031 NDW - Accanto

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31 I singoli momenti della tua vita sono ciò che hai usato per creare la tua esperienza del Sé. NON è emozionante? Quanto è simile l'esperienza di Elizabeth a quello che effettivamente succede dopo la morte? È quello che le è accaduto mentre si muoveva sempre più in profondità all'interno del passaggio tra la vita fisica e il regno spirituale. Come ho detto all'inizio di questa conversazione, l'esperienza è diversa per ognuno sotto molti punti di vista, e ci sono dei punti in comune a tutti i casi. La retrospettiva della vita» è uno di questi. Ma quella retrospettiva della vita sembra dolorosa. Voglio dire, alcuni dei momenti della mia vita potrebbero essere spiacevoli, sia a causa di qualcosa che ho sperimentato, sia a causa di qualcosa che, adesso, mi rendo conto di aver fatto a qualcun altro.

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Spiritualità

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I singoli momenti della tua vita sono ci che hai usato per creare la tua esperienza del S.NON emozionante? Quanto simile l'esperienza di Elizabeth a quello che effettivamente succede dopo la morte?

quello che le accaduto mentre si muoveva sempre pi in profondit all'interno del passaggio tra la vita fisica e il regno spirituale. Come ho detto all'inizio di questa conversazione, l'esperienza diversa per ognuno sotto molti punti di vista, e ci sono dei punti in comune a tutti i casi. La retrospettiva della vita uno di questi.

Ma quella retrospettiva della vita sembra dolorosa. Voglio dire, alcuni dei momenti della mia vita potrebbero essere spiacevoli, sia a causa di qualcosa che ho sperimentato, sia a causa di qualcosa che, adesso, mi rendo conto di aver fatto a qualcun altro.

Non esiste nessun dolore o disagio.

Oh, giusto. L'avevo dimenticato.

Ricorda che, nel secondo stadio della morte, hai eliminato la tua sensazione di identit personale con la tua mente, e con le convinzioni che hai su te stesso. Nel terzo stadio, ti sei fuso con lEssenza.

E nel Momento di Fusione ho abbandonato la mia ultima sensazione di identit personale con il singolo aspetto dell'essere che chiamavo io. Mi sono separato dall'io, vedendo l'io chiaramente, ma non identificandomi a un livello emozionale con l'essere che vedevo.

Bene. Hai capito.

Ora, per tornare alla nostra metafora, ti trovi nel terzo stadio della morte, sei passato attraverso il Momento di Fusione e, adesso che sperimenti nella sua pienezza il

Nucleo del Tuo. Essere, vedi tutto ci che c' nella galleria d'arte, tutte le esperienze della tua vita, e puoi osservarle oggettivamente come se stessi sfogliando un libro illustrato, o stessi guardando un film o studiando una grande opera d'arte. La studi in ogni particolare, finch non senti di averla capita. Poi passi all'immagine successiva, il momento successivo, il dipinto successivo.

In questo modo, ti muovi attraverso e attorno a tutta la galleria; ti assicuri di aver visto l'intera collezione. Ogni momento importante per te, perch ti rendi conto, mentre esamini i singoli momenti della tua vita, che essi sono ci che hai utilizzato per creare la tua esperienza del S, e presto deciderai come desideri ricreare il tuo S dal principio.

Okay, aspetta un attimo. Sono confuso su un punto. So che tutta una metafora e non veramente com' ... ...descrivere com' senza usare una metafora renderebbe virtualmente impossibile la tua comprensione.

Capisco. Ma, anche sapendo che questa una metafora, devo criticarla un po'. C' una cosa che non mi chiara. Pensavo di aver riguadagnato la mia identit quando emergevo dall'Essenza, quando il mio incontro con Dio fosse terminato. Altrimenti, come saprei chi sono?

Lo sai.

E allora com' che posso attraversare questa retrospettiva della vita e non sentire niente? Ho fatto delle cose piuttosto orribili, mi dispiace dirlo. Anche delle cose belle. Com' che, se ho riguadagnato l'identit che avevo perso nei primi stadi della morte, non provo nessuna sensazione di tristezza, felicit o sofferenza, al riguardo?

Quando il tuo incontro con Dio si conclude, tu riacquisti la tua consapevolezza dell'identit limitata che avevi nell'ultima vita, vero, ma non ritorni in quella identit. Anzi, sperimenti il tuo S in maniera pi ampia, molto pi illimitata.

Lasciami vedere se riesco a fare un'analogia per conto mio, giusto per capire se mi veramente chiaro.

Forza.

Ho trascorso molti anni in teatro, lavorando sia in teatri di dilettanti, sia di professionisti. cos che mi sono ritrovato all'improvviso a pensare a ci che mi stavi dicendo...

Sarebbe come se io uscissi di scena dopo aver interpretato un ruolo in cui avevo capacit o abilit molto limitate, orni togliessi il costume, mi rimettessi i miei vestiti, uscissi dal teatro ed entrassi nel mondo come un essere assolutamente capace e potente.

