240416La vita e’ una cosa meravigliosa 20.15-22.30

Happy Family 20.30-22.30

STUDIO CAPITOL

VIA TASSO, 41 - TEL. 035248330Sul mare 20.30-22.30Il piccolo Nicolas e i suoi genitori 20.30-22.30

Mine vaganti 20.15-22.30

ALBINO NUOVO CINETEATRO

PIAZZA SAN GIULIANO - TEL. 035751490Lo spazio bianco 21.00

CLUSONE GARDEN

VIA S.NARNO 1 - TEL. 034622275Sul mare 21.00

CORTENUOVA CINESTAR MULTIPLEX CORTENUOVA

VIA TRIESTE, 15 - TEL. 0363992244Happy Family 20.25-22.20Alice in WonderlandRemember Me 20.20-22.40Sul mare 20.25-22.25Dragon Trainer 20.30E’ complicato 22.35La vita e’ una cosa meravigliosa 20.20-22.25Colpo di fulmine 20.25-22.25

Gamer 20.30-22.30

COSTA VOLPINO IRIDE

VIA TORRIONE, 2 - TEL. 035971717Dragon Trainer 20.00

Il Profeta 22.00

COSTA VOLPINO VEGA

VIA TORRIONE, 2 - TEL. 035971717Happy Family 20.00-22.00

CURNO UCI CINEMAS CURNO

VIA LEGA LOMBARDA 39 - TEL. 892960Alice in Wonderland 17.45-20.10-22.30Sul mare 17.20-20.00-22.25Colpo di fulmine 17.30-22.20Happy Family 17.10-19.50La vita e’ una cosa meravigliosa 17.45-20.10-22.30Shutter Island 22.10Mine vaganti 18.30-21.30Dragon Trainer 3D 17.15-19.45Alice in Wonderland 3D 22.15Remember Me 17.15-20.00-22.45Il piccolo Nicolas e i suoi genitori 17.45-20.00

Gamer 17.50-20.10-22.30

ROMANO DI LOMBARDIA MULTISALA IL BORGO

S.S. SONCINESE - TEL. 0363903818Dragon Trainer 20.30-22.30Happy Family 20.30-22.30Remember Me 21.00Colpo di fulmine 20.30-22.30

La vita e’ una cosa meravigliosa 20.30-22.30

SUISIO SALA DELLA COMUNITA’ NUOVA ALBA

VIA SS. NAZARIO E CELSO, 10 - TEL. 0354933425Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo 21.00

TREVIGLIO ARISTON MULTISALA

VIALE MONTEGRAPPA - TEL. 0363419503Sul mare 17.40-19.50-22.10Alice in Wonderland 3D 17.40-22.30E’ complicato 22.20Dragon Trainer 3D 17.30-20.00La vita e’ una cosa meravigliosa 17.50-20.10-22.30Colpo di fulmine 17.40-20.20-22.40Happy Family 20.20-22.20

Remember Me 20.00

BRESCIA

METROPOL

VIA GALILEO GALILEI, 56 - TEL. 030/305828Crazy Heart 21.15

MORETTO

VIA S. ALESSANDRO - TEL. 03048383Io sono l’amore 21.15

MULTISALA WIZ

C/O C. COMM. FRECCIA ROSSA - TEL. 0302889211Happy Family 15.00-17.10-19.30-21.30Il piccolo Nicolas e i suoi genitori 15.30-17.30-19.30

21.30E’ complicato 14.25-16.50-19.20-21.40Che fine hanno fatto i Morgan? 14.40-17.00-19.20

21.40Sul mare 15.00-17.10-19.20-21.30Dragon Trainer 3D 15.20-17.30-19.35

Shutter Island 21.40

NUOVO EDEN

VIA NINO BIXIO 9 - TEL. 0308379404RiposoOZ IL REGNO DEL CINEMA

VIA SORBANELLA 12 - TEL. 0303507911Dragon Trainer 14.20-15.30-16.20-17.40-18.20-20.40

22.40La vita e’ una cosa meravigliosa 14.30-14.45-16.40

17.00-19.15-21.30Colpo di fulmine 14.40-16.40-18.40-20.40-22.40Gamer 14.40-16.40-18.40-20.40-22.40Remember Me 15.15-17.40-20.20-22.40Happy Family 14.20-16.30-18.35-20.40-22.40Alice in Wonderland 3D 15.30-17.45-20.20-22.40Daybreakers - L’Ultimo Vampiro 20.40-22.40Alice in Wonderland 19.15-21.30Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo 14.30-16.50

