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Organo Ufficiale Cooperativa Soc. Onlus Agorà - Squinzano distribuzione gratuita Anno I - N. 4 - Giugno 2012 In attesa di registrazione - Direttore Responsabile: VINCENZO PATICCHIO Direttore Editoriale: ELEANNA BELLO / EDITORIALE / Q ualche merito ce l’avrà pure questo giornale. Lasciatecelo pensare. Seppur siamo solo ai preliminari, la via imboccata sembra essere quella giusta. Si odono i primi vagiti di una nuova coscienza civile che, per ora, evita di solcare l’uscio delle “botteghe” dei partiti dove, di fatto, la “compravendita” non decolla e le trattative si stagnano sull’incapacità di fare un passo indietro nel nome di un ritorno di fiamma e di una inutile unità aritmetica. Più da vetrina che da magazzino. Questa nuova coscienza prende forma dalla fondata speranza che la diffidenza delle persone verso i partiti e la loro azione politica a tutti i livelli, non torni ad appiattirsi su sistemi vecchi e fallimentari che, in ogni passato, hanno concesso a calcolati personalismi di prevalere sull’urgenza di “fare quel che è giusto fare” per tutti e non solo per una parte. La foto di copertina, anche questo mese, è una provocazione. Ma è pure una traccia. È lì che bisogna “pescare” per recuperare gli elettori. Siamo alla ricerca di persone che, al di là di una riconosciuta e stimata individuale professionalità (utile ma non indispensabile, dal momento che le pubbliche amministrazioni, i tecnici ce li hanno già in pianta organica), abbiano confidenza con l’alterità e siano libere e capaci di scegliere il meglio per Squinzano. Per tutta Squinzano: dallo stadio al rondò per Trepuzzi; da Sant’Elia alla chiesetta della Madonna te lu Ritu. Fino a mezza Casalabate. Paolo Perrone lo ha compreso bene. E se fra cinque anni, a Palazzo Carafa, come suo successore, sarà candidata Carmen Tessitore (professionista della mediazione familiare, da sempre impegnata nel sociale, chiamata da esterna ad entrare nella nuova Giunta) vorrà dire che i partiti, almeno a Lecce, la lezione l’avranno imparata bene. Perché no? A Squinzano si potrebbe arrivare prima a questa felice determinazione. Ci vediamo il 1° luglio al Monastero. Buon Totem. Vincenzo Paticchio FRA CINQUE ANNI A LECCE CARMEN TESSITORE SINDACO UN SINDACO seguici su Totem Giornale Invia commenti e proposte a: [email protected] SQUINZANO PASSIONE E IMPEGNO PER IL SOCIALE. DALL’ASSOCIAZIONISMO VALIDI MODELLI DI SERVIZIO ALLA PERSONA E AL BENE COMUNE È proprio il caso di ringraziare due squinzanesi che in due diverse circo- stanze, ultimamente, hanno scatenato emozioni a raffica. La prima è Mariluce Vespucci che ha saputo raccontare egre- giamente “L’Ora di Tutti” di Maria Corti, nel giardino di Villa Cleopazzo, grazie alla splendida interpretazione teatrale di 24 bravissimi bambini. Il secondo è Lorenzo Bandello, presidente dell’Associazione “Il Sogno di Geppetto”, che con i suoi volon- tari, ha reso protagonisti i diversamente abili del suo centro durante il saggio di fine anno. Due persone che, gratis, mettono in campo la passione e l’amore per la costru- zione di un mondo migliore. A chi continua a chiedersi da che parte sta “Totem” que- sta è la risposta: sta con Mariluce e Lo- renzo e con tutte le persone che come loro lavorano nel silenzio per rendere più bella la propria vita e quella degli altri. IL GRILLO PARLANTE DALLA PARTE DI LORENZO E MARILUCE La collaborazione a TOTEM è aperta a tutti, ed è sempre da intendersi a titolo gratuito. I lavori pubblicati, alla pari delle foto, riflettono il pensiero dei singoli autori, i quali se ne assumono le respon- sabilità di fronte alla legge. E’ vietata la riproduzione anche parziale dei conte- nuti, se non autorizzata. COS ì Via Brindisi, 21 Squinzano (LE) Tel. 0832 785492 info@mobilificiosquinzanese.it Via Brindisi, 21 Squinzano (LE) Tel. 0832 785492 info@mobilificiosquinzanese.it V. STAZIONE 19 San Pietro Vernotico (BR) 0831 676378 - 338 2256919 www.boutiquedellasposa.biz E-mail: [email protected]

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Gironale di Squinzano Giugno 2012

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Organo UfficialeCooperativa Soc. Onlus Agorà - Squinzano

distribuzione gratuita

Anno I - N. 4 - Giugno 2012 In attesa di registrazione -

Direttore Responsabile: Vincenzo Paticchio Direttore Editoriale: eleanna Bello

/ EDITORIALE /

Qualche merito ce l’avrà pure questo giornale.

Lasciatecelo pensare. Seppur siamo solo ai preliminari, la via imboccata sembra essere quella giusta. Si odono i primi vagiti di una nuova coscienza civile che, per ora, evita di solcare l’uscio delle “botteghe” dei partiti dove, di fatto, la “compravendita” non decolla e le trattative si stagnano sull’incapacità di fare un passo indietro nel nome di un ritorno di fiamma e di una inutile unità aritmetica. Più da vetrina che da magazzino. Questa nuova coscienza prende forma dalla fondata speranza che la diffidenza delle persone verso i partiti e la loro azione politica a tutti i livelli, non torni ad appiattirsi su sistemi vecchi e fallimentari che, in ogni passato, hanno concesso a calcolati personalismi di prevalere sull’urgenza di “fare quel che è giusto fare” per tutti e non solo per una parte.La foto di copertina, anche questo mese, è una provocazione. Ma è pure una traccia. È lì che bisogna “pescare” per recuperare gli

elettori. Siamo alla ricerca di persone che, al di là di una riconosciuta e stimata individuale professionalità (utile ma non indispensabile, dal momento che le pubbliche amministrazioni, i tecnici ce li hanno già in pianta organica), abbiano confidenza con l’alterità e siano libere e capaci di scegliere il meglio per Squinzano. Per tutta Squinzano: dallo stadio al rondò per Trepuzzi; da Sant’Elia alla chiesetta della Madonna te lu Ritu. Fino a mezza Casalabate.Paolo Perrone lo ha compreso bene. E se fra cinque anni, a Palazzo Carafa, come suo successore, sarà candidata Carmen Tessitore (professionista della mediazione familiare, da sempre impegnata nel sociale, chiamata da esterna ad entrare nella nuova Giunta) vorrà dire che i partiti, almeno a Lecce, la lezione l’avranno imparata bene. Perché no? A Squinzano si potrebbe arrivare prima a questa felice determinazione.Ci vediamo il 1° luglio al Monastero. Buon Totem.

Vincenzo Paticchio

FRA CINQUE ANNI A LECCECARMEN TESSITORE SINDACO

UN SINDACO

seguici su Totem Giornale

Invia commenti e proposte a: [email protected]

SQUINZANO PASSIONE E IMPEGNO PER IL SOCIALE. DALL’ASSOCIAZIONISMO VALIDI MODELLI DI SERVIZIO ALLA PERSONA E AL BENE COMUNE

È proprio il caso di ringraziare due squinzanesi che in due diverse circo-stanze, ultimamente, hanno scatenato

emozioni a raffica. La prima è Mariluce Vespucci che ha saputo raccontare egre-giamente “L’Ora di Tutti” di Maria Corti, nel giardino di Villa Cleopazzo, grazie alla splendida interpretazione teatrale di 24 bravissimi bambini. Il secondo è Lorenzo Bandello, presidente dell’Associazione “Il

Sogno di Geppetto”, che con i suoi volon-tari, ha reso protagonisti i diversamente abili del suo centro durante il saggio di fine anno. Due persone che, gratis, mettono in campo la passione e l’amore per la costru-zione di un mondo migliore. A chi continua a chiedersi da che parte sta “Totem” que-sta è la risposta: sta con Mariluce e Lo-renzo e con tutte le persone che come loro lavorano nel silenzio per rendere più bella la propria vita e quella degli altri.

Il GrIllo Parlante

DALLA PARTE DI LORENZO E MARILUCE

La collaborazione a TOTEM è aperta a tutti,ed è sempre da intendersi a titolo gratuito. I lavori pubblicati, alla pari delle foto, riflettono il pensiero dei singoli autori, i quali se ne assumono le respon-sabilità di fronte alla legge. E’ vietata la riproduzione anche parziale dei conte-nuti, se non autorizzata.

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NORD SALENTO 2Anno I - N. 4 - Giugno 2012

È tempo di bandiere as-segnate alle località di mare di tutta Italia. Ca-

salabate non ne ha mai avute; ma oggi, finalmente, può issa-re la bandiera della “giustizia territoriale” ottenuta.

