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ANDIS, Napoli: 31 gennaio 2015
Damiano Previtali
Una PREMESSA necessaria: LBS
1. gli ORIENTAMENTI generali del SNV
3. la SEQUENZA del procedimento
2. la LOGICA interna
4. i primi PASSAGGI da presidiare (il RAV)
5. alcune ATTENZIONI

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LA VERA AUTONOMIA:
VALUTAZIONE
TRASPARENZA
APERTURA
BUROCRAZIA ZERO
PREMESSA
TALIS: focus Italia 2014L’autonomia della scuola

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AUTONOMIA ITALIA
Stabilire la retribuzione ele successive classi stipendiali dei docenti
8%
Determinare gli aumenti di stipendio dei docenti 8%
Talis 2013 - Teaching and Learning International Survey - Focus Italia 2014Tabella 2-8
100 50 0 50 100
NorvegiaEstonia
SlovacchiaBulgaria
UngheriaPolonia
DanimarcaSlovenia
IslandaLituania
Belgio (FL)Media TALIS
AustraliaIrlanda
PortogalloMessico
BrasileTurchia
MaltaCorea
SpagnaAustria
ItaliaMalesia
Fattori di autonomia scolastica (2007-08)Determinare aumenti salariali Stabilire il salario iniziale Scegliere i docenti da assumere Licenziare i docenti
Fonte: OECD. TALIS, Tabella 2.7.
% %

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La Buona scuola:
“non c’è vera autonomia senza responsabilitàe non c’è responsabilità senza valutazione”
Dopo quindici anni si completa il disegno tracciatodal regolamento sull’autonomia scolastica
(DPR 275/1999)
1998Raccomandazioni al Ministroespresse da un gruppo di esperti internazionali designati dall'OCSE
(“OCSE: Esami delle politiche nazionali dell'istruzione: Italia”Armando 1998 )
Raccomandazione 1: sia istituito un sistema di valutazione … che incentri lasua attività sulla definizione di parametri di valutazione …
Raccomandazione 2: il Governo consideri l'opportunità di istituire un enteindipendente …
Raccomandazione 3: il Governo riesamini il ruolo dell'ispettorato …
Raccomandazione 4: la creazione di un sistema di testing per valutare glialunni in determinati momenti del corso di studi o in determinate classi …
Raccomandazione 5: i risultati di questa valutazione vengano messi adisposizione dei genitori e della comunità …

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Regolamento per l’autonomia scolasticaDPR 8 marzo 1999 n. 275
Art. 10 c. 1:"Per la verifica del raggiungimento degli obiettivi di
apprendimento e degli standard di qualità del servizio ilMinistero della Pubblica Istruzione fissa metodi escadenze per rilevazioni periodiche. Fino all’istituzione diun apposito organismo autonomo le verifiche sonoeffettuate dal Centro europeo dell’educazione, riformato anorma dell’art. 21, comma 10 della legge 15 marzo1997, n. 59".
DPR 28 marzo 2013 n. 80(G.U. n. 155 del 4 luglio 2013)
IL REGOLAMENTO SUL SISTEMANAZIONALE
DI VALUTAZIONEIN MATERIA DI
ISTRUZIONE E FORMAZIONE

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DM del 18/09/2014 n. 11“Priorità strategiche del Sistema Nazionale di
Valutazione per gli anni scolastici 2014/15,2015/16 e 2016/17”
CM del 21/10/2014 n. 47“Avvio del sistema nazionale di valutazione delsistema educativo di istruzione e formazione.Trasmissione della Direttiva del 18/09/2014 n. 11”
1. ORIENTAMENTITutto il sistema di valutazione intende essere:
leggero (di facile utilizzo e consultazione)
comparabile (con dati e strumenti comuni di riferimento)
duttile (attento ai diversi contesti e ai punti di partenza)
integrabile (con informazioni che possano essereintegrate dalla scuola e/o da altri sistemi)
dinamico (attento allo sviluppo e al miglioramento cheavviene nel tempo)
Il sistema non intende essere (ma è) imperfetto

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2. LA SEQUENZA
DPR 28 marzo 2013 n. 80ART. 6
(Procedimento di valutazione)
Ai fini dell’articolo 2 (miglioramento) il procedimento di valutazionedelle istituzioni scolastiche si sviluppa, in modo da valorizzare il ruolodelle scuole nel processo di autovalutazione, sulla base dei protocolli divalutazione e delle scadenze temporali … nelle seguenti fasi:
a) autovalutazione delle istituzioni scolastiche
b) valutazione esterna
c) azioni di miglioramento
d) rendicontazione sociale delle istituzioni scolastiche
Autovalutazione VS Valutazione esterna
Valutazione esterna e Autovalutazione
Autovalutazione e Valutazione esterna
Accountability VS Rendicontazione sociale

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FASI ATTORI A.S. 2014/2015 A.S.2015/2016 A.S. 2016/2017
AUTOVALUTAZIONE TUTTE LE SCUOLE
VALUTAZIONE ESTERNA CIRCA 800 SCUOLE(ogni anno)
AZIONI DIMIGLIORAMENTO
TUTTE LE SCUOLE
RENDICONTAZIONESOCIALE
TUTTE LE SCUOLE
DATI• COMPARAZIONE/MODELLI COMUNI
I dati sono numeri discreti, fotografano un fatto o unevento, vengono ricavati dall’osservazione diretta o damisurazioni e non hanno significato per se stessi.I dati iniziano ad essere interessanti quando hannopossibilità di comparazioni e di modelli comuni di riferimento
3. LA LOGICA

