02 Fra noi febbraio 2013

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18-22 Marzo: Montepulciano ESERCIZI SPIRITUALI con Fr.Rocco Timpano 11-15 Marzo: S.Giovanni Rotondo “Credo la remissione dei peccati” www.santuariopadrepio.it ME MO 6 Febbraio - Montepulciano: Giornata di riflessione e di ritiro per gli ‘under 10’ Tema: Vivere e testimoniare la fede in comunità - con Mons. Rodolfo Cetoloni 9-10 Febbraio - FIRENZE: CAPITOLO REGIONALE OFS Suore Francescane dell’Immacolata, via Capo di Mondo 44 L’angolo del Definitorio Saluto del Vicario Provinciale L’azione del prendersi cura, di noi stessi come dell’altro, cifra misteriosa del prendersi cura di ogni dono di dio, ha bisogno di tempo, di atten- zioni, di pensieri. Forse le nostre celebrazioni potrebbero coin- volgere di più se nascessero da una cura seria verso la nostra vita quotidiana, di consacrati dal cuore aperto, a dio e ai fratelli. Forse il mistero di Dio che si rende presente nel- la celebrazione liturgica dipende molto da quanto poi si manifesta nella nostra vita quotidiana, nei piccoli e consueti gesti della convivenza fraterna. La Quaresima è sempre un tempo favorevole per rimetterci in ascolto e lasciarci trasformare dalla grazia di dio. il Ministro Provinciale ci ha ricordato il valore del tempo che dio ha per noi. Secondo un’antica denominazione la quaresima è un tempo dal valo- re sacramentale: lo sia davvero per tutti noi come tempo favorevole per l’incontro con dio e i fratel- li, dei quali siamo chiamati a prenderci cura. fr.Valerio Mauro l recente corso di Formazione Permanente, organizzato dalla nostra Provincia, ha suscitato in me una ripresa di riflessioni su temi che da tempo occupano i miei pensieri. L’avvicinarsi della Quaresima mi spinge a condividere con voi un pensiero, legato agli stimoli che il Concilio ci ha lasciato riguardo alla liturgia. non vorrei che recenti dibattiti su questo o quel rito della mes- sa facessero perdere di vista una dimensione portante della litur- gia, legata in modo particolare alla nostra vita di consacrati: il prendersi cura dei gesti da compiere. Un recente articolo comparso sulla rivista ‘incontri’ rilegge la dimensione liturgica sul ritmo del film Uomini di dio, la storia dei monaci trappisti trucidati in algeria anni fa. il regista riesce ad intrecciare i gesti della vita quotidiana dei monaci con le loro celebrazioni. tutto è preparato con cura, secondo una liturgia del- la vita vissuta, che si trasforma in incontro con l’altro, offerta e accoglienza di un’amicizia senza limiti. tanto che naturalmente si apre all’incontro con dio nella celebrazione. Mi sento chiamato in causa da questi stimoli, come sacerdote, come frate e come uomo. I onsacrati dal cuore aperto ... C Auguri per una santa Q uaresima Nell’aNNo della fede 13 febbraio iNizia il tempo di Quaresima iN preparazioNe alla saNta pasQua

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Pagine informative dei Frati Cappuccini Toscani

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18-22 Marzo: Montepulciano E S E R C I Z I S P I R I T U A L I con Fr.Rocco Timpano 11-15 Marzo: S.Giovanni Rotondo “Credo la remissione dei peccati” www.santuariopadrepio.it

ME MO 6 Febbraio - Montepulciano: Giornata di riflessione e di ritiro per gli ‘under 10’ Tema: Vivere e testimoniare la fede in comunità - con Mons. Rodolfo Cetoloni 9-10 Febbraio - F i r e n z e : C a p i t o l o r e g i o n a l e o F S Suore Francescane del l ’ immacolata , v i a Cap o d i Mo n d o 4 4

L ’ a n g o l o d e l D e f i n i t o r i o Saluto del Vicar io Prov inc iale

L’azione del prendersi cura, di noi stessi come dell’altro, cifra misteriosa del prendersi cura di ogni dono di dio, ha bisogno di tempo, di atten-zioni, di pensieri.

Forse le nostre celebrazioni potrebbero coin-volgere di più se nascessero da una cura seria verso la nostra vita quotidiana, di consacrati dal cuore aperto, a dio e ai fratelli.

