Storia della comunicazione visivo oggettuale . Il ciclo degli affreschi di Giotto nella Basilica superiore di Assisi

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1. Omaggio di un semplice

2. Dono del mantello

3. Sogno del palazzo con armi

4. Crocifisso S. Damiano

5. Rinunzia ai beni paterni

6. Sogno Innocenzo III

7. Approvazione Regola

8. Visione del carro

9. Visione dei Troni

10. Cacciata dei diavoli

11. Prova del fuoco

12. Estasi di Francesco

13. Presepe di Greccio

14. Miracolo della fonte

15. Predica agli uccelli

16. Morte cavaliere di Celano

17. Predica a Onorio III

18. Apparizione al capitolo di Arles

19. Stimmatizzazione

20. Morte di Francesco

21. Apparizione a frate Agostino

22. Accertamento delle stimmate

23. Pianto delle Clarisse

24. Canonizzazione del santo

25. Apparizione a Gregorio IX

26. Guarigione ferito di Lerida

27. Confessione della donna di Benevento

28. Liberazione di Pietro di Alife

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Omaggio di un semplice

Omaggio di un semplice: Bon. P. 840 , 1029 ‘un uomo di assisi, molto semplice, certo per ispirazione divina, ogni volta che incontrava Francesco per le strade della città, si toglieva il mantello e lo stendeva ai suoi piedi, proclamando che Francesco era degno di ogni venerazione, perché di lì a poco avrebbe compiuto grandi cose, per cui sarebbe stato onorato e glorificato da tutti i cristiani.T. Da Celano p. 430

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Dono del mantello

Dono del mantello: Bon. P. 841, 1030 ‘una volta incontrò un cavaliere nobile, ma povero e mal vestito e, commiserando con affettuosa pietà la sua miseria, subito si spogliò e fece indossare i suoi vestiti all’altro. Così, in un solo gesto, compì un duplice atto di pietà, poiché nascose la vergogna di un nobile cavaliere e alleviò la miseria di un povero’.

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Sogno del palazzo con armi

Sogno del palazzo con armi: Bon. 841, 1031, ‘la notte successiva, mentre dormiva, la Bontà di Dio gli fece vedere un palazzo grande e bello, pieno di armi contrassegnare con la Croce di Cristo, per dimostrargli in forma visiva la misericordia da lui usata verso il cavaliere povero, per amore del sommo Re, stava per essere ricambiata, con una ricompensa impareggiabile…’

T. Da Celano p. 413

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Crocifisso S. Damiano

Crocifisso di S. Damiano: Bon. P. 842, 1035 e p.844, 1038, ‘ un giorno era uscito nella campagna per meditare. Trovandosi a passare vicino alla chiesa di S. Damiano che minacciava rovina, vecchia com’era, spinto dall’impulso dello Spirito Santo, vi entrò per pregare. Pregando inginocchiato davanti all’immagine del Crocifisso si sentì invadere da una grande consolazione spirituale e, mentre fissava gli occhi pieni di lacrime nella croce del Signore, udì con gli orecchi del corpo una voce scendere verso di lui dalla croce e dirgli per tre volte ‘Francesco va e ripara la mia chiesa che, come vedi, è tutta in rovina!’.

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Rinunzia ai beni paterni

Rinunzia ai beni paterni: Bon. P. 847, 1042 ‘quel padre carnale cercava poi di indurre quel figlio della grazia, ormai spogliato del denaro, a presentarsi davanti al vescovo della città, per fargli rinunciare, nelle mani di lui, all’eredità paterna e restituire tutto ciò che aveva. Il vero amatore della povertà accettò prontamente questa proposta. Giunto alla presenza del vescovo, non sopporta indugi o esitazioni; non aspetta né fa parole; ma, immediatamente, depone tutti i vestiti e li restituisce al padre. Si scoprì allora che l’uomo di Dio, sotto le vesti delicate, portava sulle carni un cilicio.’T. Da Celano p. 421

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Sogno Innocenzo III

Sogno di Innocenzo III: Bon. P. 859, 1064 ‘ il Vicario di Cristo ascoltò attentamente questa parabola e la sua interpretazione e, pieno di meraviglia, riconobbe senza ombra di dubbio che, in quell’uomo, aveva parlato Cristo, ma si sentì rassicurato anche da una visione, da lui avuta in quella circostanza, nella quale lo Spirito di Dio gli aveva mostrato la missione a cui Francesco era destinato. Infatti, come egli raccontò, in sogno vedeva che la Basilica del Laterano ormai stava per rovinare e che, un uomo poverello, piccolo e di aspetto spregevole, la sosteneva, mettendoci sotto le spalle, perché non cadesse’.

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Approvazione Regola

Approvazione della regola: Bon. P. 860, 1064 ‘ approvò la Regola; conferì il mandato di predicare la penitenza e a tutti i frati laici, che erano venuti con il servo di Dio, fece fare delle piccole chieriche, perché potessero predicare liberamente la Parola di Dio’.

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Visione del carro

Visione del carro: Bon. P. 863, 1070, ‘ma ecco: verso la mezzanotte, mentre alcuni frati riposavano ed altri vegliavano in preghiera, un carro di fuoco meraviglioso splendore entrò dalla porta della casa e per tre volte fece il giro dell’abitazione: sopra il carro si trovava un globo luminoso, in forma di sole, che dissipò il buio della notte.T da Celano p. 450

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Visione dei Troni

Visione dei Troni: Bon. P. 885, 1111, ‘questo frate, compagno di viaggio dell’uomo di Dio, pregando una volta con lui in una chiesa abbandonata, venne rapito in estasi. Vide nel cielo molti seggi e, tra essi, uno più splendido e glorioso di tutti gli altri, costellato di pietre preziose. Ammirando lo splendore di quel trono così eminente, cominciò a chiedersi ansiosamente chi mai fosse destinato ad occuparlo. In mezzo a questi pensieri, udì una voce che gli diceva ‘questo seggio apparteneva a uno degli angeli ribelli ed ora è riservato per l’umile Francesco’. Ritornato finalmente in sé, dopo quella preghiera estatica, il frate seguì il Santo che stava uscendo dalla chiesa.’.