È fatta, insomma! Casa-labate dal 15 maggio 2012 è passata sotto la giurisdizione dei comuni di Squinzano e di Trepuzzi. In attesa di trovare presto una forma istituzionale che includa anche il comune di Campi Salentina, che deve essere coinvolto da subito non solo per la gestione ma anche per la titolarità di Casalaba-te. A proposito c’è in giro un “sogno”, illuminato quanto utopistico: alcuni pensano che le popolazioni di Trepuzzi, Squinzano e Campi Salenti-na possano dare inizio all’iter amministrativo di fusione per diventare un Comune uni-co da denominarsi, magari “Terenzano”, che avrebbe una popolazione di oltre 40.000 abitanti, con un solo munici-pio, ubicato a Sant’Elia (Te-renzano) tanto il Monastero è già proprietà dei tre Comuni,

BANDIERE E GONFALONICASALBATE ANNO ZERO / E SE I TRE COMUNI DIVENTASSERO “TERENZANO”?

Il Comune di Lecce consegna una bomba urbanistica pronta ad esplodere da un momento all’altroun solo sindaco, una sola giun-ta, un solo consiglio comunale: con un gran bel taglio ai costi della politica.

Ma si tornerà su questo discorso per cercare di scrive-re una nuova buona pagina di politica locale. Non sarà facile battere gli inutili ed anacroni-stici campanilismi, ma si può (e Casalabate insegna!) dare vita ad un nuovo Comune, che sarà il più popoloso del Salen-to, con una marina tutta sua, con una collocazione geogra-fica unica per essere la porta stradale e ferroviaria del Sa-lento, venendo da Brindisi, da Taranto e dal mare; un Comu-ne che avrà un territorio così vasto da far impallidire non solo tutti gli altri comuni della provincia, ma anche la stessa Lecce. Adesso , però, arriva il bello. La battaglia per avere la giurisdizione di Casalabate è cominciata fin dall’inizio della storia della Marina, quando la stessa ha cominciato ad essere “vissuta” a pieno sole dagli abi-tanti di Squinzano, Trepuzzi e Campi Salentina.

Ha rappresentato nel tempo il riscatto della povera gente, che con grandi sacrifici

Beppe Longo

ha realizzato la “casa al mare”, come segno di una capacità a saper migliorare la qualità della propria vita. Un furore virtuoso e popolare che è stato sempre mortificato dal Comu-ne di Lecce, che dai primi anni ’70 ha saputo solo spolpare questa sana voglia di cresci-ta morale delle popolazioni dell’entroterra naturale di Ca-salabate. Lecce ha cominciato con il sindaco Salvatore Capi-lungo, che rispose con l’impo-sizione della “tassa sul valore locativo” al tentativo da parte dell’Associazione “Amici di

Casalabate” di ottenere un mi-nimo di riconoscimento giu-ridico delle case realizzate al mare. Da allora Casalabate ha rappresentato per il Comune di Lecce una specie di “pozzo di San Patrizio”, dove attinge-re somme ingenti con tasse e tributi senza mai dare un pur minimo ritorno. Se si potesse-ro fare i conti su quanto Ca-salabate abbia contribuito al bilancio del comune di Lecce, verrebbero fuori cifre enormi. Basti pensare alle migliaia di domande di condono edili-zio presentate, regolarmente accompagnate dai versamenti delle sanzioni amministrative e degli oneri di urbanizzazio-ne, sia pure con importi auto-determinati.

Volutamente – forse – non si è mai fatto un censimento delle abitazioni esistenti a Ca-salabate, ma stando al numero delle utenze elettriche si può parlare di circa 8.000 abitazio-ni, un dato enorme se si pensa che le case di Squinzano non superano le 5.000. È vero che non tutte le case esistenti sono in regola con le concessioni edilizie, con i tributi e con le tasse, ma si tratta pur sempre di enormi masse di quattrini che ogni anno i titolari delle case di Casalabate versano al Comune di Lecce. Adesso per aderire alla “modifica territo-riale”, il Comune di Lecce ha posto condizioni economiche delle quali si dovrebbe vergo-gnare. Ha passato a Trepuzzi

“Questi sono esseri viventi”, spiega la professoressa

con pazienza, ricordando a uno dei suoi alunni che an-che le piante fanno parte della categoria e che, molto spesso, gli esseri umani tendono a dimenticarlo. Così un saba-to qualunque si trasforma in una giornata di “scuola all’a-perto”, una lezione diversa e spensierata, per insegnare alle generazioni future il rispetto che la natura merita. Tutto questo è stato possibile grazie all’iniziativa ideata dalla “Pro Loco di Casalabate Marina di Squinzano” rappresentata dal suo presidente Mino Patera che, con il sostegno di Lega Navale e Perla Hotel, nelle scorse settimane ha organiz-zato un incontro tra i giova-ni studenti di seconda media delle scuole “G. Carducci” di Squinzano e “O. Parlangeli” di

PICCOLI ECOLOGISTI CRESCONO

UNA GIORNATA DI SCUOLA ALL’APERTO

Rosa Pezzuto Trepuzzi per coinvolgerli nel progetto “Educamare”, Patro-cinato dalla Provincia di Lec-ce e dal Comune di Trepuzzi, rappresentati rispettivamente dal Consigliere Provinciale Gianni Marra e dal Sindaco Oronzo Valzano.

Di prima mattina dopo essersi muniti degli “attrezzi da lavoro”, gli studenti, sotto la guida dei loro insegnanti, si sono dedicati a un sano lavoro di pulizia di un tratto di spiag-gia. Ciò che i “piccoli ecolo-gisti” hanno rinvenuto era un arcobaleno di colori: una distesa di bottiglie, tappi e reti di plastica, vetro, corde, buste, persino siringhe che, seguen-do le istruzioni ricevute, han-no prontamente segnalato. Tra giochi, scherzi, qualche marachella e lezioni di scienze e di rispetto dell’ambiente, i giovani studenti hanno lavo-rato con entusiasmo; e poco importa che per alcuni di loro tale entusiasmo sia andato scemando sotto il sole: anche

esplorare la costa stimola la curiosità e quindi l’apprendi-mento.

A fine giornata, prima di rifocillarsi con il rinfre-sco offerto dalla Lega Navale, agli studenti è stata concessa un’opportunità unica: assi-stere alla liberazione di una tartaruga di mare grazie al “Centro Recupero Tartarughe del Salento”. La creatura, 4 Kg di peso, è stata recuperata nel periodo di febbraio tra Casa-labate e Torre Chianca, con una lesione alla pinna anterio-re destra. Dopo le amorevoli cure del Centro, l’animale è stato rilasciato in acqua sotto lo sguardo meravigliato ed en-tusiasta di piccoli e adulti.

L’iniziativa si è conclusa con la premiazione dei ragaz-zi che hanno partecipato alla Mostra-Concorso fotografico “Obiettivi fotografici sul mare - Casalabate e il suo entroter-ra” presso la terrazza panora-mica di Perla Hotel.

e Squinzano un territorio de-vastato, una bomba urbani-stica che rischia di esplodere al primo tentativo di mettere ordine, una rete di servizi ine-sistente, una landa desertica vivificata solo dalla passione esistenziale di chi ha eredita-to da una pattuglia di pionie-ri l’amore per una spiaggia, non più ricca di sabbia, ma solamente di sole, di mare e di vento.

La Regione Puglia, la Pro-vincia di Lecce, i Comuni inte-ressati prendano atto di questa situazione e si adoperino subi-to a far ottenere a Casalabate tutti i benefici previsti per le “zone franche a pressione fi-scale zero” per lo Stato, con la destinazione dei tributi e delle tasse, che tutti devono pagare, per consentire gli interventi indispensabili per la realizza-zione delle opere urbanistiche primarie (luce, acqua, strade e fogne) in tutte le vie della Marina. Solo dopo si potran-no programmare tutte le altre iniziative legate alla specificità del luogo e per assecondare le giuste attese di chi ama il mare non solo per viverci, ma per fare il bagno e vivere una buona vacanza, per solcare il mare per diporto o per la pe-sca; e soprattutto immaginare una Casalabate come risorsa economica per chi ha voglia di investire in un turismo ricco di tutte le buone caratteristiche del “Salento d’amare”.

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NORD SALENTO 3Anno I - N. 4 - Giugno 2012

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LE NUOVE TECNOLOGIE AL FIANCO DELLE IMPRESE

42 milioni di euro per sostenere l’ammodernamento azienda-le. E’ la somma che la Regione

Puglia ha stanziato, attraverso i fondi co-munitari, per sostenere le imprese agricole che intendono realizzare investimenti per incrementare la propria produttività at-traverso il miglioramento dei prodotti e dei processi produttivi.

Martedì 12 giugno, presso la sala consiliare del Comune di Squinzano, alla presenza dell’l’assessore regionale alle Risorse Agroalimentari, dott. Dario Stefa-no, del direttore della Coldiretti di Lecce,

Nicola Pierri

AGRICOLTURA

dott. Benedetto De Serio e del Presidente della Coldiretti, Lecce ing. Pantaleo Pic-cinno, si è svolto un incontro pubblico nel quale sono stati illustrati gli obiettivi, le finalità e i campi di applicazione della misura 121 del PSR della Regione Puglia che permetterà agli agricoltori che ne ri-chiedono i benefici di innovare la loro azienda agricola attraverso l’introduzione di impianti, macchine, attrezzature e siste-mi che migliorano la qualità dei prodotti e riducono i costi di produzione. “Dopo aver supportato le imprese agricole che si sono associate in una logica di filiera con ben 59 progetti integrati e oltre 1600 beneficiari per una somma pari a 200 mi-

lioni di euro – ha spiegato Dario Stefano – e dopo aver sostenuto l’insediamento di 2000 giovani agricoltori, la Regione Puglia rivolge attenzione e risorse finanziare alle altre imprese agricole, secondo una logica progressione di intervento”.