Forse il mistero di Dio che si rende presente nel-la celebrazione liturgica dipende molto da quanto poi si manifesta nella nostra vita quotidiana, nei piccoli e consueti gesti della convivenza fraterna.

La Quaresima è sempre un tempo favorevole per rimetterci in ascolto e lasciarci trasformare dalla grazia di dio.

il Ministro Provinciale ci ha ricordato il valore del tempo che dio ha per noi. Secondo un’antica denominazione la quaresima è un tempo dal valo-re sacramentale: lo sia davvero per tutti noi come tempo favorevole per l’incontro con dio e i fratel-li, dei quali siamo chiamati a prenderci cura.

fr.ValerioMauro

l recente corso di Formazione Permanente, organizzato dalla nostra Provincia, ha suscitato in me una ripresa di riflessioni su

temi che da tempo occupano i miei pensieri. L’avvicinarsi della Quaresima mi spinge a condividere con voi un pensiero, legato agli stimoli che il Concilio ci ha lasciato riguardo alla liturgia.

non vorrei che recenti dibattiti su questo o quel rito della mes-sa facessero perdere di vista una dimensione portante della litur-gia, legata in modo particolare alla nostra vita di consacrati: il prendersi cura dei gesti da compiere.

Un recente articolo comparso sulla rivista ‘incontri’ rilegge la dimensione liturgica sul ritmo del film Uomini di dio, la storia dei monaci trappisti trucidati in algeria anni fa. il regista riesce ad intrecciare i gesti della vita quotidiana dei monaci con le loro celebrazioni. tutto è preparato con cura, secondo una liturgia del-la vita vissuta, che si trasforma in incontro con l’altro, offerta e accoglienza di un’amicizia senza limiti. tanto che naturalmente si apre all’incontro con dio nella celebrazione. Mi sento chiamato in causa da questi stimoli, come sacerdote, come frate e come uomo.

I

o n s a c r a t i

dal cuore aperto . . . C

AuguriperunasantaQuaresima

N e l l ’ a N N o d e l l a f e d e13 f e b b r a i oi N i z i a i l t e m p odi Quaresimai N p r e p a r a z i o N e a l l a s a N t a p a s Q u a

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V i t a d i Fr a t e r n i t à

CaLENDaRIO DI fEbbRaIO

M E S E D I f E b b R a I O

10 fr.Arnaldo Ferrantini, fr.Silvano Chiatti, fr.Silvano Vedovini, fr.Silvano Nardi 13 fr.Fosco Ceccherini14 fr.Valentino Vuga 18 fr.Angelico Dell’Amico26 fr.Alessandro Merighi

S i t u a z i o n e s a n i t a r i a Fr.Antonino Fortuna, all’inizio dell’anno, a causa del cedimen-to del femore, ha riportato an-che la frattura dell’omero e il conseguente ricovero presso il CTO di Careggi dove è rimasto fino alla fine del mese. Per la complessa fase riabilitativa, è stato trasferito nella nuovissima Casa di Cura ‘Don Carlo Gnoc-chi’ a Torregalli-Scandicci. Anche

Fr.Ferruccio Perini, per un delicato intervento di termochirurgia epatica laparoscopica, è stato ricoverato per breve tempo a Careg-gi, proseguendo serenamente a ‘Le Celle’ la sua convalescenza.

Indulgenza plenarIaIn occasione della prossima Giornata mondiale del malato (7-11 febbraio 2013), sul tema: «Va’ e anche tu fa’ lo stesso» (Lc 10,37). Benedetto XVI ha concesso l’Indulgenza Plenaria a quanti parteciperanno «devotamente a una cerimonia ce-lebrata per impetrare da Dio i propositi della Giornata».

Verso la casa del Padre...

65° di Sacerdozio02 fr.Arnaldo Ferrantini fr. Leopoldo Costi 60° di Sacerdozio28 fr.Bernardino Faralli fr.Egidio Calistri fr.Ermanno Ponzalli fr.Benedetto Mencucci

o n o M a S t I c I r I c o r r E n z E g I u b I l a r I

P.Pietro Landi ci ha lasciati il 19 di Gennaio. Nato ad Arni, Comune di Staz-zema (LU), nel 1925, a quindici anni entrò in noviziato dai cappuccini a Villa Basilica (LU). Nel 1948 fu ordinato sa-cerdote e subito fu inviato nella missio-ne di Pernambuco in Brasile, dell’allora Provincia dei Cappuccini di Lucca. Rientrato in Italia, fu inviato a Roma, dove si è laureato in filosofia presso l’Università Gregoriana.

