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15/05/22 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre 2009 Istituto Monti ASTI Calcagno Franco 1 A livello individuale, è possibile prevenire la manifestazione del burn-out attraverso l’adozione di strategie funzionali di gestione dello stress. L’obiettivo allargato diviene migliorare la salute, il benessere e la qualità di vita. Se si mantiene la consapevolezza del consapevolezza del proprio ruolo professionale proprio ruolo professionale, lo stare in relazione con una persona sofferente consente uno scambio . Al contrario, un investimento eccessivo (l’ipercoinvolgimento) o un atteggiamento freddo e distaccato rappresentano sia causa, che sintomo del burn-out.

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A livello individuale, è possibile prevenire la manifestazione del burn-out attraverso l’adozione di strategie funzionali di gestione

dello stress.

• L’obiettivo allargato diviene migliorare la salute, il benessere e la qualità di vita.

• Se si mantiene la consapevolezza del proprio ruolo consapevolezza del proprio ruolo professionaleprofessionale, lo stare in relazione con una persona sofferente consente uno scambio.

• Al contrario, un investimento eccessivo (l’ipercoinvolgimento) o un atteggiamento freddo e distaccato rappresentano sia causa, che sintomo del burn-out.

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Ma non solo!!!

E’ NECESSARIO MODIFICARE la propria PERCEZIONE degli EVENTI STRESSANTI !!!

“Più che dagli eventi l’uomo è turbato dalla sua opinione degli eventi.

Non è terribile la morte, ma l’etichetta di terribilità che le diamo.

Problemi, turbamenti, angosce sono nei nostri pensieri.”

(Epiteto, 120 d.C.)

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Come fare

• Sviluppare adeguate tecniche di comunicazione nella relazione di aiuto e privilegiare uno stile di comunicazione comunicazione assertivaassertiva ( (comportamento assertivocomportamento assertivo)

• Modificare il senso del controllo e della prevedibilità che abbiamo degli eventi (Locus of ControlLocus of Control)

• Adottare adeguate strategie di Copingstrategie di Coping (fronteggiamento di situazioni nuove e problematiche) e sviluppare un adeguato senso di Autoefficaciasenso di Autoefficacia

• Automonitorare pensieri, immagini, emozioni, comportamenti (Analisi funzionaleAnalisi funzionale)

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Ciò che Ciò che promuove un MIGLIORAMENTO del lavoro promuove un MIGLIORAMENTO del lavoro EDUCATIVO e RELAZIONALE,EDUCATIVO e RELAZIONALE, così come un così come un

AUTENTICO APPRENDIMENTO ( (e la concomitante e la concomitante CRESCITA MENTALE, AFFETTIVA e RELAZIONALE e e

non solonon solo quella meramente quella meramente cognitiva, intellettuale e cognitiva, intellettuale e culturaleculturale) è ) è la la capacità e la la forza di di TOLLERARE ed

ELABORARE la la SOFFERENZA PSICHICA..

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• In quest’ottica, In quest’ottica, NELLA SCUOLANELLA SCUOLA (e nei vari servizi) la (e nei vari servizi) la prima prima cosacosa da fare è da fare è predisporre uno uno SPAZIO PROFESSIONALE e MENTALE – – istituzionale, strutturato e continuoistituzionale, strutturato e continuo – – PER CONFRONTARSI concretamente su ciò che si fa su ciò che si fa. E . E avere avere QUALCUNO – – un formatore, un consulente, uno psicologo, un formatore, un consulente, uno psicologo, oltre che in una certa misura i colleghi stessi e la dirigenzaoltre che in una certa misura i colleghi stessi e la dirigenza – – CHE CI AIUTI a farlo.

• È È SOLO la SOLO la CONDIVISIONE delle delle SITUAZIONI PROBLEMATICHE FRUSTRANTI e la e la COMPRENSIONE EMOTIVA della della SITUAZIONESITUAZIONE che aiuta ad che aiuta ad attenuare il livello della attenuare il livello della persecuzione internapersecuzione interna ( (si tratta, insomma, di si tratta, insomma, di PROMUOVERE PROMUOVERE LA PENSABILITALA PENSABILITA’).’).