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DATI• COMPARAZIONE/MODELLI COMUNI
INFORMAZIONI
• CONTESTO/AUTOVALUTAZIONE
I dati divengono informazioni quando vengono collocati in uncontesto. Le informazioni si originano dai dati attraverso lacontestualizzazione , la categorizzazione, l’elaborazione, lacorrezione e la sintesi, tipica dei processi di autovalutazione.
DATI• COMPARAZIONE/MODELLI COMUNI
INFORMAZIONI
• CONTESTO/AUTOVALUTAZIONE
CONOSCENZE
• TRASFORMAZIONE/MIGLIORAMENTO
La conoscenza dei dati e delle informazioni avvieneattraverso il confronto, la comunicazioni fra le persone in unaorganizzazione orientata alla trasformazione e almiglioramento

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ATTENZIONE AL MIGLIORAMENTO
Ecco perché abbiamo bisognodel rapporto di autovalutazione delle scuole
Art. 6: procedimento di valutazione
a. Autovalutazione delle istituzioni scolastiche (R.A.)b. Valutazione esternac. Azioni di miglioramentod. Rendicontazione sociale
1. analisi e verifica del proprio servizio sulla base dei dati residisponibili dal sistema informativo del Ministero, dellerilevazioni sugli apprendimenti e delle elaborazioni sul valoreaggiunto restituite dall'Invalsi, oltre a ulteriori elementisignificativi integrati dalla stessa scuola;
2. elaborazione di un rapporto di autovalutazione in formatoelettronico, secondo un quadro di riferimento predispostodall’Invalsi, e formulazione di un piano di miglioramento;
4. I PASSAGGI (prossimi)

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Art. 6: procedimento di valutazione
a. Autovalutazione delle istituzioni scolastiche (R.A.)b. Valutazione esternac. Azioni di miglioramentod. Rendicontazione sociale
Comma 4
Le azioni … sono dirette anche a evidenziare le aree dimiglioramento organizzativo e gestionale delle istituzioniscolastiche riconducibili al dirigente scolastico, ai finidella valutazione dei risultati della sua azionedirigenziale …
Le prossime tappe
AZIONI SOGGETTI TEMPI
QUESTIONARIO SCUOLAMIUR
GENNAIO 2015
INSERIMENTO DATI TUTTE LE SCUOLE FEBBRAIO 2015
RESTITUZIONE DATI CONBENCHMARK IN PIATTAFORMA
INVALSI/MIURFINE MARZO 2015
DEFINIZIONE RAVTUTTE LE SCUOLE
MARZO/LUGLIO 2015
PUBBLICAZIONE RAV TUTTE LE SCUOLE LUGLIO 2015

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LA PIATTAFORMA UNITARIA
Anagrafe studenti(scuola)
Rilevazioni integrative
Fascicolo docenti
Bilanci dellescuole
RAV• Rapporto esteso• Rapporto sintetico
ISTAT
ALTREFONTI
CONTESTO – ESITI –PROCESSI
• Dati MIUR• Dati INVALSI – prove• Dati INVALSI – questionari• Dati ISTAT• Altri dati
SCUOLA INCHIARO
PROVE SIRDOLI
Flussi informativiMIUR
ALTRI DATI(ad es. consiglio
orientativo)
INVALSI

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SIDI- Sistema Informativo MIUR
2 February 201525
RIEPILOGO
DETTAGLIO
RIEPILOGO
DETTAGLIO
RIEPILOGO
DETTAGLIO
ARCHITETTURA DEI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVIPROCESSI CHE CARATTERIZZANO IL MODELLO
RIEPILOGO
DETTAGLIO
RIEPILOGO
DETTAGLIO
Processi
B2.Esami
B3.Rilevazioni delle
Scuole
B1.Anagrafe NazionaleAlunni e curriculum
D2.Gestione personale
amministrativo
C1.Contabilità Generale
e Bilancio
E2.Assistenza on-line
D1.Gestione personale
comparto scuola
A1.Edilizia Scolastica
Mega-Processi
A8.Programmazioneassunzioni tempo
indeterminato
A2.Anagrafe Scuole
Statali e non Statali
A3.Iscrizioni
A4.Determinazione
organico di diritto
A5.Mobilità in organico
di diritto
A10.Assuznioni tempo
indeterminato
A9.Graduatorie e
Concorsi
C2.Contabilità Speciale
C3.Bilancio scuole
C4.Gestione
retribuzione e fiscale
E3.Interrogazioniparlamentari
C5.Altre procedure
amministrative econtabili
D3.Gestione Dirigenti
Scolastici
B5.Altri procedimenti
scolastici
E1.Gestione utenze
SIDI
E4.Altre applicazioni
di supporto aiprocedimenti
B4.Servizi scuola-
famiglia
C6.Procedure di
Controllo Finanziario
B6.Servizi allostudente
C7.Fondi strutturali
europei
A7.Mobilità in organico
di fatto
A6.Consolidamento
Organico di Fatto
A11.Assuznioni tempo
determinato
A12.Assuznioni
supplenze breviA13.
Assistenti di lingua
B.Procedimentiscolastici
C.AmministrazioneFinanza eControllo
D.Personale
E.Altri processi asupporto deiprocedimenti
A.Programmazione egestioneanno scolastico
La nuova Scuola in chiaro 2.0

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La SCUOLA IN CHIARO
Area ALUNNI - Consistenze
Area ALUNNI - Consistenze
La SCUOLA IN CHIARO

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Area ALUNNI - Risultati
La SCUOLA IN CHIARO
Area ALUNNI - Risultati
La SCUOLA IN CHIARO

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Area ALUNNI - Università
La SCUOLA IN CHIARO
Area PERSONALE
La SCUOLA IN CHIARO