In Lucca è stato docente di Storia della Filosofia e di Pedagogia.Ha lavorato molto come archivista e bibliotecario provinciale.

aGENDa DI GENNaIO07 -11 Corso di Formazione Permanente 11 pomeriggio - 12 mattina 12ma Riunione del Definitorio Prov.13 Isola Del Giglio: Prima edizione del Premio Internazionale ‘P. Luciano Baffigi’14 - 18 Corso di Formazione Permanente 19 Pietrasanta: funerale di P. Pietro Landi. Le Celle: ammissione al Postulato di Francisco H. Sanchez21 e 24 Visita fraterna a Pistoia e Montecatini25 Arezzo: Incontro con il Vescovo Mons. Riccardo Fontana27 Catt. di S. Miniato: cel. della Giornata della vita consacrata30 Visita fraterna a Pisa Lucca: incontro con l’Arcivescovo Mons. Italo Castellani

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05 Camerino: Visita fraterna al Noviziato06 Montepulciano: 1° incontro frati ‘under ten’ con il Definit. Prov.10 Firenze: partecipazione al Capitolo Regionale OFS11-13 pom: Montecasale - Visita pastorale13 pom. -16: Poppi - Visita pastorale.19-20 Montughi: 13° Riunione del Definitorio Provinciale22-23 Arcidosso: Visita pastorale25-02/3 Loreto: Ass. Unione Conferenze Francescane e CIMCap

l 30 Dicembre 2012 è rientrato in Provincia P.Francesco Borri. Era partito per la missione tanzaniana nel 1982. Il suo rientro è collegato, in qualche modo, con la triste vicen-da dell’incidente stradale in Tanzania nel Novembre 2011, in cui persero la vita tre confratelli cappuccini toscani, tra cui il Ministro Provinciale ed il Segretario per le Missioni.

La nomina di un successore di quest’ultimo ha indotto i superiori a rivolgersi ad un confratello formato in campo. P. Francesco Borri è apparso il confratello ideale alla successione del segretario scomparso. La sua trentennale vicenda missionaria in Tan-zania è sembrata ai superiori una ricca esperienza missionaria da trasmettere, in stile di modernità, e da testimoniare con entusiasmo. La Provincia, mentre saluta con fraterna ac-coglienza, P.Francesco, gli augura di essere in patria entusiasta missionario nel nuovo compito di Segretario. Anche se non si tratterà di portare l’annunzio a nuovi popoli, non è meno importan-te risvegliarlo in coloro che pensano di posseder-lo e si credono di essere al sicuro. Evangelizzare gli evangelizzatori, fu scritto e non crediamo che fosse un modo di dire fasullo. A P.Francesco è stato affidato questo compito. Gli auguriamo di riuscire nell’ardua impresa!

Dal Diario del Ministro Provinciale

I l r i t o r n o d e l M i s s i o n a r i o P . F r a n c e s c o B o r r i

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Non possiamo pensa-re che ci sia qualcuno tra i cappuccini toscani che non conosca o, semplicemente, non abbia sentito parlare di questo opuscoletto. Se, invece, quel frate cappuccino ci fosse, gli annunziamo una bella notizia: nel 2012, ne è stata fatta una terza ristampa, quale opera conclusiva della glorio-

sa attività secolare della nostra tipografia provinciale. L’opuscolo si presenta tipograficamente rinnovato; la lettura è molto scorrevole, facilitata da una paginazione sintonizzata con lo stile molto fresco dello scrivente. Il contenuto è oltremodo delicato: la conversazione fraterna, profondamente amabile, tra i due confratel-li, impegnati, in modo diverso, nella vita dello spirito e nella via della santità. I colloqui tra P.Giovanni da Baggio (1892-1952) e P.Pio da Pietrelcina trasmet-tono l’atmosfera leggera dell’amicizia fraterna, si muovono in un sentire unanime e confluiscono in uno scambio di esperienze spirituali uniche. P.Pio si confessa e diventa testimone di se stesso; P.Giovanni annota e trasmette, con delicatezza, quella inenarrabile storia. il confratello toscano riesce, in qualche modo, a far parlare Padre Pio di se stesso e fa dono ai lettori di questo opuscolo delle confidenze ricevute.

