02 - la natura del compito rorschach

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnersommario

‣ Il test di Rorschach è una procedura sia oggettiva che soggettiva, in grado di misurare processi percettivi e associativi;

‣ Il test di Rorschach valuta aspetti strutturali e dinamici del funzionamento della personalità;

‣ Il test di Rorschach rappresenta un metodo complesso di raccolta e interpretazione di dati;

‣ Il test di Rorschach è basato su solide fondamenta empiriche.

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exneril test di Rorschach è una procedura sia oggettiva che soggettiva

Exner considera il test di Rorschach soprattutto un compito di organizzazione percettiva (ma anche associativo) che mostra le modalità utilizzate dal soggetto di prendere decisioni e risolvere problemi, modalità che rivelano la qualità della cognizione, della capacità di giudizio, degli affetti, della percezione del sé e delle relazioni interpersonali.

Che si tratti di un processo di problem solving (non tuttavia emotivamente “freddo”) lo si intuisce se si pone attenzione ai processi mentali che avvengono quando si chiede a un individuo di dire cosa una macchia può essere:

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Fonte: J.E. Exner, 2003, The Rorschach A Comprehensive System., Vol. 1, 4th ed., New York:Wiley, pagg. 161-185

fase 1

Codificazione del campo-stimolo (~1-2 sec.)

Classificazione dell’immagine codificata e delle sue parti in risposte potenziali

fase 2Ri-esplorazione del campo-stimolo per rifinire le risposte potenziali

Eliminazione delle riposte inadeguate o indesiderate

fase 3

Selezione delle risposte sulla base di tratti o stili cognitivi

Selezione delle risposte sulla base di stati mentali

In media circa 5 - 9 sec. prima dell’articolazione della prima risposta

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exneril test di Rorschach è una procedura sia oggettiva che soggettiva

Quale compito di strutturazione cognitiva comprendente stimoli uniformi, somministrazione standardizzata, siglatura formalizzata e linee-guida interpretative, il test di Rorschach può essere considerato, sotto molti aspetti, una tecnica oggettiva di misurazione.

Certo, la maggior parte delle risposte alle tavole non possono essere siglate come se fossero gli item VERO-FALSO di un questionario auto-descrittivo. Nondimeno, vi è un’ampia evidenza scientifica che il processo di siglatura possa procedere in modo attendibile.

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Interrater Reliability

Percentuale di accordo media: ~ 90%

Coefficiente kappa medio: .79 - .88

Correlazione intra-classe media: ~ .90

Fonte: I.B. Weiner, 2003, Principles of Rorschach Interpretation, Routledge:New York, pag. 5

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Ad esempio, (1) siglare W una risposta che include tutta la macchia, (2) calcolare la percentuale di W nel protocollo oggetto di studio e [dopo aver empiricamente verificato che W% correla con un qualche indice comportamentale che misura la preferenza dell’individuo per una approccio globale all’esperienza] (3) confrontarla con la performance di un gruppo normativo è un processo sostanzialmente oggettivo.

D’altro canto, gli studiosi di matrice psico-dinamica ritengono che l’immaginario tematico che scaturisce dai processi proiettivi delle risposte al Rorschach possa aiutare il clinico a comprendere la persona nella sua unicità.

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confronto con gruppo normativoapproccio nomotetico

comprensione dell’individuoapproccio idiografico

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exneril test di Rorschach è una procedura sia oggettiva che soggettiva

La distinzione tra caratteristiche oggettive e soggettive delle risposte al test di Rorschach sottintendono due considerazioni-chiave. La prima riguarda il ruolo della proiezione e la seconda (corollario della prima) si riferisce all’ambiguità dello stimolo.

Il concetto di proiezione fu menzionato in relazione al Rorschach da Frank nel 1939; egli sostenva che le macchie offrissero al soggetto l’opportunità di “proiettare” all’esterno il proprio universo interiore (secondo questa prospettiva, gli stimoli del test funzionano come uno schermo).

Questa formulazione teorica è parzialmente infelice per due motivi:

‣ In primo luogo, definire il Rorschach metodo proiettivo sembra implicare che esso sia qualcosa di diverso dai test oggettivi;

‣ In secondo luogo, l’ipotesi proiettiva induce a credere che il processo di proiezione sia alla base di qualunque risposta alle tavole.

I meccanismi proiettivi non sono né inevitabili, tanto meno essenziali. Nell’osservare la consegna di dire cosa una macchia può essere, un soggetto può dare la propria risposta senza mettere in atto processi di proiezione.

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exneril test di Rorschach è una procedura sia oggettiva che soggettiva

Il processo di risposta visto da Exner è ancorato, come nella concezione di H. Rorschach, ai processi percettivi e alla presa di decisione, dunque a un un’attività percettivo-cognitiva di problem solving.