Si tratta di un ulteriore importante occasione quindi, in un momento di crisi che colpisce duramente anche le impre-se agricole, per il rilancio dell’economia agricola locale, attraverso l’affermazione dei nostri principi distintivi: la qualità dei prodotti e la sostenibilità ambientale dei processi. Per info: www.svilupporurale.regione.puglia.it

Il cahiers de doléances di questi nove anni di governo di centrodestra, prevede lunghissi-me annotazioni: basterebbe citare la vicenda

dell’ex cinema Vallone, quella del palazzetto dello sport costato il triplo del costo stimato, gli avanza-menti di carriera del personale senza titoli e senza concorsi al solo scopo di accrescere il consenso, gli sperperi di denaro pubblico per pagare i compensi dello staff del Sindaco, (tanto numeroso quanto inoperoso), per tacere delle condizioni vergogno-se in cui vertono i manti stradali di questa città disgraziata e martoriata.

Seppur nel ruolo oggettivamente difficile di opposizione il PD non si è mai tirato indietro quando c’era da impegnarsi per risultati ed obiet-tivi che potevano portare benefici alla collettivi-tà. penso con soddisfazione alla lunga battaglia per Casalabate, divenuta finalmente “marina di Squinzano” grazie all’impegno del PD a livello locale e regionale; ricordo l’impegno decisivo del PD per salvare e rilanciare il Consultorio; penso al finanziamento di tre milioni di euro che la Re-gione Puglia (con Antonio Maniglio Consigliere Regionale) stanziò con estrema immediatezza per la costruzione di un cavalcavia a nord del paese quando Squinzano dovette affrontare l’emergenza dei passaggi a livello chiusi per l’arrivo “dell’alta velocità” (a proposito, qualcuno si è mai chiesto perché dopo tanti anni l’opera sia ancora incom-pleta?). A circa due mesi dalla provvidenziale ed anticipata fine dell’Amministrazione, continu-iamo ad assistere al poco edificante scambio di accuse tra gli ex alleati. Sarebbe più serio, oltre che logico, che l’ex Sindaco ed i protagonisti dei nove anni di governo, prendessero atto del proprio fallimento politico nonostante i tentativi di co-struire nuove maggioranze attraverso una mirata campagna acquisti tra le file dell’opposizione. Ora, obiettivo del PD è quello di lavorare alla creazione di un progetto politico alternativo che parta dal centrosinistra e si allarghi a tutte le forze, i movi-menti politici e le singole personalità che abbiano a cuore le sorti della nostra città e che non siano riconducibili a quella classe politica che ha gover-nato (male) la nostra città negli ultimi nove anni.

UN PROGETTO POLITICOALTERNATIVO

/ PARTITO DEMOCRATICO /

Mauro Maggio

E PUR SI MUOVE. QUALCUNOSQUINZANO / VECCHI PARTITI E NUOVE REALTÀ ACCENDONO IL DIBATTITO POLITICO

Le associazioni chiedono discontinuità con il passato. E non solo con quello più recente

In un momento storico in cui si discute del fallimento (da taluni enfatizzato, da altri per-vicacemente negato) del sistema dei partiti, in

cui si registra, comunque la si pensi, la delusione di molti cittadini per il cattivo (o percepito tale) funzionamento di quel sistema e per l’imbarba-rimento del confronto politico - oramai derubri-cato da dibattito ricco di contenuti a vuota bega condominiale -, nuove realtà acquistano forma e contenuti. Succede anche a Squinzano.

E mentre i partiti studiano improbabili ap-parentamenti, cittadini volenterosi si riuniscono per tentare di costruire un nuovo servizio sl bene comune. Provano a costruire una politica di am-pio respiro che si proietti e proietti Squinzano nel futuro, che ne curi globalmente le esigenze, senza spuntarne ogni tanto una, qui e lì, al solo fine di conquistare consenso ed in assenza di una progettualità ampia ed armoniosa.

Da questa esigenza, su felice intuizione di Maria Teresa Bardoscia e con l’immediata ade-sione di persone animate da autentica passione per la propria terra, nasce “Squinzano bene in comune”, un’associazione socio-culturale che in queste ore sta approvando il proprio statuto e che si pone ambiziosi obiettivi.

Tra i tanti, la promozione del concetto di po-litica quale cura della polis, partecipata e demo-cratica; la promozione e diffusione dell’educa-zione civica e del rispetto per la cosa pubblica; la ricostruzione e promozione del decoro urbano a Squinzano, che è un insieme di necessità da por-re in equilibrio con altri fattori come lo sviluppo e la crescita economica.

Il gruppo ha l’ambizione di partecipare, al dibattito politico che si svilupperà nei prossimi mesi a Squinzano, esprimendo la propria idea di gestione amministrativa e della civitas, propo-nendosi non solo quale portavoce dei fabbisogni collettivi ma anche come attore di un corretto sviluppo del paese e garante del soddisfacimento di quei bisogni.

ATTORI PROTAGONISTIDI UNA NUOVA CIVITAS

/ BENE IN COMUNE /

Rossana Indiveri

Caro Grillo parlante,sono un giovane di 32 anni non molto nuo-vo, politicamente. Anche se non ho mai

ricoperto incarichi di prim’ordine nelle ammini-strazioni. Ma sono, però, nato nella giovanili dei movimenti politici degli anni 90.

Quella generazione della rivoluzione ora vive nel disimpegno politico di fronte ai drammi del mondo, chiusa negli «ismi» del pacifismo, giusti-zialismo, egualitarismo, multiculturalismo, ap-procci che si rivelano astratti nei confronti della realtà del mondo

Da tempo sto meditando di presentare una mia lista identitaria, ma, la difficoltà maggiore che incontro quando parlo con i miei coetanei è rap-presentata da rispose di questo tipo: “Chi te lo fa fare?” oppure “sono legato a questo o quel politi-co”, per motivi spesso molto subdoli.

Ancora più difficile è l’impegno politico, caro Grillo Parlante, quando ci si scontra con l’usanza ambigua di reclutare, dietro compenso, i rappre-sentanti di lista. Di programmi e di progetti, nem-meno a parlare.

Ho sempre pensato al mio impegno politico come ad un servizio ai cittadini per il bene comu-ne, un impegno serio e costante svolto in nome dei propri valori per la realizzazione non tanto di una missione troppo astratta quanto di qualcosa di concreto ed utile per la civitas, ovvero la citta-dinanza. Ovviamente ritengo che sia giusto che un politico sia gratificato per l’impegno profuso, ma la politica non deve mai essere intesa come un modo per arricchirsi o sistemarsi, in quanto que-sto porterebbe a soddisfare solo i propri interessi.

Scegliere d’incidere nel tessuto istituzionale è difficile per chi, come me, proviene da un percor-so politico particolare. Quando ciò avviene, com’è facilmente prevedibile, le maldicenze, i pregiudizi, le accuse di colpevoli connivenze, le diffamazioni circa una presunta ricerca d’interessi personali, si sprecano. Non cullo l’illusione che siano tanti quegli uomini disposti ancora a credere e a ragio-nare in termini di passione per la politica ed im-pegno civico.

DOV’È FINITA LA PASSIONE E LA VOGLIA DI CAMBIARE?

/ LETTERA AL GRILLO /

Fausto Giovanni Longo

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Sesto di undici figli, Pompilio M. Pirrotti nasce a Monte-calvo Irpino (Avellino) il 29

Settembre del 1710. Affascinato da una predicazio-

ne quaresimale tenuta nella colle-giata del Suo paese da un giovane religioso Scolopio di Benevento, P. Nicolò Maria Severino, a sedici anni decide di lasciare la famiglia per farsi sacerdote; fu così che la sera del 14 maggio del 1726 fugge da casa e si reca presso il Conven-to dei Padri Scolopi di Benevento dove chiede di entrare a far parte di quella comunità religiosa. Dopo aver svolto gli anni del noviziato a Napoli, presso la comunità reli-giosa di Caravaggio e terminati gli studi teologici a Chieti, nel 1733 è trasferito a Turi dove, non ancora sacerdote, si dedica appassionata-mente all’istruzione dei giovani.

All’età di 23 anni, il 20 marzo del 1734, nella Chiesa del Mona-stero di San Benedetto a Brindisi è ordinato sacerdote, inizia così un lungo cammino di apostolato in molte parti d’Italia. Dopo varie de-stinazioni, la sera del 12 luglio del 1765, giunge a Campi Salentina, paese della diocesi di Lecce di 2880 anime, dove San Giuseppe Cala-sanzio aveva fondato una comu-nità religiosa nel 1628 su richiesta del Marchese del luogo, Giovanni Erriquez. Dai documenti storici del tempo e soprattutto dalle let-

NORD SALENTO 4

SAN POMPILIO, EDUCATORE E MAESTRO DEL ‘700/ FESTA A CAMPI SALENTINA /

Antonio Minelli

Anno I - N. 4 - Giugno 2012

tra il Principe Pignatelli e le famiglie emergenti di Campi, in particolare i Maddalo ed i Guerrieri.

