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7/21/2019 047-055Agr_11 http://slidepdf.com/reader/full/047-055agr11 1/9 47 NOVEMBRE 2014 SPECIALE  PERA C on circa 3 milioni 100mila tonnellate – il 50% della produzione mondiale – l’Europa è la più importante area al mondo di produzione di pere, secon- da solo alla Cina, e l’Italia guida la classifica con un primo posto consolidato. Nell’Unione europea l’offerta di pere ha mo- strato una sostanziale stabilità fino a qualche anno fa, con quantitativi intorno a 2 milioni 500mila tonnellate.  Attualmente l’offerta media è su livelli un po’ più bassi, attorno a 2 milioni 300mila tonnel- late. In particolare nel 2014, sulla base delle previsioni effettuate ad inizio agosto, con circa 2 milioni 300mila tonnellate si è registrato un calo del 2% rispetto all’anno precedente, pari a un -4% rispetto alla media 2009-2012. Sempre nell’ambito Ue, pur sottolineando che le pere non sono una specie che ha visto forti evoluzioni varietali, nel passaggio dal Duemila a oggi alcune varietà vedono rafforzare il pro- prio peso, a fronte di cali di altre cultivar. La pera Conference, ad esempio, è la prima varietà coltivata, con una rappresentatività passata dal 24% al 37%; l’Abate è salita dal 10 al 14% po- sizionandosi al secondo posto, seguita da Wil- liam B.C. stabile al 13%. In questo periodo si è rafforzata anche Rocha, dal 5 al 7%, mentre appaiono in calo Blanquilla e Decana. In questa stagione, la produzione vede una cre- scita delle varietà Abate e Rocha, a fronte di una certa stabilità di Conference e di un calo per William B.C., Kaiser e Blanquilla. Tra i principali produttori comunitari, esclusa l’Italia che si colloca al primo posto, flettono in modo significativo Spagna e Francia a vantaggio di Belgio, Olanda e Portogallo. In particolare Bel- gio e Olanda da quantitativi che nei primi anni Duemila si aggiravano al di sotto delle 200mila tonnellate, oggi sono passati alle 350mila. Lo scenario italiano La produzione di pere in Italia fino a qual- che anno fa oscillava mediamente attorno alle 850mila tonnellate annue. Recentemente l’of- ferta nazionale ha subito notevoli variazioni, soprattutto a causa delle rese unitarie soggette a forti sbalzi da un anno all’altro. Il potenzia- le massimo sembra comunque in diminuzione ELISA MACCHI TOMAS BOSI Centro servizi ortofrutticoli , Ferrara a cura di OLGA CAVINA Nuovo raccolto: buone qualità e conservazione    F    o    t    o    l    i    a Nel 2014 calano i volumi, ma l’Italia resta il primo produttore in Europa. Il 65% delle superfici è in Emilia- Romagna. Le varietà più richieste. Cresce l’export

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SPECIALE PERA

Con circa 3 milioni 100mila tonnellatendash il 50 della produzione mondiale ndashlrsquoEuropa egrave la piugrave importante area almondo di produzione di pere secon-

da solo alla Cina e lrsquoItalia guida la classifica conun primo posto consolidatoNellrsquoUnione europea lrsquoofferta di pere ha mo-strato una sostanziale stabilitagrave fino a qualcheanno fa con quantitativi intorno a 2 milioni500mila tonnellate

Attualmente lrsquoofferta media egrave su livelli un porsquopiugrave bassi attorno a 2 milioni 300mila tonnel-late In particolare nel 2014 sulla base delleprevisioni effettuate ad inizio agosto con circa2 milioni 300mila tonnellate si egrave registrato uncalo del 2 rispetto allrsquoanno precedente pari aun -4 rispetto alla media 2009-2012Sempre nellrsquoambito Ue pur sottolineando chele pere non sono una specie che ha visto fortievoluzioni varietali nel passaggio dal Duemilaa oggi alcune varietagrave vedono rafforzare il pro-prio peso a fronte di cali di altre cultivar La

pera Conference ad esempio egrave la prima varietagravecoltivata con una rappresentativitagrave passata dal24 al 37 lrsquoAbate egrave salita dal 10 al 14 po-

sizionandosi al secondo posto seguita da Wil-liam BC stabile al 13 In questo periodo siegrave rafforzata anche Rocha dal 5 al 7 mentreappaiono in calo Blanquilla e DecanaIn questa stagione la produzione vede una cre-scita delle varietagrave Abate e Rocha a fronte diuna certa stabilitagrave di Conference e di un caloper William BC Kaiser e BlanquillaTra i principali produttori comunitari esclusalrsquoItalia che si colloca al primo posto flettono inmodo significativo Spagna e Francia a vantaggiodi Belgio Olanda e Portogallo In particolare Bel-gio e Olanda da quantitativi che nei primi anniDuemila si aggiravano al di sotto delle 200milatonnellate oggi sono passati alle 350mila

Lo scenario italiano

La produzione di pere in Italia fino a qual-che anno fa oscillava mediamente attorno alle850mila tonnellate annue Recentemente lrsquoof-ferta nazionale ha subito notevoli variazioni

soprattutto a causa delle rese unitarie soggettea forti sbalzi da un anno allrsquoaltro Il potenzia-le massimo sembra comunque in diminuzione

ELISA MACCHI

TOMAS BOSI

Centro serviziortofrutticoli Ferrara

a cura di OLGA CAVINA

Nuovo raccolto

buone qualitagrave econservazione

F o t o l i a

Nel 2014 calano i volumi ma lrsquoItaliaresta il primo produttore in EuropaIl 65 delle superfici egrave in Emilia-Romagna Le varietagrave piugrave richieste

Cresce lrsquoexport

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httpslidepdfcomreaderfull047-055agr11 2948 NOVEMBRE 2014

SPECIALE PERA

negli ultimi anni non piugrave in grado di superarele 900mila tonnellate come qualche tempo faindipendentemente dalle oscillazioni di resaDal 2008 in avanti la produzione media an-nuale si egrave attestata su circa 760mila tonnellate

Anche per la campagna 2014 le previsioni evi-denziavano un livello quantitativo nettamenteinferiore al potenziale produttivo pari a pocooltre le 700mila tonnellate ossia il 3 in meno

rispetto al risultato raggiunto nel 2013 su valo-ri inferiori alla recente media produttivaLa produzione di pere in Italia egrave concentrata

soprattutto in Emilia-Romagna con quan-titativi attorno alle 600mila tonnellate se siescludono le annate con limitate rese medie perettaro Le province piugrave coinvolte sono FerraraModena Bologna e Ravenna Se si aggiungonole vicine Rovigo Verona e Mantova si ottienela maggiore area di coltivazione in Europa Intermini di superfici il complesso delle regioniitaliane conta recentemente circa 34mila ettari

a pero di cui ben oltre 21mila (quasi il 65)in Emilia-Romagna Seguono per importanza il Veneto con oltre 3300 ettari e sempre al Nord

G983154983137983142983145983139983151 983089 - T983154983141983150983140983140983141983148983148983137 983152983154983151983140983157983162983145983151983150983141

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(F983151983150983156983141 C983155983151)

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Lombardia e Piemonte La pericoltura al Sudrivolta prevalentemente su cultivar a matura-zione estiva denota unrsquoestensione decisamentepiugrave contenuta (moderatamente rilevante nelleregioni Campania e Sicilia) ed evidenzia untrend in lenta riduzione in termini di investi-menti Anche nelle regioni del nord Italia dopoanni in cui gli investimenti risultavano stabili oin alcuni casi in leggero incremento la recente

evoluzione sembra mostrare un segno negativoin particolare nellrsquoultimo biennio

Abate in vetta in crescita William e Carmen

La tendenza in atto vede la pericoltura concen-trarsi su poche varietagrave di pregio in particolaresu Abate Fetel che allrsquoinizio degli anni Duemilanon arrivava al 30 dellrsquoofferta nazionale men-tre oggi supera il 40 del totale Seguono Wil-liam al 22 sostanzialmente stabile Conferen-ce che dal 16 scende allrsquo11 Questi ultimidati riflettono naturalmente la situazione regio-nale in Emilia-Romagna lrsquoAbate recentementeegrave arrivata al 51 del totale William si confermaal secondo posto con il 18 Conference scen-de al 10 Kaiser si mantiene sul 7 e Decanaflette al 4 Max Red Bartlett Santa Maria eCarmen detengono attualmente una rappresen-tativitagrave del 2-3 ciascuna I nuovi investimentimessi a dimora nellrsquoultimo biennio vedono con-centrate le preferenze dei produttori nella mag-

gioranza dei casi in sole tre tipologie varietali Abate per il 55 della superficie nuova investita William nel 17 e Carmen 13 Questrsquoultima

rappresenta lrsquounica vera novitagrave nel panorama va-rietale degli ultimi anni andando a sostituire lecultivar tradizionali nella fase piugrave precoce dellaraccolta ed anticipando Santa Maria tra il rag-gruppamento delle estiveLrsquoanno in corso egrave caratterizzato da un livelloproduttivo non eccedentario non troppo dis-simile da quello dellrsquoanno precedente e di pocosuperiore al deficitario 2010 e 2012 Tutte le

principali varietagrave evidenziano flessioni talvoltapesanti rispetto al 2013 in primis le pere estivela Decana e la Kaiser In contrazione soprattut-to per lrsquoeffetto degli abbattimenti che ne stanno

via via erodendo il potenziale lrsquoofferta di Con-ference William denotava unrsquoofferta non signi-ficativamente diversa come volume dallo scorsoanno In controtendenza la cultivar Abate Fetelin incremento rispetto al 2013Nel 2014 la produzione in Emilia-Romagnacon poco meno 500mila tonnellate scende dialcuni punti percentuali sia rispetto alla produ-zione dello scorso anno che allrsquoofferta media2009-2012 Il prodotto raccolto nel 2014 inItalia si distingue per buone caratteristiche qua-litative e di conservazione In particolare perle cultivar a maturazione autunno-invernalegrazie allrsquoandamento climatico egrave da rimarcareuno sviluppo piugrave che soddisfacente del calibroe della pezzatura in genere

Leggera ripresa dei consumi interni

Per quanto riguarda la commercializzazionequesta specie frutticola egrave storicamente rivolta verso il mercato nazionale ma da diversi anni

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SPECIALE PERA

appaiono evidenti alcune problematiche Sullabase dei dati GFK-Eurisko sugli acquisti al det-taglio delle famiglie italiane si conferma infattiuna riduzione del consumo di pere una del-le specie frutticole maggiormente colpite dallacrisi dei consumiDa circa 460mila tonnellate acquistate agliinizi del Duemila si egrave arrivati recentemente a350mila tonnellate (-23) Nel 2013 il volu-me egrave sceso ulteriormente di 10 punti percen-tuali rispetto ai dati giagrave bassi del 2012 Unicanota positiva viene dal 2014 in cui sulla basedei dati disponibili si rileva una variazione po-sitiva dei volumi pari al +1 sullo stesso pe-riodo 2013 Si tratta di una variazione moltocontenuta che non cambia la situazione ma egravecomunque un segnale positivo rispetto ai trend

evidenziati fino a questo momentoLe pere nonostante ciograve sono la quarta speciefrutticola acquistata dopo mele arance e ba-nane con un indice di penetrazione che no-nostante tutto si egrave mantenuto al di sopra del90 Le famiglie italiane quindi non hannodiminuito lrsquointeresse verso questa specie bensigravene comprano minor quantitagrave durante lrsquoannoLrsquoacquisto medio annuo egrave sceso infatti da circa21 kg a 1213 kg per famigliaDrsquoaltro canto i quantitativi importati appaio-no anchrsquoessi in lieve contrazione inferiori alle

100mila tonnellate nellrsquoultimo biennio Preva-lentemente entrano in controstagione le peredallrsquoArgentina e dal Cile mentre nel periodoestivo la merce egrave in arrivo dalla Spagna Emer-ge quindi sempre piugrave la necessitagrave di svilupparemaggiormente le spedizioni di pere italiane ol-tre i nostri confini

Cresce lrsquoexport

I quantitativi destinati allrsquoexport variano a se-conda del livello produttivo nazionale e nelleultime stagioni sono stati di poco al di sottodelle 150mila tonnellate annue Ma egrave bene sot-tolineare che la quota destinata allrsquoesportazionerisulta in aumento da circa il 16 allrsquoinizio de-gli anni Duemila a oltre il 20 di oggiLa maggior parte dellrsquoexport di pere egrave indiriz-zato verso i vicini Paesi dellrsquoUnione europeaanche se questa quota oggi si colloca intornoallrsquo87 mentre allrsquoinizio degli anni Duemi-la si attestava al 95 a riprova di una mag-giore diversificazione delle destinazioni Neimercati piugrave tradizionali quali Germania (percirca 60mila tonnellate) Austria Regno Uni-

to e Romania il volume spedito sembra esserepressocheacute stabile mentre scende leggermente lamovimentazione verso la Francia (che rimanela seconda destinazione per le pere italiane conpoco meno di 20mila tonnellate)Contemporaneamente continua ad aumentareil quantitativo di merce indirizzata verso i Paesidel continente africano dove nel 201314 sisono superate per la prima volta le 11mila ton-nellate (lrsquo8 nellrsquoultimo anno) Questo incre-mento egrave legato quasi esclusivamente allrsquoespan-sione del mercato in Libia

In controtendenza appare il complesso dei Pae-si europei extra-Ue la rappresentativitagrave di que-sta zona egrave scesa al 5 del totale in questrsquoultimastagione La diminuzione egrave imputabile al mi-nore assorbimento del mercato russo che nel201314 ha costituito il 2 dellrsquoexport italianototale di pere Nel precedente biennio le movi-

G983154983137983142983145983139983151 983091 - Q983157983151983156983137983140983141983148983148983137 983152983154983151983140983157983162983145983151983150983141

983145983156983137983148983145983137983150983137 983140983145 983152983141983154983141

983140983141983155983156983145983150983137983156983137 983137983145983149983141983154983139983137983156983145 983141983155983156983141983154983145 (983077)(F983151983150983156983141 C983155983151-I983155983156983137983156)

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mentazioni verso la Russia erano quasi il dop-pio rispetto al 201314 I volumi destinati allaSvizzera si mantengono pressocheacute costanti

La concorrenza in Europa Belgio Olanda e Portogallo sono i tre Paesi che

vedono crescere lrsquoofferta di pere e denotano an-che una forte propensione allrsquoesportazione diquesti frutti pertanto sui mercati esteri apparesempre di piugrave la pressione esercitata dai nostriprincipali concorrenti europeiIn molti casi ci si trova a concorrere sugli stes-si Paesi percheacute le destinazioni non sono cosigravediverse La Germania egrave la prima destinazionedelle pere olandesi oltre che di quelle italianeil Regno Unito egrave penetrato da Olanda Belgio

e Portogallo ma perde quote lrsquoItalia la Fran-cia egrave un importante mercato per tutti i paesiesportatori e non dimentichiamo la Russia chefino allrsquoanno scorso rappresentava la secondadestinazione per lrsquoOlanda e la prima per il Bel-gio Per la stagione commerciale 201415 unanuova variabile rappresentata dallrsquoembargoemanato dalla Russia sui prodotti ortofruttico-li comunitari faragrave sentire i propri effetti anchesul prodotto peraSe il mercato interno egrave in sofferenza egrave suimercati tradizionali che bisogna combattere

la concorrenza con altri Paesi Diventa dun-que assolutamente necessario differenziare ericercare la migliore collocazione possibile delprodotto Sul piano commerciale non basta piugraverivolgersi al mercato interno e alla vicina Ger-mania In futuro anche per le perelrsquoexport dovragrave essere piugrave dinamicoPer lrsquoItalia giagrave dalla passata stagioneegrave stata aperta la possibilitagrave di espor-tare sul mercato statunitense ma lepotenzialitagrave saranno da ricercare nelmedio-lungo periodo Altri concor-renti europei come ad esempio ilPortogallo con la pera Rocha de-stinano giagrave oggi una quota rilevantedella loro disponibilitagrave oltre che sulmercato europeo anche su piazzelontane nella fattispecie in BrasileLa Spagna da alcuni anni a que-sta parte sta sviluppando maggiorimovimentazioni di prodotto versoil Medio Oriente (Arabia Sauditaed Emirati Arabi) Esistono ancora

svariate destinazioni non accessi-bili alle nostre produzioni a cau-sa di barriere di tipo fitosanitario

LA REGINA DELLE PERE ITALIANEAD EATALY NEW YORK

Quattro ricette tutte dedicate allrsquoAbate Fetel dellrsquoEmilia-Roma-

gna sono state presentate a New York il 13 novembre nella cuci-na-scuola di Eataly il marchio italiano del cibo di qualitagrave

Realizzate dalla chef del gruppo Nicoletta Grippo hanno an-

ticipato a un pubblico di giornalisti e opinion leader i nuovi ar-

rivi di questa varietagrave praticamente sconosciuta oltreoceano

Lrsquoevento promosso dallrsquoOrganizzazione interprofessionale Pera

ha consentito ai partecipanti di approfondire la conoscenza del

prodotto e delle sue caratteristiche gustative e sensoriali A rac-

contare le qualitagrave del frutto e la sua unicitagrave territoriale Piergior-

gio Lenzarini presidente del Consorzio Pera Igp Secondo Gianni

Amidei presidente dellrsquoOi Pera laquolrsquoiniziativa rientra nelle tante

potenzialitagrave che un organismo interprofessionale puograve esprimere

In particolare in una fasecome quella attuale egrave

determinante realizzare

attivitagrave in grado di far

conoscere il prodotto sui

nuovi mercatiraquo

che spesso rappresentano misure di protezioni-smo Opportunitagrave potrebbero aprirsi verso PaesidellrsquoEstremo Oriente dove per citare un casole frontiere sono state aperte alle pere belghe in

Cina Per raggiungere questi obiettivi crsquoegrave bisognodi maggiore aggregazione della produzione persostenere con compattezza azioni comuni e cer-care insieme una soluzioni per rilanciare il mer-cato interno

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httpslidepdfcomreaderfull047-055agr11 6952 NOVEMBRE 2014

SPECIALE PERA

Dallrsquoinizio di questrsquoanno egrave operativala nuova Oi Pera che riunisce pro-duttori industrie di trasformazionee commercializzazione Indubbia-

mente un passo importante verso unrsquoagricoltura

piugrave forte e organizzataPresidente Amidei egrave possibile fare un primobilancioDal 2012 anno di nascita del progetto realizza-to grazie alla volontagrave dei principali attori dellafiliera e al determinante contributo della Regio-ne Emilia-Romagna siamo arrivati a ottenerea marzo 2014 il riconoscimento dellrsquoUnioneeuropea e contemporaneamente siamo stati ri-conosciuti da Ortofrutta Italia (Oi nazionale)come Comitato di ProdottoIl percorso si egrave avviato e i primi risultati comin-

ciano ad individuarsi soprattutto in termini disinergia e condivisione drsquointenti Abbiamo per esempio sancito nellrsquoagosto 2014lrsquoesclusione dal mercato delle pere di calibro in-feriore ai 60 mm con lrsquointento di vivacizzare ilmercato e qualche risultato crsquoegrave stato Egrave chiaro chele Organizzazioni interprofessionali non possonocommercializzare ma possono assumere decisioni

finalizzate al sostegno del mercatoe questo egrave un ruolo determinanteIl provvedimento preso ha questoobiettivo e soprattutto mette in evi-denza le grandi potenzialitagrave offer-te dallrsquoOi tra cui in particolare lapromozione dei consumi in Italia eallrsquoestero favorendo la conoscenzadel prodotto pera anche presso tar-get di consumatori normalmentemeno attentiLa nascita dellrsquoInterprofessionecome puograve contribuire a miglio-rare i rapporti nella filieraIl fatto stesso che ci sia uno stru-

mento in grado di favorire il con-fronto il coordinamento la coope-razione tra i principali attori della

filiera egrave di determinante importanza per lo svi-luppo delle relazioni tra le diverse componentiLrsquoOi egrave uno strumento fondamentale ma natu-ralmente per ottenere i risultati migliori ci vuo-le la volontagrave degli individui che in questa fase

ritengo sia la cosa piugrave importanteQuali sono le questioni piugrave urgenti da affron-tare per garantire la competitivitagrave di un setto-re cosigrave importante per lrsquoortofrutta emiliano-romagnolaLa pericoltura dellrsquoEmilia-Romagna rappresen-ta oggi uno dei comparti principali nella com-posizione della Produzione lorda vendibile orto-frutticola La Plv delle pere in grado di sfiorare i500 milioni di euro rappresenta mediamente il14 di quella frutticola ed egrave quindi importantedifenderne la competitivitagrave

Egrave fondamentale la programmazione del mercatoin funzione della domanda e sempre in unrsquoot-tica commerciale lrsquoinnalzamento dei parametriqualitativi dei frutti attraverso la proposta di unprodotto pronto al consumoLa pera comrsquoegrave noto egrave un frutto molto difficileda gestire in post raccolta e soprattutto in fase di

laquoPiugrave programmazione

e cultura di prodottoraquoUna filiera piugrave forte i nuovi mercati la promozionedei consumi Intervista a Gianni Amidei presidentedellrsquoorganismo interprofessionale