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Area PERSONALE
La SCUOLA IN CHIARO
Area FINANZA
La SCUOLA IN CHIARO

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Area FINANZA
La SCUOLA IN CHIARO
AUTOVALUTAZIONE
PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE
IL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE

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La struttura del RAV• Popolazione scolastica• Territorio e capitale sociale• Risorse economiche e materiali• Risorse professionali
Contesto erisorse
• Risultati scolastici• Risultati nelle prove standardizzate• Competenze chiave e di cittadinanza• Risultati a distanza
Esiti
• Pratiche educative e didattiche• Pratiche gestionali e organizzativeProcessi
Processo di autovalutazione
• Priorità e Traguardi• Obiettivi di processo
Individuazionedelle priorità
Contesto e risorse
Ambienteorganizzativo
Praticheeducative edidattiche
Esitiformati ededucativi
La cornice di riferimento

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• Popolazione scolasticaContesto e
risorse
NOME INDICATORE DESCRITTORE FONTE
Status socio economico eculturale delle famiglie deglistudenti
Livello medio dell'indiceESCS
INVALSIProve SNV
Studenti con famiglieeconomicamente svantaggiate
Percentuale di studenticon entrambi i genitoridisoccupati
INVALSIProve SNV
• Territorio e capitale socialeContesto e
risorse
NOME INDICATORE DESCRITTORE FONTE
Disoccupazione Tasso di disoccupazione ISTAT
Immigrazione Tasso di immigrazione ISTAT
Spesa per l'Istruzionedegli Enti locali(Provincia)
Impegni scuola primaria dei Comunidella Provincia
Ministero dell'Interno
Impegni scuola secondaria di I gradodei Comuni della Provincia
Ministero dell'Interno
Impegni assistenza refezione deiComuni della Provincia
Ministero dell'Interno
Spese competenza per l'istruzionesecondaria di II grado sugli Impegnigenerali della Provincia
Ministero dell'Interno
Rapporto Impegni/Pagamenti perl'istruzione secondaria di II grado dellaProvincia
Ministero dell'Interno

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• Risorse economiche e materiali
Contesto erisorse
NOME INDICATORE DESCRITTORE FONTE
Finanziamenti all’Istituzionescolastica
Finanziamenti assegnati dalloStato
MIUR
Finanziamenti dalle famiglie MIURFinanziamenti assegnati dallaProvincia
MIUR
Finanziamenti assegnati dallaRegione
MIUR
Finanziamenti da privati MIUR
Edilizia e rispetto delle normesulla sicurezza
CertificazioniINVALSI
Questionario scuolaSicurezza edifici e superamentobarriere architettoniche
INVALSIQuestionario scuola
• Risorse professionaliContesto e
risorse
NOME INDICATORE DESCRITTORE FONTE
Caratteristiche degliinsegnanti
Tipologia di contratto degli insegnanti MIURInsegnanti a tempo indeterminato perfasce di età
MIUR
Titoli in possesso degli insegnanti a tempoindeterminato
MIUR
Insegnanti a tempo indeterminato per annidi servizio nella scuola (stabilità)
MIURINVALSI
Questionario scuola
Caratteristiche delDirigente scolastico
Tipo di incarico del Dirigente scolasticoINVALSI
Questionario scuolaAnni di esperienza come Dirigentescolastico
INVALSIQuestionario scuola
Stabilità del Dirigente scolasticoINVALSI
Questionario scuola

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• Risultati scolasticiEsitiNome indicatore Descrittore Fonte
Esiti degli scrutini
Studenti ammessi alla classe successiva MIUR
Studenti diplomati per votazione conseguitaall’esame
MIUR
Trasferimenti eabbandoni
Studenti che hanno abbandonato gli studi incorso d’anno
MIUR
Studenti trasferiti - in entrata - in corso d’anno MIUR
Studenti trasferiti - in uscita - in corso d’anno MIUR
• Risultati nelle prove standardizzateEsitiNOME INDICATORE DESCRITTORE FONTE
Esiti degli studenti nelle provedi italiano e matematica
Punteggio della scuola in italiano ematematica
INVALSIProve SNV
Punteggio delle classi in italiano ematematica
INVALSIProve SNV
Punteggio delle sedi in italiano ematematica
INVALSIProve SNV
Differenze nel punteggio rispetto ascuole con contesto socio-economico eculturale simile (ESCS)
INVALSIProve SNV
Livelli di apprendimento deglistudenti
Alunni collocati nei diversi livelli initaliano e in matematica
INVALSIProve SNV
Variabilità dei risultati fra leclassi
Varianza interna alle classi e fra le classiINVALSI
Prove SNV

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• Competenze chiave di cittadinanzaEsitiNOME INDICATORE DESCRITTORE FONTE
Con la Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa acompetenze chiave per l'apprendimento permanente (Raccomandazione approvata dalParlamento europeo il 18.12.2006) “Competenze chiave per l’apprendimentopermanente – Un quadro di riferimento europeo” vengono individuate e definite ottocompetenze chiave:1. comunicazione nella madrelingua2. comunicazione nelle lingue straniere3. competenza matematica e competenze di base in scienze e
tecnologia4. competenza digitale5. imparare a imparare6. competenze sociali e civiche7. spirito di iniziativa e imprenditorialità8. consapevolezza e espressione culturale
Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza
La scuola valuta le competenze di cittadinanza degli studenti (es. ilrispetto delle regole, lo sviluppo del senso di legalità e di un’etica dellaresponsabilità, la collaborazione e lo spirito di gruppo)?
La scuola adotta criteri di valutazione comuni per l'assegnazione delvoto di comportamento?
La scuola valuta le competenze chiave degli studenti come l’autonomiadi iniziativa e la capacità di orientarsi?
In che modo la scuola valuta queste competenze (osservazione delcomportamento, individuazione di indicatori, questionari, ecc.) ?
Qual è il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto daglistudenti nel loro percorso scolastico?
Ci sono differenze tra classi, sezioni, plessi, indirizzi o ordini di scuola?