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A livello organizzativo, sono necessarie strategie volte a promuovere l’impegno professionale e l’armonia tra operatore

e posto di lavoro. Per es.:

• condividere la gestione del carico di lavoro con il gruppo• creare e alimentare il “senso di squadra”• partecipare attivamente al processo decisionale

(personalizzazione dello stile, adattamento degli orari..)• comunicare (chiarezza dei messaggi, obiettivi realistici e

credibili…)• riconoscere una ricchezza nelle diversità (cogliere le

potenzialità positive nell’incontro con alunni, operatori e colleghi…)

• crescere professionalmente (formazione e cultura dell’approfondimento e dell’aggiornamento...)

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Ma anche:

• sfoghi per le frustrazioni• legami sociali• ricerca di nuovi stimoli professionali

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Strategie di Coping Senso di Autoefficacia

Possiamo definire l’autoefficacia come “La convinzione nelle La convinzione nelle proprie capacità di organizzare e realizzare il corso di azioni proprie capacità di organizzare e realizzare il corso di azioni necessario a gestire adeguatamente le situazioni che si necessario a gestire adeguatamente le situazioni che si incontrano, in modo da raggiungere i risultati prefissatiincontrano, in modo da raggiungere i risultati prefissati” (Bandura, 1992)

Ad essa si lega la possibilità di modificare il proprio comportamento disfunzionale e di mantenere alta la motivazione al cambiamento già avviato.

Implica porsi obiettivi realistici e la valutazione dei risultati in termini di corrette attribuzioni di responsabilità a sé, alle proprie capacità espresse e potenziali, alla difficoltà della situazione, ad agenti esterni prevedibili e non.

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Analisi funzionale degli eventi stressanti(Antecedenti / Pensieri - Emozioni / Comportamento)

• L’analisi funzionale è considerata una strategia per focalizzare l’attenzione sul comportamento; può essere utile per ogni operatore delle relazioni di aiuto.

• Allena all’osservazione e diviene un passaggio indispensabileindispensabile anche per mettere in atto quelle misure protettive, correttive misure protettive, correttive ed adattiveed adattive che permettono di tutelarci dal disagio e dallo stress, attraverso il cambiamento degli stili di pensiero cambiamento degli stili di pensiero disfunzionalidisfunzionali e l’introduzione di soluzioni alternative.l’introduzione di soluzioni alternative.

La comprensione dei problemi determina la nostra capacità La comprensione dei problemi determina la nostra capacità nell’affrontarli.nell’affrontarli.

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Analisi funzionale degli eventi stressanti(Antecedenti / Pensieri - Emozioni / Comportamento)

• L’analisi funzionale spiega il legame tra eventi – pensieri/emozioni – comportamenti ed i fattori di mantenimento (es. ripetizione) o cambiamento (es. estinzione dei comportamenti stessi).

• È utile per osservare le situazioni e i comportamenti propri ed altrui. Inoltre, permette di imparare a imparare a modulare i propri stati d’animomodulare i propri stati d’animo, individuando e modificando eventuali pensieri disfunzionali.

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Analisi funzionale degli eventi stressanti(Antecedenti / Pensieri - Emozioni / Comportamento)

ES: analizzo un evento che ha generato in me stress

• Evento: il capo mi rimprovera perché ho sbagliato un compito• Pensiero disfunzionale: non sono capace di fare nulla. Sbaglio

sempre tutto• Emozione: senso di frustrazione e abbattimento. Sentimento

di inefficacia. Stress • Comportamento: cerco di evitare ulteriori compiti e li affido

ad altri colleghi.

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Lo stile assertivo

Si basa sul diritto di essere trattati con rispetto, di essere sé stessi e di

essere liberi di credere nei propri valori.

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Assertività

• Modalità di vita caratterizzata da un atteggiamento atteggiamento positivo verso se stessi e verso gli altri.positivo verso se stessi e verso gli altri.

• È la caratteristica di chi realizza se stesso, manifestando le proprie doti e le proprie esigenzeproprie doti e le proprie esigenze nel contesto sociale.