Il presidentedella Oi Pera

Gianni Amidei

O i P e r a

A cura dellaREDAZIONE

CAMPAGNA 2014CRESCE LrsquoOTTIMISMO

I dati sulle giacenze di Abate al 31 ottobre

evidenziano un -7 rispetto allo stesso pe-

riodo dello scorso anno a dimostrazione di

una domanda molto vivace da parte del

mercato interno ed estero Da inizio campa-

gna alla fine di ottobre egrave stato venduto il 32

delle Abate contro il 14 del 2013 La forte

domanda di prodotto che riguarda tutto il

comparto delle pere ha determinato una

crescita delle quotazioni attese ancora in

aumento Ersquo quanto egrave emerso dal Comita-

to di coordinamento dellrsquoOi Pera riunitosi loscorso 11 novembre a Ferrara

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httpslidepdfcomreaderfull047-055agr11 7953NOVEMBRE 2014

vendita percheacute si segna facilmente con le mani-polazioniNoi dobbiamo trovare un modo per riuscire aimmettere sul mercato un prodotto piugrave maturoe quindi piugrave apprezzato dai consumatoriComplice la crisi economica ma non soloegrave in atto un calo dei consumi interni di or-tofrutta Quali iniziative si possono adottareper invertire la tendenzaSi parla molto della necessitagrave di promuovere iconsumi di frutta e verdura ed egrave una necessitagraveinderogabile non solo per sostenere il settore maanche per tutelare la saluteLa frutta e la verdura possiedono tutte le carat-teristiche per assolvere ad esigenze nutriziona-li salutistiche quanto mai importanti oggi perpreservare il benessere fisico promuovere questi

valori egrave importante e necessarioSulla pera serve piugrave informazione e cultura diprodotto che renda percepibile ai consumatoriil valore di un frutto che possiede tutti i requi-siti ideali per un consumo quotidiano Egrave moltoimportante lavorare sul giusto grado di matura-zione del frutto e penso che lrsquoOi possa attivarestudi e azioni in questo sensoLrsquoexport assume una rilevanza sempre piugravestrategica Quali sono i mercati piugrave interes-santi verso cui guardare Lrsquoexport negli ultimi

anni ha visto incrementare le sue quote e am-pliare i mercati di sbocco in Europa dove nonsi guarda piugrave solo alle mete tradizionali comela Germania la Francia la Gran Bretagna laSvizzera e i Paesi scandinavi ma si ampliano glisbocchi commerciali nellrsquoEst europeo e primadellrsquoembargo verso la RussiaOggi tuttavia si stanno cercando importantipiazze commerciali anche nei Paesi arabi Nord

Africa e in AsiaIl mercato degli Stati Uniti egrave stato avviato dapoco e si sta cercando di proporre lrsquoAbate Fetelche non egrave conosciuta Lrsquoapertura dei mercati egraveoggi uno dei fattori determinanti per mantenerela competitivitagrave e dobbiamo compiere tutti glisforzi possibili anche a livello diplomatico peragevolare questi sbocchi

COME FUNZIONALrsquoORGANIZZAZIONEINTERPROFESSIONALESuperate le verifiche da parte della Commissione euro-

pea LrsquoOi Pera egrave stata riconosciuta dalla Regione Emilia-

Romagna ai sensi del nuovo Regolamento Ue 13082013

e iscritta nellrsquoelenco regionale previsto dalla Legge regio-

nale 242000 Lrsquoassociazione ha carattere interregionale

e agisce in Emilia-Romagna e Veneto Rappresenta una

superficie coltivata a pera di 10400 ettari corrispondente

a una produzione media di 255mila tonnellate di prodot-

to equivalente al 39 della produzione nazionale

LrsquoOi Pera associa tutte le fasi della filiera 14 organizzazio-

ni di produttori e le organizzazioni professionali agricole

dellrsquoEmilia-Romagna che rappresentano gli agricoltori

non organizzati in Op le industrie di trasformazione sia

private che cooperative le principali strutture di commer-

cio allrsquoingrosso delle pere da consumo fresco e la cate-

na di distribuzione Conad presente in Italia con numerosi

punti vendita soprattutto nella circoscrizione economica

dellrsquoEmilia-Romagna e del Veneto Aderiscono come soci

consultivi il Consorzio della Pera dellrsquoEmilia-Romagna Igt il

Centro Ricerche per le Produzioni Vegetali e la Fondazio-

ne per lrsquoAgricoltura Fratelli Navarra Opera anche come

Comitato di prodotto dellrsquoOi nazionale Ortofrutta Italia

Le Organizzazioni interprofessionali sono previste nella ri-

forma della Pac insieme alle Organizzazioni professionali

e alle loro associazioni come strumenti organizzativi per

migliorare le relazioni allrsquointerno della filiera e rafforzare

il ruolo della parte agricola Le principali finalitagrave previste

dalla norma comunitaria sono migliorare la conoscenza

e la trasparenza del comparto (rilevazione prezzi costi e

volumi di produzione) programmare il potenziale produt-

tivo esplorare nuovi mercati redigere contratti tipo svi-

luppare innovazione di prodotto e di processo per orien-

tare la produzione ai fabbisogni del mercato ai gusti e

alle tendenze dei consumatori operare sul miglioramento

qualitativo dei prodotti e sulla loro sostenibilitagrave migliorare

il coordinamento dellrsquoimmissione sul mercato (logistica e

programmazione) contribuire alla gestione sostenibile dei

sottoprodotti incoraggiare il consumo sano e responsabi-

le promuovendo la conoscenza dei prodotti

(R C)

Misurazionedel calibro delle pere

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httpslidepdfcomreaderfull047-055agr11 8954 NOVEMBRE 2014

SPECIALE PERA

Il riscaldo superficiale egrave una fisiopatia da freddoche colpisce le pere (ma anche le mele) in con-servazione In assenza di trattamenti preven-tivi la malattia puograve provocare scarti che sono

in grado di interessare anche il 60-70 dei frutti

di una stessa partita Lrsquouso di sostanze antiriscal-do molto efficaci come lrsquoEtossichina ha consentitodi contenerne i danni facendo sigrave che il problemanon fosse percepito dalla comunitagrave scientifica e dalmondo produttivo come unrsquoemergenzaLa recente revoca da parte dellrsquoUe di questo pro-dotto ha tuttavia lasciato il settore in una situazio-ne molto grave che impone la ricerca di soluzionialternativeCon il termine riscaldo superficiale srsquointende uncomplesso di sintomi a carico della buccia rap-presentato da un imbrunimento dei tessuti segui-

to da necrotizzazione e collasso con conseguenteformazione di depressioni nello stato piugrave avanzatodella malattia (foto apagina 55) In genere isintomi si evidenzianodopo 2-3 mesi di con-servazione a causa dellaformazione di un com-posto detto ldquoalfa farne-senerdquo la cui successivaossidazione libera so-stanze tossiche per lecellule epidermicheLe varietagrave Abate Fetel eConference sono le piugravesensibili a questa fisio-patia mentre risultanodel tutto esenti Decanadel Comizio e KaiserOltre alla conservazio-ne prolungata si ipo-tizza che altri fattoriche predispongano alla

malattia siano il climacaldo e siccitoso duran-te le settimane che pre-

cedono la raccolta la raccolta precoce gli eccessiviapporti di azoto al terreno la presenza di etilenedurante la conservazione e infine lrsquoumiditagrave relativaelevata

I principali risultati di Ager PeroRecenti ricerche condotte dal Centro per la prote-zione e conservazione dei prodotti Ortofrutticoli(Criof) dellrsquoUniversitagrave di Bologna nellrsquoambito delprogetto Ager Pero hanno evidenziato come ilgrado di maturazione alla raccolta sia importantenellrsquoinfluenzare lrsquoinsorgenza del riscaldo durantela conservazione In particolare i frutti raccolticon una durezza di circa 55 kg e conservati persette mesi presentano unrsquoincidenza della malattiadellrsquo80 inferiore rispetto ai frutti con una du-

rezza di 66 kgPer cercare di contenere gli scarti egrave quindi impor-tante rispettare il piugrave possibile la finestra di raccol-ta (in media circa dieci giorni) e raccogliere i frutticon durezza di 5-55 kg qualora siano destinati auna breve conservazione (fino a dicembre) mentreper una conservazione prolungata (marzo) si pos-sono impiegare valori di durezza della polpa com-presi tra 55 e 6 kgGli stessi studi hanno anche permesso dimettere a punto una tecnica di conservazio-ne prolungata basata sullrsquoimpiego dellrsquo1-Mcp(Smartfreshreg) un antagonista dellrsquoetilene ov-

vero lrsquoormone della maturazione dei frutti Inparticolare sulla cultivar Abate Fetel portan-do la temperatura di conservazione da -1degC a05-1degC egrave stato possibile contenere lo sviluppodel riscaldo superficiale entro limiti accettabilie nello stesso tempo superare il blocco dellamaturazione che si aveva alla temperatura piugravebassa Va evidenziato perograve che questa tecnica fasigrave che i frutti a partire dal mese di gennaio purrestando sodi e con unrsquoottima consistenza ten-

dono a schiarire ed essere meno verdi Fenome-no questo riscontrato soprattutto sulle partitedel secondo stacco

Riscaldo delle Abate Fetel

come individuare il rischioDalla genetica una possibile strada alternativa allrsquousodellrsquoEtossichina A che punto sono i progetti di ricerca percontrastare questa malattia

DANIELE MISSERE

Crpv Cesena

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httpslidepdfcomreaderfull047-055agr11 9955NOVEMBRE 2014

Il laboratorio NSure

NSure egrave un laboratorio ad alta tecnologia nato nel2006 come spin-off dellrsquoUniversitagrave di Wageningenin Olanda Sviluppa test basati su una nuova formadi diagnostica molecolare che sfrutta lrsquoidentifica-zione dei geni coinvolti in un processo metabolicoIl principio alla base egrave che tutti i processi biologiciin un organismo vivente (tra cui la maturazionee la predisposizione alle malattie) sono controllatidai geniNello specifico srsquoipotizza che Alfa-farnesene syn-thase 1 (Afs1) sia il gene che codifica la proteinaresponsabile per lrsquoultimo passaggio metabolico cheporta alla produzione di alfa-farnesene NSure hatrovato un gene simile in pere Abate Fetel e ne hastudiata lrsquoespressione in diversi campioni prove-

nienti da tre frutteti con diverso livello di riscaldobasso medio ed elevatoIn pratica lrsquoanalisi di espressione genica (tramitela diagnostica molecolare) permette di misurarele variazioni che non possono essere valutate conaltri mezzi consentendo di selezionare partite difrutti che sembrano uguali dallrsquoesterno ma chesi differenziano per il rischio drsquoinsorgenza del ri-scaldo superficiale Nel biennio 201213 NSurein collaborazione con Agrintesa Apofruit Ci-pof Fruit Modena Group Patfrut e Terremer-se ha portato avanti unrsquoindagine inedita nel suo

genere Per due anni sono stati monitorati oltre venti appezzamenti distribuiti in cinque provin-ce (Ferrara Modena Bologna Ravenna e Reg-gio Emilia) compiendo cinque raccolte a scaden-za settimanale per un totale di 5 tonnellate difrutti analizzati singolarmenteQuesta collaborazione ha permesso di realizzareuno studio approfondito sulla fisiologia del riscal-do superficiale analizzando lrsquoinfluenza di para-metri come tipo e densitagrave drsquoimpianto zona pro-duttiva (caratteristiche pedologiche e climatiche)conduzione agronomica e tipologia di stoccaggio(RN e AC) sulla manifestazione della fisiopatiaLe ricerche hanno evidenziato che nessuno di que-sti parametri fino adesso considerati come fattoria rischio di sviluppo di riscaldo ha mostrato unachiara relazione quindi nessuna zona produttiva egravepiugrave a rischio (essendo tutte ugualmente esposte) ecrsquoegrave scarsa differenza fra le due tipologie di stoccag-gio nel controllo del problema

Una nuova fase di studi

Con lo scopo di studiare le dinamiche fisiologichee molecolari della comparsa del riscaldo nelle pere Abate Fetel durante la conservazione

(su partite trattate con Smartfreshreg e non) grazieal finanziamento dellrsquoOi Pera (tramite il Crpv) siegrave deciso di avviare durante la campagna in cor-

so una nuova ricerca per monitorare lrsquoandamen-to della fisiopatia durante lo stoccaggio studiarecome lrsquoattivitagrave genetica cambia nel corso dellaconservazione e infine determinare come questrsquoat-tivitagrave anticipi la comparsa del riscaldo superficiale(vedi grafico in alto)Lrsquoindagine consiste nel trattare alcune partite pro-

venienti da tre frutteti situati in altrettante provin-ce (Ferrara Modena e Bologna) determinandolrsquoincidenza del riscaldo e altri parametri fisiologicie realizzando almeno 14 set di analisi molecolarisu campioni allrsquouscita della cella e distribuiti in un

periodo di 32 settimane (da settembre a marzo-aprile) per un totale di circa 63 tonnellate di fruttianalizzati uno a unoIl risultato atteso da questa nuova fase egrave di gettarele basi per sviluppare un test che determini du-rante la conservazione quando il riscaldo compa-riragrave Tale strumento se utilizzato nel corso dellostoccaggio puograve aiutare produttori e centri di con-dizionamento a decidere quando e quali partitecommercializzare

C r p v

Pere colpite da

riscaldo superficiale

Incidenzadel riscaldo e altri parametri fisiologiciin partite di Pere

Abate provenientida tre frutteti nelle province di Ferrara Modena e Bologna

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httpslidepdfcomreaderfull047-055agr11 2948 NOVEMBRE 2014

SPECIALE PERA

negli ultimi anni non piugrave in grado di superarele 900mila tonnellate come qualche tempo faindipendentemente dalle oscillazioni di resaDal 2008 in avanti la produzione media an-nuale si egrave attestata su circa 760mila tonnellate

Anche per la campagna 2014 le previsioni evi-denziavano un livello quantitativo nettamenteinferiore al potenziale produttivo pari a pocooltre le 700mila tonnellate ossia il 3 in meno

rispetto al risultato raggiunto nel 2013 su valo-ri inferiori alla recente media produttivaLa produzione di pere in Italia egrave concentrata

soprattutto in Emilia-Romagna con quan-titativi attorno alle 600mila tonnellate se siescludono le annate con limitate rese medie perettaro Le province piugrave coinvolte sono FerraraModena Bologna e Ravenna Se si aggiungonole vicine Rovigo Verona e Mantova si ottienela maggiore area di coltivazione in Europa Intermini di superfici il complesso delle regioniitaliane conta recentemente circa 34mila ettari

a pero di cui ben oltre 21mila (quasi il 65)in Emilia-Romagna Seguono per importanza il Veneto con oltre 3300 ettari e sempre al Nord

G983154983137983142983145983139983151 983089 - T983154983141983150983140983140983141983148983148983137 983152983154983151983140983157983162983145983151983150983141

983145983156983137983148983145983137983150983137 983140983145 983152983141983154983141983140983137983148 983090983088983088983088

(F983151983150983156983141 C983155983151)

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G983154983137983142983145983139983151 983090E983158983151983148983157983162983145983151983150983141983140983141983148 983152983137983150983151983154983137983149983137 983158983137983154983145983141983156983137983148983141 983140983145983152983141983154983141 983145983150 I983156983137983148983145983137(983154983137983152983152983154983141983155983141983150983156983137983156983145983158983145983156983264983145983150 983077)(F983151983150983156983141 C983155983151)

Lombardia e Piemonte La pericoltura al Sudrivolta prevalentemente su cultivar a matura-zione estiva denota unrsquoestensione decisamentepiugrave contenuta (moderatamente rilevante nelleregioni Campania e Sicilia) ed evidenzia untrend in lenta riduzione in termini di investi-menti Anche nelle regioni del nord Italia dopoanni in cui gli investimenti risultavano stabili oin alcuni casi in leggero incremento la recente

evoluzione sembra mostrare un segno negativoin particolare nellrsquoultimo biennio

Abate in vetta in crescita William e Carmen

La tendenza in atto vede la pericoltura concen-trarsi su poche varietagrave di pregio in particolaresu Abate Fetel che allrsquoinizio degli anni Duemilanon arrivava al 30 dellrsquoofferta nazionale men-tre oggi supera il 40 del totale Seguono Wil-liam al 22 sostanzialmente stabile Conferen-ce che dal 16 scende allrsquo11 Questi ultimidati riflettono naturalmente la situazione regio-nale in Emilia-Romagna lrsquoAbate recentementeegrave arrivata al 51 del totale William si confermaal secondo posto con il 18 Conference scen-de al 10 Kaiser si mantiene sul 7 e Decanaflette al 4 Max Red Bartlett Santa Maria eCarmen detengono attualmente una rappresen-tativitagrave del 2-3 ciascuna I nuovi investimentimessi a dimora nellrsquoultimo biennio vedono con-centrate le preferenze dei produttori nella mag-

gioranza dei casi in sole tre tipologie varietali Abate per il 55 della superficie nuova investita William nel 17 e Carmen 13 Questrsquoultima

rappresenta lrsquounica vera novitagrave nel panorama va-rietale degli ultimi anni andando a sostituire lecultivar tradizionali nella fase piugrave precoce dellaraccolta ed anticipando Santa Maria tra il rag-gruppamento delle estiveLrsquoanno in corso egrave caratterizzato da un livelloproduttivo non eccedentario non troppo dis-simile da quello dellrsquoanno precedente e di pocosuperiore al deficitario 2010 e 2012 Tutte le

principali varietagrave evidenziano flessioni talvoltapesanti rispetto al 2013 in primis le pere estivela Decana e la Kaiser In contrazione soprattut-to per lrsquoeffetto degli abbattimenti che ne stanno

via via erodendo il potenziale lrsquoofferta di Con-ference William denotava unrsquoofferta non signi-ficativamente diversa come volume dallo scorsoanno In controtendenza la cultivar Abate Fetelin incremento rispetto al 2013Nel 2014 la produzione in Emilia-Romagnacon poco meno 500mila tonnellate scende dialcuni punti percentuali sia rispetto alla produ-zione dello scorso anno che allrsquoofferta media2009-2012 Il prodotto raccolto nel 2014 inItalia si distingue per buone caratteristiche qua-litative e di conservazione In particolare perle cultivar a maturazione autunno-invernalegrazie allrsquoandamento climatico egrave da rimarcareuno sviluppo piugrave che soddisfacente del calibroe della pezzatura in genere

Leggera ripresa dei consumi interni

Per quanto riguarda la commercializzazionequesta specie frutticola egrave storicamente rivolta verso il mercato nazionale ma da diversi anni

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httpslidepdfcomreaderfull047-055agr11 4950 NOVEMBRE 2014

SPECIALE PERA

appaiono evidenti alcune problematiche Sullabase dei dati GFK-Eurisko sugli acquisti al det-taglio delle famiglie italiane si conferma infattiuna riduzione del consumo di pere una del-le specie frutticole maggiormente colpite dallacrisi dei consumiDa circa 460mila tonnellate acquistate agliinizi del Duemila si egrave arrivati recentemente a350mila tonnellate (-23) Nel 2013 il volu-me egrave sceso ulteriormente di 10 punti percen-tuali rispetto ai dati giagrave bassi del 2012 Unicanota positiva viene dal 2014 in cui sulla basedei dati disponibili si rileva una variazione po-sitiva dei volumi pari al +1 sullo stesso pe-riodo 2013 Si tratta di una variazione moltocontenuta che non cambia la situazione ma egravecomunque un segnale positivo rispetto ai trend

evidenziati fino a questo momentoLe pere nonostante ciograve sono la quarta speciefrutticola acquistata dopo mele arance e ba-nane con un indice di penetrazione che no-nostante tutto si egrave mantenuto al di sopra del90 Le famiglie italiane quindi non hannodiminuito lrsquointeresse verso questa specie bensigravene comprano minor quantitagrave durante lrsquoannoLrsquoacquisto medio annuo egrave sceso infatti da circa21 kg a 1213 kg per famigliaDrsquoaltro canto i quantitativi importati appaio-no anchrsquoessi in lieve contrazione inferiori alle

100mila tonnellate nellrsquoultimo biennio Preva-lentemente entrano in controstagione le peredallrsquoArgentina e dal Cile mentre nel periodoestivo la merce egrave in arrivo dalla Spagna Emer-ge quindi sempre piugrave la necessitagrave di svilupparemaggiormente le spedizioni di pere italiane ol-tre i nostri confini

Cresce lrsquoexport

I quantitativi destinati allrsquoexport variano a se-conda del livello produttivo nazionale e nelleultime stagioni sono stati di poco al di sottodelle 150mila tonnellate annue Ma egrave bene sot-tolineare che la quota destinata allrsquoesportazionerisulta in aumento da circa il 16 allrsquoinizio de-gli anni Duemila a oltre il 20 di oggiLa maggior parte dellrsquoexport di pere egrave indiriz-zato verso i vicini Paesi dellrsquoUnione europeaanche se questa quota oggi si colloca intornoallrsquo87 mentre allrsquoinizio degli anni Duemi-la si attestava al 95 a riprova di una mag-giore diversificazione delle destinazioni Neimercati piugrave tradizionali quali Germania (percirca 60mila tonnellate) Austria Regno Uni-

to e Romania il volume spedito sembra esserepressocheacute stabile mentre scende leggermente lamovimentazione verso la Francia (che rimanela seconda destinazione per le pere italiane conpoco meno di 20mila tonnellate)Contemporaneamente continua ad aumentareil quantitativo di merce indirizzata verso i Paesidel continente africano dove nel 201314 sisono superate per la prima volta le 11mila ton-nellate (lrsquo8 nellrsquoultimo anno) Questo incre-mento egrave legato quasi esclusivamente allrsquoespan-sione del mercato in Libia

In controtendenza appare il complesso dei Pae-si europei extra-Ue la rappresentativitagrave di que-sta zona egrave scesa al 5 del totale in questrsquoultimastagione La diminuzione egrave imputabile al mi-nore assorbimento del mercato russo che nel201314 ha costituito il 2 dellrsquoexport italianototale di pere Nel precedente biennio le movi-

G983154983137983142983145983139983151 983091 - Q983157983151983156983137983140983141983148983148983137 983152983154983151983140983157983162983145983151983150983141

983145983156983137983148983145983137983150983137 983140983145 983152983141983154983141

983140983141983155983156983145983150983137983156983137 983137983145983149983141983154983139983137983156983145 983141983155983156983141983154983145 (983077)(F983151983150983156983141 C983155983151-I983155983156983137983156)

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httpslidepdfcomreaderfull047-055agr11 5951NOVEMBRE 2014

mentazioni verso la Russia erano quasi il dop-pio rispetto al 201314 I volumi destinati allaSvizzera si mantengono pressocheacute costanti