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Rubrica di valutazioneSituazione
della scuolaIl livello delle competenze chiave e di cittadinanzaraggiunto dagli studenti non è soddisfacente; nellamaggior parte delle classi le competenze sociali e civichesono scarsamente sviluppate (collaborazione tra pari,responsabilità e rispetto delle regole). La maggior partedegli studenti non raggiunge una adeguata autonomianell'organizzazione dello studio e nell'autoregolazionedell'apprendimento. La scuola non adotta modalitàcomuni per la valutazione delle competenze chiave e dicittadinanza degli studenti.
Molto critica
La scuola assicura l’acquisizione delle competenze chiave e di cittadinanzadegli studenti.
Il livello delle competenze chiave e di cittadinanzaraggiunto dagli studenti è accettabile; sono presentialcune situazioni (classi, plessi, ecc.) nelle quali lecompetenze sociali e civiche sono scarsamente sviluppate(collaborazione tra pari, responsabilità e rispetto delleregole). In generale gli studenti raggiungono unasufficiente autonomia nell'organizzazione dello studio enell'autoregolazione dell'apprendimento, ma alcunistudenti non raggiungono una adeguata autonomia. Lascuola adotta criteri comuni per la valutazione delcomportamento, ma non utilizza strumenti per valutare ilraggiungimento delle competenze chiave e di cittadinanzadegli studenti.
Con qualchecriticità

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Il livello delle competenze chiave e di cittadinanzaraggiunto dagli studenti è buono; le competenze sociali eciviche sono adeguatamente sviluppate (collaborazionetra pari, responsabilità e rispetto delle regole). Lamaggior parte degli studenti raggiunge una adeguataautonomia nell'organizzazione dello studio enell'autoregolazione dell'apprendimento. Non sonopresenti concentrazioni anomale di comportamentiproblematici in specifiche sezioni, plessi, indirizzi discuola. La scuola adotta criteri comuni per la valutazionedel comportamento e utilizza almeno uno strumento pervalutare il raggiungimento delle competenze chiave e dicittadinanza degli studenti.
Positiva
Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiuntodagli studenti è elevato; in tutte le classi le competenze sociali eciviche sono adeguatamente sviluppate (collaborazione tra pari,responsabilità e rispetto delle regole) e in alcune classiraggiungono un livello ottimale. La maggior parte degli studentiraggiunge una adeguata autonomia nell'organizzazione dellostudio e nell'autoregolazione dell'apprendimento e una parte diessi raggiunge livelli eccellenti. Non sono presenti concentrazionianomale di comportamenti problematici in specifiche sezioni,plessi, indirizzi di scuola. La scuola adotta criteri comuni per lavalutazione del comportamento e utilizza più strumenti pervalutare il raggiungimento delle competenze chiave e dicittadinanza degli studenti.
Eccellente
Motivazione del giudizio assegnato
(max 2000 caratteri spazi inclusi) …

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• Risultati a distanzaEsitiNOME INDICATORE DESCRITTORE FONTE
Prosecuzione negli studiuniversitari
Studenti diplomati che si sono immatricolatiall'Università
MIUR
Successo negli studiuniversitari
Crediti conseguiti dai diplomati nel I e II anno diuniversità
MIUR
Successo negli studisecondari di II grado
Consiglio orientativo per tipologia MIUR
Corrispondenza tra consiglio orientativo e sceltaeffettuata
MIUR
Promossi al I anno che hanno seguito il consiglioorientativo
MIUR
Promossi al I anno che non hanno seguito il consiglioorientativo
MIUR
Inserimenti nel mondo dellavoro
Numero inserimenti nel mondo del lavoro MIUR
Dati complessivi di scuola: matematica

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27
5340
42
44
46
48
50
52
54
56
58
60
412099990601 412099990603 412099990606 412099990608 Lazio Italia
Grafico 1b: Risultato complessivo della prova diMatematica - Classe I secondaria di I grado
+11,5
-1,8
Restituzione dei dati per distribuzione nei cinque livelli
1 3 4 52
Dal + BASSO…………………………………………al + ALTO

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• Pratiche educative e didatticheProcessi
Curricolo, progettazione e valutazioneNOME INDICATORE DESCRITTORE FONTE
CurricoloGrado di adeguatezza del curricolo
INVALSIQuestionario scuola
Aspetti del curricolo presentiINVALSI
Questionario scuola
Politiche scolastiche di Istituto Percezione delle politiche scolastiche secondo gli insegnantiINVALSI
Questionario insegnanti
NOME INDICATORE DESCRITTORE FONTE
Progettazione didatticaGrado di adeguatezza della progettazione didattica
INVALSIQuestionario insegnanti
Aspetti del curricolo sulla progettazione didattica presentiINVALSI
Questionario insegnanti
NOME INDICATORE DESCRITTORE FONTE
Presenza di prove strutturate per classiparallele
Prove strutturate in entrataINVALSI
Questionario scuola
Prove strutturate intermedieINVALSI
Questionario scuola
Prove strutturate finaliINVALSI
Questionario scuola
Rubrica di valutazioneSituazione
della scuolaLa scuola non ha elaborato un proprio curricolo, oppure si è limitata a riportare nelPOF i criteri presenti nei documenti ministeriali di riferimento senza rielaborarli.Non sono stati definiti profili di competenze che gli studenti dovrebbero acquisirenelle varie discipline. Le attività di ampliamento dell'offerta formativa non sonopresenti, oppure sono presenti ma non sono coerenti con il progetto formativo discuola e gli obiettivi e le abilità/competenze da raggiungere non sono definiti inmodo chiaro.Non sono definiti obiettivi di apprendimento comuni per classi parallele o perambiti disciplinari.Non sono utilizzati criteri di valutazione e strumenti di valutazione comuni, oppure icriteri di valutazione e gli strumenti di valutazione comuni sono utilizzati solo dapochi insegnanti o per poche discipline.
Molto critica
Criterio di qualità
La scuola propone un curricolo aderente alle esigenze del contesto, progettaattività didattiche coerenti con il curricolo, valuta gli studenti utilizzando criteri estrumenti condivisi.