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Cacciata dei diavoli

Cacciata dei Diavoli da Arezzo: Bon. P. 887, 1114, ‘gli capitò una volta di giungere vicino Arezzo mentre l’intera città era sconvolta dalla guerra intestina e minacciava di distruggersi in breve tempo da se stessa. Dal sobborgo, dove era alloggiato come ospite, vide sopra la città una ridda di demoni che infiammavano i cittadini, già eccitati, alla reciproca strage. A scacciare quegli spiriti dell’aria fomentatori della sedizione inviò frate Silvestro, uomo semplice come una colomba ingiungendogli ‘ Vai davanti alla porta della città e, da parte di Dio onnipotente, comanda ai demoni, in virtù di obbedienza, di andarsene in fretta’…

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Prova del fuoco

Prova del fuoco: Bon. P. 889, 1116, ‘ una volta gli fu presentato un frate che aveva trasgredito i comandi dell’obbedienza, perché lo correggesse con il magistero del castigo. Ma l’uomo di Dio notò da segni evidenti che quel frate era sinceramente pentito e perciò si sentì ad essere indulgente con lui, per amore della sua umiltà. Tuttavia, ad evitare che la facilità del perdono fosse per gli latri incentivo a mancare, comandò di togliere al frate il cappuccio e di gettarlo tra le fiamme, perché tutti potessero osservare quanta e quale vendetta esige la trasgressione contro l’obbedienza. E dopo che il cappuccio era rimasto un bel pezzo nel fuoco, ordinò di levarlo

dalle fiamme e di ridarlo al frate, umile e pentito.’

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Estasi di Francesco

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Presepe di Greccio

Presepe di Greccio: Bon. P. 924, 1186 ‘tre anni prima della sua morte decise di celebrare vicino al paese di Greccio, il ricordo della natività del bambino Gesù, con la maggior solennità possibile, per far rinfocolarne la devozione…’T. da Celano p. 477

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Miracolo della fonte

Miracolo della fonte: Bon p. 898, 1132 ‘ nel caldo dell’estate, l’uomo seguiva a piedi il servo di Dio, su per la montagna. Affiancato al percorso molto lungo e difficoltoso e stremato dalla sete a un certo punto incominciò a gridare forte dietro al santo ‘ Muoio di sete! Se non trovo subito un po’ d’acqua, muoio di sete!’ senza indugio il servo di Dio saltò giù dall’asino si inginocchiò per terra e , levando le mani al cielo, continuò a pregare finchè sentì di essere stato esaudito. Terminata finalmente la preghiera disse all’uomo ‘ va in fretta a quella pietra e là troverai l’acqua viva che in questo momento Cristo, nella sua misericordia, ha fatto sgorgare dal sasso per te!’…

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Predica agli uccelli

Predica agli Uccelli: Bon. P. 907, 1154, ‘ attraversava con un altro frate le paludi di Venezia, trovò una moltitudine di uccelli, che se ne stavano sui rami a cantare. Come li vide, disse al compagno ‘I fratelli uccelli stanno lodando il loro Creatore; perciò andiamo in mezzo a loro a recitare insieme le lodi del Signore e le ore canoniche’. Andarono in mezzo a loro e gli uccelli non si mossero. Poi siccome per il gran garrire, non potevano sentirsi l’un l’altro recitare le ore, il Santo si rivolse agli uccelli e disse ‘Fratelli uccelli smettete di cantare, fino a quando avremo finito di recitare le lodi prescritte’. Quelli tacquero immediatamente e se ne stettero zitti, fin al momento in cui, recitate a bell’agio le ore a terminare debitamente le lodi, il Santo diede la licenza di cantare’…T. da Celano p. 458

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Morte cavaliere di Celano

Morte del cavaliere di Celano: Bon. P. 927, 1191, ‘si stava recando a Celano per predicare e fu invitato a pranzo con umile e devota insistenza da un cavaliere. Egli dunque andò alla casa del cavaliere, accolto con grande gioia da tutta la famiglia lieta per la venuta di quegli ospiti poverelli……

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Predica a Onorio III

Predica davanti ad Onorio III: Bon. P. 940, 1211,T. da Celano p. 468

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Apparizione al capitolo di Arles

Apparizione al Capitolo di Arles: Bon. P. 934, 1202,T. da Celano p. 451

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Stimmatizzazione

Stimmatizzazione: Bon. Pp. 944.948T. Da Celano p. 487

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Morte di Francesco

Morte di Francesco: Bon. Pp. 956-959T. da Celano p. 481

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Apparizione a frate Agostino

Apparizione a Frate Agostino: Bon. P. 958, 1243

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Accertamento delle stimmate

Accertamento delle stimmate: Bon. P. 960, 1247T. da Celano p. 503

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Pianto delle Clarisse

Pianto delle Clarisse: Bon. P. 961, 1250T. Da Celano p. 506

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Canonizzazione del santo

Canonizzazione di Francesco : Bon. P. 962, 1252

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Apparizione a Gregorio IX

Apparizione a Gregorio IX: Bon . p. 968, 1257

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Guarigione ferito di Lerida

Guarigione del ferito di Lerida: Bon. P. 970, 1260

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Confessione della donna di Benevento

Confessione della donna di Benevento: Bon. P. 974, 1263

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Liberazione di Pietro di Alife

Liberazione di Pietro di Alife: Bon . p. 991, 1291