• “È la qualità di chi è in grado di far valere le proprie far valere le proprie opinioni e i propri diritti, pur rispettando quelli degli opinioni e i propri diritti, pur rispettando quelli degli altrialtri” (trad. Zingarelli 1986).

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Gli stili di comunicazione

• Stile PASSIVO• Stile AGGRESSIVO• Stile ASSERTIVO

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Non essere né passivi, né aggressivi !!!

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Persona inibita

• Indugia nel prendere iniziative.• Permette ali altri di decidere per lui.• Raggiunge con fatica e frustrazione i propri obiettivi personali

e di lavoro.• Permette agli altri di violare i propri diritti e di manipolarlo.• Si sente insoddisfatto e insicuro.• Tende a isolarsi.• Genera sensazioni di imbarazzo, noia, irritazione o disgusto.• Non dà feedback.

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Persona aggressiva

• Assume le iniziative oppure boicotta quelle altrui.• Raggiunge obiettivi personali a spese degli altri.• Viola i diritti altrui e manipola.• Si sente ostile e rancoroso, umilia e depreca.• Genera posizioni di difesa e vendetta.• Non ascolta i feedback.

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Persona assertiva

• Assume iniziative su consultazione.• Esamina le alternative.• Raggiunge i propri obiettivi senza prevaricare.• Difende i propri diritti, rispettando quelli degli altri.• Ha una immagine realistica di sé.• Tende all’interdipendenza.• Genera apertura, collaborazione e fiducia.• Produce e ascolta i feedback.

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Caratteristiche del messaggio verbale STILE PASSIVO

- Affermazioni lunghe e ripetitive - Offerta costante di scuse- Uso di frasi che minimizzano i propri bisogni- Uso di parole riempitive, come ad esempio “FORSE”- Uso frequente di affermazioni del tipo “DOVREI”- Frasi di autocommiserazione del tipo mi “MI SENTO PROPRIO

GIÙ”- Frequenti giustificazioni- Poche affermazioni che iniziano col pronome “IO”

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Caratteristiche del messaggio verbale STILE AGGRESSIVO

- Uso eccessivo di affermazioni che iniziano col pronome “IO”- Opinioni che vengono spacciate per fatti- Domande o frasi minatorie- Consigli del tipo “DOVRETSI FARE QUESTO”- Induzione nell’altro di sensi di colpa- Uso di frasi sarcastiche o in grado di avvilire l’altro

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Caratteristiche del messaggio verbale STILE ASSERTIVO

- Affermazioni coincise, chiare e adeguate al contenuto- Uso di frasi che iniziano col pronome “io”, o del tipo “Mi

piacerebbe”- Distinzione tra fatti ed opinioni- Suggerimenti non costrittivi né colpevolizzanti- Nessun tipo d’imperativi del tipo “DOVRESTI FARE COSÌ” - Critica costruttiva senza colpevolizzazione - Domande volte a capire i pensieri e i sentimenti dell’altro- Proposta di strategie atte a risolvere i problemi

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Perché scegliamo uno stile piuttosto che un altro?

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Lo stile AGGRESSIVO• Attraverso il piglio duro e aggressivo si ottengono i risultati (si parte dal

presupposto che gli altri siano sempre ostili e sia necessario attaccare per primi)

• Dopo aver aggredito qualcuno ci si sente meglio (è vero, ma si tratta di un beneficio ristretto nel tempo: infatti, prima o poi, la relazione con l’altro ne risentirà)...

• Il mondo è popolato da gente ostile dalla quale ci si deve difendere• Si deve restituire pan per focaccia; è sufficiente che l’altro abbia

un’opinione diversa dalla propria per attaccarlo senza lasciargli possibilità di esprimersi

• Quando non se ne può più, uno scoppio di collera è quello che ci vuole! Questa è la reazione meno criticabile a condizione che l’attacco non produca risultati mortificanti per entrambi i contendenti

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• Pensieri disfunzionaliPensieri disfunzionali1.1. E assolutamente necessario che…io devoE assolutamente necessario che…io devo2.2. Questa carogna non deve permettersi…Questa carogna non deve permettersi…3.3. Sarebbe tremendo se..Sarebbe tremendo se..