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La scuola ha definito alcuni aspetti del proprio curricolo, rimandandoper gli altri aspetti a quanto previsto nei documenti ministeriali diriferimento. La definizione dei profili di competenza per le variediscipline e anni di corso è da sviluppare in modo più approfondito.Le attività di ampliamento dell'offerta formativa sono per lo piùcoerenti con il progetto formativo di scuola. La definizione degliobiettivi e delle abilità/competenze da raggiungere deve esseremigliorata.Ci sono referenti per la progettazione didattica e/o la valutazionedegli studenti e dipartimenti disciplinari, anche se il personaleinterno è coinvolto in misura limitata. La progettazione didatticaperiodica viene condivisa da un numero limitato di docenti.I docenti fanno riferimento a criteri di valutazione comuni definiti alivello di scuola, anche se solo in alcuni casi utilizzano provestandardizzate comuni per la valutazione. La progettazione diinterventi specifici a seguito della valutazione degli studenti nonviene effettuata in maniera sistematica.
Con qualche
criticità
La scuola ha elaborato un proprio curricolo a partire dai documentiministeriali di riferimento. Sono stati definiti i profili di competenzeper le varie discipline e anni di corso.Le attività di ampliamento dell'offerta formativa sono inserite nelprogetto educativo di scuola. Gli obiettivi e le abilità/competenze daraggiungere con queste attività sono definiti in modo chiaro.Nella scuola sono presenti referenti e/o gruppi di lavoro sullaprogettazione didattica e/o la valutazione degli studenti edipartimenti disciplinari cui partecipa un buon numero di insegnanti.La progettazione didattica periodica viene effettuata in modocondiviso per ambiti disciplinari e coinvolge un buon numero didocenti di varie discipline e di più indirizzi e ordini di scuola.La scuola utilizza forme di certificazione delle competenze. I docentiutilizzano regolarmente alcuni strumenti comuni per la valutazione ehanno momenti di incontro per condividere i risultati dellavalutazione. La progettazione di interventi specifici a seguito dellavalutazione degli studenti è una pratica frequente ma andrebbemigliorata.
Positiva

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La scuola ha elaborato un proprio curricolo a partire dai documenti ministeriali diriferimento, declinando le competenze disciplinari e trasversali per i diversi annidi corso, che gli insegnanti utilizzano come strumento di lavoro per laprogrammazione delle attività didattiche. Il curricolo si sviluppa a partire dallecaratteristiche del contesto e dei bisogni formativi della specifica utenza.Le attività di ampliamento dell'offerta formativa sono bene integrate nel progettoeducativo di istituto. Tutte le attività presentano una definizione molto chiaradegli obiettivi e delle abilità/competenze da raggiungere.Nella scuola sono presenti referenti e/o gruppi di lavoro sulla progettazionedidattica e/o la valutazione degli studenti e dipartimenti disciplinari; i docentisono coinvolti in maniera diffusa. Gli insegnanti condividono obiettivi diapprendimento specifici ed effettuano sistematicamente una progettazionedidattica condivisa.La scuola utilizza forme di certificazione delle competenze. I docenti utilizzanocriteri di valutazione comuni e usano strumenti diversificati per la valutazionedegli studenti (prove strutturate, rubriche di valutazione, ecc.). L’utilizzo di provestrutturate comuni è sistematico e riguarda la maggior parte degli ambitidisciplinari e tutti gli indirizzi/ordini di scuola. I docenti regolarmente siincontrano per riflettere sui risultati degli studenti. C’è una forte relazione tra leattività di programmazione e quelle di valutazione degli studenti. I risultati dellavalutazione degli studenti sono usati in modo sistematico per ri‐orientare laprogrammazione e progettare interventi didattici mirati.
Eccellente
Motivazione del giudizio assegnato
(max 2000 caratteri spazi inclusi) …
Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezzaNella scuola vi sono strutture di riferimento (es. dipartimenti) per la progettazionedidattica?I docenti effettuano una programmazione periodica comune per ambitidisciplinari e/o classi parallele? Per quali discipline? Per quali ordini/indirizzi discuola?In che modo avviene l’analisi delle scelte adottate e la revisione dellaprogettazione?
Progettazione didatticaPunti di forza Punti di debolezza
(max 1500 caratteri spazi inclusi) ... (max 1500 caratteri spazi inclusi) ...