La concorrenza in Europa Belgio Olanda e Portogallo sono i tre Paesi che

vedono crescere lrsquoofferta di pere e denotano an-che una forte propensione allrsquoesportazione diquesti frutti pertanto sui mercati esteri apparesempre di piugrave la pressione esercitata dai nostriprincipali concorrenti europeiIn molti casi ci si trova a concorrere sugli stes-si Paesi percheacute le destinazioni non sono cosigravediverse La Germania egrave la prima destinazionedelle pere olandesi oltre che di quelle italianeil Regno Unito egrave penetrato da Olanda Belgio

e Portogallo ma perde quote lrsquoItalia la Fran-cia egrave un importante mercato per tutti i paesiesportatori e non dimentichiamo la Russia chefino allrsquoanno scorso rappresentava la secondadestinazione per lrsquoOlanda e la prima per il Bel-gio Per la stagione commerciale 201415 unanuova variabile rappresentata dallrsquoembargoemanato dalla Russia sui prodotti ortofruttico-li comunitari faragrave sentire i propri effetti anchesul prodotto peraSe il mercato interno egrave in sofferenza egrave suimercati tradizionali che bisogna combattere

la concorrenza con altri Paesi Diventa dun-que assolutamente necessario differenziare ericercare la migliore collocazione possibile delprodotto Sul piano commerciale non basta piugraverivolgersi al mercato interno e alla vicina Ger-mania In futuro anche per le perelrsquoexport dovragrave essere piugrave dinamicoPer lrsquoItalia giagrave dalla passata stagioneegrave stata aperta la possibilitagrave di espor-tare sul mercato statunitense ma lepotenzialitagrave saranno da ricercare nelmedio-lungo periodo Altri concor-renti europei come ad esempio ilPortogallo con la pera Rocha de-stinano giagrave oggi una quota rilevantedella loro disponibilitagrave oltre che sulmercato europeo anche su piazzelontane nella fattispecie in BrasileLa Spagna da alcuni anni a que-sta parte sta sviluppando maggiorimovimentazioni di prodotto versoil Medio Oriente (Arabia Sauditaed Emirati Arabi) Esistono ancora

svariate destinazioni non accessi-bili alle nostre produzioni a cau-sa di barriere di tipo fitosanitario

LA REGINA DELLE PERE ITALIANEAD EATALY NEW YORK

Quattro ricette tutte dedicate allrsquoAbate Fetel dellrsquoEmilia-Roma-

gna sono state presentate a New York il 13 novembre nella cuci-na-scuola di Eataly il marchio italiano del cibo di qualitagrave

Realizzate dalla chef del gruppo Nicoletta Grippo hanno an-

ticipato a un pubblico di giornalisti e opinion leader i nuovi ar-

rivi di questa varietagrave praticamente sconosciuta oltreoceano

Lrsquoevento promosso dallrsquoOrganizzazione interprofessionale Pera

ha consentito ai partecipanti di approfondire la conoscenza del

prodotto e delle sue caratteristiche gustative e sensoriali A rac-

contare le qualitagrave del frutto e la sua unicitagrave territoriale Piergior-

gio Lenzarini presidente del Consorzio Pera Igp Secondo Gianni

Amidei presidente dellrsquoOi Pera laquolrsquoiniziativa rientra nelle tante

potenzialitagrave che un organismo interprofessionale puograve esprimere

In particolare in una fasecome quella attuale egrave

determinante realizzare

attivitagrave in grado di far

conoscere il prodotto sui

nuovi mercatiraquo

che spesso rappresentano misure di protezioni-smo Opportunitagrave potrebbero aprirsi verso PaesidellrsquoEstremo Oriente dove per citare un casole frontiere sono state aperte alle pere belghe in

Cina Per raggiungere questi obiettivi crsquoegrave bisognodi maggiore aggregazione della produzione persostenere con compattezza azioni comuni e cer-care insieme una soluzioni per rilanciare il mer-cato interno

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httpslidepdfcomreaderfull047-055agr11 6952 NOVEMBRE 2014

SPECIALE PERA

Dallrsquoinizio di questrsquoanno egrave operativala nuova Oi Pera che riunisce pro-duttori industrie di trasformazionee commercializzazione Indubbia-

mente un passo importante verso unrsquoagricoltura

piugrave forte e organizzataPresidente Amidei egrave possibile fare un primobilancioDal 2012 anno di nascita del progetto realizza-to grazie alla volontagrave dei principali attori dellafiliera e al determinante contributo della Regio-ne Emilia-Romagna siamo arrivati a ottenerea marzo 2014 il riconoscimento dellrsquoUnioneeuropea e contemporaneamente siamo stati ri-conosciuti da Ortofrutta Italia (Oi nazionale)come Comitato di ProdottoIl percorso si egrave avviato e i primi risultati comin-

ciano ad individuarsi soprattutto in termini disinergia e condivisione drsquointenti Abbiamo per esempio sancito nellrsquoagosto 2014lrsquoesclusione dal mercato delle pere di calibro in-feriore ai 60 mm con lrsquointento di vivacizzare ilmercato e qualche risultato crsquoegrave stato Egrave chiaro chele Organizzazioni interprofessionali non possonocommercializzare ma possono assumere decisioni

finalizzate al sostegno del mercatoe questo egrave un ruolo determinanteIl provvedimento preso ha questoobiettivo e soprattutto mette in evi-denza le grandi potenzialitagrave offer-te dallrsquoOi tra cui in particolare lapromozione dei consumi in Italia eallrsquoestero favorendo la conoscenzadel prodotto pera anche presso tar-get di consumatori normalmentemeno attentiLa nascita dellrsquoInterprofessionecome puograve contribuire a miglio-rare i rapporti nella filieraIl fatto stesso che ci sia uno stru-

mento in grado di favorire il con-fronto il coordinamento la coope-razione tra i principali attori della

filiera egrave di determinante importanza per lo svi-luppo delle relazioni tra le diverse componentiLrsquoOi egrave uno strumento fondamentale ma natu-ralmente per ottenere i risultati migliori ci vuo-le la volontagrave degli individui che in questa fase

ritengo sia la cosa piugrave importanteQuali sono le questioni piugrave urgenti da affron-tare per garantire la competitivitagrave di un setto-re cosigrave importante per lrsquoortofrutta emiliano-romagnolaLa pericoltura dellrsquoEmilia-Romagna rappresen-ta oggi uno dei comparti principali nella com-posizione della Produzione lorda vendibile orto-frutticola La Plv delle pere in grado di sfiorare i500 milioni di euro rappresenta mediamente il14 di quella frutticola ed egrave quindi importantedifenderne la competitivitagrave

Egrave fondamentale la programmazione del mercatoin funzione della domanda e sempre in unrsquoot-tica commerciale lrsquoinnalzamento dei parametriqualitativi dei frutti attraverso la proposta di unprodotto pronto al consumoLa pera comrsquoegrave noto egrave un frutto molto difficileda gestire in post raccolta e soprattutto in fase di

laquoPiugrave programmazione

e cultura di prodottoraquoUna filiera piugrave forte i nuovi mercati la promozionedei consumi Intervista a Gianni Amidei presidentedellrsquoorganismo interprofessionale

Il presidentedella Oi Pera

Gianni Amidei

O i P e r a

A cura dellaREDAZIONE

CAMPAGNA 2014CRESCE LrsquoOTTIMISMO

I dati sulle giacenze di Abate al 31 ottobre

evidenziano un -7 rispetto allo stesso pe-

riodo dello scorso anno a dimostrazione di

una domanda molto vivace da parte del

mercato interno ed estero Da inizio campa-

gna alla fine di ottobre egrave stato venduto il 32

delle Abate contro il 14 del 2013 La forte

domanda di prodotto che riguarda tutto il

comparto delle pere ha determinato una

crescita delle quotazioni attese ancora in

aumento Ersquo quanto egrave emerso dal Comita-

to di coordinamento dellrsquoOi Pera riunitosi loscorso 11 novembre a Ferrara

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httpslidepdfcomreaderfull047-055agr11 7953NOVEMBRE 2014

vendita percheacute si segna facilmente con le mani-polazioniNoi dobbiamo trovare un modo per riuscire aimmettere sul mercato un prodotto piugrave maturoe quindi piugrave apprezzato dai consumatoriComplice la crisi economica ma non soloegrave in atto un calo dei consumi interni di or-tofrutta Quali iniziative si possono adottareper invertire la tendenzaSi parla molto della necessitagrave di promuovere iconsumi di frutta e verdura ed egrave una necessitagraveinderogabile non solo per sostenere il settore maanche per tutelare la saluteLa frutta e la verdura possiedono tutte le carat-teristiche per assolvere ad esigenze nutriziona-li salutistiche quanto mai importanti oggi perpreservare il benessere fisico promuovere questi

valori egrave importante e necessarioSulla pera serve piugrave informazione e cultura diprodotto che renda percepibile ai consumatoriil valore di un frutto che possiede tutti i requi-siti ideali per un consumo quotidiano Egrave moltoimportante lavorare sul giusto grado di matura-zione del frutto e penso che lrsquoOi possa attivarestudi e azioni in questo sensoLrsquoexport assume una rilevanza sempre piugravestrategica Quali sono i mercati piugrave interes-santi verso cui guardare Lrsquoexport negli ultimi

anni ha visto incrementare le sue quote e am-pliare i mercati di sbocco in Europa dove nonsi guarda piugrave solo alle mete tradizionali comela Germania la Francia la Gran Bretagna laSvizzera e i Paesi scandinavi ma si ampliano glisbocchi commerciali nellrsquoEst europeo e primadellrsquoembargo verso la RussiaOggi tuttavia si stanno cercando importantipiazze commerciali anche nei Paesi arabi Nord

Africa e in AsiaIl mercato degli Stati Uniti egrave stato avviato dapoco e si sta cercando di proporre lrsquoAbate Fetelche non egrave conosciuta Lrsquoapertura dei mercati egraveoggi uno dei fattori determinanti per mantenerela competitivitagrave e dobbiamo compiere tutti glisforzi possibili anche a livello diplomatico peragevolare questi sbocchi

COME FUNZIONALrsquoORGANIZZAZIONEINTERPROFESSIONALESuperate le verifiche da parte della Commissione euro-

pea LrsquoOi Pera egrave stata riconosciuta dalla Regione Emilia-

Romagna ai sensi del nuovo Regolamento Ue 13082013

e iscritta nellrsquoelenco regionale previsto dalla Legge regio-

nale 242000 Lrsquoassociazione ha carattere interregionale

e agisce in Emilia-Romagna e Veneto Rappresenta una

superficie coltivata a pera di 10400 ettari corrispondente

a una produzione media di 255mila tonnellate di prodot-

to equivalente al 39 della produzione nazionale

LrsquoOi Pera associa tutte le fasi della filiera 14 organizzazio-

ni di produttori e le organizzazioni professionali agricole

dellrsquoEmilia-Romagna che rappresentano gli agricoltori

non organizzati in Op le industrie di trasformazione sia

private che cooperative le principali strutture di commer-

cio allrsquoingrosso delle pere da consumo fresco e la cate-

na di distribuzione Conad presente in Italia con numerosi

punti vendita soprattutto nella circoscrizione economica

dellrsquoEmilia-Romagna e del Veneto Aderiscono come soci

consultivi il Consorzio della Pera dellrsquoEmilia-Romagna Igt il

Centro Ricerche per le Produzioni Vegetali e la Fondazio-

ne per lrsquoAgricoltura Fratelli Navarra Opera anche come

Comitato di prodotto dellrsquoOi nazionale Ortofrutta Italia

Le Organizzazioni interprofessionali sono previste nella ri-

forma della Pac insieme alle Organizzazioni professionali

e alle loro associazioni come strumenti organizzativi per

migliorare le relazioni allrsquointerno della filiera e rafforzare

il ruolo della parte agricola Le principali finalitagrave previste

dalla norma comunitaria sono migliorare la conoscenza

e la trasparenza del comparto (rilevazione prezzi costi e

volumi di produzione) programmare il potenziale produt-

tivo esplorare nuovi mercati redigere contratti tipo svi-

luppare innovazione di prodotto e di processo per orien-

tare la produzione ai fabbisogni del mercato ai gusti e

alle tendenze dei consumatori operare sul miglioramento

qualitativo dei prodotti e sulla loro sostenibilitagrave migliorare

il coordinamento dellrsquoimmissione sul mercato (logistica e

programmazione) contribuire alla gestione sostenibile dei

sottoprodotti incoraggiare il consumo sano e responsabi-

le promuovendo la conoscenza dei prodotti

(R C)

Misurazionedel calibro delle pere

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SPECIALE PERA

Il riscaldo superficiale egrave una fisiopatia da freddoche colpisce le pere (ma anche le mele) in con-servazione In assenza di trattamenti preven-tivi la malattia puograve provocare scarti che sono

in grado di interessare anche il 60-70 dei frutti

di una stessa partita Lrsquouso di sostanze antiriscal-do molto efficaci come lrsquoEtossichina ha consentitodi contenerne i danni facendo sigrave che il problemanon fosse percepito dalla comunitagrave scientifica e dalmondo produttivo come unrsquoemergenzaLa recente revoca da parte dellrsquoUe di questo pro-dotto ha tuttavia lasciato il settore in una situazio-ne molto grave che impone la ricerca di soluzionialternativeCon il termine riscaldo superficiale srsquointende uncomplesso di sintomi a carico della buccia rap-presentato da un imbrunimento dei tessuti segui-

to da necrotizzazione e collasso con conseguenteformazione di depressioni nello stato piugrave avanzatodella malattia (foto apagina 55) In genere isintomi si evidenzianodopo 2-3 mesi di con-servazione a causa dellaformazione di un com-posto detto ldquoalfa farne-senerdquo la cui successivaossidazione libera so-stanze tossiche per lecellule epidermicheLe varietagrave Abate Fetel eConference sono le piugravesensibili a questa fisio-patia mentre risultanodel tutto esenti Decanadel Comizio e KaiserOltre alla conservazio-ne prolungata si ipo-tizza che altri fattoriche predispongano alla

malattia siano il climacaldo e siccitoso duran-te le settimane che pre-

cedono la raccolta la raccolta precoce gli eccessiviapporti di azoto al terreno la presenza di etilenedurante la conservazione e infine lrsquoumiditagrave relativaelevata

I principali risultati di Ager PeroRecenti ricerche condotte dal Centro per la prote-zione e conservazione dei prodotti Ortofrutticoli(Criof) dellrsquoUniversitagrave di Bologna nellrsquoambito delprogetto Ager Pero hanno evidenziato come ilgrado di maturazione alla raccolta sia importantenellrsquoinfluenzare lrsquoinsorgenza del riscaldo durantela conservazione In particolare i frutti raccolticon una durezza di circa 55 kg e conservati persette mesi presentano unrsquoincidenza della malattiadellrsquo80 inferiore rispetto ai frutti con una du-

rezza di 66 kgPer cercare di contenere gli scarti egrave quindi impor-tante rispettare il piugrave possibile la finestra di raccol-ta (in media circa dieci giorni) e raccogliere i frutticon durezza di 5-55 kg qualora siano destinati auna breve conservazione (fino a dicembre) mentreper una conservazione prolungata (marzo) si pos-sono impiegare valori di durezza della polpa com-presi tra 55 e 6 kgGli stessi studi hanno anche permesso dimettere a punto una tecnica di conservazio-ne prolungata basata sullrsquoimpiego dellrsquo1-Mcp(Smartfreshreg) un antagonista dellrsquoetilene ov-

vero lrsquoormone della maturazione dei frutti Inparticolare sulla cultivar Abate Fetel portan-do la temperatura di conservazione da -1degC a05-1degC egrave stato possibile contenere lo sviluppodel riscaldo superficiale entro limiti accettabilie nello stesso tempo superare il blocco dellamaturazione che si aveva alla temperatura piugravebassa Va evidenziato perograve che questa tecnica fasigrave che i frutti a partire dal mese di gennaio purrestando sodi e con unrsquoottima consistenza ten-

dono a schiarire ed essere meno verdi Fenome-no questo riscontrato soprattutto sulle partitedel secondo stacco

Riscaldo delle Abate Fetel

come individuare il rischioDalla genetica una possibile strada alternativa allrsquousodellrsquoEtossichina A che punto sono i progetti di ricerca percontrastare questa malattia

DANIELE MISSERE

Crpv Cesena

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httpslidepdfcomreaderfull047-055agr11 9955NOVEMBRE 2014

Il laboratorio NSure

NSure egrave un laboratorio ad alta tecnologia nato nel2006 come spin-off dellrsquoUniversitagrave di Wageningenin Olanda Sviluppa test basati su una nuova formadi diagnostica molecolare che sfrutta lrsquoidentifica-zione dei geni coinvolti in un processo metabolicoIl principio alla base egrave che tutti i processi biologiciin un organismo vivente (tra cui la maturazionee la predisposizione alle malattie) sono controllatidai geniNello specifico srsquoipotizza che Alfa-farnesene syn-thase 1 (Afs1) sia il gene che codifica la proteinaresponsabile per lrsquoultimo passaggio metabolico cheporta alla produzione di alfa-farnesene NSure hatrovato un gene simile in pere Abate Fetel e ne hastudiata lrsquoespressione in diversi campioni prove-

nienti da tre frutteti con diverso livello di riscaldobasso medio ed elevatoIn pratica lrsquoanalisi di espressione genica (tramitela diagnostica molecolare) permette di misurarele variazioni che non possono essere valutate conaltri mezzi consentendo di selezionare partite difrutti che sembrano uguali dallrsquoesterno ma chesi differenziano per il rischio drsquoinsorgenza del ri-scaldo superficiale Nel biennio 201213 NSurein collaborazione con Agrintesa Apofruit Ci-pof Fruit Modena Group Patfrut e Terremer-se ha portato avanti unrsquoindagine inedita nel suo

genere Per due anni sono stati monitorati oltre venti appezzamenti distribuiti in cinque provin-ce (Ferrara Modena Bologna Ravenna e Reg-gio Emilia) compiendo cinque raccolte a scaden-za settimanale per un totale di 5 tonnellate difrutti analizzati singolarmenteQuesta collaborazione ha permesso di realizzareuno studio approfondito sulla fisiologia del riscal-do superficiale analizzando lrsquoinfluenza di para-metri come tipo e densitagrave drsquoimpianto zona pro-duttiva (caratteristiche pedologiche e climatiche)conduzione agronomica e tipologia di stoccaggio(RN e AC) sulla manifestazione della fisiopatiaLe ricerche hanno evidenziato che nessuno di que-sti parametri fino adesso considerati come fattoria rischio di sviluppo di riscaldo ha mostrato unachiara relazione quindi nessuna zona produttiva egravepiugrave a rischio (essendo tutte ugualmente esposte) ecrsquoegrave scarsa differenza fra le due tipologie di stoccag-gio nel controllo del problema

Una nuova fase di studi

Con lo scopo di studiare le dinamiche fisiologichee molecolari della comparsa del riscaldo nelle pere Abate Fetel durante la conservazione

(su partite trattate con Smartfreshreg e non) grazieal finanziamento dellrsquoOi Pera (tramite il Crpv) siegrave deciso di avviare durante la campagna in cor-

so una nuova ricerca per monitorare lrsquoandamen-to della fisiopatia durante lo stoccaggio studiarecome lrsquoattivitagrave genetica cambia nel corso dellaconservazione e infine determinare come questrsquoat-tivitagrave anticipi la comparsa del riscaldo superficiale(vedi grafico in alto)Lrsquoindagine consiste nel trattare alcune partite pro-

venienti da tre frutteti situati in altrettante provin-ce (Ferrara Modena e Bologna) determinandolrsquoincidenza del riscaldo e altri parametri fisiologicie realizzando almeno 14 set di analisi molecolarisu campioni allrsquouscita della cella e distribuiti in un

periodo di 32 settimane (da settembre a marzo-aprile) per un totale di circa 63 tonnellate di fruttianalizzati uno a unoIl risultato atteso da questa nuova fase egrave di gettarele basi per sviluppare un test che determini du-rante la conservazione quando il riscaldo compa-riragrave Tale strumento se utilizzato nel corso dellostoccaggio puograve aiutare produttori e centri di con-dizionamento a decidere quando e quali partitecommercializzare

C r p v

Pere colpite da

riscaldo superficiale

Incidenzadel riscaldo e altri parametri fisiologiciin partite di Pere

Abate provenientida tre frutteti nelle province di Ferrara Modena e Bologna

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G983154983137983142983145983139983151 983090E983158983151983148983157983162983145983151983150983141983140983141983148 983152983137983150983151983154983137983149983137 983158983137983154983145983141983156983137983148983141 983140983145983152983141983154983141 983145983150 I983156983137983148983145983137(983154983137983152983152983154983141983155983141983150983156983137983156983145983158983145983156983264983145983150 983077)(F983151983150983156983141 C983155983151)

Lombardia e Piemonte La pericoltura al Sudrivolta prevalentemente su cultivar a matura-zione estiva denota unrsquoestensione decisamentepiugrave contenuta (moderatamente rilevante nelleregioni Campania e Sicilia) ed evidenzia untrend in lenta riduzione in termini di investi-menti Anche nelle regioni del nord Italia dopoanni in cui gli investimenti risultavano stabili oin alcuni casi in leggero incremento la recente

evoluzione sembra mostrare un segno negativoin particolare nellrsquoultimo biennio

Abate in vetta in crescita William e Carmen

La tendenza in atto vede la pericoltura concen-trarsi su poche varietagrave di pregio in particolaresu Abate Fetel che allrsquoinizio degli anni Duemilanon arrivava al 30 dellrsquoofferta nazionale men-tre oggi supera il 40 del totale Seguono Wil-liam al 22 sostanzialmente stabile Conferen-ce che dal 16 scende allrsquo11 Questi ultimidati riflettono naturalmente la situazione regio-nale in Emilia-Romagna lrsquoAbate recentementeegrave arrivata al 51 del totale William si confermaal secondo posto con il 18 Conference scen-de al 10 Kaiser si mantiene sul 7 e Decanaflette al 4 Max Red Bartlett Santa Maria eCarmen detengono attualmente una rappresen-tativitagrave del 2-3 ciascuna I nuovi investimentimessi a dimora nellrsquoultimo biennio vedono con-centrate le preferenze dei produttori nella mag-

gioranza dei casi in sole tre tipologie varietali Abate per il 55 della superficie nuova investita William nel 17 e Carmen 13 Questrsquoultima

rappresenta lrsquounica vera novitagrave nel panorama va-rietale degli ultimi anni andando a sostituire lecultivar tradizionali nella fase piugrave precoce dellaraccolta ed anticipando Santa Maria tra il rag-gruppamento delle estiveLrsquoanno in corso egrave caratterizzato da un livelloproduttivo non eccedentario non troppo dis-simile da quello dellrsquoanno precedente e di pocosuperiore al deficitario 2010 e 2012 Tutte le

principali varietagrave evidenziano flessioni talvoltapesanti rispetto al 2013 in primis le pere estivela Decana e la Kaiser In contrazione soprattut-to per lrsquoeffetto degli abbattimenti che ne stanno

via via erodendo il potenziale lrsquoofferta di Con-ference William denotava unrsquoofferta non signi-ficativamente diversa come volume dallo scorsoanno In controtendenza la cultivar Abate Fetelin incremento rispetto al 2013Nel 2014 la produzione in Emilia-Romagnacon poco meno 500mila tonnellate scende dialcuni punti percentuali sia rispetto alla produ-zione dello scorso anno che allrsquoofferta media2009-2012 Il prodotto raccolto nel 2014 inItalia si distingue per buone caratteristiche qua-litative e di conservazione In particolare perle cultivar a maturazione autunno-invernalegrazie allrsquoandamento climatico egrave da rimarcareuno sviluppo piugrave che soddisfacente del calibroe della pezzatura in genere