• Pensieri funzionaliPensieri funzionali1.1. Mi piacerebbe che…Mi piacerebbe che…2.2. E meglio se…E meglio se…3.3. E spiacevole ma posso sopportarloE spiacevole ma posso sopportarlo

• RazionalizzazioniRazionalizzazioni1.1. Tutto andrà bene Tutto andrà bene 2.2. Sicuramente sarà un successo…Sicuramente sarà un successo…

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Situazioni per lavorare in gruppoSituazioni per lavorare in gruppo

Confronto per un'analisi di pensieri disfunzionali Confronto per un'analisi di pensieri disfunzionali pensieri funzionali e razionalizzazionipensieri funzionali e razionalizzazioni

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• Matteo bimbo di 1 anno e mezzo piange quando la Matteo bimbo di 1 anno e mezzo piange quando la madre lo porta a scuola.madre lo porta a scuola.

Un giorno ti dice che non piange con la collega…Un giorno ti dice che non piange con la collega…

Pensiero utilePensiero utileAh bene se capisco cosa vuole il bimbo forse riesco a far di più per il bimbo.Ah bene se capisco cosa vuole il bimbo forse riesco a far di più per il bimbo.Capita a tutti i bambini di piangere…sono cose che capitano…Capita a tutti i bambini di piangere…sono cose che capitano…

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• Andrea (15 anni) pluriripetente dopo Andrea (15 anni) pluriripetente dopo l’ennesima verifica insufficiente (con l’ennesima verifica insufficiente (con atteggiamento provocatorio nella maggior atteggiamento provocatorio nella maggior parte dei casi) manifesta anche in modo parte dei casi) manifesta anche in modo violento le sue insofferenze nei confronti della violento le sue insofferenze nei confronti della scuola e dell’insegnante e si ritira per andare a scuola e dell’insegnante e si ritira per andare a lavorare.lavorare.

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● È INEVITABILE (tra gli esseri umani e nelle

organizzazioni)

● È UTILE (spesso vantaggioso)

● È UNA CONSEGUENZA DELLA DIVERSITÀ

COME PATOLOGICO COME FISIOLOGICO

È RISOLVIBILE

● È UN FENOMENO OCCASIONALE (un venir

meno a regole codificate)

● È UN MALE (causa danni)

● DEVE ESSERE ELIMINATO

È MEGLIO EVITARLO

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il conflitto....

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IO VINCO PERDO

L’A

LTR

O

VIN

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SUCCESSO SCONFITTA

PER

DE

MORS TUA… FALLIMENTO

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LeadershipLeadership

Steven SoderberghSteven SoderberghOcean’s Eleven -2Ocean’s Eleven -2

Assegnazione dei compitiAssegnazione dei compiti: Daniel Ocean comincia ad assegnare i : Daniel Ocean comincia ad assegnare i compiti, utilizzando diversi stili (dal “direttivo” al “delegante”) a seconda compiti, utilizzando diversi stili (dal “direttivo” al “delegante”) a seconda

dell’obiettivo, del compito e del collaboratore.dell’obiettivo, del compito e del collaboratore.

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Negoziazione Negoziazione

Ron HowardRon HowardA Beautiful MindA Beautiful Mind

Approccio Win-Win alla soluzione dei conflittiApproccio Win-Win alla soluzione dei conflitti: prendendo spunto : prendendo spunto dall’occasione di corteggiare una ragazza “bellissima” anziché le dall’occasione di corteggiare una ragazza “bellissima” anziché le

sue “belle” amiche, il matematico John Nash spiega come è sue “belle” amiche, il matematico John Nash spiega come è possibile agire contemporaneamente per il proprio interesse e per il possibile agire contemporaneamente per il proprio interesse e per il

bene comune. Per questa scoperta riceverà il premio Nobel per bene comune. Per questa scoperta riceverà il premio Nobel per l’Economia nel 1994.l’Economia nel 1994.