Debilitato nel fisico a causa di una seria malattia all’apparato respiratorio, a Campi conclude la Sua vita terrena la sera del 15 luglio del 1766. Nel 1835 si aprì a Lecce il processo ordinario sulle virtù di padre Pompilio Maria Pirrotti;

tere dello stesso San Pompilio, si apprende che in quell’anno la popolazione di Campi fu colpita da una tre-menda carestia prece-duta da una siccità che distrusse tutti i raccol-ti. La fame, le malattie, gli stenti causarono la morte di molti citta-dini. Padre Pompilio è molto vicino al popolo di Campi e dei paesi vicini, folle di bisognosi si rivolgevano a lui e il Santo non mandava indietro nes-suno a mani vuote.

Egli, inoltre, in quell’anno si prodigò molto per ristabilire la pace sociale messa in serio pericolo dai rapporti politici tutt’altro che sereni

Fu beatificato da papa Leone XIII il 26 gennaio del 1890; mentre venne pro-clamato Santo il 19 marzo del 1934 da Pio XI che ne stabilì la ricorrenza litur-gica il 15 luglio, giorno in cui ricorre l’anniversario della Sua morte. (Prima infatti la festa del Beato si celebrava la prima domenica di agosto in concomi-tanza con una rinomata fiera cittadi-na). Allora le feste furono grandiose e la loro eco è giunta fino ai giorni nostri per diretta testimonianza di quanti ne furono protagonisti.

I resti mortali del Santo educatore Scolopio oggi riposano a Campi Salen-tina nella Chiesa della Spirito Santo-Santuario a Lui dedicato, all’interno di una preziosa urna di cristallo ed argento opera della Scuola Superiore d’Arte Sacra: “Beato Angelico” di Mi-lano, eseguita nel 1966 in occasione del 2° Centenario della Sua morte. Chiun-que si reca pellegrino nel Santuario di San Pompilio per rendere culto al Santo trova certamente l’essenziale per estrinsecare i propri sentimenti di fede e di devozione: la Casa religiosa: “il convento”, nei cui ambienti Egli ha trascorso l’ultimo anno di vita; la Sua stanza, trasformata in Cappella e nella quale è collocato un prezioso ritratto del Santo agonizzante, dipinto su tela dal pittore campiota del 700: Servo di Dio Ingrosso; il corridoio del no-viziato; il refettorio, attualmente sede dell’archivio; il museo pompiliano, inaugurato il 13 luglio 1987, nel quale si conservano molti elementi personali e figurativi di San Pompilio.

Ogni anno il 14 e 15 luglio la cit-tadinanza di Campi Salentina ricorda la memoria del “suo” Santo con una tradizionale festa popolare, durante la quale si svolgono celebrazioni civili e religiose. Per l’occasione il Santuario a Lui dedicato diventa meta privilegiata di numerosi pellegrini, provenienti da ogni parte del Nord Salento, dalla terra d’Irpinia e dal Sannio che, con la loro assidua presenza, testimoniano quanto profondo sia il legame che gli unisce al Santo Scolopio dal quale tutti si sen-tono e sono, in effetti, particolarmente attratti.

Può una città d’arte e cultura dimenticare le proprie origini?

Può tollerare il costante saccheggio e la distruzio-ne del proprio patrimonio storico?

Di fronte alla colpevole inerzia delle istituzioni, tra i comuni di Campi, Squin-zano e Trepuzzi nasce un comitato per la tutela e la riqualificazione di uno dei gioielli più preziosi del Nord-Salento: il sito arche-ologico della “Madonna dell’Alto”. Componenti del costituendo comitato sono, oltre ai promotori Paolo Maci e Gianluca Tarantino, anche alcuni rappresentan-ti delle Amministrazioni locali (Claudio Taurino, Assessore al patrimonio culturale del comune di Squinzano; Cosimo Valza-no, Consigliere Comunale

CUSTODIRE PER TRAMANDARE

IL COMITATO PER LA TUTELA DELLA “MADONNA DELL’ALTO”

Gianluca Tarantino di Trepuzzi; Ilio Palma-riggi, Consigliere Comu-nale di Campi) ed alcuni esponenti del mondo ac-cademico e culturale (il Prof. Paolo Vetrugno, sto-rico dell’arte; il prof. Al-fredo Calabrese, direttore onorario dell’accademia di Belle Arti; la prof.ssa Emanuela De Giorgi, do-cente universitario di Sto-ria dell’arte medioevale; il prof. Nicola Grasso, do-cente universitario di legi-slazione dei beni culturali; la dr.ssa Fabia Martina, dottoranda in beni cultu-rali). Da ultimo, il comita-to ha registrato l’appoggio di don Gerardo Ippolito, parroco della parrocchia Santa Maria delle Gra-zie di Campi, il quale ha espresso il suo vivo com-piacimento e interesse per l’iniziativa.

Tra gli obiettivi del comitato, in ottemperan-

za ad un dovere morale verso le generazioni fu-ture, c’è anche quello di preser-vare il sito per tramandarlo alle prossime gene-razioni.

Consapevole, però, che i soli interventi di restauro e consolidamento strutturale fini a se stessi si tradurreb-bero in un nuovo ed inutile sperpero di denaro pubblico, il comitato punta anche su attività di natura culturale, da svolgere prevalentemente nelle scuole dei comuni in-teressati attraverso laboratori interdisciplinari e visite gui-date, al fine di far riscoprire (o forse sarebbe più corretto “scoprire”) questa impor-tante testimonianza storico-culturale, con l’intento di risvegliare nella coscienza dei cittadini un senso di “appar-tenenza”.

Un ulteriore obietti-vo è quello di “mettere in rete” il sito archeologico con il resto del territorio, individuando percorsi ed itinerari che ne consentano la fruizione a popolazione locale e turisti, nell’ottica della promozione e valo-rizzazione del territorio, con la prospettiva di por-re le condizioni per crea-re opportunità di lavoro (soprattutto per i giovani disoccupati) e, magari, scoprire che la chiave per entrare nel futuro la si può trovare nella riscoperta e valorizzazione del proprio passato.

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ORIZZONTI 5

IL LABORATORIO DI LINGUA PARLATA

/ L’ITALIANO STANDARD /

Maria Grazia Napolitano

IL PROFILO

“È PROPRIOL’AMORE LA VERA INCOGNITA”

Giuseppe Bello Roma

MARCO MERCHICH

Anno I - N. 4 - Giugno 2012

Il Laboratorio Nazionale di Lingua Italiana Parlata, creato da Khàri-sma Centro di Produzione cinetv,

in convenzione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e con l’Università del Salento, nasce dall’e-sigenza di tutelare e promuovere la Lingua Italiana Parlata Standard, in un contesto in cui la globalizzazione mi-naccia di spersonalizzarne l’anima.

Il progresso sta portando ad essere invasi da altre lingue che stanno pene-trando nel nostro idioma modifican-done, per certi versi, l’eleganza e la tra-sparenza originarie. Questo fenomeno è affiancato da un’altra constatazione: la Lingua Italiana Parlata Standard è pressoché sconosciuta, come si evince dalle parole del direttore del Laborato-rio, il dott. Enzo Pascal Pezzuto: “Oggi è la lingua di Dante quella che dovreb-be accomunare tutti gli italiani. Pur-troppo così non è perché ognuno parla come crede e si illude di esprimersi in perfetto italiano. Invece, non fa altro che tradurre il proprio dialetto in una strana lingua tecnicamente definita italiano regionale.” Dunque gli italiani non si esprimono in Lingua Italiana, ma ricorrono ad una varietà linguisti-ca, l’italiano regionale, intrisa di dialet-to locale , che varia di area in area. Il risultato? Una frammentazione lingui-stica che ci fa retrocedere di centinaia di anni e che, quindi, preoccupa ai fini del completamento di quel sogno co-mune chiamato unità nazionale.

Obiettivo del Laboratorio è pro-prio quello di far riscoprire la forza espressiva della nostra lingua, adden-trandosi nei meandri della comu-nicazione, rendendone note tutte le tecniche al fine di liberare l’intrinseca e sorprendente musicalità della lingua italiana, capace di ammaliare e al tem-po stesso emozionare, insomma, una potentissima “arma di comunicazio-ne” a servizio del parlante.

Un autentico viaggio, mai affron-tato prima d’ora, verso la riscoperta delle bellezze della nostra lingua. Uno scrupoloso lavoro di ripulitura, che ne riporti alla luce le ricchezze che l’uso ha seppellito sotto una coltre polvero-sa.

Il Laboratorio opera svolgendo at-tività di ricerca, pubblicando manuali, realizzando strumenti didattici multi-mediali, organizzando conferenze, se-minari e lezioni spettacolo attraverso interessanti intrecci interdisciplinari, che spaziano dalla linguistica alla re-citazione, aventi tutti uno stesso de-nominatore comune: la riscoperta e la promozione della potenza fascinatrice della lingua italiana, nostro orgoglio nazionale.