Leggera ripresa dei consumi interni

Per quanto riguarda la commercializzazionequesta specie frutticola egrave storicamente rivolta verso il mercato nazionale ma da diversi anni

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httpslidepdfcomreaderfull047-055agr11 4950 NOVEMBRE 2014

SPECIALE PERA

appaiono evidenti alcune problematiche Sullabase dei dati GFK-Eurisko sugli acquisti al det-taglio delle famiglie italiane si conferma infattiuna riduzione del consumo di pere una del-le specie frutticole maggiormente colpite dallacrisi dei consumiDa circa 460mila tonnellate acquistate agliinizi del Duemila si egrave arrivati recentemente a350mila tonnellate (-23) Nel 2013 il volu-me egrave sceso ulteriormente di 10 punti percen-tuali rispetto ai dati giagrave bassi del 2012 Unicanota positiva viene dal 2014 in cui sulla basedei dati disponibili si rileva una variazione po-sitiva dei volumi pari al +1 sullo stesso pe-riodo 2013 Si tratta di una variazione moltocontenuta che non cambia la situazione ma egravecomunque un segnale positivo rispetto ai trend

evidenziati fino a questo momentoLe pere nonostante ciograve sono la quarta speciefrutticola acquistata dopo mele arance e ba-nane con un indice di penetrazione che no-nostante tutto si egrave mantenuto al di sopra del90 Le famiglie italiane quindi non hannodiminuito lrsquointeresse verso questa specie bensigravene comprano minor quantitagrave durante lrsquoannoLrsquoacquisto medio annuo egrave sceso infatti da circa21 kg a 1213 kg per famigliaDrsquoaltro canto i quantitativi importati appaio-no anchrsquoessi in lieve contrazione inferiori alle

100mila tonnellate nellrsquoultimo biennio Preva-lentemente entrano in controstagione le peredallrsquoArgentina e dal Cile mentre nel periodoestivo la merce egrave in arrivo dalla Spagna Emer-ge quindi sempre piugrave la necessitagrave di svilupparemaggiormente le spedizioni di pere italiane ol-tre i nostri confini

Cresce lrsquoexport

I quantitativi destinati allrsquoexport variano a se-conda del livello produttivo nazionale e nelleultime stagioni sono stati di poco al di sottodelle 150mila tonnellate annue Ma egrave bene sot-tolineare che la quota destinata allrsquoesportazionerisulta in aumento da circa il 16 allrsquoinizio de-gli anni Duemila a oltre il 20 di oggiLa maggior parte dellrsquoexport di pere egrave indiriz-zato verso i vicini Paesi dellrsquoUnione europeaanche se questa quota oggi si colloca intornoallrsquo87 mentre allrsquoinizio degli anni Duemi-la si attestava al 95 a riprova di una mag-giore diversificazione delle destinazioni Neimercati piugrave tradizionali quali Germania (percirca 60mila tonnellate) Austria Regno Uni-

to e Romania il volume spedito sembra esserepressocheacute stabile mentre scende leggermente lamovimentazione verso la Francia (che rimanela seconda destinazione per le pere italiane conpoco meno di 20mila tonnellate)Contemporaneamente continua ad aumentareil quantitativo di merce indirizzata verso i Paesidel continente africano dove nel 201314 sisono superate per la prima volta le 11mila ton-nellate (lrsquo8 nellrsquoultimo anno) Questo incre-mento egrave legato quasi esclusivamente allrsquoespan-sione del mercato in Libia

In controtendenza appare il complesso dei Pae-si europei extra-Ue la rappresentativitagrave di que-sta zona egrave scesa al 5 del totale in questrsquoultimastagione La diminuzione egrave imputabile al mi-nore assorbimento del mercato russo che nel201314 ha costituito il 2 dellrsquoexport italianototale di pere Nel precedente biennio le movi-

G983154983137983142983145983139983151 983091 - Q983157983151983156983137983140983141983148983148983137 983152983154983151983140983157983162983145983151983150983141

983145983156983137983148983145983137983150983137 983140983145 983152983141983154983141

983140983141983155983156983145983150983137983156983137 983137983145983149983141983154983139983137983156983145 983141983155983156983141983154983145 (983077)(F983151983150983156983141 C983155983151-I983155983156983137983156)

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httpslidepdfcomreaderfull047-055agr11 5951NOVEMBRE 2014

mentazioni verso la Russia erano quasi il dop-pio rispetto al 201314 I volumi destinati allaSvizzera si mantengono pressocheacute costanti

La concorrenza in Europa Belgio Olanda e Portogallo sono i tre Paesi che

vedono crescere lrsquoofferta di pere e denotano an-che una forte propensione allrsquoesportazione diquesti frutti pertanto sui mercati esteri apparesempre di piugrave la pressione esercitata dai nostriprincipali concorrenti europeiIn molti casi ci si trova a concorrere sugli stes-si Paesi percheacute le destinazioni non sono cosigravediverse La Germania egrave la prima destinazionedelle pere olandesi oltre che di quelle italianeil Regno Unito egrave penetrato da Olanda Belgio

e Portogallo ma perde quote lrsquoItalia la Fran-cia egrave un importante mercato per tutti i paesiesportatori e non dimentichiamo la Russia chefino allrsquoanno scorso rappresentava la secondadestinazione per lrsquoOlanda e la prima per il Bel-gio Per la stagione commerciale 201415 unanuova variabile rappresentata dallrsquoembargoemanato dalla Russia sui prodotti ortofruttico-li comunitari faragrave sentire i propri effetti anchesul prodotto peraSe il mercato interno egrave in sofferenza egrave suimercati tradizionali che bisogna combattere

la concorrenza con altri Paesi Diventa dun-que assolutamente necessario differenziare ericercare la migliore collocazione possibile delprodotto Sul piano commerciale non basta piugraverivolgersi al mercato interno e alla vicina Ger-mania In futuro anche per le perelrsquoexport dovragrave essere piugrave dinamicoPer lrsquoItalia giagrave dalla passata stagioneegrave stata aperta la possibilitagrave di espor-tare sul mercato statunitense ma lepotenzialitagrave saranno da ricercare nelmedio-lungo periodo Altri concor-renti europei come ad esempio ilPortogallo con la pera Rocha de-stinano giagrave oggi una quota rilevantedella loro disponibilitagrave oltre che sulmercato europeo anche su piazzelontane nella fattispecie in BrasileLa Spagna da alcuni anni a que-sta parte sta sviluppando maggiorimovimentazioni di prodotto versoil Medio Oriente (Arabia Sauditaed Emirati Arabi) Esistono ancora

svariate destinazioni non accessi-bili alle nostre produzioni a cau-sa di barriere di tipo fitosanitario

LA REGINA DELLE PERE ITALIANEAD EATALY NEW YORK

Quattro ricette tutte dedicate allrsquoAbate Fetel dellrsquoEmilia-Roma-

gna sono state presentate a New York il 13 novembre nella cuci-na-scuola di Eataly il marchio italiano del cibo di qualitagrave

Realizzate dalla chef del gruppo Nicoletta Grippo hanno an-

ticipato a un pubblico di giornalisti e opinion leader i nuovi ar-

rivi di questa varietagrave praticamente sconosciuta oltreoceano

Lrsquoevento promosso dallrsquoOrganizzazione interprofessionale Pera

ha consentito ai partecipanti di approfondire la conoscenza del

prodotto e delle sue caratteristiche gustative e sensoriali A rac-

contare le qualitagrave del frutto e la sua unicitagrave territoriale Piergior-

gio Lenzarini presidente del Consorzio Pera Igp Secondo Gianni

Amidei presidente dellrsquoOi Pera laquolrsquoiniziativa rientra nelle tante

potenzialitagrave che un organismo interprofessionale puograve esprimere

In particolare in una fasecome quella attuale egrave

determinante realizzare

attivitagrave in grado di far

conoscere il prodotto sui

nuovi mercatiraquo

che spesso rappresentano misure di protezioni-smo Opportunitagrave potrebbero aprirsi verso PaesidellrsquoEstremo Oriente dove per citare un casole frontiere sono state aperte alle pere belghe in

Cina Per raggiungere questi obiettivi crsquoegrave bisognodi maggiore aggregazione della produzione persostenere con compattezza azioni comuni e cer-care insieme una soluzioni per rilanciare il mer-cato interno

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SPECIALE PERA

Dallrsquoinizio di questrsquoanno egrave operativala nuova Oi Pera che riunisce pro-duttori industrie di trasformazionee commercializzazione Indubbia-

mente un passo importante verso unrsquoagricoltura

piugrave forte e organizzataPresidente Amidei egrave possibile fare un primobilancioDal 2012 anno di nascita del progetto realizza-to grazie alla volontagrave dei principali attori dellafiliera e al determinante contributo della Regio-ne Emilia-Romagna siamo arrivati a ottenerea marzo 2014 il riconoscimento dellrsquoUnioneeuropea e contemporaneamente siamo stati ri-conosciuti da Ortofrutta Italia (Oi nazionale)come Comitato di ProdottoIl percorso si egrave avviato e i primi risultati comin-

ciano ad individuarsi soprattutto in termini disinergia e condivisione drsquointenti Abbiamo per esempio sancito nellrsquoagosto 2014lrsquoesclusione dal mercato delle pere di calibro in-feriore ai 60 mm con lrsquointento di vivacizzare ilmercato e qualche risultato crsquoegrave stato Egrave chiaro chele Organizzazioni interprofessionali non possonocommercializzare ma possono assumere decisioni

finalizzate al sostegno del mercatoe questo egrave un ruolo determinanteIl provvedimento preso ha questoobiettivo e soprattutto mette in evi-denza le grandi potenzialitagrave offer-te dallrsquoOi tra cui in particolare lapromozione dei consumi in Italia eallrsquoestero favorendo la conoscenzadel prodotto pera anche presso tar-get di consumatori normalmentemeno attentiLa nascita dellrsquoInterprofessionecome puograve contribuire a miglio-rare i rapporti nella filieraIl fatto stesso che ci sia uno stru-

mento in grado di favorire il con-fronto il coordinamento la coope-razione tra i principali attori della

filiera egrave di determinante importanza per lo svi-luppo delle relazioni tra le diverse componentiLrsquoOi egrave uno strumento fondamentale ma natu-ralmente per ottenere i risultati migliori ci vuo-le la volontagrave degli individui che in questa fase

ritengo sia la cosa piugrave importanteQuali sono le questioni piugrave urgenti da affron-tare per garantire la competitivitagrave di un setto-re cosigrave importante per lrsquoortofrutta emiliano-romagnolaLa pericoltura dellrsquoEmilia-Romagna rappresen-ta oggi uno dei comparti principali nella com-posizione della Produzione lorda vendibile orto-frutticola La Plv delle pere in grado di sfiorare i500 milioni di euro rappresenta mediamente il14 di quella frutticola ed egrave quindi importantedifenderne la competitivitagrave

Egrave fondamentale la programmazione del mercatoin funzione della domanda e sempre in unrsquoot-tica commerciale lrsquoinnalzamento dei parametriqualitativi dei frutti attraverso la proposta di unprodotto pronto al consumoLa pera comrsquoegrave noto egrave un frutto molto difficileda gestire in post raccolta e soprattutto in fase di

laquoPiugrave programmazione

e cultura di prodottoraquoUna filiera piugrave forte i nuovi mercati la promozionedei consumi Intervista a Gianni Amidei presidentedellrsquoorganismo interprofessionale

Il presidentedella Oi Pera

Gianni Amidei

O i P e r a

A cura dellaREDAZIONE

CAMPAGNA 2014CRESCE LrsquoOTTIMISMO

I dati sulle giacenze di Abate al 31 ottobre

evidenziano un -7 rispetto allo stesso pe-

riodo dello scorso anno a dimostrazione di

una domanda molto vivace da parte del

mercato interno ed estero Da inizio campa-

gna alla fine di ottobre egrave stato venduto il 32

delle Abate contro il 14 del 2013 La forte

domanda di prodotto che riguarda tutto il

comparto delle pere ha determinato una

crescita delle quotazioni attese ancora in

aumento Ersquo quanto egrave emerso dal Comita-

to di coordinamento dellrsquoOi Pera riunitosi loscorso 11 novembre a Ferrara

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httpslidepdfcomreaderfull047-055agr11 7953NOVEMBRE 2014

vendita percheacute si segna facilmente con le mani-polazioniNoi dobbiamo trovare un modo per riuscire aimmettere sul mercato un prodotto piugrave maturoe quindi piugrave apprezzato dai consumatoriComplice la crisi economica ma non soloegrave in atto un calo dei consumi interni di or-tofrutta Quali iniziative si possono adottareper invertire la tendenzaSi parla molto della necessitagrave di promuovere iconsumi di frutta e verdura ed egrave una necessitagraveinderogabile non solo per sostenere il settore maanche per tutelare la saluteLa frutta e la verdura possiedono tutte le carat-teristiche per assolvere ad esigenze nutriziona-li salutistiche quanto mai importanti oggi perpreservare il benessere fisico promuovere questi

valori egrave importante e necessarioSulla pera serve piugrave informazione e cultura diprodotto che renda percepibile ai consumatoriil valore di un frutto che possiede tutti i requi-siti ideali per un consumo quotidiano Egrave moltoimportante lavorare sul giusto grado di matura-zione del frutto e penso che lrsquoOi possa attivarestudi e azioni in questo sensoLrsquoexport assume una rilevanza sempre piugravestrategica Quali sono i mercati piugrave interes-santi verso cui guardare Lrsquoexport negli ultimi

anni ha visto incrementare le sue quote e am-pliare i mercati di sbocco in Europa dove nonsi guarda piugrave solo alle mete tradizionali comela Germania la Francia la Gran Bretagna laSvizzera e i Paesi scandinavi ma si ampliano glisbocchi commerciali nellrsquoEst europeo e primadellrsquoembargo verso la RussiaOggi tuttavia si stanno cercando importantipiazze commerciali anche nei Paesi arabi Nord

Africa e in AsiaIl mercato degli Stati Uniti egrave stato avviato dapoco e si sta cercando di proporre lrsquoAbate Fetelche non egrave conosciuta Lrsquoapertura dei mercati egraveoggi uno dei fattori determinanti per mantenerela competitivitagrave e dobbiamo compiere tutti glisforzi possibili anche a livello diplomatico peragevolare questi sbocchi

COME FUNZIONALrsquoORGANIZZAZIONEINTERPROFESSIONALESuperate le verifiche da parte della Commissione euro-

pea LrsquoOi Pera egrave stata riconosciuta dalla Regione Emilia-

Romagna ai sensi del nuovo Regolamento Ue 13082013

e iscritta nellrsquoelenco regionale previsto dalla Legge regio-

nale 242000 Lrsquoassociazione ha carattere interregionale

e agisce in Emilia-Romagna e Veneto Rappresenta una

superficie coltivata a pera di 10400 ettari corrispondente

a una produzione media di 255mila tonnellate di prodot-

to equivalente al 39 della produzione nazionale

LrsquoOi Pera associa tutte le fasi della filiera 14 organizzazio-

ni di produttori e le organizzazioni professionali agricole

dellrsquoEmilia-Romagna che rappresentano gli agricoltori

non organizzati in Op le industrie di trasformazione sia

private che cooperative le principali strutture di commer-

cio allrsquoingrosso delle pere da consumo fresco e la cate-

na di distribuzione Conad presente in Italia con numerosi

punti vendita soprattutto nella circoscrizione economica

dellrsquoEmilia-Romagna e del Veneto Aderiscono come soci

consultivi il Consorzio della Pera dellrsquoEmilia-Romagna Igt il

Centro Ricerche per le Produzioni Vegetali e la Fondazio-

ne per lrsquoAgricoltura Fratelli Navarra Opera anche come

Comitato di prodotto dellrsquoOi nazionale Ortofrutta Italia

Le Organizzazioni interprofessionali sono previste nella ri-

forma della Pac insieme alle Organizzazioni professionali

e alle loro associazioni come strumenti organizzativi per

migliorare le relazioni allrsquointerno della filiera e rafforzare

il ruolo della parte agricola Le principali finalitagrave previste

dalla norma comunitaria sono migliorare la conoscenza

e la trasparenza del comparto (rilevazione prezzi costi e

volumi di produzione) programmare il potenziale produt-

tivo esplorare nuovi mercati redigere contratti tipo svi-

luppare innovazione di prodotto e di processo per orien-

tare la produzione ai fabbisogni del mercato ai gusti e

alle tendenze dei consumatori operare sul miglioramento

qualitativo dei prodotti e sulla loro sostenibilitagrave migliorare

il coordinamento dellrsquoimmissione sul mercato (logistica e

programmazione) contribuire alla gestione sostenibile dei

sottoprodotti incoraggiare il consumo sano e responsabi-

le promuovendo la conoscenza dei prodotti

(R C)

Misurazionedel calibro delle pere

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SPECIALE PERA

Il riscaldo superficiale egrave una fisiopatia da freddoche colpisce le pere (ma anche le mele) in con-servazione In assenza di trattamenti preven-tivi la malattia puograve provocare scarti che sono

in grado di interessare anche il 60-70 dei frutti

di una stessa partita Lrsquouso di sostanze antiriscal-do molto efficaci come lrsquoEtossichina ha consentitodi contenerne i danni facendo sigrave che il problemanon fosse percepito dalla comunitagrave scientifica e dalmondo produttivo come unrsquoemergenzaLa recente revoca da parte dellrsquoUe di questo pro-dotto ha tuttavia lasciato il settore in una situazio-ne molto grave che impone la ricerca di soluzionialternativeCon il termine riscaldo superficiale srsquointende uncomplesso di sintomi a carico della buccia rap-presentato da un imbrunimento dei tessuti segui-

to da necrotizzazione e collasso con conseguenteformazione di depressioni nello stato piugrave avanzatodella malattia (foto apagina 55) In genere isintomi si evidenzianodopo 2-3 mesi di con-servazione a causa dellaformazione di un com-posto detto ldquoalfa farne-senerdquo la cui successivaossidazione libera so-stanze tossiche per lecellule epidermicheLe varietagrave Abate Fetel eConference sono le piugravesensibili a questa fisio-patia mentre risultanodel tutto esenti Decanadel Comizio e KaiserOltre alla conservazio-ne prolungata si ipo-tizza che altri fattoriche predispongano alla

malattia siano il climacaldo e siccitoso duran-te le settimane che pre-

cedono la raccolta la raccolta precoce gli eccessiviapporti di azoto al terreno la presenza di etilenedurante la conservazione e infine lrsquoumiditagrave relativaelevata

I principali risultati di Ager PeroRecenti ricerche condotte dal Centro per la prote-zione e conservazione dei prodotti Ortofrutticoli(Criof) dellrsquoUniversitagrave di Bologna nellrsquoambito delprogetto Ager Pero hanno evidenziato come ilgrado di maturazione alla raccolta sia importantenellrsquoinfluenzare lrsquoinsorgenza del riscaldo durantela conservazione In particolare i frutti raccolticon una durezza di circa 55 kg e conservati persette mesi presentano unrsquoincidenza della malattiadellrsquo80 inferiore rispetto ai frutti con una du-

rezza di 66 kgPer cercare di contenere gli scarti egrave quindi impor-tante rispettare il piugrave possibile la finestra di raccol-ta (in media circa dieci giorni) e raccogliere i frutticon durezza di 5-55 kg qualora siano destinati auna breve conservazione (fino a dicembre) mentreper una conservazione prolungata (marzo) si pos-sono impiegare valori di durezza della polpa com-presi tra 55 e 6 kgGli stessi studi hanno anche permesso dimettere a punto una tecnica di conservazio-ne prolungata basata sullrsquoimpiego dellrsquo1-Mcp(Smartfreshreg) un antagonista dellrsquoetilene ov-

vero lrsquoormone della maturazione dei frutti Inparticolare sulla cultivar Abate Fetel portan-do la temperatura di conservazione da -1degC a05-1degC egrave stato possibile contenere lo sviluppodel riscaldo superficiale entro limiti accettabilie nello stesso tempo superare il blocco dellamaturazione che si aveva alla temperatura piugravebassa Va evidenziato perograve che questa tecnica fasigrave che i frutti a partire dal mese di gennaio purrestando sodi e con unrsquoottima consistenza ten-

dono a schiarire ed essere meno verdi Fenome-no questo riscontrato soprattutto sulle partitedel secondo stacco

Riscaldo delle Abate Fetel

come individuare il rischioDalla genetica una possibile strada alternativa allrsquousodellrsquoEtossichina A che punto sono i progetti di ricerca percontrastare questa malattia

DANIELE MISSERE

Crpv Cesena

A i c

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httpslidepdfcomreaderfull047-055agr11 9955NOVEMBRE 2014