Fuori dal teatro c' una pensilina con uno schermo con luci intermittenti e foto di me in molte delle scene chiave dello spettacolo. Mi vedo in queste foto, mentre storco la bocca, o sorrido, o piango o grido con rabbia tremenda, ma ovviamente non ho nessuna reazione interna o emotiva. So di non essere io (perch io sono l a guardare quelle foto) ma quando ero dentro, sul palcoscenico, la sofferenza, il dolore e la gioia che inscenavo non sembravano reali solo al pubblico... sembravano reali anche a me. Che attore eccellente sono!

Guardando le foto, adesso, capisco come avrei potuto recitare alcune scene ancora meglio o cambiarne completamente altre. E allora decido di farlo nella rappresentazione successiva. Poi vado a casa. Prima fermata: la biblioteca. Voglio saperne di pi su questo personaggio che sto interpretando!

Bravo! un'ottima analogia! molto simile a quello che tu sperimenti mentre ti muovi attraverso il Nucleo del Tuo Essere rivedendo la galleria d'arte dei momenti della tua vita. E quando lasci il Nucleo del Tuo Essere, lo FAI nel senso di andare in biblioteca per trovare maggiori informazioni sul tuo personaggio.

Ma, dimmelo di nuovo, perch dovrei preoccuparmi?

Perch mai lasciare il Nucleo? Anche dopo tutta questa spiegazione, "una parte di me continua a domandarsi, perch lascio, perch mai dovrei lasciare l'Essenza? Perch non rimanere immerso per sempre? Non sarebbe quello il paradiso?

nella natura della Vita esprimere se stessa. La Vita fa questo. Non pu non farlo, o non lo sarebbe. Adesso sostituisci il termine vita nella frase precedente. Osserva che vita pu essere chiamata anche Dio, Quello Che , l'Essenza, l'Energia, o in qualunque altro modo tu decidi di chiamarla. Non importa che termine usi, stai sempre parlando della vita.

Nel processo di espressione del s, la Vita esprime Se stessa piuttosto letteralmente. Ossia, spinge Se stessa fuori DA Se stessa, dando vita a Se stessa come un aspetto DI Se stessa, che potrebbe Conoscere Se stessa nella sua Esperienza Personale.

Che mazzata. dura da assimilare.

Prenditela con calma. Tranquillo. Considera tutto, pensiero dopo pensiero, concetto dopo concetto:

1 Nel processo dell'espressione del S, la Vita esprime piuttosto letteralmente Se stessa.

2 Esprimere significa spingere fuori. La Vita spinge Se stessa fuori DA Se stessa.

3 In un certo senso, d vita A Se stessa in quanto aspetto DI Se stessa.

4 Lo fa in modo da poter Conoscere Se stessa' nella Sua Personale Esperienza.

questo che significa nascere di nuovo.

Significa proprio quello.

E io nasco di nuovo e mi allontano dal Nucleo in modo che stando alle Tue parole, adesso: possa Conoscere meglio quello che ho incontrato di reale nel Nucleo, per mezzo della prospettiva della distanza.

Bene, hai capito perfettamente. Il processo della morte e della nascita riguarda tutto ci. Ti muovi continuamente verso e dal Nucleo del Tuo Essere, in cui puoi Conoscere e Sperimentare la vera natura di Chi Sei. Usi la distanza per Sapere e Sperimentare la Totalit come espressione separata o singola di Se stessa. Perch quando la Totalit la Totalit, essa sperimenta solo la Totalit, e nessuna delle parti che la costituiscono.

E che cosa succede se non posso essere un po' meglio di quanto sono stato? Che cosa succede se ho sperimentato la perfezione totale nella vita che ho appena vissuto? Il ciclo finir?

No. Semplicemente ridefinirai la perfezione.

Alzer il livello.

S.

In modo che il gioco possa andare avanti. In modo che il processo possa continuare.

S. desiderio e natura della Vita creare pi Vita, e crearla con pi abbondanza.

Tutto cresce, e non esiste una cosa come la fine dell'evoluzione. Ricordalo sempre, perch ...

IL QUINDICESIMO RICORDO Non esiste una cosa come la fine dell'evoluzione. Ti ho gi descritto il ciclo della vita eterna. Poich cerchi di ricreare te stesso dal principio, come fanno tutte, le cose della Vita, andrai nel regno spirituale in cui saprai e capirai maggiormente Chi Sei e chi scegli di essere, poi tornerai al Nucleo del Tuo Essere e di nuovo nel mondo fisico, percorrendo lo stesso Tunnel del Tempo in modo diverso, o percorrendo un Tunnel completamente nuovo, per poter Conoscere nella tua Esperienza come probabilmente sar chi hai scelto di essere.

Ma come far a sapere chi voglio essere? Non capisco. Quando lo scelgo?

Lo sceglierai quando risponderai alla Domanda Sacra.

Ah, finalmente.