L’ORIGINE DEL MAIS

COM’E’ NATA LA PIANTA DEL MAIS? INVENTIAMO UN MITO

Il mais o granoturco è originario dell’America Centrale dove costituiva l’alimento base per i

Maya, un popolo antichissimo che viveva in quelle regioni. Veneravano il mais come un

dio perché li nutriva e permetteva loro di vivere.

Gli uomini più antichi, compresi i Maya, si chiedevano com’era nata la Terra e come era

stato creato l’uomo ma non sapendo dare risposte ricorrendo alle scoperte della scienza

come facciamo noi oggi, usavano l’immaginazione per raccontare storie straordinarie che

narravano com’era stato plasmato il mondo e tutto ciò che vi si trova: piante, animali,

esseri umani. I Maya avevano una civiltà ricca di miti e di leggende.

Noi abbiamo letto insieme il mito “Gli uomini di mais” che spiega in modo fantastico

l’origine dell’uomo. Poi ci siamo divertiti a usare la nostra immaginazione per provare a

spiegare l’origine del mais.

PRIMO MITO

Nel mezzo della foresta pluviale, all’interno di un tronco di un albero, una scimmia trovò

dei chicchi di mais e li assaggiò.

I Maya vedendo che gli animali raccoglievano i chicchi e se ne nutrivano, decisero di

assaggiarli, trovando il loro gusto gradevole.

Fu così che cominciarono a raccoglierli chicco per chicco.

Era un lavoro molto faticoso e al tramonto quando ritornavano al loro villaggio non ne

avevano raccolto una grande quantità.

Allora gli uomini si misero a pregare gli dei, perché i chicchi fossero uniti e potessero

essere raccolti più facilmente.

Dopo parecchi giorni videro crescere un germoglio che man mano diventò una pianta alta

e robusta.

Poi videro spuntare tanti chicchi attaccati assieme a forma di lancia.

Raccolsero queste strane lance, le sgranarono e scoprirono una lancia marrone più

piccola, il tutolo: erano nate così le pannocchie.

Da quel giorno i Maya raccolsero il mais in questo modo.

SECONDO MITO

Una volta i Maya coltivavano il frumento, ma un giorno un vulcano eruttò distruggendo tutti

i campi e non rimase più nessun seme. I Maya pregarono gli dei perché gli donassero un

nuovo cereale di cui nutrirsi. Gli dei esaudirono il loro desiderio, facendo solidificare la lava

in tanti piccoli chicchi di colore bianco, rosso, giallo e nero.

I Maya piantarono questi chicchi da cui nacquero le piante di granoturco che regalarono

loro tante pannocchie buone e nutrienti.

TERZO MITO

Molto tempo fa su un grandissimo albero cresceva il granoturco.

Gli uomini Maya alzandosi sulle punte dei piedi cercavano di raccogliere più mais

possibile.

Donne e bambini impiegavano intere giornate a staccare i chicchi, ma senza gran

risultato, perché le loro ceste non erano piene.

Allora gli uomini pregarono gli dei affinché riuscissero a fornirgli dei chicchi attaccati fra

loro in modo da poterli raccogliere con maggiore facilità. Gli dei presero un cilindro di

legno e lo bruciarono, poi presero dei chicchi e cominciarono ad attaccarli su di esso e per

proteggerli usarono delle foglie chiamate brattee. Gli uomini furono molto contenti e

diedero a quei cilindri il nome di “pannocchia”.

Da allora le pannocchie crescono sulle piante, fu più facile raccoglierle e divennero

l’alimento principale dei Maya.

QUARTO MITO

Tanto tempo fa in una fitta foresta su una collina chiamata Prato Verde, era

cresciuta una pianta gigante: qui le api deposero il loro miele.

Esso si congelò in piccole palline di vari colori.

I Maya quando si accinsero a raccogliere il miele trovarono al suo posto tanti chicchi

colorati, li assaggiarono e li trovarono molto gustosi.

Siccome era piuttosto difficile raccoglierli uno a uno, decisero di pregare gli Dei,

chiedendo loro di trovare un modo migliore per raccoglierli.

Gli Dei ordinarono di prendere un ramo a forma lanceolata, di inzupparlo nel miele

e di attaccarci i chicchi. Poi fecero in modo che i rami si moltiplicassero e

crescessero su piante alte, protette da foglie chiamate brattee. Erano nate le

pannocchie.

Da quel giorno i Maya poterono raccogliere il mais più facilmente.