Cantautore classe ’85, entra in gioco nell’anno 2007 creando la band “Evasiva”

dove interpreta brani da lui scritti e composti, dando voce a una vo-glia irrefrenabile di evasione che ha modo di provare, durante l’i-nizio di un percorso umano pieno di compromessi e ingiustizie, tro-vando conforto in una sorta di im-mensa sensibilità che lo caratteriz-za tracciandone il suo profilo etico e morale. Purtroppo dopo l’uscita del primo album “Il tuo modello” e dopo aver creato la rassegna Ita-lian Cover ’70, accumulando tanti concerti tra piazze e pub di tutto il Salento, la band, si scioglie. Ma con coraggio e dedizione Marco continua il suo viaggio musicale, circondandosi nuovamente di per-sone che credono nelle sue poten-zialità e nel 2012 in una nuova ve-ste da solista pubblica il suo primo singolo “Natura incognita” racco-

gliendo degli ottimi consensi da parte di un pubblico di tutte le età che lo segue soprattutto sul web e lo stimola, per l’uscita del prossimo album. All’ar-tista squinzanese chiediamo qualcosa per conoscerlo meglio.

Cosa esprimono le tue canzoni? Le mie canzoni sono tutto ciò che

percepisco. Ad un certo punto mi fer-mo e sento l’esigenza di raccontare e solo dopo averle registrate capisco il loro vero senso. Pensi di essere una na-tura incognita, perché? Penso che l’a-more sia una natura incognita fatta di variabili indefinibili nella sua santa bel-lezza e proprio come un grande senti-mento così siamo noi, alla ricerca di noi stessi all’interno di ciò che realizziamo.

I prossimi passi del progetto solista quali saranno?

È in costruzione il mio sito ufficiale

dove potrete seguire le attività mu-sicali e vedere i videoclip, foto e tut-to il materiale che mi riguarda. Per luglio è prevista l’uscita del secondo videoclip del singolo “Dentro me”. Il resto poi come dico sempre: chi vi-vrà vedrà!

Sei uno dei fondatori del Sound Square di Squinzano, cos’è per te questo centro?

È dare la possibilità a tutti di im-parare la musica in un ambiente co-modo e professionale sotto la guida di persone selezionate con cura negli anni per aver dimostrato grande at-titudine all’insegnamento. Un luogo d’incontro per i musicisti squinza-nesi e non. Una sala prove attrezzata per condividere la nostra passione e raggruppare idee per progetti futuri.

Chi ringrazieresti in questo capito-lo della tua vita?

I miei genitori e i nonni per aver-mi insegnato l’educazione e il rispet-to verso il prossimo, il sacrificio di guadagnarsi le cose in modo onesto senza pretendere mai più del dovu-to. I miei amici naturalmente, quei diavoli che mi hanno colorato tutti questi anni di immense e sane risate aiutandomi a crescere e soprattutto grazie a chi mi ha tenuto dentro, a chi mi è stato vicino, a chi sarà per me incancellabile ed in fine alla mu-sica: “l’arte del mio vivere”.

/ ALLA FINE DELL’ANNO SCOLASTICO /

Un altro anno scolastico è passato. Te ne rendi conto, non tanto e non solo dalla data di

chiusura delle lezioni, quanto da quei piccoli, meravigliosi, momenti e gesti che segnano la vita dei piccoli e grandi protagonisti e che fanno, del mestiere dell’insegnante, il più bel lavoro del mondo.

Con lo sport, soprattutto con il rugby, abbiamo avuto la grande soddisfazione, per il secondo anno, di essere fra i primi in Italia.

Ma anche nella scuola primaria

non abbiamo trascurato lo sport.La sana alimentazione, la legalità,

l’educazione stradale, con i bambini a dirigere il traffico, sotto l’attento ed esperto controllo del maresciallo di Polizia Municipale Carlo Isceri.

E poi ancora i risultati INVALSI 2011 che hanno visto le nostre due scuole (la scuola primaria e la scuola secondaria) ai primi posti in Puglia! Forte anche il rapporto e la collaborazione con il territorio. Con le due pro Loco, abbiamo organizzato delle giornate significative di studio e di tutela di quell’ambiente fragile e tanto maltrattato che è Casalabate.

Abbiamo ricordato Melissa,

FARE SCUOLA: IL PIù BEL MESTIERE DEL MONDOCosimo Rollo* aprendo la scuola anche di domenica

e testimoniando i valori della solidarietà e della legalità. E proprio su tali valori abbiamo raccolto fondi sia per i bambini più bisognosi della nostra scuola, sia per i bambini di quell’Emilia Romagna tanto dolorosamente colpita. E, infine, la fantasmagorica festa del 6 giugno. Tanti colori, quelli appunto della nostra tradizione, tantissimi canti che hanno voluto esprimere la gioia dei nostri bambini che è il vero motore che muove il mondo anche quando, noi adulti, spesso stanchi e demotivati, vorremmo concederci delle pause... Ma sono loro, i nostri bambini, i loro sorrisi e i loro sguardi, che ci spingono in avanti, anche quando la via è in salita a causa delle scarse risorse finanziarie e che ci mettono già ora al lavoro, per il prossimo anno, con un tema centrale bellissimo: “Amico è...”, un percorso che, attraverso il valore dell’amicizia, punta a consolidare la solidarietà, la pace e il rispetto delle regole.* Dirigente scolastico “Polo 1” - Squinzano

Estate 2012 all’insegna del divertimento con i disco-navetta per gruppi di amici che non vogliono rischiare di notte sulla strada

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In questi ultimi dieci anni l’Associazione è cresciuta riuscendo a far superare alla gente molte barriere mentali grazie ai dibattiti, ai convegni, ai corsi di formazione professionale ed alle altre attività del centro che hanno permesso di interagire maggiormente con il territorio e le istituzioni locali.

Dopo varie sedi provvisorie poco adatte ad ospitare i ragazzi, spiega Bandello, finalmente nel 2007 l’associazione riceve dei locali di 700 metri quadri in Via Carso n.13 presso l’ex scientifico, grazie all’Amministrazione Comunale

IL SOGNO DI GEPPETTO

APERTI TUTTO L’ANNO

Eleanna Bello

ANCHE I SOGNI SORRIDONO

ORA È UFFICIALE: UN CENTRO SOCIO-EDUCATIVO DIURNO FINANZIATO DAL PIANO DI ZONA

Di incontri speciali nella vita se ne possono fare tanti, ma vi assicuro che

conoscere i ragazzi diversamente abili de “Il sogno di Geppetto” di Squinzano, i volontari del centro e Lorenzo Bandello, presidente dell’Associazione, è stato per me un momento di grande crescita umana e sociale. Non era la prima volta che andavo a trovarli, a trascorrere un po’ di tempo con loro e ogni volta si fa fatica a salutarli e ad andare via.

Ti accolgono sempre con un sorriso, ti vengono incontro felici per baciarti e ti stringono forte per non farti andar via. Enzo, così lo chiamano tutti in tono familiare, mi accoglie anche questa volta nel suo ufficio per una chiacchierata.

Mi aggiorna sulle ultime novità, è rammaricato e sfiduciato per il futuro del centro, perché se è vero che qualche progetto si sta avviando lentamente alla realizzazione, è altrettanto vero che ce ne sono altri che stentano a decollare.

Avrei voluto che la nostra conversazione fosse ascoltata da tutti, perché solo attraverso la conoscenza, l’esperienza diretta e l’impegno nel settore, si può capire quanto si può fare per questa realtà tanto vicina a noi ma ancora poco conosciuta. Il presidente Bandello racconta le sue tante battaglie, i suoi numerosi appelli e mette subito fuori dal cassetto ritagli di vecchi giornali.

Il primo è un numero di Nuova Realtà del 1984, un periodico squinzanese, nel quale era stata pubblicata una delle sue tante lettere rivolte agli amministratori dell’epoca (Sindaco Barba eletto con i voti di una civica e del centrosinistra) per sollecitare un rapporto più stretto tra l’Amministrazione Comunale, le Associazioni e le famiglie dei portatori di handicap.

Il secondo del 1992 del periodico squinzanese Ditelo a tutti, rivolto sempre agli amministratori dell’epoca (sindaco Annamaria Serratì) affinché si potessero avere delle risposte immediate e dei servizi (non solo contributi economici inadeguati) per i loro figli disabili, sottolineando i disagi e le carenze di Squinzano per queste famiglie.

In questi quasi trent’anni Enzo ne ha fatta di strada, insieme a tutti i genitori che come lui hanno un figlio portatore di handicap, attraverso il loro impegno quotidiano fatto

di sacrifici, intriso di indifferenza e pochissima attenzione verso i problemi della disabilità e dei soggetti coinvolti.

Enzo è un fiume in piena e la passione si legge nei suoi occhi lucidi, ma anche pieni di rabbia e le sue parole emozionano, fanno male a chi le ascolta, anche a chi non ha vissuto il dramma di avere un figlio disabile e si sente quasi in colpa per non essere stato finora al suo fianco.

Ciò che assilla lui e gli altri genitori dell’associazione è l’incubo del domani. Continua a ripetere: Che fine faranno i nostri figli quando noi

non ci saremo più? Il nostro grande papà Enzo racconta che dopo tanti anni di lotte e indifferenza finalmente viene costituita a Squinzano nel 2002 l’Associazione “Il sogno di Geppetto” grazie alla determinazione ed all’ostinazione dei genitori dei disabili di Squinzano ed in particolar modo del suo vicepresidente Vincenzo Vespucci, che si sono posti sin dall’inizio l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita dei loro cari. Un mondo ricco di umanità che rappresenta un coinvolgente orizzonte di impegno.