Padre Pio visto dall’interno

Giovanni da BaGGio(Bucci Giuseppe)

Copertina per Lamberto.indd 1 05/10/2012 23:03:27

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di Fr.Giacomo CarliniDomenica 13 Gennaio è stato un giorno davvero particolare per gli abitanti dell’isola del Giglio. Si ricordava il primo anniversario del tragico naufragio della nave da crociera ‘Costa Concordia’, dove perse-ro la vita 32 persone.

in quella notte l’intera popolazione gigliese si prodigò in ogni modo e con tutti i mezzi per soccorrere gli oltre quattromila naufraghi di ben 62 nazionalità. La Chiesa parrocchiale di Giglio Porto si trasformò in primo punto di raccolta e di soccorso.

nella stessa chiesa, a un anno di distanza, con una S.Messa presiedu-ta dal vescovo di Sovana-Pitigliano e orbetello, Mons. Guglielmo Bor-ghetti, sono state commemorate le vittime di quella tragedia ed è stata messa in giusta evidenza la solidarietà manifestata dai gigliesi in quel frangente così drammatico.

Si è trattato di una celebrazione commovente e intensa, alla quale, oltre al ministro Corrado Clini, rappresentante del governo italiano, al presidente della Regione toscana Enrico Rossi e a molte altre autorità,

PPastorale Giovanile Vocazionale:

roseguono gli incontri con i giovani nel con-vento di Borgo San Lorenzo. Il prossimo incontro previsto per febbraio 2013, a causa delle elezioni politiche, sarà spostato il 2 e 3 Marzo’13. Sempre presso il convento di Borgo San Lorenzo, dal 28 al 31 Marzo, è possibile partecipare a ‘I sentimen-ti del Figlio’, vivere il Triduo Pasquale guidati dalle parole di S.Francesco, meditando insieme l’Ufficio della Passione del Signore da lui composto.

Per informazioni, contattare: Centro Pastorale Giovanile Vocazionale (PGV) di Borgo San Lorenzo (Fi): Tel. 055.8459385,e-mail: [email protected], oppure fr.Marco Bernardi al cell. 346.6242401.

Visita il sito: www.suisuoipassi.org (anche su Facebook e su Twitter).

Il ricco programma di Scuola di Preghiera a ‘Le Celle’ di Cortona è consultabile su www.lecelle.it

ISoLA dEL GIGLIo

P.Pio visto dall’internodi Fr.Giacomo Carlini

A cura di Fr.Stefano Baldini O.

alla memoria di P.LucianoP R E m I o S P E C I A L E

hanno partecipato moltissimi naufraghi di quella notte e i parenti degli scomparsi. in tutti era palpabile una profonda emozione e la consape-volezza di vivere un’esperienza umana e religiosa molto particolare.

alla S.Messa e alle cerimonie commemorative, che si sono succe-dute subito dopo la conclusione del rito, hanno partecipato il sotto-scritto e Fr.Piero vivoli.

La presenza dei Cappuccini era stata fortemente desiderata dai fa-miliari di Fr.Luciano Baffigi, in particolare dal fratello Pietro e dalla sorella Lucia, i quali, in accordo col comune del Giglio, proprio in quel giorno hanno voluto collegare il nome di Luciano a un significativo riconoscimento alla solidarietà.

Una bella terracotta policroma, opera di un artista cortonese, è stata consegnata all’intera popolazione gigliese nella persona dei due Parroci, don vittorio e don Lorenzo, come pure ai rappresentanti di altre istitu-zioni nazionali, regionali e comunali, che nella notte del naufragio mo-strarono un altissimo senso del dovere e uno spirito di grande altruismo.

davvero indovinato il simbolismo del manufatto, raffigurante una piccola nave spinta da una grande vela bianca con su disegnato ben visibile un tau marrone. Un segno di speranza per questa umanità, la quale, come una barca, pur attraversando tempeste di ogni sorta, non è alla mercé di se stessa, ma, guidata dalla croce, non può sbagliare la rotta che la conduce alla sua ultima meta, dio.

Prima della consegna del premio, su di un grande schermo posto da-vanti all’altare, sono state proiettate alcune immagini delle tappe più significative della vita di Fr.Luciano. Per Pietro e Lucia e per noi frati presenti è stato difficile trattenere la commozione.

nella foto: Il Ministro Provinciale con Pietro e Lucia Baffigi, durante la premiazione

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La tela è rimasta al suo posto fino al 4 febbraio 1995, quando i la-dri, non certamente per esagerata devozione, se ne impadronirono. E da quel giorno, chi l’ha più rivista? al suo posto, oggi, si può ammirare una povera riproduzione fotografica. non è persa, tuttavia, la speranza che S.Felice, un giorno o l’altro, metta nella sua bisaccia i ladri del suo bel Bam-bino e della splendida Mamma.