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• Pratiche educative e didatticheProcessi
Ambiente di apprendimentoDIMENSIONE ORGANIZZATIVA
NOME INDICATORE DESCRITTORE FONTE
Durata delle lezioni Modalità orarie adottate per la durata delle lezioniINVALSI
Questionario scuola
Organizzazione oraria
Modalità orarie per l’ampliamento dell’offerta formativaINVALSI
Questionario scuola
Modalità orarie per interventi di recupero, consolidamento,potenziamento
INVALSIQuestionario scuola
DIMENSIONE METODOLOGICA
NOME INDICATORE DESCRITTORE FONTE
Attività e strategie didattiche
Attività didattiche maggiormente utilizzate dagliinsegnanti
INVALSIQuestionario
insegnanti
Strategie didattiche maggiormente utilizzate dagliinsegnanti
INVALSIQuestionario
insegnanti
• Pratiche educative e didatticheProcessi
Ambiente di apprendimentoDIMENSIONE RELAZIONALE
NOME INDICATORE DESCRITTORE FONTE
Episodi problematici
Azioni per contrastare episodi problematiciINVALSI
Questionario scuola
Studenti sospesi per anno di corsoMIUR
INVALSIQuestionario scuola
Studenti entrati alla seconda oraINVALSI
Questionario scuolaOre di assenza degli studenti MIUR
Clima scolastico
Accettazione tra compagniINVALSI
Questionario studenti
Comportamenti problematici tra compagniINVALSI
Questionario studenti
Percezione del clima scolastico secondo gli insegnantiINVALSI
Questionario insegnanti
Benessere dello studente a scuolaINVALSI
Questionario genitori
Percezione del clima scolastico secondo i genitoriINVALSI
Questionario genitori

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• Pratiche educative e didatticheProcessi
Inclusione e differenziazione
INCLUSIONE
NOME INDICATORE DESCRITTORE FONTE
Attività di inclusione
Azioni attuate per l’inclusioneINVALSI
Questionario scuola
Percezione delle politiche scolastiche sull’inclusioneINVALSI
Questionarioinsegnanti
RECUPERO E POTENZIAMENTO
NOME INDICATORE DESCRITTORE FONTE
Attività di recupero
Corsi di recupero organizzati dalle scuole MIUR
Progettazione di moduli per il recupero dellecompetenze
INVALSIQuestionario scuola
Attività di potenziamentoProgettazione di moduli per il potenziamento dellecompetenze
INVALSIQuestionario scuola
• Pratiche educative e didatticheProcessi
Continuità e orientamento
ORIENTAMENTONOME INDICATORE DESCRITTORE FONTE
Attività di continuità Azioni attuate per la continuitàINVALSI
Questionarioscuola
CONTINUITA’NOME INDICATORE DESCRITTORE FONTE
Attività di orientamento Azioni attuate per l'orientamentoINVALSI
Questionarioscuola

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• Pratiche gestionali eorganizzativeProcessi
Orientamento strategicoe organizzazione della scuola
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
•Pratiche gestionali e organizzativeProcessi
Orientamento strategico e organizzazione della scuola
OGANIZZAZIONE RISORSE UMANE
NOME INDICATORE DESCRITTORE FONTE
Gestione delle funzioni strumentali Modalità di distribuzione delle risorse per le funzioni strumentaliINVALSI
Questionario scuola
Gestione del Fondo di Istituto
Ripartizione del FIS tra insegnanti e personale ATAINVALSI
Questionario scuola
Quota di insegnanti che percepisce il FISINVALSI
Questionario scuola
Quota di personale ATA che percepisce il FISINVALSI
Questionario scuola
Insegnanti che percepiscono più di 500€ di FISINVALSI
Questionario scuola
Personale ATA che percepisce più di 500€ di FISINVALSI
Questionario scuola
Processi decisionaliLuoghi dei processi decisionali
INVALSIQuestionario scuola
Modi dei processi decisionaliINVALSI
Questionario scuola
Impatto delle assenze degli insegnantisull’organizzazione
Ore di supplenza svolte dagli insegnanti esterniINVALSI
Questionario scuola
Ore di supplenza retribuite svolte dagli insegnanti interniINVALSI
Questionario scuola
Ore di supplenza non retribuite svolte dagli insegnanti interniINVALSI
Questionario scuola
Ore di supplenza non coperteINVALSI
Questionario scuola

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•Pratiche gestionali e organizzativeProcessi
Orientamento strategico e organizzazione della scuola
GESTIONE DELLE RISORSE UMANENOME INDICATORE DESCRITTORE FONTE
Progetti realizzati
Ampiezza dell’offerta dei progettiINVALSI
Questionario scuola
Indice di frammentazione dei progettiINVALSI
Questionario scuola
Indice di spesa dei progetti per alunnoINVALSI
Questionario scuolaIndice di spesa per la retribuzione del personale neiprogetti
INVALSIQuestionario scuola
Progetti prioritari
Tipologia relativa dei progettiINVALSI
Questionario scuola
Durata media dei progettiINVALSI
Questionario scuola
Indice di concentrazione della spesa per i progettiINVALSI
Questionario scuola
Importanza relativa dei progettiINVALSI
Questionario scuola
Coinvolgimento relativo nei progettiINVALSI
Questionario scuola
•Pratiche gestionali e organizzativeProcessi
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umaneFORMAZIONE
NOME INDICATORE DESCRITTORE FONTE
Offerta di formazione per gli insegnanti
Ampiezza dell’offerta di formazione per gli insegnantiINVALSI
Questionario scuola
Tipologia degli argomenti della formazioneINVALSI
Questionario scuola
Insegnanti coinvolti nella formazioneINVALSI
Questionario scuola
Spesa media per insegnante per la formazioneINVALSI
Questionario scuola
Numero medio di ore di formazione per insegnanteINVALSI
Questionario scuola
COLLABORAZIONE FRA INSEGANTI
NOME INDICATORE DESCRITTORE FONTE
Gruppi di lavoro degli insegnanti
Tipologia degli argomenti dei gruppi di lavoroINVALSI
Questionario scuolaVarietà degli argomenti per i quali è stato attivato un gruppo dilavoro
INVALSIQuestionario scuola
Partecipazione degli insegnanti a gruppi di lavoroINVALSI
Questionario scuola
Confronto tra insegnanti Percezione del confronto e dello scambio tra insegnantiINVALSI
Questionarioinsegnanti