Il laboratorio NSure

NSure egrave un laboratorio ad alta tecnologia nato nel2006 come spin-off dellrsquoUniversitagrave di Wageningenin Olanda Sviluppa test basati su una nuova formadi diagnostica molecolare che sfrutta lrsquoidentifica-zione dei geni coinvolti in un processo metabolicoIl principio alla base egrave che tutti i processi biologiciin un organismo vivente (tra cui la maturazionee la predisposizione alle malattie) sono controllatidai geniNello specifico srsquoipotizza che Alfa-farnesene syn-thase 1 (Afs1) sia il gene che codifica la proteinaresponsabile per lrsquoultimo passaggio metabolico cheporta alla produzione di alfa-farnesene NSure hatrovato un gene simile in pere Abate Fetel e ne hastudiata lrsquoespressione in diversi campioni prove-

nienti da tre frutteti con diverso livello di riscaldobasso medio ed elevatoIn pratica lrsquoanalisi di espressione genica (tramitela diagnostica molecolare) permette di misurarele variazioni che non possono essere valutate conaltri mezzi consentendo di selezionare partite difrutti che sembrano uguali dallrsquoesterno ma chesi differenziano per il rischio drsquoinsorgenza del ri-scaldo superficiale Nel biennio 201213 NSurein collaborazione con Agrintesa Apofruit Ci-pof Fruit Modena Group Patfrut e Terremer-se ha portato avanti unrsquoindagine inedita nel suo

genere Per due anni sono stati monitorati oltre venti appezzamenti distribuiti in cinque provin-ce (Ferrara Modena Bologna Ravenna e Reg-gio Emilia) compiendo cinque raccolte a scaden-za settimanale per un totale di 5 tonnellate difrutti analizzati singolarmenteQuesta collaborazione ha permesso di realizzareuno studio approfondito sulla fisiologia del riscal-do superficiale analizzando lrsquoinfluenza di para-metri come tipo e densitagrave drsquoimpianto zona pro-duttiva (caratteristiche pedologiche e climatiche)conduzione agronomica e tipologia di stoccaggio(RN e AC) sulla manifestazione della fisiopatiaLe ricerche hanno evidenziato che nessuno di que-sti parametri fino adesso considerati come fattoria rischio di sviluppo di riscaldo ha mostrato unachiara relazione quindi nessuna zona produttiva egravepiugrave a rischio (essendo tutte ugualmente esposte) ecrsquoegrave scarsa differenza fra le due tipologie di stoccag-gio nel controllo del problema

Una nuova fase di studi

Con lo scopo di studiare le dinamiche fisiologichee molecolari della comparsa del riscaldo nelle pere Abate Fetel durante la conservazione

(su partite trattate con Smartfreshreg e non) grazieal finanziamento dellrsquoOi Pera (tramite il Crpv) siegrave deciso di avviare durante la campagna in cor-

so una nuova ricerca per monitorare lrsquoandamen-to della fisiopatia durante lo stoccaggio studiarecome lrsquoattivitagrave genetica cambia nel corso dellaconservazione e infine determinare come questrsquoat-tivitagrave anticipi la comparsa del riscaldo superficiale(vedi grafico in alto)Lrsquoindagine consiste nel trattare alcune partite pro-

venienti da tre frutteti situati in altrettante provin-ce (Ferrara Modena e Bologna) determinandolrsquoincidenza del riscaldo e altri parametri fisiologicie realizzando almeno 14 set di analisi molecolarisu campioni allrsquouscita della cella e distribuiti in un

periodo di 32 settimane (da settembre a marzo-aprile) per un totale di circa 63 tonnellate di fruttianalizzati uno a unoIl risultato atteso da questa nuova fase egrave di gettarele basi per sviluppare un test che determini du-rante la conservazione quando il riscaldo compa-riragrave Tale strumento se utilizzato nel corso dellostoccaggio puograve aiutare produttori e centri di con-dizionamento a decidere quando e quali partitecommercializzare

C r p v

Pere colpite da

riscaldo superficiale

Incidenzadel riscaldo e altri parametri fisiologiciin partite di Pere

Abate provenientida tre frutteti nelle province di Ferrara Modena e Bologna

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httpslidepdfcomreaderfull047-055agr11 4950 NOVEMBRE 2014

SPECIALE PERA

appaiono evidenti alcune problematiche Sullabase dei dati GFK-Eurisko sugli acquisti al det-taglio delle famiglie italiane si conferma infattiuna riduzione del consumo di pere una del-le specie frutticole maggiormente colpite dallacrisi dei consumiDa circa 460mila tonnellate acquistate agliinizi del Duemila si egrave arrivati recentemente a350mila tonnellate (-23) Nel 2013 il volu-me egrave sceso ulteriormente di 10 punti percen-tuali rispetto ai dati giagrave bassi del 2012 Unicanota positiva viene dal 2014 in cui sulla basedei dati disponibili si rileva una variazione po-sitiva dei volumi pari al +1 sullo stesso pe-riodo 2013 Si tratta di una variazione moltocontenuta che non cambia la situazione ma egravecomunque un segnale positivo rispetto ai trend

evidenziati fino a questo momentoLe pere nonostante ciograve sono la quarta speciefrutticola acquistata dopo mele arance e ba-nane con un indice di penetrazione che no-nostante tutto si egrave mantenuto al di sopra del90 Le famiglie italiane quindi non hannodiminuito lrsquointeresse verso questa specie bensigravene comprano minor quantitagrave durante lrsquoannoLrsquoacquisto medio annuo egrave sceso infatti da circa21 kg a 1213 kg per famigliaDrsquoaltro canto i quantitativi importati appaio-no anchrsquoessi in lieve contrazione inferiori alle

100mila tonnellate nellrsquoultimo biennio Preva-lentemente entrano in controstagione le peredallrsquoArgentina e dal Cile mentre nel periodoestivo la merce egrave in arrivo dalla Spagna Emer-ge quindi sempre piugrave la necessitagrave di svilupparemaggiormente le spedizioni di pere italiane ol-tre i nostri confini

Cresce lrsquoexport

I quantitativi destinati allrsquoexport variano a se-conda del livello produttivo nazionale e nelleultime stagioni sono stati di poco al di sottodelle 150mila tonnellate annue Ma egrave bene sot-tolineare che la quota destinata allrsquoesportazionerisulta in aumento da circa il 16 allrsquoinizio de-gli anni Duemila a oltre il 20 di oggiLa maggior parte dellrsquoexport di pere egrave indiriz-zato verso i vicini Paesi dellrsquoUnione europeaanche se questa quota oggi si colloca intornoallrsquo87 mentre allrsquoinizio degli anni Duemi-la si attestava al 95 a riprova di una mag-giore diversificazione delle destinazioni Neimercati piugrave tradizionali quali Germania (percirca 60mila tonnellate) Austria Regno Uni-

to e Romania il volume spedito sembra esserepressocheacute stabile mentre scende leggermente lamovimentazione verso la Francia (che rimanela seconda destinazione per le pere italiane conpoco meno di 20mila tonnellate)Contemporaneamente continua ad aumentareil quantitativo di merce indirizzata verso i Paesidel continente africano dove nel 201314 sisono superate per la prima volta le 11mila ton-nellate (lrsquo8 nellrsquoultimo anno) Questo incre-mento egrave legato quasi esclusivamente allrsquoespan-sione del mercato in Libia

In controtendenza appare il complesso dei Pae-si europei extra-Ue la rappresentativitagrave di que-sta zona egrave scesa al 5 del totale in questrsquoultimastagione La diminuzione egrave imputabile al mi-nore assorbimento del mercato russo che nel201314 ha costituito il 2 dellrsquoexport italianototale di pere Nel precedente biennio le movi-

G983154983137983142983145983139983151 983091 - Q983157983151983156983137983140983141983148983148983137 983152983154983151983140983157983162983145983151983150983141

983145983156983137983148983145983137983150983137 983140983145 983152983141983154983141

983140983141983155983156983145983150983137983156983137 983137983145983149983141983154983139983137983156983145 983141983155983156983141983154983145 (983077)(F983151983150983156983141 C983155983151-I983155983156983137983156)

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mentazioni verso la Russia erano quasi il dop-pio rispetto al 201314 I volumi destinati allaSvizzera si mantengono pressocheacute costanti

La concorrenza in Europa Belgio Olanda e Portogallo sono i tre Paesi che

vedono crescere lrsquoofferta di pere e denotano an-che una forte propensione allrsquoesportazione diquesti frutti pertanto sui mercati esteri apparesempre di piugrave la pressione esercitata dai nostriprincipali concorrenti europeiIn molti casi ci si trova a concorrere sugli stes-si Paesi percheacute le destinazioni non sono cosigravediverse La Germania egrave la prima destinazionedelle pere olandesi oltre che di quelle italianeil Regno Unito egrave penetrato da Olanda Belgio

e Portogallo ma perde quote lrsquoItalia la Fran-cia egrave un importante mercato per tutti i paesiesportatori e non dimentichiamo la Russia chefino allrsquoanno scorso rappresentava la secondadestinazione per lrsquoOlanda e la prima per il Bel-gio Per la stagione commerciale 201415 unanuova variabile rappresentata dallrsquoembargoemanato dalla Russia sui prodotti ortofruttico-li comunitari faragrave sentire i propri effetti anchesul prodotto peraSe il mercato interno egrave in sofferenza egrave suimercati tradizionali che bisogna combattere

la concorrenza con altri Paesi Diventa dun-que assolutamente necessario differenziare ericercare la migliore collocazione possibile delprodotto Sul piano commerciale non basta piugraverivolgersi al mercato interno e alla vicina Ger-mania In futuro anche per le perelrsquoexport dovragrave essere piugrave dinamicoPer lrsquoItalia giagrave dalla passata stagioneegrave stata aperta la possibilitagrave di espor-tare sul mercato statunitense ma lepotenzialitagrave saranno da ricercare nelmedio-lungo periodo Altri concor-renti europei come ad esempio ilPortogallo con la pera Rocha de-stinano giagrave oggi una quota rilevantedella loro disponibilitagrave oltre che sulmercato europeo anche su piazzelontane nella fattispecie in BrasileLa Spagna da alcuni anni a que-sta parte sta sviluppando maggiorimovimentazioni di prodotto versoil Medio Oriente (Arabia Sauditaed Emirati Arabi) Esistono ancora

svariate destinazioni non accessi-bili alle nostre produzioni a cau-sa di barriere di tipo fitosanitario

LA REGINA DELLE PERE ITALIANEAD EATALY NEW YORK

Quattro ricette tutte dedicate allrsquoAbate Fetel dellrsquoEmilia-Roma-

gna sono state presentate a New York il 13 novembre nella cuci-na-scuola di Eataly il marchio italiano del cibo di qualitagrave

Realizzate dalla chef del gruppo Nicoletta Grippo hanno an-

ticipato a un pubblico di giornalisti e opinion leader i nuovi ar-

rivi di questa varietagrave praticamente sconosciuta oltreoceano

Lrsquoevento promosso dallrsquoOrganizzazione interprofessionale Pera

ha consentito ai partecipanti di approfondire la conoscenza del

prodotto e delle sue caratteristiche gustative e sensoriali A rac-

contare le qualitagrave del frutto e la sua unicitagrave territoriale Piergior-

gio Lenzarini presidente del Consorzio Pera Igp Secondo Gianni

Amidei presidente dellrsquoOi Pera laquolrsquoiniziativa rientra nelle tante

potenzialitagrave che un organismo interprofessionale puograve esprimere

In particolare in una fasecome quella attuale egrave

determinante realizzare

attivitagrave in grado di far

conoscere il prodotto sui

nuovi mercatiraquo

che spesso rappresentano misure di protezioni-smo Opportunitagrave potrebbero aprirsi verso PaesidellrsquoEstremo Oriente dove per citare un casole frontiere sono state aperte alle pere belghe in

Cina Per raggiungere questi obiettivi crsquoegrave bisognodi maggiore aggregazione della produzione persostenere con compattezza azioni comuni e cer-care insieme una soluzioni per rilanciare il mer-cato interno

A i c

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httpslidepdfcomreaderfull047-055agr11 6952 NOVEMBRE 2014

SPECIALE PERA

Dallrsquoinizio di questrsquoanno egrave operativala nuova Oi Pera che riunisce pro-duttori industrie di trasformazionee commercializzazione Indubbia-

mente un passo importante verso unrsquoagricoltura

piugrave forte e organizzataPresidente Amidei egrave possibile fare un primobilancioDal 2012 anno di nascita del progetto realizza-to grazie alla volontagrave dei principali attori dellafiliera e al determinante contributo della Regio-ne Emilia-Romagna siamo arrivati a ottenerea marzo 2014 il riconoscimento dellrsquoUnioneeuropea e contemporaneamente siamo stati ri-conosciuti da Ortofrutta Italia (Oi nazionale)come Comitato di ProdottoIl percorso si egrave avviato e i primi risultati comin-

ciano ad individuarsi soprattutto in termini disinergia e condivisione drsquointenti Abbiamo per esempio sancito nellrsquoagosto 2014lrsquoesclusione dal mercato delle pere di calibro in-feriore ai 60 mm con lrsquointento di vivacizzare ilmercato e qualche risultato crsquoegrave stato Egrave chiaro chele Organizzazioni interprofessionali non possonocommercializzare ma possono assumere decisioni

finalizzate al sostegno del mercatoe questo egrave un ruolo determinanteIl provvedimento preso ha questoobiettivo e soprattutto mette in evi-denza le grandi potenzialitagrave offer-te dallrsquoOi tra cui in particolare lapromozione dei consumi in Italia eallrsquoestero favorendo la conoscenzadel prodotto pera anche presso tar-get di consumatori normalmentemeno attentiLa nascita dellrsquoInterprofessionecome puograve contribuire a miglio-rare i rapporti nella filieraIl fatto stesso che ci sia uno stru-

mento in grado di favorire il con-fronto il coordinamento la coope-razione tra i principali attori della

filiera egrave di determinante importanza per lo svi-luppo delle relazioni tra le diverse componentiLrsquoOi egrave uno strumento fondamentale ma natu-ralmente per ottenere i risultati migliori ci vuo-le la volontagrave degli individui che in questa fase

ritengo sia la cosa piugrave importanteQuali sono le questioni piugrave urgenti da affron-tare per garantire la competitivitagrave di un setto-re cosigrave importante per lrsquoortofrutta emiliano-romagnolaLa pericoltura dellrsquoEmilia-Romagna rappresen-ta oggi uno dei comparti principali nella com-posizione della Produzione lorda vendibile orto-frutticola La Plv delle pere in grado di sfiorare i500 milioni di euro rappresenta mediamente il14 di quella frutticola ed egrave quindi importantedifenderne la competitivitagrave

Egrave fondamentale la programmazione del mercatoin funzione della domanda e sempre in unrsquoot-tica commerciale lrsquoinnalzamento dei parametriqualitativi dei frutti attraverso la proposta di unprodotto pronto al consumoLa pera comrsquoegrave noto egrave un frutto molto difficileda gestire in post raccolta e soprattutto in fase di

laquoPiugrave programmazione

e cultura di prodottoraquoUna filiera piugrave forte i nuovi mercati la promozionedei consumi Intervista a Gianni Amidei presidentedellrsquoorganismo interprofessionale

Il presidentedella Oi Pera

Gianni Amidei

O i P e r a

A cura dellaREDAZIONE

CAMPAGNA 2014CRESCE LrsquoOTTIMISMO

I dati sulle giacenze di Abate al 31 ottobre

evidenziano un -7 rispetto allo stesso pe-

riodo dello scorso anno a dimostrazione di

una domanda molto vivace da parte del

mercato interno ed estero Da inizio campa-

gna alla fine di ottobre egrave stato venduto il 32

delle Abate contro il 14 del 2013 La forte

domanda di prodotto che riguarda tutto il

comparto delle pere ha determinato una

crescita delle quotazioni attese ancora in

aumento Ersquo quanto egrave emerso dal Comita-

to di coordinamento dellrsquoOi Pera riunitosi loscorso 11 novembre a Ferrara

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httpslidepdfcomreaderfull047-055agr11 7953NOVEMBRE 2014

vendita percheacute si segna facilmente con le mani-polazioniNoi dobbiamo trovare un modo per riuscire aimmettere sul mercato un prodotto piugrave maturoe quindi piugrave apprezzato dai consumatoriComplice la crisi economica ma non soloegrave in atto un calo dei consumi interni di or-tofrutta Quali iniziative si possono adottareper invertire la tendenzaSi parla molto della necessitagrave di promuovere iconsumi di frutta e verdura ed egrave una necessitagraveinderogabile non solo per sostenere il settore maanche per tutelare la saluteLa frutta e la verdura possiedono tutte le carat-teristiche per assolvere ad esigenze nutriziona-li salutistiche quanto mai importanti oggi perpreservare il benessere fisico promuovere questi

valori egrave importante e necessarioSulla pera serve piugrave informazione e cultura diprodotto che renda percepibile ai consumatoriil valore di un frutto che possiede tutti i requi-siti ideali per un consumo quotidiano Egrave moltoimportante lavorare sul giusto grado di matura-zione del frutto e penso che lrsquoOi possa attivarestudi e azioni in questo sensoLrsquoexport assume una rilevanza sempre piugravestrategica Quali sono i mercati piugrave interes-santi verso cui guardare Lrsquoexport negli ultimi

anni ha visto incrementare le sue quote e am-pliare i mercati di sbocco in Europa dove nonsi guarda piugrave solo alle mete tradizionali comela Germania la Francia la Gran Bretagna laSvizzera e i Paesi scandinavi ma si ampliano glisbocchi commerciali nellrsquoEst europeo e primadellrsquoembargo verso la RussiaOggi tuttavia si stanno cercando importantipiazze commerciali anche nei Paesi arabi Nord

Africa e in AsiaIl mercato degli Stati Uniti egrave stato avviato dapoco e si sta cercando di proporre lrsquoAbate Fetelche non egrave conosciuta Lrsquoapertura dei mercati egraveoggi uno dei fattori determinanti per mantenerela competitivitagrave e dobbiamo compiere tutti glisforzi possibili anche a livello diplomatico peragevolare questi sbocchi

COME FUNZIONALrsquoORGANIZZAZIONEINTERPROFESSIONALESuperate le verifiche da parte della Commissione euro-

pea LrsquoOi Pera egrave stata riconosciuta dalla Regione Emilia-

Romagna ai sensi del nuovo Regolamento Ue 13082013

e iscritta nellrsquoelenco regionale previsto dalla Legge regio-

nale 242000 Lrsquoassociazione ha carattere interregionale

e agisce in Emilia-Romagna e Veneto Rappresenta una

superficie coltivata a pera di 10400 ettari corrispondente

a una produzione media di 255mila tonnellate di prodot-

to equivalente al 39 della produzione nazionale

LrsquoOi Pera associa tutte le fasi della filiera 14 organizzazio-

ni di produttori e le organizzazioni professionali agricole

dellrsquoEmilia-Romagna che rappresentano gli agricoltori

non organizzati in Op le industrie di trasformazione sia

private che cooperative le principali strutture di commer-

cio allrsquoingrosso delle pere da consumo fresco e la cate-

na di distribuzione Conad presente in Italia con numerosi

punti vendita soprattutto nella circoscrizione economica

dellrsquoEmilia-Romagna e del Veneto Aderiscono come soci

consultivi il Consorzio della Pera dellrsquoEmilia-Romagna Igt il

Centro Ricerche per le Produzioni Vegetali e la Fondazio-

ne per lrsquoAgricoltura Fratelli Navarra Opera anche come

Comitato di prodotto dellrsquoOi nazionale Ortofrutta Italia

Le Organizzazioni interprofessionali sono previste nella ri-

forma della Pac insieme alle Organizzazioni professionali

e alle loro associazioni come strumenti organizzativi per

migliorare le relazioni allrsquointerno della filiera e rafforzare

il ruolo della parte agricola Le principali finalitagrave previste

dalla norma comunitaria sono migliorare la conoscenza

e la trasparenza del comparto (rilevazione prezzi costi e

volumi di produzione) programmare il potenziale produt-

tivo esplorare nuovi mercati redigere contratti tipo svi-

luppare innovazione di prodotto e di processo per orien-

tare la produzione ai fabbisogni del mercato ai gusti e

alle tendenze dei consumatori operare sul miglioramento

qualitativo dei prodotti e sulla loro sostenibilitagrave migliorare

il coordinamento dellrsquoimmissione sul mercato (logistica e

programmazione) contribuire alla gestione sostenibile dei

sottoprodotti incoraggiare il consumo sano e responsabi-

le promuovendo la conoscenza dei prodotti

(R C)

Misurazionedel calibro delle pere

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httpslidepdfcomreaderfull047-055agr11 8954 NOVEMBRE 2014

SPECIALE PERA

Il riscaldo superficiale egrave una fisiopatia da freddoche colpisce le pere (ma anche le mele) in con-servazione In assenza di trattamenti preven-tivi la malattia puograve provocare scarti che sono

in grado di interessare anche il 60-70 dei frutti

di una stessa partita Lrsquouso di sostanze antiriscal-do molto efficaci come lrsquoEtossichina ha consentitodi contenerne i danni facendo sigrave che il problemanon fosse percepito dalla comunitagrave scientifica e dalmondo produttivo come unrsquoemergenzaLa recente revoca da parte dellrsquoUe di questo pro-dotto ha tuttavia lasciato il settore in una situazio-ne molto grave che impone la ricerca di soluzionialternativeCon il termine riscaldo superficiale srsquointende uncomplesso di sintomi a carico della buccia rap-presentato da un imbrunimento dei tessuti segui-

to da necrotizzazione e collasso con conseguenteformazione di depressioni nello stato piugrave avanzatodella malattia (foto apagina 55) In genere isintomi si evidenzianodopo 2-3 mesi di con-servazione a causa dellaformazione di un com-posto detto ldquoalfa farne-senerdquo la cui successivaossidazione libera so-stanze tossiche per lecellule epidermicheLe varietagrave Abate Fetel eConference sono le piugravesensibili a questa fisio-patia mentre risultanodel tutto esenti Decanadel Comizio e KaiserOltre alla conservazio-ne prolungata si ipo-tizza che altri fattoriche predispongano alla

malattia siano il climacaldo e siccitoso duran-te le settimane che pre-

cedono la raccolta la raccolta precoce gli eccessiviapporti di azoto al terreno la presenza di etilenedurante la conservazione e infine lrsquoumiditagrave relativaelevata