Il valore conoscitivo dei dati del test deriva dai seguenti assunti:

‣ il soggetto mette in atto delle strategie (percettive, cognitive, di gestione delle emozioni) per risolvere il “rompicapo” generato dalle macchie;

‣ tali strategie sono le stesse che egli adotta per superare le sfide e i problemi nel quotidiano.

In questo modo, Exner de-enfatizza l’aspetto “proiettivo” del test (e cioè l’emersione di temi complessuali), pur senza disconoscerlo.

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RISPOSTA: Un pipistrello nero

La risposta non attribuisce al campo-stimolo caratteristiche che non siano già presenti nella tavola.

I contorni possono richiamare con una soddisfacente approssimazione il profilo di un pipistrello; il colore della macchia è indubbiamente nero.

In questo genere di risposte il contribuito dei processi associativi-proiettivi è scarso se non addirittura minimo o nullo.

Benché sia vero che un protocollo costituito da risposte simili potrebbe non offrire un’adeguata ricchezza interpretativa, tuttavia contiene sicuramente informazioni utili per valutare la personalità del soggetto.

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Un pipistrello nero

processo proiettivo scarno o nullo

percetto convenzionale

Un pipistrello che vola

processo proiettivo presente e funzionale

percetto arricchito

Un ragno con le ali

processo proiettivo presente e disfunzionale

percetto distorto

Wo FC’o A P 1.0 Wo FMao A P 1.0 Wo F- A 1.0 INC

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exneril test di Rorschach è una procedura sia oggettiva che soggettiva

Il secondo concetto-chiave è lo stimolo ambiguo, inevitabile corollario all’ipotesi proiettiva; infatti, se lo stimolo deve funzionare da schermo allora è necessario che sia il meno strutturato possibile.

Ad esempio Anastasi1 sostiene che: “[...] La principale caratteristica delle tecniche proiettive risiede nell’impiego di prove relativamente non strutturate, che permettono cioè una gamma quasi illimitata di possibili risposte. Perché la fantasia del soggetto possa avere libero gioco, vengono fornite soltanto brevi istruzioni generali; per lo stesso motivo, gli stimoli sono vaghi o ambigui”.

Da questo punto di vista, Weiner2 afferma (non senza ironia) che lo stimolo meno strutturato di tutti è sicuramente la tavola 16 del TAT (per intenderci quella bianca).

Contrariamente alla linea di ragionamento della Anastasi, le macchie del test di Rorschach sono degli stimoli complessi con specifiche caratteristiche formali, di relazione spaziale, cromatiche e chiaroscurali.Tali caratteristiche - definite da Exner critical distal bits - orientano in certa misura il processo di articolazione della risposta.

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1 A. Anastasi, 1993, I Test Psicologici, 14 ed., Franco Angeli:Milano, pag. 7272 I.B. Weiner, 2003, Principles of Rorschach Interpretation, Routledge:New York, pag. 10

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exneril test di Rorschach è una procedura sia oggettiva che soggettiva

I critical bits sono potenti caratteristiche del campo-stimolo che influenzano le risposte delle persone.

Exner sostiene che ogni tavola del Rorschach sia caratterizzata dalla presenza di critical bits che - almeno nelle fasi iniziali del processo di organizzazione percettiva - limitano il ventaglio delle risposte possibili. Normalmente, possono coesistere diverse plausibili “traduzioni” del campo-stimolo per la presenza in esso di critical bits antagonisti.

Quali critical bits prevalgano nell’articolazione della risposta dipende anche dal organizzazione psicologica del soggetto, ovvero quell’insieme di stati mentali (alcuni dei quali manipolabili sperimentalmente) che governano l’elaborazione degli input sensori.

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NO forma, SÌ Colore e CucitureCritical bits della palla da baseball

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exneril test di Rorschach è una procedura sia oggettiva che soggettiva11

% Risposte44% farfalla

41% pipistrello

% Risposte55% farfalla

30% pipistrello

% Risposte70% farfalla

15% pipistrello

% Risposte70% pipistrello

30% farfalla

Fonte: J.E. Exner, 2003, The Rorschach A Comprehensive System., Vol. 1, 4th ed., New York:Wiley, pagg. 161-185

Critical bitsformali

Critical bitcromatico

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exneril test di Rorschach è una procedura sia oggettiva che soggettiva12

% Risposte50% animale (es., cagnolino)

20% testa di animale (part. D3)

% Risposte65% umano (es., piccolo indiano)

25% animale (es., coniglio)

Critical bits di posizione

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exneril test di Rorschach è una procedura sia oggettiva che soggettiva

Nota bene: i due tipi di processo non sono complementari (o meglio, l’uno NON è inversamente proporzionale all’altro). Non appartengono a un continuum bipolare, bensì si tratta di due dimensioni differenti il cui prodotto congiunto è la risposta alla tavola, intesa come rappresentazione.