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•Pratiche gestionali e organizzativeProcessi
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglieCOLLABORAZIONE CON IL TERRITORIO
NOME INDICATORE DESCRITTORE FONTE
Reti di scuole
Partecipazione a reti di scuoleINVALSI
Questionario scuola
Reti di cui la scuola è capofilaINVALSI
Questionario scuola
Apertura delle reti ad enti o altri soggettiINVALSI
Questionario scuola
Entrata principale di finanziamento delle retiINVALSI
Questionario scuola
Principale motivo di partecipazione alla reteINVALSI
Questionario scuola
Attività prevalente svolta in reteINVALSI
Questionario scuola
Accordi formalizzatiVarietà dei soggetti con cui la scuola stipula accordi
INVALSIQuestionario scuola
Tipologia di soggetti con cui la scuola ha accordiINVALSI
Questionario scuola
Raccordo scuola - territorioGruppi di lavoro composti da insegnanti e rappresentanti delterritorio
INVALSIQuestionario scuola
Raccordo scuola e lavoroPresenza di stage MIUR
Presenza di collegamenti e inserimenti nel mondo del lavoroINVALSI
Questionario scuola
•Pratiche gestionali e organizzativeProcessi
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
COLLABORAZIONE CON LE FAMIGLIE
NOME INDICATORE DESCRITTORE FONTE
Partecipazione formale deigenitori
Votanti effettivi alle elezioni del Consiglio diIstituto
INVALSIQuestionario
scuola
Partecipazione informale deigenitori
Partecipazione dei genitori agli incontri e alleattività della scuola
INVALSIQuestionario
scuola
Partecipazione finanziaria deigenitori
Versamento dei contributi volontari da partedelle famiglie
INVALSIQuestionario
scuola
Capacità della scuola dicoinvolgere i genitori
Azioni della scuola per coinvolgere i genitoriINVALSI
Questionarioscuola

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Processo di autovalutazione
Composizione del nucleo di autovalutazione4.1 Come è composto il Nucleo di autovalutazione che si occupa della compilazione del RAV?Elencare i nomi e i ruoli dei componenti
Processo di autovalutazione4.2 Nella fase di lettura degli indicatori e di raccolta e analisi dei dati della scuola quali problemi odifficoltà sono emersi? (max 1000 caratteri spazi inclusi)
4.3 Nella fase di interpretazione dei dati e espressione dei giudizi quali problemi o difficoltà sonoemersi? (max 1000 caratteri spazi inclusi)
4.5 Nello scorso anno scolastico la scuola ha effettuato attività di autovalutazione e/orendicontazione sociale?Sì No
4.5.1 Se Sì, la scuola ha utilizzato un modello strutturato di autovalutazione e/o rendicontazionesociale? No, la scuola ha prodotto internamente i propri strumenti (es. questionari di gradimento, griglie diosservazione, ecc.) Sì (specificare di quale modello si tratta, es. ISO 9000, CAF, modelli elaborati da reti discuole, modelli elaborati da USR, altro) (max 100 caratteri spazi inclusi)
4.5.2 Se sì, come sono stati utilizzati i risultati dell’autovalutazione? (es. i risultati dell’autovalutazionesono stati presentati al Consiglio di istituto, sono stati pubblicati sul sito, sono stati utilizzati perpianificare azioni di miglioramento, ecc.) (max 1000 caratteri spazi inclusi)
PRIORITA’RIFERITE
AGLI ESITIDEGLI
STUDENTI
TRAGUARDIDI LUNGOPERIODO
PIANO TRIENNALE
Obiettivo di processo
Obiettivo di processo
Obiettivo di processo
• Priorità e Traguardi• Obiettivi di processo
Individuazionedelle priorità

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Priorità e Traguardi orientati agli Esiti degli studenti
Le priorità si riferiscono agli obiettivi generali che la scuola siprefigge di realizzare nel lungo periodo attraverso l’azione dimiglioramento.Le priorità che la scuola si pone devono necessariamenteriguardare gli esiti degli studenti. Si suggerisce di specificare qualedelle quattro aree degli Esiti si intenda affrontare (Risultatiscolastici, Risultati nelle prove standardizzate nazionali,Competenze chiave e di cittadinanza, Risultati a distanza) e diarticolare all'interno quali priorità si intendano perseguire
(es. Diminuzione dell'abbandono scolastico; Riduzione dellavariabilità fra le classi; Sviluppo delle competenze socialidegli studenti di secondaria di I grado, ecc.).
Si suggerisce di individuare un numero limitato di priorità (1 o2) all'interno di una o due aree degli Esiti degli studenti.
I traguardi di lungo periodo riguardano i risultati attesi in relazione allepriorità strategiche. Si tratta di risultati previsti a lungo termine (3 anni).Essi articolano in forma osservabile e/o misurabile i contenuti dellepriorità e rappresentano le mete verso cui la scuola tende nella suaazione di miglioramento.Per ogni priorità individuata deve essere articolato il relativotraguardo di lungo periodo. Essi pertanto sono riferiti alle aree degliEsiti degli studenti
(es. in relazione alla priorità strategica “Diminuzione dell'abbandonoscolastico”, il traguardo di lungo periodo può essere definito come“Rientrare nella media di abbandoni provinciali e precisamenteportare gli abbandoni dell’istituto entro il 10%”)
È opportuno evidenziare che per la definizione del traguardo che siintende raggiungere non è sempre necessario indicare unapercentuale, ma una tendenza costituita da traguardi di riferimento acui la scuola mira per migliorare, ovvero alle scuole o alle situazionicon cui è opportuno confrontarsi per migliorare.