Invictus 19.00-21.35

PICCOLO CINEMA PARADISO

VIA FRANCESCO LANA, 15 - TEL. 030280010RiposoSOCIALE

VIA CAVALLOTTI, 20 - TEL. 03041140Io, Don Giovanni 18.00-21.00

CAPRIOLO GEMINI

VIA PALAZZOLO - TEL. 0307460530La vita e’ una cosa meravigliosa 20.15-22.30Sul mare 20.15-22.30Dragon Trainer 20.15

Mine vaganti 22.30

CORTE FRANCA MULTIPLEX NEXUS

VIA ROMA 78 - TEL. 030986060Dragon Trainer 3D 17.20-20.40La vita e’ una cosa meravigliosa 17.30-20.00-21.20Sul mare 18.00-20.20Remember Me 18.20-20.50Alice in Wonderland 3D 17.40-21.20Happy Family 18.30-21.30Colpo di fulmine 17.50-21.10

E’ complicato 18.10

COLLEBEATO SAN FILIPPO

VIA BORGHINI 7 - TEL. 0302511139RiposoDARFO BOARIO MULTISALA GARDEN MULTIVISION

PIAZZA MEDAGLIE D`ORO 2 - TEL. 0364529101Dragon Trainer 3D 20.00-22.30Remember Me 20.00-22.30

La vita e’ una cosa meravigliosa 20.00-22.30

Colpo di fulmine 20.00-22.30

ERBUSCO MULTIPLEX PORTE FRANCHE

VIA ROVATO 44 - TEL. 0307717644Remember Me 17.50-20.10-22.30Sul mare 17.10-20.20-22.30La vita e’ una cosa meravigliosa 17.30-20.30-22.50E’ complicato 17.30-22.10Happy Family 19.50Alice in Wonderland 3D 17.20-20.00-22.20

Dragon Trainer 3D 17.40-20.20-22.40

LONATO MULTISALA KING

VIA FORNACE DEI GORGHI - TEL. 0309913670La vita e’ una cosa meravigliosa 20.20-22.40Sul mare 20.30-22.45Il piccolo Nicolas e i suoi genitori 20.30-22.40Alice in Wonderland 3D 20.05Dragon Trainer 3D 20.00Remember Me 22.35

E’ complicato 22.40

ORZINUOVI STARPLEX

VIALE LOMBARDIA 26/28 C/O ORCEANA PARK - TEL. 030943605La vita e’ una cosa meravigliosa 20.20-22.25Sul mare 20.25-22.25Remember Me 20.20-22.40Gamer 20.30-22.30Colpo di fulmine 20.25-22.25Dragon Trainer 3D 20.30Alice in Wonderland 3D 22.30

Happy Family 20.25-22.20

SALO’ CINEMA TEATRO CRISTAL

L.GO DANTE ALIGHIERI 4 - TEL. 0365521555Amabili resti V.M. 14 21.15

COMO

ASTRA

V.LE GIULIO CESARE, 3 - TEL. 031261234Il dubbio 15.30-21.00

GLORIA

VIA VARESINA, 72 - TEL. 0314491080RiposoBELLAGIO VITTORIA

VIA VALASSINA, 13 - TEL. 031950114RiposoCANTU’ CINELANDIA MULT. CANTU’ 2000

CORSO EUROPA 23 - TEL. 031710039Remember Me 20.10-22.40La vita e’ una cosa meravigliosa 20.15-22.40

E’ complicato 20.10-22.40

CANTU’ LUX

VIA MANZONI, 8 - TEL. 031714759A Serious Man 21.15

MONTANO LUCINO UCI CINEMAS COMO

VIA VARESINA - TEL. 892960Il piccolo Nicolas e i suoi genitori 17.30-19.50-22.25Gamer 17.40-20.10-22.35Alice in Wonderland 3D 17.30-20.00-22.40E’ complicato 17.10-19.50-22.35Sul mare 17.20-19.50-22.20Mine vaganti 18.30-21.30Colpo di fulmine 17.30-20.05-22.35Remember Me 17.10-19.50-22.40Alice in Wonderland 3D 22.15Dragon Trainer 3D 17.35-20.00Happy Family 17.35-20.10-22.30Dragon Trainer 17.15