I principali risultati di Ager PeroRecenti ricerche condotte dal Centro per la prote-zione e conservazione dei prodotti Ortofrutticoli(Criof) dellrsquoUniversitagrave di Bologna nellrsquoambito delprogetto Ager Pero hanno evidenziato come ilgrado di maturazione alla raccolta sia importantenellrsquoinfluenzare lrsquoinsorgenza del riscaldo durantela conservazione In particolare i frutti raccolticon una durezza di circa 55 kg e conservati persette mesi presentano unrsquoincidenza della malattiadellrsquo80 inferiore rispetto ai frutti con una du-

rezza di 66 kgPer cercare di contenere gli scarti egrave quindi impor-tante rispettare il piugrave possibile la finestra di raccol-ta (in media circa dieci giorni) e raccogliere i frutticon durezza di 5-55 kg qualora siano destinati auna breve conservazione (fino a dicembre) mentreper una conservazione prolungata (marzo) si pos-sono impiegare valori di durezza della polpa com-presi tra 55 e 6 kgGli stessi studi hanno anche permesso dimettere a punto una tecnica di conservazio-ne prolungata basata sullrsquoimpiego dellrsquo1-Mcp(Smartfreshreg) un antagonista dellrsquoetilene ov-

vero lrsquoormone della maturazione dei frutti Inparticolare sulla cultivar Abate Fetel portan-do la temperatura di conservazione da -1degC a05-1degC egrave stato possibile contenere lo sviluppodel riscaldo superficiale entro limiti accettabilie nello stesso tempo superare il blocco dellamaturazione che si aveva alla temperatura piugravebassa Va evidenziato perograve che questa tecnica fasigrave che i frutti a partire dal mese di gennaio purrestando sodi e con unrsquoottima consistenza ten-

dono a schiarire ed essere meno verdi Fenome-no questo riscontrato soprattutto sulle partitedel secondo stacco

Riscaldo delle Abate Fetel

come individuare il rischioDalla genetica una possibile strada alternativa allrsquousodellrsquoEtossichina A che punto sono i progetti di ricerca percontrastare questa malattia

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Il laboratorio NSure

NSure egrave un laboratorio ad alta tecnologia nato nel2006 come spin-off dellrsquoUniversitagrave di Wageningenin Olanda Sviluppa test basati su una nuova formadi diagnostica molecolare che sfrutta lrsquoidentifica-zione dei geni coinvolti in un processo metabolicoIl principio alla base egrave che tutti i processi biologiciin un organismo vivente (tra cui la maturazionee la predisposizione alle malattie) sono controllatidai geniNello specifico srsquoipotizza che Alfa-farnesene syn-thase 1 (Afs1) sia il gene che codifica la proteinaresponsabile per lrsquoultimo passaggio metabolico cheporta alla produzione di alfa-farnesene NSure hatrovato un gene simile in pere Abate Fetel e ne hastudiata lrsquoespressione in diversi campioni prove-

nienti da tre frutteti con diverso livello di riscaldobasso medio ed elevatoIn pratica lrsquoanalisi di espressione genica (tramitela diagnostica molecolare) permette di misurarele variazioni che non possono essere valutate conaltri mezzi consentendo di selezionare partite difrutti che sembrano uguali dallrsquoesterno ma chesi differenziano per il rischio drsquoinsorgenza del ri-scaldo superficiale Nel biennio 201213 NSurein collaborazione con Agrintesa Apofruit Ci-pof Fruit Modena Group Patfrut e Terremer-se ha portato avanti unrsquoindagine inedita nel suo

genere Per due anni sono stati monitorati oltre venti appezzamenti distribuiti in cinque provin-ce (Ferrara Modena Bologna Ravenna e Reg-gio Emilia) compiendo cinque raccolte a scaden-za settimanale per un totale di 5 tonnellate difrutti analizzati singolarmenteQuesta collaborazione ha permesso di realizzareuno studio approfondito sulla fisiologia del riscal-do superficiale analizzando lrsquoinfluenza di para-metri come tipo e densitagrave drsquoimpianto zona pro-duttiva (caratteristiche pedologiche e climatiche)conduzione agronomica e tipologia di stoccaggio(RN e AC) sulla manifestazione della fisiopatiaLe ricerche hanno evidenziato che nessuno di que-sti parametri fino adesso considerati come fattoria rischio di sviluppo di riscaldo ha mostrato unachiara relazione quindi nessuna zona produttiva egravepiugrave a rischio (essendo tutte ugualmente esposte) ecrsquoegrave scarsa differenza fra le due tipologie di stoccag-gio nel controllo del problema

Una nuova fase di studi

Con lo scopo di studiare le dinamiche fisiologichee molecolari della comparsa del riscaldo nelle pere Abate Fetel durante la conservazione

(su partite trattate con Smartfreshreg e non) grazieal finanziamento dellrsquoOi Pera (tramite il Crpv) siegrave deciso di avviare durante la campagna in cor-

so una nuova ricerca per monitorare lrsquoandamen-to della fisiopatia durante lo stoccaggio studiarecome lrsquoattivitagrave genetica cambia nel corso dellaconservazione e infine determinare come questrsquoat-tivitagrave anticipi la comparsa del riscaldo superficiale(vedi grafico in alto)Lrsquoindagine consiste nel trattare alcune partite pro-

venienti da tre frutteti situati in altrettante provin-ce (Ferrara Modena e Bologna) determinandolrsquoincidenza del riscaldo e altri parametri fisiologicie realizzando almeno 14 set di analisi molecolarisu campioni allrsquouscita della cella e distribuiti in un

periodo di 32 settimane (da settembre a marzo-aprile) per un totale di circa 63 tonnellate di fruttianalizzati uno a unoIl risultato atteso da questa nuova fase egrave di gettarele basi per sviluppare un test che determini du-rante la conservazione quando il riscaldo compa-riragrave Tale strumento se utilizzato nel corso dellostoccaggio puograve aiutare produttori e centri di con-dizionamento a decidere quando e quali partitecommercializzare

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Pere colpite da

riscaldo superficiale

Incidenzadel riscaldo e altri parametri fisiologiciin partite di Pere

Abate provenientida tre frutteti nelle province di Ferrara Modena e Bologna

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mentazioni verso la Russia erano quasi il dop-pio rispetto al 201314 I volumi destinati allaSvizzera si mantengono pressocheacute costanti

La concorrenza in Europa Belgio Olanda e Portogallo sono i tre Paesi che

vedono crescere lrsquoofferta di pere e denotano an-che una forte propensione allrsquoesportazione diquesti frutti pertanto sui mercati esteri apparesempre di piugrave la pressione esercitata dai nostriprincipali concorrenti europeiIn molti casi ci si trova a concorrere sugli stes-si Paesi percheacute le destinazioni non sono cosigravediverse La Germania egrave la prima destinazionedelle pere olandesi oltre che di quelle italianeil Regno Unito egrave penetrato da Olanda Belgio

e Portogallo ma perde quote lrsquoItalia la Fran-cia egrave un importante mercato per tutti i paesiesportatori e non dimentichiamo la Russia chefino allrsquoanno scorso rappresentava la secondadestinazione per lrsquoOlanda e la prima per il Bel-gio Per la stagione commerciale 201415 unanuova variabile rappresentata dallrsquoembargoemanato dalla Russia sui prodotti ortofruttico-li comunitari faragrave sentire i propri effetti anchesul prodotto peraSe il mercato interno egrave in sofferenza egrave suimercati tradizionali che bisogna combattere

la concorrenza con altri Paesi Diventa dun-que assolutamente necessario differenziare ericercare la migliore collocazione possibile delprodotto Sul piano commerciale non basta piugraverivolgersi al mercato interno e alla vicina Ger-mania In futuro anche per le perelrsquoexport dovragrave essere piugrave dinamicoPer lrsquoItalia giagrave dalla passata stagioneegrave stata aperta la possibilitagrave di espor-tare sul mercato statunitense ma lepotenzialitagrave saranno da ricercare nelmedio-lungo periodo Altri concor-renti europei come ad esempio ilPortogallo con la pera Rocha de-stinano giagrave oggi una quota rilevantedella loro disponibilitagrave oltre che sulmercato europeo anche su piazzelontane nella fattispecie in BrasileLa Spagna da alcuni anni a que-sta parte sta sviluppando maggiorimovimentazioni di prodotto versoil Medio Oriente (Arabia Sauditaed Emirati Arabi) Esistono ancora

svariate destinazioni non accessi-bili alle nostre produzioni a cau-sa di barriere di tipo fitosanitario

LA REGINA DELLE PERE ITALIANEAD EATALY NEW YORK

Quattro ricette tutte dedicate allrsquoAbate Fetel dellrsquoEmilia-Roma-

gna sono state presentate a New York il 13 novembre nella cuci-na-scuola di Eataly il marchio italiano del cibo di qualitagrave

Realizzate dalla chef del gruppo Nicoletta Grippo hanno an-

ticipato a un pubblico di giornalisti e opinion leader i nuovi ar-

rivi di questa varietagrave praticamente sconosciuta oltreoceano

Lrsquoevento promosso dallrsquoOrganizzazione interprofessionale Pera

ha consentito ai partecipanti di approfondire la conoscenza del

prodotto e delle sue caratteristiche gustative e sensoriali A rac-

contare le qualitagrave del frutto e la sua unicitagrave territoriale Piergior-

gio Lenzarini presidente del Consorzio Pera Igp Secondo Gianni

Amidei presidente dellrsquoOi Pera laquolrsquoiniziativa rientra nelle tante

potenzialitagrave che un organismo interprofessionale puograve esprimere

In particolare in una fasecome quella attuale egrave

determinante realizzare

attivitagrave in grado di far

conoscere il prodotto sui

nuovi mercatiraquo

che spesso rappresentano misure di protezioni-smo Opportunitagrave potrebbero aprirsi verso PaesidellrsquoEstremo Oriente dove per citare un casole frontiere sono state aperte alle pere belghe in

Cina Per raggiungere questi obiettivi crsquoegrave bisognodi maggiore aggregazione della produzione persostenere con compattezza azioni comuni e cer-care insieme una soluzioni per rilanciare il mer-cato interno

A i c

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httpslidepdfcomreaderfull047-055agr11 6952 NOVEMBRE 2014

SPECIALE PERA

Dallrsquoinizio di questrsquoanno egrave operativala nuova Oi Pera che riunisce pro-duttori industrie di trasformazionee commercializzazione Indubbia-

mente un passo importante verso unrsquoagricoltura

piugrave forte e organizzataPresidente Amidei egrave possibile fare un primobilancioDal 2012 anno di nascita del progetto realizza-to grazie alla volontagrave dei principali attori dellafiliera e al determinante contributo della Regio-ne Emilia-Romagna siamo arrivati a ottenerea marzo 2014 il riconoscimento dellrsquoUnioneeuropea e contemporaneamente siamo stati ri-conosciuti da Ortofrutta Italia (Oi nazionale)come Comitato di ProdottoIl percorso si egrave avviato e i primi risultati comin-

ciano ad individuarsi soprattutto in termini disinergia e condivisione drsquointenti Abbiamo per esempio sancito nellrsquoagosto 2014lrsquoesclusione dal mercato delle pere di calibro in-feriore ai 60 mm con lrsquointento di vivacizzare ilmercato e qualche risultato crsquoegrave stato Egrave chiaro chele Organizzazioni interprofessionali non possonocommercializzare ma possono assumere decisioni

finalizzate al sostegno del mercatoe questo egrave un ruolo determinanteIl provvedimento preso ha questoobiettivo e soprattutto mette in evi-denza le grandi potenzialitagrave offer-te dallrsquoOi tra cui in particolare lapromozione dei consumi in Italia eallrsquoestero favorendo la conoscenzadel prodotto pera anche presso tar-get di consumatori normalmentemeno attentiLa nascita dellrsquoInterprofessionecome puograve contribuire a miglio-rare i rapporti nella filieraIl fatto stesso che ci sia uno stru-

mento in grado di favorire il con-fronto il coordinamento la coope-razione tra i principali attori della

filiera egrave di determinante importanza per lo svi-luppo delle relazioni tra le diverse componentiLrsquoOi egrave uno strumento fondamentale ma natu-ralmente per ottenere i risultati migliori ci vuo-le la volontagrave degli individui che in questa fase

ritengo sia la cosa piugrave importanteQuali sono le questioni piugrave urgenti da affron-tare per garantire la competitivitagrave di un setto-re cosigrave importante per lrsquoortofrutta emiliano-romagnolaLa pericoltura dellrsquoEmilia-Romagna rappresen-ta oggi uno dei comparti principali nella com-posizione della Produzione lorda vendibile orto-frutticola La Plv delle pere in grado di sfiorare i500 milioni di euro rappresenta mediamente il14 di quella frutticola ed egrave quindi importantedifenderne la competitivitagrave

Egrave fondamentale la programmazione del mercatoin funzione della domanda e sempre in unrsquoot-tica commerciale lrsquoinnalzamento dei parametriqualitativi dei frutti attraverso la proposta di unprodotto pronto al consumoLa pera comrsquoegrave noto egrave un frutto molto difficileda gestire in post raccolta e soprattutto in fase di

laquoPiugrave programmazione

e cultura di prodottoraquoUna filiera piugrave forte i nuovi mercati la promozionedei consumi Intervista a Gianni Amidei presidentedellrsquoorganismo interprofessionale

Il presidentedella Oi Pera

Gianni Amidei

O i P e r a

A cura dellaREDAZIONE

CAMPAGNA 2014CRESCE LrsquoOTTIMISMO

I dati sulle giacenze di Abate al 31 ottobre

evidenziano un -7 rispetto allo stesso pe-

riodo dello scorso anno a dimostrazione di

una domanda molto vivace da parte del

mercato interno ed estero Da inizio campa-

gna alla fine di ottobre egrave stato venduto il 32

delle Abate contro il 14 del 2013 La forte

domanda di prodotto che riguarda tutto il

comparto delle pere ha determinato una

crescita delle quotazioni attese ancora in

aumento Ersquo quanto egrave emerso dal Comita-

to di coordinamento dellrsquoOi Pera riunitosi loscorso 11 novembre a Ferrara

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vendita percheacute si segna facilmente con le mani-polazioniNoi dobbiamo trovare un modo per riuscire aimmettere sul mercato un prodotto piugrave maturoe quindi piugrave apprezzato dai consumatoriComplice la crisi economica ma non soloegrave in atto un calo dei consumi interni di or-tofrutta Quali iniziative si possono adottareper invertire la tendenzaSi parla molto della necessitagrave di promuovere iconsumi di frutta e verdura ed egrave una necessitagraveinderogabile non solo per sostenere il settore maanche per tutelare la saluteLa frutta e la verdura possiedono tutte le carat-teristiche per assolvere ad esigenze nutriziona-li salutistiche quanto mai importanti oggi perpreservare il benessere fisico promuovere questi

valori egrave importante e necessarioSulla pera serve piugrave informazione e cultura diprodotto che renda percepibile ai consumatoriil valore di un frutto che possiede tutti i requi-siti ideali per un consumo quotidiano Egrave moltoimportante lavorare sul giusto grado di matura-zione del frutto e penso che lrsquoOi possa attivarestudi e azioni in questo sensoLrsquoexport assume una rilevanza sempre piugravestrategica Quali sono i mercati piugrave interes-santi verso cui guardare Lrsquoexport negli ultimi

anni ha visto incrementare le sue quote e am-pliare i mercati di sbocco in Europa dove nonsi guarda piugrave solo alle mete tradizionali comela Germania la Francia la Gran Bretagna laSvizzera e i Paesi scandinavi ma si ampliano glisbocchi commerciali nellrsquoEst europeo e primadellrsquoembargo verso la RussiaOggi tuttavia si stanno cercando importantipiazze commerciali anche nei Paesi arabi Nord

Africa e in AsiaIl mercato degli Stati Uniti egrave stato avviato dapoco e si sta cercando di proporre lrsquoAbate Fetelche non egrave conosciuta Lrsquoapertura dei mercati egraveoggi uno dei fattori determinanti per mantenerela competitivitagrave e dobbiamo compiere tutti glisforzi possibili anche a livello diplomatico peragevolare questi sbocchi

COME FUNZIONALrsquoORGANIZZAZIONEINTERPROFESSIONALESuperate le verifiche da parte della Commissione euro-

pea LrsquoOi Pera egrave stata riconosciuta dalla Regione Emilia-

Romagna ai sensi del nuovo Regolamento Ue 13082013

e iscritta nellrsquoelenco regionale previsto dalla Legge regio-

nale 242000 Lrsquoassociazione ha carattere interregionale

e agisce in Emilia-Romagna e Veneto Rappresenta una

superficie coltivata a pera di 10400 ettari corrispondente

a una produzione media di 255mila tonnellate di prodot-

to equivalente al 39 della produzione nazionale

LrsquoOi Pera associa tutte le fasi della filiera 14 organizzazio-

ni di produttori e le organizzazioni professionali agricole

dellrsquoEmilia-Romagna che rappresentano gli agricoltori

non organizzati in Op le industrie di trasformazione sia

private che cooperative le principali strutture di commer-

cio allrsquoingrosso delle pere da consumo fresco e la cate-

na di distribuzione Conad presente in Italia con numerosi

punti vendita soprattutto nella circoscrizione economica

dellrsquoEmilia-Romagna e del Veneto Aderiscono come soci

consultivi il Consorzio della Pera dellrsquoEmilia-Romagna Igt il

Centro Ricerche per le Produzioni Vegetali e la Fondazio-

ne per lrsquoAgricoltura Fratelli Navarra Opera anche come

Comitato di prodotto dellrsquoOi nazionale Ortofrutta Italia

Le Organizzazioni interprofessionali sono previste nella ri-

forma della Pac insieme alle Organizzazioni professionali

e alle loro associazioni come strumenti organizzativi per

migliorare le relazioni allrsquointerno della filiera e rafforzare

il ruolo della parte agricola Le principali finalitagrave previste

dalla norma comunitaria sono migliorare la conoscenza

e la trasparenza del comparto (rilevazione prezzi costi e

volumi di produzione) programmare il potenziale produt-

tivo esplorare nuovi mercati redigere contratti tipo svi-

luppare innovazione di prodotto e di processo per orien-

tare la produzione ai fabbisogni del mercato ai gusti e

alle tendenze dei consumatori operare sul miglioramento

qualitativo dei prodotti e sulla loro sostenibilitagrave migliorare

il coordinamento dellrsquoimmissione sul mercato (logistica e

programmazione) contribuire alla gestione sostenibile dei

sottoprodotti incoraggiare il consumo sano e responsabi-

le promuovendo la conoscenza dei prodotti

(R C)

Misurazionedel calibro delle pere

A i c

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SPECIALE PERA

Il riscaldo superficiale egrave una fisiopatia da freddoche colpisce le pere (ma anche le mele) in con-servazione In assenza di trattamenti preven-tivi la malattia puograve provocare scarti che sono

in grado di interessare anche il 60-70 dei frutti

di una stessa partita Lrsquouso di sostanze antiriscal-do molto efficaci come lrsquoEtossichina ha consentitodi contenerne i danni facendo sigrave che il problemanon fosse percepito dalla comunitagrave scientifica e dalmondo produttivo come unrsquoemergenzaLa recente revoca da parte dellrsquoUe di questo pro-dotto ha tuttavia lasciato il settore in una situazio-ne molto grave che impone la ricerca di soluzionialternativeCon il termine riscaldo superficiale srsquointende uncomplesso di sintomi a carico della buccia rap-presentato da un imbrunimento dei tessuti segui-

to da necrotizzazione e collasso con conseguenteformazione di depressioni nello stato piugrave avanzatodella malattia (foto apagina 55) In genere isintomi si evidenzianodopo 2-3 mesi di con-servazione a causa dellaformazione di un com-posto detto ldquoalfa farne-senerdquo la cui successivaossidazione libera so-stanze tossiche per lecellule epidermicheLe varietagrave Abate Fetel eConference sono le piugravesensibili a questa fisio-patia mentre risultanodel tutto esenti Decanadel Comizio e KaiserOltre alla conservazio-ne prolungata si ipo-tizza che altri fattoriche predispongano alla

malattia siano il climacaldo e siccitoso duran-te le settimane che pre-

cedono la raccolta la raccolta precoce gli eccessiviapporti di azoto al terreno la presenza di etilenedurante la conservazione e infine lrsquoumiditagrave relativaelevata

I principali risultati di Ager PeroRecenti ricerche condotte dal Centro per la prote-zione e conservazione dei prodotti Ortofrutticoli(Criof) dellrsquoUniversitagrave di Bologna nellrsquoambito delprogetto Ager Pero hanno evidenziato come ilgrado di maturazione alla raccolta sia importantenellrsquoinfluenzare lrsquoinsorgenza del riscaldo durantela conservazione In particolare i frutti raccolticon una durezza di circa 55 kg e conservati persette mesi presentano unrsquoincidenza della malattiadellrsquo80 inferiore rispetto ai frutti con una du-

rezza di 66 kgPer cercare di contenere gli scarti egrave quindi impor-tante rispettare il piugrave possibile la finestra di raccol-ta (in media circa dieci giorni) e raccogliere i frutticon durezza di 5-55 kg qualora siano destinati auna breve conservazione (fino a dicembre) mentreper una conservazione prolungata (marzo) si pos-sono impiegare valori di durezza della polpa com-presi tra 55 e 6 kgGli stessi studi hanno anche permesso dimettere a punto una tecnica di conservazio-ne prolungata basata sullrsquoimpiego dellrsquo1-Mcp(Smartfreshreg) un antagonista dellrsquoetilene ov-

vero lrsquoormone della maturazione dei frutti Inparticolare sulla cultivar Abate Fetel portan-do la temperatura di conservazione da -1degC a05-1degC egrave stato possibile contenere lo sviluppodel riscaldo superficiale entro limiti accettabilie nello stesso tempo superare il blocco dellamaturazione che si aveva alla temperatura piugravebassa Va evidenziato perograve che questa tecnica fasigrave che i frutti a partire dal mese di gennaio purrestando sodi e con unrsquoottima consistenza ten-

dono a schiarire ed essere meno verdi Fenome-no questo riscontrato soprattutto sulle partitedel secondo stacco

Riscaldo delle Abate Fetel

come individuare il rischioDalla genetica una possibile strada alternativa allrsquousodellrsquoEtossichina A che punto sono i progetti di ricerca percontrastare questa malattia