OBIETTIVI RAGGIUNTIRipristino del Reparto di Odontoiatria presso l’Ospedale di Lecce. Ampliamento nel territorio comunale degli spazi riservati ai disabili presso vari punti vendita squinzanesi.Raccolti col 5 per mille € 12.600,00 utili per continuare le attività del Centro.

OBIETTIVI DA RAGGIUNGEREApertura di un Centro Diurno negli stessi locali del Centro.Superamento delle barriere architettoniche nella marina di Casalabate (Lidi attrezzati, marciapiedi dotati di scivoli, ecc.)

AL SERVIZIO DEI DIVERSAMENTE ABILI

È di questi giorni la notizia che, dopo un’apparente fase di stallo,

in seguito alla razionalizzazione del piano sanitario regionale

che ha previsto la chiusura di alcune strutture destinate

all’assistenza e alla integrazione dei portatori di handicap,

l’ambito territoriale di Campi Salentina ha deliberato di finanziare

un centro socio educativo diurno a Squinzano, nella stessa

struttura che ospita il centro polivalente gestito dall’associazione

“Il sogno di Geppetto”. Finalmente accanto al lavoro encomiabile

ma spontaneo dei volontari, una risposta efficace e concreta da

parte delle istituzioni a favore di chi è più sfortunato.

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6 / 7Anno I - N. 4 - Giugno 2012

APERTI TUTTO L’ANNOANCHE I SOGNI SORRIDONO

ORA È UFFICIALE: UN CENTRO SOCIO-EDUCATIVO DIURNO FINANZIATO DAL PIANO DI ZONA

guidata da Gianni Marra,” il Sindaco della gente”come lo chiama Bandello, che di lui dice: “uomo di straordinaria sensibilità e umanità che con la caparbietà che lo contraddistingue ha vestito i panni di politico attivo ma soprattutto di uomo e di padre”.

Commosso e felice rivolge i suoi pensieri ai 15 volontari del centro che lui definisce l’anima di questa grande famiglia, i quali portano avanti, ogni giorno, tra mille difficoltà le attività del centro. Una scelta d’amore, fatti concreti che hanno forgiato una struttura

dinamica e vitale, un potente motore, alimentato dall’energia della volontà e della solidarietà.

Un gruppo straordinario che tutti noi squinzanesi dovremmo prendere come esempio.

Grazie a loro - afferma Enzo - ho la forza di andare avanti, tante volte ho pensato di mollare tutto. Sono stanco, ma il viaggio continua e moltissimo c’è ancora da fare. L’età comincia a farsi sentire ma è per la mia Angela che amo più di ogni altra cosa al mondo, senza la quale non riuscirei a vivere, che stringo i denti e vado avanti.

Laboratorio di Arte ed Attività Manuali ed EspressiveSi scoprono le forme e i colori, i materiali e le tecniche nuove per migliorare così movimento e attività intellettiva

Laboratorio di GiardinaGGioSi può vedere, toccare, sporcarsi, usare piccoli attrezzi, innaffiare, imparare a conoscere il mutare delle stagioni, riconoscerle e disegnarle

Laboratorio di autonomia e CuCinaOgni attività ha come obiettivo quello di scoprire e rafforzare le proprie abilità, acquisendo così maggiore fiducia in se stessi

Laboratorio abiLità reLazionarsiI ragazzi si esprimono giocando con le emozioni, fantasticando e valorizzando la propria identità e originalità

Canto, MusiCa, MoviMentoLa musica fa vibrare il proprio corpo, si sperimenta la dimensione del sonoro, s’impara ad ascoltare, a percepire motivi musicali e colonne sonore e ad identificarsi con esse

CaMpus estivo Attivo dal 2008, volontari accompagnano i ragazzi disabili in piscina

organizzazione e parteCipazione di svariate ManifestazioniRivolte alla sensibilizzazione della collettività verso i problemi della disabilità

festeOrganizzazione di attività ludico-ricreative, in particolari ricorrenze quali la Festa della mamma e del papà, Natale, Pasqua, Carnevale, Saggio di fine attività

sporteLLo d’asCoLto e gruppo faMigLiaDisponibilità ad ascoltare e ad accogliere richieste d’aiuto

Corsi di forMazione per voLontari, genitori e operatori soCiaLiOrganizzazione di attività formative orientate alla disabilità

LABORATORI E ATTIVITÀ DEL CENTROTutti i laboratori hanno come obiettivo quello di stimolare e favorire i processi di integrazione, di percezione del sé e di socializzazione per imparare a pensare, toccare, esprimersi, integrarsi, scoprirsi.

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APPROFONDIMENTI 8Anno I - N. 4 - Giugno 2012

OLTRE LE FRONTIERE

IMMIGRATI E DIRITTIUN MEETING A TREPUZZI

La Proloco Casalabate, pre-sidente Ilio Spalluto, con la consueta solerzia ed attenzio-

ne alle problematiche del territorio, intimamente legate alla questione immigrazione, ha organizzato un meeting a Trepuzzi, tenutosi il 7 giugno scorso, dal tema “Dai bar-coni….ai diritti di cittadinanza”, nell’ambito del progetto “Oltre le Frontiere”, finanziato dalla “Fonda-zione con il Sud”. Hanno collabora-to all’iniziativa, d’intesa con le città di Campi, Squinzano e Trepuzzi ed il Gal Valle della Cupa, l’Arci di Lecce e lo S.P.R.A.R. Progetto “Re-fuge” del Comune di Trepuzzi.

Dopo una breve introduzione del presidente, che ha presentato la mostra dei disegni di bambini pro-venienti da tutto il mondo sul tema della collaborazione e socialità tra i popoli, il sindaco di Trepuzzi, dott. Oronzo Valzano ha lodato la natura della città, viva nella pro-mozione del territorio e nell’atten-zione all’accoglienza, concetto più autentico rispetto a “tolleranza” ed “integrazione”.

Il sociologo prof. Franco Me-rico, dell’Università del Salento, ha messo l’accento sulle diverse fasi dell’integrazione degli immigrati: inserimento sociale, integrazione ed adattamento, assimilazione. In materia di diritti il prof. Merico ha affermato che la cittadinanza italia-

Cesare Uccellana agli immigrati non va considera-ta come una concessione, un regalo, bensì come una scelta responsabile mirata al miglior funzionamento dello Stato di diritto.

Significativi gli interventi del sindaco della Città di Campi Salen-tina, arch. Palasciano e di Adelmo Carlà, presidente provinciale Unpli – Lecce, che hanno messo l’accen-to sulla questione inderogabile dei diritti di cittadinanza e di voto per gli stranieri in regola col fisco e la giustizia.

Vive e incisive le testimonianze dirette di Mama Desy, una donna cubana da 22 anni nel Salento, pre-sidente dei comitati Campo Rom, e di Bleader Torozi, di origine alba-nese, presidente di Etnos – Lecce. Entrambi hanno sottolineato, dopo un’accorata descrizione della pro-pria esperienza in Italia, la grande necessità del riconoscimento dei diritti civili per gli immigrati, nel ri-spetto della loro dignità di persone: diritto di cittadinanza immediato per i bambini nati in Italia e ricono-scimento del diritto di voto, almeno nelle elezioni amministrative, ai cit-tadini stranieri; rispetto pieno delle regole, senza discriminazioni, nel lavoro e nell’impegno civile.

In conclusione degustazione di piatti salentini ed etnici preparati da extracomunitari e massaie locali.

Cittadini stranieri residenti a Squinzano al 4.6.2012

IL VOLTO BAMBINODELLA SPERANZA

IL CORAGGIO DI ADOTTARE

Elisabetta Picci

L’adozione? Atto di coraggio? Forse. Ma anche atto di speranza. Quando scopriamo di poter forzare l’inerzia della vita, ci accorgiamo che

facciamo un atto di forza nei confronti del “destino”. L’adozione di un bambino è un dono, da fare a noi stessi, ma soprattutto da fare a qualcuno che, per volere non suo e neanche di chi lo ha generato, forse non avrebbe un futuro fatto di affetto, di possibilità di espressione delle proprie potenzialità e di manifestazione serena e sicura dei propri sentimenti. In questa avventura ci si deve buttare a capofitto, senza pre-concetti, cerebralità eccessive o timori del “come sarà” e non ci si deve scoraggia-re per i numerosi ostacoli che si potrebbero incontrare durante l’iter adottivo. Il percorso prevede la presentazione della domanda di adozione e, dopo l’otte-nimento dell’idoneità da parte del Tribunale dei minori, la ricerca di un Ente che curi l’adozione internazionale. In questa fase il bambino non ha volto e non ha età: è un “embrione”. Per noi c’è voluto qualche anno ... di attesa e speranza; finchè, un giorno d’autunno, ci è stata prospettata l’adozione di un bambino di 6 anni e mezzo.