La vita e’ una cosa meravigliosa 20.00-22.40

CREMONA

CINEMA CHAPLIN

VIA ANTICHE FORNACI 58 - TEL. 0372453005Gli abbracci spezzati 21.15

FILO

P.ZZA FILODRAMMATICI, 1 - TEL. 0372411252Il piccolo Nicolas e i suoi genitori 16.00-17.45-19.30

Garage 21.15

SPAZIOCINEMA CREMONA PO

VIA CASTELLEONE, 108 - TEL. La vita e’ una cosa meravigliosa 15.30-17.50-20.10

22.30Colpo di fulmine 15.00-16.50-18.40-20.30-22.30Mine vaganti 15.00-22.30Happy Family 17.00-18.50-20.40-22.40Il concerto 15.30-19.15-21.30Sul mare 15.40-18.00-20.20-22.30Dragon Trainer 3D 15.40-18.20-20.30E’ complicato 22.30

Alice in Wonderland 3D 15.00-17.30-20.00

TOGNAZZI

VIA VERDI, 8 - TEL. 0372458892Happy Family 20.30Dragon Trainer 22.30

La vita e’ una cosa meravigliosa 20.20-22.30

CREMA MULTISALA PORTA NOVA

VIA INDIPENDENZA - TEL. 0373218411La vita e’ una cosa meravigliosa 20.30-22.40Sul mare 20.30-22.40Happy Family 20.10-Remember Me 22.20Dragon Trainer 3D 20.30Alice in Wonderland 3D 22.40

Il Profeta 21.00

LECCO

MARCONI

V.LE DANTE, 38 - TEL. 0341362731Happy Family 20.20-22.20

MIGNON

V.LE COSTITUZIONE, 27 - TEL. 0341366331RiposoNUOVO

V.LE COSTITUZIONE, 27 - TEL. 0341366331RiposoPALLADIUM

VIA FIUMICELLA 12 - TEL. 0341361533Il piccolo Nicolas e i suoi genitori 21.00

LODI

DEL VIALE

VIALE RIMEMBRANZE, 10 - TEL. 0371426028La vita e’ una cosa meravigliosa 20.15-22.30

FANFULLA

V.LE PAVIA, 4 - TEL. 0371/30.740La siciliana ribelle 21.15

MODERNO MULTISALA

CORSO ADDA 97 - TEL. 0371420017Sul mare 21.15

Happy Family 21.30

PIEVE FISSIRAGA CINELANDIA MULTIPLEX PIEVE

S.S. N 235 - TEL. 0371237012La vita e’ una cosa meravigliosa 20.15-22.40Colpo di fulmine 20.30-22.40Dragon Trainer 3D 20.00Alice in Wonderland 3D 22.30Sul mare 20.15-22.35Happy Family 20.20-22.35Remember Me 20.10-22.40

MANTOVA

ARISTON MULTISALA

VIA PRINCIPE AMEDEO, 20 - TEL. 0376328139Il piccolo Nicolas e i suoi genitori 20.30-22.30Happy Family 20.20-22.30E’ complicato 20.00

Mine vaganti 22.30

CINECITY MULTIPLEX

PIAZZALE CESARE BECCARIA 5 - TEL. 0376340740Gamer 20.20-22.40Colpo di fulmine 20.20-22.40La vita e’ una cosa meravigliosa 20.15-22.30Sul mare 20.20-22.30Remember Me 20.10-22.30Dragon Trainer 3D 19.45-22.30

Alice in Wonderland 3D 19.50-22.40

MIGNON

VIA BENZONI, 22 - TEL. 0376366233Sala riservataCURTATONE STARPLEX CURTATONE

VIA G. MONTANELLI N. 31 - TEL. 0376348395La vita e’ una cosa meravigliosa 20.20-22.25Sul mare 20.25-22.25Colpo di fulmine 20.25-22.25Gamer 22.30Mine vaganti 20.15Remember Me 20.20-22.40Happy Family 20.25-22.20Dragon Trainer 20.30