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NegoziazioneNegoziazione

Steven SoderberghSteven Soderbergh

Erin Brokovich – 1Erin Brokovich – 1Fallimento strategico del negoziatoFallimento strategico del negoziato: Erin Brockovich, dipendente di un piccolo studio : Erin Brockovich, dipendente di un piccolo studio di avvocati di provincia, non cede ai tentativi di intimidazione degli avvocati della parte di avvocati di provincia, non cede ai tentativi di intimidazione degli avvocati della parte avversa, facendo leva sulle emozioni degli avversari e dimostrando con assertività le avversa, facendo leva sulle emozioni degli avversari e dimostrando con assertività le

proprie ragioni. Benché poco ortodosso, il metodo e il linguaggio utilizzati si dimostrano proprie ragioni. Benché poco ortodosso, il metodo e il linguaggio utilizzati si dimostrano efficaci.efficaci.

Steven SoderberghSteven Soderbergh

Erin Brockovich – 2Erin Brockovich – 2L’importanza delle relazioniL’importanza delle relazioni: Erin Brockovich e l’avvocato per il quale lavora tentano di : Erin Brockovich e l’avvocato per il quale lavora tentano di

convincere i querelanti della cittadina di Hinkley ad affidare loro l’incarico per portare convincere i querelanti della cittadina di Hinkley ad affidare loro l’incarico per portare avanti il procedimento. La parcella dell’avvocato risulta esosa per i querelanti, ma Erin avanti il procedimento. La parcella dell’avvocato risulta esosa per i querelanti, ma Erin

riuscirà a convincerli utilizzando la sua empatia per comprendere le ragioni dei querelanti riuscirà a convincerli utilizzando la sua empatia per comprendere le ragioni dei querelanti e spiegare un punto di vista diverso e convincente.e spiegare un punto di vista diverso e convincente.

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Sviluppo personaleSviluppo personale

Garry MarshallGarry MarshallPretty woman – 1Pretty woman – 1

StereotipiStereotipi: la prostituta Vivian Ward, in abbigliamento “da lavoro”, : la prostituta Vivian Ward, in abbigliamento “da lavoro”, cerca di entrare in un negozio di lusso, dove viene bistrattata dalle cerca di entrare in un negozio di lusso, dove viene bistrattata dalle

commesse in virtù del proprio aspetto.commesse in virtù del proprio aspetto.

Pretty woman – 2Pretty woman – 2

L’abito FA il monacoL’abito FA il monaco: Vivian Ward, stavolta agghindata di tutto : Vivian Ward, stavolta agghindata di tutto punto, entra nel negozio dove era stata bistrattata. Questa volta punto, entra nel negozio dove era stata bistrattata. Questa volta

viene accolta con deferenza e prende la sua rivincita.viene accolta con deferenza e prende la sua rivincita.

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Comunicazione e Relazioni interpersonaliComunicazione e Relazioni interpersonali

Peyton Peyton ReedReedTi odio, ti lascio, ti…Ti odio, ti lascio, ti…

Escalation comunicativaEscalation comunicativa: Gary e Brooke, giovane coppia, discutono di : Gary e Brooke, giovane coppia, discutono di mille argomenti pretestuosi sino ad arrivare a lasciarsi, senza però toccare mille argomenti pretestuosi sino ad arrivare a lasciarsi, senza però toccare (se non alla fine e quando è troppo tardi) il vero argomento: comprendere (se non alla fine e quando è troppo tardi) il vero argomento: comprendere

i bisogni dell’altro.i bisogni dell’altro.

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Rilevazione della misuraRilevazione della misura di alcuni elementi stressogenidi alcuni elementi stressogeni

Compilazione testCompilazione test

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politico Istituzionali Ipolitico Istituzionali I

Cambiamenti di politica scolastica generaleCambiamenti di politica scolastica generale

Aspettative che gli insegnanti si adeguino alle nuove politiche Aspettative che gli insegnanti si adeguino alle nuove politiche ministerialiministeriali

Impossibilità per gli insegnanti di influenzare l'attuazione delle politiche Impossibilità per gli insegnanti di influenzare l'attuazione delle politiche amministrativeamministrative

Grossi cambiamenti quali-quantitativi previsti per gli insegnanti e la Grossi cambiamenti quali-quantitativi previsti per gli insegnanti e la scuolascuola

Stipendio inadeguatoStipendio inadeguato

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carico di lavoro Lcarico di lavoro L

Sovraccarico di ruoli (insegnamento, commissioni di lavoro, mansioni Sovraccarico di ruoli (insegnamento, commissioni di lavoro, mansioni amministrative)amministrative)

Richieste urgenti di partecipare a riunioni dopo l'orario scolastico Richieste urgenti di partecipare a riunioni dopo l'orario scolastico

Troppe cose da fare (valutazioni, colloqui, preparazione delle lezioni, Troppe cose da fare (valutazioni, colloqui, preparazione delle lezioni, ecc.)ecc.)