Ormai scoraggiati dalle procedure del Tribunale dei minorenni, che preve-dono (per quanto concerne l’adozione nazionale) l’esame di un numero smisu-rato di coppie per l’assegnazione di un bambino (in affidamento), e pensando che anche in sede di adozioni internazionali si applicasse la stessa procedura, abbiamo risposto di si, ma senza aspettarci altro che un “Vi faremo sapere”, ed invece ci è stato detto: “Bene, questo è il vostro bambino”. Ora il piccolo aveva un nome e un’età. Indescrivibili le sensazioni. Come indescrivibile il fatto di essere catapultati da un momento all’altro nella condizione di genitori di un bimbo che fin dal primo momento ha fatto di tutto per essere parte di noi e sente che noi siamo, come dice spesso, con una punta d’orgoglio, “i suoi genitori”. E oggi? Dobbiamo sforzarci di ricordare che non è stato sempre con noi, che ha imparato una lingua che non era la sua, che ama una famiglia che non era la sua, e ci riteniamo straordinariamente fortunati ad averlo incontrato. Credo che sia stato un bene forzare quell’inerzia che, purtroppo, non tutti sentono di forzare. Ad esempio, per fare riferimento alla realtà vicina a noi, la percentuale di ado-zioni a Squinzano è bassissima rispetto alle nascite. Ma penso che l’amore che possiamo donare è tanto. Non riserviamolo solo a noi stessi.

- tra parentesi minorenni

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LO SCAFFALE DEL MESE 9Anno I - N. 4 - Giugno 2012

Punto Vendita e Frantoio:via per Torchiarolo, km. 1 - Squinzano (LE)

Tel/Fax +39 0832 787541 - [email protected]

Francesco Guerrieri è nato a Squinzano (LE) nel 1953. Si è laureato in Medicina e Chirur-

gia presso l’Università degli Studi di Milano, specializzandosi in Psichia-tria. Attualmente esercita, a Milano, la professione di medico-psichiatra presso alcuni istituti del Ministero della Giustizia. Nell’ul- t i m o libro di Francesco Guerrieri le vicende narrate sono am-bientate in un istitu-to detentivo irreale ed indefinito, senza precisi riferimen-ti geografici, ben conosciuto solo alla disincanta-ta, maliarda e veggente poiana che ne tesse impietosa le trame. Storie di vite recluse e di ricerca disperata di un aiuto scandiscono le ore del-la giornata del protagonista, medico psichiatra profondamente attratto dall’animo umano, il quale ogni gior-no compie un viaggio in luoghi pieni di sofferenza e solitudine, freddi e so-spesi. L’autore in quest’opera cerca di smitizzare la disperazione e la perdita funesta della libertà, gratificando la promettente spinta del vivere nel ro-vinoso crocevia delle sospensioni del tempo, inconsolabile e straordinario.

SBARRE e losanghe di luce

Con questa opera l’Autore ha affron-tato il tema complesso del finanzia-mento delle opere pubbliche non

solo attraverso l’esame di istituti già cri-stallizzati quali ad es. il project financing (istituto giuridico, peraltro, rivisitato per effetto del D.L. n. 1/2012), ma soprattutto attraverso l’esame delle nuove figure giuri-diche rappresentate dal contratto d i disponibilità, dal project bond, dalle obbligazioni di scopo ga-rantite, dall’imposta di scopo. Nel volume, pertanto, le dispo-sizioni del D.L. n. 1/2012 sono state esaminate tenendo con-to dei profili teorici e pratici che le stesse comportano in capo alle amministrazio-ni pubbliche e, segnata-mente, per gli Enti Locali (maggiori fruitori degli strumen-ti di partenariato pubblico-privato).

L’obiettivo del volume e’ mettere a di-sposizione di chi opera gli strumenti ido-nei a supportare una gestione efficace ed efficiente dei lavori pubblici, in un conte-sto storico caratterizzato da una riduzione delle risorse finanziarie per gli Enti Locali, attraverso lo sfruttamento delle opportu-nità offerte dai nuovi strumenti finanziari che vedono nei capitali privati una risorsa essenziale per far ripartire l’economia at-traverso la realizzazione di piccole e medie opere in grado di mantenere viva l’attività delle imprese.

IL CONTRATTO DI DISPONIBILITÀ

“Con Fausto si viaggia nella storia, nei complessi e astrusi pen-sieri della filosofia umana, nell’universo delle emozioni che poi ramifica nella volta celeste per estendersi oltre i confini

ultimi degli spazi siderali. Con Fausto si esce fuori la porta di casa dal chiarore fino al crepuscolo, si è al suo fianco, si intravedono attraverso i suoi occhi: dolore, gioia, rabbia, nostalgia. Emozioni che d i v o r a n o , corrodono la sua, la mia anima”.

Così Francesco Arena descrive la poesia dello squinzanese Fausto Giovanni Longo, che i lettori possono conoscere ed assaporare nelle pagine della sua raccolta d’esordio: “Anteprima” (Rupe Mute-vole Edizioni, Sopralerighe – acquistabile su re-teimprese.it/rupemutevoleedizioni, ibs.it, bol.it). In effetti, tra i versi dei componimenti di Longo ritroviamo quel che Arena ha visto e sentito: emozioni allo stato puro, trasmesse attraverso un primo assaggio, appunto un’Anteprima, di ciò che molto probabilmente lo stesso auto- re, si spera, vorrà comunicare in futuro. Nella raccolta, che po-tremmo definire una primizia, il poeta ha inserito tanto di sé, non solo nello stile asciutto, vivace e accattivante, ma anche nelle parole, capaci di dare il via a una vera e propria corsa dei sentimenti.

La poesia attrae, da sempre, una certa élite, ma quest’opera sem-plice, vera e “aperta” al lettore, vuole attirare con sincerità ed onestà un pubblico più ampio. E’ vero quel che dice Arena, in fondo i poeti sono esseri in via d’estinzione, e quindi anche Fausto Longo lo è. Chi scrive corre i rischi del mestiere, tra cui quello di esporsi, scoprirsi, cercare di capire e capirsi. Indubbiamente, occorre avere coraggio. E il coraggio, lo sappiamo benissimo, oggi è merce rara. Anch’essa in via d’estinzione. Sì, proprio come i poeti che, scrive Longo, “vivono in so-gno, in perpetuo sogno, hanno un fanciullo dentro, non lo ammazzano”.

E Squinzano? Ha certamente un ruolo importante all’interno dell’opera, è un luogo fonte di ispirazione, che “dolcemente torna a sorridere a un poeta che si siede ai margini della città, a scrutare i pen-sieri di momenti migliori, a giocare in silenzio con gli amori”.

ANTEPRIMA

Ci fosse stata un pò di pioggia for-se ci sarebbe stata meno cenere. Voltare pagina sarebbe stato più

difficile, ma ci sarebbe stata meno cenere. La pioggia bagnando le pagine ne rende più difficile l’apertura. Le pagine bagnate si incollano l’una all’altra,come i primi baci, e staccarle è difficile,serve molta delicatezza,proprio come staccare i primi baci. La cenere è invece si disperde, senza che ci sia bisogno di vento,e nemmeno brezza.

Sminuzzata, annerita, svanisce senza tracce o storia, regina della fine, capitolo insignificante e finale di tutto e niente.

QUADERNI BRUCIATI/ PRESTO IN LIBRERIA /

Lo dice anche il destino, lo dice l’uomo. E glielo suggerisce Dio. Qualsiasi Dio, anche quello distratto di un maggio. Lo ricorda bene l’uomo. Quello stesso uomo capace di incenerire ed incenerirsi. Ma la cenere non tiene conto dei sogni.

Con essa bruciano le parole scritte,i temi d’italiano, le formule matematiche o anche i disegni degli oggetti, degli animali o di qualsiasi cosa. Ma non i sogni. I sogni tratteggiati, disegnati, anche solo abboz-zati oppure colorati, magari con il nor-mografo delle emozioni, non diventano mai cenere dei quaderni su cui sono sta-ti posati. Quei sogni, e forse tutti i sogni appena nati già volano. E non c’è bisogno di disegnarne le ali. Hanno ali proprie. E gli uomini,mi hanno raccontato sogna-

no tutti. O forse, non proprio tutti. Per-chè ci sono quelli, e me ne sono accorta oggi, incapaci di sognare. E allora diven-tano cacciatori. Quegli uomini diventano cacciatori di sogni. Armati dell’infedele tradimento della vita, delle tagliole per la bellezza, delle frecce capaci di trafiggere anche le nuvole,cercano di ucciderli. E non ci riescono mai. Sono bravi ad azzan-nare la vita, mordendone il cuore, ma coi sogni non ci riescono.

Non bastano le loro armi rivestite di miseria per uccidere un sogno. Sono nascosti,protetti, immacolati sui miei quaderni bruciati,tra la cenere delle loro pagine, negli spazi di ogni rigo, tra i con-fini dei quadretti, sotto l’inchiostro della penna o anche nei colori delle matite.

In un giorno dello stesso sole, sem-pre lo stesso, e tra le pieghe di quel vento compagno di tutta la gente della mia terra, qualcuno ha scelto per me di farli volare.

Anche parlare, e li hanno ascoltati bene. Ora non mi resta che farmi prendere per mano dai miei sogni. E andar via da que-sta vita cosi come si va via da una festa per tornare a casa prima che sia troppo tardi, prima che papà e mamma ti rimbrottino che sei andata oltre l’orario. Da una festa in cui hanno spento le luci, e qualcuno ha messo la maschera mentre tutti l’hanno tolta. Adesso devo andare. Ma qualcuno raccolga i miei quaderni bruciati.

aUtoRe: alessandRo QUaRta aUtoRe: FRancesco GUeRRieRi

alFRedo caPone

aUtoRe: FaUsto lonGo

Un brano del nuovo libro in uscita

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SPORT 1010Anno I - N. 4 - Giugno 2012

La cucina tradizionale salentina, miniera di impagabili profumi e saporiSTREGATI DALLE DIETE, TRAVOLTI DA PIATTI E FORNELLI!