E’ complicato 22.35

PAVIA

CORALLO

VIA BOSSOLARO, 15 - TEL. 0382539224Sul mare 20.15-22.30

Mine vaganti 20.15-22.30

POLITEAMA

C.SO CAVOUR, 18/20 - TEL. 0382530343Dragon Trainer 20.30

E’ complicato 22.30

MONTEBELLO DELLA BATTAGLIA

MEDUSA MONTEBELLO D.B. THE SPACE CINEMA

VIA MIRABELLA, 6 - TEL. 0383894920La vita e’ una cosa meravigliosa 15.00-17.30-20.00-22.30Sul mare 15.25-17.45-20.05-22.25Colpo di fulmine 15.35-17.55-20.15-22.35Dragon Trainer 15.15-17.35E’ complicato 19.45-22.25Alice in Wonderland 3D 14.45-22.30Dragon Trainer 3D 17.15-19.50Happy Family 15.55-18.10-20.25-22.40Gamer 15.40-18.00-20.20-22.45Remember Me 14.50-17.25-20.00-22.35Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo 14.55-17.30

Daybreakers - L’Ultimo Vampiro 20.10-22.40

PARONA MOVIE PLANET

STRADA PROV.LE PER LA CATTANEA, 106 - TEL. 0384296728Dragon Trainer 3D 21.30Alice in Wonderland 3D 21.30La vita e’ una cosa meravigliosa 21.30Remember Me 21.30E’ complicato 21.30Colpo di fulmine 21.30

Happy Family 21.30

SONDRIO

EXCELSIOR

VIA C. BATTISTI - TEL. 0342215368Mine vaganti 21.00

MORBEGNO CINEMA TEATRO PEDRETTI

PIAZZA MATTEI 1 - TEL. 0342610161La vita e’ una cosa meravigliosa 21.15

MORBEGNO CINEMA TEATRO IRIS

VIALE AMBROSETTI 27 - TEL. 0342611711Dragon Trainer 21.15

MORBEGNO CINEMA 3

VIALE AMBROSETTI, 25 - TEL. 0342610161Remember Me 21.15

VARESE

MULTISALA IMPERO

VIA BERNASCONI 13 - TEL. 0332284004La vita e’ una cosa meravigliosa 17.30-20.00-22.30Sul mare 17.45-20.10-22.35Colpo di fulmine 17.45-20.10-22.35Dragon Trainer 3D 17.30Alice in Wonderland 3D 20.00-22.30Mine vaganti 17.30-20.00-22.30Dragon Trainer 17.50-20.10-22.30Happy Family 17.40-20.00-22.10Remember Me 17.30-20.00-22.30

E’ complicato 17.00-19.40-22.20

NUOVO

VIA DEI MILLE, 39 - TEL. 0332237325Sherlock Holmes 15.30-20.00-22.30

SALA FILMSTUDIO 90

VIA DE CRISTOFORIS 5 - TEL. 0332830053RiposoBUSTO ARSIZIO MANZONI

VIA CALATAFIMI 5 - TEL. 0331677961Happy Family 21.15

BUSTO ARSIZIO SOCIALE

P.ZZA PLEBISCITO, 1 - TEL. 0331632912La vita e’ una cosa meravigliosa 21.15

GALLARATE CINEMA DELLE ARTI

VIA DON MINZONI, 5 - TEL. 0331791382Happy Family 20.30

GALLARATE CINELANDIA MULTIPLEX

VIALE LOMBARDIA, 51 - TEL. 0331268017Happy Family 20.20-22.35Sul mare 20.20-22.40La vita e’ una cosa meravigliosa 20.10-22.35Alice in Wonderland 3D 20.15-22.30Dragon Trainer 3D 20.00-22.00Colpo di fulmine 20.30-22.40E’ complicato 21.00

Remember Me 20.10-22.40

SARONNO MULTISALA SARONNESE

VIA S. GIUSEPPE 21 - TEL. 0296708190Happy Family 21.00

Sul mare 21.00

SARONNO CINEMA SILVIO PELLICO

VIA SILVIO PELLICO - TEL. 0299768659Il Profeta 20.45

TRADATE STARPLEX TRADATE

VIA DELLA FORNACE CORTELLEZZI 21049 TRADATE - TEL. Happy Family 20.25-22.20E’ complicato 20.20Gamer 22.40Dragon Trainer 3D 20.30Alice in Wonderland 3D 22.35Colpo di fulmine 20.25-22.25La vita e’ una cosa meravigliosa 20.20-22.25Sul mare 20.25-22.30Remember Me 20.20-22.40

:::LOMBARDIA

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Martedì 6 aprile 2010