Compiti professionali che interferiscono con la vita privata Compiti professionali che interferiscono con la vita privata

Poco o nessun diversivo dall'insegnamentoPoco o nessun diversivo dall'insegnamento

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Leadership scolastica LSLeadership scolastica LS

L'organizzazione scolastica agisce in maniera conservatrice, rigida e L'organizzazione scolastica agisce in maniera conservatrice, rigida e autoritaria nei confronti di idee nuoveautoritaria nei confronti di idee nuove

Il morale della scuola risulta bassoIl morale della scuola risulta basso

Mancanza di partecipazione degli insegnanti alle decisioni della Mancanza di partecipazione degli insegnanti alle decisioni della scuolascuola

Scarsa comunicazione tra amministrazione e insegnantiScarsa comunicazione tra amministrazione e insegnanti

Richieste che hanno poco a che fare con l'insegnamento Richieste che hanno poco a che fare con l'insegnamento

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Rapporti di lavoro RLRapporti di lavoro RL

Rapporti problematici o scarsi con i colleghiRapporti problematici o scarsi con i colleghi

Problemi di relazione con i superiori (conflitti di personalità, critiche)Problemi di relazione con i superiori (conflitti di personalità, critiche)

Colleghi che agiscono in maniera non professionaleColleghi che agiscono in maniera non professionale

Competività tra colleghiCompetività tra colleghi

Mancanza di sostegno dai colleghiMancanza di sostegno dai colleghi

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Classe CClasse C

Comportamento turbolento della classeComportamento turbolento della classe

Scarsi sussidi didatticiScarsi sussidi didattici

Incapacità di soddisfare i bisogni di un alunno particolare Incapacità di soddisfare i bisogni di un alunno particolare (straniero,disabile o con difficoltà d'apprendimento)(straniero,disabile o con difficoltà d'apprendimento)

Locali surriscaldati o troppo freddiLocali surriscaldati o troppo freddi

Classe molto numerosaClasse molto numerosa

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Comunità CMComunità CM

Critiche dei mass media alla professione dell'insegnanteCritiche dei mass media alla professione dell'insegnante

Membri della comunità locale poco solidali verso gli insegnantiMembri della comunità locale poco solidali verso gli insegnanti

Conflitto tra il sistema di valori degli insegnanti e quello dei genitori o Conflitto tra il sistema di valori degli insegnanti e quello dei genitori o della comunità localedella comunità locale

Genitori che dimostrano scarso interesse per l'istruzione dei figliGenitori che dimostrano scarso interesse per l'istruzione dei figli

Genitori troppo coinvolti nell'istruzione dei figliGenitori troppo coinvolti nell'istruzione dei figli

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fattori stressogeni ATA

fattori istituzionali; 1,8

carico di lavoro; 2,2

leadership scolastica; 1,8

rapporti di lavoro; 2,2

classe; 2,2

comunità; 1,8

fattori istituzionali carico di lavoro leadership scolastica

rapporti di lavoro classe comunità

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11/04/23 Seminario di formazione Scuola – 5 ottobre 2009 Istituto Monti ASTI Calcagno Franco 43

fattri stressogeni DOC

fattori istituzionali; 2,0

carico di lavoro; 1,5

leadership scolastica; 1,9

rapporti di lavoro; 1,2

classe; 1,4

comunità; 2,0

fattori istituzionali carico di lavoro leadership scolastica

rapporti di lavoro classe comunità

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SINTESI:

Anche se con valori diversi il monitoraggio evidenzia una bassa predisposizione allo stress sia del personale ATA che docente.