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Si suggerisce di individuare un traguardo per ciascunadelle priorità individuate
ESITI DEGLI STUDENTIDESCRIZIONE
DELLA PRIORITÀ
DESCRIZIONE
DEL TRAGUARDO
a) Risultati scolastici
1) (max 150 caratteri spaziinclusi) ...2) (max 150 caratteri spaziinclusi) ...
1) (max 150 caratteri spaziinclusi) ...2) (max 150 caratteri spaziinclusi) ...
a) Risultati nelle prove
standardizzate
1) (max 150 caratteri spaziinclusi) ...2) (max 150 caratteri spaziinclusi) ...
1) (max 150 caratteri spaziinclusi) ...2) (max 150 caratteri spaziinclusi) ...
a) Competenze chiave e
di cittadinanza
1) (max 150 caratteri spaziinclusi) ...2) (max 150 caratteri spaziinclusi) ...
1) (max 150 caratteri spaziinclusi) ...2) (max 150 caratteri spaziinclusi) ...
a) Risultati a distanza
1) (max 150 caratteri spaziinclusi) ...2) (max 150 caratteri spaziinclusi) ...
1) (max 150 caratteri spaziinclusi) ...2) (max 150 caratteri spaziinclusi) ...
Obiettivi di processo
Gli obiettivi di processo rappresentano una definizione operativa delleattività su cui si intende agire concretamente per raggiungere lepriorità strategiche individuate. Essi costituiscono degli obiettivioperativi da raggiungere nel breve periodo (un anno scolastico) eriguardano una o più aree di processo.
(es. promuovere una figura di docente tutor per supportare gli studenti indifficoltà del primo anno dell'indirizzo linguistico nella scuola secondaria diII grado; individuare criteri di formazione delle classi che garantiscanoequieterogeneità; utilizzare criteri di valutazione omogenei e condivisi perla matematica nella scuola primaria; ridurre gli episodi di esclusione e ifenomeni di bullismo nella scuola secondaria di I grado; ecc.)
Si suggerisce di identificare un numero di obiettivi processocircoscritto, collegati con le priorità e congruenti con i traguardi dilungo periodo.

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Obiettivi di processo
AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PROCESSO
a) Curricolo, progettazione evalutazione
1) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...2) (max 150 caratteri spazi inclusi) ... a) Ambiente di apprendimento
1) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...2) (max 150 caratteri spazi inclusi) ... a) Inclusione e differenziazione
1) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...2) (max 150 caratteri spazi inclusi) ... a) Continuità e orientamento
1) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...2) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...
a) Orientamento strategico eorganizzazione della scuola
1) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...2) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...
a) Sviluppo e valorizzazione dellerisorse umane
1) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...2) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...
a) Integrazione con il territorio erapporti con le famiglie
1) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...2) (max 150 caratteri spazi inclusi) ...
5. ATTENZIONI
DM del 18/09/2014 n. 11
“Priorità strategiche del SistemaNazionale di Valutazione per gli anni
scolastici 2014/15, 2015/16 e 2016/17”

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PRIORITA’ STRATEGICHE DELLA VALUTAZIONE DEL SISTEMAEDUCATIVO DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
Per il prossimo triennio la valutazione del sistema educativo di istruzione ècaratterizzata dalla progressiva introduzione nelle istituzioni scolastichedel procedimento di valutazione, secondo le fasi previste dall’articolo 6,comma 1, del Regolamento.
La valutazione è finalizzata al miglioramento della qualità dell’offerta formativa edegli apprendimenti e sarà particolarmente indirizzata:
1. alla riduzione della dispersione scolastica e dell’insuccessoscolastico;
2. alla riduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche nei livellidi apprendimento degli studenti;
3. al rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto allasituazione di partenza;
4. alla valorizzazione degli esiti a distanza degli studenti con attenzioneall’università e al lavoro.
Risultati ed equità,a partire dalla persona e dai contesti

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Divari di apprendimento in Matematica e Scienze in terza media a parità di altrecondizioni
(differenza di punteggio nelle prove standardizzate)
Genitori con diplomavs Genitori con licenza
media o meno
Genitori con laurea ooltre vs Genitori con
licenza media o meno
Genitori con diplomavs Genitori con licenza
media o meno
Genitori con laurea ooltre vs Genitori con
licenza media o meno
Matematica Scienze
+ 27,3 punti + 30,8 punti
+ 24 punti+ 31,9 punti
Fonte: FGA Elaborazioni su dati TIMSS 2003-2007
Il colore più scuro segnala una più omogenea composizione sociale delle classi
Fonte: elaborazione su dati INVALSI

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Rimuovere gli ostacoli
Font
e: E
uros
tat (
Labo
ur Fo
rce
Surv
ey),
2008
Obiettivo 2010 (2020)
83

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Rimuovere gli ostacoliI dati INVALSI: i livelli di apprendimento - 2013
PER CONCLUDERE

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A pensarci bene
“Il vero cuore della scuola è fatto di ore di lezione chepossono essere avventure, incontri, esperienze intellettualied emotive profonde.”
“Perché quello che resta della scuola, nel tempo della suaevaporazione, è la bellezza dell’ora di lezione. Questa è stataper me la scuola e questo mi ha salvato.”
“Un bravo insegnante non è forse quello che credeancora che un’ora di lezione possa cambiare la vita?”
Massimo Recalcati, L’ora di lezione, Einaudi 2014

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“Proponi uno scopo,ma che sia grande”
(Don Milani)