Sul concetto di rappresentazione è consigliabile leggere il contributo di Leichtman (Leichtman, 1996, The Nature of the Rorschach Task, Journal of Personality Assessment, 67, pagg. 478-493).

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Processi percettivi Processi associativi

sempre presenti non sempre presenti

risposte congruenti con i critical bits

risposte che distorcono/superano il campo-stimolo

misurazione oggettiva attraverso la siglatura

misurazione soggettivaattraverso l’analisi del contenuto

approccio nomotetico approccio idiografico

Confronto tra percezione e associazione

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exneril test di Rorschach: aspetti strutturali e dinamici

Il test di Rorschach misura sia gli aspetti strutturali che gli aspetti dinamici del funzionamento di personalità.

Con la locuzione struttura di personalità ci si riferisce all’organizzazione psicologica degli individui così come viene determinata da condizioni provvisorie dell’essere (stati) e/o da modalità stabili di funzionamento cognitivo-emotivo (tratti).

Sia gli elementi transitori che quelli durevoli della personalità ci consentono sì di mettere in relazione l’individuo con gli altri, ma nulla ci dicono della sua “storia personale”.

Gli aspetti dinamici della personalità si riferiscono invece agli specifici bisogni, attitudini, conflitti, motivazioni dell’individuo, per come emergono dall’interazione degli elementi strutturali della personalità con le richieste dell’ambiente esterno.

Tradizionalmente, gli studiosi del test di Rorschach hanno legato la misurazione degli aspetti strutturali di personalità ai processi percettivi e gli aspetti dinamici all’immaginario tematico che scaturisce dall’analisi del contenuto delle risposte.

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exneril test di Rorschach: aspetti strutturali e dinamici

In realtà, le recenti concettualizzazioni della natura del compito Rorschach rendono più sfumata questa differenziazione.

Weiner1 sostiene, ad esempio, che: “[...] l’analisi dettagliata dei dati strutturali può rivelare molti aspetti delle dinamiche della personalità così come della sua struttura, e un’attenta valutazione dell’immaginario tematico delle risposte può generare utili informazioni in merito agli stati e ai tratti di personalità, oltre che indicare la presenza di specifici bisogni e preoccupazioni [...]”.

Resta però il fatto, che il sistema comprensivo risulta più orientato ad evidenziare gli aspetti strutturali della personalità, dal momento che privilegia l’analisi dei processi percettivi (pur senza escludere quelli associativi).

Spetta al clinico spostare l’accento sugli elementi strutturali o sugli elementi più squisitamente dinamici a seconda delle proprie competenze e delle esigenze di conoscenza.

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1 I.B. Weiner, 2003, Principles of Rorschach Interpretation, Routledge:New York, pag. 20

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnertest di Rorschach rappresenta un metodo complesso

Alcuni autori hanno proposto di usare la locuzione “metodo delle macchie di Rorschach” (in inglese RIM) e non test di Rorschach.

In effetti, i test psicologici sono sviluppati per misurare il grado con con cui un certo fenomeno (costrutto) è presente e che significato normativo riveste. Ad esempio, i test di intelligenza forniscono punteggi che indicano quanto sia intelligente un soggetto rispetto alla popolazione cui appartiene.

il Rorschach include numerosi indici che richiamano il funzionamento dei test (per come sono definiti, applicati e interpretati).

Tuttavia, si è visto nella discussione sui processi associativi che il Rorschach fornisce anche dati qualitativi che aiutano il clinico a comprendere il modo di essere del soggetto.

Proprio per questo motivo, la definizione di test appare (per certi versi) incapace di catturare la ricchezza informativa del Rorschach.Peraltro, qualunque test è di fatto il risultato dell’operazionalizzazione del costrutto teorico cui fa riferimento, mentre il Rorschach è di fatto “ateorico” nella misura in cui consente ad esponenti di diversi orientamenti psicologici di produrre inferenze a partire dai suoi dati.

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exneril test di Rorschach è basato su solide fondamenta empiriche

La robustezza psicometrica di uno strumento clinico è data quando:

‣ esaminatori addestrati sono in grado di raggiungere un buon accordo nello scoring;

VERO, con indici di accordo buoni/eccellenti

‣ la stima dell’affidabilità dei punteggi indica che essi sono attendibili;

VERO, le principali variabili strutturali sono stabili nel tempo

‣ gli studi di validità mettono in luce l’utilità diagnostica “assoluta” dello strumento (se usato da solo) e/o l’utilità diagnostica “incrementale” dello strumento quando impiegato in una batteria;

VERO, gli studi meta-analitici condotti confermano la validità delle variabili strutturali con coefficienti stimati paragonabili a quelli dell’MMPI-2

‣ sono disponibili dati normativi

VERO, sono disponibili le norme di Exner (2001, 2005), norme internazionali e norme per i principali paesi, tra cui l’Italia

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