DANIELE MISSERE

Crpv Cesena

A i c

7212019 047-055Agr_11

httpslidepdfcomreaderfull047-055agr11 9955NOVEMBRE 2014

Il laboratorio NSure

NSure egrave un laboratorio ad alta tecnologia nato nel2006 come spin-off dellrsquoUniversitagrave di Wageningenin Olanda Sviluppa test basati su una nuova formadi diagnostica molecolare che sfrutta lrsquoidentifica-zione dei geni coinvolti in un processo metabolicoIl principio alla base egrave che tutti i processi biologiciin un organismo vivente (tra cui la maturazionee la predisposizione alle malattie) sono controllatidai geniNello specifico srsquoipotizza che Alfa-farnesene syn-thase 1 (Afs1) sia il gene che codifica la proteinaresponsabile per lrsquoultimo passaggio metabolico cheporta alla produzione di alfa-farnesene NSure hatrovato un gene simile in pere Abate Fetel e ne hastudiata lrsquoespressione in diversi campioni prove-

nienti da tre frutteti con diverso livello di riscaldobasso medio ed elevatoIn pratica lrsquoanalisi di espressione genica (tramitela diagnostica molecolare) permette di misurarele variazioni che non possono essere valutate conaltri mezzi consentendo di selezionare partite difrutti che sembrano uguali dallrsquoesterno ma chesi differenziano per il rischio drsquoinsorgenza del ri-scaldo superficiale Nel biennio 201213 NSurein collaborazione con Agrintesa Apofruit Ci-pof Fruit Modena Group Patfrut e Terremer-se ha portato avanti unrsquoindagine inedita nel suo

genere Per due anni sono stati monitorati oltre venti appezzamenti distribuiti in cinque provin-ce (Ferrara Modena Bologna Ravenna e Reg-gio Emilia) compiendo cinque raccolte a scaden-za settimanale per un totale di 5 tonnellate difrutti analizzati singolarmenteQuesta collaborazione ha permesso di realizzareuno studio approfondito sulla fisiologia del riscal-do superficiale analizzando lrsquoinfluenza di para-metri come tipo e densitagrave drsquoimpianto zona pro-duttiva (caratteristiche pedologiche e climatiche)conduzione agronomica e tipologia di stoccaggio(RN e AC) sulla manifestazione della fisiopatiaLe ricerche hanno evidenziato che nessuno di que-sti parametri fino adesso considerati come fattoria rischio di sviluppo di riscaldo ha mostrato unachiara relazione quindi nessuna zona produttiva egravepiugrave a rischio (essendo tutte ugualmente esposte) ecrsquoegrave scarsa differenza fra le due tipologie di stoccag-gio nel controllo del problema

Una nuova fase di studi

Con lo scopo di studiare le dinamiche fisiologichee molecolari della comparsa del riscaldo nelle pere Abate Fetel durante la conservazione

(su partite trattate con Smartfreshreg e non) grazieal finanziamento dellrsquoOi Pera (tramite il Crpv) siegrave deciso di avviare durante la campagna in cor-

so una nuova ricerca per monitorare lrsquoandamen-to della fisiopatia durante lo stoccaggio studiarecome lrsquoattivitagrave genetica cambia nel corso dellaconservazione e infine determinare come questrsquoat-tivitagrave anticipi la comparsa del riscaldo superficiale(vedi grafico in alto)Lrsquoindagine consiste nel trattare alcune partite pro-

venienti da tre frutteti situati in altrettante provin-ce (Ferrara Modena e Bologna) determinandolrsquoincidenza del riscaldo e altri parametri fisiologicie realizzando almeno 14 set di analisi molecolarisu campioni allrsquouscita della cella e distribuiti in un

periodo di 32 settimane (da settembre a marzo-aprile) per un totale di circa 63 tonnellate di fruttianalizzati uno a unoIl risultato atteso da questa nuova fase egrave di gettarele basi per sviluppare un test che determini du-rante la conservazione quando il riscaldo compa-riragrave Tale strumento se utilizzato nel corso dellostoccaggio puograve aiutare produttori e centri di con-dizionamento a decidere quando e quali partitecommercializzare

C r p v

Pere colpite da

riscaldo superficiale

Incidenzadel riscaldo e altri parametri fisiologiciin partite di Pere

Abate provenientida tre frutteti nelle province di Ferrara Modena e Bologna

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SPECIALE PERA

Dallrsquoinizio di questrsquoanno egrave operativala nuova Oi Pera che riunisce pro-duttori industrie di trasformazionee commercializzazione Indubbia-

mente un passo importante verso unrsquoagricoltura

piugrave forte e organizzataPresidente Amidei egrave possibile fare un primobilancioDal 2012 anno di nascita del progetto realizza-to grazie alla volontagrave dei principali attori dellafiliera e al determinante contributo della Regio-ne Emilia-Romagna siamo arrivati a ottenerea marzo 2014 il riconoscimento dellrsquoUnioneeuropea e contemporaneamente siamo stati ri-conosciuti da Ortofrutta Italia (Oi nazionale)come Comitato di ProdottoIl percorso si egrave avviato e i primi risultati comin-

ciano ad individuarsi soprattutto in termini disinergia e condivisione drsquointenti Abbiamo per esempio sancito nellrsquoagosto 2014lrsquoesclusione dal mercato delle pere di calibro in-feriore ai 60 mm con lrsquointento di vivacizzare ilmercato e qualche risultato crsquoegrave stato Egrave chiaro chele Organizzazioni interprofessionali non possonocommercializzare ma possono assumere decisioni

finalizzate al sostegno del mercatoe questo egrave un ruolo determinanteIl provvedimento preso ha questoobiettivo e soprattutto mette in evi-denza le grandi potenzialitagrave offer-te dallrsquoOi tra cui in particolare lapromozione dei consumi in Italia eallrsquoestero favorendo la conoscenzadel prodotto pera anche presso tar-get di consumatori normalmentemeno attentiLa nascita dellrsquoInterprofessionecome puograve contribuire a miglio-rare i rapporti nella filieraIl fatto stesso che ci sia uno stru-

mento in grado di favorire il con-fronto il coordinamento la coope-razione tra i principali attori della

filiera egrave di determinante importanza per lo svi-luppo delle relazioni tra le diverse componentiLrsquoOi egrave uno strumento fondamentale ma natu-ralmente per ottenere i risultati migliori ci vuo-le la volontagrave degli individui che in questa fase

ritengo sia la cosa piugrave importanteQuali sono le questioni piugrave urgenti da affron-tare per garantire la competitivitagrave di un setto-re cosigrave importante per lrsquoortofrutta emiliano-romagnolaLa pericoltura dellrsquoEmilia-Romagna rappresen-ta oggi uno dei comparti principali nella com-posizione della Produzione lorda vendibile orto-frutticola La Plv delle pere in grado di sfiorare i500 milioni di euro rappresenta mediamente il14 di quella frutticola ed egrave quindi importantedifenderne la competitivitagrave

Egrave fondamentale la programmazione del mercatoin funzione della domanda e sempre in unrsquoot-tica commerciale lrsquoinnalzamento dei parametriqualitativi dei frutti attraverso la proposta di unprodotto pronto al consumoLa pera comrsquoegrave noto egrave un frutto molto difficileda gestire in post raccolta e soprattutto in fase di

laquoPiugrave programmazione

e cultura di prodottoraquoUna filiera piugrave forte i nuovi mercati la promozionedei consumi Intervista a Gianni Amidei presidentedellrsquoorganismo interprofessionale

Il presidentedella Oi Pera

Gianni Amidei

O i P e r a

A cura dellaREDAZIONE

CAMPAGNA 2014CRESCE LrsquoOTTIMISMO

I dati sulle giacenze di Abate al 31 ottobre

evidenziano un -7 rispetto allo stesso pe-

riodo dello scorso anno a dimostrazione di

una domanda molto vivace da parte del

mercato interno ed estero Da inizio campa-

gna alla fine di ottobre egrave stato venduto il 32

delle Abate contro il 14 del 2013 La forte

domanda di prodotto che riguarda tutto il

comparto delle pere ha determinato una

crescita delle quotazioni attese ancora in

aumento Ersquo quanto egrave emerso dal Comita-

to di coordinamento dellrsquoOi Pera riunitosi loscorso 11 novembre a Ferrara

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vendita percheacute si segna facilmente con le mani-polazioniNoi dobbiamo trovare un modo per riuscire aimmettere sul mercato un prodotto piugrave maturoe quindi piugrave apprezzato dai consumatoriComplice la crisi economica ma non soloegrave in atto un calo dei consumi interni di or-tofrutta Quali iniziative si possono adottareper invertire la tendenzaSi parla molto della necessitagrave di promuovere iconsumi di frutta e verdura ed egrave una necessitagraveinderogabile non solo per sostenere il settore maanche per tutelare la saluteLa frutta e la verdura possiedono tutte le carat-teristiche per assolvere ad esigenze nutriziona-li salutistiche quanto mai importanti oggi perpreservare il benessere fisico promuovere questi

valori egrave importante e necessarioSulla pera serve piugrave informazione e cultura diprodotto che renda percepibile ai consumatoriil valore di un frutto che possiede tutti i requi-siti ideali per un consumo quotidiano Egrave moltoimportante lavorare sul giusto grado di matura-zione del frutto e penso che lrsquoOi possa attivarestudi e azioni in questo sensoLrsquoexport assume una rilevanza sempre piugravestrategica Quali sono i mercati piugrave interes-santi verso cui guardare Lrsquoexport negli ultimi

anni ha visto incrementare le sue quote e am-pliare i mercati di sbocco in Europa dove nonsi guarda piugrave solo alle mete tradizionali comela Germania la Francia la Gran Bretagna laSvizzera e i Paesi scandinavi ma si ampliano glisbocchi commerciali nellrsquoEst europeo e primadellrsquoembargo verso la RussiaOggi tuttavia si stanno cercando importantipiazze commerciali anche nei Paesi arabi Nord

Africa e in AsiaIl mercato degli Stati Uniti egrave stato avviato dapoco e si sta cercando di proporre lrsquoAbate Fetelche non egrave conosciuta Lrsquoapertura dei mercati egraveoggi uno dei fattori determinanti per mantenerela competitivitagrave e dobbiamo compiere tutti glisforzi possibili anche a livello diplomatico peragevolare questi sbocchi

COME FUNZIONALrsquoORGANIZZAZIONEINTERPROFESSIONALESuperate le verifiche da parte della Commissione euro-

pea LrsquoOi Pera egrave stata riconosciuta dalla Regione Emilia-

Romagna ai sensi del nuovo Regolamento Ue 13082013

e iscritta nellrsquoelenco regionale previsto dalla Legge regio-

nale 242000 Lrsquoassociazione ha carattere interregionale

e agisce in Emilia-Romagna e Veneto Rappresenta una

superficie coltivata a pera di 10400 ettari corrispondente

a una produzione media di 255mila tonnellate di prodot-

to equivalente al 39 della produzione nazionale

LrsquoOi Pera associa tutte le fasi della filiera 14 organizzazio-

ni di produttori e le organizzazioni professionali agricole

dellrsquoEmilia-Romagna che rappresentano gli agricoltori

non organizzati in Op le industrie di trasformazione sia

private che cooperative le principali strutture di commer-

cio allrsquoingrosso delle pere da consumo fresco e la cate-

na di distribuzione Conad presente in Italia con numerosi

punti vendita soprattutto nella circoscrizione economica

dellrsquoEmilia-Romagna e del Veneto Aderiscono come soci

consultivi il Consorzio della Pera dellrsquoEmilia-Romagna Igt il

Centro Ricerche per le Produzioni Vegetali e la Fondazio-

ne per lrsquoAgricoltura Fratelli Navarra Opera anche come

Comitato di prodotto dellrsquoOi nazionale Ortofrutta Italia

Le Organizzazioni interprofessionali sono previste nella ri-

forma della Pac insieme alle Organizzazioni professionali

e alle loro associazioni come strumenti organizzativi per

migliorare le relazioni allrsquointerno della filiera e rafforzare

il ruolo della parte agricola Le principali finalitagrave previste

dalla norma comunitaria sono migliorare la conoscenza

e la trasparenza del comparto (rilevazione prezzi costi e

volumi di produzione) programmare il potenziale produt-

tivo esplorare nuovi mercati redigere contratti tipo svi-

luppare innovazione di prodotto e di processo per orien-

tare la produzione ai fabbisogni del mercato ai gusti e

alle tendenze dei consumatori operare sul miglioramento

qualitativo dei prodotti e sulla loro sostenibilitagrave migliorare

il coordinamento dellrsquoimmissione sul mercato (logistica e

programmazione) contribuire alla gestione sostenibile dei

sottoprodotti incoraggiare il consumo sano e responsabi-

le promuovendo la conoscenza dei prodotti

(R C)

Misurazionedel calibro delle pere

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SPECIALE PERA

Il riscaldo superficiale egrave una fisiopatia da freddoche colpisce le pere (ma anche le mele) in con-servazione In assenza di trattamenti preven-tivi la malattia puograve provocare scarti che sono

in grado di interessare anche il 60-70 dei frutti

di una stessa partita Lrsquouso di sostanze antiriscal-do molto efficaci come lrsquoEtossichina ha consentitodi contenerne i danni facendo sigrave che il problemanon fosse percepito dalla comunitagrave scientifica e dalmondo produttivo come unrsquoemergenzaLa recente revoca da parte dellrsquoUe di questo pro-dotto ha tuttavia lasciato il settore in una situazio-ne molto grave che impone la ricerca di soluzionialternativeCon il termine riscaldo superficiale srsquointende uncomplesso di sintomi a carico della buccia rap-presentato da un imbrunimento dei tessuti segui-

to da necrotizzazione e collasso con conseguenteformazione di depressioni nello stato piugrave avanzatodella malattia (foto apagina 55) In genere isintomi si evidenzianodopo 2-3 mesi di con-servazione a causa dellaformazione di un com-posto detto ldquoalfa farne-senerdquo la cui successivaossidazione libera so-stanze tossiche per lecellule epidermicheLe varietagrave Abate Fetel eConference sono le piugravesensibili a questa fisio-patia mentre risultanodel tutto esenti Decanadel Comizio e KaiserOltre alla conservazio-ne prolungata si ipo-tizza che altri fattoriche predispongano alla

malattia siano il climacaldo e siccitoso duran-te le settimane che pre-

cedono la raccolta la raccolta precoce gli eccessiviapporti di azoto al terreno la presenza di etilenedurante la conservazione e infine lrsquoumiditagrave relativaelevata

I principali risultati di Ager PeroRecenti ricerche condotte dal Centro per la prote-zione e conservazione dei prodotti Ortofrutticoli(Criof) dellrsquoUniversitagrave di Bologna nellrsquoambito delprogetto Ager Pero hanno evidenziato come ilgrado di maturazione alla raccolta sia importantenellrsquoinfluenzare lrsquoinsorgenza del riscaldo durantela conservazione In particolare i frutti raccolticon una durezza di circa 55 kg e conservati persette mesi presentano unrsquoincidenza della malattiadellrsquo80 inferiore rispetto ai frutti con una du-

rezza di 66 kgPer cercare di contenere gli scarti egrave quindi impor-tante rispettare il piugrave possibile la finestra di raccol-ta (in media circa dieci giorni) e raccogliere i frutticon durezza di 5-55 kg qualora siano destinati auna breve conservazione (fino a dicembre) mentreper una conservazione prolungata (marzo) si pos-sono impiegare valori di durezza della polpa com-presi tra 55 e 6 kgGli stessi studi hanno anche permesso dimettere a punto una tecnica di conservazio-ne prolungata basata sullrsquoimpiego dellrsquo1-Mcp(Smartfreshreg) un antagonista dellrsquoetilene ov-

vero lrsquoormone della maturazione dei frutti Inparticolare sulla cultivar Abate Fetel portan-do la temperatura di conservazione da -1degC a05-1degC egrave stato possibile contenere lo sviluppodel riscaldo superficiale entro limiti accettabilie nello stesso tempo superare il blocco dellamaturazione che si aveva alla temperatura piugravebassa Va evidenziato perograve che questa tecnica fasigrave che i frutti a partire dal mese di gennaio purrestando sodi e con unrsquoottima consistenza ten-

dono a schiarire ed essere meno verdi Fenome-no questo riscontrato soprattutto sulle partitedel secondo stacco

Riscaldo delle Abate Fetel

come individuare il rischioDalla genetica una possibile strada alternativa allrsquousodellrsquoEtossichina A che punto sono i progetti di ricerca percontrastare questa malattia

DANIELE MISSERE

Crpv Cesena

A i c

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Il laboratorio NSure

NSure egrave un laboratorio ad alta tecnologia nato nel2006 come spin-off dellrsquoUniversitagrave di Wageningenin Olanda Sviluppa test basati su una nuova formadi diagnostica molecolare che sfrutta lrsquoidentifica-zione dei geni coinvolti in un processo metabolicoIl principio alla base egrave che tutti i processi biologiciin un organismo vivente (tra cui la maturazionee la predisposizione alle malattie) sono controllatidai geniNello specifico srsquoipotizza che Alfa-farnesene syn-thase 1 (Afs1) sia il gene che codifica la proteinaresponsabile per lrsquoultimo passaggio metabolico cheporta alla produzione di alfa-farnesene NSure hatrovato un gene simile in pere Abate Fetel e ne hastudiata lrsquoespressione in diversi campioni prove-

nienti da tre frutteti con diverso livello di riscaldobasso medio ed elevatoIn pratica lrsquoanalisi di espressione genica (tramitela diagnostica molecolare) permette di misurarele variazioni che non possono essere valutate conaltri mezzi consentendo di selezionare partite difrutti che sembrano uguali dallrsquoesterno ma chesi differenziano per il rischio drsquoinsorgenza del ri-scaldo superficiale Nel biennio 201213 NSurein collaborazione con Agrintesa Apofruit Ci-pof Fruit Modena Group Patfrut e Terremer-se ha portato avanti unrsquoindagine inedita nel suo

genere Per due anni sono stati monitorati oltre venti appezzamenti distribuiti in cinque provin-ce (Ferrara Modena Bologna Ravenna e Reg-gio Emilia) compiendo cinque raccolte a scaden-za settimanale per un totale di 5 tonnellate difrutti analizzati singolarmenteQuesta collaborazione ha permesso di realizzareuno studio approfondito sulla fisiologia del riscal-do superficiale analizzando lrsquoinfluenza di para-metri come tipo e densitagrave drsquoimpianto zona pro-duttiva (caratteristiche pedologiche e climatiche)conduzione agronomica e tipologia di stoccaggio(RN e AC) sulla manifestazione della fisiopatiaLe ricerche hanno evidenziato che nessuno di que-sti parametri fino adesso considerati come fattoria rischio di sviluppo di riscaldo ha mostrato unachiara relazione quindi nessuna zona produttiva egravepiugrave a rischio (essendo tutte ugualmente esposte) ecrsquoegrave scarsa differenza fra le due tipologie di stoccag-gio nel controllo del problema

Una nuova fase di studi

Con lo scopo di studiare le dinamiche fisiologichee molecolari della comparsa del riscaldo nelle pere Abate Fetel durante la conservazione

(su partite trattate con Smartfreshreg e non) grazieal finanziamento dellrsquoOi Pera (tramite il Crpv) siegrave deciso di avviare durante la campagna in cor-

so una nuova ricerca per monitorare lrsquoandamen-to della fisiopatia durante lo stoccaggio studiarecome lrsquoattivitagrave genetica cambia nel corso dellaconservazione e infine determinare come questrsquoat-tivitagrave anticipi la comparsa del riscaldo superficiale(vedi grafico in alto)Lrsquoindagine consiste nel trattare alcune partite pro-

venienti da tre frutteti situati in altrettante provin-ce (Ferrara Modena e Bologna) determinandolrsquoincidenza del riscaldo e altri parametri fisiologicie realizzando almeno 14 set di analisi molecolarisu campioni allrsquouscita della cella e distribuiti in un

periodo di 32 settimane (da settembre a marzo-aprile) per un totale di circa 63 tonnellate di fruttianalizzati uno a unoIl risultato atteso da questa nuova fase egrave di gettarele basi per sviluppare un test che determini du-rante la conservazione quando il riscaldo compa-riragrave Tale strumento se utilizzato nel corso dellostoccaggio puograve aiutare produttori e centri di con-dizionamento a decidere quando e quali partitecommercializzare

C r p v

Pere colpite da

riscaldo superficiale

Incidenzadel riscaldo e altri parametri fisiologiciin partite di Pere

Abate provenientida tre frutteti nelle province di Ferrara Modena e Bologna

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httpslidepdfcomreaderfull047-055agr11 7953NOVEMBRE 2014

vendita percheacute si segna facilmente con le mani-polazioniNoi dobbiamo trovare un modo per riuscire aimmettere sul mercato un prodotto piugrave maturoe quindi piugrave apprezzato dai consumatoriComplice la crisi economica ma non soloegrave in atto un calo dei consumi interni di or-tofrutta Quali iniziative si possono adottareper invertire la tendenzaSi parla molto della necessitagrave di promuovere iconsumi di frutta e verdura ed egrave una necessitagraveinderogabile non solo per sostenere il settore maanche per tutelare la saluteLa frutta e la verdura possiedono tutte le carat-teristiche per assolvere ad esigenze nutriziona-li salutistiche quanto mai importanti oggi perpreservare il benessere fisico promuovere questi

valori egrave importante e necessarioSulla pera serve piugrave informazione e cultura diprodotto che renda percepibile ai consumatoriil valore di un frutto che possiede tutti i requi-siti ideali per un consumo quotidiano Egrave moltoimportante lavorare sul giusto grado di matura-zione del frutto e penso che lrsquoOi possa attivarestudi e azioni in questo sensoLrsquoexport assume una rilevanza sempre piugravestrategica Quali sono i mercati piugrave interes-santi verso cui guardare Lrsquoexport negli ultimi

anni ha visto incrementare le sue quote e am-pliare i mercati di sbocco in Europa dove nonsi guarda piugrave solo alle mete tradizionali comela Germania la Francia la Gran Bretagna laSvizzera e i Paesi scandinavi ma si ampliano glisbocchi commerciali nellrsquoEst europeo e primadellrsquoembargo verso la RussiaOggi tuttavia si stanno cercando importantipiazze commerciali anche nei Paesi arabi Nord