Per contattare la Redazione Fra Noi Telefono: 055 -46 . 24774 E-mail: [email protected] AttendiAmo notizie dAlle frAternità

il Corso di Formazione Permanente A 50 anni dal Concilio Letture e tematiche attuali

Molti i motivi che hanno convinto circa settanta confratelli, a partecipare, nei due turni di Gennaio, al Corso di F. P. 2013: - i molteplici significati di un evento straordinario della Chiesa del XX secolo, che continua, dopo decenni, a segnarne la vita e la missione - una rinnovata partecipazione emotiva di chi lo ha vissuto in una lontana giovinezza o solo conosciuto nella sua risuonanza storica; - il desiderio di ricevere, dai temi trattati, nuovi spunti e stimoli di riflessione per il corrente anno della fede o per un esercizio più responsabile della nuova evangeliz-zazione - o semplicemente per vivere qualche giorno insieme ai confratelli e godere, con umile gratitudine, la semplice presenza o la premurosa accoglienza. Motivo più che sufficiente e concre-ta occasione per vivere e non solo citare quel: “il Signore mi donò dei fratelli...” Ogni anno si rinno-va questa preziosa opportunità, che doverosamente viene offerta dal Segretariato della Frater-nità, caldamente promossa dai superiori, favorevolmente accolta dalle fraternità non senza un notevole carico di energie nell’organizzazione, nell’accoglienza e nel servizio. Se tutto ciò ha contribuito a migliorare il nostro ‘sentirci chiesa e fraternità , sia ringraziato Dio. Sicuramente risulteranno motivati e benedetti anche tutti gli oneri, i sacrifici ed eventuali disagi, conse-guenti alla organizzazione ed alla partecipazione al nostro consueto Corso di Formazione.

17 Febbraio: 455° anniversario della morte di Caterina Cybo, Duchessa di Camerino e speciale patrona della riforma cappuccina nel suo nascere.

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LA cura di Fr.Giacomo Carlini

a presentazione del quadro di Sansepolcro (Madon-na con Bambino – Cf. FRA NOI, Gennaio 2013) ci ha dato l’oc-casione di presentare un’altra opera del pittore roma-no odoardo vicinelli (1683-1755) in casa cappuccina. La celebrazione, ancora in corso, dell’ anno Feli-ciano (S.Felice da Cantalice) ci ha fatto ricordare pro-prio la sua prima opera per i cappuccini. Chi non ricorda il quadro di S.Felice nella chiesa dei cappuccini di arezzo? Fu opera giovanile del nostro pittore (1708). Erano gli anni, in cui il Balì Gregorio Redi ottenne di poter ristrutturare quella piccola e povera chiesa. in quell’occasione P.Francesco M. Casini, Predica-tore apostolico e futuro Cardinale, commissionò al giovane vicinelli il quadro di S.Felice da porre in una cappella della chiesa rinnovata. Lui aretino volle fare un regalo ai confratelli del convento aretino! La tela fu istallata sull’altare il 04 novembre 1708. Spese trenta scudi, “avanzo delle limosine assegnate dal Palazzo Apostolico alla predica”.

L’apparizione della Madonna, che porge il Bambino al Beato Felice da Cantalice, è tema tradizionale, che, tuttavia, il pennello del pittore presenta con grande fi-nezza di tratti in ognuno dei tre protagonisti, donando all’insieme una forte e incisiva attrazione devozionale. il giovane pittore sembra aver trasmesso ai protago-nisti della scena artisticamente descritta la freschezza del proprio entusiasmo artistico e religioso. Sotto l’aspetto artistico-pittorico, gli storici com-petenti hanno sottolineato “l’impostazione rigorosa-mente classicista, caratterizzata da un consueto im-pianto in diagonale”.

Olio su tela - Odoardo Vicinelli (1708) Arezzo - Chiesa dei Cappuccini

l a M a d o n n a c h e p o r g e I l B a M B I n o a l B e a t o Fe l I c e d a c a n t a l I c e

L’arte nei conventi dei cappuccini toscani

L a t e l a r u b a t a . . .