È il Presidente Riccardo Pennetta che fa un bilancio di tutte le attività svolte dai ragazzi della Scuola Calcio per la stagione sportiva

2011-2012. “Siamo giunti ormai alla fine di tutti i vari campionati e manifestazioni svolte dai nostri ragazzi e devo dire con sincerità che sono veramente soddisfatto per tutto quello che è stato fatto sia dai miei collaboratori, poi da tutti i ragazzi, dai genitori e dagli sponsor che ci hanno dato una mano e spero continuino a farlo. Mi fa piacere evidenziare, (senza nulla togliere agli altri ragazzi) la manifestazione che ha visto impegnati a Sorrento i ragazzi delle catego-rie “Esordienti”e“piccoli amici che hanno chiuso il torneo rispettivamente primi e secondi con premia-zione di singoli calciatori che si sono distinti nei vari ruoli. Quest’anno poi è per noi un’annata partico-lare, il decimo anno della fondazione della nostra scuola calcio e per l’occasione abbiamo organizzato per tutti una festa all’altezza di tale evento. Il mio pensiero poi non può che proiettarsi al futuro, che spero possa essere per noi sempre ricco di soddisfazioni.” G.B.R.

MEMORY N.TOMASI: BILANCIO DI UNA STAGIONE

E’ più di una Babele. L’universo massmediatico, specie tv e web, è una vera maionese

impazzita, da quando, con l’anticipo del caldo (si era appena a fine aprile), si è aperto prematuramente il sipario sulla stagione balneare di questo 2012. Da allora nei palinsesti ha messo permanentemente le tende la falange dell’ enogastronomia, declinata in tutte le salse e su due fronti tanto agguerriti quanto antitetici. Da una parte quello rigorosamente dietetico e “similanoressico”, sostenuto da vademecum per regimi alimentari iperproteici, ipocalorici, dissociati, a punti e quant’altro offre il mercato, compreso ovviamente il famigerato sondino nasogastrico, al cui confronto uno strumento di tortura sadomasochistica fa il solletico. Dall’altra, quello spudoratamente ipercalorico e velatamente bulimico, gestito da assi dei fornelli, che, con le loro magiche prelibatezze, riescono a disarmare e a fare arrendere anche i più ostinati fautori della guerra santa contro lipidi, trigliceridi e colesterolo. In mezzo, tra chili da

CAMPI SALENTINAI LEONI DEL SALENTO ALLA CONQUISTA DELLA B

Gianluca Tarantino

Angelo Cappello

I “Leoni del Salento”, squadra di rugby di Campi Salentina di Fa-brizio Romano Camilli e del Pre-

sidente onorario Pio Grasso, nella stagione 2011-2012 disputando un eccellente campionato di serie C si sono classificati al secondo posto conquistando il diritto di giocare i play-off per la promozione in serie B. Dopo aver vinto contro le “Tigri Bari” sia nella partita d’andata fuori casa (20\21) che in quella di ritorno

in casa (20\17), sono stati eliminati dalle “Aquile del Tirreno Milazzo”, perdendo entrambi gli incontri (l’an-data fuori casa per 31/13, il ritorno a Campi per 10/27). Si è così interrotta al secondo turno dei play-off la me-ravigliosa avventura dei ragazzi del Campi rugby, ai quali va un ringra-ziamento per aver onorato il nome del nostro paese.

Forza Leoni del Salento tornate a ruggire e riprovateci ancora nel pros-simo campionato!

STAR BENE A TAVOLA

perdere e chili da acquistare, noi poveri cristi, sempre più frastornati e dibattuti su quale campana ascoltare: se inseguire il sogno di saper stare dietro a fantastiche ricette, imparando ad impiattarle maniacalmente quanto o meglio di uno chef; oppure cercare di sfoggiare un invidiabile ventre piatto, ed un vitino d’ape da far sfilare tra gli ombrelloni in spiaggia. Cosa fare? Come uscirne? Per fortuna, a liberarci da questa sorta di incudine e martello, ancora una volta ci soccorre la saggezza dei nostri antichi antenati, per i quali la prima regola d’oro da osservare a tavola era la frugalità. Una filosofia gastronomica, questa, impostata semplicemente sulla aspirazione ad una moderazione alimentare. Nulla di strano o di difficile, quindi. In fondo si tratta solo di un ritorno alle origini, della riscoperta, cioè, della cucina tradizionale salentina, così ricca di fantasia quanto povera di ingredienti. Una vera miniera inesauribile di profumi e sapori, in cui tutto si utilizza e nulla si spreca. Ed allora, una frisella d’orzo o grano, pomodori, olio e peperoncino non

è forse una sana ghiottoneria? Un piatto di fagioli e “rape nfucate” non è un salutare “delirio”? La parmigiana di melanzane, o un pezzo di focaccia farcita con tutto quel bendidio nostrano, non sono leccornie invidiabili? Oltretutto, queste sono solo alcune delle molteplici tessere che compongono l’ampio mosaico della tanto decantata dieta mediterranea, musa ispiratrice di mille antichi e saggi proverbi, ancora vivi nell’immaginario collettivo, tra cui, a mo’ d’esempio: “spine alli musci, osse alli cani e llecumi alli cristiani”; oppure: “l’uegghiu te ulìa, lu male porta via”; infine: “ci mangi pane e prummitori, nu bbai alli tottori”. Ogni commento e traduzione in lingua sono superflui, perché la forza di certi “dogmi” va accettata così com’è, pena il vile tradimento di una fede ancestrale!

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andrea antolonI 06/06/2012

Per i tuoi splendidi 16 anni … tanti auguri amore della mamma.

ClarIssa romano

17/06/2012

Auguri per il vostro 5°anniversariodi matrimonio dal vostro piccolo Carlo e da Annarosa

stefanIa e antonIo Perrotta14/06/2012

anna luCIa 28 GIuGno 2012

Cara GIulIa

tantI auGurI

Per la tua CresIma

Il 29 maGGIo 2012

è nato lorenzo maCI

Ti auguriamo che la gioia di questo giorno così speciale

ti accompagni sempre...con infinito affetto

dai nonni e zia Teresa.

Celeste sChIavone 03/06/2012

PrIma ComunIone

Sorpresa!Buon compleanno da chi ti ama ogni giorno di più. Daniela.

Ti vogliamo bene.

Gianluca e Anna Lucia.

Nonna GHI e nonno GI tantissimi auguri dal vostro nipotino Carlo.

CarmelIna e GIno Bello 23/06/2012

Ad attenderlo mamma Marilena

e papà Carlo.

Benvenuto piccolo la vita ti aspetta

Tanti Auguri per i tuoi 30

anni dal tuo Bibbo, dalla tua

famiglia, dalle Changine e da

tutti i tuoi amici e parenti!

annarIta e massImIlIano CaPPello

11/06/2012.

Auguri per il vostro 18° anniversario

di matrimonio da Sonia e Maurizio.

sIlvIa d’orIa 15/06/2012

Questa è la tua volta! Auguri di cuore

da chi ti vuole bene! Stefano, Raffa e Roby

Amore e serenità regnino sempre nei vostri cuori.

Auguri per il vostro 10° anniversario di matrimonio

dal vostro piccolo grande nipotino Nicolò

sonIa e maurIzIo tornese 12/06/2012

dagli amici

Giuseppe Marco e Miuri

tantI auGurI

a PaPà Paolo e mamma marIa rIta

Per la nasCIta della sPlendIda alICe...

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estateB E N V E N U T A

2012

Festa

INCONTRO CON I LETTORI Musica – Arte – Moda – Immagini - Degustazioni

1° Luglioore 20.30 Monastero di Sant’EliaProv.le Squinzano Campi Sal.

IN COLLABORAZIONE CON:INGRESSO GRATUITO

- Circolo Pro Feste San Nicola - Pro Loco Squinzano - Pro Loco Casalabate - Pro Loco Casalabate- Marina di Squinzano - Medex - Centro Radio CB - Sound Square - Il Sogno di Geppetto - Perla Hotel - Masseria Provenzani

CON IL PATROCINIO

CINEMA MASSIMOS. Pietro V.

BAZAR DELL’ARTE Squinzano

ANTICO FORNO TURCO

Squinzano

PASTICCERIA CHERI

Campi Sal.

TAURINO DONATOSquinzano

TUTTI FRUTTI

Squinzano

CANTINE DE VENTURA

Squinzano

BOUTIQUE DELLA SPOSA

S. Pietro V.

ANGELO BOTTAZZO PIETRA LECCESE

Squinzano

L’OASI DEL FORMAGGIO

Squinzano

ORIGINAL MARINESSquinzano

FOTO ENZO PEZZUTOSquinzano

SOUND SQUARE

Squinzano

Città di Squinzano

Città di Trepuzzi

Città diCampi Salentina

Presidenza del Consiglio

Regione PugliaProvincia di Lecce Unione dei Comuni

del Nord Salento

MEMORY N. TOMMASI

Squinzano