Africa e in AsiaIl mercato degli Stati Uniti egrave stato avviato dapoco e si sta cercando di proporre lrsquoAbate Fetelche non egrave conosciuta Lrsquoapertura dei mercati egraveoggi uno dei fattori determinanti per mantenerela competitivitagrave e dobbiamo compiere tutti glisforzi possibili anche a livello diplomatico peragevolare questi sbocchi

COME FUNZIONALrsquoORGANIZZAZIONEINTERPROFESSIONALESuperate le verifiche da parte della Commissione euro-

pea LrsquoOi Pera egrave stata riconosciuta dalla Regione Emilia-

Romagna ai sensi del nuovo Regolamento Ue 13082013

e iscritta nellrsquoelenco regionale previsto dalla Legge regio-

nale 242000 Lrsquoassociazione ha carattere interregionale

e agisce in Emilia-Romagna e Veneto Rappresenta una

superficie coltivata a pera di 10400 ettari corrispondente

a una produzione media di 255mila tonnellate di prodot-

to equivalente al 39 della produzione nazionale

LrsquoOi Pera associa tutte le fasi della filiera 14 organizzazio-

ni di produttori e le organizzazioni professionali agricole

dellrsquoEmilia-Romagna che rappresentano gli agricoltori

non organizzati in Op le industrie di trasformazione sia

private che cooperative le principali strutture di commer-

cio allrsquoingrosso delle pere da consumo fresco e la cate-

na di distribuzione Conad presente in Italia con numerosi

punti vendita soprattutto nella circoscrizione economica

dellrsquoEmilia-Romagna e del Veneto Aderiscono come soci

consultivi il Consorzio della Pera dellrsquoEmilia-Romagna Igt il

Centro Ricerche per le Produzioni Vegetali e la Fondazio-

ne per lrsquoAgricoltura Fratelli Navarra Opera anche come

Comitato di prodotto dellrsquoOi nazionale Ortofrutta Italia

Le Organizzazioni interprofessionali sono previste nella ri-

forma della Pac insieme alle Organizzazioni professionali

e alle loro associazioni come strumenti organizzativi per

migliorare le relazioni allrsquointerno della filiera e rafforzare

il ruolo della parte agricola Le principali finalitagrave previste

dalla norma comunitaria sono migliorare la conoscenza

e la trasparenza del comparto (rilevazione prezzi costi e

volumi di produzione) programmare il potenziale produt-

tivo esplorare nuovi mercati redigere contratti tipo svi-

luppare innovazione di prodotto e di processo per orien-

tare la produzione ai fabbisogni del mercato ai gusti e

alle tendenze dei consumatori operare sul miglioramento

qualitativo dei prodotti e sulla loro sostenibilitagrave migliorare

il coordinamento dellrsquoimmissione sul mercato (logistica e

programmazione) contribuire alla gestione sostenibile dei

sottoprodotti incoraggiare il consumo sano e responsabi-

le promuovendo la conoscenza dei prodotti

(R C)

Misurazionedel calibro delle pere

A i c

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SPECIALE PERA

Il riscaldo superficiale egrave una fisiopatia da freddoche colpisce le pere (ma anche le mele) in con-servazione In assenza di trattamenti preven-tivi la malattia puograve provocare scarti che sono

in grado di interessare anche il 60-70 dei frutti

di una stessa partita Lrsquouso di sostanze antiriscal-do molto efficaci come lrsquoEtossichina ha consentitodi contenerne i danni facendo sigrave che il problemanon fosse percepito dalla comunitagrave scientifica e dalmondo produttivo come unrsquoemergenzaLa recente revoca da parte dellrsquoUe di questo pro-dotto ha tuttavia lasciato il settore in una situazio-ne molto grave che impone la ricerca di soluzionialternativeCon il termine riscaldo superficiale srsquointende uncomplesso di sintomi a carico della buccia rap-presentato da un imbrunimento dei tessuti segui-

to da necrotizzazione e collasso con conseguenteformazione di depressioni nello stato piugrave avanzatodella malattia (foto apagina 55) In genere isintomi si evidenzianodopo 2-3 mesi di con-servazione a causa dellaformazione di un com-posto detto ldquoalfa farne-senerdquo la cui successivaossidazione libera so-stanze tossiche per lecellule epidermicheLe varietagrave Abate Fetel eConference sono le piugravesensibili a questa fisio-patia mentre risultanodel tutto esenti Decanadel Comizio e KaiserOltre alla conservazio-ne prolungata si ipo-tizza che altri fattoriche predispongano alla

malattia siano il climacaldo e siccitoso duran-te le settimane che pre-

cedono la raccolta la raccolta precoce gli eccessiviapporti di azoto al terreno la presenza di etilenedurante la conservazione e infine lrsquoumiditagrave relativaelevata

I principali risultati di Ager PeroRecenti ricerche condotte dal Centro per la prote-zione e conservazione dei prodotti Ortofrutticoli(Criof) dellrsquoUniversitagrave di Bologna nellrsquoambito delprogetto Ager Pero hanno evidenziato come ilgrado di maturazione alla raccolta sia importantenellrsquoinfluenzare lrsquoinsorgenza del riscaldo durantela conservazione In particolare i frutti raccolticon una durezza di circa 55 kg e conservati persette mesi presentano unrsquoincidenza della malattiadellrsquo80 inferiore rispetto ai frutti con una du-

rezza di 66 kgPer cercare di contenere gli scarti egrave quindi impor-tante rispettare il piugrave possibile la finestra di raccol-ta (in media circa dieci giorni) e raccogliere i frutticon durezza di 5-55 kg qualora siano destinati auna breve conservazione (fino a dicembre) mentreper una conservazione prolungata (marzo) si pos-sono impiegare valori di durezza della polpa com-presi tra 55 e 6 kgGli stessi studi hanno anche permesso dimettere a punto una tecnica di conservazio-ne prolungata basata sullrsquoimpiego dellrsquo1-Mcp(Smartfreshreg) un antagonista dellrsquoetilene ov-

vero lrsquoormone della maturazione dei frutti Inparticolare sulla cultivar Abate Fetel portan-do la temperatura di conservazione da -1degC a05-1degC egrave stato possibile contenere lo sviluppodel riscaldo superficiale entro limiti accettabilie nello stesso tempo superare il blocco dellamaturazione che si aveva alla temperatura piugravebassa Va evidenziato perograve che questa tecnica fasigrave che i frutti a partire dal mese di gennaio purrestando sodi e con unrsquoottima consistenza ten-

dono a schiarire ed essere meno verdi Fenome-no questo riscontrato soprattutto sulle partitedel secondo stacco

Riscaldo delle Abate Fetel

come individuare il rischioDalla genetica una possibile strada alternativa allrsquousodellrsquoEtossichina A che punto sono i progetti di ricerca percontrastare questa malattia

DANIELE MISSERE

Crpv Cesena

A i c

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Il laboratorio NSure

NSure egrave un laboratorio ad alta tecnologia nato nel2006 come spin-off dellrsquoUniversitagrave di Wageningenin Olanda Sviluppa test basati su una nuova formadi diagnostica molecolare che sfrutta lrsquoidentifica-zione dei geni coinvolti in un processo metabolicoIl principio alla base egrave che tutti i processi biologiciin un organismo vivente (tra cui la maturazionee la predisposizione alle malattie) sono controllatidai geniNello specifico srsquoipotizza che Alfa-farnesene syn-thase 1 (Afs1) sia il gene che codifica la proteinaresponsabile per lrsquoultimo passaggio metabolico cheporta alla produzione di alfa-farnesene NSure hatrovato un gene simile in pere Abate Fetel e ne hastudiata lrsquoespressione in diversi campioni prove-

nienti da tre frutteti con diverso livello di riscaldobasso medio ed elevatoIn pratica lrsquoanalisi di espressione genica (tramitela diagnostica molecolare) permette di misurarele variazioni che non possono essere valutate conaltri mezzi consentendo di selezionare partite difrutti che sembrano uguali dallrsquoesterno ma chesi differenziano per il rischio drsquoinsorgenza del ri-scaldo superficiale Nel biennio 201213 NSurein collaborazione con Agrintesa Apofruit Ci-pof Fruit Modena Group Patfrut e Terremer-se ha portato avanti unrsquoindagine inedita nel suo

genere Per due anni sono stati monitorati oltre venti appezzamenti distribuiti in cinque provin-ce (Ferrara Modena Bologna Ravenna e Reg-gio Emilia) compiendo cinque raccolte a scaden-za settimanale per un totale di 5 tonnellate difrutti analizzati singolarmenteQuesta collaborazione ha permesso di realizzareuno studio approfondito sulla fisiologia del riscal-do superficiale analizzando lrsquoinfluenza di para-metri come tipo e densitagrave drsquoimpianto zona pro-duttiva (caratteristiche pedologiche e climatiche)conduzione agronomica e tipologia di stoccaggio(RN e AC) sulla manifestazione della fisiopatiaLe ricerche hanno evidenziato che nessuno di que-sti parametri fino adesso considerati come fattoria rischio di sviluppo di riscaldo ha mostrato unachiara relazione quindi nessuna zona produttiva egravepiugrave a rischio (essendo tutte ugualmente esposte) ecrsquoegrave scarsa differenza fra le due tipologie di stoccag-gio nel controllo del problema

Una nuova fase di studi

Con lo scopo di studiare le dinamiche fisiologichee molecolari della comparsa del riscaldo nelle pere Abate Fetel durante la conservazione

(su partite trattate con Smartfreshreg e non) grazieal finanziamento dellrsquoOi Pera (tramite il Crpv) siegrave deciso di avviare durante la campagna in cor-

so una nuova ricerca per monitorare lrsquoandamen-to della fisiopatia durante lo stoccaggio studiarecome lrsquoattivitagrave genetica cambia nel corso dellaconservazione e infine determinare come questrsquoat-tivitagrave anticipi la comparsa del riscaldo superficiale(vedi grafico in alto)Lrsquoindagine consiste nel trattare alcune partite pro-

venienti da tre frutteti situati in altrettante provin-ce (Ferrara Modena e Bologna) determinandolrsquoincidenza del riscaldo e altri parametri fisiologicie realizzando almeno 14 set di analisi molecolarisu campioni allrsquouscita della cella e distribuiti in un

periodo di 32 settimane (da settembre a marzo-aprile) per un totale di circa 63 tonnellate di fruttianalizzati uno a unoIl risultato atteso da questa nuova fase egrave di gettarele basi per sviluppare un test che determini du-rante la conservazione quando il riscaldo compa-riragrave Tale strumento se utilizzato nel corso dellostoccaggio puograve aiutare produttori e centri di con-dizionamento a decidere quando e quali partitecommercializzare

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Pere colpite da

riscaldo superficiale

Incidenzadel riscaldo e altri parametri fisiologiciin partite di Pere

Abate provenientida tre frutteti nelle province di Ferrara Modena e Bologna

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Il riscaldo superficiale egrave una fisiopatia da freddoche colpisce le pere (ma anche le mele) in con-servazione In assenza di trattamenti preven-tivi la malattia puograve provocare scarti che sono

in grado di interessare anche il 60-70 dei frutti

di una stessa partita Lrsquouso di sostanze antiriscal-do molto efficaci come lrsquoEtossichina ha consentitodi contenerne i danni facendo sigrave che il problemanon fosse percepito dalla comunitagrave scientifica e dalmondo produttivo come unrsquoemergenzaLa recente revoca da parte dellrsquoUe di questo pro-dotto ha tuttavia lasciato il settore in una situazio-ne molto grave che impone la ricerca di soluzionialternativeCon il termine riscaldo superficiale srsquointende uncomplesso di sintomi a carico della buccia rap-presentato da un imbrunimento dei tessuti segui-

to da necrotizzazione e collasso con conseguenteformazione di depressioni nello stato piugrave avanzatodella malattia (foto apagina 55) In genere isintomi si evidenzianodopo 2-3 mesi di con-servazione a causa dellaformazione di un com-posto detto ldquoalfa farne-senerdquo la cui successivaossidazione libera so-stanze tossiche per lecellule epidermicheLe varietagrave Abate Fetel eConference sono le piugravesensibili a questa fisio-patia mentre risultanodel tutto esenti Decanadel Comizio e KaiserOltre alla conservazio-ne prolungata si ipo-tizza che altri fattoriche predispongano alla

malattia siano il climacaldo e siccitoso duran-te le settimane che pre-

cedono la raccolta la raccolta precoce gli eccessiviapporti di azoto al terreno la presenza di etilenedurante la conservazione e infine lrsquoumiditagrave relativaelevata

I principali risultati di Ager PeroRecenti ricerche condotte dal Centro per la prote-zione e conservazione dei prodotti Ortofrutticoli(Criof) dellrsquoUniversitagrave di Bologna nellrsquoambito delprogetto Ager Pero hanno evidenziato come ilgrado di maturazione alla raccolta sia importantenellrsquoinfluenzare lrsquoinsorgenza del riscaldo durantela conservazione In particolare i frutti raccolticon una durezza di circa 55 kg e conservati persette mesi presentano unrsquoincidenza della malattiadellrsquo80 inferiore rispetto ai frutti con una du-

rezza di 66 kgPer cercare di contenere gli scarti egrave quindi impor-tante rispettare il piugrave possibile la finestra di raccol-ta (in media circa dieci giorni) e raccogliere i frutticon durezza di 5-55 kg qualora siano destinati auna breve conservazione (fino a dicembre) mentreper una conservazione prolungata (marzo) si pos-sono impiegare valori di durezza della polpa com-presi tra 55 e 6 kgGli stessi studi hanno anche permesso dimettere a punto una tecnica di conservazio-ne prolungata basata sullrsquoimpiego dellrsquo1-Mcp(Smartfreshreg) un antagonista dellrsquoetilene ov-

vero lrsquoormone della maturazione dei frutti Inparticolare sulla cultivar Abate Fetel portan-do la temperatura di conservazione da -1degC a05-1degC egrave stato possibile contenere lo sviluppodel riscaldo superficiale entro limiti accettabilie nello stesso tempo superare il blocco dellamaturazione che si aveva alla temperatura piugravebassa Va evidenziato perograve che questa tecnica fasigrave che i frutti a partire dal mese di gennaio purrestando sodi e con unrsquoottima consistenza ten-

dono a schiarire ed essere meno verdi Fenome-no questo riscontrato soprattutto sulle partitedel secondo stacco

Riscaldo delle Abate Fetel

come individuare il rischioDalla genetica una possibile strada alternativa allrsquousodellrsquoEtossichina A che punto sono i progetti di ricerca percontrastare questa malattia

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Il laboratorio NSure

NSure egrave un laboratorio ad alta tecnologia nato nel2006 come spin-off dellrsquoUniversitagrave di Wageningenin Olanda Sviluppa test basati su una nuova formadi diagnostica molecolare che sfrutta lrsquoidentifica-zione dei geni coinvolti in un processo metabolicoIl principio alla base egrave che tutti i processi biologiciin un organismo vivente (tra cui la maturazionee la predisposizione alle malattie) sono controllatidai geniNello specifico srsquoipotizza che Alfa-farnesene syn-thase 1 (Afs1) sia il gene che codifica la proteinaresponsabile per lrsquoultimo passaggio metabolico cheporta alla produzione di alfa-farnesene NSure hatrovato un gene simile in pere Abate Fetel e ne hastudiata lrsquoespressione in diversi campioni prove-

nienti da tre frutteti con diverso livello di riscaldobasso medio ed elevatoIn pratica lrsquoanalisi di espressione genica (tramitela diagnostica molecolare) permette di misurarele variazioni che non possono essere valutate conaltri mezzi consentendo di selezionare partite difrutti che sembrano uguali dallrsquoesterno ma chesi differenziano per il rischio drsquoinsorgenza del ri-scaldo superficiale Nel biennio 201213 NSurein collaborazione con Agrintesa Apofruit Ci-pof Fruit Modena Group Patfrut e Terremer-se ha portato avanti unrsquoindagine inedita nel suo

genere Per due anni sono stati monitorati oltre venti appezzamenti distribuiti in cinque provin-ce (Ferrara Modena Bologna Ravenna e Reg-gio Emilia) compiendo cinque raccolte a scaden-za settimanale per un totale di 5 tonnellate difrutti analizzati singolarmenteQuesta collaborazione ha permesso di realizzareuno studio approfondito sulla fisiologia del riscal-do superficiale analizzando lrsquoinfluenza di para-metri come tipo e densitagrave drsquoimpianto zona pro-duttiva (caratteristiche pedologiche e climatiche)conduzione agronomica e tipologia di stoccaggio(RN e AC) sulla manifestazione della fisiopatiaLe ricerche hanno evidenziato che nessuno di que-sti parametri fino adesso considerati come fattoria rischio di sviluppo di riscaldo ha mostrato unachiara relazione quindi nessuna zona produttiva egravepiugrave a rischio (essendo tutte ugualmente esposte) ecrsquoegrave scarsa differenza fra le due tipologie di stoccag-gio nel controllo del problema

Una nuova fase di studi

Con lo scopo di studiare le dinamiche fisiologichee molecolari della comparsa del riscaldo nelle pere Abate Fetel durante la conservazione

(su partite trattate con Smartfreshreg e non) grazieal finanziamento dellrsquoOi Pera (tramite il Crpv) siegrave deciso di avviare durante la campagna in cor-

so una nuova ricerca per monitorare lrsquoandamen-to della fisiopatia durante lo stoccaggio studiarecome lrsquoattivitagrave genetica cambia nel corso dellaconservazione e infine determinare come questrsquoat-tivitagrave anticipi la comparsa del riscaldo superficiale(vedi grafico in alto)Lrsquoindagine consiste nel trattare alcune partite pro-

venienti da tre frutteti situati in altrettante provin-ce (Ferrara Modena e Bologna) determinandolrsquoincidenza del riscaldo e altri parametri fisiologicie realizzando almeno 14 set di analisi molecolarisu campioni allrsquouscita della cella e distribuiti in un

periodo di 32 settimane (da settembre a marzo-aprile) per un totale di circa 63 tonnellate di fruttianalizzati uno a unoIl risultato atteso da questa nuova fase egrave di gettarele basi per sviluppare un test che determini du-rante la conservazione quando il riscaldo compa-riragrave Tale strumento se utilizzato nel corso dellostoccaggio puograve aiutare produttori e centri di con-dizionamento a decidere quando e quali partitecommercializzare

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Pere colpite da

riscaldo superficiale

Incidenzadel riscaldo e altri parametri fisiologiciin partite di Pere

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NSure egrave un laboratorio ad alta tecnologia nato nel2006 come spin-off dellrsquoUniversitagrave di Wageningenin Olanda Sviluppa test basati su una nuova formadi diagnostica molecolare che sfrutta lrsquoidentifica-zione dei geni coinvolti in un processo metabolicoIl principio alla base egrave che tutti i processi biologiciin un organismo vivente (tra cui la maturazionee la predisposizione alle malattie) sono controllatidai geniNello specifico srsquoipotizza che Alfa-farnesene syn-thase 1 (Afs1) sia il gene che codifica la proteinaresponsabile per lrsquoultimo passaggio metabolico cheporta alla produzione di alfa-farnesene NSure hatrovato un gene simile in pere Abate Fetel e ne hastudiata lrsquoespressione in diversi campioni prove-

nienti da tre frutteti con diverso livello di riscaldobasso medio ed elevatoIn pratica lrsquoanalisi di espressione genica (tramitela diagnostica molecolare) permette di misurarele variazioni che non possono essere valutate conaltri mezzi consentendo di selezionare partite difrutti che sembrano uguali dallrsquoesterno ma chesi differenziano per il rischio drsquoinsorgenza del ri-scaldo superficiale Nel biennio 201213 NSurein collaborazione con Agrintesa Apofruit Ci-pof Fruit Modena Group Patfrut e Terremer-se ha portato avanti unrsquoindagine inedita nel suo

genere Per due anni sono stati monitorati oltre venti appezzamenti distribuiti in cinque provin-ce (Ferrara Modena Bologna Ravenna e Reg-gio Emilia) compiendo cinque raccolte a scaden-za settimanale per un totale di 5 tonnellate difrutti analizzati singolarmenteQuesta collaborazione ha permesso di realizzareuno studio approfondito sulla fisiologia del riscal-do superficiale analizzando lrsquoinfluenza di para-metri come tipo e densitagrave drsquoimpianto zona pro-duttiva (caratteristiche pedologiche e climatiche)conduzione agronomica e tipologia di stoccaggio(RN e AC) sulla manifestazione della fisiopatiaLe ricerche hanno evidenziato che nessuno di que-sti parametri fino adesso considerati come fattoria rischio di sviluppo di riscaldo ha mostrato unachiara relazione quindi nessuna zona produttiva egravepiugrave a rischio (essendo tutte ugualmente esposte) ecrsquoegrave scarsa differenza fra le due tipologie di stoccag-gio nel controllo del problema

Una nuova fase di studi

Con lo scopo di studiare le dinamiche fisiologichee molecolari della comparsa del riscaldo nelle pere Abate Fetel durante la conservazione

(su partite trattate con Smartfreshreg e non) grazieal finanziamento dellrsquoOi Pera (tramite il Crpv) siegrave deciso di avviare durante la campagna in cor-

so una nuova ricerca per monitorare lrsquoandamen-to della fisiopatia durante lo stoccaggio studiarecome lrsquoattivitagrave genetica cambia nel corso dellaconservazione e infine determinare come questrsquoat-tivitagrave anticipi la comparsa del riscaldo superficiale(vedi grafico in alto)Lrsquoindagine consiste nel trattare alcune partite pro-

venienti da tre frutteti situati in altrettante provin-ce (Ferrara Modena e Bologna) determinandolrsquoincidenza del riscaldo e altri parametri fisiologicie realizzando almeno 14 set di analisi molecolarisu campioni allrsquouscita della cella e distribuiti in un

periodo di 32 settimane (da settembre a marzo-aprile) per un totale di circa 63 tonnellate di fruttianalizzati uno a unoIl risultato atteso da questa nuova fase egrave di gettarele basi per sviluppare un test che determini du-rante la conservazione quando il riscaldo compa-riragrave Tale strumento se utilizzato nel corso dellostoccaggio puograve aiutare produttori e centri di con-dizionamento a decidere quando e quali partitecommercializzare

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Pere colpite da

riscaldo superficiale

Incidenzadel riscaldo e altri parametri fisiologiciin partite di Pere

Abate provenientida tre frutteti nelle province di Ferrara Modena e Bologna